La Pesca Mosca e Spinning 4/2015 anteprima

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Spedizione in abbonamento postale 70% - Roma - anno XV, numero 4 - AGOSTO-SETTEMBRE 2015 P Pu un nc ch hi in ng g B Bu u z z z z b ba a i i t t S S l l o ow w p pi i t tc ch h T Tr ro ot te e e es st ti iv ve e T Tr re ek k n nt tr ro ou ut t T T o on nn no o r ro os ss so o 2 2 S S. . M Ma ar ri ia a d di i L Le eu uc ca a S Sp pi in nf fl l y y i i n n r ri is so or rg gi iv va a R Ro ob be er r t t G Gi i l l l l e es sp pi i e e L Le eg g a at t a a a a u un n f fi i l l o o I I s sh hi ig g a ak ki i K K e eb ba ar r i i C Cu ul l d de e c c a a n na ar rd d I I s s l l a a n n d da a M Ma ag gr ra a www.lapescamoscaespinning.it n. 4 AGOSTO-SETTEMBRE 2015 € 5,90 4/2015

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La Pesca Mosca e Spinning 4/2015 (agosto-settembre 2015): l'anteprima del numero in edicola, con il Sommario, le Notizie, la parte iniziale di quattro articoli, la pubblicità dei Contest, la T2 TribeZine e l'intero Show room, con le novità delle principali aziende del settore. Con tutti i link cliccabili.

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2 • MOSCA e SPINNING • 4/2015

Direttore responsabileEugenio Ortali

redazione@lapescamoscaespinning.itwww.lapescamoscaespinning.itwww.lapescamoscanews.itwww.lapescaspinningnews.itwww.facebook.com/MoscaeSpinninghttp://twitter.com/lapescaMeSwww.youtube.com/user/MoscaeSpinningwww.flickr.com/photos/moscaespinning

Hanno collaborato a questo numeroMoreno Bartoli, Gianfranco Baudone,Diego Bedetti, Claudio Carrara,Roberto Cazzola, Luca Dal Cer,Renzo Della Valle, Michele Fanfani,Fabio Federighi, Loris Ferrari,Davide Mazzesi, Ivano Mongatti,Giorgio Montagna, Francesco Paolini,Paolo Polimeni, Armando Quazzo,Federico Renzi, Boris M. Salnicoff,Marco Sammicheli, T2 Tribe,Paolo Trabucchi.

Amministrazione, pubblicitàe abbonamenti

Zona Franca Edizioni srlVia V. Veneto 169 • 00187 Roma

tel. 06/[email protected]

Pubbliche relazioni e pubblicitàRenzo Della Valle

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Pubblicazione periodica

Disponibile anche in versione digitalesu www.ezpress.it

Registrazione presso il Tribunale di Roman. 225 del 29 settembre 2014

Tutti i diritti riservatiLA PESCA MOSCA E SPINNINGZONA FRANCA EDIZIONI srl

Direttore editorialeGiulio Fascetti

Stampa: Arti grafiche Boccia spa, Salerno

Distribuzione: Press Di, Distributorestampa e multimedia srl - 20134 Milano

14QUANDO IL MARESI TINGE DI ROSSIseconda partedi Diego BedettiAnche in questo numero Diego tocca ar-gomenti tecnici – come la scelta dell’im-barcazione, nonché di multifibre, termina-li, artificiali, ami e nodi – e pratici – dalcombattimento col pesce al suo rilascio.

20LEGATA A UN FILOdi Claudio Carrara«Il sogno di ogni pescatore a mosca chesi rispetti è vedere il proprio artificialescendere leggero la corrente o sprofon-dare in essa libero dall’imprescindibilevincolo della lenza che lo rende goffo,sgraziato, spesso del tutto inaccettabi-le». Contro il dragaggio ma non solo.

26LE TROTEDEI TORRENTI ESTIVIdi T2 TribeTutto il fascino della pesca nei torrenti,dai più impervi a quelli maggiormenteaccessibili, con la passione alla quale cihanno abituato i ragazzi della T2 Tribe.Gli artificiali giusti per ogni ambiente ele regole d’oro da non dimenticare.

32MAGRA. RICOMINCIO DA TREdi Gianfranco BaudoneDopo alterne vicende gestionali e unastoria funestata dal disastro ambientaledel 2011, il Magra tenta ancora una voltadi risorgere, grazie all’impegno e alla col-laborazione dei soci del CIPM di Carra-ra/Massa. Caratteristiche, zone migliori,mosche.

38PUNCHINGdi Luca Dal CerUna tecnica nata negli Stati Uniti per af-frontare le cover più impervie presenti inFlorida con una sorta di ‘estremizzazione’del flipping. Luca presenta luoghi e tecni-che, artificiali e attrezzature per praticarlocon successo anche nelle nostre acque.Accessori e varianti.

44LO SPIRITODEL THINGVALLAVATNdi Boris M. SalnicoffIl lago più grande dell’Islanda nasce lun-go la faglia che separa la placca conti-nentale euroasiatica da quella america-na. «L’energia che doveva scaturire inun luogo simile non poteva che dar vitaa qualcosa di unico».

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50SLOW PITCHING JIGdi Paolo PolimeniVariante del vertical che richiede l’impie-go di attrezzature dedicate, lo slow pitchsi basa su un’azione «impostata sul ritmoe la cadenza del recupero, alternato alunghi richiami che agevolano la discesalenta del jig». Una trattazione esaustiva,frutto di innumerevoli uscite di pesca.

56ISHIGAKI KEBARIdi Paolo TrabucchiLa tecnica Tenkara si è ritagliata in que-sto periodo un indubbio ambito di inte-resse fra i lettori. Questa mosca da cac-cia ha hackle rigide e a seconda del me-todo di utilizzo può rivestire il ‘ruolo’ disommersa di superficie o di emergente,sino ad arrivare a un utilizzo come secca.

60SANTA MARIA DI LEUCAdi Giorgio MontagnaIl resoconto di una breve vacanza tra-scorsa nei pressi del porto pugliese. No-nostante le condizioni non proprio favo-revoli del periodo di piena estate, la zo-na riserva comunque buone occasioni dicattura, oltre a offrire chiara l’immaginedi tutte le sue potenzialità.

66ROBERT GILLESPIEdi Armando QuazzoIl protagonista di questo articolo è unistruttore irlandese di lancio tecnico, inparticolare con canna a due mani, dal mo-mento che vive nel distretto del Moy,uno dei più prolifici per la pesca del sal-mone. L’autore illustra qui alcune delleparticolarità del suo insegnamento.

72SPINFLY IN RISORGIVAdi Roberto Cazzolae Renzo Della ValleLa tecnica dello spinfly – uno spinning piùche ultralight, basato sul lancio di mo-sche appesantite – è nata nel 2010 du-rante una vacanza di pesca in una risor-giva della Carinzia, che ha confermatoappieno la fattibilità del sistema.

78UNA TRAVERSATA DI PESCAdi Davide MazzesiAmante del trekking come della pesca,l’autore propone qui – dopo aver parlatoin generale qualche tempo fa del trek ’n’trout – il resoconto di una traversata del-l’arco alpino piemontese che va dal Colledella Maddalena al Colle del Moncenisio.In compagnia di Aron.

84CUL DE CANARDdi Federico RenziMateriale fra i più importanti del flytying, il cdc richiede una disamina chenon si esaurisce in un solo articolo. Quisi parla brevemente della sua storia inEuropa e in America e si descrivono alcu-ne fasi della sua lavorazione, oltre a evi-denziarne quattro tipologie diverse.

96BUZZBAITdi Moreno BartoliArtificiale che ‘si vede’ con l’orecchio, ilbuzz sfrutta l’abilità dei pesci di percepi-re la presenza dei propri consimili graziealle vibrazioni emesse e tenta di ingan-narli con delle eliche che emettono gran-de rumore. Di fatto, uno spinnerbait mo-dificato.

RUBRICHE

004 NOTIZIE102 SHOW ROOM112 MERCATINO

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fish facts«Misure in materia di polizia provinciale»

BRACCONAGGIO, SANZIONIE CONTROLLI

Negli ultimi anni nella stampa locale, ma anche nazionale, trovanosempre più spazio i fenomeni di pesca illegale, specie se compiutida cittadini stranieri. Tra i fattori che incidono sugli stock ittici, si-curamente la pesca illegale, nel suo significato più ampio, ha unarilevanza e il regime sanzionatorio non pare commisurato al dan-no inflitto alla risorsa ittica naturale. Da più parti si invoca l’ina-sprimento delle sanzioni quale mezzo principe per combatterequesti fenomeni, ma la soluzione non è definitiva se non affianca-ta ad azioni di controllo coordinate e continuative svolte sul terri-torio. Le illegalità, nel campo della pesca, sono molteplici (pesca inperiodo proibito, commercio illegale, pesca di frodo ecc.), per cuiper contrastarle occorrono interventi diversificati: dai controllinelle banchine durante gli sbarchi e sui luoghi di vendita (ristoran-ti e mercati ittici) al controllo sul territorio. Quest’ultima attività èpropria dello Stato ed è qui che cominciano i problemi: negli ultimianni, a causa della spending review, i fondi destinati ai controllisono diminuiti, causando il razionamento di mezzi e carburanti e ildivieto di fare straordinari, come se l’illegalità esistesse solo du-rante gli orari di lavoro. La ridefinizione del ruolo delle province eil riordino delle forze armate sta ora minando il controllo efficaceed efficiente del territorio. Era infatti nell’aria già da tempo, ma lacertezza è stata raggiunta con il decreto legge 78/2015, che al-l’art 5 «Misure in materia di polizia provinciale», recita:«1. In relazione al riordino delle funzioni di cui all’articolo 1, com-ma 85, della legge 7 aprile 2014, n. 56, e fermo restando quantoprevisto dal comma 89 della medesima legge relativamente alriordino delle funzioni da parte delle regioni, per quanto dipropria competenza, il personale appartenente ai Corpi ed aiservizi di polizia provinciale di cui all’articolo 12 della legge 7marzo 1986, n. 65, transita nei ruoli degli enti locali per lo svolgi-mento delle funzioni di polizia municipale, secondo le modalità eprocedure definite nel decreto di cui all’articolo 1, comma 423,della legge 23 dicembre 2014, n. 190.2. Il transito del personale di cui al comma 1 nei ruoli degli enti lo-cali avviene nei limiti della relativa dotazione organica e dellaprogrammazione triennale dei fabbisogni di personale, in derogaalle vigenti disposizioni in materia di limitazioni alle spese edalle assunzioni di personale, garantendo comunque il rispetto delpatto di stabilità interno nell’esercizio di riferimento e la sosteni-bilità di bilancio. Si applica quanto previsto dall’art. 4 comma 1.

3. Fino al completo assorbimento del personale di cui al presen-te articolo, è fatto divieto agli enti locali, a pena di nullità dellerelative assunzioni, di reclutare personale con qualsivogliatipologia contrattuale per lo svolgimento di funzioni di polizialocale».Di fatto, il corpo della polizia provinciale (di tutte le polizie provin-ciali) sparisce e con lei anche i controlli ad essa affidati dal decre-to legislativo 1 marzo 1998 n. 112, tra cui tutela del territorio,lotta ai crimini ambientali, fenomeno del bracconaggio ecc. Migliorsorte non sembra arridere al Corpo Forestale dello Stato, che pro-babilmente sarà accorpato ad altri corpi, con la speranza che ri-manga efficiente almeno dove lo è attualmente.Emerge quindi, in tutta la sua drammaticità, l’approssimazionecon cui il governo attuale, come tutti quelli che si sono succedutinegli ultimi anni, sta affrontando il tema del controllo del territo-rio, che riguarda non solo le attività di pesca (e caccia), ma anchequelle collegate, come il recupero dell’ittiofauna nei canali inasciutta, il controllo delle immissioni ittiche ecc., attività che sonoproprie dell’amministrazione pubblica. Sino a qualche mese fa, lecose non erano certo idilliache: la cronica mancanza di risorse, lasubalternità della pesca rispetto alla caccia e l’incapacità di moltiassessori provinciali hanno fatto sì che il governo del territorionon fosse certo efficiente, ma per il mondo della pesca esisteva-no comunque uffici e competenze con cui rapportarsi e coordinar-si. Non ci aspetta certo un futuro radioso stante questa confusio-ne totale di competenze e la cronica mancanza di risorse: di certola polizia municipale non è attrezzata, né è auspicabile che possaassumere compiti di controllo e pianificazione delle attività di pe-sca (si piomberebbe in un dedalo di frammentazioni quanti sono iterritori comunali). Sperare che siano affidati ad altri corpi di poli-zia (con l’incombente unificazione delle forze di polizia) presentaaltrettante, se non maggiori incognite. Ma esiste un terzo e nonmeno preoccupante scenario che si prospetta, ovvero che si ipo-tizzi di sopperire alla mancanza di controllo del territorio affidan-dosi unicamente alle Guardie Ittiche Volontarie (che rischia di es-sere preludio a un completo disinteresse alla gestione delle ac-que e delle risorse ittiche), che sicuramente e inequivocabilmentesvolgono una insostituibile funzione di presidio del territorio mache non possono, per la propria natura giuridica, esercitare unafunzione di controllo comparabile con quella di un qualsiasi corpodi polizia, soprattutto in tema di lotta al bracconaggio. Pensareche un corpo volontario da solo possa operare con efficacia ed ef-ficienza, senza che sia formalizzato un forte legame di coordina-mento con le forze di polizia (che sino ad ora non si vede e non ènemmeno sul tavolo di discussione) è folle da un punto di vistapolitico e costituirebbe un danno anche per le associazioni di pe-sca. (Enos Bortolozzo)

a cura di Marco Sammicheli

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in omaggio un’esca ProQ 90 di Seaspinwww.pescaricreativa.org

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per prevenire l’avvelenamento degli uccelli migratori

IL FUTURO DEI PIOMBI DA PESCAÈ da tanto che se ne sente parlare, ma potrebbe essere accelera-to il processo di eliminazione del piombo per la pesca, sostituen-dolo con altri materiali. Il problema principale è quello dell’inge-stione dei piombi da pesca da parte degli uccelli e infatti il tema èstato oggetto di trattazione specifica in occasione della undicesi-ma Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Conservazionedelle Specie Migratrici (COPI) tenutasi a Quito in Ecuador dal 4 al9 novembre scorsi. La Conferenza ha adottato una serie di «Lineeguida per prevenire l’avvelenamento di uccelli migratori», com-prendente anche un capitolo di raccomandazioni, sia legislativeche non legislative, riguardanti l’utilizzo del piombo nelle attivitàdi pesca. Non ci sono dati disponibili sulla dispersione dei piombida pesca se non come stima, considerando che quelli che vengonoacquistati lo siano principalmente per sostituzione di altri persinegli ambienti acquatici. Nel 2004 la Commissione europea valu-tava acquisti di piombi da pesca nella UE per un peso tra le 2000e le 6000 tonnellate all’anno.I maggiori ostacoli alla sostituzione del piombo con altri materiali,comunemente con il tungsteno, sono il maggiore costo e l’abitudi-ne e diffusione del piombo, che richiedono una sostituzione pro-gressiva promossa dallo stesso settore della pesca ricreativa. Purnon condividendo totalmente tutti i dettagli delle raccomandazio-ni, la European Fishing Tackle Trade Association (EFTTA), l’organiz-zazione europea dei produttori e distributori di attrezzature per lapesca ricreativa, con il supporto di associazioni nazionali di pesca-tori sportivo ricreativi di vari stati europei, lo scorso giugno haemesso un comunicato dichiarando di assumere in proposito unaposizione proattiva, invitando quindi pescatori e aziende produttri-ci a ridurre volontariamente l’utilizzo del piombo e a farne uso solonei casi in cui non vi siano alternative percorribili. Specificamente,sia i pescatori che le aziende sono invitati a «smettere volontaria-mente di produrre, importare, vendere e usare» piombi da pesca,sostituendoli entro il 2020 con materiali alternativi non contenen-ti piombo (lead free), ad esclusione di quelli di peso inferiore agli0,06 g (split shot superiore al numero 8 o styl superiore a 11).

pesca ricreativa

L’ADRIATICO IN EUROPALo scorso maggio 2015 la Commissione Pesca del Parlamento Eu-ropeo (PECH) ha discusso di «strategia adriatico-jonica». Nella suarelazione, accogliendo una richiesta della associazione italiana Al-leanza Pescatori Ricreativi, la relatrice on. Norica Nicolai ha intro-dotto un riferimento alla pesca ricreativa italiana in Adriatico indi-cando che «in Italia vi sono 804.159 pescatori ricreativi con un gi-ro economico di 241.247.700 euro (dati 2012), e nella regione inoggetto si stimano circa 1,2 milioni di pescatori ricreativi censiti». Idati sono quelli ufficiali del nostro Ministero, provenienti per il nu-mero dei pescatori dalla Comunicazione obbligatoria per la pesca inmare e per la parte economica dalla unica stima ufficiale disponibi-le, verosimilmente molto più bassa di quello che sarebbe il datoreale se il settore venisse studiato specificamente. Il 17 giugnoscorso la Commissione Pesca ha adottato un emendamento dicompromesso (basato soprattutto sulla ricorrenza del riferimentoalla sostenibilità), che pone una buona base per la possibilità di in-tegrazione della pesca ricreativa nelle politiche di gestione dell’a-rea adriatico-jonica: «Si invita la Commissione a incoraggiare lo svi-luppo delle attività di pesca ricreativa sostenibile nella regione co-sì come di un turismo redditizio e sostenibile e di promuovere poli-tiche integrate per la pesca ed il turismo (turismo di pesca, maricol-tura, ‘pescaturismo’), in accordo con i principi di sostenibilità»(compromesso 6, par. 3).

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molti importanti eventi a Castel di Sangro

12° SIM FLY FESTIVAL 2015Il SIM Fly Festival è stato inaugurato, venerdì 19 giugno, dalcooking show «La trota sul palco»: i tre ristoratori di Castel diSangro Ivano Pallotta, Roberto Marchei e Nick Biasella hanno in-terpretato piatti a base di trota impreziositi dai tartufi forniti dal-l’azienda Enrico Marcelli di Castel di Sangro. Partner della seratasono stati anche la Cantina Miglianico, la troticoltura marchigianaEredi Rossi, il pastificio Rustichella d’Abruzzo e l’azienda dolciariaFalcone. Per completare il quadro delle tipicità alimentari dell’AltoSangro, il maestro casaro Vincenzo Cianflocca ha realizzato moz-zarelle dal vivo, utilizzando esclusivamente il latte delle mucchedella sua fattoria. L’evento, molto apprezzato dagli italiani e so-prattutto dagli stranieri intervenuti, sta richiamando anno dopoanno un numero sempre maggiore di personaggi, tanto che fuoridai confini nazionali sono già molte le persone di rilievo che stan-no chiedendo informazioni per partecipare nei prossimi anni allamanifestazione.Nei giorni di sabato e domenica, al SIM Fly Festival si sono svoltiminicorsi con dimostrazioni di lancio TS tenuti da istruttori SIM,che si sono messi a disposizione di tutti coloro che si sono preno-tati on line per approfittare dell’occasione e trascorrere momentipiacevoli in riva al fiume e migliorare o iniziare la tecnica del lan-cio con la coda di topo; molto interesse ha suscitato il Tenkara, il-lustrata da Alberto Salvini, grande esperto e promotore infaticabi-le di questa tecnica. Molto interessanti anche i minicorsi di mon-taggio di canne in bamboo e in grafite, tenuti dall’IBRA per i primie da Angelo Rosorani per i secondi. Rosorani ha anche organizza-to magistralmente i minicorsi di costruzione di mosche artificiali,mostrando la tecnica ‘parachute in asola Rosorani’, che ha incan-tato i molti presenti. Da citare i minicorsi di lancio a una e due ma-ni con code pesanti, tenuti grazie all’intervento al SIM Fly Festivaldi lanciatori del calibro di Stevie Munn e Glenda Powell. StevieMunn è un membro della Hardy Greys Pro Team ed è un qualifica-to istruttore APGAI Advanced Professional Game Angling Instruc-tor per il lancio e il fly tying con APGAI-Ireland e APGAI-UK. Stevieè stato una guida professionale per molti anni di pesca di browntrout e salmoni, ma anche di altre specie di pesci e ama la pesca amosca in mare. Glenda Powell è la più qualificata istruttrice fem-minile di pesca a mosca al salmone nel mondo al di fuori degli Sta-ti Uniti ed è campionessa della Emerald World Masters Ladies Sal-mon Distance. Insegna tecnica di pesca a mosca su salmoni e tro-te in tutte le sue forme. Si rivolge a principianti ed esperti con leforme più avanzate di speycasting.

La sera di sabato 20 giugno è stato assegnato il premio per ilClaudio D’Angelo Award, consistente in una scultura realizzataper l’occasione dal maestro toscano Alberto Coppini e destinata almigliore fly tier italiano e straniero dell’anno. Il premio è stato isti-tuito per ricordare un caro amico della pesca a mosca italiana, unfly tier d’eccezione, fondatore della Scuola Italiana di pesca a mo-sca, apprezzato sia in Italia che all’estero, che ci ha lasciati prema-turamente nel 2010. Quest’anno sono stati premiati il marchigia-no Angelo Rosorani e lo spagnolo Andres Touceda.Per «L’arte della pesca … la pesca nell’arte», manifestazione arti-stica curata dal grande maestro Lino Alviani, il pittore statuniten-se Vito DeVito ha esposto i lavori con cui si fa interprete della pe-sca a mosca e dell’ambiente acquatico in generale. Gli studentidell’istituto comprensivo di Castel di Sangro, accompagnati dalladocente Maria Mapelli, hanno donato al Museo della pesca a mo-sca di Castel di Sangro un book formato da loro disegni e dipintisu questo sport e sull’ambiente fluviale, partecipando poi a un la-boratorio artistico sulla tecnica della resina tenuto dall’artista pe-scarese Manuelita Iannetti.È stato inoltre firmato a Castel di Sangro l’impegno a costituire ilprimo Comprensorio «Fly Fishing Roads». Molte le associazionifirmatarie. Inizierà così dall’Abruzzo e dal Molise il primo atto con-creto con cui gli operatori del territorio renderanno agevoli e ac-coglienti tutti i fiumi d’Italia individuati dal progetto «Le vie dellapesca a mosca», lanciato nel 2013 dall’associazione SIM, ScuolaItaliana di pesca a mosca. «Il vero senso della promozione di unterritorio non risiede in un solo tratto di fiume, ma lungo il suo in-tero percorso – ha spiegato Osvaldo Galizia, presidente pescaresedella SIM – Il Comprensorio “Fly Fishing” è un’aggregazione volon-taria, in cui le realtà protagoniste mantengono la loro autonomianelle rispettive aree:una vera e propria retedi persone, che credonoche questo sport am-bientalista possa aiutarea rilanciare l’economiainterna e arginare lospopolamento delle areemontane e pedemonta-ne». Per l’occasione èstato presentato ai pe-scatori a mosca il trattono kil l SIM del FiumeSangro, in località Mas-serie di Cristo in provin-cia di Isernia, gestitodalla SIM.

notizie

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Il consiglio direttivo SIM, infine, ha nominato soci onorari i se-guenti personaggi: Lino Alviani, Alberto Calzolari, Rodolfo Catta-neo, Giorgio Cavatorti, Alberto Coppini, Giuliano Pallotta, FaustoSpadaccini. Per informazioni www.simfly.it; [email protected].

premiato l’allargamento della community di cartografia

INSIGHT GENESIS CHALLENGE 2015GOFREE, brand digitale di Navico, leader mondiale nella tecnolo-gia marittima con i marchi Lowrance, Simrad, Simrad PRO, GOFREEe B&G, ha dato il via alla competizione «Insight Genesis Challen-ge», dedicata a tutti gli appassionati di pesca e nautica. La sfidapremierà chi tra i partecipanti riuscirà a creare mappe cartografi-che registrando più acri possibili di laghi, acque interne e costieredurante la navigazione.Insight Genesis è uno strumento GoFree basato su cloud sempliceda utilizzare, che consente ai naviganti di creare un account onli-ne gratuito, caricare le registrazioni sonar su display multifunzio-ne Simrad & Lowrance e scaricare carte di curve di livello persona-lizzate. La community di cartografia online consente agli utenti dicreare e archiviare un numero illimitato di mappe cartografiche,personalizzabili e regolabili con curve di livello ad alta risoluzione,ombreggiature per le variazioni di profondità, compensazioni diprofondità automatiche e manuali, note, tag e waypoint. Gli iscritti Free o Premium possono partecipare alla competizioneInsight Genesis Challenge e creare facilmente carte e registrazio-ni durante la navigazione o una battuta di pesca.Una volta terminato, è sufficiente accedere alla competizionesu www.insightgenesischallenge.com, caricare i dati registrati ecogliere così l ’opportunità di vincere il nuovo chartplot-ter/fishfinder multifunzione Lowrance HDS Gen3 da 7”, oltre apremi mensili. Per chi fosse nuovo a questo tipo di cartografia eutilizzo di dati, Insight Genesis è uno strumento semplice e intui-tivo basato su Web, che fornisce dati utili a identificare aree dipesca cruciali attraverso la composizione del fondale e la carto-grafia della vegetazione. Una vera novità nel settore. Il sistemacartografico di Insight Genesis offre agli appassionati di pescaquella marcia in più per catturare i pesci migliori e più grandi, tut-to nel minor tempo possibile.«Siamo entusiasti di lanciare la sfida Insight Genesis Challengeper il 2015 e contribuire così a tracciare ancora più acri di acquecostiere, laghi e corsi d’acqua che si andranno ad aggiungere ai

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milioni già riportati dagli utenti online» ha dichiarato Simon Con-der, Director of Marketing di Navico, che ha aggiunto: «registrarsionline è semplice, così come registrare i log sonar mentre si navi-ga, caricarli sul sito Web di Insight Genesis e accedere gratuita-mente alle migliori carte sonar in assoluto. Dopodiché, si ha anchela possibilità di vincere uno dei nostri fantastici premi».Per partecipare al concorso, è necessario visitare la paginawww.insightgenesischallenge.com, completare il modulo di iscri-zione, creare un account Insight Genesis o utilizzarne uno esi-

stente, usare un’unità Low-rance o Simrad compatibileper raccogliere i dati, registra-re i log sonar su una schedaSD e caricare i dati raccolti co-me ‘Pubblici’. Dai dati presentisulla scheda SD viene creataautomaticamente una cartapersonalizzata condivisibilecon la community online di In-

sight Genesis. Alla fine, l’utente che ha caricato il maggior numerodi acri pubblici durante il mese si aggiudicherà la vittoria. Per ulte-riori informazioni: www.lapescaspinningnews.it/crea-le-tue-map-pe-pesca-e-vinci-con-insight-genesis-challengee/

una piattaforma web ricca di contenuti

WWW.VINCENZOMUSCOLO.COMwww.vincenzomuscolo.com è la piattaforma sulla quale Vincenzopubblica tutto ciò che riguarda il suo mondo lavorativo e la suapassione.�L’obiettivo è quello di offrire a tutti i pescatori sportivie agli appassionati una sorta di portale facilmente fruibile, ricco disvariati contenuti fra i quali navigare facilmente, attingendo no-zioni riguardanti i prodotti che utilizza, le aziende con le quali col-labora, i viaggi, le avventure e le esperienze di pesca. Il sito è co-stantemente aggiornato con contenuti semplici e veloci, video,report e novità. Buona navigazione.

le novità per il bimestre

PESCA (SKY CANALE 236)A partire da venerdì 21 agosto dalle 22.00 Pesca (Sky canale236) presenta «Bass Zone». Si tratta della quinta stagione dellafortunata trasmissione in cui Max Mughini e Ivana Mayeska porta-no gli spettatori in giro per le acque d’Italia a caccia di bass traospiti, insegnamenti tecnici e molto divertimento. Diverse avven-ture caratterizzeranno gli episodi di questa serie: da una gara incui vedremo come si comporta il bassman in competizione a un’e-sperienza in cava col belly boat; dalla ‘lezione’ in cui Max Mughiniillustra varianti di presentazioni e inneschi pescando a galla infondali fino a 10 m, fino alla visita al club toscano Bass Strike col-locato su una diga, e a un’esperienza incredibile in Sicilia sul ritro-vato invaso della Rosamarina. Per chiudere, ci troveremo sull’Ad-da per documentare l’ottima gestione di un tratto del fiume in cuile istituzioni e i club stanno cercando di tutelare un territoriosplendido e unico.Venerdì 7 agosto alle 21.00 comincia poi la serie «A pesca per ilmondo». Cosa ottieni quando dai a una coppia di australiani unpassaporto, una canna da pesca e la possibilità di seguire la loropassione per la pesca in alcune delle destinazioni più spettacolarial mondo? Caos e avventura, ecco cosa si ottiene! Grossi pesci,viaggi e destinazioni straordinarie: sia che i pesci abbocchino o me-no, i conduttori Nick Duigan e Andrew Hart trovano sempre il mododi divertirsi nel pescare. Passeremo dalla pesca ai coccodrilli in unapalude in Australia fino all’essere condotti in giro per la Gran Bre-tagna in una Rolls Royce, transiteremo per le acque blu cobaltodella barriera corallina delle Fiji, dove si trova una straordinariaostrica verde, per arrivare all’isola di Melville, dove la pesca è riccacome lo era 100 anni fa. «A pesca per il mondo» porta lo spettato-re in giro per il Pianeta, ma soprattutto attraverso i tanti modi diintendere e interpretare l’antica e affascinante arte della pesca.Proseguono inoltre in agosto gli episodi delle serie partite a lu-glio, fra le quali «Street fishers», il format ideato da Matteo Tem-prendola e Daniele Vinci, e «Serata doc».

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notizieal Lago di Bolsena, 3-5 luglio

CAMPIONATO ITALIANO FIPSASBASS FISHING 2015

CATEGORIA MOTORE A SCOPPIOSotto la feroce canicola, sopra al ‘vulcanico’ lago di Bolsena, 33coppie di bassangler, sulle loro wrappatissime (ma non tutte…)bassboat, hanno orgogliosamente messo a nudo le loro capacitàalieutiche per tre durissimi giorni dal 3 al 5 luglio. E in questo sce-nario di calura infernale c’è voluta veramente molta passione perresistere 24 ore (non consecutive, ovviamente) in pesca cercandoin tutti i modi di mettere nel live-well cinque pesci migliori deglialtri. Bravi tutti i partecipanti, quindi, che potranno dire, a prescin-dere dalla classifica finale, di esserci stati.Detto questo, il Campionato 2015 ha consacrato una coppia di ra-gazzi che da diversi anni stazionano nelle parti alte delle classifi-che dei tournament italiani: Nicola Minaldoni e Luca Della Ciana.Sempre agguerritissimi e concentrati, specialisti di Bolsena, han-no pescato senza sbagliare una mossa, totalizzando un primo, unsecondo e ancora un primo. 22,050 kg in totale e una media dipesata di circa 7,330 kg al giorno: praticamente imbattibili!Sul secondo gradino del podio i Campioni Italiani uscenti AlessioTelese e Samuele Ferroni (già Campioni del Mondo a Squadre aBolsena nel 2011), che non hanno mai mollato, contendendo a Mi-naldoni-Della Ciana la testa della classifica. Hanno totalizzato duesecondi posti e un quinto, con 20,840 kg. Terzi classificati i roma-ni Tonino Bandinelli e Andrea Rezzi, anche loro grandi esperti diBolsena, con un nono posto e due terzi e 19,720 kg in totale.Complimenti a tutto il podio, quindi, per la grande prestazione chehanno saputo fornire nonostante il caldo e i pesci generalmenteapatici. Vale la pena segnalare anche i quarti classificati: FrancoMancini e Vincenzo Battaglia, una garanzia di rendimento perquesto campo gara che conoscono bene. E anche la quinta coppiaclassificata, formata da Marco Pasquini e Alessio Belella, nuovi aivertici delle classifiche, ma che hanno sfoggiato una gran bellaprova nelle acque di casa.Il lago di Bolsena, nonostante i tanti problemi che ancora lo avvol-gono, non è stato avaro di catture, anche se non sempre è statofacile bucare i pesci migliori. Tante comunque le ‘scuoline’ di bas-setti che fanno ben sperare per il futuro. Non c’è stata una solatecnica vincente: qualcuno ha trovato pesci di taglia in profondità,altri in acqua bassissima, certamente il caldo ha costretto tutti apescare con molta pazienza e spirito di sacrificio. L’organizzazionedella gara, curata per la prima volta dal Club di Narni, Bassrecon, eintensamente coordinata dal giudice FIPAS Giuliano Morgantini,ha reso l’evento degno di un Campionato Nazionale. Non dimenti-cando l’importanza delle miss in premiazione per la gioia dei vinci-tori e di tutti i partecipanti. Un mio particolare plauso a MarcoTrippanera del Bassrecon per l’ottima organizzazione e agli amiciMauro Cassani ed Emanuele Turato per i due big realizzati nel se-condo e terzo giorno d gara.La formula di questo torneo, in tre giorni consecutivi, seppur affa-scinante e durissima, forse non rispecchia però le caratteristichedi un vero e proprio campionato. Per l’anno prossimo è allo studiouna formula che preveda due gare selettive prima di una finale, alfine di aumentare il tasso tecnico ed esaltare maggiormente leperformance dei concorrenti. (Michele Fanfani)

BASSFISHING

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è nata ad Udine

PRIMA SEZIONE PROVINCIALE SCIIN FRIULI

Lo Spinning Club Italia, ormai si sa, vanta una notevole quantità disezioni sul territorio nazionale e sembra essere in continuaespansione. Anche in Friuli finalmente si è formata la prima sezio-ne provinciale. A dicembre 2014 è infatti nata la sezione di Udine,a dimostrazione del buon lavoro svolto dall’associazione sul restodel territorio nazionale. Il Friuli presenta una gestione delle acquee delle attività piscatorie diversa rispetto alle altre regioni, essen-done incaricato l’Ente Tutela Pesca, un ente regionale adibitoesclusivamente alla gestione di queste attività. Il gruppo di giova-ni tesserati con la neonata sezione dello SCI è in continua crescitae ha le idee chiare sul perché in una regione così ricca di acque edi qualità ittica ci sia stata la necessità di aggiungere una nuovaassociazione al lungo elenco di quelle già presenti sul territorio.L’idea di fondo è quella di fungere da legante tra le diverse realtàe le diverse associazioni e raccogliere le voci dei numerosi pesca-tori sportivi in un’unica grande voce per poter proporre soluzionicostruttive e spingere collaborazioni forti e durature. Il primo pas-so che l’associazione ha voluto affrontare è stato quello di allac-ciare rapporti costruttivi con associazioni di pesca non per forzavotate alla sola tecnica dello spinning, come carpisti e moschisti,categorie di pescatori apparentemente molto diverse ma in realtàfortemente accomunati dal rispetto del pesce e dall’amore e lasalvaguardia delle acque. La sezione dello SCI di Udine ha giàmosso i primi passi costruttivi, proponendo delle varianti sul rego-lamento di pesca attualmente valido nella regione, come la tuteladel luccio su tutte le acque friulane e l’ampliamento dei tratti nokill presenti nella regione. Insomma, seppur non conti ancora unaquantità enorme di iscritti, la giovane sezione sta dando dimo-strazione di voler mettersi in prima linea per migliorare e tutelarela situazione delle acque friulane. Per informazioni potete consul-tare la pagina Facebook: Spinning Club Italia sez. Udine.

i pesci più grossi dell’anno sociale

CACCIA AL RECORDCome ogni anno si è conclusa la Caccia al Record, concorso socialedello Spinning Club Italia, che vede come protagonisti i soci e le

loro catture. Vince il socio che prende il pesce più grosso nell’annosociale in corso. Qui di seguito la classifica con i pesci, i nomi deivincitori e la sezione di appartenenza.Aspio Francesco Parise Sezione di LodiBarracuda Mario Narducci Sezione di LodiBlack Bass Mario Frigoli Sezione di LodiCavedano Francesco Parise Sezione di LodiCheppia Enzo De Carlo Sezione di MilanoLuccioperca Mattia Bianchi Sezione di ComoPersico Reale Dario Codino Sezione di RomaTrota Fario Stefano Ferrari Sezione di LodiSiluro Alessandro Maffina Sezione di Lodi

sul Taro

RADUNO ALLA CHEPPIAAnche quest’anno, il 2 giugno, si è svolto l’ormai abituale radunonazionale alla cheppia, location deputata all’incontro il fiume Ta-ro. L’appuntamento è fissato per le 6 vicino al ponte sul fiume,l’arrivo dei gruppi avviene alla spicciolata: chi arriva da più lonta-no, Ravenna, Como, Monza e Brianza, Lodi, chi è arrivato il giornoprima e ha dormito direttamente a San Secondo. Come sempre igruppetti si distribuiscono lungo le rive del fiume; ognuno va nelposto ‘segreto’ dove sicuramente prenderà pesci a raffica... Ef-fettivamente le catture non tardano ad arrivare e lungo l’arginesi comincia a favoleggiare di pesche miracolose e pesci di dimen-sioni epiche. D’altronde è normale, siamo pescatori e il nostrometro di valutazione a volte è un poco alterato...Intanto i gruppi iniziano a incontrarsi, cominciano i primi scambidi battute e i primi consigli: come sempre il raduno è una scusaper conoscere o ritrovare amici, per fare quattro chiacchiere eper stare assieme. La mattinata corre veloce, le catture continua-no con una discreta frequenza e ormai si è fatta l’ora di metterele gambe sotto il tavolo; il gruppone (oltre 30 persone) si ritrovanuovamente, per poi spostarsi al ristorante La Fontana di Sora-gna per gustare torta fritta e affettati, lasagne, roastbeef e ungelatino per smorzare la calura della giornata. Verso le quattro siritorna a casa, stanchi ma felici e con il ricordo di una bella gior-nata di pesca e amicizia, con la speranza di riuscire a presenziareanche il prossimo anno. Menzione particolare per il piccolo Ettore che, pescando le chep-pie, è riuscito a portare a riva un siluro da metro, complimenti!(Marco Beretta)

a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.itnotizie

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a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it

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qquuaannddoo iill mmaarreessii ttiinnggee ddii RROOSSSSII

Nella prima parte di questo articolo cisiamo concentrati sulla scelta dellacanna e del mulinello, per parlare poidi spot e metodica di avvicinamento.Seguiremo qui lo stesso criterio, toc-cando argomenti tecnici, come la scel-ta dell’imbarcazione ideale, nonché di

multifibre, terminali, artificiali, ami e nodi, ma anche pra-tici, come il combattimento con il pesce, la sua ossigena-zione e il rilascio.

il mezzo ideale Parlando di spinning al tonno, non possiamo non soffer-marci anche solo per un momento sul mezzo che per pri-mo ci permette di eseguirlo al meglio: la nostra fidata im-barcazione. Le distanze dalla costa alle quali si effettua l’a-zione di pesca variano da poche miglia fino a raggiungereanche le 25-30, distanza spesso raggiunta in Adriatico,mentre la caratteristica che accomuna tutte le giornate di

seconda parte

FOTO

HEN

RY GILBEY

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4/2015 • MOSCA e SPINNING • 15

DIEGO BEDETTI [[email protected]]

pesca, indipendentemente dalla zona, è data dall’elevatonumero di ore di navigazione: miglia e miglia da macinarein un’unica sessione. Nel considerare le caratteristiche de-gli elementi dell’imbarcazione, occorre dunque valutareattentamente carena, motore e praticità durante l’azionedi pesca e nei vari e continui spostamenti. Che sia barca ogommone poco importa. L’una o l’altra soluzione avrannoi rispettivi vantaggi e svantaggi. Noi focalizzeremo la no-stra attenzione sulla carena, che dovrà possedere ottimedoti marinare, quindi una ‘V’ pronunciata per fendere be-

ne lo specchio d’acqua sia in condizioni buone che conmare formato. Nella parte superiore, in prossimità dellafine dell’opera morta, dovrà possedere un buon angolo a45° per conferire stabilità anche con imbarcazione ferma oa basse velocità; allo stesso tempo, dovrà avere dei buonipattini, in grado di permettere all’acqua di scivolare viabene, garantendo una navigazione asciutta.La misura ideale per un natante mirato allo spinning si ag-gira attorno ai 7 metri (23 piedi): in tal modo, anche ospi-tando quattro persone, permette loro di lanciare contem-poraneamente, con ampi spazi a prua e a poppa in cuimuoversi velocemente e senza impedimenti. Importante èovviamente anche la disposizione di attrezzatura e canne:il mezzo deve essere ben organizzato con portacanne fissi,che permettano di non avere ingombri durante i velocispostamenti e in fase di lancio. Le motorizzazioni daprendere in considerazione sono quelle caratterizzate daun ottimo rapporto potenza/consumi, per cui sono consi-gliabili quelle che vanno dai 100 ai 150 CV. Un mezzo su-periore ai 7 m avrà sicuramente ottimi spazi, ma richie-derà motorizzazioni maggiorate, quindi consumi elevati,o ancor peggio degli entrobordo, che risultano essere piùrumorosi e quindi poco in sintonia con il nostro intento:l’avvicinamento silenzioso alla mangianza.

uno sguardo alla lenzaCome per le tecniche in verticale, anche nello spinning altonno rosso occorre caricare in bobina del multifibre, inquanto possiede un rapporto diametro/carico di rotturamolto più vantaggioso rispetto al nylon e non ha elasti-cità, cosa che comprometterebbe il nuoto degli artificiali eridurrebbe in fase di ferrata le possibilità di allamata. Ilmercato offre un’ampia gamma di multifibre più o menomorbidi, con più o meno filati all’interno: sono caratteri-stiche di cui tener conto, perché una treccia troppo rigidao di bassa qualità potrebbe creare fastidiosi nodi, con ilconseguente rischio di perdere il lancio al momento giu-sto o ancor peggio rompere la lenza dopo l’allamata, conconseguente perdita del pesce. Normalmente, parlando dimultifibre non consideriamo il loro diametro, che risulta

Un natante Polaris, dotato di una carena che permettedi fendere bene le onde senza perdere in stabilità.

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Questo articolo è dedicato alla pesca aspinning nei torrenti, specie di monta-gna, nel periodo estivo e ha l’intento difornire alcune nozioni fondamentali aquei pescatori, giovani e meno giovani,che non si sono ancora formati un’espe-rienza sufficiente in questi ambienti o

che magari li devono affrontare per la prima volta in occasio-ne di un periodo di vacanze.Inizieremo partendo ‘dall’alto’, ovvero dai ruscelli di altamontagna, luoghi splendidi, spesso non tenuti nella dovutaconsiderazione dai pescatori a spinning, forse per la pocaportata di acqua o per la difficoltà nel raggiungere gli spot.Basta però qualche accorgimento per riuscire a pescare an-che in posti impensabili come i microcorsi d’acqua di monta-gna, caratterizzati da varie formazioni e morfologie, dai qua-

li si sviluppano poi i grandi e poderosi fiumi che scorronoa valle. La tecnica di pesca che va per la maggiore è qui lapesca al tocco, ma imparare ad approcciarli a spinning èsempre fonte di grandi soddisfazioni. L’alimentazione del-la trota nei torrenti di montagna non è molto differenteda quella delle cugine in fiume o in tratti di torrente piùgrossi; l’unico elemento da considerare sta nel fatto che,essendoci poco pesce foraggio, la dieta si indirizza mag-giormente verso animaletti e insetti che vivono in acquaoppure che vi cadono, come i vermi di terra, le friganee oportasassi oppure larve di vari insetti. Pescando a spin-ning sarà dunque necessario imitare il più possibile la veraalimentazione del pesce in quel dato torrente, data la suaestrema diffidenza.Occorre tener presente che nei torrenti di montagna indi-viduare le trote non è così facile come sembra, nonostante

llee ttrroottee

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T2 TRIBE [[email protected]]

la limpidezza dell’acqua, perchéi salmonidi sono veri e proprimaestri del travestimento, dotati di unacapacità di mimetizzazione davvero sorprendente. Dovre-te cercarli in caccia sui giri di acqua, a fianco alle correnti-ne, sotto le cascatelle, alla fine delle buche e sotto le spon-de del torrente, dove aspetteranno qualche insetto damangiare; quanto alle tane, dovrete cercare i sassi che for-mano giri d’acqua oppure, ostacolando la corrente, for-mano zone di acqua calma, mentre nelle cascate più gran-di bisogna lanciare l’artificiale direttamente sotto laschiuma per poi recuperarlo a valle. Da quanto si è detto avrete capito che la pesca più oppor-tuna in questi ambienti è quella con i siliconici, impiegan-do esche che imitino il verme di terra oppure larve di variinsetti e scegliendo quelle di dimensioni più piccole possi-

cherete diferrare il prima possibile, aiu-tati anche dal fatto che le esche piccole vengo-no inghiottite facilmente al primo morso, per essere maga-ri rifiutate in seguito, dopo che ne è stato percepito il sapo-re insolito. Pescando in tratti di torrente di media grandez-za, dove le dimensioni delle trote aumentano un po’, po-trete naturalmente usare anche gomme più grandi.Parlando di esche siliconiche, l’offerta è molto ampia, mavorremmo limitarla un po’ proponendovi un approccio li-ght che prenda in prestito qualche artificiale alla tecnicadel light rock fishing. Citeremo naturalmente esche del

dei torrenti estivi

bile, eventualmente accorciando o rompendo in due artifi-ciali troppi grossi e lunghi. Il vantaggio di pescare con lagomma non è di poco conto, dato il poco spazio che c’è perfar girare ad esempio un cucchiaino: solamente entrandoin acqua la gomma inizia a entrare in azione, per cui, lan-ciando l’esca dove presumete ci sia la tana di una trota, lalascerete adagiare sul fondo per qualche secondo per poiiniziare, senza recuperare col mulinello, un movimento dicimino per far vibrare il più possibile l’artificiale mante-nendolo davanti alla tana, stuzzicando così la fame del pe-sce, che una volta uscito l’afferrerà per portarselo via. Neitorrenti di montagna, infatti, le trote sono molto più diffi-denti rispetto ad altri ambienti a causa del ridotto contattocon l’uomo e con i rumori ‘artificiali’: una volta che usci-ranno per attaccare l’esca, molte volte si limiteranno ad af-ferrarla senza inghiottirla per portarsela nella tana, doveverrà consumata. Se in genere si insegna a lasciar mangiarel’esca al pesce per qualche secondo per poi ferrare, quindi,occorre considerare che tale comportamento va bene inluoghi dove i pesci sono abituati a una grande varietà dialimenti, mangimi compresi; in questi spot, invece, già duesecondi potrebbero essere troppi, dal momento che si ha a

che fare con pesci nati e cresciuti sul posto. Appe-na sentirete il pesce mangiare,

pertanto, cer-

FOTO DI CHRISTOPHER NESELLO

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Avolte, quello che spinge a intraprendereun viaggio di pesca è solo la ricerca di ungrande numero di pesci, oppure di unodi grandi dimensioni. Ma un viaggio,uno vero, diventa tale solo quando, al-zando lo sguardo dall’acqua, gli occhi siriempiono della bellezza dei luoghi che

ci ospitano, lasciando che il nostro spirito entri in contat-to con quella Natura ancestrale di cui spesso parliamosenza capire bene di cosa si tratti. E se la bellezza risiedein ogni cosa e in ogni luogo, è sicuramente più facile co-glierla in quelle parti di mondo verso cui sviluppiamo, pa-rafrasando Goethe, spiritualità elettive. Per me l’Islanda èuno di questi luoghi.

LLoo ssppiirriittoo

Il ritorno nella terra del ghiaccio e del fuoco di cui vi rac-conterò, per una volta, non fu deciso per percorrere unodei blasonati fiumi alla ricerca del Re salmone. OrazioGatti aveva cominciato quasi un anno prima a raccontar-mi di un lago chiamato Thingvallavatn in cui i suoi amiciislandesi andavano, durante maggio, a pescare a moscadelle trote fario enormi. Fantasticando su un viaggio nonancora pianificato, cominciai a leggere del più grandespecchio d’acqua dell’isola, scoprendo che nasceva pro-prio lungo la faglia che separa la placca continentale eu-roasiatica da quella americana. Sono sempre stato convin-to che in natura non esistano coincidenze e l’energia chedoveva scaturire in un luogo simile non poteva che dar vi-ta a qualcosa di unico.

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Arrivammo sul lago alla metà di maggio, agli albori dell’e-state nordica, ma con una stagione estremamente in ri-tardo. Il primo mattino in cui vidi quelle acque ero avvol-to da un freddo pungente, che un implacabile vento spin-geva fin dentro le ossa. Guardai tutta quell’acqua, poiguardai il mio streamer su amo del 2. Sembrava così gran-de quando era sul morsetto ed ora appariva così insignifi-cante! Un lungo brivido mi percorse. Sapevo che quantostava per accadere era semplicemente un atto di fede.Avrei potuto lanciare una sola volta oppure migliaia, mala sola cosa che mi avrebbe potuto portare alla cattura diuno dei giganti che nuotavano tra quelle cristalline acqueera un’inflessibile fiducia nella mia piccola mosca e nellabenevolenza degli Antichi Dei che sentivo così vicini inquel luogo. Gunnar, la mia guida, un uomo gigantesco con un visobuono e confortante, mi spiegò che maggio è il mese incui le trote, percependo l’inversione termica dell’acqua, siavvicinano a riva e sono quindi più facilmente catturabili.Forse anche per questo il governo islandese ha deciso ditutelarle permettendo la sola pesca a mosca in tale perio-do. Resta il fatto che, come ogni buon frequentatore di la-ghi sa, le trote in acque ferme non hanno la tana in unluogo preciso, ma si spostano continuamente alla ricercadi cibo. La conoscenza dei territori preferiti di caccia di-venta quindi essenziale in questi stranianti ambienti. Ilprimo di questi era racchiuso lungo un tratto privato dicosta ove l’accesso, oltre alla normale licenza della regio-ne, richiede un ulteriore permesso molto ambito e limita-to nei numeri. Si tratta di una corta spiaggia, all’apparen-za non dissimile da tante altre che si incontrano lungo lastrada che costeggia il lato ovest del Thingvallavatn. Ma apoco più di una decina di metri da riva due piccoli geyser

BORIS M. SALNICOFF [[email protected]]FOTO DI BORIS M. SALNICOFF E LUCA DAL LAGO

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ARMANDO QUAZZO [[email protected]]

«Datemi una leva e un punto d’ap-poggio e solleverò il mondo» so-steneva Archimede. La fisica ap-plicata alla pesca a mosca non èmolto differente e il metodo dilancio dell’irlandese Robert Gil-lespie non è distante dalle intui-

zioni dell’inventore siracusano, implicando l’utilizzo diuna leva elastica e di un fulcro. Ma andiamo con ordine.Robert è un noto istruttore di lancio irlandese che vive elavora nel nord-ovest dell’isola verde, nell’area del qua-drante idrico del fiume Moy, da sempre riconosciuto co-me il più prolifico fiume da salmoni di tutta l’Irlanda. Conumiltà e caparbietà irlandese ha appreso la tecnica di lan-cio con canna a due mani dai migliori lanciatori europei,partecipando a lezioni e seminari in giro per il mondo. Haassistito alle lezioni dello scozzese Alastair Gowans, di Ja-mes Chalmers (più volte campione del mondo di lancio),di Peter Anderson, di Andrew Toft, di Ruairi Costello, diAlan Maughan e dell’americano Al Buhr; ha appreso diret-tamente dalle scarne istruzioni di Goran Andersson la tec-nica underhand, l’ha perfezionata grazie al nuovo stile delfinlandese Antti Guttorm e si è confrontato con i miglioridurante le innumerevoli sessioni di lancio tecnico e lecompetizioni, conquistando alcuni titoli con ragguarde-voli distanze, sia con la canna a mano singola, sia conquella a mano doppia. Ha pure conseguito un numero si-gnificativo di brevetti internazionalmente riconosciuti perl’insegnamento ed è uno dei pochi lanciatori ad essere sta-to in grado di passare tutti e tre i livelli della scuola di lan-cio FFF in un’unica sessione.Il lancio con la canna a due mani può risultare ostico perchi imbraccia questo potente attrezzo solo una volta ognitanto per tentare il salmone atlantico: il coordinamentofra le due mani, la torsione del corpo e la necessità dimantenere complanari le traiettorie sono tutti movimentiche possono far desistere anche il più testardo dei pesca-tori. In realtà, non stiamo parlando di fisica quantica o diingegneria spaziale, ma solo di alcuni movimenti da ap-prendere, memorizzare a livello muscolare e integrare inun unico fluido movimento. Una volta appreso il lanciospey singolo (effettuato sia con la mano destra, sia con lasinistra), tutti gli altri stili di lancio con la canna a duemani risulteranno semplici da effettuare. Lungi dal voleresaurire un argomento che non potrebbe essere contenu-to in un libro, ecco alcune ‘pillole’ di Robert che aiuteran-no a migliorare la vostra tecnica.

la base del lanciocon la canna a due maniTre sono i pilastri su cui si fonda ogni tecnica di lancio adue mani.1. La punta della canna, nella sua rotazione all’indietro,non deve sorpassare la posizione del lanciatore. Questoprimo principio è facilmente comprensibile in quantovuole evitare che nel lancio in avanti la coda vada a colli-dere con la schiena del lanciatore.

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PREMIO ANNUALE: MORSETTO KAIMAN STONFOMorsetto a chiusura rapida dell’amo: è sufficiente tirare la leva per aprire la pinza, posizionare l'amo e ri-lasciare la leva senza effettuare alcuna regolazione. Le pinze sono costruite in acciaio speciale, tempera-te e con un profilo sapientemente sagomato per consentire un più agevole montaggio quando si usanoami di piccola dimensione. Una sottile fresatura a raggio, realizzata all’interno su una delle due metà inprossimità della punta, consente di chiudere solidamente anche ami di grandi dimensioni, consentendol’utilizzo di una vastissima varietà di misure, dai piccolissimi ami del 26/28 ai grandi ami da mare del5/0. Il cilindro porta-pinza è montato su cuscinetti di precisione e può ruotare sul proprio asse, sia libe-ramente, sia in una posizione ortogonale stabilita, sia frizionato nei 360°. Una vite di regolazione postanella parte superiore del porta-cilindro consente il controllo delle rotazioni. Può essere utilizzato sia dadestri che da mancini grazie a una semplice regolazione. Ulteriori informazioni su www.stonfo.com.

Il materiale del prossimo numeroè il cul de canard.

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Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, graziealla tecnica costruttiva che riesce a combinare duedifferenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hy-per Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad al-ta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e pro-gettate per la moderna pesca con le esche artificia-li. Ogni modello ha caratteristiche specifiche pertecnica e tipo di artificiale.

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show room

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switch e a due mani

REDINGTON PROSPECTORCanne switch e a due mani ad azione moderata con riserva di po-tenza, per lanciare grosse mosche o streamer pesanti. Le switchsi usano per lanciare streamer o ninfoni, per trote, salmoni osteelhead. Disponibili anche dalla lenza 4 e 5 per tutti i fiumi eu-ropei. Una delicatezza a due mani. Marchio Redington, di proprietàSage. Ecco le caratteristiche:• canne all water ad azione moderata e riserva di potenza;• costruzione in Red Core technology 54 e 42 milioni di moduli

per maggiore robustezza e tenuta;• manici in sughero di altissima qualità e top in materiale compo-

sito;• portamulinello in alluminio anodizzato nero;• puntini segna allineamenti su tutti i pezzi;• portacanne in tessuto nero e tubo in cordura.• garanzia a vita incondizionata Redington by Sage.Prezzo: 399€Disponibili da Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590,www.garueshop.com, www.garue.it, [email protected].

una nuova canna della Heron

PRO ACTIVE FUNE KISUPresentiamo in questo numero la nuova canna Pro Active FuneKisu di casa Heron, marchio distribuito dalla torinese Carson. Sitratta di un attrezzo nato per il light rock fishing, ma che ben siadatta all’uso di siliconici anche di dimensioni generose, sino ai 5”.Testata a lungo sia in freshwater, in particolar modo nella trotatorrente e nel bass fishing, sia in saltwater nello specifico nel li-ght rock fishing, sia mebaru game, alla ricerca dello scorfano o di

altri pesci di fondo, sia aji game,tipologia di pesca mirata alla ri-cerca di pesci di galla, non ha maideluso le aspettative. Sono stateeffettuate anche delle battute dispinning ultralight in saltwaterdedicate alla spigola con esitifantastici. L’abbiamo impiegataabbinata mulinelli – Carson o Te-ben – da una taglia 800 a unmassimo di 2000-2500 a secon-da della tipologia di pesca prati-cata. È munita di una vetta dalla

sensibilità eccellente, in car-bonio pieno, di colore biancoe con legature degli anelli dicolore arancio per facilitarel’angler nel notare anche lepiù piccole tocche, soprattut-to in ore notturne. La canna èin due sezioni, con azione dipunta progressiva, ha unalunghezza di 2.30 m, peso di120 g, fusto in carbonio altomodulo, buona riserva di po-tenza, ed è dotata di anelli in

Ts Titanium Oxide, innesto put-in, placca a vite, grammatura ge-stibile 0-10 g (ma esalta le sue caratteristiche tra 1 e 7 g).Per ulteriori informazioni : Carson, tel . 011/4501668,www.strikepro.it, www.carson.it, [email protected]

in tre sezioni, per le tecniche di lancio veloce

POZZOLINI TRT 376 7’6” #3-4La Pozzolini Fly Fishing, dopo due anni di sviluppo e test, presentauna nuova canna in tre sezioni destinata alle tecniche di lancio ve-loce. La nuova TRT 376 7’6” #3-4 utilizza la collaudata tecnologiaUCT (Ultralight Composite Technology), con la quale vengono co-struite le canne in quattro pezzi della serie TC4, con composito ingrafite alto modulo a ridotto contenuto di resine termoplastiche di

ultima generazione, ingrado di garantire gran-de leggerezza, elevatis-sime prestazioni e laproverbiale affidabilità

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delle canne Pozzolini. L’azione progressiva rapida, con una mag-giore rigidità rispetto alla serie ICT3, è stata studiata per chi desi-dera un attrezzo rapido e preciso in grado di sopportare, senza ce-dimenti, alte velocità ed eventuali eccessi di spinta. Eleganti e raf-finate finiture artigianali con l’abituale ampia scelta di impugnatu-re in sughero extra quality, portamulinelli in radica di tuya, fustodi color castagno con legature in tinta, anelli monopiede gun-smoke, fodero e tubo ricoperto in cordura con finiture in pelle. Ga-ranzia incondizionata 10 anni e prezzo di lancio di 298 euro.Per maggiori informazioni: Pozzolini Fly Fishing by A. Pozzolini,Via Trento 2a, 25014 Castenedolo, tel./fax 030/2131002, mobil+39.3346317910, www.pozzolinifly.com, [email protected].

con tecnologia Magsealed

DAIWA INFINITY-QAPer tutti gli amanti dei mulinelli Daiwa, la parola Infinity rappre-senta qualcosa di speciale, un nome che indica la congiunzioneperfetta tra design e tecnologia made in Japan. Ed è così che sipresenta il nuovo Infinity-QA: ricco dei punti di forza che nel tem-po lo hanno reso unico, mantenendo inalterate le caratteristichedi grande fluidità, leggerezza e affidabilità a cui ci siamo abituati

in questi anni. Il corpo in alluminio Hard Bodyzracchiude al suo interno una mec-

canica perfetta, fruttodi un lavoro accurato

di microingegneria nelquale oggi il sistema Digigear ri-

duce al minimo le tolleranze tra leparti meccaniche, regalando il pia-

cere di una fluidità ‘morbida’ e si-lenziosa. Il nuovo Infinity-QA si

completa poi con la tecnologiaMagsealed posta sotto il ro-

tore, a protezione delle par-ti meccaniche dagli agentiesterni come acqua, sal-sedine e pulviscolo, per-mettendo così un utiliz-zo in piena sicurezza esenza preoccupazionianche nelle condizionipiù estreme.

Ho avuto modo di ap-prezzare tutte queste ca-

ratteristiche in occasione di un

recente viaggio ai tropici, dove ho destinato questo mulinello allapesca nelle flat, alla ricerca silenziosa e attenta dei bonefish. Nonè una pesca facile: bisogna anticipare i movimenti del predatore ele sue cacciate; per farlo è indispensabile poter lanciare lontano econ grande precisione perché spesso si ha solo un lancio a dispo-sizione. L’utilizzo di fili sottili è quasi una regola per arrivare aconseguire l’ambita cattura e a tal fine occorrono mulinelli dotatidi frizioni performanti e microregolabili. Le frizioni degli Infinity-QA sono le Ultimate Tournament Drag, uno dei punti forti di que-sti mulinelli, e mi hanno sicuramente aiutato non poco nel portarediversi bonefish in barca utilizzando un leader di 0.25 mm.Dedicato al mondo dello spinning freshwater e saltwater, l’Infi-nity-QA è disponibile in due misure, 2500 e 3000:

modello capacità rapporto cuscinetti pesobobina recupero a sfere

IFQ3000A 0,28 - 220m 4.8:1 (81cm) 5 + 3CRBB 285 gIFQ2500A 0,25 - 210m 4.8:1 (72cm) 5 + 3CRBB 250 g

Per ulteriori informazioni: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, [email protected]. (Vincenzo Muscolo)

saltwater quality braided line

R.E.A.L. PE 4PLY INSHORET.O.W. è sempre attenta alle richieste dei suoi ruvidi ed esigentifan. Da tempo gli angler marittimi richiedevano un prodotto diqualità specifico per le tecniche di lurefishing SW più praticate. Daqui l’idea di proporre una nuova treccia specifica per la pesca dispigola, serra, barracuda e leccia, ma che non disdegnasse nean-che la pesca sulle mangianze. T.O.W. R.E.A.L. PE 4PLY INSHORE èla nuovissima treccia che debutta quest’anno, dopo svariati test emesse a punto, coadiuvati comesempre dall’esperienza dellaBF Syndicate e della T2Tribe SW Division. Co-lore bianco neutro,con quattro fili nel-la sua composi-zione per garan-tire ottima tenu-ta al nodo e allesollecitazioni.In abbinamentocon il T.O.W. Bas-scast FC (sì losappiamo, c’è scrit-

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to Bass, ma qualcuno ci vieta di usarlo come filo da terminale?)avremo una combinazione incredibile per combattere tutti i preda-tori marini che scorrazzano nel sottocosta. Bobine da 200 m equattro diametri proposti, con l’ormai tradizionale ‘Parallel Spoo-ling’ system per un miglior imbobinamento, che i vostri mulinelliapprezzeranno non poco.Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boc-caleone, 44011 Argenta (FE) , tel . 0532/800555,www.t2distribution.com, [email protected].

un monofilo di alta qualità fresh- e saltwater

NEW MOLIX FLUORO COATEDUltimissima novità Molix nel settoredei monofili è un nuovo Fluoro Coa-ted qualità Super Premium, svilup-pato e prodotto in Giappone, un fiload altissime prestazioni realizzatoutilizzando le ultime tecnologie e imigliori materiali disponibili, che sipresta ad essere utilizzato in moltis-sime tipologie di pesca, sia fresh chesaltwater senza differenza alcuna.La colorazione è clear, con un indicedi rifrazione bassissimo che lo rendeinvisibile anche in condizioni di ac-qua particolarmente limpida. Al tattoè gradevole, liscio, setoso, con unabuona pastosità che permette di

realizzare nodi ben chiusi e compatti, sia su esche o moschettoniche di giunzione con un altro monofilo o trecciato. Si tratta di unfilo molto tenace, con alti carichi di rottura in relazione al diame-tro. Ottima la resistenza all’abrasione, che ne permette l’utilizzoanche in condizioni di pesca gravose in ambienti proibitivi cometorrenti montani, cover molto fitte e intricate, scogliere marine,tutte situazioni potenzialmente abrasive nelle quali la resistenzaè fondamentale e permette di avere una vita più lunga del mono-filo stesso. Assenza totale di memoria meccanica e allungamentocontrollato: queste caratteristiche molto importanti ne aumenta-no la versatilità, destinandolo oltre che ai classici utilizzi da lea-der, anche ad essere utilizzato direttamente in bobina, evitando iclassici problemi di imparruccamento. Disponibile in bobine da150 m, dal 4 al 20 lbs. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel.051/887919, www.molixfishing.com.

né jig né lipless, con un affondamento particolare

SEASPIN MURIGULa pesca col jig da casting sta prendendo sempre più piede, soprat-tutto in acqua salata: si va dallo shore jigging alla pesca al tonno,passando per la pesca ai piccoli pelagici di branco, fra i quali sgom-bri, tombarelli, palamite, alletterati. L’evoluzione delle esche si nu-tre di tutte le particolari situazioni nelle quali il pesce non rispondealle insidie ‘tradizionali’. Seaspin conosce bene le abitudini dei pe-sci e ha sviluppato un’esca, il Murigu, pensando proprio alle condi-zioni durante le quali il pesce non vuole un jig tradizionale. Dalpunto di vista costruttivo, non è un jig e non è un lipless. L’animainterna, in lega di piombo, ha il profilo esatto di un’acciuga, per

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avere l’assetto e la fisionomia del pesce foraggio; tale inserto è poiricoperto di plastica dura, cristallina. Si tratta di un accorgimentoche permette di vedere un artificiale piccolo ma di maneggiarneuno più in carne, con affondamento diverso rispetto ai metal jig.Questa è la particolarità: il Murigu rimane orizzontale e scende len-to; permette di restare in pesca più tempo nello strato d’acqua su-perficiale, rimanendo quindi nella strike zone.

I progettisti, Davide Boledi e Alessan-dro Bacchetti, hanno unito i concettidello spinning all’assetto degli strea-mer da fly fishing, che in certe condi-zioni sono l’unica arma a disposizioneper catturare. Hanno provato il Muriguin condizione di pesce rado: pochi pre-datori e tanto foraggio, condizione frale peggiori per il pescatore; lo hannoprovato a fine giornata, con acciughestressate e pesce sazio; lo hanno pro-vato sulle difficili mangianze di krill.L’artificiale cattura in ogni condizione

e ovviamente anche in quelle classiche. Stupisce vedere come ilpesce inghiotta letteralmente l’esca, abbattendo ogni sospetto.Murigu è armato di serie con ami Seaspin Gamu, pesa attorno ai 25g e si lancia come un missile, rimanendo sempre in assetto. Unavolta in acqua, il fine rollio e il fine scodinzolo, accentuato dall’amo,fanno sì che possa essere utilizzato sia in caduta, sia in recupero,sia con piccoli stop and go o leggero jerking. Varia la scelta dei co-

lori: dal color acciuga classico a quellodell’acciuga stressata: quando lo sfre-gamento fra pesce e pesce, nel famo-so ‘pallone’, fa perdere le squametteevidenziando i capillari e rendendorosso ogni pesciolino. E poi baby lam-puga, baby sugarello, krill fluorescen-te, tanto per citarne alcuni. Ancorauna volta Seaspin propone esche dapesca, per pescatori, pensate e pro-

gettate da anglers italiani, nate dalle esigenze sorte sul campo. Citroviamo davanti a una ‘concept lure’ vera e propria. Presto sugliscaffali dei negozi. Per ulteriori informazioni: Utopia Tackle, tel.070/844099, www.utopiatackle.com, www.seaspin.com.

sei nuovi colori per le misure 10 e 12 cm

BF RW MINNOW GOES BIG!Per tutti gli amanti delle forti emozioni, Black Flagg Raw FishingAttitude, in collaborazione con Real Winner, customizza con seinuovi colori la misura da 10 cm per 18 g e la 12 cm per 25 g inversione sinking, adatto ad affrontare le impetuose correnti deifiumi di fondovalle a caccia della trota marmorata da trofeo, maanche ottimo per chi affronta la pesca dell'aspio o dei predatori

dei grandi laghi. Provatelo anche a black bass per avere lanci lun-ghissimi per i pesci che stazionano lontano da riva. E non dimenti-chiamoci di chi invece insidia i predatori marini... Rimangono inva-riate le caratteristiche di tutta la serie BF RW Minnows: occhi mo-nocromatici tridimensionali e ancorette Vanfook Black Nickel diottima affidabilità, pregevole fattura e robustezza impareggiabi-le. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2,Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel . 0532/800555,www.t2distribution.com, [email protected].

9 e 11 cm, cinque combinazioni di colori

DELALANDE SWAT SHADMONTATOArriva finalmente in Italia lo Swat Shad Montato, una delle eschepiù efficaci in commercio per la pesca alla spigola. Il suo principiosi basa principalmente su una testa snodata collegata a un amooffset saltwater, abbinata al celeberrimo Swat Shad di Delalande,marchio che può vantare più di 20 anni di esperienzanella produzione di softbait. Lo snodo dona una mo-vimento impressionante, andando a stimolare l’aggressività ditutti i predatori, d’acqua sia dolce che salata. Negli svariati testsono stati impiegatitutti i ti-pi dir e -

cupero, dalla trainaall’utilizzo in verticale, dal jerking

fino al lancio e al recupero lineare, ottenendo semprerisultati impressionanti. Le taglie disponibili sono 9 e

11 cm, per cinque combinazioni di colori. Per ulterioriinformazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376,www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

slow pitching jig

ZETZ LONG BLATTDurante gli ultimi sviluppi tecnici delle loro nuove esche, i giappo-nesi della ZetZ hanno messo a disposizione dei distributori euro-pei dei loro prodotti alcuni prototipi. Si tratta, fra gli altri, dei co-siddetti Long Blatt, ad esprimere un concetto di esca dal compor-tamento completamente diverso rispetto dalle precedenti, ma inrealtà l’obiettivo voluto e centrato è stato quello di ottenere degliartificiali che potessero restare ancora più a lungo nella ‘strike zo-ne’. Queste esche, infatti, si presentano come delle lunghe lame,piatte da un lato e bombate dall’altro. I prototipi variano dai 110ai 180 g, con lunghezze comprese dai 15 ai 20 cm nelle gramma-ture più avanzate. Anche in questo caso, i jig sono stati armaticon doppio assist e fin dalle prime cale ne è stato possibile appu-rare appieno le potenzialità. Rispetto alle blatte tradizionali, que-

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un must per la pesca del tonno

SMITH MAGNUM SURGERSe si parla di spinning al tonno, si parla di Smith. La Old CaptainS.r.l., importatore ufficiale per l’Italia, ha di sicuro tracciato la rottain questo settore, individuando già svariati anni fa alcuni prodottidi riferimento nell’ambito del catalogo della nota casa giapponesee proponendo al mercato italiano alcuni artificiali cult, quali ilBaby Rumbow e il Dragon Saruna.Tra gli stickbait specifici per lo spinning al tonno, il Magnum Sur-ger sintetizza tutte le proprietà ideali per la massima efficacia nelnostro contesto di pesca: dimensioni ridotte (12 cm), peso idealeper raggiungere agevolmente le mangianze (52 g), armatura pas-sante e incredibile efficacia in acqua. Grazie alla particolare forma

sta tipologia di esca, se po-sta in posizione verticaledurante la fase di cala sullospot, prende più veloce-mente il fondo, mentre haun comportamento comple-tamente diverso nella fasedi discesa, quando viene ri-chiamata da piccoli giri dimulinello. Dalle prove visi-ve fatte sotto lo specchiod’acqua, proprio sotto ri-chiamo dello stesso, si notaun affondamento molto piùlento e attraente, a tuttovantaggio dell’allungamen-to della fase di pesca, so-

prattutto nelle giornate con poco scarroccio o poca attività deipredatori. Occorre ricordare sempre che il nuoto lento dei jig ge-nera un movimento altamente gradito ai predatori di fondo. A ri-prova di quanto detto, lo staff tecnico della ZetZ ha inserito sullearmature dei jig degli octopus in silicone di vari colori e forme, ov-viamente proporzionali all’esca, e dalle prove in pesca effettuatesi è visto che questi ultimi rendono ancora più lenta la fase di di-scesa ampliandone il concetto di rollio sul proprio asse, a tuttovantaggio dei bagliori emessi dal body, con conseguente aumentodella visibilità. In sintesi, con quest’esca, si otterrà un concettoancora più ampio di slow pitching jig.Per ulteriori informazioni: Blue Springs, tel. 0422/634083,www.bluesprings.it, [email protected].

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108 • MOSCA e SPINNING • 4/2015

del corpo e alla perfetta distribuzione del peso, il Magnum Surgerè estremamente efficace in fase di affondamento, durante la qua-le esprime una vibrazione irresistibile ai tonni. Durante il recuperoun marcato movimento wobbling provoca attacchi vigorosi. Forni-to non armato.Per ulteriori informazioni: Old Captain srl, via Varese 47, 21052Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063,www.oldcaptain.it, [email protected].

un nuovo custom worm

BLACK FLAGG BIGG BUTT 3.25”Black Flagg Raw Fishing Attitude, da sempre attenta alle richie-ste dei suoi affezionati e ruvidi clienti, si muove questa volta sul-le taglie. BF Bigg Butt 3.25” è il nuovo custom worm di BlackFlagg realizzato su disegno custom, nato per accontentare princi-palmente tutti gli appassionati frequentatori dei reservoir inver-nali a caccia di trote, ma pensando anche a tutti i coloro che prati-cano il light game (sia FW che SW) e la pesca finesse al black bass.Lo shape dell’esca contempla una testa sottile e una coda piùgrossa (da qui il nome Bigg Butt) per avere un maggiore movi-mento in caduta, che si trasmette in una maggiore quantità di ab-boccate, anche pescando weightless.Tutti gli amanti del finesse fishing, grazie a queste due caratteri-stiche costruttive e all’alto peso specifico, potranno skippare l’ar-tificiale sotto cover di media densità a caccia dei black bass piùsospettosi. La taglia del BF Bigg Butt di 3,25” è studiata tenendoconto di tutte le specie di predatori ai quali è destinato e di tutti irig con i quali può essere montato. Grazie a queste caratteristichecostruttive, dà meglio di sé montato a drop shot e a wacky rig(anche in versione Neko, con un piccolissimo insert in testa), madurante i test è risultato molto valido anche montato su testinapiombata e come trailer per microjig. Disponibile nell’unica tagliadi 3,25” e in undici colorazioni, da quelle tipiche della pesca allatrota e al light saltwater game a quelle più naturali dedicate allaricerca del persico reale o del black bass in acque pulite.Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boc-caleone, 44011 Argenta (FE), tel . 0532/800555,www.t2distribution.com, [email protected].

dotato del sistema intercambiabile del peso

MOLIX SS SHAD 5”SS Shad, ovvero Special Swimming Shad, è la nuova esca realizza-ta da Molix per essere uno shad dalle caratteristiche e dalle pre-stazioni speciali. È realizzato con una particolare mescola moltomorbida per migliorare la sinuosità del movimento naturale confe-rito dalla sottile coda paddle, mescola arricchita con speciali aromiper aumentarne il potere attrattivo. La forma flat è stata ricavatada un attento studio dei flussi idrodinamici per conferire al movi-mento anche strette e irregolari oscillazioni. La novità principaleconsente nel sistema intercambiabile del peso EWC (Easy WeightsChange System), che resta nascosto insieme all’amo all’internodello shad, in un’apposita camera sagomata nel ventre dell’esca.

Con questo semplice e rapido sistema i

vantaggi sono molteplici: ilpiombo così inserito nell’esca non è espo-

sto, mantenendo un aspetto e una consistenza più naturale. Losnodo tra amo e piombo, realizzato tramite l’ausilio di uno splitring, rende il movimento dello shad più naturale senza irrigidirlo econsente al pescatore di utilizzare l’amo che preferisce. La possi-bilità di cambiare il peso rende l’esca più versatile per gli utilizzidesiderati, dalle acque interne al mare, in relazione alla corrente ealla profondità sulla quale si intende pescare. La parte pesante el’amo restano così ben protetti nell’esca e non esposti, evitandospiacevoli incagli.Il piombo così armato, una volta inserito nello shad, viene assicu-rato all’esca tramite un piccolo disco in gomma rigida che permet-terà di lanciare e pescare in totale sicurezza, escludendo il rischioche le due parti si possano separare. Inoltre, la posizione dell’anel-lo in testa ne consente l’utilizzo anche pescando in verticale. Lun-go 5” (14 cm), è disponibile con tre differenti pesi: 7 g (1/4 oz),10,5 g (3/8 oz), 14 g (1/2 oz). Per ulteriori informazioni: Pro Tack-les, tel. 051/887919, www.molixfishing.com. (Vincenzo Muscolo)

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4/2015 • MOSCA e SPINNING • 109

un eccellente lipless in balsa da 4 e 6 cm

PELICAN COLIBRÌIl Colibrì di Pelican è un minnow senza paletta costruito in legnodi balsa, presentato nelle misure di 4 e 6 cm per una grammaturarispettivamente di 4 e 6 g, in 12 varianti di colore per asseconda-re le esigenze di ogni spinningofilo. Dotato di armatura passantein acciaio inox, che lo rende idoneo anche all’uso marino, è verni-

ciato con i migliori prodotti presen-ti sul mercato, con fi-

nitura tra-

spa-r e n t esolida e brillanteper resistere ai morsidei predatori cui è desti-nato. È inoltre dotato di ancorineVMC di provata affidabilità.Grazie alla sua particolare zavorra, il Colibrì è un lipless di superfi-cie e di media profondità; i colori nei quali è proposto lo rendonoadatto alla ricerca dei predatori caratteristici dei bacini lacustridella nostra penisola e non solo: cavedani, persici, trote fario, iri-dee e lacustri. Il movimento studiato da Pelican per questa esca èsinuoso, adatto a lenti e lentissimi recuperi che imitano il pesceforaggio alla perfezione. Se recuperato più velocemente, oltre alavorare più a galla diventa più accattivante e imitativo di un pe-sciolino che tenta la fuga; se lasciato cadere a filo libero, il suosfarfallio, richiamato a scatti e rilasci, ricorda un pesciolino ferito.Vista poi la recente rinascita dei minnow lipless anche in fiumi etorrenti, il Colibrì può rivelarsi l’asso nella manica nelle piccole emedie acque del piano e nei torrenti e riali: andando a trote e ca-vedani capita infatti spesso di trovarsi di fronte a esemplari sma-liziati e restii all’abbocco alle esche classiche ed ecco che il Colibrì,con il suo sfarfallio e il suo nuoto morbido e sinuoso, può risolverela giornata storta. Per maggiori informazioni: Pelican snc, via Pa-subio 34, 36034 Malo (VI), 0445/607518, mobile 328/1494293,338/ 4083623, www.pelican-fishing.com.

per celebrare i 50 anni di attività

NUOVO SITO OLD CAPTAINLa Old Captain Srl celebra i propri 50 anni di attività lanciando unnuovo sito istituzionale. Un rilancio d’immagine con un restylingtotale del sito per renderlo più moderno e accattivante, ma anchecon un rilancio dei contenuti. Oltre alla presentazione di tutti i

prodotti distribuiti in esclusivaper l’Italia, con schede tecnichee informazioni pratiche e pun-tuali, il nuovo portale offrirà in-fatti preziose informazioni all’u-tente finale per rendere un ser-vizio più interattivo e al passocoi tempi. Una sezione redazio-nale proporrà continuamentenews, racconti, eventi e recen-sioni scritti da tutti i membri del

team Old Captain. Una sezione Video proporrà il meglio della pro-duzione Old Captain Tv. Una sezione dedicata offrirà tutte leinformazioni relative ai punti vendita autorizzati distribuiti sull’in-tero territorio nazionale. E poi, ancora, cataloghi on line, schedetecniche, comunicati stampa e molto molto altro… Tutto suwww.oldcaptain.it.

Micro Minnow e Micro Hopper

REBEL NO KILLNovità 2015 della storica casa americana Rebel è la nuova seriedi microartificiali dotati di monoamo senza ardiglione ideati per gliamanti della pesca no kill. A differenza dei vari prodotti già incommercio, l’amo rimane parte integrante dell’arma-tura, senza l’utilizzo di split ring, accorgimentoche dona robustezza all’artificiale e abbat-te praticamente a zero le possibilità di inca-glio. La serie comprende due modelli: ilMicro Minnow e la Micro Hopper.Il primo è un piccolo pe-

scio-lino che imita

un avannotto,alimento alla base del-

l’alimentazione di moltissi-mi predatori, fra cui anche gli

amati salmonidi di torrente, il secondo è una piccolaimitazione di cavalletta, che sia in battuta che durante

il recupero scatenerà l’aggressività e la curiosità di splen-didi cavedani di taglia e, se usato nelle condizioni giuste,

anche delle trote, sia selvatiche che di immissione. Per ulterioriinformazioni, Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376,www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

un’esca polivalente dall’aroma esclusivo

BAIT BREATH T.T. SHADIl T.T. Shad di Baith Breath è unartificiale semplicementefantastico. La particolareforma della coda triangolare,abbinata alla speciale den-sità della mescola, nefanno un’esca polivalen-te, adatta ad ogni tipo di applicazione:swimbait in primavera, topwater in estate,jigging classico o vertical jigging. Anche quan-do montato a Texas Rig o Carolina rig, il T.T. Shadpuò esprimere brillantemente tutte le sue potenzialità.Sia in fase di recupero che in fase di affondamento esprime unpronunciato movimento rolling. Grazie al peso specifico pronuncia-to, può essere facilmente lanciato a lunghissima distanza. I T.T.Shad sono aromatizzati con aroma esclusivo Bait Breath BYS a ba-se di estratto di gamberetti, krill e pesce, abbinato ad aminoacidi eacido glutamminico. Una formula totalmente naturale ed ecososte-nibile. Baith Breath è importata in esclusiva per l’Italia dalla OldCaptain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, [email protected] è già disponibile solo nei migliori negozi specalizzati.

per il luccio e i grandi predatori freshwater

MOLIX PIKE SHAD 7.5”Novità Molix per la pesca dei lucci e dei grandi predatori del fre-shwater è il Pike Shad da 7.5 pollici, fratello maggiore della ver-sione da 5.5”. Quest’esca rientra di fatto nella categoria delle big

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swimbait snodate e verrà commercializzata giàarmata, con un peso totale

di 100 g e nella versio-ne ‘only body’, da inne-scare come meglio sipreferisce. Come dice ilnome, si tratta di uno

shad, dotato della classica coda paddle, dal nuoto realistico e in-confondibile, ma con più caratteristiche uniche nel suo genere, apartire dal nuoto contraddistinto da una spiccata azione swim-

ming, resa possibile dallo snodo presente nella parte po-steriore dell’esca. Le vibrazioni ad alta fre-

quenza, prodotte dalla pala in metallo inseri-ta sotto la pancia, fun-

gono da richiamo perpesci che si trovanopiù distanti ed è uti-

lissima se si pescain acque torbide.

La posizione dell’anello in testa neconsente l’utilizzo anche pescando in verti-

cale su predatori individuati grazie all’utilizzo dell’ecoscandaglio.È realizzata con una nuova miscela che ne ricopre l’armatura e lapiombatura, per essere più robusta e resistente. Nella giunzionedello snodo è stata inserita una speciale tela rinforzata che ne au-menta la resistenza e la durata contro i 700 denti del luccio!Questa soft swimbait di nuova concezione, essendo studiata inprimis per i lucci, è stata curata nei minimi dettagli: le colorazionirealistiche vengono realizzate manualmente attraverso un’atten-ta ricerca delle livree più efficaci e catturanti. La versione onlybody può essere utilizzata come una classica soft swimbait persondare gli strati d’acqua superficiali e passare senza alcun pro-blema sopra erbai e ostacoli sommersi. Il Pike Shad 7.5” verràcommercializzato in sei colorazioni. Lunghezza: 7.5” (18,5 cm), pe-so 100 g, only body: 65 g. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles,tel. 051/887919, www.molixfishing.com.

un accessorio per la realizzazione di corpi separati

STONFO DB TOOLSIn molti casi, per il costruttore di mosche artificiali si pone il pro-blema di realizzare imitazioni galleggianti il più leggere possibile,specialmente se si tratta di mosche di grossa taglia e si desiderache l’amo influisca in minima parte sulla silhouette dell’artificiale.In questi casi il sistema migliore è quello di montare a parte il cor-po, separatamente dall’amo, applicandolo successivamente sullostesso. Questo sistema di montaggio, inoltre, rende l’artificiale piùrealistico e con caratteristiche di galleggiabilità sorprendenti. Il si-stema è conosciuto universalmente come montaggio ‘detachedbody’. Il metodo ‘fai da te’ nell’uso più comune è quello di chiudere

nel morsetto uno spillo su cui viene costruito il corpo dell’artificia-le; successivamente, questo ‘corpo’ viene sfilato dallo spillo conmolta attenzione e montato sull’amo. È questo tuttora il metodopiù comunemente usato. Da qualche tempo sono in commerciopiccoli accessori sostitutivi dello ‘spillo’ che facilitano il montag-gio. La ditta Stonfo ha realizzato il DB Tools (art. 650), un piccolostrumento davvero interessante che utilizza microtubetti in ac-ciaio inox (diametro esterno da 1 mm e 0.8 mm, con interni 0.5-0.4 mm). Tali tubetti, dopo essere stati lavorati alle estremità suuna macchina a controllo di altissima precisione, vengono piegatiin modo da essere montati sul morsetto e acquistare una formaatta a rendere più semplice il procedimento di montaggio. Unapiccola molla a spirale montata dalla parte opposta alla zona di la-voro consente di fissare il filo di montaggio mantenendolo frizio-nato e scorrevole, mentre la piegatura a ‘V’ nella parte centralepermette il serraggio solido dell’accessorio sul morsetto.L’estremità della parte dritta del DB Tools, dove si costruisce ilcorpo, è lavorata per facilitare l’introduzione al suo interno di unospezzone di nylon di supporto (0.40 per il tubetto da 1 mm, 0.35per il tubetto da 0.8 mm). Il nylon viene inserito interamente nellaporzione dritta del tubetto e deve eccedere di almeno 5-6 mm lostesso. L’inserimento del nylon serve a dare al corpo maggiorestabilità una volta sfilato. Sfruttando l’eccedenza all’uscita dal tu-betto, è possibile l’applicazione di code, mentre l’eccedenza oppo-sta serve come appendice di fissaggio sull’amo. La possibilità diavere uno spezzone di nylon sostenuto consente inoltre di realiz-zare corpi di piccolissima dimensione, avvolgendo il filato diretta-mente sul nylon eccedente a ridosso dell’estremità del tubetto.Ciò è possibile utilizzando lo scorrimento del nylon stesso provo-cato dall’avvolgimento giro dopo giro del filo di montaggio. Con ilDB Tools si possono realizzare corpi in foam a pacchetto, foam inavvolgimento, polymultifil in avvolgimento, microciniglia, corpi infilato e tanti altri. Nel caso si montino direttamente sul tubettocorpi in avvolgimento o a pacchetto, è opportuno lubrificare leg-germente lo stesso per facilitare l’operazione di sfilatura. La con-fezione contiene due pezzi di diversa misura.Per ulteriori informazioni, contattare Stonfo, tel. 055/8739615,www.stonfo.com, [email protected].

introdotta la nuova gamma Spin Line

BUFFETTERIA FASSAForte della sua tradizione nel proporre buffetteria da pesca, Fassaintroduce quest’anno tre linee distinte di prodotto, per meglio sod-disfare le esigenze del pescatore amante di una tecnica particola-re. Accanto alle linee Trout Line e Match Line, nasce quindi la lineaSpin Line, una gamma di quattro articoli diversi in grado di venireincontro alle necessità di qualsiasi spinner, marino o d’acqua dolce.Le borse 2 e 5 scatole, classiche, permettono di stivare al loro in-terno gli artificiali separatamente, grazie ai box in PVC in dotazio-ne. Le ampie tasche frontali e laterali consentono poi di portarecon sé anche tutti quegli accessori imprescindibili nello spinningcome bobine di filo per i terminali, pinze, girelle, piombi, e snap asgancio rapido. La borsa porta artificiali, invece, è una grande no-vità, originale e mai presentata da nessuno sul mercato. Il compar-to principale permette di tenere separati 18 artificiali pronti all’uso

show room

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4/2015 • MOSCA e SPINNING • 111

(classici senza lampo), SonicDry Fly (con lampo frontale), SonicDryPants (pantaloni a vita). Prezzo da 396 a 495 €.Disponibili da Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590,www.garueshop.com, www.garue.it, [email protected].

apportate numerose modifiche, per una maggiore solidità

CIERRE WADING BOOTSIn leggera anteprima, Cierre presenta isuoi nuovi wading boots, mostrandovisibili migliorie rispetto ai giàampiamente apprezzati scar-poncini precedenti. Durante lafase di progettazione, l’attenzio-ne è stata volta a rendere loscarpone il più solido e sicuropossibile, andando ad analizza-re i più frequenti ‘incidenti’ cheavvengono durante l’azione dipesca e che solitamente vannoad intaccare la robustezza dei no-stri boots. Spesso durante il wading le cuci-ture, che naturalmente sporgono leggermente dalla struttura del-la scarpa, vanno a impigliarsi e a fare forza su sterpaglie e rocceappuntite, rovinandosi o addirittura facendo inciampare il pesca-tore. Per questo motivo Cierre ha deciso di diminuire drasticamen-te il numero di cuciture e degli elementi utilizzati per rivestire lastruttura della scarpa e di spostare questi possibili punti di levapiù in alto, evitando così parecchi degli ostacoli che andrebbero arovinare la solidità dello scarpone. Il design è classico e la suolasarà disponibile sia in gomma che in feltro, con la possibilità dichiodare entrambi i modelli, che nei vari test hanno dimostratouna perfetta tenuta. La presentazione ufficiale e la messa invendita avverrà a settembre; gli scarponi saranno disponibili pres-so tutti i rivenditori Majora Intelligent Fishing. Per ulteriori infor-mazioni, contattare Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376,www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

anteprima Vision 2016

URBAN WADING SHOESHa l’aspetto di una moderna scarpa sneakers, ma lafunzionalità di un normale scarponcino dawading. Il tutto nell’inconfondibilestile made by Vision, all’insegnadella totale funzionalità con unlook moderno e giovane. La wa-ding shoe è realizzata in tessutomolto resistente, per garantire lamassima leggerezza e renderlaideale per l’impiego durante viaggidi pesca all’estero. La suola in fel-tro garantisce il grip perfetto suogni tipo di fondale, lo scaforinforzato sulla punta assicura laresistenza agli urti, i resistenti lac-ci sono gestiti da passanti in ottone. Di-sponibili in anteprima già a partire da luglio presso imigliori punti vendita autorizzati Vision in Italia. Importati inesclusiva da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio(VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it,[email protected].

(jerk fino a 19 cm), che magari avremo selezionato prima di uscirea pesca, mentre un pratico coperchio trasparente consente di sce-gliere l’esca giusta con un veloce colpo d’occhio. Il vano frontale,invece, dà la possibilità al pescatore di avere a portata di mano unadozzina di egi per la pesca dei cefalopodi, una declinazione dellospinning sempre più diffusa in mare. Grazie alla cintura ergonomi-ca, la borsa può essere indossata sul fianco oppure portata a tra-colla tramite lo spallaccio in dotazione. Chi opterà per la prima scel-ta troverà nello zaino spinning, ultima proposta, un’ulteriore possi-bilità di avere con sé gli artificiali preferiti. Questa sling bag mono-spalla, infatti, contiene due box in pvc a cui si può accedere sem-plicemente ruotando la borsa per portarla dalla schiena alla panciae aprendo le doppie zip dei due vani separati. Anche questo è sicu-ramente un oggetto già visto, ma vi segnaliamo lo studio che èstato fatto da Fassa sui comparti in modo da avere infinite apertu-re e chiusure delle cerniere senza i problemi riscontrati da prodottisimili di altre aziende. Le due tasche sullo spallaccio danno infinela possibilità al pescatore di avere spazio ulteriore per la minuteriaoppure per i propri effetti personali. I ganci, invece, offrono un pra-tico appiglio per fissare pinze o boga grip.Per ulteriori informazioni: Fassa Spa, tel. 02/522.0091,www.fassa.it, [email protected].

waders senza cuciture

REDINGTON SONICDRY BY SAGESviluppati dopo anni di ricerca in Redington, marchio controllatoda Sage nella stessa Bainbridge Island dove sono state progettate

le migliori canne al mondo, per an-ni, i wader Super Dry Fly sono unanovità assoluta, costruiti con tec-nologia Cocona 37,5, una tecnolo-gia permanente che cattura l’umi-do e lo rilascia all’esterno e asciu-ga traspirando fino a cinque volterispetto ad altri materiali traspi-ranti. Sono completamente saldaticon tecnologia UltraSonic, nonhanno cuciture e sono caratteriz-zati da doppia nastratura interna:non perdonomai! Sono inol-tre dotati di ta-sca frontalecon cernieraimpermeabile,tasche laterali

scaldamani,s a c c h e t t ainterna por-

taoggetti, ginocchia sagomate,bretelle maschiate per trasformarli in wader avita, piedi in neoprene sagomanti, destro e sini-stro, ghetta integrata soprascarpa con gancio.Cintura, bretelle e borsa portawader incluse.Dalla vestibilità eccezionale, sono disponibili in12 misure anche speciali. Tre i modelli: SonicDry

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112 • MOSCA e SPINNING • 4/2015

CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI

Vendo il seguente materiale da mosca: Ghilardi Diamondback 13’#8-9 3pz, due mani € 150; Ghilardi 7’6” # 4 2pz. € 100; Ghilardi9’5” # 4 2pz. € 100. Scott “G” 9’ # 8 2pz. € 250; Scott “G” 6’ # 33pz. € 150. Thomas & Thomas hs 8’6” #5 4pz. € 250; Thomas &Thomas hs 9’ #10 4pz. € 400. Sage RPLX 890-3 9’# 8 4pz.€ 300;Sage RPL 790-4 9’6” # 7-8 4pz. € 200. Geologic FLY500 IM89’#8-9 3pz. € 80. Shimano Nexave 9’6”#6-8 2pz. € 100. Mitchell8’6”# 6-7 4pz. € 80. Pozo’ 10’# 5 2pz. € 100. Carson fibra vetro8’4” # 5-6 2pz. € 50. Sage SP+ 890-3 9’#8 4pz. € 200. F. TorriniDiamondback Snake 7’6”# 5 4pz. € 150. Sandro, 339/6533657,[email protected]. (D)

Vendo il seguente materiale da spinning: Browning Strong Cast30 300 cm. 20-50 gr. € 100; Berkley Lightning Rod Pro-Series6’6” 3/16 - 3/8 oz. € 50; Daiwa Samurai 110L; 183cm. 3-15 gr. €50. Fenwick River Runner 7’6” 3/16- 3/8 oz. € 50. LMT Rambo180 cm. 10-20 gr. € 50. Geologic Travel 240 cm. 5-20 g. € 30. Ol-tre a diversi artificiali da spinning (ondulanti, rotanti, minnows didiverse marche tutto a 1-2 € cadauno). Sandro, 339/6533657,[email protected]. (D)

Cerco canna da mosca Scierra HM2 10 piedi coda 8 anche usata(anzi è meglio). Amedeo, 338/8718129 - 0521/492018. (C)

Valuto permuta Scott A4 4 pz 10 piedi #7 immacolata con foderoe garanzia, usata una volta soltanto, con 10 piedi #3 o #4. Stefa-no, 347/95122.95, [email protected]. (C)

Tubo portacanna telescopico Plano mod. Phantom in condizionipari al nuovo; molto robusto, ideale per viaggi, può essere blocca-to su diverse lunghezze (estensione max 7’), con la possibilità diblocco antifurto tramite 2 lucchetti (non forniti); può contenere, aseconda del tipo, fino a 3 canne da mosca oppure un paio da spin-ning. Pier, [email protected]. (C)

Realizzo ninfe con materiali di qualità (ami Tiemco, Knapek,Hends, palline tungsteno). Ogni modello è testato e catturante sutrote, temoli e cavedani. Curo molto i particolari e la resistenza edurata in pesca. Realizzo anche modelli su specifica richiesta del-l’utilizzatore, anche su campione. Per visionare alcuni modelli eavere ulteriori informazioni, contattatemi a questa mail: [email protected]. (C)Vendo St.Croix Legend Elite Salmon andSteelhead les86hf2, canna in 2 pezzi con casting 2 oz, garanzia avita, come nuova, usata 4 o 5 volte poi esposta in vetrina, com-pleta di tutti i tagliandi originali e foderino, attrezzo stupendo.Vendo per monetizzare a euro 310. Scambio solo con nrx 804nelle stesse condizioni . Luca, 340/3265819,[email protected]. (B)

Cercasi canna da mosca Scierra HM2 10 piedi coda 8 anche usata(anzi è meglio). Amedeo, 338/8718129, 0521/492018. (B)

Vendo 7 jig vari modelli nuovi di grammatura tra i 180 e 210 g.Marca Shout, Fisherman e Smith + 6 confezioni (da 2 ami ogniconfezione) di Assist Hook 7/0 Shout nuovi. Custodia in neopreneCultiva. Invio foto. Tutto nuovo mai usato. Tutto a 150 euro. Ilprezzo è esattamente la metà del valore. Luca, 348/2683191,[email protected]. (B)

Vendo canna da mosca Hardy Demon tre sezioni 7 piedi coda 3completa di fodero + tubo + garanzia, usata tre volte, praticamen-te nuova, 230 euro (in omaggio coda Scientific Anglers Supra DT3usta una volta). Vendo canna da mosca Old Captain Iberia due se-zioni, 8 piedi coda 3, completa di fodero, usata quattro volte, con-dizioni perfette, 120 euro (in omaggio mulinello + coda ScientificAnglers DT3 usati una volta). Vendo wader a pantalone ‘Vista’ mi-sura L rinforzo cinque strati ant. e post. + scarponi ‘Aquaz’ suolagomma vibram misura 10 usati un’ora (causa errata misura) a 150euro. Possibile consegna a mano nelle province SI, AR, GR, FI. Si-mone, 348/3811098, [email protected]. (B)

LIBRI, RIVISTE, VIDEO

Vendo piccola collezione di libri antichi sulla pesca. Chiedere elen-co a Vito, 393/0840772. (D)

Vendo 31 copie della rivista «Fly Fishing»: 0-2-3-4-5-6-7-8-9-10-12-13-14-15-16-17-18-19-20-24-26-27-30-31-33-34-35-37-40-43-44. In blocco 120,00 euro + spese di spedizione. In alter-nativa copie singole 5,00 euro cad. + spese di spedizione, nonmeno di 4 copie. Possibile anche consegna a mano zona Valsesia.Paolo, tel. 338/6320525, [email protected] (C)

Di Carlo Cotta Ramusino i primi due libri in italiano dedicati allapesca a mosca: Tecnica di lancio nella pesca a mosca, 1a edizione,Manuale della pesca a mosca, 2a edizione. Pier, [email protected]. (C)

Se desiderate vedere pubblicato gratuitamente sulla rivi-sta il vostro annuncio, compilate questo tagliando e invia-telo a: «La Pesca Mosca e Spinning», Via Musignana 7,50022 Greve in Chianti. Il testo viene ripetuto per non piùdi due numeri consecutivi. Potete altrimenti effettuarel ’ inserzione online col legandovi al nostro sitowww.lapescamoscaespinning.it.Gli annunci sono riservati ai privati.

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