Magazine Collinapo

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Collina Po paesaggi, cultura e parchi nel torinese n.1 | dicembre 2011 www.collinapo.it

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n. 1 del magazine

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C o l l i n a P opaesaggi, cultura e parchi nel torinese

n.1 | dicembre 2011

www.collinapo.it

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Sport, Natale,Tradizioni e Natura con collinapo.it 2011.

Dopo il numero 0 del magazine su CollinaPo presentiamo il numero 1, pubblicato

sul nostro sito, per raccontare alcuni eventi e momenti del nostro territorio, dove in

questi mesi abbiamo tenuto decine di riunioni per incontrare tante realtà, persone,

associazioni, amministratori e soggetti diversi tutti interessati a costruire insieme un

programma ricco di appuntamenti in particolare per la primavera 2012, e che presen-

teremo nel prossimo numero del magazine. In particolare il 27 maggio sarà lanciata

la Giornata del Po che vedrà in Torino diversi momenti di lancio, inseriti per la prima

volta nel generale programma culturale della Città di Torino e nel palinsesto di Torino

Smart City. Una manifestazione che sarà centrata sulla conoscenza dei beni culturali,

ma anche attraverso momenti di partecipazione e di attività lungo il Po dedicate in

particolare alle attività sportive all’aria aperta, dalla canoa, alla bicicletta, al canottag-

gio al fitwalking. Lo sport come alleato di collinapo.it.

E’ enorme la ricchezza di opportunità e momenti di incontro, come di risorse da mo-

bilitare e mettere in rete. Siamo sulla strada giusta e perseverando raggiungeremo

l’obiettivo.

Il piano ha mosso i suoi primi passi, e si presenterà anche nel calenadrio dei viaggi

del Grand Tour organizzato dall’Associazione Torino Città Capitale Europea con la

Regione Piemonte, ed ha illustrato le sue attività anche in momenti di confronto re-

gionale come al Castello di Gavi, confrontandosi con le esperienze degli altri oltre 30

piani regionali.

E’ poi in avvio il lavoro per i masterplan di territorio per l’area del piano di promozi-

one del Po e della Collina torinesi, che interesseranno il Po dei Re, il Po delle Colline e

l’area collinare. E’ l’avvio di un complesso lavoro che è però necessario per darci tutti

insieme obiettivi chiari e condivisi e per aprire momenti di confronto con i cittadini.

Davide Lobue

Ippolito Ostellino

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index

2 CollinaPoUn primo punto sul piano di valoriz-zazione del territorio

3 Ciclocrossalle Vallere

4 MiraOrtiTrasformazioni in città

6 Fattorie...didattiche della Regione Pi-emonte

8 Chieri...archeologica

9 La Strada Reale dei Vinifra le colline torinesi

10 Aspettando in Natalea Carignano

11 MeisinoLa fattoria

12 IFSEItalian Food Style & Education

14 Anello Verdedella collina torinese e sentieri

15 EBN Italia 16 L’Ape ama il BioConsorzio Finagro

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2 | collinapowww.collinapo.it

CollinaPo.itun primo punto sulpiano di valorizzazionedel territorio.La Regione Piemonte con l’avvio del processo di conoscen-za – tutela – valorizzazione dei beni culturali, e favorendo l’organizzazione in rete di beni e attività culturali, in connessione con il contesto ambientali e paesaggistico, ha permesso anche al territorio fra Collina e Po torinese di poter candidare le partico-lari ricchezze e risorse di un territorio troppo spesso nascosto dalla denza trama urbana e dal peso della città, con il progetto “PO&COLLINA TORINESI. IL SISTEMA INTEGRATO DI PRO-MOZIONE DEI MARCHI “PO CONFLUENZE NORD OVEST” E “STRADE DEI COLORI E DEI SAPORI” con capofila l’Ente Parco fluviale del Po torinese in partenariato con la Provincia di Torino come già illustrato nel numero 0 del magazine. Per raggiungere questo obiettivo si sono avviate azioni di soste-gno rivolte alla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso azioni di pro-gettazione condivisa, di rafforzamento delle reti relazionali tra gli operatori, di coinvolgimento di nuovi attori, di coordinamento e di organizzazione delle risorse esistenti. Questa azione si tra-duce proprio nell’attivazione di Piani di valorizzazione territori-ale, che trovano terreno di sviuluppo anche nei nuovi contesti urbani a dire il vero oggi sempre più attenti anche alle politiche di promozione, come lo è Torino, e di riqualificazio-ne della loro offerta e della loro immagine e che si distinguono per i seguenti aspetti:• promuovono lo sviluppo di forme di sviluppo turistico sosteni-bile;• si basano su un sistema di governance che stimola la parteci-pazione degli attori locali al processo di definizione del piano di sviluppo e di implementazione delle attività previste;• promuovono un processo di integrazione tra attori diversi (pubblici, privati e del terzo settore) e tra attività economiche diverse (turismo, agricoltura, artigianato, …)Un processo importante e di successo che oggi interessa a livello regionale ben 33 piani attivati dei quali 12 in ambito urbano e 2 a regia delle provincie del Piemonte. In questo contesto si è collocato appunto il Piano , che ha candidato un programma di cooperazione fra i marchi Po Confluenze Nord Ovest e la Strada dei Colori e dei Sapori della Collina torinese. Questo piano ha in CollinaPo.it il suo canale comunicativo web di promozione e resoconto delle sue attività sul territorio.Il primo passo per consolidare la rete del partenariato fra i co-muni delle due aree, quella del fiume e quella della collina, è stato quello di realizzare una newsletter e l’avvio di un web di riferimento, www.collinapo.it, per promuovere le iniziative di av-vio della fruizione integrata dei beni culturali presenti nel vasto territorio. Nell’ambito del progetto i primi eventi per promuo-vere il territorio si sono tenuti il 4 settembre 2011, con la pedalata enogastronomica tra chierese e carmagnolese che fa promosso l’itinerario di oltre 200 km che si snoda nella pianura a sud di Torino ed il 18 settembre, con la camminata inaugurale del nuovo cammino “Don Bosco”. Nell’ambito del progetto del PIANO DI VALORIZZAZIONE TERRITORIALE A TEMATISMO CULTURALE PO & COLLINA si intendono anche organizzare una ulteriore serie di eventi utili a promuovere il territorio, a partire dalla primavera 2012, per proporre un primo calendario di attività principali e di specifico richiamo per ognuna delle quattro aree turistiche, tre della marca territoriale Po Confluenze Nord Ovest e per il territo-rio di Strada di Colori e Sapori.

Inoltre nei singoli Comuni si prevede di allestire eventi mimori a temi con l’obiettivo di coinvolgere un minor numero di pubblico, ma interessato ad un determinato luogo e alla sua conoscenza at-traverso ben determinati strumenti conoscitivi: la fotografia, gli accompagnamenti naturalistici. Obiettivo degli eventi minori e la valorizzazione di un determinato aspetto di ampio pregio che in-teressa un’area ristretta del territorio, ma non per questo poco importante. Per ciascuna area del territorio di valorizzazione (Area 1: Po delle Colline, Area 2: Po dei Re, Area 3: Po dei Laghi, Area 4: Strada dei colori e dei Sapori) si è formato almeno un tavolo di lav-oro che vede coinvolti Sindaci e/o Assessori, Associazioni, proloco e, in alcuni casi, gruppi sportivi e Fondazioni.Il tavolo di lavoro per l’area del Po dei Re, per la ricchezza di sog-getti della città, Circoscrizioni, Gruppi ed associazioni, sta de-finendo una giornata di lancio per il 27 maggio 2012, all’interno del palinsensto ambientale, con un insiem di iniziative di richia-mo lungo il Po con una pedalata da monte e valle ed altre attiv-ità di richiamo collegate come il fitwalking, la canoa ed attività di birwachting lungo il Po. L’area “Po delle Colline”, vista la vas-tità del territorio coinvolto e la ricchezza di beni architettonici, culturali ed ambientali è stata suddivisa in due sottotavoli di lavoro: “Area Rondissone-Verolengo” che coinvolge i Comuni di Rondissone, Verolengo, Chivasso, Mazzè, Saluggia, Villareggia e Cinzano. Il tavolo sta programmando due eventi primaverili che coinvolgeranno tutti e sette i Comuni a Saluggia nel mese di mag-gio e a Chivasso ad inizio giugno, strutturati in maniera tale da amplificare la comunicazione e il coinvolgimento di pubblico. Area Verrua Savoia e Crescentino, che coinvolge, Verrua Savoia, Cre-scentino, Brusasco, San Sebastiano da Po, Monteu da Po. L’evento della primavera prevede l’apertura di differenti luoghi di ampio valore culturale in occasione della mangialonga del 1 maggio 2012: a Verrua Savoia saranno organizzate visite guidate alla Fortezza, a Crescentino visita guidata alle confraternite, al Borgo e Piazza-forte, a Brusasco visita nella mattinata e nel pomeriggio a Palazzo Ellena, chiesa romanica del cimitero, Ricetto e castello. Infine a Monteu e Cavagnolo sarà possibile visitare Industria e Santa Fede in collaborazione con Ass. Athena. Per il territorio del Po dei Laghi l’attenzione si sta concentrando lungo i percorsi tematici dei Ro-magnano fra Virle e Carignano, coinvolgendo tutti i territori con diversi eventi collegati, anche qui fra principali e minori, aprendo anche ad attività parallele come il programma di incontri e dibat-titi dal nome Paesaggi Invisibili” organizzato in collaborazione fra tutte le biblioteche della rete metropolitana sud-ovest torinese e coordinato dalla Città di Moncalieri.Analoga attività si svilupperà nel territorio della collina torinese con programmi in corso di definizione.Un programma denso che vi invitiamo a seguire iscrivendovi alla newsletter di collinapo.it!

Davide LobueAnimatore del Piano

C o l l i n a P o

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Po Confluenze Nord Ovest | 3

www.poconfluenzenordovest.itwww.cusatibike.it

4° Ciclocrossalle Vallere

Grande successo di pubblico e di atleti /circa 160), domenica 27 novembre, nel Parco Le Vallere, a Moncalieri, per la gara di Ciclocross organizzata da CB Cusatibike Racing Team(www.cusatibike.it - www.cusatibikeracingteam.com) di Torino, in collaborazione col Parco del Po Torinese.

La gara, che si è svolta per il quarto anno consecutivo nel Parco delle Vallere, costituiva al contempo anche il “2° Memorial Ni-cola Mittica “, la quinta prova del Campionato Torinese CX 11/12, una prova di Coppa Piemonte UDACE CX 11/12, la sesta prova del Trofeo Cusatibike e l’ottava prova del Trofeo Michelin CX 11/12.

La gara era aperta a tutti i membri delle associazioni di ciclo-cross CX, che dovevano pedalare per 50 minuti su un percorso tecnico, delimitato da paletti e cordoni, e chiudere la gara con un ultimo giro in velocità. Alla gara hanno partecipato ciclocrossisti di tutte le categorie: cadetti, juniores, senior, veterani, primave-ra, gentleman, super gentlemen, donne, master e super master.La premiazione si è svolta nella Sala Conferenze dell’Ente Parco, nella Cascina Le Vallere

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4 | Piani di valorizzazione

www.collinapo.ithttp://miraorti.com

mira ORTI...affrontare le trasformazioni contemporanee

In Italia e nel resto d’Europa i percorsi partecipati per la pro-gettazione del territorio si sono rivelati uno strumento essen-ziale per promuovere il coinvolgimento diretto dei cittadini nei processi decisionali. In seguito alla realizzazione del termovalo-rizzatore in zona Gerbido verranno avviate diverse azioni di ri-qualificazione sul territorio. Miraorti accompagna due progetti: quello del Comune di Torino, che si occuparà dell’area compresa tra il Mausoleo della Bela Rosin e corso Unione Sovietica, e il progetto della Provincia di Torino, nel tratto corso Unione Sovi-etica-Beinasco. Su quest’area vi sono dei progetti preliminari e a questa fase di progettazione le amministrazioni hanno manife-stato interesse per creare delle occasioni di ascolto e dialogo tra residenti ed enti incaricati del progetto, per stimolare su scala di quartiere il coinvolgimento nel processo di riqualificazione ur-banisticaambientale. Il progetto ha come scopo quello di attivare percorsi decisionali inclusivi per una progettazione partecipata del territorio. I cittadini saranno chiamati a riflettere sulla con-figurazione dei futuri interventi. In particolare sugli utilizzi del parco, la tipologia e collocazione delle zone ricreative, gli orti urbani, gli accessi e la fruibilità; le modalità di realizzazione e di gestione del parco. Si svolgono attività sul campo con le scuole e con gli abitantigiardinieri, al fine di approfondire le conoscenze del sito e raccogliere dati in maniera diretta sulle pratiche, gli usi e i bisogni dei futuri fruitori. Si sono realizzati orti didattici in 4 scuole, un orto collettivo, un orto usato come luogo di incontro con il quartiere e la riqualificazione degli spazi comuni negli orti regolamentati. L’iniziativa è tesa al miglioramento delle condiz-ioni socio-ambientali del quartiere attraverso attività collettive che favoriscano lo scambio di conoscenze tra bambini e anziani e tra i giardinieri.

ORTI DIDATTICIPercorso scolastico con 180 bambini coinvolti, 7 classi, 3 scuole. Lavoro diviso in 3 fasi. Una di conoscenza del territorio: analisi dello spazio pubblico, orti urbani, agricoltura, specificità geogra-fiche. La seconda di progettazione partecipata dell’orto della scuola e una terza di didattica legata alla coltivazione. insegnare ai bambini da dove viene il cibo, attraverso la realizzazione e con-duzione di un orto didattico nel cortile di ogni scuola (ad aprile è stato fatto il primo raccolto, che i bambini hanno poi consumato a scuola). I bambini coltivano anche nell’orto collettivo di quar-tiere, un modo per favorire la trasmissione intragenerazionale di saperi legati alla produzione di cibo.

ORTI REGOLAMENTATIOrti regolamentati di strada del Castello di Mirafiori (vicino al mausoleo della Bela Rosin) realizzazione di compostiere collet-tive e riqualificazione degli spazi comuni.Sono stata realizzate 15 compostiere partendo da materiale di riciclo(cassoni in legno). In contemporanea è stata svolta for-mazione sul compost per spiegare i vantaggi e le semplici regole da seguire. Il fine è stato quello di sensibilizzare gli ortolani a pratiche ecosostenibili e sollecitarli a prendersi cura anche delle parti comuni, è stato anche distribuito del compost dell’Amiat in prova con le istruzioni per formare un gruppo di acquisto. At-tività svolta con l’appoggio della Circoscrizione 10.

ORTO COLLETTIVO DI QUARTIEREAllestimento di un orto collettivo di quartiere nello spazio di un preesistente orto spontaneo abbandonato. In quest’orto sono state concretamente sperimentate a piccola scala le questioni legate alla riqualificazione dell’area. La presenza di materiali impropri, lo smaltimento dell’amianto, la presenza di opere in cemento e così via. Dopo mesi di lavoro di ripulitura l’orto è stato aperto alle scuole e le classi vengono per coltivare aiutate dagli ortolani degli orti vicini. L’orto è accessibile a tutti, e oltre ad una zona di pertinenza delle scuole ne ha una coltivata dalla pluralità di soggetti diversi.

<< Scarica progetto >>

<<Scarica Programma>>

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MiraOrti | 5www.collinapo.it

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Nel dicembre con una festa fra gli orti, vin brulè, giochi per bambini e la raccolta delle letterine per babbo Natale gli orti del Sangone salutano il 2011 e si preparano al Natale 2011. Ma cosa è Miraorti?In tempi di riuso degli spazi urbani e di recupero della natura in città il progetto Miraorti è un interessante momento di valorizzazione in termini attualizzati delle antiche tradizioni degli orti e della nuov aversione degli orti in città. Infatti in occasione della riqualificazione urbanistico-ambientale dell’area compresa tra il torrente Sangone e il quartiere di Mirafiori sud, è stato avviato un percorso di progettazione partecipata di supporto alle amministrazioni per la redazione dei progetti esecutivi dell’area. Affrontare le trasformazioni contemporanee attraverso un approccio relazionale, capace di mettere in comunicazione gli attori sociali e le istituzioni che operano insieme in un contesto in via di trasformazione. In Italia e nel resto d’Europa i percorsi partecipati per la progettazione del territorio si sono rivelati uno strumento es-senziale per promuovere il coinvolgimento diretto dei cittadini nei processi decisionali. In seguito alla realizzazione del termovalorizzatore in zona Gerbido sono previste azioni di riqualificazione sul territorio. Miraorti accompagna due pro-getti: quello del Comune di Torino, che si occuperà dell’area compresa tra il Mausoleo della Bela Rosin e corso Unione Sovietica, e il progetto della Provincia di Torino, nel tratto corso Unione Sovietica-Beinasco. Su quest’area vi sono dei progetti preliminari e a questa fase di progettazione le amministrazioni hanno manifestato interesse per creare delle occasioni di ascolto e dialogo tra residenti ed enti incaricati del progetto, per stimolare su scala di quartiere il coinvol-gimento nel processo di riqualificazione urbanistica-ambientale. Il progetto ha come scopo quello di attivare percorsi decisionali inclusivi per una progettazione partecipata del territorio. I cittadini sono stati chiamati a riflettere sulla configurazione dei futuri interventi. In particolare sugli utilizzi del parco, la tipologia e collocazione delle zone ricreative, gli orti urbani, gli accessi e la fruibilità; le modalità di realizzazione e di gestione del parco. L’attività prevede azioni sul campo con le scuole e con gli abitanti-giardinieri, al fine di approfondire le conoscenze del sito e raccogliere dati in maniera diretta sulle pratiche, gli usi e i bisogni dei futuri fruitori. Sono stati realizzati orti di-dattici in 4 scuole, un orto collettivo, un orto usato come luogo di incontro con il quartiere e l’avvio della riqualificazione degli spazi comuni negli orti regolamentati. Iniziativa tesa anche al miglioramento delle condizioni socio-ambientali del quartiere attraverso attività collettive che favoriscano lo scambio di conoscenze tra bambini e anziani e tra i giardinieri. Il gruppo di lavoro formato da Isabella Devecchi, Stefano Olivari, Luca Riccati, Marie Perra (2010-2011), Clara Emme-rich e Magda Dzikowicz, che ha sviluppato le attività grazie al contributo della Fondazione CRT, Fondazione Giovanni Goria, Cooperativa Biloba, Fondazione Mirafiori e Servizio Volontario Europeo è coordinato da Biloba, soggetto attivo nell’ambito dell’accompagnamento sociale alla rigenerazione urbana con particolare attenzione alla sostenibilità am-bientale e sociale. Il tutor scientifico del progetto per l’anno 2010-2011 è stato Matteo Robiglio docente del Politecnico di Torino e cofondatore di Avventura urbana. Per l’anno 2012 in cui il progetto sarà oggetto di un approfondimento in ambito economico, il tutor scientifico è Franco Prizzon, Professore al Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali del Politecnico di Torino, con la collaborazione di Matteo Robiglio.

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6 | Fattorie www.collinapo.it

Fattorie didattichedella Regione Piemonte

Che cos’è una fattoria didattica?Si tratta di un’azienda agricola opportunamente attrezza-ta e preparata per accogliere scolaresche, gruppi, famiglie e tutti coloro che intendono approfondire la propria cono-scenza del mondo rurale.

Quali opportunità offrono le fattorie didattiche?Le fattorie didattiche diffondono la conoscenza delle at-tività agricole, del ciclo degli alimenti, della vita animale e vegetale, del mestiere e del ruolo sociale dell’agricoltore, permettendo di educare al consumo consapevole e al ris-petto dell’ambiente. La fattoria didattica, luogo di pedagogia attiva, avanza una proposta formativa che si ispira a una visione pratica dell’apprendimento, basato sull’osservazione e la scoper-ta. Grazie a strutture adatte e ad operatori specificata-mente formati il visitatore ha la possibilità di mettersi in rapporto con l’agricoltura nelle sue molteplici sfaccettat-ure: attività economica, tecnologica, culturale, di alleva-mento e di produzione di beni e servizi, in equilibrio con i cicli della natura e dell’ambiente secondo un modello di sostenibilità. Le fattorie didattiche si rivelano così una vetrina per la nuova agricoltura e creano, attraverso il contatto con il mondo della scuola, una rete di relazioni fra produttori e giovani consumatori, che possono riscoprire il valore culturale, ecologico ed identitario dell’agricoltura e del mondo rurale.

Come nasce l’elenco regionale delle fattorie didattiche?Con la carta degli impegni e della qualità delle fattorie didattiche piemontesi la Regione Piemonte, insieme alle maggiori organizzazioni professionali agricole, ha stabilito precisi requisiti relativi alla sicurezza, alle norme igienico-sanitarie, agli obblighi di formazione degli operatori e al concreto svolgersi dell’attività didattica nei suoi aspetti logistici, di accoglienza e di percorsi formativi. Le aziende agricole e agrituristiche che hanno dimostrato di rispettare i requisiti sono entrate a far parte dell’elenco regionale delle fattorie didattiche del Piemonte, una rete di realtà che si configurano come punti di riferimento per il mondo della scuola e per quanti intendano sfruttare le opportunità territoriali di turismo verde.

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Fattorie | 7www.collinapo.it

scarica elenco fattorie didattiche

Fattoria Pro-PolisStrada del Nobile 86/92 - Torino (TO)Luogo: Ristorante Fattoria Pro-Poliswww.fattoriapropolis.itComune: Torino (TO)Regione: Piemonte

Scarica l’elenco delleFattorie Didattiche in Piemonte

pro polisl a f a t t o r i a i n c i t t à

PROPOLIS_DEFINITIVO.ai 13-07-2010 17:04:35

Come iscriversi nell’elenco regionale delle fattorie didat-tiche?Con Determinazione Dirigenziale n. 225 del 05/03/2010 è stata approvata la modulistica da utilizzare per richiedere l’accreditamento e l’iscrizione nell’”Elenco regionale delle fattorie didattiche della Regione Piemonte”.I moduli compilati devono essere presentati all’Assessorato Agricoltura della Provincia competente per territorio, corredata dalla documentazione citata nella modulistica stessa.Considerati i tempi previsti per l’istruttoria da parte delle Province e poiché è previsto, entro il 30 giugno 2010, l’aggiornamento annuale dell’elenco regionale delle fat-torie didattiche, si consiglia ai richiedenti di presentare la domanda sollecitamente al fine di poter essere inseriti, se idonei, nel primo aggiornamento utile dell’Elenco stesso.

Il Registro delle fattorie didattiche del PiemonteLa Regione Piemonte, l’Ufficio scolastico regionale e le organizzazioni professionali di categoria hanno siglato un protocollo d’intesa finalizzato a favorire la collaborazione tra il mondo dell’agricoltura, le istituzioni, la scuola e ad arricchire il patrimonio culturale delle nuove generazioni.L’assessorato all’agricoltura della Regione Piemonte, in linea con gli obiettivi del protocollo, mette a disposizione di tutte le istituzioni scolastiche della regione il volume “Il Registro delle fattorie didattiche”.La pubblicazione presenta, suddivise per provincia, le fattorie didattiche che rispettano la Carta degli impegni e della qualità, descrive le loro caratteristiche produttive ed elenca le attività educative proposte e i servizi di acco-glienza offerti rappresentando, quindi, un utile strumento per le scuole e le famiglie che vogliano approfondire la conoscenza del mondo rurale.

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8 | Chieri www.comune.chieri.it

Chieriarcheologica

L’insieme di queste operazioni portava alla cosid-detta realizzazione di una “centuriazione”, che era costituita da un reticolo di strade e corsi d’acqua perpen-dicolari fra di loro, delimitanti grandi aree quadrate di ter-reno. I “li-mites” erano le linee parallele e perpendicolari che delimitavano le centurie e per questo il territorio di-viso in tanti appezzamenti dai limites era chiamato dagli agrimensori “ager limitatus”. I limites erano generalmente rappresentati da strade, ma anche da canali di scolo delle acque (le cosiddette “fossae limitales”). Le linee parallele che correvano da est ad ovest erano chiamate “decumani”, quelle che andavano da nord a sud “cardines”. Le più re-centi ricerche e studi sull’agro torinese sembrano indi-care che esso fu “limitato” in due tempi diversi: la prima centuriazione si sarebbe effettuata nel basso Canavese, la seconda nell’agro torinese propriamente detto ed in concomitanza con la effettiva costruzione della colonia di Augusta Taurinorum. Poco invece è conosciuto riguardo all’assetto territoriale di Carreum Potentia (Chieri) nel periodo seguente alla fondazione della colonia romana. È stato ipotizzata in merito l’esistenza di una centuriazione chierese indipendente posta in pianura, mentre sembre-rebbe probabile che la zona collinare non fosse stata limi-tata. La ricca documentazione archivistica legata al ter-ritorio chierese ha permesso di distinguere, nel reticolo delle strade e vie campestri che si snodano su tutta la piana chierese, specialmente tra Riva e la linea Villanova-Buttigliera, una serie di percorsi già presenti in età al-tomedievale. Con queste premesse è stato tracciato sulla carta topografica di zona un reticolo formato da quadrati di m. 711 di lato e si è riscontrato su tutto il territorio il so-pravvivere di altre strade o tratti di strada (non moderni) perfettamente coincidenti con le maglie della centuriazio-ne. Il confine orientale è stato limitato dall’alveo del rio Banna. Il confine meridionale può essere anch’esso por-tato all’alveo del Banna perché il territorio è snaturato dall’intervento dell’uomo ed anche perché il corso del Banna ha subito più volte variazioni nel suo percorso. Il confine occidentale non è ben identificabile se non fino all’asse viario di Santena e Cambiano; anche quello set-tentrionale, condizionato dalle pendenze del territorio. Sicuramente il territorio doveva essere centuriato fino al punto in cui i terreni potevano essere facilmente lavorati.E’ una storia densa e ricca di suggestioni e spunti che vi invitiamo a proseguire nella sua lettura nell’interessante mostra.

Fino al 31 marzo del prossimo anno è visitabile a Chieri la rassegna di reperti archeologici dalla Carreum Potentia d’età romana fino al basso medioevo, ritrovati negli scavi condotti in città negli ultimi vent’anni. Una mostra alles-tita in spazi restaurati del seminterrato del Palazzo Comu-nale, e che è stata di recente ulteriormente arricchita. Le ricchezze e quantità di informazioni che si possono reperire sulla realtà arecheologica del Chierese e della collina torinese sono ad esempio rintracciabili negli inte-ressanti materiali divulgativi del Gruppo Archeologico To-rinese (http://www.archeogat.it/). La mostra ci permette un assaggio di una realtà importante che ad esempio è consultabile anche sul sito del GAT, sotto la voce che il-lustra la mostra proprio sull’archeologia della Collina to-rinese. Come si legge proprio dai materiali della mostra del GAT, i Romani sapevano che difendere un territorio appena conquistato voleva dire renderlo abitato e poi farlo coltivare da popolazioni amiche. La realizzazione di un simile progetto richiedeva la costruzione di nuove vie di comunicazione, la fondazione di colonie ed una radi-cale ristrutturazione del territorio, con lavori di bonifica, disboscamento, opere idrauliche, costruzione di insedia-menti rurali e incremento della coltivazione.

Sede Mostra - Seminterrato Municipio,via Palazzo di Città 10(accesso da Piazza Dante durante il mercato)Orario: Sabato, ore 9.30-12.30. Domenica 13/12/2011 (orario da definire) in occasione del mercato straordinario della Fiera di San Martino, Le domeniche di dicembre (orario da definire) in occasione dei mercati straordinari natalizi.Prenotazioni obbligatorie al cel. 393 583 74 13Info: Comune di Chieri – 011.9428470www.comune.chieri.to.it

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Enogastronomia | 9www.stradarealevinitorinesi.it

La strada reale dei Vinifra le Colline torinesi

Come non parlare di vino e vigneti nelle fredde gior-nate fra l’autunno e l’inverno? E in particolare quan-do abbiamo a portata di mano una ricchezza come la Strada Reale dei Vini Torinesi.Un’Associazione senza fini di lucro costituita nel 2008, cui partecipano produttori di vino, operatori turistici ed enogastronomici privati, Enti pubblici, Consorzi, associazioni e organizzazioni collettive. Gli scopi dell’associazione sono quelli di incentivare lo sviluppo economico mediante la produzione di un’offerta turistica integrata costruita sulla qualità dei prodotti e dei servizi, valorizzare e promuovere in senso turistico le produzioni vitivinicole e agricole, le attività agroalimentari ed enogastronomiche, lo sviluppo dell’economia ecosostenibile, valorizzare i paesaggi vitati, le attrattive naturalistiche, storiche, culturali e ambientali. I soci aderenti sono oltre 160 e lungo i 600 km del percorso si possono scoprire le 4 aree del Canavese, della Collina Torinese, del Pinero-lese e della Val Susa, dove apprezzare 25 vini DOC prodotti da 11 vitigni caratteristici e visitare 2 Eno-teche Regionali. L’itinerario è reso unico dalla straor-dinaria “corona di delizie”: sono le Residenze Reali, dichiarate “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO.Fra i suoi territori di promozione spicca appunto anche l’area collinare a sud di Torino che regala moltissime meraviglie di carattere ambientale, agricolo, storico, artigianale e culturale. Un ecosistema di pregio sia sul versante paesaggistico sia per la concentrazione delle biodiversità: ai vini DOC si aggiunge una ricca varietà di prodotti dell’orto e del frutteto, tra cui le ciliegie di Pecetto, località che in primavera vedrai vestita di bianco per la fioritura. Ideale per tranquille passeggiate a piedi o in bicicletta, attraverso i percor-si ciclabili e le strade bianche, quest’area ti riserverà incantevoli scorci panoramici su Torino. Sulle fasce collinari a est della città si estende un comprenso-rio vitivinicolo che unisce 28 Comuni. Due le DOC presenti, la storica Freisa di Chieri e la recente Col-lina Torinese, ottenute grazie al lavoro di un tessuto produttivo di piccole e medie aziende. È un territorio di forte impronta sabauda, dove le aree vitate si alter-nano a borghi, castelli e chiese. Fra queste, la Basilica di Superga, opera dello Juvarra, costituisce un regale ornamento al prolo della collina.Per sostare e degustare le occasioni sono davvero tante, e fra le tante possiamo segnalare quelle pro-mosse sul sito web della Strada. Buon viaggio, e Buon Gusto!

AZIENDA VITIVINICOLA BALBIANO MELCHIORRECorso Vittorio Emanuele II n°1 - Andezeno Tel. +39 011 9434044 - Cell. +39 328 9634990Fax +39 011 9434044 - [email protected] - Aperto tutti i giorni 9-13 e 15-19

AZIENDA VITIVINICOLA ROSSOTTO STEFANOVia Colla 17 - CinzanoTel. +39 011 9608230 - Cell. +39 338 7613477Fax +39 011 9608230 - [email protected] www.vinirossotto.it - Aperto sab.-dom. 9-13 e 16-20, altri giorni su appuntamento

AZIENDA VITIVINICOLA RUBATTO GUIDOStrada Baldissero 150 - ChieriTel. +39 011 9412018 - Cell. +39 347 6985943Fax +39 011 9412018 - [email protected] Aperto previo contatto

BOTTEGA DEL VINO DI MONCUCCOVia Mosso 6 - MoncuccoTel. +39 011 9927028 - Fax +39 011 [email protected] - www.botte-gadelvinodimoncucco.it

CANTINA DEL FREISA TERRE DEI SANTIVia San Giovanni 6 - Castelnuovo Don BoscoTel. +39 011 9876117 - Fax +39 011 [email protected] - www.terredeisanti.it Aperto lun.-sab. 8.30-12.30 e 14.30-18.30, dom. 8.30-12.30

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ChivassoChivasso

Castagneto PoCastagneto PoSan RaffaeleCimenaSan RaffaeleCimena

GassinoTorineseGassinoTorinese

CastiglioneTorineseCastiglioneTorinese

BaldisseroTorineseBaldisseroTorinese

MontaldoTorineseMontaldoTorinese

MoriondoTorineseMoriondoTorinese

Mombellodi TorinoMombellodi Torino

MoncuccoTorineseMoncuccoTorinese AlbugnanoAlbugnano

VezzolanoVezzolano

Berzano diSan PietroBerzano diSan Pietro

PinoTorinesePinoTorinese

SupergaSuperga

MongrenoMongreno

PecettoTorinesePecettoTorinese

PavaroloPavarolo

AndezenoAndezeno

ChieriChieri

Riva pressoChieriRiva pressoChieri

CambianoCambianoPessionePessione

TORINOTORINO

TrofarelloTrofarello

Castello diMoncalieriCastello diMoncalieri

ArignanoArignano

MarentinoMarentino

RivalbaRivalba

SciolzeSciolze

CinzanoCinzano

San Sebastianoda PoSan Sebastianoda Po

Monteuda PoMonteuda Po

BrusascoBrusasco

CavagnoloCavagnolo

Borgo GaribaldiBorgo Garibaldi

PiazzoPiazzoMarcorengoMarcorengo

CasalborgoneCasalborgone

BrozoloBrozolo

VerruaSavoiaVerruaSavoia

LaurianoLauriano

BrandizzoBrandizzo

VillareggiaVillareggia

RivaroloCanaveseRivaroloCanavese

VaudaCanaveseVaudaCanavese

San CarloCanaveseSan CarloCanavese

FelettoFeletto

BosconeroBosconero FoglizzoFoglizzo

LombardoreLombardore

San BenignoCanaveseSan BenignoCanavese

SettimoTorineseSettimoTorinese

BorgaroTorineseBorgaroTorinese

San MauroTorineseSan MauroTorinese

CaselleTorineseCaselleTorinese

VolpianoVolpianoLeinìLeinì

Reggia diVenariaReggia diVenaria

Castellodella MandriaCastellodella Mandria

DruentoDruento

nono

GrugliascoGrugliasco

RivarossaRivarossa

San GiustoCanaveseSan GiustoCanavese

OrioCanavese

OrioCanavese

CandiaCanaveseCandiaCanavese

BaroneCanaveseBaroneCanavese

BarbaniaBarbania

FrontFront

LevoneLevoneMoncrivelloMoncrivello

RoccaCanaveseRoccaCanavese

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bassomerobassomero

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San MaurizioCanaveseSan MaurizioCanavese

San Francescoal CampoSan Francescoal Campo

CiglianoCigliano BianzèBianzè

SaluggiaSaluggia

RondissoneRondissone

MontanaroMontanaro

TorrazzaPiemonteTorrazzaPiemonte

VerolengoVerolengo

LamporoLamporo

CrescentinoCrescentino

MoncestinMoncestin

VillamirVillamir

RobellaRobella

OdaGranOdaGran

MurisengoMurisengo

MoransengoMoransengoTonengoTonengo

AramengoAramengo

VillaVilla

MontiglioMonferratoMontiglioMonferrato

CocconatoCocconato

Passerano MarmoritoPasserano MarmoritoCerretod’AstiCerretod’Asti

Vialed’AstiVialed’Asti

Montechiarod’AstiMontechiarod’Asti

Chiusanod’AstiChiusanod’Asti

Villanovad’AstiVillanovad’Asti

IsolabellaIsolabella

PoirinoPoirinoVillastelloneVillastellone

SantenaSantena

La LoggiaLa Loggia

CarignanoCarignanognolente

gnolente

BeinascoBeinasco

PalazzoMadamaPalazzoMadama

Castello delValentinoCastello delValentino

Villa dellaReginaVilla dellaRegina

PalazzoRealePalazzoReale

PalazzoCarignanoPalazzoCarignano

NichelinoNichelinoPalazzinadi Cacciadi Stupinigi

Palazzinadi Cacciadi Stupinigi

CandioloCandiolo

VinovoVinovo

PiobesiTorinesePiobesiTorinese

Villafrancad’AstiVillafrancad’Asti

Baldichierid’AstiBaldichierid’Asti

FerrereFerrere

TiglioleTigliole

CameranoCasascoCameranoCasasco

SoglioSoglio

CortazzoneCortazzone

MontafiaMontafia

CortandoneCortandone

CinaglioCinaglio

SettimeSettime

RoattoRoatto

MarettoMaretto

MonaleMonale

San PaoloSolbritoSan PaoloSolbrito

DusinoSan MicheleDusinoSan Michele CastelleroCastellero

CantaranaCantaranaValfeneraValfenera

CorsioneCorsioneFF

CossombratoCossombrato

CortanzeCortanze

Buttiglierad’AstiButtiglierad’Asti

CapriglioCapriglio

PieaPiea

CastelnuovoDon BoscoCastelnuovoDon Bosco

Pinod’AstiPinod’Asti

CunicoCunico

NoleNole

CirièCiriè

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10 | Carignano www.collinapo.it

Aspettando il Natalea Carignano

Domenica 4 dicembre si è svolta per tutto il giorno a Carignano la manifestazione “Aspettando il Natale”, organizzata dall’UCAP (Unione Commercianti, Arti-giani, Professionisti ed Esercenti Attività in Carignano) guidata dal presidente, Massimo Bessone. La giornata di festa per adulti e bambini, con carattere commer-ciale e di intrattenimento, ha visto una grande parteci-pazione di gente, anche favorita dalle buone condizioni meteorologiche. In particolare durante la giornata si sono svolte dimostrazioni di modellini di automobili ra-diocomandate, esibizione di gruppi musicali, esposizio-ne di biciclette d’epoca e di mezzi dei Vigili del Fuoco, offerta di vin brulè, giochi per bambini con trampolieri. Oltre all’area commerciale per gli acquisti natalizi, con il mercatino degli artigiani e degli hobbisti e con tutti i negozi di Carignano aperti per l’occasione, vi è stata la possibilità soprattutto di assaggiare dolci tipici come gli zest ed il caritun: un importante e originale connu-bbio gastronomico.Il primo, gli zest, un PAT certificato della Regione Pi-emonte costituito da scorze di agrumi candite la cui ricetta tradizionale è descritta da un confetturiere del Settecento, e che, si sostiene, rappresenterebbe il vero antenato di tutti i canditi del mondo; sono, infatti, men-zionati (con il termine “gestes”) in una lettera che la Duchessa Bianca di Monferrato invia, il 9 ottobre 1516, dal suo castello di Carignano al duca di Savoia Carlo III (1486-1553). Il secondo la cui parola “caritun” deriva da “carità”, deve la sua origine come dolce molto semplice che era dato da chiese e confraternite in carità ai poveri. Ques-ta usanza sopravvive a San Damiano d’Asti, dove la Confraternita di San Giuseppe al Giovedì e Venerdì Santo distribuisce alla popolazione, sul sagrato della propria chiesa in piazza Libertà, i tradizionali cari-tun locali (differenti da quelli di cui si parla in questa scheda), pani azzimi di carità che ricordano la fuga del popolo ebraico dall’Egitto e che ancora oggi vengono confezionati utilizzando stampi in legno settecente-schi. Il Parco del Po ha partecipato ad “Aspettando il Natale” a Carignano, con la presenza in Piazza Carlo Alberto dello stand istituzionale del Parco del Po Tori-nese, dove gli accompagnatori naturalistici fornivano informazioni e materiali al pubblico. La realtà di Carignano in questa occasione ha ripro-posto una occasione di promozione del territorio e delle sue attività che nel corso dell’anno conosce al-tri appuntamenti importanti come la Fiera autunnale del Ciapin a Bo.it) o la Serenissima, società collocate fra l’abitato di Carignano e la sponda sinistra del Po, che svolgono attività di per i soci ma che rappresen-tano anche momenti di intrattenimento con iniziative e manifestazioni particolarmente nel periodo estivo.

Una realtà quella di Carignano unica anche per la presenza significativa di attività di promozione del turismo e di avvicinamento alla conoscenza degli am-bienti fluviali come testimoniano le attiivtà associa-tive presenti. L’associazione nata nel luglio del 1998, grazie all’interesse di alcuni volontari nel campo della promozione turistica e culturale, denominata l’Associazione Onlus “Progetto Cultura e Turismo”, che ha organizzato numerose edizioni di “Città d’Arte a Porte Aperte” e sviluppato itinerari turistici coin-volgendo numerosi comuni: Carignano, Villastellone, La Loggia, Vinoso e in seguito Castagnole Piemonte, Osasio, Piobesi Torinese, Virle Piemonte fino all’anno 2007 cui si sono aggiunti Lombriasco e Pancalieri. For-mula vincente promossa dall’Associazione per il lan-cio turistico del territorio è stato il progetto “La Città del Principe”, che è stato cofinanziato dalla Regione Piemonte prima e dalla Provincia di Torino poi, e dai singoli comuni aderenti: In questo modo è stato pos-sibile realizzare itinerari omogenei che valorizzassero le peculiarità storico-artistiche, ma anche le tradizioni dei comuni coinvolti.Una seconda realtà è quella dell’associazionismo re-miero e sportivo come la Padus (www.canottieripa-dus.

Scarica Locandina

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Meisino | 11www.sportclubmeisino.it

Meisino: confluenze di sport e di salute.

Ultimo nato il Centro Sportivo del MeisinoAlla confluenze del Po con la Stura di Lanzo nella Città di Torino, nel grande parco del Meisino riqualificato dalla Città di Torino nell’ambito del progetto Torino Città d’Acque, sono molte le occasioni per poter prati-care attività all’aria aperta, approfittanto di strutture esistenti e dei vasti spazi verdi.L’ultimo nato è lo Sport Club Meisino www.sportclub-meisino.it. che propone un’ampia gamma di servizi e offerte sportive, collabora con vari enti torinesi, quali Parco del Po, le associazioni e cooperative sociali loca-li, offrendo strutture di qualità per il gioco del Calcio a 5, Calcio a 8 e Beach Volley. Sono possibili preno-tazioni occasionali o stagionali per determinati orari, sia per i Tornei che per l’allenamento. Il Centro si trova a Torino, Via Nietzsche 155, nel cuore del Parco del Meisino. e oltre alle strutture sportive il centro di-spone di un’ampia Sala a disposizione per rinfreschi, feste o meeting, e di una terrazza con tavolini che af-faccia sui campi. Inoltre qui si può trovare anche il Punto Informativo Ufficiale per le attività che operano all’interno del Parco e degli eventi che vi si svolgono durante l’anno.Una nuova struttura quindi che si affianca alle altre attività che nel tempo stanno arricchendo l’importante sito ambientale, nel pieno della unica Riserva naturale cittadina di Torino, facente parte delle aree protette regionali del Po. La Riserva naturale del Meisino e Isolne Bertolla, insieme ai vicini parchi dell’Arrivore e Colletta sii estende su una superficie di circa 450 et-tari, situata alla confluenza tra la Stura di Lanzo ed il Po, nei comuni di Torino e di San Mauro Torinese. All’interno dei confini della riserva si trova anche l’Isolone di Bertolla, delimitato a sud dal Po ed a nord dal canale dell’Azienda Energetica Metropolitana. L’isolone rappresenta una vera oasi naturalistica in città, preservata dall’aggressione edilizia proprio gra-zie alla sua inaccessibilità.

Di particolare eccezionalità è la presenza sui pioppi dell’isolone di una garzaia di aironi cenerini, unico es-empio in Italia di garzaia urbana. Sui terreni dell’isola attualmente coltivati a pioppeto sono in corso inter-venti di rinaturalizzazione, voluti dal Comune di To-rino e dall’Ente Parco del Po.Anche la restante parte della riserva, nonostante l’elevata pressione antropica ai suoi confini, risulta in-teressante dal punto di vista vegetale ed ornitologico. Nella riserva si possono osservare più di 100 specie di uccelli, tra cui alcune rare, con prevalenza di specie tuffatrici, come gli svassi ed il tuffetto. Nei pressi del bacino creato dalla diga del Pascolo, tra canneti e gigli d’acqua nidificano numerose specie di uccelli, quali lo svasso maggiore, il germano reale e la gallinella d’acqua. Lungo il canale dell’A.E.M. a nord dell’Isolone di Bertolla corre un tratto della pista ciclabile, real-izzata dal comune di Torino, che collega San Mauro Torinese a Moncalieri costeggiando il Po.Una realtà che abbina attività sportive classiche ad altre attività come quella dell’ippica, presenti nel Cen-tro Ippico del Meisino www.centroippicomeisino.it situato nell’area del parco nel lato verso San Mauro ed al fianco del quale si può trovare anche una diversa struttura costituita da “Il Meisino”, centro di attività del giardino, per il benessere e centro di iniziative cul-turali.

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12 | IFSE www.ifse.it

IFSEITALIAN FOOD STYLE EDUCATIONNON SOLO SCUOLA DI CUCINAAL CASTELLO DI PIOBESI TORINESE.Nel Castello di Piobesi Torinese, risultato dell’intelligente acquisizione pubblica dell’amministrazione comu-nale, ha sede l’IFSE, un’associazione nata per promu-overe la cultura dell’alimentazione di qualità e miglio-rare lo stile in cucina, per diffondere e salvaguardare la formazione, l’aggiornamento e la specializzazione dell’impresa agro-alimentare e della ristorazione. L’lFSE è nata per promuovere il Made in Italy alimen-tare in tutto il mondo e che non è solamente una scuo-la di cucina: la sua missione è anche quella di adoper-arsi nella ricerca del prodotto di eccellenza, della sua trasformazione, della sua commercializzazione e del suo posizionamento sui mercati nazionali ed esteri. È luogo di formazione di Chef che vogliono sviluppare la cucina italiana nel mondo, rendendo indispensabile l’utilizzo di prodotti italiani originali.Gli Chef che si formano ai corsi dell’IFSE sono infatti preparati a trasmettere il vero gusto e lo stile unico della cucina italiana. La capacità di creare gusto a livello visivo rappresenta un valore aggiunto dai pi-atti elaborati nel centro formativo di eccellenza che sorge nel torinese. Ed inoltre la progettazione del de-sign di un piatto indica non solo le abilità culinarie e gastronomiche dello chef, ma anche la sua personale competenza grafica, creativa ed estetica. I corsi IFSE hanno infatti anche l’obiettivo di trasmettere le cono-scenze e gli strumenti progettuali a chi intende svilup-pare le pro-prie capacità nel ‘’food design’’, una disci-plina recente che sta interessando un numero sempre crescente di professionisti del settore.

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A livello internazionale, lo stile italiano è indiscutibil-mente riconosciuto come garanzia di qualità, creativ-ità ed originalità. Ciò vale per molteplici settori quali la moda, l’architettura, l’arte e non ultima la cucina. I valori cardini della moda italiana, quali l’eleganza, lo stile e la qualità, rappresentano una scuola di orien-tamento e pensiero anche per uno chef il cui compito è trattare il cibo come materia stilistica.

Saper interpretare le tendenze del momento e river-sarle in concetti culinari è un’ obiettivo dei corsi IFSE, che segue il mondo della moda e delle tendenze al fine di mantenere una costante di aggiornamento fra cuci-na ed eleganza. Per queste ragione l’IFSE promuove attività nei seguenti campi:• Formazione di cucina salutistica secondo le regole della vera dieta mediterranea.• Corsi di specializzazione nella formazione di soggetti che potranno inserirsi nel mercato del lavoro con una profonda conoscenza dei prodotti Italiani e del loro utilizzo, fino ad arrivare alla commercializzazione allo sviluppo e all’utilizzo stesso in Italia e all’estero.

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IFSE | 13www.ifse.it

• Attività in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, il Ministero delle Attività Produt-tive, alla Regione Piemonte, all’ ICE e alle CAMERE DI COMMERCIO ESTERE nella gestione e organizzazio-ne di eventi per la promozione dei prodotti Italiani e Regionali, mettendo a disposizione la propria rete or-ganizzativa presente in 15 Paesi nel Mondo.

• Supporto degi operatori del settore all’estero e in Italia a pianificare nuove azioni di marketing che pos-sano portare nel breve-medio periodo interessanti op-portunità di business.

• Selezione e promozione di panel di prodotti eccel-lenti per la cucina e per la tavola in relazione ai vari gusti dei mercati internazionali e di possibili catene di distribuzione.

• Studio e promozione di soluzioni di Cucina Innovati-va per far conoscere applicazioni nuove dei nostri pro-dotti sulle varie cucine locali dei mercati internazionali.

• Consulenza alle industrie produttrici italiane sulle esigenze dei gusti dei vari mercati esteri, con riferi-mento alle svariate abitudini alimentari.

• Consulenza ai consorzi di promozione e di certifica-zione dei prodotti di eccellenza.

• Consulenza alle reti di distribuzione all’estero per il buon uso dei prodotti italiani di Eccellenza e per lo studio di Corner di prodotti adatti ai vari target di consumatori.

• Consulenza operativa alle Aziende che necessitano di Cuochi Italiani per la promozione dei propri pro-dotti duranti eventi in Italia e all’Estero.

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14 | Anello Verde www.collinapo.it

L’Anello Verde della Collina torinese e i Sentieri collinari: due progetti per il camminare.

L’idea di valorizzare il territorio collinare torinese e di collegarlo, attraverso una rete di sentieri e itine-rari, con i parchi urbani e fluviali risale agli anni ’70. Oggi questo grande progetto è una realtà, un percorso unico che si snoda tra parchi, aree di valore natura-listico ed emergenze storico-ambientali. La città di To-rino ha la fortunata prerogativa di essere “difesa” a est da un sistema collinare che si sviluppa con asse nordest-sudovest e che, nel tratto torinese, raggiunge un’altitudine massima di 720 m al Colle della Mad-dalena e in ragione di questa ricchezza ha realizzato, tramite il Settore Verde Pubblico, con la collaborazio-ne dell’Associazione Pro Natura Torino, il percorso pedonale denominato “Anello Verde” che costituisce, insieme a “Torino Città d’Acque”, un vero e proprio sistema del verde che unisce fiume e collina in un complesso continuo ed omogeneo, con caratteristiche differenti a seconda delle potenzialità naturali dei siti, ma con la comune peculiarità di essere a disposizione dei cittadini per una libera fruizione. Il percorso si svi-luppa attraverso proprietà pubbliche esistenti, valoriz-zandole ed incrementandone le attrezzature di frui-zione, e attraverso punti panoramici acquisiti in aree ad alta valenza paesaggistica, favorendo una fruizione pedonale più ampia della collina.Un programma che si colloc anel più esteso progetto dei “Sentieri della Collina Torinese” nato nel 1996 che è riuscito in pochi anni a creare una mappatura dei percorsi escursionistici pedonali ed a offrire al folto pubblico di appassionati circa 195 percorsi e quasi 840 km di stradine, carrarecce e sentieri. Le carte e Guide dei Sentieri della Collina Torinese sono reperibi-li presso la sede del Parco a Castagneto Po, il Centro Visite del Parco a Superga, la sede di Pro Natura To-rino, presso le principali librerie specializzate oltre che sul sito web del parco collinare regionale. Gli obiettivi del progetto si sono focalizzati sulla riscoperta della sentieristica esistente (peraltro già recuperata grazie al Coordinamento “Sentieri della Collina Torinese”)e sulla realizzazione di un percorso pedonale continuo che, partendo dalle sponde del Po (zona Valentino – Ponte Isabella) raggiunge il parco della Maddalena (at-traverso i Parchi Leopardi e San Vito) collegandosi poi a Superga (passando per Reaglie, Mongreno, Istituto Ottolenghi, Beria Grande), per poi ridiscendere al Po (zona del Meisino) attraverso Pian Gambino e Parco Millerose. Tale percorso è realizzato quasi interamente all’interno dei confini comunali e va ad intergare il sen-tiero di cresta già segnalato come Grande Traversata della Collina, ben conosciuto e storicamente consoli-dato.

“Nel XIV secolo sarebbe stata follia l’avventurar la persona e la roba in residenze tanto selvagge, e lon-tane da ogni speranza di soccorso”, scrive lo storico Luigi Cibrario nel 1846. Aveva certamente ragione, ma ai suoi tempi la collina era già da secoli luogo di resi-denze nobiliari, case di villeggiatura dell’aristocrazia sabauda e, più tardi, dei ricchi borghesi cittadini. Da luogo impervio e selvaggio a territorio d’elezione per autentici vip dell’epoca, costellato di grandi “vigne” barocche e giardini da sogno: ancora oggi, la collina conserva intatta la sua aria di nobiltà. Eppure si può dire che non sia mai stata così “democratica”.

L’Amministrazione di Torino ha infatti individuato il progetto di valorizzazione del territorio con il per-corso escursionistico Anello Verde: un tracciato cir-colare che, riunendo insieme molti antichi sentieri, attraversa parchi naturali, giardini e boschi, costeggia ville padronali (la stupenda Villa della Regina, o Vigna Borbonese con la sua ricercata architettura), chiese e basiliche (l’imponente Superga), s’inerpica sugli alti bric che arrivano sin oltre i 700 metri offrendo panorami realmente impagabili, e ridiscende infine verso il fiume. L’intero tracciato dell’Anello Verde raggiunge com-plessivamente i 34 km di lunghezza ed è stato sud-diviso idealmente in 6 itinerari:1 – Parco Leopardi – Faro della Vittoria 2 – Faro della Vittoria – Reaglie 3 – Reaglie – Basilica di Superga 4 – Basilica di Superga – Parco del Mesino 5 – Parco del Mesino – Madonna del Pilone 6 – Madonna del Pilone – Parco Leopardi tra il Po e la collina che sono in ogni stagione di una bellezza entusiasmante e da sempre hanno esercitato un grande fascino per i torinesi e non solo. Ciascuno può essere percorso in poche ore ed i punti di parten-za e d’arrivo sono ben collegati alle fermate delle linee dei mezzi pubblici e per avere ulteriori informazioni è consultabile il web www.anelloverde.org .

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EBN Italia | 15www.ebnitalia.it

EBN Italia collabora con il Parco del Po torinese nel motoraggio ambientale dei progetti di

recupero delle cave.Aironi rossi, nitticore, topini e gruccioni sono solo al-cuni dei visitatori più illustri che nidificano nei mesi primaverili e estivi all’interno dei settori rinaturaliz-zati delle Cave di inerti situate all’interno del territo-rio protetto del Parco Fluviale del Po torinese.Per una più attenta valutazione degli interventi di rinaturalizzazione, il 10 ottobre 2001 è stato sot-toscritto un protocollo d’intesa fra l’Ente Parco flu-viale del Po torinese e l’associazione EBN Italia (www.ebnitalia.it). EBN Italia nasce come mailing list nel 1997 e nell’ottobre del 2001 EBN Italia diventa un’associazione senza finalità di lucro, che si propone la diffusione dell’attività di osservazione e di ricono-scimento in natura degli uccelli (birdwatching) anche nell’intento di acquisire conoscenze utili per la tutela, valorizzazione e protezione della natura, dell’ambiente e dell’avifauna”. Il Progetto, oltre alla raccolta di dati scientifici, pre-vede nella prossima primavera, la realizzazione di giornate dedicate al pubblico con visite guidate nelle cave e accompagnamenti naturalistici con avvincenti sessioni di birdwatching a cura dei soci EBN e dei guardiaparco del Parco del Po. Non solo birdwatch-ing, ma soprattutto attenzione alla divulgazione e alla tutela dell’ambiente. Questi sono gli obiettivi dell’associazione EBN Italia, nata nel 2001 che conta sul territorio italiano ormai più di 500 soci e che con Torino Birdwatching, nodo provinciale, vanta una ricca squadra di soci attivissimi sul territorio provinciale.L’apporto di questa organizzazione nelle attività di monitoraggio è importante perchè i popolamenti natu-rali che si stanno sviluppando in questi nuovi ambienti in corso di formazione lungo il Po sono di grande in-teresse biologico ed inoltre interessano aree per oltre 750 ettari di aree, di cui circa la metà costituite da aree prative, zone umide e aree boscate e a copertura arbustiva. A partire dal primo centro didattico rea-lizzato a cava Germaire a Carmagnola, potranno così essere organizzate giornate di avvicinamento al ter-ritorio ed alla conoscenza degli ambienti fluviali e dei nuovi ambienti artificiali costruiti grazie alle attività guidate dei cantieri naturalistici allestiti dalle società di estrazione. Il vicino Museo di Storia naturale di Car-magnola rappresenta una particolare struttura scien-tifica e didattica di appoggio, da visitare e con la quale poter essere avvicinati alla conoscenza in particolare dell’avifauna, che rappresenta il tipo di fauna più ac-cessibile e di facile utilizzo nelle attività di monitorag-gio dell’ambiente anche grazie alla sua semplicità di rilevamento ed alla presenza di numerose specie le-gate ai diversi ambienti presenti nei nostri territori.Un nuovo modo per avvicinare la nostra natura, spes-so straordinaria e a due passi dalla nostra abitazione o dalla nostra città.

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16 | L’Ape ama il Bio www.consorziofinagro.it

L’Ape ama il BioFinagro & Qualità piemontese

Finagro è un consorzio di cooperative agro–alimentari e forestali del Piemonte costituito nel mese di feb-braio del 1983 dalle maggiori aziende di tutti i comparti produttivi. I soci di Finagro non sono vincolati ad al-cuna altra adesione associativa, se non volontaria. Il consorzio Finagro aderisce alla Legacoop Agroalimen-tare del Nord Ovest - Lega Coop Piemonte.

Il consorzio è organizzato con una struttura snella e flessibile, che permette di dare assistenza in loco alle proprie associate. Esso opera nel nord ovest Italia e ad esso aderiscono cooperative, consorzi, organizzazio-ni di produttori, indipendentemente dall’appartenenza o meno ad altre centrali cooperative o ad altri organ-ismi di rappresentanza.

La sede amministrativa e legale è a TORINO in Via Livorno 49.Le altre sedi secondarie sono situate a: ALESSAN-DRIA- ASTI - BIELLA - CUNEO - NOVARA - VERBA-NIA

Il Consorzio offre un’ampia gamma di servizi di assis-tenza tecnico-economica sia direttamente con proprio personale e sia indirettamente con professionisti ac-creditati. Ciò al fine di favorire i processi di ristrut-turazione e di espansione dell’attività aziendale delle cooperative, ed in attuazione delle delibere della Re-gione Piemonte.

Il consorzio svolge a favore dei propri soci:• Attività e servizi finanziati con contributi previsti dai programmi, dai regolamenti e dalle normative dell’Unione Europea, nonchè da disposizioni regionali e nazionali;• Corsi di formazione professionale rivolti agli am-ministratori, ai collegi sindacali, ai tecnici, ai soci ed ai dipendenti degli organismi associati. Ai nostri corsi possono partecipare anche non associati purchè co-operative agricole o forestali;• Attività di consulenza in merito alla costituzione di società cooperative operanti nel comparto agro-indus-triale, alimentare e forestale;• Attività di promozione dei prodotti del comparto agroalimentare per mezzo di contributi di finanzia-mento comunitari e/o regionali.

“Conoscere il biologico” con degustazione e analisi sensoriale di MIELE e IDROMELE – a cura di COOP AGRIFOREST e RAMO D’OROL’incontro è ad ingresso libero.E’ gradita la prenotazione allo 011/660.65.30

Fattoria Pro-PolisStrada del Nobile 86/92 - Torino (TO)Luogo: Ristorante Fattoria Pro-Poliswww.fattoriapropolis.itComune: Torino (TO)Regione: Piemonte

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L’Ape ama il Bio | 17www.fattoriapropolis.it

>>> Il Libro

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credits

CollinaPo | magazine virtuale | n.0(stampato in occasione della conferenza stampa del 4.11.2011)-----------Progetto di Comunicazione a cura di:LD Multimedia (Torino)fotografie: Davide Dutto, Michele d’Ottavio, Istockphoto-----------Archivio: Cusatibike-----------Si ringraziano:

Piergiorgio BevioneIppolito OstellinoDavide LobueAndrea MiolaLaura SucciUgo PeroneMarco BalagnaElena Di BellaDimitri BuraccoClaudio BaldiMaurizio MontagneseDaniela BroglioGiovanna RubercheraStefano Roletti Silvia LanzaVirginia TiraboschiPatrizia PicchiEnzo LavoltaGiuseppe VallesioFranco CappellinoSilvia TestaGiovenale BottaAlessandro SalvantiPiero LanzaRenato Turletti

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