La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

94
LA CRISI E LE SUE RICETTE CE LE SIAMO SENTITE RACCONTARE, ORA POSSIAMO CAPIRLE NOI http:// economiapericittadini.it

description

10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi. L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.

Transcript of La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

Page 1: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

LA CRISI E LE SUE RICETTE

CE LE SIAMO SENTITE RACCONTARE, ORA POSSIAMO CAPIRLE NOI

http://economiapericittadini.it

Page 2: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

2

Dalle puntate precedenti …

Warren Mosler (economista del Levy Institute di New York) spiega il

funzionamento della moneta sovrana (cioè di proprietà dello Stato che la emette; non convertibile in metalli

preziosi e con tasso di cambio fluttuante) traendo spunto da un

biglietto da visita.Vi ripropongo il suo esempio:

Page 3: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

3

Dalle puntate precedenti …

Se vi mostrassi un mio biglietto da visita e vi chiedessi di darmi 20 euro per esso, nessuno me li darebbe; tanto meno se chiedessi a qualcuno di voi di restare al termine della serata e passare lo straccio per me per un’ora.Il biglietto non ha nessun valore. È spazzatura. Ma se dicessi che c’è solo una porta per uscire e fuori di quella c’è un uomo dei miei, armato, e farà uscire solo coloro che esibiranno il mio biglietto da visita, sono sicura che tutti voi vorrete passare lo straccio per me. Bene! L’uomo che sta alla porta in realtà è l’esattore delle tasse. L’esattore delle tasse può cambiare la spazzatura in denaro sonante. [Notate anche che se io dicessi: “Ho scherzato: non c’era nessun uomo alla porta!” il cartoncino tornerebbe ad essere spazzatura.]

Page 4: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

4

Dalle puntate precedenti …

Continuando l’esempio del biglietto da visita, io ho il monopolio della produzione del cartoncino, per cui stabilisco IO la domanda e l’offerta, e avendo l’autorità di imposizione fiscale, vi dico quanti biglietti da visita dovete avere per pagare le tasse.Di conseguenza, come monopolista deciderò quanti biglietti dovrete avere, avendo passato lo straccio un’ora per me sta sera, stabilendo così il valore di un’ora di lavoro. Ma non solo, deciderò io anche se l’uomo delle tasse vi ritirerà tutti i biglietti da visita che vi ho dato per aver passato lo straccio (pareggio di bilancio) oppure se voglio che ve ne resti qualcuno a voi per mangiare, comprare casa, divertirvi.

Page 5: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

5

Dalle puntate precedenti …

Dirò di più! Decido sempre io se ve ne devono restare abbastanza per risparmiare. Mettiamo che ne abbiate lasciato uno in tasca e sia andato i lavatrice! Io posso decidere se darvene abbastanza anche per sopperire agli imprevisti, cioè se retribuire con più biglietti da visita il lavare il pavimento o se ho bisogno di altri lavori e pagarvi per essi.

Va notato che nell’esempio, il monopolista della moneta (come nel gioco del monopoli, nel quale all’inizio il banco distribuisce a tutti i soldi secondo le regole) PRIMA distribuisce la moneta (spesa a deficit produttiva) e SOLO DOPO la può richiedere in dietro con le tasse.

Page 6: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

6

Dalle puntate precedenti …

Il monopolista della moneta, siccome il biglietto da visita è carta straccia, non esaurisce mai la possibilità di stampare biglietti trovando l’unico limite nelle capacità produttive del Paese, cioè la possibilità di trasformare in beni e servizi utili per la collettività (spesa per fini pubblici) la spesa a deficit erogata.Svisceriamo ancora l’esempio. Abbiamo detto che il monopolista della moneta stabilisce quanti biglietti valga un’ora di un determinato lavoro, fissando in questo modo il primo punto di riferimento per determinare i rapporti di domanda e offerta.

Page 7: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

7

Dalle puntate precedenti …

Ora facciamo finta che ci siano persone che NON vogliano passare lo straccio per terra (hanno mal di schiena), però hanno bisogno del biglietto da visita per consegnarlo al mio uomo delle tasse. Quindi, potrebbero cercare qualcuno e chiedergli di accettare 10 pomodori per cedergli il suo biglietto da visita guadagnato pulendo il pavimento un’ora per me. Se l’altro accetta, in questo caso si instaurerebbe una relazione di mercato per cui è evidente che 1 ora a lavare pavimenti è uguale a 1 biglietto da visita e a 10 pomodori. L’offerta iniziale del monopolista che remunera l’ora di lavoro è quella che aiuta a stabilire quanti pomodori servano perché io ceda il biglietto che ho guadagnato.

Page 8: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

8

Dalle puntate precedenti …

Va inoltre notato che, siccome noi siamo solo utilizzatori della moneta, non solo dobbiamo accettare il prezzo imposto dal monopolista per il lavoro richiesto, ma anche che il monopolista con la sua spesa a deficit determini i lavori di cui c’è bisogno: insegnanti, infermieri, soldati, etc. tanto più che, qualora gli mancassero persone che svolgessero per lui un determinato lavoro (il soldato per es.), potrebbe decidere di alzare le tasse per determinare una mancanza di biglietti da visita, inducendo così chi non riesce a procurarseli altrimenti a svolgere quel lavoro.

Page 9: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

9

Dalle puntate precedenti …

In fine, nel caso il monopolista dovesse chiudere “i rubinetti”, riprendendosi in dietro tutto quello che ci ha dato, dovremmo lottare sempre di più per togliere ad altri i biglietti da visita che hanno precedentemente guadagnato. Di fatto, se il monopolista non garantisce che tutti possano guadagnare abbastanza cartoncini, e inasprisce le tasse, va di suo che molti di voi saranno disoccupati, come di fatto lo eravate prima che io vi chiedessi di pulire per terra per me.

Page 10: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

10

Dalle puntate precedenti …

TUTTO QUESTO CON MONETA SOVRANA, MA DAL 1999 ABBIAMO ADOTTATO

L’EURO CHE NON È UNA VALUTA SOVRANA.Lo Stato per approvvigionarsene deve chiederla ai mercati finanziari che tramite l’acquisto di titoli gliela prestano, chiedendo poi la corresponsione di interessi.Alla BCE viene fatto divieto di finanziare direttamente gli Stati, quindi non si può ricorrere al quantitative easing (la BC compra i titoli dello Stato).Con l’euro si rinuncia anche alla possibilità di svalutare, di determinare un proprio tasso di interesse, di avere una propria politica fiscale (Fiscal Compact)

Page 11: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

11

DEBITO PUBBLICO DEUS EX MACHINA O

MOSTRO MITOLOGICO?

Page 12: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

12

Eterodossi vs Neoclassici

Visto che si può sempre produrre ed evolvere, visto che non c’è scarsità, ogni investimento produttivo (spesa a deficit) cui non si dà seguito è una ricchezza per i cittadini persa per sempre. Se non costruisco un ospedale la ricchezza che avrebbe portato questo investimento, sia come entrata nel settore NON-GOV sia come servizio in più per la comunità, è persa per sempre.

Visto che la scarsità dei beni è il principio che regola il comportamento economico, ogni investimento produttivo cui non si dà seguito è un risparmio di cui si godrà in futuro.Il presupposto è che in futuro ci saranno le stesse dinamiche economiche attuali e che, quindi, il bene/servizio sarà parimenti fruibile.

Page 13: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini 13

LOST OUTPUT CLOCK count down della ricchezza persa http://www.lostoutputclock.com/

Page 14: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

14

LOST OUTPUT CLOCK count down della ricchezza persa http://www.lostoutputclock.com

Nel grafico l’area in giallo è la differenza tra il PIL reale (linea rossa) e il PIL necessario (linea blu) per portare gli US alla piena occupazione. La cifra in continuo aggiornamento è agganciata ai dati della FED e calcola in tempo reale la differenza tra il PIL del momento e quello che si raggiungerebbe con la piena occupazione creata da un’opportuna spesa a deficit del governo.Questa differenza è denaro perso dall’economia americana, lavoratori e impianti non usati i cui benefici in termini di produzione non torneranno più.

Page 15: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

15

LOST OUTPUT CLOCK count down della ricchezza persa http://www.lostoutputclock.com

Il grafico evidenzia la necessità di un investimento governativo di 1,1 trilione di dollari che funga da stimolo per la domanda interna e permetta di raggiungere la piena occupazione.

Page 16: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

16

LOST OUTPUT CLOCK count down della ricchezza persa http://www.lostoutputclock.com/

I firmatari del “Lost output clock” seguono le teorie eterodosse e sono: DEAN BAKER economista americano e co-fondatore del CEPR - Center for Economic and Policy Research;STEPHANIE KELTON, professore associato presso il Dipartimento di Economia presso l’Università del Missouri-Kansas City;BERNIE SANDERS, Senatore US dal 2006;

Page 17: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

17

LOST OUTPUT CLOCK count down della ricchezza persa http://www.lostoutputclock.com/

WARREN MOSLER, economista statunitense del Levy Institute di New York, fondatore del Centro per la Piena occupazione e la stabilità dei prezzi;INET – Institute for NEW ECONOMIC THINKING (Istit. di nuovo pensiero economico) think tank eterodosso.NOAM CHOMSKY intellettuale americano e altri …

Page 18: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini 18

Istituto Bruno Leoni: debt clock http://brunoleoni.it/debito.htm

Con il debt clock, (i.e. orologio del debito), l’Istituto Bruno Leoni vuole rendere accessibile a tutti la mostruosità del nostro debito pubblico, che poi dà la misura sia dell’irresponsabilità della classe politica sia degli oggettivi vincoli di finanza pubblica a cui il Paese deve sottostare.[L’Istituto Bruno Leoni ha un punto di vista neoclassico/neoliberista]

Page 19: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

19

Istituto Bruno Leoni: debt clock http://brunoleoni.it/debito.htm

Per l’Istituto Bruno Leoni, “il debito pubblico italiano è l'emergenza della nostra epoca:  la sua presenza è una minaccia costante per il nostro futuro, per i nostri sogni e progetti. Creatura quasi mitologica per le giovani generazioni, condiziona e condizionerà la nostra vita personale, riducendo la nostra capacità decisionale, incidendo direttamente nella vita di ogni giorno. Il nemico più letale, perché invisibile ai più.”

Page 20: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

20

Istituto Bruno Leoni: il nostro debito pubblico http://brunoleoni.it/debito.htm

Page 21: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

21

Istituto Bruno Leoni: il nostro debito pubblico

http://brunoleoni.it/debito.htm

L'orologio del debito fornisce una stima dello stock di debito pubblico italiano in tempo reale, con un margine di errore inferiore all’1%. La base di partenza è costituita dai dati forniti dalla Banca d'Italia; l’orologio è aggiornato ogni 3 secondi.

In questo modo si vuole aiutare i cittadini a capire cosa si intende, quando si dice che siamo gravati di un debito pari a circa il 120 per cento del prodotto interno lordo.

Page 22: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

22

Istituto Bruno Leoni: il nostro debito pubblico

http://brunoleoni.it/debito.htm

“Per rendere il concetto ancora più chiaro, basta considerare che questo debito a 13 cifre (valore riferito al 31 luglio 2010) equivale a circa 30.724 euro per ogni italiano, inclusi neonati e ultracentenari, ovvero 80.327 euro per ogni occupato. Tra gennaio e luglio 2010 il debito pubblico è aumentato di 50.100.143.820 euro, più di 7 miliardi al mese, 236 milioni al giorno, quasi 10 milioni di euro all’ora, 164.112 euro al minuto. Ogni secondo, questo debito immenso è cresciuto di 2.735 euro, più di quanto guadagni una famiglia media in un mese.”

Page 23: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

23

ALTRI ELEMENTI: DEBITO DI CHI, RICCHEZZA E

RISPARMIO DI CHI …

Page 24: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

24

L’andamento del debito pubblico …

Ricordiamo che il debito pubblico italiano

negli anni ‘60 si è tenuto al di sotto del 40%; negli anni ’70 cresce fino al 60% per cause varie (rivendicazioni del 1968, crisi petrolifera 1973, recessione del 1975),

MA l’evento a decorrere dal quale lievita il nostro debito pubblico è il divorzio tra Banca D’Italia e Tesoro

che lo fa arrivare al 119% dal 1981 al 1993.Poi il debito si stabilizza e inizia a calare fino al 2007,

riesplodendo con la crisi. [BAGNAI, 2012]

Page 25: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

25

… e del debito privato …

Dall’entrata nell’euro (1999) allo scoppio della crisi (2007) c’è un’altra grandezza da considerare: il debito privato, che esplode con aumenti dai 31 punti di Pil (Italia) ai 98 punti di Pil (Irlanda e Spagna). [BAGNAI, 2012]

Page 26: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

26

L’andamento del debito pubblico …

«Quella che ora i mezzi di disinformazione di massa presentano come crisi bancaria causata da una crisi del debito pubblico, nei dati si presenta in modo opposto: la crisi di debito pubblico è causata dal dissesto finanziario del settore privato (come ammettono anche Giavazzi ed Alesina cfr. fonti), attraverso gli interventi di salvataggio delle banche con soldi pubblici, e attraverso il crollo dei redditi privati e quindi delle entrate fiscali. Casta, corruzione, evasione sono certo da combattere, ma con questa dinamica c’entrano poco». [BAGNAI, 2012]

Page 27: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

27

Il risparmio degli italiani

Il grafico mostra l'andamento del risparmio delle famiglie italiane dal 2001 e ci mette a confronto con la zona Euro e gli altri paesi europei. Dal 2005 si va in picchiata.

Italia in numeri http://italiainnumeri.blogspot.co.uk/

Page 28: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

28

La ricchezza degli italiani …

Alla fine del 2011 la ricchezza netta delle famiglie italiane, cioè la somma di attivitàreali (abitazioni, terreni, ecc.) e di attività finanziarie (depositi, titoli, azioni, ecc.), al netto delle passività finanziarie (mutui, prestiti personali, ecc.), è risultata pari a 8.619 miliardi di euro.La ricchezza netta complessiva, a prezzi correnti, tra la fine del 2010 e la fine del 2011 è diminuita dello 0,7 % (63 miliardi di euro).

[Banca D’Italia, La ricchezza delle famiglie italiane]

Page 29: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

29

La ricchezza degli italiani …

All’aumento delle attività reali (1,3 %) ha corrisposto una diminuzione delle attività finanziarie del 3,4% e un aumento delle passività del 2,1%.

In termini reali, la ricchezza complessiva rispetto alla fine del 2010 è diminuita del 3,4% (306 miliardi di euro a prezzi 2011).

Dalla fine del 2007, quando l’aggregato ha raggiunto il valore massimo di 9.151 miliardi di euro ai prezzi del 2011, il calo è stato pari al 5,8%. [BANCA D’ITALIA, La ricchezza delle famiglie italiane]

Page 30: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini 30

Fonte: Banca d’Italia

Page 31: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

31

La concentrazione della ricchezza degli italiani …

“La distribuzione della ricchezza è caratterizzata da un elevato grado di concentrazione: molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza; all’opposto, poche famiglie dispongono di una ricchezza elevata. Le informazioni sulla distribuzione della ricchezza – desunte dall’indagine campionaria della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane – indicano che alla fine del 2010 la metà più povera delle famiglie italiane deteneva il 9,4% della ricchezza totale, mentre il 10% più ricco deteneva il 45,9% della ricchezza complessiva. [BANCA D’ITALIA, La ricchezza delle famiglie italiane]

Page 32: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

32

MA SUI FIGLI PESA IL DEBITO DEI PADRI?

Page 33: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

33

Questioni di presente e futuro …

Ora, ci dicono che tutto quel debito oggi significa

pagare tasse più alte domani e, quindi, che i nostri figli in futuro pagheranno

per noi dovendo accettare un tenore di vita più basso.

Gli economisti lo chiamano “debito intergenerazionale”.

[MOSLER, 2012]

Page 34: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

34

Questioni di presente e futuro … [con l’ euro]

Questo è sicuramente vero con l’euro che è una moneta divorziata

dal Paese e non può essere che reperita ad alti tassi di interesse e

delegando la nostra politica economica ad organismi sovranazionali non eletti.

Page 35: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

35

Questioni di presente e futuro … [con l’ euro]

Infatti, non ci si può indebitare più del3% (1992 Maastricht);non si può spendere più di quanto si tassa (Fiscal Compact in vigore dal 1-1-2013);la Legge di bilancio dello Stato deve essere prima approvata dalla Commissione europea (formata da tecnocrati NON eletti da nessuno) e solo dopo l’approvazione di essa sottoposta ai Parlamenti.

Page 36: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

36

Questioni di presente e futuro … [con l’ euro]

Se un Paese UE un rispetta i parametri indicati, viene multato per miliardi di euro tramite una procedura detta: “Preventing Macroeconomic Imbalances”. Tale procedura concede alla Commissione e al Consiglio Europeo poteri di intervenire sulle politiche fiscali, del lavoro, sullo Stato Sociale, sui servizi essenziali e sui redditi così da rientrare del disavanzo.

Page 37: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

37

Questioni di presente e futuro … [con moneta sovrana]

MA con una moneta sovrana le cose cambiano.Uno Stato con una sua moneta può sempre ripagare il suo debito e può attuare le opportune misure correttive per sostenere l’economia, specie in momenti di crisi.(cfr. video dei presidenti della Federal Reserve – FED: Greenspan e Bernanke http://www.youtube.com/watch?v=XliLR4WLavM) [MOSLER, 2012]

Page 38: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

38

Vediamo il caso degli US

Uno stato a moneta sovrana può chiedere direttamente alla BC di finanziagli la spesa, anche solo tramite un assegno, ma il modo più consueto e conosciuto di finanziare la spesa degli Stati sovrani è quello che usa titoli di Stato.Vediamo come si finanziano gli US tramite i loro titoli. [MOSLER,

2012]

Page 39: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

39

Treasury Bonds in US

Prima di tutto va detto che i titoli di stato sono un retaggio del gold standard. Infatti, quando c’era la parità aurea per evitare che chi sosteneva la spesa pubblica si potesse portare via dei forzieri l’oro, lo Stato consegnava il titolo, cioè un pezzo di carta.Ora che la moneta a corso forzoso (1971 - Nixon) ha sostituito quella convertibile, in un sistema sovrano, dei titoli di stato non ci sarebbe bisogno.

Page 40: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

40

Treasury Bonds in US

Warren Mosler: “Per uno Stato a moneta sovrana il finanziamento della spesa in disavanzo non è una questione di rilievo. Quando il governo spende, aumenta semplicemente i numeri dei nostri conti correnti. Più specificamente, tutte le banche commerciali che usiamo per le nostre operazioni bancarie hanno dei conti correnti alla FED che si chiamano conti di riserva. Anche i governi stranieri hanno dei conti di riserva alla FED. Essi sono esattamente come dei conti correnti presso qualsiasi banca.”

[MOSLER, 2012]

Page 41: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

41

Treasury Bonds in US

“Quando il Governo spende senza tassare tutto quello che fa è aumentare i numeri nel conto corrente giusto (conto di riserva alla FED). Questo significa che quando il governo vi fa, ad esempio, un pagamento di 2000$ per la previdenza sociale, aumenta il saldo del conto di riserva della vostra banca alla FED di 2000$ e la vostra banca aumenta il vostro saldo della stessa cifra.”

[MOSLER, 2012]

Page 42: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

42

Treasury Bonds in US

“Un titolo del tesoro degli Stati uniti non è altro che un conto di risparmio alla FED. Quando comprate un titolo del tesoro, mandate il vostro denaro alla FED e poi, tempo dopo, vi restituiscono il denaro insieme agli interessi. La stessa cosa vale per qualsiasi altro conto di risparmio presso qualsiasi banca: inviate alla banca del denaro e questa ve lo restituisce con interessi”

[MOSLER, 2012]

Page 43: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

43

Treasury Bonds in US

“Mettiamo che la vostra banca decida di acquistare titoli del tesoro (Treasury Bonds) per un valore di 2000$. Per pagarli la FED riduce il numero dei dollari presenti nel conto corrente che la vostra banca ha alla FED e aggiunge 2000$ nel conto di risparmio che sempre lei ha alla FED (sto chiamando i titoli del tesoro conti di risparmio perché è quello che sono).”

[MOSLER, 2012]

Page 44: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

44

Treasury Bonds in US

“Quindi, quando il Governo degli US contrae in cosiddetto “prestito in denaro” non fa che spostare i fondi dai suoi conti correnti della FED ai conti di risparmio (titoli del tesoro) della FED. Infatti, il debito nazionale di 13 trilioni di dollari equivale per intero al totale delle partecipazioni dell’economia ai conti di risparmio della FED.”

[MOSLER, 2012]

Page 45: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

45

Un debito presente e futuro …

E veniamo ora alla questione del peso lasciato in eredità ai nostri figli: secondo la lettura sin qui data, il denaro non ha valore in sé e la spesa governativa serve per arricchire al netto i cittadini spendendo a deficit per fini pubblici.Quindi, a fronte della spesa governativa (sovrana) la passività è solo un meno su un libro contabile, niente di più!

Page 46: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

46

… in altre parole …

“Il vero valore della moneta è complessivo e sociale, affonda le sue radici nella fiducia e nella credibilità (soprattutto dello Stato che la garantisce); solo apparentemente è quello nominale: il valore è dato dalla disponibilità di beni e servizi acquistabili. Se questi ultimi scompaiono o non sono disponibili, anche il valore della moneta si azzera” [GALLONI, 2012]

Page 47: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

47

Due vincoli macro-economici

1) La produzione reale deve crescere almeno al ritmo dell’incremento demografico, cioè infrastrutture, reti, servizi pubblici devono crescere almeno al tasso di aumento della popolazione (ivi compresi i flussi migratori), altrimenti il reddito pro capite medio si riduce in proporzione.

[GALLONI, 2012]

Page 48: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

48

Due vincoli macro-economici

Così che si potrebbe definire “tasso minimo di sviluppo” quello che consente di mantenere inalterato il reddito reale (pro capite) e anche la fruibilità (pro capite) delle infrastrutture, ospedali, scuole.2) Il tasso di incremento del valore monetario della produzione non può essere superato da quello inerente all’interesse.

[GALLONI, 2012]

Page 49: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

49

Tornando al fardello sui nostri figli …

Tanto è vero che Mosler, parlando con Lowell Weicker, ex Senatore e Governatore del Cunnecticut, il quale sosteneva che si doveva smettere di accumulare deficit governativi che sarebbero gravati sui figli, gli fece questa domanda:

“Quando i nostri figli tra venti anni costruiranno 15 milioni di automobili l’anno, dovranno rispedirle indietro nel tempo, nel 2008, per pagare il loro debito? Noi stiamo inviando indietro nel tempo, nel 1945, beni e servizi reali per pagare il grosso debito della Seconda Guerra Mondiale?”

[MOSLER, 2012]

Page 50: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

50

Tornando al fardello sui nostri figli …

“Nessuna parte della produzione reale viene “gettata via” a causa del debito arretrato, di qualunque importo esso sia. E il debito arretrato non riduce la produzione né l’occupazione, eccetto quando i responsabili delle politiche male informati decidono di prendere misure anti-deficit che riducono senz’altro la produzione e l’occupazione.”Il debito con moneta sovrana non toglie niente ai nostri figli.

[MOSLER, 2012]

Page 51: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

51

Tornando al fardello sui nostri figli …

“Quando operiamo al di sotto del nostro potenziale – al di sotto della piena occupazione – allora stiamo privando i nostri figli di beni e servizi reali che potremmo produrre nel loro interesse. Allo stesso modo quando riduciamo il nostro supporto all’istruzione superiore, stiamo privando i nostri figli della conoscenza di cui avranno bisogno per essere migliori. Ancora, quando tagliamo i fondi alla ricerca” … “stiamo privando i nostri figli, che invece trasferiamo tra le fila dei disoccupati” [MOSLER, 2012]

Page 52: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

52

WELFARE E PREVIDENZA SOCIALE: SOLO CHIMERE?

Page 53: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

53

Le pensioni con moneta sovrana

Uno Stato con moneta sovrana non ha limiti tecnici di spesa, per cui per accreditare le pensioni in via di principio non avrebbe bisogno dei prelievi in busta paga, il Tesoro potrebbe direttamente accreditare i nostri cc tramite il conto che ha alla Banca Centrale.

Il motivo per cui vengono istituiti enti come l’INPS e simili non dipende dal fatto che lo Stato ha bisogno di raccogliere il denaro, ma solo dall’esigenza di limitare le derive inflazionistiche che si potrebbero creare lasciandoci in busta paga il denaro che dovrebbe servire per la vecchiaia.

[P. BARNARD, 2012]

Page 54: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

54

Le pensioni con moneta sovrana

Uno Stato con moneta sovrana che allo stesso tempo concede al settore NON-GOV piene pensioni e pieni stipendi senza una qualche forma di drenaggio (tasse, contributi), rischia di trovarsi con una massa monetaria sproporzionata rispetto ai beni e servizi disponibili sul mercato e, quindi, di dover fronteggiare un’inflazione galoppante, la cui dinamica base è: con troppa moneta in giro rispetto a beni e servizi, stante la legge della domanda e dell’offerta, i prezzi schizzano in alto.

[P. BARNARD, 2012]

Page 55: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

55

Le pensioni con moneta sovrana

“Infatti, se ogni lavoratore percepisse lo stipendio senza decurtazioni per la previdenza e se ogni pensionato percepisse la pensione, avremmo 1) un sacco di soldi in giro e 2) solo una parte di chi li possiede (i lavoratori attivi) che produce qualcosa, cioè beni o servizi.

E chi lavora, anche mettendoci tutta la buona volontà, non potrebbe mai aumentare la sua produttività per stare al passo anche delle richieste di beni e servizi dei pensionati. Quindi si rischierebbe l’esplosione dell’ inflazione. A quel punto lo Stato dovrebbe tassare massicciamente tutti per frenare il fenomeno inflattivo.” [P. BARNARD, 2012]

Page 56: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

56

Il VERO problema delle pensioni

Molto acutamente W. Mosler nota che il vero problema del sistema previdenziale non riguarda la necessità di procurare denaro da far spendere ai nostri anziani, infatti, stante l’odierna tendenza a fare sempre meno figli con un’aspettativa di vita sempre più lunga, più denaro da spendere farà semplicemente alzare i prezzi e non creerà maggiori beni e servizi.

[MOSLER, 2012]

Page 57: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

57

Il VERO problema delle pensioni

La vera questione in tema di previdenza è quale livello di reale consumo di risorse vogliamo fornire ai nostri anziani. Infatti, la quantità di beni e servizi che decidiamo di assegnare loro è un costo reale per noi, non gli effettivi pagamenti che sono solo dei numeri nei conti correnti.

[MOSLER, 2012]

Page 58: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

58

Il VERO problema delle pensioni

Facciamo un esempio. Facciamo finta che tra 50 anni ci sarà una sola persona a lavorare e 300 milioni di pensionati. Il lavoratore avrà un gran bel da fare! Dovrà zappare, fare il bucato, manutenere tutti gli edifici etc. Quello di cui abbiamo bisogno è assicurarci che i 300 milioni di pensionati possano pagarlo? Certo che no! Il problema non è il denaro.

Dovremo assicurarci di aver raggiunto un livello tecnologico tale che il lavoratore possa produrre abbastanza beni per tutti i pensionati e per se stesso!

[MOSLER, 2012]

Page 59: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

59

SOLUZIONI MAINSTREAM PER IL DEBITO

Page 60: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

60

DISMISSIONE dei BENI PUBBLICI

“Lo Stato dispone di un patrimonio totale stimato in 1.815 miliardi di euro, la maggior parte del quale disperso tra Regioni, Province e Comuni.Nell’arco di una legislatura è realistico immaginare di poter vendere assets per un totale di 250-300 miliardi di euro (di cui circa la metà da società e la restante parte da immobili), riducendo in misura corrispondente il rapporto debito/Pil.” [ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l’Italia]

Page 61: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

61

DISMISSIONE dei BENI PUBBLICI

La vendita di assets pubblici deve diventare anche un’occasione per fare un’intelligente politica economica, utilizzando l’uscita dello Stato dall’economia come strumento di concorrenza per stimolare la crescita economica. [ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l’Italia]

Notizia del 17-10-2013: il Ministro dell’economia Saccomanni torna sulla possibilità della dismissione di società partecipate quotate e non. Subito dopo le parole di Saccomanni, il mercato, si è concentrato sulle società quotate partecipate dal Tesoro in maniera diretta o attraverso la Cassa depositi e prestiti (Cdp), e quindi su Eni, Enel, Finmeccanica, Snam e Terna.

Page 62: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

62

TAGLIARE LA SPESA PUBBLICA

PROPOSTA DELL’ISTITUTO BRUNO LEONI PER RIDURRE LA SPESA

PUBBLICA di 6 PUNTI di PIL in 5 anni

La spesa pubblica italiana è molto alta, assorbe la metà della ricchezza prodotta nel paese ogni anno, e ciò è la causa dell’enorme pressione fiscale … La spesa è concentrata soprattutto sulle pensioni e gli interessi sul debito, ma è elevata anche in molti altri ambiti. [ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l’Italia]

Page 63: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

63

TAGLIARE LA SPESA PUBBLICA

Per esempio, rispetto alla Germania, l’Italia spende di più (in proporzione al Pil) nelle seguenti voci: difesa, ordine pubblico, organi legislativi, esecutivi e diplomatici, scuola primaria, scuola secondaria, e sovvenzioni a settori economici quali i trasporti.

La spesa pubblica è al contrario bassa, rispetto alla Germania, soltanto in una manciata di settori: l’assistenza ai disoccupati e alle famiglie, e la spesa universitaria. [ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l’Italia]

Page 64: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

64

Ecco come tagliare la spesa

Una voce importante è quella per il personale, ecco come si propone di tagliare:Riducendo il tasso di crescita dei salari nominali, che

negli ultimi dieci anni sono cresciuti nel pubblico molto più che nel privato.

Riducendo il numero di dipendenti pubblici nei settori che appaiono sovradimensionati: l’amministrazione, la difesa, l’ordine pubblico, la scuola primaria e secondaria.

Riducendo il numero di uffici e gli incarichi dirigenziali.Rivedendo al ribasso gli stipendi d’oro degli incarichi

politici e della P.A. [ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l’Italia]

Page 65: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

65

Ecco come tagliare la spesa

Ridurre la spesa previdenziale riducendo il tasso di rivalutazione con l’inflazione, oppure ricalcolando le pensioni erogate, soprattutto quelle di importo maggiore (solo gli assegni sopra i 3.000 € mensili costano circa due punti di PIL), quando sono stati calcolati col metodo retributivo o con legislazioni di favore (per esempio i vitalizi dei parlamentari).

Gli investimenti pubblici non vengono toccati, mentre le sovvenzioni alle imprese vengono ridotte di circa un terzo, in cambio di una riduzione della fiscalità sulle stesse, sulla scorta di quanto previsto nel Piano Giavazzi.

[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l’Italia]

Page 66: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

66

Ecco come tagliare la spesa

La spesa per interessi si può ridurre riducendo il costo del debito oppure il rapporto debito/PIL. La prima non è un’opzione di policy, anche se una politica fiscale credibile aiuterebbe ad abbassare i tassi di interesse pagati sul debito. Per ridurre il rapporto debito/PIL occorre sia ridurre il deficit sia vendere patrimonio, immobiliare che mobiliare. [ISTITUTO BRUNO LEONI,

Liberare l’Italia]

Page 67: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

67

LIBERALIZZAZIONI

“Liberalizzare significa creare condizioni favorevoli alla concorrenza. Poiché i maggiori ostacoli alla competizione sono di origine normativa, la più importante misura di liberalizzazione consiste in un processo di deregolamentazione ad ampio raggio.Infatti creare le condizioni per la concorrenza significa rimuovere ogni forma di regolamentazione non necessaria che vincoli l'avvio e la conduzione dell'attività imprenditoriale. [ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l’Italia]

Page 68: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

68

LIBERALIZZAZIONI

… “Infine, la presenza di società pubbliche è di per sé un ostacolo alla concorrenza. I potenziali nuovi entranti rischiano di essere scoraggiati in virtù del conflitto di interessi implicito tra uno Stato che, al tempo stesso, ha un interesse nei risultati delle imprese partecipate e il potere di modificare in un senso o nell'altro il contesto normativo di riferimento. In questa prospettiva, privatizzare le imprese pubbliche è consustanziale a un processo di liberalizzazioni.” [ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l’Italia]

Page 69: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

69

Puntualizzando come liberalizzare

Rimuovere tutte le norme che impediscono l'ingresso sul mercato di nuovi concorrenti.

Rimuovere tutte le distorsioni di natura fiscale e amministrativa che scoraggiano l'ingresso di nuovi soggetti sul mercato.

[ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l’Italia]

Page 70: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

70

Nei mercati in condizione di monopolio tecnico, introdurre forme di concorrenza per il mercato e/o regolazione indipendente.

Rimuovere ogni forma di controllo dei prezzi o di vincolo ingiustificato alla conduzione dell'attività imprenditoriale.

Privatizzare tutte le società pubbliche. [ISTITUTO BRUNO LEONI, Liberare l’Italia]

Puntualizzando come liberalizzare

Page 71: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

71

Puntualizzando cosa liberalizzarehttp://www.brunoleonimedia.it/public/Indice_Libs/2012/Indice2012-Sintesi.pdf

Mercato elettricoMercati finanziariTrasporto aereoMercato del gas

naturaleTelevisioneMercato del lavoroMercato dell’arteOrdini

professionali

Servizi postaliTelecomunicazioniTrasporto pubblico

localePubblica

amministrazioneFiscoAutostradeFerrovieAcqua

Page 72: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

72

DISMETTERE, TAGLIARE, LIBERALIZZARE, ma facciamo un confronto tra le spese pubbliche

oggetto d’accusa per eccellenza e …

Page 73: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini 73

Page 74: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

74

SOLUZIONI MMT (Modern Money Theory)

PER LA PIENA OCCUPAZIONE

Page 75: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

75

Programmi di Job Guarantee

Tasso di naturale disoccupazione

Negli anni 1965-1975 i governi e le BC dei principali paesi erano convinti che mediante politiche espansive, attuate per esempio mantenendo bassi i tassi di interesse delle banche centrali, fosse possibile diminuire il tasso di disoccupazione fino a livelli molto bassi, con dei costi alquanto modesti in termini di maggiore inflazione.

Phelps e Friedman intuirono che i tentativi di far diminuire fino a livelli molto bassi la disoccupazione mediante politiche espansive avrebbero comportato in realtà aumenti progressivi dell’inflazione.

PdV opposti un materia di occupazioneEterodossi vs Neoclassici

Page 76: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

76

Programmi di Job Guarantee

Tasso di naturale disoccupazione

Gli eterodossi continuano tutt’ora a vedere nella disoccupazione un enorme spreco in termini produttivi e umani ed un enorme costo per la società, argomentando che la piena occupazione non solo è possibile, ma è sostenibile dal punto di vista del deficit, dell’inflazione e della bilancia dei pagamenti

Phelps e Friedman teorizzarono che esiste un tasso “naturale” di disoccupazione in corrispondenza del quale l’inflazione effettiva è uguale a quella prevista ed è stabile.

Questo tasso si chiama NAIRU – Non accelerating inflation rate of unemployment (it. Tasso di disoccupazione non inflazionistico)

PdV opposti un materia di occupazioneEterodossi vs Neoclassici

Page 77: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

77

Come funzionano i Programmi di lavoro garantito

“Fin dalla metà degli anni ‘70 la classe politica e i vari

policy-maker hanno basato le proprie scelte sull’ortodossia economica dominante, e hanno quindi volutamente e costantemente imbrigliato le economie sostenendo in modo pretestuoso che il ruolo dei propri interventi fosse quello di garantire il funzionamento dell’economia con un tasso di disoccupazione definito “naturale”. Il costo cumulativo della mancata produzione e della disoccupazione è immenso, e al suo confronto il costo derivante dalla supposta inefficienza microeconomica è ben poca cosa. [MITCHELL, MOSLER,

2001]

Page 78: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

78

Come funzionano i Programmi di lavoro garantito

“Malgrado sia ampiamente dimostrato che il costo reale della disoccupazione è nettamente superiore a qualsiasi costo legato all’inflazione (e non è invece per nulla dimostrato che un basso tasso di inflazione garantisca una maggiore stabilità esterna), in tutti i paesi dell’OCSE è prevalsa la prassi di impiegare la disoccupazione come strumento di lotta all’inflazione. Di conseguenza, in quasi tutti i paesi OCSE l’obiettivo della piena occupazione è stato messo da parte.”[MITCHELL, MOSLER, 2001]

OCSE – Org. Per la cooperazione e lo sviluppo economico

Page 79: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

79

Come funzionano i Programmi di lavoro garantito

Mitchell e Mosler propongono:anziché imporre un buffer stock di disoccupazione per garantire una stabilità dei prezzi, gli Stati potrebbero realizzare il duplice obiettivo di bloccare la crescita dei prezzi e mantenere la piena occupazione mediante un buffer stock costantemente modificabile dimensionalmente di occupati a reddito fisso. Questa politica è definita dagli Autori “Programma di occupazione garantita” o “Job Guarantee” (JG). [MITCHELL, 1998A; 2000; MOSLER, 1997-1998; WRAY, 1998]

Page 80: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

80

Programmi di piena occupazione

“A mio avviso, la ripresa dell’ideologia liberista negli anni ’80 è radicata nella

grande capacità del mercato di eliminare ogni inefficienza. Ma non tutte le forme di inefficienza sono uguali. In particolare la disoccupazione elevata rappresenta uno

spreco di risorse talmente immenso da essere inaccettabile per chiunque persegua davvero l’efficienza. E’ davvero tragicomico che, nel tentativo di garantire una maggiore efficienza dell’economia, si ignori proprio la forma di inefficienza più grave”. [ALAN BLINDER

1987]

Page 81: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

81

Come funzionano i Programmi di lavoro garantito

Un “Programma di occupazione garantita” o “Job Guarantee Program” (JGp) consente di garantire a tutti coloro che sono capaci e desiderano lavorare un’occupazione ad un salario garantito che sia dignitoso e lievemente inferiore a quello offerto dal settore privato.Un JGp funge da elemento stabilizzatore controciclico, per cui andrà ad espandersi nei momenti in cui l’economia è in flessione e si ridurrà quando si è in una fase di recupero economico. [FORSTATER, 2012]

Page 82: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

82

Come funzionano i Programmi di lavoro garantito

In questo modo lo Stato potrebbe creare un’alternanza tra occupazione nei JG e occupazione privata, invece che tra occupazione e disoccupazione.Visto che i JGp di fatto, concorrendo all’incremento del PIL del Paese e accrescendo la domanda aggregata (mercato interno), non determinano fenomeni inflazionistici incontrollati, notoriamente generati da una eccessiva disponibilità di moneta rispetto a quella di beni e servizi. [FORSTATER, 2012]

Page 83: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

83

Come funzionano i Programmi di lavoro garantito

I JGp hanno come scopo quello di condurre a ZERO disoccupazione involontaria.

Non solo, visto che lo Stato (con moneta sovrana) potrebbe finanziare la propria moneta a costi bassi, potrebbe investire, ristrutturare, ammodernare gli impianti produttivi curando anche quegli aspetti di sostenibilità ambientale, che vengono ignorati dal privato costituendo costi aggiuntivi. [FORSTATER, 2012]

Page 84: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

84

Come funzionano i Programmi di lavoro garantito

In questo caso, la politica fiscale e la spesa governativa non legata ai JGp divengono strumenti per perfezionare il funzionamento dell’occupazione garantita e tenere sotto controllo le dinamiche inflazionistiche.

Page 85: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

85

Come funzionano i Programmi di lavoro garantito

Grazie ai JGp lo Stato può risparmiare molto sulla spesa per gli ammortizzatori sociali e anche per le spese socio-sanitarie e di ordine pubblico necessarie per contenere i disagi generati da alti tassi di disoccupazione: suicidi; criminalità; drammi familiari; depressione; alcoolismo; tossicodipendenze.

I sussidi statali rimarrebbero solo per le persone che effettivamente non possono lavorare.

Page 86: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

86

Come funzionano i Programmi di lavoro garantito

Un ulteriore lato positivo dei JGp è che garantendo la piena occupazione evitano l’obsolescenza delle conoscenze e delle competenze dei lavoratori.Notoriamente il settore privato ha difficoltà ad assumere chi è stato a lungo inattivo; i JGp assorbendo ad un salario minimo garantito la forza lavoro disponibile fungerebbe anche da garante del mantenimento delle relative competenze. [FORSTATER, 2012]

Page 87: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

HTTP: / /ECONOMIAPERICITTADINI . IT

Grazie dell’attenzione!

[email protected]

Page 88: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

88

Le fonti

[ITA 9/9] “W.MOSLER a Venezia Modern Money Theory 4a parte” da minuto 4 e 05 sec. http://www.youtube.com/watch?v=PasxcHYXRyw

ALBERTO BAGNAI, Il tramonto dell’euro, Reggio Emilia, Imprimatur, 2013

A. ALESINA – F. GIAVAZZI, A che punto è la notte. Il fondo salva stati non risolverà i problemi, serve un’unione politica irreversibile – Corriere della sera, 22-7-2012 http://www.corriere.it/editoriali/12_luglio_22/a%20che-punto-e-la-notte-alesina-giavazzi_1e25e5ea-d3c6-11e1-83bd-0877fdcd1621.shtml

Page 89: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

89

Le fonti

BANCA D’ITALIA, La ricchezza delle famiglie italiane, 1995-2005, n.75 – 2007 http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cred_fin/banc_fin/ricfamit/2007

BANCA D’ITALIA, La ricchezza delle famiglie italiane - anno 2007, n. 76 – 2008 http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cred_fin/banc_fin/ricfamit/2008/suppl_76_08.pdf

BANCA D’ITALIA, La ricchezza delle famiglie italiane - anno 2008, n. 67 – 2009 http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cred_fin/banc_fin/ricfamit/2009/suppl_67_09.pdf

Page 90: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

90

Le fonti

BANCA D’ITALIA, La ricchezza delle famiglie italiane - anno 2009, n. 67 – 2010 http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cred_fin/banc_fin/ricfamit/2010/suppl_67_10.pdf

BANCA D’ITALIA, La ricchezza delle famiglie italiane - anno 2010, n. 64 – 2011 http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cred_fin/banc_fin/ricfamit/2011/suppl_64_11.pdf

BANCA D’ITALIA, La ricchezza delle famiglie italiane - anno 2011, n. 65 - 2012 http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cred_fin/banc_fin/ricfamit/2012/suppl_65_12.pdf

Page 91: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

91

Le fonti

WARREN MOSLER, Le sette innocenti frodi capitali, Palermo, Arianna ed., 2012;

NINO GALLONI – Chi ha tradito l’economia italiana, 1a ed., Roma, Editori Riuniti University Press, 2011;

BERNANKE e GRENSPAN, Dichiarazioni Presidentidella FED - banca centrale americana [ita], http://www.youtube.com/watch?v=XliLR4WLavM

PAOLO BARNARD, Capire l’Inps e i contributi, per non essere ingannati dai Golpisti. @ mio 0,2%, http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=378

Page 92: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

92

Le fonti

LIBERARE L’ITALIA – Manuale delle riforme per la XVII legislatura, Istituto Bruno Leoni, http://www.liberarelitalia.it/index.php

PAVLINA R. TCHERNEVA, Politiche fiscali alternative: perché la Job Guarantee è superiore (per saputelli);

WILLIAM F. MITCHELL, WARREN B. MOSLER, Fiscal Policy and Job Guarantee, Centre for Economic Policy Research, Australian National University, 2001;

Page 94: La crisi e le sue ricette - 4° Debito e Welfare sostenibili

EPIC - Una vera economia per i cittadini

94

Le fonti

MATHEW FORSTATER, intervento al Secondo Summit MMT 20 e 21/10/2012 http://www.youtube.com/watch?v=nYO_cwsTIL4http://www.youtube.com/watch?v=cUKWpIc7gKU dal minuto 8 e 23 sec. http://www.youtube.com/watch?v=f4hCjlAcgww

ISTITUTO BRUNO LEONI, Indice delle liberalizzazioni 2012, http://www.brunoleonimedia.it/public/Indice_Libs/2012/Indice2012-Sintesi.pdf