Martina Franca città d’arte · realizzato dagli studenti della II A classico del liceo statale...
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Martina Franca città d’arte
Realizzato dalla classe 2^A Classico
Progetto di alternanza scuola-lavoro
Credits. Immagini dal web
“ Martina Franca città d’arte” è un progetto realizzato dagli studenti della II A classico del
liceo statale Tito Livio, al fine di iniziare i ragazzi alla scoperta dell’attività di guida turistica e di promozione culturale del proprio territorio .
Gli studenti, successivamente ad una fase di ricerca del materiale e di formazione,
hanno indossato i panni della guida turistica dimostrando grande abilità nel raccordare le nozioni teoriche acquisite
all’esercizio pratico.
Martina Franca città d’arte ARCO DI SANTO STEFANO
L’arco di Santo Stefano è il simbolo del barocco martinese. Faceva parte della cinta muraria ed era una porta turrificata. Il nome della porta deriva dalla chiesa posta frontalmente -prima dedicata a Santo Stefano ed oggi Sant’Antonio. Fu costruita nel 1764 grazie al denaro pubblico così come riportato dal cartiglio.
Martina Franca città d’arte
SAN MARTINO
Sulla sommità si erge la statua di San Martino a cavallo in aspetto belligerante, che rievoca la leggenda secondo cui il 16 giugno 1529 San Martino assieme a Sant’Antonio apparve sulla cinta muraria per difendere la città dall’assedio dei cappelletti guidati dal condottiero Maramaldo
Martina Franca città d’arte ARCO DI SANTO
STEFANO
A livello stilistico spicca la cimasa dalle forme curvilinee e sinuose, affiancata da due fiaccoloni laterali posti su delle serpentine schiacciate.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
Costruito nel 1668 e voluto da Petracone V Caracciolo, settimo duca di Martina, interpreta la perfetta fusione fra arte rinascimentale e barocco, con un grande loggione in ferro battuto.
Martina Franca città d’arte PALAZZO
DUCALE: ATRIO
Atrio rimaneggiato nella metà del ‘900 a seguito della chiusura dell’impianto ad “U” originario. In estate si svolge il Festival della valle d’Itria
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
Lungo e suggestivo salone di rappresentanza che conduce alle Sale Storiche del Piano Nobile.
Martina Franca città d’arte
PALAZZO DUCALE:
PORTALE
Ispirato all’arte leccese presenta due colonne tortili in gesso. Tramite il portale si giunge alla Sala Consiliare, oggi sede del consiglio comunale, che prima era adibita a Sala delle Feste denominata anche Sala degli Arazzi, presenti alle pareti.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE:
SALA DEI DUCHI
Così chiamata per la presenza dei ritratti della famiglia Caracciolo. Sulla parete di destra, il primo ritratto raffigura Petracone V, promotore della costruzione del palazzo.
Martina Franca città d’arte
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Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
Infilata di porte in roccocò sagomate ad orecchio tinteggiate di verde con decorazioni in oro, motivi floreali e conchiglie.
Martina Franca città d’arte
PALAZZO DUCALE
CAPPELLA DEI
DUCHI
Con la Cappella dei Duchi iniziano le decorazioni murali settecentesche del Carella. Il Crocifisso è databile al 1600, alcuni storici lo attribuiscono a Giacomo Genovini.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
CAPPELLA DEI
DUCHI
Sull’altare gli stemmi delle due famiglie unite dal vincolo matrimoniale: a sinistra il leone simbolo della famiglia Caracciolo ed a destra le tre pignatte, stemma della famiglia Pignatelli.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
CAPPELLA DEI DUCHI
In alto, sulla parete sinistra una tempera raffigurante San Gennaro, patrono di Napoli e protettore dei Caracciolo, e la Madonna del Carmine.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
CAPPELLA DEI DUCHI
In alto, sulla parete destra una tempera raffigurante San Martino, patrono di Martina, e le anime del purgatorio.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DELL’ARCADIA
Le decorazioni di questa sala sono ispirate al movimento letterario omonimo nato nel 1690. Nella grande sala, interamente decorata, troviamo a destra la grande pittura “Scuola di ballo” e a sinistra la “Scuola di canto”.
Martina Franca città d’arte
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DELL’ARCADIA
Nei sotto volta sono rappresentate le quattro stagioni: a sinistra, l’inverno e a destra l’estate.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DELL’ARCADIA
Le quattro stagioni sono l’allegoria del tempo e del costante lavoro dell’uomo che non conosce sosta in nessuna stagione dell’anno. A sinistra la rappresentazione dell’autunno, a destra la la primavera.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DELL’ARCADIA
Particolare della “Scuola di ballo”: al centro, il duca Francesco III rappresentato assieme alla moglie Stefanina Pignatelli .
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PALAZZO DUCALE
SALA DEL MITO
Così chiamata perché alle pareti sono presenti alcuni miti tratti dalle “Metamorfosi” di Ovidio. Tutti i miti sono metafora della figura del duca e della sua famiglia, in veste umana ed istituzionale.
Martina Franca città d’arte
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DEL MITO
Entrando nella sala sulla destra vi è la rappresentazione del mito di Enea e Anchise in fuga da Troia, che rappresenta la Pietas filiale.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DEL MITO
Sulla parete di sinistra vi è la rappresentazione del mito di Apollo e Dafne, che raffigura l’amore virile e violento.
Martina Franca città d’arte
PALAZZO DUCALE
SALA DEL MITO
Il mito di Atalanta e Ippomene, rappresentato sulla parete centrale, è la metafora dell’amore per le cose futili e che fa perdere di vista gli obiettivi principali.
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Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DELLA BIBBIA
Ultima sala dipinta da Domenico Carella, in cui vengono rappresentati alcuni episodi del Vecchio Testamento.
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Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DELLA BIBBIA
Dal sotto volta destro, inizia il racconto e la rappresentazione della storia di Tobia e Tobiolo con il momento del rito della sepoltura compiuto da Tobia, raffigurato sdraiato sotto l’albero.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DELLA BIBBIA
Nel sotto volta sinistro, la storia continua con Tobiolo che, assieme all’Arcangelo Raffaele, intraprende il viaggio per recuperare il danaro dovuto a suo padre per il suo lavoro.
Sulla destra Tobia seduto.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DELLA BIBBIA
Sulla parete destra, la tempera del Carella racconta l’incontro tra Tobiolo e Sara, promessa sposa di Tobiolo.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DELLA BIBBIA
Sulla parete di sinistra, la storia termina con la guarigione di Tobia dalla cecità, grazie a Tobiolo che pone un medicamento sugli occhi del padre, ricavato dal fiele di un pesce. A destra l’Arcangelo Raffaele indica a due donne il compimento del miracolo.
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PALAZZO
DUCALE SALA
DELLA BIBBIA
Nella parete in fondo vi sono altri episodi tratti dall’Antico Testamento.
A sinistra, la rappresentazione di Mosè salvato dalle acque.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DELLA
BIBBIA
Rappresentazione di Elizer, il servo di Isacco, e Rebecca al pozzo, che raffigura l’offerta dei doni.
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Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DEGLI
STEMMI
L’ultima sala del piano nobile, presenta un suggestivo affaccio sulla Valle d’Itria, territorio compreso tra le provincie di Taranto, Bari e Brindisi.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DEGLI STEMMI
Dipinti sul soffitto si trovano: il cavallo rampante, stemma della città di Martina e lo scorpione, originario simbolo della provincia di Taranto, e i ritratti del filosofo tarantino Aristosseno e del commediografo Aristofane.
Martina Franca città d’arte PALAZZO DUCALE
SALA DEGLI UCCELLI
Nel corridoio d’Avalos si trova la Sala degli Uccelli, con decorazioni a grottesche, destinata alle camere da letto della duchessa Isabella D’Avalos - oggi usata per celebrare i matrimoni civili.
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Martina Franca città d’arte PIAZZA ROMA
Piazza Roma, di forma triangolare, è caratterizzata da tutti gli stili architettonici presenti a Martina Franca. Il palazzo principale è il Palazzo Ducale, costruito su commissione della famiglia Caracciolo sui resti del castello degli Orsini. Al centro della piazza vi è la Fontana dei Delfini, costruita nel 1934 ad opera dello scalpellino Francesco Corrente, detto Marcomagno .
Martina Franca città d’arte PIAZZA ROMA
In Piazza Roma vi è Palazzo Martucci, esempio prestigioso dell’architettura signorile settecentesca.
Situato sul lato sinistro della piazza, è delineato da un prospetto modulato in maniera equilibrata, grazie alle tre finestre e ai portali che ripartiscono l’ordine superiore e inferiore.
Tipicamente barocche sono le decorazione di fiaccoloni e volute sul parapetto e sul pannello in pietra.
Martina Franca città d’arte PIAZZA ROMA
Il palazzo Miali è in stile liberty caratterizzato dal colore grigio.
Nel resto della piazza sono presenti altri palazzetti risalenti alla fine dell’Ottocento, tra i quali uno di colore rosso, tipico dei palazzi signorili di Martina Franca.
Martina Franca città d’arte CHIESA SANTA MARIA
DELLA PURITA’
La chiesa di Santa Maria della purità fu edificata nel 1653 sul sito della precedente chiesa di San Nicola dei Greci accanto al convento dedicato alla regola di Sant’Agostino, che fu realizzato per ospitare giovani ragazze senza marito.
Martina Franca città d’arte CHIESA SANTA MARIA
DELLA PURITA’
La facciata è costituita da tre elementi: il portale, la finestra e lo stemma del fondatore, rappresentativi connubi degli stili artistici sviluppati a Martina Franca.
Martina Franca città d’arte CHIESA SANTA MARIA DELLA PURITA’
La struttura architettonica della chiesa rispetta la regola monastica delle suore di clausura. Il convento, detto delle Monache Grandi perché ospitava fanciulle di famiglie nobili, era dedicato a Sant’Agostino, che viene ripreso nelle rappresentazioni del Carella e del De Matteis.
Martina Franca città d’arte CHIESA SANTA MARIA
DELLA PURITA’
La chiesa, a navata unica, e’ di impianto Rococo’ per gli ornamenti dorati, non riccamente sfarzosi, ma volti a creare un tutt’uno armonico.
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CHIESA SANTA MARIA
DELLA PURITA’
Il coro ligneo e’ decorato con motivi mitologici, esotici e floreali.
Le grate, che la caratterizzano, si ripetono anche sulle balaustre laterali da cui le monache potevano assistere alle funzioni religiose.
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Martina Franca città d’arte CHIESA SANTA MARIA
DELLA PURITA’
Sulla volta è possibile ammirare due dipinti del Carella, raffiguranti San Michele Arcangelo e l’Assunzione in Cielo di Maria
Martina Franca città d’arte CHIESA SANTA MARIA
DELLA PURITA’
Sulle pareti laterali sono custoditi dipinti di Paolo De Matteis, che ritraggono scene delle vita mistica di Sant’ Agostino e raffigurazioni della Vergine.
Martina Franca città d’arte CHIESA SANTA MARIA
DELLA PURITA’
I sistemi di isolamento sono visibili nel Belvedere, luogo più alto di Martina, dove cinque statue di arcangeli vegliavano in momenti più ricreativi della vita monacale così come su tutto il convento.
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CHIESA DI
SAN GIOVANNI
Martina Franca città d’arte
VIA BUONARROTI
Una delle tipiche strade del centro storico contornate da palazzi signorili adornati con i tipici stilemi in rococò, espressione della manodopera locale degli “scalpellini della pietra bianca”
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VIA BUONARROTI
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VIA CIRILLO
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BASILICA DI SAN MARTINO
Realizzata tra il 1747 e il 1764 sul sito della precedente chiesa romanica, presenta una la facciata alta 37 metri, è divisa dal gruppo scultoreo centrale che raffigura San Martino che taglia il mantello e lo dona la povero.
Ai lati, nelle nicchie inferiori le quattro statue di San Pietro, San Paolo, San Giuseppe e San Giovanni. Nelle nicchie suoeriori le statue di Santa Comasia e Santa Martina.
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Martina Franca città d’arte ALTARE DELLA
NATIVITA’
Sulla mensa dell’altare sono poste le statue seicentesche di Stefano da Putignano provenienti dalla Basilica medievale.
Di esso colpisce il perfetto connubio comunicativo tra il livello scultoreo e quello narrativo pittorico murale
Martina Franca città d’arte ALTARE DEL CRISTO
ALLA COLONNA
Il secondo altare più grande dopo quello maggiore, presenta una statua lignea di Gaetano Genovini appartenente alla vecchia collegiata distrutta dopo il terremoto del 1743. di notevole rilievo è certamente il palliotto in marmo con il volto sindonico
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Martina Franca città d’arte BASILICA DI SAN
MARTINO
Le policrome vetrate istoriate raccontano con sequenza di immagini l’inizio del patrocinio martiniano (nella controfacciata) e, al di sotto della calotta, San Martino che dona il mantello
Martina Franca città d’arte CAPPELLONE SANTISSIMO
SACRAMENTO
Edificato tra il 1776 il 1785 da Domenico Carella, il Cappellone, con altare policromo di Raimondo Belli e angeli laterali reggi cero, presenta il più famoso dipinto dell’artista: l’Ultima Cena, del 1804. Di questo colpisce la singolare disposizione circolare degli apostoli intorno al tavolo, sotto al quale vediamo degli orci ed un cane che lecca i piatti. Da notare anche come Giuda sia l’unico apostolo che distoglie lo sguardo da Gesù.
Martina Franca città d’arte
ALTARE MAGGIORE BASILICA DI SAN MARTINO
Costruito nel 1773 a spese del benefattore Pietro Simeone, l’altare maggiore presenta nella sua parte centrale la statua del patrono con gli abiti vescovili, in atto benedicente. Ai lati dell’altare, sui due corni, vi sono le statue della Carità e dell’Abbondanza, realizzate da Stefano da Putignano, in marmo bianco di Carrara che insieme ai marmi verde antico, giallo di Siena e rosso, impreziosiscono l’intero altare.
IL BATTISTERO
Opera napoletana di grande raffinatezza, venne eretto nel 1773 da Crescenzo Trinchese per committenza della famiglia Carracciolo, il cui stemma compare infatti nell’archivolto e sul cancelletto in bronzo.
La struttura ottagonale e stiliforme del fonte battesimale culmina nel gruppo scultoreo di San Giovanni
che battezza il Cristo.
Martina Franca città d’arte PIAZZA PLEBISCITO
La piazza rappresentava il centro civile, religioso e sociale del centro storico, per la presenza della Basilica e del Palazzo dell’Università, antica sede del Municipio. Nel 1799 in questo luogo fu eretto l’Albero della Libertà, per aderire alla Rivoluzione Partenopea.
Martina Franca città d’arte PIAZZA PLEBISCITO
Martina Franca città d’arte PALAZZO DELL’UNIVERSITA’
Martina Franca disponeva dal 1478 di una Università, in cui si riunivano i capifamiglia per decidere le sorti della città.
Costruito nel 1761, la facciata è divisa da quattro lesene. Il timpano dell afinestra centrale è sormontato dal rilievo del cavallo trottante simbolo della città
Martina Franca città d’arte TORRE CIVICA
La torre civica fu costruita nel 1734, con cella campanaria e orologio centrale. Nell’ordine inferiore presenta una meridiana e le coordinate di latitudine e longitudine della città di Martina Franca
Martina Franca città d’arte PIAZZA MARIA
IMMACOLATA
Rappresenta il tentativo di conciliare l’ormai tramontato gusto barocco con i nuovi modi neoclassici. Realizzata nel 1854 e rimasta incompleta, ha ospitato fino agli anni ’70 il vivace mercato cittadino, retaggio del costume medievale.
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN DOMENICO
La presenza dei domenicani a Martina – risalente già al 1400 – portò alla costruzione di una nuova chiesa intorno al 1745, in costruzione fino al 1753, sul sito di una preesistente chiesa dedicata a San Pietro martire. La realizzazione della facciata – su progetto del domenicano Frate Antonio Cantalupi – fu affidata a Michele Cito e Calmario Del Vecchio (leccese).
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN DOMENICO
Il primo dei tre ordini è scandito dal portale d’ingresso sovrastato dall’ «apoteosi dell’ordine» che viene annunciata dal suono delle trombe di due putti alati e dalla corona lapidea sorretta da due amorini, tema ricorrente nell’intera facciata. I capitelli antropomorfi presentano sirene alate, foglie di acanto e festoni di melograno, rispettivamente peccato, purezza, passione.
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN DOMENICO
La chiesa di San Domenico, massima espressione del barocco martinese, fu da sempre in competizione architettonica con le chiese del Carmine e di San Martino: essa doveva superarle in ricchezza e ampollosità e per questo risentì maggiormente dell’influenza leccese.
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN
DOMENICO
Nel secondo ordine particolare importanza ha il grande finestrone decorato con sculture curvilinee e foglie di acanto, la cui chiave di volta è rappresentata da un putto.
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN DOMENICO – DOMINIS CANIS
Punto focale dell’esterno è lo stemma dell’ordine che trae diretta dipendenza dal sogno della madre di Domenico : un cane regge in bocca la fiaccola della fede affinché il mondo arda di questa, grazie alla predicazione.
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN
DOMENICO
L’interno si presenta a navata unica - con l’illusione di un finto transetto - scandito da 4 altari minori di cui 3 in marmi policromi e 1 in pietra locale colorato a finto marmo.
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN DOMENICO
Rilevante importanza ha il crocifisso in legno di ulivo di Riccardo Brodaglio ( XVII sc.) - collocato nel primo altare destro- direttamente firmato dall’autore.
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN DOMENICO
Il secondo altare destro ospita la tela di San Vincenzo Ferrer – grande predicatore e teologo domenicano – realizzata da Pietro Mauro; frontalmente a questo, si colloca il dipinto risalente al 1681 della visione del monaco di Soriano – vicenda nota all’epoca e tuttora famosa.
San Vincenzo & «la visione del monaco di Soriano»
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN DOMENICO
Sullo stesso lato s’innalza l’altare in puro stile leccese che ospita la famosa tela di Domenico Carella raffigurante la Madonna del Rosario tra i santi Domenico e Caterina da Siena ( 1762) circondata dalle 15 telette dei misteri, attribuite ai suoi allievi.
In alto “l’Eterno Padre”.
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN NICOLA IN MONTEDORO
La piccola chiesa di San Nicola in Montedoro è un piccolo gioiello martinese sconosciuto ai più. Collocata nel cuore del centro storico, è rimasta in disuso dagli anni ’50 del secolo scorso. È anche detta de Pauperibus perché fu costruita grazie al contributo dei fedeli, come dimostra la facciata semplice romanica, rimaneggiata, con il rosone e il tipico tetto spiovente a cummersa.
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN NICOLA
IN MONTEDORO
Nella chiesetta si trovano due cicli di affreschi risalenti al 1500 e al 1600, adesso in gran parte rovinati a causa dell’umidità e dell’incuria. Sulla parete sinistra il ciclo di affreschi seicentesco ritrae (da sinistra) San Francesco da Paola, una strage degli innocenti, Santa Margherita e in alto una Trinità.
Martina Franca città d’arte
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN NICOLA
IN MONTEDORO
Sulla parete destra, gli affreschi cinquecenteschi ritraggono (da sinistra) Sant’Antonio Abate, una Deposizione, la Madonna del Rosario con i 15 clipei rappresentanti la passione di Cristo. Al lato della porta, Sant’Antonio da Padova.
Martina Franca città d’arte
Martina Franca città d’arte CHIESA DI SAN NICOLA IN MONTEDORO
L’affresco centrale, dietro l’altare, ritrae il santo che dà il nome alla chiesa: San Nicola, tradizionalmente raffigurato con le tre palle d’oro. Ai suoi lati Santa Margherita, San Benedetto e Santa Scolastica. Curiosamente, l’affresco presenta una pluristratificazione: fu realizzato da Francesco Carella nel 1802 al di sopra di un affresco precedente, di cui è ripreso il medesimo soggetto ma, come appuntato dal pittore stesso sull’opera, «in meliorem formam»: migliorato.
I saggi condotti sull’opera hanno potuto svelare solo parzialmente cosa si nasconda al di sotto dell’affresco definitivo, confermando che esso mantenne sostanzialmente il complesso pittorico preesistente.
Martina Franca città d’arte
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Per info e contatti : www.comunedimartinafranca.gov.it
Associazione Ecomuseale di valle d’Itria – sezione di Martina Franca – tel. 328 – 7379943 –
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IAT ( ufficio di informazione e accoglienza turistica ) tel. 080 4805702
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