Mensile Confcommercio marzo 2013

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IMPRENDITORI ANCORA COSTRETTI ALLA MOBILITAZIONE PER AFFERMARE I PROPRI DIRITTI GRATUITO AI SOCI ANNO XV 03 FEBBRAIO ANNO XVII PROVINCIA DI PERUGIA Seguici anche su: confcommercio.pg www.confcommercio.pg.it confcommercioperugia ConfcommercioPg RIMBORSO IMU CONFCOMMERCIO ASSISTE LE IMPRESE TRACCIABILITà ED ETICHETTATURA LE REGOLE DA APPLICARE PER EVITARE SANZIONI RISPETTO E CONSIDERAZIONE!

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Mensile Confcommercio marzo 2013

Transcript of Mensile Confcommercio marzo 2013

ImprendItorI ancora costrettI alla mobIlItazIone per affermare I proprI dIrIttI

GratUIto aI socI anno XV 03FEBBRAIO anno XVII

p R O v I n c I A d I p E R u g I A

Seguici anche su: confcommercio.pgwww.confcommercio.pg.it confcommercioperugiaconfcommerciopg

RImBORsO ImuconfcommercIo assIste le Imprese

TRAccIABIlITà Ed ETIchETTATuRAle reGole da applIcare per eVItare sanzIonI

RIspETTO E cOnsIdERAzIOnE!

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Direttore responsabile Lorella Cucchiaroni

Comitato di redazioneVasco Gargaglia, Lorella Cucchiaroni,Claudia Migliorati

Redazione/AmministrazioneVia Settevalli, 320 - 06129 PerugiaTel. 075.506711 - Fax [email protected]

Hanno collaboratoN. Censi, L. Cucchiaroni, F. Fiorucci, M. Martini, G. Menichini, C. Migliorati.

Concessionaria per la pubblicitàe partner editorialeSifa srlVia Pievaiola, 45 - 06128 PerugiaTel. e Fax 075.5051028

Progetto grafico/editorialeFattoria Creativawww.fattoriacreativa.it

StampaLitograf Todi S.r.l.Zona Industriale Ponte Rio Todi

Tiratura: 7.500 copieFinito di stampare in Febbraio 2013Aut. Trib. PG - R.P. n. 11 del 26/02/1997

mARzO 201303anno XVII

p R O v I n c I A d I p E R u g I ANon hanno potuto ignorarci.

Le giornate di mobilitazione del 28 gennaio, data ormai

storica per noi, e quella successiva del 4 febbraio, quando a Perugia gli albergatori e i loro collaboratori han-no “invaso” pacificamente la sala del Consiglio comunale, hanno costretto tutti i nostri interlocutori a prendere finalmente in seria considerazione le nostre proteste e le nostre proposte. Se su alcuni di loro questi fatti han-no avuto addirittura un effetto choc - non si spiegherebbero altrimenti certe reazioni scomposte - su altri hanno provocato un richiamo alla ri-flessione più profonda sulle enormi pressioni a cui sono sottoposte le nostre imprese.Vedere scendere in piazza, per la pri-ma volta, tanti imprenditori così de-terminati a farsi ascoltare ha genera-to insomma un certo scossone nella politica e nella società civile, anche oltre le nostre aspettative. Non era nostra intenzione accende-re polemiche, poiché di queste non abbiamo bisogno. Ciò che vogliamo, invece, è rispetto e considerazione. Sono anni che lo diciamo, in tutte le sedi e nelle centinaia di incontri che abbiamo con i nostri interlocutori po-litici e non. Sono anni che portiamo a suffragio delle nostre tesi i dati che

dimostrano il peso del complesso delle nostre piccole e medie imprese sull’economia del territorio, in termi-ni di valore aggiunto e occupazione. è perfino paradossale che per “farci davvero sentire” siamo dovuti scen-dere in piazza, con il “peso” dei tanti imprenditori associati che si ricono-scono sotto le nostre bandiere e che desidero ancora ringraziare per aver-ci sostenuto con tanta convinzione. Non saremmo arrivati a forme di protesta così eclatanti se non ci fos-se stata una colpevole “sordità” dif-fusa anche nella nostra società. Lo abbiamo ribadito anche ai candidati umbri, di tutti gli schieramenti, che abbiamo incontrato prima delle ele-zioni politiche. Al di là dei risultati delle consulta-zioni, che nel momento in cui scrivo non sono in grado di prevedere, cre-do che il nostro messaggio sia pas-sato. Vigileremo costantemente per-ché dalle condivisibili affermazioni di principio, che pure non sono manca-te, si passi davvero ai fatti concreti.

Giorgio MencaroniPresidente Confcommercio

provincia di Perugia

RIspETTO E cOnsIdERAzIOnE!

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Se ne era già parlato a Perugia nella primavera dello scorso anno, con il coinvolgimento

dei parlamentari europei e Confcom-mercio International, ma ora il con-fronto sulle risorse che arriveranno in Umbria grazie ai nuovi fondi struttu-rali per gli anni 2014 - 2020 è entrato finalmente nel vivo. Conclusa la pri-ma fase della negoziazione nell’am-bito dell’Unione Europea tra gli stati

membri, conclusa anche la seconda fase della negoziazione tra governo e Regioni, è ora la volta del confronto tra singole Regione e parti sociali. La Regione dell’Umbria ha decreta-to l’avvio del “partenariato”, che ha per obiettivo l’individuazione degli obiettivi e delle azioni da attuare in Umbria tramite le risorse dei nuovi fondi strutturali. A questo scopo è stato costituito un gruppo di lavoro

ristretto a 10 soggetti, di cui fa parte Confcommercio in rappresentanza di tutto il mondo del terziario.

InIzIATO Il cOnFROnTO suI nuOvI FOndI uE

A cAccIA dI TuRIsTI A Dusseldorf e a Bruxelles per

incontrare gli operatori della domanda turistica. Umbria-

Sì, il Consorzio di promo - com-

mercializzazione di Confcommercio e Federalberghi della provincia di Perugia, ha organizzato due incon-tri operativi, in co-marketing con la

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un pRImO TAglIO AI cOsTI dEllA pOlITIcA

Insieme ad altre sette Regioni, anche l’Umbria aveva provato a sottrarsi alla legge che imponeva

un tetto al numero dei consiglieri regionali sollevando la questio-ne di legittimità costituzionale. La Consulta ha però bocciato il loro ricorso e così ci si è dovuti piega-re a qualche sacrificio. Il Consiglio

regionale dell’Umbria ha approvato una proposta di legge di modifica dello Statuto che riduce il numero dei consiglieri da 30 a 20 (escluso il presidente della Giunta) e a 5 il nu-mero degli assessori dagli attuali 8. Il provvedimento avrebbe avuto un sapore diverso se non fosse stato dovuto. Ma è comunque un passo

avanti verso la riduzione dei costi e la maggiore efficienza, come si sono affrettati a dichiarare gli stessi consiglieri, che si sono subito mes-si al lavoro per cambiare anche la legge elettorale, per non far spari-re dal Consiglio i partiti più piccoli e garantire rappresentanza a tutto il territorio.

Regione dell’Umbria e nell’ambito delle iniziative Mercati Target del Progetto Turismo 2012. Il mercato tedesco, è emerso so-prattutto dal primo di questi incontri, torna ad essere interessato all’of-ferta turistica umbra, in parte per il collegamento Ryanair di Charleroi verso Perugia, ma soprattutto grazie al servizio delle Ferrovie tedesche che arrivano fino a Firenze. La richie-sta è per proposte particolari, fuori dai circuiti più noti, per famiglie con bambini e gruppi, che si possono muovere anche con bus. I segmenti turistici di maggiore interesse sono cultura, enogastronomia e percorsi di trekking legati alla natura e al turi-smo religioso.

Il mEglIO dEl mEsE

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Inaugurando l’anno giudiziario 2013, il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino ha sotto-

lineato che gli aumenti del prelievo tributario hanno forzato “una pres-

sione fiscale già fuori linea nel con-fronto europeo” e favorito “le con-dizioni per ulteriori effetti recessivi”.Secondo la magistratura contabile, le manovre correttive hanno gene-

rato “il pericolo di un avvitamento”: “è necessario puntare in ogni modo sui fattori in grado di favorire il recu-pero di livelli di crescita economica più elevati”.

Mentre la Regione si ferma per aspettare il parere uf-ficiale del Consiglio delle

autonomi locali su un disegno di legge di modifica della normativa sulle sagre che per ora non accon-tenta nessuno, altri protagonisti di questa “storia infinita” escono pre-potentemente allo scoperto. Sono i presidente delle pro loco e delle altre associazioni che organizzano le sagre nel Comune di Perugia, che hanno voluto incontrare l’assessore al commercio Giuseppe Lomurno per esternare il loro dissenso nei confronti della direzione che Fipe e Confcommercio vogliono far imboc-care alla legge sulle sagre. Il senso della protesta è questo: “non pos-

l’umBRIA dEI pAgAmEnTI BlOccATI

lA sAgRA è mIA E mE lA gEsTIscO IO…

cORTE dEI cOnTI: “TROppE TAssE pORTAnO AllA REcEssIOnE”

Nell’universo degli enti pub-blici - Comuni, Province e Regioni - che hanno impe-

gnato ma non speso 140 miliardi di euro, perché bloccati dal Patto di stabilità o da difficoltà di cassa, an-che quelli umbri hanno il loro peso. Secondo dati elaborati per conto de Il Sole 24 Ore, un ampio ventaglio di fornitori attendono dagli enti pub-

blici umbri pagamenti per un totale di un miliardo e 495 milioni di euro: 680 milioni di euro da spese correnti (359 dei Comuni, 100 delle Province, 220 della Regione) e 815 per inve-stimenti (359 dei Comuni, 96 delle Province, 360 della Regione). Nella vita delle imprese, questo può portare alla “morte per crediti” anzi-ché per debiti.

sono imporre quello che dobbiamo cucinare”, “non vogliamo imposi-zioni”. Una reazione comprensibile da parte di un mondo che finora ha potuto agire sostanzialmente al di fuori delle regole e che oggi si deve confrontare con la legittima e ferma protesta dei pubblici esercizi che invece le regole, tante, le devono rispettare tutti i giorni. Meno com-

prensibile, ma dello stesso tenore, la posizione dell’Anci. L’associazione dei comuni umbri, incontrata di re-cente da responsabili Confcommer-cio, ha fatto capire quanto ancora le distanze siano abissali tra chi vuole regole uguali per tutti e chi vuole una legge a maglie larghe, per con-tinuare a gestire in autonomia certi spazi di potere.

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pER dIRlA TuTTA

pRImO pIAnOInIzIATIvE sIndAcAlI 10 Al vIA lE IsTAnzE dI RImBORsO

cOnTRO l’ImuPresso le ConfCommerCio territoriali disPonibili i moduli da sottosCrivere e Presentare ai Comuni

pRImO pIAnOmOBIlITAzIOnE

TuRIsmO12 è dI scEnA lA pROTEsTA

la mobilitazione degli imPrenditori del CaPoluogo ha sCosso l’oPinione PubbliCa

pROgRAmmAzIOnE REgIOnAlE 20 pIù pOlITIchE

pER Il TERzIARIOsintesi delle osservazioni e delle ProPoste Presentare alla Presidente marini e all’assessore riommi

ImpREsA E svIluppOnuOvI mERcATI 23 Il nuOvO mERcATO è dIETRO l’AngOlO

le strategie Per interCettare l’interesse e l’aCquisto delle Comunità straniere

dAl TERRITORIO 27 guBBIO nIEnTE TAssA dI sOggIORnO pER Il 2013 ProfiCuo inContro tra ConfCommerCio e Comune

dAl TERRITORIO 29 BAsTIA, ARRIvAnO I cOnTRIBuTI dEl BAndO RE.sTA.

dAllE cATEgORIE 31 FEdERcARnI, TAnTE InIzIATIvE pER lA TuTElA E vAlORIzzAzIOnE dEI mAcEllAI umBRI

dAllE cATEgORIE 33 I mOBIlIERI umBRI AllA scOpERTA dEl mERcATO IndIAnOinContro Promosso da federmobili-ConfCommerCio della ProvinCia di Perugia Con un esPerto indiano del settore

FIERE Ed EvEnTI 35 glI AppunTAmEnTI dI mARzO

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anno XVIImARzO 2013 03

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Dando seguito alle iniziative di mobilitazione sindacale del 28 gennaio, contro l’eccessi-

vo carico fiscale e per le politiche di sviluppo, parte l’offensiva concreta della Confcommercio della provincia di Perugia contro una delle tasse più contestate, l’Imu, con la predisposi-zione di un servizio di assistenza, ri-volto alle imprese socie, per presen-tare istanze di rimborso ai Comuni relative agli immobili aziendali, sulla

base della affermata incostituzionali-tà di questa imposta. Ad offrire supporto diretto per que-sta iniziativa saranno le Confcom-mercio territoriali, diffuse in tutta la provincia, presso le quali saranno disponibili i moduli da compilare e sottoscrivere per inoltrare l’istanza, con il coordinamento degli uffici pro-vinciali e dei legali dell’organizzazio-ne, che si impegna a proprie spese a proporre ricorsi pilota dinanzi alla

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pRImO pIAnOInIzIATIvE sIndAcAlI

Commissione tributaria provinciale. Qualora l’imprenditore associato voglia presentare ricorso indipen-dentemente dall’azione di Confcom-mercio, l’organizzazione fornirà un legale di fiducia che lo potrà assiste-re ad un costo convenzionato. Giorgio Mencaroni, presidente della

dI RImBORsO

presso le confcommercIo terrItorIalI dIsponIbIlI I modUlI da sottoscrIVere e presentare aI comUnI

cOnTRO l’Imu

Al vIA lE IsTAnzE

Confcommercio della provincia di Perugia, spiega così l’iniziativa: “Alla denuncia della iniquità di questa im-posta sugli immobili, che ha messo in ginocchio le imprese e che costa agli italiani tra il 150% e il 160% in più rispetto all’ultimo versamento dell’Ici, e all’azione politico-sindaca-

ottenuto l’impegno di alcuni Comuni di abbassarle per il 2013 - aggiungia-mo ora una azione legale alla quale sollecitiamo l’adesione di tutti gli im-prenditori del commercio, turismo e servizi, che si fonda sulla manifesta violazione di principi costituzionali”.

“L’Imu - spiega ancora Mencaroni - è una imposta vessatoria, di fatto una patrimoniale mascherata, che pesa drammaticamente sui cittadini e sulle imprese, specie quelle con una superficie più ampia, che si sono trovate a pagare decine, e in diversi casi centinaia di migliaia di euro in un momento di assoluta precarietà, costringendole - per non chiudere - a tagliare su altri fronti, come ad esempio quello occupazionale. è una tassa illegittima perché non tie-ne conto del criterio di proporziona-lità rispetto alla capacità contributi-va dei soggetti: e questa notazione non la facciamo solo noi, ma l’ha evidenziata chiaramente e clamoro-samente l’Unione Europea. Anche alla luce di questa autorevolissima presa di posizione, abbiamo deciso - conclude il presidente provinciale Confcommercio - di non lasciare nul-la di intentato per rimuovere questa distorsione e per tutelare i legittimi interessi delle imprese, che sono state messe al tappeto dall’esorbi-tante tassazione nazionale e locale. Da qui la decisione della presenta-zione delle istanze di rimborso, per il cui accoglimento riteniamo esistano tutti i presupposti giuridici”.

GiorGio MenCaroni Presidente ConfCoMMerCioProvinCia di PeruGia

confcommercio proporrà ricorsi pilota alla

commissione tributaria provinciale

le per una revisione delle aliquote da applicare agli immobili aziendali, in quanto beni strumentali all’esercizio dell’attività - grazie a cui abbiamo già

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pRImO pIAnOmOBIlITAzIOnE TuRIsmO

lA pROTEsTAQuello del 2013 sarà ricorda-

to come “l’inverno caldo” delle grandi manifestazioni

di protesta contro l’eccessivo carico fiscale e per lo sviluppo.

Mettendo almeno temporaneamen-te in soffitta un lungo passato di atti-vità sindacale intensissima ma por-tata avanti senza mai scendere in piazza, gli imprenditori del commer-

cio, del turismo e dei servizi hanno deciso di manifestare in modo cla-moroso la loro preoccupazione e il loro scontento. Armati di bandiere e striscioni, in

la mobIlItazIone deGlI ImprendItorI del capolUoGo ha scosso l’opInIone pUbblIca

è dI scEnA

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centinaia e centinaia hanno accol-to l’invito di Confcommercio, delle Associazioni territoriali e delle Fe-derazioni di categoria, dando vita ad iniziative che non hanno precedenti e che hanno dato uno scossone an-che alla campagna elettorale. Prima hanno marciato sotto la piog-gia per presentare al Prefetto di Pe-rugia e alla presidente della Giunta regionale - al termine di una affol-lata e molto animata Assemblea pubblica, che si è svolta alla Camera di commercio - le istanze della ca-tegoria e le proposte per favorire la ripresa economica. A distanza di pochissimi giorni, ti-tolari e collaboratori delle strutture ricettive sono stati protagonisti di

una altrettanto clamorosa iniziativa di protesta in Consiglio comunale di Perugia (nelle foto), pacificamente “occupato” per chiedere attenzione verso il settore e, soprattutto, con-tro l’imposta di soggiorno.“Benvenuti nel Comune con le tas-se più alte d’Italia”, “Tassa di sog-giorno, questa è una rapina”, “Sal-

di di prossima chiusura”, “Vendesi per tasse”, “Imu, Tares, Pubblicità, Soggiorno… levano le imprese di torno”: questi gli slogan che cam-peggiavano sui cartelli e gli stri-scioni agitati dai “manifestanti”, che avevano scelto il Consiglio proprio perché consesso dove l’introduzio-ne dell’imposta di soggiorno è stata

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pRImO pIAnOmOBIlITAzIOnE TuRIsmO

deliberata. La cronaca del pomerig-gio si può riassumere in poche paro-le: vivace corteo in Corso Vannucci, ingresso ordinato nell’aula del Con-siglio. Poi una lunga attesa, l’assal-to di fotografi e reporter, l’arrivo alla spicciolata dei primi consiglieri comunali che si guardano attorno con evidente sorpresa. Alla fine, l’ingresso in aula del sindaco Wladi-miro Boccali, che non alza lo sguar-do verso i cittadini assiepati dietro i banchi, si versa un bicchiere d’ac-qua, beve, si alza e se ne va. Infine il presidente del Consiglio comunale di Perugia Alessandro Mariucci che decide l’ordine dei lavori e invita una delegazione di imprenditori e rappresentanti delle tre associazio-ni che li hanno guidati - Federalber-ghi - Confcommercio, Confindustria Turismo & Alberghi e Confesercenti - ad un incontro con i capigruppo, nel corso del quale sono spiegate le ragioni della protesta e illustrata la richiesta dei “manifestanti”: la so-spensione immediata dell’imposta di soggiorno e, in seconda battuta, la sua definitiva soppressione. Richie-

L’invettiva del sindaco Wladimi-ro Boccali contro gli albergatori, all’indomani della manifestazio-ne che avrebbe avuto modalità “inaccettabili”, ha avuto toni aspri e perfino scomposti. “Capisco che al sindaco non faccia piacere che si contesti il suo operato e le sue scelte - ha risposto il pre-sidente umbro di Federalberghi Giorgio Mencaroni - ma la prima mobilitazione degli imprenditori del turismo e dei loro collabora-tori - tutti cittadini di questa città legittimati ad esprimere il proprio dissenso - è un segnale di così profondo disagio e preoccupa-zione che sarebbe colpevole non cogliere. Capisco anche che al sindaco non piaccia il ruolo di esattore e che per il Comune, come dice Boccali, “Imu e Tares siano pistole puntate alle tem-pie”. Quello che non capisco è il muro contro muro. E l’indisponibilità all’ascolto di intere categorie di cittadini. Imu e Tares non piaceranno al sinda-co, ma Perugia sull’Imu applica il massimo coefficiente, anche sui beni strumentali, e quanto alla tassa dei rifiuti le strutture ricet-

tive la pagano solo ed esclusiva-mente sui metri quadrati, senza prendere minimamente in con-siderazione l’occupazione, che è scesa drasticamente negli ultimi anni sotto il 30%. Si parla di deci-ne se non centinaia di migliaia di euro. Cifre che per qualche azien-da rappresentano la differenza tra sopravvivere alla crisi o essere costretti a chiudere. Forse al sin-daco non piace particolarmente nemmeno l’imposta di soggior-no, ma Perugia si è immediata-mente affrettata a calcolarne i benefici per le casse comunali, senza tentennamenti nemme-no di fronte ai dati catastrofici del turismo e senza prendere in considerazione l’opportunità che l’Umbria avrebbe nel presentarsi sui mercati internazionali come regione libera dall’imposta di soggiorno. Sui mercati turisti-ci, e soprattutto per il segmento dei gruppi organizzati, anche 50 centesimi fanno la differenza e le nostre strutture di Perugia stanno già registrando la perdita di molte opportunità di lavoro in favore di strutture dei Comuni e delle Re-gioni limitrofe”.

un muRO dI gOmmA

“Le dichiarazioni del segretario generale Cgil Umbria Mario Bravi colpiscono per violenza e

gravità. Definire la legittima protesta di centinaia di piccoli imprenditori, in molti casi accompagnati dai loro di-

pendenti e collaboratori, come “po-pulismo incredibile ed inopportuno” mi sembra, oltre che pesantemente offensivo, davvero incredibile ed inopportuno, soprattutto se a farlo è un alto dirigente di un sindacato:

soggetto che usa gli strumenti della protesta nella pratica quasi quotidia-na, ma che non ne può certo rivendi-carne l’esclusiva”.La risposta era dunque dovuta e arriva a firma di Vasco Gargaglia, di-

AllA cgIl: “nOn c’è lAvORO sEnzA ImpREsA!”

pRImO pIAnOmOBIlITAzIOnE TuRIsmO

sta, successivamente formalizzata, che i capigruppo si sono impegna-ti a prendere in considerazione. Al termine della riunione, il presiden-te Mariucci ha letto in aula il docu-mento che sintetizza le ragioni della protesta, che si è così conclusa pa-cificamente come era iniziata. Al di là dei fatti nudi e crudi, l’iniziativa è stata “forte e dirompente” per tanti motivi: ha cementato l’alleanza tra imprese, e tra titolari e dipendenti; ha scosso i palazzi del potere, alme-no a giudicare dagli interventi che si sono succeduti i giorni successivi. Il

sindaco di Perugia Wladimiro Boc-cali ha accusato i pacifici albergatori di aver condotto la loro protesta se-condo modalità definite “inaccetta-bili” (vedi box pag 14). Il segretario generale della Cgil Umbria Mario Bravi ha complessivamente liquida-to la mobilitazione definendola “po-pulista”, forse riconoscendo come legittimi solo i cortei organizzati dal sindacato e sotto le sue bandiere. La presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini, a detta della stam-pa locale, ha commentato l’iniziati-va degli albergatori ricorrendo al più

logoro dei cliché, secondo il quale dichiarerebbero redditi inferiori a quelli dei loro dipendenti.Tradotto: siete evasori e dunque state zitti! Ma si trovava alla Con-ferenza regionale organizzata dal-la Cgil sul tema del lavoro e forse voleva strappare un applauso! La mobilitazione degli imprenditori del capoluogo ha insomma scosso for-temente l’opinione pubblica, che, volente o più spesso nolente, si è dovuta accorgere di quanta forza e determinazione ci sia in questi citta-dini, in lotta per il loro futuro.

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rettore della Confcommercio della provincia di Perugia. “Negli oltre 70 anni della sua storia - aggiunge Gargaglia - Confcommer-cio non ha mai organizzato iniziative di piazza come quella del 28 gen-naio, a cui è seguita la mobilitazio-ne di una delle nostre categorie il 4 febbraio, assieme a Confindustria e Confesercenti. Una parte della classe politica um-bra, e purtroppo anche una parte del sindacato, anziché interrogarsi sui motivi di una scelta così inconsueta e così radicale, ha reagito in modo scomposto, come chi mal sopporta che qualcuno abbia l’ardire di cam-biare le regole del gioco.Al segretario generale della Cgil Ma-rio Bravi - incalza Gargaglia - viene da chiedere: come fa da una parte a chiamarci “populisti” e dall’altra ad invocare la “coesione sociale”? Come fa a parlare di “eguaglianza” se non si riconosce a una parte di cittadini il diritto di esprimere il pro-prio dissenso?Come si può affermare che bisogna partire dai “diritti del lavoro” e igno-rare le decine di lavoratori che hanno partecipato alle nostre manifestazio-ni con una adesione convinta ed au-tonoma, per difendere il loro posto di lavoro? Dov’è il sindacato quando chiudono centinaia di piccole impre-se? Non c’è lavoro senza impresa! Certo, non è cosa di tutti i giorni vedere uniti nella protesta, fianco a fianco, l’imprenditore e il suo di-pendente. Ma è proprio qui che sta una della peculiarità delle nostre piccole imprese, dove il lavoratore non è solo un numero, ma spesso un membro della “famiglia”. Non per questo meno degno di essere ascol-tato, o privato del diritto di difendere il suo posto di lavoro.

pRImO pIAnOmOBIlITAzIOnE TuRIsmO

Abbiamo accolto con enorme piace-re le testimonianze di solidarietà che ci sono arrivate dal mondo del lavo-ro, a dimostrazione che non tutti la pensano, evidentemente e fortuna-tamente, come i vertici del maggiore sindacato umbro.Vertici dai quali ci saremmo aspettati

una forte dimostrazione di solidarie-tà: la crisi delle migliaia di piccole e piccolissime imprese del commer-cio, del turismo e dei servizi, che costituiscono la struttura portante dell’economia regionale, è la crisi di una intera comunità. So che il segretario generale della

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lIBERI cITTAdInI chE dIssEnTOnO

“Abbiamo pestato i piedi in Comu-ne, questo è sicuramente vero, ma lo abbiamo fatto perché ci avete la-sciati ad attendere per più di un’o-ra, nonostante voi tutti sapeste che noi eravamo lì, presenti. Non ci avete ascoltato e non ci avete ri-sposto, rinviando un vostro riscon-tro a data da definirsi. E lei, signor sindaco, si è fatto vedere per non più di due minuti, e ci risulta diffi-cile che abbia potuto trarre le sue conclusioni in merito alla nostra proposta”. Anche i collaboratori delle imprese ricettive di Perugia, presenti a de-cine in Consiglio comunale, hanno

voluto rispondere alle accuse del sindaco Boccali. “Logisticamente il nostro Comune già parte svantag-giato, visto i notevoli problemi di viabilità e mancanza di reti ferrovia-rie adeguate (non ultimo il declas-samento dell’aeroporto che taglia un collegamento vitale con Milano) che rendono Perugia difficilmente raggiungibile. Tutto questo si rive-lerà negativo per le nostre attività, e conseguentemente per i nostri stipendi. Non siamo burattini ma-novrati dai nostri titolari, ma liberi cittadini che vogliono esprimere il loro dissenso su una tassa che noi riteniamo assolutamente non ne-cessaria allo sviluppo economico del nostro Comune e sicuramen-te non una bella pubblicità per la nostra candidatura a Capitale della Cultura PerugiAssisi 2019”.

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Cgil Susanna Camusso ha preso parte con interesse alla riflessio-ne avviata dalla Fondazione Rete Imprese Italia sul tema “Impresa diffusa e mutamento del conflitto sociale”, dalla quale è emerso che il perdurare della crisi economica e le incertezze sulla ripresa, insieme alla progressiva diminuzione della

concertazione fra le parti sociali e i soggetti di governo, stanno esaspe-rando i piccoli e piccolissimi impren-ditori, che contrariamente al passato cominciano a reagire con atteggia-menti di tipo tendenzialmente con-flittuale. In Umbria si preferisce ignorare queste dinamiche o, quando ciò

non è proprio possibile, liquidarle in modo sbrigativo. A Perugia, cer-to, c’è stato per la prima volta “lo sfogo di pancia”; ma la protesta è stata accompagnata dalla proposta, come dimostra il documento di tren-ta pagine che abbiamo contribuito a scrivere. Le piccole e piccolissime imprese - conclude il direttore di Confcommercio - vanno ascoltate e tutelate, perché saranno ancora il polmone della nostra economia e del tessuto sociale che la sostiene. Anche in un contesto problematico e in mutazione come il nostro, le piccole e piccolissime imprese sono il 99% dei soggetti produttivi, il che non è e non sarà poco, in termini di volumi, di competenze e di capacità produttiva. Ci sono molti punti nel suo piano del lavoro che condividia-mo. Siamo disponibili al confronto e ad offrire il nostro contributo; ma pretendiamo rispetto e non accet-tiamo il permanere di antichi pre-giudizi, che non portano da nessuna parte. Con l’obiettivo, che io credo comune, di lavorare tutti insieme per far uscire questa regione dalla crisi, con le sue imprese e suoi lavoratori”.

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“Se il mio albergo avesse le ruote, lo sposterei”, ha detto l’alberga-tore perugino presente in Consi-glio comunale. Perché, conti alla mano, avere le fondamenta nel Comune di Perugia o in un Comu-ne limitrofo fa una bella differenza in termini economici. Si parla di ci-fre che possono arrivare a decine di migliaia di euro. Senza contare che, mentre il sindaco di Perugia si attardava a prendersela con gli albergatori rei di dissentire, quello di Assisi si affrettava a divulgare sui social network il suo personale benvenuto nella città serafica: “No Tassa Soggiorno”.

La pacifica invasione del Consiglio Comunale ha concluso una setti-ma di mobilitazione delle strutture ricettive di Perugia, che hanno af-fisso grandi cartelli contro la tas-sa di soggiorno e l’eccessivo ca-rico fiscale. Il primo segnale che ha dato Palazzo dei Priori è stato mandare i Vigili Urbani a minaccia-re sanzioni agli alberghi che hanno apposto i cartelloni, con la giustifi-cazione che “distraevano” l’atten-zione degli automobilisti. Insomma, il Comune ha risposto ad una protesta che coinvolge centinaia di imprenditori e di lavo-ratori… multandola!

sE Il mIO AlBERgO AvEssE lE RuOTE…

E IO TI mulTO… lA pROTEsTA!

pRImO pIAnOmOBIlITAzIOnE TuRIsmO

pIù pOlITIchE pER Il TERzIARIOIl DAP è il Documento Annuale di

programmazione. Banalizzando, si può dire che attraverso il DAP

la Regione sceglie dove e quanto in-vestire per i prossimi anni. Il DAP è quindi un appuntamento importan-tissimo per tutti i cittadini umbri, che prelude l’approvazione dei più impor-tanti atti di bilancio. Confcommercio ha “studiato” il DAP e consegnato ufficialmente le proprie osservazioni e proposte sul Documento 2013 alla presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini e all’assessore re-gionale al bilancio Vincenzo Riommi, chiedendo “un riconoscimento defi-nitivo e senza riserve del ruolo stra-tegico del terziario, perché questo impone il numero delle imprese del settore, la ricchezza che producono,

l’occupazione che danno”. “Occorro-no politiche conseguenti e coeren-ti orientate allo sviluppo e al pieno dispiegamento delle potenzialità del terziario”, ha scritto Confcommercio. Quella che segue è la sintesi delle osservazioni e proposte della orga-nizzazione che rappresenta le im-prese del commercio, del turismo e dei servizi.

ASSISTENZA AL RIPOSIZIONA-MENTO AZIENDALE DELLE MPMIConfcommercio chiede alla Regione un fondo (almeno 2 milioni di euro) per sostenere le imprese che inten-dano riposizionarsi sotto il profilo sia organizzativo che funzionale, attra-verso la concessione di voucher da utilizzare acquisendo consulenze e

tutoraggi da una short list, previo un colloquio di orientamento che foca-lizzi i fabbisogni e li indirizzi al miglio-re percorso di affiancamento, in re-lazione ai deficit aziendali riscontrati.

NUOVE IMPRESEOnde evitare l’ingresso sul mer-cato di imprenditori dequalificati, Confcommercio chiede il sostegno del progetto Start-up, di cui è pro-motrice, per assistere in modo inno-vativo chi intende avviare un’impre-sa, attraverso uno sportello che farà orientamento, valutazione dell’idea imprenditoriale, affiancamento nella redazione di studi di fattibilità e busi-ness plan, assistenza tecnica perso-nalizzata e sequela nei primi mesi di vita dell’impresa.

sIntesI delle osserVazIonI e delle proposte presentate alla presIdente marInI e all’assessore rIommI

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pROgRAmmAzIOnEREgIOnAlE

CREDITOConfcommercio chiede alla Regione di svincolare le risorse attualmente appannaggio dell’Ati Prisma 2, quan-tificabili in svariati milioni di euro, che risultano scarsamente utilizzate e che potrebbero essere più util-mente indirizzate sia ai Fondi rischi dei Confidi, sia ad un nuovo progetto baricentro che coinvolga la struttura Gepafin ed i Confidi associativi per il rilascio di prodotti finanziari più ap-petibili per il sistema bancario.

TURISMOConfcommercio, in ogni sede ed oc-casione, ha affermato la necessità di puntare in maniera assolutamente più decisa sul turismo come volano per la ripresa economica della regione. Oc-

corrono però scelte consequenziali, che presuppongono dotazioni finan-ziarie coerenti. Confcommercio chie-de alla Regione di dare un segnale di discontinuità, prevedendo nel DAP 2013 una dotazione da destinare a co-municazione, promozione e commer-cializzazione nettamente superiore a quanto avvenuto fino ad oggi. A tal fine occorre una più stretta concerta-zione tra Regione, relativamente alle politiche per il turismo, e sistema delle Camere di Commercio umbre, in ordi-ne alle iniziative del Centro Estero, in modo da approntare strategie condi-vise di promozione integrata dell’Um-bria che abbraccino tanto il prodotto manifatturiero quanto il turismo.

OCCUPAZIONEMalgrado le difficoltà derivanti dalla crisi, il bando per la stabilizzazione dei precari sostenuto dalla Regione ha avuto un pieno utilizzo da parte di tutti i settori, specialmente dalle PMI, e molti lavoratori, soprattutto giovani, hanno avuto la possibilità di uscire dalla precarizzazione del lavo-ro. Confcommercio chiede pertanto il rifinanziamento di questo strumen-to con le stesse risorse previste nel 2012 (8,3 milioni di euro).

UTILIZZO DELLE RISORSE FSC (ex FAS) PER COMMERCIO E TURISMOIl Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC, ex FAS) compendia risorse strategi-che per lo sviluppo e l’ammoderna-mento del terziario. Confcommercio sostiene il seguente modello di utiliz-zo degli oltre 10 milioni di euro rinve-nenti da questa misura:- Re.sta. commercio 3 - Riedizione del bando per le reti stabili del com-mercio.- PUC 3 - Bando per il sostegno di

progetti integrati da attuare in Co-muni con meno di 10.000 abitanti, in abbinamento con altre risorse nazio-nali e regionali. - Centri commerciali naturali - Fi-nanziamento dei programmi di svi-luppo e delle iniziative in essi con-tenute aventi specifiche ricadute rivitalizzanti sul contesto.- Qualità alberghiera - Scorrimento della graduatoria.

IMU, TARES E TASSA DI SOGGIORNOSenza nulla togliere alla necessaria autonomia amministrativa in capo ai Comuni, Confcommercio chiede alla Regione di attivarsi nei confron-ti di Comuni per aprire un tavolo di confronto serio e costruttivo affin-chè Imu, Tares e tassa di soggiorno vengano disapplicate laddove possi-bile, o applicate all’aliquota minima secondo la seguente impostazione:- IMU: per i beni strumentali aliquota massima allo 0,76%.- TARES: revisione al ribasso di tutti i coefficienti e perequazione tra quelli del terziario e quelli degli altri settori; mantenimento di 0,3 €/mq da parte dei Comuni per i cosiddetti servizi indivisibili.- Tassa di soggiorno: disapplicazio-ne immediata.

FILIERE Confcommercio intende promuove-re progetti di filiera che mettano in sinergia vari comparti tra loro distinti, ma uniti da comuni finalità di svilup-po, in ordine a prodotti e servizi e chiede alla Regione di sostenere tali progetti sia in ambito FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) che, laddove compatibili, attraverso le ri-sorse del PSR (Programma di svilup-po rurale).

CatiusCia Marini

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Il nuOvO mERcATO

Secondo i dati dell’ultimo cen-simento, al 9 ottobre 2011 in Umbria, su una popolazio-

ne residente pari a 884.268 unità, gli stranieri erano 87.715, quasi il 10% del totale, un numero triplica-to nell’ultimo decennio. Non solo: l’incremento generale della popola-zione è esclusivamente dovuto agli stranieri. In Italia gli stranieri sono circa 5 milioni, e mentre tra la po-polazione italiana dal 2007 al 2011 l’occupazione è fortemente calata, si registra un aumento di 750.000 lavoratori stranieri. In una regione e in una nazione sempre più aperte ai flussi di popolazioni provenienti

da ogni parte del mondo, la neces-sità delle imprese di adeguarsi alla richiesta di un target disomogeneo sempre più vasto si fa crescente. In settori che spaziano dalla ristorazio-ne al commercio al dettaglio, dall’ab-bigliamento ai servizi per la persona, passando per tutte le attività turisti-co-ricettive, il confronto tra impren-ditori ed esigenze dei clienti stranie-ri si svolge necessariamente su un piano nuovo: quello linguistico e cul-turale. Nell’ambito commerciale, se prima il contatto con gli stranieri era principalmente prerogativa di azien-de multinazionali di import-export o legato all’ambito turistico, oggi pres-

le strateGIe per Intercettare l’Interesse e l’acqUIsto delle comUnItà stranIere

è dIETRO l’AngOlO

soché tutte le imprese devono co-municare con una fetta di mercato che non parla la propria lingua e che proviene da una cultura diversa, con una mentalità e usi diversi. Quello che serve oggi non è solo il saper mettere qualche parola inglese ‘in fila’ per scopi prettamente commer-ciali, bensì riuscire a comprendere le esigenze di una clientela sempre più diversificata, proponendo quindi prodotti e servizi che soddisfino i di-versi “gusti culturali”.Internazionalizzazione e localiz-zazione è proprio qui che entrano in gioco due concetti fondamentali: quello di internazionalizzazione e quello di lo-calizzazione.L’internazionalizzazione è la crescita di un’impresa al di fuori del mercato o del paese in cui questa è nata; la sua espansione, dunque, all’esterno dei confini di mercato considerati tradizionali o standard. La localizza-zione, invece, è l’aggiunta ai prodotti proposti o ai servizi offerti di caratte-ristiche specifiche che li rendano più adatti a essere utilizzati in ambienti o paesi diversi da quello di origine: il loro adattamento, quindi, alla cultura di arrivo, per essere adeguati all’uso che questa ne fa quotidianamente. Sia l’internazionalizzazione sia la lo-calizzazione sono processi finalizzati all’esportazione della produzione e necessitano di una comunicazione multilingue, in grado di sostenere le strategie di vendita e di arrivare al cuore degli utenti cui i prodotti sono destinati. In quest’ottica, le imprese hanno dunque bisogno di trovare partner affidabili e competenti, in grado di fornire traduzioni e servizi linguistici di eccellenza per traghetta-re gli affari di casa in acque e territori stranieri e affermarsi.

ImpREsA E svIluppOnuOvI mERcATI

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Oppure senza spostarsi troppo, le imprese potranno scoprire nuovi lidi semplicemente guardando fuori dalla vetrina del negozio, scor-gendo dietro l’angolo un mercato da conquistare. Viene meno la neces-sità di ingenti investimenti, scoglio a volte insormontabile tipico della internazionalizzazione. L’unico must da tenere presente per una strate-gia di successo - che è anche il re-quisito di ogni azione di localizzazio-ne - è l’elevato standard qualitativo nell’adattare il prodotto o il servizio offerti. Insomma la lingua, i gusti, il background culturale della clientela straniera che si vuole raggiungere non possono essere a grandi linee presunti o approssimativamente abbozzati. Al contrario, il cliente stra-niero va fatto sentire “a casa”. La co-munità più numerosa in Umbria, al momento, è quella rumena, le altre due maggiori comunità sono quel-la albanese e quella marocchina, e sono in crescita i cittadini provenien-ti dal sud-est asiatico. Facilmente intuibile è quindi la necessità di ana-lizzare gli stili alimentari e compor-tamentali di questi nuovi target per sfruttare tutte le opportunità offerte da una fetta di mercato potenzial-mente molto redditizia.Che ci si trovi alla guida di un’azien-da di produzione, di servizi o di un’at-tività ricettiva di ristorazione o alber-ghiera, far sentire “a casa” il cliente porta senza dubbi il suo riscontro.

ficati che sappiano fornire assisten-za completa nella lingua del cliente, come può essere il caso di aziende intermediarie per l’espletazione di pratiche commerciali o burocratiche. Oppure, pensando al web, si potreb-be rendere il proprio sito aziendale più accattivante fornendone versioni in più lingue e con piattaforme non statiche, ma dinamiche, dove l’uten-te possa interagire in modo rapido o veloce. In un ristorante, gli stranieri vorrebbero trovare un menu tradotto a regola d’arte, senza tracce di im-provvisazione o di parole improbabi-li, per comprendere cosa stanno per mettere sotto i denti. E nel commercio al dettaglio, ove questo non sia già di per sé desti-nato solo a etnie ben precise, anche i cartelli in vetrina possono attrarre clienti che normalmente sarebbero spinti ad acquistare solo da negozi di connazionali. Il segreto è dunque nell’input che porta il potenziale cliente a provare il “nuovo” com-merciante. Un input, però, che sia ben costruito dal punto di vista lin-guistico e che inviti l’acquirente a dare già alla prima occhiata fiducia al venditore o fornitore del servizio.

A cura di Emiliano NuzzoGruppo Giovani Imprenditori

ConfcommercioTitolare “Verto Group”

Così come il turista straniero, navi-gando in Internet, si aspetta di tro-vare siti web delle strutture di arrivo nella propria lingua o personale che parla lingue straniere (sicuramente almeno l’inglese), il cittadino stra-niero che vive in Italia si aspetterà di trovare qualche prodotto provenien-te dai suoi luoghi di origine da met-tere nel carrello della spesa, presen-tato nella sua lingua. Un caso palese è quello delle edicole, che fino a una decina di anni fa esponevano, oltre ai giornali nazionali, solo i principa-li quotidiani delle due o tre nazioni limitrofe alla nostra, e che possono oggi contare fra le pubblicazioni in vendita moltissimi titoli provenienti anche dai paesi delle etnie extra UE più numerose. Ampliare orizzonti e target per in-crementare il fatturatoCome deve porsi un’azienda per navigare nel grande oceano delle comunità straniere? Semplice: of-frendo loro l’invito a trasformarsi in clienti. Così come uno dei principali gestori telefonici italiani è stato in grado di captare più utenza adattan-do la propria campagna pubblicitaria ai gusti di un target determinato, le piccole imprese, possono mettersi in moto alla stessa maniera. Que-sto, all’atto pratico, può voler dire molte cose: ad esempio, offrire ser-vizi ingaggiando professionisti quali-

IMPRESA E SVILUPPO

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guBBIO

Il Comune di Gubbio non appli-cherà per il 2013 la tassa di sog-giorno e verificherà la possibilità

di ridurre l’Imu sulla prima casa e sulle attività produttive.è l’importantissimo impegno che il sindaco della città dei Ceri Diego Guerrini ha annunciato nel corso di un recente incontro - nel quale da entrambe le parti è stata ribadita la massima disponibilità al dialogo e alla collaborazione - tra una delega-zione dell’amministrazione comuna-le, composta anche dal vice sindaco Palazzari e degli assessori Bellucci e Merli, e il rinnovato consiglio della Confcommercio di Gubbio, guidato dal presidente Belardi.Diversi sono stati gli argomenti trat-tati e numerosi gli interventi da par-te dei consiglieri di Confcommercio, tutti volti a rimarcare la necessità di un atteggiamento propositivo e di un confronto quanto più possibile aperto sulle problematiche relative al commercio, turismo e servizi - e non solo - del territorio. Sul tappeto la Confcommercio di

profIcUo Incontro tra confcommercIo e comUne

nIEnTE TAssA dI sOggIORnO pER Il 2013

dAl TERRITORIO

Gubbio ha posto molte e impor-tanti questioni: oltre a Imu e tassa di soggiorno, si è parlato di Tares, varchi elettronici, apertura di nuovi centri commerciali, eventi e manife-stazioni, Puc 2 (vecchio ospedale) e Puc 1 (parcheggio San Pietro), futuro del complesso di Santo Spirito, del problema concessione mineraria di Mocaiana, della tematica farmacie. Gli amministratori si sono dimostrati ampiamente disponibili ad accoglie-re suggerimenti, idee e proposte, fornendo altre notizie incoraggianti, oltre a quella su imposta di soggior-no e Imu: ad esempio, per quanto riguarda i varchi elettronici e le Ztl è stato annunciato che saranno ogget-to di revisione, in virtù della stagio-

nalità e della concertazione. Quindi i varchi non saranno applicati nel breve periodo, e il problema verrà ulteriormente approfondito.Confcommercio ha accolto positi-vamente anche la conferma dell’a-pertura di una farmacia privata all’interno del centro storico. Soddi-sfatto per l’esito dell’incontro, il pre-sidente dell’Ascom Franco Belardi ha auspicato che esso rappresenti il punto di partenza per sviluppa-re nuovi momenti di riflessione e nuove progettualità, nell’interesse collettivo. Da questo punto di vista Confcommercio ha ribadito, con rin-novato slancio, la propria mission di soggetto promotore dello sviluppo territoriale.

ORA BIsOgnApunTARE sullA quAlITàCinzia Rosati, a nome della Fe-deralberghi di Gubbio, esprime soddisfazione per la decisione del Comune di non applicare per il 2013 la tassa di soggiorno. “Questa posizione - dichiara - frutto di confronti continui e co-struttivi tra l’ente e le associazioni di categoria, va sicuramente a mi-gliorare l’attrattività e la competiti-

vità turistica della nostra città. A conclusione di un anno difficile, la lieve flessione dei flussi turistici nel nostro comprensorio può rite-nersi un elemento positivo, risul-tato di una continua collaborazio-ne pubblico - privato. Con il no alla tassa di soggiorno il Comune di Gubbio ha dimostrato la sua sen-sibilità verso il settore: ora non ci resta che continuare con una pro-grammazione seria, che punti alla qualità e che proietti la nostra cit-tà verso lo status di destinazione turistica d’eccellenza”.

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Anche se l’attesa è stata lun-ga, l’arrivo dei contributi del bando Re.Sta. commercio

2008 - destinato a finanziare progetti innovativi realizzati da reti di impre-se - alle 14 attività di Bastia Umbra che hanno partecipato insieme al Consorzio Bastia City Mall, rappre-senta, in mezzo a tante difficoltà, una importante boccata di ossigeno. Grande soddisfazione dunque per la Confcommercio locale, che ha svol-to un ruolo fondamentale nel mette-re insieme, coordinare e supportare le aziende, con l’assistenza tecnica della Confcommercio provinciale, considerate anche le difficoltà per le stesse di adattarsi ad una bando che - nella sua formulazione originaria - era stato pensato per l’industria e che quindi non era fatto “su misura” per le caratteristiche delle imprese commerciali. Grande fatica e impe-gno, dunque, ma alla fine si è arrivati in fondo. “Un grazie va ai commer-cianti locali che in una congiuntura così difficile - sottolinea il presidente

della Confcommercio di Bastia Sau-ro Lupattelli - hanno scommesso e creduto comunque nelle potenziali-tà di questo bando, e alla Regione dell’Umbria che ha avuto il merito di seguirli in tutto il percorso di realiz-zazione del progetto”.Il contributo finanziato è pari a circa 145 mila euro, che hanno genera-to investimenti per circa 400 mila euro. Una funzione molto impor-tante nel bando Re.Sta. ha avuto il Consorzio Bastia City Mall, che si è fatto carico degli investimenti di “rete” ovvero quelli relativi ai chio-schi elettronici con funzione infor-

mativa e all’implementazione del sito www.bastiashoppingcity.it, che è un essenziale strumento promo-pubblicitario delle tante iniziative di marketing urbano realizzate nel cor-so dell’anno dal Consorzio e dalle imprese associate per l’animazione del territorio, concepito come cen-tro commerciale naturale. “Questo progetto testimonia il grande ruolo che nel tempo è venuto assumen-do il Consorzio, come soggetto protagonista e punto di riferimento nell’attività di animazione del territo-rio”, commenta il Presidnete Marco Caccinelli. “Il Consorzio - prosegue - rappresenta un’esperienza pilo-ta che si è consolidata nel tempo, apprezzata dalla politica e dalle isti-tuzioni, ed indicata come esempio virtuoso replicabile altrove. Ora - conclude Caccinelle - le aspettative sono legate agli esiti del Re.Sta. 2: ci conforta il fatto che il progetto presentato dalle imprese di Bastia è in graduatoria, in attesa di un finanziamento che si dà quasi per certo”.

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dAl TERRITORIO

ARRIvAnO I cOnTRIBuTI dEl BAndO RE.sTA. BAsTIA

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è partita da una dura presa di posizione contro le notizie di stampa che - in seguito agli

esiti dei controlli da parte della Fo-restale sulla etichettatura e traccia-bilità (vedi pag. 37) - hanno dato una immagine della categoria del tutto fuorviante, l’assemblea regionale Federcarni che si è svolta il 3 mar-zo a Perugia presso l’Università dei Sapori. Nell’occasione è stato fatto il punto sul ricco programma di attivi-tà definito e avviato dal nuovo consi-glio, eletto nell’ottobre del 2012. E di cose ne sono state fatte già molte, su fronti diversi. A comincia-re dal rafforzamento del rapporto con gli associati e dall’approfondi-mento delle problematiche dei di-versi territori: a questo scopo sono stati realizzati 8 incontri, che hanno complessivamente coinvolto cen-tinaia di operatori del settore, non solo del perugino ma anche del ter-nano. Per quanto riguarda la tutela della categoria, diverse sono state le denunce formali - rivolte all’asses-sore regionale alla Sanità, agli organi di controllo, al sindaco di Foligno, al sindaco di Spoleto e alle Asl compe-tenti, etc. - del fenomeno delle ma-cellazioni abusive e di quelle private all’interno degli stessi mattatoi, in numero eccessivo in rapporto alla popolazione del territorio, e quindi sicuramente destinate al commer-cio illecito. Un commercio che pe-nalizza gravemente la categoria ma anche lo stato - in termini di evasio-

FEdERcARnITAnTE InIzIATIvE pER lA TuTElA E vAlORIzzAzIOnE dEI mAcEllAI umBRI

Il 7 ApRIlE, Ad AgRIumBRIA, lA pRImA “OlImpIAdE dEl mAcEllAIO gAsTROnOmO”La Federcarni della provincia di Perugia, in collaborazione con la federazione nazionale, pro-muove due eventi nell’ambito di Agriumbria, all’Umbria Fiere di

Bastia Umbra. Il 7 aprile infatti si svolgerà l’assembla nazionale Federcarni, con la presenza del presidente e del consiglio nazio-nale e di circa 400 operatori da tutta Italia. Sempre il 7 aprile si svolgerà la prima edizione della “Olimpiade nazionale del macel-laio gastronomo”, con la parteci-pazione di almeno una delegazio-ne di macellai per ogni regione, con l’obiettivo di mettere in risal-to le abilità e le conoscenze di tanti professionisti.

ne Iva, Irpef e ogni altro tributo - e i consumatori, esposti a gravi rischi di carattere sanitario. Accanto all’azio-ne di denuncia c’è però anche quella di proposta, in cui si inseriscono le iniziative per favorire la conoscenza delle carni, soprattutto orientate al

mondo della scuola, per la valorizza-zione della figura del macellaio, per l’aggiornamento professionale della categoria, per uniformare le regole in tutti i mattatoi umbri, per fornire servizi agli associati attraverso spe-cifiche convenzioni.

dAllE cATEgORIE

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Incontro promosso da federmobIlI-confcommercIo della proVIncIa dI perUGIa con Un esperto IndIano del settore

La Federmobili-Confcommer-cio della provincia di Perugia, spinta dalla consapevolezza

che oggi il mercato con cui bisogna confrontarsi è internazionale, ha avviato da qualche mese un’azione esplorativa e di confronto con realtà di paesi in forte sviluppo, per aprire nuove prospettive agli imprenditori locali, duramente colpiti dalla crisi e dalla pesantezza del carico fiscale. Così, dopo l’incontro che il presiden-te di Federmobili Marco Fantauzzi ha avuto lo scorso dicembre con il ministro consigliere economico-commerciale dell’ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia Zhang Junfang, finalizzato a valuta-re la possibilità di effettuare scambi commerciali ed immobiliari tra gli

imprenditori umbri e cinesi, nei gior-ni scorsi la Federmobili ha organiz-zato un incontro con un esperto del mercato indiano, Jawed Khan, che ha illustrato agli operatori presenti la macro realtà di quel paese, concen-trando l’attenzione sulle opportunità che, secondo vari studi relativi al settore, offre il mercato dell’arreda-mento. Diverse sono le ipotesi sulle quali si può lavorare: la promozio-ne dell’arredamento multibrand di alta qualità in India; la possibilità di avviare punti vendita sia nelle prin-cipali che nelle medie-piccole città indiane, che hanno comunque un bacino d’utenza interessante; aprire uno o più punti “Umbria Design” nel paese. Con gli imprenditori del set-tore arredamento che commercializ-

Ad ExpO cAsA, pER sOndARE Il mERcATO Anche in occasione dell’edi-zione 2013 di Expo Casa Fe-dermobili somministrerà ai vi-sitatori l’annuale indagine per capire come evolvono i gusti della gente, quali sono le in-tenzioni di acquisto e come sta andando il mercato. Dopo l’ela-borazione l’indagine - che offre un interessante spaccato del settore - sarà divulgata a tutti gli associati.

zano e producono si è parlato anche dell’ipotesi di negozi-showroom, che possano promuovere i prodotti o trovare un partner per la produzio-ne in India su disegno italiano.Oppure di esportare il proprio know-how e sistemi di produzione. “Già da questo primo confronto è emerso che le possibilità offerte dal mercato indiano sono enormi”, sot-tolinea il presidente di Federmobili Marco Fantauzzi. “Nonostante le numerose difficoltà legate alla realtà umbra, la nostra intenzione è quel-la di concentrare le energie nell’in-dividuazione e nella costruzione di nuove opportunità per gli operatori del settore, perché alla crisi voglia-mo reagire non solo con la protesta, ma soprattutto con la PROPOSTA, con la progettualità, con l’apertura di nuove occasioni di sviluppo, valoriz-zando quella professionalità e com-petenza che distinguono il made in Italy nel mondo. Speriamo che il mondo della politica prenda atto di quanto sia importante sostenere an-che questo tipo di progetti”.

I mOBIlIERI umBRIAllA scOpERTA dEl mERcATO IndIAnO

dAllE cATEgORIE

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2 - 4 MARZO• MIDO Fiera internazionale ottica, optometria, oftalmologia Milanowww.mido.it

2 - 10 MARZO• EXPO CASA Salone nazionale Edilizia ed Arredamento Umbriafiere di Bastia Umbrawww.expo-casa.com

3 - 6 MARZO • THEMICAM SHOEVENT Salone Internazionale della calzatura Milanowww.micamonline.com

• MIPEL - MIFUR Salone internazionale della pellicceria e della pelle - Modena www.mipel.it

8 - 11 MARZO • COSMOPROF Salone internazionale profumeria Bologna www.cosmoprof.com

12 - 15 MARZO • ENADA PRIMAVERA Mostra internazionale degli apparecchi da intrattenimento e da gioco - Rimini www.enadaprimavera.it

25 - 28 MARZO • FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI Bolognawww.bookfair.bolognafiere.it

glI AppunTAmEnTIdI mARzO

DUE wORkSHOP “CRESCIMPRESA”INCONTRI BREVI MA MOLTO OPERATIVI PER GLI IMPRENDITORI UNDER 40

Ultimi due appuntamenti, per ora, nell’ambito del progetto “Crescimpresa”, ideato e realiz-zato dal gruppo Giovani Impren-ditori della Confcommercio della provincia di Perugia.

19 MARZOBanche e credito: più consapevolezza, meno rischiAnalisi estratto conto, analisi finanziaria

9 APRILEIncentivi e reti d’impresaLa chiave per lo sviluppo e la crescita

Tenendo fede allo stile degli in-contri “Crescimpresa”, anche i due prossimi appuntamenti sa-ranno brevi, ma molto operativi per consentire davvero di acqui-sire nuove conoscenze, senza togliere troppo tempo al proprio lavoro.

Si svolgeranno entrambi presso la sede Confcommercio di Peru-gia (via Settevalli, 320),dalle ore 14,30 alle ore 15,30.Info: 075.5067184.

FIERE Ed EvEnTI

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