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  • 7/30/2019 Libro Governo Ombra.

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    del 10/05/12 Estratto da pagina 65

    La missione delFambasciatore americano al "Corriere"

    INCONTRO TOP SECRET

    SUL CASO MOROIL CONFRONTO CON LE BR, IL FUTURO DELLO STATISTA DC E QUELLO

    DELLA DEMOCRAZIA ITALIANA: IL 30 MARZO 1978 IL DIPLOMATICO VOLLE

    FARSI "SPIEGARE" IL RAPIMENTO DA TR PERSONAGGI CHIAVE DI VIA

    SOLFERINO. QUEL DIALOGO OGGI DESECRETATO: ECCO COSA SI DISSERO

    di Maurizio MolinariIL RAPPRESENTANTE DEL PRESIDENTE JIMMY CARTER E LA TROIKA MILANESE

    RICHARD GARDNER|Oggi 85 anni, ambasciatore Usa

    in Italia dal 77 all'81. Qui inuna foto dell'epoca con la moglie

    Danielle Luzzatto.

    FRANCO DI BELLAMilanese (1927-1997). fu

    direttore del Corriere della Seradal 77 all'81. Si dimise quandorisult iscritto alla Loggia P2.

    LEO VALIANI

    Nato a Fiume nel 1909 escomparso a Milano nel '99.

    partigiano. politico e giornalista.collabor a lungo con il Corriere.

    GASPARE BARBIELUNI AMIDEI

    Scrittore, sociologo, giornalista,nato nel 1934 e scomparso aRoma nel 2007. fu vicedirettore

    del Corrierevlai '68 all'82.

    In quei]'anno cruciale per la politica italianache fu il 1978 (assassinio Moro, dimissioni de]

    presidente Leone), i diplomatici statunitensidell 'amministrazioneCarter ricorronospessoa giornalisti noti per avere chiavi diinterpretazione della scena politica.Maurizio Molinari ha scoperto og-gi tra i documenti degli Stati Uniti

    desecretati, elementi interessantisui contatti fra l'ambasciatore UsaRichard Gardner e il Corriere dellaSera. Ecco come li racconta nel suoultimo libro. Governo ombra, uscitoieri per Rizzoli.

    Il

    Corriere della Sera considera-to dall'ambasciata Usa a Roma il"principale quotidiano centrista"

    in Italia e l'ambasciatore Gardner sireca a Milano il 30 marzo

    perincon-

    trarne i vertici: il direttore FrancoDi Bella (emerger poi, membro della P2), ilvicedirettore Gaspare Barbiellini Amidei el'editorialistaLeoValiani.Il 6 aprile un cablo-

    GOVERNOOMBRA

    Dagli archivi deldipartimento

    di Stato, nuovechiavi di lettura

    (Rizzoli,18 euro)

    gramma in partenza dal consolato di Milanodescrive cos i tr giornalisti: "Di Bella e Bar-biellini Amidei sono entrambi veterani delgiornalismo, il primo pi orientato sulle no-

    tizie e l'altro verso la cultura, cattoli-co, di mezza et e sotto certi aspetticonservatore", mentre "Valiani unnon cattolico, un leader antifascista

    imprigionato durante la guerra percinque anni, oggi storico dell'econo-mia e frequente editorialista".La conversazione- che avviene a duesettimane di distanza dalla strage divia Fani e dal rapimento di Aldo Mo-ro - dimostrache la preoccupazioneprincipale delladirczione del Corrie-re della Sera il caso Moro nel qua-le vedono l'inizio di una nuova fasedella politica italiana del Dopoguer-ra. La lettera dello statista democri-stiano stata diffusa il 29 marzo, il

    nodo politico la questione del suo rilascioe

    dunque di un eventuale scambio con alcunibrigatisti in galera, e tutti e tr sono molto

    cura dell' Ufficio Stampa e Comunicazione

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    preoccupati dal fatto che la De non rifiutila trattativa. Di Bella dice a Gardner che a

    causa delle profonde divisioni nellaDe sulla

    trattativa. II Popolo l'unico giornale chenon ha pubblicato la notizia della lettera diMoro, perch dietro vi sarebbe il Vaticano,favorevolea tenere la porta aperta alla tratta-tiva con le Br mentre i comunisti al contrariohanno subito preso posizione contro.

    UNA CARRIERA POLITICA DISTRUTTAII pericolo che la dirczione del Corriere in-dividua che aprire un negoziato significaaumentare il potere dei terroristi che po-

    trebbero ottenere di essere riconosciuti co-me uno Stato, in maniera simile all'Olp, edunque l'intera credibilit e sopravvivenzadello Stato italiano del Dopoguerra sarebbe arischio. Gardner reagisce chiedendo un'opi-nione sulla sorte di Moro. In una maniera onell'altra rispondono Di Bella e BarbielliniAmidei, Moro finito, anche se venisse ri-lasciato, non riuscirebbe a riconquistare ilpotere soprattutto a causa della lettera del

    29 marzo, sebbene gli sia stata estorta conla forza. Valiani si discosta un poco da que-sta analisi, facendo notare che altri politicicome Leon Blum si sono risollevati da fasi digrave crisi e dunque Moro avrebbe ancoradelle chance politiche. Di Bella e Barbiellini

    Amidei sonoin disaccordocon Valiani anchesull'impattodell'uscita di scena di Moro per-ch, se tutti hanno escluso una possibilesuccessione alla guida della De da parte diFanfani, Zaccagnini, Bartolomei e Piccoli, la-sciando in pista solo Andreotti, Foriani e forseGalloni, la differenza sta nel fatto che DiBella e Amidei vedono la democrazia italianadissolversi mentre Valiani ritiene che abbiauna imprevedibile resistenza, non dipenden-do da un uomo solo e per la carenza di queldecisionismo che

    distinguei

    sistemi totali-tari. Ci che colpisce Gardner come tuttie tr gli interlocutori abbiamo enfatizzatola necessit che gli Stati Uniti mettano sulpiatto il proprio peso per rafforzare il rifiutoDe di negoziare con le Br. Valiani vuole chei consiglieridell'Fbi dicano ad Andreotti cosadeve fare, Amidei sostiene che nessun alleatodella Nato ha il diritto di negoziare separa-tamente con il nemico e, dunque, gli alleatidovrebbero intervenire, e Di Bella vuole chefacciamo pressione su Andreotti affinch sia

    duro nella risposta alle Brigate rosse.L'accordo nella troika del '.'.Corriere della Serac' anche sul fatto che il governo italianopotrebbe fare di pi, autorizzando la poli-zia a essere pi energica, ma il problema che il ministro degli Interni e Andreottinon vogliono e di conseguenza l'opinionepubblica perde ulteriore fiducia nel governo.Il fatto che settimane di ricerche della poli-zia non abbiano dato risultati sta nuocendomolto al governo e pi la situazione peggiora,con Moro che non si

    trova, pil'inclusione

    del Pci nel governo diventa inevitabile, conil risultato che se i comunisti andranno algoverno, avranno il ministero degli Interni,useranno il pugno di ferro e troveranno Mo-ro, aprendo uno scenario da brivido per laDe perch dopo una soluzione del generenon potrebbe mai fare campagna elettoralecontro il Pci. Di Bella, Amidei e Valiani con-cludono dunque che essenziale per la Descegliere la linea dura e sconfiggere le Br sevuole tenere i comunisti fuori dal governo

    ed per questo che gli Stati Uniti devono in-

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    tervenire. A tali pressanti richieste Gardnerrisponde che il governo degli Stati Uniti staassicurando l'appropriato sostegno a quelloitaliano pur nei limiti dell'assistenza chepossiamo dare alla soluzione di un problemainterno italiano. Ma Amidei non si accon-

    tenta: Se l'Italia potr sopravvivere nel bre-ve periodo all'inclusione del Pci nel governo,non ho dubbi sul fatto che nel lungo terminequesto pericolo potr venire meno.

    LA MINACCIA LENINISTALa discussione finisce sull'identit del Pci, etutti e tr i giornalisti sono d'accordo nell'af-fermare che Berlinguer e la maggioranza chelo sostiene non costituiscono una minacciaper la democrazia italiana, ma il problema la presenza nei ranghi di leninisti-stalinisti

    che potrebbero avere la meglio e liquidare lamacchina berlingueriana. Da qui il sostegnodella troika del primo giornale italiano alladichiarazione pubblica dell'amministrazioneCarter del 12 gennaio contro il Pci al governo.perch ha tolto ogni dubbio sulla posizioneamericana e ora il governo Usa deve reite-rare la sua opposizione in privato, non picon posizioni pubbliche; ormai far passarela De o il Corriere della Sera come portavocedegli Stati Uniti non servirebbe a guadagnarevoti come al

    tempodi De

    Gasperi.L'ultima

    domanda di Gardner: Se consentiamo aicomunisti italiani di viaggiare negli StatiUniti e permettiamo una progressiva espan-sione dei contatti con il Pci, ci potrebbe es-sere interpretatocome una nostra apertura aicomunisti?. La risposta di Di Bella, Amidei eValiani all'unisono: No, il comunicato del12 gennaio ha tolto ogni dubbio su come lapensate e avere contatti con loro non nuoce,anzi al contrario.

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    LA FIDUCIA AL GOVERNOAlle 12,40 del 16 marzo 1978. poche oredopo il rapimento di Moro, il quarto governoAndreotti ottiene la fiducia dei due ramidel Parlamento. Nella foto, Andreotti;alla sua sinistra, Arnaldo Forlani

    LEADERSHIPCOMUNISTA

    Da sinistra: Enrico

    Berlinguer, MassimoD'Alema e AchilleCicchetto a undriunione del PCI

    nell'aprile 78: duranteil rapimento Moro,

    il partito, che diedeappoggio esterno al

    governo De, sostenne ilfronte della fermezza

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