Lezione 4 e 5 Marzo
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AGENDA GLI STRUMENTI DERIVATI
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Opzioni (1/2)
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Opzioni (2/2)
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Investimento in Opzioni
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Acquisto Opzione Call
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Vendita Opzione Call
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Acquisto Opzione Put
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Vendita Opzione Put
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Atm/In/Otm Per opzione “at the money” (ATM) si intende quella per cui il prezzo di esercizio (Pe è uguale al prezzo corrente dell’attività sottostante).
Per opzione “in the money” (IN o ITM) si intende quella per cui il prezzo di esercizio è inferiore (call) / superiore (put) al prezzo corrente dell’attività sottostante.
Per opzione “out of the money” (OTM) si intende quella per cui il prezzo di esercizio è superiore (call) / inferiore (put) al prezzo dell’attività sottostante.
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AGENDA GLI STRUMENTI DERIVATI
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Swap
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Interest Rate Swap
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Elementi IRIS
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Mercato degli Swap
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Finalità
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Convenienza Economica dello Swap
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• Fine Lezione 4 Marzo 2010
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AGENDA Strumenti di Raccolta e Impiego
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1. Gli Strumenti di Raccolta della Banca (1/5)
Strumenti di Raccolta: • Depositi, • Obbligazioni.
Forme tecniche:
• RACCOLTA DIRETTA (la banca, attraverso proprie passività, rimborsa a scadenza il capitale ricevuto e corrisponde al cliente la remunerazione (interessi) pattuita (raccolta all’ingrosso e/o raccolta al dettaglio).
• RACCOLTA INDIRETTA (raccolta di risorse finanziarie a titolo non oneroso che su istruzione della clientela vengono destinate a investimenti intestati alla clientela stessa. (“Risparmio Amministrato” e “Gestito”),
– Raccolta Diretta al Dettaglio:
• depositi bancari; • certificati di deposito; • conti correnti di
corrispondenza; • pronti contro termine;
– Raccolta Diretta all’Ingrosso : • obbligazioni bancarie; • depositi interbancari; • commercial paper e pronti
contro termine.
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Il Deposito Bancaro è: • Contratto unilaterale, • Oneroso • Si perfeziona alla consegna del
denaro depositato.
Il Deposito Bancario coinvolge: • il depositante (il cliente), • il depositario (la banca),
Il Deposito Bancario serve: • Coloro che depositano a lungo periodo; • Coloro che depositano a breve periodo; • Coloro che depositano con funzioni
monetarie,
Il Deposito Bancario può essere classificato in base a: • modalità di restituzione del denaro; • modalità di attuazione del rapporto; • durata del contratto sottoscritto; • tipologia di contratto.
a) Modalità di restituzione del denaro: • Depositi bancari liberi, • Depositi bancari vincolati.
b) Modalità di attuazione del rapporto: • Depositi semplici (ritiro denaro in
un’unica soluzione); • Depositi a risparmio ( prelevamenti e/o
versamenti); • Conti correnti (oggetto di numerose
movimentazioni).
c) Durata del contratto sottoscritto: • Rimborsabili a vista ( depositi liberi), • Con preavviso (stabilito e prefissato). • A scadenza fissa .
d) Tipologia di contratto sottostante: • Depositi a risparmio libero, • Depositi a risparmio vincolato, • Certificati di deposito, • Conti correnti di corrispondenza • Raccolta di pronti contro termine.
1. Gli Strumenti di Raccolta della Banca (2/5)
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1. Gli Strumenti di Raccolta della Banca(3/5)
a) Nella forma di Libretto:
– Con Libretto di Deposito Nominativo (documento di legittimazione che conferisce all’intestatario la qualifica di unico individuo che possa compiere delle operazioni),
– Con Libretto di Deposito al Portatore (titolo di credito che può circolare con la semplice consegna).
b) Nella forma di Certificato (Certificati di Deposito):
-Titoli di credito (a scadenza fissa, del tutto individuali e ognuno di essi rappresenta una specifica operazione di prestito) con durata compresa:
• Tra i 3 e 18 mesi e • Tra 18 e 60 mesi.
Tipologia di contratto sottostante (1/3):
1) I DEPOSITI A RISPARMIO:
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Si chiamano C/C di corrispondenza poiché molte delle possibili operazioni avvengono attraverso lettere o il rilascio di documenti.
Si tratta di una forma di raccolta diretta che consente ai clienti l’ utilizzo: • Della Moneta Legale, • Della Moneta Bancaria (assegni bancari) • Della Moneta Elettronica (bancomat, giroconti, bonifici bancari).
Principali caratteristiche C/C corrispondenza:
• I movimenti in conto corrente (numero di prelevamenti o addebitamenti e versamenti o accreditamenti eseguiti in un certo periodo di tempo),
• I movimenti bancari possono essere cartolari (assegni) e non (giroconti e bonifici). • A ogni operazione a credito o a debito corrisponde una valuta (per accrediti e addebiti) per il calcolo
degli interessi. • Il saldo corrisponde alla differenza delle operazioni a credito e a debito e può essere:
Saldo Contabile: differenza tra tutte le operazioni a debito e a credito senza valuta; Saldo Liquido :differenza tra tutte le operazioni con valuta maturata fino a un determinato
momento; Saldo Disponibile: sintetizza solo le operazioni di cui la banca conosce già l’esito.
1. Gli Strumenti di Raccolta della Banca (4/5) Tipologia di contratto sottostante (2/3):
2) CONTI CORRENTI DI CORRISPONDENZA (A/B):
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1. Gli Strumenti di Raccolta della Banca (5/5)
Tipologia particolare di raccolta tramite cui la banca
cede a pronti (contanti) valori
mobiliari con patto di riacquisto a
termine.
Con espressione anglosassone, tale raccolta è anche chiamata repurchase agreement e
consiste in una duplice compravendita di segno opposto: una a pronti (spot) e una a termine (forward).
• Liquidazione degli interessi (rielaborando l’estratto conto utilizzando due prospetti: -il riassunto scalare o staffa (operazioni in ordine di valuta); -il prospetto per la liquidazione delle competenze (comprensivo degli interessi).
• Calcolo interessi creditori I (al lordo della ritenuta fiscale)
I = N · R/36 500 (R) tasso di interesse (N) numeri (importo di ciascuna operazione per il n. giorni intercorrenti tra la valuta e la data di chiusura del periodo di riferimento)
Tipologia di contratto sottostante (3/3):
2) CONTI CORRENTI DI CORRISPONDENZA (B/B):
3) RACCOLTA DI PRONTI CONTRO TERMINE
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AGENDA Strumenti di Raccolta e Impiego
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La concessione di un prestito (preceduta da un’istruttoria di fido) con la determinazione dell’importo massimo che la banca si impegna a mettere a disposizione del cliente (detto anch’esso fido o affidamento), può avvenire sotto forma di:
a) Prestiti monetari o per cassa caratterizzati dalla certezza di almeno un flusso finanziario in uscita per la banca,
b) Prestiti non monetari o di firma, non comportano necessariamente un flusso finanziario in uscita, poiché la banca si limita ad assumere o garantire l’obbligazione del soggetto affidato,
a) Prestiti monetari o per cassa:
Finanziamento del Capitale Circolante
Il fabbisogno di capitale circolante (nascente nell’intervallo di tempo che intercorre tra il sostenimento dei costi operativi e l’incasso dei ricavi) è finanziato dalle banche attraverso:
• (a) l’apertura di credito in conto corrente; • (b) le operazioni di smobilizzo dei crediti
commerciali; • (c) le anticipazioni garantite.
Finanziamento del Capitale Fisso (1/2)
In seguito all’entrata in vigore del TUB (Testo Unico Bancario) tutte le banche sono abilitate a concedere credito a media-lunga scadenza, a copertura di fabbisogni di capitale fisso.
2. Gli Strumenti di Impiego della Banca
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2. Gli Strumenti di Impiego della Banca b) Prestiti non monetari o di firma:
I Crediti di Firma:
La banca si impegna ad assumere direttamente su di sé o a garantire l’obbligazione del soggetto affidato.
Finalità : • garantire per conto del cliente
l’adempimento di obbligazioni non monetarie, per esempio obbligazioni di fare:
• assistere le imprese che si rivolgono al mercato per la raccolta di risorse finanziarie concedendo un prestito non monetario sotto forma di:
-accettazione bancaria, -polizza di credito commerciale, -cambiale finanziaria.
Finanziamento del Capitale Fisso (2/2)
Il Mutuo è la forma tecnica indubbiamente più diffusa.
Il Tasso di interesse di un mutuo ne è l’elemento caratterizzante e può essere:
• Fisso contrattualmente stabilito per tutta la durata del finanziamento;
• Variabile in base alle condizioni di mercato. L’indicizzazione più frequente è all’EURIBOR, maggiorato di uno spread fisso.
• Misto consente di passare da un regime di tasso fisso a uno di tasso variabile.
ISC (Indicatore sintetico di costo): sintetizza il costo totale del mutuo, tenendo in considerazione:
• Periodicità delle rate, • Interessi pagati e • Spese accessorie
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AGENDA Strumenti di Raccolta e Impiego
![Page 28: Lezione 4 e 5 Marzo](https://reader034.fdocuments.net/reader034/viewer/2022042704/568c353d1a28ab0235937987/html5/thumbnails/28.jpg)
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Il LEASING è un contratto con cui il proprietario di un bene (detto “locatore” o “concedente”) permette a un’altra parte (detta “locatario” o “utilizzatore”) di disporre dell’utilizzo di un bene per un periodo di tempo determinato a fronte del pagamento di un canone periodico (def. Internazionale).
• Elementi “minimi” caratterizzanti sono due:
(1) Il trasferimento della disponibilità dell’uso del bene e (2) Il pagamento di un canone periodico.
• Tale (ampia) definizione del leasing evidenzia la flessibilità dello strumento nell’ambito delle operazioni di asset finance.
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Nell’ordinamento italiano (Legge 183/1976), il leasing è un contratto atipico (ma regolamentato dalla normativa contabile e fiscale) e rispetto alla definizione “internazionale” precedentemente fornita, il leasing finanziario “italiano” si contraddistingue perché:
• (a) il bene dato in leasing è strumentale all’esercizio di un’arte, di una professione o attività;
• (b) esiste un’opzione di acquisto del bene stesso, al termine del contratto, a favore del locatario per una cifra pattuita;
• (c) è necessaria la presenza di tre soggetti: l’utilizzatore, la società di leasing, il fornitore.
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• Factoring (tecnica finanziaria per lo smobilizzo dei Crediti Commerciali) è:
– Un contratto con cui un’impresa cede (Legge 51/1991, o disciplina ordinaria della cessione del credito ex art. 1260 del codice civile) una parte significativa dei propri crediti commerciali (di norma con scadenza compresa tra 30 e 180 giorni) a un soggetto specializzato (il factor) che finanzia l’impresa anticipando una quota consistente (di norma, fino al 70%) del credito ceduto (vedi fig.7.7).
– Un prodotto composito avente una componente finanziaria (costituita dall’anticipo prima del pagamento), una gestionale e una di garanzia (cessione prosoluto e prosolvendo).
![Page 31: Lezione 4 e 5 Marzo](https://reader034.fdocuments.net/reader034/viewer/2022042704/568c353d1a28ab0235937987/html5/thumbnails/31.jpg)
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Fig. 7.7 N.P.P., Struttura tipo operazione di factoring in Italia
![Page 32: Lezione 4 e 5 Marzo](https://reader034.fdocuments.net/reader034/viewer/2022042704/568c353d1a28ab0235937987/html5/thumbnails/32.jpg)
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Credito al Consumo (art. 121 del TUB): “Concessione di credito sotto forma di dilazione di pagamento, a favore di una persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta”
Elementi caratterizzanti: • La destinazione del finanziamento (persone consumatrici), • L’importo compreso tra 154,94 e 30 987,41 euro.
I prodotti finanziari sono distinguibili tra: • Finanziamenti Finalizzati, e • Prestiti Personali (o non finalizzati).
Caratteristiche comuni: rimborso del prestito in base a un piano di ammortamento (durata compresa tra 12 e 48 mesi) a rate costanti mensili.
Forme tecniche attraverso: • Credito rateale, • Apertura di credito rotativo o revolving credit, • Cessione del quinto dello stipendio.