Le cure e l’ assistenza nel fine vita fra limite e decisione · Il contesto attuale §...

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Le cure e l’ assistenza nel fine vita fra limite e decisione percezione di medici e infermieri P.Di Giacomo,Lami [email protected]

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Le cure e l’ assistenza nel fine vita

fra limite e decisione percezione di medici e infermieri

P.Di Giacomo,Lami [email protected]

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Il contesto attuale

§ allungamento della vita media, § cronicità, § sviluppo della conoscenza scientifica e § Spostamento in avanti del limite della

morte; ampliamento ambito end of life ( Carlet et al.2004),

§ Complessità delle situazioni di fine vita

§ Entusiasmo per la tecnologia spesso

trascura i desideri della persona assistita , la qualità della sua vita, e le considerazioni sugli oneri del trattamento (Hurst et a. 2003; Nelson et al.2006;Rushton et al.2002)

2

Libertà Autonomia Diritti fondamentali della persona

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L’uomo è padrone della propria vita? Può decidere

quando morire? Tutti gli interventi sanitari sono

leciti? Che senso dare alla sofferenza?

Il dibattito attuale si incentra sul se e quando cessare le cure , se continuarle è accanimento terapeutico , se interromperle è lecito o può configurarsi come intervento eutanasico : conflitto etico .

la morte è l’ultimo dei “tabù

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§ introduzione intenzionale attraverso un’azione o un’omissione di un nuovo processo di morte, parallelo e più veloce (anticipatorio o addirittura immediato) rispetto a quello proprio naturale della malattia

§ è pertanto una condotta che si situa innanzitutto sul piano delle intenzioni

§

cessare le cure accanimento terapeutico o eutanasia??

conflitto etico

Una questione terminologica ? Accanimento Terapeutico ….Eutanasia…

“trattamento di documentata inefficacia in relazione all’obbiettivo, a cui si aggiunga la presenza di un rischio elevato o una particolare gravosità per il paziente, con un’ulteriore sofferenza in cui l’eccezionalità dei mezzi adoperati risulta chiaramente sproporzionata agli obiettivi.” C. Manni 1995

n documentata futilità dei trattamenti, n gravosità del mezzo per il malato, n sproporzionalità dei mezzi impiegati

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il termine di accanimento terapeutico (AT) si incontra soltanto nella letteratura dei Paesi neolatini,

non è presenta nella letteratura bioetica di lingua inglese. criterio della futility o therapeutic obstinacy, over treatment,

, aggressive medical treatment, nella gran parte della letteratura troviamo, in riferimento ai casi

di accanimento terapeutico, ¡ life sustaining treatment (mezzi di sostegno vitale), ¡ life prolonging treatment (mezzi di prolungamento della

vita), ¡ treatment refusal (rifiuto dei trattamenti), ¡ treatment withdrawal/ /witholding (sospensione/interruzione

dei trattamenti), spesso utilizzati, tra l’altro, anche per indicare velatamente

l’eutanasia. …

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Accanimento terapeutico

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Il caring :

§ Gli infermieri da sempre e quotidianamente

accompagnano l’assistito nel processo del morire

o “nell’evoluzione terminale della malattia” e le

persone a lui vicine “nel momento della perdita

e della elaborazione del lutto” attraverso

modalità relazionali, atteggiamenti e gesti che

vogliono accogliere, ascoltare, assistere,

comunicare, lenire

§ Pronunciamento IPASVI sul fine vita Roma 16 dicembre 2009

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Le decisioni di fine vita

§ La relazione infermiere-persona assistita si sviluppa anche nell’ ambito delle decisioni di fine vita ,”l’infermiere presta assistenza qualunque sia la condizione clinica e fino al termine della vita all’assistito, riconoscendo l'importanza della palliazione e del conforto ambientale, fisico, psicologico, relazionale, spirituale (CD 2009 ),

§ spesso nella pratica clinica l’ infermiere non viene coinvolto nel processo decisionale , che resta completamente gestito dal medico(Miccianesi et al.2005: Giannini et al 2003)

§ I medici comunemente non sono consapevoli dei problemi etici degli infermieri.(Stroud 2002),(Baggs & Schmitt 1),e la mancanza di comprensione sembra reciproca (Simpson 1997)

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Gli infermieri

§ spesso nella relazione con l’ assistito hanno sentimenti di dissonanza quando ne hanno cura verso la fine della vita (Baggs &, Schmitt 2000;Johnson Oberle & Hughes 2001;Simpson 1997; Kirchhoff et al.2000 ) ;

§ Spesso in disaccordo con le decisioni dei medici: il trattamento è stato interrotto troppo presto o continua troppo a lungo senza reali benefici per la persona(Schmitt 2000; Kirchhoff et al.2000 ;Puntillo et al.2001)

§ Talvolta hanno agito contro la loro coscienza,.(Puntillo et al.2001 )

§ Se in disaccordo con le decisioni, provano angoscia e sentono di contribuire alla sofferenza degli assistiti senza fornire loro alcun beneficio.(Johnson J 2002),Oberle & Hughes 2001; Kirchhoff et al.2000)

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gli infermieri

§ si vedono come collegamento tra i medici ,gli assistiti e le loro famiglie, per spiegare ciò che i medici hanno detto(Stroud 2002).

§ La relazione con i familiari li aiuta a percepire ú come e quali informazioni i membri della famiglia

possono ricevere contemporaneamente

ú a indirizzare le questioni sollevate dai medici in un modo e ad un ritmo che gli assistiti e le famiglie sono in grado di comprendere,(McMillen 2008).

§ L’ assistito e i familiari si rivolgono agli infermieri per le "reali“ risposte correlate alla prognosi e per la loro qualità della vita.(Thelen 2005; Albers et al.2014

( 9

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LE DECISIONI DI FINE VITA: LA PERCEZIONE DIMEDICI E INFERMIERI

• Studio cross-sectional

Obiettivi • Comprendere la rilevanza delle

problematiche di fine vita nella percezione di medici e infermieri

• Identificare le conoscenze , attitudini , credenze vs accanimento e eutanasia,

Raccolta dati: Items del questionario • Caratteristiche anagrafiche • 16 domande chiuse opinioni e

comportamenti accanimento terapeutico vs eutanasiaitems in parte ripresi in parte da altre indagini (1),(2)

Definizione di paziente inguaribile “la cui malattia allo stato attuale non ha speranza di guarigione e le cui condizioni presuppongono un ingravescente deterioramento

(C1)Chiambretto P. & Guarniero Stato vegetativo e accanimento terapeutico: cosa ne pensano i familiari G.I. medicina del Lavoro ed Ergonomia, Pavia, 2007;12-18. G. Come si muore in Italia. Lo studio ITAELD-FNOMCeO , Toscana Medica, n 2, 2008; 14-17.(2) Zaccaro A L’infermiere di fronte alla sofferenza del paziente terminale e all’ineluttabilità della morte tesi di laurea n.p. 2003 relatore P.Di Giacomo non pubbl

Adesione totale 67 %. 73%(263)infermieri, 53%( 80) medici

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LE DECISIONI DI FINE VITA E LA PERCEZIONE DI MEDICI E INFERMIERI :

popolazione

Campione : personale medico e infermieristico realmente in servizio presso T.I , e U.O.con persone in fine vita (475 ) – 324 infermieri /151 medici

• età media – infermieri anni 36,6, DS +- 8,28, – medici anni 43, DS +- 9.

• anzianità media di servizio – infermieri anni 16,73, DS 9,45 , – medici di anni 20,72 con DS 10,68.

• 82,5% infermieri vs 44,4% medici donne

Per alcune domande sono state previste più risposte. Le percentuali assegnate ad ogni risposta sono la somma di tutte le risposte multiple.

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Che cosa s’intende per accanimento terapeutico?

Tabella 1 Inf.ri Medici

a) Insistenza nel ricorso a presidi medici chirurgici che non modificano in modo significativo il decorso naturale e irreversibile della malattia, talora peggiorando la qualità di vita del paziente

45,3% 57%

b) Trattamenti inappropriati per eccesso che hanno come unico effetto quello di prolungare l’ agonia del paziente e/o comportare ulteriore sofferenza e/o rischi elevati

40,7% 38,9%

c) Prestare cure che prolungano la vita di un paziente senza speranza di guarire

13,2% 5,6%

d) Trattamenti sproporzionati ai risultati attesi 4,3% 5,6%

e) Trattamenti finalizzati a provocare la morte dell’assistito 0,4% 0,0%

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Quali dei seguenti interventi secondo lei possono essere configurati come accanimento terapeutico?

Tabella 2 Inf.ri Medici a) Alimentazione e idratazione artificiale 7,9% 4,2% b) Uso del respiratore in caso di necessità in paziente inguaribile 15,6% 19,6% c) Indagini diagnostiche invasive in paziente con breve

aspettativa di vita/inguaribile 69,5% 62,6%

d) Rianimazione cardio-polmonare in caso di peggioramento in pazienti terminali/inguaribili

68,6% 82,1%

e) Terapia importante per patologie croniche a prognosi infausta (es.chemioterapia per le neoplasie, emotrasfusioni)

21,1% 16,8%

f) Interventi chirurgici ad alto impatto in pazienti che hanno una breve aspettativa di vita

61,8% 62,6%

g) Sedazione in paziente in fase terminale 0,8% 0,0% h) Nessuno degli interventi elencati 2,1% 2,8%

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Una persona ha diritto di decidere di non sottoporsi a trattamenti diagnostico terapeutici in presenza di una malattia inguaribile/ in situazione di terminalità …

Infermieri

sempre

86%

solo in

alcune

circostanze

12%

mai

1%

non risponde

1%

Medici

sempre

92%

solo in

alcune

circostanze

7%

mai

1%

sempre

86%

sempre

92%

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Si è trovato nella posizione di prescrivere (medico) o eseguire/assistere (infermiere) a trattamenti

diagnostico/terapeutici sproporzionati in eccesso ai risultati attesi e/o alle condizioni del paziente ?

Medici

mai 25%

spesso

5,6% a volte

69,4%

Infermieri

a volte

65,4%

mai 9,8%

spesso

24,4% a volte

65,4%a volte

69,4%

Ritiene accettabile prescrivere (medico) o eseguire/ assistere a (infermiere) trattamenti curativi importanti e/o invasivi in un paziente inguaribile/terminale?

Infermieri

sempre

11,1%

mai

32,9%

solo in

alcune

circosta

nze

53%

non

risponde

3%

Medici

sempre

1,4%

solo in

alcune

circostan

ze

59,7%

mai

38,9%

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Che cosa s’intende per eutanasia?

Tabella 3 Inf.ri Medici a) Trattamenti sproporzionati ai

risultati attesi 0,8% 0%

b) Trattamenti finalizzati a provocare la morte

dell’assistito

30,3% 54,2%

c) Interruzione delle cure che tengono in vita il paziente in coma irreversibile

25,6% 9,8%

d) Sospendere o limitare un trattamento che avrebbe l’ unico effetto di prolungare la vita del paziente senza speranza di guarigione

40,5% 27,8%

e) Omettere un trattamento efficace la cui privazione causerebbe la morte del paziente inguaribile/terminale

8,5% 12,5%

f) Non risponde 1,3% 4,2%

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Quali dei seguenti interventi secondo lei può essere configurato come eutanasia?

Tabella 4 Inf.ri Medici

a) Interrompere la ventilazione assistita

57,1% 32%

b) Interrompere la nutrizione enterale in un paziente in stato vegetativo

41,8% 41,7%

c) Sedazione in paziente in fase terminale

8,5% 15,4%

d) Interrompere i trattamenti di sostegno vitale

66,2% 47,4%

e) Non intraprendere la rianimazione cardiopolmonare in paziente inguaribile/terminale

32,1% 16,8%

f) Nessuno degli interventi elencati

7,3% 25%

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Medici

a

volte

15%

mai

85%

Infermieri

a volte

15%

mai

77%nr

6%spess

o

2%

Si è trovato nella posizione di prescrivere ( medico ) eseguire una prescrizione terapeutica (infermiere) con l’intenzione di anticipare la

fine della vita in un paziente inguaribile e/o terminale?

a volte

15%

volte

15%

Caratteristiche pz Infermieri Medici

a) Dolore intollerabile 51,1% 44,7%

b) Malattia a prognosi

infausta

60% 62%

c) Paziente senza relazioni

significative

4,8% 10,3%

d) Paziente con HIV 4,8% 3,4%

e) Altro: Depressione 2,4% 6,9%

f) Non risponde 3,3% 3,4%

sentimenti Inf.ri Medici

a) Tristezza 62,8% 44,8%

b) Frustrazione 27,4% 37,8%

c) Rabbia 15,2% 3,4%

d) Approvazione/

Comprensione

23,3% 27,4%

e) Altro: Impotenza 4% 0

f) Altro 1,6% 3,4%

g) Non risponde 4% 6,9%

un paziente ha richiesto di anticipare la fine della sua vita : 50,4% infermieri vs 38,9% .

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Medici

mai

26%

solo in

alcune

circos

tanze

26%

sempr

e

47%

non

rispon

de

1%

Infermieri

solo in

alcune

circos

tanze

22%

sempr

e

60%

non

rispon

de

3%

mai

15%

e

60%

47%

È accettabile che una persona abbia il diritto di decidere/richiedere di anticipare la fine della sua vita in una situazione di inguaribilità/terminalità?

È accettabile su richiesta del paziente non attuare/ interrompere i trattamenti di sostegno vitale ?

Infermieri

mai

22% non

rispon

de

4%

sempr

e

44%

solo in

alcune

circost

anze

30%

Medici

sempr

e

39%

solo in

alcune

circost

anze

39%

non

rispon

de

3%

mai

19%

e

39%e

44%

Itaeld 2007

48 %

Itaeld 2007 64 %

Solarino et al.2011 66 %

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Nelle scelte terapeutiche/ nelle decisioni di fine vita 65% degli infermieri e 66% dei medici ritiene consigliabile l’opinione dei famigliari,

non necessaria 17,9% infermieri vs 25% medici

0%

10%20%

30%40%

50%

60%70%

80%

Det

erm

inan

teC

onsi

glia

bile

Non

nec

essa

ria

Non

so

Non

risp

onde

Infermieri

Medici

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Conclusioni • Riconoscere il proprio limite e il

limite delle cure • La condivisione nell’ equipe del

processo decisionale permetterebbe di identificare tutti gli aspetti della persona, tutti i valori in gioco e di prendere le migliori decisioni per l’ assistito

• valutare le diverse situazioni sotto diversi punti di vista: del paziente, dei famigliari, medico, etico e morale

• Sviluppare gli aspetti relazionali nella presa in carico della persona assistita

• Necessità di formazione

• esistenza del problema • Consapevolezza significato

accanimento terapeutico, minore chiarezza su eutanasia

• presenza di opinioni e atteggiamenti molto diversificati con delle differenze fra le due professioni

• comportamenti disomogenei , fino ad arrivare in modo inconsapevole talvolta al mancato rispetto dei diritti dell’ assistito

• Conferma in parte di dati della letteratura

ulteriori temi di indagine : quali valori sottostano alle diverse opinioni espresse , quali fattori coinvolti e come ridurre il divario fra quello che si dichiara e i comportamenti realmente osservati nella pratica clinica

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R e f e r e n c e s

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§ Non esiste una sola strada per una morte

corretta, ma mille storie personali che, per molte

strade, conducono alla fine della vita.

�Oggi non è l'accanimento

terapeutico che deve

spaventare, ma

l'accanimento con cui si

cerca di censurare, la

domanda di senso

all'esperienza dell'uomo

che, emerge irriducibile

nella malattia.

Mario Melazzini