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Manuale pratico per la prevenzione del cyberbullismo e della navigazione on line a rischio IL CYBERBULLISMO Linee Guida per docenti, studenti, genitori PREVENIRE IL CYBERBULLISMO CONTRASTARE IL CYBERBULLISMO Ministero dell’Istruzione Università, Ricerca Provincia di Cagliari Assessorato Pubblica Istruzione Comune di Cagliari Assessorato Politiche Scolastiche Ministero della Giustizia Dipartimento Giustizia Minorile Ministero dell'Interno Master in Criminologia RISCHI E BENEFICI DELLA NUOVA TECNOLOGIA PREVENIRE LA NAVIGAZIONE ON LINE A RISCHIO

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Manuale praticoper la prevenzione del cyberbullismo e della

navigazione on line a rischio

IL CYBERBULLISMO

Linee Guidaper docenti, studenti, genitori

PREVENIRE ILCYBERBULLISMO

CONTRASTARE ILCYBERBULLISMO

Ministero dell’IstruzioneUniversità, Ricerca

Provincia di CagliariAssessorato

Pubblica Istruzione

Comune di CagliariAssessorato

Politiche Scolastiche

Ministero della GiustiziaDipartimento

Giustizia MinorileMinistero dell'Interno

Master in Criminologia

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PREVENIRE LANAVIGAZIONE ONLINE A RISCHIO

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PREVENIRE IL CYBERBULLISMOe la navigazione on line a rischio

linee guida per docenti, studenti, genitori

Assessorato delle Politiche ScolasticheComune di Cagliari

Assessorato della Pubblica IstruzioneProvincia di Cagliari

Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della RicercaUfficio Scolastico Regionale per la SardegnaUfficio Scolastico Provinciale di Cagliari

in collaborazione conIFOS - Master in Criminologia clinica e Psicologia Giuridica

con il patrocinio diMINISTERO DELL’INTERNOPrefettura di Cagliari

Ministero dell’IstruzioneUniversità, Ricerca

Provincia di CagliariAssessorato

Pubblica Istruzione

Comune di CagliariAssessorato

Politiche Scolastiche

Ministero della GiustiziaDipartimento

Giustizia MinorileMinistero dell'Interno

Master in Criminologia

MINISTERO DELLA GIUSTIZIADipartimento Giustizia Minorile

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PREVENIRE IL CYBERBULLISMOe la navigazione on line a rischio

A cura di Nicoletta Pinna, Luca Pisano, Maria Elena SaturnoDisegni di Monica Putzu

INDICEPremessa

I parte

1. IL CYBERBULLISMODefinizione di cyberbullismoDifferenze tra bullismo e cyberbullismoTipologie e proprietà del cyberbullismo

2. RISCHI E BENEFICI DELLA NUOVA TECNOLOGIATelefoni cellulariMessaggi istantanei (IM)E-mailChatroomsWebcamsSiti di social networkVideo - Hosting site o condivisione videoVideogiochi, consoles e mondi virtuali

II parte

3. PREVENIRE IL CYBERBULLISMO: istruzioni per l’usoIndicazioni per i docentiIndicazioni per gli studentiIndicazione per i genitoriIndicazioni per prevenire la navigazione on line a rischio

4. CONTRASTARE IL CYBERBULLISMOIndicazioni per le scuoleQuando e come contattare il Service Provider

Bibliografia e sitografia

© Tutti i diritti riservati – IFOS/Comune di Cagliari

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PremessaCari studenti, genitori e docenti,

l’Amministrazione Comunale di Cagliari - Assessorato delle Politiche Scolastiche, in collabora-zione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna, l’USP di Cagliari e l’Assessorato all’Istru-zione della Provincia di Cagliari, attraverso l’IFOS - Master in Criminologia Clinica e PsicologiaGiuridica, presentano un manuale di istruzioni pratiche per la prevenzione del bullismo via in-ternet, perché diventi uno strumento educativo utile ad orientarsi in maniera sicura e protettanel mondo dell’etere.

Il mondo digitale e virtuale, infatti, pur rappresentando un’enorme opportunità di sviluppo ecrescita culturale e sociale, nasconde una serie di insidie e pericoli su cui è sembrato indispen-sabile misurarsi attivando sinergie tra le istituzioni, con l’obiettivo di accrescere il senso dellalegalità,stante il dilagare di casi di cronaca da cui traspare un’emergenza talvolta sottovalutata.

Le “linee giuda” qui proposte, rappresentano la volontà significativa delle Istituzioni di interve-nire su un fenomeno in espansione, quale quello del cyberbullismo, che necessita di essere af-frontato in una prospettiva plurale, progettando interventi di tipo preventivo.

La collaborazione con il Prof. Peter K. Smith dell’Università di Londra, coordinatore europeo deigruppi di ricerca-intervento sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, nonché supervisoredel Progetto “P2P – Peer to Peer: prevenire e contrastare le prepotenze digitali”, ha reso pos-sibile la realizzazione del manuale, che fornisce indicazioni utili, semplici e funzionali ad unsano approccio con le nuove risorse tecnologiche per tutti i fruitori della rete.

Il progetto, sperimentale nel territorio regionale, si avvale della pubblicazione della guida e diun servizio di consulenza on line, specificamente rivolto a ragazzi, genitori e docenti che subi-scono o sono spettatori di forme di prevaricazione compiute attraverso la rete.A questo si aggiungono incontri di sensibilizzazione e informazione programmati nelle scuolecittadine.

L’auspicio è quello di sostenere un “fare insieme” con le scuole per le famiglie, volto alla co-struzione di un sistema dell’istruzione rispondente ai sempre più complessi bisogni della società,al supporto di una genitorialità consapevole, di una crescita dei ragazzi alla convivenza civilee nel rispetto della legalità come valore, da diffondere nel tessuto sociale e culturale dellanostra comunità.

Con viva cordialità.

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Assessore della Pubblica IstruzioneProvincia di Cagliari Valentina Savona

Assessore delle Politiche ScolasticheComune di Cagliari

Edoardo Usai

Direttore Ufficio Scolastico Regionaledella Sardegna

Armando Pietrella

SindacoComune di Cagliari

Emilio Floris

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Il Progetto P2P Peer to Peer: pre-venire e contrastare le prepotenze digitaliQuattro docenti, quattro genitori e sei stu-denti, accuratamente selezionati, dopo averpartecipato ad uno specifico corso di forma-zione, hanno il compito, con il supporto e lasupervisione dell’equipe specialistica dell’As-sessorato delle Politiche Scolastiche del Co-mune di Cagliari, di fornire informazioni offline (nel corso di seminari e percorsi forma-tivi) ed on line (attraverso un servizio di ri-sposta e-mail e la partecipazione ad unforum interattivo) ai propri pari.

Diversi i caratteri positivi del progetto.

Innanzitutto, gli interessanti elementi di in-novazione che lo stesso presenta.È, infatti, la prima volta che in Italia vieneproposto e realizzato uno sportello di infor-mazione e consulenza interamente gestito daoperatori non professionisti (peer educatordocenti, genitori e studenti) ed altrettanto in-novativo è l’aspetto dell’applicazione della

peer education al nascente fenomeno del cyberbullismo e della navigazione on line arischio: non esistono attualmente, nel territorio nazionale, Servizi di Consulenza peerto peer specificamente dedicati.Non sono da sottovalutare, inoltre, le prevedibili importanti ricadute nel tempo peri partecipanti.L’utilizzo della metodologia della peer education, infatti, consente che i peer formati,(genitori, insegnanti, studenti), possano, negli anni successivi, continuare a metterea disposizione le competenze acquisite, formando altri peer e/o portando avanti l’at-tività di informazione e consulenza, con un significativo abbattimento dei costi per lestrutture scolastiche coinvolte.

L’attivazione di questo progetto di intervento nella nostra Regione si configura comeun significativo momento preventivo. Da una ricerca (Pisano, Saturno 2008) finalizzataall’analisi del fenomeno del cyberbullismo, citata nel 9° Rapporto Nazionale sul-l’infanzia e sull’adolescenza 2008, EURISPES, Telefono Azzurro, emergono nelcampione sardo, composto da 266 alunni delle scuole medie e 264 delle scuole supe-riori, dati non ancora allarmanti, rispetto a quanto accade all’estero.In linea con il dato nazionale, la percentuale di studenti cyber vittime si attesta, in Sar-degna, nelle scuole medie al 13,5%, nelle superiori al 13,6%.Cresce, invece, negli anni il numero di coloro che dichiarano di aver fatto cybervio-lenze almeno una volta negli ultimi mesi: la percentuale del 12% rilevata alle medie,sale al 18% nelle scuole superiori.I dati emersi ci permettono di concludere che sul tema del cyberbullismo è ancorapossibile, ed ha un significato, parlare di prevenzione.

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1.IL CYBERBULLISMO

Definizione di cyberbullismo(tratto da Pisano, Saturno, 2008, 2009)

“Un tempo le vittime di Franti (il prepotente del libro “Cuore” di Edmondo De Amicis)o di Barry Tamerlane (il bullo del Libro “L’inventore di sogni” di Ian Mcewan) rientratea casa, trovavano, quasi sempre, un rifugio sicuro, un luogo che le proteggeva dal-l’ostilità e dalle angherie dei compagni di scuola.Oggi, la tecnologia permette ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materia-lizzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini,video offensivi, inviati con i video-telefonini o pubblicati, su qualche sito, con l’ausiliodi internet” (Pisano, Saturno 2008).

Per denominare le azioni aggressive ed intenzionali, eseguite persistentemente at-traverso strumenti elettronici (sms, mms, foto, video clip, e-mail, chat rooms, istantmessaging, siti web, chiamate telefoniche), da una persona singola o da un gruppo,con il deliberato obiettivo di far male o danneggiare un coetaneo che non può facil-mente difendersi, è stato proposto recentemente il termine “cyberbullismo” (Patchin,Hinduja, 2006, Smith, 2007, Willard, 2007

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Differenze tra bullismo e cyberbullismo

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Caratteristiche delCYBERBULLISMO

Possono essere coinvolti ragazzi edadulti di tutto il mondo.

Chiunque, anche chi è vittima nellavita reale o ha un basso potere sociale,può diventare un cyberbullo.

I cyberbulli possono essere anonimi,fingersi anonimi e sollecitare l’inclusionedi altri “amici” anonimi, in modo che lapersona non sa con chi sta interagendo.

Il materiale cyberbullistico può esserediffuso in tutto il mondo.

Le comunicazioni online possono es-sere particolarmente sadiche.

Le comunicazioni aggressive possonoavvenire 24 ore su 24.

Alta Disinibizione: i cyberbulli ten-dono a fare online ciò che non farebberonella vita reale.

La percezione di invisibilità daparte del cyberbullo: “Tu non puoi vedereme!”

Mancanza di feedback tangibilisul proprio comportamento, “Io non possovedere te”! e conseguente insufficienteconsapevolezza degli effetti delle pro-prie azioni.

Depersonalizzazione:Le conseguenze delle proprie azioni ven-gono ascritte alle “personas” o “avatars”create.

Caratteristiche delBULLISMO

Sono coinvolti solo gli studenti della classee/o dell’Istituto.

Generalmente solo il bullo, il gregario e ilbullo-vittima compiono prepotenze.

I bulli sono studenti, compagni di classe odi Istituto, conosciuti dalla vittima.

Le azioni bullistiche vengono raccontatead altri studenti della scuola in cui sonoavvenuti i fatti o ad amici frequentantialtre scuole limitrofe.

Il bullismo raramente raggiunge forme disadismo se non quando evolve nella cri-minalità minorile.

Le azioni bullistiche avvengono durantel’orario scolastico o nel tragitto casa-scuola, scuola-casa.

Media Disinibizione sollecitata dalle dina-miche del gruppo classe.

Il bisogno del bullo di dominare nelle re-lazioni interpersonali, rendendosi visibile.

Presenza di feedback tangibili da partedella vittima ai quali il bullo non presta at-tenzione. Consapevolezza ma fredda co-gnizione.

Deresponsabilizzazione:“Stiamo scherzando”, “Non è colpa mia”.

© www.cyberbullismo.com

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Tipologie e proprietà del cyberbullismo

FLAMINGIl flaming (battaglie verbali online) è una forma di cyberbullismo atipica, in quantoi messaggi elettronici, violenti e volgari, sono inviati da due contendenti che hannolo stesso potere, che non necessariamente si frequentano nella vita reale e che siaffrontano “ad armi pari”, per una durata temporale delimitata dall’attività on linecondivisa. Può essere utile sapere che durante la partecipazione alle chat (soprat-tutto le ragazze) e ai videogiochi interattivi (soprattutto i ragazzi), moltissimi prea-dolescenti ed adolescenti si “divertono”, insultandosi reciprocamente.

HARASSMENTDall’inglese “molestia”, l’harassment consiste in messaggi insultanti e volgari chevengono inviati ripetutamente nel tempo, attraverso l’uso del computer e/o del vi-deotelefonino. Accanto ad e-mail, sms, mms offensivi, pubblicazioni moleste suBlog e spyware per controllare i movimenti on line della vittima, le telefonate muterappresentano sicuramente la forma di molestia più utilizzata dai cyberbulli, so-prattutto nei confronti del sesso femminile.

CYBERSTALKINGQuando l’harassment divieneparticolarmente insistente edintimidatorio e la vittima co-mincia a temere per la propriasicurezza fisica, il comporta-mento offensivo assume la de-nominazione di cyberstalking,facilmente riscontrabile nel-l’ambito di relazioni fortementeconflittuali con i coetanei e so-prattutto nel caso di rapportisentimentali interrotti tra pari.

DENIGRATIONA differenza di quanto avviene nel cyberstalking, l’attività offensiva ed intenzionaledel cyberbullo, che mira a danneggiare la reputazione e la rete amicale di un coe-taneo, può concretizzarsi anche in una sola azione (esempio: pubblicare su unsito una foto ritoccata del compagno di classe al fine di ridicolizzarlo, indire unavotazione on line per screditare una studentessa, diffondere sul web materiale pe-dopornografico per vendicarsi dell’ex fidanzata, etc.), capace di generare, con ilcontributo attivo ma non necessariamente richiesto degli altri utenti di internet,effetti a cascata non prevedibili.

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IMPERSONATIONSe uno studente viola l’account di qualcuno (perché ha ottenuto consensualmentela password o perché è riuscito, con appositi programmi, ad individuarla) può, al-lora, farsi passare per questa persona e inviare messaggi con l’obiettivo di dareuna cattiva immagine della stessa, crearle problemi o metterla in pericolo, danneg-giarne la reputazione o le amicizie.

OUTING AND TRICKERYDopo un periodo di apparente amicizia, nel corso del quale viene in possesso diinformazioni riservate sul conto della futura vittima, il cyberbullo pubblica su unBlog o diffonde attraverso e-mail, senza alcuna autorizzazione dell’interessato, leconfidenze spontanee (outing) del coetaneo e le sue fotografie riservate ed intimee/o sollecita l’ “amico” a condividere on line dei segreti o informazioni imbarazzantisu se stesso, un compagno di classe o un docente (trickery), per poi diffonderli adaltri utenti della rete.

EXCLUSIONIl cyberbullo decide di escludere intenzionalmente un coetaneo da un gruppo on-line (“lista di amici”), da una chat, da un game interattivo o da altri ambienti pro-tetti da password. Spesso gli studenti per indicare questa prepotenza utilizzano iltermine “bannare”.

CYBERBASHINGO HAPPY SLAPPINGSi tratta di un comportamento cri-minale che ha inizio nella vitareale (un ragazzo o un gruppo diragazzi picchiano o danno deglischiaffi ad un coetaneo mentrealtri riprendono l’aggressione conil videotelefonino) e che poi con-tinua, con caratteristiche diverse,on line: le immagini, pubblicatesu internet e visualizzate dautenti ai quali la rete offre, purnon avendo direttamente parteci-pato al fatto, occasione di condi-visione, possono essere,commentate e votate. Il video“preferito” o ritenuto il più “diver-tente” viene, addirittura, consi-gliato.

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2.RISCHI E BENEFICI DELLANUOVA TECNOLOGIA

Telefoni cellulari:Il telefono cellulare permette di parlare e scrivere messaggi ma anche di scaricaree spedire foto, video, accedere ad Internet, leggere la posta elettronica, ascoltaremusica e giocare con i videogiochi.

Benefici:Il telefono cellulare permette a bambini e ragazzi di contattare e di essere a lorovolta contattati dagli amici, dalla famiglia e dalle figure di riferimento, soprattutto insituazioni di emergenza.

Rischi:Controllare l’uso del telefono cellulare di un bambino o di un adolescente potrebbeessere difficile.

Telefono cellulare e cyberbullismo:Il telefono cellulare può essere utilizzato dai bulli in differenti modi: fare telefonatemoleste, spedire fastidiosi sms, condividere immagini umilianti, riprendere con lavideocamera del telefono atti di bullismo o di aggressione per poi diffonderli. I con-tenuti possono essere postati on line, spediti da telefono cellulare a telefono cellu-lare, condivisi usando una connessione senza fili e quindi bypassando l’operatoretelefonico (es. bluetooth o infrarossi).

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MESSAGGI ISTANTANEI (IM)

I programmi di messaggeria istantanea (IM) per-mettono di vedere quali contatti sono in linea edi chattare tramite testo mentre si usa il compu-ter. Contrariamente ad altre chatrooms, che sonotipicamente pubbliche e aperte all’iscrizione dichiunque, IM è più privata e di solito la conver-sazione avviene tra due persone. Windows LiveMessenger (chiamato MSN Messenger) è la piùpopolare tra i programmi IM; comunque, ci sonodifferenti tipi di servizi di IM.

Benefici:I ragazzi solitamente utilizzano la messaggeriaistantanea come un’estensione della loro rego-lare vita sociale, per comunicare con gli amicilontano dalla scuola. IM è molto veloce e per-mette di stare in contatto: può essere quindi con-siderato un valido strumento per socializzare.

Rischi:Qualche servizio IM permette di contenere anche600 contatti e per molti ragazzi è importanteavere più “amici” possibile. È comune, quindi,avere una lunga lista di contatti ma conoscernesolo una piccola parte.

IM e cyberbullismo:I bulli spesso utilizzano IM per spedire messaggimolesti agli altri utenti.

E-MAIL

La posta elettronica è oggi una parteessenziale della vita professionale erelazionale delle persone. Permettedi trasmettere messaggi in temporeale da un PC ad un altro, utiliz-zando la rete internet. Si scrive unmessaggio sul proprio computer e losi spedisce all’indirizzo e-mail del de-stinatario, stando comodamente se-duti in casa o in ufficio.

Benefici:È un utile strumento di comunica-zione.

Rischi:La posta elettronica potrebbe esseremanomessa. I virus del PC e lo Spamsono le problematiche che più di fre-quente danneggiano le e-mail.

E-mail e cyberbullismo:Il bullo può spedire messaggi mole-sti, video, immagini inopportune evirus.

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CHAT

La chat è una conversazione (testo o voce) intempo reale. E’ un servizio aperto a tutti, previaregistrazione attraverso un nickname.

Benefici:Molte chatrooms sono organizzate intorno ad untema, un argomento, così è possibile incontrarepersone provenienti da tutto il mondo con glistessi interessi e con la possibilità di scambiarsi econdividere idee. Spesso le persone nelle chatro-oms assumono differenti identità, sentendosi cosìlibere da stereotipi quali l’età, la razza o l’appa-renza. Per i ragazzi molto timidi può risultare unfacile modo per incontrare e conoscere nuovepersone.

Rischi:Le chatrooms pubbliche possono essere frequen-tate da chiunque: bambini, ragazzi, adulti. È pertanto consigliabile non rivelare la propriaidentità in chat perché non si conosce l’interlo-cutore. Tuttavia, nessuno resta del tutto ano-nimo. Ogni nickname è, infatti, associato ad unnumero IP per tutto il tempo che l’utente restanella chat e questo permette, se necessario, al-l’amministratore di sistema di rintracciare la realeidentità.

Chatrooms e cyberbullismo:Messaggi molesti e minacciosi possono esserespediti senza conoscere necessariamente il ber-saglio. Bambini e ragazzi dovrebbero esseremessi al corrente del rischio insito nel pubblicareinformazioni private o nel fare amicizia con per-sone, potenzialmente pericolose, le quali, pur dicreare un contatto, possono mentire sulla propriaidentità.

WEBCAMS

Le webcams sono piccole videoca-mere digitali che si collegano e lavo-rano con i PC. Esse possono essereusate per registrare foto o video chepotrebbero poi essere postati o spe-diti attraverso Internet. Vengono co-munemente usate per vederequalcuno con cui si parla online.

BeneficiLe webcams permettono di vedere,in tempo reale, persone con le qualisi chatta. Possono avere un valoreeducativo, quando sono utilizzate afini scientifici, per la realizzazione divideoconferenze o per facilitare lacollaborazione tra scuole in differentiparti del mondo. Permettono, inoltre,a chiunque di restare in contatto conamici e parenti lontani.

RischiI bambini ed i ragazzi devono esserepersuasi a non scattare e spedirepropie foto a persone conosciutesolo su Internet.

Webcams e cyberbullismoI bambini ed i ragazzi non devonoutilizzare la webcam, vestiti in modosuccinto e/o assumendo comporta-menti inopportuni, perché corrono ilrischio di essere manipolati o minac-ciati.

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SITI DI SOCIAL NETWORK

I siti social network sono stati pensati per aiutarele persone a trovare nuovi amici e comunicarecon loro.In questi siti (ex: MySpace, Facebook, Badoo,Splinder, etc) l’utente può creare una pagina colproprio profilo, inserendo i suoi interessi e ulte-riori dettagli, per essere contattato da altri po-tenziali amici da aggiungere alla sua lista.

BeneficiI giovani utilizzano lo spazio on line per socializ-zare con amici e altre persone. Questi siti forni-scono uno spazio pubblico ed uno privato epermettono di esprimersi creativamente selezio-nando i contenuti.

RischiMolti ragazzi utilizzano i social network comepunto di riferimento per le loro attività e spen-dono molto del loro tempo guardando e co-struendo le loro pagine. I profili e i blog nei siti disocial network contengono spesso dettagli ed in-formazioni personali proprie e di amici. Il rischioè che bulli e predatori sessuali se ne possano im-possessare.

Siti social network e cyberbullismoLa maggior parte di questi siti permettono di la-sciare commenti che possono essere anche of-fensivi (es. immagini o video umilianti, insulti,etc.). I falsi profili sono, inoltre, abbastanza co-muni e permettono ad un ladro d’identità di es-sere qualcun altro, minacciare e mettere lavittima in difficoltà.

VIDEO – HOSTING SITE O CONDIVISIONE VIDEO

Con il termine “video - hosting site”o “video sharing”, si intende l’atto dicondivisione di “file video” attraversola rete, ricorrendo a programmi o siticome Youtube, Yahoo video, MySpace, etc.

BeneficiQuesti siti possono contenere ottimivideo, buona musica, strumenti e ri-sorse educative (es. video anti bulli-smo).

RischiDue sono i possibili rischi per i ra-gazzi:1) avere accesso a materiale non op-portuno (troppo violento o pornogra-fico);2) postare materiale non adeguato,che potrebbe mettere se stessi e/oaltri in una condizione di vulnerabilitào imbarazzo.

Condivisione video e cyberbullismo

Condividere video può essere unostrumento per veicolare contenutioffensivi.

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VIDEOGIOCHI, CONSOLES E MONDI VIRTUALI

Si può accedere ai videogiochi anche attraverso internet. I giocatori, che possono comunicare tra di loro utilizzando apposite chat, sono spesso in-coraggiati a crearsi un avatar, un'immagine scelta per rappresentare la propria persona online.

BeneficiA parere di molti sociologi e psicologi, il videogioco favorisce la leadership, la capacità diprendere decisioni, risolvere problemi, lavorare in gruppo.

RischiMolti giochi sono stati pensati per un pubblico adulto e non sono adatti ai bambini. Da unaricerca pubblicata sul Journal of Experimental Social Psycology, dell’Università dello Iowa,è emerso che chi gioca con videogame violenti diventa meno sensibile alla violenza pre-sente nel mondo reale. La "desensibilizzazione" viene spiegata come "una riduzione delleemozioni in reazione ad atti violenti reali".

Videogiochi e cyberbullismoCosì come in altri programmi che permettono alle persone di comunicare tra loro, si pos-sono verificare casi di linguaggio offensivo, insulti e proposte oscene.

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3.1PREVENIRE

IL CYBERBULLISMO

- per docenti -

Coinvolgi la comunità scolastica(tratto da DCSF, 2007, pp. 22-28)

Prevenire il cyberbullismo significa, innanzitutto, informare e formare i docenti, i ge-nitori, il personale ATA e gli studenti sui rischi che un uso non sicuro delle nuove tec-nologie può favorire, affinché la scuola rimanga un posto sicuro per tutti: bambini,ragazzi ed adulti.

Le attività di prevenzione dovrebbero trovare posto nei progetti di educazione alla le-galità ed in particolare nell’insegnamento di “CITTADINANZA E COSTITUZIONE”.

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Nomina, nella tua scuola, un TEAM anticyberbullismo

Il primo passo è di decidere chi, all’interno della scuola, si assume la responsabilità di co-ordinare le attività di prevenzione.Consigliamo di scegliere un docente già impegnato, in qualità di responsabile, nelle attivitàdi educazione alla legalità all’interno della scuola e di affiancargli genitori e studenti ditutte le età disponibili a collaborare.

Ricerca dei partners esterni alla scuola

Per realizzare un progetto di prevenzione è necessario ricercare nei servizi sociali e sanitari,ma anche nelle agenzie del privato sociale (cooperative ed associazioni) e nelle Forze diPolizia un valido supporto.

Ricerca la collaborazione di altre scuole e del ServizioP2PCondividere risorse, buone prassi ed idee favorisce la prevenzione.

CHE COSA PUOI FARE NELLA TUA SCUOLA?1. Promuovi la consapevolezza e leconoscenze sul cyberbullismo, attra-verso corsi di formazione, seminari, di-battiti. E’ infatti importante che docenti,personale ATA, genitori e studenti ab-biano una chiara e condivisa defini-zione di cyberbullismo;

2. Informa i docenti, il personale ATAed i genitori sui comportamenti non ver-bali correlati al cyberbullismo. Gli adultidovrebbero allertarsi se uno studente,dopo l’uso di internet o del proprio tele-fonino, mostra stati depressivi, an-siosi o paura;

3. Aggiorna il Regolamento di Isti-tuto prevedendo apposite norme intema di cyberbullismo e navigazione online sicura. Specifica quando e come sipossono utilizzare all’interno dellascuola, i computers ed i videotelefonini;

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4. Informa genitori e studenti sulle sanzioni previste dal Regolamento di Istituto neicasi di cyberbullismo e navigazione on line a rischio. Gli studenti devono imparare a com-portarsi in modo responsabile quando usano le nuove tecnologie, divenendo consapevoliche in alcuni casi possono infrangere il codice penale, il codice civile ed il codice della pri-vacy;

5. Durante l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione sollecita gli studenti a ri-flettere su tutte le forme di prepotenza on line (cyberbullismo) ed off line (bullismo);

6. Definisci la procedura per segnalare i comportamenti cyberbullistici e registrali inun apposito quaderno;

7. Controlla periodicamente l’hard disc dei computers della tua scuola ed elimina even-tuali video, immagini o testi offensivi, avendo cura di conservarne una copia, in una me-moria riservata, utile per eventuali e successive attività investigative;

8. Segnala i comportamenti cyberbullistici all’internet service provider1 e nei casi piùgravi, dopo aver avvisato i genitori della vittima, anche agli organi di polizia;

9. Promuovi un uso positivo della nuova tecnologia, ricorrendo alla stessa per insegnarela materia curricolare;

10. Ricorda ai docenti, ai genitori ed agli studenti che per ottenere una riduzione di com-portamenti cyberbullistici occorre molto tempo;

11. Somministra dei questionari per monitorare i risultati ottenuti e misurare il livellodi soddisfazione degli studenti;

12. Pubblicizza i risultati ottenuti nel sito internet della tua scuola.P

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1 Un Internet Service Provider (ISP), o fornitore d’accesso, è una struttura commerciale che offre agli utenti (residenziali o imprese) accesso a internet con i relativi servizi. (Wikipedia)

In caso di bisogno puoi contattareil Servizio

P2P - Peer to PeerTroverai un docente che ti aiuterànella progettazione dell’intervento

[email protected]

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3.2PREVENIRE IL CYBERBULLISMO

- per gli studenti -

Rispetta gli altri(tratto da DCSF, 2007, pp. 22-37)

Quando invii un messaggio a qualcuno non puoi vedere l’impatto che le tue paroleo immagini hanno sull’altra persona. Per questo motivo è importante mostrare ri-spetto per le persone e prestare massima attenzione alle comunicazioni (e-mail,sms, mms, etc) che vuoi inviare.

Ricordati che le prepotenze digitali possono determinare serie conseguenze sul pianopenale; i tuoi genitori, finché sei minorenne, potrebbero essere considerati respon-sabili dei tuoi comportamenti ed essere sanzionati.

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Tratta la password come iltuo spazzolino da denti!

Non comunicare mai a nessuno la tua passworde periodicamente cambiala, usando numeri, let-tere e caratteri speciali.

Blocca i BulliMolti Blog e siti social network ti permettono disegnalare i cyberbulli. Contribuisci a rendere in-ternet un posto sicuro!

Non rispondere alle offese ed agli insultiChe tu risponda ai messaggi offensivi è ciò che ibulli vogliono.

Conservale comunicazioni offensive

Registra file, video, foto offensivi. Ti potrebberoessere utili per dimostrare quanto ti è accaduto.

Non è un gioco

Ciò che per te è un gioco può ri-velarsi offensivo per qualcunaltro.

Chiedi il permesso

Prima di inviare o pubblicare suun BLOG la fotografia di qual-cuno, chiedi sempre il per-messo.

Non diffondere

Se ricevi materiale offensivo (e-mail, sms, mms, video, foto)non diffonderlo. Potresti essereaccusato di cyberbullismo!

Pensaprima di inviare

Ricordati che tutto ciò che inviisu internet diviene pubblico e ri-mane per SEMPRE.

SEI veramente sicuro di vo-lere che i tuoi docenti o futuridatori di lavoro vedano la tuafoto o leggano i tuoi commenti?

Quando sei connesso alla rete

RISPETTA SEMPRE GLI ALTRI

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Se hai bisogno di aiutopuoi contattare

Il servizio Peer to Peer. Troveraistudenti come te disponibili ad aiutarti:

www.cyberbullismo.eu [email protected]

e ricordati che i BULLI nonhanno valore…………. € 0,00

IL FRANCOBULLO

di Daniele MEDDAScuola Media Pascoli - Assemini (CA)

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3.3PREVENIRE

IL CYBERBULLISMO

- per genitori -

Tuo figlio ed il computer…(tratto da Willard, 2007 a,b)

Molti genitori pensano che se il loro figlio rimane a casa ad usare il computer, è alsicuro e non combinerà guai.Non è detto!Tuo figlio potrebbe essere vittima di cyberbullismo oppure potrebbe attuare delleprepotenze on line su altri coetanei.

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Come evitare che tuo figlio diventi un Cyberbullo

Ecco alcuni consigli:

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Fai attenzione ai seguenti

comportamenti:

Se tuo figlio mostra segnali di depres-sione, tristezza, ansia, angoscia, paura,soprattutto dopo l’uso di internet o deltelefonino, o ritiro sociale e calo nelrendimento scolastico, potrebbe esserevittima di cyberbullismo.

RICORDATI CHE

Per tuo figlio la protezione non è datadai FILTRI da applicare al computer madal tempo che gli dedichi per parlare dei suoi problemi.

Confrontati periodicamente con tuo figlio sul di-svalore delle prepotenze reali ed on line e comu-nicagli che ti aspetti che si comporticorrettamente quando naviga in internet o uti-lizza il videotelefonino.

Aiutalo a comprendere che anche se non vede lereazioni delle persone alle quali ha inviato mes-saggi e/o video offensivi, comunque ha arrecatoloro una sofferenza.

Spiegagli che non si risolvono i problemi con icompagni di classe (che magari durante l’orarioscolastico lo prendono in giro o gli fanno bruttischerzi) offendendoli ed insultandoli on line equindi vendicandosi.

Suggeriscigli di non rispondere ai messaggi of-fensivi on line perché così diventa anche lui uncyberbullo.

Chiarisci, inoltre, che se assume comportamention line aggressivi potrà subire delle restrizioninell’uso del computer, oltre che incorrere in pro-blemi legali.

Ricordagli, infine, che ogni qualvolta utilizza ilcomputer ed il videotelefonino, questi dispositivielettronici lasciano un’impronta che può essererintracciata dalle Forze di Polizia.

Se hai bisogno di aiuto, contatta il Servizio P2P - Peer to Peer.

Troverai un genitore disponibilea darti un mano

[email protected]

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3.3PREVENIRE

LA NAVIGAZIONE ON LINEA RISCHIO

- per genitori -

Consigli generali(tratto da N. Willard, 2007a, pp.15-26)

Posiziona il computer in salone, o in una stanza accessibile a tutta la famiglia.Concorda con tuo figlio le regole: quando si può usare internet e per quanto tempo.Partecipa alle esperienze on line: naviga insieme a tuo figlio, incontra amici on line,discuti gli eventuali problemi che si presentano.Incoraggia le attività on line di alta qualità: ricercare informazioni scientifiche, ri-cercare nuovi amici nel mondo.Comunica elettronicamente con tuo figlio: invia, frequentemente, E-mail, IM.

Inserisci nel computer i filtri di protezione: previeni lo spam, i pop-up pubblicitari,l’accesso a siti pornografici.

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SE TUO FIGLIO HA MENO DI 8 ANNI

Seleziona con molta attenzione i siti “sicuri”: ricordati che i gestori dei siti, per trarreil massimo guadagno, permettono agli inserzionisti di pubblicizzare i propri prodotti;

Comunica a tuo figlio tre semplici regole:

1. non dare il tuo vero nome, indirizzo e numerodi telefono. Usa sempre il tuo “computerusername” o nickname;

2. se compare sullo schermo qualche messaggioo banner, chiudilo: insegna a tuo figlio come si fa;

3. naviga esclusivamente sui siti autorizzati dai genitori: se vuoi andare su un nuovo sito,dobbiamo andarci INSIEME (molti siti richie-dono la registrazione. Insegna a tuo figlio come registrarsi senza rivelare informazionipersonali).

SE TUO FIGLIO HA TRA GLI 8 ANNI E I 10 ANNI

Progressivamente diminuisci la supervisione: dagli otto ai dieci anni permetti a tuo figliodi navigare da solo nei siti autorizzati, sottolineando che deve consultarti prima di esplo-rarne dei nuovi.Verifica periodicamente i contenuti dei siti “sicuri”.Discuti con tuo figlio i rischi che possono presentarsi durante la navigazione on line.Controlla, dal menu navigazione, se tuo figlio ha consultato siti non autorizzati per i qualinon ti ha chiesto il permesso.Supervisiona l’e-mail di tuo figlio dopo averlo reso consapevole del fatto che hai pieno ac-cesso alle sue comunicazioni.Se tuo figlio vuole usare IM verifica che i suoi contatti siano limitati agli amici conosciuti.Specifica che non può inserire nuovi contatti senza averti prima consultato.Comunicagli che è assolutamente vietato cliccare su un link, contenuto in una E-mail, suun pop-up pubblicitario o su un banner (ricordati, infatti, che potrebbero presentarsi im-magini pornografiche o che potrebbe avviarsi il download di “malware”)2.Incoraggia l’uso di internet per svolgere ricerche scolastiche.Definisci il tempo massimo di connessione ed incoraggia le attività con il mondo reale.

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2. Si definisce malware un qualsiasi software creato con il solo scopo di causare danni più o meno gravi al com-puter. Il termine deriva dalla contrazione delle parole inglesi malicious e software ha dunque il significato letteraledi “programma malvagio”; in italiano è detto anche codice maligno. (Wikipedia)

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SE TUO FIGLIO HA TRA GLI 11 ANNI E I 13 ANNI

Tuo figlio è diventato grande e potrebbe dirti che il suo migliore amico ha la possibilità dinavigare tutti i giorni a tutte le ore…. Che fare?

Crea una partnership con i genitori dei migliori amici di tuo figlio in modo da concordarecon loro le regole: tempi di connessione, fasce orarie, siti autorizzati, modalità di utilizzodi IM.

Aiuta tuo figlio a creare una rete on line sicura: siti controllati ed amici conosciuti.

SE TUO FIGLIO HA OLTRE 13 ANNI

Verifica i profili di tuo figlio e deisuoi amici, nei siti cerca persona,informandolo dei tuoi periodicicontrolli.

Ricordati che in questa fascia dietà aumentano le ricerche di mate-riale sessuale ed i rischi di sedu-zioni sessuali on line da parte dicyberpredatori adulti: condividi contuo figlio le procedure per navigarein sicurezza ed evitare on line edoff line brutti incontri.

Confrontati con tuo figlio su tuttiquesti rischi e se protesta per ilcontrollo, ribadisci che è un doveredel genitore supervisionare e mo-nitorare l’uso di internet.

Stringi un accordo: se tuo figlio di-mostra di avere compreso i rischi edi sapere e volere usare internet inmodo sicuro, diminuisci la supervi-sione.

Il computer deve rimanere in sa-lone o in una stanza accassibile atutta la famiglia e non nella cameradi tuo figlio ALMENO fino ai 16 anni.

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4.CONTRASTAREIL CYBERBULLISMO

- indicazioni per le scuole -

Il Cyberbullismo è una forma di bullismo(tratto da DCSF, 2007, pp. 33-41)

Nel POF di ogni scuola dovrebbero essere previste adeguate politiche di educazionealla legalità e specifiche procedure anti-bullismo.

E’ allora sempre importante:

indagare sul fatto, fornire sostegno alla vittima, informare i docenti ed i genitori,ascoltare il bullo, farlo riflettere sui propri comportamenti offensivi, prevedere ade-guate sanzioni retributive e riparative.

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Sostieni la vittimaLa vittima di cyberbullismo può avere bisogno di essere sostenuta emotivamente: rassicu-rala, dicendole che ha fatto la cosa giusta a segnalare le prepotenze digitali e che in talmodo ha evitato che la stessa cosa possa accadere anche ad altri coetanei. In alcuni casi valuta la possibilità di inviarla presso specifici servizi di supporto psico-sociale(Sportello psicopedagogico della scuola, Servizi Sociali del Comune, ASL).

Prova a contenere l’accadutoSe il cyberbullismo consiste nel fare circolare immagini imbarazzanti su internet, è neces-sario rimuoverle.

Ecco alcuni consigli:Contatta il service provider: se il materiale postato viola i termini e le condi-zioni d’uso può essere rimosso.Confisca il telefono che contiene il materiale offensivo e chiedi agli studenti diindicare a chi e dove lo hanno spedito.Contatta la polizia se ritieni che il materiale offensivo sia illegale (ad esempio,video pedopornografici).Cancella il materiale offensivo dal telefonino, dopo avere provveduto a farneuna copia.

Fornisci le seguenti indicazioniSuggerisci alla vittima di non vendicarsi o rispondere ai messaggi in modo of-fensivo.Ricordale, inoltre, di conservare le prove di cyberbullismo (sms, mms, E-mail,link, siti web, Blog) e di consegnarle ai genitori o al proprio docente.Suggeriscile di modificare i dettagli del proprio profilo (MSN messangers, sitisocial network, etc.) e, nei casi più gravi, di cambiare il numero di cellulare,prestando poi massima attenzione alle persone alle quali lo comunica.Consiglia di inserire il cyberbullo, per quanto riguarda l’E-mail, tra gli indesi-derati e di cancellare il suo nominativo dalla lista degli amici con i quali rego-larmente chatta.

Parla con il bullo ed applica una sanzioneSe il responsabile del cyberbullismo è stato identificato, è necessario farlo ragionare sullagravità dei suoi comportamenti ed applicare una sanzione prevista dal Regolamento diIstituto.In alcuni casi può anche essere opportuno inviarlo a dei servizi di consulenza psico-edu-cativi (Sportello psicopedagogico della scuola, Servizi Sociali del Comune, ASL).Ricordati, comunque, che il cyberbullo potrebbe avere agito con poca consapevolezza edintenzionalità e che il suo comportamento offensivo potrebbe essere una vendetta a unprecedente atto di bullismo ricevuto nella vita off line oppure on line.

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QUANDO E COME CONTATTARE IL SERVICE PROVIDERC

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Social networking sites(es. MySpace, Facebook)

Nei siti di social network è possibile bloc-care o ignorare i contatti indesiderati.Si può, inoltre, comporre e sistemare il pro-prio profilo su “privato”, in modo tale chesolo gli utenti autorizzati siano in grado divederlo.Se il sito di social network riceve particolarisegnalazioni su casi di cyberbullismo, puòindagare e rimuovere i contenuti offensivied illegali, cancellare l’account del cyber-bullo che non rispetta le regole di compor-tamento.

- MySpace: è possibile segnalare un abusoda parte di un utente cliccando sul link“contatta MySpace” e accedere ahttp://www.myspace.com/index.cfm?fu-seaction=misc.contact.

- Facebook: è possibile segnalare abusiattraverso il link [email protected] op-pure accedendo con il proprio accountalla pagina “informazioni” e cliccando inbasso a sinistra sul link “segnala pagina”.

Telefoni cellulari

Tutti gli operatori telefonici italiani hannoun call center a cui è possibile rivolgersi. Lerisposte potrebbero variare, ma tra le pos-sibilità dell’operatore è incluso il cambia-mento del numero di telefono della vittima,cosicché il bullo non possa più contattarla.Il numero del bullo può essere bloccato sol-tanto con l’intervento della polizia.

Dettagli su come contattare i princi-pali operatori telefonici italiani:

- Wind: chiamare il numero 155; inviareuna comunicazione scritta tramite casellapostale a Wind Telecomunicazioni S.p.A.,casella postale 14155, 20140 Milano Bag-gio; oppure attraverso il web, scrivere unae-mail, cliccando nell’area “contatti” delsito www.wind.it

- Vodafone: chiamare il numero 190; op-pure sul web, scrivere una e-mail, clic-cando nell’area “contatti” del sitowww.vodafone.it

- 3: chiamare il numero 333; oppure sulweb, scrivere una e-mail, cliccando nel-l’area “contatti” del sito www.tre.it

- Tim: chiamare il numero 119; oppure sulweb, scrivere una e-mail, cliccando nel-l’area “contatti” del sito www.tim.it.

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Messaggeria Istantanea (IM) (es. Windows Live Messenger oppureMSN Messenger)

È possibile bloccare gli utenti o cambiare ID così da rendere impossibile per il bullo con-tattare la vittima. La maggior parte dei provider danno informazioni su come effettuare ilblocco. In aggiunta, il provider di Istant Messenger può indagare e chiudere ogni accountche abbia fatto un cattivo uso del servizio o che abbia infranto gli accordi su termini e con-dizioni. La miglior prova per il service provider è quella di registrare e archiviare le conver-sazioni offensive.

- MSN: per contattare il supporto tecnico cliccare suhttps://support.live.com/default.aspx?scrx=1

- Yahoo: È possibile segnalare contenuti ritenuti illegali o contrari alle linee guida dellacommunity inviando una segnalazione cliccando sul link “Segnala un abuso” (o sull’iconacon la bandierina rossa).

E-mailÈ possibile bloccare particolari mittenti e se il cyberbullismo persiste, la vittima può cam-biare il suo indirizzo e-mail.Come contattare alcuni e-mail providers:

- Hotmail: contattare il supporto tecnico su https://support.msn.com/default.aspx?locale=it-it

- Gmail: contattare l’assistenza suhttp://mail.google.com/support/bin/request.py?contact_type=contact_policy

- Yahoo! Mail: contattare il supporto tecnico su http://help.yahoo.com/l/it/yahoo/mail/yahoomail/index.html

Video-hosting sitesContenuti illegali o offensivi possono essere eliminati. Su YouTube, per esempio, è possibilesegnalare al provider i contenuti non opportuni. Le norme della community sono visibili suhttp://www.youtube.com/t/community_guidelines

ChatroomsMolte chatrooms permettono all’utente di bloccare o ignorare un altro utente. In alcuni ser-vizi esiste un moderatore che avverte gli utenti della possibilità di essere eliminati, qualorainoltrino commenti offensivi che infrangono i termini d’uso.

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Conservare la prova

Le scuole dovrebbero suggerire agli alunni, agli insegnanti e allo staff di conservare leprove dell’abuso: soprattutto la data e l’ora, il contenuto dei messaggi e, se possibile, l’IDdel mittente (es. username, e-mail, numero di telefono cellulare) o l’indirizzo web del pro-filo ed il suo contenuto. Conservare la prova sarà utile per l’indagine gestita dal service pro-vider ma anche per far conoscere l’accaduto a genitori, insegnanti, staff e polizia.

Come conservare la prova:

- Telefono cellulare: assicurarsi che la vittima salvi nel suo telefono ogni messaggio,voce/testo/immagine, conservando così il numero del mittente.

- IM: alcuni servizi permettono di registrare tutte le conversazioni. L’utente può copiare,incollare e stampare, anche se questa modalità ha meno valore come prova, inquanto può essere facilmente rielaborata. Le conversazioni registrate e archiviate dalservizio IM sono prove più valide.

- Siti social network, video-hosting sites, altri website: conservare il link, stampare lapagina o salvare la schermata su documento word.

- Chatrooms: stampare la pagina o salvare la schermata su documento word.

- E-mail: chiedere alla vittima di stampare la mail e ogni successiva comunicazione chepuò ricevere. Conservare l’intero messaggio, compresa l’intestazione del mittente.

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Bibliografia

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Smith, P.K. (2006). An investigation into cyberbullying, its forms, awareness and impact,and the relationship between age and gender in cyberbullying. In www.anti-bullyingal-liance.org.uk/downloads/pdf.

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Sutton, J., Smith P.K., Swettenham, J., (1999). Bullying and “theory of mind”: a critique ofthe “social skills deficit” view of anti-social behaviour. Social Developmental, 8, 117-134.

Ybarra, M.L., Mitchell, J.K. (2004). Online aggressor/targets, aggressors and targets: acomparison of associated youth characteristics. Journal of child Psychology and Psychiatry,45, 1308-1316.

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Willard, N.E. (2007a). Cyber-safe kids, Cyber-savvy teens. Jossey-Bass.

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Sitografia nazionale

www.cyberbullismo.euwww.cyberbullismo.comwww.smontailbullo.itwww.poliziadistato.itwww.carabinieri.itwww.easy4.itwww.stop-it.orgwww.tiseiconnesso.itwww.noncaderenellarete.itwww.stopcyberbullismo.itwww.wikipedia.orgwww.bullismo.info

Sitografia internazionale

www.cyberbullying.uswww.goldsmiths.ac.ukwww.dfes.gov.uk/bullyingwww.dcsf.gov.uk/index.htmwww.cyberbully.orgwww.aftab.comwww.stopcyberbullying.orgwww.wiredcops.orgwww.teenangels.orgwww.wiredkids.org

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Gli autori

Nicoletta Pinna, laureata in tecniche grafologiche, è esperta in criminologia clinica e psi-cologia giuridica (Master IFOS). E’ stata, nel 2008, visiting Researcher presso il Departmentof Psycology Goldsmith University of London (UK) e dal 2007 è consulente IFOS nei pro-getti di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Ha curatol’edizione inglese del sito www.cyberbullying.it

Luca Pisano, psicologo, psicoterapeuta, è direttore scientifico del “Master in Criminologiaclinica e Psicologia Giuridica - IFOS”, nelle sedi di Cagliari, Sassari, Roma, Ancona. Consu-lente Tecnico di ufficio presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari e componente dell’Os-servatorio Provinciale sul bullismo di Cagliari, (Ministero dell’Istruzione - Ufficio RegionaleScolastico per la Sardegna), è referente per l’Italia del Progetto Europeo COST sul cyber-bullismo. (Ordine degli Psicologi del Lazio n° 6651).

Maria Elena Saturno, psicologa, consulente familiare, esperta in psicologia scolastica, èdocente di psicologia dell’età evolutiva presso il “Master in Criminologia clinica e PsicologiaGiuridica” e presso il “Corso di formazione Il Bullismo nelle scuole”, IFOS, nelle sedi di Ca-gliari, Sassari, Roma, Ancona. Consulente Tecnico presso il Tribunale Ordinario Penale e Ci-vile di Roma, è il co direttore del sito internet www.cyberbullismo.com. (Ordine degliPsicologi del Lazio n° 7336).

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Ringraziamenti

Si ringraziano:

il Sindaco di Cagliari Emilio Florisil Prefetto di Cagliari Salvatore Gullottail Capo Dipartimento della Giustizia Minorile Dott. Bruno Brattolil’Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Cagliari Valentina Savonal’Assessore delle Politiche Scolastiche del Comune di Cagliari Edoardo Usaiil Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna Armando Pietrella

Si ringraziano inoltre:

le Istituzioni Scolastiche di Cagliari, in particolare le Scuole che hanno coinvolto i PeerEducator le DD.DD. “Is Mirrionis”, “Via Castiglione 17° Circolo” e “Pirri II Circolo” leScuole Secondarie di I grado “ Alagon Ciusa” , “Alfieri” e “Spano”il Liceo Classico “S. Pintor”

il gruppo dei PEER Educator, composto da:

DOCENTI PEERGiancarlo AtzeniMiriam Sebastiana EtzoDelia PireddaAnna Maria Rosas

GENITORI PEERSabrina CesettiAugusto ColliniGiovanni CossuGiulia Ottonetti

STUDENTI PEERFilippo BarraEnrico FaddaMarcello FaddaAndrea LanzafameAlessio PudduGiulia Poerio

Uno speciale grazie a Peter K. Smith dell’Università di Londra che ha fornito le linee guidaqui tradotte in manuale pratico.

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Per effettuare il download di questa pubblicazionepuoi accedere al sito internet:

www.cyberbullismo.eu

oppure contatta:

Assessorato delle Politiche Scolastiche del Comune di CagliariTel. 070.6776406 - Fax. 070.6776480

Ufficio Scolastico Regionale per la SardegnaTel. 070.650041 - Fax. 070.6848986

Ufficio Scolastico Provinciale di CagliariTel. 070.21941 - Fax. 070.2194348

IFOS - Master in Criminologia clinica e Psicologia GiuridicaTel. 070.883557 - Fax. 070.880235

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