MUSICA Programmazione - Rizzoli Education

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1 MUSICA Programmazione COMPETENZE – Riconoscere alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale. – Conoscenza degli strumenti musicali in relazione al modo di produrre dei suoni. – Utilizzare la voce e il proprio corpo a partire da stimoli musicali per esprimersi con il canto e la gestualizzazione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Classe IV Cantare melodie, canti a una voce, canzoni provenienti da culture diverse. Utilizzare la notazione convenzionale per eseguire partiture ritmiche vocali e/o strumentali a più voci. Discriminare e interpretare gli eventi sonori, dal vivo o registrati. Attribuire significati a espressioni sonore e musicali. Associare a una proposta musicale rappresentazioni mentali soggettive: immagini, azioni. Riconoscere la funzione di un brano (danza, ascolto, gioco, lavoro, cerimonia, spettacolo…). Classe V Cantare canti a una o più voci a cappella o con accompagnamento strumentale provenienti da epoche e culture diverse. Utilizzare la notazione per eseguire partiture ritmiche vocali e/o strumentali a più voci in tempo semplice e composto. Eseguire con strumenti melodici pedali e/o semplici melodie. Cogliere e mettere in relazione la struttura formale musicale e la rappresentazione di immagini, ambienti, personaggi ecc. (dimensione descrittiva). Riconoscere la forma di un brano musicale (tema principale, domanda-risposta, ripetizioni…). Per cominciare Aprire le lezioni di musica con un questionario che faccia emergere quello che il bambino già conosce sulla musica, inducendo poi in lui curiosità e interesse verso le nozioni che imparerà con questo percorso musicale. 1 Che cos’è per te la musica? Scegli una o più risposte. piacere divertimento mi rilassa mi scuote 2 In quali occasioni tu e la tua famiglia sentite musica? .................................................................................................................................................. 3 Scrivi il nome di un gruppo musicale che hai sentito suonare e cantare (dal vivo o in televisione). .................................................................................................................................................. Quali strumenti riconosci? .................................................................................................................................................. ASCOLTO: Tutte le tracce audio sono contenute nell’Extrakit

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MUSICA

ProgrammazioneCOMPETENZE

–Riconoscerealcunestrutturefondamentalidellinguaggiomusicale.

–Conoscenzadeglistrumentimusicaliinrelazionealmododiprodurredeisuoni.

–Utilizzarelavoceeilpropriocorpoapartiredastimolimusicaliperesprimersiconilcantoelagestualizzazione.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Classe IV•Cantaremelodie,cantiaunavoce,canzoniprovenientidaculturediverse.•Utilizzarelanotazioneconvenzionalepereseguirepartitureritmichevocalie/o

strumentaliapiùvoci.•Discriminareeinterpretareglieventisonori,dalvivooregistrati.•Attribuiresignificatiaespressionisonoreemusicali.•Associareaunapropostamusicalerappresentazionimentalisoggettive:immagini,

azioni.•Riconoscerelafunzionediunbrano(danza,ascolto,gioco,lavoro,cerimonia,

spettacolo…).

Classe V•Cantarecantiaunaopiùvociacappellaoconaccompagnamentostrumentale

provenientidaepocheeculturediverse.•Utilizzarelanotazionepereseguirepartitureritmichevocalie/ostrumentalia

piùvociintemposempliceecomposto.•Eseguireconstrumentimelodicipedalie/osemplicimelodie.•Cogliereemettereinrelazionelastrutturaformalemusicaleela

rappresentazionediimmagini,ambienti,personaggiecc.(dimensionedescrittiva).•Riconoscerelaformadiunbranomusicale(temaprincipale,domanda-risposta,

ripetizioni…).

Per cominciareAprire le lezioni di musica con un questionario che faccia emergere quello che il bambino già conosce sulla musica, inducendo poi in lui curiosità e interesse verso le nozioni che imparerà con questo percorso musicale.

1 Che cos’è per te la musica? Scegli una o più risposte.

piacere divertimento

mi rilassa mi scuote

2 In quali occasioni tu e la tua famiglia sentite musica?

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3 Scrivi il nome di un gruppo musicale che hai sentito suonare e cantare (dal vivo o in televisione).

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Quali strumenti riconosci?

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ASCOLTO:Tutte le tracce audio sono contenute nell’Extrakit

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MUSICA

Gli strumenti musicaliQuali strumenti musicali conosci? Disegnali su un foglio e scrivi il loro nome

Gli strumenti musicali sono classificati in base al modo in cui vengono suonati, cioè in base al modo in cui ciascuno strumento genera il suono.

STRUMENTI A PERCUSSIONE

Di tutti gli strumenti inventati dall’uomo quelli a percussione sono senza dubbio i più antichi e i più usati, anche perché sono i più semplici da costruite e da suonare. I suoni si ottengono percuotendoli.

Strumenti di pelle

Ascolta la traccia n. 1 e impara a riconoscere il suono del tamburo.

Il tamburo è uno strumento cilindrico in legno, alle cui estremità sono tese due pelli. Si suona con le bacchette e il suono è deciso.

Ascolta la traccia n. 2 e impara a riconoscere il suono del bonghetto.

Il bonghetto è uno strumento composto da due cilindri in legno di dimensioni diverse, leggermente stretti sul fondo, ricoperti sull’estremità superiore da una membrana di pelle. Si suona con le dita delle mani; il suono è chiaro ma dolce.

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MUSICA

Strumenti di metallo

Ascolta la traccia n. 3 e impara a riconoscere il suono del tamburello basco o tamburino.

Il tamburello basco è fatto da una pelle tesa sopra un piccolo cerchio basso di legno con attorno sonagli di metallo accoppiati. Si suona percuotendo la pelle con la mano o agitando lo strumento per muovere i sonagli. Il suono metallico dei sonagli unito alla più bassa sonorità della pelle producono un suono particolare.

Ascolta la traccia n. 4 e impara a riconoscere il suono dei piatti.

I piatti sono due dischi di metallo (rame oppure ottone), incavati al centro e attraversati da un sostegno in pelle. Se il disco è uno solo, viene sorretto da una piantana. Quando sono due, vengono suonati percuotendoli uno contro l’altro. Quando uno viene colpito con delle bacchette o delle mazzette con l’estremità di feltro, il suono è chiaro, alto e lungo.

Strumenti di legno

Ascolta la traccia n. 5 e impara a riconoscere il suono dei legnetti.

I legnetti sono corti bastoncini. Si suonano battendoli l’uno contro l’altro. Il suono è uno schiocco netto e asciutto.

Ascolta la traccia n. 6 e impara a riconoscere il suono delle maracas.

Le maracas tradizionalmente sono fatte con una zucca vuota riempita con sassolini o sabbia. Oggi si trovano anche delle versioni in plastica. Si suonano scuotendole. Il suono è leggero e fresco.

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MUSICA

STRUMENTI A FIATO

Gli strumenti a fiato si chiamano così perché il suono scaturisce dal movimento del fiato che entra nello strumento.

Strumenti a bocca

Gli strumenti a fiato che suonano grazie all’immissione diretta di fiato si chiamano strumenti a bocca.

Ascolta la traccia n. 7 e impara a riconoscere il suono del flauto di pan.

Tra gli strumenti a bocca il flauto di pan è il più antico; prende il nome dal dio della musica degli antichi greci, il dio Pan. Il suono assomiglia a quello prodotto dal vento quando attraversa un campo di canne.

Gli strumenti a bocchino (o ottoni)

Vi sono strumenti nei quali il fiato viene immesso attraverso una piccola valvola posta in cima al tubo: questi strumenti vengono denominati strumenti a bocchino. Dal tipo di materiale metallico con il quale sono costruiti, tutti questi strumenti prendono anche il nome di ottoni.

Ascolta la traccia n. 8 e impara a riconoscere il suono della tromba.

Tra gli ottoni lo strumento più conosciuto è la tromba. Il suono è chiaro e deciso.

Strumenti ad ancia

Gli strumenti, nei quali il fiato viene immesso attraverso una linguetta in legno (ancia) fissata all’estremità del tubo prendono il nome di strumenti ad ancia.

Ascolta la traccia n. 9 (Bolero di Maurice Ravel) e impara a riconoscere il suono del saxofono (o sax).

Tra gli strumenti ad ancia il più particolare nella forma e nel suono è il saxofono.

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bocchino

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MUSICA

STRUMENTI A CORDA

Tutti gli strumenti a corda hanno due caratteristiche comuni: sono costruiti in legno ed emettono il suono tramite corde. Ciò che invece li differenzia tra loro è la maniera in cui vengono suonati: con l’arco, con il plettro o a pizzico.

Strumenti suonati con l’arco

Ascolta le tracce nn. 10 e 11 (musiche di Johan Sebastian Bach) e impara a riconoscere il suono del violino e del violoncello.

Violino e violoncello sono suonati con l’arco. Osserva, nelle immagini, come si presenta lo strumento e come viene suonato.

L’arco è una bacchetta di legno che fa da supporto a dei crini di cavallo in tensione. Lo sfregamento sulle corde produce le vibrazioni che costituiscono il suono.

Strumenti suonati col plettro

Ascolta la traccia n. 12 e impara a riconoscere il suono della chitarra.

La chitarra, contrariamente a quello che si può pensare, è uno strumento molto antico; ha sei corde e viene adoperato spesso per suonare musica popolare come accompagnamento alla voce. Le corde possono essere pizzicate direttamente dalle dita o per mezzo del plettro.

Il plettro è una piccola lamina in plastica a forma di mandorla e viene adoperato per far vibrare le corde della chitarra.

violoncello

viola

violino

contrabbasso

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Strumenti suonati a pizzico

Ascolta la traccia n. 13 e impara a riconoscere il suono dell’arpa.

L’arpa, suonata direttamente con le dita, è uno strumento di grandi dimensioni e va suonato poggiandolo a terra, stando seduti e aiutandosi con i sette pedali di cui è fornita.

Uno strumento a corda unico

Ascolta la traccia n. 14 (musiche di Liszt) e impara a riconoscere il suono del pianoforte.

Il pianoforte è uno degli strumenti più conosciuti. Si presenta esteriormente con un mobile, una tastiera bianca e nera e due o tre pedali; all’interno si trova un meccanismo formato da martelletti, piccole leve e corde. Il nome, che gli fu dato da un inventore italiano, esprime bene le grandi possibilità che lo strumento può avere a seconda dell’impulso che il musicista gli imprime suonando. Avrai visto in televisione o a qualche concerto dei pianoforti molto grandi con il mobile disposto in modo orizzontale; sono i pianoforti a coda (vedi disegno).

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NUOVI STRUMENTIA metà del secolo scorso, negli anni cinquanta, la musica cominciò a essere suonata nelle grandi piazze e negli stadi, coinvolgendo migliaia di persone. Per farsi sentire in questi grandi spazi all’aperto si iniziò a utilizzare la corrente elettrica che permetteva di amplificare il volume del suono degli strumenti. Questo tipo di strumenti sono quelli che spesso sentiamo suonare in occasione dei concerti rock.

Ascolta le tracce nn. 15 e 16 e impara a riconoscere il suono della chitarra elettrica e della batteria elettrica.

Ascolta la traccia n. 17 e impara a riconoscere gli strumenti elettronici.

Ultimamente la musica si è servita anche del computer per creare nuovi suoni completamente diversi da quelli degli strumenti tradizionali. Questi strumenti sono chiamati sintetizzatori e creano suoni detti elettronici.

Completa la tabella seguendo gli esempi.

strumento nome a corda a fiato a percussione

arpa X

violino X

clarinetto X

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Giocare con i suoniOgni suono e rumore ha delle caratteristiche che permettono di distinguerlo da un altro. Queste caratteristiche sono: la durata, l’intensità, l’altezza, il timbro.

LA DURATA

Un suono o rumore può essere breve o lungo, cioè ogni suono o rumore ha una durata.

Scrivi qualche esempio di suono o rumore breve e di suono o rumore lungo. Segui l’esempio.

Produci un suono e invita il tuo/la tua compagno/a di banco a indovinare se è lungo o breve.

Un suono o rumore può passare da piano a forte e viceversa, cioè può aumentare di intensità o diminuire di intensità. Nel primo caso si dice che sta crescendo, nel secondo caso si dice che sta diminuendo.

Osserva i disegni e scrivi nel riquadro “crescendo” o “diminuendo”.

L’INTENSITÀ

Un suono o rumore può essere forte o debole (piano), cioè ogni suono o rumore ha un’intensità.

Indica sotto ogni disegno se rappresenta un suono forte o debole (piano).

forte

debole/piano forte

debole/piano forte

debole/piano forte

debole/piano

suono/rumore breve suono/rumore lungo

schiocco delle dita. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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sirena dell’ambulanza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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L’ALTEZZA

Un suono o rumore può essere alto o basso. Quando è alto si dice che è acuto, quando è basso si dice che è grave. Questa caratteristica si chiama altezza.

Scrivi sotto ogni disegno se il suono o rumore è acuto o grave.

IL TIMBRO

Chiudi gli occhi e ascolta tre tuoi compagni dire la parola “ciao”. Li riconosci? sì no

Ogni suono o rumore è riconoscibile per il timbro, cioè quella caratteristica che dipende da come o da cosa è fatta la fonte che lo genera, qualunque essa sia: la voce, un oggetto, uno strumento musicale, un animale ecc.

Con la voce possiamo giocare a trasformare i suoni.

Con l’aiuto dell’insegnante, che farà da direttore d’orchestra, cominciate con la lettera A. Osservate la mano dell’insegnante: quando la sua mano andrà in alto la vostra A dovrà avere un suono alto, quando la mano andrà in basso dovrà avere un suono basso.

Adesso provate a passare da forte a debole: quando le braccia dell’insegnante si apriranno, pronunciate la A ad alta voce, quando le braccia si chiuderanno abbassate il tono della voce fino ad arrivare al sottovoce.

Per giocare con lungo e breve, pronuncerete la A fino a quando l’insegnante terrà la mano aperta; non appena la chiuderà, starete in silenzio.

Quando avrete preso in confidenza con i gesti potete sostituire l’insegnante e fare il direttore d’orchestra a turno.

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CIAO!C I A O !CIAO!

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I modi di fare musicaNell’arco dei secoli i compositori scrissero delle partiture musicali più o meno complesse che richiedevano un numero diverso di esecutori.I concerti si adattavano: alle esigenze degli eventi (feste, manifestazioni religiose, parate militari ecc.) ai luoghi in cui venivano proposti (piccoli salotti dei principi, chiese, teatri, all’aperto ecc.)

Le manifestazioni musicali a cui noi anche oggi possiamo partecipare si differenziano quindi oltre che per il genere musicale eseguito, anche per il diverso organico dell’esecuzione; cioè da quanti e quali strumenti è composto.

IL SOLISTA

Il concerto del solista è la più semplice forma di esecuzione. Le qualità tecniche di un solista sono molto alte perché deve essere in grado di sostenere da solo l’intero concerto.Si dice infatti che i solisti sono dei virtuosi, cioè così preparati nel loro strumento da essere in grado eseguire la partitura con qualcosa in più della semplice lettura. Per paragonarli ai campioni dello sport, sono dei fuoriclasse!

Ascolta le tracce nn. 9, 10, 11, 12

IL DUO

Il duo costituisce la forma più semplice per fare musica insieme.In genere il pianoforte accompagna un altro strumento come il violino, il violoncello, il flauto, l’oboe ecc.

Ascolta la traccia n. 18 (Concerto per pianoforte e violino di Wolfgang Amadeus Mozart).

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IL TRIO

Il trio è composto da tre strumenti della famiglia degli archi (violino, viola, violoncello) o da altri strumenti come pianoforte, violino, viola, oboe, fagotto, flauto ecc.

Ascolta la traccia n. 19 (Concerto per flauto, oboe e fagotto di Antonio Vivaldi).

COME FARE MUSICA

La musica da camera è una musica composta per essere eseguita in una sala non tanto grande o in una camera, come dice appunto il nome.Un tempo, l’unico modo per ascoltare la musica era quello di partecipare ai concerti dal vivo. Non esistevano i mezzi di comunicazione che oggi ci danno la possibilità di sentire la musica registrata (radio, televisione, CD, Internet ecc...).Nei secoli scorsi si suonava molto nelle case, nei palazzi, alle corti dei re e i compositori scrivevano brani per pochi strumenti (come il duo, il trio, il quartetto ecc.) per intrattenere piacevolmente gli ospiti della casa.

Ascolta la traccia n. 20 (La primavera di Antonio Vivaldi).

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L’ORCHESTRA

La forma più alta e completa dell’espressione musicale è l’orchestra. Essa raggruppa tutti gli strumenti che hai studiato e in più può avere il coro.Solo i più grandi musicisti si sono cimentati nella scrittura per orchestra perché questa richiede la conoscenza di tutti gli strumenti, i loro segreti, le qualità sonore di ciascuno, la loro forza e intensità e non ultime le difficoltà, oltre la velocità, che l’esecutore può ricavarne.Un’orchestra di così tanti elementi ha bisogno di una guida, il direttore, che conduce i musicisti dalle prove al momento dell’esecuzione, la prima. È un momento magico dove tutti, musicisti e direttore danno il meglio di sé. La personalità del direttore accentra su di sé i musicisti e anche il pubblico che riveste una parte importante; il saper ascoltare con silenzio, rispetto ed educazione aggiunge all’esecuzione un tocco di “magia”. Nei concerti per orchestra il solista si distingue perché esegue delle parti da solo in primo piano mentre l’orchestra lo accompagna.

Ascolta la traccia n. 21 (Atmosfera mattutina di Edvard Grieg).

LA BANDA

La banda è un complesso di strumenti a fiato e di strumenti a percussione destinato a suonare all’aria aperta o in ambienti vasti.Troviamo le prime corporazioni bandistiche già negli antichi eserciti romani e più avanti nelle corti e nei comuni feudali.

Oggi tutti i reparti militari di ogni nazione del mondo possiedono un corpo bandistico.Dall’inizio del secolo scorso poi, in tanti piccoli comuni italiani, svizzeri, francesi e tedeschi, sono nate associazioni che favoriscono, oltre all’espressione del linguaggio musicale artistico, anche la socializzazione. Per questo le bande sono diventate un momento di allegria e di festa per le comunità.

Ascolta la traccia n. 22 (Washington Post di John Philip Sousa).

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La canzoneLa canzone è un genere musicale formato da musica e parole ed è una delle forme più facili per fare musica.Nel medioevo i menestrelli giravano di corte in corte con le loro chitarre a rallegrare le feste dei principi e dei re, e i giullari si guadagnavano da vivere girando per strade e piazze per intrattenere la gente. Se il brano è costituito solo da musica non può essere definito canzone ma brano strumentale (fatto cioè solo dagli strumenti senza la voce).

COM’È COSTRUITA UNA CANZONE?

Nel tempo, la canzone ha preso una struttura specifica: l’introduzione strumentale la strofa (la parte più lunga), che serve per “raccontare e spiegare” ciò che la canzone vuole dire; in una canzone ci sono, di solito, due o tre strofe, che possono avere parole diverse ma che hanno lo stesso accompagnamento musicale

il ritornello è la parte più facile e più bella; deve rimanere impresso nella mente di chi ascolta e poter essere cantato da tutti. Si ripete più volte all’interno dello stesso pezzo, con la stessa musica e le stesse parole.

Tantissime canzoniPur essendo una forma semplice, la canzone è sempre lo specchio di un personaggio, di un popolo o di un periodo storico ben preciso.Infatti, per i contenuti del testo, per le forme del linguaggio, per i colori dei suoni da cui è arricchita, per gli strumenti musicali da cui è accompagnata, ogni canzone è figlia del suo tempo e del suo ambiente.

Troviamo così tantissime canzoni:

per divertirsi e ballare

Ascolta la traccia n. 23 (Macarena).

per festeggiare eventi e ricorrenze

Ascolta la traccia n. 24 (Jingle bell).

di montagna

Ascolta la traccia n. 25 (La montanara).

popolari

Ascolta la traccia n. 26 (Nel blu dipinto di blu).

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MUSICA

L’inno d’ItaliaLa musica nella storia dell’uomo ha assunto anche una funzione di simbolo espressivo; questo significa che una persona o una categoria di persone si sono riconosciute in una canzone o in un genere musicale e ne hanno fatto la loro bandiera.La forma musicale dell’inno (cantato o suonato) è ispirata all’esaltazione di valori ideali, politici, patriottici, religiosi, militari, sportivi, culturali ecc. in cui un popolo si riconosce.Anche la nazione italiana ha il suo inno, detto anche “di Mameli” dal nome dell’autore del testo, Goffredo Mameli; la musica fu scritta da Michele Novaro.L’inno di Mameli fu composto sotto la spinta del Risorgimento, alla fine dell’Ottocento, ma fu scelto come inno nazionale solo nel 1946, dopo la sconfitta del fascismo.Di solito viene eseguito dai corpi bandistici durante le manifestazioni ufficiali di stato o suonato all’inizio delle gare sportive internazionali.

Ascolta la traccia n. 27 (Inno d’Italia).

FRATELLI D’ITALIA

Fratelli d’Italial’Italia s’è destadell’elmo di Scipios’è cinta la testa.Dov’è la vittoria?Le porga la chiomache schiava di RomaIddio la creò.

L’inno d’EuropaL’inno dell’Unione Europea è tratto dall’Inno alla gioia, movimento finale della Nona Sinfonia del compositore tedesco Ludwig van Beethoven (1770-1827). Il brano fu scelto nel 1968 come inno ufficiale, perché le sue parole, scritte dal poeta Friedrich Schiller, esprimono ideali di pace e solidarietà fra gli uomini.

Ascolta la traccia n. 28 (Inno d’Europa - Inno alla gioia dalla Nona Sinfonia di Beethoven).

Stingiamoci a coorte,siam pronti alla morte,siam pronti alla mortel’Italia chiamò.Stingiamoci a coorte,siam pronti alla morte,siam pronti alla mortel’Italia chiamo. Sì!

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MUSICA

Gestualizzazione

MA GUARDA CHE FORTUNA CHE HOmettere le mani sotto il mento e sorridere

AVERE DEI NONNI COSÌindicarsi

MA GUARDA CHE FORTUNA CHE HOcome sopra

AVERLI TUTTI PER ME stringere come per non far scappare

CON LORO MI SENTO SICUROdormire sonni tranquilli

Piccolo canzoniereAscolta la traccia n. 29 (Che fortuna).

CHE FORTUNA

ritornelloMa guarda che fortuna che hoavere dei nonni così.Ma guarda che fortuna che hoaverli tutti per me.Con loro mi sento sicuroe anche loro stanno bene con me!Giochiamo, cantiamo, ridiamoanche senza un perché.Più di mille cose facciamoanche senza un perché.

Sbuffa, brontolama non sa mai dire di no!Mi porta in bicidi corsa, per le strade in città!

ritornelloMa guarda che fortuna che ho…

Le torte preparami coccola e un bacio mi dà!Le fiabe mi contaanche se sentite le ho già!

ritornelloMa guarda che fortuna che ho…

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MUSICA

E ANCHE LORO STANNO BENE CON ME!stringersi in un abbraccio

GIOCHIAMO, CANTIAMO, RIDIAMO ANCHE SENZA UN PERCHÉ.PIÙ DI MILLE COSE FACCIAMOANCHE SENZA UN PERCHÉ.battere le mani a ritmo una volta a destra una volta a sinistra

Sbuffa, brontolasbuffare e asciugarsi il sudore per la stanchezza

ma non sa mai dire di no!muovere l’indice come per dire “no!”

Mi porta in bicimuovere le gambe come per pedalare

di corsa, per le strade in città!disegnare il tetto di una casa con le mani

MA GUARDA CHE FORTUNA CHE HO…come sopra

Le torte prepara disegnare il cerchio di una torta con le mani

mi coccola e un bacio mi dà!abbracciare

Le fiabe mi contasfogliare le pagine di un libro

anche se sentite le ho già!mettere la mano all’orecchio per sentire meglio

MA GUARDA CHE FORTUNA CHE HO…come sopra

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MUSICA

Gestualizzazione

Un bambino e una bambina indicare la statura dei bambini col palmo della mano rivolto verso il basso

entrano nella televisione disegnare un quadrato con le mani: lo schermo della televisione

due biciclette rosso fiammantemuovere le gambe come se si pedalasse

sono lì pronte per partire all’istante!tenere le braccia e tutto il corpo come in attesa di una partenza sulla pista

Ascolta la traccia n. 30 (Verso la luna).

VERSO LA LUNA

Un bambino e una bambinaentrano nella televisionedue biciclette rosso fiammantesono lì pronte per partire all’istante!

Pedalano sempre senza mai sostagiungono a sera lungo la costain riva al mare pronto li aspettaun sottomarino dall’elica blu!

ritornelloHELLO!!! HELLO!!! HELLO!!!

Sotto le onde cinque delfinifanno da scorta al sottomarinofino sull’isola di Carnevaledove li attende una nave spaziale!

I razzi bruciano e i due bambinipartono insieme verso la lunaquando atterrano in un craterec’è pronto già da mangiare e da bere!

ritornelloHELLO!!! HELLO!!! HELLO!!!

Il bambino e la bambinatornano dalla televisionequel cratere è la loro stanzae di viaggiare ne hanno abbastanza!

ritornelloHELLO!!! HELLO!!! HELLO!!!

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Sotto le onde cinque delfinimuovere leggermente le mani come per indicare il movimento delle onde del mare

fanno da scorta al sottomarino imitare con le mani il guizzo dei delfini che scortano il sottomarino

fino sull’isola di Carnevalefare con le dita, intorno al viso, il profilo di una mascherina

dove li attende una nave spaziale!portare una mano alla bocca come se si avesse male ai denti

Pedalano sempre senza mai sostamuovere le gambe come se si pedalasse

giungono a sera lungo la costa muovere la mano come per tracciare una fascia di costa sul mare

in riva al mare pronto li aspettamuovere le mani come per indicare il movimento delle onde del mare

un sottomarino dall’elica blu!imitare con una mano il guizzo dei pesci che stanno sott’acqua insieme ai sottomarini

HELLO!!! HELLO!!! HELLO!!!alzare le braccia e oscillare come per fare la “ola” a ritmo con la musica

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Il bambino e la bambinaindicare col palmo della mano rivolto verso il basso la statura dei bambini

tornano dalla televisionetracciare un quadrato con l’indice: lo schermo della televisione

quel cratere è la loro stanzaallargare improvvisamente le mani come per indicare uno scoppio

e di viaggiare ne hanno abbastanza!muovere l’indice come per dire: “No, basta!”

HELLO!!! HELLO!!! HELLO!!!come sopra

MUSICA

I razzi bruciano e i due bambiniimitare le fiamme

partono insieme verso la lunaformare un cerchio col pollice e l’indice: la luna

quando atterrano in un cratere allargare improvvisamente le mani come per indicare uno scoppio

c’è pronto già da mangiare e da bere!leccarsi le dita come dopo aver gustato qualcosa di buono

HELLO!!! HELLO!!! HELLO!!!come sopra

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MUSICA

Gestualizzazione

QUANTA SAGGEZZA tenere la testa tra le mani come se si stesse pensando

IN SOLO POCHE PAROLEindicare una piccola quantità col pollice e l’indice

CHE FORSE HAI SENTITO GIÀ!mettere una mano all’orecchio come per sentire meglio

QUANTA SAGGEZZA tenere la testa tra le mani come se si stesse pensando

VIAGGIA NEL TEMPOindicare il tic-tac dell’orologio, segno del tempo che passa

Ascolta la traccia n. 31 (Quanta saggezza).

QUANTA SAGGEZZA

ritornelloQuanta saggezza in solo poche paroleche forse hai sentito già!Quanta saggezza viaggia nel tempomai nessuno cancellerà!

“Rosso di sera bel tempo si spera”“Chi va piano va sano e lontano”“Batti il ferro fin ch’è caldo”“Prima il dovere poi il piacere”

ritornelloQuanta saggezza…

“Cielo a pecorelle pioggia a catinelle”“Non c’è rosa senza spine”“Le bugie hanno le gambe corte”“Una rondine per far primavera”

ritornelloQuanta saggezza…

“Non far domani quel che puoi fare oggi”“Il mattino ha l’oro in bocca”“Chi non risica non rosica”“Chi trova un amico trova un tesoro”

ritornelloQuanta saggezza…

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QUANTA SAGGEZZA…come sopra

“Cielo a pecorelle pioggia a catinelle”indicare le nuvole col movimento delle mani in alto

“Non c’è rosa senza spine”tenere le mani chiuse e aprirle per indicare un fiore che sboccia

“Le bugie hanno le gambe corte”alzare le mani come per arrendersi all’evidenza dei fatti

“Una rondine per far primavera”imitare il cinguettio della rondine

MUSICA

MAI NESSUNO CANCELLERÀ!muovere le mani per indicare nessuno

“Rosso di sera bel tempo si spera”disegnare il sole con le mani

“Chi va piano va sano e lontano”imitare uno che guida l’auto

“Batti il ferro fin ch’è caldo”fingere di battere col pugno chiuso come fosse un martello

“Prima il dovere poi il piacere”fingere di avere un libro tra le mani e studiare

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MUSICA

QUANTA SAGGEZZA…come sopra

“Non far domani quel che puoi fare oggi”fare un gesto con la mano per indicare domani

“Il mattino ha l’oro in bocca”fingere di svegliarsi dal sonno

“Chi non risica non rosica”passare la mano sulla fronte come per indicare che l’hai scampata bella

“Chi trova un amico trova un tesoro”stringere tra le braccia un tesoro che non vuoi lasciati scappare

QUANTA SAGGEZZA…come sopra