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“Rapporto Strade”
Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (DICEA)
Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Dipartimento di Ingegneria dell'Impresa (DII)
Sustainable Transport Systems Srl (STS)
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Il rapporto “Strade” è una versione tradotta del documento pubblicato sul sito web
dell’Osservatorio europeo per la sicurezza stradale (ERSO) dal titolo “Roads”.
Alla redazione del documento originale hanno partecipato diversi esperti di sicurezza
stradale noti a livello internazionale come Rune Elvik (Norvegia), Jeanne Breen (Regno
Unito) e Fred Wegman (Olanda) solo per citarne alcuni.
Il documento originale è reperibile all’indirizzo:
http://ec.europa.eu/transport/road_safety/specialist/knowledge/index.htm
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INDICE 1. Sintesi ........................................................................................................................... 3
2. Progettazione di funzioni stradali ................................................................................. 5 2.1 Classificazione delle strade .................................................................................. 5
2.2 Reti urbane e extraurbane ..................................................................................... 7
2.3 Progettazione per la riduzione della gravità degli infortuni ................................. 9
2.4 Rischio individuale e collettivo .......................................................................... 11
3. Rendere corretti gli iniziali principi di progettazione di sicurezza .............................. 12 3.1 Sezioni stradali ................................................................................................... 12
3.2 Sezioni trasversali .............................................................................................. 20
3.3 Intersezioni ......................................................................................................... 22
3.4 Altri elementi della progettazione ...................................................................... 28
4. Gestione della sicurezza stradale per tutta la vita della strada .................................... 30 4.1 Processi di gestione ............................................................................................ 30
4.2 Safety Audit per la progettazione iniziale e la realizzazione .............................. 31
4.3 Regolare trattamento correttivo della riduzione degli incidenti ......................... 32
4.4 Valutazione del valore dell’investimento nel miglioramento della strada .......... 34
5. Le strade devono assicurare la sicurezza di tutti gli utenti .......................................... 38 5.1 Pedoni ................................................................................................................. 38
5.2 Ciclisti ................................................................................................................ 39
5.3 Veicoli motorizzati a due ruote .......................................................................... 41
5.4 Giovani conducenti ............................................................................................ 41
5.5 Anziani ............................................................................................................... 43
6. Bibliografia ................................................................................................................. 44
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1. SINTESI
Figura 1 Diagramma di sintesi
Molti dei principi basilari per una buona progettazione delle strade furono sviluppati
oltre 40 anni fa e sono tutt’ora validi. Nonostante siano stati studiati ulteriori miglioramenti
da allora, rimane incertezza sui rapporti legati ai dettagli di progettazione e le recenti
innovazioni ingegneristiche. Un buon commento sugli argomenti ancora collegati con
alcune questioni di ingegneria della sicurezza sono presenti su:
www.roadsafetyresearch.com
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Progettare in base alla funzione della strada
Le strade dovrebbero essere progettate per fornire una funzione ben definita, separando
le strade di grande transito, le strade per la distribuzione del traffico all’interno di un area, e
strade di accesso locale. Adottando una consistente e chiara differenzazione di
progettazione per ogni gruppo di funzione, la valutazione soggettiva del rischio da parte del
conducente può essere migliore per quanto riguarda il rischio presente. Ciò incoraggia il
comportamento dell’utente della strada agli standard di sicurezza stradale. Gli stessi
principi generali di gestione funzionale possono essere applicati in aree urbane e
extraurbane. Le infrastrutture stradali dovrebbero essere progettate tenendo conto degli
stessi criteri di tolleranza degli infortuni come quelli sviluppati per la protezione dei
passeggeri dei veicoli e dei pedoni investiti, cosicché le strade e i veicoli assieme
provvedano ad un effettivo sistema di sicurezza.
Rendere corretti gli iniziali principi di progettazione di sicurezza
I tassi di incidentalità variano in base alla tipologia di strada, alla larghezza della strada,
alla sistemazione delle banchine bordo e del centro della strada ed in base alla scelta del
tipo e della progettazione degli incroci. Le scelte appropriate di progettazione sono
necessarie affinché le strade svolgano la funzione di minimizzare il numero di incidenti che
possono accadere e per ridurre la gravità delle lesioni, in particolare nelle strade ad alta
velocità.
Gestione della sicurezza delle strade per tutta la loro vita
La gestione della sicurezza dovrebbe cominciare con una valutazione d’impatto sulla
sicurezza prima che si decida la collocazione di una nuova strada. La verifica di sicurezza
in fase di progettazione e costruzione è necessaria per mettere in sicurezza tutti i dettagli
del progetto che potrebbero compromettere la sicurezza. Una volta che la strada è costruita
le autorità autostradali sono responsabili della sua sicurezza in esercizio. Ciò si ottiene al
meglio attraverso una combinazione di indagini sugli incidenti ed ispezioni sulla strada
consentendo lo sviluppo di rimedi a costi ragionevoli; esistono molti strumenti di supporto
a queste attività. La resistenza allo slittamento della superficie stradale è un importate
fattore di sicurezza stradale; vi giocano un ruolo sia le micro-struttura che le macro-
struttura della superficie.
Le strade devono garantire sicurezza per tutti gli utenti
Il progetto delle strade deve essere adattato ai limiti della capacità umana. I pedoni
giovanissimi e gli anziani sono i più a rischio. Il rischio per i ciclisti varia sostanzialmente
nei vari paesi per via delle differenza delle infrastrutture fornite per loro e i livelli di traffico
motorizzato che si trovano ad incontrare. I rischi per i conducenti dei veicoli a due ruote è
particolarmente alto e occorrono misure che minimizzino la gravità degli infortuni che
risultano dagli impatti con la superficie stradale. La progettazione stradale dovrebbe tener
conto delle minori capacità fisiche e cognitive degli utenti più anziani.
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2. PROGETTAZIONE DI FUNZIONI STRADALI
2.1 Classificazione delle strade
Le strade dovrebbero essere progettate per svolgere una funzione ben definita. Ciò
riflette la lunghezza del viaggio, il livello dei flussi di traffico e la velocità desiderata di
viaggio. I sistemi stradali dei vari paesi quindi rifletteranno lo sviluppo di una gerarchia di
strade con le autostrade ai più alti livelli e le strade di accesso locale ai più bassi. In pratica
si creerà naturalmente una gerarchia di base in quanto le strade più pesantemente trafficate
saranno progettate con standard più alti. Ma è importante che la gerarchia sia stabilita per
chiarire le linee guida che legano la progettazione alla funzione su tutta la rete. Ciò è
particolarmente necessario dove diversi livelli funzionali o diverse aree geografiche sono
gestite da autorità stradali diverse. E’ ormai chiaro che la gestione delle strade e del traffico
secondo principi di sicurezza in aree urbane possono produrre la riduzione complessiva
degli incidenti fino al 15% [17]. Vi sono inoltre buoni esempi di gestione integrata della
sicurezza con altri obiettivi di pianificazione urbana. Allo stesso modo è ormai chiaro che
la maggior parte degli incidenti con feriti gravi sulle strade extraurbane sono associati ad un
piccolo numero di incidenti che possono essere attribuiti a diversi aspetti di progettazione
[66] . Questi tipi di incidenti si verificano in diversi tipi di strade con diverse progettazioni
e diversi limiti di velocità [53]. A livello più semplice le funzioni delle strade possono
essere divise in tre gruppi – traffico delle arterie di attraversamento, strade di distribuzione
e strade di accesso. Queste possono essere definite come [102]:
2.1.1 Funzione di scorrimento
Le strade con una funzione di scorrimento consentono uno spostamento efficiente di
traffico motorizzato sulle lunghe distanze. Tutte le autostrade e le superstrade così come
alcune circonvallazioni urbane hanno una funzione di scorrimento. Il numero di punti di
entrata e uscita è limitato.
2.1.2 Funzione di distribuzione di area
Strade con una funzione di distribuzione di area consentono di entrare e uscire dalle
aree residenziali, dalle aree ricreative, dalle zone industriali, dagli insediamenti extraurbani,
con destinazioni distanziate. Gli incroci sono per lo scambio del traffico (consentendo
cambi di direzione etc.); le sezioni comprese tra gli incroci dovrebbero facilitare il flusso di
traffico.
2.1.3 Funzioni d’accesso
Le strade con funzione d’accesso consentono l’immediato accesso alle proprietà private
lungo una strada o una via. Sia gli incroci che le sezioni tra di essi servono allo scambio di
traffico.
I primi due di questi gruppi possono essere suddivisi ulteriormente in arterie primarie e
locali e strade di distribuzione riflettendo diversi livelli di flusso in ogni gruppo.
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Le strade sono spesso raggruppate per tipi di progettazione, per esempio autostrade,
altre strade a carreggiate separate, strade a due corsie. Mentre le autostrade svolgono
sempre una funzione di scorrimento gli altri tipi di strade spesso non sono usati
consistentemente per una particolare funzione e la progettazione delle diverse tipologie di
strade può variare considerevolmente. In media ci sono grandi differenze nel tasso di
incidentalità (sia per chilometro che per veicoli chilometro) sui vari tipi di strade [53], e
quindi i tassi di incidentalità nazionali possono essere ridotti assicurandosi che i conducenti
usino la strada più adatta alle loro necessità di viaggio e che la progettazione della strada sia
ottimizzata in rapporto alla sua funzione.
Il rapporto tra il comportamento del conducente e la progettazione della strada sarà
ottimizzato laddove il progetto fornisce all’utente un chiaro messaggio sulla funzione della
strada e sui pericoli che si possono incontrare.
L’alta proporzione di traffico sulle autostrade in Olanda influenza il tasso di mortalità. Un
intenso periodo di costruzione di autostrade tra i 70 e gli 80 ha determinato che il 40% dei
chilometri percorsi dai veicoli circolanti fossero percorsi sulle autostrade che hanno un
tasso di mortalità basso rispetto a quello delle altre strade extraurbane, rispetto al 20% in
Gran Bretagna e il 14% in Svezia. Questa alta utilizzazione è incoraggiata sia dall’alta
densità della rete autostradale e dall’alta densità di popolazione. La densità della rete
autostradale in Olanda è quattro volte quella della Gran Bretagna e diciotto volte quella
della Svezia. La densità di popolazione in Olanda è in media più elevata del 60% rispetto
alla Gran Bretagna e circa 20 volte quella della Svezia. Fonte : Koorstra et.al.(2002)
Il rischio di ogni specifica strada può essere definito in termini di rischio per ogni
conducente che ne fa uso ( incidenti per veicolo chilometro) o il rischio collettivo per tutti
gli utenti (rischio per km). Le strade a grande scorrimento hanno basso rischio individuale
ma un alto rischio collettivo. Gli investimenti per ridurre gli incidenti sulle strade di
scorrimento sono più giustificati degli investimenti su strade a basso scorrimento perché
vengono utilizzate da un maggior numero di utenti. Gli investimenti nella riduzione degli
incidenti sono comunque giustificati in quelle strade a basso scorrimento dove il rischio
individuale è significativamente più alto della media per queste strade.
I database degli incidenti attuali riflettono la classificazione delle strade usate in ogni
singolo paese. I database internazionali, come l’IRTAD, forniscono dati comparativi su tipi
e raggruppamenti più generali ( autostrade, strade extraurbane di classe A, etc.), ma la
progettazione delle strade all’interno di questi gruppi varia da paese a paese.
2.1.4 Infrastrutture autoesplicative
Il concetto di infrastrutture autoesplicative in cui il conducente è incoraggiato ad
adottare naturalmente comportamenti coerenti con la progettazione e la funzione della
strada, è stato sviluppato in Olanda [84] [55]. Lo scopo è che le diverse classi di strade si
distinguano e che in ogni classe caratteristiche come la larghezza della carreggiata, la
segnaletica orizzontale, i segnali, e l’uso dell’illuminazione siano coerenti con l’intero
percorso. I conducenti percepiscono il tipo di strada e istintivamente sanno come
comportarsi. L’ambiente effettivamente fornisce un “marchio” per il particolare tipo di
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strada ed è quindi meno necessario ricorrere a diversi dispositivi di controllo del traffico
come segnali addizionali per regolare il comportamento del traffico.
Questo approccio utilizza la semplicità e la coerenza della progettazione per ridurre lo
stress e gli errori dei conducenti. È già usato per le strade di più alta categoria (autostrade),
ma sulle strade di bassa categoria la coerenza della progettazione è spesso compromessa da
altri obiettivi come l’alto livello di accesso, allineamento variabile, uso misto e sviluppo
variabile del ciglio della strada, il che comporta mancanza di coerenza e di differenziazione
tra le classi di strade. Questi concetti sono stati sviluppati dapprima in progetti europei per
capire quali caratteristiche di progettazione modificano il comportamento del conducente in
rapporto alla funzione della strada e consistono nella scelta di velocità coerente con la
velocità di sicurezza per quella funzione.
2.2 Reti urbane e extraurbane
Anche se gli stessi principi di gestione delle funzioni generali devono essere applicati
sia alle reti stradali urbane che extraurbane le funzioni dettagliate che devono essere fornite
differiscono ed è diverso anche il tipo. Così cambia anche il modo in cui ogni funzione è
trasferita nel progetto.
2.2.1 Strade Urbane
I fattori che devono essere presi in considerazione nelle aree urbane includono:
Alta densità sia del traffico che di altre funzioni servite dalla strada
Integrazione del traffico negli spazi residenziali
Utilità per i bisogni di un’ ampia gamma di utenti della strada che usano diversi
modi di trasporto.
Gli incidenti in aree residenziali sono caratterizzati da un’ampia proporzione di
incidenti che coinvolgono bambini ed anziani e localizzazione degli incidenti molto
distribuita piuttosto che concentrata in luoghi ben definiti [64]. La maggior parte degli
incidenti si verificano su strade che svolgono una funzione distributiva nelle aree, il layout
delle strade gioca un ruolo importante nella intensità del rischio degli incidenti con un
numero assoluto di incidenti che risulta maggiore nei vecchi layout.
Le misure dell’area sono pertanto necessarie per la progettazione e l’implementazione
delle contromisure. Le misure non vengono solo legate alla riduzione degli incidenti, ma
dovrebbero anche tenere conto della soddisfazione dei residenti dell’area in cui vivono. Un
precoce coinvolgimento della popolazione nel processo di decisione è importante se si
vuole ottenere lo scopo.
I principi di pianificazione per le nuove aree residenziali dovrebbero, se possibile,
includere:
Differenziazione delle strade in base alla funzione
Distribuzione del traffico in area residenziale attraverso circonvallazione piuttosto
che distribuzione centralizzata
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Cul-de-sac o brevi percorsi divisi da misure di riduzione della velocità
Costruzioni con accessi sulle strade di accesso piuttosto che sulle strade di
distribuzione
Anche se questi layout non possono essere applicati in pieno modificando i piani stradali
esistenti, gli stessi principi sono comunque applicabili.
Gestione della sicurezza urbana in Gran Bretagna
I principi adottati per la gestione effettiva della sicurezza urbana in GB includono:
Considerare tutti i tipi di utenti stradali, specialmente i più vulnerabili
Considerare le funzioni e l’utilizzo dei vari tipi di strada
Formulare una strategia di sicurezza per l’intera area
Integrare gli sforzi esistenti per la riduzione degli incidenti con una strategia di
sicurezza
Collegare gli obiettivi di sicurezza con gli altri obiettivi per l’area urbana.
Incoraggiare tutti i gruppi professionali a collaborare per il raggiungimento degli
obiettivi di sicurezza
Guardarsi dagli effetti contrari di altri programmi di sicurezza
Usare in modo efficace la scarsa esperienza dei professionisti della sicurezza
stradale
Trasferire strategie ed obiettivi negli schemi locali di sicurezza
Monitorare i progressi verso gli obiettivi di sicurezza
Quattro passi nel definire le funzioni e obiettivi sono:
Identificare l’ attuale gerarchia delle strade
Verificare estensione e caratteristiche degli incidenti e della pubblica percezione
sulla sicurezza in tutte le parti del sistema.
Verificare i flussi di traffico e le prestazioni in tutte le strade in rapporto alle
funzioni previste dal loro ruolo nella gerarchia
Attribuire gli obiettivi a tutte le parti del sistema stradale.
Fonte:IHT (1990b), Dipartimento del trasporto (2003)
La vasta gamma di obiettivi sociali ed ambientali legati al miglioramento delle aree
urbane chiarisce l’importanza della gestione integrata della sicurezza del traffico [65]. Oltre
a giocare il ruolo principale laddove la sicurezza stradale è il primo stimolo per la creazione
di uno schema, gli esperti della sicurezza stradale hanno bisogno di cercare opportunità di
miglioramento della sicurezza stradale laddove sono altri obiettivi a creare la base centrale
per il cambiamento. L’emergenza di buoni schemi integrati spesso dipende fortemente dal
significativo impegno nazionale o regionale, o da una forte volontà politica locale [23].
I programmi di gestione della sicurezza urbana sono costosi e coinvolgono lavori
ingegneristici su vasta scala. Una buona coordinazione, gestione e un intensivo
coinvolgimento dei rappresentanti locali sono quindi essenziali per un’applicazione ben
riuscita [23].
Il progetto Dumas della Commissione Europea
Il progetto DUMAS è stato fondato con partner provenienti da 9 paesi Europei per
incoraggiare un più vasto uso dei principi della gestione della sicurezza urbana. La
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struttura di progettazione DUMAS definisce le potenziali interazioni per rendere i
designer, i progettisti e gli ingegneri urbani più consapevoli degli effetti delle loro
strategie sugli altri. Una visione congiunta delle aree urbane e una forte leadership politica
sono essenziali. Esempi di ciò sono forniti dalle strutture manageriali che dovrebbero
essere sviluppate e il processo consultativo si è dimostrato necessario. I principi chiave di
una gestione del traffico che garantisca una distribuzione sicura e di una gestione della
velocità che garantisca una circolazione più sicura enfatizzano la necessità di una
gerarchia funzionale chiara collegata ad una veloce strategia gestionale per tutta l’area
urbana.
Fonte: Commissione Europea,2001; Dipartimento del Trasporto,2003
2.2.2 Strade Extraurbane
Una rete di migliore qualità delle strade extraurbane è richiesta in tutti paesi per
raggiungere un efficiente transito sicuro di persone e merci. Parte di questi collegamenti
sono solitamente forniti da autostrade standard, integrate da altre strade divise e di ristretto
accesso (chiamate vie di rapida comunicazione in alcuni paesi). Gli standard di
quest’ultimo gruppo variano tra i paesi e all’interno degli stessi. Alti flussi interurbani
vengono spostati su strade a due corsie in alcuni paesi, anche se ciò risulta più adatto per le
strade extraurbane locali.
La media dei tassi di incidenti mortali per veicolo/km può essere fino a sei volte più alta
nelle strade extraurbane a due corsie che sulle autostrade, e diminuisce all’aumento dei
flussi di traffico [52]. La densità di incidenti gravi (mortali o con gravi lesioni) per km è
tipicamente maggiore per le carreggiate separate di livello inferiore all’autostrada standard,
ma meno che doppia rispetto alle autostrade o alle strade a due corsie.
L’80% di tutti gli incidenti mortali sulle maggiori strade interurbane riguarda singoli
veicoli che escono di strada, impatti agli incroci, impatti frontali con veicoli che marciano
in senso opposto o impatti che coinvolgono gli utenti vulnerabili della strada [66] [51].
La proporzione all’interno di ciascuno dei quattro gruppi varia di paese in paese a
secondo delle caratteristiche dei loro collegamenti stradali e dei livelli di traffico. La
proporzione varia anche tra i vari tipi di strada rispetto ai differenti livelli di flusso [53].
L’Unione Europea ha pubblicato le linee guida per la progettazione e la gestione del
Network Trans Europeo, e si sta consultando su una direttiva per le infrastrutture. Molti
progetti di ricerca europei [77] hanno sviluppato pareri riguardo standard di progettazione
per le strade extraurbane.
2.3 Progettazione per la riduzione della gravità degli infortuni
Una grande quantità di studi mostra che le velocità e i criteri di design dei veicoli
necessitano di tenere entro livelli tollerabili la gravità degli infortuni per gli occupanti degli
autoveicoli incidentati e per i pedoni investiti dagli autoveicoli ( rif. ai capitoli sulla
sicurezza dei veicoli e sulla velocità). Criteri simili dovrebbero essere utilizzati per la
progettazione protettiva di una strada al fine di contenere gli impatti tra gli autoveicoli e gli
oggetti del bordo stradale, o per limitare la possibilità di impatti tra veicoli ad alta velocità
attraverso la progettazione mediana e degli incroci [85] [52]. Non si ha ancora sufficiente
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conoscenza per definire la velocità e la progettazione delle infrastrutture che risulti in una
gravità tollerabile delle lesioni per veicoli motorizzati a due ruote o in urti tra automobili e
mezzi pesanti.
Il concetto Svedese di “velocità sicura”
Tingvall e Haworth (1999) hanno proposto che il sistema conducente/veicolo/strada
dovrebbe operare in un modo che, in caso di impatto, la forza non venga esercitata sugli
occupanti del veicolo sugli altri utenti della strada che sono più soggetti alla fatalità.
Perciò, quando vi sono pedoni presenti, la velocità del veicolo dovrebbe non essere
maggiore di 30 km/h. Quando avviene un impatto tra veicoli questi stessi dovrebbero
avere velocità minori della velocità d’impatto alla quale le macchine dovrebbero viaggiare
per salvaguardare la vita degli occupanti (secondo il Nuovo Programma di Valutazione
Automobilistica Europeo). Questi principi sono tipicamente legati a seguire la “velocità
sicura”.
In Svezia il concetto di velocità sicura è stato adottato come base per considerare adeguati
limiti di velocità. Valutazioni sono state sviluppate attraverso il Programma Europeo di
Valutazione mostrando quanto bene sia progettata la strada per assicurare le forze
coinvolte nell’impatto con le infrastrutture stradali ed anche il mantenimento delle stesse
soglie, e queste soglie sono state usate in Svezia per indicare i limiti di velocità
appropriati per strade con diverse valutazioni.
La visione olandese di sicurezza sostenibile.
Questa politica è stata lanciata agli inizi degli anni novanta ed adottata come una parte
formale delle politiche olandesi nella metà degli anni 90.
“La visione della Sicurezza Sostenibile è basata su due idee principali: come prevenire gli
errori umani per quanto possibile, e come assicurare che le condizioni dell’incidente siano
tali da non superare la tolleranza umana e da escludere praticamente le lesioni gravi. Il
punto di partenza della Sicurezza Sostenibile era ridurre drasticamente la probabilità degli
incidenti prima attraverso pianificazione e progettazione ben consci della sicurezza.
Laddove accade ancora un incidente, il processo che ne determina la gravità dovrebbe
essere influenzato, così che le lesioni gravi vengano virtualmente escluse. All’interno
della sicurezza sostenibile, l’uomo è il riferimento standard ( errori umani ed umana
tolleranza). Un sistema di traffico a sicurezza sostenibile prevede infrastrutture che si
adattino alle capacità e ai limiti umani attraverso un’appropriata progettazione e
pianificazione della strada, prevede veicoli che siano equipaggiati per semplificare il
compito della guida e che offrano protezione al vulnerabile essere umano (protezione
dagli impatti), ed infine, prevede utenti della strada propriamente educati ed informati il
Tipo di strada/ situazione di traffico Velocità sicura
(km/h)
Strade con potenziali conflitti tra macchine e utenti
della strada non protetti
30
Incroci con potenziali impatti laterali tra le macchine 50
Strade con potenziali impatti frontali tra macchine 70
Strade in cui gli impatti frontali o laterali con altri
utenti della strada sono impossibili
>100
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cui comportamento stradale sia regolarmente controllato. L’argomento chiave della
‘sicurezza sostenibile’ è la sua natura preventiva piuttosto che curativa (reattiva).”
L’aggiornata visione tedesca della Sicurezza Sostenibile presenta requisiti riguardo le
velocità massime in differenti situazioni di traffico che seguono le velocità sicure proposte
da Tingvall e Haworth.
Fonte: Wegman et. al. (2005), Wegman & Aarts, 2005 (pagina 14 tradotta dal tedesco)
Misure per minimizzare la gravità degli infortuni includono la creazione di zone franche
lungo i lati delle strade (vedere sezione 2), e l’uso di materiali passivamente sicuri, la
schermatura degli oggetti con i quali l’impatto comporterebbe maggiori livelli di energia
rispetto a quelli che portano a lesioni di livelli tollerabili [22].
2.4 Rischio individuale e collettivo
Gli standard di design e i programmi correttivi devono tenere in considerazione sia il
rischio del singolo conducente sia il rischio collettivo o sociale (il rischio totale di tutti gli
utenti della strada). Il primo è implicito in molte progettazioni standard (ad es. calcolando
la larghezza della zona franca entro la quale gli oggetti devono essere protetti). Il secondo si
riflette nelle valutazioni dei costi-benefici o dei costi efficacia [70] attraverso i quali si
decide come usare il budget disponibile per assicurare il maggiore ritorno in termini di
sicurezza ed in termini economici. E’ dunque fornito un esempio di un processo in cui la
ampia scala dei costi degli incidenti può essere utilizzata per identificare strade nelle quali
un potenziale miglioramento risulterebbe utile [8]. Il Programma Europeo RAP fornisce
una base per cui le strade che hanno un alto numero di incidenti seri o fatali rispetto ai
numeri che ci si aspetta per quel tipo di strada possono essere identificate all’interno della
rete stradale extraurbana nazionale.
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3. RENDERE CORRETTI GLI INIZIALI PRINCIPI DI
PROGETTAZIONE DI SICUREZZA
L’analisi della sicurezza stradale ha contribuito nell’esperienza internazionale
all’identificazione della relazione tra i vari elementi della progettazione stradale e il rischio
di incidenti, e la pratica migliore verso la sicurezza stradale. Nei seguenti paragrafi
vengono discussi gli argomenti riguardo le caratteristiche della strada e le infrastrutture
stradali. Gli argomenti presentati si basano su una sintesi della letteratura internazionale a
riguardo. Si potrà notare quindi che le sezioni che seguono sono sinossi dell’esperienza e
della pratica internazionale, per cui non sono esaustive sull’effetto della progettazione
stradale sulla sicurezza stradale.
3.1 Sezioni stradali
L’ottimizzazione del progetto stradale mira a selezionare i parametri del design
geometrico in un ambiente che sia “privo di sorprese”, nel senso che gli utenti non si
debbano confrontare con situazioni inaspettate, ma che sia anche “dimenticabile”, nel senso
che gli errori degli utenti possano, se non evitati, essere almeno corretti. La stima della
velocità indicata, sulla quale sono determinati i parametri di allineamento stradale, deve
essere realistica e compatibile con la velocità operativa aspettata. Inoltre la velocità indicata
deve essere in accordo con il tipo e i requisiti funzionali della strada, e compatibile con
l’ambiente stradale.
Nei seguenti paragrafi sono esaminati e valutati diversi elementi della progettazione
stradale, inclusi l’allineamento orizzontale e verticale e le loro combinazioni, così come le
caratteristiche delle varie sezioni.
3.1.1 Allineamento orizzontale
L’allineamento orizzontale di una strada comprende linee dritte, curve circolari (con un
raggio costante) e curve di transizione, il cui raggio cambia regolarmente per permettere il
graduale trasferimento dai segmenti stradali adiacenti con i differenti raggi di curva. Varie
sequenze di questi tre componenti basici sono possibili (Fig.2). Il principale obiettivo
dell’allineamento verticale dovrebbe essere quello di assicurare consistenza e uniformità
lungo l’allineamento stesso, per evitare la creazione di sezioni che esigano importanti
modifiche alla velocità di viaggio. In generale, l’uniformità dell’allineamento è ottenuta
evitando cambiamenti bruschi nelle caratteristiche dell’allineamento.
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Figura 2 Sequenza dell’allineamento orizzontale (PIARC: 2003)
Esistono molti studi che stimano il rischio di incidente nelle curve orizzontali. Le loro
conclusioni principali sono:
Il tasso di incidentalità è maggiore da 1.5 a 4 volte nelle curve rispetto alle tangenti
(sezioni dritte) [107]
Le strade secondarie extraurbane, che sono costruite seguendo degli standard di
design più bassi (includendo curve orizzontali più nette e numerose) hanno in media una
proporzione maggiore di incidenti in curva [80]
Approssimativamente il 60% degli incidenti avvenuti in curva sono uscite di strada
di singoli veicoli [50]
La proporzione degli incidenti su superfici bagnate è maggiore nelle curve
orizzontali
Gli incidenti avvengono per la maggior parte alla fine delle curve. Il Consiglio
(1998) ha notato che il 62% dei casi mortali e il 49% degli altri incidenti avvengono in
curva, e che la prima manovra legata all’incidente viene fatta all’inizio o alla fine della
curva.
Nelle curve orizzontali viene osservato un incremento dei tassi d’incidentalità per via
della limitata distanza di visibilità e per la maggiore probabilità di slittare. La maggior parte
degli incidenti nelle curve orizzontali riguardano singoli veicoli andati fuori strada e
collisioni frontali [86].
Le curve orizzontali di basso raggio inducono problemi di sicurezza stradale, mentre i
tassi relativi al rischio incrementano notevolmente per i raggi < 200m [73]. Risultati di
ricerche dimostrano che il numero degli incidenti stradali tende ad aumentare quando il
raggio della curva orizzontale decresce [41][36]. La forma generale di questa relazione,
come confermato da una esaustiva rassegna letteraria di Hauer [39] è presentata nella
seguente figura 3. Inoltre, un largo angolo centrale ( l’angolo sotteso al centro della curva
circolare) associato a nette curve orizzontali presenta una insufficiente distanza visuale. Per
assicurare una progettazione consistente i progettisti devono usare angoli piccoli con una
sufficiente distanza di visibilità [3].
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Figura 3 Effetti del raggio di curvatura orizzontale sul rischio di incidenti (Hauer: 2000
PIARC 2003)
Seguendo ciò che si è detto sopra, le curve di transizione (clotoidi) sono definite come
una transizione da una sezione tangente (cioè rettilinea) a una curva circolare (cioè il punto
in cui il raggio di curvatura raggiunge il suo minimo). In una curva di transizione la strada
curva progressivamente sempre di più. Gli standard di progettazione raccomandano che una
curva di transizione venga costituita da curve orizzontali, cioè progettata come una
clotoide. Una clotoide è una curva dove il raggio della curvatura decresce linearmente come
funzione della lunghezza d’arco. Quando si guida su questo tipo di curve, il conducente
seguirà la curva girando le ruote a velocità costante nella direzione della curva stessa.
Conseguentemente viene eliminata la necessità di movimenti bruschi per seguire la curva
[19].
Un altro importante effetto sulla sicurezza concerne la frequenza di curve orizzontali
lungo il rettifilo. E’stato mostrato che la presenza di una singola curva può essere un fattore
di rischio, specialmente per i piccoli raggi. Nella seguente Tabella 2 è dimostrato che se
una curva netta si trova su una strada con curvatura medio bassa (lunghe tangenti
precedenti), il rischio di incidente aumenta significativamente [56] [39]. Inoltre il rischio di
incidente aumenta significativamente con curve frequenti [73].
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Tabella 1 Ripartizione del rischio di incidente sul raggio della curva e sulla lunghezza
della tangente precedente (Metthews, Barnes, 1998
Incidenti per milioni di veicoli al chilometro su lunghezza della tangente
precedente (m)
Raggio
(m)
25 75 125 175 300 500 800 1200
126 0.33 0.36 0.48 0.41 0.53 0.25 0.55 0.64
286 0.15 0.21 0.20 0.26 0.23 0.20 0.23 0.31
489 0.22 0.17 0.77 0.22 0.11 0.21 0.05 0.17
812 0.21 0.07 0.12 0.06 0.15 0.12 0.08 0.10
Sequenze di allineamenti orizzontali dovrebbero ridurre la velocità di variazioni
operative lungo la rotta. Una curva netta (raggio minore) dopo una lunga tangente o dopo
una sequenza di curve significativamente più morbide (raggio maggiore) può incrementare
il rischio di incidente. La transizione verso curve più strette dovrebbe quindi essere
realizzata tramite una progressiva riduzione del raggio lungo curve sequenziali, seguendo i
relativi regolamenti sulle sequenze dei raggi di curvatura [11] [83]. Sono stati fatti grafici
per indicare la qualità del design di varie possibili sequenze di curve a raggio, come mostra
la figura 3 qui sotto.
Figura 3 Sequenze di curve a raggio (Lamm et al 1999, RAS-L 1995)
Inoltre, i risultati della ricerca mostrano che la proporzione fra veicoli che escono di
strada dal lato esterno della curva aumenta al decrescere del raggio, mentre in una sezione
tangente due terzi delle uscite di strada avvengono sulla destra, ciò è dovuto probabilmente
al fatto che il veicolo tenta di evitare la collisione con l’altro veicolo che giunge nel senso
opposto [82].
STRADE
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16
La sopraelevazione è una inclinazione trasversale della strada verso l’interno di una
curva orizzontale. Ciò riduce leggermente l’attrito necessario per contrastare la forza
centrifuga e aumentare il confort di guida. Le leggi della fisica specificano la relazione tra
la velocità, il raggio, la sopraelevazione e l’attrito laterale. Queste leggi possono essere
riassunte con una semplice formula matematica che può essere usata per la progettazione.
Come risultato la velocità massima in curva aumenta con la soprelevazione. Pertanto,
usando la massima soprelevazione consentita e un valore conservativo per l’attrito laterale
per le varie progettazioni di velocità, si può calcolare il minore “raggio di sicurezza” [36]
[46].
E’ necessaria una zona di transizione tra la tangente e la curva orizzontale per introdurre
gradualmente la soprelevazione. Dunlap, ha trovato enormemente alto il numero degli
incidenti su pavimentazioni bagnate in curve con una soprelevazione minore del 2%.
Zegeer ha riportato che migliorando la soprelevazione si riduce il numero di incidenti dal 5
al 10%.
Figura 4 Curva del sistema orizzontale di forza e sopraelevazione (PIARC 2003)
In strade a doppio senso e due corsie è importante assicurarsi una lunghezza sufficiente
e una distanza di visibilità per il sorpasso. Si raccomanda di evitarlo quando si valuta il
raggio di una curva, perché non è chiaro quando vi è la possibilità di sorpassare.
3.1.2 Allineamento verticale
L’allineamento verticale di una strada consiste in segmenti diritti (livellati o inclinati)
connessi attraverso curve verticali che si alzano o si abbassano. La combinazione di questi
elementi crea varie forme di profili stradali (Figura 5). La sezione longitudinale di una
strada include sezioni con pendenza costante e le relative curve di transizione.
STRADE
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17
Figura 5 Esempio di allineamento verticale (PIARC 2003)
Molti studi sono stati condotti per stimare il rischio di incidenti nelle curve verticali. Le
loro principali conclusioni sono:
Gli incidenti accadono più frequentemente su strade in pendenza che in tratti
pianeggianti. La frequenza degli incidenti aumenta all’aumentare della percentuale di
pendenza [40].
La frequenza e la gravità sono maggiori nelle pendenze in discesa piuttosto che in
salita, con un alto coinvolgimento dei mezzi pesanti.
La differenza di altezza tra la cima e la base di un pendio è vista come un
indicatore migliore del rischio di incidenti rispetto alla percentuale di pendenza [80].
Un raggio di curvatura orizzontale sarà percepito in modo errato se si sovrappone
una curva verticale con dossi o cunette [35]. In particolare, la coincidenza di una
orizzontale e di una curva a cresta verticale potrebbe, in certe condizioni, creare
significative limitazioni alla disponibile distanza visuale e impedire la rapida percezione
della curva. La coincidenza di una curva orizzontale e di una curva verticale degradante
verso il basso può creare la falsa impressione della diminuzione della curvatura.
In sezioni con elevati gradienti, i problemi di sicurezza possono avvenire per via dei
differenziali di velocità tra le autovetture e i mezzi pesanti (mezzi pesanti al minimo delle
sezioni di aggiornamento), così come su veicoli frenanti in sezioni in discesa (incrementi
nella distanza di frenata e possibilità di surriscaldamento dei freni per i mezzi pesanti). Si fa
notare che le sezioni della strada con pendenze maggiori del 4% tendono a presentare un
incremento del rischio d’incidenti [88][10].
In curve verso l’alto della sezione longitudinale, per via dei limiti di raggio della curva
di transizione, la distanza di visuale potrebbe non essere sufficiente per il sorpasso. E’
importante che vengano evitati i valori di raggio per cui la distanza di sorpasso non è
sicura.
Nelle curve con abbassamenti delle sezioni longitudinali, i parametri critici includono la
gamma delle luci dei veicoli, la presenza di ponti o altre costruzioni che limitano la
distanza di visibilità. Altri elementi da considerare sono l’accumulazione dell’acqua e
l’accelerata erosione dei costoni per via del deflusso delle acque. Uno studio sulle curve
verticali ha dimostrato un aumento dei tassi d’incidentalità per le curve con abbassamenti
piuttosto che per le curve con innalzamenti. Inoltre, secondo gli studi [57], i tassi
STRADE
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18
d’incidentalità sono maggiori quando ci si immette nelle curve piuttosto che quando le si
lascia, sia per le curve con innalzamenti che per quelle con abbassamenti.
Gli effetti combinati delle pendenze stradali e delle curvature verticali sul rischio di
incidente è stata anche esaminata da Matthews e Barnes [56]. I risultati sono stati coerenti
con la ricerca precedente ed hanno indicato che i tassi d’incidenti per abbassamenti e
innalzamenti sono molto differenti e non devono essere considerati simili. Inoltre il tasso
d’incidenti aumenta nelle sezioni in pendenza o discesa (è indicato un incremento del 10%
degli incidenti per ogni aumento dell’1% della pendenza in salita o in discesa), mentre non
è chiaro se il tasso di incidentalità aumenti con la pendenza in salita. Infine è evidente che
maggiore è il raggio delle curve verticali minore è il tasso di incidenti rispetto alle curve
verticali con raggio minore [36].
3.1.3 Combinazione di allineamento verticale ed orizzontale
Una inefficiente combinazione di allineamento orizzontale e verticale può collegarsi ai
problemi di sicurezza stradale anche quando l’allineamento orizzontale e verticale sono
separati correttamente e in accordo con le linee guida. Una coordinazione inefficiente
dell’allineamento verticale e di quello orizzontale può creare zone dove la distanza di
visibilità disponibile scende al di sotto della distanza di visibilità richiesta [35].
In particolare la coincidenza di un allineamento orizzontale e un dosso in una curva
verticale possono in certe condizioni portare a una significativa limitazione della distanza di
visibilità disponibile ed impedire la rapida percezione della curva. In conseguenza di ciò, la
coincidenza di un allineamento orizzontale e di una curva verticale con un abbassamento
può creare la falsa impressione del grado di curvatura (la curva orizzontale può sembrare
avere un raggio maggiore di quello reale) e può creare un maggiore tasso di incidentalità
[81][42].
STRADE
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19
Effettività degli elementi dell’allineamento orizzontale e verticale
Migliorare le condizioni di allineamento e visibilità di una strada rendono più facile la
pianificazione della guida in quanto il percorso e gli altri utenti della strada sono meglio
visibili. Un altro obiettivo è migliorare la mobilità, migliorando le curve orizzontali e
verticali così come le pendenze, il che determina una significativa riduzione della
velocità. I seguenti risultati sono una sintesi delle esperienze internazionali così come
presentate nel “ Manuale delle misure di sicurezza stradali” [19].
Incrementare i raggi delle curve orizzontali; raddrizzare le curve orizzontali riduce
il numero degli incidenti quando il raggio iniziale della curva è inferiore a 200 metri.
Secondo alcuni studi gli effetti sono ancora più significativi quanto più è piccolo il raggio
iniziale della curva [19]. In altri studi comunque è stato dimostrato che, aggiungere X
metri al raggio ha lo stesso effetto sulla frequenza degli incidenti indipendentemente se il
raggio sia 100 metri o 1000 metri [36].
Costruire curve di transizione (clotoidi); nelle curve con un raggio dato (per es.
una curva circolare) può essere raggiunta una significativa riduzione degli incidenti
costruendo una curva di transizione indipendentemente dalla gravità degli incidenti.
Ridurre la proporzione della lunghezza stradale situata in curve orizzontali nette;
una strada con numerose curve nette dovrebbe avere un più alto tasso di incidentalità di
una strada con meno curve nette. Ridurre la proporzione di lunghezza stradale situata in
curva con un raggio di meno di 500 metri di una percentuale di circa 5 punti ridurrebbe il
numero di incidenti del 10%.
Ridurre il grado di deflezione della strada; il grado di deflezione indica quanto la
strada cambi direzione per unità di lunghezza. Una strada con un alto grado di deflezione
ha molte curve a stretto raggio. Una strada con un basso grado di deflezione spesso
consiste di sezioni rettilinee, ma può avere curve nette. Comunque, ridurre il grado di
deflezione della strada non è provato che abbia un effetto positivo sul numero di incidenti,
probabilmente perché una curva netta inaspettata può sorprendere di più i conducenti e
quindi dare un maggior rischio mentre una sequenza di curve può portare i conducenti ad
un comportamento di guida più cauto e attento.
Aumentare la distanza tra le curve orizzontali; secondo quanto prima, aumentare la
distanza tra le curve orizzontali non è dimostrato che abbia un effetto di sicurezza
significativo, in quanto le curve dopo lunghe sezioni tangenti possono essere più di
sorpresa per i conducenti.
Ridurre le pendenze; studi importanti dimostrano che ridurre le pendenze riduce il
numero di incidenti (sia danni alle cose che alle persone). Maggiore è la pendenza più
significativa sarà la riduzione degli incidenti.
Ridurre la proporzione di strada in curva netta in salita; la misura si propone di
ridurre la porzione di strada con minore distanza di visibilità come in curva netta in salita.
Comunque i risultati dei pochi studi disponibili non indicano effetti significativi sugli
incidenti probabilmente perché i conducenti tengono in conto la limitata distanza di
visibilità nelle curve in salita e adattano il loro comportamento di guida.
Ridurre la proporzione di strada posta in curva netta in discesa;le curve in discesa
non causano problemi di visibilità, ma l’aumento di velocità entrando nelle curve in
discesa può essere un fattore di rischio. Il risultato dei pochi studi disponibili non
conferma che ridurre la strada in curva netta in discesa riduce il numero degli incidenti.
Aumentare la distanza di visibilità; la distanza di visibilità sufficiente è uno dei
fattori basilari della sicurezza stradale. Tuttavia in diversi studi è stato dimostrato che
aumentare la visibilità può portare ad un aumento del numero di incidenti in quanto
l’aumentata distanza di visibilità aumenta la velocità dei veicoli.
Rimuovere ostacoli alla visuale lungo il ciglio della strada.
STRADE
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20
3.2 Sezioni trasversali
Questo capitolo riguarda i rapporti noti tra gli incidenti verificati e gli elementi della
sezione stradale. Questi elementi includono la larghezza della corsia, la larghezza della
banchina, la tipologia di banchina, l’aspetto del ciglio della strada, la progettazione della
parte centrale ed altro [109].
La larghezza della corsia deve essere esaminata in rapporto alla velocità operativa
richiesta. Strade molto strette creano problemi specialmente per i mezzi più pesanti. In
generale aumentare la larghezza della corsia dà un certo aumento della sicurezza stradale.
Comunque, strade molto larghe posso portare ad un forte aumento delle velocità.
Risultati della ricerca hanno dimostrato che il rischio di incidenti diminuisce con
l’allargamento della corsia. I risultati per le strade a due corsie indicano che allargare la
larghezza della corsia meno di 3.3 metri non è giustificato in termini di benefici alla
sicurezza stradale [45][42][36].
L’aumento della banchina (soprattutto se pavimentata) o una corsia di emergenza
contribuiscono anche ad un aumento di sicurezza sulle strade interurbane [67]. I risultati
delle ricerche indicano che banchine molto strette (es. meno di 50 cm) o corsie
d’emergenza molto larghe (es. più di tre metri) che possono finire con l’essere usate dai
conducenti come corsie normali all’aumento del traffico, sono collegate all’aumento del
tasso di incidentalità [42].
Inoltre i risultati delle ricerche dimostrano che il rischio di incidenti diminuisce quando
aumenta la larghezza della banchina. I risultati per le strade a due corsie indicano che
l’aumento della larghezza della banchina al di sotto di 2.5 metri non si giustifica in termini
di miglioramento della sicurezza[45][105].
STRADE
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21
Figura 6 Effetti della carreggiata larga (con banchina ) sul rischio di incidenti di due strade
extraurbane a basso volume di traffico (1ft=0,305 m) (Zegeer et al 1994)
La costruzione di uno spartitraffico sulle strade extraurbane può contribuire a ridurre il
numero e la gravità degli incidenti. Su strade con più di due corsie l’aumento dello
spartitraffico porta una forte riduzione del numero di incidenti. Tuttavia gli incidenti si
verificano lo stesso in quanto i conducenti attraversano lo spartitraffico ed entrano nel
traffico della direzione opposta. Il numero di questi incidenti diminuisce con l’aumentare
della larghezza dello spartitraffico. Per uno spartitraffico con una larghezza di 12 metri solo
il 15% dei veicoli che vi entra raggiunge il flusso di traffico opposto [29].
Inoltre, si è dimostrato che si è avuta una forte diminuzione del rischio di incidenti con
uno spartitraffico di larghezza inferiore ai 6-7 metri. Su strade a unica carreggiata si
raccomanda che ci sia una sufficiente larghezza della sezione per permettere il sorpasso
senza entrare nella corsia opposta. Inoltre in sezioni in salita dove i veicoli pesanti
procedono a velocità ridotta si raccomanda la previsione di minime corsie addizionali. I
luoghi dove la sezione della strada cambia (compresa la transizione dalla strada a doppia
carreggiata a quella a carreggiata singola, e la riduzione del numero si corsie, la riduzione
della larghezza delle banchine etc.) sono anche considerate importanti per la sicurezza
stradale. In questi luoghi sono necessarie una soddisfacente visibilità, una sufficiente
lunghezza di transito ed una appropriata segnaletica.
Nelle sezioni tangenti le cunette servono maggiormente per il drenaggio della
carreggiata. Minore è la pendenza della strada, maggiore è la probabilità di ristagno di
acqua sulla carreggiata ed in conseguenza più alta la probabilità di incidenti dovuti allo
sdrucciolamento come nella Fig.6. Nelle curve orizzontali è importante scegliere
l’appropriata pendenza. La mancanza di appropriata pendenza delle cunette aumenta il
STRADE
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22
rischio di incidenti, specie se accoppiata con una ridotta resistenza allo sdrucciolamento
della pavimentazione.
Miglioramenti delle sezioni trasversali
Migliorare le sezioni trasversali di una strada significa dare agli utenti migliori
margini di sicurezza rendendo la strada più ampia e separando le carreggiate, e aumentare
la mobilità aumentando la capacità della strada. I miglioramenti includono le seguenti
misure[19]:
Migliorare il numero di corsie; la misura dovrebbe essere vista principalmente
come misura per migliorare la capacità della strada e sembra portare a più incidenti.
Aumentare la larghezza della strada; porta ad una riduzione sia degli incidenti con
danni alle persone che con danni alle cose in aree extraurbane. Comunque in città un
corrispondente aumento della larghezza delle strade è legato all’incremento del numero di
incidenti.
Aumentare la larghezza delle corsie; la misura sembra avere lo stesso effetto sugli
incidenti con lesioni dell’incremento della larghezza della strada.
Aumentare la larghezza della banchina, può anche ridurre il numero degli incidenti
con lesioni, in quanto l’aumento della larghezza della banchina non comporta una
significativa riduzione della larghezza della corsia.
Costruire uno spartitraffico; nelle strade con 4 corsie, la costruzione degli
spartitraffico riduce il numero degli incidenti. Comunque, gli spartitraffico nelle strade
extraurbane a due corsie possono aumentare il numero degli incidenti.
Aumentare la larghezza degli spartitraffico; in generale questa misura diminuisce
gli incidenti
3.3 Intersezioni
Le intersezioni, allo stesso livello o a livelli separati, sono luoghi di grande
concentrazione di incidenti. Nella maggior parte dei paesi il 40-60% del totale degli
incidenti avviene alle intersezioni. Conseguentemente si dovrebbe prestare particolare
attenzione al tipo e alla forma delle intersezioni, così come al numero delle intersezioni
lungo un asse stradale e all’efficiente progettazione di ognuna di esse.
3.3.1 Criteri di sicurezza stradale nella progettazione delle intersezioni
L’obiettivo principale della progettazione delle intersezioni è di aumentare i vantaggi, il
comfort e la sicurezza e allo stesso tempo migliorare l’efficienza del movimento di tutti gli
utenti della strada (motoveicoli, bus, camion, biciclette e pedoni) [28].
Le intersezioni devono operare laddove i veicoli devono più spesso condividere lo
spazio con altri veicoli e pedoni. Approcciare una intersezione richiede molte decisioni
simultanee e vicine nello spazio, come la selezione della giusta corsia; manovrare per
mettersi nella giusta posizione; la necessità di decelerare, fermarsi o accelerare; la necessita
di decidere una distanza sicura. Le seguenti aree basilari devono essere riviste in
congiunzione con queste decisioni al fine di produrre una progettazione soddisfacente:
L’angolo d’intersezione; la coordinazione dei profili verticali delle strade che intersecano;
la coordinazione dell’allineamento verticale e orizzontale per le intersezioni in curva; il
STRADE
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23
miglioramento attraverso la canalizzazione delle operazioni, della sicurezza e della
capacità; e i requisiti di drenaggio per operazioni sicure. Dovrebbe essere data più enfasi
non solo alla sistemazione orizzontale, ma anche alla coordinazione dell’allineamento
orizzontale e verticale. Una carente integrazione di questi due elementi da come risultato
una intersezione meno sicura e scomoda all’uso [100].
Un importante obiettivo della sicurezza è di abbinare la velocità alla quale i conducenti
approcciano l’intersezione con la complessità delle decisioni che devono essere prese. Ciò
può essere fatto ad esempio, consentendo semplici manovre di immissione solo su strade ad
alta velocità o facendo in modo che i conducenti riducano la velocità nell’approccio
all’intersezione (es. con deviazioni di percorso come una rotatoria). Corsie con buona
visibilità dovrebbero fornire ai conducenti sufficienti informazioni per fare una scelta
sicura, ma senza invitarli a provare soluzioni più rapide nel flusso di traffico contrario.
Più specificatamente i principi di progettazione delle intersezioni includono:
Riduzione dei punti di conflitto; una intersezione ha una serie di punti di conflitto
dei percorsi dei veicoli e una buona progettazione dovrebbe diminuire la gravità
dei potenziali incidenti in questi punti.
Figura 7 Numero di punti di conflitto nelle intersezioni e nelle rotatorie
Sufficienti distanze di visibilità: Appropriate distanze di visibilità sia in approccio
all’intersezione che all’intersezione stessa sono di massima importanza per la
sicurezza dell’intersezione. La creazione di intersezioni in curve verticali con
abbassamenti è considerata preferibile. Un altro importante parametro concerne la
rapida percezione e comprensione dell’aspetto e del funzionamento
dell’intersezione da parte del conducente, in particolare per quelli che non sono
utenti abituali dell’intersezione, ed anche la selezione di appropriati percorsi e
velocità di viaggio, nei quali i conducenti possono essere aiutati da una valida
segnaletica verticale ed orizzontale e da un appropriata configurazione
dell’intersezione [49].
Progettazione delle sezioni longitudinali e delle pendenze trasversali: è importante
progettare la sezione longitudinale della strada nelle aree delle intersezioni e nelle
STRADE
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24
aree d’accesso, per permettere una transizione morbida delle pendenze trasversali
e l’effettivo drenaggio. La location ideale per una intersezione è su una tangente.
Posizionarle in curva può creare problemi, come la riduzione della visibilità,
l’aumento di punti di conflitto e la sopraelevazione e l’allargamento renderebbero
la situazione più complicata. Inoltre, le intersezioni non dovrebbero avere
pendenze superiori al 3% e comunque mai più del 6% per migliorare il comfort e
la distanza di visibilità; le intersezioni non dovrebbero essere posizionate vicino a
curve verticali in salita [70].
Movimenti per svoltare a sinistra: i luoghi in cui sono permesse le svolte a sinistra
e le inversioni a U dovrebbero essere specificatamente determinati e propriamente
configurati attraverso isole di traffico o corsie segnalate. Dovrebbe essere tenuto in
considerazione che le svolte a sinistra sono manovre ad alto rischio a livello delle
intersezioni. Risultati di ricerche in GB hanno mostrato che queste manovre
(svolte a destra in GB) sono responsabili di circa il 70% di tutti gli incidenti nelle
intersezioni a tre bracci [89]
Diminuzione delle aree di intersezione.
3.3.2 Effetti del tipo di intersezione sulla sicurezza stradale
La scelta della progettazione di uno svincolo dipende da molti fattori, la cui importanza
varia in base ai casi e dovrebbe essere valutata. I più importanti sono:
Sicurezza del traffico
Tipo e funzione della strada
Numero di bracci
Tipologia e volume del traffico
Velocità di progetto e operativa
Definizione delle priorità
Terreno
Spazi disponibili
Uso del terreno adiacente
Servizio alla popolazione vicina
Considerazioni di rete (consistenza della progettazione)
Considerazioni ambientali
Costi
La tipologia di intersezione deve essere legata al tipo di strada, all’ambiente a alla
capacità, in modo da mantenere una buona leggibilità sia della strada che dell’intersezione,
ed anche un soddisfacente livello di sicurezza. Seguendo quello che si è precedentemente
detto, per esempio, le intersezioni o le rotatorie non hanno bisogno di essere usati sulle
autostrade e le intersezioni segnalate non hanno bisogno di essere usati nelle strade
extraurbane, tranne che in casi eccezionali. La seguente Fig.8 mostra le linee guida per la
selezione dei tipi di intersezione collegata al flusso di traffico.
STRADE
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25
Figura 8 Tipo di intersezione basata sui flussi di traffico (IHT 1997)
Più specificatamente i vari tipi di intersezione presentano differenti svantaggi e
limitazioni:
Intersezioni non segnalate a tre o quattro bracci: Queste intersezioni devono
provvedere alla soddisfazione del livello della sicurezza stradale quando vengono
utilizzate in volumi e velocità di traffico basse. Le isole di traffico e i segnali sulla
pavimentazione, delimitando la direzione del traffico e creando speciali corsie per
la svolta a sinistra hanno un effetto positivo sulla sicurezza stradale [59]. Quando
il volume di traffico aumenta è necessario stabilire segnali stradali o considerare
modifiche del layout delle intersezioni. Nelle aree urbane, cambiare una
intersezione a tre o quattro bracci in una rotatoria potrebbe portare alla riduzione
degli incidenti del 30% [91].
Rotatorie. Le rotatorie hanno capacità maggiore rispetto alle intersezioni non
segnalate a tre o quattro bracci; e sembrano avere considerevoli vantaggi in
termini di sicurezza rispetto a intersezioni dello stesso livello ed infatti sono
largamente usate in molti paesi [63]. Comunque, in qualche paese,sembrano essere
in relazione con un più alto coinvolgimento di mezzi a due ruote e biciclette negli
incidenti [92].
Convertire le intersezioni in rotatorie può migliorare la sicurezza e lo scorrimento del
traffico. Le rotatorie possono contribuire alla sicurezza strade nei seguenti modi [19]:
I punti di conflitto tra i flussi di traffico sono teoricamente ridotti
Gli utenti che entrano nelle rotatorie sono costretti a dare precedenza agli utenti
già nella rotatoria e così sono forzati a osservare il traffico più attentamente
Tutto il traffico proviene da una direzione
Le svolte a sinistra sono eliminate
La velocità diminuisce poiché i conducenti devono girare intorno all’isola di
traffico sita in mezzo all’intersezione.
Le rotatorie riducono il numero degli incidenti con lesioni in dipendenza dal numero di
bracci e dal precedente controllo del traffico. Ciò sembra avere più effetto nelle
intersezioni che hanno un controllo della precedenza rispetto a quelli che hanno il
STRADE
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26
controllo del traffico. Gli incidenti mortali e quelli con seri infortuni sono ridotti più di
quelli con lievi lesioni [19]:
Intersezioni segnalate. Le intersezioni segnalate a livello sono le tipologie più
comuni nelle aree urbane. Gli incidenti mortali in questo tipo di intersezione sono
per lo più multi veicolo [4]. La maggior parte degli incidenti ad intersezioni
segnalate concerne svolte a destra o manovre dei pedoni. Inoltre, un maggiore
coinvolgimento negli incidenti, in relazione ai loro volumi di traffico è stato
osservato per quanto riguarda motocicli a due ruote e biciclette [92].
Intersezioni a livelli separati (interscambi). Queste intersezioni presentano un tasso
d’incidenti più basso rispetto a quelli di pari livello. E’ da notare che cambiare una
intersezione a tre bracci non segnalata in uno a gradi separati fa diminuire gli incidenti del
50%, mentre la rispettiva percentuale per uno a quattro bracci arriva fino al 75% [89]. In
ogni caso, è richiesta una efficiente pianificazione per il funzionamento sicuro di una
intersezione di tipo separato. Per esempio, risultati della ricerca hanno dimostrato che
riducendo il numero delle corsie nell’area dell’intersezione, o progettare la lunghezza
d’intreccio per meno di un km si ottengono risultati negativi per quanto riguarda la
sicurezza. Inoltre, i tassi d’incidentalità sui bracci delle intersezioni di livello separato sono
abbastanza alti se comparati alle sezioni fuori dalle intersezioni. Ancora, i tassi di gravità
degli incidenti nei bracci dell’intersezione sono maggiori rispetto ai relativi tassi per le
strade extraurbane (non classificate come autostrade) [87].
Vi sono diverse forme di intersezioni di livello separato (interscambi). Negli interscambi
completamente separati, con diverse corsie per tutti i flussi di traffico, sono stati aboliti e
ricondotti al cambio di corsia tutti movimenti che richiedevano l’attraversamento di altri
flussi di traffico. Sono state sviluppate varie forme di interscambio, come svincoli a
diamante, svincoli a tromba, e svincoli a quadrifoglio parziale o integrale. Gli svincoli a
diamante (semplici e comprensibili, con rampe diritte e con strade secondarie che
scorrono sopra la strada principale) sembrano essere la forma più sicura di interscambio.
Gli effetti sulla sicurezza stradale della sostituzione delle intersezioni a raso con le
intersezioni su diversi (interscambi) non sono stati pienamente determinati. Se gli
incidenti sui bracci delle intersezioni di lunghezza corrispondente a quella delle rampe di
interscambio vengono inclusi in uno schema di incidenti, allora gli interscambi sono più
sicuri delle intersezioni a tre/quattro bracci. Comunque le rampe costituiscono un nuovo
elemento stradale degli interscambi, perciò gli incidenti su tratti di strada di lunghezza
equivalete alla rampa non devono essere annoverati nello schema degli incidenti alle
intersezioni.
STRADE
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27
Efficacia del trattamento delle intersezioni
Canalizzazione
La canalizzazione delle intersezioni deve:
Separare gli uni dagli altri i flussi di traffico e ridurre le aree di conflitto attraverso
differenti intersezioni dei flussi di traffico
Assicurare buona visibilità agli angoli delle intersezioni
Definire degli schemi di guida e indicare quale strada ha priorità in una
intersezione.
Cosa che potrebbe essere ottenuta con l’uso di isole di traffico (canalizzazione fisica o
segnaletica su strada a canalizzazione dipinta) e può includere:
Canalizzazione delle strade minori
Corsie di svolta a sinistra
Corsie di attraversamento
Piena canalizzazione
Figura 4 Intersezione non canalizzata Figura 5 Intersezione canalizzata
La maggior parte delle varie forme di canalizzazione sembra avere effetti favorevoli sul
numero degli incidenti nelle intersezioni piuttosto che nelle intersezioni a T. Vi è la
debole tendenza che più i metodi di canalizzazione sono completi più è favorevole
l’effetto sugli incidenti.
Riprogettazione delle intersezioni
La riprogettazione delle intersezioni comprende:
Cambio dell’angolazione tra le strade
Cambio della pendenza delle strade che entrano nelle intersezioni
Altre misure per rendere più chiare le condizioni dell’intersezione
Esempi di riallineamento delle intersezioni
I risultati delle ricerche sono molto incerti, ma comunque può essere dedotto che angoli
minori a 90 gradi provochino meno incidenti con lesioni, e l’opposto risulta invece nei
casi di incidenti con soli danni materiali. Inoltre, il cambio di pendenza all’approccio con
l’intersezione da più del 3% a meno del 3% riduce il numero di incidenti con lesioni, ma
aumenta il numero di quelli con danni alle cose. L’effetto dell’aumento dei triangoli di
STRADE
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28
visibilità nei pressi delle intersezioni non è stato trovato statisticamente importante in un
certo numero di studi.
Intersezioni sfalsate
I risultati degli studi hanno mostrato che le intersezioni a quattro bracci hanno tassi di
incidenti maggiori di quelli a tre bracci, poiché hanno maggiori punti di conflitto tra i vari
flussi di traffico. Le intersezioni sfalsate si propongono di ridurre il numero dei punti di
conflitto e possono essere costruiti in due modi: Sfalsamento sinistra-destra, sfalsamento
destra-sinistra.
Figura 6 Sfalsamento sinistra-destra
Figura 7 Sfalsamento destra-sinistra
L’effetto delle intersezioni sfalsati dipende dalla proporzione del traffico stradale
secondario alle intersezioni prima dello sfalsamento. Quando il traffico secondario è
basso, non si ottiene alcun miglioramento dalla divisione dell’intersezione in intersezioni
sfalsate.
Quando il traffico secondario è alto, il numero degli incidenti con infortuni viene
significativamente ridotto.
3.4 Altri elementi della progettazione
3.4.1 Illuminazione
Una illuminazione sufficiente delle strade e delle intersezioni può ridurre il rischio di
incidenti notturni. Circa il 35% di tutti gli incidenti riportati avvengono di notte o al
tramonto. La percentuale è uguale sia dentro che fuori le aree urbane. La percentuale degli
incidenti al buio è anche più alta per quegli incidenti che coinvolgono pedoni e per quelli
con veicoli che finiscono fuori strada [19].
L’obiettivo dell’illuminazione stradale è di ridurre i tassi d’incidente al buio rendendo
più facile vedere la strada, gli altri conducenti e ciò che circonda la strada. E’ importante
fornire una illuminazione uniforme dell’intera carreggiata; inoltre l’illuminazione dovrebbe
essere selezionata anche in base alle proprietà riflettenti del manto stradale. Il
miglioramento dell’illuminazione è necessario con priorità nelle aree d’incrocio, nelle
strade intorno o vicine a zone disabitate, nelle strade con alti volumi di traffico e con alte
velocità operative.
STRADE
Knowledge Base - Infrastruttura
29
Molti studi hanno mostrato che l’implementazione di una sufficiente illuminazione
artificiale può ridurre il numero degli incidenti al buio [98]. Inoltre, l’effetto
dell’illuminazione stradale ha grande effetto sul numero degli incidenti che coinvolgono
pedoni al buio rispetto ad altri incidenti. Inoltre, gli effetti dell’illuminazione stradale non
variano significativamente in base ai vari ambienti stradali (autostrade, aree urbane e
extraurbane). Aumentare l’illuminazione esistente ha anche effetti sulla sicurezza nel
ridurre il numero degli incidenti stradali.
Dovrebbe essere notato, comunque, che l’effetto dell’illuminazione stradale dovrebbe
variare in base al traffico e alle caratteristiche geometriche della strada (tipo di strada o
intersezione, volume di traffico, limiti di velocità, etc.).
3.4.2 Ciglio della strada
Gli incidenti che avvengono sul ciglio della strada, come risultato di mezzi che
finiscono fuoristrada, sono una percentuale importante del numero totale degli incidenti.
Costanti ostruzioni possono causare gravi infortuni quando accadono questi incidenti. Il
trattamento del ciglio della strada mira a minimizzare la probabilità di incidenti attraverso
un’appropriata configurazione (design del ciglio della strada, uso del terreno, etc.) e
attraverso la limitazione delle ostruzioni costanti. In caso di uscita fuori strada del veicolo,
più è altra la zona libera del ciglio della strada più è alta la probabilità di impedire
l’incidente [70][69].
Un aspetto importante per il trattamento del ciglio della strada è di creare un ambiente
tollerante. Ciò significa che se il veicolo lascia la strada l’impatto, con qualsiasi
arredamento stradale che sia collocato all’interno della zona franca ideale, deve risultare
privo di serie lesioni. Ciò può essere ottenuto in due modi – piazzando una barriera di
fronte agli oggetti del ciglio della strada in maniera da allontanare i veicoli da questi
oggetti, o usando materiali passivi ( che si rompono all’impatto). Pali dell’illuminazione
pieghevoli sono stati uno dei primi esempi di quest’ultimo approccio; più recentemente si
stanno sperimentando progettazioni passive per supporti a grandi segnali e portali.
Diversi progetti di sistemi di ritenuta utilizzano diversi livelli di contenimento (es.
barriere N2 che deviano le auto, ma vengono distrutti dai mezzi più pesanti), e diverse
ampiezze di lavoro. La scelta del tipo e del posizionamento dei sistemi di ritenuta da usare
in specifici siti tiene conto di queste caratteristiche. I sistemi di ritenuta sono molto efficaci
nella riduzione delle lesioni per gli occupanti delle vetture, ma avvengono comunque gravi
lesioni. La crescita del numero dei veicoli sportivi e dei van leggeri ha aumentato la
proporzione dei veicoli che non vengono completamente trattenuti da una barriera standard
N2. Il contenimento è fornito dagli elementi longitudinali del sistema di ritenuta. Con
sistemi di funi d’acciaio e fili, questi elementi sono retti da supporti individuali; l’impatto
tra un conducente su mezzo a due ruote e questi supporti può creare lesioni più gravi
rispetto a quando viene fornito un blocco continuo dal sistema di ritenuta.
La gravità delle lesioni negli impatti sul bordo della strada può essere mitigata con il
miglioramento della progettazione sia dei veicoli che delle infrastrutture. E’
particolarmente importante che i miglioramenti vengano progettati in maniera da essere
sicuri che i due sistemi lavorino assieme per fornire il risultato più sicuro.
STRADE
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30
4. GESTIONE DELLA SICUREZZA STRADALE PER
TUTTA LA VITA DELLA STRADA
I principi della gestione della sicurezza dovrebbe cominciare all’inizio della
progettazione della strada, ed essere seguita per tutte le fasi della progettazione e della
costruzione, e continuare ad essere applicata durante tutta la vita della strada. Durante la
sua vita la strada può subire diversi cambiamenti nel livello di traffico che viene servito,
nello sviluppo delle aree che attraversa, e nello sviluppo delle reti stradali adiacenti. E’
Necessaria dunque una valutazione regolare delle funzioni stradali e della appropriatezza
della sua progettazione per portare sicurezza alle sue funzioni.
4.1 Processi di gestione
Sono stati sviluppati quattro gruppi di analisi per coprire i differenti stadi della vita della
strada.
4.1.1 Valutazione d’impatto
L’impatto sulla sicurezza dei progetti di trasporto o sullo sviluppo dell’uso del territorio
deve essere valutato ad uno stadio iniziale per evitare conseguenza negative non
intenzionali, e per trovare soluzioni per il miglioramento della mobilità e la riduzione della
congestione che sono compatibili con la sicurezza stradale. Deve essere fatta una
valutazione d’impatto sulla sicurezza prima di prendere la decisone di costruire una nuova
strada o fare un grosso cambiamento nella progettazione o nella operatività di una strada
esistente [21]. Questo dovrebbe valutare l’impatto sulla sicurezza delle strade circostanti o
sulle altre reti di trasporto, e richiede modelli di reti che mostrino le potenziali casualità dei
livelli associati con i differenti layout delle reti e con gli schemi di traffico.
STRADE
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31
Esempi di strumenti di valutazione dell’impatto sulla sicurezza
In UK il programma SafeNET include modelli per la costruzione di nodi di rete e prevede
l’assegnazione delle frequenze di incidenti ad ogni nodo e collegamento sulla base delle
loro caratteristiche di progettazione e di utilizzo, consentendo di valutare il numero totale
delle perdite previste dalle differenti scelte di layout di rete, dalla dettagliata progettazione
locale e dalla distribuzione alternativa del traffico. I dati vengono forniti sia per le reti
urbane che per quelle extraurbane (TRL).
In Olanda, il programma Explorer fornisce uno strumento col quale i dati del traffico e
degli incidenti possono essere tracciati in una base GIS e possono essere computati i rischi
delle differenti sezioni stradali. Il programma include anche i modelli di costo con i quali i
costi delle misure e la valutazione della riduzione del rischio possono essere comparati.
Le misure includono anche cambiamenti non ingegneristici come l’aumento dei controlli
(SWOV).
La Commissione Europea ha preparato le linee guida che richiedono che la valutazione
dell’impatto di sicurezza venga effettuata su tutti i nuovi progetti per la Rete Stradale
Trans-Europea.
4.2 Safety Audit per la progettazione iniziale e la realizzazione
Indagare sugli incidenti accaduti dopo la costruzione della strada indicano deficienze
nella progettazione che possono essere eliminati allo stadio della progettazione [1]. Queste
lacune possono non risultare necessariamente dalla inadempienza delle esistenti linee guida
della progettazione, ma più spesso riflette aspetti delle funzioni dell’integrazione del design
che non sono adeguatamente spiegate in manuali di progettazione. Per contrastare ciò molti
paesi hanno sviluppato procedure per la valutazione della sicurezza della progettazione dei
nuovi schemi stradali. Tipicamente, la revisione dei maggiori schemi potrebbe essere fatta
in tre stadi – progettazione preliminare, progettazione di dettaglio, e pre-iniziale. Per i
progetti più grandi deve essere fatta una valutazione precedente come parte dello studio di
flessibilità. Per i progetti più piccoli, i primi due stadi devono essere combinati. Molti paesi
adottando la valutazione di sicurezza hanno prodotto dettagliate procedure e liste di
controllo per usarle come criteri di valutazione [42][94][14][6][7][61]. Un esteso resoconto
degli argomenti pratici associati con la valutazione è fornito da Proctor [71].
STRADE
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32
Valutazioni di sicurezza in GB
Fin dal 1990 sono state richieste valutazioni per tutte le Agenzie per le Autostrade e più di
200 autorità autostradali locali hanno verificato progetti minori e maggiori. La squadra di
valutazione è composta da due staff. Per la terza fase è comune che il valutatore sia
accompagnato da un ufficiale di polizia o da un ingegnere della manutenzione. Le visite
vengono fatte sia di giorno che durante la notte. Il cliente deve decidere se dare seguito
alle raccomandazioni della relazione di revisione, ma deve fornire un rapporto eccezionale
che giustifichi la sua decisone se non si interviene
Valutazioni di sicurezza in Australia e Nuova Zelanda
Valutazioni di sicurezza sono state applicate per i progetti della nuova Autostrada Statale
in Nuova Zelanda fin dal 1993 e successivamente da molte autorità locali. Valutazioni
sono state adottate dalle autorità autostradali dello stato australiano dai primi anni 90 e
sono state prodotte linee guida da essere usate in entrambi i paesi.
Migliorare la progettazione della sicurezza di un progetto allo stadio di pianificazione e
progettazione può salvare un significativo numero di vite e risparmiare diverse lesioni
durante la vita del progetto. Il confronto dei costi di valutazione con la stima degli incidenti
potenzialmente risparmiati può risultare dalle modificazioni proposte in fase di valutazione
[104][78][7]. Transitare in nuova Zelanda [94] ha mostrato che il rapporto costi/benefici
della valutazione è spesso tra 10:1 e 20:1 [21].
4.3 Regolare trattamento correttivo della riduzione degli incidenti
Alle autorità stradali è richiesto di garantire la sicurezza delle proprie strade. Per fare
ciò è necessario monitorare il tasso degli incidenti e valutare lo scopo dei trattamenti
correttivi nella riduzione della gravità e del numero degli incidenti. Questo viene fatto
effettivamente mantenendo una squadra di investigazione per la riduzione del numero e
della gravità degli incidenti [42]. Queste squadre sono in grado di prendere in
considerazione quattro tipi di trattamenti – trattamento dei singoli punti neri, gestione dei
percorsi per maggiori lunghezze stradali, trattamento di un’area che copra una rete di
strade, e programmi di azioni che trattano tutti i siti a rischio e non solo quelli dove sono
già accaduti incidenti.
Paesi con un grande numero di punti neri sono spesso individuati inizialmente per il
trattamento di siti individuali. Buoni metodi di analisi sono tenuti a garantire che i budget
siano tarati correttamente es. materiali polacchi dati in Szczuraszek [83]. Soluzioni a basso
costo ingegneristico posso dare grandi risultati in questi siti [20]. Quando matura un
programma di riduzione degli incidenti e la densità degli incidenti viene ridotta, gli altri tipi
di trattamento devono formare una maggiore proporzione del programma, per cui i
trattamenti dei siti individuali potrebbero continuare ad essere importanti se cambiano le
condizioni del traffico nella rete.
STRADE
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33
L’analisi degli incidenti richiede una combinazione di dettagliate analisi dei dati sugli
stessi e di indagini sul posto.
Esempi di analisi degli incidenti in Francia
In Francia l’approccio SURE è stato sviluppato per includere la percezione del rischio da
parte del conducente come elemento chiave delle priorità di valutazione per il
miglioramento delle infrastrutture. Casi di alti tassi di vittime possono essere usate per
individuare quei siti che necessitano di potenziale miglioramento, ma questi siti hanno
tassi di incidentalità diversi perché diversa è la percezione del rischio da parte dei
conducenti. E’ dunque necessaria una dettagliata analisi dei report sugli incidenti per
diagnosticare i fattori causali. Le ispezioni dei siti si focalizzano su quelle sezioni con un
gran numero di incidenti e viene data particolare attenzione a identificare le caratteristiche
dei siti che spingono il conducente a giudicare male il livello di rischio. Le ispezioni
puntano a capire come la strada funziona in pratica e per applicare misure di sicurezza a
quegli aspetti che risultano mal funzionanti (SETRA).
Esempi di strumenti per l’analisi dei rischi che supportano la scelta delle misure
In Australia è stato sviluppato Risk Manager per valutare i rischi e i ranghi di potenziale
trattamento di un sito. La valutazione del pericolo comporta la modifica di una stima del
rischio generale di incidenti in un sito, delle condizioni locali del sito e dei fattori di
progettazione per dare una stima relativa del rischio nel sito stesso e stimare la gravità
degli infortuni negli incidenti. Cambiamenti nei rischi sono stimati per i potenziali
trattamenti, sempre usando stime generali di effettività modificate dalle condizioni del
sito. Il programma permette di classificare i trattamenti in base all’effettività rispetto al
sito, e prevede una relazione valutativa delle valutazioni fatte (ARRB).
Negli USA, le analisi di sicurezza sono state sviluppate per aiutare, identificare e gestire
un ampio sistema di programmi per miglioramenti specifici che coinvolgono modifiche
fisiche al sistema autostradale. Includendo strumenti per lo screening delle reti, la
diagnosi, la selezione delle contromisure, la valutazione economica, la classificazione
delle priorità e la stima delle misure di miglioramento (FWHA).
Per capire l’effettività dei programmi di miglioramento degli incidenti è importante sia
monitorare il trend generale degli incidenti sulla rete che studiare l’effettività delle misure
individuali introdotte. La consapevolezza che una misura particolare porta a una effettività
limitata solo ad un particolare sito deve portare ad un uso più efficiente delle risorse.
UK MOLASSES database dei risultati dell’implementazione di misure
ingegneristiche
Le autorità autostradali sono incoraggiate a fornire in dati sulla effettività degli interventi
ingegneristici a basso costo introdotti nei loro programmi a un database centrale. Le
informazioni richieste includono semplici dettagli del sito, tipologia delle misure
introdotte, costi, e numero degli incidenti nei 3 anni precedenti e successivi alla
realizzazione dell’intervento. Non è stato fatto alcun tentativo di descrivere il sito nel
dettaglio o di correggere le differenze nei numeri di incidenti per altri fattori variabili
negli intervalli di tempo. I risultati sono destinati dunque a fornire un indicazione della
media dei trattamenti nei siti che sono generalmente scelti per via del loro alto rischio; la
STRADE
Knowledge Base - Infrastruttura
34
comparazione dei dati nel corso del tempo da anche indicazioni su se gli effetti stimati dei
trattamenti su questa base risultano ridotti. La risposta delle autorità a fornire tali dati è
variabile, per cui i risultati danno un quadro reale su tutti i siti non chiaro [32].
4.3.1 Valutazioni delle strade esistenti
Qualora i dati storici siano scarsi la valutazione dei rischi della sicurezza stradale può
essere fatta anche con ispezioni su strada. Queste si focalizzano su un aspetto specifico
della progettazione stradale o cercano di fornire una valutazione generale del rischio.
Valutazioni di sicurezza delle strade esistenti in Francia.
Machu [54] descrive una moltitudine di interventi stradali su 2500 km ispezionando
principalmente la presenza di oggetti aggressivi sul ciglio della strada vicino alla strada
stessa. Comunque isolate queste informazioni forniscono solo una limitata base sulla
quale valutare le azioni correttive. Sono state ispezionate anche un campione di strade
urbane [96] e questo lavoro è stato esteso a valutare gli strumenti per un ambiente del
ciglio della strada più clemente [97].
Valutazioni delle strade esistenti in Nuova Zelanda
Transfund Nuova Zelanda sta sviluppando il concetto di valutazione di sicurezza delle
strade esistenti guardando alle carenze ricorrenti lungo la rete stradale, nel senso di una
valutazione di quanto bene le autorità controllino le strade.
Valutazioni dei Punti Protezione Stradale nell’EuroRAP
Il Programma Europeo Di Valutazione Stradale sta sviluppando una valutazione più
comprensiva della media di quali progettazioni stradali proteggano gli utenti dalle lesioni
più serie. Questo può essere impostato attraverso i dati storici sulla frequenza degli
incidenti sulle strade per indicare lo scopo dei vari trattamenti per il miglioramento della
protezione. Simili programmi in Australia e Nord America cercano di incorporare le
valutazioni di frequenza degli incidenti con la valutazione generale [51].
4.4 Valutazione del valore dell’investimento nel miglioramento della strada
La resa delle misure ingegneristiche a basso costo è stata generalmente giustificata in
termini di tasso di ritorno al primo anno comparando il valore degli incidenti risparmiati in
quell’anno con il costo dell’intervento. Gli incidenti risparmiati sono talmente alti [20] che
non sono necessarie analisi più dettagliate.
Poiché la sicurezza della rete è stata migliorata e sono state applicate le misure più
convenienti vengono richieste valutazioni costi/benefici più dettagliate, tenendo idealmente
in conto dei costi di valutazione e di ri-progettazione così come i costi delle nuove misure.
Notizie sulle tecniche da seguire sono date da PIARC [70].
Per misure di lunga durata, come la costruzione di barriere di sicurezza, dovrebbero
essere comparate la valutazione dei costi netti (costi di costruzione e mantenimento) e la
STRADE
Knowledge Base - Infrastruttura
35
netta valutazione dei benefici nella stima della riduzione degli incidenti, attualizzata alla
vita del progetto.
4.4.1 Manutenzione della strada e del manto stradale
L’attrito è definito come la resistenza al moto tra due superfici in contatto. La sua
grandezza è espressa in coefficiente di attrito (f) che è il rapporto tra due forze, una
parallela alla superficie del contatto tra due corpi e opposta al loro movimento (la forza di
attrito) e l’altra perpendicolare a questa superficie di contatto (la forza normale).
Nel contesto del trasporto su strada, la superficie di contatto è l’interfaccia strada-
pneumatico e la forza normale è il carico delle ruote. Il coefficiente di attrito varia da vicino
allo 0 in condizioni di ghiaccio fino a circa 1.0 nelle migliori condizioni di superficie [70].
Figura 8 Attrito longitudinale e trasversale
L’attrito longitudinale concerne l’attrito sulla direzione che il veicolo sta percorrendo e
colpisce l’accelerazione e la decelerazione. L’attrito trasversale concerne la resistenza allo
scivolamento presente su una direzione che sia perpendicolare alla direzione di viaggio del
veicolo, e permette il cambio di direzione.
La resistenza allo sbandamento del manto stradale è un importante fattore della
sicurezza stradale, specialmente quando la superficie della strada è bagnata. Una
concentrazione di incidenti su una superficie bagnata può essere indicativa di lacune
d’attrito. Le seguenti condizioni incrementano il rischio di incidenti:
Il problema si trova in un luogo dove la richiesta d’attrito è alta (es. avvicinamento
all’incrocio, curve orizzontali, discese);
Il problema è isolato (es. contaminazione della superficie stradale).
I conducenti possono avere difficoltà a riconoscere siti con problemi di resistenza allo
scivolamento e perciò potrebbero non ridurre la loro velocità in tali luoghi, come sarebbe
necessario per mantenere il rischio a un livello considerato accettabile. Molti studi hanno
mostrato che vi è una significativa correlazione tra il rischio di incidenti dovuti allo
slittamento e la resistenza allo stesso del manto stradale. Il rischio di incidenti dovuto allo
slittamento dei veicoli su manti stradali con coefficiente d’attrito (SFC) miniore di 0.45 è
20 volte maggiore che su manti stradali con un SFC maggiore di 0.60. Inoltre, se l’SFC di
una strada è minore di 0.30 il rischio di incidenti è 300 volte maggiore [90].
STRADE
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36
Il rischio di incidenti è maggiore quando la resistenza stradale è minore. Gli incidenti che
sono correlati con le lacune d’attrito avvengono maggiormente in condizioni di superficie
bagnata per via del ridotto attrito. (PIARC,2003). Queste concentrazioni di incidenti su
superfici bagnate sono peggiori in location stradali che hanno sia una povera resistenza
allo scivolamento che un grande bisogno di attrito:
Page e Butas (1986) hanno trovato che i tassi d’incidentalità su pavimenti bagnati
sono più alti nelle curve orizzontali, specialmente quando SFC era minore di 0.25. I tassi
d’incidentalità su manti stradali bagnati erano anche più alti sia su piste in discesa che in
salita (più ripide del 3%) che nei terreni pianeggianti.
Farber et. al. (1974) riporta che solo 2.3 % degli incidenti su superfici bagnate
avvengono in sezioni tangenti delle strade, quando il bisogno di attrito è basso.
Viner et. al. (2005) conclude che le potenziali maggiori condizioni per la guida
pericolosa sono quelle causate da un basso attrito dovuto a forti piogge combinate con una
scarsa geometria stradale, o quelle dove c’è un improvviso cambio d’attrito, dovuto alla
contaminazione, al localizzato deterioramento della superficie o alla prima neve.
Esistono studi sufficienti per indicare le due caratteristiche principali della superficie
stradale che influenzano la resistenza allo scivolamento: la microstruttura e la
macrostruttura. Il ruolo di ognuna nel fornire il sufficiente attrito varia in relazione alla
velocità [60]. Comunque, il fattore più importante che influenza la resistenza allo
scivolamento è la macrostruttura del manto stradale, che è la caratteristica che aumenta la
resistenza allo scivolamento ad alte velocità di crociera. Alcuni risultati in GB hanno
indicato che il rischio di incidenti aumenta quando la profondità della struttura scende sotto
i 0,7 mm [93]. Similmente, in uno studio sugli incidenti e sulle caratteristiche della
superficie delle strade aperte in Francia, è stato trovato che gli incidenti con condizioni
metereologiche di pioggia aumentano marcatamente per strutture a fondo sabbioso con
profondità minori di 0.5 mm, come mostrato nella figura 15.
Figura 9 Relazione tra Incidenti sul bagnato e profondità della struttura della superficie.
L’uniformità è una misura della regolarità della superficie stradale. Tutti i tipi di
superficie stradale (rigida, flessibile, sterrata, etc.) deteriorano ad una velocità che varia in
relazione ad azioni combinate di molti fattori, come il carico assiale dei veicoli, i volumi di
traffico, le condizioni meteorologiche, la qualità dei materiali e le tecniche di costruzione
STRADE
Knowledge Base - Infrastruttura
37
[70]. Questo deterioramento ha un certo impatto sulla irregolarità della superficie stradale
causando fratture, deformazioni o disintegrazioni. Concentrazioni di acqua in questi
deterioramenti aumentano il rischio di slittamento dei veicoli.
Quando la uniformità di una intera sezione stradale è nettamente deteriorata, gli utenti
tendono a ridurre la loro velocità per mantenere il loro comfort a livelli accettabili, ciò
minimizza la potenzialità di impatti. La ruvidezza della pavimentazione può essere più
dannosa per la sicurezza quando i problemi sono localizzati, inaspettati e significativi.
Queste situazioni possono generare pericolose manovre per evitarle, perdite del controllo o
guasti meccanici ai veicoli, quindi l’aumento del rischio d’incidenti. Riduzioni nella
resistenza allo slittamento causate da oscillazioni verticali dei veicoli su una superficie
stradale irregolare possono risultare problematiche specialmente per mezzi pesanti e
quando i problemi sono isolati [70].
L’impatto sulla sicurezza dell’irregolarità della pavimentazione varia in accordo con i vari
tipi di incidenti considerati [2]:
I tassi di incidentalità a singolo veicolo diminuiscono all’aumentare
dell’irregolarità della pavimentazione, per via della diminuzione della velocità;
I tassi di incidentalità multi veicolo aumentano, per via degli spostamenti laterali e
dei differenziali di velocità tra utenti.
Comunque, bisognerebbe considerare che il miglioramento della qualità della
uniformità del manto associato al resurfacing (sistemazione del manto stradale) può
portare all’aumento della velocità, il che ha effetti negativi sulla sicurezza.
STRADE
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38
5. LE STRADE DEVONO ASSICURARE LA
SICUREZZA DI TUTTI GLI UTENTI
La progettazione delle strade dovrebbe ridurre la probabilità di incidenti prima,
attraverso la progettazione delle infrastrutture, e quando gli incidenti accadono dovrebbe
influenzare il processo che determina la gravità degli incidenti in modo da eliminare
virtualmente la possibilità di lesioni gravi.
Così un durevole sistema di sicurezza del traffico ha [72]:
Una struttura che si adatta alle limitazioni delle capacità umane attraverso un’
appropriata progettazione, ed in cui le vie e le strade hanno una funzione ben
determinata, per prevenirne l’uso inappropriato.
Un utente stradale che sia adeguatamente educato, informato e,dove necessario,
guidato e limitato.
Il concetto può essere trasformato in alcuni principi di sicurezza più orientati alla
pratica:
Prevenire l’uso non intenzionale, e cioè un uso inappropriato alla funzione di
quella strada
Prevenire grandi discrepanze di velocità, direzione e massa a velocità moderate ed
alte, cioè ridurre prima la possibilità di seri impatti
Prevenire l’incertezza tra gli utenti della strada, cioè migliorare la prevedibilità del
percorso della strada o della via e il comportamento delle persone sulla strada.
Criteri e standard per la distanza di visibilità, l’allineamento verticale ed orizzontale, e
dispositivi associati di controllo del traffico sono basati sulle seguenti caratteristiche delle
prestazioni del conducente: tempo di riconoscimento e rilevamento, tempo di
percezione/reazione, tempo di decisone e risposta, tempo dei movimenti di frenata e
accelerazione, tempo di manovra e (se applicabile) tempo di cambiare marcia. Comunque,
questi valori sono tipicamente basati sulle performance di guida (o su misure di guida
surrogate) della intera popolazione che guida. I modelli sottolineano che questi standard e
criteri di design non hanno incluso ,come regola, variazioni da iscrivere a caratteristiche
speciali o deficit nelle performance degli utenti della strada più vulnerabili altamente
dimostrate negli studi. A tal proposito, vengono spesso proposte linee guida per rispondere
alle esigenze di queste speciali categorie di utenti [95].
5.1 Pedoni
I pedoni sono il secondo più grande gruppo di vittime della strada (dopo i passeggeri).
Essi costituiscono il 15% delle vittime della strada nell’Unione Europea. Gli over 55 e gli
under 12 sono quelli con il più alto rischio di diventare vittime della strada. Nella maggior
STRADE
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39
parte dei paesi gli incidenti che coinvolgono pedoni ( a parte quelli risultanti in lesioni
mortali) tendono ad essere sottostimati [72].
I principi e le misure per migliorare la progettazione per la sicurezza dei pedoni
includono [72]:
Adeguata capacità di strutture pedonali per pedoni in relazione ai flussi pedonali
Superfici lisce e non scivolose per una camminata confortevole
Eliminazione delle pendenze ripide che non possano essere utilizzate dai pedoni
più anziani o disabili
Eliminazione di tutti gli ostacoli che possano ostruire i percorsi dei pedoni
Specifica segnaletica direzionale per i pedoni, particolarmente nei collegamenti di
rete separati dal traffico motorizzato
Riduzione della velocità dei veicoli nei collegamenti delle reti con traffico misto
(residenziale, commerciale, o strade storiche)
Adeguata illuminazione
Rimozione di neve, ghiaccio o foglie secche dalle strutture pedonali quando ve ne
è bisogno
Riparazione dei buchi o di altri danni alla superficie quando ve ne è bisogno
Riduzione del rischio per i pedoni quando attraversano nei posti giusti
(progettazione che dovrebbe prevedere che i veicoli si comportino come previsto)
Continuità locale dei percorsi pedonali e riduzione dello sforzo fisico
Riduzione dell’attesa e creazione di sufficienti divari nel traffico per
l’attraversamento sicuro(gestione dei semafori); attraversamenti senza conflitti ai
semafori
Adeguata visibilità reciproca dei pedoni e dei conducenti all’approccio con
l’attraversamento
Possibilità di attraversamento sicuro lungo tutti i collegamenti con particolari
specifiche (strade commerciali, aree residenziali o ricreative): riduzione della
larghezza della carreggiata da attraversare o riduzione della velocità dei veicoli
Mantenimento delle strutture di attraversamento in buono stato (soprattutto la
segnaletica)
Mantenimento dell’approccio all’attraversamento privo di ostacoli.
5.2 Ciclisti
Il numero dei ciclisti uccisi per numero di km percorsi è molto influenzato dal numero
totale dei chilometri percorsi. Il rischio di incidente per i ciclisti è minore in Danimarca e
Olanda (rispettivamente 15.9 e 17.6 morti per bilione di km). Il rischio è particolarmente
alto in Francia e in GB (rispettivamente 67.7 e 52.5), dove l’ammontare dei ciclisti è
minore. E’ stato provato che il rischio decresce all’aumentare dell’esposizione. Un
STRADE
Knowledge Base - Infrastruttura
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incremento del numero dei ciclisti non è automaticamente legato con un lineare aumento
delle vittime [72].
Quando vengono progettate strutture per ciclisti sono importanti cinque criteri per
incontrare le loro esigenze [72]
Sicurezza: il miglioramento della sicurezza dei ciclisti sulla strada è un
presupposto per la promozione del ciclismo
Coerenza: continuità, consistenza di qualità, riconoscibilità e completezza
Immediatezza: nel senso di tempo di viaggio, deviazioni e ritardi
Comfort: scorrevolezza del manto stradale, pendenza delle curve, numero di stop
tra il punto di partenza e la destinazione, complessità del compito del conducente
Attrattività: Qualità della visibilità della strada,capacità d’indagine, varietà
dell’ambiente e sicurezza sociale.
Inoltre misure e principi di progettazione per migliorare la sicurezza dei ciclisti
includono [72]:
Attraversamenti a livello separato per l’attraversamento delle strade principali
(autostrade urbane, arterie centrali, etc.)
Frequenti possibilità di attraversamento lungo le strade principali, per prevenire
l’effetto barriera per i ciclisti
Larghe piste ciclabili e larghe piste lungo le strade principali, che forniscano ai
ciclisti una buona accessibilità e sicurezza
Incroci provvisti di attraversamenti per ciclisti
Minimizzazione dell’attesa per i ciclisti all’attraversamento ( ai ciclisti devono
essere dati gli stessi diritti del traffico motorizzato)
Nelle aree urbane, i ciclisti ( così come i perdoni) devono ricevere priorità, tranne
che per le strade con funzioni di flusso solo per le macchine.
La sicurezza delle strutture per ciclisti è spesso ridotta drasticamente da una carenza di
appropriate soluzioni per l’attraversamento. La sicurezza dei ciclisti all’attraversamento
può essere fornita con la regolamentazione del diritto di passaggio, misure per la riduzione
della velocità e miglioramento della visibilità. Esempi di misure per la riduzione della
velocità sono attraversamenti soprelevati per le biciclette, dossi, rifugi agli incroci, e
piccole rotatorie. In aggiunta, importanti caratteristiche per migliorare la visibilità sono:
piste ciclabili troncate, linee di stop a incroci segnalati, e regolazioni del parcheggio.
Per assicurare la prima priorità ai ciclisti (e ai pedoni), sono necessarie misure tecniche
supportate da regole. Le possibilità sono:
Linee di stop avanzate agli incroci con semafori, per permettere ai ciclisti di
attendere davanti al traffico motorizzato e di riprendere la marcia per primi
Fasi semaforiche per ciclisti e pedoni
Semafori che prevedano fasi di luce verde per ciclisti e pedoni che durino il
doppio per ogni ciclo
STRADE
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Sensori che forniscano la luce verde ogni volta che pedoni e ciclisti arrivano
all’incrocio
Dare ai ciclisti il diritto di girare a destra quando il traffico motorizzato deve
aspettare la luce rossa.
5.3 Veicoli motorizzati a due ruote
Le vittime di motocicli e ciclomotori in Europa occidentale rappresentano il 10-15% di
tutte le vittime del traffico. Per entrambi i mezzi il tasso di mortalità per 105 veicoli è
molto più alto per conducenti giovani che per conducenti anziani. Il cambio della
percentuale nei tassi di mortalità per 105 veicoli ha mostrato un trend positivo tra il 1990 e
il 1995. Solo Irlanda e Grecia hanno mostrato un incremento degli incidenti in questi
cinque anni. Tutti gli altri paesi hanno una riduzione dei tassi di mortalità tra il 20% e il
55% [72].
La progettazione stradale dovrebbe tener conto delle esigenze dei conducenti di
ciclomotori/motocicli in termini sia di progettazione che di manutenzione della strada.
Questi conducenti sono molto più vulnerabili rispetto alle imperfezioni della strada in
confronto ai conducenti di automobili, e devono essere riconosciuti speciali requisiti per la
segnaletica orizzontale, per le riparazioni del manto stradale, per le scanalature
longitudinali, per il drenaggio etc.
Sebbene molti miglioramenti della progettazione della strada e delle misure di controllo
del traffico abbiano gli stessi effetti positivi sulla sicurezza sia dei conducenti di
ciclomotori/motocicli che per gli altri utenti per la strada, ciò non è valido per tutte le
misure sulla riduzione della velocità. Queste misure possono porre particolari problemi ai
ciclomotori/motocicli e dovrebbero essere testate per prevenirli.
Tenere conto delle esigenze dei veicoli motorizzati a due ruote combacia con un
approccio non restrittivo. Comunque, le misure di limitazione della velocità devono essere
riviste anche per garantire che i conducenti di veicoli motorizzati a due ruote possano
mantenere meglio il limite. Un altro aspetto di un approccio non restrittivo è considerare
delle regole di traffico specifiche per i mezzi motorizzati a due ruote per garantire ai
conducenti di questi veicoli qualche privilegio. Un maggiore uso di due ruote potrebbe
contribuire alla soluzione di problemi di congestione. Esempi di privilegi sono la possibilità
di sorpasso nelle file di macchine che si muovono lentamente e guidare su corsie di accesso
limitato. Se da una parte l’esistenza di corsie separate dalle macchine per questi veicoli ne
aumenterebbe la sicurezza, dall’altra è importante separarli dai ciclisti e dai pedoni. Va
posta particolare attenzione alla progettazione dei sistemi di barriere di sicurezza nei luoghi
in cui c’è un altro rischio che i veicolo a due ruote possano uscire di strada.
5.4 Giovani conducenti
E’ accertato che nella maggior parte dei paesi europei gli incidenti stradali sono la
maggiore causa di morte di giovani. Per 100.000 abitanti, le persone che muoiono in
macchina sono tre volte di più tra i 18 e 20 anni e due volte di più tra i 21 e i 24 rispetto a
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quelli tra i 25 e i 65. I giovani conducenti e conducenti sono più spesso da biasimare per
errori che causano incidenti rispetto ai conducenti più anziani [72].
Possono essere identificate diverse caratteristiche dei conducenti giovani correlate alle
contromisure dell’ingegneria stradale [25]:
Ricerca visuale: I conducenti giovani tendono ad avere una visione più veicolo-
centrica che strada-centrica.
Automatismo: I giovani conducenti non hanno acquisito l’automatismo di alcune
attività di guida che si guadagnano con l’esperienza e che permettono il passaggio
fluido tra le attività di guida in condizioni di stress.
Rilevamento del pericolo: i giovani conducenti, in generale, rilevano il pericolo
nel traffico in maniera meno affidabile e più lenta dei conducenti con esperienza.
Percezione del rischio: Tendono a percepire rischi minori associati ai pericoli del
traffico.
Posizionamento dell’attenzione: I conducenti giovani sono più facilmente distratti
da eventi non relativi alla guida, come la conversazione che avviene tra passeggeri
o il controllo del sistema audio
Auto-valutazione: I giovani conducenti tendono a sovrastimare la loro abilità di
controllo del veicolo in condizioni d’emergenza.
Comprensione dei dispositivi di controllo del traffico: I giovani conducenti
possono non capire il significato dei dispositivi di controllo del traffico quanto i
conducenti con esperienza, e sembrano usare tali dispositivi meno del dovuto.
Controllo del veicolo: I conducenti giovani sono meno abituati a fare manovre di
emergenza e tendono all’ipercorrezione degli errori che può portare alla perdita di
controllo.
Anticipazione: I giovani conducenti in genere mostrano minore abilità
nell’anticipare i pericoli emergenti nel traffico.
Alcune caratteristiche specifiche della progettazione stradale sono problematiche per i
giovani conducenti inclusa l’immissione in curve orizzontali ed incroci. Molti studi
analizzano i problemi dei giovani conducenti nel dettaglio per sviluppare migliori progetti,
linee guida operative e contromisure.
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43
5.5 Anziani
In molti paesi il tasso di mortalità per le persone anziane sulla strada è di 1.5 volte sopra la
media. I conducenti anziani, comunque sono meno esposti. Nel 2003, le vittime di
incidenti stradali tra gli over 65 comprendeva circa il 18% del totale delle vittime. Ciò
equivale a 11,000 vittime in un anno, circa 30 vittime al giorno [18].
La diminuzione della performance visiva (ridotta acutezza e sensibilità al contrasto),
della capacità fisica (ridotta forza per eseguire movimenti di controllo e sensibilità alla
forza laterale), della capacità cognitiva (deficit dell’attenzione, riduzione del tempo di
reazione a stimoli imprevisti), e delle abilità di percezione (ridotta accuratezza nella
valutazione di informazioni velocità/distanza come richiesto per giudicare gli spazi) si
combinano per rendere il compito di affrontare gli elementi della strada più difficile e meno
indulgente con i conducenti anziani [95].
Risultati di ricerche [9] hanno mostrato che le seguenti attività diventano più difficili
più i conducenti invecchiano:
Leggere i segnali stradali in città
Guidare agli incroci
Trovare l’inizio di una corsia per girare a sinistra all’incrocio
Girare a sinistra all’incrocio
Seguire la segnaletica orizzontale su strada
Rispondere ai segnali stradali
Banekohal ha trovato che le seguenti caratteristiche della strada diventano più
importanti per i conducenti a seconda dell’età:
Illuminazione agli incroci
Segnaletica su strada agli incroci
Numero delle corsie per girare a sinistra nell’incrocio
Larghezza delle corsie
Linee guida in cemento (canalizzazione sollevata) per girare agli incroci
Dimensione dei semafori agli incroci
Le raccomandazioni per migliorare le performance di conducenti con capacità diminuite
nell’approccio e nel passaggio attraverso l’incrocio, dovrebbero includere: angolo
d’intersezione, larghezza della corsia per le operazioni di viaggio, canalizzazione, distanza
visuale dell’incrocio, geometria della corsia per girare a sinistra, segnaletica, delineazione,
trattamento/delineazione dei cordoli, degli spartitraffico e degli ostacoli, raggio dei cordoli,
controllo del traffico, valutazione della corsia in approccio all’incrocio, problemi delle
performance del semaforo, istallazione dell’illuminazione, e dispositivi di controllo dei
pedoni.
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