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SEDE CENTRALE Natale 2012 1 A cura della Direzione Centrale Programmazione e Comunicazione L’andamento del turismo internazionale e le prospettive 2013 L’economia mondiale è ancora fortemente caratterizzata dall’incertezza, con marcate differenze fra le diverse aree: si è in presenza di una stagnazione in Europa e di un perdurante rallentamento sia negli Stati Uniti che nelle economie emergenti. Sebbene l’innesco di una solida ripresa stenti ad intravedersi, la domanda di turismo internazionale continua comunque a crescere con vigore da alcuni anni. Nel 2011, secondo i dati 1 dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), gli arrivi internazionali hanno toccato quota 990 milioni, con un incremento pari al 5% rispetto all’anno precedente. Sul fronte degli introiti monetari internazionali, l’andamento è stato ugualmente positivo con 1.033 miliardi di dollari, pari ad un incremento medio del 3,9%. Tra i principali Paesi che hanno speso maggiormente per viaggi internazionali figurano sempre la Germania (85,9 miliardi di US $) e gli USA (78,7 miliardi di US $). Gli emergenti Paesi BRIC si confermano invece tra quelli che hanno presentato il maggior incremento di spesa 2 rispetto all’anno precedente (Brasile +29,5%, Russia +22,1%, Cina +32,3%, India +32,9%). Nel corso del 2012 l’OMT continua a registrare un trend di crescita degli arrivi internazionali: tra gennaio e agosto, i dati provvisori 3 indicano un incremento del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2011, rendendo sempre più vicino il record storico del miliardo di arrivi atteso per la fine dell’anno. Nello specifico, nei primi otto mesi del 2012 gli arrivi sono aumentati in quasi tutte le macro-regioni: Europa (+3,4), Asia e Pacifico (+7,3%), America (+3,6%), Africa (+6,1%) e Medio Oriente (-1,4). Per il 2013 l’OMT prevede una crescita, seppure ad un ritmo più lento, del turismo internazionale che si stima oscillerà tra il 2% e il 4%. La destinazione Italia nel contesto internazionale Sempre secondo i dati OMT, la graduatoria 2011 delle principali destinazioni del turismo internazionale mostra l’Italia stabile al 5° posto, sia per gli arrivi internazionali, sia per gli introiti valutari. La stessa classifica sugli arrivi evidenzia al 6° posto la Turchia che, pur non tallonandoci da vicino, continua a rafforzarsi divenendo uno dei nostri principali competitor nel Mediterraneo. Nel 2011, gli arrivi stranieri in Italia sono cresciuti del 5,7%; ma incrementi considerevoli hanno riguardato anche i nostri competitor nell’area mediterranea: Francia (+4,8%), Spagna (+7,6%) e Turchia (+8,7%). Pur non figurando tra i top 10, altri competitor mediterranei hanno registrato importanti aumenti nel numero degli arrivi: Portogallo (+8,8%), Grecia (+9,5%), Croazia (+9%). Egitto e Tunisia hanno invece subìto una significativa contrazione 1 UNWTO - World Tourism Barometer, September 2012. 2 In termini di valuta locale. 3 UNWTO - World Tourism Barometer, November 2012.

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SEDE CENTRALE

Natale 2012

1

A cura della Direzione Centrale Programmazione e Comunicazione

L’andamento del turismo internazionale e le prospettive 2013

L’economia mondiale è ancora fortemente caratterizzata dall’incertezza, con marcate differenze fra le diverse aree: si è in presenza di una stagnazione in Europa e di un perdurante rallentamento sia negli Stati Uniti che nelle economie emergenti. Sebbene l’innesco di una solida ripresa stenti ad intravedersi, la domanda di turismo internazionale continua comunque a crescere con vigore da alcuni anni. Nel 2011, secondo i dati1 dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), gli arrivi internazionali hanno toccato quota 990 milioni, con un incremento pari al 5% rispetto all’anno precedente. Sul fronte degli introiti monetari internazionali, l’andamento è stato ugualmente positivo con 1.033 miliardi di dollari, pari ad un incremento medio del 3,9%. Tra i principali Paesi che hanno speso maggiormente per viaggi internazionali figurano sempre la Germania (85,9 miliardi di US $) e gli USA (78,7 miliardi di US $). Gli emergenti Paesi BRIC si confermano invece tra quelli che hanno presentato il maggior incremento di spesa2 rispetto all’anno precedente (Brasile +29,5%, Russia +22,1%, Cina +32,3%, India +32,9%). Nel corso del 2012 l’OMT continua a registrare un trend di crescita degli arrivi internazionali: tra gennaio e agosto, i dati provvisori3 indicano un incremento del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2011, rendendo sempre più vicino il record storico del miliardo di arrivi atteso per la fine dell’anno. Nello specifico, nei primi otto mesi del 2012 gli arrivi sono aumentati in quasi tutte le macro-regioni: Europa (+3,4), Asia e Pacifico (+7,3%), America (+3,6%), Africa (+6,1%) e Medio Oriente (-1,4). Per il 2013 l’OMT prevede una crescita, seppure ad un ritmo più lento, del turismo internazionale che si stima oscillerà tra il 2% e il 4%.

La destinazione Italia nel contesto internazionale

Sempre secondo i dati OMT, la graduatoria 2011 delle principali destinazioni del turismo internazionale mostra l’Italia stabile al 5° posto, sia per gli arrivi internazionali, sia per gli introiti valutari. La stessa classifica sugli arrivi evidenzia al 6° posto la Turchia che, pur non tallonandoci da vicino, continua a rafforzarsi divenendo uno dei nostri principali competitor nel Mediterraneo. Nel 2011, gli arrivi stranieri in Italia sono cresciuti del 5,7%; ma incrementi considerevoli hanno riguardato anche i nostri competitor nell’area mediterranea: Francia (+4,8%), Spagna (+7,6%) e Turchia (+8,7%). Pur non figurando tra i top 10, altri competitor mediterranei hanno registrato importanti aumenti nel numero degli arrivi: Portogallo (+8,8%), Grecia (+9,5%), Croazia (+9%). Egitto e Tunisia hanno invece subìto una significativa contrazione

1 UNWTO - World Tourism Barometer, September 2012.

2 In termini di valuta locale.

3 UNWTO - World Tourism Barometer, November 2012.

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della domanda turistica internazionale (rispettivamente del -32,4% e del -30,7%) a causa dell’instabilità politica delle “primavere arabe”. Nel 2012, stando ancora ai dati OMT relativi al primo semestre, l’Italia presenta qualche difficoltà negli arrivi internazionali con una contrazione dell’ 1,5% mentre va relativamente meglio per gli introiti valutari cresciuti del 1,3%. L’andamento negativo degli arrivi riguarda anche alcuni dei suoi maggiori competitor quali Turchia (-0,3%) e Grecia (-9%) mentre la crescita resta comunque contenuta per Spagna (+3,3%) e Croazia (+3,6%). Di diverso tenore è la decisa ripresa di Tunisia (+41,7%) ed Egitto (+23,4%) che escono dal forte calo del 2011.

Focus sull’andamento del turismo straniero in Italia

Secondo i dati Istat, nel 2011 i flussi turistici stranieri in Italia hanno confermato la ripresa della crescita (avviata nel 2010), raggiungendo la quota di 177.944.531 presenze4; si tratta indubbiamente di un anno d’oro per il notevole incremento del 7,7% di presenze e del 9,5% di arrivi rispetto all’anno precedente. Molto probabilmente l’Italia è stata favorita anche dalla contrazione della domanda internazionale verso i Paesi del Nord Africa, interessati come noto dall’instabilità politica interna. Per la Banca d’Italia, nel 2011 i viaggiatori stranieri hanno apportato nel nostro Paese circa 31 miliardi di euro in termini di entrate valutarie, con un aumento complessivo del 5,6%. Nel periodo gennaio-agosto 2012 i dati provvisori Istat sui flussi turistici stranieri hanno evidenziato un leggero calo degli arrivi dell’1,6% (circa 543 mila arrivi in meno) e delle presenze dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2011 (circa 2,4 milioni di presenze in meno). Secondo i dati di Banca d’Italia nel periodo gennaio-settembre 2012 gli introiti valutari sono aumentati di ben il 3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In questi nove mesi, il numero dei pernottamenti dei viaggiatori stranieri risulta cresciuto dell’1,1%. Per quanto riguarda i mercati di provenienza, considerando i dati Banca d’Italia 2011, i pernottamenti hanno riguardato principalmente tedeschi (62,2 milioni), francesi (29,3 milioni) e inglesi (21,1 milioni) sul versante europeo e americani (27,2 milioni), australiani (7 milioni) e canadesi (5,9 milioni) sul versante oltreoceano. Nei primi nove mesi del 2012, i principali mercati della domanda straniera per spesa turistica sono Germania, Stati Uniti d’America e Francia, tutti in aumento rispetto al 2011. Nel 2011 il Regno Unito ha surclassato la Svizzera in termini di introiti valutari, occupando il 3° posto tra i nostri principali mercati europei dell’incoming. L’exploit del mercato britannico è confermato anche nel 2012: nel periodo gennaio-settembre ha infatti registrato una crescita del 17,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (circa 307 milioni di euro in più). Tra i mercati merita un approfondimento anche la Russia. Secondo i dati Banca d’Italia, da due anni la Russia è entrata nelle top ten per le nostre entrate monetarie, posizionandosi al 9° posto.

4 Dati Istat provvisori.

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Si tratta del mercato estero che è cresciuto più velocemente negli ultimi anni in Italia5. La Russia fa inoltre la parte del leone tra i Paesi BRIC. Nel 2011 gli introiti valutari in Italia dalla Russia risultano aumentati di ben il 63,1% rispetto al 2008 contro quelli più modesti fatti registrare da Cina +12,9%, Brasile +16,5% e India +44,3%. In termini assoluti, nel 2011 gli apporti monetari sono stati di tenore molto diverso: Russia 925 milioni di euro, Cina 245, Brasile 382, India 280. La crescita costante e continua delle entrate valutarie provenienti dalla Russia è evidenziata altresì nei primi nove mesi del 2012, con un variazione del 22,3% rispetto allo stesso periodo del 2011, contro il 2,9% della Cina, il 5,4% del Brasile e il 20,4% dell’India. La Russia, benché sia il Paese meno popolato e l’economia meno dinamica fra i quattro giganti BRIC, è invece il mercato che fra questi genera il maggior numero di viaggi all’estero, con un trend di crescita che supera significativamente quelli di Brasile, India e Cina. I russi fanno 1,3 volte più viaggi all’estero dei cinesi, 3,4 volte più viaggi rispetto agli indiani e 4,6 rispetto ai brasiliani6. Infine, tra i nostri maggiori Paesi dell’incoming oltreoceano è da sottolineare la notevole ripresa degli introiti dal Giappone: dopo la contrazione repentina del 2011, quale conseguenza delle catastrofi di Fukushima, nel periodo gennaio-settembre 2012 la Banca d’Italia ha registrato un incremento del 17,3%, equivalente a 69 milioni di euro in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

5 Secondo i dati Istat 2010, i russi sono sempre più presenti non solo in Emilia Romagna (730.463 presenze), Lazio

(670.151 presenze) e Veneto (541.462), ma anche in Lombardia (504.482), Toscana (416.547), Sicilia (273.315) e Campania (242.346). 6 Fonte: World Travel Monitor, IPK International (lavoro commissionato da ITB Berlino).

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L’andamento dell’incoming organizzato in Italia

Sul fronte del turismo organizzato, ENIT-Agenzia, avvalendosi della propria rete estera, ha condotto il consueto monitoraggio presso i principali Tour Operator dei mercati europei e di oltreoceano7. L’indagine intende fornire indicazioni sull’andamento delle vendite registrate a Consuntivo 2012, sull’andamento delle prenotazioni per il periodo8 di Natale 2012 e infine sulle Previsioni di vendita per il 2013. Il Consuntivo 2012 del turismo organizzato è complessivamente positivo.

Il 59,6% dei TO interpellati ha registrato incrementi nelle vendite della destinazione Italia, con significative differenze interne nelle due macroaree di mercato: 42,2% dei TO europei e ben l’84,4% dei TO oltreoceano.

Il primo prodotto indicato tra quelli più venduti dai TO europei è il Mare (40,6% di essi) mentre è quello delle Grandi città d’arte (82,2%) per i TO dei mercati oltreoceano.

Sull’intero paniere dei 12 prodotti turistici previsti9, la ripartizione tra quelli più venduti da tutti i TO contattati è in ordine decrescente: Grandi città d’arte, Città d’arte “minori”, Mare, Laghi, Montagna invernale, Enogastronomia, Business e MICE.

La suddivisione tra TO europei e d’oltreoceano mostra la diversa incidenza percentuale dei prodotti più venduti nelle due rispettive aree di commercializzazione:

Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT 2012

7 Sono stati intervistati 109 Tour operator, di cui 64 europei e 45 oltreoceano.

8 Si considera il periodo 20 dicembre 2012 – 10 gennaio 2013.

9 I prodotti previsti nel paniere sono: Grandi città d’arte, Città d’arte “minori”, Montagna invernale, Montagna estiva,

Terme&Benessere, Turismo religioso, Natura e Parchi, Enogastronomia, Mare, Laghi, Turismo sportivo, Business e MICE. Gli operatori potevano indicare i tre prodotti maggiormente venduti.

0,5

0,5

1,0

1,5

1,5

2,1

3,1

9,2

10,3

15,9

25,6

28,7

4,5

0,7

11,2

5,2

9,0

0,7

0,0

0,7

26,9

6,0

3,0

32,1

Natura e parchi

Turismo sportivo

Enogastronomia

Turismo religioso

Business e MICE

Terme & Benessere

Montagna estiva

Montagna invernale

Città d'arte minori

Laghi

Mare

Grandi città d'arte

Incidenza % dei prodotti venduti dai TO europei e oltreoceano

Oltreoceano

Europa

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La prima regione indicata tra quelle maggiormente richieste è il Veneto per i TO europei (34,8% di essi) ed è invece il Lazio per i TO d’oltreoceano (62,2% di essi).

Per il Natale 2012, i TO sono soddisfatti delle vendite, ma con marcate differenze tra mercato europeo e oltreoceano.

Il 59% dei TO ha mediamente registrato un incremento nelle vendite, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; il 23% ha indicato una diminuzione mentre il restante 18% ha riscontrato stabilità. La quota di “incremento e stabilità” rappresenta pertanto il 77% dei TO intervistati.

L’incremento delle vendite è però più diffuso presso gli operatori dei Paesi oltreoceano (82,9% di essi) che presso gli operatori europei (42,4%), come si evince dai grafici.

Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT 2012

La formula di viaggio più venduta è il “pacchetto per individuali” dichiarato dal 52% di tutti i TO

(nello specifico, 62,3% dei TO europei e 36,6% dei TO oltreoceano).

La durata dei pacchetti più venduti è di “una settimana” (59% dei TO europei) e “short break” (37,7% di essi) nei mercati europei mentre è “più di una settimana” (68,3% dei TO oltreoceano) nei mercati oltreoceano.

Il primo prodotto indicato nelle vendite è quello delle Grandi città d’arte, sia per i TO europei (52,5% di essi) che soprattutto per i TO oltreoceano (85,4% di essi). Per un’altra buona parte dei TO europei (39,3% di essi) il primo prodotto è invece la Montagna invernale.

Sull’intero paniere dei 10 prodotti turistici previsti10, la ripartizione tra quelli più venduti da tutti i TO risulta in ordine: Grandi città d’arte (32,4%), Città d’arte “minori” (19,9%), Montagna invernale (16,5%).

La prima regione indicata tra i TO europei è il Trentino Alto Adige (29,5% di essi) mentre tra i TO oltreoceano è il Lazio (indicata da ben il 69% di essi).

Sull’insieme delle regioni italiane11, la ripartizione tra quelle più vendute da tutti i TO è la seguente: Lazio e Veneto (ciascuna si ritaglia il 21,7%), Toscana (15,3%), Trentino Alto Adige e Lombardia (ciascuna 10,7%).

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Sono stati eliminati i prodotti prettamente estivi: Mare e Montagna estiva. 11

Gli operatori potevano indicare le tre regioni maggiormente richieste.

in aumento42%

stabile27%

in diminuzione

31%

Trend vendite TO europei Natale 2012

in aumento83%

stabile5%

in diminuzione

12%

Trend vendite TO d'oltreoceanoNatale 2012

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A livello di Previsioni 2013, la maggior parte degli operatori intervistati è ottimista.

Il 66,1% dei TO intervistati prevede un incremento nelle prenotazioni rispetto al 2012; il 28,4% ha indicato stabilità mentre solo il 5,5% pensa ad una loro diminuzione. La quota di “stabilità e incremento” raggiunge quindi il 94,5% dei TO, evidenziando grandi aspettative per il prossimo anno.

Ad essere più ottimisti per le vendite 2013 sono soprattutto i TO oltreoceano (82,2% prevedono incrementi) mentre i TO europei sono decisamente più prudenti nelle stime di crescita (54,7% di essi).

Il primo prodotto indicato nelle vendite dai TO europei è il Mare (40% di essi) mentre sono le “Grandi città d’arte” per i TO oltreoceano (82,2% di essi).

Sull’intero paniere dei prodotti turistici previsti, la ripartizione tra quelli più venduti dall’insieme dei TO contattati è in ordine decrescente: Grandi città d’arte (28,6%), Mare (17%), Città d’arte “minori” (15,8%), Laghi (11,6%), Enogastronomia (6,8%), Montagna invernale (5,8%), Business e MICE (4,8%).

Tra i TO europei la prima regione indicata è il Veneto (39,1% di essi) mentre per i TO oltreoceano è il Lazio (indicata da ben il 62,2% di essi).

Sull’insieme delle regioni italiane, la ripartizione tra quelle più vendute da tutti i TO è la seguente: Veneto (20%), Toscana (17,9%), Lazio (17,6%), Lombardia (8,5%), Campania (7,9%), Sicilia (6,8%). In particolare, si veda la quota parte che si ritaglia ciascuna regione nelle maggiori vendite da parte dei TO europei:

Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT 2012

0,5

1,5

2,0

2,0

2,9

3,4

3,4

3,9

4,9

5,4

6,8

8,3

9,3

11,7

13,2

21,0

Valle d'Aosta

Piemonte

Liguria

Umbria

Calabria

Friuli Venezia Giulia

Puglia

Sardegna

Emilia Romagna

Trentino Alto Adige

Campania

Lombardia

Sicilia

Lazio

Toscana

Veneto

Regioni che i TO europei prevedono di vendere

maggiormente nel 2013 (comp. %)

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Focus sui mercati esteri

Europa

Area tedesca

Germania

La Germania vive una situazione di relativa stabilità economica, grazie anche al discreto stato di salute del mercato del lavoro, con uno dei più bassi livelli di disoccupazione (6,9% nel 2012) e in virtù dei bassi tassi di interesse bancari. Dopo la ripresa dalla crisi del 2008/2009 e le performance positive del PIL con una media del +3% nel biennio 2010-2011, il 2012 ha visto un forte rallentamento della crescita con un PIL stimato intorno al +0,7%, in stretta dipendenza dalla crisi dell’eurozona, principale area di sbocco delle esportazioni tedesche, vero motore dell’economia nazionale. La situazione di stasi economica non incide, tuttavia, sull’indice di fiducia dei consumatori. Per il 2013 le previsioni sono rosee con un aumento stimato del 3% delle entrate disponibili che si rifletterà direttamente sui consumi turistici: la vacanza continua ad essere per i tedeschi una delle principali voci di spesa e un bene di consumo irrinunciabile12. Per il periodo di Natale, secondo gli operatori tedeschi intervistati da ENIT, le prenotazioni verso la nostra destinazione sono per lo più aumentate rispetto all’analogo periodo del 2011: lo dichiarano i TO “FTI” con incrementi a due cifre, “TUI” +4% e “Dertour”. Sono stabili le vendite di “Thomas Cook” mentre si evidenzia una contrazione per “REWE”. In questo periodo, i tedeschi scelgono l’Italia per la montagna invernale e gli sport strettamente legati alla neve, ai quali amano abbinare trattamenti wellness ed esperienze enogastronomiche di qualità. Acquistano prevalentemente “pacchetti individuali” di una settimana nell’arco alpino (Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia), puntando su rinomate destinazioni sciistiche quali ad es. Val Gardena e Alpi di Siusi o su altre località animate dai mercatini di Natale, tutte facilmente raggiungibili in automobile. Un’altra parte dei tedeschi si concede short break nelle città d’arte tra le quali spiccano Roma, Venezia, Firenze, seguono Milano, Verona, Napoli e Pisa. Fra le destinazioni estere concorrenti per il periodo natalizio troviamo l’Austria, soprattutto per la montagna invernale. Gli operatori turistici tedeschi mostrano soddisfazione per i risultati raggiunti nella stagione 2012: tutti hanno registrato aumenti nella vendita della nostra destinazione, in particolare il TO “FTI Touristik” vanta addirittura un aumento a due cifre. Più in generale, si tratta di un altro anno positivo per l’intermediazione turistica tedesca13, grazie anche alla capillarità e alla diversificazione dei suoi canali di vendita14. Per quanto riguarda i viaggi individuali in auto, hanno registrato un aumento soprattutto le destinazioni del Nord Italia quali l’Adriatico settentrionale e i laghi. Mentre tra le destinazioni raggiungibili in aereo, la Sicilia, la Calabria e la Sardegna sono risultate le destinazioni vincenti. Tra i competitor, sono aumentate le prenotazioni per Turchia, Spagna (Baleari e Isole Canarie in testa), Croazia e Slovenia. Per la Tunisia si è registrata una notevole ripresa, dopo il clima di incertezza del 2011. La

12

I tedeschi sono i “campioni dei viaggi” con 53,6 milioni di viaggiatori pari al 76% della popolazione -dati 2011. 13

La buona performance dell’industria turistica tedesca è confermata anche da autorevoli voci del settore: Jürgen Büchy, presidente della Federazione nazionale delle agenzie di viaggio tedesche (DRV), ha dichiarato durante il Congresso Annuale, tenutosi a Budva/Montenegro (14-18 novembre), che nel 2012 è stato registrato un aumento di viaggiatori del +3% e una crescita pari a circa il 4% del fatturato dell’intermediazione turistica, per un totale d i 24,2 miliardi di Euro. 14

Si tratta di 9.900 agenzie di viaggio (fonte: DRV 2012).

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Grecia, invece, contrariamente al 2011, ha subìto una drastica diminuzione delle prenotazioni a causa delle tensioni interne. Le previsioni per il 2013 sono abbastanza ottimistiche. Per i viaggi in macchina l’Italia è salda al primo posto della classifica dell’outgoing (18,4%) seguita da Croazia (7,6%) e Austria (6,8%). Le principali mete italiane risultano l’Alto Adige, il Lago di Garda e il Friuli Venezia Giulia15. Tra le destinazioni trendy del 2013 si annovera la Puglia16. Secondo la DRV per i tedeschi la sicurezza e soprattutto il sostegno in casi di crisi incidono sulla scelta di una destinazione, motivo per cui il viaggio prenotato presso un operatore turistico continua ad essere la soluzione preferita. Il trend generale per il 2013 sono i pacchetti viaggi “tematici e su misura”: le offerte degli operatori sono sempre più differenziate per target: design hotel, “solo adulti”, all-in per famiglie, gay/lesbian, pellegrini. Gli operatori si specializzano pertanto in pacchetti dinamici che offrono viaggi sempre più tarati sulle esigenze della clientela.

Austria

La crisi ha intaccato solo in parte l’Austria, la cui stabilità economica è fondata su una rigida politica finanziaria mirata a far crescere consumi privati, investimenti ed esportazioni e allo stesso tempo a ridurre il tasso di disoccupazione, già il più basso dell’eurozona (4,5%). L’economia austriaca resta quindi in crescita con un tasso stimato17 attorno allo 0,7% per il 2012 e previsto all’1,5% per il 2013. Questi fattori sono i presupposti anche per la solidità dell’economia turistica che sta facendo registrare un trend brillante. Per il Natale 2012, i TO contattati da ENIT sono soddisfatti delle vendite, alcuni hanno registrato incrementi come “Eurotours” +3% e “Dertour Austria” +2%, altri stabilità come “Terra Reisen” e “Prima Reisen”; solo “Railtours Austria” ha dichiarato una flessione. Generalmente gli operatori austriaci vendono pochissimo le nostre destinazioni invernali, vista l’abbondanza e la qualità delle stazioni sciistiche esistenti nel Paese. Il business invernale è invece concentrato soprattutto sulle città d’arte. Molto gettonati sono i city break nelle città più conosciute e facilmente raggiungibili grazie ai collegamenti aerei come Roma, Milano, Venezia, Firenze e Bologna. Il periodo natalizio e il Capodanno sono i periodi più prenotati. Alcuni operatori offrono anche soggiorni nelle stazioni termali. Il Sud Italia invece non viene richiesto dagli operatori austriaci per la mancanza di voli charter e quindi per l’impossibilità di offrire pacchetti a prezzi vantaggiosi. Tra i nostri competitor che traggono maggior profitto dalle prenotazioni per questo periodo vi è la Spagna per il clima mite (soprattutto le Isole Canarie ma anche le Baleari, specie per il turismo attivo, come cicloturismo, golf, trekking). Il turista austriaco ama tanto anche i city break nelle capitali europee: Londra, Parigi, Praga, Budapest e Madrid. Il consuntivo 2012 dei TO intervistati mostra un andamento soddisfacente delle vendite per l’Italia, anche se in alcuni casi gli operatori hanno fatto registrare un andamento uguale o di poco inferiore allo scorso anno. Le regioni del Nord Italia sono state le più prenotate, soprattutto le classiche mete lungo le spiagge dell’Adriatico settentrionale ed il Lago di Garda, da sempre molto apprezzate dai turisti austriaci, specialmente dalle famiglie con bambini. Tra coloro che viaggiano in auto anche la Toscana e l’Emilia Romagna hanno fatto registrare un buon numero di prenotazioni. L’Italia rappresenta la meta preferita non solo per quanto riguarda il turismo balneare ma anche per i city break nelle città d’arte. Anche le

15

Fonte: ADAC, 28.10.2012. 16

Michael FRENZL, CEO di TUI, principale tour operator tedesco ed europeo in “Bild am Sonntag”, 04.11.2012. 17

Dati WIFO e IHS, tra i maggiori istituti economici austriaci.

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destinazioni del Sud Italia18, nonostante i collegamenti non sempre ottimali, hanno fatto registrare un numero soddisfacente di prenotazioni, soprattutto Sicilia, Sardegna e Campania. Tra i nostri competitor, sono cresciuti Croazia, Spagna, Turchia; la Grecia invece ha subìto un decremento a causa del clima di instabilità economica e sociale. Per il 2013, i TO si sono dichiarati molto ottimisti e sperano di superare il numero di prenotazioni registrate nel corrente anno. Di sicuro il desiderio di viaggiare degli austriaci non accennerà a diminuire.

Svizzera

Il rallentamento dell’economia internazionale nel 2012 ha colpito parzialmente anche la Svizzera. A livello interno, tuttavia, i tassi d’interesse ai minimi storici e il lieve calo dei prezzi al consumo incidono positivamente sul reddito reale delle famiglie; sono invece le esportazioni che continuano a soffrire a causa della crisi soprattutto dell’eurozona. La crescita del PIL si aggira sull’1,4%, valore che dovrebbe mantenersi anche nel 2013, se nell’eurozona si arriverà alla stabilizzazione del contesto economico e finanziario. La disoccupazione è a livelli bassi (2,9% nel 2012, valore minimo in Europa) ma si prevede possa aumentare lievemente l’anno prossimo (fino al 3,3%)19. In genere, l’Italia non è tra le destinazioni privilegiate durante il periodo natalizio; dall’indagine ENIT effettuata presso gli operatori risulta che il trend delle vendite non è omogeneo rispetto al 2011: alcuni TO hanno registrato incrementi a due cifre, altri una leggera flessione. I pacchetti riguardano prevalentemente le città d’arte; molto graditi sono i pacchetti per la visita ai mercatini di Natale, in modo particolare in Alto Adige, e per lo shopping natalizio, specie a Milano. Prevalgono gli short break con offerte ad hoc “treno+hotel”. Per la vacanza sciistica le proposte, spesso elaborate “su misura”, abbinano altre attività come escursioni, enogastronomia e wellness. Le città d’arte più gettonate sono Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli, Verona e Pisa. Sono stati prenotati anche pacchetti relativi a tour in Sicilia e Puglia. I risultati a consuntivo 2012 denotano una discreta stabilità nelle vendite, con alcuni operatori in crescita. L’offerta culturale e balneare rappresenta la maggior parte delle proposte vendute sui cataloghi; si affiancano prodotti quali enogastronomia, turismo natura, wellness, golf, shopping, ecc. Sempre molto graditi i laghi del Nord Italia. Si registra l’incremento dell’offerta di tour e itinerari che consentono anche escursioni di tipo enogastronomico e/o naturalistico. Le mete balneari privilegiate durante l’estate sono state Sardegna e Sicilia (apprezzate anche per l’entroterra e le visite ai parchi ad es. Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Parco delle Madonie, ecc.), Emilia Romagna (specie per i giovani e per i percorsi in bicicletta), Campania, Calabria, Puglia (anche per vacanze natura). In ascesa il Piemonte che si sta qualificando come una meta innovativa e trendy. I principali competitor sono Francia, Germania e Spagna per il prodotto arte e cultura, mentre per il prodotto Mare, oltre alla già citata Spagna, troviamo Turchia, Croazia, Grecia, Egitto, Tunisia e Cipro. In merito alle previsioni per il 2013, la maggior parte degli operatori si prefigge il mantenimento dei risultati 2012; alcuni operatori sono più ottimisti e prevedono di incrementare le vendite.

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Gli operatori sono convinti del grande potenziale del nostro Mezzogiorno, ma purtroppo gli scarsi collegamenti aerei e la riduzione della stagione estiva da parte degli operatori italiani a poco più di due mesi non permettono grossi investimenti da parte dei TO su queste regioni. 19

Fonte: Segreteria di Stato dell’Economia SECO - comunicato stampa - settembre 2012.

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Belgio

Per il Belgio le previsioni del FMI indicano una crescita del PIL dello 0,8% per il 2013. La debolezza dell’economia belga è rappresentata concretamente anche attraverso la crisi di diversi settori produttivi che hanno visto importanti aziende chiudere le attività (ad es. la fabbrica Ford nel nord del Paese) o ridurre il proprio personale (ad es. banca ING). Tutto ciò contribuisce ad aumentare la disoccupazione e ad alimentare un diffuso disagio sociale che non può non avere conseguenze sul piano dei consumi turistici che risultano infatti piuttosto frenati. Tuttavia, per le prossime festività natalizie gli operatori intervistati da ENIT possono ritenersi mediamente soddisfatti delle vendite: tra questi risultano in forte crescita le prenotazioni del TO “Caractère” +25%. Una lieve flessione è registrata invece dal TO “Jetair-Sunjets”. Gli operatori indicano come prodotti più richiesti le città d’arte, soprattutto Roma e Venezia, e la montagna invernale privilegiando il Trentino Alto Adige. Tra le altre regioni citate dagli operatori: Umbria e Sicilia per i tour culturali. Tra i Paesi competitor, crescono le vendite solo della vicina Francia (+1,5%); sono invece sfavorevoli per Grecia, Spagna, Portogallo, Germania, Austria, Tunisia, Egitto. Per i TO contattati, il 2012 si chiude con un bilancio leggermente negativo. Questo dato è in linea con quanto dichiarato da ABTO (Associazione Belga Tour Operator) secondo cui la stagione da marzo a ottobre 2012 ha registrato una contrazione del 2,9% per l’Italia rispetto allo stesso periodo del 2011. Tra le novità preferite Natura e Parchi in Sicilia, piccole città d’arte ed enogastronomia in Toscana, Mare in Veneto e Puglia. Nell’ambito delle tre Grandi città d’arte scelte soprattutto per i city trip, subiscono una diminuzione Roma (-13,4%) e Firenze (-6,5%) mentre risulta premiata Venezia (+2,8%). Tra i Paesi competitor, solo la Tunisia chiude in positivo (con +29,6%, dopo il forte calo registrato nel 2011). Non sono andate bene Turchia (-1,9%), Spagna (-4,2%), Francia (-5,6%), Egitto (-11,5%) e Grecia (-16,4%). Come previsioni 2013 i TO stimano stabilità nelle prenotazioni, anche se è prematuro dare indicazioni significative considerato che i cataloghi dei Tour Operator per la stagione estiva 2013 non sono ancora usciti.

Olanda

L’economia dell’Olanda è entrata tecnicamente in recessione con la diminuzione del PIL fin dall’inizio del 2012. La contrazione dei consumi privati e la diminuzione degli investimenti costituiscono le cause principali del cattivo andamento economico del Paese. Si è registrato inoltre un aumento della disoccupazione il cui tasso salirà al 6,8%. Come per tutta l’eurozona, le previsioni economiche per il medio termine non sono incoraggianti. Si potrà scorgere qualche segno di ripresa nel 2013 quando è previsto un aumento del PIL dello 0,75%. Un debole mercato del lavoro, una lenta crescita dei salari nominali, una riduzione del poter d’acquisto medio abbasseranno il reddito disponibile dei consumatori che tenderanno quindi a limitare le spese, tra le quali quelle turistiche20. I TO olandesi interpellati da ENIT per il Natale hanno registrato un andamento delle prenotazioni tra lo stabile e la flessione rispetto a quello del Natale dello scorso anno: la stabilità delle prenotazioni ha riguardato gli operatori “TUI NL” e “Vacance Select”mentre il calo è dichiarato da “Thomas Cook NL” e “OAD”, ciascuno con -15%. In questo periodo, gli olandesi che vengono in Italia amano andare a sciare nelle Dolomiti. Per i city break le città d’arte più richieste restano Roma, Firenze e Venezia. Tra i competitor, le mete predilette sono Austria e Francia per gli sport invernali mentre la voglia di clima caldo è soddisfatta presso destinazioni a lungo raggio quali Dubai, Kenya e Caraibi.

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Fonti: CBS Centraal Bureau voor de Statistiek; CPB Economic Policy Analysis.

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Per l’andamento delle vendite del prodotto Italia nel 2012, gli operatori turistici olandesi si sono dichiarati soddisfatti, registrando un generale mantenimento dei risultati dell’anno precedente e, in alcuni casi, un lieve aumento del numero di pacchetti venduti. Sono state richieste soprattutto le destinazioni settentrionali raggiungibili con la propria macchina, in particolare le zone dei laghi, l’Adriatico settentrionale per il mare e la montagna estiva. Le regioni maggiormente richieste sono state Veneto, Toscana e Lombardia. Le previsioni per il 2013 sono fortemente legate allo sviluppo della situazione socio-economica: gli operatori turistici si aspettano naturalmente che la domanda di viaggi rimanga stabile sui livelli raggiunti negli ultimi due anni.

Regno Unito

Il prolungato periodo di austerity del Regno Unito – quale riflesso della difficile situazione economica mondiale e della crisi dei debiti sovrani e dell'euro - sta condizionando negativamente la ripresa economica, tanto che il Paese risulta di nuovo in recessione. Nel 2012 il PIL reale si chiuderà probabilmente con una variazione negativa (-0,2%), mentre dovrebbe riprendere lievemente un segno positivo nel 2013 (+0,5%). Le misure adottate sono comunque riuscite a mantenere la fiducia dei mercati finanziari sulla solidità del Paese. L’inflazione è scesa al 2,8 % mentre il tasso di disoccupazione rimane elevato all'8,2%. I tagli imposti dal Piano di rientro dal deficit cominciano a generare episodi di conflittualità sociale. Per quanto riguarda i risvolti sul turismo outgoing, il rafforzamento della Sterlina rispetto all’Euro avvenuto di recente è sicuramente un fattore di stimolo per i viaggi nell’eurozona. Per il periodo natalizio, l’indagine presso i TO evidenzia un trend complessivamente stabile delle vendite per l’Italia; si va infatti dalla stabilità rilevata dai TO “ Cresta” e “Page and Moy” agli incrementi di “Cottage to Castles” e soprattutto di “TUI SKI” (+7%), specializzato nel prodotto Neve. Il TO “Inghams” ha registrato invece una flessione. Le destinazioni classiche rimangono le Grandi Città d’arte che, oltre alla visita di carattere culturale, offrono l’opportunità di dedicarsi allo shopping. Il turismo sciistico fa prevedere segni di miglioramento anche per quest’anno21. Le tendenze di vendita dei maggiori concorrenti dell’Italia rilevano un lieve incremento per le destinazioni a lungo raggio. A livello europeo, i competitor rimangono Francia e Austria per gli sport invernali mentre per il turismo culturale costituiscono un forte richiamo le Capitali: Parigi, Amsterdam, Madrid, Budapest e Praga. Dopo diversi anni di contrazione dell’outgoing, il turismo britannico ha ripreso a crescere. Il consuntivo vendite 2012 per i TO contattati è mediamente positivo per la destinazione Italia, alcuni TO hanno infatti registrato incrementi, altri leggere flessioni. Iniziate in modo debole nella primavera, con l’estate le vendite hanno registrato un incremento a due cifre rispetto allo scorso anno. E questo nonostante una parte dei britannici sia stata distolta dall’effettuare le vacanze estive all’estero per poter seguire in Patria gli Eventi dell’anno: il Giubileo della Regina ma soprattutto le Olimpiadi. A livello di destinazioni italiane, trattandosi di un mercato maturo, al di là delle regioni classiche, i britannici si spingono alla scoperta di nuove località dalla Sicilia al Piemonte, dalla Campania alla Puglia. Piacciono non solo il patrimonio culturale di cui è disseminata l’Italia, ma anche le sue località sui Laghi e quelle costiere per la fruizione balneare. Le previsioni 2013 sono basate su un prudente ottimismo; la maggior parte dei TO stima un incremento delle vendite, supportata in questa convinzione soprattutto dal cambio favorevole della Sterlina che dovrebbe incentivare i viaggi all’estero, ed in particolare in Italia. Benché si protragga il periodo di austerità

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Nella scorsa stagione l’Italia ha incrementato la propria quota di mercato del turismo sciistico passando dal 14,1% al 15,4%.

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e di incertezza economica, per i britannici viaggiare al di fuori dei propri confini e recarsi in Italia rappresenta spesso anche la risposta alla semplice esigenza di evasione climatica.

Francia

La recente crisi economica ha portato la Francia ad una revisione al ribasso delle prospettive di crescita 2012, che dovrebbe concludersi con un aumento del PIL dello 0,3%. Il fronte particolarmente sensibile resta quello dei conti pubblici, con un debito che continua a peggiorare, malgrado i miglioramenti del deficit di bilancio. Quest’anno il tasso d'inflazione dovrebbe attestarsi intorno all’1,9% (si prevede possa scendere all’1% nel 2013). In generale si registra una riduzione dei consumi legata all’attuale fase recessiva. Nel mercato del lavoro rimane ancora elevato il tasso di disoccupazione (10,1%). E’ evidente che questi trend economici e sociali avranno riflessi negativi sui consumi turistici, specie in outgoing. Durante il periodo natalizio22 solo una piccola parte dei francesi si sposterà all’estero, preferendo trascorrere le festività in famiglia o all’interno del Paese23. Dall’indagine ENIT presso gli operatori, l’andamento delle vendite risulta in leggero aumento rispetto all’anno scorso: in particolare sono cresciute per i TO “Couleurs Terre”, “Maestro Voyages”, “Image du Monde”, “Voyage privé.com” “Intermèdes”. Le prenotazioni potrebbero però migliorare considerando l’abitudine diffusa del last minute. Le città più gettonate sono Roma, Firenze, Venezia e Milano, ma suscitano un crescente apprezzamento Verona, Napoli e Palermo. Chi viaggia all’estero in questo periodo preferisce spingersi in destinazioni esotiche come Mauritius, Thailandia, Rep. Dominicana. Le vendite dei prodotti natalizi per i Paesi competitor sono comunque in calo di circa 8-9% rispetto all’anno scorso24. Il bilancio turistico 2012 della domanda organizzata risulta positivo per la destinazione Italia. A ciò si affianca il trend di crescita del turismo individuale che rappresenta il 70% dell’outgoing della Francia verso l’Italia. Il turismo culturale nelle città d’arte, grandi e “minori”, spesso declinato con gli eventi e l’enogastronomia, sono i prodotti maggiormente apprezzati; seguono il Mare e i Laghi. Le regioni più ricercate dai turisti francesi sono state non solo Veneto, Lazio, Toscana sempre in testa nella domanda, ma altresì Lombardia, Liguria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, queste ultime tre scelte principalmente per il turismo balneare. Per quanto riguarda le previsioni 2013, i TO confidano in un trend di crescita, seppur moderata; come da diversi anni, l’interesse dei francesi si dirige in maniera sempre più ampia e diffusa anche verso le regioni del Sud Italia (Campania, Puglia) e le Isole (Sicilia e Sardegna).

Penisola iberica

Spagna

La situazione economica e sociale della Spagna è attualmente piuttosto instabile. Le misure fiscali adottate di recente hanno introdotto un aumento delle imposte dirette e indirette. Per il 2013, il FMI prevede che l’economia spagnola continuerà la sua fase di recessione con una caduta del PIL pari al -1,3%, e un aumento

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I francesi sono partiti numerosi per le vacanze di Ognissanti della durata di circa due settimane: quest’anno, si sono infatti avuti ottimi risultati nelle vendite per l’Italia, risultata una delle 3 Top destinazioni (insieme a Grecia e Tunisia). 23

Un recente sondaggio IFOP (tra i principali istituti di sondaggi demoscopici) fa emergere che nel 2012 solo il 26% dei francesi (vs 32% nel 2011) ha intenzione di partire in vacanza nel periodo natalizio. 24

Fonte: recente sondaggio effettuato dal CETO (Cercle d’Études des Tour-Opérateurs), principale associazione dei Tour operator francesi.

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della disoccupazione superiore al 25%. Il clima di incertezza e la riduzione del potere d’acquisto stanno pertanto frenando il turismo outgoing degli spagnoli. Per il Natale 2012, l’andamento delle prenotazioni per l’Italia è lievemente negativo: i TO intervistati da ENIT hanno infatti dichiarato tutti un leggero decremento, tra questi i due big player “Travelplan” e “Tourmundial–Viajes El Corte Ingles” con –1% circa. E’, comunque, da sottolineare che, complice anche la crisi economica, gli spagnoli tendono a prenotare sempre più last minute, per cui è verosimile immaginare un leggero recupero nel volume delle vendite (nonostante la crisi, gli spagnoli continuano sempre a viaggiare). Gli stessi operatori hanno annunciato di voler iniziare le campagne pubblicitarie a ridosso del ponte dell’Immacolata. I pacchetti venduti per il periodo natalizio sono incentrati sul turismo culturale nelle Grandi città d´arte, tra le quali spiccano Roma e Venezia (short break, Capodanno). Tra le regioni richieste è in assoluto prevalente la domanda per la Sicilia, soprattutto con circuiti della durata settimanale. Come destinazioni europee competitor, l’outgoing spagnolo si concentra sulle Capitali tradizionali: Londra e Parigi. Secondo i TO intervistati, le vendite della destinazione Italia 2012 hanno subìto una flessione, con cali che vanno in media dal -5 al -12% circa. La diminuzione non riguarda solo la nostra destinazione, ma si colloca nella tendenza negativa che ha caratterizzato indistintamente il turismo outgoing del mercato spagnolo (una buona parte ha preferito fare turismo interno). Coloro che hanno trascorso le vacanze in Italia hanno continuato a premiare le grandi e piccole città d’arte ed i circuiti religiosi; hanno trovato ampio spazio anche il prodotto Mare (in particolare, in crescita Campania, Puglia e Sardegna). Le regioni tradizionalmente vendute sono Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana e Veneto. Sempre secondo gli operatori, tra le mete concorrenti che hanno avuto un buon riscontro di mercato si segnalano Londra per le Olimpiadi e la Croazia e le Repubbliche Baltiche (con incrementi di circa l’8%), considerate “più convenienti” e “di moda”, anche grazie ad aggressive campagne di marketing. Riguardo la nostra destinazione i principali TO intervistati hanno una certa prudenza nel fare previsioni per il 2013 (incombono i riflessi soprattutto della crisi economico-sociale) e auspicano un trend delle vendite quanto meno stabile, sperando in lievi incrementi solo a partire dalla seconda parte del 2013.

Portogallo

L’economia del Portogallo non gode di buona salute: le dure misure di austerità adottate dal Governo hanno ridotto il potere d’acquisto delle famiglie della classe media (tra le misure: decurtazione della tredicesima, aumento dell’IVA, maggiore carico fiscale sui contribuenti a seguito della legge finanziaria 2013). Pertanto, nel prossimo anno i consumi privati continueranno a registrare una contrazione del 2,2% (quest’anno è stata del 5,9%). Il PIL subirà un’ulteriore flessione dell’1% che segue quella del 3% rilevata nel corrente anno. Secondo le nuove stime, il recupero dell’economia dovrebbe slittare al 2014. Nonostante la forte crisi, va evidenziata la tenuta del comparto turistico nel primo semestre 2012: le “uscite” della bilancia turistica, pur segnando una leggera flessione del -1,8% rispetto allo stesso periodo del 2011 (quando è stato raggiunto un record assoluto) ha ottenuto il secondo miglior risultato di sempre (1.464 milioni di euro). Dai contatti avuti con i principali TO portoghesi è emerso che per il Natale 2012 si registra una riduzione più o meno sensibile dei viaggi in Italia. L’andamento negativo riguarda soprattutto i TO che propongono circuiti e pacchetti all inclusive, mentre non sembra riguardare gli operatori specializzati nei prodotti di gamma alta e nel taylor made. Hanno evidenziato vendite in diminuzione i TO “GSVT” -10%, “Lusanova” -5% e “Abreu” -5%; una leggera crescita riguarda invece “Solferias” +2% mentre sono stabili le vendite di “Nortravel”. Il principale prodotto venduto è sempre quello culturale (dalle grandi alle “piccole” Città d’arte) talvolta declinato nel turismo religioso, come nel caso di Roma. Le regioni più richieste sono il Lazio,

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seguite da Toscana e Veneto. Tra i Paesi competitor per il periodo natalizio si segnala una minor presenza promozionale della Spagna (in genere molto attiva) mentre si mantiene elevata quella della Gran Bretagna (grazie alla recente campagna denominata “Bond è la Gran Bretagna”). Per il consuntivo 2012, 8 operatori su 10 hanno dichiarato una diminuzione delle vendite per l’Italia. Come prodotti, sono stati venduti soprattutto Grandi e “piccole” Città d’arte, seguite da Laghi e Mare. Il turismo religioso ha ugualmente avuto un certo appeal per i portoghesi. Lazio e Toscana sono state le regioni maggiormente richieste. Per il 2013, gli operatori prevedono che il settore segnerà una stabilità nelle vendite, con risultati quindi analoghi a quelli raggiunti nel corrente anno. I TO interpellati lamentano la perdita di competitività dell’Italia in termini di prezzi (adozione sempre più diffusa della tassa di soggiorno, aumenti dei ticket per i pullman da turismo nei centri urbani, scarsa propensione degli albergatori ad abbassare i prezzi in tempi di crisi). A tale proposito, molti TO interpellati hanno riscontrato una forte domanda per la più competitiva Croazia.

Scandinavia e Finlandia

Svezia

La Svezia conta su una buona stabilità economica, sebbene abbia avuto dei contraccolpi sulle esportazioni per effetto dell’incertezza economica dei Paesi dell’eurozona che costituiscono mercati di sbocco cruciali. Gli operatori svedesi intervistati da ENIT che programmano l’Italia hanno dichiarato un numero di prenotazioni relativamente basso con un trend stabile rispetto al Natale scorso. I pacchetti venduti riguardano quasi sempre le città d’arte, tra le quali Roma mantiene alta la sua capacità attrattiva, e le destinazioni sciistiche. Durante il periodo natalizio, si preferisce trascorrere le festività in famiglia; quelli che viaggiano si rivolgono soprattutto verso mete esotiche sia lontane (per es. Caraibi e Messico) che di medio raggio (per es. Canarie) oppure effettuano city break nelle capitali europee (Londra, Berlino e Amsterdam). A livello di consuntivo 2012, i TO svedesi intervistati hanno registrato un livello stabile delle vendite rispetto all’anno precedente. I prodotti maggiormente richiesti sono il Mare, soprattutto in Sicilia e Sardegna, seguono le Grandi città d’arte nel Lazio, Veneto, Toscana e Lombardia. Con riferimento alle prospettive 2013 i TO svedesi sono molto ottimisti: per il mare25 sono programmate anche nuove località in Sicilia e Sardegna da parte degli operatori svedesi “TUI/Fritidresor” e di “Airtours””.

Norvegia

La Norvegia presenta una salda stabilità economica dovuta anche alla loro moneta forte. La destinazione Italia non è molto richiesta durante il periodo di Natale e Capodanno per cui i TO norvegesi programmano in maniera esigua l’Italia. Maggiormente richieste sono le destinazioni lontane dove trovare sole e mare; tra queste mete, figurano non solo il Medio ed Estremo oriente (es. Thailandia e Caraibi) ma anche la più vicina Spagna (es. Canarie) oppure le capitali europee, quali Londra e Amsterdam. I TO norvegesi indicano una situazione stabile nel 2012. I turisti norvegesi continuano a richiedere, oltre alle Grandi città d’arte, la possibilità di vivere esperienze di tipo enogastronomico o legate alle attività all’aperto (abbinamenti quindi a shopping, itinerari di trekking, ciclo-escursioni o degustazioni vino). Per il 2013 gli operatori intervistati stimano di mantenere le vendite allo stesso livello di quest’anno.

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Da giugno 2013 il vettore SAS aprirà due nuovi collegamenti per Palermo e Cagliari da Stoccolma, Oslo e Copenaghen; ci si

aspetta che questo stimoli maggiormente i viaggi verso l'Italia.

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Danimarca

La Danimarca mostra qualche difficoltà economica con una crescita del PIL più contenuta rispetto agli altri Paesi della Scandinavia (solo + 1% nel 2011) ma in via di rimonta grazie alle misure per la crescita adottate dal Governo. I TO danesi programmano poco l’Italia durante il periodo delle festività natalizie. Chi viaggia lo fa principalmente acquistando soggiorni in destinazioni esotiche oppure scegliendo brevi soggiorni nelle vicine capitali europee (Berlino, Amsterdam e Londra in primis). I dati riscontrati dai principali TO danesi definiscono il 2012 come un anno positivo per le vendite verso l’Italia, confermandola tra le mete preferite specie per la vacanza estiva di medio-lunga durata. I danesi restano affezionati alle località balneari della Costa Adriatica (Veneto e Friuli Venezia Giulia in primis), alla Toscana per le città d’arte, ai Laghi del nord Italia. I TO danesi stimano di mantenere stabili le loro vendite per il 2013.

Finlandia

La Finlandia presenta un reddito pro-capite superiore a quello di molti altri Paesi europei e la propensione al consumo turistico dei finlandesi è stata positiva e sostenuta negli ultimi due anni. La destinazione Italia non è molto richiesta durante il periodo natalizio. Coloro che si mettono in viaggio preferiscono recarsi in località esotiche, in particolare della Thailandia. Le vendite del 2012 sono considerate invariate rispetto all’anno scorso, mentre per il 2013 i TO prospettano un aumento delle prenotazioni, soprattutto per il prodotto mare (Sardegna, Puglia e Sicilia in primis)

Europa dell’Est

Russia

L’economia della Russia continua il suo trend di crescita seppure a ritmi più moderati: quest’anno il PIL è aumentato del 3,5% e l’inflazione è calata a livelli tra i più bassi degli ultimi 20 anni. Secondo la Banca Mondiale e il FMI le prospettive di crescita sono ottimistiche per i prossimi anni, mantenendo l’attuale tasso. Se nel 1995 appena 2,6 milioni di russi si erano recati in vacanza al di fuori dell'ex Unione Sovietica, questo numero si è moltiplicato in modo esponenziale arrivando a 14,5 milioni nel 2011. Ad oggi, solo circa il 15% dei 143 milioni di abitanti della Russia ha viaggiato all’estero: questa quota e soprattutto il suo previsto aumento, rappresenta un notevole bacino di utenza potenziale26 anche per l’Italia. Per il Natale 201227, si prevede un aumento medio di circa il 10% di arrivi in Italia. I TO intervistati da ENIT hanno tutti dichiarato un incremento delle vendite: tra questi si possono citare “Ascent Travel” +5%, “VKO” +7%, “Danko” e “Natalie Tours”, entrambi +10%, “PAC Group” +15% (è l’operatore russo con i volumi più grandi verso l’Italia e vi mantiene la posizione leader da anni). Da fine 2012 sono previsti voli28 sia charter che di linea organizzati appositamente per soddisfare la domanda di turisti russi per destinazioni italiane durante le vacanze natalizie. Negli ultimi anni, oltre ai sempre richiesti tour nelle Città d’arte, è

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Secondo le previsioni della “Goldman Sachs”, i paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) domineranno per i prossimi 10 o 20 anni nel turismo mondiale, raddoppiando la crescita dei volumi medi di turismo outgoing. 27

La maggior parte dei viaggi viene programmata per il periodo dal 1° al 10 gennaio in concomitanza con il calendario delle festività natalizie russe (il Natale ortodosso è il 7 gennaio). Quest'anno si prevede il "ponte" natalizio con i giorni non lavorativi dal 30 dicembre all'8 gennaio. 28

Tra le novità di quest'anno si segnala il nuovo volo di linea per Verona che effettuerà la compagnia aerea russa S7.

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esploso il segmento degli appassionati di sport invernali che frequentano le più note località sciistiche dell’arco alpino. Inoltre si registrano richieste crescenti per soggiorni nelle Città d’arte “minori” che ospitano eventi culturali, feste tradizionali, eventi enogastronomici, ecc. Tra le destinazioni competitor sempre più richieste figurano Thailandia, Emirati Arabi, Egitto e altri Paesi dai climi caldi, con mare e spiagge, tutte mete nelle quali non vige l’obbligo del visto. Altre destinazioni tradizionali sono Austria, Repubblica Ceca, Francia e Svizzera. A livello di consuntivo 2012, tutti i TO intervistati sono soddisfatti delle vendite, dichiarando volumi in crescita dal 5 al 15%. Le previsioni 2013 sono ugualmente improntate all’ottimismo. Le preferenze sono accordate a Grandi città d’arte (Roma in particolare), Montagna invernale (località alpine) e Mare (soprattutto Emilia Romagna e Sicilia). In generale, la crescita dell’outgoing russo per i prossimi anni è stimato al +7,4%, sei volte superiore alla media dell’Europa occidentale e due volte superiore a quella dell’Europa orientale. Intanto continua a crescere il numero dei traveller russi che organizzano i loro viaggi senza l’intermediazione dei TO/AdV, effettuando direttamente le prenotazioni on-line29 L'Europa resterà comunque la destinazione più gradita dai viaggiatori russi.

Polonia

Da diversi anni l’economia polacca registra una crescita moderata ma costante, con un incremento del PIL attestato al 2,4% nel 2012 e che si prospetta in ulteriore aumento per il prossimo anno. Il tasso di disoccupazione si mantiene pressoché invariato a circa il 12%. La crisi finanziaria ha comunque causato il fallimento di otto operatori turistici del Paese, destabilizzando parte dell’industria turistica polacca. Per il periodo natalizio, i TO polacchi intervistati da ENIT mostrano un andamento di segno disomogeneo: alcuni hanno registrato una flessione nelle vendite come i TO “Rainbow Tours” (-20%) e “Neckermann” (-10%), altri una stabilità come il TO “Invitatio” e “TUI”. Il prodotto turistico preferito dai polacchi in occasione delle prossime festività è quello montano, soprattutto in località dell’arco alpino dove poter praticare gli sport invernali. Di conseguenza, le regioni più vendute sono soprattutto quelle interessate dalle montagne innevate di Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto e Valle d’Aosta. Per altri segmenti polacchi, il soggiorno più apprezzato è nelle Grandi Città d’arte. Per coloro che amano recarsi in Paesi dal clima caldo, tra i competitor del Mediterraneo vanno segnalati Egitto e Marocco. A consuntivo 2012, la maggior parte dei TO intervistati risulta soddisfatto delle vendite, con incrementi tra il 10 ed il 15%. I prodotti maggiormente venduti sono state le classiche Grandi Città d’arte, il Mare e il Turismo montano invernale. Per le destinazioni di mare hanno scelto soprattutto Sicilia, Sardegna e Calabria; tra le Città d’arte svettano sempre le regioni Veneto e Lazio. Tra i viaggi a scopo turistico, l’Italia è il Paese più visitato dai polacchi (18% di essi). Solo il 13% dei viaggi è stato acquistato presso un Tour Operator, mentre il 61% è stato auto-organizzato, spesso optando per la macchina come mezzo di trasporto (39%). Le previsioni 2013 sono ottimistiche sia da parte dei TO polacchi intervistati che stimano crescite dal 10 al 20%, sia da parte dei sondaggi dell’Istituto del Turismo polacco.

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Molto spesso tramite booking.com.

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Repubblica Ceca

L’economia della Repubblica Ceca è fortemente legata alla sua posizione geografica che funge da ponte tra i Paesi ex-sovietici e quelli più “occidentali”, la Germania in primis, con tutti i quali intrattiene importanti scambi commerciali (le esportazioni costituiscono infatti l’83% del suo PIL). La crisi nell’eurozona ha pertanto provocato inevitabili ripercussioni sull’economia ceca con un conseguente lieve rallentamento del PIL. Tuttavia, non sembrano destare forti preoccupazioni l’inflazione ed il tasso di disoccupazione, in linea con la media comunitaria. Dalle interviste ENIT ai maggiori operatori cechi, emerge un andamento non omogeneo nelle vendite per il Natale 2012: tra i TO che registrano un calo di prenotazioni figurano “Fede” -12% e “Color Travel” -10%, registrano stabilità “Blue Sport” e “Nev Dama”, mentre crescono le vendite per “Consultour” +3%. Le tipologie di vacanza fanno riferimento al turismo montano/neve e al turismo sportivo/attivo (sci alpino). Una parte minore, in alternativa o in abbinamento, ama prenotare soggiorni wellness. Le regioni particolarmente ambite in questo periodo sono il Trentino Alto Adige e il Veneto. Tra i maggiori competitor dell’Italia della stagione invernale vi sono Austria, Svizzera e Francia. Per il consuntivo 2012, i TO cechi interpellati hanno evidenziato un andamento dell’outgoing in leggera contrazione rispetto allo scorso anno30 (ma il trend negativo è condiviso anche dai nostri competitor). L’Italia rimane una delle mete preferite dei turisti cechi in tutte le stagioni: d’estate scelgono le destinazioni balneari soprattutto della Costa Adriatica, in stagioni intermedie le Grandi città d’arte, d’inverno la Montagna per la pratica di attività sportive sulla neve. Tra le regioni, anche Sicilia, Sardegna, Campania e Calabria hanno riscosso un discreto successo grazie ai collegamenti charter dell’estate scorsa. Per quanto riguarda i nostri competitor la Croazia è molto amata dai turisti cechi soprattutto per la vacanza balneare. Altro Paese che ha attratto un numero crescente di turisti cechi è la Slovacchia (con la quale esistono peraltro stretti legami storico-culturali). A seguire Grecia e Austria. Per il 2013 gli operatori esprimono un velato ottimismo e confidano in un aumento dei flussi turistici outgoing del 5% circa rispetto all’anno precedente.

Ungheria

La fase di stallo economico dell’Ungheria è proseguita anche nel 2012. Nonostante i miglioramenti del deficit e il consistente attivo della bilancia commerciale, la quotazione del fiorino rispetto all’euro continua a subire gli effetti negativi sia delle difficoltà dell’eurozona che dell’esito incerto dei negoziati con le istituzioni finanziarie internazionali (UE, FMI). La disoccupazione si aggira sul 10,9% mentre la spesa delle famiglie registra un leggero calo dell’1,6%. Il Governo ungherese ha adottato una serie di riforme strutturali e di misure fiscali per contenere il debito pubblico. La situazione economica non è quindi del tutto rosea e ciò influisce negativamente anche sullo sviluppo del settore turistico e in particolare sui viaggi all’estero. Per le festività invernali del 2012 si prevede un discreto flusso di turisti magiari verso l’Italia. Quasi tutti i TO contattati da ENIT hanno rilevato incrementi delle vendite: tra questi si citano “MareMonti” +12%, “TdM Travel Tours” +10%, “Intersi” e “Eurosí” ciascuno +5%. Stabili le prenotazioni di “Vista”. La Montagna e le Grandi città d’arte sono le mete più gettonate per trascorrervi le prossime vacanze. Il flusso si manifesterà, come di consueto per il mercato magiaro, con spostamenti prevalentemente verso le località sciistiche del Trentino Alto Adige; seguono il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Le maggiori destinazioni competitor in questo periodo sono l’Austria, la Repubblica Ceca e la Romania sia per la vacanza sulla neve

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Tutti hanno sottolineato il disagio rispetto ai grandi operatori online (booking.com su tutti) che riescono a ottenere allotments a prezzi migliori e brevi periodi (3-4 giorni) dai seller italiani.

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che per le città d’arte. Molto apprezzate sono le visite a Praga e Vienna per i mercati di Natale e per il Capodanno. Per la domanda organizzata, il 2012 ha registrato un andamento con segni opposti, le vendite sono incrementate per alcuni TO (tra i quali “Vista”, “TdM Travel Tours” e “Tensi”) e diminuite per altri (per es. “Car Tour” e “TIM Travel”). In generale, i flussi turistici magiari verso l’Italia sono cresciuti31 rispetto al 2011, ma una parte crescente è da attribuire al turismo individuale: sempre più persone prenotano offerte online piuttosto che rivolgersi al canale agenziale. Tra i pacchetti maggiormente richiesti ai TO/AdV vi sono quelli che combinano mete culturali e balneari. Vi è la tendenza a soggiornare nelle città dove permettersi sia relax e/o divertimento in prossimità di destinazioni balneari, sia visite guidate alla scoperta delle ricchezze monumentali. Cresce inoltre la tendenza a privilegiare, al fine di abbattere i costi di trasporto, brevi trasferte con mezzi privati verso località facilmente raggiungibili dall’Ungheria. Le destinazioni prescelte sono in gran parte situate lungo la Costa Adriatica veneta e romagnola. Tra le città d’arte molto apprezzate figurano le inossidabili Roma, Firenze e Venezia. Una destinazione emergente è stata la Toscana, sempre più ricercata dagli ungheresi. Infine, un buon successo hanno riscosso la Puglia e la Sicilia, grazie ai voli low cost. Secondo gli operatori interpellati, nel 2013 ci dovrebbero essere dei leggeri miglioramenti rispetto al 2012, contando sul sostegno dell’economia nazionale. Come trend, dovrebbero senz’altro aumentare le prenotazioni online, sempre più apprezzate nell’ultimo triennio dagli ungheresi.

Oltreoceano

Americhe

Stati Uniti d’America

L’economia americana, anche se in modo meno grave di altre economie europee, risente della crisi internazionale iniziata nel 2007 e che ha coinvolto tutti i Paesi più avanzati. Si intravedono comunque segni di ripresa dell’economia, i cui principali indicatori evolvono in senso positivo ma debolmente, lentamente; i nuovi problemi emersi nell’eurozona potrebbero avere riflessi, anche se non dirompenti, pure negli USA. Intanto l’esito delle elezioni presidenziali dovrebbe incidere positivamente sull’intero comparto economico: la continuità politica ha evitato cesure, cambiamenti e comportamenti improntati alla cautela, che avrebbero potuto indebolire ulteriormente la situazione economica generale . Per la disoccupazione al 9% (2011) è atteso un miglioramento nel 2013. Per il periodo natalizio, i TO interpellati da ENIT hanno registrato un trend mediamente stabile delle vendite, con accenni di discreto incremento presso alcuni operatori. Tra questi i TO “Experience Italy” +5%, “The Italian Concierge” +10%, “European Connection” +12%, “Frosch Travel” +10/15%. Gli operatori indicano una situazione stabile dei soggiorni nelle città d’arte e nelle regioni del Nord per la stagione sciistica. I prodotti turistici più richiesti nel periodo delle festività sono riconducibili al viaggio a motivazione culturale e religiosa, alle tradizioni natalizie ed enogastronomiche. Località privilegiate per il Natale 2012: per il segmento di turismo tradizionale sono le città di Roma, Venezia e Milano; seguono le regioni Liguria, Toscana, Umbria e Campania. Per la vacanza attiva si segnalano le località sciistiche di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige.

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In particolare, durante l’estate 2012 i flussi sono aumentati anche grazie a nuovi voli low cost, predisposti dopo il fallimento della compagnia di bandiera Malev.

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In questo periodo dell’anno, le destinazioni italiane (ed europee in genere) non sono preferite dai turisti USA, sia per lo scarso numero di giorni di vacanza che per il clima; si orientano invece verso località interne agli USA (Florida, California, altri Stati del Sud), o vicine (Messico, Caraibi). Chi viene in Europa, sceglie destinazioni ricche di eventi tradizionali e religiosi con un’allettante offerta di enogastronomia e di vacanza attiva, per es. in Austria, Germania e Svizzera. I dati relativi al 2012 emersi dalle valutazioni dei TO che commercializzano destinazioni italiane si attestano su una crescita dei flussi dal 5 al 10 %. Cultura nelle grandi e piccole città d’arte da un lato, enogastronomia dall’altro, sono i grandi attrattori turistici che spingono gli americani verso l’Italia. In misura minore ma pur sempre importante ritroviamo l’interesse per i Laghi e il prodotto Terme&Benessere. Unitamente alle tre regioni top di destinazione, Lazio, Veneto e Toscana, gli americani mostrano una crescente curiosità per soggiorni in Puglia, Calabria, Campania, Liguria, Sicilia, Sardegna e Umbria. Per ciò che concerne le previsioni 2013, i TO contattati stimano un trend moderatamente positivo, sintetizzabile in qualche punto percentuale di crescita. I risultati conseguibili nel prossimo anno saranno dipendenti dall’evoluzione della crisi economica nazionale ed internazionale. Il 2013, con gli eventi, le manifestazioni e le iniziative legate al “2013 – Anno della cultura italiana negli USA”, sarà un anno in cui la promozione del turismo USA verso l’Italia marcherà un potenziamento rilevante, che inciderà positivamente sui flussi turistici outgoing soprattutto per il turismo del settore cultura.

Canada

Il progressivo rallentamento dell’economia globale inizia a provocare le prime ripercussioni anche in Canada: la crescita del PIL dovrebbe attestarsi attorno all’1,7%, percentuale inferiore alle attese (nel 2013 è stimato all’1,5%). L’economia canadese, seppure frenata, sta comunque crescendo e resta tra le più solide dei Paesi G7. Le Nazioni Unite indicano il Canada fra i Paesi al mondo con la migliore qualità di vita, basata su standard e aspettativa di vita, livello d'istruzione, politica multiculturale che valorizza la sua ricca diversità etnica e razziale. Il mercato turistico canadese nel periodo di Natale, e più in generale invernale, non offre grandi numeri per la destinazione Italia. Ciò detto, i TO intervistati da ENIT sono comunque per lo più soddisfatti delle vendite: “Alitours” +7%, “Victours International” +13%, “Manditours International” +21%, “Vacanza Destinations” +59%; il TO “Vacances Preference” subisce invece una contrazione -7%. Gli operatori indicano come destinazione principale le Città d’arte e le regioni del Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto e Trentino) per la stagione sciistica. Altre regioni come Campania, Calabria, Sicilia sono interessate dal turismo di ritorno nelle aree di origine, data la numerosa comunità italiana. Tra i competitor europei, alcuni TO, oltre allo sci e le attività invernali sulla neve, propongono i tipici Christmas Markets in Austria, Germania e Svizzera. In questo periodo i canadesi propendono comunque per destinazioni “sole e mare” a medio raggio (Messico, Cuba, Caraibi, Florida). A livello di consuntivo 2012, il sondaggio condotto presso i principali TO canadesi ha indicato una sostanziale tenuta con quote di circa il +5/6% (in un caso fino al 20%) rispetto al 2011. Tale andamento è in linea con il bilancio positivo della destinazione Italia stimato da Statistics Canada. Il prodotto dominante è rappresentato dal turismo culturale, con protagoniste le Città d’arte maggiori e minori che si ritagliano la principale quota di mercato. Questo interesse si accompagna e si integra con l’enogastronomia e lo shopping. A seguire si ritrova l’interesse per natura, eventi, pellegrinaggi religiosi, vacanze attive. Toscana, Lazio, Campania, Liguria e Sicilia sono state le regioni maggiormente vendute. Per il 2012, gli operatori canadesi fanno previsioni in generale ottimistiche: rispetto a quest’anno, alcuni stimano incrementi, altri stabilità, in breve il mercato dovrebbe tenere bene. Molto dipenderà

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dall’andamento economico che condiziona, anche per chi ha capacità di spesa elevata, la propensione al viaggio e la scelta delle destinazioni, soprattutto per i viaggi oltreoceano verso l’Europa.

Brasile

Nel corso del 2012 l’economia del Brasile ha subìto un brusco rallentamento a causa di un’industria debole, infrastrutture carenti e una burocrazia “pesante”. Quest’anno l’aumento del PIL dovrebbe attestarsi attorno all’1,6%; se confermato, andrà ad aggiungersi al deludente 2011, chiuso con una crescita32 del 2,7%. Grandi aspettative sono riposte per il 2013 grazie alla politica di investimenti annunciata dal Governo e che inciderà sulle infrastrutture con un piano di costruzioni di porti, strade e ferrovie33, necessari anche in vista dei prossimi eventi sportivi di rilevanza mondiale, quali i Campionati del mondo di calcio 2014 e Giochi Olimpici 2016. L’attuale situazione economica non ha frenato il trend di crescita dei flussi turistici outgoing, legato all’ampliamento della classe media e al suo relativo potenziale di consumo. Sempre più numerosi sono i brasiliani che si spostano oltreoceano per motivi di vacanza o business: secondo l’ultimo rapporto dell’European Travel Commission, l’interesse per l’Europa e, nello specifico, per l’Italia, è altissimo. Buona parte dei brasiliani non ama viaggiare durante le festività natalizie che preferisce trascorrere in famiglia. Chi decide di viaggiare all’estero, rimanda le partenze a dopo il Natale (i voli cominciano infatti ad essere pieni a partire dal 26 dicembre). In rapporto allo stesso periodo del 2011 le vendite del Natale 2012 registrano una significativa crescita verso la destinazione Italia. Secondo l’indagine ENIT, infatti, i più importanti TO hanno dichiarato i seguenti incrementi: “Tam Viagens” e “Raidho” ciascuno +10%, “CVC” +14%, “Trend” +15%, “FLOT Operadora” +18%. Sia le grandi che le piccole Città d’arte, sia il turismo religioso34 sono i prodotti più richiesti soprattutto nel Lazio con Roma e in Lombardia con Milano35. Tra i competitor europei molto apprezzate sono sia le Capitali (Berlino, Parigi, Londra) sia le varie città della Svizzera, specie per l’aria di festa attorno ai mercati natalizi. Il 2012 si è chiuso con un notevole incremento del movimento turistico outbound, con l’Italia che si colloca al 2° posto tra le destinazioni europee. I maggiori TO ed Associazioni di categoria (Braztoa36, ABAV) hanno confermato il buon andamento delle vendite di pacchetti turistici verso l’estero, Italia inclusa. Anche i TO contattati da ENIT indicano un incremento del 15/20% rispetto al 2011. Unitamente ai prodotti già menzionati, si sottolinea la crescita di interesse per l’enogastronomia. Lazio, Lombardia, Toscana e Veneto sono le regioni in vetta ai desideri dei brasiliani. Gli stessi TO interpellati stimano un buon andamento delle vendite per il 2013, con un incremento di circa il 10/15%, minore rispetto al 2012, ma ancora significativo, con un cauto ottimismo dettato dalla incognita sui tempi di ripresa economica.

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Trend di crescita molto lontani da quello registrato nel 2010 quando, con un tasso del 7,5%, si presentava sullo scenario mondiale come quel Paese emergente che si poneva in soccorso anche dei Paesi più ricchi per superare i danni della crisi finanziaria del 2008. 33

Per un ammontare complessivo di circa 66 miliardi di dollari. 34

I pellegrinaggi sono un segmento importante del turismo outgoing verso l’Italia, soprattutto quest’anno che si celebra l’Anno della Fede. Il Brasile ha il più alto numero di cattolici, attestandosi su quasi 134 milioni di fedeli, corrispondente a circa il 65% della popolazione (IBGE - Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica). 35

Milano sarà una delle città italiane più visitate grazie alla campagna promozionale del vettore brasiliano “Tam” che ha il volo diretto su Milano e pacchetti turistici incentrati sulla città attraverso il suo Tour Operator “Tam Viagens” dove Milano si presenta come la città di accesso in Italia. 36

Associazione brasiliana dei Tour Operator.

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Argentina

L’Argentina sta nuovamente vivendo un periodo di crisi economica, politica e sociale che sembrava essersi lasciata alle spalle; quest’anno, nonostante il PIL sia cresciuto del 4,6% e i consumi privati siano aumentati del 10%, l’inflazione galoppa a livelli alti, ufficialmente al 9%, ma secondo altre fonti pare sia superiore al 25%. La politica economica ha inoltre apportato ulteriori restrizioni sul mercato cambiario della compravendita di divise straniere (dollari in particolare). In un clima di tensione sociale, rimangono da risolvere numerosi aspetti tra i quali: corruzione, fuga di capitali all’estero, sicurezza. Sul versante del turismo, una forte campagna nei mass media (su input del Governo nazionale) invita gli argentini a trascorrere le proprie vacanze37 all’interno del Paese, incentivando il turismo domestico. Nonostante tale scenario sembri porre dei limiti alla crescita del turismo verso l’estero, il flusso del turismo outgoing va in controtendenza, registrando un incremento. Tutto ciò è giustificabile con due fatti: gli argentini considerano il viaggio all’estero ancora conveniente nel rapporto qualità/prezzo rispetto a quello domestico e gli strumenti finanziari che gli operatori turistici hanno messo in campo, tramite le banche, agevolano il pagamento di un pacchetto turistico all’estero. Il periodo natalizio coincide con l´inizio dell´estate sudamericana e con le vacanze scolastiche. In genere, i soggiorni in Italia vengono inseriti nell’ambito di un più ampio itinerario multi-destinazione che comprende Spagna e Francia. La maggior parte dei TO argentini intervistati ha registrato un aumento delle vendite per l’Italia nel periodo di Natale: tra questi TO figurano “Cienitours” +5%, “Eurotur” +7%, “Organización Piamonte” +10%,“Turismo Sur” +10%. I turisti argentini visitano prevalentemente le classiche Grandi Città d’arte, ma sempre più inseriscono nei loro itinerari anche località quali Siena, Pisa, Sorrento, Taormina. Non è raro che arrivino in Italia per celebrare le festività nei paesi di lontana origine, dove ritrovano la compagnia di parenti e amici. A livello di destinazioni competitor, una parte degli argentini ama trascorrere le vacanza natalizie nelle spiagge brasiliane e caraibiche; oppure nelle città americane dove amano dedicarsi allo shopping. In linea con la tendenza di crescita della destinazione Europa, il consuntivo 2012 per l’Italia riporta aumenti nelle vendite così come riscontrato dai TO con incrementi dal 10 al 18%. Oltre alle Città d’arte italiane, la motivazione del turismo religioso spinge molti argentini a venire in Italia. Inizia a svilupparsi anche l’interesse per enogastronomia e Terme&Benessere. Le previsioni 2013 da parte dei TO sono positive, anche se dovranno misurarsi con le scelte di politica economica che il Governo farà prossimamente. Tra le principali destinazioni europee competitor dell’Italia, in cima alla classifica stanno la Spagna e in minor misura la Francia.

Medio oriente, Asia e Oceania

Emirati Arabi Uniti

L’economia degli Emirati Arabi continua a presentarsi vivace con la crescita del PIL che si attesta quest’anno al 4%. Il quadro politico, tra i più stabili del Golfo, dimostra la capacità di governare con lungimiranza gli investimenti per lo sviluppo economico. La domanda turistica riguarda soprattutto la clientela “lusso” con elevata propensione a viaggiare verso i Paesi limitrofi e l’Europa. L’outgoing viene indubbiamente favorito dall’efficienza delle infrastrutture e dei trasporti: in particolare, l’aeroporto internazionale di Dubai registra un progressivo aumento nel traffico passeggeri. Per il Natale 2012, l’outgoing verso l’Italia non muoverà un numero significativo di emiratini: infatti, trattandosi di un Paese musulmano che non prevede vacanze natalizie (né scolastiche, né lavorative), i

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A tale scopo sono stati incrementati i giorni di festività nel calendario ufficiale del 2013.

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viaggi all’estero tendono a concentrarsi in estate e in altri periodi legati a festività islamiche. Ciò nonostante, alcuni operatori intervistati da ENIT hanno registrato una crescita nelle vendite rispetto allo scorso Natale, quali i TO “Orient Travels” (+30%) e “Alpha Holidays” (+20%). Tra le mete più richieste permangono Roma, Milano, Venezia e Firenze. La preferenza è accordata ai pacchetti all inclusive e su misura. Tra i competitor per il periodo natalizio, quest’anno figura soprattutto l’Austria. Come consuntivo 2012, la maggior parte dei TO sono soddisfatti delle vendite della destinazione Italia, con incrementi medi del 20%. Nel periodo estivo sono ricercate destinazioni dal clima mite e fresco, preferibilmente presso i laghi (soprattutto Lago di Como), la natura e i parchi. Durante l’intero anno, alto e costante resta l’interesse per le tradizionali Grandi città d’arte mentre cresce gradualmente il desiderio di visitare città e destinazioni cosidette “minori”. Le regioni più gettonate sono non solo Lazio, Veneto, Toscana e Lombardia, ma anche Sicilia e Campania. Considerevole è stato il numero di viaggi business e MICE. A livello di Paesi competitor, sono stati prescelti Austria, Svizzera e Germania per ragioni climatiche e Spagna, Turchia e Portogallo soprattutto per il leisure. Per il 2013 si prevede un aumento dell’outgoing verso l’Italia di circa il 20%, confermando l’apprezzamento crescente per il Bel Paese. L’incremento sarà favorito anche dalle nuove rotte tra Italia ed EAU da parte di Emirates Airline e dalla nuova partnership tra Etihad Airways e Alitalia. Leisure e shopping rimarranno le principali motivazioni di viaggio, ma crescerà anche il settore business e MICE.

Cina

L'andamento generale dell'economia in Cina è stabile, con una crescita del PIL pari al 7,7% nei primi tre trimestri38 del 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nell'ambito degli investimenti, dei consumi e dell'import-export vi sono stati cambiamenti positivi che stanno influendo sul miglioramento della qualità di vita dei cinesi. Il reddito medio pro capite dei residenti urbani continua a crescere, spesso concentrando la ricchezza nelle fasce economiche e sociali superiori delle grandi città (Shangai, Pechino, Hangzhou) e delle provincie più sviluppate (Canton); ciò contribuisce al forte incremento dei consumi di lusso, tra i quali i viaggi all’estero di lungo raggio. L’andamento dell’outgoing cinese verso l’Italia per il Natale 2012, pur non essendo un periodo di alta stagione39 per il mercato dei viaggi long haul, è stimato in forte crescita40. Secondo i maggiori TO cinesi contattati, infatti le vendite dei pacchetti sono più che soddisfacenti: tra questi i TO “Beijing Caissa Int’l Travel Service” +7,4%, “Beijing Tour” +8,7%, “Bamboo Garden Int’l Tours” +42,9%, “Air China Travel” +43,6%, “Hua Yuan International Travel” +81,1%. Roma, Firenze, Venezia, Milano, Napoli sono le città d’arte che figurano come mete turistiche più richieste. Poiché la maggior parte dei turisti cinesi arriva in Europa muovendosi in gruppi e visitando nello stesso viaggio diversi Paesi, per il periodo natalizio l’outgoing cinese verso questi Paesi nostri competitor sarà simile a quello verso l’Italia. Va tuttavia notato l’aumento ancora più marcato dei flussi turistici cinesi che potrà registrare la Svizzera41.

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Dati resi noti dall'Amministrazione Statale di Statistica della Cina. 39

Dai dati statistici sul rilascio dei visti forniti dall’Ambasciata d’Italia a Pechino si nota che nel mese di dicembre 2011, i visti tipo “Turismo” rappresentano una quota di circa l’8% sul totale annuo. 40

Il Natale non è una festività cinese, la maggior parte dei cinesi non ha ferie per intraprendere un viaggio in Europa che dura almeno 9/10 giorni; solo una piccola parte di essi partirà in Europa nel periodo natalizio, anche con l’intenzione di fare shopping. 41

Questo dato è atteso per via dell’estensione (al 30 gennaio 2013) della politica di promo-commercializzazione adottata dall’Ufficio Nazionale del Turismo Svizzero (in collaborazione con l’Ambasciata) che premia i TO che supereranno la quota vendita di 2000 pernottamenti in Svizzera con visto rilasciato dall’Ambasciata Svizzera.

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Il consuntivo 2012 per l’Italia mostra un incontestabile successo in termini di maggiori vendite rispetto al 2011: gli incrementi registrati dai TO intervistati presentano valori che vanno dal 20 al 60%. Oltre alle Grandi città d’arte, il prodotto Business e MICE si colloca per tutti i TO al 3° posto come motivazione di viaggio dei loro clienti. Le regioni maggiormente toccate dai loro tour riguardano le mete classiche nelle regioni Lazio, Veneto e Toscana. Tra i competitor europei crescono rapidamente non solo la Francia e la Germania, ma come già detto anche la Svizzera: è infatti interessante notare come, nella classifica delle destinazioni europee visitate dai cinesi in uscita da Beijing, la Svizzera occupa nel primo semestre 2012 una posizione più alta (con 56.450 partenze) rispetto alla Germania (47.698 partenze), avvicinandosi sempre di più a quella dell’Italia (67.553 partenze), seconda destinazione dopo la Francia (81.994). Le previsioni 2013 indicate dai TO sono tutte improntate all’ottimismo, con stime di incrementi nelle vendite dal 18 al 30%. Per il prossimo anno, non vi sono novità significative in termini di preferenze sia nei prodotti che nelle destinazioni italiane; si confermano pertanto le mete classiche, trattandosi spesso del primo viaggio nel Bel Paese.

Giappone

La situazione economica del Giappone è complessivamente buona: il PIL42 dovrebbe attestarsi quest’anno al +2,2% e si prevede cresca dell’1,5% nel 2013. Gli eventi luttuosi che hanno colpito il Paese (marzo 2011) hanno avuto come effetto un rallentamento generale del mercato, paralizzando per alcuni mesi l’economia e di conseguenza anche i flussi turistici outgoing. Lo yen forte ha contribuito alla ripresa dei viaggi all’estero dove l’Italia resta tra i principali beneficiari, essendo la prima destinazione in Europa. Tra i turisti giapponesi sono il forte aumento gli over 65 (babyboomer, active silver) e gli youth travellers (18-29 anni) che amano molto le destinazioni europee. Per il Natale 2012, pur non essendo il periodo più intenso per effettuare lunghe vacanze all’estero, l’andamento delle vendite è positivo43. Quasi tutti i maggiori TO/AdV giapponesi intervistati hanno infatti registrato incrementi a due cifre: “Kintetsu International” +3%, “HIS” +20%, “JTB World Vacations” +30%, “Hankyu Travel International” +46%, “Nippon Travel International” +60%. Il turismo culturale è il prodotto turistico maggiormente richiesto, declinato sia nelle grandi che nelle piccole città d’arte, tra le quali le più gettonate sono Roma, Venezia, Firenze, Milano, Napoli, Pisa. A livello di concorrenza in Europa, in questo periodo, i pacchetti più richiesti sono quelli che propongono le visite ai mercatini natalizi. L’intero 2012 si chiuderà con un bilancio favorevole delle vendite di pacchetti per l’Italia, avendo i TO dichiarato quasi tutti un aumento (a parte la contrazione di “Kintetsu International” con -26%). Oltre alle città d’arte, un interesse crescente è rivolto al prodotto ”Natura e Parchi”. Le regioni in cima alle preferenze sono sempre Lazio, Veneto e Toscana. Le previsioni 2013 si presentano ottimistiche, con i TO interpellati che prospettano prenotazioni in crescita o stabili. Valutazioni positive emergono anche da JATA (Japan Association of Travel Agents) in linea con i markers sull’andamento dei flussi. Come destinazioni regionali italiane, l’interesse dei giapponesi si sta ampliando verso Sicilia, Campania, Lombardia, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta. I nostri competitor in Europa sono quelli che offrono prodotti simili, in particolare Siti UNESCO, natura ed enogastronomia.

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Fonte: Bank of Japan. 43

Il calendario delle festività in Giappone consentirà quest’anno di poter fruire di 9 gg. di vacanza continuativa (dal 27 dicembre al 6 gennaio 2013), prendendo un solo giorno di ferie (il 4 gennaio che è un venerdì lavorativo).

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Corea del Sud

Dagli anni '60 la Corea del Sud ha iniziato un’ininterrotta e vorticosa crescita economica e sociale che l'ha portata a divenire oggi la 12ma potenza economica mondiale. Il Paese ha recentemente investito importanti risorse anche per elevare il proprio status internazionale. La produzione manifatturiera è cresciuta e il saldo della bilancia commerciale è positivo. Le vendite dei pacchetti nel periodo di Natale 2012 sono previste in aumento dalla maggior parte degli operatori coreani. Un incremento è stato ottenuto dai TO “Nael Tour” (+17%), “Mode Tour” (+10%), “Hana Tour” (+10/15%). Solo gli operatori che trattano il MICE hanno avuto meno prenotazioni rispetto al stesso periodo del 2011. Fra i prodotti turistici, il “numero uno” resta quello delle Grandi Città d’arte, con in testa le classiche destinazioni Roma, Venezia, Firenze, cui fanno seguito Milano e Napoli; da rimarcare l’interesse crescente per le città cosidette “minori” specie della Toscana. L’enogastronomia è sempre più una forte motivazione di viaggio. Tra i nostri competitor del periodo figurano Svizzera, Germania e soprattutto Francia (grazie all’aumento dei voli diretti di Air France, Korean air, Asiana). Per tutti i TO intervistati da ENIT, il consuntivo vendite 2012 della destinazione Italia è molto positivo, avendo riportato un aumento dal 10 al 20% rispetto allo scorso anno. Grandi città d’arte ed enogastronomia restano i prodotti top per i coreani; anche il turismo religioso, vista l’alta percentuale di coreani cattolici, rappresenta una motivazione importante di viaggio. Tra le regioni più ricercate, in primis si collocano sempre Lazio, Toscana e Veneto. Per le previsioni 2013, tutti gli operatori coreani interpellati sono fiduciosi prevedendo incrementi nelle vendite dal 10 al 50%; in particolare, il più importante TO “Hana Tour” prevede un aumento del 13%. Tra le destinazioni italiane figura sempre di più anche la Campania. Il TO “Tour Express”, specializzato nel settore MICE, dichiara previsioni del +20%. L’aumento previsto si fonda sul fatto che l’Italia è un “steady seller” compreso in tutti i pacchetti dell’Europa occidentale e risulta il prodotto più venduto come mono-destinazione in Europa. Tuttavia, lo stesso TO sottolinea che Korean air, unico vettore diretto per l’Italia, ha messo a disposizione meno posti per i gruppi, allorquando il volo diretto è il più importante fattore di decisione per i viaggi incentive.

Australia

In Australia, l’incertezza del quadro economico mondiale, la contrazione dei prezzi delle materie prime e dei termini di scambio valutari hanno portato la Reserve Bank of Australia a ridurre il tasso ufficiale di sconto di 1,5 punti percentuali negli ultimi 11 mesi. E’ altresì aumentato il deficit commerciale e il tasso di inflazione (2%) a causa dei rincari dell’energia elettrica e del gas, gravati dall’introduzione della tassa di inquinamento ambientale44. Poiché il periodo natalizio coincide con la piena estate australiana e con le lunghe vacanze scolastiche, gli australiani prediligono trascorrere le vacanze al mare nel proprio Paese o, se viaggiano all’estero, scelgono di visitare l’Asia, più vicina ed economica; infatti, il clima freddo invernale dell’Europa non stimola l’effettuazione di viaggi intercontinentali. Per il Natale 2012, le vendite della destinazione Italia da parte dei principali operatori australiani mostrano un andamento discordante: sono aumentate per alcuni TO quali “Dolomite Ski Tours” (+45%) e “Venture Holidays” (+5%), sono rimaste stabili per “Albatross Travel” e in diminuzione per “Cit Holidays”. I prodotti più apprezzati restano le Città d’arte, grandi e “minori”, unitamente all’enogastronomia, soprattutto in Toscana, Lazio e Veneto; la montagna invernale attira il segmento legato alle attività sportive, specie nelle Dolomiti. Le vacanze sulla neve in Italia sono, tuttavia, ancora scarsamente richieste

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Fonte: Australian Bureau of Statistics.

Page 25: L’andamento del turismo internazionale e le prospettive 2013...SEDE CENTRALE Natale 2012 3 Si tratta del mercato estero che è cresciuto più velocemente negli ultimi anni in Italia5.La

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dagli australiani; in Europa continuano infatti a privilegiare le località sciistiche in Austria e Svizzera perché ritenute più attraenti sotto le festività. In questo periodo, tra i competitor dell’Italia figurano anche le Capitali europee con in primis Parigi, Londra, Praga, Berlino. A livello di consuntivo 2012, la maggior parte dei TO australiani intervistati ha registrato incrementi nelle vendite. L’Australian Bureau of Statistic conferma l’aumento dei viaggi in Italia di circa il 2% nei primi nove mesi dell’anno. Per il 2013, quasi tutti gli operatori sono piuttosto ottimisti prevedendo di aumentare le vendite della destinazione Italia del 25-30%. La crescita sarà favorita anche dal migliore rapporto del dollaro australiano sull’euro. Tra i pacchetti previsti, saranno diffusi quelli che includono la partecipazione a manifestazioni culturali e sportive, quali ad es. Bicentenario Verdiano, Giro d’Italia, Campionati Calcio, World Master Games.

Monitoraggio finito di redigere il 10 dicembre 2012