LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci...

14
L A F ONTANELLA 27 maggio 2012 - Anno 1 - Numero 2 S.M.S. “ A. Mariani” - Via Fontana della Rosa 159 - 00049 Velletri (RM) www.fontanarosascuola.net , tel.:069630247 FINALMENTE LA NEVE … TUTTI A CASA !!! Muscedere G. 2C, Monti G. 2C, Proietti A. 2C, Bessi F. 1F Nella nostra città durante il mese di febbraio si è verificato un calo notevole delle temperature e ciò ha fatto sperare noi ragazzi nella possibilità che al più presto ci sarebbe stata un’abbondante nevicata. In realtà, l’abbondante nevicata c’è stata, ma i fiocchi hanno raggiunto solo la capitale. Roma è una città dove la neve è un evento insolito e quindi i disagi sono stati causati dalla scarsa organizzazione che richiederebbe questo tipo di situazione e una nevicata così non si vedeva dal 1985. Nonostante che sui Castelli non sia nevicato tanto, siamo stati molto contenti della leggera nevicata che ha imbiancato i nostri paesi. Abbiamo potuto giocare tutto il giorno preparando pupazzi di neve. A causa di questa emergenza neve, le scuole sono state chiuse per precauzione, il fine settimana (fortunatamente). Anche se la neve non è stata abbondante come noi speravamo, molte contrade della montagna sono rimaste isolate per il ghiaccio che si è formato sulle strade e molti di noi che abitano in quelle zone non hanno potuto partecipare all’uscita didattica al Teatro “Sistina” organizzata dalla scuola. A prolungare qualche giorno di vacanza ha contribuito “grazie alla neve” il guasto all'acquedotto del Simbrivio. Per molti è stato un evento eccezionale che ci ha dato l’occasione di trovarci in famiglia trascorrendo il tempo al calduccio, magari vicino al caminetto e giocando con un gioco da tavolo. Sommario: pag. 01 = Finalmente neve … tutti a casa pag. 02 = Carnevale libero sfogo al divertimento pag. 03 = Gita classi terze pag. 08 = Visita Fosse Ardeatine pag. 09 = Orientiamoci per il futuro pag. 09= AVIS: una scelta generosa pag. 10 = Dimmi come cammini… pag. 10 = Microcitemia pag. 10 = Briciole di buon senso pag. 11 = Anche tu puoi diventare un campione pag. 12 = Arti marziali pag. 12 = Rugby pag. 13 = Vi presento Velletri… pag. 14 = Tutti al cinema LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.1 di 14

Transcript of LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci...

Page 1: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

LA FONTANELLA27 maggio 2012 - Anno 1 - Numero 2

S.M.S. “ A. Mariani” - Via Fontana della Rosa 159 - 00049 Velletri (RM) www.fontanarosascuola.net, tel.:069630247

FINALMENTE LA NEVE … TUTTI A CASA !!!

Muscedere G. 2C, Monti G. 2C, Proietti A. 2C, Bessi F. 1F

Nella nostra città durante il mese di febbraio si è verificato un calo notevole delle temperature e ciò ha fatto sperare noi ragazzi nella possibilità che al più presto ci sarebbe stata un’abbondante nevicata. In realtà, l’abbondante nevicata c’è stata, ma i fiocchi hanno raggiunto solo la capitale. Roma è una città dove la neve è un evento insolito e quindi i disagi sono stati causati dalla scarsa organizzazione che richiederebbe questo tipo di situazione e una nevicata così non si vedeva dal 1985. Nonostante che sui Castelli non sia nevicato tanto, siamo stati molto contenti della leggera nevicata che ha imbiancato i nostri paesi. Abbiamo potuto giocare tutto il giorno preparando pupazzi di neve. A causa di questa emergenza neve, le scuole sono state chiuse per precauzione, il fine settimana (fortunatamente). Anche se la neve non è stata abbondante come noi speravamo, molte contrade della montagna sono rimaste isolate per il ghiaccio che si è formato sulle strade e molti di noi che abitano in quelle zone non hanno potuto partecipare all’uscita didattica al Teatro “Sistina” organizzata dalla scuola. A prolungare qualche giorno di vacanza ha contribuito “grazie alla neve” il guasto all'acquedotto del Simbrivio. Per molti è stato un evento eccezionale che ci ha dato l’occasione di trovarci in famiglia trascorrendo il tempo al calduccio, magari vicino al caminetto e giocando con un gioco da tavolo.

Sommario:pag. 01 = Finalmente neve … tutti a casa pag. 02 = Carnevale libero sfogo al divertimento pag. 03 = Gita classi terze pag. 08 = Visita Fosse Ardeatine pag. 09 = Orientiamoci per il futuro pag. 09= AVIS: una scelta generosa pag. 10 = Dimmi come cammini… pag. 10 = Microcitemia pag. 10 = Briciole di buon senso pag. 11 = Anche tu puoi diventare un campione pag. 12 = Arti marziali pag. 12 = Rugby pag. 13 = Vi presento Velletri… pag. 14 = Tutti al cinema

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.1 di 14

Page 2: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

Carnevale libero sfogo

al divertimento

Manciocchi J. 1 F

Quest'anno il carnevale della nostra scuola è stato allietato dalla festa svoltasi il 20 febbraio nell'aula magna della scuola media De Rossi. I ragazzi prima di entrare hanno dovuto pagare 2.00 euro e l'incasso della festa verrà utilizzato per comprare materiale scolastico. I partecipanti sono stati intrattenuti con musica e con cibarie di vario tipo tipiche del carnevale veliterno (frappe e castagnole), ma anche con patatine, pop corn, tanti dolci e bevande. La cosa più bella di questa festa è stata la partecipazione, oltre che dei ragazzi, anche dei professori del nostro Istituto, che sono intervenuti con coloratissimi e strani costumi, come la prof. Izzo travestita da Brucaliffo, il simpatico personaggio di Alice nel Paese delle Meraviglie e il prof. Piacentini che sul più bello della festa ha indossato un cerchietto con le orecchie da topolino. Abbiamo avuto anche la partecipazione di due ragazzi travestiti da simpatiche donne, con tacchi, parrucche, vestito leopardato e trucco appariscente. La prof. Troiani era travestita da figlia dei fiori, tipica degli anni '70. L'affluenza degli alunni della Mariani non è stata molto numerosa, infatti è stata maggiore la partecipazione dei ragazzi della De Rossi. Alla fine della festa “tutti con la ramazza!”; professori e bidelli hanno pulito l'aula magna compreso il nostro vicepreside, il professor Piacentini. L'anno prossimo speriamo di essere di più, ma per quest'anno ci siamo comunque divertiti un sacco!

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.2 di 14

Page 3: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

Primo giorno tra bambole e giocattoli d'epoca

Leoni L. 3C

Il 17 Aprile noi ragazzi delle classi terze siamo partiti per visitare diversi luoghi affacciati sul Lago Maggiore. Ci aspettava un viaggio di circa dieci ore che, tra risate e scherzi, sono trascorse velocemente. Appena arrivati, abbiamo conosciuto

Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. Il nostro programma prevedeva come prima “tappa” la visita del Castello di Angera, situato sulle sponde lombarde del Lago Maggiore. La sua posizione geografica permetteva ai soldati, in epoca antica, di avere una visuale vasta sul territorio. La guida ci ha spiegato che la Rocca apparteneva inizialmente ai Visconti, ma nel 1449 fu conquistata dai Borromeo. Il castello ospita il Museo della Bambola e del Giocattolo. Una sezione è dedicata ai giocattoli francesi e a quelli tedeschi del XIX secolo, un'altra sala conteneva quelli di provenienza extraeuropea. Quest'esperienza è stata interessante perché abbiamo osservato i modelli di bambole e giocattoli utilizzati dai bambini nel corso del tempo, ma anche “ terrificante” perché alcuni avevano aspetti inquietanti. Alla fine della visita al Castello, ci siamo diretti verso l’albergo che avrebbe ospitato la nostra classe insieme alla 3A, 3D, e tutte le classi terze della De Rossi. Le classi 3B, 3E e 3F alloggiavano in un altro albergo sulla riva opposta del Lago d’Orta. Stanchi del lungo viaggio ci siamo ritirati nelle nostre stanze, ma l'euforia non ci ha permesso di addormentarci velocemente: chi chiacchierava sottovoce, chi rideva istericamente,

chi faceva scherzi telefonici... Alla fine abbiamo ceduto a Morfeo consapevoli della giornata che ci avrebbe aspettato il giorno dopo.

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.3 di 14

Page 4: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

Orta e San Giulio: Tra acqua e fumo Mariani S. 3C

Il secondo giorno abbiamo visitato Orta e l'Isola San Giulio, situata sul lago d'Orta. Il tempo non ci ha accompagnato molto, infatti alla fine della giornata siamo tornati in albergo bagnati fradici. Inizialmente con l'autobus e poi a piedi ci siamo recati sul lago d'Orta dove la nostra guida Linda, aspettando il traghetto che ci avrebbe portati sull'isola, ci ha illustrato la storia del lago e dell'isola . Orta è un'isola che sorge sull'omonimo lago. Essa è sempre stata il centro principale della Comunità della Riviera. La città ebbe un sistema di fortificazioni distrutto nel 1311 e mai ricostruite. Questa ha subito un solo saccheggio nel 1524 da parte degli Sforza. Arrivato il traghetto ci siamo recati sull'isola San Giulio. L'isola è denominata San Giulio perché la leggenda narra che una volta essa era dominata da un grosso serpente che aveva distrutto ogni cosa. Ma quando un santo di nome Giulio si avvicinò al lago stendendo la mano scacciò gli animali che lo minacciavano. Su quest'isola abbiamo visitato il Santuario delle monache Benedettine di clausura. La basilica, inizialmente romanica, successivamente è stata trasformata in stile Barocco. A causa della forte pioggia siamo stati costretti ad andarcene e tornare al punto di partenza per andare a pranzo in un ristorante nelle vicinanze. Il pomeriggio saremmo dovuti andare al Sacro Monte di San Francesco, la cui realizzazione è stata voluta da San Carlo Borromeo, però a causa della pioggia siamo stati costretti a fare una sorta di giro turistico con l'autobus, fino a quando la guida ci ha portati nella chiesa di Maria Assunta. Questa chiesa è in stile romanico soprattutto all'esterno, mentre all'interno è stata trasformata in Neoclassica. Al suo interno troviamo, sull'altare, un affresco che si pensa attribuibile al Caravaggio. Su una una colonna di questa chiesa troviamo uno dei pochissimi affreschi ancora presenti in Italia che rappresentano la Trinità con tre teste. Il motivo della sua poca presenza in Italia, è perché a suo tempo, siccome si pensava che queste pitture rappresentassero qualcosa di malvagio, sono state distrutte. Terminata la visita, siamo tornati in albergo, dove, mentre ci stavamo preparando, la nostra amica Laura con le sue abilità da parrucchiera è riuscita a far scattare l'allarme antincendio a causa della piastra che è restata troppo tempo accesa. Questo inizialmente ha scatenato la terza guerra mondiale, però poi, tra gli strilli e le urla del professor Piacenti e della professoressa Troiani, si è ristabilita la calma.

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.4 di 14

Page 5: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

3° GIORNO - ESPATRIO FELICE: LOCARNO e ASCONA

Cimini V. 3C Matano M.R. 3C Fabrizi L. 3C

Il terzo giorno abbiamo varcato il confine andando in Svizzera. Eravamo tutti eccitati perché molti di noi uscivano dall'Italia per la prima volta e quindi non sapevamo cosa aspettarci. Dopo un'oretta di viaggio siamo arrivati sotto ad una specie di ponte ovvero la dogana. L'autista è sceso dall'autobus per far controllare i documenti e siamo ufficialmente entrati in Svizzera. Ci siamo subito resi conto che la Svizzera dalla parte del cantone italiano è, in realtà, molto simile al nord Italia e quindi la nostra voglia di cercare di parlare qualche parola di francese è stata completamente delusa perché la maggior parte della gente parla italiano. Però la differenza che abbiamo notato subito è stata quella dei prezzi, infatti, poiché la moneta è il franco e non l'euro, i prezzi sono inaccessibili e non è stato possibile comprare nulla; quindi tutti i genitori che si aspettavano la famosissima cioccolata svizzera hanno dovuto rinunciare per cause di forza maggiore. In Svizzera abbiamo visitato due piccole cittadine: Locarno e Ascona. Appena arrivati a Locarno ci siamo diretti al centro storico dove per circa mezz’ora abbiamo potuto visitare autonomamente il posto e fare piccoli acquisti di souvenir e specialità gastronomiche. Abbiamo sfruttato il più possibile la libertà che ci è stata concessa e abbiamo girato per la piazzetta ridendo come pazzi, scattando foto con i professori, che si sono divertiti quanto noi.

Ascona è un'altra cittadina svizzera molto simile a Locarno, della quale abbiamo visitato il centro, ma le cose che ricordiamo di più sono sicuramente l'ombrello e la pioggia che scendeva incessantemente. Dopo aver visitato Ascona siamo ripartiti alla volta dell'Italia e abbiamo pranzato a Cannobio. Dopo il pranzo, di cui per decenza non diciamo il menù, siamo andati a Pallanza e abbiamo passeggiato lungo il lago fotografando il monumento dedicato a Luigi Cadorna, Maresciallo d'Italia, e inoltrandoci nel boschetto di Villa Giulia dove abbiamo potuto ammirare piante secolari di straordinaria bellezza, tra cui la canfora, particolarmente profumata, e un immenso rododendro fucsia. Dopo una giornata così piena di emozioni ma anche faticosa per il tanto camminare, tutti soddisfatti, siamo tornati all'albergo.

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.5 di 14

Page 6: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

Dalle tre perle del lago Maggiore ai balli sfrenati

Palma C. 3C Muscedere G. 3C

Il quarto giorno dopo aver fatto “un'abbondante” colazione abbiamo preso l'autobus e siamo andati a Stresa per poi prendere i traghetti e visitare le tre isole del lago Maggiore. Arrivati a Stresa ci siamo imbarcati sul primo traghetto per visitare l'Isola Bella così chiamata in onore di Isabella, una dei membri della famiglia Borromeo. L'Isola, ricca di vegetazione, presenta vasti giardini all'italiana abbelliti da fontane, prospettive architettoniche e da statue rappresentanti fiumi, venti e stagioni. Vitaliano I Borromeo fu il primo a progettare un incredibile palazzo su questa isola e la sua costruzione venne iniziata nel 1632 da Carlo III Borromeo dedicato alla moglie Isabella D'Adda. L'Isola Bella che apparteneva alla famiglia Borromeo è passata nelle mani dei figli che terminarono la costruzione e fecero diventare il palazzo luogo di feste e rappresentazioni teatrali per la nobiltà europea. Nel palazzo aperto alle visite si possono ammirare saloni e camere riccamente arredati e decorati. I giardini offrono alla vista un’incredibile varietà di piante esotiche. Oggi nei vasti giardini del palazzo ci sono delle magnifiche specie di uccelli come pavoni e fagiani che hanno attirato l'attenzione delle nostre macchinette fotografiche. L'isola venne ristrutturata in modo da trasformarla in una fantastica nave dove la prua era il castello e la poppa la parte dei giardini a terrazze. All'ora di pranzo abbiamo ripreso il traghetto e siamo sbarcati sull'Isola dei Pescatori una delle poche che non appartiene alla famiglia Borromeo, caratterizzata da un piccolo centro abitato con case a più piani, piazzette e vicoli stretti. Qui, in attesa del pranzo, ci siamo sbizzarriti a comprare tutto ciò che ci capitava tra le mani. Al ristorante abbiamo spazzolato tutto ciò che c'era nei piatti nonostante la monotonia del menù. A fine pranzo ci siamo imbarcati di nuovo e con la stanchezza che iniziava a farsi sentire, siamo arrivati all'Isola Madre. Quest'isola è la più grande delle tre isole e la più ricca di giardini fioriti. Nel Cinquecento vi fu costruito un grande palazzo con all'interno immense collezioni di porcellane e un' esposizione, unica in Italia, di “teatrini delle marionette”. Il palazzo è circondato da enormi giardini ricchi di animali e volatili e un grandioso salice che a causa di un alluvione all'inizio del 2000 è stato scaraventato a terra e sono riusciti a salvare solo una parte ed oggi è sorretto da dei cavi

d’acciaio.

Dopo avere visitato le tre perle del lago Maggiore siamo tornati a Stresa dove con l'autobus abbiamo fatto ritorno in albergo. Nel tragitto eravamo tutti stanchissimi ma ci siamo subito ripresi quando il professor Piacentini ci ha detto che saremmo andati in un “disco pub” per divertirci e ballare. Così dopo cena ci siamo incamminati e arrivati in questo pub nessuno aveva il coraggio di buttarsi in pista, ma una volta ambientati ci siamo ammucchiati tutti e abbiamo ballato fino allo sfinimento; abbiamo anche avuto l'onore di ballare con i professori. Verso le undici siamo dovuti tornare in albergo dove ognuno è entrato nelle proprie stanze per preparare a malincuore le valigie per la partenza del giorno dopo; e poi tutti a nanna.

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.6 di 14

Page 7: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

San Carlone protagonista di felicità, paura e angoscia.

Mariani S. 3C

L’ultimo giorno, dal punto di vista meteorologico, è stato il più bello, in quanto ci ha dato modo di riprenderci dal brutto tempo dei giorni precedenti. Prima di andarcene definitivamente abbiamo visitato la statua di San Carlo Borromeo che si trova nella città di Arona, essa è comunemente conosciuta come: ‘’San Carlone’’. La progettazione di questa statua venne ideata da Giovan Battista Crespi, venne poi modificata in seguito da Siro Zanella di Pavia e Bernardo Falcoli di Lugano che realizzarono il colosso in lastre di rame battute a martello, unite tra loro da chiodi e tiranti in ferro. L’opera fu conclusa nel 1698. Il San Carlone è una statua alta 35 m. E’ possibile accedere al suo interno attraverso delle scale a chiocciola e ripide scale verticali, che ci conducono fino alla testa, dove, attraverso occhi, orecchie e naso è possibile ammirare il paesaggio sottostante. A tal proposito durante la visita si sono verificati alcuni problemi, perché alcuni miei compagni, inconsapevoli che le scale da chiocciola diventassero improvvisamente ripide, sono saliti nella statua senza sapere che la discesa sarebbe avvenuta come la salita e, di conseguenza, si sono fatti prendere dal panico, però alla fine in un modo o nell’altro sono comunque riusciti a scendere. Una volta terminata la visita ci siamo rimessi in viaggio verso casa, con felicità ma allo stesso tempo angoscia perché sapevamo che questa sarebbe stata l’ultima gita passata con i nostri compagni di classe e con i nostri professori.

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.7 di 14

Page 8: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

VISITA ALLE FOSSE ARDEATINEA CONTATTO CON LA STORIA

Cimini V. 3C Fabrizi L. 3C

Il 24 febbraio noi ragazzi della 3C, con le classi 3B, 3D, 3E, siamo andati a visitare le Fosse Ardeatine.

Prima di andare sul luogo, però, abbiamo partecipato ad una conferenza, tenuta presso la nostra scuola da alcuni componenti dell'Associazione Partigiani, uno dei quali, ci ha parlato dell'occupazione tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi arrivare all'azione di via Rasella e quindi all'eccidio nelle cave. Questa è stata l'unica gita per la abbiamo incontrato la guida a scuola; infatti nel sacrario non si può parlare a voce alta per rispetto ai defunti e così al nostro arrivo eravamo già a conoscenza di che cosa andavamo a vedere.

Appena arrivati ci siamo trovati davanti un cancello molto particolare: interamente in bronzo, realizzato dallo scultore Mirko Basaldella, in cui la forma contorta sta a significare l'orrore umano della tragedia. Siamo poi entrati nel piazzale d'ingresso, dove abbiamo visto una statua dello scultore Francesco Coccia, che raffigura il modo in cui le persone, legate, venivano portate a cinque a cinque nelle cave. Nel piazzale, ci è stata ripetuta la storia dell'eccidio, e già lì, in quel luogo così suggestivo, abbiamo provato un'emozione particolare, probabilmente anche fatta di paura e di dolore.

Subito dopo siamo stati portati nelle cave, dove sono scavate delle lunghe gallerie, che portano alle due caverne nelle quali sono avvenute le uccisioni, ed è stato in quel momento, che tutti abbiamo provato angoscia e pena, al solo pensiero che 335 persone avevano perso la vita. Poi siamo entrati nel sacrario dove si trovano le 335 tombe, sistemate in file, nelle quale le persone sono state messe secondo l'ordine in cui erano state uccise. Su 12 tombe abbiamo trovato scritto “ignoto” e ci è stato spiegato che li sono contenuti i resti di persone di cui ancora non è stata scoperta l'identità. Il nostro pensiero è andato ai parenti delle vittime, al dolore che hanno potuto provare quando hanno scoperto il modo in cui erano stati uccisi i loro cari. Poi abbiamo visitato il Museo delle Fosse Ardeatine, dove sono conservati documenti, cimeli e fotografie che raccontano la storia di Roma da quando è stata occupata dai tedeschi l'8 settembre 1943 alla sua liberazione il 4 giugno 1944.

A conclusione della visita ciascuno di noi ha apposto una firma sul libro dei ricordi, messo lì per ricordare il passaggio di tante persone che, vedendo questo luogo, hanno potuto scoprire una parte così brutta della storia del nostro Paese e provare dei sentimenti molto forti. Così, con il cuore colmo di tristezza per la crudeltà che può manifestare l'uomo verso i propri simili, siamo tornati a casa più consapevoli, ma fiduciosi che in futuro non si ripeta lo stesso orrore.

COSA SONO LE FOSSE ARDEATINE?

A Roma in via Ardeatina il 24 marzo 1944 furono uccise 335 persone. Ciò accadde perché già da tempo i nazisti occupavano Roma e altre volte c'erano stati tentativi di ribellione da parte degli abitanti.il peggiore fu l'azione di via Rasella: Il 23 marzo 1944 un gruppo di 16 partigiani, appartenenti ai G.A.P, attuò in pieno giorno un attentato contro un reparto di SS che si trovava in marcia in via Rasella. I partigiani appostarono una carica esplosiva, nascosta in un carretto, che esplodendo avrebbe dovuto causare pochi morti; invece, poiché i tedeschi avevano in tasca altre bombe, si generò una reazione a catena che le fece esplodere tutte: furono uccisi così 32 tedeschi. Hitler decise che, per rappresaglia, sarebbero stati uccisi 10 italiani per ogni tedesco morto. Furono presi 320 prigionieri dal comando delle SS in via Tasso e nel carcere di “Regina Cieli”. Furono aggiunti gli altri quindici perché nel frattempo morì un altro tedesco rimasto ferito, e gli altri cinque presi in soprannumero.

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.8 di 14

Page 9: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

L'ECCIDIO

L'eccidio delle Fosse Ardeatine fu attuato di nascosto in alcune cave di pozzolana il 24 marzo 1944 dalle SS di Roma, sotto il diretto controllo di Kappler, capo delle SS tedesche. Le persone venivano portate legate a cinque a cinque all'interno della cava e uccise con dei colpi di pistola alla base della nuca. Si pensa che le ultime persone siano state uccise con colpi di mitra in base alle condizioni dei resti trovati. Dopo l'eccidio le cave furono fatte saltare in aria con delle mine per nascondere tutto.

ORIENTIAMOCI PER IL FUTURO

Leoni L. 3C Mariani S. 3C

Ogni anno i ragazzi della terza media vengono invitati a scegliere la scuola superiore e quest'anno è toccato a noi. La terza media dal nostro punto di vista è uno degli anni più importanti della vita, perché contribuisce a formare il futuro di noi ragazzi. Non tutti a tredici anni hanno le idee chiare su quello che vogliono fare, per questo i professori organizzano delle visite alla scuole superiori per farci conoscere cosa offre il territorio e permetterci di fare una scelta il più possibile adatta alle nostre potenzialità e aspettative. Inizialmente abbiamo ricevuto la visita dell'I.S.I.P. “U. Tognazzi'' (Alberghiero). Gli insegnanti dopo averci spiegato che la scuola alberghiera è consigliata agli appassionati di cucina, ricevimento e sala bar, ci hanno detto di fare la scelta appropriata perché si ripercuoterà sul nostro futuro: i ragazzi che scelgono la scuola alberghiera devono essere ben consapevoli che il loro lavoro li impegnerà quando la maggior parte delle persone saranno in vacanza. Successivamente i professori del Liceo Scientifico e Classico, sono venuti nella nostra scuola per illustrarci le discipline e i progetti del loro Istituto. Ci hanno spiegato che nelle loro scuole non si praticano molte attività laboratoriali, ma che sono improntate soprattutto sullo studio teorico delle materie.Per quanto riguarda le scuole ad indirizzo tecnico, siamo andati a conoscere gli Istituti Vallauri, Battisti, Cederna. Qui abbiamo svolto delle attività nei laboratori e nelle palestre, come per esempio: tiro con l'arco, arrampicata sportiva, ping-pong, ceramica, informatica, elettronica, fisica, chimica, ed altri. Grazie a questi incontri, io e la mia amica, abbiamo capito che la scuola adatta a noi è il Liceo Scientifico. In alcune di queste scuole gli insegnanti hanno tenuto a sottolineare la superiorità e qualità del loro indirizzo rispetto agli altri presenti sul territorio. Del resto la pubblicità è l'anima del commercio e quale migliore occasione dell'ORIENTAMENTO può renderlo più palese?

AVIS: UNA SCELTA GENEROSAMascolo G. 3 F

Giovedì 29 marzo ci siamo recati alla sede AVIS di Velletri, per affrontare un problema importante: la donazione del sangue.Il sangue non si può produrre artificialmente in laboratorio, ma è molto importante perché serve in grande quantità per esempio durante le operazioni chirurgiche, come i trapianti di cuore. Ne necessitano anche le persone talassemiche, le quali avendo un grave deficit di emoglobina, possono sopravvivere solo grazie a continue trasfusioni. Inoltre sacche di sangue da trasfondere sono indispensabili in caso di incidenti stradali, sul lavoro o altro. Ci hanno spiegato che la specie umana è suddivisa in quattro gruppi sanguigni principali: A, B, AB, 0. Una compagna ha letto una lettera inviata all’AVIS locale dall’associazione malati di talassemia, nella quale si ringraziavano i donatori di sangue per la loro sensibilità e il loro altruismo.I relatori hanno sottolineato la pericolosità del fumo e le sue conseguenze sulla salute; ci hanno caldamente consigliato di non fumare, perché questa brutta abitudine non è necessaria per sentirsi grandi e farsi accettare dal gruppo. Sebbene i cittadini di Velletri contribuiscano con le loro donazioni in maniera cospicua (la sede AVIS di Velletri occupa il quarto posto in Italia per sacche raccolte), la quantità di sangue donato in Italia è ancora insufficiente a coprire le richieste.Le scuole di Velletri di ogni ordine è grado da diversi anni hanno aderito a questo progetto dell’AVIS, consentendo a molti alunni diventati ormai adulti di essere dei donatori. Anche noi ricorderemo questa esperienza con la speranza che un domani potremo far parte di questa grande famiglia AVIS.

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.9 di 14

Page 10: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

Dimmi come cammini e ti dirò chi sei

Petrella A. 3C Muscedere G. 3C

Quest'anno la nostra scuola insieme all'associazione Lions Club Velletri si è occupata di prevenzione posturale nei giovani; questo screening è stato voluto, organizzato e realizzato soprattutto da Nicolò Donato, responsabile del progetto Lions Club Velletri “ L'adolescenza: un bene da tutelare – Una corretta postura per una sana crescita dei giovani”.Per una settimana medici e tecnici sono stati ospitati nella nostra scuola per sottoporre tutti gli studenti ad uno screening sui difetti posturali, hanno aderito all'iniziativa anche alcuni docenti.Ci è stato spiegato che la prevenzione delle alterazioni posturali e l'esame baropodometrico per la diagnosi di piattismo, piede cavo, dismetria e scoliosi sono molto importanti per la qualità della vita dei giovanissimi.I risultati delle indagini diagnostiche sono stati comunicati ai genitori degli alunni interessati, direttamente dai medici.Ci auguriamo che questa collaborazione possa ripetersi negli anni futuri, perché la scuola oltre ad essere il luogo preposto alla formazione intellettiva, è importante che si occupi anche della salute di chi la frequenta.

MicrocitemiaMariani S. 3 C

Tutti gli anni nella nostra scuola, per gli alunni di terza media, viene organizzato un prelievo del sangue per diagnosticare la microcitemia nella popolazione giovanile. Quest’anno è toccato a noi. Quando noi alunni di terza abbiamo studiato la genetica, i professori di scienze hanno tenuto a soffermarsi sull’argomento che riguarda le malattie trasmissibili geneticamente; tra queste abbiamo la microcitemia che consiste nell’alterazione della forma dei globuli rossi. I nostri insegnanti ci hanno spiegato che nel momento in cui avviene l’unione tra un uomo e una donna se uno di questi è affetto da microcitemia e l’altro no, non c’è rischio che venga trasmessa una malattia detta “Anemia Mediterraneo” o “Talassemia”, mentre se entrambi i genitori sono microcitemici c’è la probabilità del venticinque per cento che nasca un figlio malato di anemia mediterranea. I professori ci hanno poi detto che noi ragazzi avremmo fatto il prelievo per lo screening della microcitemia. A questa notizia una buona parte degli alunni, in particolare le ragazze, hanno incominciato ad avere paura, perché preoccupate per il prelievo del sangue. Per informare le famiglie ci sono stati consegnati dai professori di scienze degli opuscoli dove si parlava dell’anemia mediterranea e dell’importanza della sua prevenzione. Il 20 marzo, giorno del prelievo, mezza scuola era in agonia per la paura di una “piccola punturina”, che alla fine si è rivelata innocua, ma allo stesso tempo molto importante per il nostro futuro. Un in bocca al lupo ai ragazzi che lo faranno l’anno prossimo.

Briciole di buon sensoRuggero E. 3 B – Matano M. R. 3 C

Parliamo di un problema frequente nei ragazzi “l'obesità”. Questo accade per una alimentazione sbagliata. E importante controllare il peso e mantenersi sempre attivi. Quando manteniamo il nostro corpo in forma anche la mente funziona meglio, la giornata scorre con maggiore energia. Anche a scuola tutto sembra più semplice(non ci credete?), con gli amici ci si diverte di più....Perché? Semplice, ci sentiamo a nostro agio. Il nostro peso corporeo rappresenta l'espressione tangibile del bilancio energetico tra entrate e uscite caloriche. L'energia viene introdotta con gli alimenti ed è utilizzata dal corpo sia durante il riposo (per mantenere in funzione i suoi organi, quali cervello, polmoni, cuore, ecc...) sia durante l'attività fisica (per far funzionare i muscoli). Se si introduce più energia di quanta se ne consuma, l'eccesso si accumula nel corpo sotto forma di GRASSO, determinando un AUMENTO DI PESO oltre la norma; se invece si introduce MENO ENERGIA di quanta se ne consuma, il corpo utilizza le sue RISERVE di GRASSO per far fronte alle richieste energetiche. Quantità eccessive di grasso corporeo costituiscono un pericolo per la salute, soprattutto per il rischio di insorgenza di alcune malattie. L'eccesso di peso dovuto al grasso, determina gradi di OBESITA' diversi. Altrettanto grave, anche se meno diffuso, è il problema della MAGREZZA. Infatti, quando le riserve di grasso sono eccessivamente ridotte e non si introduce sufficiente energia con il cibo, il corpo, per far fronte alle richieste energetiche, è obbligato a intaccare i propri muscoli e organi interni. Successivamente molte funzioni metaboliche e endocrine vengono compromesse e nei casi più gravi può sopravvenire la morte. La magrezza patologica va quindi prevenuta e combattuta. Mantenere il peso nella norma è più facile con uno stile di vita attivo rispettando semplici regole di comportamento alimentare. La troppa massa grassa può comportare gravi problemi tra i quali le disfunzioni cardiocircolatorie, il diabete mellito di tipo 2, patologie a carico del sistema osteo-articolare, ictus, sindrome da apnea notturna e alcuni tipi di tumore. E’ proprio alla nostra età che dobbiamo imparare a nutrirci correttamente, controllando le quantità e variando il più possibile gli alimenti che assumiamo.

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.10 di 14

Page 11: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

Anche tu puoi diventare un campione ...

Palma C. 3C – Centra M. 3C

Giovedì 8 marzo presso la sede De Rossi, si è tenuta la manifestazione “Incontro con i campioni”. A quest'incontro hanno partecipato tutte le classi terze della scuola. Rita De Cesaris, campionessa di velocità nell'atletica leggera, è stata accolta con un grande applauso ed entusiasmo.

Dopo essersi presentata, l'incontro è iniziato con la visione di un DVD che mostrava le varie specialità dell'atletica leggera: salto in alto, salto in lungo, salto con l'asta, marcia, maratona, lancio del peso, lancio del giavellotto, lancio del disco e del martello. La De Cesaris è orgogliosa di rappresentare l'esercito italiano con il grado di Caporale Maggiore scelto durante le gare di atletica leggera. Dopo questa breve presentazione, tutti gli alunni hanno avuto l'opportunità di rivolgerle delle domande:

“E' stato importante il ruolo del tuo allenatore?”“Si, è stato fondamentale. Ho cambiato vari allenatori e attualmente ho il piacere di essere allenata da Marta Oliva che è una mia coetanea e riesco molto facilmente a relazionarmi con lei”.“Quante ore al giorno ti alleni?”“In genere 6 ore al giorno, ma all'avvicinarsi di una gara devo ridurle, per non avere i muscoli troppo sotto sforzo.”“Cosa pensano i tuoi genitori e i tuoi amici di questa tua carriera?”“I miei genitori, in particolare mio padre, mi sostengono sempre. I miei amici fortunatamente mi capiscono perché spesso sono stanca per uscire.”“Cosa ne pensi sull'utilizzo degli integratori?” “Sono contraria al loro utilizzo, preferisco mangiare di tutto, ma in giuste quantità.” “Hai mai avuto momenti di crisi dovuti alla stanchezza?” “Si, mi capita spesso ma cerco di non perdere mai di vista il mio obiettivo e torno ad allenarmi.” “I tuoi prossimi obiettivi quali sono?” “I miei prossimi obiettivi sono le Olimpiadi di Londra e mi allenerò a più non posso per essere scelta.” “Come hai capito che l'atletica era uno sport adatto a te?”“ Il mio professore di educazione fisica ha scoperto le mie doti nella velocità. Grazie al suo sostegno ho partecipato alle olimpiadi della gioventù e da lì sono diventata sempre più brava.”“Cosa ne pensi del doping?”“Purtroppo è uno degli aspetti peggiori dello sport e penso che non ci sia cosa più bella di vincere con le proprie forze e non con l'aiuto di sostanze dopanti”.

Dopo questa breve intervista ci ha incoraggiato a praticare qualsiasi sport perché fa bene alla salute e aiuta a socializzare. Rita De Cesaris ci ha dimostrato che tutti possono essere dei campioni in qualsiasi disciplina, basta prefiggersi un obiettivo e cercare a tutti i costi di raggiungerlo.

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.11 di 14

Page 12: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

ZONA ARTI MARZIALIMuscedere G. 3C

Si è soliti individuare le origini del Karate nel metodo di combattimento indiano che venne introdotto dal 28° patriarca buddista Daruma Taishi, poi si trasferì in Cina e si stabilì nel tempio Shao-lin e qui iniziò ad insegnare tecniche di respirazione ed altri esercizi che sono alla base delle moderne arti marziali. La tecnica di combattimento arrivò ad Okinawa dove si narra che si sviluppò definitivamente quando i giapponesi invasero l'isola e vietarono ogni arma.Il karate si divide in più stili, perché quest'arte si diffondeva oralmente e quindi alcuni maestri lo hanno cambiato adattandolo alle loro esigenze; lo stile che noi pratichiamo si chiama Wado-ryu ( che letteralmente significa “Via della pace”). Noi pratichiamo anche lo Shoto-kan che è un altro stile.Il nostro maestro, Luca Nicosanti, è molto conosciuto a livello internazionale perché allena la Nazionale Italiana per ragazzi diversamente abili; per questo la nostra palestra è frequentata anche da loro. Tutti noi abbiamo imparato a rispettare questi ragazzi e svolgiamo le nostre attività senza alcuna discriminazione, anzi quando hanno delle difficoltà li aiutiamo. Come dice il nostro maestro abbiamo molto da imparare da loro.La nostra società è conosciuta anche per la vittoria di un torneo svolto a “San Sebastian”, in Spagna, dove il maestro ha portato con sé 22 atleti. In questa competizione i nostri atleti sono arrivati primi, superando Spagna, Francia e Germania.Il 1° Aprile c'è stata anche una gara anzi un Trofeo: Il trofeo Talarico, l'anno scorso avevamo già vinto e quest'anno abbiamo rimesso il Trofeo di nuovo in palio. Per fortuna l'abbiamo riconfermato facendo 294 punti con 21 primi posti 6 secondi e 6 terzi. Martedì 3 aprile c'è stato un importante evento: “La Pasqua Paraolimpica” dove c'erano moltissime scuole della capitale e a cui ha preso parte anche Daniele De Rossi. Per concludere devo dire che questo sport è uno dei più belli al mondo e penso proprio che per me sia lo sport più adatto.

RUGBYBaroni D. 1D

Ciao, sono Daniele e gioco a rugby da 3 anni. Questo sport non è molto conosciuto a differenza del calcio. E’ infatti poco praticato e seguito solo da veri appassionati. Il rugby è uno sport con caratteristiche di fairplay. Infatti, benché il rugby possa sembrare uno sport violento a causa del contatto fisico tra i componenti delle due squadre avversarie, sono rigorosamente rispettate le regole del gioco sul campo e sugli spalti. Durante gli anni trascorsi nella scuola di Tevola insieme alla scuola elementare di Casale, abbiamo formato una squadra per partecipare al torneo con tutte le squadre scolastiche di rugby d'Italia. In questo torneo si affrontavano 6 squadre. Siamo arrivati quarti anche se, in proporzione, le squadre non erano così forti. Oltre a quel torneo ho disputato, con la squadra del Segni, un altro torneo dove su 16 squadre siamo arrivati quarti perché abbiamo perso due partite essenziali che ci hanno impedito di salire sul podio. Mi sono appassionato così tanto al rugby che io e mio padre insieme alla professoressa Stefania Troiani e alla sua famiglia, siamo andati a vedere la partita Italia Scozia allo stadio Olimpico di Roma. La partita è stata vinta dall'Italia 13-6 con fiati e kilt sospesi, di conseguenza non abbiamo preso il cucchiaio di legno, che è assegnato per umiliazione alla squadra che ha perso tutte le partite del “Sei Nazioni”: Italia, Francia, Irlanda, Galles, Scozia, Gran Bretagna.Nonostante la mia giovane età, questo sport mi regala grandi emozioni, sia nel praticarlo attivamente che come spettatore.

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.12 di 14

Page 13: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

Vi presento Velletri....!!

Colonnelli G. 1D

Il mio paese si chiama Velletri; è una cittadina abbastanza grande e sorge alle pendici del Monte Artemisio. E' densamente popolata soprattutto nelle zone di campagna.Velletri è di origine volsca ed i numerosi resti archeologici come le urne cinerarie ed altri utensili sono conservati nel Museo Civico che ospita anche la copia della famosa statua della Pallade Veliterna, conservata al Louvre. Il suo centro storico è molto grazioso articolato fra piazzette e vie antiche, dedicate a personaggi e martiri veliterni. Le piazze principali sono tre: Piazza Garibaldi, Piazza Cairoli, Piazza Mazzini ed in ognuna di esse vi sono delle fontane molto particolari.I monumenti più importanti sono la stupenda Torre del Trivio, Porta Napoletana e la Cattedrale di San Clemente che è il patrono del paese; infatti il 23 Novembre in occasione della festa del patrono si svolge una fiera caratteristica.

Velletri è una cittadina ben organizzata sia dal punto di vista delle vie di comunicazione, ad esempio possiede una stazione ferroviaria che la collega alla capitale Roma, sia dal punto di vista scolastico.Ci sono molte scuole materne, elementari, medie ma soprattutto istituti superiori e per questo molti studenti di paesi limitrofi frequentano la nostra città.Io amo molto Velletri, con le sue tradizioni cittadine, il dialetto, i cibi caratteristici come ad esempio: “ La zuppa di cavoletti” e “ I carciofi alla matticella” di cui sono golosa. A maggio, in occasione della festa della Madonna delle Grazie, si svolge una lunga processione con i ceri, nel centro storico, a cui partecipo molto volentieri insieme a mia madre.Purtroppo la mia città ha anche dei problemi ad esempio quello del traffico, infatti ogni mattina devo alzarmi molto presto per arrivare puntuale a scuola. Un altro grave problema è la raccolta dei rifiuti perché ancora non è stata attivata la raccolta differenziata e per questo si nota che c' è poco rispetto dell'ambiente. Malgrado tutto ciò, per me Velletri è una città magnifica e sono felice di viverci...!!

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.13 di 14

Page 14: LA FONTANELLA - ic-velletrinord.gov.it · pag. 03 = Gita classi terze ... Linda, la guida che ci avrebbe accompagnato durante la nostra permanenza in questi luoghi. ... d'Orta dove

TUTTI AL CINEMA !

QUASI AMICI

Cimini V. 3C, Fabrizi L. 3C

Quasi amici è un film ispirato ad una storia vera, in cui due mondi apparentemente lontanissimi si incontrano, creando un rapporto basato su un'amicizia particolare e strana, ma anche speciale. Dopo un incidente in parapendio che lo ha paralizzato, il ricco aristocratico Philippe assume Driss, come suo badante personale, un ragazzo di periferia, molto povero, appena uscito di prigione, con problemi economici in famiglia. Driss va a vivere nella lussuosissima casa di Philippe la cui vita monotona e rigida verrà completamente stravolta. Driss, che sembrava la persona meno adatta, riuscirà a sbloccare il malinconico e triste Philippe facendogli fare cose che non avrebbe mai pensato di far . Le loro vite cambieranno completamente, e anche Driss, che era stato un ragazzo pieno di problemi e senza regole, trova un amico al quale aggrapparsi nei momenti di difficoltà e con il quale parlare di tutto. Grazie alla loro amicizia le vite di entrambi miglioreranno e riusciranno a realizzare i loro sogni: Philippe si sposerà e avrà due figli, Driss diventerà un importante imprenditore, si sposerà e avrà tre figli.

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE

Di Blasi E. 1 B

Bruno è un ragazzo di 8 anni , figlio di un ufficiale tedesco nazista. A causa del lavoro del padre, la famiglia si trasferisce in una zona isolata, confinante con un campo di concentramento. Bruno trascorre le sue giornate tra lo studio con un insegnante privato e giochi nelle vicinanze della casa.Un giorno, spinto dalla curiosità di conoscere la fattoria che ha visto nei paraggi, ignora i divieti della madre e decide di soddisfare il suo desiderio di conoscenza. Arrivato alla recinzione, incontra un bambino della sua stessa età, di nome Shmuel, che vive dall'altra parte del filo spinato. Nei giorni successivi i due bambini si incontrano per giocare, nonostante siano divisi dal filo spinato.Nasce tra loro una sincera amicizia, che porterà Bruno ad aiutare il bambino con il pigiama a righe a ritrovare il padre all’interno del campo di concentramento. Il drammatico epilogo aiuta a riflettere sulla complessità del contesto storico, che ha avuto riscontri in ogni aspetto della vita.

LA RAGAZZA DRAGO - L'EREDITA' DI THUBAN

Muscedere G. 2C

Sofia è una ragazza di tredici anni che da sempre vive in un orfanotrofio, con una paura matta dell'altezza. Ha i capelli ricci color carota, molte lentiggini e gli occhi verdi ma la cosa fisica più strana che vede in sé è un piccolo neo verde che ha al centro della fronte e che nemmeno i dottori riescono a spiegarsi. Lei guarda Roma attraverso il cancello di quella costruzione infernale, finché un giorno non la adotta un allegro professore di antropologia di nome Schlafen e la porta in una casa sul lago costruita intorno ad un albero antichissimo. Il professore sembra conoscere molte cose del passato di Sofia, un passato lontano e molto oscuro nonché magico e segreto, che le ha impresso sulla fronte quello stano neo verde in segno dell'eredità dell'ultimo drago vissuto:Thuban, il drago che sconfisse e imprigionò al centro della terra Nidhoggr il feroce drago alato. Dopo trentamila anni Nidhoggr si sta risvegliando essendo così una minaccia per tutto il mondo ma soprattutto per Sofia che deve sconfiggerlo. Quest'ultima incontrerà molti amici e amiche, come Lidja che all'inizio ritiene antipatica ed egoista, ma che alla fine diventa la sua migliore amica, anche lei con un neo (questa volta rosso cupo ) e anche lei una “portatrice” di draghi la quale la aiuterà nella faticosa impresa di salvare il mondo.Questo libro fantasy mi è piaciuto molto perché Sofia, inizialmente timida e spensierata, alla fine si rivela una ragazza piena di coraggio e di amore per le persone.

LA FONTANELLA – Anno 1 n.2 scaricato gratis da www.fontanarosascuola.net Pagina n.14 di 14