La tecnologia RFId in standard EPC€¦ · RFId in standard EPC: una precisa scelta tecnologica …...
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La tecnologia RFId in standard EPC Forum Tecnologico“La logistica come leva di competitività”27 Febbraio 2009Giuseppe LusciaiIndicod-Ecr
©2008 GS1 ITALY
La rappresentatività di Indicod-Ecr
INDICOD ECR
Standard nel sistema del largo consumo:
• Codifica prodotti• Codifica delle unità logistiche• Codifica dei luoghi di movimentazione logistica• Standard di documenti• Scambio elettronico dei documenti• Scambio elettronico anagrafica prodotto (GDSN)• Etichetta Elettronica in Radiofrequenza (EPCglobal /
RFID)
Efficienza ed efficacia del sistema del largo consumo:
• Processi di supply chain• Category management• CRM• …
~ 33.000 associati ~ 70 associati
Standard e tecnologie abilitanti
Disegno e Implementazione innovazione di filiera
INDICOD-ECR
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Il Sistema GS1
Identificatori: GTIN, GLN, GRAI, GSRN, SSCC, GIAI, GTDI & EPCDescrittori: Lotto, Data Scadenza, Numero Seriale, Peso
(ex- EAN.UCC System)
Obiettivo: migliorare efficienza e trasparenza nelle supply/demand chains
The Global Language of Business
Global standards for item identification
Global standards for electronic business
messaging
Global Standards for global data
synchronisation
Global Standards for RFID-based identification
Global & Local ServicesGlobal Standards Management Process, Global Registry
Help desk, Eventi, Consulenza, Linee Guida e PubblicazioniCommunities, Gruppi di Lavoro, Formazione
Data Pool, Servizi
GS1 SolutionsPunto di Vendita, Gestione Stock, Gestione Assets, Collaborative Planning, Tracciabilità
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RFId in standard EPC: una precisa scelta tecnologica …
PassivePassive
FunzionalitàFunzionalitàFrequenzeFrequenzeAlimentazioneAlimentazione
La localizzazione diventa la funzione principale, estrema robustezza a disturbi ambientali, grandissime distanze di lettura e data transfer
rate Ultra Wide BandUltra Wide Band
La sensoristica diventa la funzione principale, con la caratteristica architettura di comunicazione MeshZig-Bee et similiaZig-Bee et similia
L’uso di altissime frequenze abilita le funzionalità di localizzazioneMWMW
La batteria è utilizzata per alimentare la parte di trasmissione radio, oltre che alimentare eventuali sensori TutteTutte
AttiveAttive
La batteria è utilizzata per alimentare la sensoristica: interrogazione e risposta restano passiveHF, UHF HF, UHF SemipassiveSemipassive
MW (2,45 GHz)MW (2,45 GHz)
UHF (865-868 MHz)
UHF (865-868 MHz)
HF (13,56 MHz)HF (13,56 MHz) Al crescere della frequenza, cresce la distanza di lettura, la velocità a cui si può muovere l’oggetto da identificare,
il data transfer rate, così come dualmente crescono la sensibilità a liquidi e metalli.
LF (125,0 - 134,2 kHz)
LF (125,0 - 134,2 kHz)
Memory spot (2,45 GHz)
Memory spot (2,45 GHz)
Dispositivo di prossimità, 10 Mbps, from 256 kbits to 4 Mbits ofmemory capacity, 1.4 x 1.4 mm
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… abbinata ad uno standard di codifica internazionale
L’evoluzione del concetto di codice a barre applicato ad un tag in radiofrequenza prende il nome di
Electronic Product Code (EPC)
Il quale prevede:• L’utilizzo di hardware standard EPC a livello mondiale (per ora solo UHF Gen2)• La codifica corretta GS1 di tutte le unità logistiche (pallet, collo) e degli item (unità
consumatore) con l’aggiunta di un numero seriale univoco per ogni unità.• L’identificazione delle singole unità tramite apposizione del Tag• L’utilizzo di internet per condividere le informazioni relative agli spostamenti della
merce lungo la S.C. - EPC Network
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Il network EPC
• In ogni passaggio significativo di un tag EPC lungo la Supply Chain vengono registrate informazioni nei sistemi informativi aziendali degli attori. Queste informazioni sono mantenute nel S.I. aziendale.
• I dati condivisi lungo il network riguardano “cosa è stato osservato”, “dove”, “quando” e “perché”
• Solo chi possiede le autorizzazioni può interrogare e ricevere le informazioni sui dati EPC
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La comunità EPCglobal nel mondo
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Codici di identificazione
L’integrazione del GTIN (ex codice EAN) nel tag EPC
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Codici di identificazione
Sistema Informativo
La tecnologia RFId La tecnologia Barcode
L’integrazione del GTIN (ex codice EAN) nel tag EPC
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EPC: i fattori e la variabile di risposta
Tecnologia
• Scelta della frequenza• Scelta del tag• Scelta del reader• Scelta delle antenne (tipo/numero)• Abbinamento a tecnologie “consolidate” (codice a
barre, EDI…)
Processo
• Modalità di lettura (varco, tunnel, muletto, ecc)• Posizionamento ed orientazione delle antenne• Velocità di passaggio (da cui tempo per la lettura)• Posizionamento del tag• Packaging (materiale, schema di packaging)• Strutturazione delle unità logistiche (mono articolo,
pallet misto mono o multi-strato…)• Corretto utilizzo degli standard GS1 ed analisi del
ROI
Accuratezza di lettura RFId
• Errori di Primo tipo (non leggo tag che mi aspettavo di leggere)
• Errori di Secondo tipo (leggo dei tag che non mi aspettavo di leggere)
Accuratezza di lettura codice a barre
Agire sulla tecnologia e sul processo per conseguire la necessaria accuratezza
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Inaugurato il 7 Febbraio 2007
EPC, un ausilio per scegliere: il laboratorio di Indicod-Ecr
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EPC, gli obiettivi del laboratorio di Indicod-Ecr
• Posizionarsi come unico riferimento su EPC in Italia• Aiutare in maniera neutrale lo sviluppo del mercato e delle aziende nel
rispetto dello standard internazionale• Creare interesse nella tecnologia fornendo alle aziende strumenti
concreti di verifica sperimentale e di analisi economica (misure interferenza reali, condizioni sperimentali reali, istruzioni per l’uso)
• Cercare nuove applicazioni sui processi (vedi Wal*mart)• Offrire competenze più estese (partnership per risolvere i problemi, dal
packaging ai fornitori di tecnologia, forte coinvolgimento delle aziende nelle fasi di sperimentazione ed analisi)
FORNIRE VALORE DISTINTIVO ALLE AZIENDE
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1. Test di caratterizzazione HW RFId
2. Test di ottimo posizionamento di un tag su collo (statico + conveyor)3. Test di ottimo posizionamento di un tag su pallet (SSCC)
4. Test di ottimo posizionamento di un tag su asset (=pallet) 5. Test di traslazione e rotazione con portale su pallet monoarticolo
7. Test di interferenza tra portali 8. Reader su forklift 9. Test di traslazione e rotazione su pallet multi-articolo
Sperimentazione applicata: tipologie di test
Fine linea produttivo
Logistica interna Pallet
Test in ambiente reale – magazzino - filiera
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Comprendere quali sono i fattori rilevanti per l’affidabilità di lettura e il loro impatto• Tecnologia (es. tipo di tag, di reader, parametri)• Processo (es. modalità di lettura e di attività) • Prodotto (es. layout imballi, packaging) • Contesto (es. altri apparati,…)
….alla ricerca di….• Soluzione affidabile• Low-cost• Supply chain working
Tecn
olog
ia Processo
Prodotto
Contesto
Approccio alle attività
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Pallet monoarticolo
Campione significativo di merceologie “difficili” • Numerosità e tipologia dei prodotti • Elevata presenza di liquidi e metalli• Dimensioni e packaging dell’imballo secondario • Modalità di allestimento del pallet
CAFFE’ LATTE COCA COLA PETFOOD
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Molteplici scenari applicativi• Tag su pallet (cfr. SSCC)• Tag su collo (cfr. SGTIN)• Tag su asset (cfr. GRAI bancale)• Tag su cella magazzino (cfr. SGLN)
Ampio spettro di processi operativi• Lettura di singoli colli fermi e in traslazione su conveyor• Lettura multi-collo su pallet in traslazione e rotazione • Lettura di pallet e asset con prodotto in traslazione e in rotazione
Pallet monoarticolo
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Packaging redesign (metalli)
Case level
1
2
34
Obiettivi:1. Analizzare la lettura del tag sul collo e di tutti i colli sul pallet nel processo2. Effettuare il redesign dell’imballo secondario (fardello)3. Effettuare il redesign dell’imballo terziario (schema di pallettizzazione)4. Condurre la valutazione economica dell’impatto sulla filiera (costi differenziali)
Pallet level
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Quadro riepilogativo attività sperimentale
Tag su collo
Metallico
Fardello in plastica e cartone
METALLO
VITAL HEART LATTINE
CIBO GATTI
Metallico
Imballo di cartone
METALLO
GOURMET CIBO GATTI
MetallicoMetallicoMetallicoPlasticoPlasticoPlasticoPlasticoPlasticoPACKAGING ITEM
Traslazione
PACKAGING COLLO
RFID ipotesi inziale
CATEGORIA
PRODOTTO
GRANAROLO LATTE
COCA COLA
LATTINE
SPLENDID CAFFÈ
GARNIERSHAMPOO
COCA COLA BOTTIGLIE
ACE CANDEGGIN
A
PURINA TONUS CIBO
CANI
KINDER BRIOSS
MERENDINELIQUIDO E METALLO
LIQUIDO E METALLOMETALLOLIQUIDOLIQUIDOLIQUIDOSECCOSECCO
Imballo di cartone
Fardello in plastica e cartone
Fardello in plastica
Imballo di cartone
Fardello in plastica
Imballo di cartone
Sacco in plastica
Imballo di cartone
1. Nel complesso è quasi sempre possiibile identificare le merci sui pallet monoarticolo, sia in traslazione (conveyor, portale) che in rotazione
2. Esistono comunque alcune aree di incertezza (=da approfondire caso per caso) ad es. nel caso di numerosità di oggetti ed alta presenza di umidità/liquido oppure layout ad alta concentrazione di metallo (a.e per il caffè e lo shampoo si è passati da 0% a 98% circa)
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Sono molte le tipologie di lettura praticabili1. Lettura del tag su collo (SGTIN) in fase di picking2. Lettura del tag su pallet (SSCC o GRAI)3. Lettura del tag su cella di magazzino/baia (SGLN)
PALLET / ASSET
Antenna
COLLO
SSCC
Tag
Antenna
CELLA
Tag nel pavimento
BAIA
Gestione del magazzino
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Due principali alternative tecnologiche1. soluzione di tipo integrato
antenna, lettore, modulo di comunicazione wi-fi e batteria di alimentazione nel medesimo case contenitivo
2. soluzione di tipo modulareogni antenna è distinta e connessa tramite cablaggi esterni, ma allo stesso tempo risulta più
flessibile rispetto alle esigenze dell’utilizzatore
Finalità di identificazione e layout forche sono le principali discriminanti
Gestione del magazzino: carrello a forche
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Risultati1. Praticabile corretta taggatura collo (*)2. Sempre praticabile, una volta a distanza utile corretta taggatura3. Praticabile su cella (sia prelievo che stoccaggio) ma con antenna tra le forche
Su baia non praticabile, da testare antenna UHF Near Field
(*) Adattamento della “gestualità” del prelievo
Gestione del magazzino: carrello a forche
PALLET / ASSET
Antenna
COLLO
SSCC
Tag
Antenna
CELLA
Tag nel pavimento
BAIA
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Obiettivi 1. Valutare l’accuratezza di identificazione dei colli di un pallet multi-articolo in traslazione e in rotazione (% di tag riconosciuti);2. Valutare l’accuratezza di lettura dell’etichetta SSCC di un pallet multi-articolo.
Pallet misto CoopSituazione iniziale
Prodotto• schema di pallettizzazione come ricevuto dal fornitore• Tag applicato nel punto di applicazione “monoarticolo”Tecnologia• tag “lowest cost”• sistema di lettura base (1 reader + 4 antenne)ProcessoLettura in rotazione
96% (48 su 50)
Pallet multiarticolo
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Obiettivi 1. Valutare l’accuratezza di identificazione dei colli di un pallet multi-articolo in traslazione e in rotazione (% di tag riconosciuti);2. Valutare l’accuratezza di lettura dell’etichetta SSCC di un pallet multi-articolo.
100% (50 su 50)
Pallet multiarticolo
Situazione finale
Prodotto• Spostamento / riorientamento di alcuni colli• Tag applicato nel punto di applicazione “monoarticolo”Tecnologia• Sostituzione di 14 tag + performanti (8 9 €cent/tag)• Sistema di lettura base (1 reader + 4 antenne)ProcessoLettura in rotazione
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Settore Idrotermosanitario –Tracciabilità e rintracciabilità
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Settore T&A –Filiera DOWNSTREAM (esempio)
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1. Spedizione roll con scatoleIn automatico, al passaggio in un varco, vengono letti 233 capi disposti in 8
scatole su 1 roll (242 tag)
2. Inventario di un roll con capi stesi e tag “long range”Identificazione, via palmare, di 242 capi contenuti in un roll
3. Inventario di un roll con capi stesi e tag “short range”Identificazione, via palmare, di 220 capi contenuti in un roll
Esempio di test presso un Ce.Di. (Rinascente)
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Modello di valutazione economica –Analisi costi/benefici
Analisi valutativa
finale
Analisi diprocesso
Dati ininput
Parametriintermedi
Benefici operativi
Benefici non operativi
(shrinkage, out of stock)
BENEFICI
Analisi dei costi
d’investimento
Analisi dei costi correnti
COSTI
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La supply chain di riferimento originale (2005-2007)
Produttore Distributore
FornitoriClienti
Punti Vendita
Ce.Di.Stabilimento Deposito
di Stabilimento
Deposito di Rete
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Asset riutilizzabili –La filiera di riferimento (2008)
Ce.Di.Produttore Punto Vendita
Fornitore di asset
FLUSSO FISICO
Trasportatore
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Filiera Tessile & Abbigliamento –(2008-2009)
Produttore Distributore
FornitoriTessuto Clienti
Punti Vendita
Ce.Di.Azienda di fase
Azienda di fase
Azienda di fase
Rotoli di tessuto Picking a colliPallet omogenei
(divisi per taglia)
Pallet
Roll containers
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I report, online da Giugno 08La divulgazione dei report è fondamentale per:
• una condivisione dei risultati ottenuti• far comprendere le potenzialità e i limiti della tecnologia, in modo da evitare “falsi miti” e riuscire
ad operare concretamente nelle diverse realtà operative, • individuare il reale valore dell’applicazione RFId in standard EPC
Contattaci
Giuseppe Luscia
Via Serbelloni, 520122 Milano (MI)E [email protected] +39 777 212 370W www.indicod-ecr.it