Maschere - liceogioberti.gov.it · facciale, primo allarme dell'ictus,e vi fa trascinare via da...

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Ebbene cari giobertini, eccomi di nuovo qua a scrivere per voi. Quando è uscito lo scorso numero vi sarete accorti di un urlo disumano proveniente da un qualche angolo remoto del nostro amato Gioberti: ero io che esprimevo la mia gioia. In realtà avrei fatto meglio a contenermi, ma è stato più forte di me. Anno 5 - Numero 2 Novembre 2009 Liceo Classico e Linguistico "V. Gioberti" Via S. Ottavio 9/11 - 10124 - Torino Libertà in controluce A PAG. 17 Maschere Loivissa Yawe Anche voi arrivate alle ultime ore di scuola stremate dal troppo sentir spiegare e farfugliare rimproveri? BENE! Allora questa rubrica è ciò che fa per voi, in quanto include le norme di sicurezza per la sopravvivenza di ogni studente ad una tipica giornata di scuola al Gioberti! Le prime ore Giulia Sciurti A PAG. 6

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Ebbene sì cari giobertini,eccomi di nuovo qua a scrivereper voi. Quando è uscito loscorso numero vi sarete accortidi un urlo disumanoproveniente da un qualcheangolo remoto del nostroamato Gioberti: ero io cheesprimevo la mia gioia. Inrealtà avrei fatto meglio acontenermi, ma è stato piùforte di me.

Anno 5 - Numero 2Novembre 2009

Liceo Classico e Linguistico "V. Gioberti"Via S. Ottavio 9/11 - 10124 - Torino

Libertà in controluce

A PAG. 17

MaschereLoivissa Yawe

Anche voi arrivate alle ultimeore di scuola stremate daltroppo sentir spiegare efarfugliare rimproveri? BENE!Allora questa rubrica è ciò chefa per voi, in quanto include lenorme di sicurezza per lasopravvivenza di ogni studentead una tipica giornata di scuolaal Gioberti!

Le prime oreGiulia Sciurti

A PAG. 6

2 Anno 5 - Numero 2Novembre 2009

in questo numero

L'editoriale

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La Redazione

Anno 5 - Numero 2Novembre 2009

Questo numero si presenta da sé.Non ha bisogno di elogi o chiarimenti ungiornalino in cui è necessario ampliare ilnumero totale di pagine, in cui i nomi degliarticolisti non si ripetono mai, in cui ogniarticolo offre un punto di vista nuovo einteressante e molte volte proviene da unangolo diverso del mondo. Cosa potremmoaggiungere per sottolineare la soddisfazionedi dover tagliare tutto il superfluo, stringerele burocrazie e rimpicciolire le foto, per farespazio alla vostra valanga di parole? Maicome ora “carta canta”, perché non èsolamente la partecipazione attiva di moltipiù giobertini degli anni passati a trapelareda queste pagine, ma anche la curiosità dinoi giovani verso la realtà. Al di fuori dellefinestre, in via Sant’Ottavio, bisbigliaindignato un mondo il cui ritornello è lascarsa curiosità dei giovani. Eccola la nostrarisposta: trenta pagine fitte fitte di cartastampata da una piccola copisteriaperseguitata da noi articolisti, sempre prontia darle il tormento per esigere il Joe Berti.Qualche foglio per far circolare le nostreidee e per confrontarci, da usare come unenorme cortile in perenne ricreazione, dovei pettegolezzi su voti e cuori infrantivengono spazzati via e sostituiti da opinioni,

ricerche e domande.Vi lascio, dunque, un collage di sguardi suarte, politica e scuola. Eccovi le parole diTommaso Pirfo dall’Australia, di MarthaMasoero dalla California, di ValentinaAscolani dal Cile, e di tutti i vostri compagniche si sono messi in gioco inviandocirecensioni come quella su “Nel paese dellecreature selvagge”, o si sono interrogati suquestioni etiche come l’articolo “SanaaDafani è su FB”.Vi lascio alle parole malinconiche e amare,ma mai scontate, di chi è alla fine di unpercorso, e all’entusiasmo autunnale di unaquinta ginnasio.Ma anche all’esilarante test di Irene Fassio,e all’accurata parodia di Giulia Sciurti delcoma avanzato della prima ora.Vi lascio al coro delle vostre voci, che si faspazio tra interrogazioni e impegni,emergendo sempre con una forza e uninteresse che rispondono da soli alle accusedi una generazione assopita.

La classe 5 I

notizie4 Anno 5 - Numero 2Novembre 2009

ITALIAMafiosi all’estero!L’ex ministro per l’immigrazione australiano è sottoinchiesta da parte della polizia federale nazionalea causa della concessione di un visto umanitario: ilbeneficiario di quest’ ultimo è FrancescoMadafferi, 48 anni, esponente della ‘ndrangheta, dicui era stata ordinata l’espulsione perché arrestatoper omicidio e accusato del più grande sequestro diecstasy al mondo. Secondo le indagini Madafferiavrebbe inoltre contribuito con migliaia di dollarial partito liberale. Il ministro Vanstone facevaappunto parte di questo e fu lui ad annullarel’ordine di estradizione.Riferimenti: informazioni prese da AnsaClandestini per forzaLa mattina dell’11 novembre la polizia hasgomberato un insediamento di 1100 immigratimarocchini che vivevano a  San Nicola Varco a 10km da Eboli come braccianti. Questi lavoratori nonerano arrivati come clandestini: come prevede lalegge Bossi‐Fini, erano stati chiamatinominalmente da varie aziende. Una volta in Italia,però, queste aziende erano scomparse (impedendoquindi agli immigrati di ottenere il permesso disoggiorno) al fine di riassumerli in nero

clandestinamente e quindi avere un costo dellavoro più basso. È una truffa che coinvolge tuttal’Italia: lo scorso anno su 8000 domande verificatedalle prefetture, migliaia si riferivano ad aziendefittizie che non avevano nessuna possibilità diassumere.Riferimenti: informazioni prese da il ManifestoRIFIUTIamociDopo le navi di rifiuti tossici nei mari calabresi diqualche mese fa, sono emersi altri casi analoghi,non solo in Italia: sono esempi quello di unimprenditore di Verona che negli anni ’80 cercò dieliminare vecchi macchinari di fronte alle costesomale, senza riuscirci per uno scambio dicontainers, o quello venuto a galla pochi giorni fariguardante una nave tedesca che ha scaricatorifiuti tossici vicino all’isola d’Elba. In questo casouna gran quantità di pesci morti rilevata daipescatori ha confermato ciò che pensava la OngGreen Ocean sull’operazione d’inquinamento. IlTirreno è stato scelto come discarica perché giàingombro di residui di guerra quali bombe,aeroplani e sommergibili che rendono più difficileindividuare i containers.Riferimenti: informazioni prese da Nigrizia e ilManifesto

5notizieMONDOCon due mammeNovità sul fronte delle adozioni omosessuali: aBesançon, Francia, un tribunale ha concesso ad unadonna omosessuale di adottare un bambino, inaccordo con il tribunale europeo (anche secomunque questa sentenza non cambia niente daldal punto di vista giuridico). Negli USA, invece,sono 270.000 i bambini “figli” di coppie gay, le cuiunioni sono protette da leggi precise. Inoltre sulNew York Times Magazine è stato riportato unostudio della professoressa di psicologia Goldbergsecondo cui i figli di coppie omosessuali nonsoffrono di nessun disorientamento sessuale etendono ad essere mentalmente più flessibili diquelli delle coppie eterosessuali.Riferimenti: informazioni prese da InternazionalePer i diritti umaniL’associazione Human Rights Watch ha pubblicatoun rapporto in cui svela la presenza di “carcerinere” a Pechino: luoghi segreti dove i detenutivengono sottoposti a tortura. I 38 intervistati daHrw sostengono che quelle prigioni sono conosciutecome “centri di educazione legale” e raccontano diaver subito violenze, estorsioni, minacce,privazioni di cibo, sonno. Inoltre, per incentivaregli arresti, i carcerieri sono pagati in proporzione alnumero di detenuti. Sembra che questi luoghi sianocomparsi nel 2003 dopo l’abolizione del vecchiosistema di detenzione cinese. L’associazione chiedeal governo, che ne nega l’esistenza, di chiuderequeste strutture e di cominciare un’approfondita

indagine.Riferimenti: informazioni prese da InternazionaleSCIENZANeonati parlantiI bimbi imparano a parlare quando sono ancoranella pancia della mamma; dai primi giorni di vitail pianto dei neonati nasconde alcunecaratteristiche del linguaggio dei genitoriapprese  quando era ancora dentro l'uteronell'ultimo trimestre di gravidanza. Lo studio èstato fatto dall'Università di Wurzburg inGermania.I bimbi tendono a riprodurre le melodie checorrispondono al linguaggio che hanno ascoltatodurante il terzo trimestre di gravidanza. Studiandoil pianto  di 60 neonati di cui 30 francesi e 30tedeschi gli esperti hanno desunto che essitendono a riprodurre le melodie della loro linguamadre: una cadenza crescente per i  francesi edecrescente per i tedeschi.Riferimenti: informazioni prese da AnsaNiente è impossibile!Charles Limoli sta studiando una cura per il cancroattraverso cellule staminali, cellule senza unafunzione ancor ben definita. Infatti con variesperimenti su topi, consistenti nell’introdurrecellule staminali nel cervello, è emerso che lecellule staminali trapiantate migranospontaneamente verso la regione del cervellocompromessa dalle terapie contro il tumore, eforniscono nuovi neuroni rimettendo in sesto lefunzioni cognitive dei topolini, salvandoli.Riferimenti: informazioni prese da Ansa

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6 sopravvivenzascolasticaGiulia Sciurti

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Le prime ore

Anche voi arrivate alle ultime ore discuola stremate dal troppo sentirspiegare e farfugliare rimproveri?BENE! Allora questa rubrica è ciò chefa per voi, in quanto include lenorme di sicurezza per lasopravvivenza di ogni studente aduna tipica giornata di scuola alGioberti!

E' indispensabile, per non farsibeccare dalla prof nel bel mezzo di un dolcesonnellino, trovare un modo per restaresvegli anche durante le lezioni delle primeore (nelle quali è un classico trovare latino ostoria...). Al che io suggerisco i metodi piùsemplici, altrimenti detti metodi del “Tu‐dai‐uno‐schiaffo‐a‐me‐che‐io‐te‐lo‐restituisco”, e che constano di piccoli e

semplici esercizi, come ad esempio un po' distretching facciale che serve a tenereoccupato il cervello (e anche a prevenire lerughe...).Nel caso voi adottiate quest'ultimo metodoperò le opzioni sono due:

1.La prof pensa che la vostra sia una paresifacciale, primo allarme dell'ictus,e vi fa

trascinare via daun'ambulanza...

2.La prof capisce che i vostrisono esercizi di ginnasticafacciale ed avverte i vostrigenitori delle vostrecondizioni mentali precarie.

Vi sono, però, altri modi per tenersi sveglioe attivo anche alle otto e un quarto delmattino, modi che vi consiglio ancora piùcalorosamente dell'utilissima ginnasticafacciale.Posso ad esempio citare un colossal, ovveroil celeberrimo metodo “ScarabocchioOlimpionico”,particolarmente adatto atutte quellepersone a cuinon interessao che nonhanno bisognodi seguire lelezioni(“INCOSCENTI!!” direbbe la Ambro... Nda) che consiste nelricoprire di scarabocchi indecifrabili ogniangolo libero dibanco/diario/quaderno/braccio dellacompagna che si riesce a trovare.Oppure un altro metodo sperimentato e che

ormai fa scalpore ovunque è quello checonferisce appunto il nome al Genere,ovvero “Tu‐dai‐uno‐schiaffo‐a‐me‐che‐io‐te‐lo‐restituisco”, consigliabile soprattutto perchi condivide tutto con il/la compagno/a dibanco, anche la noia. Si tratta di colpiredelicatamente la faccia del/la compagno/a

nel tentativodirianimarlo/adal coma cheavanza.

Provate aseguire questimiei pochiconsigli edovreste

evitare di cadere tra le braccia di Morfeotroppo facilmente!!!

Al prossimo numero! Dove troverete“Intervallo, la guerra delle macchinette”.

7sopravvivenzascolastica

Inviateci i vostri articoli, disegni, vignette, poesie o semplici suggerimenti all'indirizzo:

[email protected]

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8 dal mondoEsperienza in CileValentina Ascolani

Anno 5 - Numero 2Novembre 2009

E' impossibile raccontare un'esperienza cosìprofondamente personale e straordinaria,come quella che sto vivendo adesso, in tuttele sue sfaccettature. Non basterebbe unlibro intero, un’ intera giornata di pioggia,una settimana di vacanza per enumeraretutte le cose che ho imparato e ho saputoapprezzare.Il sorriso di una persona che hai appenaconosciuto;la prima volta che ti salutano ascuola; la prima volta che un’ amica tiracconta un segreto e tu capisci che daallora in poi sarete legate da un vincolo piùforte; chiamare mamma e papà i tuoigenitori ospitanti; persino i primi litigi con ituoi nuovi fratelli e le conseguentiriappacificazioni.Nelle orientation in Italia e in Chile, mi sonosempre sentita dire: "Una volta tornata glialtri troveranno differenze in te mentre tunon te ne sarai accorta, ti sembrerà diessere normale!”. Per me non è così: iosento dei cambiamenti in me stessa, forsenon mi accorgo di tutti, però so che ci sono.Se adesso ripenso al principio mi viene dasorridere: è così strano pensare che è giàpassato tanto tempo da quel momento.Quante insicurezze, quanti ripensamenti,quanti sogni e adesso sono qui.Mi ricordo la prima volta che mia mamma mi

parlò della possibilità di fare questaesperienza e anche di quello che pensai:"Che? Proprio non ci siamo! Andare via persei mesi lontano da casa? Non fa per me!”.Le ultime parole famose. Mi feci convicerea participare per lo meno ai primi testpsicologici e al colloquio individuale. Unadebolezza che sempre ringrazierò di avereavuto. Passai entrambe. Ancora non moltoconvinta mi impegnai a compilare laapplication che mi diedero da fare, adicembre tra lezioni di danza, lo studio e leprove a scuola. Dopo averla consegnatapensai: "Non passerò mai! Mi eliminerannosubito!”. Ma passai di nuovo. Forse eradestino o forse fu solo fortuna: avevo vintoil programma in Nuova Zelanda, addiritturala mia prima opzione.Eccitazione ai massimi livelli, rovinata dallanotizia che dovevo participare a 5orientation preparatorie! “Sarannonoiosissime e pesantissime, totale perdita ditempo!” pensai tra me e me. Quanto misbagliavo!Contro tutte le mie aspettative, furono piu’divertenti del previsto: furono la chiave chemi fece immergere nella vera realtà diquesta esperienza: il punto non era piùapprendere un’ altra lingua, anzi era la cosameno importante. Il punto era viaggiare,

9dal mondoconoscere un nuovo mondo, ricominciare dacapo dove nessuno ti conosce e magariessere la persona che sempre avresti voluto.Ma, quando ero ormai sicura della partenza,per una banalissima ipertiroidite che avevoscoperto di avere, tutto il mio programma inNuova Zelanda saltò. La paura di non partireera tanta: quanti pianti, quanta tristezza!Ed ecco perchè il Chile. La mia salvezza.Non posso essere più grata a questa malattiaper avermi permesso di venire in questopaese meraviglioso. Non mi sono veramenteresa conto che tutto era vero finchè non homesso piede nell’aereoporto di Santiago.Era l’inizio di una grande avventura, maanche la messa a dura prova del miocarattere, che tuttavia penso ne sia uscitovincitore, più forte e sicuro di sè.Ancora non ho terminato il mio programma,però posso già fare qualche conclusione: nonmi pentirò mai di essere venuta qui,nonostante alcuni dubbi al principio; non soloquesto paese è strepitoso per i suoi paesaggi,i suoi scorci pittoreschi, la sua naturarigogliosa, ma anche per la sua gente.Non ho mai incontrato persone più naturali,più genuine, più ospitali, più gentili, piùaffettuose dei cileni. Per esempio, quando sirivolgono a una persona che conoscono, peròcon la quale non sono tanto in confidenza dadarle del tu, le dicono “tia o tio”; e’ unmodo di mostrarle rispetto ed è molto piùbello di “signora o signor”, così formale edistaccato. Anche con i miei coetanei

succede lo stesso: mi sono sempre stati viciniquando avevo bisogno di aiuto, pazienti conme quando non conoscevo bene la lingua,hanno risposto alle domande piu’ strane(incluso il significato di alcune parolacce!).Non mi sono mai sentita sola, neancheall’inizio quando non capivo niente e secapivo non potevo rispondere!!Penso che questa sia l’unica cosa che mi hadavvero dato fastidio al principio: non potercomunicare è orribile, ti senti totalmenteimpotente e incapace, tanto più che nonpuoi incominciare nè sostenere unaconversazione: è una tortura! O almeno loera per me!! Pero con un po’ di esercizio etanta tanta pazienza dopo poco ti ritrovi aparlare perfettamente e ti scopri perfino apensare e sognare in spagnolo.Da un giorno all’ altro. Ripensi all’ inizio eridi tra te e te, sembra passata una vitaintera!Il tempo è davvero malvagio a volte: sembraessere eterno quando uno si annoia (comedurante le mattinate grigie di scuola) epochissimo quando ti senti felice: in Italiadire che stavo via sei mesi mi dava i brividi,tantissimo tempo, adesso mi sembra niente,un granellino di sabbia nel deserto. Cheingiusto!So con certezza che mi mancherà moltissimoil Chile quando sarò costretta ad andarmene,volente o nolente, perchè qui vivrà persempre una parte della mia anima.

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10 dal mondoAnno 5 - Numero 2Novembre 2009

Martha Masoero

La verità sull'AmericanDream: niente abortopagato dallo Stato

So cosa state pensando: “Basta, un altroarticolo sull’aborto no, mi rifiuto di dedicareil mio tempo a leggere le soliteargomentazioni pro‐aborto che mi sentoripetere da anni a ogni assemblea”. Io hoavuto la vostra stessa identica reazionequando mi hanno proposto un dibattito suquesto tema durante un’ora di politica. Miaspettavo che qualcuno fosse contrarioall’aborto per motivi religiosi, ma nonpensavo che l’argomento avrebbe ricevutouna reazione così forte da parte deglistudenti dell’ultimo anno di liceo.Conosco alcune persone al Gioberti che sonocontrarie all’aborto, prinicpalmente perchèlo considerano un peccato di fronte a Dio,ma la maggioranza degli studenti si dichiarain favore dell’interruzione di gravidanza.Qui in California (e da quello che ho capito ècomune in tutto il Paese) sostenere il dirittoall’aborto non è così comune e soprattuttomi sono resa conto che essere “pro‐choice”,come dicono qui, o “pro‐abortion” sono dueposizioni molto diverse. Ci sono molteragazze che benchè proteggano il diritto diogni donna di compiere la propria sceltapersonale, non abortirebbero mai in prima

persona.L’Italia è un Paese cattolico, lo sappiamotutti fin troppo bene, ma paradossalmentemi sentirei meno giudicata se abortissi aTorino che negli Stati Uniti. Forse mi stodimenticando che il Gioberti non rispecchiaesattamente la media italiana. Forse ladifferenza è che qui si presuppone che seuna ragazza rimane incinta è perchè non hapreso le precauzioni opportune, l’ipotesiche ci possa essere stato un imprevisto nonè contemplata. E quindi la parola ABORTO èevitata come la peste dai politici americani;molti credono che se Obama si fossedichiarato apertamente “pro‐choice” nonsarebbe mai stato eletto.Sabato è passata alla Camera la “HealthCare Reform” (ricordate il mio scorsoarticolo? Non è una mia ossessione, è soloche qui non si parla d’altro). Su 435 membri220 hanno votato in favore della riforma, diquesti 219 sono rappresentanti del PartitoDemocratico, tuttavia gli autori della leggehanno dovuto eliminare l’aborto dalla listadei servizi coperti dall’assicurazionesanitaria pubblica affinchè la propostapotesse essere approvata.

11dal mondo

Uno studio ha mostrato che Obama avrebbeperso ben 64 voti democratici se non avesseaccettato di togliere l’interruzione digravidanza dai procedimenti offerti.Molti democratici lo vedono come un buoncompromesso, un piccolo male da doveraccettare per poter ottenere un’enormevittoria, altri pensano che sia stata unaterribile strategia politica.

La verità rimane: il tema aborto èstato ancora una volta accuratamenteevitato dalla politica statunitense.Forse dopotutto la Chiesa noninfluenza l’Italia tanto quantocrediamo se in un Paese che sipresenta come l’incarnazione dellalibertà religiosa, l’isola di salvezza permilioni di perseguitati, un argomentocome l’aborto suscita così tantatensione. Nonostante il Papa e i pretimi sento di poter dire che lamaggioranza degli italiani crede cheogni donna debba poter scegliere persè e che lo Stato debba finanziare laprocedura, qualora scelga di portarlaa termine.Qui negli USA le cose sono moltodiverse, il Presidente non toccal’argomento per paura di non essererieletto e un diciassettene dice: “Nonho un problema con la liberta’ di

scelta, ma sicuramente non credo che lemie tasse debbano pagare per risolvere ilproblema di una ragazza che si è messa neiguai”.In fondo è tutto parte dell’ “AmericanDream”, no? Puoi tenerti tutti i guadagni deltuo successo, ma se hai un problema,anche lì tutte le spese toccano a te.

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12 dal mondoOutbackTommaso Pirfo

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Ci sono esperienze che possono essere soloraccontate, una foto o mille parole scritte sudi esse non potranno mai renderne la realebellezza e unicità. Sembra un delitto persinorubare anche solo un istante fissando l’alba,il tramonto o qualsiasi altro evento sullapellicola di una macchina fotografica. Parlodi qualcosa che può essere vissuto a pienosolo coi proprio occhi, altro modo non c’è.Il deserto australiano è stata una delleesperienze più belle della mia vita: mi sonomancati tutti i generi di conforto comel’acqua potabile, una doccia e un letto, maho riscoperto quanto sia importantecondividere ciò che si ha con gli altri,quanto sia bello soprattutto rendersi contoche c’è un mondo da ascoltare e viverelontano dalle grandi città e dalla frenesiache le tormenta. Mentre sono disteso inquesto sacco a pelo impolverato guardo ilcielo pieno di stelle, se ne vedo una cadentenon posso far altro che esprimere undesiderio: accanto a me ho i miei compagnidi viaggio che osservano anche loro estasiati.Nessun rumore, nessuna preoccupazione,soltanto il cielo e noi, lo guardiamo tanto alungo che ogni cosa sembra capovolgersi equel tappeto di stelle diventa realmente unpavimento su cui camminare. Svegliarsi ogni

mattina alle cinque per vedere l’albasorgere da un punto indefinito all’orizzonte,aspettare il tramonto che colora diarancione l’Ayers Rock, parlare la seradavanti al fuoco che riscalda e mette tuttidi buon umore..questo è stato il nostroOutback. Abbiamo vissuto al passo con lanatura: dormendo all’aria aperta e senzaalcun riparo, costretti ad alzarci non appenai raggi del sole cadevano sui nostri volti,riaddormentandoci la sera sfiniti dopo averbevuto circa quattro litri d’acqua durante lagiornata e aver guidato un Quad nelledesolate lande del deserto. Vedere i cangurisaltellare qua e la è stato poi il realizzarsidel sogno “Australia”: sono sicuro chechiunque pensando a questa terra immaginale mamme di questi buffi animali mentreportano il loro cucciolo nel marsupio, o itanti koala aggrappati agli alberi intenti amangiucchiare foglie di eucalipto.Ciò che soprattutto mi stupisce è quanto misia trovato bene e a mio agio in un gruppodi tredici tedeschi, in cui io ero il soloitaliano; non hanno quasi mai parlatoinglese eppure ogni pezzo sembrava al suoposto e mi sentivo nel luogo giusto almomento giusto. È stato come perdersi inun’altra terra, un posto lontano dal mondo

che ognuno è libero di godere a modo suo:anche isolarsi e sdraiarsi sul terreno sabbiosoper osservare le stelle dà un senso di libertàquasi ineguagliabile.. Regna la pace nelleterre degli aborigeni, dove solo gli ululatidei Dingo squarciano il silenzio della notteed è la natura a comandare. Potremmochiamarla un’altra Australia, ma come ci sirende conto dopo è soltanto una delle milleterre che bisognerebbe vedere almeno unavolta nella vita. Probabilmente molti nonverranno mai a vedere questiposti e potranno soltantoguardarli in una dellemille foto sulleriviste naturali:foto cheritraggonociò che chile hascattate havolutocatturare delmomento. Ilcolore arancione del“grande panettoneaustraliano” all’alba e il cielocolor porpora al tramonto è qualcosa chepersino l’occhio fatica a osservare talmenteè bello e surreale. Non vi consiglio di andarciin viaggio di nozze perché la mancanza di un

letto e una doccia potrebbe risultarestressante, però se avete intenzione di fareun viaggio che cambierà le vostre idee divita un salto qui non sarebbe una cattivaidea. In fondo perdersi è il miglior modo pergodersi la vera realtà di un posto.. e neldeserto ciò accade sempre: appena l’aereodecollato da Sydney si poserà sulla pistasporca e sabbiosa di Alice Springs visentirete già disorientati.

13dal mondo

L'AyersRock

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14 sportLe squadre di TorinoRiccardo Dezza

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Cari lettori, in questo articolo volevo mettere a confronto i due campionati italiani di calcio:serie A e serie B. In particolare volevo parlare delle due squadre di Torino. Cercherò di essereimparziale ma non garantisco niente!

serie Bminori possibilità nel calciomercatoil bomber Rolando Bianchi (Rolandinho) hafatto 11 goalla curva Maratona

serieAmaggiori possibilità nel calciomercatoil bomber David Trezeguet (Trezegol ) ha fatto11 goalla curva Primavera

punta al primo postoè al secondo posto in serie A

Il toro e la juve sono due squadre molto vecchie; hanno partecipato a molti campionati e nehanno vinti altrettanti. Entrambe hanno due tifoserie molto affiatate e attacate alle propriesquadre. Per quanto riguarda il toro posso dire con certezza che per noi tifosi granata è unavera e propria fede, il cuore toro batte in ogni situazione, che sia bella o brutta noi nonlasciamo mai i giocatori da soli. In merito alla juve non so come sia per i tifosi ma suppongoche sia più o meno la stessa cosa.Sapevate che in Piemonte ci sono molti più tifosi del toro che della juve?E voi per che tifate?

punta al primo posto (per la promozione)è al secondo posto in serie B

DIFFERENZE...

& SIMILITUDINI

15sport

Sara Tanzi

Calcio e dintorniItalia in decadenza. O no?

1994: Diego Armando Maratona al Napoli,pronto per arricchire il calcio nostrano, giàgiudicato il migliore del mondo.2009: Ricardo Kakà, Carlo Ancelotti, ZlatanIbrahimovich, alcune fra le gemme piùpreziose della Serie A ci abbandonano, forseper soldi, forse semplicemente per volere,forse perché il nostro calcio sta veramentedecadendo.È così: dopo anni d’oro, terminati con lasplendida vittoria della Champions League2007 del Milan, sono emerseprepotentemente lacune che non in moltiprima avevano calcolato, ma che davverostanno rovinando lo sport più popolare ericco della Terra. Dunque, in Italia,improvvisamente gli stadi sono troppo vecchie inospitali, i calciatori nella stragrandemaggioranza stranieri, i giovani pochi, gliultras troppo violenti…Sfortunatamente il problema più grande èanche il più grave: non si riescono più ariempire gli stadi, luoghi poco efficienti,poco moderni, popolati quasi solamentedagli ultras, che tifosi non lo sono affatto.Inoltre, con il boom di abbonamenti allepay‐tv, la maggior parte delle famiglie e deiveri supporter, preferiscono guardare la lorosquadra del cuore comodamente a casa,

invece che disturbarsi a spendere soldi pervivere spettacoli spesso spiacevoli comequelli negli stadi italiani. In Francia, inSpagna, in Inghilterra e in Germania gliimpianti sportivi, oltre ad essere assaimoderni, ampi e ben attrezzati, vantanosempre il tutto esaurito, grazie ad unnumero esorbitante di abbonati e di moltinon paganti, in particolare famiglie.Se questi piacevoli avvenimenti lì sono unacertezza è perché non esistono gli smerci diprodotti falsi delle squadre, le leggi contro isupporter violenti sono severissime e glistadi sono di proprietà dei club, quindi ogniresponsabilità è a carico loro e non delcomune.In Italia questa realtà si sta lentamenteiniziando a realizzare negli ultimi due‐treanni, inizialmente con la presentazione dipiù progetti per nuovi stadi da parte diJuventus, Fiorentina e Roma.Questione calciatori: si è notato benissimoche in Italia a mancare sono soprattutto isoldi, per “mantenere” i campioni dellevarie squadre, e per soddisfare anche altribisogni delle squadre stesse e dei loro tifosi.Alcuni calciatori, il tanto amato RicardinoKakà in primis, sono stati addirittura spintidai propri ex club a trasferirsi all’estero

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dove sarebbero statestar ancora più ricche e famose. Ciò

avviene, seppur tristemente, poiché i bilancisono sempre in rosso (il Milan, esempio piùeclatante, prima della cessione di Kakà alReal Madrid e di Yoann Gourcuff al Bordeaux,aveva debiti pari a 364 milioni di euro) e isoldi disponibili per acquisti e investimentisempre meno.Tuttavia è strano – ma neanche tanto – chealcuni critici e alcuni supporter giudichinopositiva la privazione di campioni comeZlatan Ibrahimovich o Kakà: essi sonoconvinti che questa batosta possa essere unasquillante sveglia per cominciare una nuovastoria nel calcio italiano. Ora, senza troppodenaro e troppi campioni, anche le piùgrandi squadre sono spinte ad investiretempo ed energie nei vari settori giovanili eperfino ad affidarsi, per quanto riguarda laPrima Squadra, a dei giocatori e ad unallenatore inesperto: è il caso dellaJuventus, che ha ingaggiato il suo exdifensore Ciro Ferrara come CT, e ha decisodi investire ben 30 milioni di euro neiprossimi cinque anni per il vivaio.Alla fine, io stessa rimango sorpresa nelconstatare che queste scelte stanno dandoragione all’Italia: basti vedere i risultati inChampions League di Juve, Fiorentina(seconde nei propri gironi dietro le francesiBordeaux e Olympique Lyonnais), Inter eMilan (prime, anche se il Diavolo divide la

vetta del girone con gli spagnoli del RealMadrid), oppure quelli in Europe League,dove Roma, Lazio e Genoa, seppure un po’ asinghiozzo, offrono buonissime prestazioni ealtrettanto appaganti risultati. Vittoriecome quella contro i transalpini del Lille,per esempio, hanno riaperto le porte alGenoa per un’insperata qualificazione aisedicesimi, mentre quella della Roma incasa contro gli inglesi del Fulham, hagalvanizzato i giallorossi reduci da un iniziodi stagione assai poco positivo.Anche questi tre club durante il mercatoestivo hanno optato per acquisti più“economici” e cessioni sofferte e costose(Alberto Aquilani dalla Roma al Liverpool oDiego Alberto Milito dal Genoa all’Inter),oltre al fatto che la Lupa più amata delLazio ha perso dopo due giornate di Serie Auno dei migliori allenatori che abbia maipotuto vantare, Luciano Spalletti, dimessosidopo parecchi screzi con il presidenteRosella Sensi e – si vocifera – anche con ilPupone Francesco Totti.Okay, tutte – o quasi – le portate amare diquest’estate digerite, situazioni un po’anomale nel calcio italiano, nella Serie A inparticolar modo, ma anche laconsapevolezza che tutti i danni provocatinon sono poi così irrimediabili e cheabbiamo ancora tante belle sorprese dascoprire in questa e nelle prossime stagioni.

16 sportAnno 5 - Numero 2Novembre 2009

17liberopensieroMaschereLoivissa Yawe

[...] Ordunque, non siamo qui per parlaredella sottoscritta però. La volta scorsa hotrattato un argomento piuttosto serio eanche questa volta non sarò da meno, peròcercherò di essere decisamente più allegra.Volevo far notare al popolo giobertinoquante persone non riescono ad essereautentiche. Il mio “autentiche” è un po’complicato: intendo le persone che, perpaura di non essere accettate, si travestonoda qualcuno che non sono. Ovviamente nonvedremo la gente vestita da Biancaneve oPower Ranger –a meno che non siacarnevale‐ girare per Torino, anche se alGioberti ci si può aspettare di tutto: da ungiobertino in kilt ad un rappresentante conun enorme cappello verde stile follettoirlandese in testa –ebbene sì cari primini:abbiamo visto questo ed altro‐. Ma iointendevo qualcosa di più serio, intendevouna persona che si nasconde dietro pensierie atteggiamenti non suoi e che si lasciamanipolare facilmente, solo per sentirsiaccettata.Bisogna mantenere la propria individualità adispetto del giudizio degli altri per evitare didiventare persone che non siamo opentircene quando ormai è troppo tardi percambiare.Anche se con un po’ di coraggio e buona

volontà ogni errore è recuperabile, ci sonovolte in cui diventa poi difficile ancheprendere in mano la situazione e capirequali sono le cose da aggiustare in noi edistinguere il nostro pensiero da quello cheè stato o ci siamo imposti.Quanti di voi possono dire a testa alta e convoce ferma che si mostrano per come sonorealmente senza omettere o nasconderenulla?Ormai sta diventando un fenomeno diffuso,anzi quasi normale, e non è affatto positivoperché finiremo per dubitare di qualunquepersona ci troveremo di fronte eprobabilmente anche di noi stessi perché lamaschera che ci siamo creati ci haassuefatti ed è diventata parte di noi.Sembra stupido?Io dico che lo è meno di quello che sembra.Ora vi lascio con questa domanda –che trovoparticolarmente ad effetto‐: Sareste fieri diessere parte di una società che non ècapace di accettarvi per quello che siete?Io no.Siamo attori, semplici attori di unacommedia tutta da scrivere, una commediasenza regista che non ammette intervalli orepliche. Ogni attore è un personaggio, unsemplice personaggio creato ad arte.

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18 liberopensieroAnno 5 - Numero 2Novembre 2009

Sanaa Dafani è su FBLara Saccani

“Sanaa Dafani è su Facebook. Iscriviti aFacebook per rimanere in contatto con lei.”La trovo ancora su Facebook, sorridente, condecine di amici. Ma Sanaa è morta il 15settembre, o meglio, è stata uccisa dalpadre perché, in sostanza, era fidanzata conun cattolico.Ma questa storia la sapete già. È successomolto tempo fa, troppo per una notizia dicronaca per essere ricordata con precisione.I media non parlano più di delitti d’onore,in questo periodo va di moda il servizio sullecarceri italiane, a seguito del caso Cucchi.Nessuno ci pensa più, ma Sanaa è ancoramorta e lo sono molte, troppe ragazze comelei.Nel 2006 venne accoltellata dal padre HinaSalem. Era troppo occidentale. Due ragazzeuccise con la colpa di essersi voluteintegrare nel paese in cui vivevano. MaSanaa e Hina non sono le sole: i dati che horaccolto mi hanno fatto rabbrividire. A Gazadall’inizio dell’anno le donne uccise in nomedella Sharia sono dieci; a Londra se necontano circa dodici l’anno e il Der Spiegelscrive che in Germania le vittime di undelitto d’onore sono state almeno cinquanta.A queste vanno aggiunte le “vergini suicide”che si tolgono la vita per evitare ilmatrimonio forzato. Inoltre, in Europa sono

centinaia le “scomparse” di ragazzemusulmane, che si “trasferiscono all’estero”e non tornano più.Questa tipologia di delitto si chiama delittod’onore, ed è commesso da qualcuno persalvaguardare l’onore del singolo o dellafamiglia. Per noi un delitto è comunque undelitto. In molti paesi, però, non è così: ildelitto d’onore è tutta un’altra solfa,punibile o più spesso no. In Giordania, i 15‐20 delitti d’onore che avvengono in medial’anno, in base alla legislazione locale sonopuniti dai tre mesi fino ad un massimo di unanno in carcere. E un anno passa in fretta,troppo in fretta per aver spezzato una vita.Secondo un’indagine condotta dal governoturco, negli ultimi cinque anni in Turchia idelitti d’onore avvenuti sarebbero 1.000.Sono centinaia le ragazze e le donne uccisedai parenti perché sospettate di averecomportamenti troppo moderni, fidanzatinon graditi o perché vittime di violenzesessuali. In Giordania un uomo ha ucciso lanipote perché era stata stuprata dai cugini.L’assassino, SE condannato, dovrà stare incarcere al massimo per un anno.Ma torniamo a una realtà un po’ più vicina:l’Italia. Fino al 1981, l’articolo 587 delCodice Penale diceva:Chiunque cagiona la morte del coniuge,

19liberopensierodella figlia o della sorella, nell'atto in cui nescopre l’illegittima relazione carnale e nellostato d'ira determinato dall'offesa recataall'onor suo o della famiglia, è punito con lareclusione da tre a sette anni. Alla stessapena soggiace chi, nelle dette circostanze,cagiona la morte della persona che sia inillegittima relazione carnale col coniuge,con la figlia o con la sorella.I casi di delitti d’onore per mano di italianisono stati molti. Tra i più noti troviamoquello di Luigi Millefiorini, che sparò allamoglie Giovanna a Roma, in via Appia. Ladonna aveva una relazione con un certoLeone, che in primo grado negò. Millefiorinifu condannato a 3 anni e 6 mesi direclusione, ma quando in appello Leoneconfessò di essere l´amante, la condannaper Luigi scese a 7 mesi. Era il 1954 el’uccisione della moglie traditrice era menograve dell’ omicidio della moglie leale…Il 5 agosto 1981, con la legge n.442, ledisposizioni sul delitto d’onore sono stateabrogate, ma ne avvengono ancora ogginelle comunità islamiche italiane. I casi piùnoti sono quelli di Sanaa e Hina.Riguardo a questo il presidente degliIntellettuali Musulmani Italiani, ha affermatoche “Né L’Islam, né alcuna religione sullaterra possono giustificare l’omicidio, tantomeno quello dei propri figli. Non possonoesserci motivi religiosi dietro gesti cosìefferati, ma solo violenza e ignoranza.”

Una posizione diversa ha assunto la madre diSanaa: “Ha sbagliato anche Sanaa perchémio marito soffriva tanto. Io lo perdono: èil padre dei miei bambini, ha sempreprovveduto alla famiglia, alle altre duebambine di 9 e di 4 anni, ed è un bravolavoratore”. Io non vedo come l’essere unbravo lavoratore possa giustificare il fatto,ma non sono io a dover giudicare …Leggendo affermazioni di parenti e diamiche mi spavento: “Lui ha fatto bene.Sanaa stava diventando come le ragazze diqui.” e: “Sanaa era troppo occidentale”.Intuisco che le donne musulmane hannopaura di diventare come le donneoccidentali. Mi trovo di fronte a dueestremi: da un lato la sottomissione,dall’altro la mercificazione del corpo. Macosa è meglio? Per gli assassini di questeragazze, meglio morte che occidentali.Anzi, meglio morte che felici.Perché occidentali è quello che volevanoHina e Sanaa, Derya, Rukhsana, Maja,Heshu, Sohane, Sajda, Hatin, Morsal emolte, molte altre.E troppe ragazze come loro, in tutto ilmondo e da sempre, sono morte sottomesse,nel tentativo di essere libere.

NOTA: L’omicidio di Sanaa Dafani è statoconsiderato un omicidio aggravatopremeditato, e suo padre è statocondannato a 30 anni di carcere.

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Del Gioberti mi son sempre piaciuti icorridoi. Vuoti, spaziosi e silenziosi durantele ore di lezione, così luminosi con un che diasettico ospedaliero. Mantengono, con iltrascorrere degli anni, l’idea di immutato.Qualche giorno fa, durante una delle miepasseggiate sciogli opprimente‐sensazione‐di‐tedio‐scolastico, mi sono soffermata aguardare le foto della bacheca “comeeravamo…”. Nelle foto qualcuno sorridefiducioso, qualcun altro ha un’espressionescontrosa, corrucciata, annoiata quasi.Attraverso le stampe sgranate cerco didistinguere gli occhi, gli sguardi.Cosa pensavano, che fine hanno fatto, sannodi essere stati affissi alla bacheca delsecondo piano, quello degli animaliimbalsamati? Erano del “Giob” ma ormai diloro non rimane più nulla, alle foto non sononeanche allegati i nomi. Cosa rimane dicinque, o più, anni di liceo?Niente.Questo è il problema di una memoria legataad eventi ciclici, al naturale ricambiodell’ambiente scolastico. Come acqua sporcala nostra presenza viene rovesciata neldimenticatoio. Di quelli che erano miti,pettegolezzi e leggende ai tempi della IVginnasio non rimane più nulla, o meglio, iricordi vanno condivisi e, anno dopo anno,

sono sempre meno le persone con cui farlo.Come si fa, chi riesce realmente a lasciare ilsegno? Sembra un desiderio comune a moltiquello di lasciare un’impronta tangibiledella loro presenza, del loro passaggio nelnostro liceo. Lo dimostrano le scritte neibagni, sulle scale anti‐incendio e in cortilema col passare del tempo, anche poco,perdono il loro significato.Quale senso ha oggi la scritta in cortile “mala bamba dove sta, nella barba di Famà”quando ormai nessuno ricorda AntonelloFamà e la sua folta barba alla Karl Marx?Per non parlare di “Suppo sicofante inborghese”, sorvolando sul fatto che moltistudenti non abbiano la minima idea delsignificato di sicofante, per molti A. Supponon è altro che una persona evocata nellefrasi della serie “si stava meglio quando sistava peggiorando”.Qualche studente celebra la ritrovatalibertà, in seguito al conseguimento deldiploma, scavalcando il famoso cancellogiallo e pitturando il cortile, ma ha unsenso?Cos’è che segna veramente il nostropassaggio al Gioberti?La popolarità, lo stile, la presenza,l’attivismo, la buona condotta? Cosa rimarràdi me, dei compagni con cui ho condiviso

Chi si ricorderà di noi?Emma Prosdocimo

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quotidianamente le ore di lezione, l’ansiaper le interrogazioni, le delusioni, irimpianti, le sofferenze?Chi si ricorderà di noi? Gli insegnanti? Forse…Eppure rimango fermamente convinta cheniente sia importante come gli anni delliceo.Sono profondamente persuasa che la varietàdi persone, idee, ideali con cui sono entratain contatto durante questi anni rimarrà, inqualche modo, unica ed immutata.Se un tempo la previsione di abbandonare il“mio” amato liceo mi terrorizzava, adesso

non aspetto altro che il distacco avvenga.Nascono in me molti dubbi, chi sa chequesto articolo e la parziale esternazionedei miei sentimenti non funga, in qualchemodo, da catarsi.Ciò che penso attualmente però è: “Chi hala fortuna di avere ancora una vita se laporti lontano da qui” (grazie Quentin).p.s. dedicato a chi se n’è andato: Galla,jaki, ludo e gli altri che hanno lasciato “il”segno.

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Come ormai tutti ben sappiamo, per il 21dicembre 2012 è prevista una tremendacatastrofe che segnerà, a seconda dei puntidi vista, la fine di un’era o del mondointero.La domanda è: seriamente ci viene chiestodi credere a tutto ciò?Il fenomeno “2012” è esploso qualche mesefa, con l’uscita nei cinema del trailerdell’omonimo film, che prevede per il giornodel solstizio d’inverno del 2012 l’apocalisse.Io mi vanto di essere a conoscenza dellaprofezia Maya da anni, dopo aver visto unatrasmissione per bambini che l’aveva cometema principale, ma questa è un’altrastoria…

A partire dal trailer del film diretto daRoland Emmerich il 2012 è diventato unfenomeno commerciale.Documentari di ogni genere ci hanno fattouna puntata speciale, i telegiornali hannoprodotto innumerevoli servizi, sono uscitiarticoli, libri…Quest’estate sono incappata in un saggio diRoberto Giacobbo che mi ha letteralmenteterrorizzata.

Alla fine, dopo la spiegazione scientifica,c’era un breve racconto ambientato neltemutissimo 21 dicembre, in cui unabambina informava i genitori della venutadella fine.

I poveretti, che probabilmente, nonsapendone nulla, vivevano in unmondo privo di televisione egiornali –beati loro!‐, cercavanoscherzosamente di dissuaderla ed iltutto terminava con la dolcepargola che esclamava: “Oh,mamma, guarda quella bellissimaluce che si sta avvicinando!”,gettando nel panico totale ognisfortunato lettore.Sono nati svariatissimi siti web sullaquestione, compresi quelli creaticon l’intenzione di organizzare una

2012, la fine...?Giulietta de Luca

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Il calendario Maya

23liberopensierosorta di Arca diNoè virtuale.

Soffermiamoci un attimo su questa temutaprofezia, tanto per cercare di chiarire lasituazione.Secondo il calendario Maya, il 21 dicembre2012 segnerà la fine di uno dei cicli, altermine del quale ci sarà una serie dicatastrofi naturali che modificheranno ilmondo.A partire da queste previsioni, moltiscienziati si sono attivati per scoprire di piùsulla faccenda ed è venuto fuori che:‐avverrà una tempesta solare;‐una pioggia di meteoriti si riverserà sulnostro pianeta;‐i terremoti faranno tremare la Terra fino adistruggerla;‐un pianeta ignoto entrerà in collisione conil nostro;‐i Puffi domineranno l’universo perl’eternità.In questo marasma è stata coinvolta anchela Nasa, a cui hanno attribuito dichiarazionisu una certa fine del mondo, quando invecel’Agenzia statunitense ha affermato che nonci sono particolari rischi associati al 2012 eche il ciclo solare che inizierà non sarà perniente diverso dai precedenti.Qualche giorno fa, al TG 2 si è parlato di unaprossima missione della Nasa nello spazio

per tranquillizzare la popolazione mondiale:non sono previste collisioni con altri pianeti,altrimenti ne sarebbero stati già avvistatisegni da tempo, non c’è alcuna pioggia dimeteoriti in vista e nulla lascia presagire uncambiamento ambientale.Sul dominio dei Puffi, purtroppo, non cisono informazioni.Non vi nascondo che comunque la cosa unpo’ mi angoscia…Ho sempre pensato che i Maya fossero unpopolo affidabile, viste le loro conoscenzeastronomiche grazie alle quali sono staticapaci di creare un calendario che nonnecessitasse dell’anno bisestile, ma, comesaggiamente mi ha detto qualcuno, se iMaya non hanno saputo prevedere la finedella loro civiltà per mano deiconquistadores, perché mai avrebberodovuto vedere giusto predicendo la finedell’intero universo?Quindi, a parer mio, l’unico evento dienorme rilevanza che potrebbe avvenire nel2012 è la caduta anticipata del governo didestra un anno prima della fine delmandato, ma nemmeno di questo sonotroppo sicura, né mi aiutano i Maya.

Anno 5 - Numero 2Novembre 2009

Film del 2009 diretto da SpikeJonze,adattato dal libro di Maurice Sendak“nel paese dei mostri selvaggi”. Il cast ècomposto da Max Records nel ruolo di Max,ilprotagonista,Catherine Keener,Paul Dano eForest Whitaker.Max è un bambino molto fantasioso che viveuna realtà familiare difficile;la sorellamaggiore lo ignora,la madre single è moltoimpegnata col lavoro,e lui non si senteapprezzato da nessuno.Non sapendo con chiparlare o sfogarsi,Max trasforma la suasolitudine in ira che scaglia contro qualsiasicosa lo circondi; una sera, infatti, dopo averfatto una scenata e aver litigato con lamadre, decide di scappare di casa.Giungecosì su un’isola abitata da enormi creatureselvagge a cui si presenta come unpotentissimo re; unendosi a queste creature,giocando e dormendo con loro, Max riesce adimenticare la tristezza provata a casa.Dopo il divertimento iniziale, però, nelgruppo si crea molta tensione, che solo lacomprensione reciproca e la ragioneriusciranno a risolvere.Può sembrare lontano dal mondo o privo diargomenti, ma in realtà la pellicola cerca difarci capire che la nostra più grande paura èperdere chi amiamo e rimanere soli;piuttosto che esternare la debolezza e la

sensibilità, però, preferiamo chiuderci in noistessi e rimpiazzare il buon senso con larabbia, perché nessuno sembra voler capirei nostri sentimenti. Forse è tra le nostrerazioni primitive, forse è il condizionamentodella società, ma ognuno di noi cerca

sempre di celare la propria debolezza e ilproprio dolore, non dimostrando a chi ci staintorno ciò che proviamo, senza pensare chequesto comportamento rischia di farciperdere il controllo e la ragione.Non adatto a coloro che si commuovonofacilmente, consiglio questo film a chi pensache esporsi o essere giudicati, instaurandouna conversazione, sia un rischio che vale lapena correre anche solo per vedere che lenostre parole possono strappare un sorriso achi le ascolta.

24 recensioniAnno 5 - Numero 2Novembre 2009

Nel paese delle creatureselvaggeIoana Rosca

Vorrei poter bere l'autunno fino all'ultimafoglia, gustare il suo sapore di mandarino ecaldarroste in una tazza bordeaux. Vorreiallora soffiare verso i rami degli alberiintirizziti dal freddo e scaldarli come unasciugacapelli. Scatterei una fotografia perimmortalare gli scricchioli delle foglie sottole scarpe, il vento che pizzica la punta delnaso, il leggero prurito della sciarpa sullatenera pelle del collo.Ma riuscirei, guardando un foglio incelluloide, a provare quest'euforia anchenell'afa estiva?Voglio bere l'autunno e gustarlo finchéposso.

Dora

Uno dopo l’altro i pensieri estivis’ingialliscono e lievemente cadono.Oscillano nell’aria, si librano con un soffio divento freddo e infine s’adagiano su untappeto di antichi ricordi.Autunno d’emozioni, inizia una nuovastagione di colori sfiorati dalla luce gelidadel sole. Un turbine di foglie accompagna lanascita di intense sensazioni.

Ilaria

SoldatiSi sta come

d'autunno

sugli alberi

le foglie

(G. Ungaretti)

liberopensiero 25Anno 5 - Numero 2Novembre 2009

AutunnoDora Tortarolo & Ilaria Macrì

Amare è anche amarsiGiulia Scibilia

Ho visto un video su yuotube che spiega conun esempio, come far durare un amore:Se raccogli un po’ di sabbia e stringi forteforte il pugno, la sabbia comunque cade; seinvece apri completamente la mano, il ventose la porta via.. viceversa, prova araccogliere la sabbia e a tenere il palmodella mano abbastanza chiuso percustodirla… e abbastanza aperto per lalibertà… questo sarà il giusto modo per

trattenerla a te..Non servono, quindi, parole magiche, oatteggiamenti servili nei confronti dell'altrosesso, perché solo chi ha già provato il veroamore sa che arriva quando meno te loaspetti, e che, anche se finisce, non si potràmai dimenticare o cambiare con altre fintiamori..In una famosa poesia intitolata “Bellissima”Shakespeare dice:

“Le ragazze sono come le mele sugli alberi.Le migliori sono sulla cima.

Gli uomini non vogliono arrivare alle migliori, perchéhanno paura di cadere e ferirsi.

In cambio, prendono le mele marce che sono cadutea terra, e che, pur non essendo così buone,

sono facili da raggiungere.Perciò le mele che stanno sulla cima dell'albero, pensano

che qualcosa non vada in loro, mentre in realtà"Esse sono grandiose". Semplicemente devono essere

pazienti e aspettare che l'uomo giusto arrivi, colui che siacosì coraggioso da arrampicarsi fino alla cima

dell'albero per esse.Non dobbiamo cadere per essere raggiunte, chi avrà

bisogno di noi e ci ama faràdi TUTTO per raggiungerci.”

26 liberopensieroAnno 5 - Numero 2Novembre 2009

Questa poesia mi ha fatto ragionare molto, eho deciso di dedicarla a una delle miemigliori amiche, per farle capire quanto leisia importante.Inoltre, secondo me, quando si èinnamorate, sifa di tutto,anche quelloche non ciaspetteremo difare mai, o misbaglio? Credoquindi chequestoconsiglio siautile; non velo do perchémi sento piùbrava di voi,assolutamente!Ma perché ame ha aiutatomolto e mi hafattoragionare.Spero possa aiutare anche voi...Confidatevi con le vostre amiche, quelle checredete delle Vere Amiche. Siate sempre voistesse, non fingete di essere qualcun’ altrasolo perché pensate che una ragazza sia

migliore di voi, finirete per diventare dellebugiarde e anche un po’ false, il ragazzoche vi piace deve innamorarsi di voi!! E nondella persona che state imitando! Seguite ilvostro cuore, anche se alcune volte la

mente vi dice difare tutt’altro,non nascondeteche vi piace,ma fateglielocapire inqualche modo,siate sempresincere e nonarrendeteviMAI. Se alla finelui proprio nonvi accetta, beh,nonrattristatevi,pensatesemplicementeche non vuolearrivare tantoin alto a

raccogliervi perché ha paura di cadere eferirsi, e che vuole, quindi, fare menofatica e raccogliere una ragazza già“caduta”.

liberopensiero 27Anno 5 - Numero 2Novembre 2009

Ma quante ne sai?!Irene Fassio

1 Di solito leggi/studi/apri il libro, ma questavolta non sapevi proprio che interrogava di storiae anzi ti eri persino dimenticato di avere lei almartedì. Cosa succede?2 Dopo aver ripassato freneticamente nel cambiodell’ora, scopri che tanto erano programmate e tirimetti a dormire3 Programmate sì, ma quella che doveva passareoggi è assente! La prof pesca un nome a caso – iltuo, e ti becchi un pietoso 5 ½1 Passi, e con la più grande faccia di bronzo maivista su questa terra, ne dici così tante che allafine risulti convincente anche per lei e le strappiun’immeritata sufficienza (mwahahahah)

2 Vuoi farti presentare da uno di un’altra classeche conosci un suo amico che ti piace. Il tuopiano è:3 Girovaghi casualmente intorno ai due che stannoparlando durante l’intervallo finché dopo due mesial tuo amico viene in mente di invitarti a parlarecon loro2 Passi dagli occhioni dolci alle minacce allacorruzione e alla fine il tuo amico peresasperazione ti presenta chi vuoi... tranne poiscoprire che è un cretino totale1 Opti per la platealità e vai dal tuo amico aparlargli così già che ci sei sommergi di paroleanche l’altro che, spiazzato, alla fine ti darà il suonumero

3 Sono le due di notte e sei ancora su msn. Sentitua madre che si alza per venirti a dire dispegnere pena il divieto di uso del computer finoalla maturità. Ecco la tua reazione:1 Con uno slancio fulmineo, spegni tutto e ti infilisotto le coperte, fingendo di dormire dalle 10:302 Sì, ma io il computer non ce l’ho in camera!Spengo tutto ma mi becca lo stesso3 Pur non avendo il computer in camera, tento lostesso lo scatto fulmineo ma inciampo in un cavo efaccio cadere il computer, svegliando tutta la casae procurandomi una punizione coi fiocchi

4 Tua madre ti fa una domanda trabocchetto sulragazzo di tua sorella, di cui lei non dovrebbesapere neanche l’esistenza. Tu:3 Come un armadillo assopito le dai tutte leinformazioni che le servono, dopodiché realizziquanto fatto e cerchi pateticamente di tornare suituoi passi, infilandoti ancora di più nel tuoginepraio2 Capisci che in realtà sta bluffando e dici “Mamamma, lei è single!” in tono scioccato1 Ti accorgi che lei sta sentendo puzza di bruciatoe quindi glissi ma intanto mandi un sms a tuasorella per dirle di rincasare

5 Stai camminando allegramente stile Heidi versola fermata, quando vedi il pullman arrivare. Chefai?

28 testAnno 5 - Numero 2Novembre 2009

1 Ed è lo scatto da centometrista! In 0.5 secondisei a bussare freneticamente alle porte e l’autistanon può che aprirti2 Ma figurati se sto a correre, prendo il prossimo,ma non ho capito!3 Ma quale prossimo! Di 65/ ne passa uno all’ora!La corsa contro il tempo si riduce però in unadisfatta.

6 Improvvisamente sono le nove di sera e tu nonhai ancora studiato niente. Com’è potutosuccedere?2 Ma cosa ne so! Sono stato un po’ al computer eho guardato un po’ di televisione, è vero, mal’ultima volta che ho guardato l’ora erano solo lesei e mezza!1 Come vuoi che sia successo, io ho una vita davivere, sono stato in centro fino adesso!3 Be’, tempo che arrivo a casa sono le tre, finiscodi mangiare e sono le tre e mezza... Partel’abbiocco da dopopranzo, mi sveglio che son lesette e alle otto ho pallavolo!

7 Sì va bene, ma domani c’è la verifica!2 Mi faccio tre caffè e rimango su tutta la notte astudiare1 Qualcosa avevo già studiato, adesso do unaripassata e studio domani mentre interroga dilatino che tanto son già passato3 Non ci provo neanche, dico che sto male e sto acasa domani

8 Cosa succede di solito quando esci con i tuoiamici?2 Una strana vecchietta un po’ andata inizia connoi un lungo discorso su come noi giovani stiamosprecando la nostra vita e su come ai suoi tempi siandasse tutti a lavorare dai sedici anni3 Ci facciamo delle figure assurde nei negozioppure uno di noi cade rovinosamente in mezzoalla strada mentre stiamo attraversando col rosso1 C’è un colpo di scena che ci costringe a unimprovviso cambio di programma così che ognivolta che usciamo... è sempre una sorpresa!

9 Ridere è facile?2 Facilissimo... il difficile è smettere!!!3 Ma che domanda è?1Dipende... ci sono persone che vorreiscaraventare dalla finestra ogni volta che fannouna battuta, e altre che mi vien voglia disegnarmele tutte

10 A quante persone hai detto Ti Amo in tutta latua vita?1 Stai scherzando... pensavo che questo fosse unbuon test e invece ora scopro che è preso da Cioè!3 E be’ che hai contro Cioè? Io lo leggo sempre, escommetto che anche tu lo leggi di nascosto!2 Io... ad alcune... ma l’ho sempre pensato...scusate ho capito bene la domanda? Era su Ti Amoo su Cioè?

Profili a pag. 30

test 29Anno 5 - Numero 2Novembre 2009

Editoriale a cura di Delia San MartinoImpaginazione a cura di Eliana Vitolo

grazieSi ringraziano la Sig.ra Raffaellae la Sig.raTeresa dell''ufficio amministrativo, la docentereferente Maria Luisa Genta, la Prof.ssa Boggio, Amalia Fucarino per la foto di copertina,Federica Messina per le vignette delle pagine 6‐7, e tutti colo che hanno contribuito allarealizzazione di questo numero del Joe Berti.La foto di copertina e quella a pag. 25 sono di Amalia Fucarino, la foto di pag. 11 è statapresa dal sito www.machineguykeyboard.com, quella di pag. 13 dal sitowww.mapsofworld.com, quella di pag. 21 dal sito www.liceogioberti.it, quella di pag. 22 dalsito www.blogspot75.eu, quella di pag. 24 dal sito www.newcinema.it e quella di pag. 27 dalsito www.tangalor.blogspot.com.

Maggioranza di 1: Le sai tutte! Che dire... le sai tutte. Non puoi che darci lezioni. La tua èun’arte sottile: non solo te la cavi, ma te la cavi anche bene, e stupisci sempre con effettispeciali riuscendo a conquistare anche il pubblico più scettico. Se continui così hai il nostrotifo! La tua citazione è: Ho baciato la mia prima ragazza e fumato la mia prima sigarettanello stesso giorno. Non ho più avuto tempo per il tabacco da allora. (Arturo Toscanini)Maggioranza di 2: Ne sai alcune! Bene, bravo, te la sai cavare. Potresti fare di più, e si vedeche ti impegni, ma sei così titubante... guarda, ti do sette meno ma non devi prenderlo comeun rimprovero, perché comunque le basi ci sono, e poi siamo nel trimestre e mi tengostretta. Ironia verso i prof a parte, non ti preoccupare. Mica le si può sapere tutte!!L’importante è partecipare! La tua citazione è: Non insultare la madre alligatore se non dopoche hai attraversato il fiume. (Proverbio haitiano)Maggioranza di 3: Pezzaccio! Ma quanto sei messo male?? Ti fai sempre i pezzi più assurdi eancora che te ne vanti! Il prossimo cosa sarà, finire in un tombino aperto? Le soluzioni sonodue: o li racconti a tutti e fai ridere gli altri fino alle lacrime... o non li racconti e gli altririderanno lo stesso. Ma sarà meno divertente. La tua citazione è: L’unica ragione per cuialcune persone si perdono nei loro pensieri è perché è un territorio poco familiare. (PaulFix)

Profili del test: "Ma quante ne sai?!"

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