MAGICA ROMAGNA PERLA DELL’ESTATE - Ascom Cesena€¦ · ma, perla della nostra riviera...

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IL COMMENTO Il grande esempio dei nostri imprenditori turistici di AUGUSTO PATRIGNANI L’estate è in pieno corso, la sta- gione più fervida dei nostri turismi integrati che, in sinergia, costitui- scono il valore aggiunto del terri- torio cesenate, provinciale e, più estesamente, romagnolo. L’entusiasmo della straboccante Notte Rosa in Riviera (che spet- tacolo piazza Costa a Cesenatico gremita fino all’inverosimile con lo skyline del grattacielo rosato), il successo di quella celeste in valle Savio, il flusso dei tanti turisti bal- neari, termali, dell’entroterra che negli anni hanno imparato a cono- scere tutte le bellezze della nostra offerta; i richiami culturali, musica- li, enogastronomici, sportivi, am- bientali, dei borghi e delle sagre di paese. Che spettacolo multicolore la Romagna d’estate! Un circuito veramente di richiamo internazio- nale. I nostri imprenditori, dagli alber- gatori ai titolari di stabilimenti balneari, dai pubblici esercenti ai commercianti stanno facendo degnamente la loro parte. Non di- sturbare il manovratore quando conduce la locomotiva, ci insegna il buon senso. Ci ha pensato il de- stino sotto forma di tromba d’aria, in quel terribile 10 luglio, a metter- si di mezzo nel cuore dell’estate e ad accanirsi contro Milano Maritti- ma, perla della nostra riviera roma- gnola, ma gli imprenditori del mare sono stati più forti dell’ecceziona- le evento atmosferico: alla sera del giorno dopo, nonostante la distru- zione di lettini, ombrelloni e altre strutture sull’arenile, tutto era ritornato normale, con una stre- pitosa prova di reazione, in tempi record. Da Guinness dei primati! Su le maniche e lavorare, contro tutto, grazie anche - è stato bellis- simo riscontrarlo - alla solidarietà di tanti clienti e amici che volonta- riamente si sono messi a disposi- zione per dare una mano. In que- sta circostanza abbiamo toccato con mano ancora una volta quanto sono importanti le imprese per un territorio, di cui costituiscono una risorsa imprescindibile, un vanto e un orgoglio. Quelle del nostro sistema turistico sono protagoni- ste di una stagione che in maggio è stata sfortunata per il maltempo e che poi si è messa in carreggiata con l’auspicio che possa decollare in queste settimane e nel mese di agosto e abbia una felice propag- gine settembrina, auspicando un allungamento della stagione. I nostri sono imprenditori da affian- care, da sostenere con la creazione di tutte le condizioni ambientali af- finché l’offerta turistica romagnola possa esprimere le sue straordina- rie potenzialità, a partire da quelle infrastrutturali che Confcommer- cio reclama da più lustri per rende- re la Romagna più raggiungibile e fruibile in modo agevole e che an- cora, duole rimarcarlo, non sono pari a quelle che un territorio così votato al turismo dovrebbe avere per competere con gli altri bacini turistici nazionali e internazionali. Ma i nostri operatori turistici non piangono. Chiedono, e hanno ben ragione, ma non lamentosi da se- duti. Da in piedi, sempre in moto, per servire i turisti abbinando alla bellezza dei luoghi, cortesia, ospi- talità, coccole, perché il turista in Romagna è un amico, una persona da accudire. La politica dovrebbe prenderli ad esempio. MAGICA ROMAGNA PERLA DELL’ESTATE LA GRANDE NOTTE ROSA INFIAMMA CESENATICO 5- 7 LUGLIO 2019

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IL COMMENTOIl grande esempiodei nostri

imprenditorituristici

di AUGUSTO PATRIGNANI

L’estate è in pieno corso, la sta-gione più fervida dei nostri turismi integrati che, in sinergia, costitui-scono il valore aggiunto del terri-torio cesenate, provinciale e, più

estesamente, romagnolo.L’entusiasmo della straboccante Notte Rosa in Riviera (che spet-tacolo piazza Costa a Cesenatico gremita fino all’inverosimile con lo skyline del grattacielo rosato), il successo di quella celeste in valle Savio, il flusso dei tanti turisti bal-neari, termali, dell’entroterra che negli anni hanno imparato a cono-scere tutte le bellezze della nostra offerta; i richiami culturali, musica-li, enogastronomici, sportivi, am-bientali, dei borghi e delle sagre di paese. Che spettacolo multicolore la Romagna d’estate! Un circuito veramente di richiamo internazio-nale.

I nostri imprenditori, dagli alber-gatori ai titolari di stabilimenti balneari, dai pubblici esercenti ai commercianti stanno facendo degnamente la loro parte. Non di-sturbare il manovratore quando conduce la locomotiva, ci insegna il buon senso. Ci ha pensato il de-stino sotto forma di tromba d’aria, in quel terribile 10 luglio, a metter-si di mezzo nel cuore dell’estate e

ad accanirsi contro Milano Maritti-ma, perla della nostra riviera roma-gnola, ma gli imprenditori del mare sono stati più forti dell’ecceziona-le evento atmosferico: alla sera del giorno dopo, nonostante la distru-zione di lettini, ombrelloni e altre strutture sull’arenile, tutto era ritornato normale, con una stre-pitosa prova di reazione, in tempi record. Da Guinness dei primati!

Su le maniche e lavorare, contro tutto, grazie anche - è stato bellis-simo riscontrarlo - alla solidarietà di tanti clienti e amici che volonta-riamente si sono messi a disposi-zione per dare una mano. In que-sta circostanza abbiamo toccato con mano ancora una volta quanto sono importanti le imprese per un territorio, di cui costituiscono una risorsa imprescindibile, un vanto e un orgoglio. Quelle del nostro sistema turistico sono protagoni-ste di una stagione che in maggio è stata sfortunata per il maltempo e che poi si è messa in carreggiata con l’auspicio che possa decollare in queste settimane e nel mese di

agosto e abbia una felice propag-gine settembrina, auspicando un allungamento della stagione. I nostri sono imprenditori da affian-care, da sostenere con la creazione di tutte le condizioni ambientali af-finché l’offerta turistica romagnola possa esprimere le sue straordina-rie potenzialità, a partire da quelle infrastrutturali che Confcommer-cio reclama da più lustri per rende-re la Romagna più raggiungibile e fruibile in modo agevole e che an-cora, duole rimarcarlo, non sono pari a quelle che un territorio così votato al turismo dovrebbe avere per competere con gli altri bacini turistici nazionali e internazionali.

Ma i nostri operatori turistici non piangono. Chiedono, e hanno ben ragione, ma non lamentosi da se-duti. Da in piedi, sempre in moto, per servire i turisti abbinando alla bellezza dei luoghi, cortesia, ospi-talità, coccole, perché il turista in Romagna è un amico, una persona da accudire. La politica dovrebbe prenderli ad esempio.

MAGICA ROMAGNA PERLA DELL’ESTATE

LA GRANDE NOTTE ROSAINFIAMMA CESENATICO

5- 7 LUGLIO 2019

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di GIORGIO PIASTRA“Commercio, sostenibilità, sussidiarie-tà” è l’attualissimo tema del confronto che si terrà il 21 agosto alle 17 al Mee-ting dei popoli di Rimini al quale parteciperà tra i relatori il nostro presidente di Confcommercio Cesena Augu-sto Patrignani, il quale dibatterà con Guido Castelli, presidente Fondazio-ne Ifel (Istituto per la Finanza e l’Econo-mia locale”) Luis Rubalcaba, professore di Politica Economica all’Universidad de Alcala e Sandro Cappello, Fondazione per la Sussidiarietà. Il Meeting di Rimini è divenuto nel cor-so degli anni l’ambito privilegiato del

confronto durante l’estate grazie alla promozione di un evento di straordi-naria rilevanza non solo nazionale, a cui Confcommercio partecipa da anni

recependo stimo-li, suggestioni e percorsi culturali da approfondire. “Il tema del com-mercio tra soste-nibilità e sussidia-rietà - afferma il presidente Augu-

sto Patrignani - costituisce un ambito di riflessione costante per la nostra or-ganizzazione di rappresentanza che si prefigge un modello di sviluppo compa-tibile con la salvaguardia ambientale nel quale il pubblico valorizzi e lasci spazio al privato in un’ottica di miglioramento del bene comune”.

Guberti presidentedella Cciaa di Ravenna

La Giunta esecutiva della Confcommercio cesenate si compli-menta con Giorgio Guberti, nuovo pre-sidente della Camera di Commercio di Ravenna. Gli istituti camerali, attori fonda-mentali dello sviluppo economico al servizio

delle imprese e del territorio costituiscono una risorsa del sistema Romagna e Confcom-mercio auspica proficue sinergie tra i due enti che insistono nel nostro territorio, per meglio concorrere alla crescita socio econo-mica, che deve partire dalla valorizzazione della risorsa imprenditoriale creatrice di lavoro e di benessere.

Carlo Sangalli è il nuovo presidente na-zionale di 50&Più, l’associazione degli im-prenditori pensionati associati a Confcom-mercio, radicata nei vari territori e anche nel territorio di Forlì-Cesena, presieduta da Roberto Vignatelli, che sta promuoven-do un progetto formativo per la sicurezza degli anziani in collaborazione con l’Arma dei carabinieri territoriale. “Si tratta di un’associazione radicatissi-ma nel territorio - affermano il presidente dell’Unione provinciale Confcommer-cio Augusto Patrignani e il presidente di 50&Più Roberto Vignatelli (nella foto con il presidente nazionale Sangalli) -, che ope-ra sul versante della socializzazione degli associati con una serie di iniziative che rispondono alle esigenze previdenziali, sa-nitarie, psicologiche e culturali dei nostri affiliati, a cui il sistema Confcommercio eroga tutti i servizi necessari ora siamo im-pegnati in un grande progetto sulla sicurez-za dei nostri pensionati”. Il presidente di Confcommercio succede a Renato Borghi che ha guidato l’Associazione 50&Più negli

ultimi otto anni.” “50&Più è un’associazio-ne - ha detto il neopresidente Sangalli - che ha la forza di creare una comunità di per-sone capaci di riconoscersi in un’identità, persone che trovano prospettive e tutela in una fase di età - quella matura - in cui tutti noi possiamo dare il meglio”. “Il futuro – ha proseguito in neo presidente - prima che un tempo verbale, è un modo di essere. Chi sa sognare non invecchia e, anche quando finisce l’impegno lavorati-vo, è possibile continuare a crescere e a far crescere gli altri. E’ questo l’impegno e la strada tracciata dalla 50&Più. Si può conti-nuare a dare di più e io interpreto in que-sto modo quel “più” che è parte del nome dell’Associazione, non come un un’indica-zione anagrafica, ma come un’esortazione esistenziale. Tutto il bagaglio di esperien-ze deve trasformarsi in un nuovo impegno personale, in qualcosa di più grande della somma dei nostri anni passati. Deve tra-sformarsi in qualcosa di innovativo e in un’avventura fatta di passione ed entusia-smo come quella della 50&Più”.

di AUGUSTO PATRIGNANIIn una audizione in Commis-sione Finanze della Camera, Confcommercio ha rimarcato

che la tassazione patrimonia-le, con Imu e Tasi, nonostante l’eliminazione dell’imposizio-ne sulla ‘prima casa’, rappre-senta un carico fiscale di qua-si il 150% più alto rispetto a quello che era dato dall’Ici, in vigore fino al 2011. Il settore immobiliare nel no-stro Paese è gravato da un macigno fiscale, soprattutto di tipo patrimoniale, che col-pisce tutte le tipologie di im-mobili: da quelli locati (abita-zioni, negozi, uffici) a quelli che non si riescono neppure ad affittare; alle case di villeg-giatura come pure a quelle ereditate e lasciate deperire

per mancanza di risorse. Ma soprattutto, per l’attività di rappresentanza della piccola impresa, colpisce che gli im-mobili produttivi di reddito d’impresa che già danno un loro contributo, in termini di gettito, in quanto concor-rono alla determinazione del reddito imponibile. Questa situazione determina conse-guenze pesanti per la nostra economia, contribuendo ad ingenerare un progressivo senso di impoverimento del-le famiglie, comprimendo la spesa per consumi e servizi e condizionando l’occupazione con inevitabili ricadute nega-

tive sul Pil. Il peso delle im-poste patrimoniali in esame impone una seria riflessione in ordine alla possibile ricon-figurazione della base impo-nibile e ad una necessaria rimodulazione delle aliquote. A tale riguardo, va osservato che la base imponibile corri-sponde al valore catastale, ot-tenuto moltiplicando la ren-dita per specifici coefficienti univoci su base nazionale. La rendita catastale, nella sua attuale configurazione, pre-senta carattere fortemente anelastico e basato su varia-bili d’estimo calcolate in pe-riodi risalenti al passato.

Nel caso, per esempio, degli immobili destinati ad uso abi-tativo la rendita è determina-ta dalla tariffa di estimo della specifica classe e categoria in cui è stata classata ab ori-gine, moltiplicata per il dato della consistenza corrispon-dente al numero di vani che compongono la stessa unità immobiliare. Un sistema complesso e dif-ficile da aggiornare senza l’attuazione di un processo particolarmente gravoso sotto il profilo finanziario ed organizzativo che richiede il necessario coinvolgimento di diversi attori istituzionali.

“La contrattazione colletti-va garantisce già condizio-ni e strumenti per soste-nere i redditi e individuare modalità per migliorare la produttività. Evitare la proliferazione di ‘contratti pirata’, sottoscritti da or-ganizzazioni prive di rap-presentatività, che genera-no dumping salariale”.Lo ha rimarcato Rete Im-prese Italia, di cui Con-fcommercio è parte, che ribadisce la sua posizione sul salario minimo. “Ri-badiamo - mette in luce il presidente di Rete Im-prese Italia Carlo Sangal-li (nella foto) - la nostra

forte contrarietà alla re-golamentazione per leg-ge del salario minimo: la

contrattazione collettiva garantisce già condizioni e strumenti per sostene-

re i redditi e individuare modalità per migliorare la produttività. Quello che

bisogna evitare è, invece, la proliferazione di ‘con-tratti pirata’ sottoscritti

da organizzazioni prive di rappresentatività - che generano dumping sala-riale e determinano l’ap-plicazione di trattamenti economici non congrui ri-spetto a quelli dei contrat-ti collettivi stipulati da chi realmente rappresenta il mondo delle imprese e del lavoro. Andrebbe, al-lora, dato valore legale ai minimi contrattuali stabi-liti dai contratti collettivi sottoscritti dai soggetti comparativamente più rappresentativi e, insie-me, andrebbe resa più incisiva la vigilanza degli organi ispettivi”.

FATTI E COMMENTI

Il nostro presidente Patrignanirelatore al Meeting di Rimini

CARLO SANGALLI NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE

“50&Più, comunità e identità per gli imprenditori pensionati”

CONFCOMMERCIO TORNA ALLA CARICA SULL’EMERGENZA FISCALE

Imu e Tasi, una morsa da sciogliere in fretta

SECONDO CONFCOMMERCIO SMINUISCE IL VALORE DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA

Il salario minimo non va regolamentato

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di GIORGIO PIASTRA Sono partiti i saldi estivi da saba-to 6 luglio nei comuni del com-prensorio, della provincia e della nostra Regione. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommer-cio e del nostro osservatorio ce-senate – quest’anno per l’acqui-sto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media poco meno di 230 euro, circa 100 euro pro ca-pite - per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro. Anche nel nostro territorio, pur-troppo, le vendite di primavera

sono letteralmente saltate, creando una condizione di disastro economico per le imprese e sarebbe legittimo invocare lo stato di calamità per il settore che è fortemente condizionato dalla stagionalità insita nei prodotti di moda. I saldi estivi valgono circa il 12% dei fatturati dei fashion store. L’auspicio è, quindi, che almeno in questi saldi riparta la corsa allo shopping e si possa riscontrare un’effervescenza dei consumi anche se i no-stri commercianti possono solo sperare di ‘fare cassa’, ma non certo di recuperare una stagione mai partita. Ciò premesso, tradizionalmente nel nostro territorio i saldi rappresentano un’occasione di ulteriore fidelizzazione della clientela e si accompagnano a tante iniziative in tutti i Comu-ni comprensoriali per ravvivare centri storici e quartieri peri-ferici, attraverso l’intrattenimento e lo shopping, con i com-mercianti direttamente protagonisti per vivacizzare l’offerta urbana durante l’estate, in un’ottica di totale trasparenza e

fiduciarietà nel rapporto con la clientela.Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommer-cio ricorda alcuni principi base. Cambi : la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquista-to è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere sta-gionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprez-zamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli” proprio per ottimizzare questa grande reciproca opportunità fornita dai saldi di fine stagione per negozianti e clientela.

Con i saldi sono ripartiti nel centro di Cesena i venerdì di luglio con i negozi aperti fino a mezzanotte ed eventi in piaz-za. Un successone. Commercianti grandi protagonisti con un servizio straordinario e un dinamismo particolare nel setto-re dell’intrattenimento. L’iniziativa è del Comune di Cesena in collaborazione con la società che gestisce gli eventi in centro.Durante i “Vener-dì di luglio” nel centro storico della città i negozi resteranno aperti fino alle 24 e nel-le varie piazze si svolgeranno di-vertenti intratte-nimenti.Si tratta di quat-tro venerdì sera in cui l’Accento Pro-motion (società di Cento con cui il Comune ha pat-tuito un contratto fino al 15 gennaio del 2021 affinché organizzi l’attività di intrattenimento nel centro storico) ha stilato un program-ma per far divertire grandi e piccini.Si è cominciato venerdì 5 luglio con il centro storico trasfor-mato in una grande festa anni Cinquanta. Venerdì 12 luglio il tema è stato quello dei buskers con gli artisti di strada che hanno animato il centro storico con spettacoli di giocoleria,

fuoco, trampolieri e bolle di sapone giganti. Grande attrazio-ne un trampoliere che suona il mandolino. Venerdì 19 luglio piazza della Libertà è stata occupata da “Piazze di cinema”, Cinema all’aperto, e quindi gli spettacoli organizzati dall’as-sociazione L’Accento si sono svolte in tutte le altre zone del-la città. In piazza Giovanni Paolo II si è tenuto ad esempio uno show cooking con uno chef della zona.

Ultimo venerdì sera, quello del 26 luglio, tutto all’in-segna della musica con moltissimi po-sti del centro stori-co coinvolti.All’iniziativa han-no dato il loro contributo tanti negozianti. È uno sforzo per i titola-ri di piccoli negozi stare aperti anche il venerdì sera, ma con grande dispo-nibilità e senso di responsabilità hanno dato il loro contributo per va-

lorizzare la bellezza del nostro centro storico cesenate. “Il centro è rinato dal punto di vista dei localini dove si mangia - ha rimarcato l’assessore allo sviluppo economico Luca Fer-rini - , ma non è ancora stato così per i negozi veri e propri. Il rilancio del settore non è facile, e nessuno di noi ha la bac-chetta magica, ma sarà il nostro impegno principale”.

di AUGUSTO PATRIGNANIE’ stato avviato l’iter per il ritorno alla elezione dei 144 consiglieri dei dodici quartieri cesenati, organo fondamentale della democrazia cittadina con le istanze che partono dal basso. L’obiettivo, su cui maggioranza e opposizione concordano, è anche quello di rinforzare i quartieri creando degli sportelli per le persone bi-sognose e garantendo la presenza degli assistenti sociali. I quartieri, come è noto, hanno potere consultivo, ma dispongono della prerogativa di formulare le richieste per gli interventi e le opere pubbliche all’amministrazione comunale. Per Con-fcommercio i quartieri, dalla periferia al centro, sono i nuclei essenziali della vita urbana. Sono i luoghi della nostra vita. Il commercio è una risorsa irrinunciabile di tutti e dodici i quartieri e di ciascuna del-le nostre sessanta frazioni.

Confcommercio di Cesena da oltre quin-dici anni ha creato in tutti e dodici i quar-tieri cesenati dei consigli di commercian-ti a capo dei quali c’è un presidente che si prefiggono l’impegno di fornire un avam-posto per raccogliere esigenze, lamente-le, richieste, da cui scaturisce poi l’azione costruttiva della nostra associazione nei confronti del Comune.L’impegno dei nostri consigli di quartiere prosegue con richieste in particolare su alcuni punti: lotta al degrado e azioni per la tutela della sicurezza attraverso una serie sinergica di interventi, valorizza-zione della rete distributiva e dei negozi al dettaglio come servizi irrinunciabili e presidio sociale, miglioramento della qualità della vita attraverso interven-ti per la razionalizzazione del traffico e l’ampliamento della sosta, potenziamen-to dei momenti ricreativi e ludici.

Nella precedente legislatura sono stati realizzati dall’amministrazione incontri con i commercianti per raccogliere una serie di istanze e Confcommercio chiede che ci sia una continuità, con interventi da adottare sulle necessità ed emergenze rimarcate. Durante quegli incontri i ne-gozianti e gli imprenditori offriranno nu-merosi spunti che è bene non cadano nel vuoto, ma vengano ripresi per riavviare il lavoro.La città è una, dal centro alla periferia, e serve la massima cura per elevarne il li-vello di qualità della vita e del fare impre-sa. Confcommercio e le sue imprese sono pronte come sempre a fare la loro parte come artefici del rilancio della città, quar-tiere per quartiere, frazione per frazione. Si ascolti e si tenga conto della loro voce.

AVVIATI IN LUGLIO, CONFCOMMERCIO: “OPPORTUNITÀ IMPORTANTE”

Saldi estivi, spesa di 230 euro a famiglia

IL COMMERCIO TIENE VIVA LA CITTÀ DAL CENTRO ALLA PERIFERIA

Negozi di vicinato pilastri dei quartieri

GRANDE SUCCESSO DELL’APERTURA SERALE DEI NEGOZI CON GLI SPETTACOLI

Venerdì di luglio, commercianti grandi protagonisti

IL COMMENTO

Il nostro contributo

per rilanciarela città

di AUGUSTO PATRIGNANII nuovi sindaci e le nuove giun-te sono ora al lavoro. Non è di competenza di una una organiz-zazione di categoria analizzare politicamente il voto scaturito dal ballottaggio, prima volta nella storia di Cesena. Quel che spetta a Confcommercio, attore nel siste-ma della partita dello sviluppo, è aprire il confronto con la nuova amministrazione comunale di Cesena (e con quelle degli altri comuni) partendo dal contributo di idee presentato ai candidati in vista delle elezioni amministrati-ve. Nella città capoluogo l’abbia-mo intitolato “Impresa Cesena”. Non è un programma elettorale, in quanto Confcommercio non è un partito che si candida alle elezio-ni, e al limite la definizione che può connotarci è quella di essere il partito delle piccole imprese: la nostra mission è quella di rappre-sentarle, assisterle, affiancarle sul mercato ed elaborare idee,

proposte, progetti per favorirne la crescita, rapportandoci con chi amministra la cosa pubblica.Impresa Cesena è dunque un contributo che Confcommercio ha sottoposto a partiti, liste civiche, coalizioni che si candidano ad am-ministrare Cesena nella legislatura 2019-2024. e in questo momento rappresenta dunque lo strumento sulla base del quale misureremo i nuovi amministratori della città, ma anche le opposizioni. Confcom-mercio vigilerà su come questi punti verranno tenuti in conside-razione.Il nostro contributo di idee, proposte e istanze non si limita soltanto alle richieste mirate per il sostegno delle imprese, ma queste ultime sono inserite in un contesto più ampio sviluppando, in ben trenta punti, idee per lo sviluppo della città nel suo complesso, dalla sostenibilità alla rigenerazione urbana, dalla mobilità alle scelte urbanistiche, dalla valorizzazio-ne di cultura ed arte al welfare circolare, dal rilancio dei turismi integrati alla valorizzazione del commercio al dettaglio come valo-re economico e sociale identitario delle nostre città. Di qui, dunque, ripartiamo. Da qui misureremo l’operato della nuova amministra-zione.

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di GIUSEPPE CROCIANI*C o n f c o m -mercio Valle del Savio, unitamen-te alle altre associazio-ni degli im-prenditori della Valle del Savio, si è unita all’appello

del sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini e degli altri sin-daci lanciato all’indomani della apertura della E45 ai mezzi sino alle 30 tonnellate per sollecitare la repentina apertura ai tutti i mezzi pesanti e tornare alla nor-malità.Siamo tutti uniti nel chiedere agli organi competenti di impegnarsi per giungere nel più breve tempo possibile per garantire la tota-le riapertura della E45 ai mezzi pesanti, anche oltre le 30 ton-nellate, così da ristabilire quelle condizioni che permettano agli imprenditori dell’autotrasporto ed alle aziende della Valle Savio di tornare a lavorare in una situa-zione normale. È da oltre sei mesi che le nostre aziende ed i nostri autotrasportatori stanno suben-do i danni ed i disagi della chiu-sura della E45 ed hanno saputo resistere solo con l’impegno e la forza d’animo che contraddistin-gue le nostre genti, ma ora non ce la fanno più e tutti gli attori inte-ressati devono fare l’ultimo sfor-zo per ristabilire le condizioni di normalità, che vuol dire riaprire nel più breve tempo possibile la E45 anche ai mezzi oltre le 30 tonnellate. Il limite attuale rap-presenta certamente un passo in avanti, ma l’obbiettivo priori-

tario rimane la riapertura totale. Ad oggi, infatti, rimangono fuori dal limite, e quindi impossibilitati a transitare, tutti i tir gli autoarti-colati a pieno carico, che rappre-sentano una importante catego-ria del settore dell’autotrasporto a servizio delle imprese. Fin dal primo giorno di questa emer-genza che purtroppo perdura da troppo tempo abbiamo condi-viso insieme le linee di azione e gli obiettivi ad anche oggi siamo concordi sul fatto che la riaper-tura rappresenti certamente un avanzamento, ma deve attenuare la tensione e l’impegno di tutti gli enti interessati verso una ve-locissima apertura totale a tutti i mezzi. Va considerato infatti che dal limite delle 30 tonnellate ri-mane fuori tutta la categoria dei tir a pieno carico, che continua-no pertanto a subire gli ingenti danni quotidiani derivanti dai maggiori costi di gasolio, pedaggi e orari di guida. Le nostre aziende sono stremate dopo sei mesi di agonia e tutto il sistema della attrattivi della Valle del Savio è stato dramma-ticamente penalizzato, pertanto dobbiamo sentire tutti la respon-sabilità di ridare condizioni di normalità al nostro tessuto socio-economico, che già fronteggia ogni giorno le complessità delle aree interne. Confcommercio, che tutela le imprese di turismo, commercio, terziario e servizi è in prima linea per affiancarle e chiedere di restituire la E45 alla piena, totale percorribilità.La nostra attenzione non calerà finché non sarà totalmente ri-solto questo problema divenuto annoso.*Vicepresidente Confcommercio

Bagno di Romagna

4 TERRITORIO

di RAFFAELE BERNABINILa nuova giunta di San Mau-ro Pascoli, con il sindaco rieletto Luciana Garbuglia è al lavoro, dopo essersi inse-diata in seguito alle elezioni del 26 maggio. Confcommer-cio riprende il confronto dal documento prodotto in campagna elettorale per i candidati sindaco che con-tiene quelle che la nostra associazione considera le priorità per San Mauro Pa-scoli. Confcommer-cio chiede un colpo d’ala per rendere San Mauro Pascoli più fruibile, attratti-vo e con una qualità dell’ambiente d’im-presa e della vita maggiore, in parti-colare valorizzan-do e sostenendo il tessuto delle piccole imprese. Ecco il nostro decalogo su cui ci confronteremo con la nuova amministrazione comunale. 1 Rafforzare la vocazione im-prenditoriale di San Mauro Pascoli.2 Sostenere il tessuto pro-duttivo che da lavoro, linfa e vita alla nostra comunità, dal settore manifatturiero di alto livello alla piccola e me-dia impresa3 Combattere l’abusivismo commerciale (soprattutto nella zona mare nel periodo estivo) e la concorrenza sle-ale nel contoterzismo (speci-ficatamente nel settore cal-zaturiero)4 Rilanciare il commercio e il turismo della zona di San Mauro Mare e quello cultu-rale dell’entroterra come pi-lastri dell’economia e della vita sociale ricorrendo an-che a piani di rigenerazione urbana per mettere a dispo-

sizione edifici inutilizzati o sottoutilizzati per funzioni di commercio e terziario.5 Centro storico: fare torna-re il cuore della città vivo come ai bei tempi con eventi di grande richiami ed attrat-tiva, sostenere le attività esi-stenti, incentivare la nascita di nuove imprese, realizza-re parcheggi a servizio del

centro e migliorare le infra-strutture viarie, promuove-re eventi in tutto il periodo dell’anno e sostenere con più risorse le manifestazioni organizzate dagli operatori del centro. Zone più perife-riche: favorire il consolida-mento della rete distribu-tiva, la lotta al degrado e la coesione sociale.6 Promuovere sinergie fra la zona mare e il capoluogo, fra turismo cultura e moda. Promuovere sinergie fra Villa Torlonia (eccellenza di tutto il territorio) e il centro sto-rico ad esempio ad in con-comitanza con l’evento del “Processo a Villa Torlonia” il 10 agosto, che ha risonan-za nazionale e calamita un folto pubblico, dove ogni anno viene affrontato un ar-gomento opponendo accusa e difesa col voto finale del pubblico (sempre molto nu-meroso) presente. Valoriz-zare inoltre il neonato Parco

Poesia Pascoli(parco tematico ricavato da ristrutturazione dell’area interna a Villa Torlonia) pro-muovono sinergie con il cen-tro storico e le altre parti di città.7 Ridurre i tributi locali, al-leggerire la burocrazia, po-tenziare i servizi. Azzerare i tributi per le neoimprese,

istituire premialità fi-scali per le imprese che operano a favore del territorio.8 Rafforzare la coesio-ne sociale, il welfare circolare, il sistema educativo pubblico e privato, e sostenere la famiglia.9 Garantire la salva-guardia e la messa in sicurezza di tutto il territorio attraverso

l’installazione di telecame-re, promuovendo controllo di vicinato e richiedendo l’incremento dei numero di agenti di forze dell’ordine e soprattutto garantendo il presidio nelle ore serali e notturne. Utilizzare il corpo dei vigili con mansioni ope-rative per la sicurezza, più in strada possibile.10 Favorire un assetto isti-tuzionale ottimizzando l’operato dell’Unione dei Comuni Rubicone e Mare, non ancora del tutto sod-disfacente, che permetta ai cittadini dell’intera Cit-tà del Rubicone, come la si chiamava una volta, di avere maggiori servizi e più peso specifico.Nella foto il presidente Raffa-ele Bernabini, il sindaco Lu-ciana Garbuglia e il respon-sabile del comprensorio Rubicone Paolo Vangelista

IL PRESIDENTE CONFCOMMERCIO AVVIA IL CONFRONTO CON LA NUOVA GIUNTA

Sindaco Garbuglia, dieci priorità per San Mauro Pascoli

NON BASTA LA RIAPERTURA PER I MEZZI SINO ALLE TRENTA TONNELLATE

E45, obiettivo piena percorribilità

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5 COMMERCIO

di GIORGIO PIASTRAUna delle battaglie condotte da Confcommercio cesenate in questi anni di crisi strutturale del com-parto commerciale e di rarefazione della rete di-stributiva per una serie di concause ben note a tutti, è stata quella per affermare il principio che occorre tutelare gli esercizi commerciali esistenti come fattori non solo economici ma anche di coesione so-ciale del territorio. La loro salvaguardia, per evitare lo sgretolamento e lo spopo-lamento commerciale delle nostre città che equivarreb-be alla morte civile, deve es-sere considerata un valore sociale fondativo, e la stessa attenzione deve essere tribu-tata ai livelli superiori, dalla

Regione al Governo. Per que-sta ragione Confcommercio accoglie con favore la notizia che sarà pronto subito dopo l’estate un bando della Re-gione Emilia Romagna, per la concessione di incentivi per sostenere la competitività, lo sviluppo e la qualificazione dei piccoli esercizi commer-ciali. Il bando, reso possibile dalla modifica della Legge n.41/97, conterrà anche mec-canismi premiali per le atti-vità in affitto con particolare attenzione per i centri storici. Il bando metterà a disposi-

zione oltre quattro milioni di euro, con meccanismi pre-miali per chi è in affitto, costo che specie nei centri storici si fa sentire. “Si tratta di una nuova iniezione di risorse per rivitalizzare un settore - ha dichiarato l’assessore regionale al Commercio, An-drea Corsini - estremamente

importante per le comunità e il territorio, che è stato parti-colarmente colpito dalla crisi dei consumi degli ultimi anni. Con questo provvedimento ci proponiamo di dare una nuova spinta al processo di ammodernamento dei piccoli esercizi commerciali fornendo, con contributi di-retti, nuove leve per compe-tere e migliorare l’economia di un comparto strategico sia per lo sviluppo dei pic-coli centri che per quello delle città. È un buon lavo-ro di squadra - ha concluso

l’assessore - fatto insie-me alle associazioni di categoria”. Confcommercio auspi-ca che a tutti i livelli amministrativi ven-gano intraprese altre azioni come questa per promuovere la qualificazione e la com-petitività degli esercizi di vicinato nonché per sperimentare incentivi

innovativi per supportare la capacità di adattamento e resistenza di tali attività in un periodo di perduran-te crisi economica e per fa-vorire l’ammodernamento e l’evoluzione dei pubblici esercizi di somministrazio-ne di alimenti e bevande.

di ANGELO MALOSSICrescono le imprese di bar, pubbli-ci esercizi e ristoranti, la tipologia di attività commerciali che registrano il livello più alto per quel che con-cerne le aperture nei centri storici e nelle altre parti di città del com-prensorio. Il dato va salutato con interesse e favore, anche se occorre rimarcare che la fetta di mercato non aumenta, pertanto il maggior numero di attività comporta un aumen-to della competizio-ne. Fipe Confcommercio ha sempre rimarcato la necessità di pun-tare sulla qualità e la fiduciarietà della clientela, nonché su progetti di ingresso sul mercato opportu-namente valutati ser-vendosi anche della assistenza di consu-lenti come quelli che offre la Confcom-mercio, da oltre 70 anni presente nel territorio, per evitare chiusure repentine di attività. Nel contempo occorre promuovere tutte le azioni per favorire un ambiente favorevo-le al fare impresa e allo sviluppo di bar e pubblici esercizi, colpendo in primo luogo l’esercizio abusivo dell’attività che esercitano una con-correnza sleale e allentando la mor-sa fiscale, tributaria e burocratica.Per quel che riguarda la lotta all’im-perante abusivismo che purtroppo ostacola e penalizza gravemente il

settore, la Fipe cesenate ha aderi-to e alla campagna nazionale della Fipe Confcommercio con un appel-lo alle istituzioni per garantire una competizione leale nel mercato della ristorazione. Si tratta della pe-tizione ‘Per non mangiarsi il futuro’ sottoscritta da oltre 80 chef. Ogni giorno nelle scelte politiche si in-centivano settori che effettuano di fatto somministrazione, senza es-

sere sottoposti alle stesse regole che si applicano alla risto-razione e ai pubblici esercizi in generale: operatori del settore agricolo, circoli pri-vati, al terzo settore, negozi di vicinato, home restaurant, street food. La disparità di con-dizioni non provoca nel mercato soltanto concorrenza sleale, ma impoverisce il mercato stesso nel

momento in cui le attività di risto-razione chiudono, magari per rein-ventarsi in esercizi più semplici, dove tagliare i costi del servizio e di preparazione, con effetti imma-ginabili sulla qualità del prodotto, sui rischi alimentari dei consuma-tori, sull’occupazione del settore e l’attrattività delle nostre città. Fipe non chiede di diminuire le regole, ma che vengano applicate le stesse norme per la stessa professione, anche a tutela e a salvaguardia dei clienti.

BANDO PER SOSTENERE LE ATTIVITÀ, IN PARTICOLARE QUELLE IN AFFITTO

Fondi regionali per il rilancio di negozi ed esercizi pubblici

IL MONITO DEL PRESIDENTE FIPE CONFCOMMERCIO CESENATE MALOSSI

Boom di bar e pubblici esercizi, puntare sulla qualità

Indagine Fimaa sulla fiducia dei clienti

BANDO REGIONALE CON FONDI PER LE NUOVE IMPRESE

Passa un treno importante per le start updi ALBERTO PESCILa Regione Emilia-Romagna intende promuove-re e far crescere start up in grado di generare nuove nicchie di mercato attraverso nuovi pro-dotti, servizi e sistemi di produzione ad elevato contenuto innovativo, cogliere i nuovi drivers del mercato, genera-re nuove opportunità occupazio-nali. Si tratta di un’opportunità da cogliere e Confcommercio vuole assistere le imprese per intercet-tarla. Il bando si rivolge alle micro e piccole imprese regolarmente costituite. Per i progetti di avvio di attività (tipologia A) possono presentare domanda le imprese costituite successivamente al 1° gennaio 2016. Per i progetti di espansione di start up già avviate (tipologia B) possono pre-sentare domanda le imprese costituite dopo il 8 luglio 2014. Per gli interventi di tipologia A sono ammessi costi riguardanti: macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, ar-redi strettamente funzionali; affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del progetto); acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne; spese di costituzione (max 2.000 euro); spese

promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 25.000 €); consulenze ester-ne specialistiche non relative all’ordinaria am-ministrazione.Per gli interventi di tipologia B sono ammessi

costi riguardanti: acquisizione sedi produttive, logistiche, com-merciali. Le imprese con sede legale esterna alla Regione Emilia-Romagna potranno acquistare solo sedi produttive nel territo-rio regionale (max 50% costo); macchinari, attrezzature, impian-ti, hardware e software, arredi strettamente funzionali; spese di affitto e noleggio laboratori e at-trezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del proget-

to); acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne; spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 10% del costo totale del progetto); consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.L’agevolazione consiste in un contributo in con-to capitale, corrispondente al 60% della spesa ritenuta ammissibile. Le domande possono es-sere presentate dalle ore 10 del 8 luglio 2019 alle ore 17 del 11 ottobre 2019.

di PIETRO CORICAUn italiano su due si af-fida agli agenti immobi-liari il 48% degli italiani in cerca di un immobi-le da acquistare si è af-fidato sin da subito ad un agente immobiliare, mentre il 47% ha pre-ferito – almeno inizial-mente – organizzarsi in autonomia, acquisen-do informazioni da siti

comparatori/app (23%), direttamente da privati tramite valutazione di annunci o passaparola (13%), dal costruttore (8%). Dopo le prime ricerche, il 52% di chi effettivamen-te procede con l’acquisto dell’immobile, conclu-de la transazione con un agente immobiliare. È quanto emerge dall’indagine 2019 “Il ruolo dell’agente immobiliare” realizzata da Nomisma per conto della Federazione Italiana Mediato-ri Agenti d’Affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia. Anche per la vendita di una

abitazione l’agenzia immobiliare è il principale interlocutore: il 64% degli italiani si è affidato da subito ad un’agenzia immobiliare, mentre il 36% ha gestito inizialmente la vendita in autonomia. A riprova del ruolo dell’agente immobiliare nel processo di compravendita, l’agenzia immobilia-re si conferma il punto di riferimento in fase di chiusura (oltre il 60% conclude la vendita trami-te tale modalità). Le motivazioni che spingono i potenziali acqui-renti di un immobile verso un’agenzia sono so-prattutto tre: disponibilità di offerta coerente con le esigenze (49% delle citazioni), la comodi-tà/prossimità dell’agenzia con la zona di residen-za (16%), il consiglio di amici/parenti (13%). In caso di vendita, la scelta è invece trainata soprat-tutto dalla conoscenza di informazioni sulla per-formance dell’agenzia nel concludere la transa-zione (indicata dal 29% dei rispondenti), seguita ancora una volta da comodità (21%) e consiglio di amici e parenti (14%). misurazione della sod-disfazione: il 65% di chi ha avuto esperienze di compravendita tramite agenzia esprime un giu-dizio positivo.

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Grande successo della Notte Rosa in tutta la Riviera e in quella cesenate dal 5 al 7 luglio scorsi. Concerti nella stipatissima Piazza Costa a Cesenatico, altri eventi collaterali di spettacolo, intrattenimento, cultura. La Riviera è esplosa in un fantasmagorica serie di attrattive. Commercianti e operatori turistici in prima linea, come sempre impareggiabili nell’erogare servizi e supportare il grande evento. Complimenti da Confcommercio!

Imprese più forti della tromba d’ariadi AUGUSTO PATRIGNANIFino a dove arrivano le nostre imprese? Non c’è

limite. La tromba d’aria devastante del 10 luglio a Milano Marittima avrebbe ammazzato un toro: alla fine del giorno dopo, gli stabilimenti balneari colpiti, con ombrelloni e lettini distrutti, erano rimessi a nuovo. Come presiden-te di Confcommercio cesenate lo dico con grande orgoglio. Non è

sbalorditivo, per chi conosce i nostri imprenditori, che sulla scia dei pionieri del boom economico avviato nel Dopoguerra, non solo sulla riviera ma nell’entroterra e dovunque ci sono città e paesi, fanno del dinamismo, dello spirito di sacrificio e del tiriamoci su le maniche i valori fondanti della loro attività. È stato bello che clienti, cittadini e residenti si siano fatti in quattro per affiancare i proprietari degli stabilimenti per rimettere le cose a posto in tempi record. Avremmo piacere che altri, nelle sedi preposte, affiancassero anch’essi gli imprenditori.Quando c’è un problema, l’impresa lo affronta: senza piagnistei e senza remore. Muovendosi subito. Le imprese fanno, producono, non tergiversano. È bene rimarcare questo fatto - fatto, non opinione - perché persiste tuttora una mentalità vetero-ideolo-gica faticosissima da debellare che considera ancora l’imprenditore un lucratore, se non, lo dico con un termine desueto ma non abolito, un padrone. La ve-rità, sotto gli occhi di tutti, è un’altra: le imprese cre-ano lavoro e producono ricchezza e ricchezza. Sono il motore socio-economico del territorio. Le imprese non pensano solo a sé stesse. Non spetterebbe a me dirlo che sono parte in causa, ma quando il Cesena Calcio ha avuto problemi, sono state le imprese a mettersi insieme, a tirarsi su le maniche e a risolle-varlo. Mettendoci faccia e risorse. È bene riconosce-re a chiare lettere questi meriti delle imprese, per promuovere ancora di più una cultura che valorizzi il tessuto imprenditoriale creando condizioni favo-revoli alla sua attività, dalle infrastrutture al fisco, dalla burocrazia alle politiche incentivanti.Nella foto lettini e ombrelloni sterminati dalla trom-ba d’aria del 10 luglio scorso in uno stabilimento balneare a Milano Marittima

di SIMONE BATTISTONIDopo il grande successo dello scorso anno, domenica 25 agosto si terrà per la seconda volta “La giornata dei bal-neari”, una giornata di mobilitazione nazionale degli stabilimenti balneari per informare clienti e opinione pub-blica sulla situazione in cui versa la balneazione attrezzata italiana. Con questa giornata di festa, il Sib in-tende promuovere l’importante ruolo degli stabilimenti balneari nell’ambi-to dell’offerta turistica italiana ricor-dando che oltre il 60% delle presenze continuano a registrarsi nelle desti-

nazioni marine. La Giornata dei Bal-neari vuole essere l’occasione anche

per richiamare l’attenzione di cittadi-ni e politica sui problemi del settore

e sulla necessità di arrivare in tempi stretti ad una legge di riforma che metta al centro la tutela delle impre-se, in assenza di questo intervento di riordino si potrebbe determinare un esito disastroso per il turismo balne-are italiano. Nelle more del riordino Sib spinge affinché sia applicata la legge 30 dicembre 2018 di Stabilità, che ha differito di quindici anni la scadenza delle concessioni demania-li in essere. Dobbiamo continuare ad essere vigi-li, attenti e impegnati a difendere le nostre aziende e il nostro lavoro.

di ROBERTO FANTINIL’enogastronomia arriva fin sotto l’ombrellone. Succe-de con il progetto “Tipici da Spiaggia”, iniziativa patroci-nata dal Ministero delle Po-litiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, che mira a portare negli stabili-menti balneari la cultura dei prodotti enogastronomici e promossa da Sib, Sindacato italiano balneari. Dopo il grande successo del-la prima giornata, l’appunta-mento è ora per il 27 luglio e il 31 agosto. Al progetto

hanno già aderito 1.500 stabi-limenti e altrettante aziende agricole e interverranno chef, ristoratori e imprenditori per raccontare la storia del ter-ritorio e dei prodotti tipici. Un’opportunità insomma per promuovere un territorio e suoi protagonisti a partire dai piccoli produttori locali.Un’opportunità per parlare di cibo in modo autentico in un contesto, quello della spiaggia e in genere dei luoghi a forte vocazione turistica, dove l’identità, le storie e i prodotti vengono sacrificate

sull’altare della praticità e della convenienza e il risulta-to sono menù standardizzati uguali un po’ ovunque.Se è vero che ormai la stra-grande maggioranza degli stabilimenti balneari fa picco-la ristorazione, quando non è a tutti gli effetti ristorante, allora iniziative come “Tipici da spiaggia” andrebbero in-terpretate come l’occasione per riflettere seriamente su qualità e provenienza delle materie prime che compon-gono i piatti che gustiamo in spiaggia.

Gli eventi atmosferici stanno, ancora una volta, mettendo a dura prova la balneazione at-trezzata italiana: dalla vicina Milano Marittima alle Marche all’Abruzzo, dal Veneto alla Puglia, sono molti gli stabi-limenti balneari danneggiati e completamente distrutti. Dopo i noti eventi di ottobre scorso e le violente mareg-giate di maggio, che spesso hanno vanificato persino i ripascimenti effettuati per la stagione estiva, ancora una volta i balneari devono rim-boccarsi le maniche e rico-struire ciò che la natura ha mandato in frantumi. Duole sottolineare, anche in questa occasione, la ‘solitudi-ne’ degli imprenditori balnea-ri nell’affrontare questi eventi meteorologici estremi, frutto dei cambiamenti climatici in atto. “Come non ricordare – rimarca il presidente naziona-le Sib Capacchione - che sono

molti i Comuni che non han-no ancora applicato la Legge di Stabilità che ha disposto la nuova scadenza dei tito-li concessori estendendola di quindici anni. Come non sottolineare che la mancata applicazione della Legge di Stabilità impedisce ai titolari degli stabilimenti balneari di accedere al credito bancario e alle provvidenze pubbliche. Si tratta di ritardi colpevoli e irresponsabili che non trova-no giustificazione alcuna. Bisogna recuperare, imme-diatamente, questo ritardo mettendo i concessionari nella condizioni di poter ri-parare i danni e ricostruire gli impianti distrutti. Confidiamo nel senso di responsabilità dei Comuni che ancora non hanno proceduto a formaliz-zare la nuova scadenza sui titoli concessori, secondo le indicazioni già pervenute dal-le Regioni”.

di ROBERTO FANTINIUn giugno positivo ma non ec-cezionale. È il bilancio del pre-sidenti del Sib Confcommercio, i sindacato degli stabilimenti balneari, provinciale Roberto Zanuccoli e regionale Simone Battistoni (nella foto). “Bisogna supportare di più la no-stra offerta turistica – affermano – con ini-ziative pro-mozionali e di marke-ting mirate. Andrebbe connotato e pubblicizzato giugno, come mese ricco di attrattive in modo da conquistare fette diversifi-cate di pubblico, considerando che si tratta di un mese propi-zio, dalle lunghe giornate”.“Nel nostro settore – proseguo-no Battistoni e Zanuccoli – biso-gna considerare che la clientela,

anche quella più affezionata, ha di fronte a sé in giro per l’Italia e nei maggiori paesi turistici una gamma di offerte e di prezzi davvero variegati. Il problema è che il sistema Italia si trova fare i conti con una tassazione alta dove spicca l’Iva. In altri paesi

nostri competi-tori l’Iva è posi-zionata anche sotto il 10%, mentre da noi raggiunge il 22. Se ci aggiun-giamo costo del personale, costi di gestio-ne, tassazione locale in par-

ticolare per la Tari molto pena-lizzante ben si comprendono le difficoltà degli imprenditori. Teniamo conto che le tariffe di spiaggia quasi sempre com-prendono altri servizi offerti alla clientela e che sono rimaste invariate rispetto alle ultime sta-gioni balneari”.

GRANDE SUCCESSO NELLA RIVIERA CESENATE

Notte Rosa, esplosione di entusiasmo

TURISMO

SIMONE BATTISTONI E ROBERTO ZANUCCOLI

Presidenti Sib: “Promuovere più eventi a giugno”

PROMOSSA DAL SIB IL 25 AGOSTO PER SENSIBILIZZARE L’OPINIONE PUBBLICA SUI PROBLEMI DELLA CATEGORIA

Torna la grande giornata dei balneari

IL SIB LANCIA L’INIZIATIVA “TIPICI DA SPIAGGIA”

Enogastronomia sotto l’ombrellone

LA PROTESTA DEL PRESIDENTE NAZIONALE

Sib : “Comuni in ritardo sui titoli concessori”

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7 TURISMOIL COMMENTO

Posto di Polizia estivo,un mese non basta

di GIANCARLO ANDRINILa nostra area costiera di Cesenati-co, Gatteo Mare, San Mauro Mare e Savignano Mare conta cinque milioni di presenze turistiche nel corso della stagione, con punte giornaliere che possono significare tra le 200 e le 300 mila persone presenti sulla costa della provincia di Forlì-Cesena, numeri che giustificano ampiamente un presidio estivo di polizia per un periodo ben più significativo che non un mese appena,

tra l’altro lasciando scoperti alcuni tra i periodi di maggior afflusso turistico: la notte rosa e le settimane post ferragosto. Questa è la considerazione di Confcommercio relativamente al fatto che il presidio estivo della costa resterà aperto un mese, dal 18 luglio al 18 agosto e con un organico ancora da verificare nella postazione di viale Leonardo Da Vinci. La sicurezza è un valore molto importante, non solo per i resi-denti ma anche per tutta la popolazione turistica che sceglie le proprie mete tenendo conto anche della qualità della vita, su cui inevitabilmente incide il criterio della protezione del territo-rio dai crimini. I nostri agenti di Polizia, Carabinieri, Finanza, Capitaneria di Porto sono encomiabili e vanno ringraziati per professionalità e zelo, ma occorre investire in sicurezza e in que-sto senso il Posto di Polizia a Cesenatico aperto solo per un mese non pare certo confacente alle esigenze del nostro territorio, parte integrante del grande bacino rivierasco, tra i più frequen-tati al mondo. In un Paese europeo e in un territorio che vive di turismo come il nostro, vedere un presidio delle istituzioni che apre nel cuore dell’estate e chiude dopo il Ferragosto non è una risposta soddisfacente.

di ROBERTO FANTINIIl Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo ha pubblicato la graduatoria relativa al ban-do 2019 per la concessione del credito d’imposta per gli investimenti di riqualificazione delle strutture ricettive e termali. A fronte di 2.538 istanze presentate, sono state ammesse a fruire dell’incentivo 1975 imprese, per com-plessivi 116,7 milioni di euro, con un importo mediamente pari a 58.734 euro per impresa.I risultati di una prima analisi della graduato-ria, svolta dal Centro studi di Federalberghi su circa 2.200 istanze promosse (oltre il 90% del totale), evidenziano che la provincia con il maggior numero di istanze approvate è quella di Bolzano, con 189 imprese ammesse a fruire del beneficio. Esprimiamo soddisfazione per il coraggio di-mostrato dagli imprenditori del settore che - nonostante mille difficoltà - continuano a credere nel futuro e ad investire, ricordiamo poi come, nell’arco dei cinque anni, moltissimi interventi siano rimasti esclusi dall’incentivo, a causa della insufficiente dotazione finan-ziaria. Guardando all’immediato futuro, lanciamo un gri-do d’allarme: la legge di bilancio per l’anno 2019 non ha stanziato le risorse necessarie per rifinanziare il tax credit e pertanto, se non vi sarà un intervento urgente, calerà tristemente il sipario sull’unica misura nazionale che offre un sostegno concreto - seppur di dimensioni esigue - alle imprese che investono nel turismo. Secondo Federalber-ghi, la direzione da prendere è chiara: “chiediamo che si dia celermente attuazione a quanto previsto dal Docu-

mento di Economia e Finanza 2019, con il quale il Governo si è impegnato a conferire particolare attenzione al tax credit e, in particolare, chiediamo di aumentare le risor-se disponibili e di superare il meccanismo del clickday, adottando una modalità analoga a quella prevista per la ristrutturazione delle abitazioni private, per assicurare la doverosa copertura a tutti coloro che effettuano un inve-

stimento”.Infine Federalberghi esprime rammarico per la mancata approvazione degli emendamenti al decreto crescita che avrebbero consentito l’im-mediata riattivazione dell’istituto e chiediamo che con la prossima legge di bilancio vengano garantite le risorse necessarie e venga corretta una procedura iniqua, che assegna il credito a chi ha il dito più veloce o la linea internet più performante, per non parlare delle peripe-

zie che hanno caratterizzato l’ultimo click day”. Secondo un’indagine sugli investimenti nel settore alberghiero, rea-lizzata sempre dal Centro studi di Federalberghi, nell’ultima settimana di giugno: il 26,5% degli albergatori intervistati dichiara che la propria struttura ha necessità di una ristrut-turazione, integrale o parziale; il 53,4% intende effettuare investimenti nel corso dei prossimi dodici mesi; i principali interventi programmati riguardano l’ammodernamento degli arredi delle camere (70,4%), degli arredi delle zone comuni (63,8%) e dell’immobile (47,86%); tra coloro che non prevedono di effettuare investimenti, il 60% dichiara che la propria scelta dipende dalla situazione economica contingente.

di ROBERTO FANTINIL’amministrazione comunale di San Mauro Pascoli presenterà in Regione un progetto per San Mauro Mare, da oltre due milio-ni di euro, per la riqualificazione del lungomare ed il recupero della fatiscente ex Arena Arcobaleno, sperando così di poter accedere ai finanziamenti di “waterfront” de-stinati ai progetti di rigenerazione urbana delle località della costa. Il programma è stato presentato alle associazioni di categoria dal sindaco Luciana Garbuglia e da-gli assessori Cristina Nicoletti e Stefania Presti e dai tecnici dello studio che lo hanno redatto. Per quel che concerne l’arena Arcobaleno dai resti del vecchio cinema all’aperto (l’area da pochi mesi è stata acquisita dalla pub-

blica amministrazione), chiuso da anni e recentemente utilizzato come parcheggio per gli alberghi della zona, nascerà un centro di-rezionale, mantenendo palco e maxischermo nello spazio esterno per gli spettacoli di burattini, mu-sica, ballo ed altre attività di ani-mazione. La nuova area da 1800 metri quadrati potrà essere even-tualmente chiusa per accogliere eventi a pagamento. Nell’edificio troverà spazio l’uf-ficio turistico comunale, sale mostre e riunioni, una capiente sala per convegni ed una terrazza vista mare anch’essa nel caso uti-lizzabile per eventi. Per quel che attiene lungomare e piazza: nel progetto waterfront non mancherà il completo rifacimento del lungo-mare e della piazza, senza dimen-

ticare i collegamenti tra piazza e arena (via Pineta) e con via Mari-na, la cui riqualificazione è avve-nuta appena la scorsa estate.La sede stradale del lungomare misurerà tre metri e mezzo, la-sciando più spazio a pedoni, pista ciclabile, aiuole, alberature e zone d’ombra. Per finire, la fontana della piazza verrà ampliata in una sorta di collegamento naturale verso via Marina. Il presidente di Confcommercio di San Mauro Pascoli Raffaele Ber-nabini plaude al progetto che ren-derà più appetibile la zona di San Mauro Mare, che naturalmente è tutt’uno con l’intero paese.Nelle foto due immagini di San Mauro Mare.

PROGETTO DEL COMUNE, CONFCOMMERCIO SODDISFATTA

San Mauro Mare, si riqualificano ex cinema e lungomare

CALA IL SIPARIO SUL TAX CREDIT PER LA RIQUALIFICAZIONE

A rischio gli investimenti del 2019Va rifinanziata la misura e abolito il clickday

Gli italiani tornano a viaggiare confer-mando il trend positivo per l’estate 2019. Il 72% (quasi 32 milioni) infatti riuscirà a fare almeno una vacanza nel periodo estivo, dato nettamente in cre-scita rispetto al 2018 con 1,3 milioni in più che riusciranno godersi le meritate ferie estive. L’incremento premierà qua-si esclusivamente destinazioni estere per una spesa media di circa 950 euro (+14%, circa 110 euro a persona), con luglio che risulta essere il mese che re-gistra il maggiore incremento delle par-tenze (+10%), principalmente a scapito di settembre, anche se agosto continua a fare la parte del leone, scelto dal 35% di italiani (15 milioni). E tra la spesa degli italiani all’estero e la spesa dei turisti stranieri che arrivano nel nostro Paese, la bilancia commer-ciale italiana questa estate farà segnare un surplus di circa 8 miliardi. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergo-no dall’indagine “Le vacanze degli italia-ni” realizzata da Confturismo-Confcom-mercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli e presentata a Roma nella sede

nazionale di Confcommercio.Dall’indagine emerge che la propensio-ne degli italiani a viaggiare è in continuo aumento, nonostante la percezione sul futuro dell’economia nazionale vada

progressivamente deteriorandosi. Se infatti a giugno l’Indice di fiducia del viaggiatore italiano (il valore di sintesi che l’Istituto Piepoli calcola mensil-mente da oltre 4 anni per Confturismo-Confcommercio) si posiziona a 72 su

una scala da 0 a 100, 3 punti sopra lo stesso mese del 2018, il saldo tra otti-misti e pessimisti sul futuro economico dell’Italia passa, nello stesso periodo, da un 8% in favore dei primi a un 16% in

favore dei secondi. La necessità di concedersi un periodo di svago e distrazione dai problemi di tutti i giorni, soprattutto durante l’esta-te, prende comunque il sopravvento nelle decisioni di noi tutti. Inoltre c’è

anche un 6% di italiani ancora indecisi, che potrebbe quindi andare ad aumen-tare, seppure di poco, le partenze. Due novità importanti riguardano la spesa media e la ripartizione delle scelte tra mete nazionali ed estere: la prima pas-sa dagli 837 euro per persona dell’esta-te 2018 ai 950 euro di quella in corso (+14%), ma a fronte di una sostanziale stabilità del dato di agosto, sono pro-prio i mesi “di spalla”, giugno e settem-bre, in particolare quest’ultimo, a regi-strare i maggiori aumenti.Le mete preferite sono per lo più in Euro-pa, con Spagna, Francia e Grecia in vetta alle preferenze, ma anche Stati Uniti e Mar Rosso registrano performance otti-me. Un’ultima annotazione va fatta sugli effetti del meteo “instabile” che, tra mag-gio e l’inizio di giugno, ha convinto il 13% degli italiani a rinunciare a una vacanza, a cui si aggiunge un ulteriore 4% che, pur avendo rinunciato dichiara di essere certo che recupererà entro fine stagione: una perdita per il settore che, seppure di non facile quantificazione, si aggira intor-no al mezzo miliardo di euro.Nella foto lo splendido portocanale di Cesenatico

INDAGINE DI CONFTURISMO CONFCOMMERCIO SUL TURISMO VACANZIERO

L’estate tira, gli italiani tornano a viaggiare

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di ALVERIO ANDREOLIIl sistema dei mercati ambulanti del nostro comprensorio da Cese-na al territorio marittimo a quello dell’Alto Savio attraverso il Ru-bicone e l’entroterra, fino ai suoi borghi e alle sue frazioni, è uno dei punti d’eccellenza dell’offerta commerciale della nostra area, e più estesamente della Romagna. Fiva Confcommercio è impegnata da anni in prima linea per affianca-re gli imprenditori del commercio su aree pubbliche e aiutare a vin-cere la sfida sempre impegnativa

di radicare e qualificare la propria attività. Solo nel mercato di Ce-sena sono oltre 250 gli stalli per le bancarelle degli ambulanti e la formula del mercato, così antica eppure così attinente e confacen-te alla modernità, è intramontabi-le. Spazi a cielo aperto nei luoghi centrali e di maggior passaggio, possibilità di una shopping infor-male nel contesto di un rapporto colloquiale e amichevole tra ven-ditori e clientela e di un contesto che favorisce la socializzazione, la possibilità di incontro e le rela-zioni. Un’atmosfera sana, genuina, sanamente popolare.Partendo da questi storici punti di forza e unicità dei mercati am-bulanti, secondo Fiva Confcom-mercio bisogna puntare a una ul-teriore valorizzazione dei mercati del Cesenate sotto il profilo della qualità e anche della ottimale si-stemazione dei banchi ed è bene cominciare a dialogare in tal senso con le nuove amministrazioni sca-turite dalle elezioni del 26 maggio e proseguire il confronto con quelle già insediate. Possono essere rea-lizzati progetti di miglioramento,

restyling, riqualificazione dell’as-setto dei mercati per renderli sem-pre più funzionali, piacevoli sotto il profilo estetico e in questo senso le organizzazioni di categoria che rappresentano i commercianti su aree pubbliche sono pronte ad offrire il loro contributo di idee, suggerimenti in sinergia con il pub-blico come, per quel che compete Fiva, abbiamo sempre fatto in que-sti anni.Per quanto riguarda il mercato di Cesena, si deve anche operare per favorire una più armoniosa inte-grazione tra i banchi agroalimen-tari e quelli dell’abbigliamento e delle calzature attraverso una col-locazione più idonea.Un altro imperativo categorico secondo Fiva riguarda la nostra categoria ed è quello di alzare l’asticella della qualità, per fornire servizi sempre più adeguati alla vasta utenza. I mercati ambulanti sono luoghi per lo shopping po-polare, dove il rapporto qualità-prezzo si pone come componente prioritaria, ma la salvaguardia di queste prerogative strutturali e identitarie va realizzata unitamen-

te a un’opera di progressiva quali-ficazione dell’offerta, della merce, della fiduciarietà tra imprenditore e cliente, ragionando in un’otti-ca di sistema: nei mercati, grandi centri commerciali all’aperto nel cuore delle nostre città, ciascun attore protagonista è responsabile non solo di se stesso ma dell’in-tera offerta commerciale e quindi nel bene o nel male può influenza-re l’attrattività del mercato stesso. Insomma: c’è da lavorare, c’è da crescere, ma questo non spaventa certo i commercianti ambulanti, abituati ai sacrifici e sorretti da grande senso della responsabilità

Quanto alle amministrazioni co-munali del Cesenate, a partire da Cesena comune capoluogo, chie-deremo incontri e confronti a sin-daco e assessori preposti per av-viare il progetto di riqualificazione logistica dei mercati, ben sapendo di venire incontro alle esigenze di una clientela crescente, anche se gli effetti della crisi e della contra-zione dei consumi del commercio tradizionale si è riverberata nega-tivamente anche sui nostri mercati che pure calamitano una folta af-fluenza dei visitatori conferman-dosi punto di forza e di coesione urbana.

APPELLO DEL PRESIDENTE FIVA CESENATE ALVERIO ANDREOLI

Sindaci del cesenate, riqualifichiamo i mercati ambulanti

CONFCOMMERCIO SULLA NUOVA LEGGE

Sostenere cultura e librai, è la strada maestra Dieci nuovi addetti all’accoglienza turistica specializzati nei social media

Corsi mirati per favorire l’inserimento lavorativo

Infornata di nove magazzinieri agroalimentari

Al via corso base per progettazione,

esecuzione dei lavori

COMMERCIO - FORMAZIONE

Un corso base per la progettazione e l’esecuzione dei la-vori. Lo promuove Iscom Formazione per le imprese, in convenzione con il Collegio provinciale geometri e Geometri laureati di Forlì-Cese-na. Il corso, è rivol-to a professionisti e tecnici interessati a svolgere la funzione di coordinatore per la sicurezza nelle fasi di progettazione ed esecuzione nel setto-re delle costruzioni. L’obiettivo del corso è quello di trasmette-re al partecipante le conoscenze necessa-rie per un adeguato svolgimento dell’at-tività di coordinatore per la sicurezza nelle

fasi di progettazione ed esecuzione, con particolare riferi-mento alle temati-che inerenti la tutela della salute e della sicurezza dei lavo-ratori. Il corso ha la durata di 120 ore più verifiche di appren-dimento al termine ed è valido ai sensi del nuovo accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016. Il costo del percor-so formativo verrà definito in base al numero di iscrizioni. Per informazioni ri-volgersi a Mariangela Biondi (0547-639893, [email protected].

Cultura come crescita e come volano per l’economia. “È un principio chia-ve da sempre affermato da Confcom-mercio Cesena - rimarca il presidente Confcommercio Augusto Patrignani - che plaude alla legge sul libro ap-provata dalla Ca-mera, nonostante la limatura degli stanziamenti da parte della Com-missione Bilan-cio. In Confcom-mercio è attiva Ali, associazione dei librai, catego-ria professionale che nel territorio cesenate vanta grande reputazione per la sua professionalità e il radica-mento. Librerie da valorizzare anche con iniziative ad hoc per rendere più attrattiva la città”.“Il Ddl per la promozione del libro e

della lettura - aggiunge il presidente Patrignani - prevede un premio annuo di 500mila euro per la città capitale del libro (che prenderà vita sul modello della capitale della cultura), la nascita

del bollino di qua-lità per le librerie, soldi alle scuole per la formazione di personale che si occupi delle biblio-teche interne, “pat-ti locali” con reti di pubblico e privato per sostenere la lettura, e soprattut-to la conferma del limite agli sconti fissato al 5%, il 15%

solo per i libri scolastici. Si tratta di una legge per incentivare la lettura e l’auspicio è che anche il Senato pos-sa celermente far sì che questo testo diventi al più presto una legge dello Stato”.

È andata in porto l’operazione forma-tiva co-finanziata dal Fondo sociale europeo e dalla Re-gione Emilia-Roma-gna. Un corso di 300 ore (180 di aula e labo-ratorio e 120 di sta-ge) completamente gratuito poiché co-finanziato da risor-se del Fondo Socia-le Europeo e dalla Regione Emilia Ro-magna. I 10 corsisti giovani e adulti hanno ottenuto il certificato di competenze (promozione prodot-to turistico e trattamento pratiche amministrative di soggiorno dell’ope-ratore della promozione e accoglienza turistica) ai sensi del Dgr 739/2013 (area professionale promozione ed erogazione servizi turistici).

di PIETRO BABINI*

Prosegue l’impegno di Iscom Formazione nella promo-zione di corsi mirati per fa-vorire l’inserimento lavora-tivo di nuovi profili. Iscom Formazione per le imprese Scarl di Cesena grazie al con-tributo finanziario della Re-gione Emilia Romagna e del Fondo Sociale Europeo (PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna) ha recentemente concluso due percorsi for-mativi gratuiti per giovani e adulti disoccupati residenti in Regione: magazziniere agroalimentare e addetto

all’accoglienza turistica spe-cializzato nei social media i corsi hanno alternato mo-menti d’aula e di laboratorio pratico sotto la guida di pro-fessionisti del settore. Nella parte finale dei percorsi i corsisti hanno inoltre svolto un periodo di stage pratico presso aziende d’eccellenza del territorio di Forlì e Cese-na.I partecipanti, grazie ai per-corsi formativi hanno acqui-sito conoscenze e specifiche abilità tecniche certificate, e come operatori del settore, con sapienza e competenza, saranno in grado di gestire i nuovi trend e le innovazioni di settore. I corsisti superan-do proficuamente gli esami finali (che si sono svolti dal 16 al 18 luglio, hanno otte-nuto la certificazione del Sistema regionale di forma-lizzazione e di certificazione delle competenze dell’Emilia Romagna.

*Presidente Iscom Formazione Forlì-Cesena

Si è tenuto un corso co-finanziato dal Fondo Socia-le Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna di 600 ore (360 di aula e laboratorio e 240 di s t a g e ) comple-tamente gratuito p o i c h é co-finan-ziato da r i s o r s e del Fon-do So-c i a l e Europeo e dalla Regione Emilia Romagna. Ne hanno beneficiato nove corsisti giovani e adulti che, previo superamento dell’esame finale, hanno ottenuto il certificato di qualifica pro-fessionale di “operatore di magazzino merci” area professionale logistica in-

dustriale, del trasporto e spedizione. I nuovi opera-tori di magazzino merci for-mati sono competenti per quanto concerne: gestione

spazi at-t re z z a t i di magaz-zino, mo-vimenta-zione e stoccag-gio mer-ci, trat-tamento dati di m a g a z -zino, ge-stione e spedizio-

ne merci.Iscom Formazione per le imprese è sempre a comple-ta disposizione per fornire alle persone e alle aziende informazioni sui prossimi corsi in programmazione e sui profili formativi.