La didattica della guerra e il laboratorio del tempo presente · 2019. 5. 14. · Esempio: il...
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La didattica della guerra e il laboratorio del tempo presente
Antonio Brusa
Historialudens.it
« Infatti, in tempo di pace e in situazioni di prosperità le città e gli individui si trovano ad avere sentimenti migliori, in quanto non debbono far fronte a necessità ineluttabili; ma la guerra, che elimina il benessere di ogni giorno, è un maestro violento e conforma le passioni della maggior parte degli uomini alla situazione del momento»
Tucidide, III, 82-83
INDICE
Raccontare la guerra: i modelli
Il racconto problematico della guerra
Esperimenti di laboratorio, dalle prime foto di guerra alla seconda guerra mondiale
Il laboratorio del tempo presente: Vietnam, Terrorismo, AbuGhraib, Daesh, Ucraina
COME SI RACCONTA UNA GUERRA
Tre configurazioni storica della guerra (A. Prost)
1) Dall’alto: le strategie, le cause, gli effetti, i movimenti, le battaglie, la politica
2) Dal basso: la vita quotidiana, il fronte interno, la psicologia dei combattenti.
3) Culturalista: la cultura della guerra come universo a sé con proprie leggi, una propria morale
Raccontare la guerra
LA NARRAZIONE «DALL’ALTO», O MILITARE
E’ la narrazione tipica della storiografia militare
E’ la narrazione principe della manualistica
Ma è anche la narrazione molto usata nei giochi, sia da tavolo sia elettronici
Problemi: tende a essere fredda (ma attenzione ai giochi). A volte è complicata dalla lunga serie di eventi. Ci da sempre l’idea (a noi contemporanei) di essere una narrazione parziale
LA NARRAZIONE «DAL BASSO» O SOCIALE
Tipica della storia sociale e della microstoria
Introdotta negli ultimi decenni nella manualistica: la vita in trincea; il fronte interno; le donne in guerra
Tipica della letteratura e della fiction di contestazione («Uomini contro»). Spesso è vista come antagonista al modello precedente
Problemi: un buon terreno dove impiantare laboratori con uso di fonti particolari (per esempio, i diari). Difficile da raccontare e quindi da controllare con gli strumenti tradizionali della didattica. Si concentra su aspetti importanti, ma tende a perdere di vista l’insieme dei problemi connessi con una guerra.
LA NARRAZIONE «CULTURALISTA»
E’ il modello più recente e più in voga. Parte dagli Usa (ma anche con componenti francesi) e si impone in tutto il mondo
Esempio: il concetto di «brutalizzazione della guerra»
Esempio: il dilagare della guerra come memoria, e del turismo di guerra
Problemi: tema di grande fascino, corre il rischio di spersonalizzare la ferocia e a deresponsabilizzare i soggetti. Trasforma la realtà brutale della guerra in un oggetto patrimoniale, da conservare o valorizzare.
UN’APPLICAZIONE ALLA DIDATTICA
Ogni configurazione ha i suoi pro e i suoi contro
Per questo è importante «rendersi conto» della narrazione riportata dal manuale.
E’ importante capire che il «collage» non consapevole abbassa il valore storiografico della narrazione
Ma è anche importante per costruire una nostra narrazione didattica della guerra: sia scegliendo le pagine da raccontare, sia se produciamo autonomamente il materiale didattico
Raccontare e problematizzare
ESEMPI DI NARRAZIONE PROBLEMATICA
Victor Davis Hanson
Comportamento dell’oplita
sul campo
Struttura sociale
(democrazia)
Superiorità delle
società
democratiche
nell’uccidere in
battaglia
ROMA: SOCIETÀ INCLUSIVA E GUERRA
Adam Ziolkowski
UN MODELLO DI SOCIETÀ BASATA SULLA GUERRA
Cittadinanza inclusivaIncremento demografico
senza paragoni
Potenza militare
invincibile
Nobilitas (aristocrazia mobile)
Mutamento del modello di
famiglia
Esperimenti di laboratorio. Le immagini di guerra
TANTO TEMPO FA, LE IMMAGINI DI GUERRA
British Museum. Sezione Assira. Bassorilievi dal palazzo di Ninive
«Lakish, città ebraica, si ribella agli assiri. Nel 701 Sennacherib dopo un lungo assedio, la conquista e ne deporta la popolazione»
Una formella, mostra l’impalamento di prigionieri ebrei
tutti abbiamo la tentazione di dire:
“L’immagine si commenta da sola”
•L’immagine è solo una piccola parte del bassorilievo
•Questo mostra tutte le attività connesse con l’assedio
•In realtà, l’immagine ci appare chiara perché è accompagnata da una «doxa» implicita: “i crudeli assiri”
Una doxa prodotta nel passato, ma molto attiva nel presente
Elaborata da:
•Gli ebrei: vittime dell’assedio
•I babilonesi: si presentano come i liberatori dai cattivi assiri. Ma in realtà sono loro i crudeli sterminatori
(Mario Liverani)
LA GUERRA MODERNA
Roger Fenton.
Zouave blessé
Guerra di Crimea1853-1856
Leggere i particolari:
•Posizione, vestiti, oggetti, panorama
Raccontare la scena:
•Un soldato ferito viene accudito da un commilitone e da una vivandiera che si improvvisa infermiera
Interpretare la scena:
•Foto costruita e destinata al grande pubblico. E’ l’immagine del Cristo morto (Musci, 2006)
La grammatica delle
immagini
Henry TerrierZouave Blessé
Tracy le Vol, 1915 (Prima guerra mondiale) http://www.histoire-image.org/
Leggere i particolari:
•Filo spinato, vestito, ambiente, postura
Raccontare la storia:
•Un fante, uno zuavo, è uscito dalla trincea e viene colpito durante l’assalto
Interpretare la scena:
•Scattata con una macchina nascosta. Uso privato a causa della censura. Il fante muore anonimo e senza assistenza.
Parata del 14 luglio 2012
Mémorial de Peronne. Presentata come presa da un soldato tedesco nel
1916
LEGGERE E INTERPRETARE
Leggere analiticamente: il soldato colpito in primo piano; le truppe francesi che avanzano comunque, il clima di guerra ecc
Raccontare: un assalto contro le fortificazioni tedesche
Interpretare: Si tratta di una ricostruzione del 1928, eseguita per il film di Poirier, Verdun vision d’histoire, dal quale è tratto il fotogramma, usato per scopi pubblicitari, e di seguito utilizzato come documento vero.
Estrema difficoltà di analizzare la foto. Tenere conto della didascalia e di come è scritta
Un bombardamento a gas
Interpretazione:
Cimitero della Marna, 1917
LA COMPLESSITÀ DEGLI SGUARDI
http://www.polonia-mon-amour.eu/2011/01/27/storia-di-una-foto-il-bambino-nel-ghetto-di-varsavia/
Il comandante di Brigata Juergen Stroop fa realizzare un reportage sulla deportazione degli ebrei di Varsavia, dopo la rivolta svoltasi fra il 19 aprile e il 16 maggio del 1943
Il massacratore di KaunasI primi pogrom in Lituania cominciano con la ritirata sovietica di fronte alle truppe tedesche (giugno 1941)
Massacri compiuti da poliziotti e civili lituaniI corpi giacciono sul pavimento della piazza.
Sul teatro del massacro si aggirano poliziotti lituani, riconoscibili dalla divisa. La gente assiste.
Foto scattate da soldati tedeschi. Tollerate perché presentano la gente del posto come gli autori del massacro.
•A questa prima fase appartengono le foto più tragiche
•Donne e bambine ebree fotografate prima dell’assassinio
http://lexikon.freenet.de/Einsatzgruppen_der_Sicherheitspolizei_und_des_SD
•E’ il titolo del «diario» di un medico, che passa qualche mese a Treblinka e vuole conservare le «belle memorie».
•Queste foto sono per uso privato, spesso mandate ai familiari per posta
httpworld-media-watch.org20130428der-kampfbegriff-illegale-siedlungen-ist-im-kern-nazi-terminologiess-schergen
Marian, il polacco. Un compare di massacri
LO SGUARDO DISSIDENTE
Joe J. Heydecker, combatte per sei anni nella Wehrmacht
FOTO DAI MOLTI USI
Luciano Regis, capo partigiano del Biellese esegue una condanna a morte.
Giorgio Pisanò, senatore Msi, usa questa foto per illustrare un articolo di «Gente» del 1961, dal titolo Diventano una giungla
La sequenza completa delle foto mostra che si trattava di una simulazione, probabilmente per gioco, del gruppo dei partigiani
(Mignemi, 2003)
Un gruppo di partigiani e di mandriani si fa fucilare, per consentire ai reparti della Brigata partigiana di sganciarsi dai tedeschi.Malga Zonta, Vicenza 1944)
Foto trovata nelle tasche di un prigioniero tedesco e riutilizzata dai partigiani come cartolina postale
Vincenzo Carrese, di Publifoto, si fa fotografare in posa da partigiano.
•http://d.repubblica.it/attualita/2015/04/24/foto/25_aprile_partigiane_donne_liberazione_70_anni_italia-2574812/1/ “Repubblica delle donne”, 25 aprile 2015. “Partigiane associate al Partito di Azione”
Giuseppe Solaro viene condotto al supplizio. Torino 1944(Pasquale Chessa, 2005)
« si addensava una folla silenziosa e pensierosa, turbata … Mi sembrò di cogliere, ancora una volta, un senso di stanchezza, e anche di disgusto … occorreva finirla al più presto, non si poteva continuare così»
(Giorgio Amendola, 22 luglio 1944)
Il laboratorio
del tempo
presente
Elementi di fondo
Le nuove guerre/le guerre asimmetriche/il
terrorismo (Mary Kaldor: https://www.docsity.com/it/le-
nuove-guerre-mary-kaldor/401139/ )
L’incremento di potenza « bellica » del fronte
interno
I nuovi mezzi di comunicazione
IL FRONTE INTERNO
•Lo scopo della foto dello zuavo francese durante Crimea era uno dei primi tentativi di creare un fronte interno, di sostegno ai combattenti
•Quest’uso delle foto si perfeziona durante le due guerre mondiali
•Mostra la sua potenza «bellica» nella Guerra del Vietnam
LA GUERRA DEL VIETNAMLA POTENZA DEL FRONTE INTERNO
1960. La penisola indocinese è divisa in due stati. Il Vietnam del Nord, comunista; quello del sud, retto da una monarchia filoccidentale
1965 Una coalizione guidata dagli Usa entra massicciamente a sostegno del Vietnam del Sud
1968 Strage di My Lai
1975 Saigon, capitale del Vietnam del sud viene conquistata dai nordvietnamiti. La guerra finisce
UNA COPERTURA MEDIATICA DA ENTRAMBI I FRONTI
Westmoreland, generale americano, vuole creare consenso intorno ai «bravi ragazzi», inviati a combattere contro i comunisti.
Ho Chi Minh, capo del Vietnam del Nord vuole rinforzare il morale del suo popolo, sottoposto a una guerra di 15 anni
E’ la prima guerra a copertura mediatica (foto, giornali, film, tv)
Foto di Larry Burrows del
1964 e del 1965
Mostrano due soldati
americani in azione
“I coraggiosi hanno bisogno di leader. Questo è un leader di uomini coraggiosi. Si chiama Hal Moore. Viene da Bardstown, Kentucky. È sposato e padre di 5 figli. Sono i migliori soldati del mondo. In effetti, sono i migliori uomini del mondo. Sono ben preparati, ben disciplinati [...] La loro motivazione è formidabile. Sono venuti qui per vincere”
Mirko Nozzi, Informazione e guerra: la televisione nella Guerra del Vietnam e del Golfo Persico, 2003, http://org.noemalab.eu/sections/ideas/ideas_articles/pdf/nozzi.pdf
Le Minh Truong, 1973
Team Radio, 1970
Foto di guerra vietnamite
Un gruppo di Scout nordvietnamiti tenta di trovare un passaggio nella foresta, aggirando una cascata
http://www.vietnambreakingnews.com/2014/09/vietnam-war-photos-showcased-in-france/
«la nostra guerra aveva un senso. È per questo che le nostre foto erano là, per mostrare al popolo il nostro impegno e la lotta delle persone. Non dovevamo mostrare foto che colpissero la volontà dei combattenti e delle retrovie. L’obiettivo era quello di concludere al più presto possibile la guerra, per l’indipendenza e la riunificazione del Paese»
http://www.fonds-patrickchauvel.com/?page_id=76 .
LE DONNE VIETNAMITE DA DUE PUNTI DI VISTA DIVERSI
Kim Phuc, otto anni, in fuga dal suo villaggio, l’8 giugno 1972
Nick Ut, The Napalm girl, Associated Press
LA POLAROID E IL TERRORISMO
Shoot:
« spara » o
« fotografa
»
S. Sontag
Le foto
istantanee
usate per
« armare » la
propaganda
delle BR
IL TERRORISMO E LE IMMAGINI
Idalgo Macchiarini, 1972. sequestro lampo. La foto viene pubblicata dal giornale «Potere Operaio»
Ettore Amerio, 1974. Sequestro di otto giorni
Mario Sossi, magistrato di Genova, 1974. Sequestro durato un mese circa. Foto spedita ai giornali
La costruzione
di un modello
e di un brand
ALDO MORO. L’USO DEL BRAND
16 marzo 1978, rapimento
19 marzo, prima foto (fatta trovare in una busta, dopo una telefonata ai giornali)
21 aprile, seconda foto
9 maggio, uccisione
LE BR HANNO UN BRAND
ROBERTO PECI, LA MORTE IN DIRETTA
Sequestro di Roberto Peci, fratello del terrorista pentito Patrizio Peci.
10 giugno 1991-3 agosto 1991
Il sequestro serve per dare messaggi alla società ma anche ai terroristi in attività o in galera
Roberto Peci, 1991
La morte in diretta
IL CELLULARE. LA FOTO COMPULSIVA
Abu Ghraib è una prigione a una ventina di km da Bagdad
Gli americani vi custodiscono i prigionieri irakeni
Siamo nella seconda guerra del Golfo, (2003).
Nel 2004, la Cbs manda in onda queste foto
THE «HOODED MAN»
IL CONTROLLO DELLE IMMAGINI SULFRONTE
Da una parte i giornalisti embedded
Dall’altra i soggetti, che sono armati di cellulare
Infine, i giornalisti free lance, che lavorano a rischio dellavita
LE FOTO COME STRUMENTO DI GUERRA
Siamo in un nuovo tipo di guerra.
La guerra asimmetrica
Daesh (Califfato del Levante e dell’Irak), 2014 e 2015
LE FOTO DELLE VIOLENZE «ASIMMETRICHE»
•Le guerre asimmetriche comportano l’uso della rete, la diffusione di immagini e di testi
•Gruppi specializzati riprendono momenti di guerra, massacri, decapitazioni
•Contano sull’effetto virale
Cattura di Muhadh Al-Kasasbehe
IL FRONTE INTERNO DIVENTA MONDIALE
•Oggi è parte integrante della guerra asimmetrica
•Si contano i morti, si contano le condivisioni
•Le condivisioni creano un fronte interno di dimensioni mondiali
« Infatti, in tempo di pace e in situazioni di prosperità le città e gli individui si trovano ad avere sentimenti migliori, in quanto non debbono far fronte a necessità ineluttabili;
CLIC
ma la guerra, che elimina il benessere di ogni giorno, è un maestro violento e conforma le passioni della maggior parte degli uomini alla situazione del momento»
CLIC
LE FOTO PER INFORMARE/DENUNCIARE
Andy Rocchelli,
Sloviansk,
2014
https://it.wikipedia.org
/wiki/Andrea_Rocchelli
UCRAINA 2014
Grazie.
Liceo Newton 12 febbraio 2016
LiceoMaiorana 30 maggio 2017