La Battaglia Di Kasserine-Fruhlingswind

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OPERAZIONE BREZZA DI PRIMAVERA - FRUHLINGS WIND KASSERINE TUNISIA FEBBRAIO 1943 - 5° REGGIMENTO BERSAGLIERI CENTAURO sfila la Centauro http://www.youtube.com/watch?v=2K2qdDGZiLo&feature=related TUNISIA: ULTIMA FRONTIERA “Ai primi di febbraio varcammo la frontiera tunisina che spirava un vento tagliente e freddo. Avemmo la sensazione di svegliarci da un incubo: si svelava un'Africa che non avevamo mai visto e che mai c'eravamo immaginati. Lontano a perdita d'occhio si stendeva un paesaggio di sogno con montagne incoronate di neve risplendenti sotto il sole. Passammo attraverso oliveti, boschi, campi, prati verdi e acqua da rallegrare il cuore. Entravamo in Medenine: dopo due anni di guerra nel deserto a mangiare sabbia e sputare sangue, non credevamo ai nostri occhi. Pur tuttavia l'incanto della fertile Tunisia non poté impedire il sorgere di una sorte di nostalgia. Ci saremmo portati per sempre impressi nell'animo il ricordo dei vasti spazi, l'ululato del Ghibli, il silenzio delle notti e i misteri di una terra che sembrava dominata da divinità e demoni". reenactors del 5° http://home.earthlink.net/~frenchgreg/index.html Dal Diario di Rommel (prima dell'offensiva) - 8 FEBBRAIO La malattia continuava -"D'incarico del prof. Forster le comunico che il Maresciallo (Rommel) soffre di depressione per cui diventa completamente pessimista e perde ogni speranza. Le assicuro che egli è trattato con ogni riguardo e tutti coloro che lo conoscono gli augurano una pronta guarigione". (Gli Italiani lo erano già da tempo depressi: Rommel soffriva d'ulcera “somatica” aggravata come abbiamo visto da sindrome nervosa depressiva e da altri disturbi più o meno reali causati dall'andamento della guerra). 20 giorni dopo - LETTERA dell'aiutante alla signora Rommel inviata con molto ritardo: "Desidero farle in ordine cronologico le seguenti comunicazioni: Ai primi di febbraio le condizioni di salute, morali e fisiche di suo marito erano in tale stadio che il prof. Forster ritenne urgente e indispensabile una convalescenza di almeno otto settimane. Il 20 febbraio egli avrebbe dovuto, secondo gli ordini del Q.G. del Fuhrer, "partire in licenza". La gravissima situazione militare ha avuto una deleteria influenza sulla salute di suo marito. Il Comando Supremo italiano inviò un successore senza preavviso ufficiale e senza che suo marito fosse stato interpellato. Si aspettava il suo arrivo per annunziare che suo marito era malato. Egli non ha però mai voluto essere ammalato ed è meglio così. Egli appartiene ai suoi soldati. Se egli avesse personalmente fissata la data della sua partenza e qualche giorno più tardi si fossero verificati degli avvenimenti spiacevoli, gli avrebbero rinfacciata la sua partenza intempestiva, e gli avrebbero rimproverato di non aver previsto bene le cose. Durante questo lasso di tempo divennero necessarie alcun operazioni contro gli inglesi che non abbisognavano di rinforzi: dovevano parteciparvi truppe di entrambe le armate. Allorché egli si accorse dell'invidia che predominava, lasciò agli altri il comando. Il successo non venne sfruttato abbastanza e il Maresciallo fece una proposta molto intelligente, che purtroppo non venne attuata che per metà. Egli allora decise di condurre di nuovo le operazioni, e poté così riprendere in mano le faccende militari. Il Prof. lo visitò e trovò che egli era in grado di tenere il comando per otto giorni. Egli rinviò la cura a più tardi. Io inviai la relativa comunicazione al Q.G. del Fuhrer ed allo Stato Maggiore Generale del teatro d'operazioni del Sud. Durante il corso delle operazioni ricevemmo la risposta: il gruppo di armate Rommel abbraccia ambedue le Armate. Questa è stata una nuova testimonianza della fiducia che, non solo il Fuhrer ma anche il Duce hanno nella persona del Maresciallo anche dopo il lungo periodo di riposo. Egli stesso aveva sempre temuto il contrario". http://www.storiainrete.com/primo-piano/kasserine/index.php Dal Diario di Rommel - 28 FEBBRAIO (aiut.) - "Il maresciallo è di nuovo in forma. Oggi ha scherzato con me chiamandomi il suo storico. Egli ha detto, presente Gruber, che facevo benissimo a raccogliere documenti a memoria perché avrei dovuto scrivere per i posteri del Deutches Afrika Korps. Egli a suo tempo mi darà una mano "Se sarò vivo cosa di cui dispero" ha aggiunto testualmente". - 29 FEBBRAIO (aiut.) - "Oggi iniziamo l'operazione "Capri"; l'A. Korps si farà onore ancora una volta. Disturberemo il nemico che tenta di attestarsi tra il Mareth e Medenine". ROMMEL un mese prima "I resti della AK sono ormai al sicuro verso la linea del Mareth, dopo una durissima ritirata da El Alamein. L'armata corazzata Italo Tedesca ( ACIT ), allorché terminò il ripiegamento era ancora in condizioni di buona efficienza e dotata di un buon grado di capacità combattiva.(sic!!). Montgomery era ossessionato dalla mania d'avere sempre alle spalle riserve sufficienti e osava pochissimo. La colonna avvolgente era debole e più volte ci sarebbe stato possibile distruggerla se avessimo avuto più benzina". BAYERLEIN "Non credo che il gen. Patton ci avrebbe lasciato andare cosi facilmente (da El Alamein). Di certo la ritirata fu una delle più belle imprese di Rommel". - 9 MARZO (aiut.) - Rommel ha ottenuto dal Q.G. del Fuhrer l'atteso congedo, a sua domanda per gravi motivi di salute; lo sostituisce Von Arnim nella V Armata, ma il Generale Messe assume il comando della I Armata e il comando dell'A. Korps in Africa. Il sig Mar. Rommel parte domani per il Reich. In aereo, ma su questa partenza sarà mantenuto il massimo segreto per volere del Comando Supremo della Wermacht e personalmente del Fuhrer". Rommel fa tappa a Roma e si incontra con Mussolini cui non nasconde la gravità della situazione. Ma Mussolini replica solennemente: “La Tunisia deve essere conservata ad ogni costo... Sono del parere del Fùhrer: bisogna conservare la Tunisia”. Il cambio della guardia o partenza di Rommel rimane segreto per "ragioni psicologiche" e di prestigio. Montgomery sarà sempre convinto di battersi contro Rommel, e saprà solo alla fine della campagna che al Comando d'Armate c'era Von Armin. - 16 MARZO (aiut.) - "Rommel è a Wiesbaden. Il Fuhrer ha voluto una sua lunga relazione di dettaglio che ha inviato a Roma. Ne ha anche scritto al Duce. La salute di Rommel lascia a desiderare". http://www.fprado.com/armorsite/tigers.htm As originally conceived, the schwere Panzer-Kompanien (heavy tank companies) were organized as three Zuege (platoons) each with three Pz.Kpfw.VI.Tiger for a total of nine heavy tanks. Later the organization was expanded to include 10 Pz.Kpfw.III along with the 9 Tigers to compose one schwere Panzer-Kompanie. The first three units send into the field (schwere Panzer-Abteilung 501, 502, and 503) experimented with practically every possible combination of Pz.Kpfw.III and Tigers within their schwere Panzer- Kompanien. Il più potente carro tedesco prodotto (fino ad allora), il Tigre faceva la sua prima esperienza anche sul teatro Africano, in Tunisia, con alterni successi (se ne erano viste alcune macchine in Russia). L'impressione che fece sugli americani fu comunque devastante, e forse anche per questo si spiega l'inazione di oltre 3 mesi sul fronte settentrionale Tunisino. Questo doveva essere il regalo personale di Hitler a Rommel quando riferì che contro i Sherman era impossibile battersi. LA SITUAZIONE IN TUNISIA A FEBBRAIO - 3. - Il settore occidentale della Tunisia (settore Algerino) era tenuto dalla 1a armata Inglese (1 corazzata e 4 di fanteria più il XIX corpo francese e il II° corpo americano con 4 divisioni di cui una corazzata al centro) Il settore italo-tedesco era tenuto a nord dalla V armata con il XXX corpo italiano e il 90° tedesco in prevalenza fanterie (nessuna capacità offensiva). A sud la I armata mista con il XX e XXI corpo italiano, composto da fanteria e pochi carri e quello che restava dell' ACIT, in prevalenza 200 carri dei panzerregiment 5/7/8 dell'Afrikakorps (div.10-15-21). La sera del 3 febbraio la 21a strappa ai francesi il controllo del passo FAID isolando in breve gli uomini sulle alture e distruggendo 44 carri, 58 semicingolati ed occupando pure SIDI BOU ZID. Ritorniamo un passo indietro per vedere come s'era giunti a questa situazione. L'8 novembre 1942, mentre gli Italo Tedeschi si sganciavano da El Alamein, 500 navi da guerra e trasporto sbarcavano a CASABLANCA (Marocco) ALGERI e ORANO oltre 100.000 uomini perfettamente equipaggiati. La gravità della situazione si rivela ora in tutta la sua ampiezza. Occorre occupare la zona fra Tunisi e Biserta e i suoi aeroporti ora che i fronti aperti sono due. Il giorno 9 aerei e navi dell’asse sbarcano paracadutisti e fanteria che hanno ragione dei pochi francesi di Vichy, in bilico fra Hitler e Roosevelt. Per gli italiani torna il ricostituito 10° bersaglieri e tre battaglioni controcarro L 6/40: Per i tedeschi prendono terra i primi elementi della 10a panzer. Bisognava assicurare alle truppe in ritirata dalla Libia una via d'imbarco, secondo Rommel, dai sicuri porti della Tunisia. Gli inglesi entrano in contatto con i tedeschi a ovest di Djebel Abiod, circa 110 km a ovest di Tunisi mentre più a sud, i paracadutisti americani occupano l’aeroporto di Gafsa il 17 novembre, a 320 km ad est di Algeri e quasi a tergo della linea di resistenza meridionale che dovrà fronteggiare l’8a armata. La reazione dell'asse è immediata e gli americani vengono sloggiati dalla litoranea. Una grossa impressione suscita l'abbondanza di mezzi da parte degli alleati e l'immediata loro sostituzione dopo uno scontro. Nonostante abbiano sempre la meglio negli scontri per l'altrui inesperienza, le truppe dell'asse si mantengono sulla difensiva non avendo un piano d'attacco. Lo stesso quindi fanno gli americani, a cui non corre dietro nessuno. Mussolini d'accordo con il Führer aveva designato al comando delle truppe africane il gen. MESSE veterano del fronte russo, non appena ROMMEL si fosse dimesso: in quel momento non esisteva un comando unico. A nord il gen. VON ARNIM più giovane e di grado inferiore a ROMMEL, di cui non si sentiva succube, con la nuova armata, a sud Rommel, ma entrambi sotto l'alto comando di KESSELRING. Tra VON ARNIM e ROMMEL non correva quindi buon sangue. Solo una volta s'erano incontrati per delimitare le rispettive aree d'intervento e mai per pianificare un'offensiva. Il 4 febbraio ROMMEL si era recato ad ispezionare la divisione corazzata italiana CENTAURO e il suo 5° bersaglieri fresco arrivo a MAKNASSY, alludendo ad una possibile operazione di alleggerimento su GAFSA. Anche un piano preparato da VON ARNIM prevedeva un'offensiva su SBEITLA per avere posizioni più favorevoli ed eventualmente

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TUNISIA: ULTIMA FRONTIERA“Ai primi di febbraio varcammo la frontiera tunisina che spirava un vento tagliente e freddo. Avemmo la sensazione di svegliarci da un incubo: si svelava un'Africa che non avevamo mai visto e che mai c'eravamo immaginati. Lontano a perdita d'occhio si stendeva un paesaggio di sogno con montagne incoronate di neve risplendenti sotto il sole. Passammo attraverso oliveti, boschi, campi, prati verdi e acqua da rallegrare il cuore. Entravamo in Medenine: dopo due anni di guerra nel deserto a mangiare sabbia e sputare sangue, non credevamo ai nostri occhi. Pur tuttavia l'incanto della fertile Tunisia non poté impedire il sorgere di una sorte di nostalgia. Ci saremmo portati per sempre impressi nell'animo il ricordo dei vasti spazi, l'ululato del Ghibli, il silenzio delle notti e i misteri di una terra che sembrava dominata da divinità e demoni".

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OPERAZIONE BREZZA DI PRIMAVERA - FRUHLINGS WINDKASSERINE TUNISIA FEBBRAIO 1943 -5 REGGIMENTO BERSAGLIERI CENTAUROsfila la Centauro http://www.youtube.com/watch?v=2K2qdDGZiLo&feature=relatedTUNISIA: ULTIMA FRONTIERAAi primi di febbraio varcammo la frontieratunisina che spirava un vento tagliente e freddo.Avemmo la sensazione di svegliarci da unincubo: si svelava unAfrica che non avevamomai visto e che mai ceravamo immaginati.Lontano a perdita docchio si stendeva unpaesaggio di sogno con montagne incoronate dineve risplendenti sotto il sole. Passammoattraverso oliveti, boschi, campi, prati verdi eacqua da rallegrare il cuore. Entravamo inMedenine: dopo due anni di guerra nel deserto amangiare sabbia e sputare sangue, non credevamoai nostri occhi. Pur tuttavia lincanto della fertileTunisia non pot impedire il sorgere di una sortedi nostalgia. Ci saremmo portati per sempreimpressi nellanimo il ricordo dei vasti spazi,lululato del Ghibli, il silenzio delle notti e imisteri di una terra che sembrava dominata dadivinit e demoni".reenactors del 5 http://home.earthlink.net/~frenchgreg/index.htmlDal Diario di Rommel (prima delloffensiva)- 8 FEBBRAIOLa malattia continuava-"D'incarico del prof. Forster le comunico che il Maresciallo (Rommel) soffre di depressione per cui diventa completamente pessimistae perde ogni speranza. Le assicuro che egli trattato con ogni riguardo e tutti coloro che lo conoscono gli augurano una prontaguarigione". (Gli Italiani lo erano gi da tempo depressi: Rommel soffriva d'ulcera somatica aggravata come abbiamo visto dasindrome nervosa depressiva e da altri disturbi pi o meno reali causati dall'andamento della guerra).20 giorni dopo - LETTERA dell'aiutante alla signora Rommelinviata con molto ritardo: "Desidero farle in ordine cronologico le seguenti comunicazioni: Ai primi di febbraio le condizioni di salute,morali e fisiche di suo marito erano in tale stadio che il prof. Forster ritenne urgente e indispensabile una convalescenza di almeno ottosettimane. Il 20 febbraio egli avrebbe dovuto, secondo gli ordini del Q.G. del Fuhrer, "partire in licenza". La gravissima situazionemilitare ha avuto una deleteria influenza sulla salute di suo marito. Il Comando Supremo italiano invi un successore senza preavvisoufficiale e senza che suo marito fosse stato interpellato. Si aspettava il suo arrivo per annunziare che suo marito era malato. Egli nonha per mai voluto essere ammalato ed meglio cos. Egli appartiene ai suoi soldati. Se egli avesse personalmente fissata la data dellasua partenza e qualche giorno pi tardi si fossero verificati degli avvenimenti spiacevoli, gli avrebbero rinfacciata la sua partenzaintempestiva, e gli avrebbero rimproverato di non aver previsto bene le cose. Durante questo lasso di tempo divennero necessarie alcunoperazioni contro gli inglesi che non abbisognavano di rinforzi: dovevano parteciparvi truppe di entrambe le armate. Allorch egli siaccorse dell'invidia che predominava, lasci agli altri il comando. Il successo non venne sfruttato abbastanza e il Maresciallo fece unaproposta molto intelligente, che purtroppo non venne attuata che per met. Egli allora decise di condurre di nuovo le operazioni, e potcos riprendere in mano le faccende militari. Il Prof. lo visit e trov che egli era in grado di tenere il comando per otto giorni. Eglirinvi la cura a pi tardi. Io inviai la relativa comunicazione al Q.G. del Fuhrer ed allo Stato Maggiore Generale del teatro d'operazionidel Sud. Durante il corso delle operazioni ricevemmo la risposta: il gruppo di armate Rommel abbraccia ambedue le Armate. Questa stata una nuova testimonianza della fiducia che, non solo il Fuhrer ma anche il Duce hanno nella persona del Maresciallo anche dopoil lungo periodo di riposo. Egli stesso aveva sempre temuto il contrario".http://www.storiainrete.com/primo-piano/kasserine/index.phpDal Diario di Rommel- 28 FEBBRAIO (aiut.) - "Il maresciallo di nuovo in forma. Oggi ha scherzato con me chiamandomi il suo storico. Egli ha detto,presente Gruber, che facevo benissimo a raccogliere documenti a memoria perch avrei dovuto scrivere per i posteri del Deutches AfrikaKorps. Egli a suo tempo mi dar una mano "Se sar vivo cosa di cui dispero" ha aggiunto testualmente".- 29 FEBBRAIO(aiut.) - "Oggi iniziamo l'operazione "Capri"; l'A. Korps si far onore ancora una volta. Disturberemo il nemico chetenta di attestarsi tra il Mareth e Medenine".ROMMEL un mese prima "I resti della AK sono ormai alsicuro verso la linea del Mareth, dopo una durissimaritirata da ElAlamein. Larmata corazzata Italo Tedesca( ACIT ), allorch termin il ripiegamento era ancora incondizioni di buona efficienza e dotata di un buon gradodi capacit combattiva.(sic!!). Montgomery eraossessionato dalla mania davere sempre alle spalleriserve sufficienti e osava pochissimo. La colonnaavvolgente era debole e pi volte ci sarebbe statopossibile distruggerla se avessimo avuto pi benzina".BAYERLEIN "Non credo che il gen. Patton ci avrebbelasciato andare cosi facilmente (da El Alamein). Di certola ritirata fu una delle pi belle imprese di Rommel".- 9 MARZO (aiut.) - Rommel ha ottenuto dal Q.G. del Fuhrer l'atteso congedo, a sua domanda per gravi motivi di salute; lo sostituisceVon Arnim nella V Armata, ma il Generale Messe assume il comando della I Armata e il comando dell'A. Korps in Africa. Il sig Mar.Rommel parte domani per il Reich. In aereo, ma su questa partenza sar mantenuto il massimo segreto per volere del ComandoSupremo della Wermacht e personalmente del Fuhrer". Rommel fa tappa a Roma e si incontra con Mussolini cui non nasconde lagravit della situazione. Ma Mussolini replica solennemente: La Tunisia deve essere conservataad ogni costo... Sono del parere del Fhrer: bisogna conservare la Tunisia. Il cambio dellaguardia o partenza di Rommel rimane segreto per "ragioni psicologiche" e di prestigio. Montgomerysar sempre convinto di battersi contro Rommel, e sapr solo alla fine della campagna che alComando d'Armate c'era Von Armin.- 16 MARZO (aiut.) - "Rommel a Wiesbaden. Il Fuhrer ha voluto una sua lunga relazione di dettaglioche ha inviato a Roma. Ne ha anche scritto al Duce. La salute di Rommel lascia a desiderare".http://www.fprado.com/armorsite/tigers.htmAs originally conceived, the schwere Panzer-Kompanien(heavy tank companies) were organized as three Zuege(platoons) each with three Pz.Kpfw.VI.Tiger for a total of nineheavy tanks. Later the organization was expanded to include10 Pz.Kpfw.III along with the 9 Tigers to compose oneschwere Panzer-Kompanie. The first three units send into thefield (schwere Panzer-Abteilung 501, 502, and 503)experimented with practically every possible combination ofPz.Kpfw.III and Tigers within their schwere Panzer-Kompanien.Il pi potente carro tedesco prodotto (fino ad allora), il Tigrefaceva la sua prima esperienza anche sul teatro Africano, inTunisia, con alterni successi (se ne erano viste alcunemacchine in Russia). L'impressione che fece sugli americani fucomunque devastante, e forse anche per questo si spiegal'inazione di oltre 3 mesi sul fronte settentrionaleTunisino. Questo doveva essereil regalo personale di Hitler aRommel quando rifer che contro i Sherman era impossibilebattersi.LA SITUAZIONE IN TUNISIA A FEBBRAIO - 3. - Il settore occidentale della Tunisia (settore Algerino) era tenuto dalla 1a armata Inglese (1 corazzata e 4 difanteria pi il XIXcorpo francese e il II corpo americano con 4 divisioni di cui una corazzata al centro) Il settore italo-tedesco era tenuto a nord dalla Varmata conilXXXcorpo italiano e il 90 tedesco in prevalenza fanterie (nessuna capacit offensiva). A sud la I armata mista con il XXe XXI corpo italiano, composto da fanteriae pochi carri e quello che restava dell ACIT, in prevalenza 200 carri dei panzerregiment 5/7/8 dellAfrikakorps (div.10-15-21). La sera del 3 febbraio la 21a strappaai francesi il controllo del passo FAID isolando in breve gli uomini sulle alture e distruggendo 44 carri, 58 semicingolati ed occupando pure SIDI BOU ZID.Ritorniamo un passo indietro per vedere come sera giunti a questa situazione. L8 novembre 1942, mentre gli Italo Tedeschi si sganciavano da El Alamein, 500navi da guerra e trasporto sbarcavano a CASABLANCA (Marocco) ALGERI e ORANOoltre 100.000 uomini perfettamente equipaggiati. La gravit dellasituazione si rivela ora in tutta la sua ampiezza. Occorre occupare la zona fra Tunisi e Biserta e i suoi aeroporti ora che i fronti aperti sono due. Il giorno 9 aerei enavi dellasse sbarcano paracadutisti e fanteria che hanno ragione dei pochi francesi di Vichy, in bilico fra Hitler e Roosevelt. Per gli italiani torna il ricostituito10bersaglieri e tre battaglioni controcarro L 6/40: Per i tedeschi prendono terra i primi elementi della 10a panzer. Bisognava assicurare alle truppe in ritirata dallaLibia una via dimbarco, secondo Rommel, dai sicuri porti della Tunisia. Gli inglesi entrano in contatto con i tedeschi a ovest di Djebel Abiod, circa 110 km a ovestdi Tunisi mentre pi a sud, i paracadutisti americani occupano laeroporto di Gafsa il 17 novembre, a 320 km ad est di Algeri e quasi a tergodella linea diresistenza meridionale che dovr fronteggiare l8a armata. La reazione dellasse immediata e gli americani vengono sloggiati dalla litoranea. Una grossaimpressione suscita labbondanza di mezzi da parte degli alleati e limmediata loro sostituzione dopo uno scontro. Nonostante abbiano sempre la meglio negliscontri per laltrui inesperienza, le truppe dellasse si mantengono sulla difensiva non avendo un piano dattacco. Lo stesso quindi fanno gli americani, a cui noncorre dietro nessuno.Mussolini daccordo con il Fhrer aveva designato al comando delle truppe africane il gen. MESSE veterano del fronte russo, non appena ROMMEL si fossedimesso: in quel momento non esisteva un comando unico. A nord il gen. VON ARNIM pi giovane e di grado inferiore a ROMMEL, di cui non si sentivasuccube, con la nuova armata, a sud Rommel, ma entrambi sotto lalto comando di KESSELRING. Tra VON ARNIM e ROMMEL non correva quindi buonsangue. Solo una volta serano incontrati per delimitare le rispettive aree dintervento e mai per pianificare unoffensiva. Il 4 febbraio ROMMEL si era recato adispezionare la divisione corazzata italiana CENTAURO e il suo 5 bersaglieri fresco arrivo a MAKNASSY, alludendo ad una possibile operazione dialleggerimento su GAFSA. Anche un piano preparato da VON ARNIM prevedeva unoffensiva su SBEITLA per avere posizioni pi favorevoli ed eventualmenteAt first there were only two units, schwere Panzer-Kompanie501 and 502. created as Heerestruppen (independent armyunits). These were incorporated into schwere Panzer-Abteilung 501, and two more units each with two companieswere created, schwere Panzer-Abteilung 502 (heavy tankbattalion) and 503. The 501st had been outfitted with 20Tigers and 25 PzKpfw III Ausf N. All 20 Tigers safely madethe crossing to Tunisia, the first three Tigers of 1. Kompaniebeing unloaded at Bizerta on 23 November 1942. The last twoTigers did not arrive until 24 January 1943, the secondkompanie being diverted due to the occupation of southernFrance and therefore delayed in reaching Tunisia. The sPzAbt501 surrendered in Tunisia, on 12 May 1943alleggerimento su GAFSA. Anche un piano preparato da VON ARNIM prevedeva unoffensiva su SBEITLA per avere posizioni pi favorevoli ed eventualmenteattaccare il II corpo USA. Lintento di Arnim era di alleggerire la pressione, quello di ROMMEL (inconfessato) gettare a mare gli Americani via Tebessa. La sua21a Panzer era stata messa a disposizione di VON ARNIM che gi controllava la 10a giunta in AFRICA a dicembre. Una qualsiasi azione avrebbe visto anche ladistrazione della 15a rimasta a retroguardia del MARETH dove MONTGOMERYandava ammassando truppe fresche e riposate. Rommel quindi chiede uncomando unico per loperazione e la possibilit di agire su due direzioni con tutte le forze corazzate a disposizione, come sempre in profondit. Si discute unasettimana al comando superiore ma nessuno dei due acconsente a favore dellaltro considerandosi parigrado.9 FEBBRAIO - DIARIO (aiut.) - Riunione a Rennouch, pressoGabes, con il ComandanteSuperiore Kesserling. Intervengono:Rommel, Von Arnim, e i generali Gandin e Messe, italiani. La Varmata operer su Sidi Bu Zid e il DAK su Gafsa.KESSERLING alla fine decide che il piano di VON ARNIM deveavere la precedenza. Rommel partir 2 giorni dopo per tagliarela ritirata alle forze americane.FRUHLINGSWINDBREZZA DI PRIMAVERAAlle 4 del 14 febbraio aveva inizio l'operazione .Il 14 febbraio il vice di Von Arnim, Ziegler, muove contro la I divisione Usa con la 21 e la 10 panzer (143 carri in tutto !!!). Rommelcon una colonna al comando di BUELOWIUS formata dal 8 Panzerreggiment e dalla DIV. CENTAURO (23 carri M/14) e il 5bersaglieri fianchegger Ziegler fino al momento di sfruttare il vantaggio sugli alleati in direzione di TEBESSA. L'evidente disparitdi forze a lui assegnata era la conseguenza diretta della ritirata dalla Libia. Rommel ormai era caduto in disgrazia presso Hitler chefaceva mostra evidente d'interessarsi del teatro africano pi a parole che a fatti. Pioveva in quei giorni, data la stagione, e le vieinterne della Tunisia erano impraticabili, cosi come lo erano i cieli all'azione alleata. Alle 17 del 14 febbraio il "Combat CommandA" statunitense era gi in rotta. Eisenhower stesso si disse che scamp per miracolo alla cattura. Nessuno poteva immaginarel'inesperienza degli americani fino a tal punto, ma certamente nulla ispir ARNIM E ZIEGLER sullo sfruttamento del successo. Ilgiorno dopo i superstiti che erano ripiegati su SBEITLA, si ripresentano in direzione SIDI avanzando in linea retta come ad unaparata. Vengono annientati lasciando sul campo un centinaio fra carri e mezzi distrutti. Il mattino del 15 tocca a Rommel muoversioccupando GAFSA senza colpo ferire. I rovesci degli alleati convincono Rommel sulla necessit d'operare a largo raggio sfruttandoil successo. Sollecita Ziegler a farsi sotto quando punta su Feriana. Gli americani in preda al panico danno fuoco a 270.000 litri dibenzina all'aeroporto di METLAWI distruggendo 34 aerei parcheggiati.Il 16 FEBBRAIO l8a armata del gen. Montgomery arriva a Mdenine, pochi km a sud della linea del Mareth, costruita daifrancesi tra il '34 e il 39 (tra Djebel Dahar e il mare, presso Mareth) per difendersi dagli italiani. Enfaticamente chiamata laMaginot del deserto, formata in realt da poche decine di fortini nella zona costiera, e da qualche buona posizione fortificata inquella montana.Il 17 febbraio LIEBENSTEIN con la div. CENTAURO e la 164 di fanteria tedesca prende FERIANA e prosegue sull'aeroporto diTHELEPTE dove trova altri 30 aerei, questa volta intatti. Ziegler intanto ancora fermo a SBEITLA con la 21a. Dalle retrovieiniziano ad arrivare i rinforzi per gli alleati e principalmente gente esperta come gli inglesi. La sera del 18 i tedeschi hanno perragione a SBEITLA della brigata guardie della 6 corazzata britannica. La 10 Panzer intanto sta operando su PINCHON a ranghiridotti essendole stato tolto il battaglione Tigre, il pi potente carro presente in AFRICA in quel momento, capace di fare ladifferenza.Nella giornata Rommel telegrafa una nuova stesura del suo piano al comando supremo: puntare SU TEBESSA, SOUK ARAR,BONA e COSTANTINA sulla costa. Preso il fronte Nord Ovest sul rovescio, ne verrebbero sconvolte le linee di rifornimento, idepositi e gli acquartieramenti dei soldati non ancora in grado di sostenere un confronto con vecchi lupi. Vorrebbe dire, se non lafine, una disfatta che posporrebbe sbarco in Sicilia e NormandiaL'approvazione provvisoria perviene solo nella notte. La presenzadi Rommel come sua tradizione costante in prima linea mentre Von.Arnim resta lontano dal fronte. Rommel esultante ma V.A.riesce a metterci lo zampino ed ottiene LE KEF come obiettivo aggiunto.Alle 7,30 del 19 Febbraio piovviggina; la miopia operativa tiene ancora aperte pi strade senza contare che la 10a non avanza di unmetro e la 21a ferma. Buelowius con il DAK e parte della CENTAURO avrebbe attaccato KASSERINE. La 21a invece avrebbemarciato su SBIBA. La 10a si sarebbe aggiunta a ROMMEL in seguito. L'inattivit del giorno 18 era stata preziosa. Il MarescialloALEXANDER pari grado a KESSERLING prende le redini della situazione in campo alleato, facendo affluire forze al passo diKASSERINE e SBIBA. Il mattino del 19 un primo attacco al passo viene fermato; Rommel decide lui stesso d'andare incontro alla10a e la trova alle prese con un nubifragio e un campo minato.Nella notte del 19 si tenta un nuovo attacco al passo senza esito.Nella mattinata del 20 Rommel sale lui stesso al passo e prende inmano il comando. Finalmente arriva la 10a corazzata. Un battaglione di bersaglieri motociclisti (Gruppo Bonfatti) inviato per unastrada sterrata in aiuto del gruppo MENTON per aggirare il passo. In questa situazione viene sperimentata in Africa la nuova armalanciarazzi NEBELWERFER (cugina delle katiusce russe) che spara a 7 km. Il panico s'impadronisce degli americani. Sul far dellasera quando il passo ormai sgombro, i carri tedeschi si scontrano con quelli avversari. Ne restano 28 americani sul terreno e 30halftrack vengono catturati. Il 21 febbraio riprende la marcia e si formano due colonne, una in direzione di TEBESSA per il passoEL HAMRA e Rommel stesso in testa all'altra con la 10a per THALA. Il maltempo continuava a favorire le mosse di Rommel.Nel perimetro di THALA s'era gi schierata la 26 brigata corazzata della 6a divisione inglese. THALA fu presa poi persa; ormai soloun velo di truppe alleate controllava la strada per le KEF: tutti i depositi sono fatti saltare e gli aerei che non possono alzarsi in volopure. Tutte le formazioni sono autorizzate dai comandi a sganciarsi evitando lo scontro frontale. I carri tigre e parte della 10arestano ancora inattivi sulla direttrice di MAKTAR proprio ora che le sorti della battaglia possono far piegare dall'una all'altraparte la vittoria. Le forze minori su TEBESSA non hanno progredito di molto: il mattino del 22 ci s'accorge che SBIBA stataparte la vittoria. Le forze minori su TEBESSA non hanno progredito di molto: il mattino del 22 ci s'accorge che SBIBA stataevacuata nella notte, per paura di una conversione delle truppe di THALA. La spinta propulsiva sta per esaurirsi dopo nove giorni.Il contatto col nemico non c' e rinforzi stanno scendendo da nord: il bel tempo permette di nuovo le incursioni aeree. Nelpomeriggio dopo un colloquio con KESSERLING si sospende l'operazione con l'ordine di ritornare alle basi di partenza."Monty non si preoccupava delle macchine, perch ne aveva in abbondanza, ma delle baionette come le chiamava lui che erano poi gliuomini della prima linea, i soli e veri combattenti. Da calcoli fatti con tutta la logistica e i servizi i fanti veri propri in linea nonsuperavano mai il 25% !! della forza totale". Cos era stato a El Alamein e cos o peggio doveva essere la situazione se Churchill nelle suememorie il 10 febbraio 1943 scrive - Come avviene che sui 75.400 soldati Italo-tedeschi agli ordini di Von Arnim ben 62.100 sianocombattenti, 10.100 ai servizi e 3.200 appartengano all'aviazione?. Come avviene che ci siano 7 tedeschi combattenti di fronte a uno solonon combattente, mentre da noi il rapporto quasi esattamente inverso ? - !!!http://www.ibiblio.org/hyperwar/USA/USA-MTO-NWA/index.html#index la campagna vista dagli americani da novembre a maggio '4322-25 FEBBRAIO Rommel rinuncia agli attacchi su Sbiba (21a divisione corazzata) e Thala (10a divisione corazzata), quandocominciano ad affluire i rinforzi inviati da Alexander. Lattacco dellAsse ha causato 10.000 morti tra gli Alleati (pi della metamericani) contro i 2.000 dellAsse.EPILOGOIl solo II corpo USA usciva dai combattimenti molto provato dopo aver perso 5.300 uomini di cui 300 morti, secondo alcune fontipi di 200 carri armati, 500 semicingolati e automezzi pi cannoni e viveri. Le centinaia dimezzi catturati (vedi a lato) sarebberostati reimpiegati dai tedeschi che ne uscivano con un terzo delle perdite. Parecchi ufficiali Usa furono sollevati dall'incarico e unnuovo generale arrivava ad assumere il comando: GEORGE S. PATTON JR. La musica cambiava. Il 23 febbraio mentre tutte leunit tedesche ripiegavano ROMMEL veniva investito del comando del gruppo armate Africa. Ancora una volta lo vedremoall'opera agli inizi di marzo con scarsa fortuna contro MONTGOMERY. L'11 marzo Rommel ritorner in Germania per curarsi, esar sostituito da Messe secondo gli accordi.Il Comando del 5 Reggimento Bersaglieri Centauro ed i Btgg. XIV e XXII si erano trasferiti in gennaio a nord-ovest di Gabs, mentre ilXXIV Btg. e la 5 Cp Moto erano stati messi a disposizione della 5 Armata Tedesca. Il Col. Luigi Bonfatti), che ai primi di febbraio disponedel solo XIV Btg. (Magg. Ceccotti), riceve lordine di portarsi al Km. 35 della rotabile Gabes-Gafsa, per partecipare alloperazione Brezza.La colonna o gruppo Bonfatti dopo aver occupato Feriana e Thelepte, viene avviata da Rommel lungo il passo di Kasserine, per aggirare gliamericani da sentieri poco battuti. Tocca al Btg. di Ceccotti conquistare lobiettivo del Passo di Diesel Zebbensi. I soldati tedeschi presentiallazione, presi da irrefrenabile entusiasmo, gridano: Bravi Bersaglieri. Le punte avanzate rischiano ora di perdere i contatti con la colonnaprincipale ferma a Kasserine. Il Col. Bonfatti salta in motocicletta e, con laiutante maggiore, un sottufficiale e un porta ordini, supera i proprireparti e si spinge sulla pista Kasserine-Tebessa. Una raffica proveniente dalla retroguardia nemica in ripiegamento lo fulmina e vane sono lericerche per recuperarne la salma, la quale sar ritrovata giorni dopo.La mattina del 21 febbraio 1943 scrive il Gen. Rommel mi recai sul passo di Kasserine.. Da Bulowius appresi che durantelassalto lo slancio dei Bersaglieri aveva dato eccellenti risultati. Purtroppo il loro Colonnello era caduto in quellazione.The 5th "Reggimento" in Africa: During the desert war of 1940 to 1943, six of the 12 Bersaglieri regiments fought in various formations and compiled anexcellent combat record. In Africa the 5th Bersgalieri Regiment was a component of the Centauro Armored Division. The Centauro Division was composedof the:131st Tank Regiment (13th, 14th & 15th Armored Battalions)5th Bersaglieri Regiment (14th, 22nd & 24th Bersaglieri Battalions)131st Artillery Regiment132nd Anti-Tank Artillery RegimentLodi Recce Battalion (AB41 Armored Cars)After campaigns in Albania in 1940 and Yugoslavia in 1941, the Centauro Division arrived in Benghasi, North Africa in November of 1942. The Axis andItalian situation in the desert was desperate by this time, with the destruction of most of the Italian and much of the German Africa Army at El Alamein justcompleted. The Centauro was sent to Mersa Brega to join the remaining Italian forces in Africa. At this time the primary remaining Italian formations werethe La Spezia and newly reinforced Giavanni Facisti Infantry Divisions, the newly arrived Centauro Armored Division and the Ariete Battle Group (composedof the remnants of the surviving XX Italian Corps from El Alamein). The Centauro Division and 5th Bersaglieri Regiment fought throughout the remainingsix month Tunisian Champaign against U.S., British and Free French forces, until the eventual Axis surrender on May 14th, 1943. The unit was engaged innumerous combats and several larger battles, with the high and low points outlined below. The 5th Bersaglieri Regiments most notable victory came duringthe February 13th to 22nd period of 1943, when portions of the Centauro Division, including the 5th Bersaglieri Regiment, were incorporated into the DAKAssault Group.This unit was a typical ad hock formation of the time for the Axis, composed of 53 panzers from the DAK 15th Panzer Division, 23 M-14 tanks fromCentauro, 2 Italian artillery battalions, the three light infantry battalions of the 5th Bersaglieri Regiment, and a group of attached Italian Semoventi assaultguns. On February 19, 1943 this Axis formation was ordered to capture Kasserine Pass from elements of the U.S. 1st Armored Division. On February 20th,during the opening attack on the key American position of the town of Djebel, the 5th Bersaglieri Regiment made a frontal assault on the U.S. positions thatlasted most of the morning and finally carried the position, loosing the Regimental commander in the process. This action cracked open the Allied defenses,opening the road to Thala and Tebessa. By midday the accompanying Axis armored units poured through the pass, routing U.S. forces into one of the worstU.S. defeats of the Tunisian Champaign. The 5th Bersaglieri Regiment was complimented for their lan by General Bulowius, commander of the DAKAssault Group, who sighted their actions as the instrumental event of the Axis victory.LA VICENDA AGNELLI - http://cavalleriaitaliana.dns1.us/pdf/reparti/lodi/LibroLodi/Cap.pdf/C14.pdf...Il nucleo esplorante del sottotenente Gianni Agnelli, messo alle dirette dipendenze delComando tedesco, pur vivacemente contrastato, il 14 febbraio 1943 tagliava limportantissimaarteria Gafsa - Sbeitla allaltezza del Gebel Majoura. In tale circostanza lufficiale si distingueva per energia e determinatezza s da guadagnarsi una Croce di Guerra, la cui motivazionediceva: Comandante di coppia autoblindo in azione di ricognizione, ripetutamente mitragliato a bassa quota da numerosi apparecchi nemici, reagiva tenacemente continuando nellazionemalgrado che il suo mezzo fosse stato colpito ed immobilizzato. Rientrato alla base, ne ripartiva per continuare la missione raggiungendo per primo ed interrompendo unimportante rotabile".