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manole macchine per la lavorazione del legno

la sicurezza della

Provincia di Modena

COORDINAMENTOPROVINCIALESICUREZZASUL LAVORO

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Il presente opuscolo è realizzato nell’ambito del programmadi azioni sulla salute e sicurezza sul lavoro del Piano Per la Salutedel Comune di Modena.

Hanno realizzato questo opuscolo:Silvia Montorsi, Gianni Marossi, Leo Di FedericoAzienda USL di Modena - Dipartimento di Sanità PubblicaServizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro.

Si ringrazia per la preziosa collaborazionel’ingegner Marco Zucchetti di R&S EngineeringConsorzio dei Produttori di macchine per la lavorazionedel legno della plastica e del PVC del distretto di Carpi (MO).Si ringraziano le ditte costruttrici che hanno messo a disposizionele macchine per la documentazione fotografica.

Progetto grafico e impaginazioneAvenidaStampaDe Rose (CS)

Per informazioni sull’editing :Daniela MarvertiAzienda USL di Modena - Dipartimento di Sanità PubblicaSportello per la PrevenzioneVia Canaletto, 15 – Tel. 059 435107 Fax 059 435197E-mail: [email protected]

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INDICE

Requisiti comuni di sicurezza . . . . . . . . . . . . 6Requisiti generali di igiene . . . . . . . . . . . . . . 9Sega nastro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13Toupie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19Sega circolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27Troncatrice con pianetto . . . . . . . . . . . . . . . 35Pialla a spessore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41Pialla a filo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45Combinata filo-spessore . . . . . . . . . . . . . . . 49Sega radiale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51

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quindi, importanza fondamentale la formazio-ne e l’addestramento degli addetti all’usodelle macchine.Per tale motivo il presente opuscolo affrontaprincipalmente due aspetti:1) le protezioni che obbligatoriamente devonopossedere le singole macchine analizzate.Di ogni macchina, attraverso fotografie inizia-li, vengono indicati gli apprestamenti antinfor-tunistici di cui devono essere dotate secondola normativa vigente.Nelle illustrazioni si fa ricorso a macchine direcente costruzione e dotate di marcatura CE,le macchine costruite in periodo antecedenteall’obbligo di marcatura, devono comunqueavere analoghi livelli di sicurezza.2) le modalità di corretto utilizzo al fine diridurre i rischi residui.Vengono illustrate e sinteticamente commen-tate le modalità di corretta e sicura esecuzio-ne delle lavorazioni nella consapevolezza chesolo un diligente e prudente utilizzo dellemacchine consente di ridurre i rischi e gliinfortuni.L’opuscolo è rivolto alle seguenti figure:• datori di lavoro; • responsabili dei servizi di prevenzione e pro-

tezione (RSPP);• rappresentanti dei lavoratori per la sicurez-

za (RLS);

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L’uso delle macchine nel comparto del legnoè ad elevato rischio infortunistico relativoprincipalmente agli arti superiori. Le conse-guenze sono frequentemente invalidità per-manenti (amputazioni e gravi lesioni procura-te dal contatto con gli utensili), invalidità tem-poranee ed alcuni eventi mortali. Dalle elabo-razioni statistiche presenti nella Banca DatiINAIL emerge che il comparto del legno pre-senta indici infortunistici tra i più elevati siaper frequenza che per gravità.Le cause degli infortuni sono principalmentericonducibili a:• mancanza o inappropriatezza dei ripari o

dispositivi di sicurezza in dotazione allemacchine;

• errato uso o imprudenze durante la lavora-zione.

A tal proposito va sottolineato che il rischioresiduo connesso all’uso delle macchine perla lavorazione del legno è molto elevato inquanto quasi mai è possibile segregare e ren-dere inaccessibili gli organi lavoratori. Neconsegue che gli addetti spesso lavoranoesposti al rischio di venire in contatto conelementi pericolosi.La sicurezza è pertanto legata certamentealla presenza dei ripari e dispositivi di sicu-rezza ma molto influisce il corretto utilizzo, laprudenza e diligenza dell’addetto. Assume,

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REQUISITI COMUNIDI SICUREZZA

Gli organi di trasmissione del moto:devono essere completamente segregati enon raggiungibili da parte dell’utilizzatore senon rimuovendo o aprendo il riparo.I ripari installati installati su queste macchinesono generalmente di due tipi:• fissi e la loro rimozione richiede l’impiego di

un apposito attrezzo (chiave);• apribili e collegati a microinterrutore di bloc-

co del moto.

Gli organi lavoratori:devono per quanto possibile essere segragati.I ripari utilizzati per a tale scopo sono:• apribili e collegati a microinterrutore di

blocco del moto (tempo di arresto degliorgani pericolosi max 10 secondi);

• apribili e collegati a microinterrutore diblocco del moto e bloccaggio del riparo(tempo di arresto degli organi pericolosisuperiore a 10 secondi);

• regolabili (per impossibilità di segragazione)da registrare ogni qualvolta cambiano ledimensioni del pezzo in lavorazione in mododa lasciare scoperto il tratto di utensile indi-spansabile alla lavorazione.

• lavoratori.Ricorrendo a fotografie e disegni l’opuscolovuole essere anche utile ausilio per realizzarela formazione degli addetti alle macchineanche direttamente con simulazioni e adde-stramento sul posto di lavoro.Il presente lavoro deriva sostanzialmente dallasintesi di due cd_rom nati dalla collaborazionedella USL di Modena con R&S EngineeringConsorzio dei Produttori di macchine per lalavorazione del legno della plastica e del PVCdel distretto di Carpi (MO) e lo IAL Emilia-Romagna, sezione di Carpi (MO).Per approfondimenti si rimanda alla consulta-zione dei detti cd-rom visualizzabili e scaricabi-li dal sito www.rscarpi.com attraverso il qualesi possono anche richiedere direttamente conle modalità indicate alla sezione “contatti”.6

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Attenzione• Quando si rimuove un riparo fisso non siinterviene sugli organi di comando della mac-china che pertanto rimane in moto o predi-sposta per essere avviata.• I ripari fissi vanno quindi rimossi a macchinaferma e vanno adottate misure contro il riav-vio indesiderato ad esempio scollegando lamacchina dall’impianto elettrico prima dirimuovere le protezioni.

Quando si apre un riparo collegato a microin-terruttore di blocco devono verificarsi leseguenti condizioni:• il comando di arresto della macchina deve

verifificasi subito all’atto di apertura delriparo;

• i pulsanti di avvio devono essere devonoessere inattivi fino a quando il riparo nonviene richiuso;

• la richiusura del riparo non deve comporta-re il riavvio della macchina che deve avve-nire solo mediante l’azionamento dell’appo-sito pulsante.

Data la notevole velocità ed inerzia degliorgani in movimento, anche per tempi di arre-sto entro 10 secondi, l’operatore aprendo unriparo può esporsi a rischio di contatto conorgani ancora in movimento, benchè in fase diarresto.

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Quando si apre un riparo collegato a microin-terrutore di blocco del moto e bloccaggio delriparo, l’organo pericoloso deve essereaccessibile solo dopo il suo completo arresto.

Quando la protezione è costituita da un riparoregolabile il rischio di lesioni (alle mani ed artisuperiori) è molto elevato ed il livello di sicu-rezza è fortemente dipendente dalla prudenzadell’operatore.

È indispensabile:• verificare prima dell’inizio delle lavorazioni

l’efficienza dei ripari;• regolare i ripari ogni volta che cambia lo

spessore del pezzo in lavorazione in mododa lasciare scoperto solo il tratto di utensi-le strettamente indispensabile alla lavora-zione; se necessario la regolazione va fattaad ogni pezzo;

• non avvicinare le mani all’utensile; per lalavorazione di pezzi di piccole dimensioniutilizzare sempre gli appositi spingitoi;

• non utilizzare la macchina per eseguire lavo-razioni improprie;

• non distrarsi durante l’esecuzione del taglio.

L’IMPIANTO ELETTRICOLe macchine devono essere collegate all’im-pianto di terra dell’azienda;

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l’impianto elettrico che alimenta la macchinadeve essere dotato di appropriato dispositivodifferenziale (salvavita) al fine della protezio-ne contro i contatti indiretti in caso di guasto;le macchine devono essere dotate di disposi-tivo (relè di minima tensione) atto a impedire ilriavvio improvviso della macchina in caso diinterruzione della corrente elettrica e succes-sivo ripristino;i quadri elettrici delle macchine devono esse-re integri e gli sportelli devono essere mante-nuti chiusi;i cavi di alimentazione non devono attraversa-re zone di transito di mezzi o di passaggio dipedoni gli interventi di manutenzione e ripara-zione devono essere eseguiti da personaleesperto e mai dal conduttore della macchina.

L’ABBIGLIAMENTOL’utilizzatore deve indossare abiti da lavoroche evitino il pericolo di impigliamento e tra-scinamento in caso di contatto con organi inmovimento.Attenzionegli abiti devono essere aderenti e privi di cintecon le maniche ed i colletti elasticizzati.Inoltre, è necessario:• non indossare orologi, catenine ed anelli;• che i capelli lunghi siano raccolti e fermati.

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I DISPOSITIVI DI PROTEZIONEINDIVIDUALI (DPI)La dotazione di DPI dell’utilizzatore discendedalla complessiva valutazione dei rischi dell’a-zienda al fine di tener conto del contesto entroil quale le macchine vengono impiegate.Generalmente i DPI da utilizzare sono:• scarpe antinfortunistiche con puntale rinfor-

zato;• guanti da lavoro (solo per la movimentazione

dei materiali e non durante le operazioni ditaglio);

• protettori acustici (tappi o cuffie);• maschere di protezione delle vie respiratorie;• occhiali completi di ripari laterali.

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REQUISITI GENERALI DI IGIENE

IL RUMOREIl livello di esposizione al rumore degli addettialle macchine dipende sia dal livello di rumo-rosità delle macchine, di solito molto elevato,sia dall’ambiente in cui queste sono collocatenonchè dalla durata di utilizzo.Le misure di prevenzione discendono dalla

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specifica valutazione strumentale del rischiorumore dalla quale si individua il valore diesposizione di ogni singolo lavoratore.A seconda del livello di esposizione personalevanno adottate misure crescenti di protezionesecondo la seguente tabella:

Livello di esposizione personale giornaliero Misura di prevenzione da adottare

< 80 dBa Nessuna misura specifica80-85 dBa Informazione sui rischi da esposizione al

rumore e sull’utilizzo dei DPI Possibilità di richiesta della sorveglianza sanitaria

85-90 d Ba Informazione sui rischi da esposizione al rumoree sull’utilizzo dei DPIDotazione dei protettori acustici;Formazione al corretto utilizzo dei protettori acustici;Sorveglianza sanitaria

>90 d Ba Informazione sui rischi da esposizioneal rumore e sull’utilizzo dei DPI;Formazione al corretto utilizzo dei protettori acusticiObbligo di utilizzare i protettori acustici fornitiSorveglianza sanitariaInserimento nel registro degli esposti

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gliate valori di almeno 20 m/s per il materialeessiccato e di 28 m/s per il materiale umido.L’espulsione dell’aria in ambiente esterno varealizzata nel rispetto delle normative di tuteladell’ambiente, normalmente dopo depolvera-zione, con bocche di emissione che evitino ilritorno dell’aria inquinata nell’ambiente dilavoro.La raccolta e lo stoccaggio delle polveri deveavvenire in silos ubicati esternamente all’am-biente di lavoro. La pulizia degli ambienti di lavoro deve essereeseguita con periodicità almeno giornalierautilizzando aspiratori industriali o spazzatricimunite di filtri assoluti in espulsione o, meglio,bocche aspiranti collegate alla rete di aspira-zione centralizzata.Non utilizzare mai aria compressa nelle opera-zioni di pulizia per evitare il sollevamento e ladiffusione delle polveri.Le aziende devono disporre di spogliatoi, prov-visti di docce, e corredati di doppi armadiettiindividuali ove riporre separatamente gli indu-menti civili e quelli di lavoro.Deve essere previsto un spazio ove riporre econservare igienicamente i DPI, in particolarequelli delle vie respiratorie.L’esposizione alla polvere di legno duro (agen-te cancerogeno) comporta automaticamentel’esigenza di misurazione delle concentrazione

LA POLVERE DI LEGNOLa polvere di legno costituisce pericolo per levie respiratorie, in particolare quelle di legnoduro sono classificate come cancerogene.Vanno pertanto adottate misure finalizzate aridurre quanto più possibile l’inalazione di pol-veri mediante la captazione e l’allontanamentodai reparti della polvere che si produce duran-te la lavorazione.Tutte le operazioni che generano polveri dilegno duro devono essere effettuate, ove pos-sibile, in ambienti separati da quelli nei qualinon vi è tale esposizione, al fine di limitare ilnumero dei lavoratori coinvolti nel rischio.Le macchine devono essere provviste di dispo-sitivi di aspirazione localizzata sui punti ove sigenera la polvere da collegarsi ad una canaliz-zazione per l’allontanamento dell’ambiente dilavoro (es. rete di trasporto centralizzata).E’ consigliata una velocità di aspirazione da 2,5a 10 m/s (nel punto in cui si genera la polvere)con sistemi di captazione diversificati e fun-zionali a ciascuna macchina utensile (rif.Industrial Ventilation - ACGIH). L’aria inquinata captata dalle aspirazioni loca-lizzate deve essere espulsa all’esterno: nonsono ammissibili sistemi di aspirazione cheprevedono il ricircolo dell’aria.Le velocità all’interno dei condotti devono evi-tare fenomeni di deposito delle polveri, consi-

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di agenti aerodispersi (dopo l’adozione dellemisure di cui ai punti precedenti) effettuatesecondo le indicazioni della Norma UNI-EN689/97.I lavoratori esposti a polveri di legno duro devo-no indossare mezzi di protezione delle vie respi-ratorie di tipo FFP2, quando le misurazioniambientali evidenziano una esposizione perquella lavorazione superiore al 50% del valorelimite d’esposizione (> 2,5 mg/m3); è comunqueraccomandabile promuoverne l’uso già quandol’esposizione personale è superiore a 0,1 mg/m3.I lavoratori esposti a polveri di legno duro devo-no essere sottoposti a sorveglianza sanitaria einseriti nel Registro degli esposti, anch’essoobbligatorio.

LE VERIFICHE

All’inizio di ogni turno di lavoro:• controllare l’efficienza dei microinterrutori

elettrici;• controllare lo stato di integrità ed efficienza

delle protezioni;• controllare l’efficienza del pulsante di emer-

genza.Con la periodicità raccomandata dal costruttore:• controllare l’efficienza del sistema di frenatura:

arresto totale dell’albero nel tempo max di 10sec (salvo diverse indicazioni del costruttore).

Periodicamente:• verificare la presenza delle alette anti-intru-sione nel condotto di attacco dell’impianto diaspirazione; la loro assenza potrebbe rendereaccessibile l’organo lavoratore.

I COMPORTAMENTI• Non lasciare la macchina accesa se nonviene utilizzata;• Quando si abbandona la macchina verificareche siano presenti tutti i ripari e che gli utensi-li siano protetti;• Non eseguire regolazioni e manutenzioni conmacchina in movimento;• Non oliare o ingrassare parti della macchinacon organi in movimento;• Tenere l’area di lavoro sempre sgombra epriva di ostacoli;• Evitare l’accumulo di polvere da legno suipiani di lavoro e sul pavimento;• Non distrarsi durante la lavorazione e nonfumare;• Evitare di utilizzare le macchine in imperfettecondizioni psicofisiche;• Conoscere il manuale di istruzioni, che deveessere sempre a disposizione degli addetti allemacchine, e seguire scrupolosamente le indi-cazioni fornite dal costruttore;• Utilizzare la macchina solo per gli usi previsti.

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13sega a nastro

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1) ripari interbloccati dei volani di rinvio della lamaSe il tempo di arresto dei volani è superiore a 10 sec.occorre anche il bloccaggio del riparo;2) riparo regolabile della lama nella zona di taglioLa lama deve essere protetta su tutti e 4 i lati;un lato è apribile per consentire il cambio lama.Il riparo deve essere poter essere appoggiatoal piano di lavoro;3) pulsante di emergenzaObbligatorio per le macchine predisposteper l’applicazione di un trascinatore amovibile;4) fori per il fissaggio della macchina5) guida del pezzoLa fornitura della guida ribaltabile non è obbligatoria.Se il piano è inclinabile (inclinazione massima 20°)la guida deve essere posizionabile su entrambi i latidella lama;6) attacco impianto di aspirazione7) spingitoio8) riparo fisso della lamaNel caso di piano inclinabile.

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La protezione mobile della lama deve essereregolata il più vicino possibile al pezzo da tagliare.A seconda delle dimensioni del pezzo la guidadeve essere utilizzata in posizione verticaleo orizzontale in modo da non ostacolare l’abbassa-mento della protezione della lama a ridossodel pezzo. Se la guida non è ribaltabile utilizzare distanziatori fra guida e pezzo.Nei tagli molto più lunghi del piano di appoggioutilizzare supporti a rullo in entrata ed uscita per evi-tare improvvisi spostamenti del pezzo in lavorazione.

Quando si utilizza il piano di lavoroinclinato (massima inclinazione 20°)la guida deve essere collocatanella parte bassa per evitarelo scivolamento del pezzo.

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sega a nastro

spazio per discesariparo

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Per il taglio di pezzi di piccoledimensioni bisogna usare semprel’apposito spintore fornitocon la macchina per evitaredi avvicinare troppo le mani alla lama.

Per eseguire tagli in diagonalecon piano di lavoro non inclinabileoccorre utilizzare apposite mascheresaldamente fissate al piano di lavoro.

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sega a nastro

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Il taglio trasversale di pezzi tondideve essere effettuato assicurandoil pezzo contro la rotazione per mezzodi appositi supporti (provvistidi punte) simili a quello in figura.

La rotella posteriore alla lama (A)ed i due guidalama laterali (B) vannoregolati in modo da sfiorare la lamasenza toccarla al fine di evitarespostamenti laterali che potrebberocausarne la rottura.

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sega a nastro

(A)

(B) (B)

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Verificare e effettuare il giustotensionamento della lama ed il suocorretto centraggio sul volano superiore.Il valore di tensionamento richiesto(funzione della larghezza della lama)è verificabile sulla targa e relativo indice.

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sega a nastro

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VERIFICHE SPECIFICHE

Ad inizio turno di lavoro:• controllare lo stato della protezione regolabile

della lama;• controllare la pulizia dei volani e della lama;• controllare lo stato di usura dei denti della lama;

e la presenza di eventuali segni di rottura del nastro;• ricordarsi di tensionare la lama verificandone

il corretto assetto sui volani.

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sega a nastro

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1) riparo degli azionamentiSe l’utensile è raggiungibiledall’alloggiamento degli azio-namenti, il riparo di accessodeve essere:

a) interbloccato con il motodel motore dell’albero pertempi di arresto dell’alberoentro i 10 secondi;b) interbloccato con bloccag-gio del riparo per tempi difrenatura dell’albero superio-re a 10 secondi;c) interbloccato, indipenden-temente dal tempo di frena-tura dell’albero se l’utensilenon è raggiungibile.

2) fori di fissaggio a pavimento3) pulsanti di emergenza4) protezione dell’utensile perla lavorazioni alla guida:

a) cuffia che funge anche daconvogliatore delle polveri;b) guide piane disposte verti-calmente;c) pressori verticali ed oriz-zontali.

5) attacco impianto di aspira-zione6) indicatore della velocità dirotazione dell’albero toupie

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4b4c4a

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Protezioni dell’utinsileper la lavorazione all’alberoCuffia costituita da:(A) ripari laterali regolabilitrasversalmente rispetto al frontedel piano della macchina(B) schermo frontale regolabile in altezza.

La protezione va completatao da una lunetta integrataal dispositivo o da un supportodi appoggio completo di cuscinettoper il riferimento all’albero

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(A)

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Lavorazione all’alberoLa cuffia di protezione, ed i relativiripari, vanno posizionati in mododa rendere impossibile l’accessoall’utensile, inoltre utilizzare pressoria lunetta per garantire il giusto posi-zionemento del pezzo.

Lavorazioni alla guidaPer tali lavorazioni, oltre a regolarela cuffia ed i relativi ripari, le guidedevono essere avvicinate il più possi-bile all’utensile per ridurre al minimoil tratto scoperto, utilizzando eventual-mente false guide o dispositivialternativi.

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Posizionare i pressori verticale edorizzontale, davanti all’utensileper impedire qualsiasi contatto conlo stesso.

toupie

22Nelle lavorazioni di pezzi di dimensio-ni ridotte utilizzare sempre spintorianche costruiti in casa.Gli spintori devono essere in legno.

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Nel caso di lavorazioni di scanalatureinterrotte si accresce enormementeil rischio derivante dal fenomenodel rifiuto del pezzo.Per evitarlo è necessario utilizzarefermi di inizio/fine passata, regolabilie fissati alle guide o su piani aggiunti.

Nel caso di lavorazioni interrottedi pezzi corti e di costa non essendopossibile utilizzare gli spintoriorizzontali e verticali è necessariofar ricorso agli appositi spintoricon maniglia.

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Le lavorazioni di tenonatura devono essereeseguite utilizzando la specifica cuffia di protezionedell’utensile regolabile perpendicolarmentealla direzione del moto del pezzo. La cuffia deveessere dotata di ripari regolabili sia frontalmente (A)che lateralmente (B) in modo da poter lasciarescoperto solo lo spazio necessario al passaggiodel pezzo in lavorazione. La lavorazione deve essereeseguita obbligatoriamente con carro per tenonare,dotato di ripari fissi anteriore e posteriore,atti ad impedire il contatto con l’utensile.

Il pezzo deve essere bloccato mediantepressori (C ).

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(C)

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Per la lavorazione di pezzi sagomatiutilizzare gli appositi accessori qualilunette

o maschere, reperibili in commercioo realizzate in proprio macon lo stesso grado di sicurezza.

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VERIFICHE SPECIFICHE

All’inizio di ogni turno di lavoro:• controllare lo stato di tutte le protezio-

ni regolabili dell’utensile;• controllare l’efficienza del dispositivo

visivo della velocità selezionata;• verificare l’integrità dell’utensile

(stato di affilatura dei denti, rotturedegli stessi e/o del corpo, svergola-tura del disco) ed accertarsi,mediante lettura dei dati impressisul disco, della rispondenzaallanorma EN 847.1;

• controllare che il diametro dell’u-

tensile non ecceda i limiti supporta-ti dall’albero;

• controllare che l’utensile sia salda-mente fissato sull’albero;

• controllare che l’utensile sia inseritocorrettamente rispetto al verso dirotazione prescelto;

• in funzione della lavorazione da ese-guire, controllare lo stato di usuradelle guide per la lavorazione allaguida o di quelle per la lavorazioneall’albero;

• controllare che il numero di anelli sulpiano utilizzati non ostacoli la discesadell’utensile.

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1) cuffia di protezione del di-sco segaSe la lama è inclinabile la cuf-fia deve essere conformata inmodo da assicurare la prote-zione del disco sega anchealla massima inclinazione;2) coltello divisore regolatoad una distanza fra 3 ed 8 mmdalla lama;3) riparo di protezione degliorgani di trasmissione del mo-to (può essere costituito dariparo fisso o mobile interbloc-cato);4) pulsante di emergenza col-locato in postazione operatore;5) guida ribaltabile del pezzo;6) attacchi impianto di aspira-zione7) fori per fissaggio della mac-china a pavimento.

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Le macchine con dischi di diametrosuperiore a 315 mm devono averela protezione a cuffia montatasu supporti separati dal coltellodivisore.

Le macchine che montano dischi finoa 315 mm di diametro possono averela cuffia di protezione del discofissata sul coltello divisore.

sega circolare

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Se la macchina è dotata di incisoriverificare che il riparo a cuffia siasufficientemente lungo da coprireanche quest’ultimo.

segacircolare

Regolare l’altezza del gruppo di taglio(disco sega, cuffia di protezione, coltellodivisore) in modo che la cuffia possa assi-curare la copertura dei denti del disco segasia anteriormente che posteriormente.A tal fine l’altezza del gruppo taglio deveessere tale che il bordo inferiore della cuf-fia risulti parallelo al piano di lavoro inmodo da appoggiarsi lungo tutta la sua lun-ghezza al pezzo in lavorazione.

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Prima di iniziare la lavorazione abbassareil riparo a cuffia che protegge il discolavoratore fino al contatto con il pezzoin lavorazione.Al termine del taglio ricordarsi disegregarecompletamente il disco abbassandoil riparo a cuffia fino al contattocon il piano di lavoro.

Nella lavorazione di pezzi di piccoledimensioni utilizzare l’apposito spinto-re per evitare di avvicinare le mani aldisco sega.

sega circolare

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Nella lavorazione di pezzi di piccolospessore la guida deve essere usatain posizione ribaltata per consentirel’abbassamento della cuffiafino al contatto con il pezzo.

La guida è utilizzabile in posizioneverticale nella lavorazione di pezziaventi spessore minimo similealla sua altezza.

segacircolare

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Nel taglio di tavolame in lungoper evitare rischi di proiezione del pezzoa seguito della richiusura del taglio èobbligatorio utilizzare il coltello divisore.Il coltello divisore deve essereposizionato ad una distanza dalla coronadentata compresa fra 3 e 8 mm.

Quando si devono tagliare pezzipiccoli e si ha necessità di spingerecontro la guida occorre utilizzarespintori laterali.

sega circolare

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Inoltre:se la macchina è dotata di carroa squadrare, il pezzo in lavorazionedeve essere bloccato con il pressore.Nel taglio di pezzi lunghi e stretti sulcarro a squadrare è necessario utiliz-zare l’appoggio terminale per mante-nere fermo il pezzo e possibilmenteuno spintore dotato di punte di bloc-caggio.Nella squadratura di tavole lunghee strette in sequenza utilizzare dispo-sitivi che allontanano gli sfrididalla zona per evitare di doverlirimuovere con le mani avvicinandolepericolosamente al disco sega.

VERIFICHE SPECIFICHE

All’inizio di ogni turno di lavoro:• verificare l’integrità del disco sega

(stato di affilatura dei denti, rotturedegli stessi e/o del corpo, svergola-tura del disco) ed accertarsi,mediante lettura dei dati impressisul disco, della rispondenzaalla norma EN 847.1

Non usare mai dischi sega di diametroinferiore o superiore a quello minimo emassimo indicati dal costruttore sulManuale d’uso.

Periodicamente:• controllare la presenza della targa

contenenti i dati sulle dimensionidegli utensili utilizzabili;

• controllare la presenza della targaindicante i rapporti di velocità.

segacircolare

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troncatricecon pianetto

Protezione sotto il pianetto

1) protezione superiore fis-sata al pianetto (proteggela parte superiore della la-ma non interessata al ta-glio);2) protezione fissa bilate-rale dietro la sponda, a pro-tezione dell’area di non ta-glio inferiore;3) protezione mobile a co-pertura bilaterale delladentatura della lama.La protezione deve segre-gare completamente il di-sco in posizione di riposoe aprirsi gradualmente edautomaticamente fino allamassima apertura in corri-spondenza della posizionepiù bassa della lama.Quando la macchina è usatacome sega da banco, se laprotezione mobile non assi-cura la completa coperturadei denti della lama, deveessere applicata una ulte-riore protezione smontabilenon interbloccata.4) attacco impianto di aspi-razione (gruppo troncatri-ce);5) guida del pezzo

Protezione sopra il pianetto

6) cuffia mobile non inter-bloccata fissata al coltellodivisore e dotata del riferi-mento della linea di taglio.6a) invito anteriore per fa-cilitare l’introduzione delpezzo.Quando la lama è posizio-nata alla massima altezzadi taglio, il bordo inferioredella protezione deve esse-re parallelo al piano.7) coltello divisoreil coltello va regolato in mo-do che la sua parte più altaarrivi almeno all’altezza deldisco sega e che la sua vi-cinanza al disco sega nonsia inferiore a 3 mm o supe-riore a 8 mm;8) guide del pezzo9) attacco impianto di aspi-razione (gruppo sega)10) fori di fissaggio al pianodi appoggio

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USO COME TRONCATRICE

Il pezzo deve essere bloccatomanualmente sul piano di appoggioe contro la guida posteriore.Non si può in alcun modo tagliareil pezzo non appoggiato controle guide o, peggio, tenuto in mano.La mano che trattiene il pezzo nondeve mai essere sulla linea di taglio.

Nei tagli di intestature a 90° per evi-tare che i rifili molto sottili si incunei-no tra lama e guida posteriore crean-do pericolo per l’operatore (e dannoalla macchina) è necessario che laparte di pezzo da asportare appoggisempre alla guida.

troncatrice

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Anche nei tagli di intestature inclinateper evitare che i rifili molto sottili si incu-neino tra lama e guida posteriore è necessario che la parte di pezzoda asportare appoggi sempre alla guida.

Quando non è utilizzato il gruppo segadeve rimanere fermo nella posizionedi riposo; a tal fine:rilasciato, il gruppo sega deve ritorna-re automaticamente nella posizionedi riposo (sollevato), tramite l’azionedi una molla; (A)

troncatrice

(A)

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raggiunta tale posizione, il gruppodeve essere bloccato per mezzo del-l’apposito sistema a gancio cheimpedisce l’accidentale abbassa-mento. (B)A riposo il disco sega deve esserecompletamente segregato.

AttenzioneNel taglio di pezzi di piccole dimensionio disagevoli da trattenere è necessariobloccare il pezzo con morse manualio pneumatiche onde evitarne imprevistispostamenti che potrebbero trascinarela mano a contatto con la lama.Quando la stabilità del pezzo non è garantita,ad esempio dalla sua particolare forma,occorre usare controsagome chene assicurino il solido e sicuro appoggio.

troncatrice

(B)

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USO COME SEGA DA BANCORegolare l’altezza di taglio della lama in modo che il riparosia più basso (o al limite alla stessa altezza) del pezzoda tagliare.

La cuffia deve appoggiare sul pezzo in modo da segregareil disco (A). Per rifilare pezzi di piccole dimensioni usaresempre lo spintore laterale (B) per mantenere il pezzocontro la guida e lo spintore longitudinale (C) per faravanzare il pezzo, evitando in tal modo di avvicinarepericolosamente le mani alla lama.

Non rimuovere mai gli sfridi con lemani ma usare esclusivamente lospintore o un listello di legno.

troncatrice

(A)

(B)

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tutto basso e dopo averlo lasciato, questo deveritornare automaticamente e con forza in posizio-ne tutto alto (protezione della lama completamen-te chiusa e bloccaggio automatico del gruppo);• sostituire immediatamente le protezioni se

dovessero risultare danneggiate (sia quelleper il modo troncatrice che quelle per il modosega da banco).

Prima di eseguire qualsiasi lavoro, accertarsidi avere a portata di mano sia lo spintore lateraleche quello longitudinale e verificarne l’efficienza.

Per il taglio di pezzi di piccoli spesso-ri la guida va usata ribaltata in posi-zione bassa al fine di garantire l’ap-poggio della cuffia sul pezzo.

AttenzioneNon rimuovere mai il coltello divisore e assicurarsiche sia sempre regolato ad una distanza fra 3 ed 8mm dal perimetro della lama.

VERIFICHE SPECIFICHE

All’inizio di ogni turno di lavoro:• verificare l’efficienza del richiamo in posizione

di riposo del gruppo motore lama.La verifica va eseguita prima di accendere la mac-china portando il gruppo motore lama in posizione

troncatrice

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1) riparo degli organi di trasmis-sione del moto (generalmenteè un riparo fisso);2) riparo dell’albero piallae rulli di trascinamentoIl riparo deve essere collegatoal microinterruttore di bloccocon bloccaggio del riparo;3) cappa di aspirazione4) pulsante di emergenzaSe la capacità di lavoro è supe-riore a 500 mm o l’avanzamentodel pezzo è comandato separa-tamente ci deve essere un pul-sante di emergenza anche sullato uscita del pezzo,5) fori di fissaggio al pavimento

pialla a spessore1

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Rif. 2 Microinterruttore (a) di bloccoalloggiato all’interno della macchina.

Per ridurre il fenomeno del rifiutodel pezzo sono presenti:6) limitatore di passata;7) martelletti anti-ritorno.

pialla spessore

a

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L’operatore deve assumere una posizio-ne di lavoro rispetto alla macchina taleda risultare al di fuori della zona perico-losa per il fenomeno del rifiuto (area evi-denziata in figura).Non introdurre la mano nel vano di lavo-ro in quanto l’albero è accessibile.

AttenzioneQuando si montano i coltelli garantireche la sporgenza degli sessi dal corpodell’albero non superi 1.1 mm.La verifica va fatta usando il calibro indotazione alla macchina.

VERIFICHE SPECIFICHE

Periodicamente:controllare l’integrità e la mobilitàdei martelletti antiritorno.

pialla a spessore

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pialla a filo

1) protezione dell’alberodel tipo a ponte posto da-vanti alla guida.La protezione deve essereregolabile sia in altezza cheorizzontalmente2) protezione dell’alberoposta dietro la guida3) guida del pezzo4) pulsante di emergenza(in postazione operatore)5) attacco impianto di aspi-razione6) fori per fissaggio a terra7) riparo fisso di protezionedegli organi di azionamentodell’albero pialla.

Se è montato il trascinato-re, deve essere presenteanche un interruttore di ar-resto separato per questodispositivo.Non è richiesto un secondoarresto di emergenza.

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Le lavorazioni di pezzi di spessore limi-tato (altezza < 75 mm) è raccomandatoche vengano eseguite con la protezio-ne a ponte appoggiata sopra il pezzoed accostata alla guida.L’operatore spinge il pezzo in avantie fa scorrere sul riparo una mano dopol’altra scavalcandolo per seguireil pezzo in avanzamento.

Per la lavorazione di pezzi di spessore elevato(> 75 mm) è consigliato che la protezionea ponte sia accostata orizzontalmente al pezzoed abbassata sul piano. Entrambe le manidell’operatore devono agire sul pezzo.Nota: per la descrizione dettagliata dellemodalità di esecuzione delle lavorazioni, secon-do quanto raccomandato dalle norme tecniche,si rimanda al cd-rom di cui si è già fatta men-zione.

pialla a filo

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L’operatore deve posizionarsial di fuori dell’area evidenziataper evitare di essere colpitoin caso di rifiuto del pezzo.

VERIFICHE SPECIFICHE

Controllare periodicamente l'integritàdelle fessure dei denti alle estremitàdei piani per limitare la rumorositàdella macchina.

pialla a filo

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combinatafilo-spessore

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Predisposizione da piallaa filo:1) riparo fisso o interbloc-cato, di protezione degli or-gani di azionamento2) protezione a ponte del-l’albero davanti alla tavola3) protezione dell’alberoposta dietro la tavola4) guida del pezzo5) attacco impianto di aspi-razione6) bloccaggi del pianopialla a filo7) pulsante emergenzapialla a filo8) pulsante di emergenzapialla a spessore9) fori di fissaggio a pavi-mento

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Predisposizione a pialla a spessore:1) molla di spinta per l’apertura del piano pialla filo;2) blocco meccanico del piano pialla filo in posizione

di aperto3) microinterruttore di tipo positivo che impedisce

la partenza dell’albero finché la cuffia di aspirazionenon venga chiusa

4) martelletti antirifiutoIl riparo dell’albero, durante la lavorazione a spessore,è costituito dalla stessa cuffia di aspirazione di cuiè dotata la macchina.

5) cuffia di aspirazione6) microinterruttore interbloccato e dotato di bloccaggio

della cuffia, azionato dalla stessa cuffia della piallaspessore e che ne abilita la messa in moto;

7) limitatore di passataModalità di uso e rischi delle lavorazioni: identichea quelle delle singole macchine a cui si rimanda.

VERIFICHE SPECIFICHEPeriodicamente:• verificare l'integrità delle fessure dei denti alle estremità

dei piani per limitare la rumorosità della macchina;• controllare l'integrità e mobilità dei martelletti antiritorno.

combinata

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sega radiale

1) protezione fissa segre-gante la parte superioredella lama non interessataal taglio2) protezioni regolabili an-teriore e posteriore, a pro-tezione delle relative por-zioni della lama interessateal taglio3) protezione mobile a co-pertura bilaterale delladentatura della lama.Tale protezione può indiffe-rentemente essere realizza-ta come indicato in figura(a movimento automatico)

oppure regolabile in altezzacome quelle al punto 24) guida del pezzo in mate-riale truciolabile5) cappa di aspirazione6) leva di sblocco della te-sta del gruppo di taglio7) piano di lavoro in mate-riale truciolabile8) fori di fissaggio a pavi-mento9) fune di ritenuta della testa10) gancio di bloccaggiodel gruppo sega in posizio-ne di riposo.

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Il pezzo da tagliare va posizionatosul piano di lavoro, appoggiato accura-tamente contro la guida posterioree tenuto fermo saldamente con lamano. Regolare le protezioni registrabiliin modo da sfiorare il pezzo in lavora-zione al fine da rendere inaccessibilela lama. La mano che trattiene il pezzonon deve trovarsi sull’asse di taglio.

Situazione di pericolo per la posizionescorretta del pollice che attraversal’asse di taglio.L’avanzamento del gruppo va eseguitoafferrando la maniglia e tirandolo versodi sé avendo cura di procedere senzastrappi per evitare fenomeni di sormon-to sul pezzo e che possono causareimprovvisi scatti verso l’operatore.

sega radiale

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Non tentare di rimuovere i truciolilasciati sul pezzo durante la fasedi taglio prima di aver riportatoil gruppo in posizione di riposo(disco sega completamente protetto).

Le dimensioni del piano di lavorodevono essere tali che a fine corsa la lama rimanga completamenteall’interno del piano stesso.

sega radiale

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Quando non è utilizzata la segadeve essere collocata a fine corsacon la lama dietro la guida assicuran-dosi che sia bloccata in posizionetramite l’apposito gancio.

sega radiale

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VERIFICHE SPECIFICHE

Periodicamente:• controllare che la cuffia posteriore

di raccolta dei trucioli sia corretta-mente posizionata rispetto alla dire-zione di lancio degli stessi;

• controllare che il gruppo sega restiagganciato, a riposo, al gancio pre-disposto allo scopo e che il disposi-tivo di trattenuta del gruppo espletile sue funzioni. Per quest’ultimaverifica, a macchina spentae scollegata, afferrare la manigliadi manovra del gruppo e,dopo aver sganciato il fermodi bloccaggio, tirare di scattocon forza: il gruppo sega si devebloccare immediatamente e,quando rilasciata la maniglia,deve ritornare automaticamentea riposo e riagganciarsi.

Ad ogni turno di lavoro:• verificare l’integrità del disco sega

(stato di affilatura dei denti, rotturedegli stessi e/o del corpo, svergola-tura del disco) ed accertarsi,mediante lettura dei dati impressisul disco, della rispondenzaalla norma EN 847.1;

• non usare mai dischi sega di diame-tro inferiore o superiore a quellominimo e massimo indicatidal costruttore sul Manuale d’uso;

• verificare sistematicamentel’integrità della guida posterioredi appoggio del pezzo e, se neces-sario, sostituirla immediatamente.

sega radiale

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