La Valutazione del Sistema Scolastico La Comunicazione – 2^ incontro Bologna, 7 febbraio 2009.

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La Valutazione del Sistema Scolastico

La Comunicazione – 2^ incontro

Bologna, 7 febbraio 2009

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Argomenti del 2^ incontro

Completamento del tema degli organi: Segreteria e direzione amministrativa

Comunicazione interna: strumenti e caratteristiche

Comunicazione con Territorio/Famiglie Valutazione da parte delle famiglie:

rapporto tra carisma/offerta formativa e aspettativa delle famiglie

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Funzioni ed organi delle aziende scolastiche

Blocchi funzionali (molto in sintesi)1. Funzioni deliberative

2. Aree della Direzione Generale

3. Dirigenza Scolastica

4. Docenza

5.5. Segreteria e servizi amministrativiSegreteria e servizi amministrativi

6. Servizi ausiliari e manutenzioni

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Rapporto organico tra le funzioni

AREA DEI SERVIZI AREA DI DOCENZA

AREA DELLA DIRIGENZA

FINALITA’ FINALITA’ EDUCATIVAEDUCATIVA

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FE

Servizi segreteria, ammin. e ausiliari

Docenti

Dirigenza

CdA

Responsabilità a “cerchi concentrici”Responsabilità a “cerchi concentrici”

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VISITATORI E GENITORI

TELEFONATE

CORRISPONDENZA

E-MAILEventi, fatti

ALUNNI

SEGRETERIAPORTINERIA/CENTRALINO

DOCENTI

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Aree di attività di segreteria e amministrazione

Gestione della burocrazia dettata dalle norme del settore scolastico (cd. Segreteria “IstituzionaleSegreteria “Istituzionale”)

Rapporti con Ministero e U.S. Regionale Segreteria “di sportellodi sportello” (certificati, orari, circolari) Agenda dei dirigenti: appuntamenti, riunioni Logistica e organizzazione attività extracurricolari Servizio “tesoreria” (incasso rette, pagamento

fornitori) Stipendi e pratiche del personale dipendente Contabilità generale Acquisti e piccole manutenzioni

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Criteri per la gestione delle informazioni

Unicità e aggiornamento responsabile dei data base (mai duplicazioni!): software di segreteria /contabilità/ cartella comune/ cartelle personali

Competenza e tempestività: le info devono essere comunicate al responsabile di settore al più presto.

Fruibilità: devono essere facilmente e sempre disponibili alle persone autorizzate

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Criteri per la gestione delle informazioni Segretezza e privacy: i segreti di ufficio (dati

comuni) e i dati sensibili devono essere conosciuti e trattati solosolo da chi ne ha necessità per esigenze di lavoro.

“Stile”: quando si parla o si scrive, per l’interlocutore si è il volto e la voce della Fondazione.

“Canali” appropriati: le notizie devono essere fornite all’esterno - di norma – solo da chi ne ha la responsabilità diretta, in base all’organigramma (esempio: anche se so, non dico, se è materia del preside o del rettore o della mia collega … )

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Criteri per la gestione del lavoro di segreteria

SpecializzazioneSpecializzazione ma anche PolivalenzaPolivalenza, per le seguenti finalità: Promemoria di ciò che si è (una cosa sola) Adeguatezza professionale della risposta Prontezza nel rispondere ai bisogni degli interlocutori

(docenti/alunni/genitori/enti ecc.) Capacità di affronto dei picchi di lavoro che

riguardano, sfalsati temporalmente, i diversi ambiti di attività (rette, iscrizioni, open day ecc.

Condivisione delle competenze e quindi: Trasferimento e promozione del Knowhow

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Criteri per la gestione del lavoro

Dignità e Uso Proprio degli ufficiDignità e Uso Proprio degli uffici: qualche esempio preso dall’esperienza diretta : Centralino, Front Office, Ufficio di Segreteria istituzionale, Archivio

NON SONONON SONO sale professori, deposito caschi, borse e affini, circoli ricreativi e culturali, confessionali ecc.).

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Il Direttore Amministrativo. Le funzioni

La gestione di un Istituto Scolastico, specialmente se questo offre l’intero percorso scolastico, dalle materne ai licei, coinvolge una grande complessità di fattori economici e normativi. Elenchiamo i principali:

L’esigenza di autosufficienza economica dell’azienda scolastica

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Il Direttore Amministrativo. Le funzioni

La gestione del personale dipendente, docente e non docente.

l’organizzazione del lavoro e le normative di sicurezza

la formazione del personale non docente

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Il Direttore Amministrativo. Le funzioni

il rispetto delle normative inerenti gli edifici scolastici

la gestione della mensa, se diretta, o del rapporto con la ditta esterna di catering.

le manutenzioni degli immobili e delle attrezzature didattiche.

Manutenzione delle attrezzature informatiche

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Il Direttore Amministrativo. Le funzioni

l’organizzazione di corsi e attività extra curricolari.

Il marketing e la qualità dei servizi accessori

la ricerca di fonti di finanziamento pubblico e privato,

la progettazione dell’uso razionale degli spazi e delle risorse

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Il direttore amministrativo

Tutti questi aspetti richiedono di essere tenuti presenti contemporaneamente, e condotti in modo organico per il raggiungimento degli obiettivi, che sono appunto quelli fissati dal Gestore.

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Il direttore amministrativo

Il Direttore amministrativo ha la funzione di tenere presenti e rappresentare le esigenze e determinazioni della Gestione nel corso del funzionamento dell’Istituto Scolastico.

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Il direttore amministrativo

Con la crescita della complessità e della specializzazione dei diversi rami di competenza oggi coinvolti nella gestione, non è più pensabile che, come accadeva in passato, il compito dell’economato fosse affidato, spesso a turno, a persone prive di una solida base di competenze culturali e tecniche

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Il direttore amministrativo

Occorre passare dal concetto di “amministrazione”

al concetto di “gestione”

La funzione del direttore amministrativo deve essere uno strumento di tale

cambiamento

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Comunicazione interna

Strumenti e caratteristiche

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Strumenti di comunicazione

LA RIUNIONE

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La riunione sistematica ha come obiettivo generale il

coinvolgimento e la responsabilizzazione dei collaboratori

attraverso obiettivi specifici:

• la condivisione di obiettivi e metodi di lavoro

• lo scambio di esperienze

• un flusso sistematico di informazioni importanti e

necessarie

• la precisazione di responsabilità e compiti

• la discussione di problemi in un modo oggettivo e

con una propensione a soluzioni

• un confronto con i risultati raggiunti

Gli obiettivi della riunione

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Di conseguenza la riunione sistematica :

• agevola la motivazione e la crescita professionale

• permette di uscire dall’emergenza e di affrontare esigenze e problemi in una forma ordinata e risolutiva, eventualmente anticipando possibili problematiche future

In questo modo la riunione ha come esito principale il

miglioramento delle prestazioni dell‘organizzazione e dei

singoli collaboratori, cioè un vantaggio per l‘utente

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La Sistematicità:una condizione imprescindibile

La regolarità della riunione a scadenze fisse è una condizione imprescindibile per raggiungere questi obiettivi.

Solo la regolarità delle riunioni garantisce che esse siano veramente uno strumento di lavoro.

I primi nemici della riunione sono la casualità e la reattività.

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Se tutti sanno che esiste un momento preciso e regolare dove si possono discutere proposte, suggerimenti, esperienze e problemi che non sono urgentissimi si introduce un periodo di riflessione e di preparazione che permette di “oggettivare” il modo di affrontare la vita lavorativa; è quindi possibile:

distinguere fra “importante” e “urgente” distinguere fra “fatti” e “impressioni” distinguere fra “cause” e “effetti” contestualizzare i problemi trovare soluzioni concentrarsi sulla prestazione e non sulla

persona ridurre le lamentele (“tanto non serve a niente”/

“non si può fare niente”)

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Se il Responsabile sa che esiste un momento preciso e regolare dove può “rilanciare” continuamente i collaboratori può:

garantire una comunicazione ordinata e continua delle informazioni necessarie e importanti

può coordinare il gruppo in modo che tutti sappiano sempre “chi fa che cosa e come”

dare a tutti le ragioni per decisioni e suggerimenti “riprendere” con calma situazioni difficili o

problematiche creare sinergie fra i collaboratori a medio-lungo

termine trasferire e far assimilare criteri, modi di fare e

obiettivi che sono una guida rilevante anche per ciò che - essendo importante e urgente- non trova spazio nella riunione

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la preparazione la riunione la gestione dell’esito

Le 3 fasidi una riunione

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Preparazione10%

Riunione80%

Gestione dell’esito10%

In una riunione “normale” tutto il lavorosi concentra sulla riunione stessa:

Se una riunione ha come obiettivo delle decisioni importanti (“strategiche”) aumenta il peso della

preparazione e della gestione dell’esito:

Preparazione40%

Riunione30%

Gestione dell’esito30%

Il peso delle 3 fasi

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La Preparazione

Le domande principali per la preparazione sono:

1. Quali obiettivi ho per questa riunione?2. Quali temi sono quindi da trattare?:

Ordine del Giorno3. Quali informazioni devo comunicare?4. Quali problemi sono da risolvere e come devono

essere affrontati?5. Quali materiali da preparare?

Una riunione non preparata bene è destinata all'inefficienza, alle lamentele, alle demotivazioni, alle conflittualità, alla perdita di leadership.

La preparazione dipende in gran parte dalla vostra capacità di osservare

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L’Evento

il coinvolgimento dei partecipanti

Ogni riunione ha due livelli:

i contenuti

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Per il coinvolgimento dei partecipanti è importante:

invitare ad una partecipazione e ad un ascolto attivo

creare e mantenere un clima di fiducia orientarsi sui fatti e non sulle impressioni discutere le azioni e i comportamenti sempre

rispetto ad un obiettivo comune valorizzare prima di criticare dare le ragioni per la propria decisione/proposta informare in maniera chiara e ragionata evitare una focalizzazione sui problemi e

contestualizzare

N.B.: Spesso una domanda aiuta di più che non una “contro-affermazione”: invita a dimostrare le ragioni e responsabilizza

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Esempi di alcuni contenuti principali

Per i contenuti è importante seguire la logica

- Obiettivi – Strategie – Azioni

Occorre quindi chiarire e condividere prima gli obiettivi o i risultati da raggiungere, poi le strategie e le tattiche adeguate e infine le azioni da intraprendere.

Per decisioni importanti conviene comunicare le ragioni e i vantaggi della decisione presa.

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I temi più difficili non dovrebbero essere trattati né all’inizio né alla fine di una riunione.

Alla fine di ogni riunione conviene riepilogare: - le decisioni prese- le responsabilità e i compiti attribuiti- chi altro deve essere informato di cosa e da chi

Verbale anche informale

Importante: in ogni riunione si deve verificare l’esito della riunione precedente.

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L’efficienza della riunione dipende in gran parte dalla vostra capacità di ascolto

N.B.: Ogni riunione può avere una durata diversa a seconda dei temi da trattare. Però non si dovrebbe mai saltare un appuntamento

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Gestione dell’esito

Ogni decisione presa e ogni cambiamento concordato deve essere verificato: ciò implica chiarezza circa le decisioni prese e le informazioni apprese nella riunione precedente:

abbiamo attuato/raggiunto ciò che abbiamo concordato?

è stato il modo adeguato per migliorare la nostra prestazione?

sono emersi altri problemi?

Questa verifica dovrebbe avvenire, se possibile, nella riunione successiva.

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Senza questa verifica il cambiamento non ha continuità e ricomincia a prevalere la casualità: la riunione è destinata all‘inefficienza, alla lamentela, alla demotivazione, alla conflittualità, alla perdita di leadership.

La gestione dell‘ esito dipende in gran parte dalla motivazione al raggiungimento degli obiettivi

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Comunicazione con territorio e famiglie

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Rapporto tra carisma dell’opera e domanda delle famiglie: CRITERI

Partire dal reale: Consapevolezza dell’ “identità” del Soggetto

della gestione dell’opera educativa: non conviene “snaturarsi”.

Osservazione e quindi conoscenza delle caratteristiche e dei bisogni del territorio

Pertanto, conviene essere disponibili all’ascolto delle richieste delle famiglie

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Rapporto tra carisma dell’opera e domanda delle famiglie: CRITERI

“Vagliare tutto e trattenere il valore”: Tali richieste devono essere giudicate in base

ai criteri propri dell’ente educativo, cercando di individuarne e valorizzarne i contenuti di verità, quasi sempre presenti.

L’offerta dei servizi dovrà, se possibile, contemperare le esigenze o i desiderata delle famiglie con le caratteristiche fondamentali del carisma educativo proprie dell’ente.

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Rapporto tra carisma dell’opera e domanda delle famiglie: CRITERI

Assumere il rischio di impresa: In base alle risorse umane disponibili e alle

condizioni economiche, dare una “forma” alla propria offerta didattica e di servizi

Tale forma avrà delle ragioni, che dovranno essere formalmente esplicitate (ad es. nel PEI e nel POF) ma, più importante, dovranno essere conosciute e condivise dal personale direttivo, docente e non docente.

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Rapporto tra carisma dell’opera e domanda delle famiglie: CRITERI

Dare le ragioni delle scelte: Costringe ad avere delle ragioni adeguate, e

ad averle adeguatamente riflettute e condivise nelle sedi appropriate.

Consente interventi correttivi laddove le famiglie e/o il personale segnalino eventuali incoerenze o contraddizioni o problemi.

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Rapporto tra carisma dell’opera e domanda delle famiglie: CRITERI

La scuola è un rapporto fiduciario, tra attori che hanno la stessa finalità: l’educazione dei bambini e dei ragazzi attraverso l’istruzione

La comunicazione deve assumere la forma di un rapporto fiduciario: non erogazione di servizi ma rapporto che veicola anche i servizi

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Rapporto tra carisma dell’opera e domanda delle famiglie: CRITERI

Deve essere percettibile il fatto che noi mettiamo al centro dell’opera e quindi dell’attività che gestiamo “quel” ragazzo, non lo studente o il giovane, ma proprio “quel ragazzo”, secondo la totalità dei fattori che lo costituiscono.

Incontriamo “quel” ragazzo nell’occasione del suo bisogno di frequentare una scuola e di essere istruito.

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Qualche esempio in cui sono messi alla prova il carisma e la sua percezione da parte della famiglia

“Finisco di lavorare alle 18, non so a chi lasciare mio figlio”

“in questa scuola la disciplina lascia a desiderare…” “Questa scuola è troppo severa…” “Troppi compiti!” “Troppo pochi compiti!” “Date voti troppo bassi…” “I voti sono troppo alti…” “I docenti sono troppo giovani” “I docenti sono troppo anziani”…

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Rapporto tra carisma dell’opera e domanda delle famiglie: STRUMENTI

L’identità dell’opera educativa deve essere facilmente “incontrabile”: i primi colloqui informativi devono essere curati ed affidati al personale più adeguato (Rettore, Preside, segreteria di sportello …)

Non bisogna darla per scontata, anche quando l’Istituto è antico e affermato

Gli strumenti di comunicazione devono puntare alla semplicità di fruizione.

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Rapporto tra carisma dell’opera e domanda delle famiglie: STRUMENTI

Deve essere comunicato il concetto dell’unita’ e dell’organicità dell’opera educativa, da tutti i punti di vista (di finalità, didattico, amministrativo, organizzativo, di servizi).

Ad esempio: un punto solo di accesso alla scuola, sempre presidiato da una portineria/centralino

Un solo ufficio di segreteria, facilmente raggiungibile dai genitori e visitatori

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Rapporto tra carisma dell’opera e domanda delle famiglie: STRUMENTI

Le richieste di chiarimenti, le lamentele dei genitori e/o dei docenti devono trovare udienza da parte del referente appropriato (in base alla materia) quanto prima possibile e senza anticamere, attraverso la segreteria che terrà l’agenda degli appuntamenti.

Le comunicazioni non devono mai essere contraddittorie tra i diversi ruoli della scuola: nel dubbio è meglio riservarsi di rispondere dopo aver avuto il tempo di informarsi

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Rapporto tra carisma dell’opera e domanda delle famiglie: STRUMENTI

Le circolari devono essere chiare e semplici, evitando le informazioni non essenziali o burocratiche.

Devono tuttavia dar conto della organicità delle attività dell’Istituto, che non è dato dalla sommatoria di attività diverse (per settore scolastico) ma è un unico soggetto che si esprime in settori e quindi forme differenti.

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Rapporto tra carisma dell’opera e domanda delle famiglie: STRUMENTI

Grafica e coordinato Perciò, le circolari dovrebbero avere un layout

comune per tutti i livelli. Può essere utile avere un marchio

riconoscibile, ed improntare a questo tutto il coordinato di cancelleria (carte intestate, timbri, buste, cartellonistica, tabelle informative, bacheche, sito web

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Strumenti di comunicazione

Il sito web

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Finalità

1) Rendere visibili le caratteristiche dell’Istituto

2) Informazione 3) Strumento di lavoro per dirigenti,

docenti e segreteria

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Finalità

1) Rendere visibili le caratteristiche dell’Istituto Dall’esterno si deve poter avere un’idea coerente con

la realtà effettiva dell’Istituto: non bacheca, non vetrina, ma “finestra”.

L’Istituto è in rapporto con gli studenti e le loro famiglie, che non sono né solo “utenti” né solo “clienti”.

Mezzo di espressione del “carisma” Il confronto come antidoto dell’autoreferenzialità.

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Finalità

2) Informazione Facilità di accesso alle notizie utili a

studenti, famiglie e pubblico esterno Snellimento del lavoro ripetitivo delle

segreterie e della portineria Capillarità di diffusione, rapidità e

completezza delle informazioni pubblicate

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Finalità

3) Strumento di lavoro per dirigenti, docenti e segreteria Per evitare duplicazioni del lavoro (esempi) Unicità e qualità degli archivi,

aggiornamento in tempo reale. Ogni cosa fatta è immediatamente

disponibile ai potenziali interessati, senza necessità di ulteriori lavorazioni da parte propria o di altri

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“Dedalo” Soc. Cooperativa Sociale a r.l.

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