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C2 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano 1 I tessuti: cellule specializzate per una funzione Il corpo umano deriva dallo sviluppo di una sola cellula, lo zigote, che si divide più volte generando cellule che si diferenziano e si organizzano. Durante la vita embrionale, le divisioni cellulari avvengono solo per mitosi, e così tutte le cellule posseggono il medesimo patrimonio genetico: 23 coppie di cromosomi. Mentre le cellule si dividono, si realizza un altro evento fon- damentale per lo sviluppo: le cellule si diferenziano, cioè si specializzano sia nella forma sia nella funzione. La diversità di forma e funzione è il frutto dell’espressione diferenziata dei geni ed è determinata dal fatto che alcuni geni restano attivi, mentre altri vengono disattivati defnitivamente. Il diferenzia- mento cellulare porta alla formazione dei tessuti che costituiscono il corpo umano. Nel nostro corpo, come in quello di tutti i mammiferi, troviamo quattro tipi di tessuti: epiteliale, connettivo, muscolare e nervoso, ognuno dei quali comprende diversi sottotipi. Ricorda Lo sviluppo di un organismo parte da un’unica cellula, lo zigote, e poi attraverso il differenziamento si arriva alla formazione dei tessuti e delle strutture complesse che compongono l’architettura del corpo umano. 1 lezione L’organizzazione gerarchica del corpo umano Nel nostro corpo ci sono cellule specializzate e organizzate in tessuti, organi e apparati. Tessuti diversi si uniscono a formare gli organi, strutture complesse che assolvono funzioni che i tessuti da soli non potrebbero svolgere. Sistemi e apparati sono associazioni di organi che cooperano e comunicano per garantire un ambiente interno stabile, uno sviluppo armonico e una efcace relazione con l’esterno. L’architettura del corpo umano capitolo C 1 Il termine tessuto indica un insieme di cellule con struttura e funzione simili e con stessa origine embrionale.

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C2 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

1 I tessuti: cellule specializzateper una funzione

Il corpo umano deriva dallo sviluppo di una sola cellula, lo zigote,che si divide più volte generando cellule che si differenziano e siorganizzano. Durante la vita embrionale, le divisioni cellulariavvengono solo per mitosi, e così tutte le cellule posseggono ilmedesimo patrimonio genetico: 23 coppie di cromosomi.

Mentre le cellule si dividono, si realizza un altro evento fon-damentale per lo sviluppo: le cellule si differenziano, cioè sispecializzano sia nella forma sia nella funzione. La diversità diforma e funzione è il frutto dell’espressione differenziata dei

geni ed è determinata dal fatto che alcunigeni restano attivi, mentre altri vengonodisattivati definitivamente. Il differenzia-mento cellulare porta alla formazione deitessuti che costituiscono il corpo umano.

Nel nostro corpo, come in quello di tuttii mammiferi, troviamo quattro tipi di tessuti: epiteliale, connettivo,muscolare e nervoso, ognuno dei quali comprende diversi sottotipi.

Ricorda Lo sviluppo di un organismo parte da un’unica cellula, lozigote, e poi attraverso il differenziamento si arriva allaformazione dei tessuti e delle strutture complesse checompongono l’architettura del corpo umano.

1

lezione

L’organizzazione gerarchicadel corpo umanoNel nostro corpo ci sono cellule

specializzate e organizzate in tessuti, organi

e apparati. Tessuti diversi si uniscono a

formare gli organi, strutture complesse

che assolvono funzioni che i tessuti da soli

non potrebbero svolgere. Sistemi e apparati

sono associazioni di organi che cooperano

e comunicano per garantire un ambiente

interno stabile, uno sviluppo armonico e

una efficace relazione con l’esterno.

L’architetturadel corpoumano

capitolo

C1

Il termine tessuto indicaun insieme di cellulecon struttura e funzionesimili e con stessa origineembrionale.

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C3Lezione 1 L’organizzazione gerarchica del corpo umano

2 Le funzioni dei tessuti epitelialiIl tessuto epiteliale è costituito da sottili la-mine o spessi strati di cellule di forma moltoregolare strettamente unite (figura 1.1). Alcuniepiteli sono monostratificati, cioè sono formatida un solo strato di cellule, altri invece sonopluristratificati, fatti di più strati sovrapposti. Inentrambi i casi le cellule possono avere formaappiattita, cubica o cilindrica. Tutti gli epitelihanno in comune alcune caratteristiche.

• Le cellule sono strettamente connesse grazie alla presenzadelle giunzioni cellulari, che possono essere desmosomi egiunzioni occludenti. Tra una cellula e l’altra vi sono inter-stizi sottilissimi, e il materiale extracellulare è quasi del tuttoassente.

• Poggiano su una membrana basale, una struttura costituita daproteine e carboidrati che separa il tessuto epiteliale da quellisottostanti; la membrana basale è la base di appoggio per lacostruzione dell’epitelio e permette gli scambi con altri tessuti.

• Le cellule che poggiano sulla membrana basale conservanoper tutta la vita la capacità di duplicarsi: per questo tutti gliepiteli possono rinnovarsi quando si usurano. Alcuni si rin-novano molto rapidamente, altri meno, in relazione alla lorocollocazione e al loro compito.

• Gli epiteli non contengono vasi sanguigni e sono nutriti perdiffusione dai tessuti sottostanti.

Ricorda I tessuti epiteliali possono essere di più tipologiecon funzioni specifiche, ma conservano alcunecaratteristiche comuni: la presenza di giunzioni cellulari,di una membrana basale, e la mancanza di vasisanguigni.

Epitelio dalgreco epí, «sopra», ethelé, «capezzolo»;originariamenteindicava solo ilrivestimento di questaparte del corpo. Perestensione, indicatutti i tessuti dirivestimento.

3 I principali tipi di tessuto epitelialeGrazie alle loro proprietà, gli strati di cellule epiteliali sono resi-stenti, ma anche in grado di deformarsi senza perdere coesione.In base alla funzione si distinguono tre categorie di epiteli.1. Gli epiteli di rivestimento: ricoprono e proteggono la super-

ficie esterna e le cavità interne, delimitano i vasi sanguigni edefiniscono i confini fra compartimenti del corpo. Gli epiteliche rivestono le cavità interne, in comunicazione con l’ester-no, sono chiamati mucose e in genere sono monostratificati;mentre l’epitelio pluristratificato che costituisce il rivesti-mento esterno del corpo è detto epidermide. In molti casi lecellule degli epiteli di rivestimento si specializzano per svol-gere altri ruoli. Per esempio, le cellule dell’epitelio renale(figura 1.2) sono in grado di filtrare e trasportare sostanze divario genere, controllando le molecole e gli ioni che lascianoil sangue e vengono riassorbiti o eliminati con l’urina. Le cel-lule dell’epitelio intestinale sono specializzate nel trasportoselettivo di ioni e molecole nutritive, e possiedono i microvilli,strutture specializzate che aumentano la superficie di assor-bimento e ottimizzano gli scambi di sostanze.

2. Gli epiteli ghiandolari: sono costituitida cellule che producono e secernonosostanze di varia natura come ormoni,latte, muco, enzimi digestivi o sudore. Al-cuni epiteli di rivestimento contengonosingole cellule secernenti disperse nel tessuto. Nella maggio-ranza dei casi, tuttavia, le cellule secernenti formano un vero eproprio strato che si piega e si introflette, invadendo il tessutosottostante. Si forma così una ghiandola (vedi figura 1.2), unastruttura cava la cui superficie interna è tappezzata di epiteliosecernente. Le ghiandole possono essere di due tipi: endocrineed esocrine.

Ghiandola dal latinoglandula: «piccola ghianda»,per via della forma di molteghiandole umane.

Cellule cubiche dell'epitelio sempliceCellule squamose

Epiteliostratificato

Figura 1.1 Tessuto epiteliale (A) Gli strati esterni della cutesono costituiti da strati di cellule epiteliali. (B) Un tubulorenale è formato da un singolo strato di cellule epiteliali.

Figura 1.2 L’epitelio ghiandolare Questafotografia al microscopio ottico mostra unasezione della ghiandola parotide umana. Lecellule secernenti, che producono la saliva, sonodisposte a formare degli acini. I dotti raccolgonola saliva e la trasportano verso la bocca.

A B

acini

dotto

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C4 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

Muscolo scheletrico

15 µm 15 µm

Muscolo cardiaco

30 µm

Muscolo liscio

Le ghiandole esocrine restano in collegamento con l’epi-telio sovrastante mediante un canale, il dotto, che riversa lasostanza secreta all’esterno o in cavità in comunicazione conl’esterno (sono ghiandole esocrine le ghiandole salivari equelle sudoripare). Le ghiandole endocrine sono prive di undotto escretore, e riversano le sostanze prodotte direttamentenella circolazione sanguigna.

3. Gli epiteli sensoriali: sono costituiti da cellule specializza-te per recepire specifici stimoli provenienti dall’ambienteesterno o interno, e trasmetterli al sistema nervoso. I recettoridell’odorato e del gusto, per esempio, sono cellule che rileva-no specifiche sostanze chimiche. Le cellule sensoriali sonodisperse negli epiteli di rivestimento e sono avvolte da fibrenervose a cui trasferiscono le informazioni.

Ricorda Distinguiamo tre categorie di epiteli: di rivestimento,che ricoprono il corpo e le cavità interne; ghiandolaricon funzione secernente; sensoriali, costituiti da cellulespecializzate per ricevere stimoli.

4 Il tessuto muscolare permetteil movimento

Il tessuto muscolare (figura 1.3) è costituito da cellule di for-ma allungata che si contraggono per generare forze e produconomovimento. Il meccanismo di contrazione è basato sullo scor-rimento di filamenti impilati costituiti da due tipi di proteinecontrattili: l’actina e la miosina.

La contrazione delle cellule muscolari si verifica in risposta auno stimolo proveniente dal sistema nervoso e consuma moltaenergia, che viene fornita dalle molecole di ATP. All’interno delcorpo, il tessuto muscolare è il tessuto più abbondante.

Ricorda Il tessuto muscolare è costituito da cellule allungate ingrado di usare l’energia della cellula per contrarsie generare movimento.

5 I principali tipi di tessuto muscolareEsistono tre tipologie di tessuto muscolare: scheletrico striato, liscio

e cardiaco.1. Il muscolo scheletrico striato è responsabile dei movimen-

ti volontari, come correre, camminare o sorridere. Inoltre èresponsabile di alcuni movimenti involontari, tra cui la respi-razione, le espressioni facciali, i tremori. I muscoli scheletricisono tutti sotto il controllo del sistema nervoso, che ne coman-da la contrazione. Il muscolo scheletrico viene definito striato,per l’aspetto a bande alterne osservabile al microscopio ottico(figura 1.3A). Le cellule del muscolo scheletrico, chiamate fi-

bre muscolari, sono piuttosto grandi e presentano numerosinuclei. Si formano, nel corso dello sviluppo, attraverso la fusio-ne di cellule embrionali dette mioblasti. Un singolo muscolo,come il bicipite, è composto da centinaia di migliaia di fibremuscolari; ognuna di esse è stimolata da una fibra nervosa chene comanda la contrazione (figura 1.4).

2. Il muscolo liscio si trova nel rivestimento di molti organiinterni cavi, come l’intestino, la vescica urinaria e i vasi san-guigni, ed è sotto il controllo del sistema nervoso autonomo(che è involontario). Strutturalmente, le cellule hanno unaforma a fuso e ognuna è provvista di un solo nucleo. Sonodefinite «lisce» perché i filamenti di actina e di miosina nonsono ordinati regolarmente, come nel muscolo scheletrico,e quindi non hanno il tipico aspetto striato (figura 1.3B). Neltessuto muscolare liscio dei visceri, le cellule sono organizzatein guaine che avvolgono l’organo; le singole cellule sono uni-te mediante giunzioni serrate che permettono loro di contrarsiin maniera coordinata. Inoltre la membrana plasmatica dellecellule muscolari lisce è sensibile agli stimoli di tensione. Se,per esempio, la parete di una porzione del tratto digerente vie-ne sottoposta a uno stiramento, come quando un boccone dicibo passa lungo l’esofago per giungere allo stomaco, la mu-scolatura liscia si contrae in seguito alla sollecitazione; più lostimolo di tensione è forte, maggiore è la contrazione.

Figura 1.3 Cellule muscolari (A) Una cellula muscolare contiene filamenti proteici che provocano lacontrazione. La disposizione regolare dei filamenti, composti di due diverse proteine, fa sì che le cellulemuscolari abbiano questo aspetto striato. (B) Le cellule del muscolo liscio non hanno le tipiche striaturevisibili in quello scheletrico. (C) Le cellule del muscolo cardiaco sono più piccole, presentano un solo nucleo eformano guaine di cellule contrattili elettricamente accoppiate.

A B C

filamenti

fibra

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C5

Mitocondri

Zona H

Banda A

Sarcomero

Banda I

Linea Z

Tendini

Banda M

Singola fibra muscolare (cellula)

Tessuto connettivo

Fasci di fibre muscolari

Banda I

Singolamiofibrilla

Muscolo

Membrana plasmaticaNuclei

Miofibrille

Bicipite

Filamento di actina

Linea Z

Filamento di miosina

Banda A

Zona H

Singolo sarcomero

Linea Z

Linea Z Banda MTitina

3 μm

Figura 1.4 La strutturadel muscolo scheletricoUn muscolo scheletricoè costituito da fasci difibre muscolari. Ognifibra muscolare è unacellula multinucleata connumerose miofibrille,formate da filamentidi miosina e di actinaordinati, che conferisconoil caratteristico aspettostriato al muscolo.

3. Il muscolo cardiaco si trova solo nel cuore. Al microsco-pio ottico (figura 1.3C) questo muscolo appare striato comeil muscolo scheletrico; la sua contrazione, però, avviene inmodo del tutto involontario, senza stimoli provenienti dal si-stema nervoso. Le cellule del muscolo cardiaco sono diverseda quelle del muscolo striato per varie ragioni: sono moltopiù piccole e mononucleate; formano tra loro giunzioni ser-rate e si intrecciano in una rete tridimensionale resistente aeventuali strappi. Come risultato, le pareti del cuore possonoresistere alle elevate pressioni esercitate dal sangue, senzapericolo che si verifichino danni o lacerazioni. Alcune cellu-

le del muscolo cardiaco, dette pacemaker, sono specializzatenel generare e condurre i segnali elettrici che danno originee coordinano le contrazioni ritmiche del cuore. Il sistema ner-voso autonomo modula continuamente l’attività delle cellulepacemaker, ma tale modulazione non è essenziale per gene-rare il battito cardiaco.

Ricorda Il tessuto muscolare costituisce il muscolo scheletricostriato, che permette i movimenti volontari, il muscololiscio che si trova in molti organi interni, e il muscolocardiaco nel cuore.

Lezione 1 L’organizzazione gerarchica del corpo umano

Un muscolo scheletricocome il bicipite puòessere scomposto infasci di fibre muscolari.

Ogni fibra muscolareè una cellulamultinucleata checontiene numerosemiofibrille.

Ogni miofibrillaè formata dafilamenti spessidi miosina efilamenti sottilidi actina moltoordinati.

In ciascuna miofibrilla è possibile individuarele unità di contrazione chiamate sarcomeri.

Dove sono presenti solofilamenti di actina la miofibrillaappare chiara; dove vi sonosia filamenti di actina sia dimiosina la miofibrilla assumeun colore scuro.

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C6 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

6 I tessuti connettivi svolgonosvariate funzioni

Il tessuto connettivo ha una caratteristica distintiva: è costitu-ito da cellule di forma varia (spesso irregolare) disperse in unamatrice extracellulare formata da fibre proteiche immerse in unasoluzione gelatinosa chiamata sostanza fondamentale. Esistonomolti tipi di tessuto connettivo che differiscono sia per la compo-nente cellulare sia per la quantità, la composizione e le proprietàdella matrice extracellulare.

Le fibre proteiche sono componenti importanti della matriceextracellulare; la maggior parte delle fibre è costituita da collagene

(figura 1.5), una proteina che può formare fibre forti e resistentiall’allungamento. Queste fibre vengono usate come sostegno oconnessione nella cute, nei tendini e nei legamenti delle ossa.Il collagene costruisce anche fibre reticolari molto sottili e ra-mificate, che costituiscono un’intelaiatura simile a una rete,fornendo forma e solidità strutturale ad alcuni organi.

L’elastina è un altro tipo di fibra proteica presente nella matri-ce extracellulare dei tessuti connettivi. Può essere stirata fino adiverse volte la sua lunghezza a riposo e poi ritornarvi, propriocome un elastico. Le fibre composte di elastina sono più abbon-danti nei tessuti che vengono regolarmente allungati, come lepareti dei polmoni e le grandi arterie.

I connettivi riempiono gli spazi interni traun organo e l’altro o tra un tessuto e l’altro,hanno funzioni di protezione, connessio-ne e sostegno meccanico. Inoltre, alcunisvolgono particolari funzioni metabolicheindispensabili per tutto l’organismo.

Ricorda Il tessuto connettivo è costituito da cellule diforma irregolare disperse all’interno di una matriceextracellulare composta da due fibre proteiche principali,il collagene e l’elastina.

I connettivi vengono classificati in base alle loro proprietà e allacomposizione della matrice.

I connettivi propriamente detti possono essere densi o lassi;contengono vari tipi di cellule in una matrice composta da ac-qua, sali e sostanze organiche di vario genere, e in parte da fibredi collagene o di elastina.1. Nel connettivo denso predominano le fibre di sostegno co-

stituite di collagene, che formano una struttura compatta eresistente. Per queste proprietà il connettivo denso si trovanei tendini (che uniscono muscoli e ossa) o nei legamenti(che uniscono le ossa tra loro).

2. Nel connettivo lasso, invece, ci sono tutti i tipi di fibre; que-sto tessuto si trova nella cute e tra un organo e l’altro. È il tipopiù diffuso di tessuto connettivo; forma le strutture reticolarial di sotto degli epiteli di rivestimento degli organi che comu-nicano con l’esterno.

3. Tra i connettivi propriamente detti è compreso il tessuto adi-

poso, che svolge la funzione di deposito di lipidi. In questotessuto la matrice extracellulare è quasi assente: le cellulehanno una forma sferoidale e ognuna di esse contiene unagoccia lipidica di grandi dimensioni o tante minuscole gocceche la riempiono interamente.Il tessuto adiposo ha la funzione di riserva energetica, masvolge anche altre funzioni: protegge dai traumi gli organiinterni e costituisce uno strato sottocutaneo con funzioneisolante contro la dispersione termica.

Ricorda I tessuti connettivi propriamente detti sono classificatiin: denso, se predominano le fibre di collagene; lasso, sesono presenti tutti i tipi di fibre; adiposo, in cui la matriceextracellulare è quasi assente e le cellule sono riempiteda gocce di lipidi.

7 I connettivi specializzatiI connettivi specializzati comprendono il tessuto osseo, la carti-

lagine e il sangue.¥ Il tessuto osseo contiene fibre di collagene, ma deve la pro-

pria rigidità e la propria durezza a una matrice extracellularericca di cristalli di fosfato e carbonato di calcio insolubili.L’osso ha una triplice funzione: sostegno per i muscoli, pro-tezione meccanica e riserva di sali di calcio per il resto delcorpo. Questa funzione può realizzarsi perché all’internodell’osso sono sempre attive cellule che producono, e celluleche demoliscono la matrice, mantenendolo in un equilibriodinamico. Le cellule responsabili della crescita e del continuorimodellamento dell’osso sono gli osteoblasti, gli osteociti egli osteoclasti (figura 1.6). Gli osteoblasti producono nuovamatrice extracellulare che si deposita sulla superficie ossea.Queste cellule vengono gradualmente circondate dalla ma-trice stessa, da cui risultano infine incapsulate; quando ciòaccade, esse smettono di depositare la matrice, ma conti-

Figura 1.5 Il collagene In questafotografia, ottenuta al microscopioelettronico a scansione (SEM), sono benvisibili le fibre di collagene.

Organo dal greco órganon,«strumento», che rimanda aérgon, «lavoro», da cui derivaanche energia. Il senso è chegli organi svolgono funzionispecifiche.

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nuano a sopravvivere all’interno di piccole lacune (cavità)dell’osso. Quando gli osteoblasti si trovano in questo stadiovengono definiti osteociti. Gli osteociti rimangono in contat-to gli uni con gli altri attraverso lunghe estensioni cellulariche corrono lungo sottili canali nell’osso. La comunicazionetra gli osteociti è molto importante per il controllo dell’attivi-tà delle altre cellule ossee. Gli osteoclasti sono le cellule cheriassorbono l’osso, formando cavità e gallerie; contempora-neamente, gli osteoblasti continuano a lavorare depositando

nuovo materiale osseo. Quindi, l’azione reciproca degli oste-oblasti e degli osteoclasti plasma e rimodella costantementele ossa.

• La cartilagine (figura 1.7) è formata da cellule chiamatecondrociti, che producono una matrice extracellulare con-sistente, ma gommosa grazie alla presenza di molte fibre dicollagene mescolate con polisaccaridi e proteine. Le fibredi collagene rinforzano la matrice e si distribuiscono lungotutte le direzioni come corde: in questo modo la cartilaginerisulta flessibile e resistente. Questo tessuto si trova in diver-se parti del corpo, come le articolazioni, la laringe, il naso e ipadiglioni auricolari. È anche il componente principale delloscheletro embrionale, ma durante lo sviluppo la maggior par-te di questo tessuto viene sostituita da quello osseo.

• Il sangue è l’unico tessuto connettivo fluido ed è formato dacellule disperse in una voluminosa matrice extracellulare: ilplasma.

Ricorda I tessuti connettivi specializzati comprendono:il tessuto osseo, la cartilagine e il sangue. Nel tessutoosseo la matrice è ricca di cristalli di calcio che leconferiscono rigidità. La cartilagine contiene numerosefibre di collagene che la rendono flessibile e resistente.Il sangue è l’unico connettivo fluido.

Piccolo vaso sanguigno

Matrice ossearecentemente formata

Vecchio tessuto osseo

Figura 1.6 Il tessuto osseo (A) Le ossasono costantemente rimodellate dagliosteoblasti, che depositano calcio, e dagliosteoclasti, che riassorbono l’osso. (B)Immagine al microscopio ottico del tessutoosseo con evidenti osteociti.

Lezione 1 L’organizzazione gerarchica del corpo umano

Matrice

Cellule cartilaginee (condrociti)

Figura 1.7 La cartilagine La cartilaginepermette a strutture come l’orecchio di essererigide, ma flessibili. Le cellule cartilagineesecernono una matrice extracellulare ricca difibre di collagene ed elastina. (Nell’immagine,le fibre di elastina sono blu scuro).

A

B osteocita

Gli osteoblastidepositano nuovamatrice ossea,riempiendo icanali scavati dagliosteoclasti.

Gli osteoclastidemolisconoil vecchio tessutoosseo.

Gli osteocitisono osteoblastiche rimangonointrappolati dallamatrice che loro stessihanno prodotto.

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C8 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

8 Il tessuto nervoso è compostoda cellule eccitabili

Il tessuto nervoso è formato da due tipi di cellule: i neuroni e lecellule gliali. I neuroni sono cellule eccitabili, significa che posso-no generare e trasmettere segnali elettrochimici, chiamati impulsi

nervosi. La trasmissione di questi segnali è velocissima. Ogni neu-rone è formato da un corpo cellulare che contiene il nucleo e gliorganuli, da un assone e da uno o più dendriti (figura 1.8A).

I dendriti sono estensioni citoplasmatiche corte e sottili cheraccolgono i segnali provenienti da altri neuroni o da organisensoriali e li trasmettono al corpo cellulare; questo elabora la ri-sposta e la trasmette all’assone, sotto forma di impulso elettrico.

L’assone è un prolungamento lungo e sottile che termina quasia contatto con una cellula bersaglio (un altro neurone, una cellu-la muscolare o alcune ghiandole).

Gli impulsi nervosi si spostano molto rapidamente lungol’assone, fino alla terminazione che si trova in prossimità dellacellula bersaglio. Qui attivano il rilascio di segnali chimici chesi legano ad appositi recettori presenti sulla cellula bersaglio,stimolando una sua risposta. La zona che si trova tra assone ecellula bersaglio si chiama sinapsi.

Rispondi

A Che cosa sono i tessuti? Quali tipi di tessuti

sono presenti nel corpo umano?

B Che cosa sono le ghiandole? Quali sono le

differenze tra ghiandole esocrine e ghiandole

endocrine?

C Che cosa sono le fibre muscolari?

D Come sono organizzati i neuroni?

verifichedi fine

lezione

Nei neuroni, le informazioni viaggiano a senso unico: i dendritile portano dall’esterno verso il corpo cellulare, l’assone invece tra-smette l’impulso nervoso dal corpo cellulare verso l’esterno. Unneurone può avere anche moltissimi dendriti, ma ha sempre ununico assone che può ramificarsi nella parte terminale ed è quin-di in collegamento con una o più cellule bersaglio. L’assone puòraggiungere lunghezze notevoli, come nel caso del nervo sciaticoche dalla base del midollo spinale raggiunge il piede, superandoil metro di lunghezza.

Nel tessuto nervoso sono presenti anche le cellule gliali, chenon generano né conducono segnali elettrochimici, ma provvedo-no a una varietà di funzioni di supporto per i neuroni (figura 1.8B):alcune fungono da sostegno e da filtro, altre forniscono sostanzenutrienti o contribuiscono a mantenere costante l’ambiente ex-tracellulare; altre ancora isolano e avvolgono gli assoni di alcunineuroni per rendere più efficiente la conducibilità. Nel nostro si-stema nervoso sono presenti più cellule gliali che neuroni.

Ricorda Il tessuto nervoso è formato dai neuroni, che generanoe trasmettono impulsi nervosi in tutto il corpo. Sonopresenti anche cellule non eccitabili, dette gliali, chenutrono e proteggono i neuroni.

Corpocellularedelneurone

Assone

DendritiAstrociti

Capillari

20 µm 60 µm

Figura 1.8 I neuroni e le cellulegliali (A) Questo neurone umanoconsiste in un corpo cellulare,un certo numero di dendritiche ricevono informazioni daaltri neuroni, e un lungo assoneche invia informazioni allealtre cellule. (B) Una sezione ditessuto dell’encefalo umanomostra gli astrociti, un tipo dicellule gliali. Le cellule glialigarantiscono ai neuroni funzionidi sostegno e protezione, fra cuila creazione di una barriera cheprotegge l’encefalo.

A B

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C9

9 I sistemi e gli apparatiQuando le funzioni di più tessuti vengono coordinate per svolge-re un’unica attività, si forma un organo (come il cuore o il rene).A loro volta, gli organi possono essere raggruppati in sistemio apparati (figura 1.10 e figura 1.11 nelle pagine seguenti). Unsistema è un’unità morfofunzionale costituita da organi che con-dividono la stessa origine embrionale; i sistemi del corpo umanosono cinque: nervoso, linfatico e immunitario, endocrino, sche-letrico, muscolare.

Un apparato, invece, è un insieme di organi con origine em-brionale diversa, che cooperano per svolgere le stesse funzioni;gli apparati sono sei: tegumentario, cardiovascolare, digerente,respiratorio, urinario, riproduttore. A volte questi due terminivengono usati come sinonimi, anche se in modo improprio.

Alcuni di essi, come l’apparato digerente (figura 1.9), sonoformati da organi in continuità fisica tra loro; altri, come il siste-ma endocrino, comprendono organi distanti l’uno dall’altro, macorrelati funzionalmente.

Tutti gli apparati sono sostenuti dallo scheletro e dai musco-li e protetti dall’apparato tegumentario (la cute), che insiemedelimitano due cavità, una dorsale e una ventrale, entro cui al-loggiano i diversi organi. La cavità dorsale, comprendente il cranio

e il canale vertebrale che protegge il sistema nervoso centrale,composto da encefalo e midollo spinale. La cavità ventrale, divisadal diaframma in quella toracica (che ospita il cuore e i polmoni)e in quella addomino-pelvica (in cui si trovano stomaco, fegato,genitali, ecc).

I sistemi e gli apparati non si comportano in maniera indipen-dente, ma lavorano in modo coordinato al servizio dell’interoorganismo.

L’apparato che si occupa del trasporto è l’apparato cardiova-scolare: passando da un organo all’altro, il sangue permette gliscambi di sostanze chimiche e aiuta a mantenere costante l’am-biente interno. L’apparato cardiovascolare lavora insieme alsistema linfatico e al sistema immunitario che hanno il compitodi difendere l’organismo. L’apparato che presiede alla digestione èil digerente, costituito da tutti e quattro i tessuti del corpo umano.

Il sistema endocrino e quello nervoso esercitano un’azione di«controllo» sull’attività di tutti gli altri apparati e sistemi.

Ricorda Il nostro corpo è formato da organi che a loro voltasono riuniti in apparati e sistemi. Nel corpo umano i seiapparati e i cinque sistemi cooperano tra loro.

2

lezione

Organi, tessuti,sistemi e apparatiNegli esseri umani, come in tutti i

vertebrati, i tessuti sono associati dal punto

di vista strutturale e funzionale per formare

gli organi. La maggior parte degli organi

include tutti e quattro i tipi di tessuto.

Grazie a questo livello di organizzazione,

gli organi riescono a svolgere funzioni che i

tessuti da soli non potrebbero realizzare; gli

organi si organizzano in sistemi e apparati.

Lezione 2 Organi, tessuti, sistemi e apparati

Stomaco

Figura 1.9 Le pareti dellostomaco Un buon esempiodella disposizione di tutti equattro i tipi di tessuto nellastruttura di un organo.

Tessuto nervosoGestione delle informazioni,comunicazione e controllo

Un organoè compostoda tessuti.

Tessuto epitelialeRivestimento, trasporto,secrezione e assorbimento

Tessuto connettivoSostegno, rinforzo ed elasticità

Tessuto muscolareMovimento

All’interno di unorgano, i tessutisono specializzati inmodi specifici.

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C10 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

Figura 1.10 Sistemi e apparati, organie tessuti che li costituiscono Cinquediversi apparati del corpo umano:tegumentario, urinario, digerente,riproduttore e cardiovascolare.

Immagine istologica

dell’intestino tenue umano.

(Ingrandimento, 350x)

Immagine istologica

di una sezione di cute

umana.

Immagine istologica

dell’unità filtrante

del rene umano.

Derma

Glomeruli renali

Membrana basale

Muscolo erettore del pelo

Tessutosottocutaneo

Follicolopilifero

Capillariglomerulari

Villi intestinali

L’apparato urinario èformato da reni, ureteri,vescica e uretra. Produceed elimina l’urina,eliminando i rifiuti prodottinelle reazioni metabolichedell’organismo. Regola lacomposizione del sangue.

L’apparato tegumentariocomprende la cute, le ghiandole,le unghie e i peli. Ricopre tuttoil corpo ed è l’interfaccia tral’organismo e l’ambiente.

L’apparato digerente comprendela bocca, l’esofago, lo stomaco,l’intestino insieme a ghiandoleaccessorie. Consente l’introduzionedel cibo, l’assorbimento dellesostanze nutritive e l’eliminazionedi quelle non digerite.

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C11

Immagine

istologica di un

follicolo ovarico

umano.

Immagine

istologica

di un’arteriola

umana.

Immagine istologica

(SEM) di spermatozoi

umani nel testicolo.

Lezione 2 Organi, tessuti, sistemi e apparati

Tonaca media

Tonaca avventizia Globuli rossi

Tonaca intima

Tessutodel testicolo

Spermatozoi

Oocita

Tessuto(stroma)dell’ovaio

Cellule dellamembranagranulosa

L’apparato riproduttorecomprende le gonadi (testicolie ovaie) e gli organi a esseassociati. Produce i gameti econsente la fecondazione e losviluppo di nuovi individui.

L’apparato cardiovascolare ècomposto da sangue, cuoree vasi sanguigni. Trasportale sostanze nutritive el’ossigeno alle cellule, e portavia le sostanze di rifiuto e ildiossido di carbonio.

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C12 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

Immagine

istologica (TEM)

dell’epitelio

respiratorio del

polmone umano.

Figura 1.11 Sistemi eapparati, organi e tessutiche li costituisconoL’apparato respiratorio e isistemi del corpo umano:endocrino, nervoso,scheletrico, muscolare elinfatico-immunitario.

Follicolo

Membranabasale

Cellulamucosa

Microvilli

Ciglia

Immagine istologica

della tiroide umana.

(Ingrandimento, 440x)

Colloide

Immagine al

microscopio confocale

del cervelletto umano.

Dendriti

Cellula di Purkinje

Corpocellulare

Sostanza grigia

Il sistema endocrinoè composto daghiandole cheproducono gliormoni, sostanzeche regolano ilfunzionamentodegli organi edell’organismo.

L’apparato respiratorioè costituito daipolmoni e dalle vieaeree. Garantiscegli scambi dei gasrespiratori, trasferendol’ossigeno al sangue, edeliminando il diossido dicarbonio.

Il sistema nervoso èformato dall’encefalo,dal midollo spinale,dai nervi e dagliorgani di senso.Riceve gli stimoliesterni e interni edelabora le risposte.

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C13

Immagine istologica di

una sezione di muscolo

scheletrico umano.

(Ingrandimento, 250x)

Immagine istologica di

un linfonodo umano.

(Ingrandimento, 30x)

Lezione 2 Organi, tessuti, sistemi e apparati

Vaso sanguigno

Tessuto connettivo

Fibramuscolare

Striatura datadal susseguirsi diactina e miosina

Immagine istologica del

tessuto osseo compatto

umano. (Ingrandimento, 450x)

Lamelle

Osteocita

Canalidi Havers

Il sistema linfatico ècostituito dalla linfae dai vasi linfatici, daltimo, dalle tonsille edai linfonodi. Insieme alsistema immunitario

difende l’organismodall’attacco di agentipatogeni; contribuisce altrasporto dei liquidi.

Il sistema scheletrico èformato da ossa, legamentie cartilagini. Offre sostegnoal corpo e protezione agliorgani interni. Forniscesupporto ai muscoli,rendendo possibile ilmovimento.

Il sistema muscolare è costituitoda tessuto muscolare. Permette imovimenti del corpo attraverso ilmuscolo scheletrico. Gli organi internisono formati da muscolo liscio, e ilcuore da muscolo cardiaco.

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C14 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

10 Le membrane interneLa superficie interna del corpo e degli organi sono delimitate darivestimenti che svolgono diverse funzioni. La cavità ventrale èrivestita da due tipi di membrane epiteliali, mucose e sierose.1. Le membrane mucose rivestono le cavità che comunicano

con l’esterno, come la bocca o l’interno dello stomaco; la lorosuperficie è umida e lubrificata da secrezioni cellulari.

2. Le membrane sierose rivestono le cavità non comunicanticon l’esterno e gli organi in esse contenute. Il peritoneo, peresempio, è il rivestimento esterno degli organi che si trovanonella cavità addominale come l’intestino; le pleure avvolgonola superficie esterna dei polmoni, e il pericardio ricopre la su-perficie del cuore. Intorno a ogni organo sono presenti duemembrane sierose, separate da uno spazio ridotto entro cuisi trova del liquido; lo strato esterno è aderente alla cavità incui è contenuto l’organo, quello interno aderisce invece allasuperficie esterna dell’organo stesso. Gli organi come cuore,polmoni e intestino, grazie alle loro membrane, si muovonosenza attrito mantenendo la posizione corretta.

Ricorda La superficie interna del corpo e quella degli organisono rivestite da membrane epiteliali interne chesi distinguono in mucose, se rivestono le cavitàcomunicanti con l’esterno, e sierose se sono presenti inorgani e cavità interne.

11 L’apparato tegumentario rivesteil nostro corpo

La superficie corporea esterna è rivestita dalla cute, un involucroche può essere considerato come un vero e proprio apparato per-ché dotato di proprietà particolari (figura 1.12).

La cute è resistente, elastica, impermeabile e funzionacome una barriera che impedisce l’ingresso di agenti patogenio sostanze nocive. Inoltre è dotata di recettori sensoriali checontribuiscono a mantenere costante la temperatura corporea,impedendo al nostro organismo di perdere troppa acqua.

L’apparato tegumentario poggia su uno strato costituito pre-valentemente di tessuto adiposo che lo collega ai tessuti piùprofondi. Inoltre, lo strato sottocutaneo isola termicamente ilcorpo e lo protegge dagli urti meccanici.

Nella cute sono presenti anche vari annessi: ghiandole sudo-ripare e sebacee, peli e unghie (figura 1.13). La cute è formata dauno strato esterno di tessuto epiteliale, l’epidermide, e dal sotto-stante strato connettivale, il derma.¥ L’epidermide è un epitelio pavimentoso

pluristratificato che viene continuamen-te rinnovato; contiene diversi tipi dicellule epiteliali e poggia su uno stra-to basale, costituito da cellule in attivaproliferazione. Le più numerose sonoi cheratociti che producono una grande

Derma

Terminazioninervose libere

Fibra nervosa

Vena

Arteria

Muscolo erettoredel pelo

Strato basale(germinativo)

Strato corneo

Ghiandola sebacea

Fusto del pelo

Ghiandola sudoriparaFollicolo pilifero

Tessuto sottocutaneo

Epidermide

Il termine cheratocitaal suffisso -cita fa precederecherato-, dal greco kéras,«corno»; lo stratodell’epidermide in cui sitrovano i cheratociti vienedefinito strato corneo.

Figura 1.12 La cuteIn questo disegnoschematico sonoillustrati i varicomponenti della cuteumana, divisa in duestrati sovrapposti:l’epidermide, piùsuperficiale, e il dermasottostante, che asua volta poggia sultessuto sottocutaneo.

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C15

quantità di cheratina, una proteina fibrosa, resistente e idro-repellente. Le cellule dello strato basale (o strato germinativo)che appoggia sul derma, si dividono rapidamente generandoogni giorno milioni di nuove cellule, che vengono spinte ver-so gli strati più superficiali. A mano a mano che salgono, lecellule invecchiano e si arricchiscono di cheratina. Lo stratopiù esterno (o strato corneo) è costituito da cellule appiattitefortemente cheratinizzate, che muoiono e si sfaldano. L’epi-dermide viene sostituita interamente in un mese e mezzo.Nell’epidermide sono presenti anche particolari cellule, det-

te melanociti, che producono la melanina, unpigmento scuro che protegge la cute daidanni delle radiazioni solari. I melanocitihanno prolungamenti molto sottili che siinsinuano fra le altre cellule dell’epidermi-de. Quando l’epidermide viene esposta al

Sole, la produzione di melanina aumenta e i prolungamentiformano una sorta di «ombrello» protettivo. Dall’epidermidederivano anche le ghiandole sudoripare e sebacee, che allog-giano nel derma sottostante, e i follicoli piliferi. L’epidermideè priva di vasi sanguigni e fibre nervose.

• Il derma, formato da tessuto connettivo, è un materiale resi-stente ricco di fibre di collagene ed elastina, irrorato dai vasisanguigni. Grazie ai meccanismi di vasodilatazione e vaso-costrizione, contribuisce alla regolazione della temperaturacorporea: quando la temperatura interna sale, i vasi sanguignidel derma si dilatano e il sangue disperde calore verso l’ester-no; se invece la temperatura corporea scende, i vasi vengonochiusi e il calore non si disperde. Il derma ha anche altre fun-zioni: contiene recettori tattili, terminazioni nervose libereper il dolore e cellule specializzate nella difesa, come i fagoci-ti. Nel derma troviamo le ghiandole sebacee, che producono ilsebo, un materiale oleoso che mantiene morbida la cute, e leghiandole sudoripare, che producono il sudore su stimolo delsistema nervoso.

Sul torace dei mammiferi, per esempio, si trovano le ghiandole

mammarie o mammelle, che sono ghiandole sudoripare modi-ficate che, nelle femmine, producono il latte. Ogni mammellapresenta una sporgenza pigmentata, il capezzolo, dove sboccanole aperture dei dotti galattofori da cui fuoriesce il latte. Inter-namente, ogni ghiandola è costituita da lobi separati da tessutoadiposo e connettivo; i lobi sono suddivisi in lobuli più piccoli,chiamati alveoli, che secernono il latte.

Ricorda La cute è il rivestimento esterno del corpo ed è formatadall’epidermide, lo strato esterno da cui derivano leghiandole sebacee e sudoripare, e dal derma, formatoda tessuto connettivo e ricco di vasi sanguigni.

Lezione 2 Organi, tessuti, sistemi e apparati

Melanocita anteponeal suffisso -cita, melano-, dalgreco mélas, «nero»; bruno-nerastra è la melanina di cuisono ricchi i melanociti.

Rispondi

A Elenca gli apparati e i sistemi presenti nel corpo

umano indicandone le funzioni.

B Che ruolo svolge la membrana mucosa? E quella

sierosa?

C Quali tessuti e annessi sono presenti nella cute?

D Descrivi brevemente le ghiandole mammarie.

verifichedi fine

lezione

Figura 1.13 Gli annessi cutanei della cute (A)Dettaglio al microscopio elettronico a scansione diun follicolo pilifero, dal quale emerge un pelo, conannessa ghiandola sebacea; (B) sezione della cute almicroscopio elettronico a scansione, con particolaresu una ghiandola sudoripara nel derma.

pelo

ghiandola sebacea

ghiandola sudoripara

follicolo pilifero

PER CAPIRE MEGLIOvideo:Gli effetti dei raggi UV e l’abbronzatura

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C16 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

12 L’omeostasi garantisce l’equilibriofisico-chimico

La capacità dell’organismo di mantenere condizioni relativa-mente stabili nell’ambiente interno è chiamata omeostasi.L’omeostasi è uno stato dinamico che richiede un lavoro note-

vole; l’equilibrio fisico-chimico interno,infatti, è costantemente minacciato siadall’ambiente esterno che varia continua-mente sia dall’attività metabolica dellecellule del corpo. Per garantire l’omeostasi,l’attività dell’intero organismo deve esserecontrollata e regolata in risposta ai cambia-menti interni ed esterni (figura 1.14).

A livello degli apparati e delle funzioni fisiologiche, le variabilipiù importanti da mantenere in equilibrio sono:¥ la temperatura;¥ l’equilibrio idrosalino;¥ l’apporto dei nutrienti essenziali;¥ lo scambio dei gas respiratori;¥ la pressione e il volume del sangue;¥ l’eliminazione delle sostanze di rifiuto tossiche.Le attività di tutti gli apparati sono regolate (cioè accelerate orallentate) dalle azioni di specifici segnali prodotti dai sisteminervoso ed endocrino.

Ricorda L’omeostasi è la capacità dell’organismo di regolare emantenere stabile il suo ambiente interno. Alla base diquesta regolazione c’è l’azione coordinata dei sisteminervoso ed endocrino.

13 I meccanismi dell’omeostasiIl sistema di controllo comprende sempre un recettore, un centro

di regolazione e un effettore.1. Il recettore è un sensore che recepisce l’informazione relativa

a un determinato fattore nell’ambiente esterno o interno einvia un segnale al sistema regolatore.

2. Il centro di regolazione analizza le informazioni ricevute,confrontandole con il valore di riferimento da mantenere; seriscontra un’alterazione invia un comando all’effettore.

3. L’effettore agisce modificando l’ambiente interno in base allerichieste del centro di regolazione.

3

lezione

L’omeostasi: la regolazionedell’ambiente internoIl nostro organismo contiene milioni

di cellule in attività che necessitano di

interagire con l’ambiente esterno.

La maggior parte delle cellule, però, non è

a contatto diretto con l’esterno; gli scambi

necessari avvengono tra le cellule e il

liquido interstiziale in cui sono immerse.

Questo liquido è presente in ogni tessuto

e costituisce l’ambiente interno del nostro

corpo, la cui composizione e temperatura

devono essere mantenute costanti.

Prodottidi scarto

Liquidoextracellulare

Materialenon assorbito

Alimenti,salie acqua

Ambienteesterno O

2CO

2

Sangue

Cuore

Omeostasi deriva dalgreco homos, «uguale»,e stasis, «stare fermi».Si riferisce alla capacitàdi mantenere costantel’ambiente interno, anche alvariare di quello esterno.

Figura 1.14 Mantenere la stabilità interna L’organismodeve mantenere un ambiente interno stabile che soddisfii bisogni di tutte le cellule del corpo. Le frecce nella figuraindicano lo spostamento di nutrienti e acqua verso learee in cui sono richieste, e la rimozione dalle stesse deiprodotti metabolici di scarto.

La cute separa gliambienti internidall’esterno.

L’apparatorespiratorio forniscel’O2 e rimuove il CO2.

Il liquidoextracellularebagna tutte lecellule del corpo.

L’apparato digerentefornisce le sostanzenutritive.

Le celluledegli organiscambianomaterialiattraversol’ambienteinterno.

L’apparatocircolatoriotrasportai materialiall’internodel corpo.

L’apparato urinario mantienestabile il bilanciamento diacqua e sali dell’ambienteinterno ed elimina dal sangue iprodotti di scarto.

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C17

Per esemplificare, immagina di essere alla guida di un’automobilesu una strada con un limite di velocità; tu (il sistema regolatore)controlli la velocità della tua auto con l’acceleratore e i freni (glieffettori), ma quando usi l’acceleratore e i freni per regolarla devisapere qual è la tua velocità e qual è il limite. Il limite di velocitàè il valore di riferimento, e la lettura del tachimetro è l’informa-zione del recettore.

Quando il valore di riferimento e l’informazione del recetto-re vengono confrontati, ogni differenza è un segnale di errore.I segnali di errore suggeriscono azioni correttive, che tu compiattraverso l’acceleratore o il freno (figura 1.15).

Nei sistemi biologici l’effettore non si limita a realizzare larisposta, ma ogni volta invia un segnale di ritorno al centro dicontrollo. Tale processo, chiamato retroazione o feedback, in-

fluenza a sua volta l’attività del sistemaregolatore, inibendola (feedback negativo) opotenziandola (feedback positivo). Il mecca-nismo del feedback è essenziale per definirela durata e l’entità della risposta.

Il feedback negativo è il meccanismo biologico più frequente; laparola «negativo» indica che queste informazioni spingono glieffettori a ridurre o invertire il processo che ha generato il segna-le di ritorno. Il feedback negativo nei sistemi fisiologici tende afar tornare una variabile interna al valore di riferimento, da cuiessa ha deviato.

In alcuni sistemi fisiologici si rilevano anche feedback positi-vi. Un feedback positivo amplifica una risposta. Esempi di feedbackpositivi sono le risposte che vuotano le cavità del corpo, come laminzione, la defecazione, lo starnuto e il vomito.

Questi principi di controllo e regolazione ci aiutano a capirecome funziona un sistema e com’è regolato.

Ricorda Il controllo dell’omeostasi avviene grazie a un sistemache comprende sempre: un recettore, un centro diregolazione e un effettore. L’effettore può anche inviareun segnale di ritorno al centro di controllo (feedback),influenzando l’attività del regolatore.

Il termine feedback ininglese significa «rifornireall’indietro», nel senso di«reazione» a un qualche tipodi stimolo biologico.

65Limite

di velocitˆ

Figura 1.15 Controllo, regolazione e feedback Gli organismi viventi utilizzanole informazioni e i meccanismi di controllo per mantenere l’omeostasi, propriocome un guidatore li adopera per regolare la velocità di un’automobile.

Lezione 3 L’omeostasi: la regolazione dell’ambiente interno

2. ... e il tachimetrofornisce il feedbacknegativo. Ladifferenza fra i due èun segnale di errore.

1. Il limite divelocità mostratodal cartelloè il valore diriferimento...

4. Il guidatoreagisce come unsistema regolatore,servendosi delleinformazioni difeedback percontrollare i freni el’acceleratore.

3. Il feedback positivo– vedere il cervo –modifica il valore diriferimento e induce arallentare.

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C18 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

14 Un esempio di omeostasi: la regolazionedella temperatura corporea

Gli esseri umani, come i mammiferi e gli uccelli, sono endotermi:possono regolare la loro temperatura corporea in modo da man-tenerla abbastanza costante, indipendentemente dalle variazioniambientali. In genere la temperatura interna del nostro corpooscilla in un intervallo compreso fra 35,5 e 37,5 °C; le nostre cellu-le, infatti, possono sopportare solo cambiamenti minimi rispettoa tali valori.

Nell’ambiente esterno, invece, la temperatura varia in un in-tervallo molto più ampio; per questo motivo il nostro corpo devecontinuamente adattarsi a ciò che accade all’esterno, evitandola naturale dispersione del calore se l’ambiente è troppo freddo,o il surriscaldamento quando fa troppo caldo. Ricordiamo cheesistono quattro possibili vie per lo scambio di calore fra il corpoe l’ambiente (figura 1.16).1. Irraggiamento: questa modalità di trasferimento del calore si

verifica da oggetti più caldi a oggetti più freddi attraverso loscambio di radiazione infrarossa; è ciò che senti quando staivicino a un caminetto acceso.

2. Conduzione: mettendo a contatto due oggetti a differentitemperature si verifica la conduzione; pensa a quando ti mettiun impacco di ghiaccio su una caviglia slogata.

3. Convezione: i trasferimenti di calore per convezione sonotipici dei fluidi e avvengono grazie agli spostamenti delle par-ticelle; ne sono un esempio le correnti d’aria o d’acqua.

4. Evaporazione: questo tipo di scambio termico si verificaquando l’acqua evapora da una superficie, sottraendole calo-re; è l’effetto del sudore.

Gli organismi endotermi regolano la temperatura corporea siaagendo sulle modalità di scambio sia regolando la produzioneinterna di calore, che varia in relazione alla velocità del metaboli-smo cellulare. Le strategie adottate sono diverse in relazione allevariazioni di temperatura.• Quando la variazione della temperatura corporea non è ecces-

siva, è sufficiente modificare il flusso di sangue diretto versola cute, aumentandolo (in questo caso il corpo si raffredda) oriducendolo (per trattenere calore).

• Quando la temperatura interna si abbassa in modo conside-revole, la produzione di calore cresce accelerando la velocitàdel metabolismo cellulare e aumentando l’attività muscolare.Un esempio sono i brividi, contrazioni dei muscoli che usanol’energia contenuta nell’ATP per produrre calore.

• Quando, invece, la temperatura sale, il corpo aumenta ladispersione del calore sudando. La sudorazione comporta ladispersione sulla superficie corporea di acqua che evapora.Si tratta di un meccanismo molto efficace, perché l’evapora-zione dell’acqua richiede una notevole quantità di calore: 1 gd’acqua, quando evapora, assorbe 2272 J (Joule), pari a circa543 calorie. Se questa evaporazione si verifica sulla superficiecutanea, come nella sudorazione, la maggior parte del caloredisperso proviene dalla cute e dal sangue sottostante.

Ricorda La regolazione della temperatura corporea in unanimale endotermo è un esempio di come agiscel’omeostasi.

Radiazione solare

Radiazionediretta

Radiazioneriflessa

Vento

Radiazionediffusa

Figura 1.16 Gli scambidi calore con l’ambienteLa temperatura corporeaè determinata dalbilanciamento fra laproduzione interna di caloree lo scambio di calore conl’ambiente, attraversoquattro strategie.

L’evaporazione di acquadalla superficie corporeao dalle vie respiratorierinfresca il corpo.

L’irraggiamento èlo scambio di caloretra gli oggetti e l’aria.Gli oggetti più caldicedono calore a quellipiù freddi.

La conduzione è il trasferimentodiretto di calore che avvienequando oggetti di diversetemperature vengono a contatto.

Il calore viene persoper convezionequando un flussod’aria (il vento) èpiù fresco dellatemperaturasuperficiale delcorpo.

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C19

Fino a non molti anni fa, la febbre era consi-derata un fastidio da eliminare, quasi fosseessa stessa una malattia e non un sintomo di

un’infezione in corso. Da qualche tempo, tuttavia,il vecchio buon senso ha trovato conferma anchenelle teorie scientifiche, e la teoria dell’evoluzionegiunge a fornire il dovuto sostegno al sapere tra-dizionale.

La febbre è un aumento della temperaturache il nostro organismo genera in rispostaall’esposizione a sostanze chiamate pirogeni.

I pirogeni esogeni provengono da sostanzeestranee, come batteri o virus che invadono ilcorpo; i pirogeni endogeni sono, invece, prodottidalle cellule del sistema immunitario in rispostaa un’infezione. La presenza nell’organismo diun pirogeno provoca un aumento del valore«impostato» dall’ipotalamo per la produzione dicalore metabolico.

Se la febbre fosse soltanto un fastidioderivante dalla malattia, ci si potrebbe chiedereper quale ragione esistano anche i pirogeniendogeni. La risposta è che la febbre accelerale reazioni di risposta all’infezione. Essa infattirende più rapido l’afflusso dei globuli bianchi ene stimola l’attività, così come stimola l’azionedell’interferone, una molecola coinvolta nellarisposta immunitaria. Inoltre, l’aumento dellatemperatura può favorire la denaturazionedi alcune tossine prodotte dai microrganismipatogeni.

Poiché la febbre è frutto di un adattamentoevolutivo, si tratta di un meccanismo benlungi dall’essere perfetto. Una febbre elevatae prolungata può causare seri danni. Pazientiaffetti da iperpiressia, vale a dire con temperatureche oltrepassino i 41 °C, vanno trattati contempestività per evitare che il rialzo termico lipossa condurre alla morte.

L’uso attento di farmaci antipiretici, comeil paracetamolo o l’aspirina, può consentire dicontrollare il rialzo termico, mantenendolo entroi limiti in cui i benefici sono massimi e i dannitrascurabili.

La febbre,una «trovata»contro le infezioni

Gli antichi Greci, tra i quali ilpadre della medicina Ippocrate,consideravano la febbre comeun segno positivo per valutare ilpossibile decorso di un’infezione.Erano davvero solo credenze?

I batteri sono pirogeniesogeni Il batterio E. coli

può provocare infezionie febbre.

Rispondi

A Che cosa significa il termine «omeostasi»?

B Quali variabili bisogna controllare per garantire

l’equilibrio omeostatico del corpo umano?

C Come è organizzato un sistema di controllo con

feedback negativo?

D Qual è la funzione della febbre?

PER

SA

PER

NE

DI P

15 Il termostato dei vertebratiI meccanismi di termoregolazione e gli adattamenti che abbia-mo descritto funzionano attraverso un sistema regolatore cheintegra informazioni provenienti dall’ambiente e dall’organismoe invia comandi che regolano la temperatura corporea. Questosistema regolatore, che si basa su un meccanismo a feedback, puòessere considerato come un termostato.

Dove si trova il termostato dei vertebrati? Il suo centro inte-grativo principale è situato alla base del cervello, in una strutturachiamata ipotalamo.

L’ipotalamo registra le variazioni di temperatura grazie a unsistema di recettori: quando la temperatura supera (o scende al disotto) il valore «impostato», attiva le risposte opportune per inver-tire la variazione. L’ipotalamo può integrare diverse altre fonti diinformazione e può modificare tale valore in relazione a esigenzespecifiche. Per esempio, la temperatura corporea viene mantenutapiù elevata durante la veglia che durante il sonno.

Ricorda La termoregolazione e altri adattamenti biologiciagiscono attraverso un sistema regolatore che puòessere paragonato a un termostato. Il centro diintegrazione di questo sistema è l’ipotalamo, unastruttura posta alla base del cervello.

Lezione 3 L’omeostasi: la regolazione dell’ambiente interno

verifichedi fine

lezione

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C20 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

16 La capacità di rigenerarsi dipendedal tessuto

Non tutti i tessuti conservano una buona capacità rigenerativa.Alcuni tessuti, come il sangue e gli epiteli, sottoposti a forte usu-ra, si rigenerano continuamente; l’epitelio del tratto digerenteviene rinnovato all’incirca ogni cinque giorni, lo strato superfi-ciale della cute ogni due settimane e le cellule del sangue ogniquattro mesi. Altri tessuti, come quello del fegato, si mantengonostabili e sembrano rigenerarsi con molta lentezza (il fegato si rin-nova in circa 1-2 anni), ma dimostrano una straordinaria capacitàrigenerativa quando vengono danneggiati. Alcuni tessuti, comeil tessuto nervoso e il tessuto muscolare cardiaco, perdono quasidel tutto la capacità rigenerativa già poco tempo dopo la nascitae non sono in grado di rinnovarsi quando subiscono un danno.La capacità rigenerativa dei tessuti dipende da due fattori diversi:1. la presenza nel tessuto di cellule indifferenziate, chiamate

cellule staminali;2. la presenza di segnali che stimolano o bloccano la divisione

per mitosi e il differenziamento delle staminali.

Ricorda Le cellule che muoiono possono essere sostituite graziealla rigenerazione dei tessuti. La capacità di rigenerarsivaria a seconda del tipo di tessuto, alcuni come il sanguesi rigenerano continuamente, altri come quello nervosoperdono questa capacità dopo la nascita.

17 Le cellule staminali possono averepotenzialità diverse

Le cellule staminali sono i precursori di tutte le cellule checompongono gli organi di un individuo. Entrano in gioco princi-palmente in due occasioni: durante lo sviluppo e l’accrescimento,producendo le cellule che costituirannol’individuo adulto; quando le cellule deitessuti sono danneggiate o usurate, dandoluogo alle cellule di sostituzione.

Tutte le cellule staminali hanno le seguenti caratteristiche:• non svolgono un’attività specifica all’interno dell’organismo,

se non quella di costituire una riserva di «cellule di ricambio»;• sono in grado di riprodursi molte volte dando origine a cellu-

le identiche a se stesse;• in presenza di appositi stimoli, si trasformano in cellule con

funzioni specifiche (come cellule del muscolo o del cervello).Le cellule staminali vengono classificate in quattro gruppi prin-cipali, in base alle loro caratteristiche.1. Staminali unipotenti, che possono dare origine a un solo tipo

di cellula. Per esempio, nel midollo osseo esistono cellule sta-minali che sono in grado di dare origine solo ai globuli rossie non ai globuli bianchi.

2. Staminali multipotenti, che possono dare origine ad alcuni

tipi di cellule. Sempre nel midollo osseo, esistono delle cellulestaminali da cui si originano più tipi di staminali unipotenti.

3. Staminali pluripotenti, che originano molti tipi di cellule, peresempio le cellule embrionali del feto e del cordone ombeli-cale (vedi foto nella figura 1.17).

4. Staminali totipotenti, che danno origine a tutte le possibilicellule di un organismo.

Secondo studi recenti, solo le cellule dei primissimi stadi dellavita embrionale sono totipotenti, possono cioè generare un nuo-vo embrione e tutti gli annessi embrionali come la placenta.

A mano a mano che lo sviluppo embrionale procede, le cel-lule si modificano: prima perdono la capacità di generare gliannessi embrionali (cellule pluripotenti), poi si specializzanoe diventano multipotenti. In vari tessuti dell’adulto perduranocellule staminali multipotenti, e unipotenti.

Ricorda Particolari cellule indifferenziate, dette staminali, sono iprecursori di tutte le cellule dell’organismo e permettonola rigenerazione dei tessuti. Sono classificate in:unipotenti, multipotenti, pluripotenti e totipotenti.

18 Le staminali adulteNell’adulto, le staminali si dividono producendo altre cellule chesi differenziano per sostituire le cellule morte e mantenere l’inte-grità dei tessuti. La potenzialità rigenerativa del tessuto dipendeinnanzitutto dal numero di cellule staminali presenti. Nei tessutiche si rinnovano continuamente, il numero di staminali è moltoelevato, ma sembra che alcune siano presenti anche nel sistema

4

lezione

La rigenerazionedei tessutiI tessuti del nostro corpo sono strutture

dinamiche in cui si realizza un

particolare equilibrio tra proliferazione,

differenziamento e morte cellulare.

Nell’adulto le cellule sono sottoposte

a usura, anche se in modo differente a

seconda dei tessuti, e inoltre possono essere

danneggiate da fattori esterni e malattie.

Alcuni tessuti si rigenerano attraverso

il ricambio cellulare.

Staminale deriva dastame, l’organo riproduttoremaschile dei fiori.

PER CAPIRE MEGLIOvideo:Le cellule staminali

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C21

Cellule deltessuto osseo

Cellule deltessuto muscolare

Cellule deltessuto nervoso

Massacellulareinterna

Cellule staminali embrionali Cellule staminali pluripotenti indotte (iPS)

nervoso e nel muscolo cardiaco.Il numero di staminali non è l’unico fattore decisivo per

l’equilibrio di un tessuto. Infatti la proliferazione e il differen-ziamento delle cellule staminali multipotenti e unipotenti(nell’adulto e nell’embrione) non sono mai lasciati al caso, maavvengono «a richiesta», cioè in risposta a specifici segnali comei fattori di crescita o gli ormoni. Durante la vita embrionale an-che le cellule vicine possono influire sul differenziamento dellecellule staminali. Il termine fattore di crescita (in inglese growth

factor) si riferisce a proteine capaci di stimolare la proliferazionee il differenziamento cellulare. I fattori di crescita, infatti, sonomolecole segnale impiegate nella comunicazione tra le cellule ela maggior parte sono ormoni.

Le cellule staminali di tessuti diversi non rispondono in modoidentico ai fattori di crescita o agli ormoni; per esempio, quelledel tessuto nervoso diventano quiescenti poco dopo la nascita.

Identificare i meccanismi che inducono una cellula staminalea riprodursi è un punto chiave delle ricerche sulla rigenerazionee sull’invecchiamento cellulare. Capire come indurre la prolife-razione di staminali potrebbe aprire nuovi scenari anche per itrapianti, campo in cui sono stati raggiunti importanti risultatisoprattutto per le staminali del sangue.

Lezione 4 La rigenerazione dei tessuti

Rispondi

A Quali sono le proprietà delle cellule staminali?

B Esistono diverse categorie di cellule staminali:

dove si trovano e quali funzioni svolgono?

C Che cos’è la transdifferenziazione?

verifichedi fine

lezione

Un altro filone di ricerca riguarda la possibilità di «azzerare» laspecializzazione delle staminali adulte lasciando invariato il loropotenziale riproduttivo, allo scopo di generare staminali di tessu-ti diversi. Questa trasformazione si chiama transdifferenziazione.Studi recenti hanno dimostrato che in alcuni animali le cellulestaminali multipotenti sono dotate di una certa plasticità e pos-sono andare incontro a transdifferenziazione.

Alcune ricerche hanno mostrato che le cellule dell’epider-mide possono essere «alterate» e diventare pluripotenti; questecellule vengono indotte a differenziare in molti tessuti. I ricerca-tori le hanno chiamate cellule iPS (cellule staminali pluripotentiindotte, figura 1.17).

Ricorda La potenzialità rigenerativa dei tessuti dipende dalnumero di cellule staminali adulte presenti e daspecifici segnali, fattori di crescita e ormoni, cheinducono le staminali a riprodursi e a differenziarsi.

Figura 1.17 Due procedure per ottenere cellule staminali pluripotenti in laboratorio È possibile ottenerecellule staminali pluripotenti (A) da embrioni umani, oppure (B) inserendo in cellule dell’epidermide geniattivamente espressi in modo da trasformarle in cellule staminali.

A B

5. Le cellule sitrasformano in unamassa di cellulepluripotenti.

6. Le cellulevengono indottea differenziarsiin cellulespecializzate,quindi sonotrapiantatenel pazientea seconda delbisogno.

2a. La massa cellulareinterna viene liberatadal resto dell’embrione.Si aggiungono compostichimici che disaggregano ingruppi più piccoli le celluledella massa interna. 3. Si aggiunge alla coltura un

vettore che porta vari geni.

Le cellule staminaliembrionali pluripotentihanno la capacità di dareorigine a più tipi di cellule.

4. Si selezionano lecellule che hannoassunto il vettore.

2b. Le cellulevengono coltivatein laboratorio.

1b. Si prelevano dal pazientedelle cellule epidermiche.1a. L’embrione

precoce, o blastocisti,è coltivato in unmezzo nutriente.

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C22 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

READ & LISTEN

The 2008 New York City Marathon took place on a cold, clear, windy dayin November. For the third time, the first-place woman in this 42-km racewas world record holder Paula Radcliffe. Radcliffe had also been expected

to win the women’s marathon in the 2004 Olympics. But that race took place onan extremely hot (a high of 34°C), humid day in Athens. Overcome by heat stress,Radcliffe collapsed 6 km from the finish line. In contrast, the average temperaturefor the three New York marathons Radcliffe won was 7°C.

Based on a survey of many marathons, elite runners have their best times whentemperatures are below 10°C; higher temperatures can mean serious problems.The 2012 Boston Marathon coincided with an unseasonable April heat wave, withtemperatures exceeding 27°C. During the course of the race, 120 runners wererushed to hospitals with severe heat stress.

When a person’s internal body temperature rises above 40°C, major organs beginto fail, a condition known as heat stroke. Every year some athletes suffer heat stroke,which leads to death in a high percentage of cases. Soldiers in desert environmentsare at extreme risk of heat stroke, as are workers in many occupations, includingfirefighting, agriculture, and construction.

The importance of losing heatWhy is heat stroke a particular danger for those who must be active in the heat? Theshort answer is that working muscles generate heat. That heat leaves the muscles inthe blood and is circulated around the body, raising the temperature of the body’sinternal tissues. Although some of the heated blood flows to the skin, where heatcan be lost to the environment, humans are subject to the problems faced by allmammals in losing excess heat. First, their normal internal temperatures are notfar from the environmental temperatures that cause heat stress, so they don’t havemuch of a safety zone. Second, most mammalian skin surfaces are covered with aninsulating layer of fur—great for conserving body heat in cold environments, but animpediment to heat loss in warm ones.

Evolutionary adaptation in mammals has resulted in the efficient heat-lossportals of non-furred areas such as the nose, tongue, and footpads. In these areas,specialized blood vessels can open up and act like radiators to disperse heat(conversely, these portals can close down to conserve heat). Humans are not furred,but our evolutionary ancestors were, and we retain these general mammalian bloodvessel adaptations in our hands, feet, and face (which is why we blush).

Limits to performance

Answer the questions1 What are the most at risk workers of heat stroke? Why?

2 Do human beings display any adaptations to control body

temperature?

3 How do furred mammals control temperature

homeostasis?

Paula Radcliffe collapsedfrom heat stress during the2004 Olympic marathon:when the body is subjected toextreme heat, its homeostaticmechanisms may fail.

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ESERCIZIESERCIZI

C23Esercizi di fine capitolo

1 Completa la mappa inserendo i termini mancanti.

cellule specializzate / connettivo / cellule / liscio / apparati / cellule gliali / epiteliale /

cellule staminali /espressione genica differenziata / muscolare / scheletrico striato /

organi

2 Dai una definizione per ciascuno dei seguenti termini associati.

membrana basale:

membrana plasmatica:

Sottile rivestimento che delimita le cellule di tutti gli esseri viventi.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

epiteli di rivestimento:

epiteli ghiandolari:

Ricoprono e proteggono la superficie esterna e le cavità interne.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

conduzione:

convezione:

irraggiamento:

evaporazione:

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Trasferimenti di calore tipici dei fluidi, dovuti allo spostamento delle particelle.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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pluripotente:

totipotente:

multipotente:

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Cellule che possono dare origine solo ad alcuni tipi cellulari.

collagene:

elastina:

Proteina dei tessuti connettivi che forma fibre forti e resistenti all’allungamento.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Ripassa i concetti

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sistemi

nervoso

neuroni

specifiche funzioni

matriceextracellulare

pluristratificato

monostratificato

cardiaco

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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

distinguibili in

si associano in

organizzati in

formato da

distinto in

formato da

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

si rigeneranograzie a

TESSUTI

sono formati da

per

grazie aclassificabile in

ESERCIZI

Costruisci la tuaMAPPAINTERATTIVA

Ripassa con laSINTESI DEL CAPITOLO(italiano e inglese)

ONLINEMettiti alla provacon 20 esercizi interattivi

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C24 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

Test a scelta multipla

3 Quale tra le seguenti affermazioni

relative ai tessuti è corretta?

A cellule di tessuti diversi possiedonogli stessi geni

B cellule di tessuti diversi svolgonofunzioni analoghe

C cellule di tessuti diversi possiedonole stesse proteine

D tessuti diversi possiedono lo stesso tipodi cellule

4 Nel corpo umano non è presente

A l’epitelio di rivestimento

B l’epitelio motorio

C l’epitelio sensoriale

D l’epitelio ghiandolare

5 Scegli il completamento errato

riguardante le struttura e le funzioni

dei tessuti epiteliali.

A contengono cellule di forma cilindrica,cubica o appiattita

B possono avere funzione di rivestimento

C contengono vasi sanguigni

D possono essere monostratificati opluristratificati

6 Le ghiandole endocrine differiscono

da quelle esocrine perché

A secernono sostanze all’interno del corpoe non sulla superficie esterna

B sono prive di un dotto escretore eriversano i loro prodotti nel sangue

C sono controllate da specifici ormoni enon dal sistema nervoso

D derivano da un tessuto connettivospecializzato e non da quello epiteliale

7 Tutte le cellule muscolari

A si contraggono in risposta a stimolinervosi

B sono caratterizzate dalla presenzadi numerosi nuclei

C contengono proteine contrattili

D si riconoscono per via della caratteristicastriatura

8 Individua quale di questi non è un

tessuto connettivo.

A il sangue

B il tessuto osseo

C l’epidermide

D la cartilagine

9 Nel tessuto nervoso

A sono presenti due tipi di cellule eccitabili:neuroni e cellule gliali

B ogni neurone possiede un assone e undendrite

C le cellule nervose sono fuse in una retecontinua

D le cellule nervose trasmettono impulsi inuna sola direzione

10 Quale tra le seguenti affermazioni

riguardanti apparati e sistemi è errata?

A sistemi e apparati sono formati daorgani che cooperano per svolgerespecifiche funzioni

B nel nostro corpo troviamo sei apparatie cinque sistemi

C sono formati da organi che possonoessere sia vicini sia lontani tra loro

D in un apparato ci sono organi aventila stessa origine embrionale

11 Le membrane sierose

A rivestono le cavità che comunicanocon l’esterno

B rivestono organi come i polmoni el’intestino

C sono a singolo strato

D bloccano in modo rigido gli organiin una posizione fissa

12 Individua il completamento errato a

proposito delle cavità del corpo.

A sono due e contengono gli organi

B si distinguono in dorsale e ventrale

C la cavità dorsale ospita l’intestino e i reni

D la cavità ventrale ospita il cuoree i polmoni

13 Quale tra le seguenti affermazioni

relative alla cute è errata?

A è formata da epidermide e derma

B possiede recettori di senso

C può essere considerata un organo

D poggia su uno strato di tessuto adiposo

14 Le condizioni che consentono a un

tessuto di rigenerarsi sono

A la presenza di cellule specifiche persostituire quelle danneggiate

B la capacità dei tessuti circostanti dimodificarsi opportunamente

C l’arrivo di specifici segnali attraversoil sistema nervoso

D la presenza di cellule staminali e dispecifici segnali che stimolano la mitosi

15 L’omeostasi viene definita come

A la capacità di mantenere condizionirelativamente stabili nell’ambienteinterno

B la capacità di bloccare i cambiamentiche avvengono nell’ambiente interno

C l’attività che consente di rallentare tuttii processi fisiologici

D la capacità di mantenere relativamentecostante la temperatura corporea

16 La temperatura corporea

A è regolata grazie a una strutturapresente nel cervello, l’ipofisi

B dipende dall’interazione tra recettoriinterni ed esterni e l’ipotalamo

C dipende soltanto da fattori esterniall’organismo

D è costante durante tutto l’arco dellagiornata

17 Le cellule staminali

A svolgono un’attività precisa all’internodell’organismo

B sono localizzate in un’unica regione delcorpo, ovvero la milza

C pluripotenti danno origine a gran partedei tipi cellulari

D totipotenti e multipotenti svolgono le

stesse funzioni

Verifica le tue conoscenze

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C25Esercizi di fine capitolo

Test yourself

18 Which of the following

statements characterizes the protein

elastin?

A it functions predominantly in muscletissue to resist excess stretching

B it is found predominantly in epithelialtissue

C it is found in the extracellular matrixof connective tissue

D it is the most abundant protein in thebody

E it is responsible for the elasticity of thelong extensions of neurons.

19 Which of the following choices

would cause a decrease in the

hypothalamic temperature set point

for metabolic heat production?

A entering a cold environment

B taking an aspirin when you have a fever

C arousing from hibernation

D getting an infection that causes a fever

E cooling the hypothalamus

20 Which of the following

statements best describes the position

of a tissue in the level of organization

of the human body?

A tissues are the most important levelof organization

B tissues are between cells and organsin the levels of organization

C tissues are the most complex levelof organization

D tissues are between organs and systemsin the levels of organization

E none of the above

21 Which of the following is not a

type of connective tissue?

A bone

B cartilage

C blood

D collagen

E ligament

22 Which of the following

statements about muscle tissue

is false?

A in the cardiac muscle tissue, cells arestriated

B skeletal muscle fibers are long andcylindrical striated cells

C in the smooth muscle tissue, cells arestriated

D skeletal muscle tissue is under controlof the nervous system

E muscle tissue can be skeletal, cardiacor smooth

23 Epithelium plays all of the

following roles in organisms except

A secretion

B transport

C protection

D preventing leakage of fluids from anorgan system into surrounding tissue

E cushioning, lubricating, and insulatingother tissue.

24 Negative feedback loops

A generally lead to highly unstable internalphysiological conditions

B cause internal conditions to deviate fromthe normal range

C are part of larger, positive feedbacksystems

D rely on sensors to trigger effectors toalter an organism’s internal environment

E none of the above

25 The term «homeostasis»

describes

A the body’s use of physical and chemicalprocesses to maintain a consistentinternal environment

B the biochemical processes associatedwith the maintenance of bodytemperature

C the metabolic patterns of active (versusstationary) animals

D the metabolic patterns of stationary(versus active) animals

E the health benefits of a sedentarylifestyle

Verso l’Università

26 Quale dei seguenti livelli di

organizzazione negli organismi viventi

comprende tutti gli altri?

A tessuto

B cellula

C apparato

D organo

E organulocellulare

[dalla prova di ammissione a Medicina

Veterinaria, anno 2009]

27 Le cellule olfattive sono presenti in un

tessuto:

A epiteliale

B connettivo lasso

C adiposo

D connettivo denso

E cartilagineo

[dalla prova di ammissione a Medicina

e a Odontoiatria, anno 2012]

28 «Tessuto caratterizzato da notevoli doti

di resistenza e di elasticità. Svolge un

ruolo di sostegno strutturale all’interno

dell’organismo. È costituito da cellule

disperse in una abbondante matrice

extracellulare gelatinosa, ricca di

fibre (responsabili dell’elasticità) e di

sostanza amorfa di origine proteica.»

Tale definizione si riferisce al:

A tessuto cartilagineo

B tessuto osseo

C tessuto muscolare

D tessuto epiteliale

E tessuto nervoso

[dalla prova di ammissione a Medicina

e Chirurgia, anno 2008]

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C26 Capitolo C1 L’architettura del corpo umano

29 Leggi e completa le seguenti frasi riferite agli epiteli.

a) Tutti gli epiteli poggiano su una . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

basale, che funge da appoggio.

b) La presenza di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tra le cellule

epiteliali le connette strettamente.

c) Gli epiteli di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ricoprono

e proteggono le cavità interne.

d) Alcuni epiteli sono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

cioè sono formati da un solo strato di cellule.

30 Leggi e completa le seguenti frasi riferite ai connettivi

propriamente detti.

a) I connettivi propriamente detti si distinguono da quelli definiti

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .b) Il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . è la sostanza più presente

nelle fibre del connettivo denso.

c) Quando vi sono diversi tipi di fibre, si parla di connettivo

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tipico degli spazi tra gli organi.

d) Un connettivo propriamente detto è il tessuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

con funzioni di riserva di energia.

31 Leggi e completa le seguenti frasi riferite alle ghiandole.

a) Gli epiteli ghiandolari sono costituiti da cellule che producono e

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . diverse sostanze:

latte, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , sudore, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .b) Determinati epiteli di rivestimento contengono

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . disperse nel tessuto.

c) La maggior parte delle ghiandole è costituita da . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

che formano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

che si piega e si introflette, invadendo il tessuto sottostante.

d) Le ghiandole possono essere di due tipi: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

ed . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

32 Leggi e completa le seguenti frasi riferite alle membrane

interne.

a) Le membrane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

rivestono le cavità che comunicano con l’esterno, come

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . o l’interno dello stomaco.

b) La superficie delle mucose è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

e lubrificata da . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .c) Le membrane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

rivestono le cavità non comunicanti con . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

e gli organi in esse contenute.

d) Gli organi come cuore, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

e intestino, grazie alle loro membrane, si muovono senza

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , mantenendo la

posizione corretta.

33 Descrivi brevemente la funzione principale dei seguenti sistemi

e apparati e indica quali di essi sono sistemi e quali apparati,

chiarendone la differenza.

a) endocrino

b) immunitario e linfatico

c) scheletrico

d) tegumentario

e) urinario

34 Indica le due affermazioni corrette relative ai tessuti e motiva

le tue risposte.

A tutte le cellule del tessuto nervoso sono eccitabili

B il sangue, pur essendo liquido, è un tessuto

C l’osso non è un vero e proprio tessuto perché non contienecellule vive

D la funzione di alcuni epiteli è quella di rivestire partidell’organismo

35 Le cellule di Schwann sono cellule altamente specializzate che

si avvolgono attorno agli assoni isolandoli e regolandone la

funzionalità. Per questo motivo puoi ipotizzare che le cellule

di Schwann

A facciano parte delle cellule gliali

B siano neuroni altamente specializzati

C siano cellule eccitabili

D siano dannose per i neuroni

Motiva la tua risposta precisando la differenza sostanziale tra

neuroni e cellule gliali.

36 Indica quali tra le seguenti affermazioni relative alle cellule

staminali sono corrette e poi motiva le tue risposte.

A alcuni tessuti si rigenerano continuamente

B qualunque cellula può diventare staminale, se opportunamentestimolata

C le cellule totipotenti non si trovano negli organismi adulti

D la transdifferenziazione si realizza soltanto in laboratorio

Verifica le tue abilità

Page 26: L’architettura del corpoenergia, che viene fornita dalle molecole di ATP. All’interno del corpo, il tessuto muscolare è il tessuto più abbondante. Ricorda Il tessuto muscolare

C27Esercizi di fine capitolo

SPIEGA

37 Per ogni tipo di tessuto si può evidenziare una stretta relazione

tra la struttura e la funzione svolta.

Descrivi i tessuti che hai studiato sulla base di questa chiave

di lettura e cita almeno un tessuto per ogni tipo, a titolo di

esempio.

PRECISA

38 Il tessuto cardiaco possiede alcune caratteristiche speciali.

Indica quali e chiariscine l’importanza funzionale.

ANALIZZA E DEDUCI

39 L’artrosi (meglio definita osteoartrosi) è una malattia

degenerativa che determina usura della cartilagini e insorge

nella maggior parte degli individui sopra i 65 anni. Infatti, se la

cartilagine viene distrutta più velocemente della sua capacità

di rigenerazione, si assottiglia, diminuisce la produzione delle

proteine della matrice extracellulare e aumenta il contenuto

di fluidi; il tessuto diventa, quindi, meno resistente e meno

protettivo.

Osserva la tabella e indica quale dei tessuti riportati può essere

stato prelevato da una soggetto affetto da osteoartrosi.

Paziente Condrociti (%)Collagene eproteoglicani (%)

H2O (%)

A 1,9 37,1 61,0

B 1,8 23,0 75,2

C 1,8 34,4 63,8

DEFINISCI

40 Definisci quali sono le caratteristiche di una cellula staminale

e spiega quali sono le differenze tra cellule staminali embrionali

e adulte.

RICERCA

41 S. Yamanaka ha ricevuto il premio Nobel nel 2012 per le sue

ricerche sulle cellule staminali pluripotenti indotte (iPS).

Aiutandoti con il disegno qui sotto, ricerca brevemente in rete in

che cosa consisteva il lavoro di ricerca per cui è stato premiato e

perché risulta così innovativo.

SCHEMATIZZA

42 Costruisci una mappa concettuale che evidenzi i meccanismi che

contribuiscono a mantenere costante la temperatura corporea

nell’Homo sapiens. Utilizza anche le seguenti parole chiave:

• ipotalamo

• capillari periferici

• sudorazione

• brividi

RIFLETTI

43 Da circa una decina d’anni l’epidermide può essere coltivata in

laboratorio a partire da cellule staminali estratte dal prepuzio

reciso dei neonati. In sole tre settimane l’epidermide viene

coltivata e poi innestata su gravi ustionati.

Recentemente alcuni centri di ricerca inglesi e americani sono

riusciti a ricostruire in laboratorio lembi di cute.

Spiega perché questo viene considerato un ulteriore passo

avanti e perché questa cute può essere utilizzata per curare

ferite più profonde. Quali altre strutture dovrebbero idealmente

essere inserite per migliorare ancora le prestazioni degli organi

di sintesi?

METTI IN RELAZIONE

44 La reazione qui riportata rappresenta la respirazione cellulare.

C6H12O6 + 6 O2→ 6 CO2 + 6 H2O + energia

Immagina una cellula muscolare del bicipite, che usa questa

reazione per ricavare l’energia necessaria per contrarsi.

Spiega quali apparati le consentono di avere a disposizione i due

reagenti che servono per la reazione e attraverso quali apparati

verrà eliminato il diossido di carbonio prodotto.

Verso l’esame

cellula staminale

DIFFERENZIAMENTORIPROGRAMMAZIONE

DI YAMANAKA

cellula adulta