L'Esercito Romano (Libro)

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Università degli Studi di Padova Dipartimento di Storia SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN : Scienze Storiche INDIRIZZO: Storia CICLO: XXIII Persistenze e cesure nell’esercito romano dai Severi a Teodosio I: ricerche in ambito socio-politico, istituzionale, strategico. Direttore della Scuola: Ch.ma Prof. Maria Cristina La Rocca Coordinatore d’indirizzo: Ch.mo Prof. Silvio Lanaro Supervisore: Ch.mo Prof. Luigi Bessone Dottorando : Marco Rocco

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Universit degli Studi di Padova Dipartimento di Storia SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN : Scienze Storiche INDIRIZZO: Storia CICLO: XXIII Persistenze e cesure nellesercito romano dai Severi a Teodosio I: ricerche in ambito socio-politico, istituzionale, strategico. Direttore della Scuola: Ch.ma Prof. Maria Cristina La Rocca Coordinatore dindirizzo: Ch.mo Prof. Silvio Lanaro Supervisore: Ch.mo Prof. Luigi Bessone Dottorando : Marco Rocco IINTRODUZIONE 1 Lesercito romano tardo: ragioni della ricerca e stato delle fonti. Ilpresentelavorovuolecontribuireachiarirealcunetappedellevoluzionedellapparato militare terrestre dei Romani tra let dei Severi e la morte di Teodosio I. La ricerca prende il via dalla lettura dei principali studi sullargomento, con verifica delle fonti, che evidenzia una profonda evoluzione nel corso del tempo. Ci si propone una messa a punto della complessa questione,cercandodifornire,ovepossibile,dellerisposteinnovative,oalmenoun approccio alternativo, ad alcune problematiche che, per quanto si potuto verificare, in Italia non sono ancora state affrontate complessivamente in modo sistematico1. Lambizione maggiore quella di colmare almeno in parte, con contributi personali, lo iato che spesso si rileva tra i risultati delle ricerche specifiche in materia e il loro confluire nelle cosiddette opere di sintesi2. Il proposito di lungo termine di fornire materiale e spunti per la composizione di una storia complessiva dellesercito romano dal 211 al 395 d.C., della quale pocanzi stata autorevolmente segnalata la necessit3. 1 Il pregevole saggio di A. MILAN, LeforzearmatenellastoriadiRomaantica, Roma 1993, che copre lintero arco cronologico della vicenda romana, dedica due interi capitoli (pp. 175-205)allaquestionedellesercitotardo,maperovvimotividispaziononpuscendere sufficientemente in profondit nella discussione delle diverse problematiche sottese a questo tema. Allo stesso modo, la sezione finale di G.BRIZZI, Ilguerriero,loplita,illegionario.Gli esercitinelmondoclassico,Bologna20082,pp.201-227,purpresentandodiversispunti interpretatividigrandeinteresseperlastoriadellesercitotardo,soprattuttoperquanto riguarda il passaggio dal III al IV secolo, si limita necessariamente solo ad unestrema sintesi delleprincipalitematichecoinvolte.IlrecentissimovolumediG.CASCARINO,C. SANSILVESTRI,Lesercitoromano.Armamentoeorganizzazione.Vol.III:dalIIIsecoloalla fine dellimpero dOccidente, Citt di Castello 2009, pubblicato quando la presente ricerca si avviavaormaiatirarelesomme,incentratosoprattuttosutecnologieetecniche dellapparato militare tardo, mentre per le questioni cruciali relative ai processi storici, politici eistituzionalisottesiallanuovaorganizzazione,tendeasintetizzare,accogliendolesenza discuterle, le conclusioni della storiografia pi recente, come in parte ammette lautore stesso a p. 10. 2 Questo iato si nota soprattutto nei manuali di storia generale del tardo impero, come ad es. inJ .M.CARRI,A.ROUSSELLE,LEmpireRomainenmutationdesSvresConstantin, Paris 1999, pp. 619-649, dove gli autori, pur accennando al mutamento di rotta negli studi a partiredaglianniSettantadelXXsecolo(vd.nota66),nonnetengonopoicontonella descrizionedellesercitodioclezianeoecostantiniano,tralasciandocompletamente qualunqueaccennoaiprodromidellevoluzionestrutturalemilitaresottoiSeveriegli imperatori-soldati(vd.ancheibid.,pp.160-177).Purtroppo,talvoltaanchebuoneopere settoriali sullapparato militare romano tardo tengono solo parzialmente in considerazione lo sviluppodeglistudipirecentiinmateria:accadeades.alcitatissimoP.SOUTHERN,K. DIXON,TheLateRomanArmy,London1996,dove,puressendodestinatiintericapitoli allequipaggiamento,allefortificazioniealletecnichedassedio,nonsifacennoaigrandi dibattiti sullevoluzione tattica.3 Lha affermato nel 2008 uno dei maggiori studiosi delle forze armate romane: M.P. SPEIDEL, Das Heer, in AA.VV., Die Zeit der Soldaten-Kaiser. Krise und Transformation des Rmischen Reiches im 3. Jahrhundert n. Chr. (235-284), herausgegeben von K.-P. J ohne, I, Berlin 2008, pp.673-690(quip.673).HagiinparterispostoallesortazioneYannLeBohec,inun volumepensatoancheperladivulgazione:Larmeromainedanslatourmente.Une IILesclusionedelleforzemarittimeromanedaquestostudiounasceltaconsapevole, dipendente sia dallesiguo numero di informazioni in merito alla loro evoluzione tra III e IV secolo4,siadalfattochelamarinamilitareromanaerainparteestraneaalrestodelle strutture belliche, per quanto riguardava i criteri di reclutamento, la catena di comando e la logica organizzativa interna5. Pur riguardando dinamiche storiche di epoca tardoantica, la ricerca non si occupa del V secolo,perunduplicemotivo.Innanzituttoilprogettostatoprogrammaticamente focalizzato sul processo di formazione e consolidamento dellesercito romano tardo ancora intesocomeorganofondamentalmenteunitario6;pertanto,linserimentodelladefinitiva scissione delle due partes imperii dopo il 395 d.C., e dello sfondamento del limes renano ad opera di Svevi, Vandali e Alani nel 406/407 d.C., avrebbe compromesso la unit dazione del lavoro. In secondo luogo, sarebbe mancato materialmente il tempo per sviluppare anche il discorso relativo agli ultimi 80 anni di vita dellesercito romano dOccidente.

nouvelleapprochedelacriseduIIIesicle,Cond-Sur-Noireau2009.Loperanel complesso ripropone, per ammissione dellautore, le conclusioni gi raggiunte dallo stesso in lavori precedenti e narra in sintesi, proponendo talvolta nuove cronologie, i principali eventi politico-militari; il suo aspetto davvero innovativo risiede, semmai, nei quattro capitoli centrali, riservatiallostudiodegliusimilitarideiprincipalinemicidellimperoedaglieffetti dellinflazione. 4 Vd. G. GIGLI, La flotta e la difesa del Basso Impero, MAL ser. 8, I (1948), pp. 3-43; C.G. STARR, The Roman Imperial Navy. 31 BC-AD 324, Cambridge 19602, 1a ed. Ithaca 1941, p. 198; D. KIENAST, Untersuchungen zu den Kriegsflotten der rmischen Kaiserzeit, Bonn 1966, pp. 124-157, secondo il quale, bench i documenti epigrafici sulle flotte tarde siano pochi, sonotuttaviasufficientiperescluderechelesquadrenavalidelMediterraneofossero scomparseperlasciarpostosoloaquelleprovincialiefluviali.LatesidiKienaststata ripresaeapprofonditadaM.REDD,Marenostrum.Lesinfrastructures,ledispositifet lhistoiredelamarinemilitairesouslempireromain,Roma1986,pp.572-652. Diversamente,lefunzionidelleflotteadibiteallannonacivilesonoancorabenattestatein epocatarda:vd.L.DESALVO,Economiaprivataepubbliciservizinellimperoromano.I corpora naviculariorum, Messina 1992, pp. 483-585. 5 Analisi diacronica in REDD, Mare, op. cit., pp. 472-549, il quale dapprima sostiene che la forte gerarchizzazione militare della marina da guerra era quanto meno molto simile a quella dellesercitoditerra(p.522),mapoidevericonoscerechepraticamenteimpossibile ricostruirelaRangordnungdeisottufficiali(p.534)echepossediamoununicocursus completopergliufficiali,icuigradisonodifficilmenteaccostabiliaquellideinormali centurioni, anche a causa dellorigine greca dei loro titoli (pp. 541-543). 6 Importanti spedizioni militari, con spostamenti di reparti e comandanti dai teatri occidentali a quelliorientali,eviceversa,furonotentateosiverificaronoancoraduranteiregnidi Costanzo II (per la progettata campagna persiana: AMM. XX, 4, 2-3; 8, 13-14), di Giuliano (per la campagna persiana del 363: AMM. XXII, 12, 3; XXV, 5, 8; 6, 2-3; XXVI, 7, 13; XXVI, 7, 14), di Graziano (per soccorrere Valente alla vigilia di Adrianopoli: AMM. XXXI, 7, 4; 12, 4) e diTedodosioI(perleliminazionedegliusurpatorioccidentaliMagnoMassimo,nel388,e Arbogaste,nel394:ZOSIM.IV,45,3-47,2;57,4-58;OROS.,VII,35),benchledueparti dellimperofosserogiperlopiamministrateseparatamente(soprattuttoapartiredalla spartizionedel364traValentinianoIeValente:vd,AMM.XXVI,5,1-6).Vd.ancheD. HOFFMANN,DassptrmischeBewegungsheerunddieNotitiaDignitatum,I,Dsseldorf 1969, pp. 29-31; 117-130; 303-308; 471-481. IIIIl contesto storiografico di riferimento notevolmente stimolante, a causa delle questioni ad esso sottese7: il definitivo passaggio dal Principato al Dominato8, la burocratizzazione e militarizzazione9 dellapparato statale, i mutamenti economici, sociali e religiosi, il progressivo apportodielementiculturalialtrialmondoclassicoelaconseguentetrasformazionedi questultimo,nonostanteleresistenzedicertefasceintellettuali,inqualcosadinuovoe diverso.Inquestottica,lesercitosicuramentenellostessotempoveicoloespiadel cambiamento,attoreprotagonistasulpalcoscenicodeltardoantico,chesirispecchianella societ di cui espressione10. Eppure, le nostre conoscenze delle strutture militari romane di questo periodo restano nel complesso nebulose e incerte, quando non siano addirittura il frutto di speciose coincidenze di calcoli combinatori dei moderni, lontane dalla coerenza di una ricostruzione storicamente plausibile11. Soprattutto, sfuggono molto spesso i nessi di causalit che collegano il prima al 7Sultardoimperocitiamosoloalcunideivolumifondamentalidicaratteregenerale:O. SEECK, GeschichtedesUntergangsderantikenWelt, I, Berlin 1910; II, Stuttgart 19212; E. STEIN,Histoiredubas-Empire.Deltatromainltatbyzantin(284-476),I,1aed.Wien 1928,tr.fr.Paris-Bruges1959;A.PIGANIOL,LEmpirechrtien(325-395),Paris1947;S. MAZZARINO,Aspettisocialidelquartosecolo,Roma1951;R.MACMULLEN,Soldierand CivilianintheLaterRomanEmpire,Cambridge1963;R.RMONDON,Lacrisidellimpero romano.DaMarcoAurelioadAnastasio,Paris1964,tr.it.Milano1975;A.H.M.J ONES,Il tardoimperoromano.284-602d.C.,I-II,1aed.Oxford1964,tr.it.Milano1973-1974;P. BROWN,Ilmondotardoantico.DaMarcoAurelioaMaometto,London1971,tr.it.Torino 1974;A.CHASTAGNOL,Lvolutionpolitique,socialeetconomiquedumonderomainde DiocltienJulien.LamiseenplacedurgimeduBas-Empire(284-363),Paris1982; Societromanaeimperotardoantico.Istituzioni,ceti,economie,acuradiA.Giardina, Roma-Bari1986;AA.VV.,StoriadiRoma,III,1:lettardoantica,crisietrasformazioni,a curadiA.Carandini,L.CraccoRuggini,A.Giardina,Torino1993;A.CAMERON,Iltardo impero romano, London 1993, tr. it. Bologna 1995; CARRI, ROUSSELLE, LEmpire, op. cit.; Y. MODRAN,LEmpireromaintardif.235-395ap.J.-C.,Paris2003;G.W.BOWERSOCK,P. BROWN,O.GRABAR,InterpretingLateAntiquity.EssaysonthePostclassicalWorld, Cambridge-London, 20012;D.S.POTTER,TheRomanEmpireatBay.AD180-395, London 2004;S.SWAIN,M.EDWARDS,ApproachingLateAntiquity,Oxford2004;P.HEATHER,La caduta dellimpero romano. Una nuova storia, London 2005, tr. it. Milano 2006; S. MITCHELL, A History of the Later Roman Empire, AD 284-641. The Transformation of the Ancient World, Malden-Oxford-Carlton,2007;L.DESALVO,C.NERI(acuradi),StoriadiRoma.Let tardoantica, I-II, Roma 2010. 8 L. POLVERINI, Da Aureliano a Diocleziano, in ANRW II, 2 (1975), pp. 1013-1035 (qui pp. 1013-1015) definiva questo trapasso epocale come una seconda rivoluzione romana. 9Iprocessidimilitarizzazionedellostatoromanoinettardoanticasonostatimessiin dubbiodaalcuni:vd.soprattuttoM.MAZZA,Lottesocialierestaurazioneautoritarianel3 secolo d.C., Catania 1970, pp. 428-471; J .M. CARRI, Lesercito: trasformazioni funzionali ed economielocali, in Societromana, op. cit., pp. 449-488 (qui pp. 449-455); R.S.BAGNALL, Egypt in Late Antiquity, Princeton 1993, pp. 172-180. 10 Sulla guerra nel mondo antico come espressione di fatti sociali, politici, economici, religiosi eculturali,vd.J .HARMAND,Laguerreantique.DeSumerRome,Paris1973,pp.5-8e passim. Per linfluenza dellesercito imperiale sulla societ romana vd. R. ALSTON, The Ties thatBind:SoldiersandSocieties, in AA.VV., TheRomanArmyasaCommunity.Including PapersofaConferenceheldatBirkbeckCollege,UniversityofLondonon11-12January, 1997, edited by A. Goldsworthy, I. Haynes, Portsmouth 1999, pp. 175-195. 11 Basti pensare alla presunta suddivisione netta di tutte le antiche legioni da 6000 uomini in 6 task forces da 1000 uomini ciascuna, che non trova prove certe in nessuna fonte antica. Il IVdopo,emancanorispostesoddisfacentiaduedomandefondamentali:checosasi preserv,ancheinettarda,delletradizionalistrutturemilitaricheavevanoresoquasi imbattibilelesercitoromano,unodeiprincipalistrumentididominioadisposizione dellimpero?Checosa,invece,andirrimediabilmenteperdutodurantequestatravagliata epocadipassaggio,aprendolastradaaconcezionideltuttonuovenellorganizzazione bellica12?

calcolofueffettuatodaR.GROSSE,RmischeMilitrgeschichtevonGallienusbiszum BeginnderbyzantinischenThemenverfassung,Berlin1920,pp.33-34,inbase allosservazionecheivecchitribuni,chetradizionalmentecomandavanomillesoldati,in epoca tarda si trovavano a capo delle legioni (ma non di quelle limitanee, tuttora comandate da praefecti: vd. J ONES, Iltardoimpero, II, op. cit., p. 878). Questo assunto rimasto per decenniallabasediognidiscussioneinmateria,macalcolirecentifondatisullanalisi incrociata delle fonti hanno dimostrato, al contrario, che non affatto semplice calcolare gli effettivi dei reparti tardi: tra i pi recenti vd. T. COELLO, Unit Sizes in the Late Roman Army, Oxford1996;O.SCHMITT,Strke,StrukturundGenesedescomitatensischen Infanterienumerus, BJ CCI (2001), pp. 93-111. 12 Sulle trasformazioni subite dallesercito romano tra Gallieno, Diocleziano e Costantino (e oltre),indichiamoquisoloipi significativistudidicaratteregenerale:TH.MOMMSEN,Das rmischeMilitrwesenseitDiocletian,HermesXXIV(1889),pp.195-279;GROSSE, RmischeMilitrgeschichte,op.cit.;E.C.NISCHER,TheArmyReformsofDiocletianand ConstantineandtheirModificationsuptotheTimeoftheNotitiaDignitatum,J RSXIII (1923),pp.1-55;E.RITTERLING,Legio,inRE,XII,1(1924),coll.1211-1328;RE,XII,2 (1925), coll. 1329-1829; W. KUBITSCHEK, Legio (der spteren Zeit), in RE, XII, 2 (1925), coll. 1829-1837; E. VON NISCHER, Die Zeit des differenzierten stehenden Heeres (Costantinische Epoche), in J . KROMAYER, G. VEITH, Heerwesen und Kriegfhrung der Griechen und Rmer, Mnchen 1928, pp. 568-609; W. ENSSLIN, Zum Heermeisteramt des sptrmischen Reiches, I, Klio XXIII (1930), pp. 306-325; II-III, Klio XXIV (1931), pp. 102-147; 467-502; H.M.D. PARKER,TheLegionsofDiocletianandConstantine,J RSXXIII(1933),pp.175-189;A. SEGR,EssaysonByzantineEconomicHistory,I:theAnnonaCivicaandtheAnnona Militaris, Byzantion XVI, 2 (1942-43), pp. 393-444 (in particolare pp. 406-438); G.GIGLI, Forme di reclutamento militare durante il basso impero, RAL, ser. 8 II (1947), pp. 268-289; A. PASSERINI, Legio, in Dizionario epigrafico di Antichit Romane, IV, 2 (1949-1950), pp. 549-627(inparticolarepp.622-627);D.VANBERCHEM,LarmedeDiocltienetlarforme constantinienne,Paris 1952;W.SESTON,DucomitatusdeDiocltienauxcomitatensesde Constantin,HistoriaIV(1955),pp.284-296;L.VRADY,NewEvidencesonSome ProblemsoftheLateRomanMilitaryOrganisation, AAntHung IX (1961), pp. 333-396; D. HOFFMANN,DassptrmischeBewegungsheerunddieNotitiaDignitatum,I-II,Dsseldorf 1969-1970;A.DEMANDT,Magistermilitum,inRE,Suppl.XII(1970),coll.553-790;F.DE MARTINO, Storia della costituzione romana, V, Napoli 1975, pp. 438-469; CARRI, Lesercito, art. cit.; R.S.O. TOMLIN, Lesercito del tardo impero, in AA.VV., Il mondo di Roma imperiale. I: la formazione. Parte terza: lesercito, a cura di J ohn Wacher, London-New York 1987, tr. it. Bari1989,pp.121-153;J .M.CARRI,Esercitiestrategie,inStoriadiRoma,III,1:let tardoantica, crisi e trasformazioni, Torino 1993, pp. 83-154; MILAN, Le forze, op. cit., pp. 175-205; H. ELTON, Warfare in Roman Europe AD 350-425, Oxford 1996; SOUTHERN, DIXON, The Late, op. cit.; M.J . NICASIE, Twilight of Empire. The Roman Army from the Reign of Diocletian untiltheBattleofAdrianople, Amsterdam 1998; PH. RICHARDOT, Lafin delarmeromaine, Paris 1998; AA.VV., Larme Romaine de Diocltien Valentinien Ier. Actes du Congrs de Lyon (12-14 septembre 2002), rassembls et dits par Yann Le Bohec et Catherine Wolff, Paris2004;M.WHITBY,EmperorsandArmies,AD235-395,inSWAIN,EDWARDS, Approaching,op.cit.,pp.156-186;Y.LEBOHEC,ArmieguerrieridiRomaantica.Da Dioclezianoallacadutadellimpero, Paris 2006, tr. it. Roma 2008;AA.VV., TheCambridge HistoryofGreekandRomanWarfare,II:RomefromtheLateRepublictotheLateEmpire, VCon particolare riferimento allepoca in gran parte coincidente con la cosiddetta crisi del III secolo13questasituazionedipende,comnoto,dalproblemadellagravepenuriadifonti primarie. Si ritiene che questo periodo, che si estende grossomodo dagli epigoni di Settimio Severo (211-235 d.C.) fino alla seconda Tetrarchia (305-310 d.C.), passando attraverso la lunga serie degli imperatori-soldati, sia stato di capitale importanza per gli sviluppi successivi in ambito militare, dato che proprio i Soldatenkaiser dedicarono la maggior parte delle loro energie al miglioramento dellapparato difensivo e alla cura dei soldati, finendo per essere identificati con le imprese militari contro nemici interni ed esterni14. Purtroppo, per, lo storico deve accontentarsi di lavorare sul poco che giunto fino a noi, e lo sforzo di ricostruzione e interpretazione dei dati in nostro possesso, talvolta ridotti a pochi frustoli disseminati qui e l inmodooccasionaleoaccidentale,nonrisultaaffattoagevole,perdiverseragioni,cos sintetizzabili15. 1) Per quanto riguarda le fonti letterarie16, con lesaurirsi della grande storiografia imperiale dopoleoperedeigreciCassioDioneedErodiano,attivifinoallametdelsecolo17,i problemi presentano essenzialmente una duplice natura:

editedbyP.Sabin,H.VanWees,M.Whitby,Cambridge2007,pp.235-458;AA.VV.,A Companion of the Roman Army, edited by P. Erdkamp, Singapore 2007, passim. 13 Usiamo qui il termine in senso lato, anche se per il tema del presente lavoro gli aspetti della crisi che pi interessano saranno quelli politico-militari, che POLVERINI, DaAureliano, art.cit.,pp.1028;1032-1035identificavaneirapportitrasenatoemilitari.Trattazione classica e imprescindibile della crisi dellimpero romano resta RMONDON, La crisi, op. cit. (in particolarepp.197-227),mapergliaspettisocio-economicieculturalivd.ancheMAZZA, Lottesociali,op. cit.; G.ALFLDY, StoriasocialedellanticaRoma, Wiesbaden 19843, tr. it. Bologna 1987, pp. 227-233. Con particolare attenzione agli aspetti militari vd., da ultimo, LE BOHEC, Larme, op. cit., pp. 175-195. Sulle molteplici, diverse periodizzazioni proposte dagli storici, e sullutilit del concetto di crisi applicato al III secolo, vd. W.LIEBESCHUETZ, Was there a Crisis of the Third Century?, in AA.VV., Crises and the Roman Empire. Proceedings of the Seventh Workshop of the International Network Impact of Empire (Nijmegen, June 20-24, 2006), edited by O. Hekster, G. De Kleijn, D. Slootjes, Leiden-Boston 2007, pp. 11-20, in un volume che raccoglie anche una serie di saggi sugli aspetti economici, politici e giuridici dellacrisi.Perunamappaturamultimedialedellacrisisivedailsito http://mappinghistory.uoregon.edu, sezioni European History - Crisis of the 3rd Century. 14 In generale si veda il classico R. SYME, EmperorsandBiography, Oxford 1971, pp. 194-207; 208-220. Sugli imperatori-soldati considerati come giunta militare, avente nellesercito illirico la propria base di potere, vd. G.BRIZZI, Soldatenkaiser,Illyricianiedaltriproblemi, RSA VIII (1978), pp. 89-115; ID., AncorasuIllyricianieSoldatenkaiser:qualcheulteriore proposta per una messa a fuoco del problema, in DallAdriatico al Danubio. LIllirico nellet greca e romana. Atti del Convegno internazionale, Cividale del Friuli, 25-27 settembre 2003, acuradiG.Urso,Pisa2004,pp.319-342.Perleproblematichedocumentarie,politiche, militari e sociali dellepoca degli imperatori-soldati si segnala, infine, la serie di contributi in lingua tedesca contenuti nei volumi collettanei AA.VV.,DieZeitderSoldaten-Kaiser.Krise undTransformationdesRmischenReichesim3.Jahrhundertn.Chr.(235-284), herausgegeben von K.-P. J ohne, I-II, Berlin 2008. 15AddiritturaLEBOHEC,Armieguerrieri,op.cit.,pp.24;27-32negavalapossibilitdi studiare le trasformazioni dellesercito durante la monarchia militare. 16 Sui problemi posti dalle fonti letterarie, nei secoli III-VI, vd. la sintesi di G. SABBAH, Larme romaine de Diocltien Valentinien Ier. Les sources littraires, in AA.VV., Larme Romaine, op. cit., pp. 31-41. Sulle fonti in relazione al calcolo degli effettivi vd. COELLO, Unit, op. cit., pp. 23-32. VI- i testi che possediamo18 non sono contemporanei agli eventi narrati, ma talvolta sono ad essi posteriori di anche pi di un secolo, pertanto la loro credibilit molto spesso inficiata dainumerosianacronismiedallapresentificazionedellamateriatrattata,quandanche questultima sia tratta da cronache pi antiche e attendibili19; -iriferimentispecificideitestiletterariallesercitodiquestoperiodosonomoltoscarsi, superficiali, talvolta confusi, spesso contraddittori, e mancano quasi sempre di una seppur minima prospettiva diacronica20. 2) La produzione di epigrafi funerarie, da parte di singoli soldati, o di dediche ed iscrizioni commemorative,effettuatedainterirepartimilitariorelativeadessieailoroufficiali,si dirada sempre pi nel III secolo e, cosa ancor pi grave, perde la precisione di scrittura e la

17 Sui limiti di Cassio Dione nel narrare la storia a lui contemporanea vd. F. MILLAR, A Study of Cassius Dio, Oxford 1964, pp. 171-173 (giova ricordare che, per let dei Severi, i libri di Cassio Dione ci sono giunti per la maggior parte in excerpta ed epitomi di et bizantina, sulle quali vd. ibid., pp. 1-4). Su Erodiano come storico di scarso valore sul piano strategico, ma importante testimone dellevoluzione di strutture e composizione dellesercito romano sotto i Severi,vd.G.MARASCO,Erodianoelacrisidellimpero,inANRWII,34,4(1997),pp. 2837-2927 (qui pp. 2876-2880). Sui possibili rapporti tra lopera di Cassio Dione e quella di Erodianovd.F.CASSOLA,Erodianoelesuefonti,inScrittidistoriaantica.Istituzionie politica. II, Roma, Napoli 1994, pp. 37-45. 18Purtroppononsonosopravvissute,senoninqualcheisolatoframmento,lebiografie imperialidiMarioMassimo,attivoinepocasevrianaeinparteconfluitonellaHistoria Augusta (vd. A.R.BIRLEY, MariusMaximus:theConsularBiographer, in ANRW II, 34, 3 (1997),pp.2678-2757),coscomela\.-.c.oegli-u).-odiDexippo,alcuni frammenti del quale si trovano parimenti nella Historia Augusta (su autore, opere e contesto culturale di riferimento vd. soprattutto la ricostruzione di F. MILLAR, P.HerenniusDexippus, J RS LIX (1969), pp. 12-29). 19Ciriferiamo,naturalmente,allaHistoriaAugusta,alleepitomieaibreviaridiIVsecolo (AurelioVittore,Eutropio,RufioFesto),eallesillogistorichedietbizantinacomposteda Zosimo,Malala,Zonara,oltrecheagliautoridistoriaecclesiastica,diapologeticaedi .-o (Eusebio di Cesarea, Lattanzio, Gerolamo, Socrate, Sozomeno, Teodoreto). Come fontecomunepermoltidiquestiscrittori,inparticolarequellidellaHistoriaAugusta,A. ENMANN, EineverloreneGeschichtederrmischenKaiserunddasBuchDe viris illustribus urbisRomae,Philologus,Suppl.-Bd.4,H.3(1884),pp.337-501,teorizzlesistenzadi unaperdutaKaisergeschichte,compostanellaprimametdelIVsec.d.C.daunignoto autore di tendenze filosenatorie. Per una panoramica dettagliata sulle questioni poste dalla storiografia a partire dai Severi e per gli stretti rapporti fra storiografia pagana e cristiana nel IV secolo si vedano, oltre al fondamentale S.MAZZARINO, Ilpensierostoricoclassico, II, 2, Bari 1966, pp. 199-310, gli studi di G. ZECCHINI, La storiografia cristiana latina del IV secolo (daLattanzioadOrosio),inAA.VV.,IcristianielimperonelIVsecolo.Colloquiosul Cristianesimonelmondoantico,acuradiG.Bonamente,A.Nestori,Macerata1988,pp. 169-194ediA.BALDINI,Storieperdute(IIIsecolod.C.),Bologna2000,einoltrelaricca collettaneaAA.VV.,GreekandRomanHistoriographyinLateAntiquity.FourthtoSixth CenturyA.D., edited byG.Marasco, Leiden-Boston 2003, soprattutto nelle parti curate da Winkelmann(pp.3-41),Bonamente(pp.85-125),Birley(pp.127-149),Liebeschuetz(pp. 177-218), Leppin (pp. 219-254), Zecchini (317-345). 20Sipensi,soloperfareunbennotoesempio,alconfusoeanacronisticoaccennoalla presenza di soldati limitanei gi nel periodo di Alessandro Severo: SHA, Al. Sev., 58, 4. La HistoriaAugustaloperatardoanticache,forse,pidiognialtrasiprestaasimili discrepanze: vd. la sintesi di P. SOVERINI, LaHistoria Augusta:problematicheeprospettive critiche,inAA.VV.,CulturalatinapaganafraterzoequintosecolodopoCristo.Attidel Convegno. Mantova, 9-11 ottobre 1995, Firenze 1998, pp. 237-258. VIIpuntualitdinformazionechelavevanocontraddistintaneisecoliprecedenti21.Di conseguenza si contraggono drasticamente, dopo la met del III secolo, anche le possibilit diindagini prosopografichedisingolepersonalitdirilievo22.Perquantoriguarda i diplomi militari, invece, la loro frequenza si fa sempre pi rarefatta nel corso del III secolo, e lultimo esemplare che possediamo risale al 306 d.C.23 3)Ipapiridicarattereamministrativoeprivato,relativiallesercito,risultanosempreuna fontepreziosainquanto,diversamentedaitestiletterari,ecomequelliepigrafici,sono contemporanei alle realt che descrivono, e inoltre consentono di accedere ad informazioni, di carattere organizzativo e fiscale, che presentano un grado di dettaglio sconosciuto ad altre fonti.Purtroppo,giungonoanoiinformaquasisempremutilaodestremamente frammentaria, e sono per lo pi limitati allarea egiziana, la pi idonea alla conservazione del materiale papiraceo24. 4) Le fonti iconografiche vanno considerate sotto due forme25: 21 Soprattutto, scompare luso di indicare lorigo e non sono pi elencate in modo completo e perspicuoletappedeivaricursus.Lacrisidellamodaepigrafica,oepigraphichabit, legata alla crisi del modello urbano classico e al progressivo ridursi dellalfabetismo: vd. G.C. SUSINI, Epigrafia romana, Roma 1982, pp. 165-169; J . LANDER, Roman Stone Fortifications. Variation and Change from the Ist C. AD to the IVth, Oxford 1984, p. 151; M. ABSIL, Larme romaine de Diocltien Valentinien I dans lpigraphie, in AA.VV., Larme Romaine, op. cit., pp. 117-126 (qui p. 121); C. CARLETTI, Epigrafia dei cristiani in Occidente dal III al VII secolo. Ideologiae prassi, Bari 2008, pp. 11-13. Per le fonti epigrafiche ci si avvalsi dei maggiori corporaadisposizione,inparticolareilCorpusInscriptionumLatinarum(CIL)ele InscriptionesLatinaeSelectae(ILS),insiemeallepubblicazioniannualidellAnne Epigraphique (AE). Nel complesso le iscrizioni greche costituiscono una percentuale molto bassarispettoaquellelatine.Leiscrizioniraccolteprovengonosoprattuttodallezone interessatedaattivitmilitare:SiriaeAsiaMinore,Italiasettentrionale,zonarenanae danubiana, Africa settentrionale; in minor misura, invece, da Roma e dallItalia peninsulare. 22 In generale, per i personaggi di rilievo fino al 260 d.C., in particolare comandanti militari e prefetti del pretorio, si far riferimento ai volumi della PIR2. Per quelli vissuti tra il 260 e il 395 d.C., invece, si ricorrer a PLRE I. 23 Vd. lelenco di P. HOLDER, Roman Military Diplomas, V, London 2006, pp. 681-698. 24 In generale sui papiri si veda O. MONTEVECCHI, La papirologia, Milano 19882, 1a ed. Torino 1973.PeridocumentipapiraceidiinteressemilitarenelIII-IVsecolosivedano,in particolare, R.O.FINK, TheStrenghtandOrganizationoftheCohorsXXPalmyrenorum, in The Excavations at Dura Europos Final Report, V, Part I, The Parchments and Papyri, New Haven, 1959; ID., RomanMilitaryRecordsonPapyrus, Princeton 1971; T.C. SKEAT, Papyri from Panopolis in the Chester Beatty Library, London 1964, pp. XXV-XXX; Columbia Papyri IX. The Vestis Militaris Codex, ed. J .A. SHERIDAN, New York 1998; altre notizie in B. PALME, Die rmische Armee von Diokletian bis Valentinian I.: die papyrologische Evidenz, in AA.VV., Larme Romaine, op. cit., pp. 101-115. Di notevole interesse, soprattutto, alcuni papiri di et tetrarchicaprovenientidaOssirincoePanopolielarchiviodellacorrispondenzadiFlavius Abinnaeus,prefettodellalaVPraelectorumdistanzaaDionysias,alcomandodelcomes limitis Aegypti, a met del IV secolo: vd. H.I. BELL, V. MARTIN, E.G. TURNER, D. VAN BERCHEM, TheAbinnaeusArchive.PapersofaRomanOfficerintheReignofConstantiusII, Oxford 1962. Sui papiri come fonti per il calcolo degli effettivi vd. COELLO, Unit, op. cit., pp. 33-42. 25Utili sintesisonoreperibili inM.C.BISHOP,J .C.N.COULSTON,RomanMilitaryEquipment from the Punic Wars to the Fall of Rome, London 1993, pp. 19-32; J . COULSTON, Art, Culture andService:theDepictionofSoldiersonFuneraryMonumentsofthe3rdCenturyAD,in AA.VV.,TheImpactoftheRomanArmy(200BC-AD476).Economic,Social,Political, ReligiousandCulturalAspects.ProceedingsoftheSixthWorkshopoftheInternational VIII- quelle monumentali e propagandistiche, le quali, dopo lerezione degli archi di trionfo di SettimioSevero,vengonomenopercircaunsecolo;inqualchecasorisultanodaiutole raffigurazioni monetali26; - quelle private dei monumenti funebri, dei mosaici e di qualche raro affresco superstite27. Entrambe queste categorie presentano un declino durante il III secolo, non solo per quanto riguardalaquantit,maanchenellaqualit:lefigurepresentanounnumerodidettagli sempre decrescente e tendono a standardizzarsi e a stilizzarsi. Nel complesso, comunque, siriconosceunamaggioreattendibilitalsecondotipodifonteiconografica,inquanto commissionata dai soldati stessi ad artisti liberi dalle influenze stilistiche metropolitane. 5) Gli studi e i rapporti inerenti ai principali siti archeologici saranno qui considerati sotto un duplice aspetto: - architettura di accampamenti, fortezze e torri di guardia28; - tipologie di equipaggiamento militare rinvenuto29.

NetworkImpactofEmpire(RomanEmpire,200B.C.-A.D.476),Capri,March29April2, 2005, Leiden-Boston 2007, pp. 529-561. 26Sullefontiditiponumismaticoperlesercitotardovd.lasintesidiJ .CHAMEROY,La monnaiecommesourcehistoriquedelarmeromainedubas-Empire, in AA.VV., Larme Romaine,op.cit.,pp.139-155.Ingenere,iritrovamentinumismaticicostituisconospesso lunicoriferimentoutileperladatazionedeimanufatti(vd.ilpunto5),oltreadessere indispensabilipervalutarelaprogressivasvalutazionedeldenariusedellAntoninianus argentei: vd. dati e grafici in K. EHLING, Das Mnzwesen, in AA.VV., Die Zeit, II, op. cit., pp. 843-860. 27Percomprenderelimportanzadellefontiiconograficheperildifficilestudio dellabbigliamentomilitareromanotardo,bastascorrereicataloghidiG.SUMNER,Roman Military Clothing (2). AD 200-400, London 2003, pp. 12-24; 33. 28Iprincipalisaggiestudiquiconsideratisono:S.J OHNSON,LateRomanFortifications, London 1983; LANDER,RomanStone, op. cit.; J .NAPOLI, Ultimesfortificationsdulimes, in AA.VV.,LarmeromaineetlesbarbaresduIIIeauVIIes.ColloquedeSaint-Germain-en-Laye.TextesrunisparFranoiseValletetMichelKazanski, Cond-sur-Noireau 1993, pp. 67-76; S. GREGORY, Roman military architecture on the Eastern Frontier from AD 200-600, 3 vols., Amsterdam 1995-1997; J . NAPOLI, Recherches sur les fortifications linaires romaines, Roma1997;AA.VV.,LarchitecturedelaGauleromaine.Lesfortificationsmilitaires, Santander 2006; N. HANEL, Military Camps, Canabae and Vici. The Archaeological Evidence, in AA.VV., A Companion, op. cit., pp. 395-416; G. CASCARINO, Castra. Campi e fortificazioni dellesercitoromano,CittdiCastello2010,pp.179-191.Metteinguardiadairischi dellutilizzo degli scavi dei forti per ricavare informazioni sugli effettivi COELLO, Unit, op. cit., pp. 50-58. 29Sugliequipaggiamentimilitarivd.BISHOP,COULSTON,RomanMilitary,op.cit.;M. FEUGRE,WeaponsoftheRomans,Paris1993,tr.ingl.Stroud2002;I.P.STEPHENSON, Roman Infantry Equipment. The Later Empire, Stroud 1999; S. LUSUARDI SIENA, C. PERASSI, G.FACCHINETTI,B.BIANCHI,Glielmitardoantichi(IV-VIsec.)allalucedellefontiletterarie, numismatiche e archeologiche: alcune considerazioni, in Miles Romanus dal Po al Danubio nelTardoantico.AttidelConvegnointernazionalePordenone-ConcordiaSagittaria,17-19 marzo 2000, a cura di M. Buora, Pordenone 2002, pp. 21-62; S. J AMES, Excavations at Dura-Europos.1928-1937.FinalReportVII:theArmsandArmourandOtherMilitaryEquipment, London 2004. Sulle fabbriche di armi statali del IV secolo, vd. S. J AMES, The Fabricae: State Arms Factories of the Later Roman Empire, in AA.VV., Military Equipment and the Identity of RomanSoldiers:ProceedingsoftheFourthRomanMilitaryEquipmentConference, edited by J .C. Coulston, Oxford 1988, pp. 257-331. IXPurtroppo i reperti, anche ove abbondanti, risultano per lo pi di ambigua interpretazione e datazione,proprioperchspessomancalappoggiodialtrefonti(soprattuttoiscrizioni commemorativeebollilaterizi)necessarieperprecisarnecontestoefunzione30.Questa situazionepucondurre,comegiinpassato31,ageneralizzazioniindebitee,quindi,ad errorididatazionedeimanufatti32,conimportantiripercussionisulquadrointerpretativo generale. Laprospettivadiventapiroseainprogressoditempo,nelcorsodelIVsecolo,pur perdurandoingranparteledifficoltappenadescritte.Inquestepoca,opereparastoriche comeiPanegiriciimperiali33escrittitecniciqualiitrattatidipolemologia34,insiemeal rinnovatosviluppodellastoriografia,nonsoloinformadiepitomi35maanchenella fondamentale opera di Ammiano Marcellino36, nella storiografia classicheggiante greca di IV- 30EfficacesintesidiquestedifficoltinM.REDD,Larmeetsesfortificationspendant lAntiquittardive:ladifficileinterprtationdessourcesarcheologiques, in AA.VV., Larme romaine, op. cit., pp. 157-167. 31Celebreilcasodellatipologiacostruttivaarbitrariamentedenominataquadriburgium,un fortinodiridottedimensioni,caratterizzatodaquattrorobustetorriangolari,aggettantie quadrate,cheperlungotempostatoascrittoesclusivamentealperiodotetrarchico, facendoscheglistoricitraesseroindebiteconclusionigeneralisultipodistrategiadi frontieraimplementatodaDioclezianoecolleghi:vd.REDD,Larme,art.cit.,p.158; AA.VV., Larchitecture, op. cit., p. 157. 32 Sui problemi inerenti alla datazione delle fortificazioni tarde vd. J OHNSON, Late Roman, op. cit.,pp.55-57;S.GREGORY,RomanmilitaryarchitectureontheEasternFrontierfromAD 200-600,I,Amsterdam1995,pp.193-199.Tecnichedidatazioneassoluta,comela dendrocronologia o lesame dei materiali organici rinvenuti in situ attraverso limpiego del 14C, non risultano ancora applicate in modo diffuso. 33SiintendonoquiiPanegyriciLatinidiIII-IVsecoloeidiscorsiencomiasticiingrecodi Libanio e Temistio (IV secolo): sui primi vd. BALDINI, Storie, op. cit., pp. 53-61 e il commento storicodiC.E.V.NIXON,B.SAYLORRODGERS,InPraiseofLaterRomanEmperors.The PanegyriciLatini,Berkeley-LosAngeles-Oxford1994.IPanegiricilatinisarannoinseguito semprecitatisecondolanumerazioneassegnataloro,subasecronologica,inPanegirici latini,acuradiD.LASSANDRO,G.MICUNCO,Torino2000.SuLibanioelesueorazionie letterevd.J .H.W.H.LIEBESCHUETZ,Antioch.CityandImperialAdministrationintheLater RomanEmpire, Oxford 1972, pp. 1-39. Unutile introduzione a Temistio e ai suoi discorsi reperibileinJ .VANDERSPOEL,ThemistiusandtheImperialCourt.Oratory,CivicDuty,and Paideia from Constantius to Theodosius, Ann Arbor 19984. 34 Per let tardoantica e protobizantina ricordiamo lanonimo De rebus bellicis, lEpitoma rei militaris di Vegezio, lo Strategikon dellimperatore Maurizio, anche se nella ricerca saranno citati, tra gli altri, anche il De munitionibus castrorum dello Pseudo-Igino, la 1: o-.- e l|-o;. -oo A`o. di Arriano, tutti risalenti alla prima met del II sec. d.C. Sugli aspetti tecnici,lattendibilitelafortunadellaletteraturaderemilitarianticavd.soprattuttoM. LENOIRE,Lalittraturederemilitari,inAA.VV.,Leslittraturestechniquesdanslantiquit romaine.Statut,publicetdestination,tradition,Genve1996,pp.77-115;G.TRAINA, Polemologia. Considerazioni generali, in AA.VV., Letteratura scientifica e tecnica di Grecia e Roma, Roma 2002, pp. 427-433. Eventuali studi sui singoli trattati saranno segnalati in nota nel corso della trattazione. 35 Vd. nota 19. In particolare, sugli abbreviatori vd. BALDINI, Storie, op. cit., pp. 71-96. 36 Su Ammiano si vedano soprattutto: J . MATTHEWS, LimperoromanodiAmmiano, London 1989,tr.it.Napoli2006;T.D.BARNES,AmmianusMarcellinusandtheRepresentationof HistoricalReality,Ithaca-London1998;L.CRACCORUGGINI,AmmianoMarcellino:un XVIsecolo37einquellacristianadiVsecolo38,permettonounanarrazionestorica evenemenzialepidistesaesicura,einoltremettonoadisposizionedellostoricouna quantitdidatisullesercitocontemporaneodicertosuperiorerispettoalperiodo immediatamente precedente, seppur ancora molto inferiore se confrontata allepoca di Flavio Giuseppe39 o di Tacito40. In pieno IV secolo assistiamo, inoltre, ad un certo rifiorire della pratica epigrafica, anche a livelloprivato41:nesonotestimonianzalocaleecircoscritta,masignificativa,lenumerose iscrizioni funerarie di soldati nellarea di Aquileia e Concordia, che forniscono di nuovo dati importanti sullonomastica, le et, i periodi di servizio e i reparti di appartenenza di moltissimi milites42.Ancheleiscrizionicommissionatedafunzionarilocali,chesovrintendevano allerezione di strutture militari per conto degli imperatori e dei prefetti del pretorio, diventano pinumerose43,epermettonomoltospessodidatareconmaggiorprecisioneisiti

intellettualegrecodifronteallimperoeallasuacapitale, in AA.VV., Culturalatina, op. cit., pp.213-236;G.SABBAH,AmmianusMarcellinus,inAA.VV.,GreekandRoman Historiography,op.cit.,pp.43-84;sullintertestualitelatecnicaallusivaclassicadello storicovd.G.KELLY,AmmianusMarcellinus.TheAllusiveHistorian,Cambridge2008. QualcheelementoutileperlaricostruzionedellesercitodelIVsecoloricavabileanche dalleoperediProcopio,autoredietgiustinianea(sulleconseguenzedellintrecciotra classicismoementalitcristianainProcopiovd.A.CAMERON,ProcopiusandtheSixth Century,London1985;A.KALDELLIS,ProcopiusofCaesarea.Tyranny,History,and Philosophy at the End of Antiquity, Philadelphia 2004). 37ConfluitainZosimoogiuntaciinframmenti:vd.R.C.BLOCKLEY,TheFragmentary ClassicisingHistoriansoftheLaterRomanEmpire:Eunapius,Olympiodorus,Priscusand Malchus, I-II, Trowbridge 1981-1983. 38Vd.G.ZECCHINI,LatinHistoriography:Jerome,OrosiusandtheWesternChronicles,in AA.VV., Greek and Roman Historiography, op. cit., pp. 317-345. 39Descrizionedellequipaggiamentoedellecapacitdellalegioneromanadietflaviae illustrazione dellordine di marcia in IOSEPH., Bell. Iud., III 5; 6, 2; V 2, 1. Commento storico di questi e altri passi in M. GICHON, Aspects of a Roman Army in War According to the Bellum J udaicumofJosephus, in AA.VV., TheDefence ofRomanandByzantineEast, I, edited by P. Freeman, D. Kennedy, Oxford 1986, pp. 287-310. 40Dasegnalare,inoltre,lepocheinformazioniricavabilidascrittiautografidellimperatore Giuliano (alcuni passi delle Orationes e della Epistula ad Athenienses), che fu allievo, tra gli altri, del retore Libanio, e la cui opera in seno allesercito fu senza dubbio importante: vd. la sintesi di I. TANTILLO, Limperatore Giuliano, Bari 2001. 41SullavastaproduzioneepigraficafunerariainlatinonellOccidenteromano,traIVeVII secolo d.C., vd. B.D.SHAW, LatinFuneraryEpigraphyandFamilyLifeintheLaterRoman Empire, Historia XXXIII (1984), pp. 457-497 (qui p. 462 e nota 14). 42NellanecropolidilevantediConcordia,meglionotacomesepolcretodeimiliti,furono rinvenutiben35titulidiIV-Vsecolod.C.riconducibiliasoldatiperiqualipossibile ricostruire i rispettivi corpi di appartenenza (costituiscono da sole circa un quinto di tutte le epigrafi sulle quali reparti dellesercito tardoantico appaiono con la loro denominazione; per le altre 4 iscrizioni di militari di Concordia non indicato il reparto): vd. D.HOFFMANN, Die sptrmischen Soldatengrabschriften von Concordia, Museum Helveticum, XX (1963), pp. 22-57; G. LETTICH, Le iscrizioni sepolcrali tardoantiche di Concordia, Trieste 1983, pp. 34-36; 64-96 (nn. 22-57). Le 20 iscrizioni funebri aquileiesi di et cristiana relative a soldati, invece, sono contenute in IA III nn. 2909-2928. 43 Queste iscrizioni commemorative sono particolarmente diffuse per lepoca di Diocleziano, Costantino e Valentiniano I: vd. J OHNSON, LateRoman, op. cit., pp. 60-66; 253-259. Sulla rinascita dellepigrafia latina imperiale, anche in Oriente, a partire dallepoca tetrarchica, vd. XIarcheologici.Terminainvecedefinitivamente,comegidetto,lapraticadellaconcessione dei diplomi militari. Nello stesso tempo, tornano in auge i grandi monumenti celebrativi imperiali44, dai cui rilievi scultoreispessopossibiletrarre,seppurconlenecessariecautele,datiimportanti sullaspettoancheesterioredeisoldatiinservizio,dalpuntodivistadellabbigliamento45e dellearmiimpiegate,chevannonaturalmentesempreverificati,ovepossibile,coni ritrovamenti archeologici, invero non ovunque numerosi. Daltraparte,infine,larcheologiadelIVsecolotestimonia larinnovataereiterata attivit edilizia nelle fortificazioni di frontiera, che ha lasciato molti segni sul limes, lungo il Reno e il Danubio, in Africa settentrionale, al confine mesopotamico e in Egitto. I regni di Diocleziano, Costantino e dei fratelli Valentiniano I e Valente segnano gli ultimi picchi di questa attivit, che successivamente conoscer il suo definitivo declino. Alletipologiedifontefinquidelineatedobbiamoaggiungerneunaltra,difondamentale importanza soprattutto per il IV secolo: quella costituita dai codici legislativi e dai documenti ufficialiprodottidallacancelleriaimperiale.Irescrittielecostituzioniimperiali,raccoltida Teodosio II46 e Giustiniano47 nel V e VI secolo, sono gli unici riferimenti che permettono di attribuireconunacertasicurezzaadundeterminatoimperatoreuninterventodirettoin materia militare, bench anche in questo caso i testi presentino talvolta difficolt di datazione e sia spesso incerto se trovassero applicazione in tutto limpero o soltanto in una sua parte48. Sempre la volont centralistica dei sovrani, inoltre, ci ha consegnato quel fondamentale ma controverso documento che la NotitiaDignitatum, il pi completo e organico elenco delle

M. CHRISTOL, LpigraphielatineimprialedesSvresaudbutduIVesicleap.J.-C., in AA.VV.,XICongressoInternazionalediEpigrafiaGrecaeLatina.Roma,18-24settembre 1997. Atti, II, Roma 1999, pp. 333-357 (qui p. 356). 44 Si pensi alla base dei Decennalia di Diocleziano nel foro romano, agli archi di Galerio a SaloniccoediCostantinoaRoma,aiframmentiealleriproduzionidellobeliscoedella colonna di Teodosio I a Costantinopoli: vd. BISHOP, COULSTON, Roman Military, op. cit., pp. 19-24. 45 In generale, sullevoluzione dellabbigliamento maschile romano vd. A.T. CROOM, Roman ClothingandFashion, Charleston 2000, pp. 30-72. Sebbene, cme si vedr, labbigliamento militaresubisseimportantivariazioniapartiredalIIIsecoloperinflussobarbarico,nonci sonoproveperstabilireseesistesserodeicostuminazionalideivaripopoliesterni allimpero, come mette in guardia PH.VONRUMMEL, Habitus Vandalorum?ZurFragenach einergruppen-spezifischenKleidungderVandaleninNordafrika,AntTardX(2002),pp. 131-141. 46InparticolareilVIIlibroDeremilitaridelcodiceTeodosiano,perleconsiderazionisul quale rimandiamo a V.GIUFFR, Iuraearma.IntornoalVIIlibrodelcodiceteodosiano, Napoli1979.VanotatocheilVIIlibrodelTeodosianocorrisponde,persistematicae contenuti, alla revisione giustinianea di Cod.Iust. XII 35-48, che si limita ad ampliarlo con legesderemilitari successive al 438 d.C.: vd. GIUFFR, Iura, op. cit., p. 13 e nota 15. In generale, sul Teodosiano vd. lo studio di J .F. MATTHEWS, Laying Down the Law. A Study of the Theodosian Code, New Haven-London 2000. 47 Del Corpus iuris civilis si utilizza in questa sede soprattutto Cod. Iust. XII 35-48 (vd. nota 46), oltre a pochi estratti dei Digesta aventi attinenza con gli argomenti toccati. 48 Vd. J ONES, Il tardo impero, I, op. cit., p. 15. XIIcariche militari e dei reparti dellesercito romano tardo49: seppur composta tra IV e V secolo, lasituazionecheessadelineainpartericonducibilegiallettetrarchica.Maanchein questocasodobbiamofareiconticonunastratificazionediacronicadidatiincuirisulta spesso impossibile collocare temporalmente la nascita di un certo tipo di unit e ricostruirne eventualispostamenti,senzaconsiderareilfattocheildocumentoforniscesoltanto nomenclaturaedislocazionedeirepartialmomentodellaredazione,manessundettaglio sulla loro composizione e sul numero degli effettivi50. 2 Una proposta metodologica: la contemperanza di fonti diverse. Stando cos le cose, se si vogliono tracciare le principali dinamiche evolutive dellesercito romanotraIIIeIVsecolononpensabile,anostroavviso,concentrarelattenzione,per quantoinprofondit,soltantosualcunedelletipologiedifontiindicate,oppuresuun ventaglio di una certa ampiezza ma geograficamente ristretto ad un livello locale-provinciale, come spesso accade di necessit. Sesivuoleusciredallimpasseincuiinevitabilmentecadelindaginesuimutamenti dellesercitoromanodalIIIalIVsecolonecessarioraccogliere,vagliareeconfrontareil maggiornumeropossibilediinformazionisignificative,trattedatuttiitipidifonteeda molteplici aree dellimpero. Soltanto per mezzo di un continuo confronto dei dati cos ottenuti, e di verifiche incrociate, sar possibile delineare alcune costanti51, almeno le pi significative, relative al progressivo divenire dellesercito imperiale nel suo complesso. 49Sivedanoledueprincipaliedizioni:Notitiadignitatum.AcceduntNotitiaurbis Constantinopolitanaeetlaterculaprovinciarum,ed.O.SEECK,Berolini1876,rist.anastat. FrankfurtamMain1962;C.NEIRAFALEIRO,LaNotitiaDignitatum.Nuevaedicincrticay comentario histrico, Madrid 2005. In questultima stato proposto un ordine di successione leggermente diverso di alcuni paragrafi (sulle cui motivazioni vd. ibid., pp. 140-141) rispetto alledizione del Seeck, alla quale ci rifacciamo sempre per i rimandi specifici al documento. 50Vastissimalabibliografiascientificasuquestofondamentalemaancoraelusivo documento: qui basti ricordare G. CLEMENTE, La Notitia Dignitatum, Cagliari 1968 (con pochi ripensamenti in ID., La Notitia Dignitatum: limmagine e la realt dellimpero tra IV e V secolo, inAA.VV.,Istituzioni,carismiedeserciziodelpotere(IV-VIsecolod.C.),acuradiG. Bonamente, R. Lizzi Testa ,Bari 2010, pp. 117-132); E. DEMOUGEOT, La Notitia Dignitatum et lhistoire de lEmpire dOccident au dbut du Ve sicle, Latomus XXXIV (1975), pp. 1079-1134;AA.VV.,AspectsoftheNotitiaDignitatum.PaperspresentedtotheConferencein Oxford, December 13 to 15, 1974, by J .C. Mann, Oxford 1976. Per lo studio delle intenzioni profonde ed implicite del documento, nel contesto lato della cultura politica di V secolo, vd. P.BRENNAN,TheNotitiadignitatum,inAA.VV.,Leslittratures,op.cit.,pp.147-178,che prospettainterpretazionipoiaccoltedaNEIRAFALEIRO,LaNotitia,op.cit.,pp.29-38.Da ultimo,stataprovocatoriamentenegataallaNotitiaDignitatumqualunquefruibilitcome fontestoricadaM.KULIKOWSKI,TheNotitiaDignitatumasaHistoricalSource,Historia XLIX (2000), pp. 358-377. Sulla NotitiaDignitatum come fonte ausiliaria per il calcolo degli effettivi vd. COELLO, Unit, op. cit., pp. 42-49. 51Soloperfaredueesempi(periqualisirimandaaPH.RANCE,TheFulcum,theLate RomanandByzantineTestudo:theGermanizationofRomanInfantryTactics?,GRBS XLIV (2004), pp. 265-326, qui pp. 266-269): il latino rest la lingua con cui erano impartiti gli ordini negli eserciti romani fino al VII sec. d.C., in piena et bizantina (tuttavia J .N. ADAMS, BilingualismandtheLatinLanguage,Cambridge2003,pp.599-623,segnalacomesia XIIICi non significa, naturalmente, ignorare o negare n che certe fonti non possono essere postesullostessopianodialtrequantoavaloreesignificativit,ncheinepocatarda divennero sempre pi accentuate le differenze locali tra quei diversi exercitus regionali che, per forza di cose, componevano lapparato militare romano nel suo insieme. Ecco perch la nostraindagine,seppurimpostatanelmodotestdelineato,hacercatoditenersempre conto di due fattori: -collocarenelgiustocontestodiproduzione-fruizioneleprincipalifontiutilizzate, tenendone in debito conto la vicinanza cronologica agli eventi o ai fenomeni cui si riferiscono, gliscopidegliautori,ilcontestodiriferimento,lefontianterioridellequaliessestessesi avvalgono e quindi, in definitiva, il grado di attendibilit; -valorizzareleparticolaritregionalideglieserciti(ovechiaramemteriscontrabili52), soprattuttoneiperiodidiframmentazionepoliticadellimperoediattuazionedimovimenti centrifughi e secessionisti, solo qualora sia dimostrabile che tali specificit hanno avuto, in progressoditempo,ripercussionisuunoopiaspettidellinsiemedellestrutturemilitari romane, contribuendo a modificarne la facies anche allesterno della singola realt locale. La comparazione sistematica di molti dei frustoli di informazione in nostro possesso, relativi adunsingolofenomenoodevento,nontendeageneralizzareleconclusionipartendo dallanalisi delle diverse situazioni locali, ma piuttosto si sforza di generalizzare le opportune domandetramitelequalipossibiletrovare,successivamente,rispostediversificatenegli studi di carattere locale53. Infatti, il desiderio di comprendere un sistema in profondit e, allo stesso tempo, di isolarlo dagli altri sistemi, si tradurrebbe in obiettivi tra loro incompatibili54.

inappropriato parlare di lingua ufficiale dellesercito; esempi di linguaggi misti tra i soldati anche in Y. LE BOHEC, Lesercito romano. Le armi imperiali da Augusto alla fine del III secolo, Paris 1989, tr. it. Roma 1992, pp. 311-313); inoltre, lo Strategikon dellimperatore bizantino MaurizioinparteimpiegabilecomefonteancheperlesercitodelIVsecolo.Simili considerazioni mostrano chiaramente che, addirittura dopo la fine dellimpero dOccidente, la struttura militare romana e la tradizione ad essa legata restarono fondamentalmente unitarie. 52 Vd. ad es.: R. CAGNAT, Larme romaine dAfrique et loccupation militaire de lAfrique sous lesempereurs,NewYork1975,rist.ed.Paris1913,1aed.Paris1892,pp.747-766;A. ALFLDY,Noricum,London-Boston1974,pp.198-205(alcunibollilaterizirinvenutinel settore occidentale del limes del Norico attestano la presenza di un numerus e di alae non ricordate nella Notitia Dignitatum); A. MCSY, Pannonia and Upper Moesia. A History of the MiddleDanubeProvincesoftheRomanEmpire,London-Boston1974,pp.194-212 (peculiarit dellesercito illirico coordinato dalla base di Sirmium); J .-J . AUBERT, Policingthe countryside:SoldiersandCiviliansinEgyptianVillagesintheThirdandFourthcenturies A.D.,inAA.VV.,Lahirarchie(Rangordnung)delarmeromainesouslehaut-Empire, rassembls et edits par Y. Le Bohec, Paris 1995, pp. 257-265 (declino del coinvolgimento dei militari nel lavoro di polizia a livello locale in Egitto nel IV sec. d.C.); S. DARIS, Lesercito romanodEgittodaDioclezianoaValentinianoI, in AA.VV., LarmeRomaine, op. cit., pp. 237-250 (distribuzione dei reparti egiziani lungo il Nilo e nelle oasi, non presso il limes). 53 Si deve questa suggestione metodologica al Prof. Giovanni Levi (Universit di Venezia), intervenuto il 10 dicembre 2009 nellambito dei seminari della Scuola di Dottorato in Scienze Storiche di Padova con una relazione dal titolo La biografia come genere storiografico. 54 Considerazione espressa in merito allo studio delle frontiere romane (ma applicabile anche in generale) da R. REECE, The Effect of Frontiers, in AA.VV., Studien zu den Militrgrenzen XIVSeilcampospecificodellattivitdellostoricodatodallaesistenzadiinformazionie documenti sul passato che devono essere interpretati e combinati per sapere e capire che cosaavvenuto,eseisingolidocumentinonvengonomaitrattatiinisolamentodallo storico, allora la competenza dello storico si riconosce da ci: che egli non d per certo quello che dubbio e non generalizza il caso isolato []. Egli pu [] cercare i documenti necessari per risolvere i problemi che lo interessano []. Per questo la comparazione cos utile: rappresenta esperienza di altri documenti e di altre situazioni55.

3 Levoluzione nella continuit. La grave lacuna documentaria coincidente col periodo della crisi del III secolo fa s che lo studioso delle istituzioni militari romane si trovi di fronte ad un vistoso gap di informazioni, intercorrente fra due punti pi o meno conosciuti ma distanti tra loro circa 80 anni: da una parte lepoca di Settimio Severo, dallaltra quella della prima Tetrarchia. Il buio che nasconde questampia forbice temporale, durante la quale avvennero mutamenti cruciali per gli sviluppi posteriori56, pressoch completo, con isolati e malsicuri sprazzi di luce. Daltraparte,ilperiodosuccessivo,soprattuttoapartiredallariunificazionedellimpero sotto Costantino, sebbene presenti una situazione documentaria certo pi favorevole, come abbiamo visto, tuttavia comporta una notevole serie di difficolt interpretative, a causa di una certa contradditoriet tra le fonti e della loro frequente reticenza, che le rende talvolta oscure e poco perspicue. La ricerca si quindi strutturata nel solco delle correnti di studio pi recenti, cercando di individuare e precisare, ove possibile, alcuni dei processi di lunga durata attraverso i quali le strutture tradizionali dellesercito romano si sono lentamente adeguate alla nuova situazione di fine III-inizio IV secolo57. Scopocomplessivo,infatti,quellodievidenziare,ricorrendospessoancheallindagine linguistica sul lessico militare, gli elementi di persistenza e i momenti di cesura nel passaggio dal III al IV secolo. Ladozione di questo punto di vista conseguenza del fatto che il precario panorama documentario non permette quasi mai di ascrivere questa o quella riforma ad un determinato sovrano, da additare come responsabile certo di un improvviso e netto cambio di rotta nelle questioni di carattere militare.

Roms, III. 13. Internationaler Limeskongress, Aalen 1983. Vortrge, Stuttgart 1986, pp. 758-759. 55CitazionidaA.MOMIGLIANO,Leregoledelgiuoconellostudiodellastoriaantica,inID., Storia e storiografia antica, Bologna 1987, pp. 15-24 (qui pp. 16-21). 56 Quasi tutti gli studiosi che si sono occupati di esercito tardo riconoscono che questepoca sicuramentestatacrucialeperpiantareigermideimutamentistrutturalicompiutisie ampliatisi durante il IV secolo, ma pochi hanno cercato di precisarne la natura e la portata, limitandosi, di solito, a congetturare in merito alle riforme vere o presunte di Gallieno. 57 Gi SOUTHERN, DIXON, The Late, op. cit., p. IX, segnalavano la necessit di una sintesi che indagasse le tappe di trasformazione dellesercito dal tardo II secolo al pieno IV secolo. XVPerdecenni,alcontrario,loscopoprincipaledellericerchesullesercitotardostato proprioquellodellidentificazioneeattribuzionedelleriformemilitari,vereopresunteche fossero.SindalpionieristicoarticolodiTheodorMommsensullorganizzazionebellica romanatarda58,epoiviavianeglistudidiSeeck,Grosse,Nischer,Ritterling,Kubitschek, Stein, Parker, van Berchem, Seston, Hoffmann59, ovvero dalla fine del XIX secolo fino agli anniSettantadelXX,ilprincipalesforzodeglistudiosiquasisemprestatoquellodi precisarequaleimperatoreabbiacambiatoradicalmenteundeterminatoaspetto dellorganizzazione dellesercito romano. Infinitidibattiti,cheperduranoancoraoggi,sisonoaccesi,adesempio,sullaquestione dellanascitadellacosiddettalgionlgre60:fuoperadiDiocleziano,oppuredi Costantino61? Gli auxilia palatina vanno ascritti allepoca della campagna di reclutamento di Costantino,oppureeranoinpartegistaticostituitidasuopadreCostanzoIeda Massimiano,senonaddiritturadagliimperatoridiIIIsecolo62?Qualesovranointrodussei nuovi reparti-doppi di seniores-iuniores63? Unimpostazione di questo genere va oggi del tutto rivista, per almeno due motivi: - la situazione delle fonti tale da permetterci solo raramente, dalla seconda met del III secolo in poi, lattribuzione di una riforma militare ad uno specifico sovrano; - ci che sembra pi importante da studiare e comprendere, al di l di una paternit che resta spesso dubbia, sono modi, tempi e possibili motivazioni dei cambiamenti in atto, fino alla loro definitiva fissazione. Lo stato degli studi mostra infatti che, dagli anni Settanta in poi, limpegno scientifico si volto ad un approfondimento dei meccanismi operanti nella trasformazione, considerata ora 58 Vd. MOMMSEN, Das rmische, art. cit. 59Vd.SEECK,Geschichte,op.cit.,I,pp.234-268;II,pp.3-52;GROSSE,Rmische Militrgeschichte, op. cit.;E.C.NISCHER, DiocletianundConstantin, Wiener Studien XLII (1921), pp. 188-192; ID., The Army, art. cit.; E. RITTERLING, Legio, art. cit. (1925), coll. 1348-1367;KUBITSCHEK,Legio,art.cit.;STEIN,Histoire,I,op.cit.,pp.54-64;72-73;122-124; H.M.D.PARKER, TheAntiqua LegioofVegetius, CQXXVI (1932), pp. 137-149; ID., The Legions,art.cit.;ID.,AHistoryoftheRomanWorldfromA.D.138to337,revisedwith additional notes by B.H. Warmington, London 1958, 1a ed. London 1935, pp. 269-276; VAN BERCHEM,Larme,op.cit.;ID.,Armedefrontireetarmedemanoeuvre:alternative strategiqueoupolitique?, in AA.VV., StudienzudenMilitrgrenzenRoms,II.Vortrgedes 10.InternationalenLimeskongressesinderGermaniaInferior, Kln 1977, pp. 541-543; W. SESTON,Diocltienetlattrarchie,Paris1946,pp.296-320;ID.,Ducomitatus,art.cit.; HOFFMANN, Das sptrmische, op. cit. 60 Per il termine vd. CARRI, ROUSSELLE, LEmpire, op. cit., p. 176. 61 Si vedano soprattutto gli scritti di Nischer, Parker, van Berchem e Seston citati alla nota 59. 62Sullaquestionevd.soprattuttoC.ZUCKERMAN,LesBarbaresromains:ausujetde loriginedesauxiliattrarchiques,inLarmeromaineetlesbarbaresduIIIeauVIIes. Colloque de Saint-Germain-en-Laye. Textes runis par Franoise Vallet et Michel Kazanski, Cond-sur-Noireau 1993, pp. 17-20; M.P.SPEIDEL, RaisingNewUnitsfortheLateRoman Army:AuxiliaPalatina,DumbartonOaksPapersL(1996),pp.163-170;ID.,TheFour Earliest Auxilia Palatina, RMA I (2004), pp. 133-146. 63 La questione sar trattata al 4.2 del presente lavoro. XVIpi come un fenomeno di lungo periodo che come sequenza di fratture storiche dipendenti dalla volont dei singoli64. Bench gli interventi diretti degli imperatori in materia militare non manchino e siano talvolta documentabili, come avremo modo di vedere, tuttavia negli ultimi quaranta anni linteresse si spostato sulla descrizione dei processi di mutamento, e questo ha permesso di evidenziare molto spesso la continuit o il ritorno di moduli precedenti, anche molto antichi65, pur nellevoluzione costante delle strutture. AutoricomeSpeidel,laRoxan,Traina,Tomlin,Wheeler,Schmitt,Rance,J anniard, Cosme66hannostudiatoindiversisaggibrevi,diportatalimitatamadirilevanza fondamentale, singoli aspetti della questione, ricavando dalle pur reticenti fonti dei dati che sembranoevidenziarediversepersistenzenellorganizzazionedellesercito,nelpassaggio dallanticoaltardoantico:continuitnellanomenclaturaenellefunzionidistrutturee gerarchie, riconversione di reparti gi esistenti in unit nuove ma solo parzialmente diverse, ininterrottavalorizzazionedelletradizionietnichediausiliarieirregolari,tradizionalismodi imperatorichelastoriografiaavevasempreconsiderato,invece,grandiriformatori,ecos via. Ci di cui, nondimeno, spesso si avverte la carenza, anche in studi specifici, lindagine sullecausedellevoluzione,anostroavvisounodeicompitiprecipuidellostorico.Aldil dellecelebritesiluttwakianesuimutamentidellastrategiadellimperocomereazionealla 64 Osservano questo mutamento di indirizzo di studio CARRI, ROUSSELLE, LEmpire, op. cit., p. 621. 65 Non a caso, riguardo a Vegezio, TRAINA, Polemologia, art. cit., p. 433 afferma: forse il suo ritornoalpassatorappresentavainqualchemodouninnovazionenecessariaperisuoi tempi. 66Vd.soprattuttoM.P.SPEIDEL,Stablesiani.TheRaisingofNewCavalryUnitsDuringthe Crisis of the Roman Empire, Chiron IV (1974), pp. 541-546; ID., The Rise of Ethnic Units in theRomanImperialArmy, in ANRW II, 3 (1975), pp. 202-231; ID., Catafractarii clibanarii andtheRiseoftheLaterRomanMailedCavalry,EpigraphicaAnatolicaIV(1984),pp. 151-156(orainID.,RomanArmyStudies,II,Stuttgart1992,pp.406-413);ID.,TheLater Roman Field Army and the Guard of the High Empire, Latomus XLVI (1987), pp. 375-379 (orainID.,RomanArmyStudies,op.cit.,pp.379-384);ID.,TheArmyatAquileia,the MoesiaciLegion,andtheShieldEmblemsintheNotitiaDignitatum,Saalburg-J ahrbuch XLV (1990), pp. 68-72 (ora in ID., Roman Army Studies, op. cit., pp. 414-418); ID., The Origin of the Late Roman Army Ranks, Tyche XX (2005), pp. 205-207; M.M. ROXAN, Pre-Severan AuxilianamedintheNotitia Dignitatum, in AA.VV., Aspects, op. cit., pp. 59-79; G.TRAINA, Aspettando i barbari. Le origini tardoantiche della guerriglia di frontiera, Romanobarbarica IX (1986-87), pp. 247-280 (qui pp. 268-274); R.TOMLIN, TheMobileArmy, in P. Connolly, Greece and Rome at War, London2 1998, 1a ed. 1981, pp. 249-261; ID., The Legions in the LateEmpire,inAA.VV.,RomanFortressesandtheirLegions,ed.R.J .Brewer,London-Cardiff 2000, pp. 159-181;E.L.WHEELER,TheLegionasPhalanx, Chiron IX (1979), pp. 303-318; ID., The Legion as Phalanx in the Late Empire (I), in AA.VV., Larme Romaine, op. cit., pp. 309-358; ID., TheLegionasPhalanxintheLateEmpire(II), RMA I (2004), pp. 147-175;SCHMITT, Strke,art. cit.; RANCE, TheFulcum, art. cit.; S.J ANNIARD, Centuriones ordinarii et ducenarii dans larme romaine tardive (IIIe-VIe s. apr. J.-C.), in AA.VV., The Late RomanArmyintheNearEastfromDiocletiantotheArabConquest.Proceedingsofa ColloquiumheldatPotenza,AcerenzaandMatera,Italy(May2005), edited by A.S. Lewin, P. Pellegrini, Oxford 2007, pp. 383-393; P. COSME, propos de ldit de Gallien, in AA.VV., Crises,op.cit.,pp.97-109.Lanuovaimpostazionesembraimplicitamenterecepitada CASCARINO, SANSILVESTRI, Lesercito, III, op. cit., p. 7 e passim. XVIIcontinua violazione dei confini67, e al di l delle considerazioni sullo sviluppo della cavalleria romana come risposta alle tattiche dei popoli iranici e delle steppe68, poche volte sono stati studiatiimotividitanti,evidenticambiamentistrutturali,conrispostesufficientemente documentate.Cisilimitaperlopiasupposizionitalvoltasupportatedamericonfronti, espliciti o impliciti, con fenomeni od eventi politico-militari della modernit. Sebbeneintalunicasiquestiaccostamentisianointeressantieproficui,nonpossiamo ritenere epistemologicamente valido e scientificamente produttivo il paragone anacronistico trasociet,culture,entitstatalie,diconseguenza,eserciti,appartenentiacontesti geostoricilontanissimi69.Alcuniconcetti,comequellodiriservadivisionale70,gruppoe corpodarmata71,usatidalNischer,furonotrattidalmondomilitarecontemporaneoe applicati impropriamente a quello antico, col risultato di dare per scontata lesistenza di realt ipotizzate a priori e, in ultima analisi, inesistenti al tempo dellimpero romano. Nel cercare le ragioni della rivoluzione dellesercito romano tardo preferiamo attenerci alla lezione di coloro i quali, come Brizzi72, J ames73 e Menndez Argn74, collegano levoluzione 67 Si veda il celebre E.N. LUTTWAK, La grande strategia dellImpero romano, Baltimore 1976, tr.it.Milano1981.TradetrattoridellipotesidiunaGrandStrategyimperialericordiamo soltanto J .C. MANN, Power,Force andtheFrontiersoftheEmpire, J RS LXIX (1979), pp. 175-183;CARRI,Lesercito,art.cit.,pp.451-456;B.ISAAC,TheLimitsofEmpire.The Roman Army in the East, Oxford 1990, pp. 372-418 e passim; A. LEWIN, DallEufrate al Mar Rosso:Diocleziano,lesercitoeiconfinitardoantichi, Athenaeum LXVIII (1990), pp. 141-165; C.R. WHITTAKER, RomeanditsFrontiers.TheDynamicsofEmpire, London-New York 2004, pp. 28-49; accolgono del tutto o in parte le posizioni di Luttwak, invece, A.FERRILL, TheFalloftheRomanEmpire.Themilitaryexplanation,London1986,pp.23-50;E.L. WHEELER,MethodologicalLimitsandtheMirageofRomanStrategy,partI,J ournalof Military History LVII (1993), pp. 7-41; NICASIE, Twilight, op. cit., pp. 172-184; L. LORETO, Per la storia militare del mondo antico, Napoli 2006, pp. 67-81; 85-92. 68 Vd., tra gli altri, E. DARKO, Le rle des peuples nomades cavaliers dans la transformation de lEmpire romain aux premiers sicles du moyen ge, Byzantion XVIII (1946-48), pp. 85-97;VRADY,NewEvidences,art.cit.,p.381;E.GABBA,Sulleinfluenzereciprochedegli ordinamentimilitarideiPartiedeiRomani,inAttidelConvegnosultema:laPersiaeil mondo greco-romano (Roma, 11-14 aprile 1965), Roma 1966, pp. 51-73, ora in Per la storia dellesercitoromanoinetimperiale,Bologna1974,pp.7-42;ID.,Considerazionisugli ordinamentimilitarideltardoimpero,inSettimanedistudiodelCentroItalianodistudi sullaltomedioevo,XV,OrdinamentimilitariinOccidentenellAltoMedioevo(Spoleto,30 marzo-5 aprile 1967), Spoleto 1968, pp. 65-94, ora in Per la storia, op. cit., pp. 43-74 (qui pp. 46-51); BRIZZI, Il guerriero, op. cit., pp. 163-180. Sulle origini scitiche dei Parti vd. STRAB. XI 9, 2, CURT. VI 2, 14; PLIN., Nat. hist., VI 50; ARRIAN., Parth., frg. 1, p. 224 ed. Roos; IUST. XLI 1, 1. 69Sarsuperfluorievocarelillustregiudizioinmeritoallimpossibilitchenellastoriasi ripetano le medesime condizioni, espresso da F.GUICCIARDINI, Ricordi, n. 110: Quanto si ingannonocolorocheaogniparolaalleganoeRomani!Bisognerebbeavereunacitt condizionata come era loro, e poi governarsi secondo quello essemplo []. 70 Vd. NISCHER, TheArmy, art. cit., pp. 5-9; 48. ContraPARKER, TheLegions, art. cit., pp. 178; 180. 71Vd.NISCHER,Diocletian,art.cit.,p.189.ContraNICASIE,Twilight,op.cit.,p.79.Alcuni studiosiimpieganoancoraoggiquestolinguaggio(vd.ades.MILAN,Leforze,op.cit.,p. 202), che in realt non ha specifici corrispettivi in latino. 72 Vd. G. BRIZZI, Iltrattatode rebus belliciselimpiegodelleartiglierieinettardoantica, in ID., Studi militari romani, Bologna 1983, pp. 49-76 (qui p. 71). Vd. inoltre infra, nota 1. XVIIIdegli equipaggiamenti alle mutate esigenze tattiche e pratiche, ai vantaggi economici della nuovaproduzioneinseriedialcuniarmamentinellefabricaestatali,oancoraalle trasformazioni culturali del mondo romano, senza dover ricorrere alla esperienzia delle cose moderneperdarcontezzadelleloroipotesi,mavalendosiunicamentedeidatireperibili nelle fonti antiche, interpretate allinterno del pertinente contesto storico. Allostessomodo,soprattuttosullasciadelrecentelavorodiAlessandroBarberosui barbari nellimpero romano75, il processo del cosiddetto imbarbarimento dellesercito sar qui raffrontato con realt precedenti, tipiche del Principato, e con lausilio degli studi di storia culturale e della mentalit76, per evidenziare sia le persistenze che gli elementi di novit. Ma sicercherdinonindulgereaindebiticonfronticongliesercitiimperialimodernie contemporanei,comehafattoadesempiolavanDriel-Murrayquandohaparagonato lutilizzodiunitetnichenellesercitoromanoconquellochecaratterizzlimpero britannico77.Daltrocanto,irisultatiottenutidaglistudisulletnogenesisarannotenutiben presenti,masfuggendoallatentazionediapplicarealpuntodivistaromanoparadigmi elaborati dallantropologia a distanza di duemila anni78. 4. Scopi e articolazione della ricerca. Per concludere e riassumere, gli snodi salienti e innovativi del presente lavoro partiranno dallageneralizzazioneditredomandedaporreallefonti:quando,comee,soprattutto, perch. I principali fenomeni che riguardano lesercito tardo saranno indagati alla luce di tali quesiti, rispondendo ai quali si cercher di svincolarsi da quelli che la storiografia stessa ha ormairiconosciutoesseremeristereotipistoriografici,comeadesempioilpresunto scadimento dellefficienza militare romana dovuto allimbarbarimento79 o la rapida e precoce trasformazione dei soldati limitanei in milizia contadina priva di addestramento80.

73 Vd. J AMES, The Fabricae, art. cit., pp. 271-273; Excavations, op. cit., pp. 246-251. 74 A.R. MENNDEZ ARGN, Evolucindelarmamentodellegionarioromanoduranteels.III d.C. y su reflejo en las tcticas, Habis XXXI (2000), pp. 327-344. 75 A. BARBERO, Barbari. Immigrati, profughi, deportati nellimpero romano, Bari 2006. 76RicordiamoquisoltantolenotepresentiinY.A.DAUGE,LeBarbare.Recherchessurla conceptionromainedelabarbarieetdelacivilisation,Bruxelles1981;AA.VV., Autocoscienza e rappresentazione dei popoli nellantichit, a cura di M. Sordi, Milano 1992; B. LUISELLI, Storia culturale dei rapporti tra mondo romano e mondo germanico, Roma 1992; A. CHAUVOT, Opinions romaines face aux barbares au IVe sicle ap. J.-C., Paris 1998. 77C.VANDRIEL-MURRAY,EthnicSoldiers:theExperienceoftheLowerRhineTribes,in AA.VV.,KontinuittundDiskontinuitt.GermaniainferioramBeginnundamEndeder rmischen Herrschaft. Beitrge des deutsch-niederlndischen Kolloquiums in der Katholieke UniversiteitNijmegen(27.bis30.06.2001),herausgegebenvonT.Grnewald,S.Seibel, Berlin-New York 2003, pp. 200-217 (qui pp. 201-205). 78 La questione sar approfondita, con le opportune indicazioni bibliografiche, in Appendice. 79SidevesoprattuttoaNICASIE,Twilight,op.cit.,pp.100-116,ilmeritodiaver definitivamente confutato questo luogo comune. 80 Questa tesi fu elaborata principalmente da VAN BERCHEM, Larme, op. cit., pp. 19-21; 100-102,efuunodegliassiportantidellipotesidellaGrandStrategydeltardoimpero(vd. LUTTWAK,Lagrande,op.cit.,pp.227-230),matrovsubitoundetrattoreinSESTON,Du XIXCisiprefiggediampliarelorizzontesualcuniproblemichequestotemastoriografico comporta, fornendo per essi nuove proposte di soluzione che si avvalgono di interpretazioni alternative dei dati raccolti. Le dinamiche evolutive, esaminate da un punto di vista materiale, organizzativo,politicoe,perquantopossibile,economicoesociale,sarannoinserite, naturalmente,nelquadrodelcontestostoricorelativoallamacchinabellicatardoromana, presentata nei suoi diversi stadi di mutamento, in modo che emerga uno sguardo dinsieme il pi possibile organico nelle sue parti. Cronologicamente,illavorostatoarticolatoincinquediversefasistoriche,che presentano peculiarit e problematiche tra loro differenti: dai Severi al 284 d.C.; Diocleziano elaTetrarchia;lepocacostantiniana;daicostantinidiadAdrianopoli;TeodosioIe lemergenzadifineIVsecolo.Ildiversospessore,cronologicoecontenutistico,traquesti periodi dipende sia dalla diversa disponibilit di informazioni in nostro possesso per ciascuno di essi, sia dal ritmo altalenante delle trasformazioni in atto nel corso del tempo81. Tendenzialmente,perogniepocaconsideratasicercherdichiarirealmenoalcunidei seguentiaspetti:problemadelreclutamentoe,quindi,dellimbarbarimento;modifichedella catenadicomando;trasformazionideirepartielorodislocazione;numerodeglieffettivi; interazionitraesercitoesocietcivile;mutamentitatticiestrategici;evoluzione dellequipaggiamento;politichedifrontieraprevalenti.Comovvio,riguardoalprimo periodo, coincidente con la crisi del III secolo, non sar possibile sviluppare singolarmente alcuni di questi punti, a causa della grave lacuna documentaria; allo stesso tempo, tuttavia, peressosarnecessarioillustrareanchealcunedinamichediIIsecolo,perrendere comprensibili i processi in atto. Nellaconclusione,infine,sitirerannolefiladellindagine,perindividuareechiarirequali sianostati,nellanascitaenelconsolidarsidellestruttureedellorganizzazionemilitari romane tarde, gli elementi di persistenza e i momenti di cesura, menzionati gi nel titolo della ricerca. Questo permetter di precisare meglio, nellambito degli studi sul tardoantico, come lesercitoabbiaaffrontatoe,talvolta,generatoiprofondicambiamentipolitici,socialie culturali subiti dallimpero, sia al suo interno sia nei rapporti con lesterno, e quanti di essi fossero in qualche modo ricollegabili a dinamiche che da secoli percorrevano con una certa continuit la vicenda militare e politica romana.

comitatus,art.cit.Oggidecisamenterespinta:ottimasintesidelleconfutazioni,congli opportuni riferimenti bibliografici, in BARBERO, Barbari, op. cit., pp. 163-176. 81 Ad esempio, i circa 30 anni dellet costantiniana occupano da soli un intero capitolo, per il semplicefattocheinquestoperiodosiverificaunaccelerazionenellatrasformazionedei comandi,nellacreazionedinuovitipidiunitmilitarienelreclutamentodibarbari,eal contempoaumentaladisponibilitdidocumentirispettoalleepocheimmediatamente anteriori.Alcontrario,ilregnodiTeodosioIcosituiscesolounsinteticoepilogodellintera ricerca, dal momento che in questo periodo non sono rilevabili fondamentali interventi statali nellapparatomilitare,elunicaquestionedavverorilevantequelladellimpiegodei foederati. 1CAPITOLO 1 Mutamenti dellesercito romano tra i Severi e la fine del III sec. d.C. e situazione allavvento di Diocleziano. 1.1LaconstitutioAntoniniana(212d.C.)dettatadaiproblemidellesercitoe premessa di futuri sviluppi. Occorrepartiredauneventoche,cronologicamente,siponeancoraallepocadel Principato,macheperilsuocarattereuniversalisticosegna,almenoapparentemente,un momento di netta cesura nella storia imperiale romana: il cosiddetto Editto di Caracalla. stato talora postulato che la cosiddettaconstitutio Antoniniana1 abbia riscosso ben poca risonanzapressoicontemporanei,iqualiineffetticihannolasciatoscarsissima documentazione al riguardo2. Tuttavia, nel complesso pare che oggi, soprattutto tra gli esperti didiritto,il212d.C.3siadefinitivamenteconsideratocomeilmomentoincuilacittadinanza romanafuestesa,conunsingoloattolegislativo,aquasituttiisudditidellimpero,con notevoli e immediate ricadute nellambito degli statuti comunitari e del diritto privato4. 1 Esula dagli scopi di queste pagine una rilettura globale di tutta limmensa letteratura prodotta intorno alla constitutio Antoniniana. Pertanto, per una panoramica dei principali scritti ad essa dedicati, si rimanda a F. DE MARTINO, Storia della costituzione romana, IV, 2, Napoli 19752, 1a ed.Napoli1965,pp.777-781,conabbondantebibliografianellenote,eaT.SPAGNUOLO VIGORITA,CittadiniesuddititraIIeIIIsecolo,inAA.VV.,StoriadiRoma,III,1:let tardoantica,crisietrasformazioni,acuradiA.Carandini,L.CraccoRuggini,A.Giardina, Torino 1993, pp. 5-50 (qui p. 5 nota 1). Gli studi utili alla presente indagine, invece, saranno segnalati nelle note successive. 2 Il fatto in particolare stato sottolineato, anche recentemente, per ridimensionare la grande importanzaattribuitadaimodernialprovvedimento:vd.R.MACMULLEN,Noteson Romanization, in ID., Changes in the Roman Empire. Essays in the Ordinary, Princeton 1990, pp. 56-66 (qui pp. 60-61); SPAGNUOLO VIGORITA, Cittadini, art. cit., pp. 5-12; 43-50; ID., Citt e Impero.Unseminariosulpluralismocittadinonellimperoromano,Napoli1996,pp.98-103; 105-109; 136-146. 3Perlediversepropostedidatazionedelprovvedimento,oscillantitrail212eil214d.C.e non dirimenti ai fini della presente indagine, si rimanda alla sintesi di DE MARTINO, Storia, op. cit., p. 777 nota 17. 4Vd.,traglialtri,J.GAUDEMET,Institutionsdelantiquit,Paris1967,pp.528-534;M. TALAMANCA,SualcunipassidiMenandrodiLaodicearelativiaglieffettidellaconstitutio Antoniniana,inStudiinonorediEdoardoVolterra,V,Milano1971,pp.433-560;DE MARTINO,Storia,op.cit.,pp.792-794(doveilprogettodellacostituzioneperascrittoa SettimioSevero);F.JACQUES,J.SCHEID,Romaeilsuoimpero.Istituzioni,economia, religione, Paris 1990, tr. it. Bari 1992, pp. 359-372; L. AMIRANTE, Una storia giuridica di Roma, Napoli1994,pp.563-573;M.MAZZA,Ladinastiaseveriana:daCaracallaaSevero Alessandro,inAA.VV.,Storiadellasocietitaliana,I,3.LacrisidelPrincipatoelasociet imperiale, Milano 1996, pp. 261-317 (qui pp. 275-280); W. LIEBESCHUETZ, Citizen Status and Law, in Strategies of Distinction. The Construction of Ethnic Communities, 300-800, edited by W.Pohl,H.Reimitz,Leiden-Boston-Kln1998,pp.131-152(quipp.131-135);L.DE GIOVANNI, Introduzione allo studio del diritto romano tardoantico, Napoli 20004, pp. 20-36 (ove sonoripreseleposizionidiAmirante);A.BARBERO,Barbari.Immigrati,profughi,deportati nellimpero romano, Bari 2006, pp. 43-44. 2Restaincontestabile,tuttavia,lascarsitdifontichefaccianoesplicitoriferimentoadun provvedimentoemanatodaCaracallaetesoallallargamentodellacittadinanzaromanaai peregrini5. Le tre in questione hanno il pregio di essere contemporanee ai fatti: 1) un frammento del XXII libro Ad edictum del giurista di et severiana Ulpiano, contenuto in Dig. I, 5, 17; 2) il papiro Gissen 40 I, edito nel 1910, contenente in forma fortemente mutila quello che considerato il testo greco della costituzione6; 3) un accenno alle presunte motivazioni fiscali del provvedimento, in DIO LXXVII, 9, 4-57. Fraletre,latestimonianzapistringatamaanchepieloquenteemenocontestata certamente la prima, quella di Ulpiano: in orbe Romano qui sunt ex constitutione imperatoris Antonini cives Romani effecti sunt. stato osservato che una menzione cos fugace sembra sottintendere un modesto impatto del provvedimento di Caracalla nel breve periodo e, inoltre, che esso avesse effetto solo per tutti coloro che abitavano in orbe Romano al momento della sua emanazione: pertanto, successivamente potevano ancora trovarsi dei peregrini allinterno dellimpero, come nel caso di quei soldati di alcuni corpi militari che continuarono a ricevere la cittadinanzapermezzodeidiplomidicongedobenoltreil212d.C8.Alcuni,per,obiettano 5 Vanno esclusi da un elenco cos ristretto sia i passi del retore greco Menandro di Laodicea in De divisione generis demonstrativi (l:. :v.::.-.-. ), 3, 1-2 (per il testo vd. L. SPENGEL, RhetoresGraeci,III,Lipsiae1856,pp.359-367;MenanderRhetor,ed.D.A.RUSSELL,N.G. WILSON, Oxford 1981, pp. 58-75; discussione in TALAMANCA, Su alcuni passi, art. cit.; contra J.MLZEMODRZEJEWSKI,MnandredeLaodiceetlditdeCaracalla,inAA.VV., Symposion 1977. Vortrge zur griechischen und hellenistischen Rechtsgeschichte. Chantilly, 1.-4. Juni 1977, herausgegeben von J. Modrzejewski, D. Lebs, Kln-Wien 1982, pp. 335-363, oracontenutoancheinDroitimprialettraditionslocalesdanslEgypteromaine,Aldershot 1990,XII,addendap.6),siagliaccennigenerici,diffusitragliautoridiIV-Vsecolo, allintegrazione dei peregrini promossa dalla classe dirigente romana (SHA, Sev., 1, 2; AUG., Deciv.Dei,V,17;SID.APOLL.,Ep.,I,6,2;H.WOLFF,DieConstitutioAntoninianaund PapyrusGissensis40I,Kln1976,pp.28-32;SPAGNUOLOVIGORITA,art.cit.,pp.7-8),siai rariaccennicheattribuisconoerroneamenteilprovvedimentooraadAdriano(IOHANN. CHRISOST., Acta apost. hom., 48, 1), ora ad Antonino Pio (Nov. Iust. LXXVIII, 5), ora a Marco Aurelio (AUR. VICT. 16, 12). 6 Per il testo del papiro e per la sua discussa ricostruzione vd. FIRA2 I n. 88, pp. 445-449; J. MLZE MODRZEJEWSKI, Edit de Caracalla conferant aux habitants de lempire le droit de cit romaine(constitutioAntoniniana,212ap.J.-C.),ininP.F.GIRARD,F.SENN,Lesloisdes Romains.7editiondesTextesdedroitromain,II,Napoli-Camerino,1977,pp.478-490, oraancheinDroitimprial,op.cit.,X;J.H.OLIVER,GreekConstitutionsofEarlyRoman Emperors from Inscriptions and Papyri, Philadelphia 1989, pp. 497-498; per la discussione vd. CH.SASSE,DieConstitutioAntoniniana.EineUntersuchungberdenUmfangder BrgerrechtsverleihungaufGrunddesPapyrusGiss.40I,Wiesbaden1958;DEMARTINO, Storia, op. cit., pp. 781-784; WOLFF, Die Constitutio, op. cit., pp. 118-209. 7IlibriLXI-LXXXdellaHistoriaromanadiCassioDionecisonostatiquasiinteramente tramandatidaexcerptadietbizantinaedalleepitomidiXifilinoeZonara.Ilpassoin questionecontenutoinA.G.ROOS,ExcerptahistoricaiussuimperatorisConstantini Porphyrogeniti confecta, II, 2: excerpta de virtutibus et vitiis, Berolini 1910, p. 391. 8Vd.GAUDEMET,Institutions,op.cit.,p.530;SPAGNUOLOVIGORITA,Cittadini,art.cit.,pp.8-10;P.HOLDER,RomanMilitaryDiplomas,V,London2006,pp.681-698.Ilpirecente diplomamilitarechepossediamofurilasciatonel306d.C.adunpretorianoitaliano,Valerio Clemente. Invece, il pi recente diploma di ausiliari che conosciamo datato 203 d.C.: vd. W. 3chedallefontidiIIIsecoloprovenientidallecittdellimperoemergelaconsapevolezza, diffusatraiprovinciali,ancheorientali,didovervivereseguendolordinamentogiuridico romano,rafforzatadalvigoreconcuiirescrittiimperiali,dopolemanazionedellanorma, respinsero i tentativi di far accettare principi contrastanti con il diritto romano9. Laformuladiconcessionedellacittadinanzaedelconubiumpresenteneidiplomimilitari, daltra parte, potrebbe essere spiegata come residuo formulare, utilizzato ancora per quasi un secolosoloperunacombinazionediutilitediarcaismolegale:inaltreparole,idiplomi erano ancora necessari sia perch fungevano innanzitutto da documenti attestanti la honesta missio, con tutti i privilegi che ne conseguivano, sia perch nelle aree militari ai soldati poteva ancora capitare di sposare delle peregrinae alle quali era necessario garantire il conubium; la concessionedellacittadinanza,quindi,restunaclausolatradizionalemaormainonpi necessaria allinterno di un documento per il resto ancora indispensabile10. Il papiro Gissen 40 I la testimonianza pi controversa11. Esso stato approfonditamente studiato da molti specialisti, soprattutto per quanto riguarda la clausola che esclude i dediticii dallaconcessionedellacittadinanza,.[. ].[::]::..-...Purtroppo,proprionellerighe corrispondentiildocumentomoltodanneggiato,enoncancoraunaccordodefinitivoin merito alla corretta restituzione del testo12, n tanto meno sullesatto status giuridico di questi deditizi,mentresembraormaiaccertatalequivalenzadellaclausoladisalvaguardia []:[u:.-o. u. v`.:u]o.13conquellasalvoiuregentium,desuntadalla

ECK,H.WOLFF,EinAuxiliardiplomausdemJahre203n.Chr.,inAA.VV.,Heerund Integrationspolitik.DiermischenMilitrdiplomealshistorischeQuelle,herausgegebenvon W.Eck,Kln-Wien1986,pp.556-575;M.M.ROXAN,RomanMilitaryDiplomas1985-1993, London 1994, pp. 314-315. 9Vd.DEMARTINO,Storia,op.cit.,pp.780-781;AMIRANTE,Unastoria,op.cit.,pp.563-566. Perirescritticui siaccenna,vd.ad es.quellodel215d.C. contenutoinCod.Iust.IV19,2, analizzatodaL.SOLIDOROMARUOTTI,Latuteladelpossessoinetcostantiniana,Napoli 1998, pp. 157-161. 10Vd.A.N.SHERWIN-WHITE,TheRomanCitizenship,Oxford19732,1aed.Oxford1939,p. 388;contraECK,WOLFF,EinAuxiliardiplom,art.cit.,p.575.SecondoB.PFERDEHIRT,Die Rolle des Militrs fr den Sozialen Aufstieg in der Rmischen Kaiserzeit, Mainz 2002, p. 229, i diplomimilitaririmaseronecessarianchedopoil212d.C.soloperlaconcessionedel conubium ai soldati sposati con liberte appartenenti alla categoria giuridicamente inferiore dei Latini Iuniani (Cod. Iust. VII 6, 1, 6; cfr. nota 16), in modo che i figli non ereditassero lo status dellamadre.Senzaapprofondirelaquestione,cilimitiamoaosservareche,dalprospetto complessivodeidiplomimilitaridiIII-IVsecolo,consultabileinHOLDER,RomanMilitary,op. cit., pp. 695-698, emerge che quelli successivi al 203 d.C. non furono pi rilasciati ad ausiliari, masoloapretoriani,soldatidellecoortiurbane,equitessingularesAugustiemarinai.Tra questecategorie,comeaccadevaancheinprecedenza,sololeultimeduericevevanosia civitassiaiusconubiialmomentodelcongedo,mentreleprimedueottenevanosoltantolo ius conubii: per il formulario relativo vd. PFERDEHIRT, Die Rolle, op. cit., pp. 97-107; 229-240. 11 A proposito della difficolt nellidentificazione tra editto papiraceo e constitutio Antoniniana, vd. SHERWIN-WHITE, The Roman, op. cit., pp. 279-287; ID., The Roman Citizenship. A Survey of its Development into a World Franchise, in ANRW I, 2 (1972), pp. 23-58 (qui pp. 55-58); SPAGNUOLO VIGORITA, Cittadini, art. cit., pp. 8-9. 12 Su tali questioni vd. lapprofondita sintesi di DE MARTINO, Storia, op. cit., pp. 784-793. 13 Vd. SPAGNUOLO VIGORITA, Cittadini, art. cit., p. 9 e nota 18. Le due clausole si trovano alle righe 8-9 della costituzione. 4tabulaBanasitana14.Lamaggiorpartedeimoderni,inognicaso,concordasulfattoche questoprovvedimento(contenutonelpapiroinsiemeadaltreduecostituzionidellostesso Caracalla15)riconoscelacittadinanzaromanaatuttigliabitantidelterritorioimperiale,con esclusione dei dediticii, categoria che comprende le popolazioni soggiogate da Roma con atto formale di deditio16. Unavoltaaccoltalacommunisopinioappenadelineata,restacomunquedainterrogarsi sullepossibilimotivazionichespinseroCaracallaadestenderelacittadinanzaromana.Fino ad oggi, infatti, lattenzione degli studiosi si scarsamente soffermata sugli intenti sottesi alla constitutioAntoniniana17.Attraversolanalisidellefonti,integratadaglistudistoriografici attinentiallastrutturadellesercitodelPrincipato,sicercherdidimostrarecomeil 14 La formula contenuta nelliscrizione di Banasa, in Marocco, salvo iure gentis: AE 1971 n. 534;A.N.SHERWIN-WHITE,TheTabulaofBanasaandtheConstitutioAntoniniana,JRS LXIII (1973), pp. 86-98. Ulteriore bibliografia in SPAGNUOLO VIGORITA, Cittadini, art. cit., p. 17 nota 61. 15 Vd. MLZE MODRZEJEWSKI, Edit de Caracalla, art. cit., p. 478. 16QuestovaloredidediticiiespressomoltochiaramentedaGaio,giuristadietantonina: PeregrinidediticiivocanturquiquondamadversuspopulumRomanumarmissusceptis pugnaverunt,deindevictisedediderunt(GAIUS,Inst.,I,14).Iltermineimpiegatoconlo stessovaloreancoraallafinedelIVsecolo:AMM.XX,8,13;XXI,4,8.Unacategoria equiparataaidediticii,manonequivalente,eraquellacostituitadaiLatiniIuniani,liberti macchiatisi di crimini infamanti: GAIUS, Inst., I, 13; 15 (per comodit di consultazione si veda anche F.DELGIUDICE,S.BELTRANI, Dizionario giuridico romano, Napoli 1993, pp. 139; 256). Sulsignificatodeiterminieleinformazioniessenzialiadessirelativevd.G.GAYET,G. HUMBERT, Dediticii, in Dictionnaire des antiquits grecques et romaines, II, 1 (1892), pp. 45-46;A.SCHULTEN,Dediticii,inRE,IV,2(1901),coll.2359-2363;E.DERUGGIERO,Deditio (Dediticii), Dediticiorum numero, in Dizionario epigrafico di Antichit Romane, II, 2 (1910), pp. 1553-1554. Un nesso tra i dediticii delleditto di Caracalla intesi come barbari sottomessi e la presenza di peregrini fino al IV sec. d.C. veniva gi messo in rilievo da A. CALDERINI, I Severi. LacrisidellimperonelIIIsecolo,Bologna1949,p.290;laconfermachecondediticii Caracallaintendesseibarbariperegrini,aiqualisiriservavaildirittodiconcederela cittadinanza,vienedaG.WIRTH,RomeanditsGermanicPartnersintheFourthCentury,in AA.VV., Kingdoms of the Empire. The Integration of Barbarians in Late Antiquity, edited by W. Pohl,Leiden-NewYork-Kln1997,pp.13-55(quipp.32-34),seguitodaPFERDEHIRT,Die Rolle, op. cit., pp. 144-145. 17 Le motivazioni solitamente attribuite allimperatore dagli studiosi sono tre: 1) la necessit di rendere il diritto romano lunica norma giuridica valida in tutto limpero: vd. ad es. TALAMANCA, Sualcunipassi,art.cit.,pp.551-560;JACQUES,SCHEID,Roma,op.cit.,pp.371-372;2) lintento di cattivarsi, attraverso un intervento di tipo filantropico e propagandistico, le simpatie deisudditi:vd.ades.L.PARETI,StoriadiRomaedelmondoromano,V,Torino1960,pp. 420-422; S.MAZZARINO, Limpero romano, II, Bari 19904, 1a ed. Bari 1973, p. 439; C.LETTA, La dinastia dei Severi, in Storia di Roma, II, 2: i principi e il mondo, a cura di G. Clemente, F. Coarelli,E.Gabba,Torino1991,pp.639-700(quipp.674-675);D.S.POTTER,TheRoman EmpireatBay.AD180-395,London2004,pp. 138-139;3) viceversa,larapaceavidit, che avrebbespintoilsovranoadallargarelacittadinanzaperincrementareilbacinodei contribuenti:vd.ades.G.CLEMENTE,Guidaallastoriaromana,Milano1977,p.270(con alcuneriserve).RestaapartelaclassicainterpretazionedatadaM.ROSTOVTZEFF,Storia economicaesocialedellimperoromano,Milano20032(1aed.italianaFirenze1933,1aed. ingleseOxford1926),pp.639-640,secondoilqualeCaracallaintendevanonsolo incrementare i tributi, ma anche aumentare il numero di coloro che potevano essere chiamati adassumereleliturgiemunicipalie,soprattutto,deprimereleclassisuperiori,sebbeneil provvedimento ottenesse scarsi risultati pratici nellimmediato. 5provvedimento del 212 probabilmente celasse scopi legati primariamente alle necessit della difesa dellimpero. Partiamodallasuddettatestimonianzanumero3),quelladiCassioDione,dapprima tralasciata. Lo storico vi afferma che Caracalla decret inoltre nuove imposte, e aument dal 5% al 10% la tassa sulle manomissioni, sulle successioni e su tutti i lasciti, e abol il diritto di successione e di esenzione dalle tasse che era garantito in questi casi per i parenti prossimi: questo fu il motivo per cui rese cittadini romani tutti i suoi sudditi, onorandoli a parole, ma in realt con lintento di aumentare anche con questi mezzi le proprie rendite, dal momento che gli stranieri non dovevano pagare la maggior parte di queste tasse18. Ora,notochelautorenutrivaunaviolentaavversioneperquestoimperatore19,edi conseguenzailgiudiziosullesueazioninonmoltoobiettivo.Perquestaragione, probabilmenteriduttivoaddurretralemotivazionidelprovvedimentodel212d.C.soltanto lavidit. Pi utile, semmai, osservare che una delle tasse che andarono immediatamente a gravaresuineo-cittadini,informaperaltroraddoppiata,fulavicesima(oradecima) hereditatum, ovvero quellimposta che Augusto, nel 6 d.C., destin, insieme allimposta sulle rendite, ad alimentare laerarium militare, la cassa riservata ai premi di congedo dei veterani20 e,probabilmente,utilizzatainseguitopercorrispondereancheglistipendiaaisoldatiin servizio21. Poichsappiamo,datestimonianzeepigrafiche,chelaerariummilitareesistevaancora almeno fino al tempo di Alessandro Severo22, e che la vicesima hereditatum divenne solo pi tardiunasezionedelfiscus23,nullavietaditrarreunaprimaconclusione:Caracalla,con ledittodel212d.C.,nonintendevagenericamenteallargarelimponibile,mavoleva incrementare soprattutto gli introiti statali destinati allesercito. 18DIOLXXVII,9,4-5:. : :`. . : o``. o -o.ovc-o:::.;:, -o. u ; ::-o; o.;:.-c ;uv::.ov:`:u):u:.-o.uv:. -oo`:.v: ..c.-`.-o. :.:o;:v.c:voc;,o;::.o:o;-o.o; o:`:.o;o;:v.u.;o;::::o; .;vouvc-uc..:`:u.. -oo`uco; u ::-o -o. |.o.u; voo; u ; : o ouu, `,. : .., :,. :: v.; v`:.. ou. -o. :- u .uu vc. :.o u; ;:u; o v``o ou. cu:`:., o v:::.;:. La traduzione nostra. 19 Vd., tra gli altri, F. MILLAR, A Study of Cassius Dio, Oxford 1964, pp. 150-160. 20AUG.,Resgest.,17,2;TAC.,Ann.,I,78,2;SUET.,Aug.,49,4;DIOLV,25,2.Lunicoad aversottolineatochesitrattavaditassedestinateallaerariummilitarestato,perquanto statopossibileverificare,M.HASSALL,RomanienonRomani,inAA.VV.,IlmondodiRoma imperiale.III:economia,societereligione.Partenona:lasociet,acuradiJohnWacher, London-New York 1987, tr. it. Bari 1989, pp. 165-184 (qui p. 181). Sullerario militare vd. DE MARTINO, Storia, op. cit., pp. 895-897; M. CORBIER, Laerarium militare, in Armes et fiscalit dans le monde antique. Paris 14-16 octobre 1976, Paris 1977, pp. 197-234. 21 SUET., Aug., 49, 3-4; DIO, LV 24, 9. Contra CORBIER, Laerarium, art. cit., pp. 198-199. 22 CIL VIII nn. 2392; 7049. 23 Su questi punti si veda DE MARTINO, Storia, op. cit., p. 897. 6Unipotesi simile confortata da altri due passi: il primo Dio LXXVI, 15, 224, contenente il presunto,emblematicotestamentopoliticorivoltoinpuntodimortedaSettimioSeveroai duefigli:Andatedaccordo,arricchiteisoldatieinfischiatevenedituttiglialtri25.Aldil della valenza simbolica, pi che storica, di queste parole, bisogna riconoscere che esse ben sintetizzanolarecenteattivitdelsovranomorente,granderiformatoreinambitomilitare,il quale si adoper in ogni modo per migliorare la condizione economica e sociale dei soldati in servizio26.SembraragionevolepensarecheCaracalla,sovranounicodapochimesidopo lassassiniodelfratelloGeta27,nel212d.C.volesseportareacompimentounodegliultimi progetti del padre, reso irrealizzabile dalla morte avve