L'ARCERA N°5

48
NUMERO 2 L’ASSOCIAZIONE DEI CACCIATORI NATURALISTI ANNO 8

description

PERIODICO A DIFFUSIONE GRATUITA PER I SOCI DI AMICI DI SCOLOPAX-ONLUS

Transcript of L'ARCERA N°5

Page 1: L'ARCERA N°5

NUMERO 2 L’ASSOCIAZIONE DEI CACCIATORI NATURALISTIANNO 8

Page 2: L'ARCERA N°5

SO

MM

AR

IO

2

L’ARCERAPERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE

AMICI di SCOLOPAX-ONLUS

-----------------------

Pubblicazione a diffusione gratuita per i soci di AdS

--------------------------------

EDIZIONE CURATA DAL

COMITATO ESECUTIVO COMUNICAZIONE E STAMPA

-----------------------------

PROGETTO GRAFICOAlessandro Tedeschi

----------------------------

CONTACT

AMICI DI SCOLOPAX-ONLUSVIA ROMA, 57

I - 83027 MUGNANO DEL CARDINALE (AV)TEL. 333-4252961

WEB: www.scolopax.ite-mail: [email protected]

Foto in 1a di copertina:

“L’ARCERA SI PALESA” DI PIERRE ROUSSIA

SAFARI SPORT S.A.S.Via Nazionale, 295 - 80059 - Torre del Greco (NA) - Italy

Tel. (+39) 081 739 34 41 Fax (+39) 081 777 38 69www.safarisport.it

e-mail: [email protected]

EDITORIALEEDITORIALE 3

NEWSNEWS 4

CRONACHECRONACHE 6

PROGETTO ALIregALIPROGETTO ALIregALI 10

STUDI & RICERCHESTUDI & RICERCHE 22

ARTE & CULTURAARTE & CULTURA 18

CINOFILIACINOFILIA 27

F.A.N.B.P.O.F.A.N.B.P.O. 24

ANEDDOTIANEDDOTI 40

BENEFIT SOCIOBENEFIT SOCIO 44

Page 3: L'ARCERA N°5

ED

ITO

RIA

LE

3

Cordiale Amicizia Beccacciaia

Alessandro Tedeschi

u na nuova stagione di emozioni è iniziata. Accanto alle ritrovate e care abitudini ed alle scaramantiche ritualità, si rinnova il sogno che alimenta il “Fuoco Sacro” della nostra sana e condivisa passione. Siamo persuasi

infatti che proprio nel concetto di “sana passione” risieda una giusta e valida motivazione per ritenere che l’arte cinegetica possa continuare a perpretarsi nel contesto della società del terzo millennio. Ci piace pensare di poter riconoscere in ognuno i tratti del cacciatore naturalista, un pò cacciatore ed un pò artista impegnato col cuore e con l’anima nel tratteggiare il percorso nobile che si addice a chi pur sapendo di donare la morte, riesce a far emergere ogni volta di nuovo puri sentimenti e la squisita umanità. Eppur sappiamo che non è così. Nella spasmodica ricerca del risultato prevale sovente solo il materialismo e la conta dei morti dove nell’insana ed esclusiva competizione e nell’insaziabile brama necrofi la si lascia cadere nell’oblio la coscienza cinegetica necessaria ad ognuno per conferire al cacciatore un più congruo profi lo nella società del nostro tempo. Tante le storture e notevoli le deformazioni che abbiamo ereditato, così come tante le metastasi che resistono al tempo e che risultano diffi cili da debellare. Il cancro dei beccacciai è la “POSTA INFAME”. Ci si chiede che senso possa avere ancora accettare che i “sanguinari postaioli” possano raccontare dei loro

“numeri” sino a farne vanto piuttosto che vergogna. E che senso può avere per un cacciatore che ama defi nirsi tale abbattere una beccaccia nelle ore crepuscolari quando, con il volo di una farfalla indifesa, si trasferisce da e verso i siti di sostentamento e riposo, ed avere poi la sfacciataggine di dar da mangiare ai propri cani, ai quali null’altro sentiremmo di chiedere se non di mollare ogni volta un giusto morso nel polpaccio “dell’infame padrone”. Le beccacce che muoiono all’aspetto non hanno alcun valore; taccino pertanto i postaioli e provino pure a raccontar meno menzogne a se stessi prima ancora che ai veri cacciatori con i quali non possono tentare di confondersi.Il vero beccacciaio sa che il carniere del bracconiere è sempre più ricco, ma di questo non se ne rammarica. Il vero beccacciaio alimenta la passione nello studio, nella conoscenza e nella educazione del senso estetico, gode della presenza di un amico e torna stanco e contento a casa anche quando non ha incontrato, perchè persuaso che all’indomani il gioco riprenderà e forse la Regina si paventerà.... ....MAESTOSA COME EMERSA DALLE VISCERE DELLA TERRA!

Viva il Cacciatore Naturalista

Caro Amico Beccacciaio,

na nuova stagione di emozioni

Page 4: L'ARCERA N°5

4

NO

TIZ

IE news - news - news - news - news

notizie ...dalla RUSSIAfonte O.N.C.F.S. - réseau Bécasse

4

concessionaria esclusivista per l’area: Campania, Basilicata e Molise dei marchi:FILSON - MAREMMANO - TECNOEST - BERETTI - CHIRUGA - JOKER

Via Vincenzo Janfolla II Trav., 3 - 80145 Napoli (NA)Tel.: +39 081 5853961 - Fax: +39 081 5853961 - Cell: +39 335.1955541

WEB: www.sagnature.itE-mail: [email protected]

concessionaria esclusivista per l’area: Campania, Basilicata e Molise dei marchi:

INGROSSO ARTICOLICACCIA, PESCA, TIRO E TEMPO LIBERO

l a precoce primavera 2008 ha provoca-to un altrettanto precoce arrivo di bec-cacce nei siti di nidifi cazione già dalla

fi ne di marzo inizi di aprile. Nelle regioni di Mosca e Vladimir i picchi della migrazione si sono avvertiti tra la prima e seconda decade di aprile.Il numero dei maschi osservati alla croule nei mesi di maggio e giugno si è collocato nella media degli anni precedenti.

Gli inanellamenti di circa 100 beccacce effet-tuati in alcuni areali della Russia Centrale ha mostrato una media di risultati pari a quella degli autunni precedenti. La percentuale di giovani si è situata intorno al 65 /70 %.

Per quanto riguarda la migrazione post-nu-ziale non è stato avvertito nessun picco di mi-grazione. Esso si localizza di solito nei primi giorni di ottobre fi no al 20 dello stesso mese.L’assenza di temperature sotto lo zero nella

zona di Mosca e St. Petersburg e le tempera-ture insolitamente dolci per la stagione hanno provocato una umidità particolarmente forte sia nelle aree boschive che nelle praterie, ciò ha certamente contributo a ritardare la mi-grazione ed a distribuirla in un periodo più lungo del normale. Questo fenomeno è stato osservato anche su altre specie di migratori (oche).

In conclusione le informazioni raccolte in Russia incitano ad un cauto ottimismo per la stagione in corso anche se risulteranno condi-zionate dall’evoluzione delle condizioni meteo che si avvicenderanno sino agli inizi di dicem-bre e che riverseranno gli uccelli migratori negli areali di svernamento.

fonte O.N.C.F.S. fonte O.N.C.F.S.

Page 5: L'ARCERA N°5

5

NO

TIZ

IEN

OT

IZIEnews - news - news - news - news

Lo scorso 22 giugno 2008 in occasione della Esposizione canina organizzata dal Circolo Fe-dercaccia di Nola, Amici di Scolopax-onlus ha offerto la propria partecipazione portando il proprio gazebo all’interno dell’area che ha ospitato l’esposizione cinofi la nazionale.

La nostra presenza ha avvalorato l’ottima amicizia nel segno della consolidata collaborazione con il gruppo di cacciatori che fanno riferimento alla sezione comunale FIDC di Nola (NA).L’ottima organizzazione messa in campo dai ben volenterosi ragazzi del circolo ha mostrato, qualora ce ne fosse bisogno, che laddove ai sani proponimenti fanno seguito le necessarie capacità, le inequi-vocabili volontà e la pura passione, i risultati non tardano ad arrivare. La caldissima domenica di giu-gno ha visto la presenza di un congruo numero di cani provenienti da molte regioni d’Italia e seppur il caldo torrido ha messo a dura prova sia i cani che conduttori, giudici ed avventori, la manifestazione ha potuto raccogliere i migliori consensi ed un buon successo di pubblico. Nel-la nostra affermata espressione di sensibilità per tutte le forme di attività votate al sociale, auspi-chiamo di poter assistere sempre più sovente ad iniziative del genere nate e vissute nello spirito

Page 6: L'ARCERA N°5

6

FURTI DI CANI...a volte ritornano!!

CR

ON

AC

HE

Le battaglie civili corrono il rischio di apparire talvolta come delle crociate i cui obiettivi evidenziano realistiche diffi coltà e diffi cile interpretazione, ed i risultati diventano in taluni casi d’impossibile soluzione.Il furto dei cani da caccia rappresenta più che una piaga sociale un cancro maligno diffi cile da estirpare.In ogni angolo d’Italia si annida qualche metastasi capace di nuocere a persone perbene calpestando e violentando uomini e sentimenti. Non si contano i casi di furti perpetrati dai “soliti ignoti” e solo raramente si è dato di assistere a “causali ritrova-menti” e costose restituzioni.Il mercato dei cani rubati è indubbiamente alimentato da atavici istinti di possede-

re anche ciò che non si appartiene. Nella pratica il concetto di proprietà viene svilito ed annullato secondo logiche e meccanismi di autentico brigantaggio. Esso si diffonde e pro-spera in un contesto di malessere sociale dove si perdono talvolta an-che le tracce dei sani principi di vita posti a guida e tutela della civiltà del nostro tempo.In vero chi acquista e detiene un cane rubato o di indubbia origine e/o provenienza rappresenta a no-stro avviso la più chiara ed evidente espressione di malvivenza e diso-

nestà, più ancora degli stessi lestofanti e farabutti interpreti materiali dei furti ed inferiori per responsabilità solo ai mandanti, vero lerciume del nostro mondo, vergogna e sgor-bio della nostra società.Purtroppo nelle fecciose logiche delinquenziali e nelle omertose connivenze si consu-mano quei delitti e quelle violenze ai danni di animali e proprietari che nel dolore delle violenze subite e nello sconforto dell’impotenza possono solo denunciare e lottare.Il personale impegno votato al ritrovamento del mio setter inglese ha voluto rappresen-tare la voce e la disperazione ma anche la volontà e la dignità dell’uomo a favore del diritto e della legalità.Molti ricorderanno le lenzuola dipinte di vernice esposte sui campi delle prove cinofi le di diverse località italiane (Lago Laceno – Roccaraso – Campo Felice), gli articoli pubblica-ti su diversi quotidiani (Mattino – Libero - ecc.) e sulle testate giornalistiche del settore (Gazzetta della Cinofi lia – Sentieri di Caccia – Quattro Zampe), la perpetua presenza

nestà, più ancora degli stessi lestofanti e farabutti interpreti materiali dei furti ed inferiori

su diversi siti Internet, sino alle veementi note di Bruno Modugno dal canale Caccia e Pesca di Sky ed al servizio su RETEQUATTRO nel-la trasmissione “Attenti al Lupo” condotta da Edoardo Raspelli.Ebbene la conoscenza e la diffusione a livello nazionale della problematica ha sortito diversi tangibili effetti. Indubbio e determinante bene-fi cio è stata l’attenzione delle Forze dell’Ordi-ne alla problematica.Così nel tempo le indagini dei Carabinieri del Comando Stazione di Baiano (AV) si sono pro-gressivamente estese a diverse località ita-

Page 7: L'ARCERA N°5

CR

ON

AC

HELa storia infi nita di ROSS

7

liane. E’ nel corso dell’estate del 2008 che i Carabinieri di Afragola al comando del Ma-resciallo Del Vecchio iniziano ad occuparsi del caso dei set-ter inglesi rubati.Il 4 agosto 2008 a seguito di una brillante ed effi cace azio-ne dei Carabinieri, il coman-dante della stazione di Afrago-la mi telefona e m’invita a fare il riconoscimento del setter in-glese che a loro avviso essere il mio ROSS che nel secondo rapimento, che durava da cir-ca 14 mesi, veniva detenuto da persone della stessa città poi denunciate alle autorità competenti.Strano destino ed incredibi-le storia quella di Ross set-ter inglese nato in casa del compianto Lorenzo Fanti, ot-tima persona ed eccellente beccacciaio ancorché storico segretario del Club della Bec-caccia, da una sua cagnina dell’epoca Baghera, e da uno stallone molto famoso negli ambienti dei beccacciai, il Fa-loò di Giancarlo Bravaccini.Fu proprio Giancarlo che mi fece dono di quel setter mie-lato dagli occhi dolci in quel-la disgraziata primavera del 2000.

Come può un uomo solo legare parte della sua vita e del suo stesso destino ad un cane entrato per caso nel-la sua vita? Di vero l’approccio avvenne nell’estate precedente, ma questo probabilmente nemmeno Giancarlo lo potrebbe rammendare. Nel luglio del 1999 trovandomi in Italia per un breve soggiorno sulla riviera romagnola deci-si di andare a salutare l’amico beccacciaio facilmente raggiungibile dalla località dove soggiornavo. Nel retro di un capannone mi mostrò, ricordo bene, due cuccio-late che dividevano insieme quello spazio. Erano tutti molto graziosi quei cuccioli di setter e tutti bianco nero, uno solo era bianco arancio e si distingueva. Alla mia domanda circa quel cagnolino Giancarlo mi rispose

sorridendo che “non dovevo nemmeno guardarlo” perché quello era un cane che voleva tenere per sé.Il destino volle invece che, quando nell’an-no successivo mi ritrovai perso nel dolore delle mie tragedie, quel cane entrò in casa mia e divenne il compagno delle mie ango-scianti solitudini.Insieme a mia fi glia Joyce amante dei ca-valli e degli animali avevamo deciso di ri-tornare a circondarci dei nostri beniamini così da soddisfare le nostre condivise pas-sioni. Giancarlo deciso a regalarmi un suo cane a quell’epoca insisteva di non avere il cane per me, ma alle mie insistenze e

Page 8: L'ARCERA N°5

8

CR

ON

AC

HE

capite le circostanze mi invitò a pas-sare da casa sua e prelevare dai suoi box l’unico cucciolone bianco arancio che purtroppo ancora immaturo non dimostrava particolari inclinazioni ve-natorie. Si dice che i fi gli dei gatti cacciano i topi, e così è stato anche per Ross il cui vero nome anagrafi co è Cile. Sia il papà Faloò che la mamma Ba-ghera erano due specialisti beccacciai

ed il cucciolone dai forti toni di arancio del suo mantello ( rino-minato ROSS proprio a causa delle tonalità del suo mantello ) divenne poi, oltre ad un compagno di vita e di passione anche un ottimo ed, a quanto pare, apprezzabilissimo ausiliare con il tarlo della beccaccia.

Il destino non è stato generoso con noi.

Joyce non ha mai potuto vedere il colore del mantello di Ross ma solo accarezzarne le lunghe e morbide frange setose. Io non ho potuto godere della vita e della compagnia di Ross perché metà della sua esistenza Ross l’ha vissuta in mano a dei farabutti delinquenti che in mezzo alla società civile, senza vergogna e senza dignità continuano a spacciarsi per persone perbene, presuntuosamente ignari di essere universalmente riconosciuti solo come dei volgari ladri di cani. Feccia!

TATUAGGI E MICROCHIPIl Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali con l’ordinanza del 06 agosto 2008 (Gazzetta Uffi ciale del 20/08/08) ha emanato le nuove norme in materia di identifi ca-zione e registrazione della popolazione canina. In pratica a tutti i cani dal secondo mese deve essere applicato un microchip idoneo ad identifi care l’animale ed il suo proprietario/deten-tore. Tutto bene per la lotta al randagismo e la gestione della popolazione canina. Purtroppo si è pensato anche che il microchip potesse sostituire integralmente il vecchio e caro tatuag-gio che l’ENCI assegnava ad ogni animale dotato di pedigree. Per l’amor di Dio non che il tatuaggio fosse la panacea a tutela di tante anomalie e qualche irregolarità, ma eliminare il tatuaggio a favore dell’uso esclusivo del microchip è parso un passaggio a dir poco rischioso se non pericolosamente compromettente per la gestione della selezione canina ancor prima che a tutela della proprietà.La vulnerabilità del microchip è pubblicamente riconosciuta ed è palese la pericolosità deri-vante dal fatto che ad una facile estrazione, come fosse una spina di rose, possa far seguito la reintroduzione in diverso animale. Nel caso di furto di animali questo aspetto diviene determinante e di ancor più diffi cile gestione. In tale ottica una più razionale tutela degli animali e della selezione dovrebbe imporre anche la marchiatura del tatuaggio e ciò non solo nell’orecchio, ma auspicabilmente anche nell’interno coscia.Nella pratica, anche una “perfetta” abrasione del tatuaggio lascerebbe una evidente traccia di manomissione e ciò potrebbe rappresentare un valido elemento per un sequestro cautela-tivo da parte della magistratura. Le moderne e praticate analisi del DNA potrebbero fare in tal caso il resto a tutela della proprietà e della cinofi lia.ROSS DOCET!

Page 9: L'ARCERA N°5

9

E’ notoria la posizione dell’AIW, ma soprattutto per-sonale di Franco Zunino, in merito alla provenien-za dei lupi che hanno colonizzato le Alpi; cioè, la loro provenienza da liberazione di individui di razze centro-europee (e forse anche asiatiche!) da parte di naturalisti francesi, e non già per colonizzazione spontanea da parte di lupi di provenienza italiana (centro e sud Italia).Sono trascorsi gli anni, ed ormai sembra consolidata per tutti questa tesi, anche da parte delle organizza-zioni venatorie che pure, all’inizio, contestarono la tesi “buonista” del ritorno naturale. Che questa tesi sia la rappresentazione di un fatto reale è ancora tutta da dimostrare, e restano a confronto chi giusti-fi ca la naturalità del Lupo appenninico divenuto al-pino sulla base del DNA (tratto da analisi che, però, sono anch’esse estremamente discutibili), e chi cita, a prova della liberazione di individui tenuti in cat-tività, l’estrema domesticità dei lupi “alpini” (ogni anno comprovata da facili avvistamenti, anche a breve distanza) nonché la loro diversa conforma-zione fenotipica e colorazione del mantello.Ma, come si suole dire, il tempo è galantuomo, e la verità sta cominciando ad uscire alla luce del sole (benché molti fi lmati e riprese fotografi che siano stati da tempo “segretati” in quanto comprovanti proprio la variegata difformità fenotipica ed anche comportamentale di questi lupi). E sta cominciando ad uscire all’aperto, grazie proprio ai fautori della tesi del “ritorno naturale”. Uno dei giornali che la sposò fi n dall’inizio è stata la rivista “Piemonte Par-chi” della Regione Piemonte. Ebbene, nel numero 117 del Luglio 2008, a pagina 12, in un articolo ri-guardante il perché della presenza del lupo nelle Alpi piemontesi, sono state pubblicate due fotografi e dimostrative di una evidente diversità, illustrate con la seguente eloquente didascalia: “In questa pagi-na, in alto: lupo italiano in abito invernale; sotto, lupo italiano degli Appennini”. Entrambe dell’au-tore R.Valterza.E’ incredibile come con questa didascalia si sia riu-

scita, nella sua pochezza, a smentire tutto quanto è scritto nell’articolo stesso ed in tutti gli articoli pre-cedenti, nonché nelle tante dichiarazioni in merito al perché del supposto “ritorno naturale”!Se un ritorno naturale c’è stato, come tutti sosten-gono, per quale ragione si è tenuto a precisare che nelle foto sono illustrati due lupi di diverso fenotipo, e, addirittura, è stato ribattezzato come “Lupo ita-liano” proprio quello che ha il fenotipo del lupo al-pino che, appunto è diverso dal Lupo appenninico? Se i branchi di lupi alpini hanno avuto origine dal supposto fenomeno dispersivo (che lo stesso articolo defi nisce “espansione naturale tutt’ora in corso”), come si spiega questa diversità?A parte poi il fatto che il fenomeno “dispersivo”, mai provato inconfutabilmente, non solo non è mai stato in atto, ma meno che mai lo è stato negli ultimi anni da quanto la polemica sulla loro provenienza si è sopita: in Provincia di Savona, non esistono da anni tracce del suo passaggio, come non ve ne furo-no negli anni della supposta colonizzazione. Però le Alpi franco-piemontesi oggi sono piene di lupi, che, guarda caso, proprio da lì si stanno allargando al resto della catena montana, segno palese che quello è il focolaio di espansione, un focolaio creatosi non con l’emigrazione dall’Italia, ma con la liberazio-ne in loco (versante francese) di individui tenuti in cattività (cattività la cui traccia è rimasta nel loro comportamento poco diffi dente verso l’uomo, come in tanti - naturalisti e semplici turisti - hanno con-statato).

Una tesi di facile logicità, ma che contrasta con quella fuori da ogni logica, creduta solo per fede da chi ama (francesi ed italiani) avere il lupo nelle Alpi, un lupo qualsiasi pur che ci sia il Lupo: biodi-versità ad ogni costo, ancorché spuria!

Murialdo, 5 Ottobre 2008IL SEGRETARIO GENERALE (Franco Zunino)

WIL

DE

RN

ES

S

E’ notoria la posizione dell’AIW, ma soprattutto per- scita, nella sua pochezza, a smentire tutto quanto è

IL LUPO NELLE ALPICONTINUA LA BUFALA DEL “RITORNO NATURALE” ...

CON QUALCHE CONTRADDIZIONE!COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE “WILDERNESS”

naturale. Siamo altresì coerentemente solidali con l’Associazione Wilderness il cui precipuo orientamento ambientalista, ancorchè votato alla conservazione delle originali “selvaticità”, pone l’uomo quale oculato tutore delle originali naturalezze, responsabilmente impegnato nella razionale applicazione dei concetti di “gestione”, depurati da ogni logica di falsifi cazione, strumentalizzazione ed alterazione delle meraviglie e degli equilibri che Madre Natura ha reso disponibile per il

“benessere” dell’Umanità.

L’Associazione Amici di Scolopax e l’Associazione Wilderness sono accomunate dalle medesime posizioni e dalle ben condivise visioni in tema di educazione, gestione e fruibilità dell’ambiente

Page 10: L'ARCERA N°5

10

STU

DI &

RIC

ERC

HE PROGETTO ALIregALI

I BILANCI

I bilanci sono realizzati previo verifi ca dei dati, confronto, discussione e concertazione a livello F.A.N.B.P.O.La distribuzione e la pubblicazione dei risultati avviene a mezzo stampa ed Internet prioritariamente per la conoscenza dei propri membri a cura dei rispettivi sodalizi. I bilanci completi vengono altresì distribuiti ad organismi governamentali e non governamentali europei.

BILANCIO CONCERNENTE ALCUNI PARAMETRI BIOMETRICI E BIOLOGICI RILEVATI NELLA BECCACCIA TRANSITATA SUL TERRITORIO ITALIANO.

BILANCIO A LIVELLO NAZIONALE

1884 TOTALE ITALIA

233 CORRISPONDENTI

836 UCCELLI SESSATI

RAPPORTO DELLE ATTIVITA’STAGIONE 2007/2008

RACCOLTA DELLE ALI:

AGE-RATIO 69,19 %

SEX-RATIO 47,02 %

1421 UCCELLI PESATI

Page 11: L'ARCERA N°5

11

STU

DI &

RIC

ERC

HE Consuntivi Stagione 2007/2008

COMPRENDERE LA CLASSIFICAZIONE EVOLUZIONI STAGIONALI

L’ evoluzione dell’AGE-RATIO negli anni indicizzati mostra una sostanziale

tenuta dei valori. Dopo la fl essione avvertita negli anni successivi alla ottima stagione 2004/2005, i valori delle ultime tre stagioni mostrano una sostanziale tendenza di tenuta. Rimane tuttavia evidente la stretta correlazione di tale indice con lo sviluppo e l’evoluzione degli eventi meteo che si sono succeduti sull’insieme dell’areale, in quanto certo fattore d’infl uenza dei movimenti migratori.

La SEX--RATIO rappresenta la percentuale di maschi presente nei

campioni analizzati. I valori delle ultime quattro stagioni, in coerenza con quelli francesi, evidenziano una sostanziale stabilità dei valori contenuti all’interno di una forbice stretta intorno al 47-48%. Il maggior valore dei dati italiani è presumibilmente da riferisi ad una maggiore mobilità dei maschi sia nelle fasi topiche della migrazione, che

CLASSIFICAZIONE DEGLI UCCELLI GIOVANIIN FASE DI MUTA POST-GIOVANILE

1) La classifi cazione degli uccelli giovani non esprime l‘età in

termini di mesi di vita.

2) Nel primo anno di vita i giovani uccelli non mutano le re-

miganti primarie ( P ) e secondarie ( S ), si parlerà pertanto

obbligatoriamente sempre di MUTA SOSPESA.

JC1 Giovane in stato di muta meno avanzata

JC2 Giovane in stato di muta meno avanzata

JC3 Giovane in stato di muta meno avanzata

JC4 Giovane il cui stato di muta avanzata evidenzia il comple-

tamento della muta delle Grandi Copritrici Secondarie ( GCII )

JC0 Giovane il cui stato di muta avanzata evidenzia inoltre,

anche la muta parziale ( 1/2 ) oppure il ricambio totale delle tre

piume cosiddette Polliciali ( Pol )

J-NC Giovane non classifi cabile

CLASSIFICAZIONE DEGLI UCCELLI ADULTIIN FASE DI MUTA POST-NUZIALE

1^ Categoria – A N+1 - Adulti in prima MUTA POST-NUZIALE SOSPESA

2^ Categoria – A N+X - Adulti di „ x „ anni MUTA POST-NUZIALE SOSPESA

3^ Categoria – AC 0 - Adulti in MUTA POST-NUZIALE TERMINATA

A-NC - Adulto non classifi cabile

1) La classifi cazione degli uccelli adulti non esprime l‘età in termini di

mesi/anni di vita.

2) Gli uccelli adulti della categoria A N+1 presentano nella livrea tipica

dell‘uccello adulto caratteristiche e tratti del piumaggio tipicamente

giovanile. Trattasi di uccelli che hanno vissuto la prima (ed unica) sta-

gione riproduttiva.

3) Gli uccelli adulti della categoria A N+X presentano un piumaggio

esclusivamente adulto. Trattasi di uccelli di più anni di vita, quindi che

si sono sicuramente riprodotti.

4) Gli uccelli adulti della categoria AC 0 presentano la livrea tipica

dell‘uccello adulto il cui stato di muta essendo terminato impedisce

di assegnare una diversa classifi cazione. In teoria potrebbe trattarsi

di uccelli che hanno iniziato la migrazione in periodo molto avanzato,

oppure che non avendo partecipato alla stagione riproduttiva o aven-

dola terminata precocemente, hanno avuto il tempo di completare il

ricambio del piumaggio.

5) Agli uccelli appartenenti alle categorie A N+1 e A N+X viene asse-

gnata una classe di appartenenza sulla base dei “punti piuma” (piume

non mutate) rilevati.

Le classi sono evidenziati con il suffi sso: C1 – C2 – C3 – C4

Page 12: L'ARCERA N°5

12

STU

DI &

RIC

ERC

HE PROGETTO ALIregALI

G li uccelli giovani pur trattandosi di una sola categoria vengono analizzati con 5 diverse

classifi cazioni. Si tratta pertanto di uccelli imma-turi in muta sospesa post-giovanile che presentano sempre grande propensione al volo ed alla disper-sione spazio-temporale. Ne deriva sovente una co-stante e coerente presenza nei prelievi stagionali.

U no sguardo attento alla grafi ca sottostante evidenzia che il 69,1% dei prelievi della stagione

riguarda i giovani dell’anno, mentre il restante 30,9% riguarda soggetti adulti di più categorie (An+1 - An+x

- Ac0). Come per dire che in un quadro di generale equilibrio degli indici di comparazione (ICA - ICP - IAN - TMS) e strumentalizzazioni a parte, il prelievo è avvenuto sugli “interessi” e non sul capitale.

12

C ome evidenzia il grafi co qui sopra, i mesi di ottobre, novembre e dicembre hanno evidenziato una netta

preponderanza di uccelli adulti appartenti alla categoria An+x, ovvero di uccelli di più anni di vita. Tale aspetto è stato avvertito anche nelle analisi delle ali francesi. L’ipotesi avanzabile è una modifi cazione della migrazione avvenuta da questa categoria di uccelli.

La visione globale dei prelievi come proposto nelle diverse grafi che di questa

pagina evidenzia la prepoderanza di uccelli appartenenti alla classe JC1 e la distribuzione su tutto l’arco temporale della stagione. Il picco dei prelievi si evidenzia nella canonica 1^ decade di novembre a signifi care probabilmente un fl usso omogeneo di uccelli giovani ed adulti in questo periodo momento stagionale. Rimane da sottolineare la distribuzione disomogenea degli uccelli su tutto il territorio italiano avvertito nell’arco di tutta la stagione. Le presenze cospicue e continue in talune aree hanno fatto da contrappeso a tante altre andate

praticamente deserte. Tali frequentazioni a “macchia di leopardo” hanno privilegiato molti areali alimentati dalle direttrici migratorie adriatiche. Le difformità si sono ancor più evidenziate nella fase più avanzata della stagione fi no a determinare in alcune aree aspetto di la fase più avanzata della stagione fi no a la fase più avanzata della stagione fi no a la fase più avanzata della stag determinare in alcune aree aspetto di

Page 13: L'ARCERA N°5

13

STU

DI &

RIC

ERC

HE Consuntivi Stagione 2007/2008

Le variazioni ponderali rappresentano un importante indicatore dello stato di salute degli uc-celli sia durante il momento della migrazione, che in quello più direttamente riferibile allo

svernamento. Norma e regola vuole che le femmine siano più grasse dei maschi. La stagione 2007/2008 ha evidenziato che in tutte le fasi stagionali questo dato è rimasto coerente così come ben evidenzia la grafi ca qui sopra.

Le variazioni di peso evidenziate nell’arco della stagione venatoria

2007/2008 a livello di tutte le classi di età mostrano le fasi vitali degli uccelli durante il periodo di riferimento. Sostanzialmente si evidenzia una fi siologica perdita di peso dovuta allo sforzo migratorio che ben si evidenzia nelle decadi novembrine. A questo momento si susseguono le decadi di dicembre dove gli uccelli tendono a riprendere peso, per lasciare poi emergere nel periodo di gennaio un leggero nuovo calo fi siologico dovuto alle diffi coltà di reperire il necessario nutrimento.

Dall’evoluzione stagionale dei prelievi in riferimento alle variazioni di peso

tra giovani ed adulti si rileva che in tutte le fasi del periodo indicizzato gli uccelli adulti hanno evidenziato un peso maggiore. Questo aspetto indica la migliore capacità di reperire nutrimento da parte degli uccelli adulti rispetto ai “meno esperti” giovani.

PARAMETRI BIOMETRICI E BIOLOGICI

Page 14: L'ARCERA N°5

14

STU

DI &

RIC

ERC

HE PROGETTO ALIregALI

L a dinamica della stagione in relazione alle variazioni

ponderali mostra in coerenza con i precedenti grafi ci che i mesi di ottobre e novembre rappresentano sia per i giovani che per gli adulti un momento di massimo sforzo e di grande dispendio di energia con conseguente calo di peso. Tale aspetto è maggiormente osservabile negli uccelli giovani che evidenziano un costante minor peso rispetto ai loro consimili adulti.

PARAMETRI BIOMETRICI E BIOLOGICI

Page 15: L'ARCERA N°5

15

STU

DI &

RIC

ERC

HE Consuntivi Stagione 2007/2008

RINGRAZIAMENTI

Per la stagione 2007/2008 hanno partecipato alla raccolta delle ali 233 corrispondenti.

Sono state recuperate 1884 campioni provenienti da 19 regioni

Ringraziamo i lettori di ali nelle persone dei Signori (in ordine alfabetico) : Gianni Boffa - Paolo Iaia - Enrico

Sartori - Alessandro Tedeschi

Si ringrazia per la effi cace collaborazione fi nalizzata alla strutturazione dei dati il Signor Andrea Zilio

L a stagione 2007/2008 ha evidenziato oltre ogni pur evidente anomalia presentata sotto il profi lo della distribuzione sui siti di transito e svernamento, un sostanziale equilibrio fi siologico ed una più generale ottimale stabilità degli uccelli transitati

sulla nostra penisola. L’evoluzione nelle diverse fasi stagionali hanno mostrato che gli uccelli hanno usufruito durante tutto il periodo autunnale ed invernale di suffi ciente nutrimento e di suffi cienti riserve energetiche. Le indicazioni sono coerenti sia per i giovani che per gli adulti con particolare riferimento alle femmine che hanno evidenziato un maggior peso nella globalità del periodo. Nell’ambito di un più estesa comparazione di dati ed informazioni ed una pur doverosa e responsabile considerazione, avvertiamo di poter serenamente affermare, concordemente con i nostri colleghi europei che prelevano e studiano la specie, che il capitale beccacce gode di buono stato di conservazione.

CONCLUSIONI

Avvertiamo il bisogno di ringraziare nell’occasione tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno collaborato alla raccolta delle ali.Si ringraziano le Associazioni venatorie italiane nelle persone dei rispettivi Presidenti hanno voluto supportare la realizzazione del progetto ALIregALI. In particolare si ringraziano:l’ A.N.L.C., L’ A.N.U.U. Migratoristi italiani, l’ ITALCACCIA, la UCIM/Federcaccia.Si ringraziano inoltre i corrispondenti della F.A.N.B.P.O. per l’effi cace scambio di informazioni.Siamo coscienti che un tale lavoro può generare errori e dimenticanze.Sappiate che sono involontari. Vi ringraziamo sin d’ora per le eventuali segnalazioni che vorrete indirizzarci che potranno aiutarci ad evitarli per l’avvenire. Vi siamo grati sin d’ora per l’indulgenza e la comprensione che vorrete accordarci.

Page 16: L'ARCERA N°5

16

STU

DI &

RIC

ERC

HE LETTURA delle ALI in FRANCIA

stagione 2007/2008

CAMPAGNA TESSERAMENTO 2009L’associazionismo è per defi nizione un esperienza da vivere insieme

SINO A QUANDO LA TUA PASSIONE SI

NUTRIRA’ DI EMOZIONI NOI POSSIAMO ESSERE PARTE

INTEGRANTE DELLE TUE SUGGESTIONI!

I NUMERI IN FRANCIA 1289 corrispondenti

10042 ali ricevute 10020 ali lette

6339 giovani (J)3691 adulti (A)

2102 uccelli sessati

MEDIE PONDERALI9205 uccelli pesati

311,84 Peso dei GIOVANI 316, 08 Peso degli ADULTI

------------------312,05 Peso dei MASCHI

319,24 Peso delle FEMMINE

Prendiamo atto che ci sono anni luce tra la realtà francese e quella italiana.Dietro ogni pur evidente frammentazione del panorama specialistico nazionale ed oltre pur l’inconfutabile ed innegabile sforzo destinato alla sensibilizzazione degli individui ed a più congrue ed effi caci sinergie, riteniamo sia davvero un peccato non riuscire ad avvertire gli auspicabili e tangibili segnali di tutto il comparto dell’associazionismo cine-getico presente in Italia. L’evidenza dei numeri è stratosferica ed impone a tutti serie rifl essioni e più opportune e responsabili azioni.

Page 17: L'ARCERA N°5

17

STU

DI &

RIC

ERC

HEPROGETTO ALIregALI

EDIZIONE 2008/2009

LE DIFFERENTI TAPPE DELLA RACCOLTA DELLE ALI E REGISTRAZIONE DEI DATI

Alla raccolta delle ali possono partecipare tutti i membri delle associazioni e dei club aderenti al progetto nonché benevoli e sensibili volontari. I corrispondenti si procurano gratuitamente le

buste destinate a contenere i campioni di ali raccolte. Le buste sono reperibili presso le rispettive sedi e tramite gli interlocutori distribuiti sul territorio.Le modalità di raccolta, preparazione, conservazione e consegna delle ali così come previsto dal protocollo, prevede: il taglio dell’ala alla base della spalla; la essiccazione di ogni ala ben aperta (almeno 130°) mantenuta su un foglio di cartone rigido a mezzo di spille ferma carte per almeno due settimane.Ogni busta destinata a contenere le singoli ali sarà accuratamente compilata delle informazioni richieste (data – provincia – peso – eventuale sesso) e relative al prelievo. La consegna delle ali ai “lettori di ali” autorizzati o alle persone incaricate della raccolta deve avvenire necessariamente entro il 30 Aprile.

UN OPPORTUNITA’ PER IL CACCIATORE E .....LA BECCACCIA

LE BUSTE POSSONO ESSERE RICHIESTE AD

AMICI DI SCOLOPAX(indicando oltre alle generalità ed indirizzo anche un recapito

telefonico)

email: [email protected]

INFO: 333 - 42 52 961

Page 18: L'ARCERA N°5

AR

TE

& C

ULT

UR

A

PIERRE ROUSSIA

18

I l maestro Pierre Roussia vive sin dalla tenera infanzia in osmosi con la natura che lo circonda. Osservatore instancabile ed appassionato riporta su carta, tela o scultura le istantanee catturate alla terra. Studia all’Istituto delle Belle Arti di

Rennes dove apprende il disegno, la pittura e la scultura oltre alle tecniche litografi che e l’incisione. Profondo ammiratore della pittura animalista dei maestri Reboussin, Oberthur, Léon Danchin, Riab, il maestro Pierre Roussia cresce artisticamente impossessandosi delle più fi ni tecniche riversando poi nella sua riconoscibilissima arte pittorica tutta la sensibilità naturalistica di cui è istintivo interprete.

Page 19: L'ARCERA N°5

AR

TE

& C

ULT

UR

A

19

Pierre RoussiaLa Basse Vallée

35590 La Chapelle Thouarault (France)web: http://www.pierre-roussia.com

email: [email protected]

Dal 1985 Pierre Roussia possiede il suo atelier dove realizza le litografi e secondo le tecniche originali del 1796. I disegni sono eseguiti su pietra litografi ca secondo l’antica tecnica che consiste nel disegnare su di una pietra calcarea i motivi che saranno riprodotti sulla carta. I tiraggi delle opere sono limitati (da 60 a 9,0 esemplari) tutti numerati e fi rmati nonchè accompagnati da un certifi cato di autenticità. I bronzi a cera persa sono prodotti in 8 esemplari + 4 prove d’artista.

Nel 1990 il maestro Roussia ha creato ed aperto un museo di arte animalista dove espone le sue opere raffi guranti oltre 250 animali europei tra i quali trovano spazio anche bellissime raffi gurazioni di beccacce europee ed americane.

Page 20: L'ARCERA N°5

20

AR

TE

& C

ULT

UR

A

RAFFAELE SCARCIGLIA

I l percorso formativo di Raffaele Scar-ciglia non passa per l’Università delle

Belle Arti e nemmeno da un Istituto di For-mazione Artistica, ma dalla più pura estra-zione passionistica. L’arte di Raffaele Scar-ciglia nasce da puro autodidatta e come naturale estensione della passione per la caccia e la natura.Le esperienze dell’infanzia di Raffaele Scarciglia sono comuni a quelle di tanti appassionati cacciatori che inseguendo le orme paterne, tra notti insonni, qualche bi-ricchinata e tanti sogni, è divenuto poi un appassionato beccacciaio.

Coniugare la passione per la caccia, la natura, la beccaccia all’arte dell’inci-sione del legno, pur affi orata in tempo più recente è stato segnato da un epi-sodio vissuto nelle campagne della sua terra campana. Un giorno di ritorno da una infruttuosa giornata di caccia incontrò un vecchiet-to che stava potando delle piante di oli-vo. Fu colpito subito un bastone appena tagliato che si trovava nella ramaglia depositata a terra. Pur non capendo cosa fosse realmente quell’attrazione avvertita chiese al vecchietto se pote-va portare via quel bastone preso dalla voglia di portarlo a casa e divertirsi a

Page 21: L'ARCERA N°5

21

AR

TE

& C

ULT

UR

A

scultore per ...PASSIONE

I bastoni di Raffaele Scarciglia rappresentano un‛originale espressione di arte che diventa un originale e prezioso pezzo di arredamento che ben si adatta ad ogni ambiente della casa di ogni appassionato cultore dell‛arte naturalistica.

scortecciarlo.

Da quel giorno in una sorta di trasfi gurazione di Mastro Gep-petto del terzo millennio ha con-tinuato a scolpire il legno, capace d’imprimere nel nudo legno i suoi scalpellini e di estrarre dall’anima plasmata degli inanimati tronchi

delle vive raffi gurazioni di animali.

Gli originali ed unici bastoni da collezione nascono dalla lavorazione di diverse varietà di legno tra cui il castagno, il carpino, il faggio, l’orniello e l’olivo.

CONTATTO:Raffaele Scarciglia

Casapulla (CE)Tel: 333/6099290

Page 22: L'ARCERA N°5

22

STU

DI &

RIC

ERC

HE

TEMPOREALE E’ UNA NUOVA ED INEDITA OPPORTUNITA’ PER OFFRIRE UN APPREZZABILISSIMO VALORE ETICO AL PRELIEVO CINEGETICO A BENEFICIO DELLA SANA PASSIONE COMPAGNA DI VITA....

...ma soprattutto un ottimo ed indispen-sabile contributo alla conoscenza,alla comprensione ed alla migliore inter-pretazione della stagione di caccia in corso ed avvenuta. Quanto avviene grazie al sistema di TEMPOREALE è un piccolo “mira-colo” della tecnologia che, grazie ad automatismo di elaborazione delle informazioni acquisite, restituisce in TEMPOREALE la situazione genera-le sia a livello nazionale che regionale dell’andamento della stagione venato-ria. Emerge dalla lettura dei diversi ele-menti acquisibili l’importanza del-l’INDICE CINEGETICO DI AB-BONDANZA (I.C.A.) che grazie al rapporto tra le ore di caccia e la quan-tità di uccelli diversi con i quali si è entrati in contatto, offre un risultato che sotto la forma di un valore con-sente di confrontare e meglio equipa-rare la propria stagione e realtà con quelle altre a livello regionale, na-zionale ed internazionale che meglio e più interamente possono soddisfare l’interesse personale e di tutto colo-ro che guardano alla beccaccia come

SOLO TEST

SOLO TEST

SOLO TEST

SOLO TEST

COMPLETA LA REGISTRAZIONE SUL SITO

www.scolopax.ite

COLLABORA CON NOI

Page 23: L'ARCERA N°5

23

STU

DI &

RIC

ERC

HE...COSA PROPONGONO I BECCACCIAI IN FRANCIA?

BéBéBéBéc@notesc@notesc@notesc@notes

Le grafi che riportate in questa pagina sono esemplifi cative del risultato deri-

vante dall’immissione delle proprie ore di caccia e degli incontri effettuati a livello di sistema globale. L’effi cacia della comunica-zione pur non interferendo con le peculia-rità di riservatezza a livello personale, offre una chiave di lettura sicuramente interes-

sante, certamente innovativa ed indispensa-bilmente effi cace ai fi ni della leggibilità ed interpretazione della stagione di caccia.La “fotografi a” della evoluzione stagiona-le mostra inequivocabilmente le tendenze e l’andamento degli incontri sulla base dell’In-dice Cinegetico di Abbondanza che ricordia-mo evidenzia esclusivamente il rapporto tra le ore di caccia e gli uccelli diversi avvistati. A differenza dell’Indice Cinegetico di Prelie-vo (I.C.P.) che è riferito al rapporto tra ore di caccia e uccelli abbattuti. I n italia abbisogniamo evi-

dentemente di applicare almeno con pari dedizione tali pur elementari elementi di col-laborazione gestionale. Il pensiero è rivolto particolar-mente a tutti coloro che rite-nendosi sensibili e responsabili alle problematiche della caccia in Itali. L’invito è naturalmente esteso a tutti i cacciatori affi n-chè si adoperino a scardinare la naturale tendenza a vivere con troppa superfi cialità e suffi cien-za le pur evidenti esigenze co-noscitive e gestionali della cac-cia del nostro tempo.

I.C.A. MENSILE FRANCIAStagione 2007/2008

MEDIA I.C.A. ANNUALE FRANCIA

Page 24: L'ARCERA N°5

24

R I S T A B I L I R ER I S T A B I L I R ER I S T A B I L I R ER I S T A B I L I R E

La F. A. N. B. P. O. è nata ...

rétablir la vérité

Allorquando nell’anno di grazia 2002 c’incontrammo ad Istan-bul per la partecipazione al Sim-

posium sulla beccaccia organizzato dal C.I.C. (Consiglio Internazionale della Caccia) era chiaro e palese che l’idea di realizzare una sinergia internazionale a livello di comparto specialistico beccac-ciaio era poco più che una intima convin-zione di ognuno.In un salone del lussuoso hotel che ospi-tava i lavori del CIC ci ritrovammo io in rappresentanza di Amici di Scolopax, l’al-lora Presidente del CNB (oggi presidente

della FANBPO) Jean Paul Boidot, e Fau-stino Alonso Sanchez (Presidente all’epoca del Club Cazadores de Becada). Fummo raggiunti in seguito dall’ex con-sigliere del Club della Beccaccia Paolo Gagliardi che in rappresentanza del Club doveva relazionare al Simposium. Incon-trammo poco l’amico e solo nell’opportuni-tà di occasioni uffi ciali.Prevalendo la calorosa spontaneità medi-terranea l’imbarazzo fu breve e si socializzò subito in termini molto amichevoli. Fu, e lo ricordo come se fosse oggi, che tra una bat-tuta e l’altra, sorprendendo forse gli stessi promotori, che espressi la mia idea e volontà

di lavorare per la realizzazione di una realtà beccacciaia europea. Colsi nello sguardo di Jean Paul e Faustino la sorpresa, forse la meraviglia di quella mia istintiva e forse inconsapevole affermazione…. Non era certo mia intenzione anticipare alcuno, ma non potevo sapere della eguale idea e volontà dei miei interlocutori. Nei giorni successivi tornammo spesso a parlare di “federalismo beccacciaio”.Ciò avveniva nelle giornate tra il 30 aprile ed il 5 maggio 2002.La storia della FANBPO passa per un’altra tappa fondamentale avvenuta nei giorni 2/3 maggio 2003 in Spa-gna. Quando ricordo dell’esperienza spagnola sento di avvertire una particolare emozione in quanto fù in quella sede che ebbi la fondata impressione che si stava facendo sul serio. A Folgueroles, presenti Alessandro Tede-schi - Amici di Scolopax, Faustino Alonso - Club de Cazadores de Becada, Jean Paul Boidot - Club National

Istanbul (Turchia) 4 maggio 2002

della FANBPO) Jean Paul Boidot, e Fau-stino Alonso Sanchez (Presidente all’epoca del Club Cazadores de Becada). Fummo raggiunti in seguito dall’ex con-sigliere del Club della Beccaccia Paolo Gagliardi che in rappresentanza del Club doveva relazionare al Simposium. Incon-trammo poco l’amico e solo nell’opportuni-tà di occasioni uffi ciali.Prevalendo la calorosa spontaneità medi-terranea l’imbarazzo fu breve e si socializzò subito in termini molto amichevoli. Fu, e lo ricordo come se fosse oggi, che tra una bat-tuta e l’altra, sorprendendo forse gli stessi promotori, che espressi la mia idea e volontà

di lavorare per la realizzazione di una realtà beccacciaia europea. Colsi nello sguardo di Jean Paul e Faustino di lavorare per la realizzazione di una realtà beccacciaia europea. Colsi nello sguardo di Jean Paul e Faustino

Page 25: L'ARCERA N°5

25

L A V E R I T A ’L A V E R I T A ’L A V E R I T A ’L A V E R I T A ’

a VIETRI SUL MARE VIETRI SUL MAREVIETRI SUL MARE

to reestablish the tru-

des Becassiers, Philippe Leresche - Association Suisse des Becas-siers e Silvio Spano - Club della Beccaccia, fu fi rmato un primo documento d’intesa utile per una gestione ideale della beccaccia a livello europeo.L’anno seguente e precisamente il 22 maggio 2004 l’ ASSOCIA-ZIONE AMICI DI SCOLOPAX-ONLUS organizza a Salerno in collaborazione con l’Assessorato per le Attività Faunistiche della Provincia di Salerno presieduto dall’Assessore Carmine Rinal-di, un SIMPOSIUM INTER-NAZIONALE sulla beccaccia dal titolo: GESTIONE DELLA BECCACCIA: INTERAZIONI E SINERGIE TRA MONDO VE-NATORIO, SCIENTIFICO ED ISTITUZIONALE.A margine di tale Simposium che vide la cospicua partecipazione di studiosi e ricercatori di ogni parte d’Eu-ropa, l’associazione Amici di Scolopax-onlus organizzò il giorno 23 maggio 2004 presso un Hotel in Vietri sul mare la riunione dei Presidenti delle Associazioni e Club di beccacciai all’epoca esistenti per dare concretiz-zazione e seguito alle volontà espresse nei precedenti incontri avvenuti in Turchia ed in Spagna.Le determinazioni avvenute nei precedenti incontri condusse gli uomini che se ne fecero interpreti ad incon-trarsi a Vietri sul mare (SA - Italia) con le idee chiare e la volontà di approdare alla costituzione della Federa-zione delle Associazioni dei Beccacciai del Paleartico Occidentale (F.A.N.B.P.O.).

A Vietri sul mare fu partorito ed adot-tato all’unanimità la proposizione dello statuto della nascente Federazione euro-pea dei beccacciai.In quella splendida giornata di primave-ra inebriati dai rifl essi azzurri del mare del golfo di Salerno si avvertì il vagito della F.A.N.B.P.O. e l’importanza del-l’essenza fu carpita da tutti i presenti. Nel rispolvero dei ricordi di quelle giorna-te si rende sicuramente opportuno ricor-dare il grande, sostanziale e determinante impegno di Jean Pierre Campana oggi Presidente del Club National des Becas-

Relatori del Simposium il 22 maggio a Salerno

Spagna 3 maggio 2003

Page 26: L'ARCERA N°5

26

rétablir la vérité

siers (all’epoca Vice Presidente del CNB) che rappresentò Jean Paul Boidot impossibilitato ad essere presente in quanto all’epoca affetto da grave malattia.Perché dunque si avverte il bisogno di citare date e situazioni e si rende necessario la pubblicazione di tali precisazioni?Ancora recentemente ed in più occasioni sono apparse pubblicazioni (in lingua francese) che non riportano alcun riferimento al percorso storico passato per l’Italia circa la nascita della F.A.N.B.P.O. Ora giusto per non essere “campanellisti” ma nemmeno “fi gli di un Dio minore” e visto che da nessuna parte si avverte ergere l’orgoglio nazionale che viceversa altrove è sempre ben evidente e tangibile, riteniamo che il momento sia giusto per ristabilire la verità. Noi desideriamo farlo con la solita dignità, con la responsabilità e la serietà di sempre.La storia si scrive facendo riferimento alle verità e documentando le affermazioni con i fatti. Noi in questa occasione l’abbiamo documentata anche con materiale fotografi co.La F.A.N.B.P.O. oltre i meriti di ognuno merita essa stessa di trovare percorsi veri, sinceri e leali. Tutto ciò inizia evitando di dimenticare i fatti e la realtà. Io c’ero e sono stato sempre presente.

Alessandro Tedeschi Presidente Amici di Scolopax-onlus

26

Jean Pierre Campana e Alessandro Tedeschi il 23 maggio a Vietri Sul Mare

Philippe Leresque - Jean Pierre Campana - Pep Ullastre - Silvio Spanò ed Alessandro Tedeschi il 23 maggio a Vietri Sul Mare

siers (all’epoca Vice Presidente del CNB) che rappresentò Jean Paul Boidot impossibilitato ad essere presente siers (all’epoca Vice Presidente del CNB) che rappresentò Jean Paul Boidot impossibilitato ad essere presente siers (all’epoca Vice Presidente del CNB) che rappresentò Jean Paul Boidot impossibilitato ad essere presente

Tavolo dei lavori (elaborazione dello Statuto FANBPO)

il 23 maggio a Vietri Sul Mare

Page 27: L'ARCERA N°5

27

CAMPIONATO SOCIALE 2007/2008C

INO

FIL

IA

I l nostro campionato sociale quest’anno ha visto un vincitore un po’ a sorpresa, infatti un privato e un giovane cane (anzi una cagna) si sono assicurati il nostro trofeo spiazzando concorrenti molto più agguerriti.

Il vincitore è stato il sig. Paolo di Cesare con Alba setter bianco nero nato il 17/09/2005 da Jol (linea genetica “Del Dianella”) per Akela del Beccolungo (nipote di nerone del Beccolungo).La cagna lo giudicata personalmente nella prova Molisana dove mi ha veramente colpito e anche se è fi nita al secondo posto (per eccessiva esuberanza) devo dire che l’effi cacia l’ha di-mostrata tutta, inventando una beccaccia lungo un torrente, fermandola ben 4 volte e dopo una estenuante guidata ha concluso in bellezza. L’azione come potrete capire non è stata molto or-todossa, infatti alla prima ferma la beccaccia non c’era, ma erano presenti le fatte fresche, alla seconda si involava senza essere vista ma solo udita, alla terza frullava prima del sopraggiun-gere del cane e infi ne alla quarta dopo una lunga guidata tra rovi e pruni concludeva sicura e al nostro sopraggiungere e la beccaccia frullava davanti al cane. Emozionante.Alla seconda prova la cagna non incontrava, mentre alla terza nelle Marche la cagna incon-trava, ma il giudice non riteneva di metterla in classifi ca per un “errore” del proprietario attri-buendole un CQN. La cagna comunque essendo l’unica ad aver incontrato in due prove su tre ed essendosi giudicata un buon punteggio nella prima, ed una buona prestazione nella secon-da, risulta sicuramente la vincitrice. In bocca al lupo a Paolo ed alla sua Alba per la prossima stagione.

Note di Francesco Petrella

Page 28: L'ARCERA N°5

28

CIN

OF

ILIA

S e qualcuno avesse previsto una partecipazione simile, quando tutto era solamente un’ idea buttata lì tra un lacet e una ferma, non ci avrei creduto, perche l’ idea di organizzare questa gara e nata una mattina che eravamo impegnati ad allenare i

nostri cani. E come per tutte le cose buttate lì per caso, quasi per battuta si innesca un meccanismo che diffi cilmente riesce a fermarsi. E’ nata così questa due giorni di cinofi lia per “cani da caccia”, dove la risposta e la qualità degli intervenuti, hanno messo in evidenza a mio

La prima

Avvertire che i nostri “cani da caccia”, godono di ottima salute, e che il livello di alcuni sog-getti visti in questi giorni, evidenzia una selezione e un’ ambizione anche nel nostro mondo, tanto bistrattato in alcuni ambienti.Vedendo alcuni turni, o sentendo il racconto di chi ne ha giudicato altri, il termine solo da caccia, diventa un bel complimento per questi cani. Abbiamo visto soggetti molto ben preparati, con spiccate qualità venatorie, con buone aper-ture, senza mai tralasciare i giusti accertamenti ai bordi dei campi o nelle siepi dove il sel-vatico solitamente staziona in certe ore della giornata.

LE NOSTRE PROVE

2/3 Agosto”TENUTA BONICELLI” CERESOLE D’ALBA-PIEMONTE

PROVA CINOFILA SU SELVAGGINA NATURALENote di Alfonso Gallese

Page 29: L'ARCERA N°5

29

CIN

OF

ILIA

La seconda

E’ stato il livello di educazione e simpatia dei concorrenti. Abbiamo passato due giorni in alle-gria senza tensioni o brontolii, e se ci sono stati nessuno di noi si è accorto di nulla. E sempre diffi cile accettare di buon grado il giudizio di un salame, che non conosce il cane bene come te, e che magari capisce di cani meno di te, ma nonostante questo non ci sono sta-te rimostranze alcune. Da parte nostra abbiamo messo la serietà nell’ organizzare, il resto lo hanno fatto i concorrenti mettendo l’intelligenza e la voglia di stare in compagnia. Per questo motivo il binomio proprietario-cane merita la massima qualifi ca in questo turno di gare. La “Tenuta Bonicelli” dell’ amico Renzo Traversa e quanto di meglio uno possa deside-rare, sia per le gare, sia per la stagione venatoria. I terreni sono molto validi, fatti per esaltare le doti del bravo cane da caccia, pianeggianti e spaziosi adatti alle iniziative di tutte le razze. La selvaggina molto abbondante e di tutti i tipi, fagiani, pernici rosse, starne (tante), lepri ed

anatre. Essendo che il Ripopolamento viene fatto esclusi-vamente a fi ne maggio, possiamo dire che la sel-vaggina incontrata aveva comportamenti e voli non troppo lontano dal selvatico puro.Non ci crederete ma in molti casi si ha avuto il problema dei troppi incontri, cosa che raramente può capitare. In quanto a Renzo Traversa oltre che un amico e cacciatore-cinofi lo quindi sempre propenso a pro-muovere giornate come questa, mettendo a dispo-sizione la riserva e premi di un certo valore. (Sog-giorno per tre persone di una settimana al primo classifi cato di ogni categoria). A lui il nostro grazie di cuore.

Alcuni anche ben costruiti strutturalmen-te e dotati di un buon movimento in sti-le, segno che la voglia del cane bravo ma anche bello, diffi cile da trovare, scava nei nostri pensieri rendendo fertile il terreno, per semine future. Sicuramente nasceranno ottime cucciolate da questi soggetti citati, che sono il nostro domani, sia per la caccia che per la ci-nofi lia, dove attingere per cercare il cane capace di soddisfare le nostre aspettative.

vamente a fi ne maggio, possiamo dire che la sel-vaggina incontrata aveva comportamenti e voli non troppo lontano dal selvatico puro.Non ci crederete ma in molti casi si ha avuto il problema dei troppi incontri, cosa che raramente può capitare. In quanto a Renzo Traversa oltre che un amico e cacciatore-cinofi lo quindi sempre propenso a pro-muovere giornate come questa, mettendo a dispo-sizione la riserva e premi di un certo valore. (Sog-giorno per tre persone di una settimana al primo classifi cato di ogni categoria). A lui il nostro grazie di cuore.

Mi è stato chiesto di giudicare una batteria di continentali, guardando i cani come se do-vessi comprarli, bene vi garantisco che già al sabato sarei rimasto senza soldi, dovendo fare i debiti alla domenica.

Page 30: L'ARCERA N°5

30

CIN

OF

ILIA

Passiamo adesso a qualche numero. Hanno partecipato 98 cani nei due giorni, 60 inglesi e 38 continentali. Cinque le batterie, tre di inglesi e due di continentali, che tutti i giorni hanno solcato i terreni. Si sono prodigati nei giudizi i sig.: Audino, Ambrosi, Bella, Doglio, Lottario, Rossi, Gallese.Come al solito la razza principe e il Setter Inglese seguito dal breton, ma ottima la presenza di Spinoni e Setter Gordon. Il ritrovo alle 5.30 del mattino e l’ottima organizzazione aquisita nei molti anni di gare, hanno permesso di partire presto al mattino, permettendo a tutti di correre in orari accettabili prima che il caldo dell’estate avvolgesse ogni cosa. Ogni batteria oltre al giudice aveva al seguito un accompagnatore pratico del posto e pronto ad ovviare qualunque problema potesse sorgere.

Finita la prova si tornava alla casa di caccia e dopo le rela-zioni con premiazioni varie venivamo accolti da un ottimo aperitivo offerto da Maria Te-resa (Terry) impeccabile pa-drona di casa con doti culina-rie famose tra noi sostenitori della dea Diana. Seguiva una grigliata molto abbondante, dove molti di noi hanno dato il meglio;

Raggiunge la massima e pantacruelica qualifi ca il nostro consigliere Gianni Boffa il quale seppur al mattino presto è sempre un po’ legato nell’azione, all’ ora di pranzo i suoi “lacet gastronomici” diventano sempre più ampi fi no a raggiungere le aperture della grande …”cer-

Page 31: L'ARCERA N°5

313131

CIN

OF

ILIA

Buona la partecipazione dei nostri soci, cosa che mi ha fatto molto piace-re, nonostante i molti chilometri che ci separano.Prima di dare la classifi ca lasciatemi fare i dovuti ringraziamenti:A tutti i signori giudici, persone dispo-nibili e a mio avviso competenti che con entusiasmo e disponibilità hanno risposto alla nostra chiamata, rinun-

ciando anche di far correre i propri cani. A tutti quelli che hanno dato una grossa mano in questi due giorni. A Renzo Traversa ottimo padrone di casa, al quale và la nostra stima.E infi ne un grazie ad Alessandro Doglio vero regista di queste gare, che ha dato lustro alla cinofi lia a tutti i livelli e che ha trasmesso a molti di noi la passione, la costanza e la serietà verso i nostri cani.

1° TROFEO TENUTA BONICELLICLASSIFICA GENERALE SU DUE GIORNI DI GARE

Inglesi1. sig. GATTI con Nerone setter inglese2. sig. GATTI con Quirino setter inglese3. sig Agostino con Kora pointer

Continentali1. sig. Pino D’Agostino con Scheva epagneul breton2. Denonno con Zara delle terre Aliane bracco italiano3. sig Pippione con Simba epagnol breton

Premio Speciale “ Amici di Scolopax”Sig. Iaia con Sara setter inglese

2. Denonno con Zara delle terre Aliane bracco italiano2. Denonno con Zara delle terre Aliane bracco italiano

Page 32: L'ARCERA N°5

323232

CIN

OF

ILIA PROVE CINOFILE 2008/2009

CALENDARIO

22 -23 NOVEMBRE 2008 - CAPRACOTTA (IS)

30 NOVEMBRE 2008 - PARCO DEL TABURNO (BN)

11 GENNAIO 2009 - S.GIORGIO CANAVESE (TO)

22 FEBBRAIO 2009 - ASPROMONTE (RC)

22 MARZO 2009 - ASCOLI PICENO

Eventuali variazioni e le date esatte (quando non espressamente citate) saranno prontamente ed opportunamente pubblicate nel sito Internet di Amici di Scolopax - (www.scolopax.it).

UN GIORNO NEL PARCO

i l percorso di Amici di Scolopax rivolto alle attività cinofi le è da tempo orientato alla realizzazione di un effi cace circuito di prove dedicate ai cultori

della “cinofi lia silvana” e sensibili all’attività venatoria. Prevale evidentemente l’orientamento di realizzare una serie di eventi capaci di soddisfare gli aspetti sociali ed etici cui i cacciatori naturalisti fanno riferimento. Perseguire tali obiettivi è possibile se emergono specifi ci e tangibili elementi d’indubbia

qualità. Le aree protette rappresentano l’ideale collocazione per questo tipo di attività incruente e compatibili con le esigenze di tutela e gestione della natura. Nell’ideale percorso di continuità salutiamo lieti ed entusiasti l’interazione realizzata con il Parco del Taburno Camposauro. La possibilità di immergerci nuovamente nel tessuto sociale e culturale del Taburno è un aspetto salutato con piacere anche dalla stessa comunità locale orientata allo sviluppo dell’area. Siamo grati al Presidente Dott. Di Cerbo per la encomiabile sensibilità espressa e l’opportunità concessa. Il nostro auspicio è, dopo aver individuato un interlocutore attento e disponibile anche per gli aspetti e le esigenze legate alle attività antropiche del nostro universo, di poter concretizzare ancora più ampie ed effi caci sinergie sin dal prossimo futuro.

Page 33: L'ARCERA N°5

333333 3333

DALLA CACCIA ALLE PROVE

“ Le qualità di determinati ceppi genetici consentono di dare vita a pregiate generazioni di sicuro utilizzo a caccia.”

3333 3333

disponibili cuccioli e cuccioloni dai riproduttori

Canile: Via delle Cave, 22 - Montelupo Fiorentino (FI) - tel. 335.6845072 - fax 0571. 583751

Emanuele TargettiAllevamento ed Addestramento

ZICO (detto TOTTI) e DINOfratelli campioni trialers

I TRIALERS ENTUSIASMANO A CACCIA E SI ESALTANO ALLE PROVE

Page 34: L'ARCERA N°5

34

CACCIA & TECNOLOGIA

Ancora una 15ina di anni fà durante le frequenti giornate di caccia disquisen-do con il mio compagno di caccia sul-

l’utilizzo e le funzionalità del beeper immagi-navamo uno strumento che al momento della ferma anzichè “BIPPARE” addosso al cane, lo potesse fare addosso al cacciatore-condut-tore. Ho infatti sempre sostenuto la compa-tibilità dell’uso dello strumento tecnologico (beep) se riferibile ad un consono, equilibrato e razionale uso. In effetti pur senza entrare in questa occasione nel merito delle problemati-che legate all’utilizzo o meglio all’esasperato utilizzo delle tecnologie poste al servizio del-l’uomo e della caccia, considero interessante valutare la possibilità di migliorare la qualità della giornata di caccia, non necessariamente votata all’incremento del carniere.Pur dunque sensibile alle innovazioni del no-stro tempo mi piace immaginare il ripristino di un equilibrio ovvero un punto d’incontro tra i “silenzi” del passato scanditi dai rintoc-chi di un campano al collo del vecchio bracco e l’effi cienza di uno strumento di sicuro aiuto per il controllo di ausiliari dalle grandi inizia-tive capaci di azioni più che performanti ma di diffi cile controllo. In buona sostanza un pro-dotto indicato per coloro i quali piace leggitti-mamente possedere e condurre cani capaci di praticare ed applicare la “grande cerca” nel bosco. In effetti in una tangibile e logica prevalenza dell’estetica la realtà odierna ci ha portati alla selezione ed utilizzo di cani che ancora qual-che decennio addietro sarebbero forse passati a migliore vita ma sicuramente e sistematica-mente esclusi dall’attività venatoria.Al piacere di condurre, seguire e servire un cane di grande mentalità, di spiccato tempe-ramento e dotato di evidentissimi istinti vena-tici può contrapporsi alla grande gioia anche qualche sensazione di estrema ed intima fru-strazione. Quando infatti le distanze impedi-

scono la diffusione dei suoni e la percezione dei decibel diventa insuffi ciente, diventa gio-coforza indispensabile usufruire di mezzi ca-paci di gestire le sopraggiunte circostanze. Le situazioni che si possono verifi care sono in-dubbiamente diverse, ma sapere dove si trova e cosa fa il nostro cane in ogni determinato momento è aspetto tanto importante quanto indispensabile. Non solo quindi individuare il cane in ferma, ma seguire il cane infervo-rato sulle orme di un capriolo piuttosto che dietro una cagnina in calore, forse ferito ed impossibilitato a rientrare, sino al recupero di un cane che per eccesso d’iniziativa rimane incapace di ricollegarsi al conduttore sono va-riabili di sicuro impatto che vanno gestite nel migliore dei modi. Ma come sopperire a tali sgradite evenienze?Il BS101 nasce per soddisfare proprio tali esi-genze, prodotto in Italia dalla BS PLANET s.r.l. è uno strumento di recente introduzione nel mercato cino-venatorio la cui peculiare prerogativa è di controllare i cani in battuta di caccia grazie all’utilizzo del sistema satellitare (GPS) e può venire in aiuto proprio in caso di necessità e bisogno. Il kit di base del BS 101 è costituito da due dispositivi: un apparato localizzatore ed un radio-collare satellitare.L’utilizzo primario del localizzatore satellitare BS101 è destinato in primis ai segugisti, ma ben si può adattare anche alle esigenze degli utilizzatori di cani da ferma. ben si può adattare anche alle esigenze degli ben si può adattare anche alle esigenze degli utilizzatori di cani da ferma. ben si può adattare anche alle esigenze degli utilizzatori di cani da ferma.

Page 35: L'ARCERA N°5

35

Quali dunque i possibili vantaggi derivabili dall’utilizzo del localizzatore per i beccacciai più esigenti? Unitamente alla effi cacia di poter mantenere e/o riprendere il contatto con il proprio ausi-liare nelle più svariate situazioni di bisogno ed emergenza, il BS101 permette di ricevere un segnale acustico e visivo quando il cane è in ferma sul selvatico. Lo strumento emet-te anche un diverso segnale acustico qualora il cane dovesse rompere la ferma o rimettersi in movimento. Tali emissioni acustiche sono emesse a livello del palmare in possesso del conduttore quindi non percebili da estranei, impedendo di fatto l’emissione degli artefatti suoni dei beeper che provocano talvolta azio-ne di fastidio e disturbo ambientale ad uomini e selvaggina.In buona sostanza riteniamo che pur oltre ogni leggittima libertà di andare a caccia come me-

glio si crede, la tecnologia applicata nel BS101 rappresenta un’apprezzabile opportunità per coniugare il passato ed il presente nel rispetto dell’effi cienza e dell’estetica, al servizio di un esercizio venatorio fruibile e compatibile con le esigenze ed equilibri del nostro tempo.

effi cienza ed estetica al servizio della passione

Cosa cambia nell’utilizzo di questa nuova tecnologia.

D opo aver utilizzato per tanti anni i collari acustici allorquando mi sono ritrovato tra le mani il BS101 mi sono chiesto se questo nuovo strumento fosse stato in grado di soddisfare le mie esigenze etiche, estetiche e funzionali. Al primo test effettuato

“a cielo aperto” hanno fatto seguito test in ambiente alberato (faggeta - abetaia - castagneto ceduo). Suffi cientemente soddisfatto ho potuto saggiare il prodotto con una esperienza vera, ovvero il recupero di una nuova cagnina che non riusciva a rientrare. Il localizzatore BS101 mi ha consentito di contattarla agevolmente e recuperarla senza alcuna preoccupazione ri-sparmiando anche al cane inutili momenti di stress. Un’altra sostanziale differenza è rappresentata dall’approccio con il momento della ferma, allorquando a differenza del beeper dove istintivamente ci si precipita correndo in direzione della provenienza del suono, con il BS101 al momento del segnale video-acustico che segna-la il cane in ferma non rimane altro che fermarsi ed aspettare qualche secondo ed il localiz-zatore indicherà anche la direzione e la distanza che ci separa dal cane in ferma. Non più quindi corse mozzafi ato e nessuna preoccupazione di ritrovare qualche estraneo a servire il proprio cane. Su tutto mi piace pensare alla totale assenza di disturbo acustico arrecato ai contendenti (cane/beccaccia) nella fase topica dell’azione, quando nel ritrovato silenzio ven-gono meno le condizioni di disturbo e condizionamento del ridondante e rimbombante suono emesso dal campano elettronico, sicuro indiziato di tante azioni malamente fi nalizzate. La stagione è ancora agli esordi ma ci sarà sicuramente da divertirsi. In bocca al lupo!!!

le esigenze ed equilibri del nostro tempo.le esigenze ed equilibri del nostro tempo.

Page 36: L'ARCERA N°5

GIACCA - 1154

TESSUTO: 50% Nylon 50% poliestere microfi bra.CARATTERISTICHE:membrana W/P 7000 MM, traspi-rante, cerniera di ventilazione al giromanica.COLORE: TABACCOMISURA: M -3XL

PANTALONI - 1155

TESSUTO: 50% Nylon 50% poliestere microfi bra.CARATTERISTICHE:membrana W/P 7,000 MM, traspiran-te, foderatoCOLORE: TABACCOMISURA: M -3XL

GIACCA PILE - 1122

TESSUTO: Pile 270 gr. in bonded fl eece.CARATTERISTICHE:membrana W/P 2,000 MM,foderata leggera, traspirante anti-vento.COLORE: marroneMISURA: S-3XL

Page 37: L'ARCERA N°5

VEST BARBADOS - 110

TESSUTO: cotone canvas 100% cerato.CARATTERISTICHE:impermeabile, resistente all’abrasione ed allo strappo.COLORE: begieMISURA: M-3XL

PANTALONI BARBADOS - F7

TESSUTO: cotone canvas 100% cerato.CARATTERISTICHE:impermeabile, resistente all’abrasione ed allo strappo.COLORE: begieMISURA: 46-62

PANTALONI BARBADOS - F7

TESSUTO: cotone 100% CARATTERISTICHE:riporto in tessuto canvas, cerato sulle maniche quindi resistente all’abrasione ed allo strappo.COLORE: tabaccoMISURA: S - 3XL

COSCIALI BARBADOS - K2

TESSUTO: cotone canvas 100% cerato.CARATTERISTICHE:impermeabile, resistente all’abrasione ed allo strappo.COLORE: begieMISURA: Regular/Long

Page 38: L'ARCERA N°5

GIACCA TECHPORE “OLYMPIC”

TESSUTO: Taslon Oxford e Techpore, 5000MM.CARATTERISTICHE:termosaldatura nelle cuciture, impermeabile, traspirante, antistrappo, antiscivolo, cerniera di ventilazione sotto il giromanica e rete esterna, cappuccio regolabile e staccabile, polsini elasti-cizzati e con velcro.COLORE: verdeMISURA: S-2XL

PANTALONI TECHPORE “OLYMPIC”

TESSUTO: Taslon Oxford e Techpore, 5000MM.CARATTERISTICHE:termosaldatura nelle cuciture, impermeabile, traspi-rante, antistrappo, antiscivolo.COLORE: verdeMISURA: S-2XL

GHETTE “EVERGREEN”

TESSUTO: Taslon Oxford e Techpore, 5000MM. trattamento Tefl on®CARATTERISTICHE:impermeabile, antistrappo con zip in metalloCOLORE: verdeMISURA: M-XL

Page 39: L'ARCERA N°5

Hobby Sport di CortellessaVia Collegio dei Fabbri, 45

86079 Venafro (IS)tel: 0865 90 97 39

cell: 338-87 65 733e-mail: [email protected]

CACCIA & PESCA di Festa UmbertoFesta UmbertoFVia Amorosi, 76

82035 San Salvatore Telesino (CE)tel: 0824 94 83 36

Via S.Filadelfo, 45 - Pattano - Vallo della Lucania (SA)

Tel. / Fax: 0974 40 57www.armeriamainenti.it

BASILICATA ARMIdi D’Acunto Antonio & GerardoD’Acunto Antonio & GerardoD’

ContraContraC da Villafranda Villafranda V ca85010 Pignola (PZ)tel: 0971 42 13 79

e-mail: [email protected] it itIL PIU’ GRANDE STORE DEL SUD ITALIA

G.P. Caccia Pesca Sportdi Petti Petti Pett Gennaro

Via Garibaldi 203-20586100 Campobasso (CB)

tel: 0874 41 50 27 ARMI & MUNIZIONI

ARMERIA DAMAR s.a.s.di Sangermano Dario & C.

Via Papa Giovanni XXIII

81053 Riardo (CE)

tel: 0823 98 17 21 fax: 0823 98 19 63

Vendita armi Nuove ed usate delle migliori marcheArmi ad aria compressa delle migliori marche

Buffetteria ed armi per l’avancaricaAccessori per la caccia, arceria e coltelleria

Accessori per la ricarica di Pistole e CarabineRiparazioni e restauro di armi comuni da sparo,

antiche artistiche e rare.Tunnel di tiro annesso all’armeria per prova

armi

RIVENDITORI AUTORIZZATI

Page 40: L'ARCERA N°5

40

L’OCCHIO DELLA BECCACCIAdi Giorgio Bracciani

4040

F oresto è un piccolo paese proprio nel mezzo dell’Appennino centrale, po-che case di contadini e boscaioli. E’

ormai spopolato. Tutti i giovani si sono trasfe-riti e quei pochi rimasti fanno i pendolari con la città. Solo in autunno, al tempo del passo, il paese si popola di cacciatori che vengono dai dintorni. Macchine cariche di cani e di fucili. Ne scendono uomini vestiti nelle fogge più stra-ne e si dirigono subito nei posti che sanno solo loro alla ricerca della regina beccaccia. Rino ha dodici anni. E’ uno dei pochi bam-bini rimasti a Foresto. Vive con la nonna, dato che i genitori sono morti, quando aveva pochi anni, e il nonno amatissimo è mancato anche lui lo scorso anno. Il nonno lo portava a cac-cia nei boschi intorno al paese con Vespina, la bravissima bastardina che aveva evidentemente nel suo sangue progenitori grandi beccacciai, perchè, mentre durante tutto l’anno non face-va che dormire accanto alla mucca nella stalla, quando era il momento del passo in autunno, diventava frenetica, si affacciava di buon matti-no alla porta della stalla, annusava l’aria, quasi a sentire l’odore della regina e cominciava ad uggiolare, saltando di qua e di là, dal camino al tavolo della cucina dove il nonno si beveva il caffelatte e si accendeva la pipa. Non gli dava tregua fi n che non lo vedeva calzare gli scarpo-ni da montanaro, staccare il fucile dal chiodo e avviarsi con suo passo lento e regolare su per lo stradino del bosco. Ora anche Vespina non c’è più. Quando il nonno era a letto malato, lei gli stava ai piedi e lo guardava fi sso, quasi a dargli forza e com-pagnia. Il nonno non aveva voluto farsi porta-re all’ospedale. – Che ci vado a fare-, ripeteva spesso, - almeno qui sento gli odori della mia casa che sono quelli della mia vita, e accarezzo la testa di Vespina che così mi ricorda gli autun-ni felici che ho passato nei miei boschi. Dopo la morte del nonno, se n’era andata anche lei. Non aveva più mangiato, quasi a voler dire che senza il suo padrone, non c’era più vita, non c’era più l’odore del bosco e della beccaccia.

Rino aveva toccato con mano, quello che aveva sentito dire tante volte: l’amore del cane per il padrone è così forte che senza di lui la vita non vale essere vissuta. Rino è rimasto drammaticamente solo. Non più il nonno, non più Vespina, non i boschi tanto amati in autunno, l’odore delle cartucce appena sparate, il caldo della beccaccia appena presa. La calma del nonno che, ad ogni cattura, invece di ripartire frenetico, si sedeva per accendersi la pipa con studiata lentezza, e gli diceva-: -della caccia ti devi godere tutto con calma, anche la sosta, il silenzio, l’occhio che guarda dappertut-to, la carezza sulla testa di Vespina che è sempre agitata-. Rino per non perdersi questo mondo, infor-ca spesso la bicicletta e scende nella cittadina a valle per andare nel negozio di caccia dove, di sera si danno sempre convegno i cacciatori per sentire le loro storie, per respirare almeno in parte un mondo che crede di aver perso. Quando una sera un gruppo lo osserva incu-riosito:“ E questo chi è?” chiedono all’armaiolo.“ E’ il nipote di Gustavo, il vecchio cacciatore di Foresto, che è morto l’anno scorso”“Quello che sapeva tutti i posti delle beccac-ce?”“Si, proprio lui”.“ E tu, Rino, li conosci i posti del nonno?”“ Certo andavo sempre con lui!”“Allora domenica veniamo su a Foresto. Tu ci accompagni, che dopo ci sarà una buona man-cia per te”. Detto fatto la domenica successiva arriva un enorme fuoristrada con quattro cacciatori e al-trettanti cani. Rino, intimidito, li accompagna dove andava sempre con il nonno, nel vallon-cello degli orti, e qui rimane come tramortito perchè incomincia una caccia alla quale non era abituato. Urla, fi schi, strepiti, cani che van-no da tutte le parti, uomini che corrono come invasati, accerchiamenti di boschetti. Sembrava una guerra. Rino se ne scappa e li abbandona. Passa due valloni e vede nel bosco di fronte un

paese si popola di cacciatori che vengono dai

AN

ED

DO

TI

Page 41: L'ARCERA N°5

41

cacciatore solitario che, da lontano gli sembra proprio uguale al nonno. Si mette sulle sue trac-ce, senza farsi vedere, perché non sa se la sua presenza è ben accettata. Striscia come un in-diano e fi nalmente vede lo spinone del cacciato-re che rimane in ferma. Il vecchio, ripone con calma la pipa, e si avvicina al cane, gli si mette di fi anco e fa un lieve sibilo. Questi, come se aspettasse l’ordine obbliga la beccaccia a par-tire. Rino vede il vecchio che cerca con l’arma il selvatico tra i rami che ha davanti e gli molla una botta precisa. Lo spinone riporta e si siede davanti al vecchio. Questi la ripone nella cac-ciatora dando una breve carezza al cane. Poi si siede, si accende la pipa, si gira nella direzione di Rino e gli dice: Vieni, vieni, ti ho visto che mi seguivi da un po’. Tu sei il nipote di Gusta-vo, vero? gran cacciatore, grande signore. Vieni con me ora da nonno ti faccio io.” Da quel gior-no fu così. Sono passati quattro mesi. Ora siamo ai primi d’aprile, ma Rino continua andare per boschi. Questi sono i suoi posti. Questa è la sua vita. Un giorno, in un posto dove a novembre spesso trovava beccacce, improvvisamente davanti ai piedi ne salta una che invece di andare lonta-no fa solo un breve voletto. Rino torna sui suoi passi perché ha intuito il mistero. La beccaccia ha il nido e lui lo vuole scoprire. Infatti, vicino a dov’era partita lo trova. Dentro ci sono quattro uova con tutti i colori del bosco. Rino si allon-tana perché se che non bisogna disturbare una mamma in cova. Ma la curiosità è troppo forte. Il giorno dopo ritorna, e ancora la beccaccia ri-parte per un breve volo. E così la terza volta. Il ragazzo si avvicina con grandissima cautela e fi nalmente la vede ferma sul nido. Il suo occhio dilatato lo guarda, quasi l’avesse riconosciuto, quasi sapesse di avere un amico fi dato. Così nei giorni a seguire, la beccaccia lo osservava sem-pre con il suo grande occhio vigile ma non spa-ventato. Fin che un giorno Rino arriva e il nido è vuoto. Solo le uova spezzate sono il segno evi-dente che la natura ha fatto il suo corso. Rino sta fermo immobile fi n che la vede. E’ sempre lei che lo guarda, con le ali un po’ aperte, dove

dopo un poco compare una piccola testa curio-sa, poi un’altra, poi un’altra e un’altra ancora. Come rinfrancata, la madre li lascia liberi e loro cominciano subito a correre qua e là cercando con il loro piccolo becco. La beccaccia lo osser-va ora tranquilla. Rino è come fulminato. Non si muove e guarda in estasi. Lo spettacolo dura alcuni giorni, poi improvvisamente la famiglia scompare. L’autunno successivo Rino è a caccia con il suo nuovo nonno che l’ha adottato e al quale ha raccontato il meraviglioso incontro della pri-mavera precedente. Vanno naturalmente a visi-tare i posti buoni e vocati per le regine fi n che arrivano vicino al posto dove Rino ha trovato il nido. La spinona diventa subito cauta dato che conosce i posti, e va presto in ferma.“ Nonno è proprio questo il posto! Rino si avvicina al cane in ferma e davanti al muso la vede tuta rannicchiata, come in allar-me. Ma come un lampo, una luce, un messag-gio, vede il suo occhio che lo guarda, come a dirgli- non mi riconosci? sono proprio io!-“ Nonno, nonno, non sparare, è la mia beccac-cia!E il nonno, quando la regina parte, non spara, ma si avvicina a Rino, lo abbraccia e lo bacia sulla testa. “ Diventerai un uomo giusto”, gli dice.

1° Premio concorso racconti di caccia 2008

Castion Veronese

AN

ED

DO

TI

sulla testa. “ Diventerai un uomo giusto”, gli sulla testa. “ Diventerai un uomo giusto”, gli dice.sulla testa. “ Diventerai un uomo giusto”, gli sulla testa. “ Diventerai un uomo giusto”, gli dice.

Page 42: L'ARCERA N°5

42

Page 43: L'ARCERA N°5

43 43

ADERISCI E SOTTOSCRIVI LA CAMPAGNA TESSERAMENTO 2009

LA QUOTA SOCIALE COSTA SOLO € 35,00

L’associazionismo è per defi nizione un esperienza da vivere insieme

SINO A QUANDO LA TUA PASSIONE SI

NUTRIRA’ DI EMOZIONI NOI POSSIAMO ESSERE PARTE

INTEGRANTE DELLE TUE SUGGESTIONI!

I l cacciatore naturalista che Amici di Scolopax-onlus ha individuato e fatto proprio, porta con se la visione di “coniugare al concetto

di caccia e prelievo quello più etico di tutela e gestione”, ed il nostro motto “Natura e Passione” raccoglie ed interpreta gli aspetti più veri e puri di una dimensione scelta come compagna di vita.Amici di Scolopax-onlus nasce nell’era comunicazione globale ed accomuna i tanti appassionati che ardono “del sacro fuoco”, per dare risposta all’esigenza del beccacciaio costantemente alla ricerca di

un punto di riferimento effi cace ed effi ciente, desideroso altresì di rinnovarsi, insieme ai profondi cambiamenti propri del nostro tempo, ripudiando antiche ed anacronistiche visioni della caccia alla beccaccia.Amici di Scolopax-onlus si propone come uno strumento di lavoro a supporto di coloro che vivono il cambiamento ed il rinnovamento del nostro tempo, certa di poter offrire voce e rappresentanza, ma capace anche di produrre effi caci progetti destinati a gestire meglio la beccaccia e riposizionare l’attività cinegetica in armonia con le esigenze della società civile del terzo millennio.

IL CACCIATORE NATURALISTA

Amici di Scolopax-onlus avverte sempre più forte il bisogno di affermare nuove visioni così da poterci riconoscere non più solo come sterili prelevatori, ma anche effi caci

co-gestori della natura, attivi collaboratori del mondo scientifi co, e capaci monitoratori.Il vero beccacciaio per ritenersi veramente tale deve cogliere l’importanza di questa evoluzione.

Page 44: L'ARCERA N°5

44

Amiamo circondarci di ogni elemento che possa contribuire a tenere viva la fi amma della passione compagna di vita e siamo felici di poter offrire in queste pagine la possibilità di acquistare i segni distintivi che contraddistinguono la nostra associazione. I gadget possono essere richiesti esclusivamente dai soci di Amici di Scolopax-onlus in regola con la quota sociale.

I COPRIRUOTA DI

AMICI DI SCOLOPAXSono disponibi l i gl i esclusivi copriruota per

fuoristrada.

E’ possibi le ordinare sia la versione in

s imilpel le che adesiva per copriruota r igidi .

Ogni copriruota è prodotto sul la base del la

ruota in dotazione.

Per ordinare scrivere a: info@scolopax. it

oppure r ivolgersi ad Alessandro Tedeschi

tel : 333-4252961

44

OROLOGIO A MURO

SPILLA

PATCHWORK

CAPPELLINO

BENEFIT SOCIO

Page 45: L'ARCERA N°5

45

SAFARI SPORT S.A.S.Via Nazionale, 295 - 80059 - Torre del Greco (NA) - Italy

Tel. (+39) 081 739 34 41 Fax (+39) 081 777 38 69www.safarisport.it

e-mail: [email protected]

Page 46: L'ARCERA N°5

46

DOMANDA DI ADESIONEall' Associazione

"Amici di Scolopax" Onlus(Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale)

I campi evidenziati con * sono obbligatori

Il Sottoscritto (ai sensi dell' art. 8 dello Statuto possono divenire soci di AdS anche Enti ):

*Cognome :……………………………………………………………….

* Nome ………………………………………………………….

*nato il…………………………………….a…………………………………..

codice fiscale:……………………………………………………………….

*Residente (Via / Piazza) ………………………………………….Numero civico :………..

*Città : ………………………………….*Provincia :…………….*C A P :………………

*Telefono FISSO :…………………………….. Telefono MOBILE :……..………..…………

E-mail :………………………………………………………………………….………….

CHIEDEdi iscriversi all'Associazione "Amici di Scolopax - Onlus "

Il sottoscritto dichiara altresì di aver preso visione e di accettare senza riserve lo Statuto dell'Associazione, con particolare riferimento all'Art. 3 e successivo Art. 10 dello stesso.

La quota sociale di € 35,00 può essere versata sul: c/c postale: 27262864intestato ad Amici di Scolopax-onlus

Via Roma N°57 - 83027 Mugnano del Cardinale (AV)La quota sociale così come previsto dall'Art. 13 dello Statuto ha validità annuale (anno solare)

La quota sociale :

versamento c/c postaleC in contante “pro manibus”

C

si allega alla presente ricevuta dell’avvenuto versamento

Eventuali comunicazioni:……………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………...…

(Spazio riservato alla segreteria) EMESSA TESSERA N°……..…ANNO………..…

Associazione AMICI DI SCOLOPAX - Onlus Via Roma N° 57 - 83027 Mugnano del Cardinale (AV)

Tel. 333 – 42 52 961 E-mail: [email protected]

Page 47: L'ARCERA N°5

Associazione

AMICI DI SCOLOPAX - onlusVia Roma N° 57

I - 83027 Mugnano del Cardinale (AV)Tel. 333 - 4252961

Fax: 081 - 511 16 49E-mail: [email protected]

Member of

L’ARCERA è un periodico diffuso gratuitamente dall’Associazione “Amici di Scolopax-onlus”

I testi possono essere riprodotti liberamente

a condizione che se ne citi la fonte

COME RAGGIUNGERCI

Alessandro Tedeschi - Presidente Tel: +39 333 - 4252961 ----------------------------------------------------------------------------------Francesco Petrella - Vice Presidente Tel: +39 329 - 1828523 ----------------------------------------------------------------------------------Alfonso Gallese - Segretario Tel: +39 339 - 4286604 ---------------------------------------------------------------------------------- Andrea Zilio - Tesoriere Tel: +39 328 - 2165005 ---------------------------------------------------------------------------------Rosario Maglio - Affari Legali Tel: +39 347 - 1205654

47

Page 48: L'ARCERA N°5

Supported by

...e maestosa appare ...come emersa

...dalle viscere della terra!