mi metto al lavoro

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mi metto al lavoro strumenti utili per un buon inizio Università Ca’Foscari Venezia Servizio Placement

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mi metto al lavorostrumenti utili per un buon inizio

UniversitàCa’FoscariVeneziaServizio Placement

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mi metto al lavorostrumenti utili per un buon inizio

Da dove cominciare?

-Anticipare:unaregolad’oronelprocessodiricercadiunlavoro....................4

-Guardareoltreiconfini....................................................................................... 7

-Comevalorizzareiltuoprofilo...........................................................................8

-Icanaliutili.........................................................................................................11

Gli strumenti pratici

-IlCurriculumVitaeitaliano............................................................................... 16

-Curriculumeuropeoocronologico?................................................................ 17

-IlCurriculumVitaeperl’estero......................................................................... 21

-Laletteradipresentazione...............................................................................24

-LaCoverLetter................................................................................................. 27

-Parolechiave.....................................................................................................29

-IlVideoCV......................................................................................................... 30

Il colloquio di lavoro

-Comeprepararsialcolloquio...........................................................................34

-Letipologiedicolloquio...................................................................................36

Il Servizio Stage e Placement

-IlServizioStageItalia....................................................................................... 40

-IlServizioStageEstero..................................................................................... 41

-Comeprepararsiallostage..............................................................................42

-IlServizioPlacement.........................................................................................43

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Da dove cominciare?

Sia tu uno studente o un neolaureato, mi metto al lavoroè una Guida pensata per aiutarti a preparare l’ingresso nel mondo del lavoro.

La Guida è divisa in sezioni che puoi consultare a seconda delle tue necessità:

Da dove cominciare? troverai informazioni utili su come muovere i primi passi nel mercato del lavoro, partendo dalla conoscenza delle tue competenze per arrivare ad una panoramica sui canali da utilizzare per la ricerca di una professione

Gli strumenti pratici contiene indicazioni su come preparare al meglioi tuoi “biglietti da visita” (Curriculum Vitae, lettera di presentazione, Video CV) sia per il mercato italiano che per il mercato estero

Il colloquio di lavoro racchiude consigli utili per affrontare questo importante step di selezione approfondendo le varie tipologie di colloquio

Il Servizio Stage e Placement fornisce delle linee guida affinché lo stage (sia in Italia che all’estero) si riveli un’esperienza positiva e di crescita professionale e presenta tutte le opportunità e le iniziative del Servizio Placement di Ateneo dedicate agli studenti e ai neolaureati

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Anticipare: una regola d’oro nel processo di ricerca di un lavoro

L’entrata di un neolaureato nel mercato del la-voro dove domanda (da parte delle aziende) e offerta (da parte dei lavoratori) si incontrano, è un processo a più step attraverso il quale si cer-cano e scambiano informazioni.

Anticipare per raggiungere più efficacemen-te l’obiettivoDue principali obiettivi guidano una persona in questo processo. Il primo è quello di indivi-duare tempestivamente le aziende interessate ad assumere, trovando anche un rapporto di lavoro che garantisca la migliore coerenza tra le caratteristiche e aspettative della persona e quelle della mansione che svolgerà e dell’or-ganizzazione in cui lavorerà. Il secondo è che il profilo professionale offerto da un candidato sia sufficientemente competitivo da vincere la concorrenza di altri candidati, che in mercati del lavoro in cui il tasso di disoccupazione è alto, è anch’essa molto elevata.Come poter raggiungere i due obiettivi? Ov-viamente l’investimento in capitale umano attraverso formazione e coerenti esperienze è essenziale. Ma questo viene fatto prima del momento vero e proprio della ricerca. E tutta-via anche se realizzato nel modo migliore non basta. Altrettanto importante è poter affrontare il processo di ricerca di un lavoro in modo effi-cace e professionale. Per questo motivo questo processo va preparato e pertanto va “anticipa-to”.Anticipare deriva dal latino ante càpere, ossia prendere, ottenere prima, quindi il suo signifi-cato è: fare una cosa prima del tempo previsto, avvantaggiandosi.Anticipare nella ricerca di un lavoro significa fare ogni cosa prima del tempo convenuto, quindi immaginare, simulare, pianificare il pro-cesso che un’organizzazione mette in atto per trovare un candidato, prima di affrontare il mo-mento stesso in cui questo si realizzerà.

L’entrata del mondo del lavoro come un pro-cesso a più stepPer anticipare è necessario quindi conoscere come si svolge il processo di reclutamento e se-lezione dell’azienda a cui si è interessati, e dato che questa avrà proprie politiche specifiche, è utile poter raccogliere informazioni al riguar-do. Nonostante le specificità aziendali, vi sono tuttavia aspetti di base ricorrenti nelle diverse realtà e pertanto è possibile agire d’anticipo, facendo riferimento alla struttura di base del processo, per poi lavorare in dettaglio per cu-stomizzare le proprie azioni rispetto all’azienda target. Qual è la struttura di base? Il processo di ac-quisizione di nuovo personale è articolato in tre principali step: 1 la fase di reclutamento, in cui un’azienda co-munica una ricerca di personale, raccoglie cur-ricula e fa un primo screening degli stessi; 2 la fase di selezione, attraverso la quale un’a-zienda vaglia la rosa dei candidati emersa dallo screening della fase precedente, mediante test e colloqui e sigla con il candidato il contratto di lavoro; 3 la fase di inserimento o socializzazione, ossia la fase in cui un neoassunto viene integra-to nell’organizzazione e nella sua mansione.Il processo va anticipato concentrandosi su ciascuna fase, prevedendone lo svolgimento e pianificando quali azioni vanno attivate e so-prattutto quali sono le informazioni che devono essere raccolte e predisposte per ciascuna di esse.La ricerca di un lavoro va quindi affrontata non in modo reattivo rispetto alle azioni delle azien-de, ma piuttosto cercando di anticiparle, per questo è inoltre necessario informarsi e posse-dere una conoscenza approfondita di se stessi e dei propri obiettivi.

A cura della prof.ssa A. Comacchio, Dipartimen-to di Management

La filosofia dell’anticipare applicata ai tre step

1. Fase di reclutamento:- prendi consapevolezza della mansione e del ruolo che vuoi ricoprire attraverso un’autoanalisi o

dei colloqui di orientamento e di bilancio di competenze- conosci quali sono le caratteristiche che le aziende ricercano nei candidati, analizzando non solo

le competenze tecniche-professionali, ma anche, e soprattutto, le competenze trasversali dette anche soft skills

- informati sul brand, la cultura organizzativa, la mission dell’azienda e chiediti se l’ambiente organizzativo è coerente con le tue caratteristiche personali, i tuoi obiettivi e quindi con il tuo progetto professionale

- invia il tuo curriculum anche in assenza di ricerca attiva da parte dell’azienda2. Fase di selezione:- comunica le tue competenze tecniche e trasversali descrivendo e valorizzando le esperienze che

ti hanno permesso di maturarle e di applicarle- pensa per obiettivi, quindi identifica un tuo progetto professionale, i suoi milestones, e metti in

luce quanto hai fino ad ora realizzato e cosa puoi sviluppare attraverso le tue future esperienze formative e lavorative

- impara ad essere proattivo nello scambio di informazioni e richieste con l’azienda3. Fase di inserimento e socializzazione:- è un periodo di learning by doing utile per acquisire tutte le conoscenze inerenti alla posizione e al

ruolo che ricoprirai e per arrivare in tempi brevi a un livello di performance soddisfacente non solo per l’organizzazione, ma anche per le tue stesse aspettative e ambizioni personali.

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Guardare oltre i confini

Sempre più spesso i giovani neolaureati italiani sono attratti dall’idea di trovare un’occupazio-ne, di fare un’esperienza di tirocinio o di conti-nuare il loro percorso di studi all’estero. Grazie alla libera mobilità all’interno dell’Unione Eu-ropea, trasferirsi in un altro Paese non è più un ostacolo. Bisogna tuttavia essere preparati ad affrontare questo passo se si vuole sfruttare al massimo questa esperienza.

Il tuo percorso comincia in ItaliaPer riuscire a portare a termine il tuo progetto di studio o lavoro oltre i confini italiani è necessa-ria una forte determinazione e motivazione. Prima di partire è quindi indispensabile mettere in chiaro i tuoi obiettivi e le tue aspirazioni.Per prima cosa documentati sulle possibilità di crescita sia accademica che professionale nel Paese in cui ti vuoi trasferire. Il web e il networ-king con persone che hanno già affrontato que-sta esperienza si rivelano estremamente d’aiu-to. Raccogliere informazioni prima di fare la tua scelta è fondamentale: andare allo sbara-glio costa fatica e non sempre porta ai risultati desiderati.Allo stesso tempo devi avere già in mente un chiaro piano di studio o lavoro che si adat-ti alle tue reali capacità e competenze. Realizzare un progetto di vita all’estero si-gnifica anche organizzare le proprie attività in un’ottica di medio-lungo termine, tenen-do anche conto di alcuni possibili ostaco-li, in particolare la cultura, la lingua e la competitività del mercato professionale. è necessario essere realisti e analiz-zare tutti i risvolti, sia positivi che nega-tivi, che la tua scelta comporterebbe.

Estero = Valore aggiuntoScegliere di trascorrere un periodo all’estero rappresenta una grossa opportunità di forma-zione personale e professionale, valutata molto positivamente dalle aziende che prenderanno in mano il tuo Curriculum. Grazie alla tua esperienza oltre frontiera potrai sviluppare abilità e competenze che rende-ranno il tuo profilo più competitivo, e riusci-ranno a distinguerti dagli altri candidati che non hanno mai varcato il confine. Innanzitutto aumenterai il livello di conoscenza della lingua straniera, che esercitata diretta-mente on-site ha un valore diverso rispetto a quella imparata in classe. Poi incrementerai tut-te quelle soft skills come l’autonomia, l’adatta-mento a situazioni nuove e distanti dal proprio ambiente di origine, la comunicazione, l’orien-tamento al risultato e lo spirito di iniziativa che potrai poi trasferire nell’ambiente di lavoro.

Desk aziendali

L’Azienda ti cerca

Eventi di recruiting

Laboratori di orientamento

UniversitàCa’ Foscari Venezia

Servizio Stage all’estero

Il tuo futuro professionale oltre confine

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Come valorizzare il tuo profilo

Il primo passo verso la realizzazione di un obiet-tivo lavorativo è la conoscenza di te stesso che avviene attraverso una seria autovalutazio-ne delle tue attitudini e delle tue competenze derivate dalle esperienze personali e professio-nali. Gioca un ruolo molto importante la presen-tazione del tuo profilo durante un processo di selezione, dove dovrai mettere in luce gli aspet-ti che ti contraddistinguono che non necessa-riamente derivano dal tuo percorso di studi. Queste sono le cosiddette soft skills o compe-tenze trasversali che al giorno d’oggi rappre-sentano un importante criterio per le aziende per individuare il candidato adatto. E’ quindi necessario essere in primo luogo con-sapevoli del proprio valore, del proprio patrimo-nio personale di risorse interne per promuover-lo in maniera efficace nel mercato del lavoro.

Cosa sono le competenze?Secondo una definizione di Richard Boyatzis, uno dei massimi esperti di intelligenza emotiva, una competenza è una “caratteristica intrinse-ca di un individuo causalmente correlata ad una prestazione efficace o superiore nella mansio-ne”. Da questa definizione emergono due ele-menti importanti: il primo è che le competenze vengono descritte come delle risorse interne di carattere generale possedute dal soggetto, mentre il secondo aspetto interessante è che le competenze si concretizzano di fronte ad una particolare situazione o un compito proposto e, grazie alla loro caratteristica generica, sono ap-plicabili in contesti operativi diversi. Questo significa che quanto si acquisisce in uno speci-fico ambito manifesta la sua qualità anche nel corso delle esperienze successive. Da qui il loro alto grado di trasferibilità a compiti e circostan-ze differenti tra loro. Un altro importante elemento che le contraddi-stingue è l’essere continuamente scolarizzabili, cioè, si possono imparare nel corso di tutta la vita. Le competenze infatti non sono statiche ma possono essere costantemente sviluppate, migliorate e puoi sempre impararne di nuove.

Come saperle individuare?Molte volte accade che sia difficile individuare immediatamente le proprie competenze. Un aiu-to importante in questo senso viene fornito da quanto riportato nel Quadro europeo delle quali-fiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01) che dà come definizione di competenza la “comprovata capacità di utilizzare conoscen-ze, abilità e capacità personali, sociali e/o me-todologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”. Il primo passo è dedicare del tempo per una profonda riflessione su tutte le tue espe-rienze pregresse, siano di studio, di vita privata o extra-curriculari, grazie alle quali sei riuscito ad acquisire delle competenze trasversali. La valutazione può avvenire attraverso varie mo-dalità che vanno dalle prove strutturate, come possono essere i questionari o “bilanci delle competenze”, ad un incontro con un orientato-re. L’analisi del vissuto ha lo scopo di fare emer-gere un quadro delle risorse in possesso e delle aree da migliorare per elaborare un progetto professionale che si adatti al tuo profilo. Nell’analisi devi tenere conto non solo dei buo-ni risultati scaturiti da una specifica esperien-za, ma anche dei motivi che ti hanno spinto a fare determinate scelte, delle difficoltà che hai incontrato, delle attitudini e degli interessi che hai sviluppato. Anche le esperienze più banali possono assumere un forte significato nella valutazione, quindi non sottovalutarle. Una traccia da seguire per analizzare e scoprire il fil rouge della tua vita potrebbe contenere i se-guenti punti: - cosa ti ha spinto a scegliere il percorso di stu-

dio (scuola superiore e università)?- quali sono stati i risultati migliori che hai otte-

nuto durante questo percorso? E come li hai ottenuti?

- hai riscontrato particolari interessi per alcune materie o discipline? Se sì, elencale

- hai incontrato degli ostacoli lungo il tuo per-corso? Se sì, come li hai superati?

- hai svolto delle esperienze extra-curriculari? Se sì, cosa ti ha spinto a svolgerle?

- hai svolto esperienze di stage e/o di lavoro? Se sì, in base a quali criteri le hai cercate o accettate?

- sapresti identificare uno o più momenti di suc-cesso e/o di insuccesso durante le tue espe-rienze? A cosa attribuisci la causa di questi episodi?

- hai svolto delle esperienze extra-professio-nali (soggiorni all’estero, volontariato, hobby, sport, viaggi) che sono state significative per il tuo percorso?

Lo step successivo sarà quello di individua-re quali sono state le competenze che hai messo in atto in un determinato contesto o quelle che ti sono mancate per raggiunge-re un buon risultato. Otterrai così un elenco di caratteristiche che rispecchierà il tuo profilo. Oltre ai tuoi punti di forza, prendi in conside-razione anche le competenze in cui ti senti più debole cercando di trovare dei modi e dei contesti per svilupparle. Questi possono essere attività extra-curriculari (in cui puoi maturare competenze come il saper lavorare in gruppo, la comunicazione verbale, il creare dei network, l’iniziativa), gli stage oppure i primi lavori occa-sionali (per l’organizzazione del tempo, l’orien-tamento ai risultati e la flessibilità).Ad implementare quest’analisi potrebbe essere utile capire come ti vedono gli altri. Prova ad assumere un punto di vista esterno e confronta-lo con l’immagine che hai di te, comprendendo quali sono le caratteristiche che ti contraddistin-guono e in cosa consistono i tuoi tratti personali.Oltre ad aiutarti ad orientare la tua scelta di un percorso professionale, la riflessione sulle tue competenze può essere utile ad impostare una presentazione di te stesso in un Curri-culum, in una lettera di presentazione e in un colloquio di lavoro dove dovrai mettere in luce i tuoi punti di forza per distinguerti dagli altri.Per approfondire come evidenziare al meglio le tue competenze nell’iter di ricerca del lavoro e selezione, consulta la parte della Guida dedica-ta agli strumenti pratici e al colloquio di lavoro.

Calcolare il proprio grado di impiegabilità Hai ora in mano una lista delle tue competen-ze e un’immagine più chiara di te. Il compito successivo è capire in quale settore profes-sionale potresti impiegare il tuo bagaglio personale. Una panoramica sulle figure profes-sionali esistenti nell’attuale mercato del lavoro viene messa a disposizione dalle guide alle pro-fessioni e dal web. Per orientarti fra i molteplici profili, tieni prima di tutto conto delle tue aspirazioni professionali, coerenti con i tuoi

interessi, e, allo stesso tempo, ragiona sui tuoi eventuali limiti. Può infatti accadere che un per-corso a prima vista interessante può rivelarsi in un secondo tempo non in linea con le compe-tenze tecniche e trasversali che desideri acqui-sire o sviluppare. Studia successivamente le attività e le mansioni previste per ogni profilo professionale di tuo inte-resse, cercando di rilevare quali siano le compe-tenze necessarie per affrontare quel lavoro. A questo punto dovresti avere una rosa di pro-fessioni, o perlomeno di aree professionali, com-patibili non solo con le tue conoscenze tecni-che, ma anche con le competenze trasversali e i tuoi interessi. E’ da questo matching che ha inizio la vera e propria ricerca di lavoro.

Le competenze e il contesto lavorativoIl tuo voto di laurea non è più sufficiente a fare la differenza. Al giorno d’oggi i datori di la-voro vanno oltre le conoscenze tecniche e la com-patibilità del tuo titolo con la posizione per cui ti candidi. E’ molto probabile che durante l’iter di selezione dovrai confrontarti con altri candidati che sono in possesso del tuo stesso background accademico. Oltre a questo elemento, che ha indubbiamente un forte peso nella scelta del re-cruiter, entrano in gioco anche le competenze trasversali grazie alle quali potrai emergere rispetto agli altri candidati. Vista la fluidità del mercato professionale, i datori di lavoro punte-ranno su una persona che sia in possesso di una serie di competenze che possano essere usate in diversi contesti e applicabili a diverse situa-zioni lavorative. Infatti, la figura ricercata dovrà avere la capacità di adattare le abilità acquisite durante determinate esperienze pregresse in si-tuazioni nuove non ancora affrontate o in conte-sti operativi che non le sono familiari. Oltre ad abilità specifiche legate ad alcune pro-fessioni, si possono comunque individuare delle competenze “base” che sono comuni per molte aree professionali ritenute indispensabili dall’a-zienda. Quelle più ricercate riguardano la co-municazione, il team working, l’iniziativa, il problem solving e la flessibilità. Queste com-petenze hanno però un peso diverso a seconda delle dimensioni e della tipologia dell’azienda. Si può quindi dedurre che le peculiarità dell’am-biente di lavoro incidono sulla loro attivazione. La cosa più importante rimane però la tua ca-pacità di valorizzare le competenze che sei con-sapevole di possedere. La concorrenza è ele-vata per cui è necessario puntare su ciò che tu consideri il tuo valore aggiunto.

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BREVE REPERtoRIo DELLE ComPEtEnzE PIù RIChIEStE

ABILItÀ DI AzIonE E ConSEGUImEnto

orientamento all’efficienza È la capacità di percepire la relazione tra input ed output e com-prende l’attenzione all’aumento dell’efficienza dell’azione.

Pianificare È la capacità di identificare ed orga-nizzare il futuro o di sviluppo azioni finalizzate.

Iniziativa È la capacità di intraprendere azioni per ottenere un risultato senza che le azioni sia-no richieste o forzate dalla situazione.

Attenzione ai dettagli È la capacità di ricerca-re ordine e prevedibilità riducendo l’incertezzA. Èspesso espressa attraverso una particolare attenzione ai preparativi dell’azione.

Autocontrollo È la capacità di inibire i bisogni personali o i propri desideri in favore dei bisogni dell’organizzazione, della famiglia o del gruppo.

Flessibilità È la capacità di adattarsi al mutare delle circostanze o a cambiare il proprio compor-tamento per meglio adattarsi alla situazione.

ABILItÀ DI GEStIonE DELLE PERSonE

Empatia È la capacità di capire gli altri.

Persuasione È la capacità di convincere un’al-tra persona o più persone del valore del proprio punto di vista o del vantaggio che potrebbero trarre dall’accettare di assumere un certo at-teggiamento, un’opinione, una posizione.

Costruzione di reti relazionali È la capacità di costruire relazioni, sia del tipo uno a uno sia co-alizioni, alleanze o complessi sistemi di relazioni tra gruppi.

Autostima È la capacità di dimostrare con con-tinuità decisione e partecipazione attiva.

Gestione dei conflitti È la capacità di stimo-lare gruppi o individui a risolvere i propri con-flitti. Questa capacità può essere dimostrata sia quando la persona è parte in causa sia quando è semplicemente un terzo.

Gestione dei gruppi È la capacità di stimolare i membri di un gruppo a lavorare insieme in ma-niera efficace.

Sviluppo degli altri È la capacità di stimolare qualcuno a sviluppare le proprie capacità o a migliorare le proprie prestazioni nel consegui-mento di un obiettivo.

Comunicazione verbale È la capacità di spie-gare, descrivere o comunicare qualche cosa ad altri attraverso una presentazione personale.

ABILItÀ DI RAGIonAmEnto AnALItICo

Uso di concetti È la capacità di utilizzare con-cetti per interpretare o spiegare un a determi-nata situazione, concetti che devono essere presenti prima che la situazione o l’evento siano interpretati.

Pensiero sistemico È la capacità di dare ordine ad un numero di eventi causali.

Riconoscimento di schemi È la capacità di ri-conoscere una struttura sottostante in un com-plesso di informazioni non organizzate o di dati che sembrano casuali.

Costruzione di teorie È la capacità di inven-tare, sviluppare nuove teorie, modelli o schemi di riferimento che spieghino le informazioni di-sponibili e che predichino eventi futuri.

Utilizzo di tecnologie È la capacità di utilizzare il computer o altri strumenti tecnologici avan-zati per svolgere un compito, una funzione, un lavoro.

Analisi quantitativa È la capacità di trarre si-gnificato attraverso l’uso di simboli aritmetici o matematici, metodi o teorie.

obiettività sociale È la capacità di percepire le credenze, le emozioni ed i punti di vista di un’al-tra persona, specialmente quando questi sono diversi dai propri.

Comunicazione scritta È la capacità di spiega-re, descrivere o dire qualcosa agli altri attraverso documenti scritti (lettere, memo, rapporti, ecc.).

In collaborazione con il prof. F. GerliDipartimento di Management

I canali utili

Hai fatto chiarezza sul percorso che vuoi intra-prendere dopo la laurea, hai raccolto informa-zioni sulle professioni che puoi svolgere con il tuo titolo, hai riflettuto sulle tue competenze, hai considerato il tuo modo di approcciarti al lavoro e alle persone che ti circondano, e ora? Il passo successivo è quello di cominciare a ricer-care il tuo lavoro ideale. Ma dove? Che mezzi utilizzare?

L’evoluzione del webL’uso di internet è indispensabile per la ricerca di lavoro. Le possibilità e i siti per ricercare un’oc-cupazione sono numerosi, ma bisogna sapere come muoversi in modo da evitare perdite di tempo e proposte di lavoro poco affidabili. I siti di recruiting online e i motori di ricerca per il la-voro racchiudono molte proposte (molto spesso pubblicate da agenzie per il lavoro che fanno da tramite) e permettono di compiere una ricerca dettagliata a seconda del ruolo e della zona ge-ografica. E’ inoltre possibile iscriversi alle loro mailing list per essere contattati in caso venga-no pubblicate offerte di lavoro in linea con le pro-prie aspirazioni e interessi. Molto utile è anche la creazione di un profilo all’interno di questi siti dove potrai anche caricare, e successivamente aggiornare, il tuo CV che potrà essere anche vi-sionato dalle aziende. Una ricerca più mirata è quella che si effettua direttamente sul sito delle aziende nella parte di solito chiamata “Lavora con noi”. In questa sezione puoi visualizzare le posizioni aperte a cui candidarti e accedere ad un form da com-pilare con i tuoi dati per poter essere inserito nella banca dati aziendale ed essere contattato in futuro per eventuali proposte di lavoro. Anche gli alert giocano un ruolo fondamentale per essere sempre aggiornato su notizie riguar-danti l’azienda che ti interessa: nei siti di recru-iting, o semplicemente nei motori di ricerca più usati, compila i campi relativi al tuo settore pro-fessionale che più ti interessa e le notizie arrive-ranno direttamente alla tua email.

La ricerca del lavoro passa anche tramite i so-cial network che offrono vantaggi sia per le aziende che per i candidati. Sempre più spesso grandi imprese nazionali e internazionali pub-blicano sul loro profilo social opportunità di carriera. Essere presente su un social network visitato ogni giorno da milioni di utenti rega-la all’azienda molta visibilità a costi minimi ri-spetto alla pubblicità su media cartaceio sui siti specializzati e dà inoltre la possibilità di trovare il candidato adatto visitando il suo profilo pro-fessionale. Per il candidato avere un profilo professionale all’interno di un social network significa essere più facilmente rintracciabili dai recruite,r che possono ricavare informazioni relative non solo alla carriera professionale ma anche alle espe-rienze extra-curriculari e interessi personali, e seguire in tempi reali le notizie che provengono dall’azienda preferita o compiere un’azione di networking con chi già lavora all’interno dell’or-ganizzazione. Tutto questo è a portata di click, semplicemente visitando il profilo dell’impresa sulla piattaforma social. C’è il rischio però che i social network rivelino delle informazioni che escono dalla sfera professionale. E’ necessario quindi fare una scelta accurata di ciò che vuoi rendere visibile se intendi trasmettere un’im-pressione positiva al recruiter. Se credi che i social network siano i mezzi che userai di più per la ricerca del tuo lavoro, il consiglio è quello di creare due profili diversi, uno per la tua vita privata e uno per la sfera professionale. Negli ultimi anni, infine, stanno prendendo pie-de le virtual fair, career day che si svolgono esclusivamente online e a cui il candidato può partecipare direttamente dal proprio pc dopo aver effettuato la registrazione sul sito e inse-rito il proprio profilo e Curriculum in allegato. In un’area virtuale potrai incontrare le aziende con cui fai matching, raccogliere informazioni sulla loro attività, consegnare loro il tuo Cur-riculum e intrattenerti in una video chat con i recruiter.

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Il Servizio PlacementOrganizza assieme al Servizio Placement di Ca’ Foscari il tuo piano di azioni per la ricerca del lavoro. Comincia con il prenotare una consu-lenza individuale con un operatore del Ser-vizio per un colloquio di orientamento. Potrai definire meglio i tuoi obiettivi professionali, re-visionare i tuoi “biglietti da visita” (CV e lettera di presentazione), studiare guide e brochure sul mercato del lavoro e analizzare le diverse professioni e sui loro canali d’accesso. L’Ufficio è una risorsa che può essere sfrutta-ta ad ogni stadio della carriera universitaria. Il consiglio è di anticipare i tempi: prenota un ap-puntamento con il Servizio Placement già pri-ma della laurea, anche se non stai ancora cer-cando un lavoro. In tal modo rispamierai tempo e fatica al momento dell’entrata nel mondo del lavoro dopo la laurea. Allo stesso tempo puoi sfruttare i diversi labo-ratori di orientamento al lavoro organizzati durante tutto l’anno per conoscere meglio gli strumenti di accesso al mercato del lavoro. Il canale più diretto per la ricerca di lavoro che il Servizio Placement mette a disposizione ai suoi neolaureati è la bacheca di offerte di lavoro consultabile dall’area riservata del sito di Ate-neo alle quali potrai candidarti direttamente. Gli annunci vengono aggiornati periodicamente e il Servizio si assicura che siano validi e prove-nienti da recruiter affidabili.Assicurati inoltre che il tuo CV aggiornato e ri-visto dagli operatori sia inserito nella banca dati del Servizio, Il tuo Curriculum per il Place-ment: questo ti darà la possibilità di essere se-gnalato ad offerte di lavoro che corrispondono alle tue attitudini e alle tue aree di interesse. Po-trai inoltre essere contatto tramite alert su op-portunità professionali, progetti o iniziative inte-ressanti promosse dal Servizio o dalle aziende.

Eventi di recruitingVengono organizzati regolarmente dall’Uni-versità Ca’ Foscari e da altri Atenei nazionali e internazionali, associazioni professionali o società di ricerca e selezione durante il corso dell’anno accademico. I maggiori eventi di re-cruiting sono rappresentati dai Career Day che coinvolgono laureandi e neolaureati di tutte le aree oppure iniziative dedicate a specifici set-tori come per esempio l’area finanziaria. Se sei interessato a iniziare la tua carriera con un’azienda presente all’evento o se vuoi sem-plicemente saperne di più su un futuro profes-sionale al suo interno visita gli stand aziendali

dove potrai consegnare il tuo CV e svolgere brevi colloqui conoscitivi con i recruiter.I vantaggi di partecipare alla fiera sono mol-ti: è un modo efficace ed economico per con-segnare la tua candidatura a molte aziende in un’unica giornata, per presentarti di persona ad un possibile futuro datore di lavoro, per rac-cogliere contatti e fare networking.Per sfruttare al meglio questa opportunità di recruiting, segui un piano d’azione efficace. Compila il tuo CV in italiano e in inglese seguen-do le indicazioni presenti su questa guida. Rac-cogli informazioni sulle aziende che vi parteci-pano: consulta il loro profilo aziendale e visita il loro sito, in particolare l’area “Lavora con noi” per capire le competenze e le skill che cercano nei potenziali candidati. Prepara poi delle domande da fare ai recruiter, in particolare riguardo al background che il can-didato deve avere per lavorare con loro, al per-corso di inserimento in azienda e alla possibilità di svolgere degli stage al loro interno. Evita di includere richieste di informazioni sul salario e su altri benefici: queste domande di solito ven-gono poste nelle fasi successive del processo di selezione. Struttura una breve e chiara presentazione di te stesso che servirà per farti conoscere al selezionatore. Durante il bre-ve colloquio con il recruiter dimostrati curioso ma anche già informato sulla sua azienda. Se disponibili, raccogli i biglietti da visita: ti servi-ranno come promemoria nel caso in cui volessi scrivere un follow-up per sapere se il tuo Curri-culum è stato di loro interesse. Infine, ricordati di stampare molte copie del tuo CV da poter distribuire alla fiera.All’evento presentati in maniera adeguata, cer-cando di dare un’impressione curata e profes-sionale. Comincia con visitare gli stand delle aziende più in linea con i tuoi obiettivi professionali, assisti alle presentazioni aziendali e agli eventi collate-rali (laboratori, workshop) che di solito si svol-gono in questa giornata. Oltre ai Career Day, gli Atenei promuovono anche altre iniziative di recruiting per favorire l’incontro tra mondo del lavoro e neolaureati. Parliamo di presentazioni aziendali in cui i re-ferenti presentano la loro impresa, l’iter di sele-zione e le possibilità di crescita al loro interno, lasciando spazio alla raccolta di candidature e a brevi colloqui conoscitivi. Le presentazio-ni aziendali si svolgono di solito in Ateneo ma talvolta anche direttamente in azienda tramite visite agli uffici e colloqui con il personale.

Il networkingNell’ambiente professionale, networking si-gnifica sfruttare i contatti che già possiedi per stabilirne dei nuovi con persone che operano in un campo o in un’azienda in cui vorresti lavorare. Lo scopo del networking è quello di recuperare più informazioni possibili sull’ambiente di lavoro (attività svolte, caratte-ristiche che si devono possedere per lavorare presso quella impresa, iter di selezione, ecc.) e aumentare la visibilità della tua candidatura per raggiungere l’obiettivo prefissato: essere inse-rito nell’azienda. Ci sono due tipi di networking. Quello che parte dall’“alto” avviene quando hai già identificato la persona a cui vuoi arrivare ma non sai come approcciare –devi quindi rintracciare chi già la conosce– e quello che si sviluppa dal “basso”, da persone già conosciute che ti guidano verso un contatto a te non noto. Il networking si sviluppa oggigiorno soprattut-to tramite web e nella maggior parte dei casi si mette in pratica per recuperare i contatti di chi lavora in un’azienda di interesse, possibil-mente i responsabili delle risorse umane. Ven-gono utilizzati principalmente i nuovi canali dei social network (con particolare riguardo a quelli professionali) dove tramite connessioni, cioè i contatti dell’utente, si può ottenere di essere presentati a qualcuno attraverso un contatto condiviso.Un buon networking, sia svolto online o di persona, funziona quando si mantiene un at-teggiamento professionale e discreto nei rapporti con la rete dei contatti, e si riesce a co-municare in modo chiaro ed efficace il proprio valore aggiunto.

La candidatura spontaneaÈ il modo più diretto per farti conoscere dai pos-sibili datori di lavoro, ma anche quello che richie-de maggiore preparazione e sforzo. La candida-tura spontanea non suppone che ci siano delle posizioni aperte all’interno dell’azienda. Tutta-via, l’invio del tuo Curriculum non cade a vuo-to. Innanzitutto è un modo per farti conoscere all’azienda e per dimostrare il tuo interesse nei loro confronti. Inoltre, molti responsabili delle ri-sorse umane conservano i profili dei candida-ti nel caso in cui si aprissero nuove posizioni all’interno dell’organico.

Anche la campagna di autocandidatura presen-ta un iter ben preciso da seguire se si vuole che abbia successo. Per prima cosa, focalizzati sul-le aziende che ritieni più interessanti per il tuo futuro professionale. Ricerca articoli e notizie che possono suggerire la loro necessità di ampliare l’organico, come l’apertura di nuove sedi o l’introduzione di nuove figure professio-nali. Costruisici i tuoi strumenti di autopromo-zione mirati a quella specifica azienda. Le candidature “a pioggia” potranno anche fare risparmiare tempo, ma passano inosservate perché non dimostrano nessun interesse parti-colare nei confronti dell’organizzazione per cui ti candidi e lasciano filtrare il messaggio: “un posto di lavoro vale l’altro”. Cerca poi di individuare il nome della per-sona incaricata a valutare le candidature, il responsabile del settore dell’azienda o un suo collaboratore. Per questo step, può esserti d’a-iuto il sito web dell’organizzazione (dove spes-so è presente un organigramma dei dipendenti e il numero del centralino da cui puoi recupe-rare l’email o il telefono), oppure il networking, effettuato sia di persona che online. E’ sempre consigliabile inserire nella tua candidatura il nome e il cognome del destinatario piuttosto che un appellativo generale (come per esem-pio: “Egregio Responsabile” / “Spettabile Azienda”, ecc.). Fai seguire la candidatura spontanea da un follow-up con il destinatario dopo circa una settimana dall’invio del CV. Ancora una volta, questo denota il tuo vero interesse ad ottenere un breve colloquio conoscitivo con il responsa-bile del settore per cui ti sei candidato.

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I trend cambiano ma i consigli da seguire per organizzare una ricerca di lavoro mirata ed efficace rimangono sempre gli stessi. Pianifica il tuo calendario: dedica regolarmente almeno un’ora del tuo tempo ogni giorno per la ricerca di lavoro, considerala come un’operazione sistematica e un impegno giornaliero. Tieni traccia dell’invio delle tue candidature: registrale possibilmente in un’agenda, segnando le varie scadenze (che saranno utili per fissare un follow-up con il recruiter) e riportando i numeri di telefono dell’azienda. Nel caso in cui venissi contattato per un colloquio, grazie alla “registrazione” delle tue attività avrai la possibilità di recuperare velocemente tutti i passaggi della tua candidatura e dimostrarti preparato.

Tieniti informato: nei quotidiani o nelle riviste specializzate, vai oltre gli annunci di lavoro perché anche gli articoli nascondono informazioni utili sulla ricerca di personale da parte delle aziende e sulle nuove professioni emergenti.Sii flessibile: non fermarti solo alle professioni a cui puoi accedere direttamente con la tua laurea. Cerca di capire in quale altro settore o lavoro puoi impiegare le competenze che possiedi, in questo modo la rosa delle attività che puoi svolgere si amplierà di molto.Considera lo stage: è il più importante canale di reclutamento di neolaureati.Non spedire candidature “a pioggia” ma mirate: il selezionatore si accorgerà subito se sta leggendo un CV mandato “in serie” a più di un’azienda.

ComE oRGAnIzzo LA RICERCA DI LAVoRo Gli strumentipratici

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Il Curriculum Vitae italiano

Il Curriculum Vitae è un riassunto delle tue esperienze formative e professionali, nonché delle tue competenze. E’ lo strumento con cui ti proponi nel mercato del lavoro e il tuo bigliet-to da visita da presentare al selezionatore per ottenere un colloquio. I responsabili delle risor-se umane dedicano solo pochissimi minuti alla visione del tuo CV, devi quindi prestare molta attenzione e cura alla sua compilazione, in modo da renderlo scorrevole e chiaro.

Da dove cominciareRicercando nel web puoi trovare moltissimi mo-delli di Curriculum Vitae (a te la scelta tra CV Europeo, conosciuto come Europass, o la ver-sione cronologica) che puoi scaricare e com-pilare con i tuoi dati, le tue esperienze e le tue competenze. A te la scelta fra il CV formato Europass o la versione cosiddetta cronologica. L’im-portante, per distinguerti dagli altri candidati e aumentare le tue possibilità di fare una buona prima impressione, è adattare il tuo cv a se-conda dell’offerta di lavoro per cui ti can-didi, cercando di mettere in evidenza le espe-rienze e le competenze che il datore di lavoro sta cercando in quel momento, creando un vero e proprio matching tra ciò che tu hai da offrire e ciò che viene richiesto dall’offerta di lavoro. Questa operazione richiede sicuramente tem-po, ma è molto più efficace rispetto alla stesura di un unico CV da presentare in maniera indiffe-renziata alle aziende. Un buon punto di partenza per modellarlo è studiare l’annuncio di lavoro, ossia le attività previste dalla posizione ricercata, e le capaci-tà tecniche e le soft skills richieste. Assicura-ti quindi che il tuo CV contenga i riferimenti di questi requisiti (o almeno la tua volontà di ac-quisirli).

Informazioni chiare e significativeMetti in luce i tuoi punti di forza fornendo nel tuo Curriculum dei dati rilevanti per ogni tua esperienza. Questi possono essere dei ricono-scimenti ottenuti durante gli studi (come per esempio un buon voto di laurea o una borsa di studio) oppure nelle tue esperienze professio-nali (la partecipazione ad un progetto impor-tante o degli incarichi di responsabilità).non è necessario includere tutte le tue esperienze all’interno del CV. Scegli quelle più significative e importanti per la posizione per cui ti candidi. Se sei un neolaureato con poca esperienza evidenzia anche i cosiddetti “lavoretti” che indicano che hai già avuto modo di rapportarti alla realtà del mondo del lavoro, mentre se hai già delle esperienze consolidate dai meno rilievo a queste attività.

Attenzione ai dettagliE’ molto importante che il Curriculum sia cu-rato nei contenuti e nella forma. Sembrerà una considerazione banale, ma anche la gramma-tica conta. Presta quindi molta attenzione ad eventuali errori grammaticali o di battitura. I selezionatori ritengono che un buon CV debba essere sintetico (si consiglia di non superare le due pagine per un neolaureato) e ben organiz-zato in modo da facilitare la lettura, individuare le esperienze chiave e incuriosire il recruiter. Anche l’impatto visivo offre un messaggio ini-ziale sulla tua personalità!

Il CV deve: ✓ essere conciso e chiaro✓ essere mirato in base all’azienda per cui ti candidi✓ dimostrare le tue potenzialita’, i tuoi punti di forza e i risultati ottenuti✓ soddisfare le caratteristiche proprie del prof ilo ricercato dall’azienda✓ essere sempre aggiornato✓ contenere il consenso al trattamento dei dati personali Il CV non deve:✗ citare esperienze o dettagli non rilevanti o signif icativi✗ contenere delle competenze che non possiedi✗ includere delle foto che non sono state scattate in un contesto formale✗ essere accompagnato da allegati a meno che non siano richiesti✗ avere un layout troppo decorativo✗ essere scritto in terza persona

Curriculum europeo o cronologico?

La scelta tra i due dipende molto dalle tue esi-genze e da cosa vuoi mettere più in evidenza. Di seguito alcune informazioni utili sui due formati ed alcuni esempi.

Il CV EuropeoIl formato Europass offre la possibilità di descri-vere in modo chiaro e completo le proprie quali-fiche e competenze attraverso la compilazione di campi predefiniti. Lo puoi redigere diretta-mente online o scaricarne gratuitamente il mo-dello al sito www.europass.cedefop.europa.eu, unitamente alle indicazioni per la sua redazione. Se da un lato il CV Europass è meno flessibile per via della sua impostazione già predefinita, dall’altro lato garantisce una semplice lettura grazie al suo layout che consente al seleziona-

tore di trovare subito le informazioni di cui ha bisogno. Inoltre, la parte relativa alle competen-ze trasversali offre un quadro più completo del tuo profilo al recruiter.

Il CV cronologicoA differenza del CV Europass, il formato crono-logico lascia più libertà dal punto di vista del layout. Infatti la sua struttura non è standard e nel redigerlo non sei obbligato a seguire un modello prestabilito ma ne puoi creare uno tuo, scrivendo sempre le tre informazioni principa-li: informazioni anagrafiche, titolo di studio ed esperienze professionali. Puoi anche condensa-re le informazioni in una pagina in modo da ave-re un documento più sintetico da presentare al recruiter.

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Un esempio di CV europeo

È consigliabile compilare questo campo, ma è facoltativo. Inserisci solo l’area professionale per cui ti candidi.

Inizia sempre con le esperienze più recenti. Anche lo stage rientra tra le esperienze professionali.

In questa sezione elenca anche ulteriori attività di formazione come i corsi extra-universitari.

Nomina il file del tuo CV con “nome.cognome”.

Se richiesta, qui inserirai una tua fototessera.

Fai una valutazione sincera del tuo livello di padronanza della lingua. Elenca i corsi che hai frequentato, specificando la data, dove si è svolto e il livello del certificato ottenuto o i soggiorni all’estero.

In questa sezione dichiara sempre se hai la patente e se sei automunito/a. Altre informazioni sono discrezionali.

La legge sulla privacy è molto importante, deve esserci sempre!

Se spedito via email, la firma può essere scansionata o scritta semplicemente in Word. La data deve essere sempre aggiornata.

Rifletti sulle competenze inerenti al tuo modo di lavorare, per esempio l’attitudine al lavoro di gruppo, lo spirito di leadership, ecc.

Questa sezione è facoltativa. Compilala solo se hai maturato competenze in linea con la posizione per cui ti candidi.

Elenca qui le competenze che derivano dal tuo percorso formativo e personale. Riguardano soprattutto il tuo modo di approcciarti agli altri. Possono essere per esempio doti di comunicazione, ascolto, gestione delle relazioni, ecc. L’importante è specificare in che contesto si sono sviluppate e indicarne il livello di padronanza.

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Un esempio di CV cronologico

Curriculum Vitae di NOME/COGNOME

Indirizzo: Via XY n°, CAP, Città Contatti: cel:____________________ - mail: _____________________ Luogo e data di nascita: xx / xx / xx Patente: B, automunito/a

Obiettivo professionale: Addetto/a alle relazioni con l’estero

Esperienze professionali: • Giugno – Dicembre 2012: Stage – Ufficio commerciale estero

Azienda XY - Londra Principali mansioni: assistenza in lingua inglese a clienti e fornitori, traduzione di documenti tecnici dall’italiano all’inglese e viceversa, analisi tendenze di mercato e sviluppo portafoglio clienti, partecipazione a eventi e fiere del settore. Grazie a questa esperienza ho acquisto competenze organizzative, spirito di adattamento e buone capacità relazionali con i clienti

• Settembre – Dicembre 2010: Stage – Ufficio Customer Care Azienda XY - Città Principali mansioni: comunicazione telefonica e via mail in lingua inglese con i clienti, partecipazione a meeting aziendali e stesura report, collaborazione con l’Ufficio Marketing per lo sviluppo di nuove strategie commerciali . Quest’ultima mansione mi ha permesso di sviluppare delle buone doti di problem-solving

• 2006 – 2007: attività saltuaria di cameriere di sala per matrimoni ed eventi nei fine settimana Attraverso quest’esperienza ho sviluppato una buona capacità di pianificazione del tempo

Istruzione: • 2008 – Marzo 2011: Laurea Magistrale in Sviluppo economico e dell’impresa

Università Ca’ Foscari Venezia. Tesi “XYZ”. Votazione: 110 e lode

• 2005 – 2008: Laurea in Commercio estero Università Ca’ Foscari Venezia. Tesi “XYZ”. Votazione 105/110

• 2000 – 2005: Maturità linguistica presso il Liceo “XY”, Città. Votazione: 74/100

Competenze linguistiche: • Inglese: livello C1 rilasciato dall’Istituto Xyz, città (novembre 2011 – maggio 2012) • Tedesco: livello B2. Erasmus presso l’Università XYd di Berlino (ottobre 2010 – marzo 2012)

Competenze informatiche: • Ottima conoscenza del sistema operativo Windows e del pacchetto Office (Word, Excel e PowerPoint) • Buona padronanza dell’uso di programmi per studi econometrici

Interessi: • Attività di Scoutismo praticata dal 1998 al 2008 • Viaggi eco-friendly

Ulteriori informazioni: • Disponibile alla mobilità in tutto il territorio italiano e anche all’estero

Autorizzo l’utilizzo dei miei dati personali ai sensi del d.lgs. n.196/2003

Data Firma

La struttura del CV cosiddetto “cronologico” è più flessibile perché non c’è un layout prestabilito da rispettare. Puoi utilizzare la forma grafica che più ti piace.

Dai risalto anche ai tuoi interessi e ai tuoi hobby

Chi si appresta a mandare il Curriculum in un Paese estero, sia per motivi di studio che per candidarsi ad un’offerta di lavoro, deve prestare maggiore attenzione alla propria presentazio-ne. Se anche all’interno del mercato del lavoro italiano c’è bisogno di distinguersi dagli altri candidati non solo attraverso le competenze possedute ma anche tramite il modo in cui ci si propone (il Curriculum e la lettera di pre-sentazione sono il biglietto da visita per eccel-lenza), il mercato estero diventa ancora più competitivo: dovrai confrontarti con persone

che non solo hanno le tue stesse qualifiche ma posseggono un livello linguistico più alto e una conoscenza maggiore del mercato professiona-le del Paese. A maggior ragione sarà necessario spendere del tempo per preparare nel modo migliore possibile la tua application, tenendo anche conto della cultura e del mercato del lavoro del Paese estero. Ad esempio, è utile sapere che il Cv in formato cronologico è molto diffuso nei paesi anglosassoni, che lo preferi-scono al formato Europass.

Il Curriculum Vitaeper l’estero

Top T i p s- la lunghezza del CV deve essere al massimo di due pagine- crealo su misura in base

all’offerta di lavoro per cui ti candidi- non e’ quasi mai necessario

inserire una fotograf ia- dati personali quali eta’,

data e luogo di nascita o nazionalita ’ non sono da menzionare (ci sono leggi severe contro la

discriminazione di eta’ e cittadinanza)- usa i bullet point per renderlo

piu ’ schematico e quindi veloce alla lettura

- metti in evidenza le attivita ’ extra-curriculari: hanno molta rilevanza in particolare nei Paesi anglosassoni

- inserisci i tuoi interessi e hobby per rendere piu ’ completo il tuo prof ilo

- sono fondamentali le referenze (in particolare

per il Regno Unito)

Puoi citare direttamente le competenze trasversali direttamente all’interno delle esperienze lavorative e degli studi, precisando le attività che ti hanno permesso di maturarle

Utilizza il grassetto per evidenziare i ruoli assunti nelle tue esperienze e i titoli di studio in linea con la posizione per la quale ti candidi

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Un esempio di CV cronologico per l’estero

1

Name / Surname Street number, Via XY

City – Italy – +39 xxx xxxxxxx

[email protected]

PROFILE

A self-motivated and hard-working newly graduate from Ca’ Foscari University of Venice with a solid background in Finance, very keen to expand skills and knowledge. Good analytical abilities and a very proactive approach to achieving results. Well developed communication and inter-personal skills needed for team working. Currently looking for an opportunity in the Mutual Funds sector. WORK EXPERIENCE

Aug. - Oct. 2011 Name of the Employer – London – UK Global funds Department - Intern

• Built and maintained successful relationships with clients and fund companies • Created a new contacts database • Worked with the team leader to develop product ideas and increase the coverage of the mutual funds market • Realised several useful files on mutual fund related information Summer 2010 Name of the Employer – City – Italy Administration Department – Summer Intern

• Managed accounts payable • Solved business correspondences • Fostered liaisons with clients and implemented the network of contacts by 20% • Organised a new system of data entry of accounting information

2007 – 2010 Name of the Employer – City – Italy (Weekends only) Waiter

• Responsible for orders and general customer service and care • Helped organise staff rota and training EDUCATION

2009 – 2011 Ca’ Foscari University of Venice – Italy MSc Hons in Economics and Finance

Honours dissertation: Private Equity after the crisis Modules have included: Corporate Finance, Econometrics, Bank management, Credit analysis and Banking legislation 2006 – 2009 Ca’ Foscari University of Venice – Italy Bachelor in Economics and Finance

Honours thesis: Active versus Passive Fund Management Awarded “Best Thesis of 2009” by XY Foundation Modules have included: Macro and Microeconomics, Econometrics, Corporate Finance

Non è necessario inserire data di nascita, nazionalità e sesso

Inserisci qui una brevissima presentazione di te stesso, mettendo in evidenza i tuoi punti di forza e, nel caso in cui tu abbia già le idee molto chiare, menziona l’area in cui vorresti lavorare

Inizia sempre dall’esperienza più recente

Usa i bullet point per rendere più chiara la descrizione delle attività svolte

Enfatizza i traguardi da te raggiunti e gli incarichi di responsabilità che ti sono stati affidati (se possibile cerca di quantificare i tuoi risultati)

Inserisci solo le materie più caratterizzanti per il tuo corso di laurea

2

POSITION OF RESPONSIBILITY 2009 – 2011 AIESEC Venezia – Vice-President Student Union

• Interacted with the global network to support AIESEC development • Supervised the AIESEC internship programme • Organised events to promote AIESEC activities and recruit new members ADDITIONAL SKILLS Languages: Mother tongue: Italian Good spoken and written English and French IT Skills: ECDL qualifications in MS Word, Excel, Access and Powerpoint (2009) Programming: MATLAB INTERESTS AND ACTIVITIES Travelling: Being a member of AIESEC gave me the chance to travel a lot around Europe (UK, Austria, Czech Republic) to attend seminars and meet other international members of the association. Football: I have been playing football since 1998. Moreover, from 2008 I have been teaching football to children between 8 and 12 years old. ADDITIONAL INFORMATION

Full driving licence Flexible regarding relocation REFEREES Prof. Name and Surname Name and Surname Department of Economics Manager Ca’ Foscari University of Venice Name of the Company Cannaregio 873 - 30121 - Venice Street number, Via XY - City Italy Italy [email protected] [email protected] +39 xxx xxxxxx +39 xxx xxxxxxx

Se scrivi il tuo CV per una candidatura nel Regno Unito non devi dimenticare di inserire le referenze (possono essere del professore della tesi o di un datore di lavoro/stage). Chiedi sempre prima il permesso di citarli nel tuo CV

Se hai svolto delle attività extra-curriculari rilevanti in cui ti è stata data molta responsabilità (collaborazione 150 ore, hai fatto parte di un gruppo, sei stato membro di un’associazione) mettile in evidenza qui. Queste sono considerate indispensabili per maturare capacità e competenze

Il curriculum di stampo anglosassone lascia spazio anche agli hobby e agli interessi

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La lettera di presentazione

La lettera di presentazione è essenziale per ac-compagnare la tua candidatura e per dare va-lore aggiunto al tuo Curriculum. E’ il mezzo con cui ti presenti al recruiter e dimostri il tuo inte-resse per la posizione per cui ti candidi. Oggi la lettera di presentazione è sempre più spes-so intesa come il contenuto dell’email a cui si allega il proprio CV; solamene in rari casi è infatti richiesta in formato cartaceo.

Una stesura mirataCome per il Curriculum Vitae, anche la lettera di presentazione deve essere modellata a seconda del destinatario. Prima di tutto biso-gna capire quali sono le esigenze dell’azienda e il profilo che sta cercando. Il secondo step è quello di personalizzarla mettendo in luce le caratteristiche chiave che possiedi e che fanno emergere il tuo profilo dalle altre candidature, descrivendo non solo come esse possono es-sere fruibili per il ruolo specifico per cui ti can-didi, ma anche esponendole come un valore aggiunto per l’azienda che vorrà assumerti. Ricorda: una lettera mirata dimostra una cono-scenza più approfondita dell’azienda e quindi un maggiore interesse da parte tua a candidarti ad una posizione al suo interno.

I contenutiLa lettera di presentazione non deve essere una mera ripetizione delle informazioni ri-portate nel tuo Curriculum Vitae. Devi con-siderarla invece come uno strumento grazie al quale puoi comunicare in modo più approfon-dito i tuoi punti di forza e la motivazione che ti spingono a candidarti per quel ruolo. La lettera non deve risultare prolissa: in mas-simo 10 righe dovresti riuscire a concentrare tutte quelle informazioni su di te che possano incuriosire il recruiter. I punti chiave che vanno sviluppati all’interno della lettera sono essenzialmente tre:- la presentazione sintetica del tuo profilo,

soffermandoti sulle tue esperienze pregresse e le competenze che possano essere spendibili per quel ruolo specifico, in altre parole: perché ritieni di essere adatto per la posizione indicata;

- la motivazio-ne che ti porta a scegliere quel determinato lavoro. In que-sta sezione devi dimostrare il tuo interesse nei confronti dell’azienda dando inoltre prova di aver ricercato informazioni su di essa e sul ruolo che viene ricercato. Questa parte deve contenere inoltre una riflessione su come que-sta opportunità di lavoro rientri nei tuoi piani professionali;

- i tuoi obiettivi lavorativi e le tue aspettati-ve, la tua voglia di crescere professionalmen-te, la tua apertura a imparare cose nuove e la disponibilità a metterti in gioco. Sii specifico: rimanere nel vago e descrivere in maniera ge-nerica i tuoi progetti per il futuro professionale non colpirà l’attenzione del selezionatore.

La formaCiò che scrivi e come lo scrivi fa la differenza. La lettera di presentazione comunica al tuo po-tenziale datore di lavoro la professionalità, la competenza e la personalità che ti caratteriz-zano. Il tono della lettera deve essere cor-tese, ma non troppo formale. Lo stile deve essere chiaro e sintetico e il testo non deve contenere errori grammaticali. Se scrivi una lettera di presentazione cartacea dovrai rispettare una determinata struttura. È necessario infatti che la lettera contenga il nome del mittente, quello del destinatario, la data, l’oggetto e la firma.Nel caso in cui la tua candidatura venga spedi-ta via email, ometti l’indirizzo del mittente (che potrà finire in calce all’email), quello del desti-natario e la data. Ricordati infine di specificare nell’oggetto dell’email se si tratta di un’auto-candidatura o di una risposta ad un annuncio di lavoro. In entrambi i casi, ricorda che una lettera strut-turata bene, in modo chiaro e con un testo personalizzato, potrà darti più chance di distin-guerti e di conseguenza di essere richiamato per un colloquio!

La lettera deve: - essere scritta a

d hoc

- essere sintetica

- evidenziare il valore aggiunto

che tu puoi apportare all’azienda

- esprimere le tue motivazioni

- risultare convincente Solo in caso di versione cartacea: Il tuo nome e cognome I tuoi contatti (indirizzo, cellulare ed email)

Solo in caso di versione cartacea: Nome e cognome del destinatario

Nel caso in cui tu non riesca ad individuarlo puoi indirizzare la tua lettera al “Responsabile delle Risorse Umane”]

Nome della società e indirizzo

Data Oggetto: [Se si tratta di una risposta ad un annuncio bisognerà inserire il numero di riferimento e dove si è letto. Se invece si manda un’autocandidatura scrivere semplicemente “Autocandidatura per l’area XY”] Egr. Dott. / Gentile Dott. XY [Se già si conosce il nome del destinatario] o Gentile Responsabile delle Risorse Umane [Se il destinatario è sconosciuto]

Primo paragrafo

In questo paragrafo devi presentarti e specificare perché stai scrivendo. Fai riferimento a come sei riuscito a trovare questa offerta di lavoro (tramite annuncio in internet, sito web aziendale, ecc.). Se si tratta di un’autocandidatura, spiega cosa ti ha portato a scegliere questa azienda.

Secondo paragrafo

Usa questo paragrafo per descrivere il tuo background selezionando le esperienze più interessanti ai fini della candidatura: parla del tuo percorso di studi (se in linea, fai un accenno anche al titolo della tua tesi), delle tue prime esperienze nel mondo del lavoro, per esempio dello stage, e dei tuoi soggiorni all’estero. Ricorda di evidenziare le competenze tecniche e trasversali che hai sviluppato durante queste situazioni. Mentre presenti il tuo profilo, sottolinea i tuoi punti di forza e le tue conoscenze specifiche: considerali come un valore aggiunto che puoi apportare all’azienda. Questa è la parte dedicata al matching tra le tue competenze e abilità e quelle richieste dall’offerta di lavoro. Cerca di trovare dei punti in comune tra te e l’azienda. Visita il suo sito per conoscere meglio la mission e le caratteristiche ricercate nei suoi collaboratori.

Terzo paragrafo

In questa parte della lettera devi esprimere le tue motivazioni e l’interesse per quella determinata azienda e/o posizione. Dimostra anche in questo paragrafo di aver svolto una ricerca sull’organizzazione. Spiega il motivo che ti ha portato a preferirla ad altre (per esempio la sua mission è in sintonia con i tuoi valori oppure c’è coerenza tra il loro modo di lavorare e il tuo modo di agire) e come questa scelta possa rientrare nel tuo progetto di crescita professionale. Dai prova di essere proattivo e aperto ad un eventuale periodo di formazione. In questo paragrafo puoi infine esprimere la tua disponibilità a possibili trasferimenti o a iniziare uno stage presso l’azienda.

Conclusione

La lettera si conclude con l’augurio da parte tua di fissare un appuntamento per discutere della tua candidatura e per far conoscere loro il tuo profilo.

Cordiali saluti La tua firma

Un esempio di lettera di presentazione

Page 15: mi metto al lavoro

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Anche all’estero vale la regola “Curriculum + let-tera di presentazione” allo scopo di dare un’im-magine più completa del proprio profilo e per approfondire aspetti che nel CV, per privilegiare una lettura veloce e rapida, non si sono potuti affrontare. La Cover Letter è un mezzo grazie al quale comunichi la tua motivazione e la ragione per cui ti candidi a quella specifica posizione. Ne consegue che la lettera di presentazione in lingua inglese segue le stesse linee guida, sia per la forma che per i contenuti, della lettera di accompagnamento in italiano (vedi pag. 26).

Deve quindi:- essere mirata e personalizzata rispetto

all’azienda o alla posizione per cui ti stai can-didando

- mettere in risalto il matching tra le tue competenze e abilità e quelle richieste dall’a-zienda

- esprimere il tuo vero interesse a lavorare per quella struttura

La Cover Letter

Un esempio di lettera di presentazione

Oggetto:  Candidatura  per  la  posizione  di  Addetto  Commerciale  Estero,  ID  12/2013  

Gentile  dott.ssa  XY,  

in   riferimento   all’offerta   per   Addetto   Commerciale   Estero   pubblicata   sul  Vostro   sito   in  data  xx/xx/xxxx,   vorrei   sottoporre  alla   sua  cortese  attenzione   la  mia  candidatura.    

Mi   chiamo   YYYY   XXXX,   sono   neolaureata/o   in   Sviluppo   Economico   e   dell’Impresa  presso   l'Università  Ca’  Foscari  Venezia  con  una  votazione  di  110  e   lode.  Durante   il  mio   percorso   di   studi   universitari,   e   nei   mesi   successivi   alla   laurea,   ho   avuto  l’opportunità   di   affacciarmi   al   mercato   del   lavoro   grazie   a   due   tirocini,  rispettivamente   presso  un  Ufficio   Customer   Care   e   un  Ufficio   Commerciale   Estero  della  grande  azienda  internazionale  XY  di  Londra,  attraverso  cui  ho  maturato  buone  capacità  di  analisi  dei  mercati  e  di  ricerca  clienti.    

Ho  sviluppato  inoltre  ottime  competenze  organizzative  e  comunicative,  in  relazione  alla   gestione   dei   rapporti   commerciali   con   clienti   e   fornitori   esteri.   Completano   il  mio   profilo   una   forte   motivazione,   l’attitudine   alla   flessibilità   e   un’ottima  conoscenza  dell’inglese  e  del  tedesco.  

Il  mio  obiettivo  è  poter   sviluppare  ulteriormente   le  mie  conoscenze  e  capacità  nel  settore  Commerciale  Estero.  Poiché  ritengo  che  la  vostra  Azienda  mi  possa  offrire  la  possibilità   di   un   percorso   di   crescita   professionale   stimolante,   considerata   la  vocazione  ad  espandersi  nei  mercati  europei  e  americani  e  ad   investire  nei  giovani  laureati,   le   invio   la  mia   candidatura  anche  per  un  periodo   iniziale  di   formazione  o  uno  stage.  

Ringraziandola  in  anticipo  per  l’attenzione,  rimango  a  disposizione  per  un  eventuale  colloquio  conoscitivo.    

Cordiali  saluti,  

YYYY  XXXX  

 

Precisa se stai rispondendo

a un’offerta di lavoro, o se la tua è

un’autocandidatura, specificando per quale

ambito.

Indirizza la lettera all’interlocutore giusto, sarà più facile ricevere una

risposta. Se non conosci il nome, visita il sito internet aziendale o utilizza i

Social Media. In alternativa, indirizza la lettera al “Responsabile delle Risorse

Umane”. Presenta in modo sintetico

il tuo profilo: soffermati sulle tue esperienze pregresse e le

competenze che possono essere spendibili per il ruolo per cui ti candidi. Ricorda di associare le

competenze maturate ad ogni esperienza.

Perché ti stai candidando a questa posizione di lavoro?

È importante dimostrare di conoscere l’Azienda e il motivo che ti ha spinto a

preferirla ad altre.

Racconta i tuoi obiettivi lavorativi e le tue

aspettative. È il tuo momento. Ora dovrai spiegare al recruiter

perché questa opportunità rientra nel tuo progetto

di crescita professionale. Qui puoi esprimere la tua

disponibilità a possibili trasferimenti o a un

periodo iniziale di stage.

Concludi la lettera con la tua disponibilità ad essere contattato

per approfondire il tuo CV.

Page 16: mi metto al lavoro

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Street number, Via XY City – Italy –

+39 xxx xxxxxxxx [email protected]

Mr/Ms Name and Surname His/her position in the company Name of the company Address Dear Mr/Ms XY Assistant Finance Manager Application I am writing to apply for the position of Assistant Finance Manager which was advertised on the XY website on November 11, 2011. This opening seems to fit very well with my education, experience and career interests. As you can see from my CV I possess a strong background in the financial sector. During my education at Ca’ Foscari University of Venice, Italy, I learnt about the intricacies of the financial market including focuses on Corporate Finance, Econometrics and Credit Analysis. In addition, my bachelor thesis on fund management was awarded with the prize “Best Thesis 2009”. As a trainee at XY, London, I successfully demonstrated my analytical and organizational abilities through the tasks assigned to me: I contributed to relationships with clients, created a new contacts database and implemented the network of new customers. Beside my studies I have also been committed in extra-curricular activities: being the vice-president of the student association AIESEC for two years gave me the chance to enhance my communication skills and teamwork ability. What attracts me most to your company is your commitment to clients, your aim to convey clear and trustworthy information to them and take care of their future investments, especially in a critical financial situation like the one we have been recently experiencing. I would bring to this position both preparation and experience in the financial area. I am confident that I can perform the job effectively thanks to my detail-oriented and highly motivated character. I welcome the prospect of discussing my application with you in the near future. Yours sincerely Xxx Yyy

È preferibile indirizzare la cover letter ad una persona in particolare. Se non si conosce il nome puoi telefonare direttamente in azienda o visitare il sito internet. Nel caso in cui tu non sia in grado di trovarlo, la lettera avrà come destinatario “the personell manager” / “the hiring manager” / “the recruiting representative”

Perché scrivi: precisa se stai rispondendo ad un’offerta di lavoro oppure se la tua è un’autocandidatura

Presentati: riassumi in poche righe il tuo background accademico e le tue esperienze extra-curriculari rilevanti per quella posizione. Ricorda sempre di associare ad ogni esperienza le competenze maturate

Dimostra interesse: questo paragrafo risponde alla domanda “perché ho scelto voi”. È la parte della lettera che dà prova della tua conoscenza dell’azienda. Qui sei libero di fare accenno alla mission, ai valori che condividete e ai motivi che ti spingono a voler lavorare presso di loro

Richiedi un follow-up: dai la disponibilità ad essere contattato dal recruiter per un eventuale colloquio conoscitivo. Se possiedi un suo contatto diretto non esitare a prendere l’iniziativa e ricontattarlo per sapere se ha già visionato la tua candidatura

Nelle lettere di stampo anglosassone l’oggetto va riportato subito dopo la formula di apertura e prima del corpo della lettera

Parole chiave

Un piccolo aiuto per arricchire e rendere più vario il vocabolario che userai per descrivere le tue attività e competenze nel CV, nella lettera di presentazione e nel Video CV.

PER LE ATT IVITA’

organizzato sviluppato incrementato potenziato ideatoanalizzato progettato elaborato pianif icato gestitocreato coordinato programmato strutturato costitu itovisionato approfondito esaminato aff iancato elaborato

PER LE COMPETENZE

Ho maturato… Attitudine a…Ho accresciuto…Ho acquisito… Buone doti di… Ho incrementato… Ho approfondito... Forte interesse per…Ho rafforzato…. Buona capacita ’ di… Abilita ’ a…Ho migliorato le mie doti di…Predisposizione a… Ho sviluppato…Spiccata inclinazione per…Propensione a… Dimestichezza con…

Un esempio di Cover Letter

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Il Video CV

Si tratta di un video, della durata massima di tre minuti, che si utilizza per presentare il proprio percorso formativo e professionale e con-sente di mettere in evidenza le pro-prie competenze e i punti di forza. Per essere un prodotto valido e serio, è richiesto l’aiuto di professionisti che ti suggeriranno come porti in modo più opportuno davanti alla telecamera e come comunicare al meglio le caratteristiche che ti con-traddistinguono e che per un datore di lavoro possono fare la differenza.

Quali opportunità offre?Per il candidato il Video CV rappre-senta un nuovo strumento da inviare al recruiter, assieme al Curriculum e alla lettera di presentazione. Con il video potrai evidenziare in maniera immediata non solo le tue compe-tenze comunicative, ma anche, se girato in lingua, le tue conoscenze linguistiche. Al selezionatore darà l’opportunità di vedere e ascoltare in anteprima il candidato, anticipando così la pri-ma fase del colloquio di selezione.

Come prepararsi?Per presentarti al meglio dovrai estrapolare dal tuo Curriculum Vitae le esperienze lavorative e formative più importanti e mettere in luce le competenze che ne sono scaturite.L’esposizione deve essere chiara, semplice, ordinata e concisa. Atten-zione inoltre alla postura (eretta), alla respirazione (calma), al tono di voce (sicuro e chiaro), all’abbi-gliamento (sobrio) e alla gestualità (contenuta). Ricordati che darai una migliore impressione di te se sarai spontaneo e disinvolto. Non impa-rare a memoria il discorso che farai

davanti alla telecamera perché la presentazione rischierebbe di risul-tare meccanica e poco naturale. Qualche giorno prima della registra-zione, fai delle prove anche senza l’uso della videocamera, magari da-vanti allo specchio o con qualcuno disponibile ad ascoltare. Ripeti più volte la tua presentazione e memo-rizza i passaggi più importanti.

Cosa dire?Inizia il tuo Video CV presentandoti (il tuo nome, quanti anni hai e dove vivi). Successivamente descrivi il tuo background accademico: in cosa ti sei laureato, quando, la vota-zione finale e le materie che hai ap-profondito durante gli studi. L’esposizione prosegue poi con le tue esperienze lavorative (ricor-dati di non tralasciare gli stage o i cosiddetti “lavoretti” se sei un neo-laureato), specificando la durata e le mansioni che hai esercitato. Un valore aggiunto sarà dato anche dall’esposizione delle proprie com-petenze trasversali, ovvero le doti acquisite o maturate durante tutte le esperienze vissute, siano esse ac-cademiche, lavorative o personali. Cerca di contestualizzare le tue skill spiegando in che contesto sono sta-te maturate e associandole ad una specifica esperienza. Un altro punto che non deve man-care riguarda le capacità e le com-petenze linguistiche ed informa-tiche. Un breve accenno alle tue aspettative e ai piani per il tuo fu-turo professionale completa il tuo Video CV.

Ore 10

Teatro Santa M

arta.

Beatrice, stud

entessa

dell’a rea linguistica

,

sta girando il su

o

Video CV

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Il colloquio di lavoro

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Come prepararsi al colloquio

Da molti il colloquio è considerato come un ostacolo difficoltoso da affrontare, un test in cui si viene valutati e messi alla prova dal recruiter che ti sta davanti. Se c’è questo tipo di approc-cio, il momento della selezione rischia di cari-carsi di ansia e di tensione e il candidato può compromettere la sua occasione di presentarsi con successo all’azienda e la possibilità di esse-re selezionato. Per affrontarlo con serenità, bisogna valutare il colloquio da un altro punto di vista, pensar-lo come un incontro, uno scambio tra chi offre delle competenze specifiche (candidato) e chi le sta cercando (azienda). E’ necessario infine sottolineare che il colloquio è un duplice pro-cesso decisionale: l’organizzazione sceglie tra i candidati e chi cerca lavoro sceglie tra le varie opportunità lavorative del mercato.

Saper anticipare i tempiNon ci sarà mai un colloquio simile ad un altro durante la tua carriera professionale. Le varia-bili sono molte e spaziano dalla tipologia (indi-viduale, di gruppo, test psico-attitudinale), alla natura dell’intervista (conoscitiva, motivazio-nale, tecnica) fino ad arrivare al contenuto delle domande che ti verranno poste. Il primo passo, in ogni caso, sarà arrivare preparati. E’ essenziale raccogliere quante più informazio-ni possibili sull’azienda presso la quale svolgerai il colloquio e sulle caratteristiche e competenze richieste ai potenziali candidati. Parte della ri-cerca è già stata svolta durante la preparazione della tua candidatura. Ancora una volta visita il sito dell’azienda, informandoti sulla sua mis-sion e sui suoi valori. Metti in atto anche azioni di networking via social network contattando chi ha già lavorato presso quella società. Con-sidera inoltre possibili contatti personali che potrebbero darti qualche informazione in più sull’azienda. Ciò darà prova del tuo interesse per quell’organizzazione e della tua personalità proattiva, in quanto ti sarai già informato sulla loro attività prima di conoscerli di persona.

Prepara delle domande da fare al selezio-natore riguardo all’azienda (“quante persone lavorano in questa area?”, “con quali altri uffici collaborate?”), alla posizione (quali sono i pro-getti/responsabilità che assegnate normalmen-te ad un neolaureato?”), e alla carriera (“qual è il percorso di crescita professionale che voi offrite?”, “come è valutata la performance del dipendente?”). Evita domande inappropriate come “qual è lo stipendio base di un neolaure-ato?”, “quali sono i benefit che offrite?”, “quanti giorni di vacanza sono concessi all’anno?”. Que-sti quesiti si potranno porre in un secondo mo-mento, quando si è sicuri che il colloquio abbia avuto buon esito.

Sapersi presentare Prima di tutto, è buona regola non arrivare mai in ritardo ad un colloquio. Meglio essere lì qual-che minuto in anticipo che presentarsi dopo l’o-rario prefissato. Se non conosci personalmente la sede dell’azienda, informati su come arrivarci e su quanto tempo si impiega per raggiunger-la. Salva il numero di telefono del recruiter per avvisarlo nel caso in cui fossi in ritardo. Porta con te una copia del tuo Curriculum e, se ri-chiesti, dei documenti ulteriori (certificati di corsi, copia del diploma di laurea, ecc.). Prima di affrontare il colloquio “ripassa” le infor-mazioni che sono riportate nel tuo CV, in parti-colare le date, questo faciliterà la presentazione del tuo profilo accademico e professionale. Se nella tua carriera dovessero essere presenti dei dati meno favorevoli (interruzione degli studi, cambio di corso di laurea, laurea conseguita dopo anni di fuori corso, ecc.), evita la reti-cenza o il silenzio, ma parlane apertamente in modo maturo motivando le tue scelte e dimo-strando la volontà di migliorare in futuro.

E’ importante preparare anticipatamente delle risposte alle domande più ricorrenti in fase di colloquio e allenarsi ad esporle chia-ramente. Ciò che dici dovrà trasmettere la tua motivazione, le tue competenze e il tuo poten-ziale. Da ogni area di indagine, il selezionatore rileverà determinati aspetti del tuo profilo. Le domande inerenti la sfera degli studi serviran-no a fargli capire se il tuo percorso studiorum fa matching con la mansione da svolgere e se le tue competenze tecniche sono abbastanza approfondite per ricoprire quel ruolo. I quesiti sull’esperienza lavorativa ed eventuali tappe significative del tuo sviluppo professionale fa-ranno emergere il modo in cui lavori, le respon-sabilità che ti erano state affidate ed eventuali promozioni e riconoscimenti. Infine, le doman-de personali sono utili per testare il tuo grado di motivazione, la coerenza delle tue aspettative rispetto alla posizione offerta e le cosiddette soft skill (competenze trasversali). Potrebbe essere utile trovare per ogni capacità e competenza richiesta dalla posizione per cui ti candidi un collegamento diretto con le situa-zioni che ti hanno fatto maturare tali abilità. Ri-corda che gli esempi pratici sono più efficaci rispetto ad informazioni astratte. Nel caso in cui tu non possedessi alcune delle skill richie-ste, dimostrati proattivo ed esprimi il desiderio di migliorare e di sviluppare un’esperienza di crescita professionale proprio in quella deter-minata area. A domande tipiche come “perché si è candida-to presso la nostra azienda?”, “quali sono i suoi punti di forza e i suoi punti deboli?”, “quali sono i suoi obiettivi a lungo termine?”, “come si im-magina una giornata di lavoro presso la nostra organizzazione?” ed infine “perché dovremmo scegliere proprio lei?”, preparati attraverso un attento processo di autovalutazione. Al mo-mento della tua presentazione, oltre ai punti di forza, affronta anche i tuoi punti deboli rive-landoti pronto a cambiare in meglio.Preparati infine a ricevere domande inaspettate e spiazzanti poste dal recruiter con un ritmo in-calzante e talvolta volutamente aggressivo (“A cosa pensi quando sei da solo in auto?”, “Come si fa un panino al tonno?”, “Quante palline da golf servono per riempire una stanza?”). È La cosiddetta stressed interview, che ja lo scopo di verificare la tua capacità di reagire in situazioni pressanti e di stress.

Saper comunicare La cosa fondamentale rimane comunque esse-re se stessi e non mentire mai. Il rapporto con l’azienda deve da subito essere basato su una reciproca fiducia. Se si comincia a recitare una parte, è molto probabile che si venga facilmente smascherati dal selezionatore.E’ naturale essere un po’ agitati durante il col-loquio, un buon recruiter lo comprenderà e cercherà di metterti a tuo agio. La troppa esu-beranza, l’eccessiva timidezza o un comporta-mento sulla difensiva possono essere dei fattori discriminanti. Meglio mantenere un atteggia-mento calmo e spontaneo e dimostrarti aperto al dialogo. Positività e motivazione vengono valutati come valore aggiunto al tuo profilo. Ormai è risaputo che anche la comunicazione non verbale dice tanto di una persona. Un tono chiaro e deciso è sinonimo di sicurezza, così come una postura eretta e lo sguardo rivolto verso il selezionatore, mentre il troppo gesti-colare può dare l’impressione di avere davanti un candidato un po’ troppo nervoso. È buona norma cercare di controllare il proprio linguag-gio del corpo, pur se molto difficile in situazioni cariche di un certo livello di stress, per non dare un’immagine diversa da quello che si sta comu-nicando a voce al selezionatore. Comunicazio-ne verbale e non verbale devono quindi essere coerenti e trasmettere lo stesso messaggio. At-traverso una gestualità istintiva e naturale, ma non esagerata, esprimi coinvolgimento, parteci-pazione e interesse e dai l’impressione di esse-re a tuo agio davanti al recruiter. Anche l’aspetto comunica molto della persona-lità di una persona. Evita tutti gli eccessi di per-sonalismo, come un abbigliamento eccentrico o, per le donne, un trucco troppo pesante. E’ preferibile adottare uno stile sobrio, adeguato tuttavia all’azienda per cui ti candidi. Nell’abbi-gliamento scelto devi però sentirti a tuo agio e dimostrarti disinvolto per trasmettere sicurez-za nel tuo modo di essere. L’aspetto infine deve sempre essere curato e in ordine.

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Le tipologie di colloquio

Non tutte le assunzioni passano attraverso un unico colloquio individuale. Per testare le tue competenze molte aziende utilizzano diver-si criteri di selezione che frequentemente prevedono più di uno step. Se le aziende di piccole e medie dimensioni utilizzano come principale strumento di selezione il colloquio conoscitivo, le grandi organizzazioni si affidano a selezioni più strutturate e approfondite svolte in alcuni casi da consulenti esterni professioni-sti nel campo del recruiting.

Il colloquio conoscitivoHa una durata massima di 20/30 minuti e si può paragonare ad un’intervista centrata su una serie di domande con cui si vuole valuta-re la tua preparazione e la tua motivazione a lavorare presso quella specifica azienda. Lo scopo del colloquio è determinare il livello di compatibilità tra il tuo profilo e l’organizzazio-ne. Durante il colloquio ti verranno fornite altre-sì informazioni sull’azienda e sulle attività che il neoassunto dovrà svolgere. Questo primo step può essere condotto dai responsabili delle Ri-sorse Umane (potresti avere di fronte a te più di una persona) e rappresenta un momento per scambiarsi informazioni, un’occasione dove entrambe le parti hanno qualcosa da offrire: l’azienda una futura carriera professionale e il candidato le sue capacità e le competenze che lo contraddistinguono.La selezione può terminare con il colloquio co-noscitivo oppure procedere con un secondo incontro dove verrai sottoposto ad un’ulteriore verifica delle tue conoscenze.

Il colloquio tecnicoSi svolge di norma dopo l’intervista conoscitiva. Nel colloquio tecnico, dove si valuta la tua co-noscenza specifica in un determinato ambito professionale, devi dare prova delle tue capacità nell’affrontare le attività che svolgerai, se assun-to. A differenza del primo colloquio, l’incontro viene tenuto dai responsabili della specifica area di inserimento che possono richiedenderti la ri-soluzione di una situazione problematica che si potrebbe creare all’interno dell’azienda testan-do il tal modo le tue conoscenze accademiche, il

tuo metodo di lavoro e le tue abilità di problem-solving. Per affrontare questo tipo di colloquio è necessaria una preparazione più approfondita, e soprattutto tecnica, sulla materia specifica del lavoro per cui ti candidi. E’ molto probabile che in questa fase della selezione vengano testate an-che le tue competenze linguistiche con alcune do-mande di carattere generale o più specialistiche.

Il colloquio di gruppoUtilizzato principalmente dalle grandi azien-de come step iniziale della selezione per os-servare come il candidato si comporta in una situazione di gruppo e in che modo mette in pratica le sue capacità nel perseguire un obiet-tivo o nell’elaborare un progetto comune entro i tempi previsti. Il colloquio di gruppo permette quindi di evidenziare nei candidati le loro abilità di leadership, di lavorare in gruppo, di mediazio-ne, di gestione del conflitto e di pianificare un progetto. Il team, formato generalmente da 5 a 10 candidati, viene studiato direttamente dai recruiter che rimarranno in aula ad osservare e a prendere appunti. Anche in questo caso, il modo migliore per affrontare il colloquio di gruppo è essere te stesso. Il selezionatore si accorgerà subito se stai recitando una parte o se ti senti a tuo agio nel ruolo che hai assunto. non c’è infatti un atteggiamento vincente da seguire durante il lavoro in team. Non è detto che chi dimostra un forte spirito di leadership o si riveli più estro-verso rispetto agli altri sia poi scelto, poiché la selezione si basa di fatto sulle caratteristiche del profilo ricercato dalle aziende. In generale, ciò che i selezionatori giudicano un “buon can-didato” è colui che riesce a contribuire in modo costruttivo e non invadente alla risoluzione del progetto, a comunicare con tutti i membri del team accogliendo le opinioni altrui, coinvolgen-do anche i più introversi, e a mediare nel caso in cui ci fossero delle discussioni all’interno del gruppo. In altre parole, viene valutato positiva-mente chi fa di tutto per assicurare la buona riuscita del progetto interagendo con tutti e co-ordinando i partecipanti. Chi supera il colloquio di gruppo sarà convocato per un’intervista indi-viduale dove si discuterà della sua prestazione

precedente e si analizzeranno, se ci sono, i pun-ti deboli della sua perfomance.

I test psico-attitudinaliOltre ai colloqui individuali e di gruppo esistono anche altri criteri di selezione: i test psico-attitu-dinali, cioè delle domande a riposta multipla a cui è necessario rispondere in un arco di tempo molto limitato. Queste prove si strut-turano in test linguistici, matematici aritmetici e deduttivi e si utilizzano per misurare le the ca-pacità intellettive, nonché le tue attitudini verso una precisa professione. Test di questo tipo ven-gono impiegati per effettuare una prima scre-matura importante e in situazioni in cui alla selezione siano presenti molti candidati. Sono test obiettivi e imparziali e non tengono conto di competenze più soggettive che posso-no emergere attraverso un colloquio individuale con il selezionatore. È necessario saper gestire bene il tempo per la prova e non perderne trop-po a riflettere su una domanda di cui non sai la risposta. Chi ottiene i migliori risultati nei test è chiamato poi ad affrontare un’ulteriore selezio-ne tramite il colloquio individuale.

Il dopo-colloquioDi norma, la stretta di mano finale con il recruiter è anticipata dalla domanda da parte del can-didato sui tempi di attesa per l’esito della selezione. Dopo il colloquio, sii discreto nell’in-formarti sul feedback: atten-di una o due settimane prima di contattare l’azienda (di solito alcune selezioni hanno un pro-cesso molto lungo) e soprattutto rispetta i tempi che il seleziona-tore ti ha dato. Ripensa alla tua performance e ripercorrila dal punto di vista del recruiter: valuta se sei stato sciolto e spontaneo, se hai trasmes-so entusiasmo o se eri intimidito, se sei riuscito a dire tutto ciò che volevi e, più in generale, se ci sono stati dei momenti dell’intervista dove potevi fare meglio. Queste riflessioni ti saran-no utili per migliorare eventuali prossi-mi colloqui.

Se il feedback del colloquio è positivo da parte dell’azienda, pondera bene la tua scelta: non sei costretto ad accettare qualsiasi offerta an-che se non in linea con i tuoi obiettivi professio-nali, ma tieni in mente, in particolare se sei alla ricerca di un primo impiego, che ogni lavoro può essere importante per farti maturare delle competenze. Questo vale anche nel caso ti venga proposto uno stage: non rifiutare un’of-ferta di tirocinio a priori perché potrebbe fornir-ti le basi per una futura carriera nel campo di tuo interesse. Vedila invece come un’opportuni-tà per professionalizzarti. Infatti, non è esclusa la possibilità che l’azienda possa decidere di assumerti alla fine dello stage.Nel caso in cui l’esito sia negativo, non consi-derare il colloquio un fallimento, ma prendilo come una prova che ti ha allenato per le pros-sime interviste.

IL CANDIDATO IDEALE…

- e’ puntuale

- evita di farsi accompagnare al colloquio da

amici o parenti

- indossa vestiti sobri e in linea con lo

stile

aziendale

- spegne il cellu lare durante l’ incontro con i

recruiter

- conosce gia ’ l’azienda per cui si candida

- ha un atteggiamento sicuro, convincente e

motivato

- le sue risposte non sono monosillabi

- non parla male del suo ex-datore di lavoro o

dei suoi colleghi

- non fa subito accenno al compenso che gli

spetta

- ammette i propri difetti ma si dimostra pront

o

a migliorare

- non telefona il giorno dopo del colloquio per

sapere com’e’ andata

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Il Servizio Stage e Placement

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Il Servizio Stage Italia

Lo stage (o tirocinio) è un periodo di orienta-mento e formazione on the job che aiuta lo studente o neolaureato a mettere in opera le conoscenze apprese all’università e ad acqui-sire competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro.La normativa vigente che disciplina gli stage sta-bilisce non solo le modalità di organizzazione e i requisiti per l’avvio del tirocinio, ma anche diritti e doveri dello stagista, della struttura che lo ospi-ta e della struttura che organizza lo stage. L’Università Ca’ Foscari garantisce ai suoi stu-denti e neolaureati l’avvio e la gestione delle at-tività di tirocinio su tutto il territorio nazionale attraverso il Servizio Stage.

RicercaloPuoi rivolgerti al Servizio Stage per avere in-formazioni e un supporto nella prima fase di ricerca di un’offerta di stage coerente con il tuo percorso universitario. Per scegliere la struttura più adatta in cui svol-gere il periodo di tirocinio avrai a disposizione, all’interno della tua area riservata, una lista di offerte a cui poterti candidare attraverso la compilazione di un form online, e un elenco del-le aziende già convenzionate con l’Ateneo. Hai inoltre la possibilità di proporre un nuovo ente ospitante.

CandidatiUna volta che hai individuato nella bacheca delle offerte di stage le proposte più idonee al tuo profilo e ai tuoi interessi personali, puoi provvedere a candidarti autonomamente. Ogni settimana potrai infatti presentare fino a quat-tro candidature tramite l’apposita applicazione Richiesta di segnalazione alle aziende. Con questa procedura sarà possibile inviare i pro-pri dati personali direttamente ai responsabili aziendali. Nel caso in cui tu sia interessato ad una parti-colare azienda o ente che al momento non ha attiva nessuna offerta di stage dovrai per prima cosa accertarti che l’azienda sia convenzionata con l’Ateneo attraverso il link Elenco aziende convenzionate e successivamente procedere autonomamente a contattare i referenti. Se l’a-zienda non ha ancora stipulato una convenzio-ne con Ca’ Foscari, dovrai far compilare all’ente ospitante un form per attivarla.

AvvialoUna volta che sceglierai la struttura in cui svol-gere lo stage, dovrai individuare un tutor uni-versitario e un tutor aziendale con i quali andrai a compilare il progetto formativo che formalizzerà l’avvio del tirocinio. Procederai quindi alla compilazione online della modulisti-ca prevista.

ContattiT 041 2347575 / 7953

F 041 2347954

[email protected]

www.unive.it/stage

Il Servizio Stage Estero

Il Servizio Stage Estero si occupa dell’organiz-zazione e gestione di periodi formativi e profes-sionalizzanti in contesti di lavoro internazionali.Trascorrere un periodo di formazione profes-sionalizzante all’estero permette di avere un primo contatto con il mondo del lavoro in-ternazionale, quindi la conoscenza e il con-fronto con strutture socio-economiche diverse da quelle di provenienza; serve a migliorare le proprie conoscenze linguistiche e consen-te di sviluppare importanti competenze (soft skills) quali l’autonomia, l’adattamento a nuovi ambienti sociali, la comunicazione, l’orienta-mento al risultato e lo spirito di iniziativa che possono essere poi trasferite in qualsiasi con-testo di lavoro futuro. L’esperienza di stage rappresenta, quindi, uno degli aspetti più qualificanti del percorso for-mativo e tende a caratterizzare sempre di più il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro.Il network di enti convenzionati, in costante am-pliamento, annovera aziende, ONG, camere di commercio, istituti di ricerca, associazioni cul-turali, musei, gallerie d’arte, scuole di lingua, etc.

offerte di stage all’estero Le offerte sono rivolte a studenti e neolaureati e le mete di destinazione comprendono Paesi europei ed extra-europei. I tirocini all’estero sono svolti sulla base di apposite convenzioni (Internship Agreements) che disciplinano i rapporti tra gli enti coinvolti nelle attività di sta-ge; inoltre, per ogni singolo stagista/tirocinante viene redatto un progetto formativo e di orien-tamento (Training agreement) che definisce gli obiettivi e le attività dello stage.In occasione dei periodi di candidatura puoi consultare la bacheca dei partner ospitanti all’interno dell’Area Riservata del sito d’Ateneo.

Erasmus+ per tirocinioIl Programma Erasmus+ per tirocinio permet-te agli studenti iscritti ai corsi di laurea, laurea magistrale e dottorato di ricerca di svolgere un tirocinio retribuito presso enti ospitanti conven-zionati, in uno dei Paesi dell’Unione Europea

Progetto Ca’ Foscari “in rete”: diplomatica!Il “Progetto Ca’ Foscari “in rete”: diplomatica!”, nato dalla collaborazione fra Ca’ Foscari e le Rappresentanze Diplomatiche del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Interna-zionale (MAECI), offre la possibilità agli studenti dei corsi di laurea e laurea magistrale di svolge-re un tirocinio con borsa presso alcune sedi del-la rete diplomatica all’Estero.

tirocini mAECI – mIUR - Fondazione CRUI Il “Programma di tirocini MAECI–MIUR–Fon-dazione CRUI” nasce con l’obiettivo di far ac-quisire allo studente di laurea magistrale una conoscenza diretta e concreta delle attività istituzionali svolte dal MAECI nel quadro della campagna a sostegno della candidatura italia-na al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Ca’ Foscari Desk in the WorldInserito nelle Camere di Commercio italiane nel mondo, il “Ca’ Foscari Desk in the World” dà l’op-portunità a studenti e neolaureati di creare un vero e proprio ponte tra l’Ateneo, i giovani e le aziende presenti nel Paese estero in cui il desk è logisticamente inserito, per favorire lo sviluppo di rapporti bilaterali a livello istituzionale, socio – culturale e commerciale.

ContattiT 041 2347575 / 7565

F 041 2347954

[email protected]

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www.unive.it/stage

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Come prepararsi allo stage

Lo stage costituisce un’occasione di conoscen-za diretta del mondo del lavoro e ti consente di acquisire una specifica professionalità dandoti l’opportunità di sperimentare una situazione concreta di vita aziendale. Molte aziende, so-prattutto quelle più grandi e strutturate, con-siderano lo stage come il primo, e più diretto, canale d’inserimento nel mondo del lavoro. Pro-prio per questi motivi è importante scegliere accuratamente la struttura presso cui svolgere il tirocinio e l’area di inserimento più idonea al tuo percorso formativo e agli interessi profes-sionali.

Fissa un obiettivoLo stage deve essere coerente con il tuo profilo di studio: è infatti l’occasione in cui mettere in pratica le conoscenze acquisite durante il tuo percorso accademico ed acquisire nuove capa-cità professionali. Perché l’esperienza di stage risulti positiva, le attività che andrai a svolgere, quelle cioè ripor-tate nel progetto formativo, non devono essere né dequalificanti né di eccessiva responsabilità. Sarebbe preferibile, all’inizio dello stage, discu-tere con il tuo tutor aziendale per fissare gli obiettivi che vuoi raggiungere alla fine di questa esperienza, pianificare un piano di lavoro e in-dividuare una tua posizione e ruolo all’interno dell’organizzazione. Un follow-up costante con il tuo responsabile ti sarà d’aiuto per monitorare l’andamento del tuo stage.

Sii flessibileDurante uno stage è normale svolgere anche attività di “basso profilo” come fare le fotoco-pie, creare una tabella in Excel o inserire dei dati in un database. Sono compiti che devi essere pronto a svolgere ricordando che anche queste mansioni elementari servono per imparare a la-vorare. La cosa importante è che queste attività non occupino la maggior parte del tuo tempo in ufficio. Se questo dovesse accadere, discuti con il tuo tutor su come applicare al meglio le tue competenze.

Flessibilità anche da un altro punto di vista, quello della mobilità. Nel caso in cui uno stage interessante richieda un trasferimento in un’al-tra città, è importante saper cogliere l’occasio-ne e non fare della distanza un ostacolo insor-montabile.

Dimostrati serio e motivatoMantieni un atteggiamento positivo e proposi-tivo: ascoltare ed apprendere con attenzione i consigli provenienti dall’ambiente circostante è fondamentale non solo per suscitare una buo-na impressione ma soprattutto per migliorare le tue competenze e trovarti più preparato alla prossima esperienza lavorativa. Stai attento alle scadenze che ti vengono assegnate e af-fronta ogni mansione a te affidata seriamente.

Raccogli informazioni e fai networkDurante il tuo stage cerca di imparare il più pos-sibile su quel determinato settore professiona-le e sull’organizzazione in cui stai lavorando. Fai network, cioè, crea dei contatti con più persone possibili all’interno del tuo ambiente di lavoro perché la loro conoscenza potrebbe rivelarsi utile per la tua futura carriera professionale.Anche dopo aver seguito questi consigli è bene ricordare che lo stage non implica nessun ob-bligo di assunzione da parte dell’azienda ospi-tante. E’ meglio vivere l’esperienza pienamente, dimostrandoti propositivo, aperto ad imparare e disponibile a metterti in gioco.

Il Servizio Placement

Il Servizio Placement è un sistema integrato di attività e servizi di consulenza ed orientamen-to per favorire l’integrazione tra l’Università e il mondo del lavoro, anche internazionale. Si rivol-ge a studenti, laureati ed imprese.

Placement DeskServizio di consulenza per aiutare gli studenti e neolaureati di Ca’ Foscari a costruire in maniera consapevole il proprio progetto professionale e pianificare in modo mirato la ricerca attiva di lavoro in Italia e all’estero. Offre il servizio di CV Check, consulenza per l’orientamento profes-sionale, supporto per la ricerca attiva del lavoro e mediazione tra chi cerca e chi offre lavoro.

Il tuo curriculum per il PlacementBanca dati dei curriculum vitae di stu-denti, laureandi e neolaureati cafoscari-ni per favorire l’ingresso nel mondo del la-voro e l’incontro tra domanda e offerta. Dando l’autorizzazione all’intermediazione il curriculum vitae potrà essere rilasciato ad aziende e/o enti che hanno posizioni aperte; sarà inoltre possibile ricevere newsletter su ini-ziative di recruiting, progetti e opportunità di in-serimento, oltre che su tutti i servizi e le attività dei Settori Stage e Placement.

Garanzia Giovani - Youth CornerL’Università Ca’ Foscari Venezia è parte attiva del Programma Garanzia Giovani, sia in qualità di Youth Corner presso il Servizio Placement sia come capofila o partner in progetti di accompa-gnamento al lavoro.

offerte di Lavoro Bacheca online di offerte di lavoro articola-ta nelle sezioni dedicate alle aree disciplinari dell’Ateneo, alle persone appartenenti alle cate-gorie protette e ai lavori occasionali per studen-ti. Per candidarsi è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae ai riferimenti aziendali indicati in calce ad ogni singola offerta. Guida alle ProfessioniStrumento consultabile online che offre una pa-noramica delle principali professioni alle quali si può accedere dopo aver completato un per-corso di studio presso l’Ateneo, illustrando per ognuna le caratteristiche principali, l’ambito di impiego e le competenze distintive.

ContattiT 041 2347575 / 7508

F 041 2347954

[email protected]

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Laboratori di orientamento

F inance Day

Career Day

Placement Desk

Laboratori di orientamento al lavoroLaboratorio con esercitazioni pratiche sugli strumenti indispensabili per un efficace inseri-mento professionale: Curriculum Vitae, lettera di presentazione, colloquio di selezione, orien-tamento alla cultura e all’organizzazione azien-dale anche in chiave internazionale.

Laboratori sull’autoimprenditorialitàLaboratori e workshop finalizzati alla defini-zione di progetti per lo sviluppo d’impresa e la diffusione della cultura imprenditoriale. I prin-cipali temi trattati sono: analisi delle risorse e delle competenze individuali, business plan, analisi di mercato, marketing e comunicazione, governance e responsabilità sociale d’impresa. Viene inoltre dedicato uno spazio alle principa-li informazioni su finanziamenti e progetti per l’imprenditoria giovanile e femminile.

Incontri con i professionistiWorkshop di presentazione delle realtà occu-pazionali e delle figure professionali emergenti, con il coinvolgimento di esperti del settore. In-contri one to one con Cafoscarini di successo. Questi eventi sono organizzati in collaborazione con Ca’ Foscari Alumni.

L’azienda ti cerca e A colloquio con l’aziendaIncontri in Ateneo o visite aziendali in cui l’im-presa illustra la propria attività e struttura or-ganizzativa, le opportunità di inserimento lavo-rativo e le modalità di selezione dei potenziali candidati. Al termine della presentazione i par-tecipanti possono consegnare il proprio Curri-culum e svolgere brevi colloqui conoscitivi con i responsabili delle risorse umane.

Career Day/ Finance day Giornate in Ateno dedicate al recruiting, dove i laureandi e neolaureati potranno incontrare personalmente i responsabili delle aziende pre-senti e conoscere da vicino il mondo del lavoro e le sue concrete opportunità.I partecipanti potranno visitare gli stand delle aziende, presentare i propri CV, sostenere brevi colloqui conoscitivi ed acquisire informazioni sui profili professionali ricercati, sulle compe-tenze richieste, sulle possibilità di carriera e modalità di selezione. Durante l’evento sono or-ganizzati anche laboratori, seminari e presenta-zioni aziendali.

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Contenuti a cura diL. Bobbo - Servizio PlacementIdeazioneR. Zanandrea - Servizio PlacementProgetto grafico e impaginazioneG. Possamai - Servizio Eventi e Relazioni con il Pubblico

StampaGrafiche Veneziane

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mi metto al lavorostrumenti utili per un buon inizio

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