ITINERARI DI INCLUSIONE per la disabilità uditiva · gli strumenti necessari per adempiere a tale...
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Lucio Vinetti
ITINERARI DI INCLUSIONE
per la disabilità uditiva
B.E.S come
Ben-Essere a Scuola Milano 31 ottobre 2014
DEFINIZIONI
minorati uditivi
anacusici
sordomuti
Privazione, totale o parziale, della capacità di percezione
dei suoni nel tempo(Favia, Maragna,1995) 2
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UN HANDICAP NASCOSTO
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” La cecità
separa dalle cose ,
la sordità
separa dalle persone! ”
Helen Keller
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Il blitz della L. 4 agosto 1977 n. 517
◦ Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico una legge che ha segnato il sistema scolastico italiano.
Attraverso la Legge 517/77 è stato possibile procedere all’abolizione delle classi differenziali per gli alunni svantaggiati. E' stato consentito a tutti gli alunni in situazione di handicap di accedere alle scuole elementari e alle scuole medie inferiori. Inoltre si è tentato di attivare gli strumenti necessari per adempiere a tale obbligo: insegnanti di sostegno specializzati, numero di alunni per classe non superiore a venti, interventi specialistici dello Stato e degli Enti Locali.
SPECIALE o SPECIALIZZATA?/1
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I sogni della L. 104/1992 ◦ Le norme più avanzate d’Europa in tema di integrazione scolastica e sociale
◦ Una visione d’insieme che chiede ad una “comunità” di farsi carico delle necessità degli alunni disabili
◦ La scelta dell’individualizzazione dei percorsi educativi (PEI)
◦ La scuola deve adottare un’organizzazione improntata alla massima flessibilità
◦ Gli insegnanti devono essere specializzati
SPECIALE o SPECIALIZZATA?/2 [email protected]
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Dall’ICD-10 all’ICF ◦ Nel maggio 2001 l’OMS ha pubblicato la "Classificazione
internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità", l’ICF, riconosciuto da 191 Paesi come il nuovo strumento per descrivere e misurare la salute e la disabilità delle popolazioni. La Classificazione ICF rappresenta un’autentica rivoluzione nella definizione e quindi nella percezione di salute e disabilità, i nuovi principi evidenziano l’importanza di un approccio integrato, che tenga conto dei fattori ambientali, classificandoli in maniera sistematica. Il nuovo approccio permette la correlazione fra stato di salute e ambiente arrivando così alla definizione di disabilità come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole
SPECIALE o SPECIALIZZATA?/3 [email protected]
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PROGETTARE RISPOSTE A BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
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ALL INCLUSIVE [email protected]
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La realtà della scuola “integrata” oggi ◦ Un’organizzazione spesso impreparata ad accogliere
la diversità perché calibrata su di un’idea “mediana” di apprendimento
◦ Una comunità professionale che ha difficoltà a modificare i propri modelli pedagogici ed organizzativi di riferimento
◦ Formazione degli insegnanti ancora “disciplinare”
◦ L’insegnante di Sostegno come unico garante e, spesso, unico strumento di intervento educativo/formativo
◦ Percorsi formativi “genericisti” anche per quegli insegnanti che dovrebbero essere specializzati
SPECIALE o SPECIALIZZATA?/4
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Il limite all’apprendimento non è dettato dalla disabilità, ma dalle carenze di mediazione (comunicativa, linguistica, didattica)
L’incidenza sugli esiti degli apprendimenti della qualità delle relazioni
Il “contenuto” della didattica deve potersi appoggiare su di un linguaggio “significativo”
La necessità di avere percorsi laboratoriali specifici come supporto al difficile processo di acquisizione della concettualità e dell’astrazione
La necessità di avere uno strettissimo rapporto tra percorso scolastico e percorsi abilitativi
LA PECULIARITA’ DEI SORDI [email protected]
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Una scuola inclusiva: capace cioè di flessibilizzare la propria struttura (pedagogica, didattica, organizzativa) per dare risposte adeguate ai bisogni dei bambini sordi
Una scuola specializzata: capace di integrare al proprio interno le molte competenze necessarie per la costruzione di un curricolo adeguato
Una scuola aperta: al territorio ed alle esigenze di “senso” di cui sono portatori i bambini sordi
QUALE SCUOLA? [email protected]
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Un insegnante preparato (specializzato?)
Un insegnante di sostegno per gli insegnanti e non per gli alunni: una risorsa di specializzazione al servizio della capacità progettuale e di conduzione didattica di tutti gli insegnanti
Un supervisore dei processi di inclusione più che un manovale della didattica speciale
Un insegnante capace di lavorare per la propria “morte”
QUALE INSEGNANTE (DI SOSTEGNO?)?
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LA SCUOLA AUDIOFONETICA un’esperienza unica in Italia
1856 – Scuola speciale per sordomute
1974 – Piena integrazione nella prima Elementare
1975 – Scuola dell’Infanzia
1979 – Scuola Media
1997 - Micronido
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IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE
Integrazione “alla rovescia”…
… con al centro il bambino sordo…
… e la sua famiglia
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INTEGRAZIONE DI COMPETENZE
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CONDIZIONI NECESSARIE
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ALUNNI
Centralità dei processi relazionali e comunicativi
Essere reciprocamente risorsa
Sviluppo delle autonomie
Un particolare rapporto numerico tra alunni sordi e udenti
Richiesta di continuità e stabilità
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INSEGNANTI
Contitolarità (non c’è l’insegnante di
sostegno)
Formazione, specializzazione e condivisione di competenze
La costruzione di “team” di insegnanti
Continuità tra i gradi scolastici
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GENITORI
Principio di corresponsabilità
Rapporti tra famiglie
Principio di solidarietà
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VERSO L’INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE DI DIVERSI OPERATORI
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Garantire la presenza di molteplici competenze (mediche, psicologiche, riabilitative, …) evitando il rischio della medicalizzazione
Sviluppare un costante coordinamento tra i diversi approcci
Orientare unitariamente i diversi interventi
SPECIALISTI [email protected]
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LE SCELTE
pedagogiche
metodologiche
organizzative
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SCELTE PEDAGOGICHE
Socializzazione – integrazione Individualizzazione
dell’insegnamento Intervento precoce Centralità del concetto
di esperienza Ruolo delle cosiddette
“educazioni” Costruire le strutture del
linguaggio e non soltanto un vocabolario di riferimento
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SCELTE METODOLOGICHE
La Comunicazione Totale come approccio fondamentale allo sviluppo dei linguaggi
Imparare ad apprendere: attenzione ai processi più che ai contenuti
La forma del “laboratorio”
Apertura al territorio
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SCELTE ORGANIZZATIVE
L’orario a tempo pieno
Disponibilità di aule speciali e spazi polifunzionali
Presenza di attrezzature adeguate allo sviluppo delle specifiche azioni didattiche
Flessibilità organizzativa
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Costante riflessione sull’esperienza
Apertura al confronto e alle istanze di cambiamento provenienti dalla comunità scientifica
Innovazione didattica e collegamento con istituti universitari e di ricerca
QUALIFICAZIONE E RICERCA [email protected]
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LE SFIDE
Supporto al progetto di vita
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NON CI SONO PiU’ I SORDI DI UNA VOLTA
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IMMAGINARIO COLLETTIVO E CULTURA DELLA DIVERSITA’
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LA FAMIGLIA: dalla paura della ghettizzazione allo sviluppo di nuove aspettative
LA SOCIETA’: nuove occasioni ed opportunità (internet, social network, ecc)
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Sordità associata ad altre disabilità, difficoltà, disagi
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STRANIERI TRA NOI: SORDI DUE VOLTE
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•PROBLEMATICHE LINGUISTICHE
–Seconde e terze lingue (verbali) straniere
–La lingua madre
–La ri-abilitazione
•DIFFERENZE CULTURALI
–L’approccio alla disabilità
–Le relazioni parentali
–I riferimenti etico-sociali
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Alla ricerca di un
“Metodo”
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Se tutto quel che hai
è un martello, tutto sembra un chiodo.
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L’individualizzazione
degli interventi
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DORI TI VOGLIO
ABBASTANZA BENE
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• UN CAMBIO DI PROSPETTIVA: da ciò che ritengo debba essere fatto (perché sono capace a farlo) a ciò di cui il bambino ha bisogno
• LA CO-COSTRUZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
• VALORIZZAZIONE delle potenzialità
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SCUOLA AUDIOFONETICA
FONDAZIONE CAVALLERI
Via S. Antonio, 61
25133 BRESCIA
Tel/fax 030 2004005 – 2004107
Email: [email protected]
Web site: www.audiofonetica.it
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