La cittadinanza nel tempo del web 2.0: uno studio sul contesto della città di Bologna
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Informare, comunicare, partecipare.La cittadinanza nel tempo del web 2.0: uno
studio sull’informazione locale
Comprendere chi sono i cittadini che si informano e partecipano alla vita pubblica della città di Bologna attraverso la rete
Michele d'Alena @micheledAlena Bologna 11 novembre 2014
La ricerca è stata realizzata da un gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Mass Media e Politica dell’Università di Bologna, "Sede di Forli'” con il coordinamento scientifico di Cristian Vaccari e Augusto Valeriani e la
direzione di Maria Laura Lanzillo.
Con il supporto e finanziamento dell'Agenda Digitale del Comune di Bolognahttp://iperbole2020.comune.bologna.it/agenda-digitale/
Avvio delle attivitàhttp://iperbole2020.comune.bologna.it/blog/la-cittadinanza-nel-tempo-del-web-2-0-al-via-il-sondaggio-del-dipartimento-scienze-politiche-sociali-delluniversita-bologna/Primo rapporto completohttp://iperbole2020.comune.bologna.it/blog/la-cittadinanza-nel-tempo-del-web-2-0-il-primo-rapporto/Secondo rapporto completohttp://iperbole2020.comune.bologna.it/blog/cittadinanza-nel-web-2-0-rapporto/
Popolazione di riferimento di oltre 111.000 utenti che seguono account Twitter legati alla vita pubblica bolognese, sono state invitate 57.000 persone a compilare un questionario sul web.
Hanno partecipato 6.892 utenti, di cui 3.126 residenti in Emilia – Romagna.
Followers dell'account @twiperbole?
Nasce a giugno del 20091°gennaio 2013 - 6.600 follower 10 novembre 2014 - TW 20.143 follower
Obiettivi:
Scopo di questi sondaggi è valutare l’utilizzo di questi canali da parte dei cittadini bolognesi, il profilo socio-demografico di questa fetta della popolazione, il livello di inclusività delle interazioni e delle relazioni intrattenute sui social media riguardo alle tematiche cittadine, il grado di soddisfazione e l’integrazione fra la dimensione online e quella offline della loro vita quotidiana.
L’obiettivo principale è fornire a tutti i soggetti dell’area metropolitana, istituzionali e civici che siano interessati, una serie di conoscenze scientifiche per aprire una nuova stagione di riflessione politica e culturale sulle potenzialità democratiche e di partecipazione cittadina che gli strumenti digitali offrono.
Prima parte:
I dati relativi alle abitudini e ai repertori informativi e partecipativi degli utenti di Twitter interessati alla vita
pubblica localecome internet e i social media stiano trasformando il modo in cui
i cittadini si informano e partecipano;
Un primo dato rilevante che emerge dallo studio riguarda il fatto che a interessarsi alla vita pubblica cittadina (politica, informazione, cultura, spettacolo, associazionismo) su Twitter non sono solo i residenti in provincia di Bologna (31% degli intervistati).La metà (50,2%) di coloro che s’interessano alla città attraverso Twitter sono residenti in altre regioni e il 4,5% è residente all’estero.
La maggior parte di chi ha risposto al questionario considera poi i social media importanti per discutere di questioni di interesse pubblico riguardanti la propria città
(82,3%), per conoscere occasioni di coinvolgimento pubblico locale (94,8%) e per coinvolgere altre persone in attività di interesse pubblico relative al contesto
cittadino in cui vive (89%).
- il 66,6% utilizza i social media per informarsi su temi di rilevanza pubblica riguardanti la propria città almeno una volta al giorno, mentre soltanto rispettivamente il 23,3% e il 20,4% ha affermato di utilizzare la televisione e la stampa locale allo stesso scopo.
- la grande maggioranza giudica l’informazione locale dei media tradizionali provinciale (70,1%) e troppo legata a partiti e politici (75,1%),
- uno su quattro (28,3%) considera il lavoro delle testate locali tradizionali a difesa dei cittadini e soltanto uno su dieci (9,9%) le definisce coraggiose
Le piattaforme di social networking rappresentano nuovi spazi in cui trovare informazioni utili, costituiscono nuove opportunità di discussione (il 72,9% commenta opinioni di altri) e di partecipazione civica (il 42,3% crea contenuti).
Partecipazione che non rimane tuttavia relegata alla rete, ma sfocia anche in esperienze di coinvolgimento off line.
Ciò che succede in rete, dunque, non rimane in rete: la discussione e la partecipazione online e offline coesistono e si rafforzano tra loro.
In questo senso i social media sembrano ampliare i repertori di partecipazione civica locale, sconfessando – almeno per quanto riguarda la dimensione locale – quelle ipotesi che vorrebbero i social media come inibitori, o quanto meno come agenti di distrazione, rispetto all’interesse e alla partecipazione alla vita pubblica.
Al contrario, per i nostri intervistati, che sono cittadini attivi sui social media e interessati alla dimensione locale della politica e della vita civica, le piattaforme di social networking online rappresentano spazi in cui trovare informazioni utili e meno vincolate agli attori politici tradizionali, ma anche nuove opportunità di discussione (il 72,9% commenta opinioni di altri) e di partecipazione civica (il 42,3% crea contenuti).
Partecipazione che dall’ambiente online non rimane relegata alla rete, ma sfocia anche in esperienze di coinvolgimento offline.
Ciò che accade in rete, dunque, non rimane in rete: la discussione e la partecipazione online e offline coesistono e si rafforzano tra loro.
Seconda parte
Relazione online tra cittadini e istituzioni comunali.Utenti intervistati che hanno dichiarato di risiedere oessere domiciliati a Bologna e provincia.
I servizi web e social media del Comune di Bologna sembrano rappresentare per i cittadini interessati all’attualità locale e che si informano anche attraverso Twitter una fonte di informazione credibile e indipendente da cui ricevere notizie sulla città e con cui interagire anche attivamente attraverso la pubblicazione di fotografie e video.
Michele d'Alena @micheledAlena Bologna 11 novembre 2014
Non è invece ancora scontato, almeno per la maggioranza dei nostri intervistati, che il web 2.0 possa rendere più rapidi ed efficienti i servizi al cittadino. Una sfida che passa sicuramente attraverso la divulgazione delle informazioni rispetto alle possibilità esistenti, l’educazione alla cittadinanza digitale, ma anche, e soprattutto, l’ascolto delle esigenze della città.
Michele d'Alena @micheledAlena Bologna 11 novembre 2014
A conclusione di questo rapporto presentiamo alcuni datiche riguardano la familiarità dei nostri intervistati con i politici e le istituzioni locali e il loro livello di fiducia in diversi soggetti pubblici.
Le forze dell’ordine risultano essere l’istituzione più popolare, potendo contare sulla fiducia del 60,9% dei nostri intervistati.
Il sindaco (Virginio Merola è conosciuto dal 96,8% dei rispondenti) può contare sulla fiducia della metà esatta dei “bolognesi di Twitter” (50,4%), mentre i partiti politici cittadini e la Curia vescovile sono le istituzioni meno popolari, potendo contare rispettivamente soltanto sulla fiducia del 26,7% e del 25,9% dei nostri intervistati.
Michele d'Alena @micheledAlena Bologna 11 novembre 2014
GrazieLa ricerca è stata realizzata da un gruppo di studenti del corso di laurea
magistrale in Mass Media e Politica dell’Università di Bologna, "Sede di Forli'” con il coordinamento scientifico di Cristian Vaccari e Augusto Valeriani e la
direzione di Maria Laura Lanzillo.
Con il supporto e finanziamento dell'Agenda Digitale del Comune di Bolognahttp://iperbole2020.comune.bologna.it/agenda-digitale/
Avvio delle attivitàhttp://iperbole2020.comune.bologna.it/blog/la-cittadinanza-nel-tempo-del-web-2-0-al-via-il-sondaggio-del-dipartimento-scienze-politiche-sociali-delluniversita-bologna/Primo rapporto completohttp://iperbole2020.comune.bologna.it/blog/la-cittadinanza-nel-tempo-del-web-2-0-il-primo-rapporto/Secondo rapporto completohttp://iperbole2020.comune.bologna.it/blog/cittadinanza-nel-web-2-0-rapporto/
Michele d'Alena @micheledAlena Bologna 11 novembre 2014