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N 5– Aprile 2012 Il Gallettino Spesso consideriamo l’ ambiente che ci circonda come fosse abitato da pietre, là fisse e im- immobili, tutta la loro vita, senza intervenire e che, come marionette, vengono mosse dal vento. Prato, fiori, alberi: pietra, della semplice pietra. A volte, però, troppo tardi ci accor- giamo che la natura esiste, che è una creatura; troppo tardi ci accorgiamo che, come uno specchio, riflette su di noi tutto ciò che abbiamo fatto a lei; troppo tardi ci accorgiamo di a- ver sbagliato e troppo tardi siamo pronti a rimediare. La natura, come se fosse violentata, si dimena e reagisce provocando frane, tsunami, terremoti, quegli eventi che prima erano “uno su un milione”. Adesso verrebbe da dire: ma cosa sta accadendo? Semplice, reagisce all’ uo- mo, alla sua ignoranza, alla sua voglia di apparire, come quando costruisce case dove non deve; reagisce alla sua superficialità che, passo dopo passo, sta mandando in tilt quel grande computer che la natura. Ultimamente abbiamo avuto degli esempi di “ ribellione della natu- ra”, come nel recente caso delle cinque terre, ma anche in tempi più remoti come nel caso di Pompei, la bellissima cittadina romana distrutta dall’ eruzione del Vesuvio. Tutto ciò per colpa dell’ uomo, della sua ignoranza, della sua noncuranza. In tutto ciò è presente anche la tecnologia, che interviene ora positivamente, con l’energia rinnovabile, ora negativamente, con il consumismo. L’uomo, sì, dovrebbe fare ciò che rende più facile la vita ma rispettando la natura, costruendo dove deve e impedendo il disboscamento. E’ questo ciò che dice il si- stema natura- cultura, ammette che l’uomo deve costruire, ma deve farlo tenendo conto dell’ importanza della natura, preservando così quest’ ultima da ciò che ha costruito, così che la qualità della vita rappresenti il passo più importante per il benessere individuale. MARIKA ODDI II G

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N 5– Aprile 2012

Il Gallettino

Spesso consideriamo l’ ambiente che ci circonda come fosse abitato da pietre, là fisse e im-immobili, tutta la loro vita, senza intervenire e che, come marionette, vengono mosse dal vento. Prato, fiori, alberi: pietra, della semplice pietra. A volte, però, troppo tardi ci accor-giamo che la natura esiste, che è una creatura; troppo tardi ci accorgiamo che, come uno specchio, riflette su di noi tutto ciò che abbiamo fatto a lei; troppo tardi ci accorgiamo di a-ver sbagliato e troppo tardi siamo pronti a rimediare. La natura, come se fosse violentata, si dimena e reagisce provocando frane, tsunami, terremoti, quegli eventi che prima erano “uno su un milione”. Adesso verrebbe da dire: ma cosa sta accadendo? Semplice, reagisce all’ uo-mo, alla sua ignoranza, alla sua voglia di apparire, come quando costruisce case dove non deve; reagisce alla sua superficialità che, passo dopo passo, sta mandando in tilt quel grande computer che la natura. Ultimamente abbiamo avuto degli esempi di “ ribellione della natu-ra”, come nel recente caso delle cinque terre, ma anche in tempi più remoti come nel caso di Pompei, la bellissima cittadina romana distrutta dall’ eruzione del Vesuvio. Tutto ciò per colpa dell’ uomo, della sua ignoranza, della sua noncuranza. In tutto ciò è presente anche la tecnologia, che interviene ora positivamente, con l’energia rinnovabile, ora negativamente, con il consumismo. L’uomo, sì, dovrebbe fare ciò che rende più facile la vita ma rispettando la natura, costruendo dove deve e impedendo il disboscamento. E’ questo ciò che dice il si-stema natura- cultura, ammette che l’uomo deve costruire, ma deve farlo tenendo conto dell’ importanza della natura, preservando così quest’ ultima da ciò che ha costruito, così che la qualità della vita rappresenti il passo più importante per il benessere individuale. MARIKA ODDI II G

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Il Gallettino

N 5– Aprile 2012

Dal mese di marzo i bambini della sezione A della scuola dell’infanzia nei giorni martedì e venerdì organizzano la festa delle merende speciali. A turno tre bambini alla volta nei giorni stabiliti portano la merenda per tutti i compagni. Le merende scelte in questo mese sono state: arance, fette biscottate e marmellata, carote, finocchi, mele, pane e po-modoro. Il progetto prevede la collaborazione delle famiglie Conversazione — quale e’ stata la merenda che vi e’ piaciuta di più Daniel - pane e pomodoro Lorenzo - le carote Asia - anche io le carote Eleonora - pane e pomodoro Christian - prima non avevo mai assaggiato l’arancia, e neanche le carote, però mi è piaciuto più di tutto pane e pomodoro Zoe - a me sono piaciute tutte , le carote, i finocchi pane e pomodoro la marmellata..tutto Lorenzo - le fette biscottate Noah - pane e pomodoro Emanuele - io ho mangiato tutto, erano buoni Maria Giulia - anche a me pane e pomodoro, pure le carote e i finocchi

Sez. D (3 anni) Formine da appendere Pan-carré tagliato e pitturato a tempera Bigliettino-uovo con collage polimaterico

Sez. B—C (5 anni) Coniglietti portauovo Rotoli di carta igienica rive-stiti con scottex e collage polimaterico

Sez, F (4 anni) Mamma e figlio pulcino portauova Cartone portauova, palline di poli-stirolo per le teste e collage polima-terico.

Sez. E (4—5 anni) Cestino portauova con pulcini Cartone portauova, palline in polistirolo per le teste dei pulcini e collage poli-materico

Sez, G (4 anniù) Cestino portauova e bigliettino Cartoncino colorato con pennarelli

Sez. A Bambini di 3—4 –5 anni

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IL CIBO DOVE VA?

Costanza: la pera viene fatta a pezzetti dai denti. I pezzetti di forma diversa scivolano fino alle gambe.

Mathias: Le ciliegie in bocca diven-tano liquide e poi il liquido va nel braccio e nella gam-ba.

Bambini di 5 anni sezioni B e C

Per mantenere il nostro corpo in salu-te e vivere bene è necessario acquisire sane abitudini ali-mentari e uno stile di vita corretto. Per iniziare a scoprire questo percorso, diviso in varie fasi, è stata proposta la canzone “Mangio perché”...

...attraverso una con-versazione guidata i bambini hanno riflettu-to sulle parole della canzone e in seguito sono stati invitati a disegnare come sono e come si sentono quan-do mangiano e quando non mangiano

SINTESI Cartellone elaborato collettivamente per rappresentare le consi-derazioni emerse in relazione all’alimentazione: bambini che giocano, corrono, saltano e svolgono le attività che sono state evidenziate durante la conversazio-ne in circle-time

IPOTESI sul percorso del cibo nel nostro corpo VERIFICA In classe i bambini hanno visionato il dvd “Esplorando il corpo umano—La digestione”. Hanno verificato perciò come effetti-vamente avviene la digestione e come è fatto l’apparato dige-rente.

La digestio-ne Ricostru-zione in sequenza logica

Coloritura dei vari organi dell’apparato digerente

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FRUTTA E VERDURA IN FRUTTA E VERDURA IN FRUTTA E VERDURA IN FRUTTA E VERDURA IN

QUANTITA’QUANTITA’QUANTITA’QUANTITA’

Colorata è la frutta, mangiala tutta. Con i suoi mille colori ravviva tutti i cuori. Meno amata è la verdura che a molti bimbi fa paura: vitamine a volontà ecco quello che ti dà. Mangiala, sempre bene ti farà E con l’olio d’oliva più gusto ti darà. Lorenzo Rosati III BLorenzo Rosati III BLorenzo Rosati III BLorenzo Rosati III B

Olio d’oliva, frutta e

verdura

Con l’olio d’oliva, mia nonna tutto ci condiva. Con la melanzana mia mamma fa la parmigiana. L’aranciata o la zucchina contengono tanta vitamina. Vitamine a volontà me lo ha detto il mio papà. Se tu mangi un peperone, diverrai un cervellone, ma con l’albicocca….., non riesco a fare la filastroc-ca!!!! Giulia Cristini III B

IL BUONUMOREIL BUONUMOREIL BUONUMOREIL BUONUMORE Assaggia quanto è buono l’olio vale molto più del petrolio! Assaggia quanto è buona la frutta io me la mangerei tutta! Assaggia quanto è buona la verdura che tutto il corpo depura. Forza bimbi mangiamo bene che la salute ci sostiene. Questi alimenti dal buon sapore gustali e ti farai venire il buonumore. Ambra Silvestri III BAmbra Silvestri III BAmbra Silvestri III BAmbra Silvestri III B

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Filastrocca della bontàFilastrocca della bontàFilastrocca della bontàFilastrocca della bontà Buona la bieta fa parte della dieta; buono il mandarino, ma più buono il clementino; buone le patatine le mangio a fettine; ottima la banana ne ho trovata una nana. Con la spremuta d’arancia mi riempio la pancia e con l’olio d’oliva tutti dicono EVVIVA!!!! Alessio Cocco III BAlessio Cocco III BAlessio Cocco III BAlessio Cocco III B

Il girotondo degli alimentiIl girotondo degli alimentiIl girotondo degli alimentiIl girotondo degli alimenti

Spinaci, broccoli in quantità e insalata a volontà. Mele, pere, arance, susine, con banane senza fine. I frullati che bontà quando li preparano mamma e papà! E con la maestra Catia tutti in fila a gustare l’olio d’oliva. Questo è il girotondo degli alimenti che rende i bimbi più contenti. Federica Buratti III BFederica Buratti III BFederica Buratti III BFederica Buratti III B

Cos’è Giornalisti nell’Erba?

E’ un progetto di sensibilizzazione ambientale, di esercizio di comunicazione efficace. Un concorso per giovani giornalisti ambientalisti dai 5 ai 21 anni, che abbiano voglia di far pratica di interviste, articoli, fotografie, reportages, video, immagini, disegni etc.. su temi legati alla tutela ambientale. Aperto a singoli, gruppi e classi, (in lingua italiana ma anche in lingua inglese e francese, nella categoria inter-nazionale), il progetto è nato da un’idea de Il Refuso, associazione di promozione sociale che si occupa di comunicazione, informazione, ambiente, cultura, giovani, ed è arrivato alla quinta edizione con i riconoscimenti della Presidenza della Repubblica, del Ministero dell’Ambiente, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, della Federazione Nazionale della Stampa, e le partnership dell’agenzia Ansa e dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa-Esrin). I giornalisti nell’erba (gNe) d’Italia sono oggi circa 4000 e formano la più giovane e grande redazione ambiente del mondo, redazione composta di bambini e ragazzi di tutte le regioni italiane e che quest’anno coinvolgerà anche “corrispondenti” europei. La pubblicazione dei loro lavori sul sito e nel libro che ogni anno si rinnova e si arricchisce, fornisce stimoli di riflessione a chi si occupa di ambiente e comunicazione. Il progetto è destinato ai circa 920.000 (novecentoventimila) bambini e ragazzi di scuole, centri sportivi, ludoteche, centri giovani etc compre-si tra i contatti della rete di gNe.

25 maggio 2012: giornata nazionale di Giornalisti Nell’Erba e premiazione dei vincitori!

La premiazione del concorso si terrà il prossimo 25 maggio a Monte Porzio Catone (Roma) nella splendida Villa Mondragone, sede di rappresentanza dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che è partner della manifestazione, dalle ore 9.00.

Sarà premiata la classe III C della scuola primaria del nostro Istituto Compren-sivo.

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Esistono vari tipi di ragazzi: quelli alti, bassi, magri o in carne; ognuno con i propri problemi e le proprie preoc-

cupazioni. Ma il vero problema degli adolescenti, per me, sono i loro coetanei sempre pronti a giudicare, a clas-

sificare le persone in base a delle prime impressioni: oggi giorno tutti gli adolescenti giudicano e vengono giudi-

cati. Per quanto mi riguarda, io ho cambiato molte scuole e a tutti i compagni che ho avuto ho dato impressioni

diverse. Spesso l’essere giudicati porta a delle conseguenze; certo c’è chi non si cura dei giudizi degli altri e

continua la vita di sempre, c’è chi invece è meno forte e si lascia condizionare. Questi ragazzi iniziano a chiu-

dersi in loro stessi, a cambiare il loro modo di essere per farsi accettare dagli altri, iniziano a desiderare di

essere altre persone. I ragazzi che giudicano invece, spesso lo fanno per non far notare i loro difetti e metto-

no in risalto i difetti degli altri. Io non mi sono mai posta il problema di piacere agli altri, perché ho sempre a-

vuto amici ed amiche, ma comunque preferisco essere amica di poche persone che conosco e so come sono; pen-

so che avere troppi amici significhi avere troppe responsabilità verso gli altri. Concludo dicendo che per me non

è importante apparire ma giudico la persone per come sono dentro; se sono sincere e leali e penso che tutti do-

vrebbero fare così.

Giulia Bonamore 3F

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Le guerre sono ancora oggi un problema nel mondo, esse sono dovute a idee diverse, a com-

piti svolti dal governo non completamente bene e che mettono in difficoltà il popolo.

La pace è uno scopo difficile da raggiungere,ma con un po’ di impegno tutto si può risolvere;

per fare ciò bisognerebbe che popolo e governo siano in armonia,che il governo rispetti di più

i cittadini e i cittadini il governo,rispettando le sue scelte senza ribellarsi.

Negli ultimi anni ci sono state delle guerre molto tragiche e con molte vittime come quella in

Pakistan che si è conclusa un po’ male. Fortunatamente esistono anche delle associazioni che

si occupano per far si che la pace nel mondo venga rispettata, una di queste è l'ONU; essa è

composta da alcuni stati che devono rispettare la pace universale, se questo non avviene lo

stato viene escluso dall'associazione. Secondo me in questi casi di guerre, bisognerebbe par-

lare e scambiare idee senza ribellarsi o combattere con armi da fuoco, questo cambierebbe

molte cose....non ci sarebbero guerre e neanche uccisioni perché si conoscerebbero i diversi

punti di vista e perché si proverebbe, secondo me, a risolvere la situazione. La guerra e la

violenza non servono a nulla se possono essere contrastate dall'amore, tutto si risolverebbe.

In effetti questo non è facile e le persone preferiscono lottare per quello che sono e per il

loro benessere; secondo me questo è più che giustificabile anche se però il modo in cui si af-

fronta la situazione è sbagliato.

Aurora Ippoliti 3H