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L‘ENCICLOPEDIA Dalla nascita alle evoluzioni nel corso dei secoli 1 NATHALIE SACCO COMIS 4^D ISTITUTO

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L‘ENCICLOPEDIADalla nascita alle evoluzioni nel corso dei secoli

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ENCICLOPEDIE CLASSICHE……………… P.3 -NEL PERIODO GRECO…………………………………………………………… P.3 -NEL PERIODO ROMANO………………………………………………………… P.4 ENCICLOPEDIE MEDIEVALI……………… P.5 LA PRIMA VERA ENCICLOPEDIA………………………………… P.6 RINNOVAMENTO DELLA TRADIZIONE…………………………... P.6-7 LA CICLOPAEDIA………………………… P. 8-9 L‘ENCICLOPEDIA FRANCESE……....……. P.10 -DIFFERENZE CON ENCICLOPEDIE PRECEDENTI………………………………… P.11 -ELOGIO ALLA TECNICA…………………………………………………………...... P.12 -UN VALORE AGGIUNTO…………………………………………………………..... P.14 -RISULTATO……………………………………………………………………………... P.17 -IL „GRANDE BUSINNESS“………………………………………………………….... P.18 SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA………………….. P.19

INDICE

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ENCICLOPEDIE CLASSICHENEL PERIODO GRECO

L‘etimologia della parola „ENCICLOPEDIA“ deriva dal greco EN-KY-KLOS PAIDEIA tradotto come „formazione in

circolo“ ovvero completa, in grado di comprendere tutte le discipline. 

Nel mondo classico della Grecia antica l’enciclopedia aveva lo scopo di plasmare individui eticamente e culturalmente pronti ad affrontare la vita pubblica.

Ne abbiamo l’esempio maggiore in Aristotele. Spesso si indica in lui il primo enciclopedista, poiché egli, oltre a individuare filosoficamente i rami del sapere, ha anche accumulato molte informazioni, soprattutto di carattere naturalistico ma anche sociale. Certamente l'opera di Aristotele è stata la più completa

della Grecia classica

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ENCICLOPEDIE CLASSICHENEL PERIODO ROMANO

Tra gli enciclopedisti romani il più importante è di fatto Plinio il vecchio (I secolo), che scrisse la Naturalis historia (la storia naturale), una descrizione in trentasette volumi del mondo della natura che rimase estremamente popolare nell'Europa occidentale per gran parte del Medioevo e fu la base di molte successive enciclopedie.

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ENCICLOPEDIE MEDIEVALI Queste sono un tentativo di saldare gli

ideali educativi pagani con i principi dottrinali del cristianesimo e cercano spesso di proporre la realtà come immagine di Dio.

La realtà è concepita come un insieme finito e quindi interamente descrivibile.

Esempio di questa unione sono per esempio i bestiari. Un bestiario, o bestiarium, è un testo che descrive gli animali, o bestie.

Nel Medioevo si trattava di una particolare categoria di libri, che raccoglievano brevi descrizioni di animali (reali e immaginari), accompagnate da spiegazioni moralizzanti e riferimenti tratti dalla Bibbia.

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LA PRIMA VERA ENCICLOPEDIA Encyclopaedia seu orbis Disciplinarum tam sacrarum quam

prophanarum  Epistemone , "Enciclopedia, o conoscenza del mondo delle Discipline”.

Scritto e pubblicato a Basilea nel 1559 da Paul Scaliach che riprendeva il modello classico (della “formazione circolare”), è probabilmente il primo libro intitolato ”enciclopedia” ed è incentrata sulle discipline umane.

RINNOVAMENTO DELLA TRADIZIONE L‘idea fondamentale (di partenza) è quella di pensare le scienze come

legate le une alle altre. Ad esempio fu il Dizionario storico-critico di Pierre Bayle (1647-1706) che

ispirò Diderot e D‘Alambert. La sua peculiarità era che la ragione di un fatto e la sua critica contraria

erano messe a confronto nella stessa pagina (c‘era quindi spazio per varie interpretazioni).

Si ha quindi un discorso finalemente critico e non solo descrittivo ed espositivo

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Si comincia a mostrare il sapere come una costruzione in continua trasformazione.

Principio che l‘illuminismo (e quindi gli enciclopedisti) fece(ro) proprio.

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La Cyclopaedia (o Dizionario universale delle arti e delle scienze) pubblicata da Ephraim Chambers nel 1728.

Si trattava di un dizionario enciclopedico in due volumi e: -conteneva un'ampia gamma di voci; -era organizzato alfabeticamente; -si affidava al contributo di molti autori; -comprendeva l'innovazione di inserire riferimenti incrociati tra

le sezioni all'interno delle voci. Per questo Chambers è considerato il padre dell'enciclopedia

moderna. (In questo caso non solo di nome ma anche di contenuti)

La Cyclopedia divenne il modello di ogni successiva enciclopedia, in quanto fu tradotta ed imitata. Diapositiva 8

LA CICLOPAEDIA

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LA CICLOPAEDIA

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Inizialmente era stato concepito come traduzione francese del lavoro di Chambers anche il Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, universalmente noto come Encyclopédie, pubblicato a Parigi a partire dal 1751.

L'ambizioso progetto era stato affidato a Denis Diderot con la collaborazione dei più prestigiosi intellettuali del tempo (Rousseau,Voltaire, d'Alembert, Montesquieu, Quesnay ecc.);

L'Encyclopédie, edita da d'Alembert e Diderot, fu pubblicata in 17 volumi di voci e 11 volumi di illustrazioni (pubblicati successivamente). Inoltre cinque volumi erano di materiale supplementare e due d'indici, tutto sotto la supervisione di altri editori.

VOLTAIRE ROUSSEAU DIDEROT D‘ALAMBERT MONTESQUIEU

L‘ENCICLOPEDIA FRANCESE

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L‘enciclopedia di D‘alambert e Diderot (che furono i principali redattori) non era il risultato di singoli individui ma di un intera “società di letterati“.

La sua garanzia di qualità risiedeva proprio in questo: era un luogo di incontro fra metodi e conoscenze diverse (concetto fondamentale del lavoro scientifico e ideale dell‘illuminismo).

L‘opera contava più di 200 collaboratori di diversa estrazione sociale e culturale. Si spaziava dagli ecclesistici che trattavano le sezioni teologiche agli artigiani per quelle manufatturiere e via dicendo.

LE DIFFERENZE CON LE ENCICLOPEDIE PRECEDENTI

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L‘enciclopedia fu prima di tutto un TRATTATO PRATICO, uno studio approfondito dei mestieri e delle professioni, delle tecniche e dei procedimenti di costruzione inclusi i particolari indispensabili relativi alla progettazione, alla meccanica ed alla rifinitura degli oggetti e lavori trattati.

Argomenti sempre trascurati dalle filosofie antiche e rinascimentali.

ELOGIO ALLA TECNICA

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Tutto ciò fu un grande successo soprattutto per la borghesia commerciale e manufatturiera che usò l‘Encicolpedia come strumento per aumentare legittimamente il proprio valore e la propria importanza.

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Le sezioni riguardanti la produzione manufatturiera erano suddivise in vari paragrafi i cui titoli erano divisi a loro volta in due sezione dedicate:

-macchine impiegate; -organizzazione delle lavorazioni. Ogni paragrafo inoltre rimandava ad una o più illustrazioni che si

trovavano a parte neli volumi di tavole. I disegni utillizzati provenivano sia da collezioni private che

pubbliche ed erano o copiati, o modificati con l‘aiuto di specialisti nel campo trattato, tutto ciò con l‘intendo di migliorare il lavoro svolto.

UN VALORE AGGIUNTO L‘uso delle tavole integrative

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Uno dei risultati maggiori fu lo scambio inusuale di competenze diverse tra filosofi, imprenditori, commercianti, tecnici e operai.

Si realizzava quindi uno dei principi cardine della rivoluzione:

L‘OBBLIGO ALLA SPERIMENTAZIONE E ALLA PROVA PRATICA DELLA TEORIA

(in modo che sia ripetibile da chiunque)

RISULTATO

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L‘Enciclopedia fu anche una grande impresa editoriale oltre che culturale, dovuta maggiormente al lavoro dei reddattori.

Si ricorda in particolar modo Louis de Jaucourt che da solo scrisse 17.000 articoli (pari al 35% dell‘intera opera).

Tra il lavoro di copisti, commessi, fatturini, disegnatori, compilatori e redattori, la pubblicazione dell‘Enciclopedia fu costosissima. Nonostante ciò i suoi finanziatori guadagnarono il doppio di

quanto avevano speso per stamparla. Essa alla fine finì sopratutto nelle biblioteche private di

aristocratici, ecclesiastici e della borghesia più ricca.

IL “GRANDE BUSINESS dell‘età dei Lumi“

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BIBLIOGRAFIA Libro di testo

SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA