La sicurezza nei cantieri sotterranei: attrezzature ......1 impianto di decantazione e sgrigliatura...

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MILANO SOTTERRANEA Fernando Castellucci La sicurezza nei cantieri sotterranei: attrezzature, strumentazione e addestramento. 20 Settembre 2014

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MILANO SOTTERRANEA

Fernando Castellucci

La sicurezza nei cantieri sotterranei: attrezzature, strumentazione e

addestramento.

20 Settembre 2014

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SOMMARIO

pag. 03 Attività del Servizio Idrico Integrato della città di Milano

pag. 07 Funzioni aziendali coinvolte

pag. 10 Ambienti di lavoro

pag. 13 Formazione, informazione ed addestramento

pag. 18 Individuazione dei rischi, misure preventive e responsabilità

pag. 20 Individuazione dei ruoli

pag. 22 Attrezzatture, DPC, DPI

pag. 26 Modalità operative di intervento

pag. 34 Schede operative

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20 Settembre 20143 MILANO SOTTERRANEA

Servizio Idrico Integrato della città di MILANO

Metropolitana Milanese cura la captazione, la potabilizza zione e la

distribuzione dell’acqua, raccoglie le acque dagli scaric hi fognari e ne

coordina la depurazione prima del rilascio all’ambiente.

Il Servizio nasce nel 1999 in seno al Comune di Milano dall’ag gregazione

dei Settori Acquedotto e Fognatura e nel giugno 2003 viene af fidato a MM.

Metropolitana Milanese pianifica, progetta e realizza nuo ve reti e impianti e

cura la manutenzione di quelli esistenti.

ATTIVITA’

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FUNZIONI AZIENDALI COINVOLTE

RETE ACQUE REFLUE

Assicurare il servizio di raccolta e collettamento delle ac que reflue

ed i relativi interventi di manutenzione, sviluppo e potenz iamento in

coerenza con le strategie e gli obiettivi economico-finanz iari definiti

in sede di Piano-Budget .

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FUNZIONI AZIENDALI COINVOLTE

DEPURAZIONE TUTELA AMBIENTALE

Assicurare il servizio degli impianti di depurazione e soll evamento

delle acque reflue ed i relativi interventi di manutenzione , sviluppo e

potenziamento in coerenza con le strategie e gli obiettivi e conomico-

finanziari definiti in sede di Piano-Budget.

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La sicurezza nei cantieri sotterranei

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CARATTERISTICHE DELLA RETE:

� si sviluppa a partire dalla seconda metà del XIX se colo;

� sistema indipendente dal reticolo dei corsi d’acqua ;

� improntata al sistema unitario;

� funzionamento a gravità;

� sviluppo complessivo di circa 1.500 km;

� età media: > 60 anni;

� superficie urbanizzata di circa 12.000. ha (120 Km 2).

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CENNI SUL SISTEMA DI COLLETTAMENTO E DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DELLA CITTA’ DI MILANO

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CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI DEPURAZIONE:

� Il sistema è stato articolato su tre impianti, al s ervizio dei tre

bacini scolanti sul territorio del Comune di Milano :

Peschiera Borromeo, Milano Nosedo, Milano San Rocco ;

� Bacini: Orientale, Centro Orientale, Occidentale;

� Popolazione totale servita: 2.550.000 A.E.;

� Portata media giornaliera in tempo di secco: 10,1 m³/s;

� Massima portata di pioggia: 30,3 m³/s;

� Milano Nosedo e San Rocco: trattano 90% delle acque

drenate dal sistema fognario cittadino e destinano le acque

depurate all’uso irriguo diretto.

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CENNI SUL SISTEMA DI COLLETTAMENTO E DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DELLA CITTA’ DI MILANO

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BACINI SCOLANTI AGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE

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GLI IMPIANTI DELLA RETE ACQUE REFLUE

� 20 Stazioni di pompaggio – 3 vasche di laminazione;

� 11 Impianti di sbarramento/deviazione su collettori e canali;

� 17 Stazioni di rilevamento pluviometrico per la reg istrazione

degli eventi meteorici;

� 10 Stazioni di misura idrometrica per il controllo del

funzionamento idraulico dei principali collettori e canali;

� 25 manufatti con griglie a protezione dell’imbocco dei tratti

coperti dei corsi d’acqua;

� 1 impianto di decantazione e sgrigliatura per il tor rente

Seveso.

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CENNI SUL SISTEMA DI COLLETTAMENTO E DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DELLA CITTA’ DI MILANO

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In rete sono presenti 20 impianti di sollevamento delle acque reflue gestitimediante sistemi di automazione che permettono un monitoraggio h 24.La funzione DTA ESI cura la MO/MS, effettuando annualmente le seguentiverifiche: estrazione dal pozzo, ispezione camera statore, verificadell’isolamento, della tensione e della corrente dello statore, controlloefficienza girante, controllo anelli usura, verifica tenuta meccanica, puliziagenerale delle pompe, controllo o sostituzione dell’olio, sostituzione anelliOring di tenuta, verifiche sul quadro elettrico, controllo sensori di livello.

LE STAZIONI DI SOLLEVAMENTO

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� Condotti ispezionati ogni anno: 100 km;

� Raccolta e catalogazione informatizzatadei risultati delle indagini su GIS.

� Ogni condotto georeferenziato èassociato una scheda informatica: rilieviplano altimetrici, caratteristiche dellasezione (dimensionali, materiali,strutturali), stato di conservazione,posizione estensione e gravità dieventuali ammaloramenti; rilevati, foto,filmati; prove e analisi strutturali /ambientali eseguite.

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CLASSIFICAZIONE PERIODICA DELLA RETE / IMPIANTI

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• 2000 interventi squadre RAR (Rete Acque Reflue);

• 1900 interventi squadre ESI (Esercizio Impianti e T LC);

• 5 Km di condotti consolidati;

• 0,5 Km di rifacimenti di condotti esistenti;

• 120 nuovi allacciamenti;

• 70 riparazioni di allacciamenti;

• 1000 sostituzioni di chiusini.

GLI INTERVENTI DELLA MANUTENZIONE

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AMBIENTI DI LAVORO

La classificazione degli ambienti di lavoro indicati indiv idua:

� l’identità di accesso dall’alto attraverso passaggi ristr etti

(passo d’uomo o chiusino stradale);

� l’identità del materiale presente al loro interno (liquami di

origini varie);

� l’identità dei pericoli presenti;

� l’identità degli interventi di sicurezza, salute e

salvataggio.

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AMBIENTI DI LAVORO

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Un significativo numero di gravi infortunidecessi si verifica in luoghi confinati incui sono presenti atmosfere pericolose.

L’analisi delle cause e delle dinamiche ditali incidenti, evidenzia la scarsaconsapevolezza del rischio da parte dellepersone coinvolte associato all’incapacitàdi mettere in atto procedure di interventoin caso di emergenza.

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INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI, LORO CAUSA, MISURE PREV ENTIVE

E RESPONSABILITA’:

esplosione, ipossia, caduta dall’alto, inciampo, scivola mento, urto,

annegamento, claustrofobia, rischio biologico, ergonomi co, elettrico,

elettromeccanico, meccanico, …

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La sicurezza nei cantieri sotterranei

Rischio Causa Misure Preventive Responsabilità

EsplosionePossibile presenza di agenti chimici

infiammabili (es. gas metano)

� Esecuzione di analisi ambientali preliminari� Esecuzione di analisi ambientali per tutta la durata

dell’intervento� Utilizzo di ventilatori� Uso di attrezzature antideflagranti (se necessario)� Divieto di introduzione nell’ambiente apparecchiature elettriche

non idonee (inclusi telefoni cellulari personali)

� Caposquadra� Operatori

� Caposquadra� Caposquadra

� Caposquadra/tutti

IpossiaPossibile concentrazione di ossigeno

inferiore al 19,5% v.v.

� Esecuzione di analisi ambientali preliminari� Esecuzione di analisi ambientali per tutta la durata

dell’intervento� Utilizzo di ventilatori� Utilizzo D.P.I. adeguati allo scopo

� Caposquadra� Operatori� Tutti� Tutti

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17 MILANO SOTTERRANEA

La sicurezza nei cantieri sotterranei

Tutti i lavoratori devono essere debitamente inform ati, formati ed addestrati mediante un percorso specificamente mira to:

• alla conoscenza dei fattori di rischio propri di tali attivi tà e allamansione specifica, tenendo conto della esposizione ai ris chiindividuati nel DVR;

• all’uso corretto dei DPI, della strumentazione e delle attr ezzaturadi lavoro idonei alla prevenzione dei rischi propri delle at tivitàlavorative;

• all’uso dei dispositivi di salvataggio;

• al significato della segnaletica di sicurezza e delle modal ità didiffusione delle segnalazioni di allarme;

• alla conoscenza, condivisione e padronanza delle procedur eoperative necessarie per ridurre al minimo i rischi lavorat ivi;

• alla conoscenza, condivisione e padronanza delle procedur e disalvataggio e di emergenza predisposte.

INFORMAZIONE, FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO

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Quanto sopra deve essere oggetto di verifica di apprendimen to e di aggiornamentoperiodico secondo quanto previsto dalle specifiche aziend ali.

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La sicurezza nei cantieri sotterranei

- Corso di addestramento pratico DPI anti caduta esalvataggio (in attuazione del Dlgs 81/08 art. 36, 37 comma 5 ,art. 77 comma 5).

FORMAZIONE, INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO

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La sicurezza nei cantieri sotterranei

- Corso specifico di formazione spazi confinati(ai sensi dell’art. 2 comma1 lettera D del Dlgs 81/08)

FORMAZIONE, INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO

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20 MILANO SOTTERRANEA

La sicurezza nei cantieri sotterranei

- Corso di formazione per il corretto utilizzo autorespirato ri asovrapressione a ciclo aperto secondo quanto specificatonel Decreto n. 209 del 2 Maggio del 2001 della durata di 20 h.

(solo personale addetto al salvataggio)

FORMAZIONE, INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO

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USO DEL PERISCOPIO E DELLE TELECAMERE PER ISPEZIONE

Al fine di ridurre i rischi è necessario evitare l’ingresso n egli ambienti

confinati, per quanto possibile, operando dall’esterno ut ilizzando

dispositivi teleguidati, telecamere. Nel caso ciò non foss e possibile,

è necessario che i lavori vengano eseguiti secondo precise m isure di

sicurezza.

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INDIVIDUAZIONE DEI RUOLI

Caposquadra

Dipendente che, grazie all’addestramento e/o l’esperienz a acquisita

e verificata, ha la responsabilità di autorizzare l’access o al volume

di lavoro, vigilare durante le operazioni e interromperle a propria

discrezione, qualora si verifichino o si sospettino condiz ioni

pericolose.

Attendente

Lavoratore addestrato sulle tecniche di soccorso di base, s ul

riconoscimento del pericolo, sui metodi di comunicazione e sulle

attrezzature e DPI da utilizzarsi durante le operazioni,

espressamente incaricato di vigilare le operazioni attivi tà degli

operatori addetti che svolgono la propria attività all’int erno del

volume di lavoro.

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INDIVIDUAZIONE DEI RUOLI

Operatore che entra

Lavoratore incaricato di effettuare le operazioni che prev edono attività

rientrati tra quelle indicate nel campo di applicazione del la presente

istruzione.

Operatore esterno

Lavoratore incaricato di supportare le attività della squa dra e che può,

a seconda delle condizioni, svolgere l’attività di Operato re che entra o

Componente della Squadra di Soccorso e Recupero.

Squadra di Soccorso e Recupero

Squadra di personale di soccorso composta da personale azie ndale

con la responsabilità di rispondere alle emergenze che si do vessero

verificare ed effettuare operazioni di soccorso di emergen za se e

quando richiesto.

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ATTREZZATURE E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLET TIVA:

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La sicurezza nei cantieri sotterranei Dispositivo Funzione

Treppiede completo di sistema anticadutaUtilizzato come punto di ancoraggio temporaneo per la discesa ela risalita.

Fune e cordini di sicurezzaDa utilizzarsi per assicurare l’operatore nel caso la quantità e/ovelocità delle acque presenti nel condotto sia tale da crearepericolo

Apparecchiatura per il sollevamento dei chiusini Utilizzata per l’apertura e la movimentazione dei chiusini

Apparecchiature di trasmissioneTelefono cellulare per l’eventuale chiamate di soccorso(esclusivo uso esterno), ricetrasmittente ecc. per lacomunicazione interno / esterno

Rilevatore di gas(H2S idrogeno solforato, esplosività CH4 metano, COossido di carbonio, O2 ossigeno )

Utilizzato per le misurazioni preventive e continue nell’ambienteconfinato

Scale portatili a mano Utilizzate per la discesa e risalita degli operatori

Lampade in esecuzione antideflagrante Utilizzate per l’illuminazione interna dell’ambiente operativo

Elettroventilatore portatile Utilizzato per immettere aria esterna nell’ambiente operativo

Transennature mobili Utilizzate per delimitare i chiusini aperti non presidiati

Cartelli stradali, birilli, lampade da cantiere, bandellaplastica bianca/rossa, ecc.

Utilizzati per segnalare il cantiere e delimitare l’area di lavoro

Aspiratore localizzato per fumi, polveri, vaporiUtilizzato durante attività che possono produrre fumi (es.saldatura ad arco), polveri, (es. uso di mola a smeriglio su metallio cementi ecc.), vapori (es. diluenti, dipintura ecc.) all’internodell’ambiente

Generatore autonomoUtilizzato per garantire l’alimentazione elettrica alle attrezzature el’illuminazione

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

- Tutti gli operatori che entrano nell’ambiente oper ativo

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La sicurezza nei cantieri sotterranei

Stivali di sicurezzaPer la protezione daperforazioni, contusioni oschiacciamenti del piede

EN 347 S5

Guanti di protezionePer la protezione contro irischi meccanici ed evitarecontatto con i liquami

EN 420 /EN 374

Tuta monouso categoria diprotezione III(Tyvec)

Per la protezione controagenti biologici e per noninsudiciarsi

EN 340

Elmetto di sicurezza con visieraPer la protezione del capocontro urti

EN 397, EN 166

Maschera pieno facciale confiltro(A2B2E2K2 P3 R D)

Per la protezione delle vierespiratorie

EN 136, EN 141EN 143

Imbracatura anticadutacompleta

Per la discesa, la risalita el’eventuale recupero incaso di emergenza

EN 361 /EN 1496

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE:

- Operatori in superficie

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La sicurezza nei cantieri sotterranei

Dispositivo FunzioneNorma

riferimento

Indumenti ad alta visibilitàPer essere visibili al trafficoveicolare

EN 471

AbbigliamentoPer ripararsi dai raggi UV,dal caldo / freddo

Scarpe o stivali di sicurezzaPer la protezione daperforazioni, contusioni oschiacciamenti del piede

EN 347 xx

Guanti di protezionePer la protezione contro irischi meccanici ed evitarecontatto con i liquami

EN 420, EN 374

Elmetto di sicurezza con visieraPer la protezione del capocontro urti e proiezione dimateriali

EN 397EN 166

Imbracatura anticaduta completaDa indossare dall’ operatoreaddetto al salvataggio incaso di emergenza

EN 361EN 1496

Maschera pieno facciale con filtro(A2B2E2K2 P3 R D)

Per la protezione delle vierespiratorie

EN 136, EN 141EN 143

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE:

- Tutti gli addetti al salvataggio

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La sicurezza nei cantieri sotterranei Dispositivo Funzione

Norma riferiment

o

Stivali di sicurezza

Per la protezione daperforazioni,contusioni oschiacciamenti delpiede

EN 347 S5

Guanti di protezione

Per la protezionecontro i rischimeccanici ed evitarecontatto con iliquami

EN 420 /EN 374

Tuta monouso categoria diprotezione III(Tyvec)

Per la protezionecontro agentibiologici e per noninsudiciarsi

EN 340

Elmetto di sicurezza con visieraPer la protezionedel capo contro urti

EN 397, EN 166

Maschera pieno facciale con filtro(A2B2E2K2 P3 R D)oppureAutorespiratore (maschera pienofacciale e bombola)

Per la protezionedelle vierespiratorie. Daindossare dall’operatore addetto alsalvataggio in casodi emergenza

EN 136, EN 141EN 143

EN 137

Imbracatura anticaduta completa

Per la discesa, larisalita e l’eventualerecupero in caso diemergenza

EN 361 /EN 1496

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MODALITA’ OPERATIVE D’ INTERVENTO:

� Azioni preliminari prima di uscire dal deposito

Verifica preliminare attrezzature sul mezzo

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La sicurezza nei cantieri sotterranei

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SCHEDA 00 Verifiche preliminari (in uscita dal deposito) Data Sito Automezzo

Strumento analizzatore multifunzione sì no np note

è presente □ □ □

ci sono segni evidenti di urti e/o danni all’involucro □ □ □

è funzionante: accendere lo strumento, controllare lo stato di carica della batteria, controllare l’autodiagnosi dello strumento eseguire il bump-test

□ □ □

sono presenti tutti gli accessori (tubetto e raccordo per analisi interna all’ambiente, ecc.) □ □ □

Dispositivi anti-caduta (tripode, verricello di recupero, imbracature di sicurezza, dispositivi retrattili, moschettoni)

sì no np note

sono presenti □ □ □ presentano segni evidenti di urti e/o danni visibili □ □ □ sono idonei all’uso □ □ □ Sistemi ausiliari di illuminazione (lampade a batteria, ecc.) sì no np note

sono presenti □ □ □

ci sono segni evidenti di urti e/o danni all’involucro □ □ □ Sono funzionanti:

accendere la lampada e verificare il livello di luce controllare lo stato di carica della batteria,

□ □ □

Barriere, cartelli, birilli, ecc. sì no np note

sono presenti □ □ □

presentano segni evidenti di urti e/o danni visibili □ □ □ sono idonei all’uso □ □ □

Ventilatore e tubazioni immissione aria sì no np note

sono presenti □ □ □ è funzionante:

accendere il ventilatore

controllare che ci sia la mandata dell’aria □ □ □

presentano segni evidenti di urti e/o danni visibili □ □ □

sono idonei all’uso □ □ □

Verificare che a bordo del mezzo siano presenti le

attrezzature ed i dispositivi di sicurezza previsti.

Verificare, attraverso le schede che li accompagnano, lo

stato di revisione e taratura dei dispositivi e degli

strumenti soggetti a manutenzione obbligatoria.

Nel caso un dispositivo o attrezzatura non risulti idoneo

allo scopo oppure la revisione o la taratura risultino

scadute, si provvederà a darne immediata

comunicazione al Referente per la sua sostituzione.

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MODALITA’ OPERATIVE D’ INTERVENTO:

� Composizione della squadra (numero minimo in relazi one alla

tipologia dell’ambiente operativo e delle attività da svolgere)

Definizione numero componenti squadra

Da valutare in relazione alle condizioni dell’ambiente e delle attività da

svolgere ma che, normalmente deve prevedere:

Ad es. Ispezione di più tratte di condotto

• n° 1 Caposquadra (Preposto) che opera all’esterno;

• n° 2 Operatori che svolgono le attività all’interno;

• n° 2 o più Operatori addetti all’assistenza

(a seconda del tratto di condotto da ispezionare), salvataggio e recupero.

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MODALITA’ OPERATIVE D’ INTERVENTO:

Riunione iniziale (Pre-Entry Briefing)

Durante la riunione preliminare è necessario effettuare la puntuale e

dettagliata informazione sulle caratteristiche dei luoghi in cui si effettueranno

le operazioni previste, su tutti i rischi esistenti negli ambienti, ivi compresi

quelli derivanti dai precedenti utilizzi degli ambienti di lavoro, e sulle misure di

prevenzione e emergenza adottate in relazione alla propria attività.

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La sicurezza nei cantieri sotterranei

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La riunione deve avere come argomenti le

caratteristiche specifiche dell’attività

programmata (compiti, ruoli, responsabilità,

durata delle attività, DPI/DPC, ecc..) e non

deve trasformarsi in un generico momento di

rivisitazione di concetti generali di prevenzione

e sicurezza.

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MODALITA’ OPERATIVE D’ INTERVENTO:

� Verifiche di sicurezza – attività Pre ingresso

LoTo (LokOut-TagOut)

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Se possibile, procedere al

completo isolamento

dell’ambiente (posizionamento

ture, ecc) ovvero procedere a

isolare l’ambiente operativo in

modo da prevenire la possibilità

che avvenga un rilascio di

energia e/o materiali al suo

interno.

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MODALITA’ OPERATIVE D’ INTERVENTO:

� Verifiche di sicurezza – attività Pre - ingresso

Analisi atmosfera interna

Condurre una specifica analisi preliminare dell’abitabilità dell’ambiente

operativo per:

� Valutare se esiste un pericolo nello spazio confinato (in particolare

una atmosfera esplosiva) prima di scoperchiare il tombino;

� Contribuire a determinare quali sono le azioni migliori per ridurre il

rischio;

� Verificare se sussistono le condizioni di sicurezza per poter

accedere nell’ambiente;

� Valutare l’efficacia della ventilazione (ove prevista).

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MODALITA’ OPERATIVE D’ INTERVENTO:

� Verifiche di sicurezza – attività Pre - ingresso

Ventilazione

Disporre una aerazione/ventilazione preliminare al fine di normalizzare

l’atmosfera all’interno dell’ambiente operativo generando il ricambio dell’aria

interna con aria fresca e priva di inquinanti, quali gas o vapori tossici, irritanti

o infiammabili.

In caso di sospensione del flusso di aria, tutti i lavoratori presenti all’interno

dello spazio confinato devono cessare il lavoro e abbandonare

immediatamente l’area.

In considerazione della possibile presenza di biogas e il contesto in cui si

opera, valutare la necessità di adottare sistemi di ventilazione e circuiti di

alimentazione adeguati (ATEX).

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MODALITA’ OPERATIVE D’ INTERVENTO:

� Predisposizione permesso di lavoro.

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MODALITA’ OPERATIVE D’ INTERVENTO:

� Ingresso e attività con vigilanza e analisi dell’atmosfera continue

(anche con analizzatori portatili indossati dagli addetti all’interno

dell’ambiente) e costante. Verifica dell’efficacia dei si stemi di

comunicazione

Indossare i DPI previsti e predisporre tutta l’attrezzatura prevista dal piano

di lavoro. Durante le attività all’interno degli ambienti sospetti di

inquinamento o confinati, attenersi unicamente alle operazioni pianificate e

descritte nella procedura di lavoro. Non sono ammesse iniziative che

potrebbero comportare l’esposizione a rischi non previsti e avere gravi

conseguenze per gli operatori presenti all’interno dell’ambiente. Nel caso

si dovessero verificare situazioni inaspettate e/o non previste, attenersi

alle procedure operative. Se le situazioni inaspettate e/o non previste

rappresentano un pericolo immediato per la salute e sicurezza degli

addetti, questi devono immediatamente abbandonare l’area di lavoro e

lanciare l’allarme - Valutare l’efficacia della ventilazione (ove prevista).

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MODALITA’ OPERATIVE D’ INTERVENTO:

� Ultimazione dei lavori e uscita dallo spazio confin ato e riunione

di fine attività (Debriefing)

Terminate le attività, rimuovere dall’interno dell’ambiente qualsiasi

apprestamento, attrezzatura, contenitore, materiale introdotto per poter

effettuare le operazioni pianificate procedere alla richiusura dell’accesso e

successivamente alla rimozione delle opere di delimitazione e

segnalazione poste in corrispondenza della zona interessata dai lavori.

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Durante la riunione finale (Post-Entry Debriefing), alla

quale devono partecipare tutti i soggetti che hanno avuto

un ruolo nelle operazioni, effettuare una discussione

intenzionale su quanto è successo. Il risultato

dell’incontro deve essere registrato e le eventuali

osservazioni devono essere oggetto di analisi per

eventuali modifiche da apportare alle procedure

operative.

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SCHEDE OPERATIVE

SCHEDA 00 Verifiche preliminari (in uscita dal deposito).

SCHEDA 01 Predisposizione permesso di lavoro.

SCHEDA 02 Riunione iniziale (Pre-Entry Briefing).

SCHEDA 03 Ingresso e attività con vigilanza e analisi dell’a tmosfera

continue (anche con analizzatori portatili indossati dagl i addetti

all’interno dell’ambiente) e costante verifica dell’effi cacia dei sistemi

di comunicazione.

SCHEDA 04 Riunione di fine attività (Post-Entry Debriefing ).

SCHEDA 05 Intervento in caso di emergenza.

SCHEDA 06 Misure di igiene e profilassi.

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SCHEDE OPERATIVE

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SCHEDE OPERATIVE

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SCHEDA 01 Permesso di lavoro (segue) DPI sì no np DPI sì no np DPI sì no np

Indumenti ad alta visibilità □ □ □ Imbracatura anticaduta completa Elmetto di sicurezza □ □ □

Abbigliamento □ □ □ Guanti di protezione Otoprotettori □ □ □

Tuta monouso di protezione □ □ □ Maschera pieno facciale con filtro □ □ □

Scarpe di sicurezza □ □ □ Autorespiratore □ □ □

Stivali di sicurezza □ □ □ Elmetto di sicurezza con visiera □ □ □

Revisione e approvazione permesso

sì no np

□ □ □ E’ identificato un adeguato programma di monitoragg io dell’atmosfera interna all’ambiente?

□ □ □ Sono previsti Dispositivi di Protezione delle vie r espiratorie? Indicare quali:

□ □ □ Le modalità di controllo dei rischi e i DPI previst o sono appropriati e adeguati?

□ □ □ Le procedure operative sono state approvate?

□ □ □ E’ richiesto il monitoraggio continuo dell’atmosfer a interna all’ambiente operativo?

□ □ □ E’ richiesta la ventilazione continua dell’ambiente operativo? Descrivere eventuali prescrizioni supplementari: Permesso approvato da: in data firma

Test atmosfera Valori accettabili Pre-ingresso* V. periodica 1 V. periodica 2 V. periodica 3 V. periodica 4 T M B T M B T M B T M B T M B

Ossigeno 19.5% min – 23,5% max Esplosività Inferiore al 10% LEL

Idrogeno solforato (H2S) Inferiore a 10 ppm Monossido di carbonio (CO) Inferiore a 35 ppm

Altro

Strumento analitico utilizzato e data ultima calibrazione: LIE = Limite Inferiore Esplosività TLV – TWA = Valore limite di soglia - media ponderata nel tempo TLV – STEL = Valore limite di soglia – limite per breve tempo di esposizione *Verifica prima dell’ingresso effettuate dal Supervisore alle attività T = concentrazione volume superiore; M = concentrazione volume intermedio; B= concentrazione volume inferiore

Personale entrante Periodo 1

(max. xx minuti) Pausa (min

xx ore)

Periodo 2 (max. xx minuti)

Pausa (min

xx ore) Periodo 3

(max. xx minuti) note Ingresso Uscita

Ingresso Uscita

Ingresso Uscita

1 2 3 4 5 6

Attendente 1 Certifico che sono state effettuate tutte le verifiche previste dal presente

permesso di lavoro, adottate tutte le precauzioni richieste e che le attrezzature che verranno utilizzate per operare nell’ambiente di lavoro sono state verificate e consegnate agli addetti affinché le utilizzino durante il lavoro. Supervisore all’accesso: Firma: Data:

2

Addetti salvataggio

1

2

3

4

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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