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LA VEGETAZIONE

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LA VEGETAZIONE

FLORA E VEGETAZIONE

FLORA: rappresenta il risultato di una

complessa interazione di processi

paleoclimatici, paleobotanici e

paleogeografici che hanno dato luogo alla

differenziazione di nuovi taxa così come

all’estinzione di alcuni altri e al modellamento

più o meno significativo dei loro areali.

VEGETAZIONE: può essere definita come il

risultato dell’interazione tra la Flora disponibile

e i diversi fattori ambientali (che danno luogo ad

interazioni di tipo fisico e biotico) che agiscono in

quel territorio.

IMPORTANZA DELLA VEGETAZIONE

Regola il flusso di numerosi cicli biogeochimici

Ha una forte influenza sulle caratteristiche

del suolo

Svolge il ruolo di habitat per gli esseri viventi

Ha anche importanza critica per l'economia

mondiale

E’ la fonte primaria di ossigeno nell'atmosfera

E’ importante dal punto di vista psicologico per

l'uomo

FITOSOCIOLOGIA: studia la vegetazione su

base floristica ed ecologica, con l’obbiettivo di

individuare un sistema di riferimento gerarchico

nel quale inserire le diverse comunità o

aggruppamenti vegetali

SINTASSONOMIA: alla basse si ha

l’Associazione vegetale definita come “

aggruppamento vegetale più o meno stabile in

equilibrio con il mezzo ambiente caratterizzato

da una determinata componente floristica nel

quale alcuni elementi rivelano con la loro

presenza un’ecologia particolare ed autonoma

STRUTTURA DELLA VEGETAZIONE

STRUTTURA TRIDIMENSIONALE detrminata da:

Fattori ambientali

Fattori storici

Combinazione in specie

La vegetazione è caratterizzata dalla distribuzione verticale

ed orizzontale della BIOMASSA VEGETALE, in particolare

dalla biomassa del fogliame.

DETERMINATA DA:

• produttività intrinseca dell’area

• altezza potenziale della specie dominante

• presenza/assenza di specie tolleranti l’ombra nella flora

DINAMISMO DELLA VEGETAZIONE

DINAMICHE TEMPORALI: eventi o processi che

causano un cambiamento nella vegetazione e

possono essere IMPORVVISI O GRADUALI,

processi naturali indipendenti dalla comunità

vegetale che ne modificano struttura e

composizione.

DINAMICHE SPAZIALI: La variabilità

ambientale limita la lista delle specie che possono

occupare una determinata area, MOSAICO di

varie situazioni vegetazionali all’interno del

paesaggio.

STORIA

PRIMA DEL ‘900: ERA DELLE

ESPOLORAZIONI gli scienziati combinavano la

botanica e la geografia, ma non ci fu nessun

lavoro di tipo teorico che riguardasse la

vegetazione, il più importante del tempo fu

ALEXANDER VON HUMBOLDT

DOPO IL ‘900: i primi studi delle vegetazione

avvennero in RUSSIA, successivamente in

America HENRY COWLES E FREDRIC

CLEMENTS svilupparono l’idea delle

successioni.

ANNI ’30: CLASSIFICAZIONI FUNZIONALI:

SUDDIVISIONE DI RAUNKIAER delle piante in

base alla posizione del loro MERISTEMA apicale

dalla superficie del suolo.

Questo approccio anticipa tutte le classificazioni

successive:

MACARTHUR E WILSON (1967)

LA STRATEGIA “C-S-R” – GRIME (1987): specie

suddivise in tre gruppi in base alla loro capacità

di tollerare lo stress e la predittività delle loro

condizioni ambientali

IL CLIMA E LA NATURA DEI SUBSTRATI

I fattori che più influenzano la distribuzione della

Vegetazione sono IL CLIMA(se si ragiona su

piccola scala) e LA NATURA DEI SUBSTRATI (se

si ragiona su grande scala).

NOTE SULLE FASCE VEGETAZIONALI

(QUADRO ITALIANO)

IN ITALIA VENGONO DISTINTE DUE ZONE

BIOCLIMATICE:

1. ZONA MEDIOEUROPEA (Alpi, Padania,

versante settentrionale Appenninico della

Liguria e della Romagna)

2. ZONA MEDITERRANEA (Penisola, isole,

Liguria a sud del crinale Appenninico e delle

Alpi Marittime)

Tra le fasce vegetazionali riconosciute in Italia

alcune sono riconosciute in entrambe le zone.

FASCIA DELL’OLEASTRO

E DEL CARRUBO

• Vegetazione mediterranea

termofila – xerofila

•Boscaglia sepreverde con

Oleastro, Carrubp, Lentisco,

Palma nana, Mirto ecc.

• Coltivazioni di Olico, agrumi,

mandorlo, Vite, Fico d’India,

cereali, Eucalipti.

•Ambiente ecologico:

mediterraneo – arido

• Temperatura media annua: 18°

• Presente nella zona

mediterranea

FASCIA DEL LECCIO

Vegetazione mediterranea di foresta/macchia sempreverde .

Lecceta: Leccio accompagnato da Corbezzolo, Ilatro, Lentisco,

Terebinto, Alatemo, Vibumo-tino, Smilace.

Formazioni di Leccio e Sughera; sugherete; pinete di Pino

marittimo, Pino d’Aleppo e Pino da pinoli. Garighe e steppe di

degradazione.

Coltivazioni di Olivo, Vite, cereali, Frassino da manna.

Compenetrazioni, al limite superiore della fascia, con elementi del

bosco caducifoglio (Orniello, Roverella).

Ambiente ecologico: mediterraneo;

Temperatura media annua: 15°C.

La fascia e presente nella Zona Mediterranea; e extrazonale nella

Zona Medioeuropea.

FASCIA DELLA FARNIA, DEL CARPINO E

DEL FRASSINO

Vegetazione delle grandi pianure e dei fondovalle con

Farnia, Carpino, Frassino.

Formazioni con dominanza di Farnia e potenzialità per il

Cerro;

Nelle depressioni lungo le rive dei laghi o dei fiumi

popolamenti con Ontano, Pioppo bianco, Salici ecc.

Pinete costiere paraclimaciche.

Antropizzazione molto alta.

Colture erbacee, frutteti, vigneti, pioppeti. Vegetazione

alofila litorale, azonale.

FASCIA DELLA ROVERELLA E DELLA

ROVERE

Formazioni a Roverella con potenzialità per il Leccio o per

il Fragno.

Formazioni miste con dominanza di (o maggiore

potenzialità per) Roverella o Rovere o Cerro.

Aggruppamenti extrazonali/azonali di Pino silvestre/Pino

nero. Castagneti.

Colture di cereali, Vite, ortaggi, Olivo; frutteti, prati,

pascoli.

ZONA MEDIOEUROPEA FASCIA MEDIOEUROPEA

Una suddivisione diversa delle foreste miste

caducifoglie, preferibile, ma che non e’ sembrato

opportuno seguire in queste pagine per vari

motivi, e’ indicata da Pignatti (1979) come segue:

• Querceto misto caducifoglio con un carattere planiziare più

accentuato rispetto alla foresta mista caducifoglia sannitica

• Presente sulle Alpi e nella Padania, penetra nella Zona

Mediterranea cedendo alla fascia Sannitica nell’Appennino

centrale.

• Ambiente ecologico: collino planiziale

• Temperatura media annua: 11-13°C.

• Boscaglia caducifoglia mista (Orniello, Carpino nero) in cui sfuma

la fascia medioeuropea all’estremo orientale.

ZONA MEDITERRANEA FASCIA SANNITICA

Foresta caducifoglia mista dell’ltalia centrale e Meridionale

e delle Isole.

E’ l’equivalente bioclimatico della fascia medioeuropea da

cui si differenzia in particolare per l’importanza maggiore

del Cerro, per un maggiore contingente di endemiche /

subendemiche e in genere per il carattere più collinare.

In questa fascia sono inclusi frammenti relitti extrazonali

della Fascia Colchica.

Ambiente ecologico: collino planiziare

Temperatura media annua: 11-13°C.

FASCIA COLCHICA

Non segnalata nella carta

Bosco di laurofille sempreverdi di clima

temperato con Alloro, Agrifoglio, Bosso, Tasso;

consorzi a Pino silano e P. loricato.

Questa fascia e riconoscibile in frammenti relitti

extrazonali inclusi nella fascia sannitica e nella

fascia subatlantica, nell’ambito della Zona

Mediterranea .

Ambiente ecologico: montano

Temperatura media annua: 8°C.

FASCIA DEL FAGGIO

Faggeta; vari aspetti di foresta caducifoglia mesofila con

denominanza di faggio;

Formazioni di Faggio e Abete bianco. Popolamenti

exstrazonali/azonali di Pino silvestre, P. mugo/P. nero;

popolamenti estrazonali di Peccio.

Boschi colturali di aghifoglie.

Prati; pascoli, rare coltivazioni di Patate e Grano saraceno.

Ambiente ecologico: montano;

Temperatura media annua: 8°C.

La fascia e’ presente sia nella Zona Medioeuropea, sia nella

Zona Mediterranea.

FASCIA DEL PECCIO

Formazioni con dominanza di Peccio, formazioni con Larice

e Cembro. Consoni di Pino mugo; alneti ad Ontano verde;

brughiere di ericacee (Rododendro, Mirtillo). Pascoli.

Ambiente ecologico: subalpino;

temp. media annuale: 4°C.

La fascia e presente nella Zona Medioeuropea; e

extrazonale nella Zona Mediterranea.

Situazioni al di sopra del limite degli alberi.Arbusti

prostrati; tappeti erbosi; vegetazione ipsofila, crionivale, di

pareti rocciose d’altitudine ecc.

STRUMENTI PER INDIVIDUARE I VARI TIPI

DI VEGETAZIONE

CUS – Carta Dell’uso del suolo

Piano Paesaggistico

Piano Territoriale Paesaggistico regionale - PTPR

Corine Land Cover

Carte della vegetazione