La compressione in ambito domiciliare · presenti condizioni complicate da malattie sistemiche. La...
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Rosa Rita Zortea Infermiere esperto Wound Care Direttivo Aislec
Direzione Servizio Infermieristico Ass1 Territoriale Trieste
La compressione in ambito domiciliare
Noventa Vicentina 25 maggio 2013
Le lesioni dell’arto inferiore costituiscono
un problema di grande rilevanza sanitaria
e sociale, la complessità di questo tipo di
lesione richiede un approccio
metodologico supportato dall’evidence
Based Nursing e dall’implementazione di
specifiche linee guida al fine di consentire
di migliorare la qualità di vita del soggetto
e l’acceleramento dei tempi di guarigione
O’Meara S, Cullum NA, Nelson EA.
Compression for venous leg ulcers.
Cochrane Database of Systematic
Reviews 2009, Issue 1. Art. No.:
CD000265. DOI:
10.1002/14651858.CD000265.pub2.
Compression for venous leg ulcers
Published by the
Royal College of
Nursing,20
Cavendish Square,
London, W1G 0RN
Eziologia
Le ulcere dell’arto inferiore colpiscono circa il 0,1-0,3% della popolazione generale. La maggior parte delle ulcere degli arti inferiori è causata da una patologia vascolare ,venosa o arteriosa. Molto spesso si osservano quadri misti in cui sono presenti condizioni complicate da malattie sistemiche. La patologia aumenta con l’aumentare dell’età e le concomitanti patologie croniche
Partsch H, Mostbeck A, Leitner G. Eperimental investigations on the effect ofintermittent pneumatic compression (Lymphapress) in
lymphoedema. Phlebol uProktol 1980; 9: 6566.
Impatto socio-economico ulcere arto inferiore
Le lesioni dell’arto inferiore costituiscono un impegno pari al 56% delle medicazioni eseguite in ambito domiciliare (maggio ’98 – Paier)
1. Dal 40% al 60% degli interventi del Servizio Infermieristico
Territoriale è dedicato alla cura delle ulcere; di questo più del 50% per ulcere degli arti inferiori (M.E.V.M.U. London 1991);
2. questi interventi occupano dal 30% al 50% del tempo totale delle attività dell’infermiere del Servizio Territoriale;
3. il tempo medio per le medicazioni(escludendo il tempo dei viaggi) è di circa 20’-23’
(Lambert 1992 – Moffatt 1994).
L’inquadramento anamnestico, diagnostico e generale del paziente è spesso carente, tanto da alterare le ipotesi diagnostiche e gli interventi terapeutici
Gli interventi terapeutici sono spesso tardivi condizionando l’evoluzione della lesione
Non c’è ancora uniformità sull’inquadramento clinico dei vari operatori che trattano le ulcere croniche rendendo spesso discontinue ed inefficaci le terapie utilizzate
Aumento della degenza ospedaliera
Costo di tutti i materiali di medicazione
Costo relativo alla gestione delle infezioni
Costo di farmaci e analgesici
Interventi chirurgici
Tempo infermieristico
Cause legali
QUALITA’ DELLA VITA (costi indiretti)
Studi osservazionali hanno dimostrato come l’isolamento sociale condizioni l’evoluzione dell’ulcera, cosi come la sintomatologia psicosociale abbia un ‘influenza nel processo infiammatorio delle lesioni.
Vowden, J. Apelqvist, C. Moffat Complessità delle ferite e difficoltà di guarigione European Wound Management Association (EWMA)
La persona con lesione ulcerativa cronica è spesso una persona anziana, fragile con patologie correlate e problemi socio/economici.
Isolamento Dolore Depressione Perdita dell’autonomia
L’esperienza dell’Ass1 Trieste
Lavoro in rete
Sistema sociale
Presa in carico
Sistema sanitario
Relazione Empatia Comunicazione Ascolto Osservazione
Logiche - Relazioni - Filosofia
Gestione coordinata e globale
INFERMIERE REGISTA E
ATTORE DEL PROCESSO ASSISTENZIALE
CONDIVISIONE
letteratura formazione esperienze
2004
Gli infermieri iniziano a studiare in modo sistematico il problema assistenziale delle lesioni agli arti inferiori
2005
Istituzione commissione multidisciplinare
FORMAZIONE
RISORSE
COMPETENZE
Adozione linee guida/protocolli
diagnosi
Ulcera
MEDICAZIONE Bendaggio Altri presidi
WBP
Gestione delle cause
PDTA
I° LIVELLO
II° LIVELLO
III° LIVELLO
AMB DISTRETTO Infermiere, Dermatologo, Chirurgo plastico
Chirurgo vascolare, Diabetologo
CLINICHE OSPEDALIERE Dermatologia, chirurgia plastica,
chirurgia vascolare radiologia interventistica, infettivologia
INFERMIERI DISTRETTO SID - AID
(raccordo MMG)
T E M P O
TRATTAMENTO
EZIOLOGIA
MODALITA’ DI
APPROCCIO
PERCORSO
OBBIETTIVO ASSISTENZIALE
Coniugare
SCREENING
RACCOLTA DI DATI E PARAMETRI OGGETTIVI E SOGGETTIVI CHE
CONSENTONO ALL’INFERMIERE DI PROGRAMMARE LA PRESA IN
CARICO DEL PAZIENTE PORTATORE DI ULCERA IN UNA VISIONE
OLISTICA E MULTIDISCIPLINARE
• Qual è la causa scatenante
• Esistono altre patologie dell’arto che possono essere corrette soprattutto di carattere dermatologico e ortopedico
• Qual è l’eziologia della lesione
• Esistono condizioni generali sfavorevoli situazioni che possono ritardare la guarigione
• Qual è la situazione sociale del paziente e quale la sede ideale per la medicazione
Polignano. atti congressuali seminario aislec montecatini 2010
FASI DELLO SCREENING
SCREENING ANAMNESTICO
INDAGINE STRUMENTALE
VALUTAZIONE CLINICA
DELLA LESIONE
VALUTAZIONE INIZIALE
• Storia dell’ulcera • Storia del trattamento dell’ulcera • Farmaco –terapia • Valutazione bilaterale degli arti • Dolore • Nutrizione • allergie • Stato psicosociale (incluso la qualità di vita) • Stato funzionale e cognitivo, emotivo e abilità al self care • Qualsiasi altro test pertinente alle condizioni del paziente
Livello di evidenza C RNAO Pannel 2007
Anamnesi /valutazione
Il percorso diagnostico:
Una patologia venosa degli arti inferiori viene valutata inizialmente attraverso la combinazione dell’esame clinico e una misurazione dell’indice ppessorio caviglia braccio (Indice di Winsor -ABI) La misurazione mediante doppler ad ultrasuoni dovrebbe essere effettuata da professionisti addestrati a tale misurazione Evidenza A –RNAO 2004
INDICE CAVIGLIA BRACCIO ABPI INDICE DI WINSOR
Valutazione
Paziente che si presenta con un sospetto di ulcera venosa
Valutazione e diagnosi
Diagnosi non invasiva
ABPI
Conferma del problema venoso
Esclusione di altri problemi
Altro Ulcera di tipo misto .
Insufficienza arteriosa severa (ABPI< 0.5)
Ulcera venosa Ulcera arteriosa
Ulcera di tipo misto.
Insufficienza arteriosa (ABPI 0.5-0.8)
(Stacey,Falanga,Martson, Moffat,Phillips,Sibbald,Vandscheit,Allegra ecc.)
ABPI < 0.5 IL PAZIENTE VA INDIRIZZATO A UNO SPECIALISTA DI MEDICINA VASCOLARE (TERAPIA DI COMPRESSIONE CONTROINDICATA)
ABPI = O.5-0.8 COMPARSA DI DOLORE DURANTE LA MARCIA INDICANTE
PATOLOGIA ARTERIOSA (TERAPIA DI COMPRESSIONE CONTROINDICATA ) ABPI= 0.8-1.00 PATOLOGIA ARTERIOSA PERIFERICA DI MODESTA GRAVITA’
(APPLICARE TERAPIA DI COMPRESSIONE MA CON PRUDENZA) ABPI > 1.00 NORMALE (APPLICARE TERAPIA DI COMPRESSIONE )
Se non vi sono segni di I.V e ABPI risulta anomalo (superiore a 1.2 chiedere consulenza
vascolare. (evidenza C ARNAO Pannel 2004)
RACCOMANDAZIONE
Un’ anamnesi clinica e un esame fisico completi in cui siano inclusi: • rilevazione della pressione sanguigna • peso corporeo • analisi delle urine • Glicemia • misurazione mediante Doppler dell’Indice Caviglia braccio
(Ankle Brachial Pressure Index)
Dovrebbero
essere registrati in caso di un assistito che presenti per la prima volta un ulcera dell’arto inferiore oppure in caso di recidiva , e dovrebbero continuare ad essere registrati da quel momento in poi.
Livello di evidenza C RNAO Pannel 2007
FORMA /DIMENSIONE
TESSUTO
EDEMA
ESSUDATO
SEDE IFEZIONE
RACCOMANDAZIONE……Livello di evidenza =C RNAO Pannel 2004
La ricerca raccomanda fortemente che le persone che conduce la valutazione abbia la consapevolezza del fatto che le ulcere possono avere diverse cause,tra cui insufficienza arteriosa diabete ,artrite reumatoide, neoplasia.
Occorre documentare qualsiasi aspetto insolito e segnalarlo
Comparsa di noduli dall’aspetto irregolare sulla superficie dell’ulcera bordi della lesione di rilievo o arricciati, rapido incremento delle dimensioni dell’ulcera , nessuna risposta al trattamento.
Medicazione
Le medicazioni devono essere • semplici • bassa aderenza • accettate dall’assistito • e dovrebbero avere un basso costo RNAO consenso pannel 2007 evidenza A
Selezionare
il tipo di medicazione in funzione della quantità di essudato, segni clinici di infezione e fase del processo di guarigione (granulazione –epitelizzazione) RNAO Pannel 2004
WBP
Criteri per invio dallo specialista
Sospetto di malignità Malattia arteriosa periferica ( indice ≤ 0,8) Diabete mellito Artite treumatoide /vasculite Distribuzione atipica delle ulcere Sospetta dermatite da contatto o dermatite resistente agli steroidi topici Mancata guarigione della lesione Le indicazzioni vanno discusse sulla base delle linee guida locali
APPLICAZIONE SULLA SUPERFICIE CUTANEA DI
UNA PRESSIONE ESTERNA DESTINATA A
CONTROBILANCIARE LE PRESSIONI
INTRAVENOSE PATOLOGICHE (IPERTENSIONE
VENOSA DEAMBULATORIA) CHE RISCONTRIAMO
NELLE MALATTIE DELLE VENE
TERAPIA COMPRESSIVA
Il trattamento compressivo
Il trattamento di scelta per l’ulcerazione venosa non complicata da altri fattori consiste nel bendaggio a compressione graduata , applicato in maniera corretta
abbinato all’esercizio fisico. Evidenza A
La chirurgia venosa seguita da calze terapeutiche a compressione graduata è un’opzione
da prendere in considerazione nei clienti con insufficienza venosa superficiale.
(Livello A)
Educazione
Tutti i professionisti dovrebbero essere formati per la
valutazione e la gestione delle ulcere agli arti inferiori . LG RNAO [ ev.C]
TERAPIA COMPRESSIVA: INDICAZIONI CLINICHE
La terapia compressiva è indicata sia nel trattamento
che nella prevenzione della recidiva di molte ulcere
cutanee (2), la sua efficacia è documentata nelle
Ulcere venose
senza
complicazioni Ulcere miste
Ulcere arteriose
Ulcere
linfostatiche
Ulcere da altra
causa
Ulcere da altra
causa
Prevenzione della
recidiva
dell’ulcera venosa
e mista
Mariani F. (Coordinator) Consensus Conference on Compression Therapy, IIa edizione. Ed
Minerva Medica, Torino 2009 Pag 30-32
La terapia compressiva
il successo è largamente collegato alla compliance del paziente Più a lungo, più frequentemente e più regolarmente il paziente si muove, più naturalmente si attiverà la pompa muscolare supportata dal bendaggio
LE RISORSE
Scelta del bendaggio
Diagnosi
Mobilità del paziente
caratteristiche della cute
Disponibilità materiale
Fase /dimensione della lesione
•La compressione aumenta la percentuale di
guarigione delle ulcere venose rispetto
all’assenza di compressione
•I sistemi graduati ad alta compressione a
più strati, con imbottitura sufficiente capace
di sostenere la compressione per almeno
una settimana dovrebbero essere la prima
linea del trattamento per le ulcere venose
semplici dell’arto (ABPI deve essere = o >0.8)
Published by the Royal College of
Nursing,20 Cavendish Square,
London, W1G 0RN
Il trattamento dei pazienti affetti
da ulcere degli arti inferiori
O’Meara S, Cullum NA,
Nelson EA. Compression for
venous leg ulcers. Cochrane
Database of Systematic
Reviews 2009, Issue 1. Art.
No.: CD000265. DOI:
10.1002/14651858.CD00026
5.pub2.
Compression for venous leg
ulcers
RILEVAMENTO DELLA
COMPRESSIONE
LA VALUTAZIONE DELLO STIFNESS
I primi dati (2009)
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
venosa arteriosa mista neoplastica traumatica diabetica altro tipo aspecifica
Diagnosi d’ingresso Diagnosi accertata
Efficacia delle presa in carico
Tasso guarigione 76%
Il binomio compressione/deambulazione è un presupposto essenziale ma a volte ostacolato da situazioni sociali e sanitarie compromesse, quali:
Anziani con pluripatologie
Alterazioni alla deambulazione
Scarsa collaborazione per difficoltà di autogestione della terapia compressiva
Accettazione e collaborazione del paziente sono indispensabili per la continuità terapeutica e controllo delle recidive. In questa ottica il progetto di integrazione Ospedale-Territorio dell’ASS1- ha predisposto l’introduzione di un sistema tubulare multistrato per favorire il self-care nella gestione della terapia compressiva domiciliare e ambulatoriale.
Il sistema tubulare
compressivo è composto
da moduli che possono
essere sovrapposti a
seconda della pressione
che si vuole ottenere e da
un gambaletto Sliding
stocking antiallergico e
batteriostatico. Dal rotolo
della taglia selezionata si taglia un
pezzo di tubolare per posizionare il
primo strato
Il sistema è composto da un
rotolo di 6 m di tessuto elastico
tubolare che è tagliato alla
lunghezza desiderata.
Sono disponibili misure diverse
in base alla circonferenza della
caviglia e del polpaccio:
small, medium, large, Xlarge,
XXlarge
A intervalli di 10 cm sono
presenti contrassegni lineari
colorati, per determinare la
lunghezza.
B:Applicazione del
gambalettoSafeTev
( 28 mmHg )
A: gambaletto leggero
non elastico, serve per
proteggere la cute
,mantenere in sede la
medicazione e favorire il
successivo scivolamento
29 mmHg in
ortostatismo
24 mmHg in
clinostatismo
In assenza di manifesti segni di guarigione dovrebbe essere condotta una valutazione completa e un riesame integrale del piano di cura a intervalli di tre mesi o in tempi più brevi nel caso in cui la condizione clinica peggiori RNAO 2007 evidenza C
Misurare l’area di estensione delle ulcere, ad intervalli regolari, allo
scopo di monitorarne l’evoluzione. misurare, la massima lunghezza e
larghezza.
Obiettivo
Migliorare l'efficacia della presa in carico delle persone con ulcere agli arti inferiori assistite dai SID, dagli AID e dal DDD
Un sistema di valutazione degli esiti su tutti i “nuovi casi presi in carico”
attraverso la definizione di nuovi PDTA T-H
• Nel momento in cui viene accolto l’assistito • Nel momento in cui viene accertata la diagnosi • A 12 settimane dalla data dell’accertamento
diagnostico • A 6 mesi dall’accertamento • A 12 mesi dalla data dell’accertamento
diagnostico • Nel momento in cui la persona esce dal sevizio
(guarigione,trasferimento decesso)
INFORMATIZZAZIONE DEI DATI
MISURE DI PREVENZIONE DELLE RECIDIVE ULCERE
VENOSE
Indossare quotidianamente le calze terapeutiche compressive
avendone cura conformemente alle istruzioni del fabbricante e
sostituendole come minimo ogni tre/sei mesi
Scoraggiare il fatto di curarsi da soli con prodotti da banco.
Evitare incidenti o traumi alle gambe.
Periodi di riposo durante l’intero arco della giornata con
elevazione dell’arto interessato al di sopra del livello del cuore.
Consulenza tempestiva al primo segno di lesione cutanea o in caso di
trauma alla gamba.
Necessità di esercizio e mobilizzazione dell’articolazione della
caviglia
Idonea cura della cute evitando prodotti sensibilizzanti,
Continuità a vita della terapia compressiva con rivalutazione basata
sui sintomi
(Livello C).
Conclusioni
Utilizzo osmotico e sensato dei livelli assistenziali
Migliora la qualità di vita delle persone
Rende efficace il processo di accertamento
diagnostico e l’esito dei trattamenti
LG prezioso mezzo di continuità
Condivisione T – H della cognizione del fenomeno
Indicazione ai professionisti di scelte e soluzioni assistenziali
Conclusioni
Il gruppo di lavoro è orientato alla continua ricerca di un modello assistenziale qualitativamente idoneo
alle persone affette da questa patologia
Peculiarità distintive e stile operativo del servizio: sì alla disponibilità dei saperi no alla detenzione
dei poteri
Evitare le “aberrazioni” assistenziali Sono il frutto di insufficiente scambio di opinioni