monitore1_2001

8
I RAGAZZI SOFFRONO DI MAL DI TESTA L'INCUBO DELLE GHIANDOLE LINFATICHE INGROSSATE LA BRONCHITE CRONICA E L'ENFISEMA POLMONARE SMETTERE DI FUMARE. ORA E' IL MOMENTO STIPSI, UN PROBLEMA SEMPRE PIU' COMUNE LA POSTA DEL MONITORE IL M ONITORE 1 IN QUESTO NUMERO Gennaio 2001 Periodico di divulgazione medica realizzato in collaborazione con il Poliambulatorio LARC C.so Venezia 10, Torino Diffusione 10.000 copie Distribuzione gratuita. numero Centro Scientifico Editore - Via Borgone 57 - 10139 Torino Tel. 011 385.36.56 - Fax 011 385.32.44 - e-mail: [email protected] - www.cse.it Direttore Responsabile: Domenico Accorinti Coordinamento Redazionale: Emanuela Amadei Tutti i diritti riservati - Reg. Trib. Torino in attesa di registrazione Stampa: M.S. Litografia s.r.l. - Torino 1-2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 PAGINA 7 PAGINA (segue a pag. 2) M EDICO IL M ONITORE M EDICO LA RISONANZA MAGNETICA NEUROLOGIA I RAGAZZI SOFFRONO DI MAL DI TESTA Bene lo sanno le madri, che sempre più sovente sentono dire dai loro figli che hanno mal di testa, oppure vengono avvisate dagli insegnati che il figlio/a si lamenta di mal di testa, è distratto, non riesce a concentrarsi, . . . Sino a qualche anno fa, si pensava che la cefalea o l’emicrania fossero patologie che colpivano prevalentemente gli adulti. Studi recenti hanno invece confermato che la percentuale di giovani che ne soffrono è attorno al 37% dei bambini in età prescolare e raggiunge un massimo dell’85% tra gli adolescenti che abbiano avuto almeno una crisi di cefalea. Sino a circa dodici anni non vi è prevalenza di sesso, si ha una sostanziale parità, mentre successivamente si registra una leggera prevalenza nel sesso femminile fino a raggiungere la percentuale di circa 2 a 1 nell’età adulta. Quali possono esser e le cause della cefalea? Lo stress era considerato negli anni scorsi quasi l’unica causa scatenante, vuoi per tensioni scolastiche, per problematiche familiari o caratteriali del soggetto. Si avevano quindi due atteggiamenti: o di sottovalutazione del problema, confidando che con l’età si sarebbe risolto, cosa non vera in quanto oltre il 50% dei bambini che soffrono di mal di testa saranno gli adulti con cefalea cronica, oppure si tendeva a sopravvalutare tali problematiche e si iniziavano terapie mediche complesse, sino a raggiungere in alcuni casi l’uso di psicofarmaci. Fortunatamente solo una piccola parte di questi giovani ha quale causa della cefalea tali problematiche psicologiche. Con il passare del tempo, alla cefalea si associano altri disturbi, quali stanchezza, insonnia, irritabilità ed, in generale, una riduzione dell’attenzione e delle capacità di memoria (circa il 30% dei ragazzi che soffrono di mal di testa ne sono colpiti). Tutto ciò non fa che accentuare problematiche nei rapporti interpersonali, sia in ambito famigliare, sia scolastico, ove si ha un netto calo del rendimento.

description

monitore1_2001

Transcript of monitore1_2001

  • I RAGAZZI SOFFRONODI MAL DI TESTA

    L'INCUBO DELLEGHIANDOLELINFATICHEINGROSSATE

    LA BRONCHITECRONICAE L'ENFISEMAPOLMONARE

    SMETTERE DI FUMARE.ORA E' IL MOMENTO

    STIPSI, UN PROBLEMASEMPRE PIU' COMUNE

    LA POSTA DEL MONITORE

    IL MONITORE 1

    IN Q

    UE

    ST

    O N

    UM

    ER

    OG

    enna

    io 2

    001

    Periodico di divulgazione

    medica realizzato in

    collaborazione con il

    Poliambulatorio LARC

    C.so Venezia 10, Torino

    Diffusione 10.000 copie

    Distribuzione gratuita.

    numero Centro Scientifico Editore - Via Borgone 57 - 10139 TorinoTel. 011 385.36.56 - Fax 011 385.32.44 - e-mail: [email protected] - www.cse.itDirettore Responsabile: Domenico AccorintiCoordinamento Redazionale: Emanuela AmadeiTutti i diritti riservati - Reg. Trib. Torino in attesa di registrazioneStampa: M.S. Litografia s.r.l. - Torino

    1-2PAGINA

    3PAGINA

    4PAGINA

    5PAGINA

    6PAGINA

    7PAGINA

    (segue a pag. 2)

    MEDICOIL MONITORE

    MEDICOLA RISONANZAMAGNETICA

    N E U R O L O G I A

    I RAGAZZISOFFRONO DIMAL DI TESTA

    Bene lo sanno le madri, che sempre pisovente sentono dire dai loro figli che hannomal di testa, oppure vengono avvisatedagli insegnati che il figlio/a si lamentadi mal di testa, distratto, non riesce aconcentrarsi, . . .Sino a qualche anno fa, si pensava che lacefalea o lemicrania fossero patologie checolpivano prevalentemente gli adulti. Studirecenti hanno invece confermato che lapercentuale di giovani che ne soffrono attorno al 37% dei bambini in et prescolaree raggiunge un massimo dell85% tra gliadolescenti che abbiano avuto almeno unacrisi di cefalea.Sino a circa dodici anni non vi prevalenzadi sesso, si ha una sostanziale parit, mentresuccessivamente si registra una leggeraprevalenza nel sesso femminile fino araggiungere la percentuale di circa 2 a 1nellet adulta.

    Quali possono essere le cause della cefalea?Lo stress era considerato negli anni scorsiquasi lunica causa scatenante, vuoi pertensioni scolastiche, per problematichefamiliari o caratteriali del soggetto. Siavevano quindi due atteggiamenti: o disottovalutazione del problema, confidandoche con let si sarebbe risolto, cosa nonvera in quanto oltre il 50% dei bambini chesoffrono di mal di testa saranno gli adulticon cefalea cronica, oppure si tendeva asopravvalutare tali problematiche e siiniziavano terapie mediche complesse,sino a raggiungere in alcuni casi luso dipsicofarmaci.Fortunatamente solo una piccola parte diquesti giovani ha quale causa della cefaleatali problematiche psicologiche. Con ilpassare del tempo, alla cefalea si associanoaltri disturbi, quali stanchezza, insonnia,irritabilit ed, in generale, una riduzionedellattenzione e delle capacit di memoria(circa il 30% dei ragazzi che soffrono di maldi testa ne sono colpiti). Tutto ci non fache accentuare problematiche nei rapportiinterpersonali, sia in ambito famigliare, siascolastico, ove si ha un netto calo delrendimento.

  • 2IL MONITORE

    MEDICON E U R O L O G I A

    Studi recenti hanno indicato altre causealla base del mal di testa.Tra le pi frequenti ricordiamo:1. cause alimentari (tra le pi comuni

    lintolleranza al cioccolato oppure adaltri alimenti)

    2. intolleranza al fumo (intorno ai 14-15anni si cominciano spesso a fumarele prime sigarette)

    3. intolleranza al caff, t, . . .4. intolleranza agli alcolici (birra, vino, . . .)Per verificare se queste possono essere lecause del mal di testa dei propri figli, bastatenere un diario, ove segnare quandocompare la cefalea e se nella giornata onelle giornate precedenti si possono trovarealcune della cause sopra riportate. In talcaso, rivolgendosi al medico curante o allospecialista sar possibile fornire indicazioniper una pi rapida e approfonditavalutazione.Una tra le cause pi frequenti dei mal ditesta tra i ragazzi poi dovuta a contratturemuscolari che dal collo si irradiano al capo.La causa principale di queste contratture una postura errata (ossia una posizionenon corretta). Lo stress accentua oincrementa linsorgenza di contratturemuscolari in ragazzi/e che abbiano posturesbagliate, ossia tendono a camminare inmodo dinoccolato, a sollevare una spallapi dellaltra, o a tenere il capo in posizionianomale. In questo caso gli zainetti setroppo carichi o portati in modo noncorretto, per esempio su una sola spalla,possono causare un aumento dellecontratture muscolari e quindi scatenarecrisi di mal di testa.Per meglio comprendere quanto dettoprima, e per aiutare i famigliari a verificarequesta possibilit alleghiamo alcuni schemiesemplificativi (vedi schema).

    Qualora siano riscontrate una o piposizioni errate, o comunque un ragazzosoffra di mal di testa, la postura erratapotrebbe esserne la causa. E quindiopportuno approfondire tale possibilit,in quanto rappresenta unalta percentualedelle cause che possono provocare crisi dimal di testa. Causa delle posture o posizioninon corrette possono essere: problemi dentali (malocclusioni) scoliosi dismetrie degli arti (avere una gamba pi lunga dellaltra, anche se di poco)

    Correggendo la postura si riducono glistimoli che innestano le contratturemuscolari a carico dei muscoli del collo equindi si ha una riduzione della cefalea.Tutto ci pu essere ottenuto utilizzandoun numero limitato di farmaci, ad esempioi miorilassanti: il problema fondamentale la correzione della postura.Per fare ci bisogna rivolgersi a centrispecializzati e personale qualificato.E importante non sottovalutare la cefaleanegli adolescenti, in quanto si visto cheil paziente adulto che soffre di cefaleacronica in pi della met dei casi ha soffertodi crisi di cefalea nellinfanzia. Quando unragazzo o una ragazza presenta episodi dicefalea che tendono a ripetersi nel tempodeve essere sottoposto a visita dal medicodi famiglia o di uno specialista per valutarese tale sintomo non sia lespressione dimalattie ben pi gravi. Fortunatamente ilnumero di questi casi limitatissimo.

    I RAGAZZISOFFRONODI MALDI TESTA (segue da pag. 1)

    POSIZIONE CORRETTA POSIZIONE ERRATA

    POSIZIONE CORRETTA POSIZIONE ERRATA

    Controllare seil ragazzo/a

    in posizione diritta,presenti delle

    asimmetrie del volto

    Verificarela posizionedelle spalle

    rispetto al collo,sia dallavanti

    che posteriormente

    INCONTRI CON IL MEDICOSU ARGOMENTI DI MEDICINA PRATICA

    STAGIONE 2001Sabato 10 febbraio 2001

    LA DIMINUZIONE DELLEMOGLOBINA NEL SANGUE:CAUSE E CURE DELLE PRINCIPALI FORME DI ANEMIA

    Relatore : Dr. Emilio Giovanelli Specialista in Ematologia

    Sabato 3 marzo 2001QUANDO IL BATTITO DEL CUORE FA LE BIZZE: LE ARITMIE

    Relatore : Dr. Gaetano Pugliese Specialista in Cardiologia

    Sabato 17 marzo 2001LE ALLERGIE ALIMENTARI:

    UN PROBLEMA CHE PUO INTERESSARE BAMBINI E ADULTIRelatore : Dr. Francesco Furno Specialista in Allergologia

    Sabato 31 marzo 2001LA DIMINUZIONE DELLUDITO NELLET ADULTA:

    CAUSE, DIAGNOSI E CURARelatore : Dr. Roberto Avataneo Specialista in Otorinolaringoiatria

    Sabato 5 maggio 2001I DISTURBI ED IN SINTOMI DA ALTERATO FUNZIONAMENTO

    DELLA TIROIDE:COME RICONOSCERLI E CURARLI

    Relatore : Dr.ssa Marina Caccia Specialista in Endocrinologia

    Sabato 19 maggio 2001LE VENE VARICOSE E LINSUFFICIENZA VENOSA DELLE GAMBE . . .

    UN PROBLEMA CHE SI ACCENTUA IN ESTATERelatore : Dr. Vincenzo Mastrorocco Specialista in Angiologia

    Sabato 2 giugno 2001LENDOSCOPIA DIGESTIVA:

    LUTILIT NELLA DIAGNOSI E NEL TRATTAMENTODELLE MALATTIE DELLO STOMACO E DELLINTESTINO

    Relatore : Dr. Gianni Miroglio Specialista in Gastroenterologia

    Gli incontri si svolgono presso la sala riunioni del Poliambulatorio LARCCorso Venezia, 10 Torino - Tel 011-24.84.067

    ore 15.30INGRESSO LIBERO

    POSIZIONE CORRETTA POSIZIONE ERRATA

    POSIZIONE CORRETTA POSIZIONE ERRATA

    Verificare se gli occhisono in posizione

    corretta etrasversalmente

    sullo stesso piano

    Verificarese vi sono asimmetriedella bocca e quindi

    dei denti

    Dr. Luciano FregoSpecialista in NeurochirurgiaConsulente Poliambulatorio LARC

  • 3IL MONITORE

    MEDICO

    Dr. Emilio GiovanelliSpecialista in EmatologiaConsulente Poliambulatorio LARC

    Fino a circa trent'anni fa i libri dimedicina parlavano di "linfoghiandole",o "ghiandole linfatiche", oppure di"gangli linfatici"; solo in seguito iltermine stato sostituito con quello di"linfonodi".Si tratta di piccole formazioni dislocateun po ovunque nel corpo, costituiteda diversi tipi di cellule nelle cui magliesono contenuti i linfociti, una dellesottopopolazioni dei globuli bianchipresenti nel sangue.Il loro volume molto variabile: dallepiccolissime, invisibili ad occhio nudo,si arriva per gradi a quelle che hannole dimensioni di un pisello.Difficile stabilire il loro numero, ma sicalcola che in ogni individuo ve nesiano circa 700. Fanno parte del sistemalinfatico che comprende, fra le altrestrutture, la milza e quell'insieme dicanalicoli che uniscono tra loro i varilinfonodi, detti "vasi linfatici", nel cuilume scorre la linfa, il liquido chetrasuda dai vasi sanguigni.

    I linfonodi hanno una specie difunzione di filtro e non solo ostacolanola diffusione di germi, ma li possonoanche distruggere. Oltre ai germiarrestano anche tutte le particelleestranee capaci di penetrare nei tessuti.Da un punto di vista generale, ilinfonodi devono considerarsi comeuno dei mezzi di difesa dell'organismo,

    veri posti di blocco dislocati in tutte leregioni del corpo. Infatti ogni organoo tessuto provvisto di un definitonumero di linfonodi ai quali esso tributario. Tutte le questioni di ordineinfettivo, o infiammatorio, o checomportano la presenza di elementiestranei in quell'organo o tessuto,provocano una reazione da parte deilinfonodi preposti alla sorveglianza delcorrispondente territorio.Le reazioni dei linfonodi ai diversistimoli possono essere di differenti tipi,ma quasi sempre determinano un loroaumento di volume che pu andare daun minimo, in prat ica pocoapprezzabile alla vista o al tatto o conaltri sistemi di indagine, ad un massimodi oltre 10 cm di diametro.o Se una malattia diffusa, come

    nelle infezioni da batteri o da virus,l'ingrossamento dei linfonodi puessere generalizzato. Altre voltel'ingrandimento riguarda un soloo pi linfonodi della stessa regione,mentre quelli delle altre regionirimangono indenni.

    L'aumento di volume dei linfonodisi definisce con il termine di"linfoadenomegalia".Una linfoadenomegalia quindisi verifica come risposta reattivaa molte infezioni (ad esempiom o n o n u c l e o s i i n f e t t i v a ,toxoplasmosi, AIDS, . . .), o amalattie caratterizzate dal-l'infiammazione di alcuni organi(ad esempio artrite reumatoide),oppure in seguito all'assunzionedi farmaci (ad esempio alcuniantiepilettici). Si tratta sempre dieffetti provocati da condizionidifferenti, che si ripercuotono suilinfonodi in modo pi o menoesteso.

    o Altre volte, invece, l'ingrossamentodel linfonodo rimane localizzato,perch in esso penetratodirettamente qualche germeproveniente dalla rispettiva areaaffluente dell'organismo; ci puavvenire per ferite poco profonde,per grossi foruncoli, per certi casidi tubercolosi, o per altri motivi.Tale condizione si definisce"linfoadenite".Un'altra si tuazione in cuil'ingrossamento pu rimanerelocalizzato, almeno per undeterminato periodo di tempo, quella di una malattia tumorale.Qui esistono due possibilit: o iltumore origina proprio dal

    linfonodo, come avviene neilinfomi maligni, oppure origina inaltre sedi, tributarie o meno di quellinfonodo, dove pervengono dellecellule cancerogene trasportatedalla circolazione del sangue odella linfa, ed ivi proliferano(comunemente definite metastasi).

    Esistono sedi superficiali dove pifrequentemente possono osservarsilinfoadenomegalie, fra cui il capo ed ilcollo. Il motivo risiede nel fatto che inqueste regioni sono collocati i linfonodiche drenano tutti gli organi situati nellabocca (gengive, lingua, labbra) e nellevie aeree superiori (naso, faringe,trachea), organi particolarmente espostiagli insulti esterni.Un tempo si parlava di "linfatismo"proprio per indicare un aumento divolume delle linfoghiandole situate incorrispondenza del collo. Altri posti,pur essi superficiali, sono quelli delleascelle e degli inguini; ovviamentenon sono visibili direttamentele tumefazioni delle linfoghiandoleprofonde ubicate nel torace enell'addome.Da quanto stato fin qui esposto sideduce che innumerevoli e disparatesono le cause capaci di determinarel'ingrossamento dei linfonodi e cispiega come frequente sia il riscontrodi tale reperto, sovente fonte dipreoccupazione delle persone coinvolte.Se il pi delle volte possibile stabilirei l motivo che ha indotto lalinfoadenomegalia, altre volte l'unicomezzo valido per poter porre unadiagnosi sicura quello di asportareil linfonodo interessato, purch essoabbia dimensioni superiori ad 1 cmdi diametro, ed esaminarlo almicroscopio (cosiddetta biopsia edesame istologico). Il destino di unlinfonodo ingrandito, quando nonviene asportato, legato alla malattiadi base. La linfoadenomegalia puregredire spontaneamente, ma talorasono necessarie terapie per curarel'affezione che aveva originato ilrigonfiamento del linfonodo stesso. Sedovesse residuare per un tempoindefinito un certo aumento di volumedella linfoghiandola colpita, questo nondeve suscitare apprensione in quanto espressione di una sorta dicicatrizzazione del male che l'avevadanneggiata e non della persistenzadel male medesimo.

    E M A T O L O G I A

    L'INCUBO DELLE GHIANDOLE LINFATICHE INGROSSATE

  • 4IL MONITORE

    MEDICO

    L'apparato respiratorio comprende:- le alte vie respiratorie (faringe, laringe,

    trachea),- le basse vie respiratorie (i bronchi e

    le loro diramazioni),- il polmone profondo con gli alveoli.La sua funzione quella di introdurrel'aria nell'organismo. L'ossigeno contenutonell'aria inspirata viene veicolato daibronchi fino agli alveoli. Qui entra incontatto con il sangue dei capillari delcircolo polmonare e si lega all'emoglobina(una particolare proteina contenuta neiglobuli rossi) che lo trasporta e lo cede aitessuti dei vari organi. Con andamentoinverso i tessuti cedono l'anidridecarbonica al sangue, che la riportafino agli alveoli dove viene espirata.I bronchi sono rivestiti da un epitelioformato da cellule che possiedonomicroscopiche ciglia, le quali, con unmovimento ritmico verso l'esterno,spostano continuamente uno strato dimuco che ha il compito di allontanare dalprofondo del polmone particelle dipolvere, batteri ed agenti potenzialmentedannosi.La bronchite un'infiammazione cheprovoca un'eccessiva produzione di mucocon edema (ossia "rigonfiamento") dellepareti bronchiali. La bronchite acuta ha icaratteristici sintomi di un episodioinfettivo, con febbre, tosse e produzionedi escreato purulento. La bronchite cronicadefinisce una condizione in cui questisintomi si ripetono ogni anno, perdurano

    per mesi e ad ogni episodio peggioranoe durano per periodi sempre pi lunghi.L'evoluzione nel tempo consiste in unaprogressiva mancanza di fiato e presenzacostante di espettorazione di mucogiallastro.L'enfisema un processo patologico incui si verifica la distruzione delle paretidegli alveoli, con la formazione di grossebolle che perdono la funzione originariadi scambio dell'ossigeno con il sangue. E'raro nelle donne , colpisce specialmentei maschi tra i 50 e 70 anni. Esistono ancheforme giovanili dovute a deficit congenitidi enzimi o proteine.Il fumo di sigaretta la principale causadella bronchite cronica e dell'enfisema,che sono due forme di un unico quadropatologico noto come broncopneumopatiacronica ostruttiva (BPCO nelle siglemediche). Anche l'inquinamentoambientale pu contribuire a questapatologia. Non tutti i fumatori ne vengonocolpiti, ma impossibile prevedere chi lasvilupper.La bronchite cronica predispone alleinfezioni bronco-polmonari perch il fumointacca le difese del polmone e l'eccessodi muco ideale per lo sviluppo deibatteri. Inizialmente si presenta con la"solita" tosse dei fumatori, che peggioranei mesi invernali, e con una diminuzionedel respiro riscontrabile solo con esamiparticolari (spirometria). Poi inizia amancare il fiato per piccoli sforzi e la tossee l'espettorato aumentano. Infine pudiventare impossibile svolgere le normaliattivit quotidiane senza l'ausiliodell'ossigeno.Gli stadi terminali della malattiaconducono ad un'insufficienza respiratoriae cardiaca che costringono il paziente aletto o su una sedia. In caso di infezionipolmonari il quadro si pu aggravare finoa richiedere il ricovero in ospedale.

    Il miglior rimedio per la bronchite cronica smettere di fumare, anche se ci non curativo, ma serve solo a non peggiorare.La tosse migliora progressivamente finoa scomparire nell'arco di 3-4 mesi.I farmaci broncodilatatori spray possonoaiutare a respirare meglio, dilatandoi bronchi ostruit i dal muco edall'infiammazione cronica delle pareti.L'impiego di antibiotici in caso diinfezioni broncopolmonari serve aimpedire che si verifichino delle vere eproprie polmoniti. La vaccinazione anti-influenzale utile a prevenire ulterioricomplicazioni polmonari.

    Un'attivit fisica su base regolare aiutala funzione cardiaca pi che quellarespiratoria, ma il risultato comunquedi un miglioramento globale.La bronchite cronica e l'enfisema sonomalattie ampiamente prevenibili e rare inchi non ha mai fumato. Non mai troppotardi per smettere di fumare: se la malattiaviene affrontata in una fase pi precocepu essere curata con risultati migliori.

    P N E U M O L O G I A

    LA BRONCHITECRONICAE L'ENFISEMAPOLMONARE

    Dr. Giovanni SelvaggiSpecialista in PneumologiaConsulente Poliambulatorio LARC

  • 5IL MONITORE

    MEDICOM E D I C I N A

    P R A T I C A

    Da recenti stime pare che in Italia, dopoun periodo in cui i fumatori eranodiminuiti, sia di nuovo in aumento il viziodel fumo, specialmente tra i giovanissimi:sarebbero circa 15 milioni i fumatoriitaliani, in particolare uomini. Il fumo,secondo l'Organizzazione Mondiale dellaSanit, provoca il 90-95% dei tumoripolmonari, il 20-25% delle malattiecardiache e circolatorie e l'85% dellebronchiti croniche e degli enfisemipolmonari.Ma perch il fumo fa cos male? Sonomigliaia le sostanze contenute, ma icomponenti pi tossici sono la nicotina, ilmonossido di carbonio e i composticatramosi.La nicotina una vera e propria droga: una sostanza eccitante che "d la carica",produce un generale senso di benessere eriduce la tensione nervosa e l'ansia; allalunga per si fanno sentire anche i suoieffetti dannosi. Tutto l'organismo infattirisente del suo effetto; in particolare le vierespiratorie vengono irritate, si verificanodisturbi della digestione con nausea edanoressia, pu comparire mal di testa,indebolimento della vista e della memoria,per non parlare delle complicanze a caricodel cuore, dal momento che la nicotinaprovoca un aumento dei battiti cardiaci.L'ossido di carbonio un gas che si formanelle combustioni, viene inalato daipolmoni e passa nel sangue, dove si legaall'emoglobina dei globuli rossi eimpedisce il trasporto dell'ossigenoall'organismo. I composti catramosicomprendono invece diverse sostanze ingrado di provocare il cancro.

    Al di l della tristemente nota capacit diprovocare il cancro, il fumo provocamoltissimi altri effetti indesiderati, adesempio causa l'invecchiamento precocedella pelle, con formazione di rughe,secchezza, disidratazione.E' poi estremamente pericolosa l'abitudinedi fumare in gravidanza, in quanto pucausare parti prematuri e nascita dibambini di peso inferiore alla norma.Anche fumare durante l'allattamento sconsigliato, dal momento che attraversoil latte pu passare la nicotina al bambino.Anche il fumo passivo pericoloso per ilbambino: si visto che i figli di genitorifumatori che fumano in casa hanno unaumentato rischio di ammalarsi di asma.Sono quindi numerosissimi i motivi persmettere di fumare, ma come fare?Oggi ci sono diversi sistemi in grado diaiutare chi ha deciso di sospenderel'abitudine al fumo, per rendere menoevidenti i sintomi da astinenza che siverificano nel primi periodo (v. riquadro)Il primo passo per smettere di fumare per decidere di volere smettere: a nienteservono infatti i vari supporti se manca lavolont e la motivazione. E' tuttavia veroche solo il 19% dei fumatori riesce asmettere definitivamente con la sola forzadi volont; esistono quindi diversi ausiliche possono essere molto utili.Da tempo ormai ad esempio vengonoutilizzati i "sostitutivi della nicotina",ossia dei preparati in forma di cerotti,gomme da masticare, spray, che fornisconoal nostro organismo dosi di nicotinadecrescenti al fine di rendere meno bruscala sospensione dell'assunzione di tale

    sostanza e quindi meno forti i sintomi daastinenza. Di recente, inoltre, stataintrodotta sul mercato una "pillolaantifumo", un antidepressivo che a livellodel cervello provoca una sensazione diappagamento e tranquillit simile a quelladata dalla nicotina.

    Esistono poi vari altri sussidi,dall'agopuntura, al ricorso a centri cheeseguono una terapia di gruppo, in cui ifumatori, decisi a smettere, si incontranotre-quattro volte alla settimanacoadiuvati da uno psicologo.

    Dr.ssa Caterina CanelliMedico Chirurgo

    SMETTERE DI FUMARE.ORA E' IL MOMENTO

    Nei fumatori accaniti chesmettono bruscamente difumare gi dopo poche ore siverificano agitazione,irritabilit, ansia, tensione,difficolt a concentrarsi,sonnolenza, disturbi delsonno, attacchi di fame. Sonoper disturbi destinati ascomparire gradualmente nelgiro di qualche giorno. Gi dopo4-5 giorni infatti l'organismo,completamente disintossicatodalla nicotina, recuperer a pocoa poco forza fisica, tono, capacitrespiratoria.

    SINTOMIDA ASTINENZA

    DAL FUMO

    Chi desidera ricevere a casa

    propria la Carta dei Servizi del

    Poliambulatorio LARC pu

    ritirarla c/o le sedi LARC oppure

    farne richiesta scritta tramite

    invio della cartolina postale

    pubblicata in ultima pagina.

  • 6IL MONITORE

    MEDICOG A S T R O E N T E R O L O G I A

    Dr. Roberto DallAcquaDirettore SanitarioPoliambulatorio LARC

    STIPSI,UN PROBLEMASEMPRE PIU'COMUNE

    La stipsi o stitichezza una condizionepiuttosto comune, che interessa il 3-5%della popolazione dei paesi occidentali,con una maggiore frequenza tra i soggettidi et superiore ai 60 anni e di sessofemminile.Le condizioni che possono causare stipsisono varie: l'assunzione di farmacianalgesici, antiacidi, antidepressivi,diuretici ed ipotensivi e malattie comel'ipotiroidismo, il diabete mellito emalattie psichiche. A livello intestinalepossono essere responsabili ernie,volvoli, stenosi infiammatorie e tumorali.Tutte queste forme di stipsi sono perpiuttosto rare e necessitano di curaspecifica della malattia di base: la formapi frequente di stipsi infatti la stipsicronica funzionale , che vieneinfluenzata da molti fattori:lo stress e la tensione nervosa, infattilintestino sensibilissimo alle variazionidi umore ed alle emozionila vita sedentaria, che contribuisce apeggiorare un eventuale stato di stressla vita frenetica che non concede pause,

    e sovente non d tempo nemmeno perse stessi con conseguente ritardodellevacuazione, ritardo che a poco apoco passa a stitichezzale situazioni ambientali contingenti, comela scarsa disponibilit di servizi igienicinellambiente di lavorolalimentazione scorretta, tipica della nostrasociet moderna, ricca di proteine egrassi e povera di fibreNon facile dare una definizione esattadi stipsi, dal momento che il numero dievacuazioni molto variabile nellapopolazione e risente delle abitudinidietetiche, delle zone geografiche e dellecondizioni familiari e sociali. Inoltrespesso neanche il paziente in gradodi valutare il suo funzionamentointestinale, per cui tanto meno possibileal medico interpretarlo correttamente.In generale si pu definire stitica unapersona che presenti almeno due deiseguenti sintomi: meno di tre evacuazioni alla settimana eccessivo sforzo durante l'evacuazione feci dure o caprine sensazione di evacuazione incompleta.

    Che fare se si soffre di stipsi?Innanzitutto bene effettuare una visitamedica, completata da alcuni esamispecifici, per escludere che la stipsi siariconducibile a qualcuna delle causeprima elencate. Una volta accertatal'origine funzionale della stipsi (nonriconducibile quindi a cause organichespecifiche, sar possibile iniziare laterapia specifica, che comporter unaradicale modifica delle abitudini alimentarie di vita, e non solo il semplice utilizzodi lassativi.I lassativi sono infatti sostanze che lepersone spesso si "autoprescrivono"senza ricorrere al consiglio medico, nonsapendo che l'uso continuativo di alcunipu condurre a danni delle delicatemucose del colon (ossia dell'ultima partedell'intestino), a gravi perdite di potassioed anche ad insufficienza renale.

    Quali complicazioni pu portare lastipsi?La mancata evacuazione causa didolenzia e tensione dell'addome, alitosi,cefalea, irritabilit o depressione; inoltrein conseguenza dello sforzo per evacuarepossono manifestarsi emorroidi, ragadianali, e diverticoli intestinali.

    I CONSIGLI PER UNA DIETA "ANTISTIPSI"

    Innanzitutto bene ricordare chela regolarizzazione delle funzioniintestinali spesso un processo lentoche richiede alcuni cambiamenti nellostile di vita. Non rimandare mai il momentodell'evacuazione quando si avverte lostimolo, ma allo stesso tempo cercare distabilire un orario fisso nel corso dellagiornata, in un momento di calma etranquillit

    Fare pasti regolari masticandolentamente Assumere molti liquidi (1.5 - 2 litri algiorno), anche sotto forma di succhi difrutta, minestre, frutta cotta, . . . . Dimagrire, se si in sovrappeso,dedicando ogni giorno alcuni minutiall'attivit fisica, specialmente perrinforzare i muscoli addominali

    Aggiungere alla dieta 20-30 grammidi fibra indigeribile al giorno.Le fibre possono essere idrosolubili(frutta, legumi, verdura, alghe e tuberi),che si rigonfiano nell'intestinoformando masse gelatinose, oppureinsolubili (crusca), che aumentanola massa fecale e favorisconoi movimenti dell'intestino.

  • 7IL MONITORE

    MEDICO

    1. PROSTATAChe controlli bene eseguire per laprostata?S.G.

    La prostata una ghiandola che faparte dell'apparato urogenitalemaschile; con l'et tale ghiandolapu ingrandirsi (la cosiddetta"ipertrofia prostatica") e provocareproblemi della minzione. Talecondizione molto frequente, deltutto benigna e solo in alcuni casi necessario sottoporsi ad interventochirurgico per risolvere il problema.Molto pi temibile invece ilcarcinoma prostatico, che puinizialmente manifestarsi condisturbi simili, ma che richiede unadiagnosi tempestiva per potereessere efficacemente curato tramiteasportazione chirurgica e/o terapiamedica; per distinguere tra ipertrofiaprostatica e carcinoma necessarioeseguire una visita urologica,un'ecografia transrettale ed ildosaggio del PSA (AntigeneProstatico Specifico) sul sangue.

    2. ARTROSIMeglio i farmaci o i massaggi perlartrosi cervicale?B.M.

    La miglior terapia per lartrosicervicale, sia come prevenzione, siacome cura rappresentata dalla

    rieducazione posturale motoria,specialmente attiva, come appuntoi massaggi. Il tipo e le durata deicicli di massaggi andranno valutatie decisi caso per caso dallospecialista. I farmaci rappresentanosicuramente un valido ausilio inalcune fasi acute del problema,ma lutilizzo eccessivo o troppoprolungato sconsigliato per viadei possibili effetti secondariindesiderati.

    3. EMATOMIEmatomi facili in seguito a piccoli urti.Sono in terapia anticoagulante.Che fare?S.U.C.

    La terapia anticoagulante ha lo scopodi rallentare la coagulazione delsangue; questo molto importanteper evitare la formazione di trombinei vasi sanguigni in individui arischio (portatori di valvolecardiache artificiali, persone conpregresse trombosi degli artiinferiori, . . .), ma chiaramentecomporta degli effetti collaterali:dato che il sangue si coagula pidifficilmente, infatti, un urto anchepiccolo pu portare facilmente aformazione di ematomi. Qualora gliematomi risultino particolarmenteestesi, o in caso si verifichinosanguinamenti gengivali durante lospazzolamento dei denti, o ancorasi noti la presenza di sangue nelleurine necessario controllare i tempidi coagulazione, in quanto ildosaggio del farmaco assuntopotrebbe essere eccessivo.La cura migliore degli ematomi inquesti casi la prevenzione: da unlato controllando periodicamente iparametri della coagulazione,dall'altro cercando di evitare, perquanto possibile, gli urti.

    Data n 1/2001

    Cognome e nome .................o Azienda ..................Via ....... CAP . Citt .............

    Attenzione! Vi preghiamo di porre quesiti di ordine generale e non domande atte ad ottenereuna terapia che comunque non pu essere formulata senza una visita del diretto interessato

    Desidero che venga trattato il seguente argomento ..............................

    Desidero ricevere la Carta dei Servizi del Poliambulatorio LARC

    Autorizzo la Redazione de "Il Monitore Medico" al trattamento dei miei dati personali nel rispetto della legge 675/96. In baseall'articolo 13 legge 675/96 potr avere accesso ai miei dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loroutilizzo su semplice richiesta a : "Il Monitore Medico" c/o L.A.R.C., C.so Venezia, 10/A - 10155 TORINO

    Firma .

    Per ulteriori

    informazioni

    compilare e spedire

    (anche in busta

    chiusa) a:

    IL MONITORE

    MEDICO

    Corso Venezia, 10

    10155 TORINO

    La p

    osta

    del

    Mon

    itore

    Dr.ssa Caterina CanelliMedico Chirurgo

    Dr. Giovanni BianchettiSpecialista in UrologiaConsulente Poliambulatorio Larc

    Prof. Pierluigi SiliquiniSpecialista in OrtopediaConsulente Poliambulatorio Larc

  • RADIOLOGIA DIAGNOSTICA DIGITALIZZATARISONANZA MAGNETICATAC SPIRALEECOGRAFIEin convenzione con il SSN

    ESAMI STRUMENTALIanche in convenzione con il SSN

    VISITE SPECIALISTICHE

    Sede Centrale: C.so Venezia, 10/A - 10155 TORINOCentralino informazioni e prenotazioni: Tel 011/24.84.067Fax 011/24.82.406Amministrazione: Tel 011/28.62.71e-mail: [email protected] Internet: http://www.larc.itServizi per le aziende: Tel 011/85.93.12Numero Verde riservato ai Sigg. ri Medici: 800-051129

    Sede distaccata: C.so Giulio Cesare, 50 - 10152 TORINOTel 011/85.17.66

    Centri prenotazioni ed informazioni:Borgaro Torinese - Via Inghilterra, 15 - Tel 011/45.00.915Fax 011/45.15.928Ciri - P.zza Castello, 31/b - Tel 011/92.22.248Fax 011/92.24.343

    ORARIO DI APERTURA: da luned a venerd dalle ore7.30 alle ore 19.00; sabato (solo Sede Centrale C.so Venezia)dalle ore 7.30 alle ore 12.00

    poliambulatorioDirettore Sanitario: Dr. Roberto DALL'ACQUA

    LABORATORIO PRIVATO DI ANALISI CLINICHEin convenzione con il SSN(i risultati dei pi comuni esami di laboratoriosono consegnati in giornata)

    poliambulatorio

    poliambulatorio

    poliambulatorio

    Spett.leIL MONITORE MEDICOc/o Poliambulatorio LARCCorso Venezia 1010155 Torino

    CONSERVATEi numeri de

    IL MONITORE MEDICOpotranno esservi utili per una

    futura consultazione

    Chi desidera copie deIL MONITORE MEDICO

    pu ritirarle pressoil Poliambulatorio

    LARCC.so Venezia, 10 Torino

    LARCC.so G. Cesare, 50 Torino

    LARCVia Inghilterra, 15 Borgaro Torinese

    LARCP.zza Castello, 31/b Ciri

    Si ricorda ai Signori Utenti che per le prestazioni erogate in convenzione con il S.S.N. dai poliambulatoriprivati previsto il pagamento di ticket di importo uguale a quello dovuto nelle strutture pubbliche,e non dovuto il pagamento di alcun ticket per i pazienti che usufruiscono di esenzioni.

    Inserire in bustachiusa e spedire a: