Motori a Combustione Interna

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  • 8/12/2019 Motori a Combustione Interna

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    APPUNTI del CORSO di

    MACCHINE I

    Motori a combustione interna

    A cura del dott. ing. Daniele Scatolini

    dalle lezioni del prof. Cinzio Arrighetti

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 2

    Introduzione

    Il motore a combustione interna (m.c.i.) ha origine intorno al 1850 con il prototipo di Barsanti e

    Matteucci, vede la definizione del ciclo Beau de Rochas nel 1867 e del ciclo Diesel nel 1893.Il m.c.i. una macchina volumetrica alternativa, cio una macchina che durante il suo

    funzionamento ciclico elabora una determinata quantit di volume di fluido che successivamente

    espulso nellambiente e rimpiazzato con una nuova carica.

    Il fluido di lavoro si espande e si comprime, e subisce una combustione al suo interno: questo

    costituisce un primo vantaggio del m.c.i. rispetto ad altri sistemi di produzione di energia, nei quali

    sono presenti due sorgenti termiche esterne che scambiano calore con il fluido; nel m.c.i. lenergia

    necessaria per la produzione di lavoro si sviluppa allinterno del fluido tramite la combustione; il

    calore Q2restituito allambiente viene scaricato nellambiente.

    Il vantaggio pi evidente rispetto, ad esempio, ad una macchina a vapore quindi leliminazione

    della caldaia, ovvero la compattezza.

    Uno svantaggio risulta invece nel fatto che, proprio perch la combustione risulta interna al

    cilindro, il combustibile impiegato deve esserepregiatoonde evitare il veloce deterioramento delle

    parti meccaniche.

    Le potenze sono al di sotto dei 50 MW, sotto il MW per applicazioni dedicate alla trazione.

    Classificazioni

    Esistono diversi criteri di classificazione dei m.c.i.

    Una prima classificazione riguarda il tipo daccensione:

    Motori ad accensione comandata (a.c., motori volg. a scoppio, a benzina, con le candele)

    Motori ad accensione spontanea (a.s., motori Diesel, a gasolio, senza candele1)

    Nei motori ad accensione comandata introdotta una miscela gi dosata daria e combustibile

    (benzina, gpl, metano, alcool, in futuro idrogeno, ecc); un sistema daccensione (con una o pi

    candele) innesca la combustione, la quale si propaga con un fronte di fiammaa velocit nellordine

    dei 15 m/s.

    Per una buonefficienza del motore opportuno che aria e benzina siano miscelate in rapporto

    stechiometrico.

    Nei motori ad accensione spontanea simmette il combustibile (gasolio) attraverso un iniettore (o

    pi) nella camera di combustione, contenente aria pura a determinate condizioni di pressione e

    temperatura, tali da innescare spontaneamentela combustione.

    Esistono anche motori ibridi che possono funzionare sia a benzina sia a gasolio (ad es. per

    impieghi militari).

    1Nei motori ad a.c. le candele producono una scintilla tra due elettrodi che d il via al processo di combustione; in taluni motori Diesel (soprattutto divecchia generazione od operanti in condizioni ambientali rigide) sono presenti le cosiddette candelette, in sostanza delle resistenze elettriche che

    hanno lo scopo di riscaldare a motore freddo- la camera di combustione al primo avviamento. Si pensi che nello storico diesel a testa calda si

    disponeva un fuoco di legna sotto la testata allavviamento!

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 3

    Una diversa classificazione riguarda il periodo del ciclo:

    Motori a quattro tempi (4T)

    Motori a due tempi (2T)

    Nei motori 4T il ciclo di funzionamento (notoriamente: aspirazione, compressione, combustione-espansione, scarico) avviene ogni due giri di manovella: in un quarto del ciclo (fase despansione) si

    ha produzione di lavoro, mentre per tre quarti del ciclo il motore funziona da pompa assorbendo

    lavoro passivo.

    Nei motori 2Til ciclo di funzionamento avviene in un solo giro di manovella, consentendo in sedelimite la produzione di una potenza doppia rispetto ad un analogo motore 4T di pari cilindrata e

    livello tecnologico. In sede reale le peculiarit costruttive del 2T limitano per ampiamente questo

    vantaggio sul 4T1, come vedremo successivamente nello studio del motore a due tempi.

    Unulteriore classificazione riguarda lalimentazione:

    Motori aspirati

    Motori sovralimentati

    Nei motori aspirati laria prelevata dallambiente a pressione atmosferica, perci in sede limite la

    massa daria aspirata nel cilindro sar quella competente al volume del cilindro a p=1 atm:

    Vma = 0 , 0 densit dellaria a pressione atmosferica

    In sede reale, a causa delle perdite fluidodinamiche nei condotti, la massa daria effettivamente

    aspirata sar una frazione di quella limite (vedi sopra), ed in particolare

    Vm va = 0 , v coefficiente di riempimento (a.c. asp.: valore pari a 0.9 in condizioni di potenza max)

    Nei motori sovralimentati lalimentazione avviene ad una pressione p = k patm (tip. k = 1.8),

    laria aspirata e cio compressa in modo da aumentare il coefficiente di riempimento a valori

    superiori allunit. Ci comporta benefici sia a livello di potenza specifica che in termini di

    rendimento termodinamico2.

    1 Il tipico motore 2T per applicazioni motociclistiche e di piccola potenza , ha il problema del lavaggioimperfetto, che, di fatto, riduce leffettivaquota di miscela disponibile per la combustione rispetto a quella idealmente pari alla cilindrata. Una soluzione industrializzata di recente utilizza

    liniezione diretta nel 2T per motocicli. Ben diverso invece lutilizzo del 2T diesel, utilizzato nei grandi motori lenti navali con elevato rendimento.2 Ci vero in particolare nei diesel, ma nei motori a benzina, per evitare la detonazione, si costretti ad abbassare il rapporto di compressione. A

    fronte di una maggiore potenza specifica si ha in genere un rendimento inferiore rispetto al motore aspirato di pari potenza e quindi un consumo

    specifico pi elevato. Recentemente questo difetto stato corretto attraverso ladozione delliniezione diretta di benzina.

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 4

    Campi dapplicazione e peculiarit

    I m.c.i. hanno un vastissimo campo dapplicazione in virt dellestrema modularit dellarchitettura

    costruttiva: possibilit di moltiplicare la potenza aumentando il numero di cilindri, adattabilit aivincoli geometrici esterni, basso rapporto peso/potenza, etc.

    Gli impieghi tipici sono dunque la trazione stradale leggera (auto-motoveicoli), trazione

    ferroviaria, trazione stradale pesante (trasporto merci su gomma), produzione stazionaria di potenza

    (ad es. gruppi elettrogeni da 1 KW a 20 MW), propulsione navale, propulsione aeronautica.

    Le caratteristiche che ne determinano il grande successo sono in generale:

    Compattezza. Il motore contiene al suo interno tutti gli organi necessari per il suo

    funzionamento, inoltre non ha bisogno della caldaia o del generatore di vapore.

    Semplicit nella regolazione.

    Infatti in un m.c.i. si pu agire sia sullacoppia motrice (momento motore Mm) che

    sul numero di giri.

    Ad esempio nella figura a lato le due curve

    di coppia motrice di unauto Mm1e Mm2sono

    relative a due diverse posizioni dellacceleratore;

    immaginando di mantenere il rapporto ditrasmissione costante (ad es. viaggiando in

    quinta marcia) si pu variare la velocit dellauto

    trovando due distinte posizioni dequilibrio

    sulla curva del momento resistente2(che pu

    essere quello tipico della resistenza aerodinamica),

    n1e n2, semplicementepigiandosullacceleratore.

    Adattabilit alle varie applicazioni. Il m.c.i. si presta ad avere le architetture pi varie, con le

    disposizioni dei cilindri a V, in linea, a stella.

    2 Riportando il confronto allalbero motorela resistenza aerodinamica -forza che si oppone al moto del veicolo- pu essere ridotta ad un momento

    resistente agente sullalbero, noto il rapporto di t rasmissione albero/ruote (vedi [6], pag. 167).

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 6

    Sistema dalimentazionedel combustibile.

    Nei motori ad accensione comandata il combustibile pu essere

    iniettato:

    A monte della camera di combustione.

    Carburatore: la miscela aria-benzina si forma nel carburatoredove una strozzatura, in corrispondenza della quale si determina

    unopportuna depressione, determina liniezione del carburante da

    un apposito foro calibrato nella vena fluida dellaria. Le fasi

    diniezione dipendono esclusivamente dalla ciclica depressione

    generata dallapertura delle valvole daspirazione. La strozzatura

    introduce una perdita di carico nel condotto daspirazione.

    La taratura del carburatore fissa(la portata del carburante dosata

    da getti calibrati), ci determina condizioni di funzionamento

    ottimali solo per determinati carichi, regimi, temperature e quote

    altimetriche dutilizzo, al di fuori delle quali il rendimento

    diminuisce e le emissioni inquinanti aumentano.

    Sezione di carburatore

    Iniezione indiretta: il carburante sinietta ad istanti definiti dauna centralina elettronica (o da un sistema meccanico) nella vena

    daria a monte della camera di combustione. In questo modo la

    sezione utile del condotto daspirazione non viene ridotta,

    possibile variare continuamente il rapporto stechiometrico

    aria/carburante1 ed possibile ottenere una migliore

    polverizzazione del getto di carburante rispetto ad un carburatore.

    Analogamente al carburatore, la corretta turbolenza della miscela

    nella camera di combustione dipende esclusivamente dal disegnodel condotto, delle valvole, della testa e dello stantuffo.

    Nella camera di combustione.

    Iniezione diretta: in questo caso il carburante direttamente iniettato nella camera di combustione allistante

    prestabilito, in maniera totalmente svincolata dallammissione

    dellaria. In questo modo, oltre ai vantaggi delliniezione

    indiretta, possibile anche determinare condizioni di

    turbolenza nella camera di combustione particolarmente

    favorevoli, con conseguenti benefici in termini di rendimento

    termodinamico e riduzione delle emissioni inquinanti. 2

    1 Questa prerogativa indispensabile quando sia necessario un convertitore catalitico allo scarico, che opera in modo efficiente solo per miscelestechiometriche. Gi per rientrare nei limiti EURO1 il catalizzatore in pratica necessariosu tutti i veicoli in produzione.2 Liniezione elettronica ha introdotto per un fattore dinaffidabilit nel complesso del veicolo, in particolare dovuto alla completa dipendenza

    dallalimentazione elettrica. E impossibileavviare, anche a spinta, un veicolo ad i.e. con la batteria scarica; possibile che lo stesso veicolo vada in

    panne, nonostante gi avviato, se si fonde il fusibiledellalternatore, per progressiva scarica della batteria.

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 7

    I motori ad accensione spontanea sono sempre ad iniezione, che pu essere indiretta (a precamera) o

    diretta. Liniezione indiretta, che fino agli anni 90 era dominante nella trazione leggera

    (automobili), presenta una maggiore regolarit di funzionamento e potenza specifica rispetto a quella

    diretta, ma per contro ha un minor rendimento. Per questo liniezione diretta rimasta a lungo

    prerogativa esclusiva della trazione pesante.

    Circuito di refrigerazione

    Il rendimento globale per un m.c.i. varia tra 0.25 e 0.45, rispettivamente per un motore a benzina

    tradizionale ed un grande motore diesel.

    Questo significa che la grossa quota parte dellenergia termica del combustibile, mediamente il

    70%, viene disperso nellambiente per vie diverse, com illustrato nello schema seguente:

    Il raffreddamento pu essere a liquido, circolante in canaletti ricavati nelle pareti di cilindro e testata

    e raffreddato in uno scambiatore di calore (il ben noto radiatore), oppure ad aria, che lambisce

    unalettatura opportunamente dimensionata allesterno del motore.

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 8

    Circuito di lubrificazione.

    Tale sistema garantisce il buon funzionamento delle parti, soprattutto dello spinotto (giunto pistone-

    biella) che raggiunge temperature elevate, trovandosi in prossimit della camera di combustione, ed

    sottoposto ciclicamente allinversione del moto, ci che tende ad eliminare il velo di lubrificante1;

    esiste un apposito condotto per la lubrificazione dello spinotto, ricavato nella biella, che riceve olioda un analogo condotto che viaggia nel pieno dellalbero a gomiti.

    Sistema davviamento.

    Oltre agli storici metodi davviamento a manovella (automobili inizio novecento) ed inerziale2(nel

    motore a testa calda si faceva rimbalzare il volano in un senso e nellaltro finch si riusciva a

    vincere la compressione), lavviamento generalmente attuato da un motore elettrico che di solito

    ingrana su una corona ricavata sul volano. In alcuni grandi motori navali si utilizza aria compressa

    immessa nei cilindri da opportune valvole.

    Volano.

    I motori a combustione interna alternativi sono caratterizzati da una fortissima irregolarit periodica

    a causa dellandamento della pressione nel cilindro, che nei 4T cambia di segno due volte per ciclo.

    Il volano dunque necessario per ridurre lirregolarit periodica.

    1 Il giunto spinotto-pistone una coppia rotoidale lubrificata; come noto lo spessore minimo del meato proporzionale alla velocit relativa deimembri (vedi [6], cap. V). Ad ogni giro dellalbero esistono due istanti in cui tale velocit si annulla (quando il c.i.r. della biella va allinfinito),purtroppo in corrispondenza di fasi ancora attive dellespansione e della compressione.2 E tuttora diffuso lavviamento a strappo in attrezzi da giardinaggio, agricoli e piccoli gruppi elettrogeni. In via destinzione il kick-starternelle

    moto, eccetto quelle da cross due tempi.

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 9

    Funzionamento del motore 4T

    Caratteri geometrici

    Quando il pistone si trova al p.m.s. si determina il volume V2che non interessato dalla sua corsa:

    V2 , volume della camera di compressione

    Quando il pistone si trova al p.m.i. il volume individuato sar:

    V1= V2+ Vc , volume totale

    Vc la cilindrata ed il volume spazzato dal pistone nella sua corsa dal p.m.i. al p.m.s. :

    CDVVVc

    ==4

    2

    21 , cilindrata

    con C : corsa dello stantuffo(distanza tra p.m.s. e p.m.i., pari al diametro di manovella)

    D : alesaggio (diametro del cilindro)

    Si definisce il rapporto volumetrico di compressione:

    2

    1

    V

    Vr= con valori tipici 712 nei motori ad accensione comandata

    12

    23 nei motori ad accensione spontanea

    Allaumentare del rapporto volumetrico di compressione aumenta la pressione di fine fase

    compressione, e quindi anche la temperatura della carica di gas allistante della scintilla (motori a.c.)

    o delliniezione (motori a.s.).

    Il parametro r determinante ai fini del rendimento termodinamico, sia nei motori a.c. sia negli a.s.

    In particolare nei motori a.c. non pu raggiungere valori troppo elevati perch insorge il fenomeno

    della detonazione, mentre nei motori a.s. viene spinto fino a valori compatibili con la resistenza

    strutturale dei componenti (in particolare testata, biella e pistone).

    Caratteri cinematici e dinamici

    um= 2Cn/60 , velocit media dello stantuffo, con valori compresi tra 5 m/s e 20 m/s secondo la

    destinazione duso del motore.

    pme , pressione media effettiva, la pressione media in un ciclo equivalente agente sullo

    stantuffo, tenendo conto delle perdite meccaniche nella catena cinematica, considerata positiva se

    produce lavoro utile.

    Al variare di questi due parametri si possono ottenere motori deguale potenza specifica ma di

    diversa destinazione duso.

    Psp , potenza specifica, la potenza sviluppata dal motore per unit di cilindrata

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 10

    -Motori con elevate velocit medie dello stantuffo, o motori veloci, sono in grado di fornire elevate

    potenze specifiche ma lavorando a regimi di rotazione elevati non sono adatti a servizio continuativo

    ed affidabile. Sono dunque i motori adatti alla trazione automobilistica leggera.

    -Motori con elevate pressioni medie effettive, in genere due tempi diesel sovralimentati, forniscono

    elevatissime potenze, ma per le tipiche caratteristiche costruttive sono eccessivamente pesanti ed

    ingombranti per esigenze di piccola utenza, nonch lavorano a bassissimi regimi di rotazionepraticamente costanti. Sono dunque i motori ideali per la trazione navale, ferroviaria e per la

    produzione denergia.

    Tra queste due categorie estreme esiste un vasto panorama di motori dalle caratteristiche intermedie,

    la cui configurazione corrisponde allottimo richiesto dalla loro particolare destinazione duso.

    Per toccare con mano il significato fisico dei due parametri velocit media e pressione media

    effettiva, si pu osservare come siano due fattori a prodotto in unespressione semplificata della

    potenza di un m.c.i.:

    ( ) ( ) SupuSpvFP mmemmemm === ,

    con Fm forza media in un ciclo e vm velocit media in un ciclo, S superficie dello stantuffo.

    Si capisce dunque che per aumentare la potenza di un motore si possono scegliere due diverse strade:

    lincremento della pressione media effettiva o della velocit media dello stantuffo.

    Si ricordano infine altri due parametri, i fattori di forma k1e k2, definiti come

    D

    Ck == 1 , allungamento, identifica le proporzioni della camera di combustione

    32

    2V

    Sk = , un parametro che mette in relazione la superficie di scambio termico delle pareti della

    camera di combustione ed il volume della miscela che raccoglie o cede tale calore; gli esponenti

    sono calcolati con le regole dallanalisi dimensionale.

    Questi fattori di forma sono utilizzati in sede di progetto per identificare motori simili.

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 11

    Fasi del motore 4T

    In figura sono indicate le ben note fasi di un motore quattro tempi ad accensione comandata.

    Fase (a) aspirazione: la valvola daspirazione aperta, quella di scarico chiusa; il pistone scendecreando una depressione che aspira la carica. Lalbero ha compiuto mezzo giro.

    Fase (b) compressione: lo stantuffo risale dal p.m.i. al p.m.s.; le valvole sono entrambe chiuse,quindi la miscela daria e combustibile compressa in V2. Lalbero ha compiuto un giro.

    Fase (c) combustione, espansione: le due valvole restano chiuse; la miscela compressa sinfiamma

    per effetto della scintilla che scocca con un certo anticipo, prima che il pistone raggiunga il p.m.s.

    Tale combustione provoca un repentino e notevole aumento di pressione, che preme il pistone verso

    il p.m.i. compiendo lavoro utile a spese del potere calorifico del combustibile. Lalbero ha compiuto

    un giro e mezzo.

    Fase (d) scarico: poco prima che lo stantuffo abbia raggiunto il p.m.i. si apre la valvola di scarico.

    I gas che nel cilindro si trovano a pressione maggiore di quellesterna (Patm) si scaricano

    rapidamente (scarico spontaneo), lasciando tuttavia gas residui a P Patm.

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 12

    Nella corsa del pistone dal p.m.i. al p.m.s. i fumi vengono espulsi dal cilindro (scarico forzato) e ci

    si ritrova dunque nelle condizioni di incamerare nuova carica. Lalbero a questo punto ha compiuto

    due giri completi.

    Nel motore 4T il ciclo di funzionamento corrisponde ad una rotazione dellalbero pari a 720.

    Landamento della forza agente sullo stantuffo (o pressione, a meno di un fattore di scala1)

    mostrato in figura:

    aspirazione compressione espansione scarico

    Nel piano P-V (volume in [m3], non il volume specifico!)landamento della pressione, nellipotesi limite

    dapertura/chiusura istantanea delle valvole ed assenza di perdite di carico nei condotti, riportato in

    figura:

    Le fasi daspirazione e scarico forzato sono rettilinee poich si

    suppone che apertura e chiusura delle valvole siano istantanee.E dunque assente la laminazione della vena fluida.

    0-1 aspirazione; 1-2 compressione; nel punto 2 scocca la scintilla

    che accende la miscela, poi il fronte di fiamma si propaga alla

    velocit di 1020 m/s: giacch la combustione non istantanea,in parte ha luogo anche quando il pistone sta scendendo verso il

    p.m.i. Questo ritardo della combustione provoca lo spostamento

    del punto 3 dalla verticale per 2.Nel caso di motore diesel laspirazione e la compressione

    riguardano solo aria; prima di raggiungere il punto 2 inizia

    liniezione del gasolio che, trovando laria fortemente riscaldata

    dalla compressione, si accende e brucia man mano che viene

    iniettato.

    1 E cio la superficie della sezione del cilindro normale al proprio asse: F = P S

  • 8/12/2019 Motori a Combustione Interna

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 18

    I cicli termodinamici

    Ricordiamo:

    -sede ideale: macchina perfetta, fluido ideale o perfetto-sede limite: macchina perfetta, fluido reale (a meno della viscosit)

    -sede reale: macchina reale, fluido reale

    -gas perfetto: energia ed entalpia dipendono solo dalla temperatura, non dalla pressione:

    =

    =

    )(

    )(

    Tfh

    Tfu

    -gas ideale: la dipendenza di ue hda T lineare (cp ecvcostanti):

    =

    =

    Tch

    Tcu

    p

    v

    Ciclo ideale di Beau de Rochas (cessione di calore a volume costante)

    E il ciclo di riferimento dei motori ad accensione comandata.

    0-1 : aspirazione1-2

    : compressione adiabatica

    2-3

    : combustione isocora (T32500 K)

    3-4 : espansione adiabatica

    4-1

    : scarico spontaneo

    1-0

    : scarico forzato a pressione costante

    La combustione si suppone isocora per le ipotesi di

    macchina perfetta: un numero infinito di punti di

    innesco della combustione, per cui non si ha che

    fare con la propagazione del fronte di fiamma. La

    miscela brucia istantaneamente elevando pressione

    e temperatura in corrispondenza del p.m.s. La T

    Lo scarico forzato si considera a pressione

    costante perch nella macchina perfetta lapertura

    e la chiusura delle valvole sono istantanee,

    quindi assente la laminazione della vena fluida

    (perdite di carico nulle).

    Da notare che nei motori ad a.c. liniezione della

    miscela aria+combustibile avviene al punto 0, quindi la compressione interessa anche il combustibile.

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 19

    Ciclo ideale di Sabath (cessione di calore a volume/pressione costante)

    E il ciclo di riferimento dei motori ad accensione spontanea.

    Si nota innanzitutto leffetto di un rapporto di compressione

    ben maggiore rispetto al ciclo B. d. R. : la pressione di fine

    compressione a valori convenientemente alti (punto 2) perinnescare la combustione. In questo caso la compressione

    riguarda esclusivamente aria pura.

    La combustione si svolge ora in due fasi, una prima a

    volume costante (2-3) ed una seconda isobara (3-3).

    Lipotesi di combustione istantanea infatti non accettabile

    neanche in sede limite, a causa della presenza del fluidoreale: il combustibile viene introdotto nel cilindro dove

    esistono valori di P e T sufficienti a provocare

    lautoaccensione, ma tra listante relativo alliniezione e

    quello di accensione esiste un certo ritardo ( 34 ms,

    ritardo allaccensione).

    Precisamente, al punto 2 liniettore inizia ad introdurre il

    combustibile (no anticipo: sede ideale), ma solo dopo il

    tempo che le prime particelle iniziano a bruciare,

    innalzando P e T . A causa di questincremento di

    temperatura le successive particelle di combustibile

    bruciano prima di aver completato il loro periodo di

    incubazione e si accendono tutte insieme, per cui si ha la

    fase isocora 2-3; nel frattempo liniettore continua adinviare combustibile che brucia istantaneamente, mentre il

    pistone inizia la sua fase di espansione. Si ha dunque un

    equilibrio tra laumento di pressione e lespansione, il che

    pu essere rappresentato con una fase appunto isobara.

    Una conseguenza del fatto che lespansione abbia luogo mentre la combustione in corso consiste nella riduzione del

    lavoro utile.

  • 8/12/2019 Motori a Combustione Interna

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 20

    Eccesso daria

    Nei motori ad accensione comandata la combustione avviene in seguito alla propagazione del fronte

    di fiamma; non possibile dunque realizzare un eccesso daria nel rapporto aria/combustibile,poich le gocce di combustibile si troverebbero troppo distanziate, non garantendo la regolare

    propagazione del fronte di fiamma.

    Il rapporto aria/combustibile nei motori a.c. si mantiene dunque pari a quello stechiometrico st,

    per cui la quantit di calore per unit di massa ceduta alla miscela in un ciclo termodinamico sar

    st

    iHQ+

    =1

    1 1; peraltro necessario adottare con precisione un rapporto stechiometrico per evitare

    emissioni inquinanti.

    Il parametro eccesso daria, definito comest

    ste

    = in un motore a.c. dunque nullo; per

    queste ragioni, la temperatura T3 raggiunta nel ciclo B.d.R. relativamente alta (2500 K).

    Nei motori ad accensione spontanea non necessario garantire la propagazione del fronte di

    fiamma, leccesso daria pu raggiungere anche valori del 100% ( e = 1 ) nei motori navali o del

    30% ( e = 0.3 ) nei motori stradali.

    In questo caso alti eccessi daria fanno aumentare il rendimento di combustione dato che permettono

    la completa accensione di tutto il combustibile iniettato, ed evitano forti sollecitazioni che

    limiterebbero la vita del motore.

    Nel caso dei motori a.s. dunque risulta:

    +=

    1'

    1

    iHQ , const

    , quindi la temperatura massima raggiunta nel motore diesel minore

    della Tmax di un corrispondente motore ad a.c. , ed in genere dellordine di 2000 K.

    Questo parametro determina la maggiore affidabilitdi un motore diesel rispetto ad uno a benzina.

    1Si noti che per un kg di carburante, sono sempre presenti kg di aria; la massima quantit di calore cedibile all unit di massa della miscela proprio pari al valore appena scritto. Infatti per < st il combustibile non brucerebbe completamente, e verrebbe liberata una quantit di calore

    inferiore adHi; per > stil caloreHiliberato andrebbe rapportato ad una massa (di miscela) pari a (1+ ) kg.

  • 8/12/2019 Motori a Combustione Interna

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 21

    Primo ciclo Diesel (cessione di calore a temperatura costante)

    Questo ciclo quello che si prefiggeva di ottenere Rudolph Diesel,

    nellintento di avvicinarsi il pi possibile ad un ciclo di Carnot.

    Infatti, essendo le fasi di compressione ed espansioneapprossimativamente adiabatiche, egli credeva di realizzare una

    combustione isoterma dosando liniezione in modo da eguagliare il

    calore prodotto con il lavoro ceduto durante lespansione. Ci in

    realt non ottenibile (vedi [1], pag. 183), ed il modello che R.

    Diesel adott il successivo, denominato secondo ciclo diesel o pi

    semplicemente ciclo diesel.

    Secondo ciclo Diesel (cessione di calore a pressione costante)

    In questo caso si suppone che la combustione avvenga totalmente apressione costante. Anche questa una forzatura che non in grado

    di rappresentare compiutamente ci che avviene nel motore diesel.

    Si pu dire che il ciclo di Sabath sia una combinazione del ciclo B.d.R. e del ciclo Diesel (2).

  • 8/12/2019 Motori a Combustione Interna

    17/20

    Appunti di Macchine I - M.C.I. 22

    Confronto tra i cicli ideali B.d.R. e Diesel (2)

    Si pu confrontare il rendimento ideale dei due cicli, che differiscono per la cessione di calore a

    volume costante(B.d.R.) rispetto alla cessione di calore a pressione costante (D. 2).Il confronto si pu effettuare sotto due diverse ipotesi:

    a parit di rapporto volumetrico di compressione e di calore Q1

    a parit di pressione massima raggiunta e di calore Q1

    Per effettuare un confronto di tipo energetico si disegnano i cicli nel piano T-S.

    Confronto. a parit di rapporto di compressione e Q1

    Nel piano T-S i cicli 4 tempi sono rappresentati

    evidentemente1come in figura. In particolare il ciclo B.d.R. individuato dal rettangolo mistilineo con il riscaldamento

    isocoro, il ciclo Diesel da quello con il tratto isobaro.

    Confrontare a parit di rapporto volumetrico di compressione

    significa in pratica che per i due cicli il punto 2 e 2 di fine

    compressione vengono a coincidere.

    I cicli si distinguono poi per il fatto di seguire curve a

    pendenza diversa (ricordiamo che cp > cv) ma con il vincolodi determinare con i rettangoli mistilinei la stessa area sottesa

    (dalla curva 2-3, ciclo B.d.R. e dalla 2-3, ciclo D., rispetto

    allasse delle ascisse), per lipotesi di uguale calore Q1; quindi

    devono essere uguali le aree mistilinee tratteggiate in figura

    Allora il punto 3 di fine combustione del diesel verr a

    trovarsi pi a destra del punto 3, perci il calore ceduto Q 2B.d.R.(area sottesa dalla curva 4-1) sar minore del calore cedutoQ2D(area sottesa dalla curva 4-1).

    In definitiva, dalla semplice espressione del rendimento ideale

    1

    21Q

    Qid = risulta chiaramente superiore il

    rendimento del ciclo di Beau de Rochas, nelle ipotesi fatte.

    Si noti che lisobara 1-4-4 relativa alla pressione atmosferica.

    La giustificazione termodinamica di questo risultato si trova nel diverso tipo di trasformazione che segue il gas nel suo

    riscaldamento: la quantit di calore che il gas riceve nei due cicli vale

    =

    =

    )('

    .)..(

    1

    1

    DieselTcQ

    RdBTcQ

    p

    v , essendo c

    p> c

    v .

    Dunque, a parit di calore ricevuto, il gas nella trasformazione isocora deve raggiungere una temperatura finale T3pi

    alta rispetto a quello della trasformazione isobara.

    Il ciclo B.d.R. dunque avvantaggiato rispetto a quello Diesel per quanto riguarda leffetto Carnot, lavorando con unatemperatura massima maggiore, nonostante le sorgenti superiori si distribuiscano su un range pi ampio (svantaggio

    rispetto alleffetto della molteplicit delle sorgenti per il ciclo B.d.R.). In questo caso il vantaggio Carnot prevale sullo

    svantaggio m.s.

    Questo tipo di confronto irrealistico poich nei motori ad a.c. non si possono raggiungere gli alti

    rapporti di compressione tipici dei diesel, mentre ci che mette effettivamente a confronto i due tipi

    di motore la pressione massima raggiunta nel ciclo. Infatti questo parametro che a parit di

    1I tratti 0-1 e 1-0 visti nei diagrammi precedenti non sono qui rappresentati, poich in tali fasi, in sede ideale, non variando n il volume specifico, n

    la temperatura, non si hanno trasformazioni termodinamiche, perci i punti 1 e 0 qui coincidono.

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 23

    tecnologia pu essere simile nei due tipi di motori, in quanto direttamente correlato alla resistenza

    meccanica dei componenti del motore.

    Confronto a parit di pressione massima e Q1

    In questo caso, che rispecchia maggiormente la realt, si ha

    che le pressioni (e quindi le temperature) di fine fasecompressione sono diverse, ed in particolare maggiori nel

    ciclo Diesel (operante con rapp. di compress. nellordine di 20,

    per il ciclo B.d.R. attorno a 8).

    Imponendo una pressione massima coincidente in entrambi i

    casi, si ha la situazione mostrata in figura, che la simmetrica

    rispetto al caso visto pocanzi.

    Ora si ha che Q2D < Q2B.d.R. e quindi dalla

    1

    21QQ

    id =

    risulta maggiore il rendimento del ciclo Diesel.Leffetto negativo di molteplicit delle sorgenti in questo caso

    prevale su quello positivo Carnot, per il ciclo B.d.R.In effetti proprio questa la situazione che si verifica nella

    pratica; noto infatti che i motori diesel consumano meno di

    quelli a benzina, a parit di prestazioni.

  • 8/12/2019 Motori a Combustione Interna

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 24

    Rendimento ideale del ciclo di Sabath

    Se con un apposito indicatore meccanico applicato ad un motore realmente funzionante si registrasse

    il diagramma delle pressioni in funzione del volume, si vedrebbe che la combustione pu esseresuddivisa secondo una successione di politropiche con esponente sempre variabile,in particolare una

    prima fase isocora, una seconda isobara e la terza isoterma, che spesso talmente limitata che pu

    essere trascurata.

    Il ciclo Sabath si presenta molto vicino al diagramma reale; inoltre, essendo una combinazione

    degli altri due cicli, comprende come casi particolari entrambi.

    Si ricava dunque lespressione del rendimento ideale del ciclo Sabath S, dal quale sar possibile

    calcolare anche i rendimenti D e B.d.R.

    1-2 : compressione adiabatica isoentropica

    2-3 : combustione isocora

    3-3 : combustione isobara

    3-4 : espansione adiabatica isoentropica

    4-1 : scarico spontaneo isocoro

  • 8/12/2019 Motori a Combustione Interna

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    Appunti di Macchine I - M.C.I. 25

    Andando a svolgere i calcoli:

    ( )

    ( ) ( )'332'3

    14

    1

    2 11TTcTTc

    TTc

    Q

    Q

    pv

    v

    idS+

    == .

    Si vuole esplicitare questa espressione in funzione di:

    '3

    4

    2

    1

    V

    V

    V

    Vr ==

    2

    '3

    2

    3

    p

    p

    p

    p==

    '3

    3

    V

    Vb =

    1

    12

    =

    krTT trasformazione 1-2 adiabatica isoentropica, per cui vale tVT k cos=

    == 112'3krTTT trasformazione 2-3 isocora, per cui vale t

    P

    Tcos=

    brTbTT k == 11'33 trasformazione 3-3 isobara, per cui vale t

    V

    Tcos=

    k

    k

    k

    kkk

    bTr

    bbrT

    r

    bT

    V

    V

    V

    VT

    V

    VTT =

    =

    =

    =

    =

    1

    1

    1

    1

    1

    3

    1

    4

    '3

    '3

    3

    3

    1

    4

    3

    34

    trasformazione 3-4 adiabatica isoentropica, per cui vale tVT k cos= .

    Sostituendo nellespressione del rendimento, semplificando T1e dividendo per cv si ottiene:

    ( ) ( )[ ]

    +

    =

    bkr

    bk

    k

    S1

    11

    1 rendimento ideale del ciclo di Sabath

    Il ciclo di Sabath ha come casi particolari il ciclo Beau de Rochas e il 2 ciclo Diesel:

    -per il ciclo B.d.R. si ha 3 3 1'33 == bVV quindi:

    1...

    11

    =

    kRdB r rendimento ideale del ciclo di Beau de Rochas

    -per il ciclo Diesel (2) si ha 2 3 1'32 == pp quindi:

    ( )1

    11

    1

    =

    bkr

    bk

    k

    D rendimento ideale del ciclo Diesel