Italia Cheerleaders Magazine

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EORUM CLARITATEM VESTIG ATIONES 16 MAGGIO 2013 PAGINA Italia Cheerleader Magazine MAGGIO 2013 Tony James IS Mr.Cheer Up World

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Eccolo il nostro terzo numero.Speriamo che superi di gran lunga i numeri del secondo grazie a tutti voi,

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EORUM CLARITATEM VESTIG ATIONES ! 16 MAGGIO 2013

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MAGGIO 2013

Tony JamesIS

Mr.Cheer UpWorld

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CHEERLEADERS ITALIA

Presenta

Le sue due prestigiose squadre

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Cheerleaders, Gruppo immagine per conventions e inaugurazioni, eventi e manifestazioni varie

Blue Swans Torino

Squadra sportiva affiliata alla FICADFederazione Italiana Cheerleading and Dance

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SOMMARIOCheer Up WorldPg:12/13/14/15

Virginia ZuppaCheer MammaPg:36/37

Spring Open reportagepg: 28/19/20/21

I “trucchi” diShiva Queenpg 46/47

Cheers All around the worldApg 42/43/48/49

Alice Ram e le sue cherryPag 24/25/26/27

AMERICA’ S Fun e FICADIl sogno americanopg 56/57

WOLF CHEERSPg.50/51

Coppa ItaliaPg-8/9/10/11

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I.C.M Cheerleaders e ciclismo? Fino-ra questo insolito binomio non si è mai visto, le corse ciclisti-che solitamente vedono la

presenza delle miss che consegnano mazzi di fiori, pupazzetti e innocenti baci ai vincitori. Il Giro d’Italia, una delle corse a tappe più antiche della storia del ciclismo, ha voluto essere la prima manifestazione ciclistica ad invitare le cheerleader. Grazie alla partnership tra Fic e Ra-dio R101 le tappe del 96° Giro d’Italia saranno animate da diverse squadre italiane di cheer-leading, uno sport che sta prendendo sempre più piede nella nostra Penisola.

Il Giro, nei prossimi giorni, toccherà il Piemonte e sabato 18 a ricevere i ciclisti al traguardo di Bardonecchia (14° tappa/Cervere- Bardonec-chia) ci saranno le ragazze dell’Augusta Tauri-norum Torino. Il giorno dopo le spumeggianti ragazze pon pon saranno protagoniste nel vil-laggio di partenza della 15° tappa da Cesana Torinese al Col du Galibier. Martedì 21, dopo un giorno di riposo, la carovana del Giro ripartirà da Valloire in Francia per spostarsi a Ivrea al termine della seconda tappa più lunga di tutta la corsa. Dopo questa tre giorni molto intensa sul-le montagne al confine fra Italia e Francia la corsa ripartirà alla volta del Veneto.

E dopo questa esperienza pionieristica chissà che altre storiche corse ciclistiche non decidano di animare i villaggi di partenza e di arrivo con le coreografie e con le acrobazie delle cheerlea-ders?

Alessandro Porro

Editoriale

IN REDAZIONE

Graziella PorroAlessandro Porro

Stefania CurtoNicole Bortolani

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CoppaItalia

Vigevano28 aprile 2013

FICADTerza Edizione

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Terza edizione Coppa Italia

Si è svolta a Vigevano domenica 28 aprile 2013, in un'atmosfera festosissima, la terza edizione della Coppa Italia, organizzata dalla Federeazione Italiana Cheerleading and Dance. Numerosissime le squadre partecipanti; giudici preparatissimi e un grande pub-blico hanno reso la giornata di Coppa una vera festa. Team di cheerleaders provenienti da tutta Italia si sono avvicendati sul tappeto o sul parquet per le esibizioni di cheerlea-ding, shunt, individuale, double e cheerdance. 

Fiore all'occhiello della giornata l'esibizione della squadra di ragazzi diversamente abili. 

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Questa immagine di CAROLA 2 anni, cugina di ALISSA SPELTA cheerleader delle Wolf Cheer

Piacenza, racchiude in se il senso delle Coppa Italia a Vigevano

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Tony James IS

MR. CHEER UP WORLD

Chi è Tony JamesSono cresciuto a Miami e vivo a New York. Attualmente abito in Spagna ma lavoro in tutta Europa come coreo-grafo. E' difficile parlare di me sintetizzando, nonostante la mia giovane età nel mio curriculum puoi leggere no-mi come Michael Jackson, Madonna, Whitney Houston, Usher. Eh si, ho lavorato con tutti loro, ma anche per film per la Tv e il cinema e per non farmi mancare nulla, ho lavorato a Broadway per molti anni.

Intervista di GRAZIELLA PORRO

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Come mai ora ti occupi di questo evento che riguarda la danza ma anche il cheerleading ?Vedi, nel mio curriculum, se leggi bene ci trovi anche questo, ero anche un cheerleader durante gli anni della scuola. Ho vinto il titolo di "Miglior cheerleader in America" dell'NCA al liceo, al college, invece ero un campione UCA e NCA Nazionale e Super campione all'Università del North Carolina. Sono stati due mondi professionali che hanno fatto parte della mia vita e sono presenti tuttora in me ed è per questo che al “CHEER & DANCE” ci saranno due festival diversi fusi in un solo grande evento.Come immagini CHEER UP WORLD e chi sono gli organizzatori?

Io sono il creatore e il direttore di CHEER UP WORLD, il mio obiettivo è quello di dare forza e promuovere un gran movimento che crei un’enorme collabora-zione internazionale! Sentivo che era mia responsabilità offrire la mia esperienza e usare il mio talento, le mie conoscenze e l’esperienza accumulata per creare un evento corale. unire cheerleading e danza?E’ normale, Danza e Cheerleading hanno caratterizzato tutta la mia vita insieme, e poi sono convinto che ci sia in ognuna di queste discipline un po’ dell'altra. In effetti in ogni competizione di cheerleading c’è anche la sezione Dance questo la dice lun-ga. Comunque al Festival non abbiamo but-tato tutto nel calderone insieme,ci saranno due Festival nel festival,ognuno ben distin-to con le sue categorie.

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Spiegaci l’importanza di questo evento

Nulla del genere è mai stato fatto sinora in Europa. I ballerini possono apprendere nuove competenze, aumen-tare la loro ormazione e ricevere consigli dai migliori professionisti. I cheerleaders avranno la possibilità di con-frontarsi con altri e lavorare con i migliori allenatori che hanno creato i programmi vincenti dei campionati mondiali. Direi che è una possibilità unica nel suo genere in Europa. Lavorare a stretto contatto con questi professionisti per 3 giorni con una rosa di “Superstars” del settore è davvero una grandiosa opportunità! In un periodo di disordini politici e di divisione sociale, CHEER UP WORLD invia un messaggio positivo e fornisce la speranza che persone di diverso “Background” e provenienza possano collaborare insieme per un unico gran-de progetto.

Consigli per organizzare viaggio e soggiorno?Sul nostro sito diamo tutti i consigli per organizzare bene il proprio viaggio e la permanenza durante i 3 giorni di Festival e anche questo è stato un grande lavoro se si pensa che verranno da tutto il mondo.Siamo suppor-tati da tre grandi strutture che formiscono ad ogni partecipante la soluzione ideale.Amistad Beach Hostel, soggiorno Plaza Catalunya e Equity Point.Ci saranno anche momenti di grande libertà dove avrete la possibilità di scegliere molte attività,ma sarete an-che liberi di andare a pranzo o a cena con i vostri nuovi amici da tutto il mondo o con i membri del prestigio-so All Stars Cast,conosciuti proprio grazie al FestivalCi sono Italiani nel team?La bellezza di questo evento è che vogliamo che tutti i paesi siano rappresentati quindi, si, ci saranno Cheer-leaders e ballerini italiani in Cheer Up  World. Potranno imparare nuove tecniche  e condividere il palco con i loro fratelli e sorelle da tutto il mondo!

Primo anno del Festival,quali sono gli obiettivi.Questo è il primo Cheer Up World. Questo evento non riguarda una sola società o una certa per-

sona o un’associazione, è un collettivo! Una collaborazione di tutte le associazioni con i loro pro-grammi e il loro modo di organizzarli.

C'è una descrizione dettagliata delle attività e di ciò che accadrà nei tre giorni di Festival Master-class, Performance, concorsi, premi, feste, un flashmob spettacolare e di più! Potete trovare ogni in-formazione sulle pagine  del  nostro sito www.CheerUpWORLD.com o su Facebook e Twitter.

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Quanti artisti ci sono nello Staff?

Il Festival Dance conta su 9 fra i più importanti coreografi al top nella lista del professionisti nel mondo.Persone che vivono fra un continente e l’altro per via dei loro impegni ma che in questo momento hanno deciso di venire tutti qui per lavorare insieme, ma soprattutto per rispetto al mio pensiero che è quello di portare IL MONDO insieme per collaborare.

Il Festival Cheer invece basa la sua riuscita su 12 ambasciatori di diversi programmi dei vari Campionati del mondo. Molti di loro sono direttori e proprietari dei loro programmi e normalmente queste icone leggendarie del cheerleading sono in accesa e feroce competizione fra loro perché l’importante è VINCERE ma per il CHEER UP WORLD nessuna competizione nè concorrenza, sa-ranno tutti insieme per mostrare le loro regole e i loro programmi vincenti.

Che cosa bisogna fare per partecipare a questo evento ?È necessario registrarsi prima! Molto semplice, basta andare sul sito.E non importa se siete principianti o campioni se ballate HipHop o jazz se siete una cheer-leader da competizione o solo per divertimento. Imparerete nuove grandi cose, farete espe-rienze incredibili e vi sentire una vera STAR.

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AQUÍ BARCELONA

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Cheer Up World invites individuals, cheerleading teams and dance crews of  ALL styles and levels from the entire European region to participate in the 2013 Dance Festival OR 2013 Cheer Festi-val. While teaching elite cheer skills & innovative dance, Cheer Up World  2013 represents a colla-boration of an international community! This is the ideal place to collaborate with other cheerleaders and dancers from around the world! The media-covered weekend will be packed with: Perfor-mances, MasterClasses, special Suprises, Awards, Gifts and FUN!

Cheer Up World will import World-Renowned “All-Star” panel of industry experts and professionals from USA and Europe!

In a time of world political & social problems, Cheer Up WORLD 2013 represents the hope for a unified global community. We are thrilled and grateful to partner with organizations from all over the world for this amazing historic event!

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EVENING, JULY 1t8h

Media-covered, formal reception, exclusively for spon-sors, cheer and dance officials, directors of participating teams and community figureheads from Europe.Honor sponsors, supporters and celebrate opening of Cheer Up

WORLD 2013.

KICK OFF: 12 NON

Hosted by presenter of the World Cheer and Dance Championships with Cheer Up WORLD DJ!Participants given FREE GIFTS from Cheer Up WORLD and sponsors!Introduction of all represented countries.Meet & greet other global participants as well as industry figureheads.Opening Rally of Cheer Up WORLD´s staff : “All-Star Cast”.Entire Festival learns the Cheer Up WORLD Flashdance.

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PARIS

Nicole Bortolani

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Intervista a– Lisa Brockmann Event Manager “Elite Brands GmbH”

L’evento di oggi è stato un’esperienza completamente nuova in quanto è stata la prima competizione “Spring Open”, perché avete deciso di creare quest’evento?È qualche anno che organizziamo gli “Eu-ropean Open” e si sono sempre tenuti nel mese di Novembre a Disneyland Paris. Sfortunatamente a Novembre alcuni paesi sono in pieno svolgimento dei loro cam-pionati stagionali ufficiali (includendo na-zionali, regionali, etc.); anche per le squa-dre dagli Stati Uniti non è facile venire a gareggiare agli “European Open”. La nostra compagnia si dedica ad aiutare il Cheerlea-ding in Germania, Europa e nel mondo quindi abbiamo deciso di organizzare que-sto tipo di evento che possiede la stessa atmosfera degli “European Open” ma in una data differente in modo che più team da tutto il mondo avessero la possibilità di venire a Disneyland Paris e unirsi a questa esperienza unica.” 

ICI PARISGli “Open” di Primavera a ParigiSi sono da poco svolti i nuovi Spring OpenIntervista e servizio foto di Nicole Bortolani

Quali sono le vostre impressioni sull’evento di oggi? Vi aspettavate una partecipazione più numerosa? Siete soddisfatti dai risultati?“Le nostre impressioni sui primi “Spring Open” 2013 sono molto po-sitive. Sapevamo già che il numero di squadre partecipanti sarebbe stato leggermente inferiore rispetto a quello di Novembre ma è la prima volta che organizziamo questo evento. Ottimo il numero e la vasta gamma di squadre che hanno par-tecipato ai primi “Spring Open”! È stato fantastico avere team da tutta Europa e vederli competere tra di loro in un ambiente felice ed ami-chevole.”

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Qual’è l’aspetto più difficile nell’organizzazione di un evento simile?

Il Cheerleading è la nostra passione, non c’è mai veramente una par-te difficile da organizzare in un evento simile! Amiamo quello che facciamo e cerchiamo sempre di farlo al meglio. Il principale aspetto su cui ci concentriamo durante la preparazione di un evento é di an-dare incontro a tutte le richieste delle squadre. Vogliamo essere sicu-ri che abbiamo la possibilità di vivere al meglio gli “Spring Open” e cerchiamo sempre di rispondere a tutte le domande e di aiutare nelle difficoltà come meglio ci è possibile! Per noi é molto divertente quin-di non vediamo delle vere difficoltà in questo lavoro!”

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Quali sono stati i vostri criteri nella scelta dei giudici?“I nostri giudici sono sempre molto competenti. Lavoriamo sempre con giudici dalle grandi esperienze provenienti tutto il mondo. Questa volta abbiamo lavorato con giudici dalla Ger-mania, Russia e persino dagli Stati Uniti. I giudici devono esse-re obiettivi e devono conoscere il regolamento molto bene. So-no sempre molto qualificati e sono abituati a giudicare giudi-care squadre da tutta Europa o persino dei “Worlds” di Orlan-do, Florida.”

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Ha già preso parte come giudice in altre gare europee?“In assoluto? Si, ho preso parte alla giuria di molte gare a li-vello europeo e anche in nazioni diverse.”Pensa che ci sia ancora una grande differenza tra il livello di cheerleading europeo e quello americano?“Non cosí grande com’era, sta migliorando. Questa è la prima volta che viene organizzato questo evento, gli “Spring Open”, quindi è relativamente piccolo, ma se si viene in Autunno agli “European Open”, si può notare che le squadre stanno miglio-

rando rapidamente, alcune sono esplosive, c’è una piú vasta par-tecipazione di concorrenti e anche molti più spettatori.”Quali sono le caratteristiche che giudica più importanti in un’esi-bizione?“Non c’è un aspetto che valuto più degli altri ma sicuramente do

moltissima importanza al fatto che tutta l’esibizione fluisca bene, in modo coordinato e pulito. Spesso gli elementi pre-senti nelle variazioni sono gli stessi o molto simili, gli atleti sono molto allenati nello strech, quindi l’importanza viene data a quanto bene e in modo originale è presentatauna routine e come questa scorra in modo fluido. Questo è un aspetto molto molto importante per me in quanto giudice ma anche in quanto coach di una squadra, che tutto funzioni bene, insieme.”

Quali sensazioni avete provato in seguito a questa vittoria?“Certamente! Siamo incredibilmente felici, è cosí bello es-sere qui a Parigi. Siamo arrivate prime quindi l’emozione è ancora più grande.”Quando avete iniziato a preparare la vostra routine per la competizione?“Questo team ci lavora da Agosto, quindi abbiamo avuto la possibilità di allenarci tutto l’anno, È la prima gara che fate a livello europeo?“No, assolutamente, ne abbiamo fatte molte altre.” abbiamo avuto un’altra gara in Svezia, a Febbraio, quindi al ritorno abbiamo avuto solo 4 settimane per ripassare questa rou-tine, ma ci lavoravamo da molto.”Tutti i membri della squadra ne fanno parte da tanto tem-po?“Si, alcune si sono allenate con noi da quando avevano 12 anni, alcuni membri sono in squadra da 5 anni, altri da 3 anni, e qualcuno anche solo da quest’anno.”Quale pensi sia la caratteristica che descrive meglio una/un cheerleader nella tua squadra?“Sono positivi e sorridenti, e sempre pronti a combatte-re. Vogliono vincere e lavorano duro per questo.”Quali sono i vostri piani per il futuro?“In questo momento ci sono i nazionali in Svezia, siamo molto impegnati, abbiamo vinto l’anno scorso e vo-gliamo rifarlo quest’anno. E poi andremo ai mondiali a Orlando.”

Squadra Svedese “Captains” Eastcoast Cheerleaders, Sez.Allgirl Cheer Premier,Cheerleading

Squadra Finlandese “HAC Elegants” Helsinki Athletics Cheerlea-ders. Esz. Senior Cheer Pom – Cheerdancing

Vi siete classificate prime, quali sono le vostre sensazioni in questo momento?“Sono molto contenta, abbiamo fatto un ottimo lavoro e anche le ragazze sono felici quindi, 8.25 come punteggio è molto buono.Per quanto tempo vi siete allenate per preparare questa coreo-grafia?“La coreografia probabilmente 5 mesi, siamo partite da una vec-chia coreografia e ne abbiamo modificato pezzo per pezzo.”La squadra è composta solo da studenti o anche la lavoratori?“La maggior parte sono studenti, ma qualcuno lavora; sono tutti abbastanza giovani di media 16-17-18 anni; la più giovane ha 16 anni, il più grande 24 anni.”Quali sono i vostri piani per il futuro?“Probabilmente un giorno andremo negli USA, ma oggi princi-palmente in Finlandia e qualche gara a livello Europeo. Speriamo un giorno negli Stati Uniti.”I membri della squadra ne fanno parte da molto tempo?“Da molto tempo si, tutte le ragazze sono partite dai PeeWee,al-cune da 15 anni, alcune da 4-5 anni, si allenano sempre insieme dai PeeWee generalmente.”

Intervista al giudice Americano e alle coach delle squadre vincitrici

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E’ partita la 96° edizione del Giro d’Italia e la novità di quest’anno è la part-nership FIC R101 che arricchirà ulteriormente la kermesse di eventi che si

anima grazie alla carovana del Giro e alle attività del “Km101“. Numerosi so-no i teams che hanno già confermato la loro partecipazione e presenza lungo tutto il tour e altri si aggiungeranno. Ecco i nostri teams già “in corsa”: Gold Stars Gallipoli, Moonlight Cheers, Fairy Cheers, Gigliette Firenze, Avia-no Flyers, Doutch Touch Dance Team, Augusta Taurus Torino e Giants

Bolzano.

Buon GIRO a tutti!!!

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Alice Ram ALICE RAMINO Ha iniziato alcuni anni fa ad interessarsi al cheerleading quando

in Italia non esisteva ancora alcuna federazione. A scatenare la passione il film

“Ragazze nel Pallone”. inizia ad informarsi e a "studiare" per conto suo su materia-

le d’importazione che acquistava dagli states, su siti specializzati e poi l'idea di

dare vita ad una squadra. Non è stato facile ma ci e’ riuscita recentemente con

successo.

Intervista di Stefania CurtoFotografie di

Qual è la prima squadra che hai conosciuto in Italia e come hai creato la tua?La prima squadra che ho conosciu-to sono state le Flames di Carpi, tramite la solita amicizia su un so-cial network, poi ho conosciuto le Cheerdance Millenium di Trieste e poi le Cheerleaders Italia. Non c'erano molte squadre allora e per trovare un po' di informazioni cer-cavo ore e ore su internet. Per creare la mia squadra ho dovuto investire un bel po' di denaro per la fondazione ma anche per la promozione e dedicare tante ener-gie e tanto tempo.Cosa pensi del cheerleading in Italia?Sono felicissima che negli ultimi due anni questo sport si sia svi-luppato così. Ammettiamolo l'im-pennata è in buona parte dovuta alla campagna di marketing della Ficad. Spesso leggo su Facebook cose che mi rattristano: frecciatine,

discorsi da cui si intuiscono liti e rancori. All'inizio un pò di tempo fa l’ambiente era sereno, eravamo in pochi e si era tutti amici e sarebbe stato bello continuare così, poi i numeri son cresciuti e sono sorte antipatie e divisioni e mi dispiace anche se mi rendo conto che più siamo e meno è facile andare tutti d’accordo. Spero che un giorno tut-to questo sarà superato dal comu-ne amore che ci lega a questo sport.Cosa vorresti cambiare e cosa invece trovi fantastico?Vorrei cambiare le divisioni di cui parlavo prima.Trovo invece fanta-stico che vengano organizzate sempre più competizioni che se-condo me sono l'occasione per mettersi alla prova confrontandosi con altre realtà ma anche un modo per incontrare e salutare altri amici cheerleaders e conoscerne di nuoviCosa ammiri del cheerleading americano che in Italia non c'è?

Le loro palestre attrezzate.Per il cheerleading le strutture so-no fondamentali.In Italia sono poche le associazioni sportive che possono contare su impianti adeguati (problema co-munissimo a molti altri sport).Per chi inizia è difficile trovare su-bito uno spazio adatto con attrez-zature moderne, la squadra deve crescere numericamente e bisogna investire parecchio denaro, alla fine non tutti ci riescono. Io spero un giorno di poter dare tutto ciò alla mia squadra.Altra cosa che ammiro sono gli al-lenatori preparati, con tanti anni di esperienza alle spalle, ma questo è ovvio lì c'è una grandissima tradi-zione. Qui da noi ci stiamo tutti "costruendo" da zero!Tempo un po' di anni e sono con-vinta che anche in italia inizieranno ad emergere tecnici molto prepa-rati.

C h e e r S c h o o l C l i c k

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HA FATTO TUTTO CON LE SUE FORZEPer realizzare i progetti scuola ci vogliono le mattine libere,

per allenare le giovani ci vogliono i pomeriggi, di certo non si possono far allenare i bambini di sera.

Quindi il tempo da trovare è tanto.Ho finito di studiare fortunatamente da alcuni anni,

ho una laurea in Lettere e un master in Sport di Parma e San Marino e un po' di esperienze sulla parte gestionale, organizzazione eventi

e di comunicazione dello sport.

QUI ESTE

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Seguite una squadra sportiva?Non seguiamo nessuno. Il mio obiettivo è creare una squadra All Star per competere. Logicamente però devi rapportarti col territorio dove risiedi e quindi ci capita di esibirci in manifestazioni di zona dove esibendosi si approfitta per fare un po' di promozione. Dico la verità, saltuariamente non mi dispiace fare qualche esibizione fuori gara.Se invece mi viene richiesta una collaborazione continuativa allora avanzo delle richieste anche io.Andare ad esibirci è un costo (soprattutto in termini di tempo che richiede la preparazione di una coreogra-fia) deve essere conveniente per loro ma anche per noi! Più che una richiesta economica il mio interesse è pun-tare al prestito di una struttura dove allenarci o all'aiuto nel reperimento del capitale umano (altre ragazze)... la sola esibizione non ci fa crescere come realtà! Non siamo una agenzia di animazione "for free".

Cosa pensi delle pon pon girl delle grandi squadre ame-ricane?Le pom pon girl delle squadre americane sono showgirl e non atlete. Nella scelta di un atleta non conta la componente aspetto fisico, mentre loro vengono scelte anche su questa base, motivo che le rende donne di spettacolo. Essere atleta è altro! Per carità non ci sarebbe niente di male in questo (anche da noi ci sono le veline) se non fosse che poi il cheerleading viene confuso con spettacolini da quattro soldi in abitini succinti! Laddove non è considerato uno sport ha fama di spettacolo di contorno e ciò è dovuto alla tradizione introdotta da squadre come Miami Dol-phins e altre.In conclusione sono più un danno che un bene.Quanto tempo dedichi al cheerleading? Come lo incastri con lavoro e/o studio?Al cheerleading dedico moltissimo tempo.Non solo per allena-menti e preparazione ma anche per comunicazione, promozione, risoluzione di eventuali problemi interni, diciamo che non so stare senza pensarci, proprio non riesco a "staccare", anche se dovrei. Porto tutto a casa, ci penso e ripenso e ogni situazione da risolvere la faccio mia. E' sbagliato, lo so, ma non riesco a fare diversamente! Io non “incastro” il cheerleading è il resto che de-ve incastrarsi con lo sport. Diversamente non sarei riuscita a creare la mia realtà.

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E’ stato facile trovare ragazze nella tua città e che metodo hai usato?Non è stato per niente facile, d'altra parte: "cosa è facile oggi?" Il luogo che funziona maggiormente per trovare nuove leve è la scuola. Ho coinvolto oltre 400 alunni di scuola media nei mesi scorsi. I risultati si sono visti però. Altri metodi come la pubblicità cartacea funzionano decisamente meno.Come si finanzia la tua squadra?Ogni ragazza paga una quota mensile. Se poi manca qualcosa ovviamente tocca a me. E' come gestire una piccola impresa, tanti inve-stimenti da fare e se sono brava riesco a far quadrare i conti ma i problemi nascono se non lo sono ! Manco a dirlo non ci sono grandi guadagni.Mi auguro che lo sviluppo futuro dia i frutti che da tanto tempo desidero. E non mi riferisco tanto al lato economico,che per come la penso io non è la prima cosa, quanto a quello sportivo (numeri, tesserati, risultati, attrezzature, crescita di conoscenze e crescita di interesse verso il nostro sport). Di questi tempi gli sponsor non esistono, d'altronde la zona dove abitiamo sta sentendo fortemente gli effetti della crisi economica.

Siete affiliate ad una federazione? E se si che cosa vi ha spinte ad entrarci?Ci siamo affiliate a Fisac lo scorso gennaio in occasione del camp invernale. Per quanto riguarda i tesseramenti e i prezzi dei camp e delle gare è davvero molto conveniente! Poi sono stati i primi con cui ero entrata in contatto perchè sono stati i primi come federa-zione sulla scia dei film dato che la nostra presenza incuriosisce anche fasce di età più mature.

Progetti futuri?L'avviamento allo sport per i più piccoli, dobbiamo assolutamente creare un ampio vi-vaio, e il corso di FitCheer per tenersi in forma, meno impegnativo del cheerleading e adatto anche alle signore che desiderino cimentarsi con i pom pon.

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IL LIBRO che vi

Un mondo dove le peggiori paure prendono forma

dove il buio ha preso il sopravvento, dove le fioche luci illuminano molto più di quel che si vor-

rebbe vedere." (P. Cavicchi)

"Una storia che vi porterà in

un altro mondo

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Come sei diventato scrittore?

Scrivevo ogni tanto ma nel 2010, in convale-scenza da un’operazione, mi annoiavo e quin-di per passare il tempo,incrementai que-st’hobby. Successivamente, per curiosità, ho partecipato a diversi concorsi e alla fine del-lo stesso anno ho ricevuto una chiamata; una commissione di lettura aveva visionato i miei lavori e volevano pubblicarmi. Non po-tevo crederci, e proprio per questo, ma an-che per valutare l’affidabilità della casa edi-trice, andai a Padova, nella sede della Ciesse Edizioni. Così  “Barber Story” e altri racconti vennero pubblicati a gennaio del 2011.

E il secondo libro invece?

E’ un lavoro più “casereccio”, un’autoprodu-zione, e persino la copertina è frutto della fantasia e della penna grafica di un amico, Riccardo Tenani.

Quante copie stimi di vendere? Quanti ad amici e parenti? 

Del mio primo libro, A Barber Story e altri racconti, ci sono in circolazione circa sei-settecento copie; di cui un centinaio sparse tra parenti ed amici. Spero, se non di dupli-care, almeno di confermare gli stessi numeri.

Qual è il tuo autore preferito?

Sicuramente Michael Moorcock, mentre il li-bro preferito Il signore degli anelli di J.R.R.Tolkien.

E invece a chi ti ispiri?

Per "Il passaggio" mi sono ispirato a "Nessun dove" di Neil Gaiman ma anche alle poesie di "Antologia di Spoon River" di Edgar Lee Masters

Quale famoso libro avresti voluto scrivere?   

Forse sarò ripetitivo ma direi "Nessun dove".

In un mondo di internet c’è ancora chi leg-ge? E a chi si rivolge la lettura?

Si, ma mi spiace dire che sono sempre me-no e di età avanzata; la letteratura cartacea ormai è quasi esclusivamente di élite anche se ci sono sempre le eccezioni. Personal-mente amo molto di più la carta stampata a differenza del freddo display di un compu-ter, mi piace sentire le pagine sotto le dita, l’odore delle pagine nuove ed il rumore del-la rilegatura che viene aperta per la prima volta.

Consiglio per i giovani che vorrebbero scri-vere ma hanno paura di non riuscire a pub-blicare?

Non arrendetevi, le avversità possono esse-re delle formidabili occasioni diceva Tho-mas Mann; ogni scalata coronata da suc-cesso racchiude in sé il germe dell’insoddi-sfazione. Intervista di Stefania Curto

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LE MIGLIORI PELLICOLE SUL FOOTBALL AMERICANO

E LE CHEERLEADERS

MOUVIE QUIZ FILM DEL 2000

DI CHE FILM SI TRATTA ??

INDOVINA IL FILM E VINCIMANDACI UNA E-MAIL •

LA TRAMA A causa di uno sciopero dei giocatori professionisti il presidente dei Was-

hington Sentinels, Edward O'Neil, non potendosi permettere di ritirare la squadra per

far fronte agli impegni televisivi e pubblicitari l'affida all'allenatore ormai in pensione

Jimmy McGinty (Gene Hackman), già allenatore in passato dei Sentinels.Lo stagionato

coach è costretto a improvvisare una squadra contando solo su giocatori semi-pro-

fessionisti, ovvero "le riserve"; lottatori di sumo, ex calciatori, poliziotti, galeotti e

buttafuori si trovano insieme sul campo capitanati dall'ex quarterback semi-profes-

sionista Shane Falco (Keanu Reeves) che, non essendo riuscito a sfondare a causa so-

prattutto di una disastrosa finale del campionato universitario, lavora come manovale

in un porto.Anche il team delle cheerleaders aderisce allo sciopero tranne la coordi-

natrice Annabelle Farrell (Brooke Langton), che ha il

compito di ricostruire la squadra per le ultime quattro

partite. Decide così di indire dei provini per selezio-

nare la squadra di ballerine, ma le uniche potenziali

cheerleader risultano essere delle spogliarelliste, mol-

to avvenenti ma dallo stile di ballo decisamente ina-

datto. La mancanza di valide alternative però non la-

scerà scelta ad Annabelle, che si vedrà costretta ad

ingaggiare un'intera "compagnia" di ballerine a luci

rosse.

44 MILIONI DI DOLLARI

AL BOTTEGHINO NEGLI STATES

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Sei un/a buon/a Cheerleader?1. Quanto spesso sorridi?

A) Solo se qualcuno dice qualcosa di divertente...B) Non sorrido mai, neanche nelle foto; io odio sorridere!C) Oh! Tutto il tempo; in realtà sto sorridendo anche in questo momento!

2. Durante il tifo quanto sei “rumoroso”?A) Solitamente neanche parlo con la gente...B) Non grido veramente forte ma la gente mi sente quando stiamo avendo una conversazione.C) Io sono sempre forte, di solito sono il più forte nel gruppo.

3. Mostri molto spirito/energia/animo per la tua squadra?A) Certo mostro molta energia per il... ummm... aspetta... uhhhhh... cosa?!?B) Naturalmente!!! Sono sempre con la mia squadra! GOOOOOOOOO TEAM!!C) Conosco il nome della mia squadra e mostro lo “spirito” durante le partite!

4. Sai cos’è un toe-touch?A) Quando si salta in aria in una spaccata frontale con le mani toccano i piedi.B) E’ un salto.C) Quando si toccano le dita dei piedi.

5. Sai fare un toe-touch?A) Non so cosa sia!B) Certo e vado veramente in alto!C) Non ho mai provato…

6. Cos’è l’half T?? A)Quando le braccia sono in una T ma non completamente stese, i gomiti infatti sono piegati. B)E’ un movimento del cheerleading! C)Quando si scrive una lettera minuscola T su un pezzo di carta?!?

7. Dopo aver finito questo test che cos’hai intenzione di fare?A) Voglio scoprire se sono un buon cheerleader o no…B) Dormire ed essere pigro…C) Vado a fare pratica con le cose che ho appena imparato e dire agli amici di non perdersi que-

sto quiz…

Inviate le Vs soluzioni sulla nostra pagina di Facebook

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C H I H A F A T T O L A “ S T O R I A ”

CHEERLEADERS ITALIA

Maria Grazia CaponioSono entrata a far

parte del gruppo nei

primi mesi del 2005,

sapevo di loro trami-

te un articolo su “La

Stampa” ed avevo

scoperto che si alle-

navano nella palestra

in cui per più di 10

anni avevo fatto danza,

2005

Le ragazze che formarono la “Prima” grande squadraQUI TORINO

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Un giorno, insieme alla mia amica Simona, ho deci-so di andare a vedere una loro lezione...mi sono pre-sentata alla responsabile “Grace Porro”e...l'avventura è cominciata! Oggi lo confesso, ero convinta che non mi avrebbero mai accettata,il resto della squadra era uno schianto e io non sono brutta,anzi,ma sono pic-colina e anche Simona. Contarono sicuramente i nostri sorrisi e i 10 anni di danza.Nessuno pensava che avremmo subito partecipato a numerosi eventi e invece abbiamo iniziato con il sup-portare le partite dei Giaguari squadra di football americano, per approdare a Bergamo come cheerlea-ders ufficiali dei Lions più volte Campioni d’Italia in quello sport.La Stratorino la Rowing regatta del CUS e le varie feste di via per non dimenticare il Torino Pride e i Mondiali di bocce,l’Enduro indoor a Genova che ci lanciò alla grande. Tutte esperienze bellissime!!Far parte delle cheerleaders mi ha dato l'opportunità di visitare posti nuovi, conoscere molte persone ed "avvicinarmi" a sport di cui ignoravo l'esistenza! Ho letto che spesso i genitori non credono in questo sport e non incitano le figlie a provare. E’ sbagliato e mi vengono in mente i miei genitori che già 10 anni fa credettero in questo mio progetto e mi assecondaro-no da subito.La famiglia dovrebbe essere più infor-mata su questo sport,devo dire che i miei erano anche molto tranquilli perché nelle trasferte c’era sempre Grace con noi e di lei si fidavano ciecamente.Io che sono stata una pioniera insieme alle mie com-pagne sono felice di vedere la grande strada che an-che grazie a noi il cheerleading ha fatto in italia,e so-no molto felice che molti pregiudizi che lo “danneg-giavano” un tempo si siano affievoliti ma la mia spe-ranza è di vedere questo sport trionfare anche qui da noi e lo auguro di tutto cuore a Grace che per prima l'ha fatto conoscere e praticare nel nostro paese se lo merita e che finalmente i suoi sacrifici vengano pre-miati.

Intervista di Graziella Porro

Non ho resistito,sono andata a chiedere ma quando le ho viste sono impallidita..alte,bellissime,

sembravano modelle !

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3) Sei fidanzata da parecchi anni, pensi che il tuo compagno avrebbe accettato di vederti continuare?R: Si senza alcun problema, anzi, sarebbe stato il mio primo supporter!

4)Che cos'è che disturba il maschio italiano del fatto che la propria ragazza faccia la cheerleader?R: Onestamente non lo so, forse l'ignoranza...purtroppo c'è ancora gente che non ha capito che la cheerleader è una sportiva,

2) Perché te ne sei andata così presto?

R: Gli impegni universitari e i piccoli lavoretti che iniziavo a fare in quel periodo non erano più compatibili con gli orari degli allenamenti e delle esibizioni.

5)Dai un consiglio alle Cheerleaders Italia di oggi!

Continuate così, credendoci sempre e mettendoci la passione i risultati, sono sicura, arriveranno!! Noi eravamo un gruppo straordinario,auguro anche a voi la stessa meravigliosa esperienza….GO GO CHEERLEADERS ITALIA GO!!

1)Segui ancora la tua “vecchia squadra”

R: Ovvio! Non ho mai smesso di seguirla, anche se negli anni le ragazze son cambiate.Mi sono sempre tenuta aggiornata visitando il loro sito internet e la loro pagina su facebook e, quando ho potuto, sono andata a vedere le loro esibizioni. Non nascondo che il cheerleading mi è rimasto nel cuore e ogni tanto un po' di nostalgia mi assale...

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Continua la nostra inchiesta sulle cheerleaders diventate mamme

Cheer Mamma

Virginia e Ricky con morgana il giorno del loro

Morgana la primo genita

LeonardoLa new entry

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Cosa ricordi oggi che sei mamma della tua esperienza come cheerleader.Della mia esperienza da cheerleader mi ri-mangono un sacco di bellissimi ricordi e l'importanza di uno sport di squadra, dove è necessaria la fiducia e l'affiatamento tra le compagne.

Come mai ad un certo punto hai dovuto la-sciare la squadra?Purtroppo ho dovuto lasciare a causa di un lavoro che occupava troppo tempo e non mi permetteva né di seguire gli allenamenti, né tantomeno di partecipare alle esibizioni

Però non sei tornata ,nemmeno quando hai cambiato lavoro?Beh, subito dopo è arrivata Morgana la mia bellissima bambina e non era proprio il mo-mento giusto per tornare e dopo due anni è arrivato Leonardo il mio cucciolotto, quindi davvero impossibile rientrare, ma chi lo sa, quando saranno un pò più grandi, potrei sempre tornare, in fondo molte mie ex com-pagne sono ancora in squadra.quindi non mi sentirei affatto “vecchia” per un rientro. So bene che in America è possibile continuare anche dopo aver avuto un figlio ma ci sono probabilmente delle agevolazioni, qui è tutto più difficile, io ad esempio non ce l'ho fatta tra lavoro, bimbi, casa ma sono una tosta e “mai dire mai”.

E se i tuoi bambini volessero fare i cheerlea-ders?Lì sosterrei con tutta me stessa perché è giu-sto spingere i figli a realizzare i propri sogni specialmente a livello sportivo...In Italia il problema principale è l'ignoranza...questo sport non è ancora preso seriamente, quindi non riconoscendolo come tale non si comprende che ci vuole determi-nazione, fiducia in se stessi e nei compagni, allenamento e costanza oltre ad una buona dose di paz-zia!!! (che in questa vita non guasta mai secondo me).

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"Il Diario del Vampiro. L'in}cantesimo è il sesto volu}me di Stefan’s Diaries, ex

trilogia prequel, ora esalo}gia, basata sulla serie tv

The Vampire Diaries, tratta

dai libri di Lisa Jane Smith

creata dagli sceneggiatori/produttori Julie Plec e Kevin

Williamson.

Gli Stefan’s Diaries che,

come ormai sappiamo, non

sono scritti da Lisa Jane

Smith, raccontano la vita

dei fratelli Salvatore prima

dell’entrata in scena di Ele}na. La trilogia prequel ag}giuntiva ha avuto inizio

con Il Diario del Vampiro.

Lo Squartatore (Stefan’s

Diaries: The Ripper), uscito

in Italia a febbraio." (fonte:

Boooksblog)

Stefan e Damon pensava-no di conoscere il male, ma non era nulla paragonato a Samuel, lo spietato vampi-ro pronto a tutto pur di vendicare la morte di Kat-herine.E per questo ha deciso di far fuori per sempre i due fratelli. Quando Damon viene rapito da Samuel, Stefan chiede aiuto alla mi-steriosa e bellissima Lady Alice e a una confraternita segreta di streghe. Grazie a loro, scopre che il piano di Samuel è molto più ela-borato e pericoloso di quanto avesse immaginato. l’intera città di Londra ca-drebbe vittima del racca-pricciante incantesimo di Samuel.

La sua unica speranza è fermarlo prima che riesca a control-lare esseri umani e vampiri. Ma per farlo, dovrà mettere in di-scussione tutte le proprie convinzioni e resistere alla tentazio-ne di cedere al suo lato oscuro. Se fallisse, non sarebbe l’uni-co a soccombere: l’intera città di Londra cadrebbe vittima del raccapricciante incantesimo di Samuel.

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Cheerleaders ItaliaGruppo immagine

le trovi Su

www.Cheerleadersitalia.it

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BARCELLONA 2013 -18 LUGLIO

Attenzione attenzione

Un Evento da non

PERDERE

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The Medvedev’s Girls

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Ci fa un certo piacere che la Stampa.it abbia scritto: Ragazze vestite da cheerleaders” e non “Cheerleaders” perché ben diverso è ve-stire un gruppo di ragazze con la divisa spor-tiva del cheerleading che mobilitare un vero gruppo di Cheerleaders,per un evento del genere,i cui ingredienti non sono stati so-lo,esibizione di Yoga,aerobica e distribuzione di volantini col faccione del leader del Crem-lino,ma anche spogliarelli ed esibizioni in topless. Tutte cose che le cheerleaders vere non fanno.

E’ successo a Mosca,sulla Piazza Rossa dove il gruppo di ragazze con divisa dai colori na-zionali ha sostenuto il premier suscitando un certo interesse soprattutto fra gli spettatori. Le «Medvedev's Girl»,non sono un progetto che fa del bene al cheerleading sport in cui le russe sono bravissime e si piazzano spesso ai primi posti di concorsi e gare internaziona-li,ma getta quella luce sinistra su uno sport che fatica a sdoganarsi da scenari tutt’altro che sportivi.

Sulla piazza rossa

Le ragazze del Presidente

QUI MOSCA

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C L U B S E Q U O I A

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Chi c'è nella vita reale dietro Shiva Queen?

Dietro Shiva Queen si na-sconde Christian, un ragazzo con tantissime passioni e tantissime idee. Fin da piccolo mi sono appassionato al make up e all'aspetto estetico delle cose, oggetti, e persone. Il mio segno zodiacale, Bilancia, domina interamente la mia vita. Mi da quel tocco artistico all'interno del quale posso esprimere me stesso e aprire il mio cuore. Amo creare, disfare e riproporre. Amo ridare vita agli oggetti, alle persone, aiutarle a ve-dere il lato positivo della vita. Spesso dedico troppo tempo agli altri, e dimentico di pren-dermi cura di me stesso. Cosi ogni tanto mi perdo e mi isolo dal mondo. Proprio per ri-generarmi e ricrearmi.Sono un ragazzo nor-malissimo. Amo cantare, infatti sto cercando di muovermi in questo campo al momento. Amo anche scrivere, e il mio blog/sito mi aiuta a raccontare agli altri determinati av-venimenti della mia vita, presente e passata.

La nascita di Shiva e perché?Shiva Queen nasce in Sardegna come presentatore di un carissimo amico, anche lui Drag Queen. Da li il personaggio si evolve lentamente. Diventa Shiva Queen a tutti gli effetti nel 2007, anno in cui mi trasferisco a Londra. Il personaggio prende una piega più pubblica, proprio perché la figura della Drag Queen è vista più come una vera e propria identità. Ho amici che qui a Londra ancora non mi hanno visto nelle mie vesti normali.

La drag è un po' come un clown sotto il trucco?

No. Il Clown esprime malinconia, e spesso si nasconde dietro il trucco. Le Drag Queen invece trovano espressione di se stessi tramite il Make Up. È il nostro biglietto da visita, è il nostro "guardami, sono SPLENDIDO".

Le cheerleaders, come altri artisti, si esibiscono molto distanti dal pubblico; che consigli daresti loro per apparire sempre al meglio?Credo si possa paragonare le cheerlea-ders agli attori di teatro. Il dettaglio ser-ve a poco. Bisogna indubbiamente ap-parire ordinate e pulite, le cose che si notano subito sono i capelli scomposti e l'abbigliamento sgualcito. Credo sia ne-cessario respirare con il naso e non con la bocca. Il bianco si nota tantissimo da lontano. Eviterei colori eccessivi sugli occhi. Punterei ad un ottimo countou-ring e delle sopracciglia ben disegnate. Uno smokey eye da lontano risulterebbe in un occhio pesto.

SHIVA QueenChristian Sanchini

Alias

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C L U B S E Q U O I A

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Le reazioni in famigliaHanno visto crescere Shiva Queen fin dai primi passi. La mia fami-glia mi è sempre stata di supporto nella realizzazione delle mie idee artistiche. Cucivo i miei abiti e mia madre e mia nonna mi aiutavano e mi spiegavano come fare. Ho sempre trovato un appoggio e lo han-no sempre visto come un lavoro e un'espressione di me stesso.La passione per il trucco,grazie a mamma e zieE’ una passione che inizia presto, grazie alle mie zie e a mia madre. Si sviluppa negli anni, per proseguire poi nelle scuole di Make Up Professionale. Ho collaborato con alcune delle più importanti azien-de di Make Up, Kryolan, Mac, Illamasqua ecc…

Dove ti vedi tra 5 anni?Tra 5 anni? Se i miei progetti vanno in porto, sicuramente sotto pro-duzione discografica. E alla conduzione di un programma televisivo qui a Londra, e perché no, se RealTime Italia si svegliasse, magari... qualcosa di comico ovviamente! Nulla di serio. Non amo prendermi seriamente.

Che consiglio daresti, invece, alle ragazzine che si truccano vistosamente; va bene o è sufficiente sottolineare la bellez-za naturale?Beh, se lo fanno, vuol dire che guardano i miei tutorials. Alla fine il Make Up è anche divertimento, no? Lasciamole divertire. E' giusto che imparino da sole il limite tra il ridicolo e l'accetta-bile.

Come mai le drag si truccano così vistosamente? Quanto ci impieghi a truccarti? E a struccarti?Ci sono alcune versioni in merito al trucco. L'esagera-zione è di casa nel mondo delle Drag Queen. Ma essen-do anche le caricature (in positivo) delle donne, allora il Make Up deve necessariamente abbondare. E poi il Ma-ke Up è una caratteristica fondamentale di una Drag Queen. Senza quello, siamo solo uomini vestiti da don-ne.Per truccarmi ci metto generalmente 2/3 ore, dipende dall'intensità del trucco. Per struccarmi invece dipende dalla quantità di alcol in corpo.

In alcune discoteche le drag hanno avuto così tanto successo da sostituire, addirittura le cubiste,come te lo spieghi?Penso che a volte riescano ad essere migliori e meno volgari di alcune cubiste. In più c'è la classica frase die-tro "guarda quanto è bello, meglio di una donna". Le Drag Queen creano più entertainment e indubbiamente sono in grado di offrire uno spettacolo maggiore, spes-so superiore come preparazione artistica e passione a quello delle cubiste. Alcune donne ora dimenticano il lato artistico del loro lavoro, e pensano solo a fare le cubiste nel peggiore dei modi.

Intervista Stefania Curto

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Le Cheerleaders della

INDIAN PREMIER LEAGUE

Continuano ad intrattenere la folla che gremisce gli stadi dove si gioca a cricket,sport popolarissimo in India,ma ci sono stati cambiamenti sostanziali nel mondo delle cheerleaders in India.

La maggior parte delle ragazze che si esibivano un tempo in abiti in puro stile americano non si vedono più. Abbandonate gonnelline minimali e top scollatissimi e cambiato i passi di danza più volgari di molte coreografie.

Due fra le più famose squadre di cheerleaders locali le Kolkata K n i g h t R i d e r s e i P u n e Warrior cheerleaders hanno o p t a t o p e r i l p i ù i n o f fe n s i v o sari,costume nazionale indiano e per passi aggraziati della danza locale.

Sono due le ragioni che hanno motivato questi cambiamenti o forse anche tre, l’esclusione dal mondo del cricket di Lalit Modi, l'ex commissario della IPL che ha curato la lega nelle prime tre stagioni e successivamente è

stato rimosso tra accuse di corruzione e nepo t i smo , e i l fa t t o che l e c h e e r l e a d e r s s ve s t i t e s o n o apparentemente diventate un pò ingestibili. Con l’uscita di Modi", si è cercato di rendere meno “glamour” il cricket, perché in fondo è lo sport che ha la priorità non le cheerleaders e poi aspetto non da sottovalutare il fatto che spesso le ragazze erano il bersaglio più morbido della polizia morale indiana.Ma i cambiamenti non si fermano qui perché le cheerleaders dalla pelle chia-ra,straniere che venivano a lavorare in India per gli eventi sportivi,non ver-ranno più chiamate in quanto ad insos-sare il sari e ballare le tipiche danze del paese sono ragazze rigorosamente in-diane.Gli organizzatori però non avevano fat-to i conti con chi sostiene che il Super-bowl in america muove le masse,si per il football ma anche per tutto il contesto che ci sta intorno tipo le ragazze al-

te,bionde coi calzoncini corti e pon pon. Ma dall’altro canto mescolando situa-zioni politiche allo sport molti altri non sono d'accordo con le ragazze pon pon in stile americano e ad avvalorare que-sta tesi c’è anche un famoso giocatore che ha dichiarato che le cheerleaders distraggono i battitori.Sta di fatto però che l’affluenza del pub-blico negli stadi di cricket da qualche tempo è diminuita e non vogliamo crede- re che sia solo perché l e c h e e r l e a-

ders non m o s t r a-

noi piu’ le

QUI CALCUTTA

Grace Porro

Vestono Così

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World Cheers

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E LAURA creò le Wolf dal nulla.

mi chiamo Laura Guglielmetti sono diventa-ta federal coach di 4 livello presso la FICAD nel 2011 e nell'ottobre del 2012 sono riu-scita con tanta fatica a formare le Wolf Cheer dal nulla.Io in realtà arrivo da 25 di twirling e dal mondo delle majorette,mondi simili ma così diversi dal cheerleading,fra di loro c’è un abisso..anche se molti profani lo trovano simile per via dei pom pon.....ma ad esempio nel twirling non c'è così tanto spi-rito di squadra e nemmeno molta armonia tra le diverse squadre c'è più competizione....non si può proprio parago-nare. Non è stato facile trovare le ragazze ma ho sentito dire che succede ovunque,è difficile all’inizio far capire che è un vero sport. Poi quando le ho trovate non è stato facile comunque,fino a quando abbiamo partecipato al primo Campionato e lì le cose son cambiate.

WOLF CHEERSLe lupette di PIACENZA

QUI PIACENZA

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Collaboriamo con una squadra di Volley Femminile di serie A1 "Rebecchi NordMeccanica" e abbiamo partecipato alla Coppa Ita-lia prendendo 5 Coppe su 6 piazzandoci nei 2 e 3 posti.Ora spe-

riamo di migliorare sempre più e aumentare di numero.

QUI PIACENZA

Hanno capito lo spirito e hanno testato la loro forza le loro capacità e da lì è nata ancora di più la passione e la voglia di fare e tentare sempre di

più.In seguito abbiamo partecipato ai Campionati Nazionali a Marzo piaz-zandoci al 4° posto e conquistando il premio per " THE BEST CHEER SPI-

RIT" e la piccola Fabiola si è piazzata al 2 posto nell'individuale,insomma un vero successo.

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IL GRANDE GATZBY

MOUVIE NEWS

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Dal meraviglioso libroscritto dal grande Francis Scott FitzgeraldUn film da non perdereUn film di Baz Luhrmann,con Leonardo DiCaprio,Torei Maguire,Carey Mulligan- USA 2013. Warner Bros Italia uscita giovedì 16 maggio 2013.

Un cast di stelle per una drammatica e glamourous storia d’amore nella New York degli anni ’20

Il romanzo di Fitzgerald ha appassionato diverse generazioni,scritto nel 1925,non ha mai perso il suo smalto e ritrova sicuramente in questa trasposizione cinema-tografica curata come regia e sceneggiatura dal grande Bus Luhrmann una nuovo motivo per vedere il film che è un remake della versione muta del 1926, la versione del 1949 del regista Elliott Nuget interpretato da Alan Ladd e quella del 1974 con la re-gia di Jack Clayton e la sceneggiatura di Francis Ford Coppola interpretato da Robert Redford e Mia Farrow,un vero cult per gli appassionati.

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BEYONCEMilano, 18 Maggio 2013 Mediolanum Forum di Assago

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MARCO CARTA

Roma, 17 Maggio 2013 Atlantico Live

SOLD OUT

ONE DIRECTION

Verona, 19 Maggio 2013 ArenaMilano,

20 Maggio 201 Mediolanum Forum

BRUCE SPRINGSTEENBiglietti su

Ticketone

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America's fun è una nova idea di Team For You e American Meeting-Rivista di Cultura Ame-ricana, ed è la prima e unica manifestazione internazionale interamente dedicata ai miti del-la cultura americana.Il mondo a stelle e strisce di ogni epoca, cultura ed estrazione, per la prima volta si riunisce in un unico, grande, imprendibile evento. Motori, sport, spettacoli, musica, ballo e diverti-mento, mostre statiche ed esibizioni mozzafiato: tutte le realtà Made in Usa troveranno il lo-ro spazio in America's Fun per regalarvi grandi emozioni pronte a risvegliare ed accrescere una grande passione senza confini. America's Fun, per vivere la passione a stelle e strisce in un weekend che non si dimentica.Orari:Venerdì ore 15.00 – 01.00Sabato ore 9.30 – 01.00Domenica ore 9.30 – 20.00

Biglietti:Intero € 9,00Ridotto € 7,00Pass 3 giorni € 15,00Sito internet: www.americasfun.it

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E ci saranno anche le Cheerleaders con F.I.C.A.D

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ITALIA CHEERLEADER

MAGAZINE

L’unico giornale con due copertine

Maggio 2013