La fiscalità alle Isole Canarie

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INVESTIRE ALLE CANARIE Renato Spizzichino - dottore commercialista 1

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INVESTIRE ALLE CANARIE

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LA FISCALITA’ ALLE ISOLE CANARIE

uno sguardo sulla fiscalità nelle Isole Canarie

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NOTIZIE GENERALI

Le Canarie non sono un paradiso fiscale, fanno parte della Spagna e quindi dell’Unione Europea.

Questo consente alle Isole Canarie di godere di agevolazioni molto interessanti per coloro che vogliano investire aprendo attività o società.

Promuovendo in questa zona una bassa imposizione fiscale e con la concessione di agevolazioni tributarie per lo sviluppo di nuove imprese, la Spagna vuol far diventare le Canarie una zona centrale e, grazie alla sua posizione a livello marittimo tra Africa, Europa e America del Sud, particolarmente strategica.

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IL REF REGIME ECONOMICO E FISCALE

DELLE ISOLE CANARIE

Il Regime Economico e Fiscale delle Isole Canarie (REF) prevede, tra l’altro;

• assenza del regime IVA;

• zona ZEC con tassazione al 4%;

• RIC (Riserva per gli investimenti alle Canarie);

• DIC (Diminuzione imposta per gli investimenti alle Canarie)

• IGIC sulle transazione interne con aliquota normale al 7%

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LA ZONA ZEC

La zona ZEC (Zona Speciale Canaria) è una zona a ridotta fiscalità che è stata

creata nel quadro del REF (Regime Economico e Fiscale delle Canarie) con lo

scopo di promuovere lo sviluppo economico e sociale dell’arcipelago.

La ZEC è stata autorizzata dalla Commissione Europea nel mese di gennaio del 2000.

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CHI SI PUO’ INSEDIARE

Possono insediarsi nella ZEC tutti quegli enti che vogliono svolgere un’attività industriale,

commerciale o di servizi e inserita in una lista di attività permesse, che sono descritte

nell’allegato al Regio Decreto Legge 02/2000, modificato dal Regio Decreto Legge

12/2006.

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REQUISITI

• essere un ente di nuova costituzione con domicilio e sede in una delle Isole Canarie;

• almeno uno degli amministratori dovrà risiedere alle Canarie;

• realizzare un investimento minimo di 100.000,00 euro (nelle isole di Gran Canaria o Tenerife) o di 50.000,00 (nelle altre) in immobilizzazioni nei primi due anni dal momento dell’autorizzazione;

• creare almeno cinque (nelle due isole principali) o tre (nelle altre) posti di lavoro nei sei mesi successivi dal momento dell’autorizzazione e mantenere questa media nel periodo di rimanenza nella ZEC.

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VANTAGGI FISCALI

Gli enti ZEC sono soggetti all’imposta sulle società vigente in Spagna, ma godono di un’aliquota agevolata del 4%.

Sono applicabili le convenzioni per evitare la doppia imposizione sottoscritte dalla Spagna.

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RIC RISERVA PER INVESTIMENTI ALLE CANARIE

La Riserva per Investimenti nelle Canarie (RIC) è stata creata con l’obiettivo di

stimolare il ricorso a risorse proprie per gli investimenti, vale a dire agevolare

l’autofinanziamento degli investimenti delle imprese che sviluppano la propria

attività nelle Isole Canarie.

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CHI NE BENEFICIA

• tutte le società e le altre persone giuridiche soggette all’imposta sul reddito delle società;

• le persone fisiche soggette all’imposta sui redditi, sia che il reddito provenga da attività di impresa sia che da libera professione e solo se si calcola con il metodo dell’imposizione diretta.

LA CONDIZIONE

La condizione necessaria per beneficiare della RIC è che l’impresa, indipendentemente da dove sia domiciliata, abbia almeno uno stabilimento permanente alle Canarie.

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VANTAGGI

Riduzione della base imponibile fino al 90% degli utili non distribuiti, se gli stessi vengono reinvestiti alle Canarie.

La RIC è compatibile con altri benefici e sconti fiscali derivati da incentivi specifici del REF Canario (Regime Economico e Fiscale delle Canarie) e del Regime Generale delle Imposte sulle Società.

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COME UTILIZZARE LA RIC

In generale, le quantità che si destinano alla RIC devono essere materializzate in acquisizione di beni nuovi o usati in uno dei seguenti investimenti:

• investimento iniziale;• creazione di posti di lavoro;• acquisizione di elementi patrimoniali che non costituiscano investimento iniziale;• sottoscrizione di azioni o partecipazioni in società per la costituzione o ampliamento

del capitale e del debito pubblico delle Canarie.

La RIC dovrà essere realizzata nel tempo massimo di quattro anni a partire dalla data di accantonamento.

Il tempo minimo di mantenimento in funzione dei beni e di ciò che è stato materializzato nella riserva è di cinque anni.

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SANZIONI

Se non si mantengono i criteri di materializzazione della RIC, il soggetto passivo sarà sanzionato per aver infranto i requisiti che esige la normativa di applicazione del beneficio fiscale.

La sanzione consisterà nell’integrare la base imponibile dell’esercizio nel quale si sia prodotto il mancato compimento dei requisiti e l’importo sarà corretto della quantità incompiuta. Sulla quota derivata dalla infrazione dovrà essere corrisposto l’interesse di mora.

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DIC DIMINUZIONE DELL’IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI

ALLE CANARIE

Il funzionamento è lo stesso della RIC, con la differenza che questa agevolazione agisce direttamente sull’imposta.

Il 30% dell’imposta risultante dall’applicazione delle aliquote del caso, se reinvestita in beni patrimoniali, non si paga e si accantona in apposita riserva.

La DIC è applicabile anche all’imposta da pagare risultante dall’applicazione della RIC.

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IGIC

Alle Isole Canarie non è applicabile il regime IVA.

L’imposta indiretta che grava sulle transazioni interne tra i residenti nelle isole è l’IGIC, la cui aliquota normale è del 7%.

La liquidazione dell’IGIC funziona come per l’IVA.

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LA TASSAZIONE DEGLI AUTONOMI

Alle imprese si applica il sistema della tassazione diretta o di quella oggettiva; ai professionisti solo il sistema di tassazione diretta.

Con il sistema di TASSAZIONE DIRETTA si applica l’aliquota impositiva corrispondente al proprio scaglione di reddito.

Con il sistema di TASSAZIONE OGGETTIVA si applica un’aliquota fissa del 2% alla base imponibile risultante dall’applicazione di determinati coefficienti a specifiche spese, che sono tipiche dell’attività svolta; questo tipo di tassazione, chiamata anche “MODULO”, non si applica ai professionisti.

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ALIQUOTE D’IMPOSTA

da a 2014 2015 2016

0 12.450,00 24,75% 20% 19%

12.450,01 17.107,00 24,75% 25% 24%

17.107,01 33.007,00 30% 31% 30%

33.007,01 35.200,00 40% 31% 30%

35.200,01 53.407,00 40% 39% 37%

53.407,01 60.000,00 47% 39% 37%

60.000,01 120.000,00 47% 47% 45%

120.000,01 175.000,00 49% 47% 45%

175.000,01 300.000,00 51% 47% 45%

300.000,01 in poi 52% 47% 45%

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L’ASSISTENZA SANITARIA

Tutti i lavoratori autonomi (imprenditori e professionisti) e gli amministratori di società devono pagare l’assistenza sanitaria.

Il costo mensile è di 262,72 euro.

Nei primi diciotto mesi sono concesse delle agevolazioni per le nuove attività, ma non per gli amministratori di società:

• per i primi sei mesi è concessa una riduzione dell’80%; • per i secondi sei del 50%; • per gli ultimi sei mesi del 30%.

La riduzione del 30% è prorogata per altri dodici mesi per i minori di trent’anni.

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LE SOCIETA’ MERCANTILI

Le società di capitali, maggiormente utilizzate in Spagna, sono la Società Anonima (SA) e la Società Limitata (SL).

I capitali sociali minimi sono rispettivamente di 60.000,00 e 3.000,00 euro.

E’ possibile costituire le società unipersonali.

Il capitale, all’atto della costituzione, nelle SL deve essere interamente versato mentre nelle SA può essere versato solo il 25%.

L’amministratore di una società è tenuto a pagare i contributi come lavoratore autonomo (salvo esistano già aperte altre posizioni contributive).

L’amministratore può anche non essere residente se la società non deve iscriversi al consorzio ZEC, ma deve possedere il NIE (una sorta di nostro codice fiscale).

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LA TASSAZIONE DELLE SOCIETA’ MERCANTILI

L’aliquota ordinaria per la tassazione dell’utile prodotto dalle società è del 28%.

Nel 2016 passerà al 25%.

Per le piccole e medie imprese (fino a 10 milioni di fatturato e con meno di 50 dipendenti) l’aliquota d’imposta è del 25%.

Nei primi due anni in cui si avrà un utile d’esercizio, le aliquote per le società di ridotte dimensioni si abbassano al 15% sulla parte imponibile fino 300.000,00 euro e al 20% per la parte eccedente.

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LE SCP (Sociedad Civil Particular)

• La SCP è un contratto di collaborazione tra due o più persone che desiderano realizzare insieme una attività con scopo di lucro.

• Le principali caratteristiche sono:

- minimo due soci; - responsabilità illimitata dei soci; - entrambi i soci devono iscriversi alla Seguridad Social; - non ha personalità giuridica propria; - non è previsto un capitale minimo; - non è iscritta nel Registro Mercantile; - non ha organi deliberativi.

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LA TASSAZIONE DELLE SCP(Sociedad Civil Particular)

• 1) SCP con attività che può tributare a "Modulo"

- i soci pagano trimestralmente secondo quanto previsto dall'applicazione del "Modulo" e alla fine dell'anno, in sede di dichiarazione dei redditi, pagano le imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPF);

- la SCP paga le imposte come se fosse una società mercantile (SL). Tra le spese inserisce l'imponibile sul quale i soci hanno pagato le imposte secondo il "Modulo".

• 2) SCP con attività che NON può tributare a "Modulo"

- i soci pagano trimestralmente secondo quanto previsto dal sistema di tassazione diretta e alla fine dell'anno, in sede di dichiarazione dei redditi, pagano l'IRPF secondo le aliquote vigenti;

- la SCP paga le imposte come se fosse una società mercantile (SL). Tra le spese inserisce l'imponibile sul quale i soci hanno pagato le imposte con il sistema della tassazione diretta.

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LA TASSAZIONE DELLE HOLDIG (ETVE)

• Le Holding di partecipazione denominate ETVE (Empresa Tenencia Valores Extranieros), sui dividendi percepiti non pagano imposte a condizione che le proprie partecipate non abbiano sede in Spagna ovvero in un Paese considerato dalla normativa spagnola paradiso fiscale.

• Sui dividendi percepiti dalle proprie partecipate che abbiano sede in Spagna ovvero in un Paese considerato dalla normativa spagnola paradiso fiscale, pagano le imposte secondo le aliquote previste per il tipo di società.

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TASSAZIONE SUL REDDITO DEGLI IMMOBILI AI SOGGETTI RESIDENTI

Se gli immobili non sono locati vengono tassati applicando l’aliquota del 3% al valore catastale.

Se locati viene tassato il reddito risultante dalla differenza tra gli affitti percepiti e le spese dirette sostenute (manutenzione straordinaria, spese di condominio, etc.); è concessa, inoltre, nel caso si tratti di immobili residenziali, una detrazione forfetaria pari al 60% del reddito netto conseguito.

Su tutti gli immobili si paga l’IBI, la corrispondente della nostra IMU, che incide per circa il sei per mille del valore catastale (i valori catastali sono molto più bassi del valore commerciale) e l’aliquota varia da comune a comune.

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TASSAZIONE SUL REDDITO DEGLI IMMOBILI AI SOGGETTI NON RESIDENTI

Anche i soggetti non residenti pagano l’IBI su tutti gli immobili.

In Italia si paga l’imposta sugli immobili all’estero (IVIE) che è pari allo 0,76% del valore catastale; dall’importo risultante dall’applicazione di detta aliquota va detratto quanto pagato alle Canarie a titolo di IBI. Non è dovuta alcuna imposta se l’importo da versare è inferiore ai 200,00 euro.

I canoni percepiti andrebbero dichiarati nella propria dichiarazione dei redditi e sconterebbero l’imposta applicabile in Italia .

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TASSAZIONE DEI PROVENTI FINANZIARI

I redditi derivanti dai proventi finanziari sono gli unici che vengono tassati in misura fissa.

da a 2104 2015 20160 6.000,00 21% 20% 19%

6.000,01 50.000,00 25% 22% 21%50.000,01 in poi 27% 24% 23%

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INVESTIMENTO IMMOBILIARE A “RENDITA GARANTITA”

Acquistando uno o più immobili a un prezzo non superiore agli 80 / 100 mila euro ciascuno, si può ottenere un reddito garantito che varia tra il 6% e il 10% annuo netto, a seconda del valore dell'investimento; sono a carico di chi gestisce tutte le spese di acqua, elettricità e condominio.

L'unico costo a carico del compratore è il pagamento dell'IBI pari a circa 200,00 euro annuali e il pagamento della tassa sugli immobili all'estero, che si paga in Italia, ma SOLO PER DIFFERENZA con quanto già pagato a titolo di IBI alle Canarie.

In fase d'acquisto i costi da considerare extra sono pari a circa l'8% (6,5% di imposte e circa l’1,5% tra notaio e spese varie) del valore di acquisto dell’immobile.

I costi di mantenimento ordinario sono totalmente a carico della gestione e solo i costi straordinari sono a carico del proprietario.

E' lasciata la facoltà all'investitore di utilizzare personalmente il bene, previo avviso al gestore e sempre che nel periodo scelto l'immobile non sia stato già promesso in locazione. Nel caso di utilizzo diretto sarà ridotta, proporzionalmente alle settimane di utilizzo, la rendita corrisposta.

Le stesse regole valgono nel caso che il proprietario decida di affittare direttamente l'immobile acquistato.

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