Leconomia della Cina Giulia Fent & Francisca Zuglian IVB ginnasio.

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L’economia della Cina Giulia Fent & Francisca Zuglian IVB ginnasio

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L’economia della Cina

Giulia Fent & Francisca Zuglian

IVB ginnasio

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Introduzione

Per più di 2000 anni l'economia della Cina si è basata su un metodo feudale, cioè vi erano pochi proprietari terrieri che comandavano moltissimi poveri che lavoravano la terra, ed infine vi era l'Imperatore che dominava su tutti. Dopo la guerra dell'oppio penetrò nel Paese un'economia occidentale; questo evento portò allo sviluppo dei porti e alla costruzione di ferrovie, poiché si potessero scambiare merci più velocemente. Dopo un periodo di sofferenze l'economia della Cina si riprese fino ad arrivare ai livelli di oggi, cioè all'esportazione e importazione di prodotti da tutto il mondo.

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Settori del lavoro

Occupata nel settore primario: 353.640.000

Occupata nel settore secondario: 162.350.000

Occupata nel settore terziario: 189.870.000

Pensionati: 36.900.000 

Disoccupati: 5.750.000

47%

22%

25%

5%1%

settore primario

settoresecondario

settore terziario

pensionati

disoccupati

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Settore primario

I terreni coltivabili non sono molto vasti, misurano solo il 10-15% di tutto il territorio. L'agricoltura è molto legata al commercio visto che molte piantagioni come il riso, vengono esportate in gran quantità. Siccome i terreni coltivabili non erano e non sono molti,i cinesi decisero di sfruttare al massimo i pochi spazi che avevano. Questo metodo portò ad un raddoppiamento del raccolto, ma molto presto i terreni si impoverirono. Il prodotto principale è il riso, per cui la Cina è prima esportatrice al mondo; il mais, invece, occupa circa il 20% delle aree coltivate. Altre colture sono la patata, gli ortaggi e la frutta; tra i semi oleosi si coltivano la soia, gli arachidi, il sesamo e il girasole. Uno dei principali prodotti da esportazione è il tè,inoltre vi è lo zucchero ricavato soprattutto dalla canna da zucchero.

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Settore secondario

• Un altro ramo dell'economia è l'industria pesante di rilievo; è rappresentata dalla produzione di locomotive, trattori, macchinari per l'industria estrattiva e per la raffinazione del petrolio. Particolarmente fiorente nella Cina è l'industria tessile che impiega più di 4 milioni di lavoratori.

• L’industria cinese si sta sviluppando velocemente anche in settori come la microinformatica e le biotecnologie.

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Settore terziario

• Fino alla fine degli anni Settanta il governo forniva alle imprese di stato macchinari e materie prime e la distribuzione della merce era affidata ad agenzie statali. Olio, carne, zucchero, cereali e tessuti erano razionati e venduti a prezzi politici;

• Nel 1979 la Cina abolì alcune restrizioni aprendo la strada all’investimento e a un aumento degli scambi commerciali. I prodotti esportati sono petrolio grezzo e raffinato, tessuti di cotone, seta, riso, suini, prodotti ittici e tè; i prodotti di importazione comprendono macchinari, automobili, fertilizzanti, caucciù e frumento. Il Giappone è il paese con cui la Cina realizza il maggior numero di scambi commerciali, seguito dagli Stati Uniti; tra gli altri si citano la Germania e Singapore.

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Unità monetaria

L'unità monetaria cinese è lo yuan; il sistema bancario è controllato dal Governo, la banca popolare cinese è l'istituzione centrale di finanziamento ed è responsabile dell'emissione di moneta.

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Trasporti

• Una trentina di anni fa, le città cinesi erano percorse da maree di biciclette, mentre le automobili private non esistevano:si incontravano solo quelle degli alti funzionari del Governo.

• Oggi le biciclette sono ancora molto numerose ma si sta verificando un forte boom delle auto.

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Ferrovia Pechino-Lhasa

• "La ferrovia in Tibet ucciderà la nostra cultura“. Secondo il Dalai Lama la linea ferroviaria che collega il Tibet con diverse grandi città della Cina potrebbe, "condurre ad un genocidio culturale" portando nella regione altri lavoratori cinesi. "Una ferrovia, spiega, è sempre molto utile quando viene costruita in un'ottica di sviluppo, non quando è politicamente motivata da un desiderato cambiamento demografico".

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• La ferrovia è progettata "a tappe": la prima è quella di collegare Lhasa, capitale del Tibet, con Xining, città che si trova a 1.956 chilometri di distanza, nella provincia centrale del Qinghai. La linea, che si svilupperà anche oltre Xining, attraversa la catena montuosa che divide il Tibet dalla Cina ad un altitudine di 5.072 metri. Il costo del progetto supera i 4 miliardi di dollari Usa ed il vice premier Zeng Peiyan sottolinea che grazie alla ferrovia vi sarà una grande promozione del turismo.

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• Xu Jianchang, vice direttore generale della Commissione Riforme e Sviluppo del governo regionale tibetano, dice: "L'obiettivo primario della ferrovia è lo sviluppo del Tibet. Quando sarà completa, questa regione vedrà dei cambiamenti economici enormi. Porterà qui persone e progetti capaci, di talento".

• I tibetani temono però che cambiamenti e sviluppo continueranno ad essere gestiti da cittadini Han, ovvero l'etnia cinese che Pechino spinge alla migrazione in Tibet dal 1950, anno in cui l'Esercito di Liberazione popolare ha invaso la regione. Dalla fuga del Dalai Lama e del suo governo in India sono gli stessi Han a gestire le attività commerciali e politiche, divenendo l'elite della regione.

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Alcuni dati… Economia.doc

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Fonti d’informazione

• www.wikipedia.it• www.alphabeto.it• www.tuttocina.it• www.cinaoggi.it

ALTRE FONTI D’INFORMAZIONE:

• Articoli di giornale, enciclopedie.