Metodi per la valutazione delle abitudini e dei consumi alimentari Gianvincenzo Barba Epidemiologia...

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Metodi per la Metodi per la valutazione delle valutazione delle

abitudini e dei abitudini e dei consumi consumi

alimentarialimentariGianvincenzo Barba

Epidemiologia e Genetica delle Popolazioni Istituto di Scienze dell’Alimentazione Consiglio Nazionale delle Ricerche

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Manuale di Sorveglianza Nutrizionale, 2003

GB ISA-CNR 2010

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B. CONDITIONS ALLOWING TO INFER CAUSALITY WHEN EVIDENCE FROM

RANDOMISED CONTROLLED TRIALS IS NOT AVAILABLE

A. FACTORS HAMPERING THE DEMONSTRATION OF CAUSE/EFFECT RELATIONSHIPS BETWEEN FOODS/NUTRIENTS INTAKE AND RISK OF DISEASE

•Biological variability (interaction between different nutrients in multiple combinations)

•Biological variability (multiple mechanisms of disease)

•Heterogeneity in individual genetic background

•Inaccurate estimate of individual lifetime dietary intakes

•Long-term RCTs difficult to perform

•The associations detected are biologically plausible (best if supported by results of

clinical and/or laboratory experimental investigation)

•A dose-effect relationship is apparent between exposure to the nutrient and the

probability of disease

•The results of the various studies are consistent with each other

Strazzullo et al, NMCD 2004

GB ISA-CNR 2010

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Rotilio et al, NMCD 2004

GB ISA-CNR 2010

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Basel (1993)

Western Electric (1995)

Zutphen (1996)

Gale (1996)

Shanghai (1997)

ATBC (2000)

Iowa Women Health (2000)

0.50 0.75 1.00 1.25 0.50 0.75 1.00 1.25 0.25 0.50 0.75 1.00 1.25

Ascorbic acid -tocopherol -carotene

Strazzullo et al, NMCD 2004

COHORT STUDIES ON DIETARY INTAKE OR PLASMA LEVELS OF ANTIOXIDANTS AND

RISK OF STROKE

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Manuale di Sorveglianza Nutrizionale, 2003

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SCELTA DEGLI INDICATORI NELLA SCELTA DEGLI INDICATORI NELLA PIANIFICAZIONE DI STRATEGIE DI TUTELA PIANIFICAZIONE DI STRATEGIE DI TUTELA

DELLA SALUTE PUBBLICADELLA SALUTE PUBBLICA

Indicatori di rischio dietetico

Indicatori di rischio non-dietetico

Indicatori di stato pre-clinico

Indicatori di esito

Composizione dieta (in toto o relativamente a specifici nutrienti)

Stile di vita e ambiente

Endpoints surrogati

Endpoints primari

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RELAZIONI TRA EXPOSURE E RELAZIONI TRA EXPOSURE E OUTCOMESOUTCOMES

INDICATORI DI RISCHIO

DIETETICO (Exposure)

INDICATORI DI RISCHIO PRE-

CLINICO (Endpoints surrogati)

INDICATORI DI ESITO (Endpoints

primari)

INDAGINE CLINICA

EPIDEMIOLOGIA

NUTRIZIONALE GB ISA-CNR 2010

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INDICATORI DI RISCHIO INDICATORI DI RISCHIO DIETETICODIETETICO

DATI PRIMARI

DATI SECONDARI

• Dati raccolti nel corso di indagini conoscitive realizzate ad hoc

• Dati già esistenti, raccolti da Istituzioni pubbliche o private per altri scopi

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INDICATORI DI RISCHIO INDICATORI DI RISCHIO DIETETICO: RACCOLTA DI DIETETICO: RACCOLTA DI

DATI SECONDARIDATI SECONDARI• Indagini realizzate per altri scopi

• Valutazione della qualità dei dati raccolti (tecnici e qualitativi)

In Europa:

• Food Balance Sheets

• Households Surveys

In Italia:

• Indagine sul Consumo delle Famiglie (Households Surveys)

• Bilancio Alimentare Nazionale (Food Balamce Sheets)

• Indagini Multiscopo

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INDICATORI DI RISCHIO DIETETICO: DATI PRIMARI vs. INDICATORI DI RISCHIO DIETETICO: DATI PRIMARI vs. SECONDARISECONDARI

FREQUENZA DI CONSUMO DI ACQUE MINERALI IN UN FREQUENZA DI CONSUMO DI ACQUE MINERALI IN UN CAMPIONE DI POPOLAZIONE DELL’ITALIA CAMPIONE DI POPOLAZIONE DELL’ITALIA

MERIDIONALE (Progetto Calciopiù)MERIDIONALE (Progetto Calciopiù)

Barba et al., ADI Magazine, 2005

I CONSUMI DELLE FAMIGLIE - ISTAT

1/2

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INDICATORI DI RISCHIO DIETETICO: DATI PRIMARI vs. INDICATORI DI RISCHIO DIETETICO: DATI PRIMARI vs. SECONDARISECONDARI

FREQUENZA DI CONSUMO DI ACQUE MINERALI IN UN FREQUENZA DI CONSUMO DI ACQUE MINERALI IN UN CAMPIONE DI POPOLAZIONE DELL’ITALIA CAMPIONE DI POPOLAZIONE DELL’ITALIA

MERIDIONALE (Progetto Calciopiù)MERIDIONALE (Progetto Calciopiù)

Barba et al., ADI Magazine, 2005

www.consac.it

2/2

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INDICATORI DI RISCHIO NON-DIETETICO: DATI PRIMARI vs. INDICATORI DI RISCHIO NON-DIETETICO: DATI PRIMARI vs. SECONDARISECONDARI

PREVALENZA DI SOVRAPPESO E OBESITÀ IN UN PREVALENZA DI SOVRAPPESO E OBESITÀ IN UN CAMPIONE DI BAMBINI IN ETÀ SCOLARE IN CAMPANIA CAMPIONE DI BAMBINI IN ETÀ SCOLARE IN CAMPANIA

(Progetto ARCA)(Progetto ARCA)

Barba et al., NMCD, 2006

INDAGINE MULTISCOPO - ISTAT

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INDICATORI DI RISCHIO INDICATORI DI RISCHIO DIETETICO: DIETETICO: VERIFICA E VERIFICA E

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI DATI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI DATI SECONDARISECONDARIOBIETTIVO:

• ridurre la probabilità di errore nella stima del dato

STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL DATO:

• Trattamento dei dati (registrazione, informatizzazione, codifica)

• Revisione dei dati (manuale, automatica)

• Tecnica di correzione dei dati (es. ‘Metodi e Norme’ nei rapporti ISTAT)

STRUMENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL DATO:

• Validazione incrociata con altri database

• Selezione degli indicatori di rischio più sensibili per l’outcome prefissato

• Contestualizzazione del dato rispetto alle condizioni socio-sanitarie

• Correzione per edibilità e scarto

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CORRETTIVI RELATIVI ALL’EDIBILITÀ E SCARTO PER IL CORRETTIVI RELATIVI ALL’EDIBILITÀ E SCARTO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI DATI SECONDARIMIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI DATI SECONDARI

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Ditte et al., BMJ, 2003

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Ditte et al., BMJ, 2003

RESULTS - 1

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Ditte et al., BMJ, 2003

RESULTS - 2

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STRENGTHS AND WEAKNESSES OF STRENGTHS AND WEAKNESSES OF THE STUDYTHE STUDY

Ditte et al., BMJ, 2003

STRENGTHS:

• Large sample size

•Alcohol intake is often misreported: over- or under-estimation is limited

• Data collected over a large period of time

• Geographical and socio-economical adequacy of the sample

WEAKNESSES:

• Lack of background information of participants

• Limited to items bought in the supermarket

• Who comsumes What

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INDICATORI DI RISCHIO INDICATORI DI RISCHIO DIETETICO: RACCOLTA DI DIETETICO: RACCOLTA DI

DATI PRIMARIDATI PRIMARI• Indagini realizzate ad hoc

• Ottimizzazione raccolta dati: siti sentinella, campioni rappresentativi

• Consumi alimentari (aspetti quantitativi)

• Adeguatezza nutrizionale (aspetti qualitativi)

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ELEZIONI: PRIMO EXIT POLL NEXUS, UNIONE IN TESTA  Unione in netto vantaggio alla Camera e al Senato nel primo exit poll della Nexus. Il sondaggio alla Camera assegna allo schieramento di centrosinistra dal 50 al 54% dei voti. Alla Cdl la stima prevede una percentuale di voti dal 45 al 49%. Il primo exit poll della Nexus relativo ai seggi del Senato assegna all'Unione un numero di seggi da 159 a 170 seggi contro i 139-150 attribuiti alla Cdl. (ANSA, 10 aprile 2006)

OTTIMIZZAZIONEOTTIMIZZAZIONE

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OTTIMIZZAZIONEOTTIMIZZAZIONE

VARIABILITÀVARIABILITÀ

CAMPIONAMENTO

(Epidemiologia)

CONTESTUALIZZAZIONE

(Clinica)

• Fattori biologici

• Fattori ambientali

• Fattori socio-economici

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RACCOLTA DI DATI PRIMARIRACCOLTA DI DATI PRIMARI

• Indagini realizzate ad hoc

• Ottimizzazione raccolta dati: siti sentinella, campioni rappresentativi

• Consumi alimentari (aspetti quantitativi)

• Adeguatezza nutrizionale (aspetti qualitativi)

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STRUMENTI PER LA RACCOLTA DEI STRUMENTI PER LA RACCOLTA DEI DATI PRIMARI RELATIVI AI CONSUMI DATI PRIMARI RELATIVI AI CONSUMI

ALIMENTARIALIMENTARI

• DIETA ATTUALE (pesata, diario alimentare, recall)

• DIETA PASSATA (storia alimentare)

• DIETA ABITUALE (frequenza di consumo)

De Amicis, 1991

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STRUMENTI PER LA RACCOLTA DEI STRUMENTI PER LA RACCOLTA DEI DATI PRIMARI RELATIVI AI CONSUMI DATI PRIMARI RELATIVI AI CONSUMI

ALIMENTARIALIMENTARI

• DIETA ATTUALE (pesata, diario alimentare, recall)

• DIETA PASSATA (storia alimentare)

• DIETA ABITUALE (frequenza di consumo)

La scelta si basa su:

• Paziente

• Exposure

• Outcome

• Costi

• Esperienza personale

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DIARIO ALIMENTAREDIARIO ALIMENTARE

• Registrazione a cura del paziente di tutti i cibi e le bevande consumate nell’arco di uno specifico periodo di tempo.

• Ideale per i pazienti da responsabilizzare, come quelli con difficoltà a perdere peso, con disordini alimentari compulsivi (bulimia), per gli anoressici e i pazienti con diabete instabile.

• Associabile a pesata.

• Consumi espressi attraverso misure casalinghe.

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DIARIO ALIMENTAREDIARIO ALIMENTARE

• Variabilità temporale (raccolta dati in genere dai 3 ai 7 giorni, feriali e festivi).

• Molte persone non sono sufficientemente motivate a registrare i consumi.

• Necessità di personale qualificato (dietista) per rivedere e commentare il diario (ricette e preparazione dei cibi).

• Necessari ulteriori elementi (assunzione di supplementi, integratori, farmaci, ecc.) e accurate istruzioni per la compilazione.

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INCHIESTA SUI CONSUMI NELLE INCHIESTA SUI CONSUMI NELLE 24 ORE (RECALL)24 ORE (RECALL)

• Documenta le quantità di tutti i cibi e le bevande assunte da un individuo nelle 24 ore precedenti.

• Molte persone non ricordano cosa hanno mangiato e non sono in grado di stimare accuratamente le quantità consumate (flat slope syndrome: chi mangia poco sovrastima e chi mangia troppo sottostima).

• Fattore soggettivo preminente nell’affidabilità dei risultati.

• Ideale per pazienti diabetici, abituati a valutare esattamente la scansione temporale dei pasti, degli spuntini e delle iniezioni di insulina.

1/2

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CONSUMO ABITUALECONSUMO ABITUALE

• Documenta l’apporto dietetico abituale di un individuo, attraverso domande sulla prima colazione, il pranzo, la cena e gli spuntini.

• Molte persone non sono consapevoli delle loro abitudini alimentari ed affermano di non avere consumi abituali.

• Ideale per gli anziani, per valutare il numero di pasti consumati ( o saltati), i bambini e gli adolescenti, le cui diete non sono molto variate.

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QUESTIONARIO DI FREQUENZAQUESTIONARIO DI FREQUENZA

• Stima la frequenza e la quantità di cibo assunto durante un determinato periodo di tempo. - Quante volte consumi… durante la settimana? - Quante volte mangi fuori durante la settimana? - Per quanto tempo hai consumato …. con questa frequenza ?

• Richiede una lista di alimenti (items) con numerosità adeguata.

• Difficile da utilizzare per la valutazione delle abitudini alimentari in studi trans-culturali.

• Metodo ideale per valutare l’apporto dietetico di grassi, zucchero, prodotti caseari, frutta e/o verdura.

• Ideale per pazienti con malattie cardiovascolari, ipertensione, osteoporosi, per stabilire la necessità di integratori e per valutare le carenze nutrizionali dell’anziano.

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MODELLO FFQ (tipo Willett)MODELLO FFQ (tipo Willett)

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QUESTIONARIO DI FREQUENZA (tipo QUESTIONARIO DI FREQUENZA (tipo Willett)Willett)

UNITÀ DI MISURA CASALINGHEUNITÀ DI MISURA CASALINGHE

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• Una tazza da latte contiene circa 200 ml di prodotto

• Un cucchiaio raso contiene da 5 a 10 grammi di prodotto

• Un cucchiaio colmo contiene da 10 a 15 grammi di prodotto

• Un bicchiere da vino contiene circa 125 ml di prodotto, un bicchiere da acqua circa 150 ml

QUESTIONARIO DI FREQUENZA (tipo QUESTIONARIO DI FREQUENZA (tipo Willett)Willett)

UNITÀ DI MISURA CASALINGHEUNITÀ DI MISURA CASALINGHE

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ASL AV

1

ASL Na5

Regione CAMPANIAAss. Agricoltura

AAlimentazione nella limentazione nella RRegione egione CACAmpaniampania

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Modificato da Trevisan et al., 1992

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Manuale di Sorveglianza Nutrizionale, 2003

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Manuale di Sorveglianza Nutrizionale, 2003

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Manuale di Sorveglianza Nutrizionale, 2003

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RACCOLTA DEI DATI RACCOLTA DEI DATI PRIMARI: FONTI DI ERROREPRIMARI: FONTI DI ERRORE

• Modalità di somministrazione del questionario

• Caratteristiche dell’intervistatore (esperienza)

• Caratteristiche dell’intervistato (età, sesso, grado di istruzione, ecc.)

• Durata dell’indagine e dimensione del campione

• Variabilità intra-individuale

• Fattori psicologici, peso corporeo, presenza di malattia

• Traduzione in principi nutritivi

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Troiano et al., Quaderni ACP 2006

Elevato consumo di:Elevato consumo di:

FruttaFrutta

VerdureVerdure

MerendineMerendine

Bevande zuccherineBevande zuccherine

ElementariElementari

40%40%

42%42%

45%45%

16%16%

MedieMedie

45%45%

54%54%

33%33%

7%7%

SuperioriSuperiori

55%55%

54%54%

24%24%

4%4%

TITOLO DI STUDIO MATERNOTITOLO DI STUDIO MATERNO

LaureaLaurea

58%58%

52%52%

21%21%

0%0%

RACCOLTA DEI DATI PRIMARI: RACCOLTA DEI DATI PRIMARI: CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE

DELL’INTERVISTATODELL’INTERVISTATO

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Manuale di Sorveglianza Nutrizionale, 2003

RACCOLTA DEI DATI RACCOLTA DEI DATI PRIMARI: Variabilità intra-PRIMARI: Variabilità intra-

individualeindividuale

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Manuale di Sorveglianza Nutrizionale, 2003

RACCOLTA DEI DATI RACCOLTA DEI DATI PRIMARI: Variabilità intra-PRIMARI: Variabilità intra-

individualeindividuale

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RACCOLTA DEI DATI RACCOLTA DEI DATI PRIMARI: Traduzione in PRIMARI: Traduzione in

principi nutritiviprincipi nutritivi

• Conversione di unità di misura casalinghe in pesi e volumi

• Attribuzione di valore nutrizionale ad alimenti per similitudine

• Conversione in nutrienti in base a tabelle di composizione

• Effetto della preparazione dell’alimento

Modificata da: Manuale di Sorveglianza Nutrizionale, 2003

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RACCOLTA DEI DATI RACCOLTA DEI DATI PRIMARI: Traduzione in PRIMARI: Traduzione in

principi nutritiviprincipi nutritivi

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CALCIO E CALCIO E ADIPOSITADIPOSIT

ÀÀ

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Carruth & Skinner, Int J Obes, 2001

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Barba et al., Br J Nutr, 2005

• Diet records

•18 dietary in-home interviews over 70 months

• Registered dietitians

• Mothers

• Participants were trained in keeping their diet records

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BODY MASS INDEX ACCORDING TO BODY MASS INDEX ACCORDING TO FREQUENCY OF MILK CONSUMPTIONFREQUENCY OF MILK CONSUMPTION

Adjusted by age, sex, birth weight, physical activity, parental education, parental overweight.

Mean & 95% C.I.

16

18

20

22

poor moderate regular high

milk consumption

Kg/m2

P for trend < 0.001

Barba et al., Br J Nutr, 2005

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GB ISA-CNR 06

• Self-admistered semiquantitative FFQ

• Validated in adults (large populations)

• Correlation with diet record: r=0.45

• 120 food items

• Serving size

• Food preparation

Barba et al., Br J Nutr, 2005

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Milk, Dairy fat, Dietary calcium and Weight gain

A Longitudinal Study of Adolescents

Catherine S. Berkey, ScD; Helaine R. H. Rockett, MS, RD; Walter H. Willett, MD, DrPh; Graham A. Colditz, MD, DrPh

Arch Pediatr Adolesc Med, 2005;159:543-550

ARTICLE

GB ISA-CNR 2010

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Berkey et al., Arch Pediatr Adolesc Med, 2005

GB ISA-CNR 2010

Page 64: Metodi per la valutazione delle abitudini e dei consumi alimentari Gianvincenzo Barba Epidemiologia e Genetica delle Popolazioni Istituto di Scienze dellAlimentazione.

• Self-admistered semiquantitative FFQ (mailed)

• 3 data collections

• Validated in 9 to 13 years old children and adolescents (large populations)

• Correlation with 24 h recall: r=0.54

• 132 food items consumed over the past year

• Serving size

Berkey et al., Arch Pediatr Adolesc Med, 2005

GB ISA-CNR 2010

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Barba BerkeyCarruth & Skinner

Disegno

Tipo di questionario

N. Items

Preparazione cibi

Validazione

Porzioni

Exposure

Altre variabili ‘exposure’

Prospettico

Diario alimentare

N/A

Golden standard

Dietary Ca

+++

Trasversale

FFQ

120

Milk

++

Prospettico

FFQ

132

No

Milk

+++

CONFRONTO TRA MODELLI CONFRONTO TRA MODELLI SPERIMENTALISPERIMENTALI

GB ISA-CNR 2010

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• Valutazione del numero di pasti consumati giornalmente

• Valutazione dei consumi alimentari nei bambini

• Apporto di micronutrienti

• Stima dell’apporto di sale con la dieta

• Stima del consumo di alcool

• Pasti consumati fuori casa

• Porzioni

• Rapporto di causalità

VALUTAZIONI DEI CONSUMI VALUTAZIONI DEI CONSUMI ALIMENTARI: FATTORI DI ALIMENTARI: FATTORI DI

CRITICITÀCRITICITÀ

GB ISA-CNR 2010

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GB ISA-CNR 2010

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Parents were requested to indicate which snack/meal the child used to have among the following:

1. breakfast

2. mid morning snack

3. lunch

4. mid afternoon snack

5. dinner

6. milk before going to sleep

For a maximum of 6 meals/snacks per day

Allowed answers were 'Yes' or 'No‘, referring to the ‘habitual’ eating frequency of the past twelve months.

Responses were then pooled into 3 categories: 3 meals/day (‘Low’; n=332), 4/day (‘Intermediate’; n=1334) and 5/day (‘High’; n=2002).

METHODSMETHODS

Barba et al., Int J Obes, 2006

GB ISA-CNR 2010

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BLOOD PRESSURE AND BODY MASS INDEX ACCORDING TO NUMBER OF DAILY MEALS: The

ARCA Project

G. Barba et al., Int J Obes, 2006

0

5

10

15

20

25

30

3 or less 4 5 or more

P=0.001

Number of daily meals

Adjusted by age, sex, birth weight, physical activity, parental education level, parental overweight

N=3668, age range 6-11 yr

Bod

y m

ass in

dex

(kg

/m2)

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BLOOD PRESSURE AND WAIST CIRCUMFERENCE ACCORDING TO NUMBER OF DAILY MEALS: The

ARCA Project

G. Barba et al., Int J Obes, 2006

35

45

55

65

75

3 or less 4 5 or more

P=0.001

Number of daily meals

Adjusted by age, sex, birth weight, physical activity, parental education level, parental overweight

N=3668, age range 6-11 yr

Wais

t cir

cu

mfe

ren

ce

(cm

)

Page 71: Metodi per la valutazione delle abitudini e dei consumi alimentari Gianvincenzo Barba Epidemiologia e Genetica delle Popolazioni Istituto di Scienze dellAlimentazione.

VALUTAZIONE DEI VALUTAZIONE DEI CONSUMI ALIMENTARI NEI CONSUMI ALIMENTARI NEI

BAMBINIBAMBINI

• Alimentazione solitamente poco varia

• Tipo di alimenti preferiti

• Tipo di alimenti più spesso consumati

• Fonte raccolta dati

• Capacità di ricordo

• Stima delle porzioni

• Porzioni di riferimento

GB ISA-CNR 2010

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PATTERN ALIMENTARE DEL BAMBINO IN BASE AL GRADO DI ISTRUZIONE

MATERNO

Troiano et al., Quaderni ACP 2006

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APPORTO DI APPORTO DI MICRONUTRIENTIMICRONUTRIENTI

• In generale, difficilmente stimabile con accuratezza

• Correzione per apporto calorico totale

• Valutazione del consumo di integratori e supplementi

• Necessità di rapportare l’adeguatezza dell’intake a specifiche condizioni fisiologiche

• Valutazione degli apporti in base alle modalità di preparazione dei cibi

GB ISA-CNR 2010

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STIMA STIMA DELL’APPORTO DI DELL’APPORTO DI

SALE CON LA DIETASALE CON LA DIETA• Nessun metodo permette la stima accurata dell’apporto di sale con gli alimenti

• L’unico metodo affidabile in tal senso è la misurazione della sodiuria delle 24 ore

• Quest’ultima fa riferimento al consumo di sale nella giornata in cui è stata effettuata la raccolta, e solo in quella

• Sono necessarie più raccolte urinarie giornaliera per caratterizzare in maniera adeguata l’intake sodico di un individuo o di una popolazione

GB ISA-CNR 2010

Page 75: Metodi per la valutazione delle abitudini e dei consumi alimentari Gianvincenzo Barba Epidemiologia e Genetica delle Popolazioni Istituto di Scienze dellAlimentazione.

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Processing Inherent tofood

Table Cooking

Mattes RD, et al., J Am Coll Nutr 1991

LE PRINCIPALI FONTI DI SODIOLE PRINCIPALI FONTI DI SODIODati USADati USA

GB ISA-CNR 2010

Page 76: Metodi per la valutazione delle abitudini e dei consumi alimentari Gianvincenzo Barba Epidemiologia e Genetica delle Popolazioni Istituto di Scienze dellAlimentazione.

LE PRINCIPALI FONTI DI SODIOLE PRINCIPALI FONTI DI SODIODati ItaliaDati Italia

LeClerque et al., 1997

GB ISA-CNR 2010

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VARIABILITÀ INTRA- ED INTERINDIVIDUALE VARIABILITÀ INTRA- ED INTERINDIVIDUALE DELL’ESCREZIONE URINARIA DI SODIODELL’ESCREZIONE URINARIA DI SODIO

Siani et al., Hypertension 1989

Rapporto variabilità intraindividuale/interindividuale per escrezione urinaria di sodio = 1.12

Sono necessarie quindi 5 raccolte urinarie delle 24 ore per caratterizzare in maniera adeguata l’escrezione di sodio di un individuo

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STIMA DEL STIMA DEL CONSUMO DI CONSUMO DI

ALCOOLALCOOL• Frequentemente sottostimato

• Utile la validazione incrociata con indici biochimici (AST, ALT) o strumentali (ecografia) nei casi dubbi

• Necessità di differenziare tra i non-bevitori coloro che sono realmente astemi dagli ex-bevitori

• Tipo di bevande alcoliche assunte

• Modalità consumo di alcool (binge, continuo)

• Differenze tra sessi nella capacità di metabolizzare l’alcool

GB ISA-CNR 2010

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Rotondo et al., Ital Heart J 2001

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 100 mL    

Birra chiara 2.8 una lattina/33 cl 9.2

birra scura 2.5 una lattina/33 cl 8.3

vino bianco 10.1

un bicchiere /125 ml 12.6

vino rosso 10.7

un bicchiere /125 ml 13.4

vodka 31.7un bicchierino/45 ml 14.3

whisky 34un bicchierino/45 ml 15.3

brandy 32un bicchierino/45 ml 14.4

Linee Guida INRAN, 2003

GB ISA-CNR 2010

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VALUTAZIONE DEI PASTI VALUTAZIONE DEI PASTI CONSUMATI FUORI CASACONSUMATI FUORI CASA

• Ristorazione scolastica

• Ristorazione collettiva

• Difficoltà nel ‘ricostruire le ricette’

• Necessità di adeguamento degli strumenti di indagine

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PORZIONPORZIONII

• Aspetti qualitativi

• Aspetti quantitativi

GB ISA-CNR 2010

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GB ISA/CNR, 2006

PORTION SIZEPORTION SIZE

ABITUDINE A ABITUDINE A CONSUMARE PORZIONI CONSUMARE PORZIONI

“EXTRA-LARGE” “EXTRA-LARGE”

0

20

40

60

80

100%

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GB ISA/CNR, 2006

PORTION SIZEPORTION SIZE

ABITUDINE A CONSUMARE ABITUDINE A CONSUMARE PORZIONI “EXTRA-LARGE”: PORZIONI “EXTRA-LARGE”:

DIFFERENZE TRA SESSI DIFFERENZE TRA SESSI

0

20

40

60

80

100%

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GB ISA/CNR, 2006

PORTION SIZEPORTION SIZE

INDICE DI MASSA CORPOREA IN INDICE DI MASSA CORPOREA IN RELAZIONE AL TIPO DI RELAZIONE AL TIPO DI

ALIMENTAZIONEALIMENTAZIONE

(Quanto mangi di solito?)(Quanto mangi di solito?) IMC (kg/m2)

15

20

25

30

35

Tutti Ragazzi Ragazze <11 aa >11 aa Uomini Donne

Poco Normale Molto

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GB ISA/CNR, 2006

PORTION SIZEPORTION SIZE

PREVALENZA DI IMC >25 IN PREVALENZA DI IMC >25 IN RELAZIONE AL TIPO DI RELAZIONE AL TIPO DI

ALIMENTAZIONE ALIMENTAZIONE %

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Uomini Donne

Poco Normale Molto

Bambini e bambine

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Subar et al., Am J Epidemiol 2001

PORZIONI: ASPETTI QUANTITATIVIPORZIONI: ASPETTI QUANTITATIVI

GB ISA-CNR 2010

Page 88: Metodi per la valutazione delle abitudini e dei consumi alimentari Gianvincenzo Barba Epidemiologia e Genetica delle Popolazioni Istituto di Scienze dellAlimentazione.

CAUSA EFFETTO?

GB ISA-CNR 2010