ISTITUTO COMPRENSIVO VALLE DEI LAGHI - DRO PROGETTO … · progetto continuità. 2 ... Il Piano...
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ISTITUTO COMPRENSIVO VALLE DEI LAGHI - DRO
PROGETTO D’ISTITUTO 17/18 – 18/19 – 19/20
aggiornamento deliberato nella seduta del Collegio Docenti del febbraio 2018 e
nella seduta del Consiglio dell’istituzione scolastica del 24 aprile 2018
INDICE
Premessa
Chi siamo
Il mandato della scuola
Il contesto
Le caratteristiche degli studenti, le risorse professionali e le dotazioni strutturali
Una scuola aperta al territorio
Le scelte educative e l’offerta formativa
Le parole della nostra scuola
Le nostre idee – guida
I piani di studio
Le scelte progettuali
Una scuola per tutti e per ciascuno:
una scuola dell’inclusione e dell’accoglienza: bisogni speciali
una scuola dell’inclusione e dell’accoglienza: alunni stranieri
una scuola che valorizza le eccellenze
educazione alla musica
educazione alle ITC
conoscenza della storia locale e avvicinamento alla montagna e al territorio
Costruiamo un Ponte
orientamento scolastico e didattica orientativa
progetto continuità
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Una scuola attenta allo star bene:
punto di ascolto: sportello di consulenza psicologica
educazione alla salute: progetti di educazione all’affettività e alla sessualità
nelle classi quinte SP e nelle classi terze SSPG
progetto sport
Cittadini consapevoli:
progetti per la cittadinanza consapevole
attiva...mente
educazione alle nuove tecnologie
educazione alla sicurezza
adesione al progetto Educhiamoci ad educare
Cittadini europei:
progetti per l’apprendimento delle lingue straniere
Valutazione e autovalutazione
Organizzazione
Offerta curricolare anno scolastico 2018-19
L’offerta curricolare
Il Piano Trentino Trilingue
Il tempo scuola
Le attività opzionali facoltative
Attività alternative alla religione cattolica
Attività di mensa e interscuola
Profili professionali
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PREMESSA
Il Progetto educativo del nostro Istituto che cresce piano piano assieme a noi tutti e si
rinnova. È frutto di pensieri condivisi e riflessione sull'esperienza educativa in corso.
Occasione per rinforzare l'identità formativa e organizzativa dell'Istituto per docenti e
dirigente, studenti e genitori, personale dei servizi amministrativi, ausiliari e tecnici. Vuole
essere fonte di riferimento per chiunque nella scuola entra e per chi ci vive
quotidianamente.
Dentro il disegno formativo dell'Istituto stanno tutti coloro che nella scuola lavorano,
perché sono in ogni caso riferimento adulto per gli studenti e pertanto significativo. E un
posto importante hanno i genitori, primi corresponsabili della scuola nell'educazione, che
questo progetto sono chiamati a conoscere, discutere e possibilmente condividere, perché
è importante che bambini e ragazzi si sentano accompagnati da adulti che condividono un
pensiero su di loro.
Adulti e ragazzi, quindi, in cammino su una strada comune. Adulti che dentro l'avventura
educativa si mettono in gioco e crescono assieme agli studenti in una relazione serena e
rispettosa.
Il Progetto d’Istituto ha durata triennale e può essere aggiornato annualmente. Dice
dell’identità della nostra scuola, ne descrive il contesto, esplicita le scelte educative, la
progettualità, la programmazione didattico-educativa e le scelte di natura organizzativa.
CHI SIAMO
Il mandato della scuola
“Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.
Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni,
nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per
continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
La finalità del primo ciclo è l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per
sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della
persona…Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni
alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le
inclinazioni, esprimere le curiosità, riconoscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere
sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a costruire un proprio progetto di vita.
Così la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo
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all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per
progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in
relazione alle attese. Tutta la scuola in genere ha una funzione orientativa in quanto
preparazione alle scelte decisive della vita, ma in particolare la scuola del primo ciclo, con
la sua unitarietà e progressiva articolazione disciplinare, intende favorire l’orientamento
verso gli studi successivi mediante esperienze didattiche non ripiegate su se stesse ma
aperte e stimolanti, finalizzate a suscitare la curiosità dell’alunno e a fargli mettere alla
prova le proprie capacità.” (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e
del primo ciclo d’istruzione”).
Tradotto con parole nostre questo mandato della scuola diviene il cammino di ciascuno
verso la conoscenza e la consapevolezza innanzitutto di sé e poi della realtà circostante,
dalla più vicina alla più lontana, verso la capacità di relazionarsi con coetanei e adulti,
verso l'autonomia e il desiderio di assumersi compiti sempre più seri dentro la comunità
scolastica e poi al di fuori attraverso lo sviluppo della creatività che consente di trovare
soluzioni personali ai problemi che si pongono.
Il cammino dei nostri bambini inizia imparando a “leggere, scrivere e fare di conto”, a
raccontare e a raccontarsi, ad apprendere e domandarsi il perché delle cose con quella
curiosità che apre alla realtà e alla conoscenza più profonda.
Gli adulti che accompagnano gli studenti a loro volta continuano il loro percorso di
conoscenza e di crescita. Gli insegnanti coltivano l'apprendimento attraverso lo studio, il
confronto, la ricerca e la sperimentazione di nuove metodologie sempre più adeguate agli
studenti che cambiano e ai diversi stili di apprendimento di ciascuno. I genitori crescono
accompagnando i loro figli, sostenendoli e guidandoli. Gli altri attori del territorio,
condividendo gli obiettivi educativi della scuola, si affiancano ad essa con le proposte
formative, nell'intento di rispondere ai bisogni di una società sempre più complessa. Tutti
soprattutto attenti al bisogno primario dei bambini e degli adolescenti di essere ascoltati,
guardati, amati.
Un cammino per tutti, dunque, in cui il saper essere, il saper conoscere, il saper fare e il
saper vivere insieme si armonizzano nella crescita comune.
Il contesto
L’Istituto Comprensivo Valle dei Laghi – Dro nasce il 1 settembre 2016 in seguito
all’accorpamento degli Istituti Comprensivi Valle dei Laghi e Dro e svolge la sua azione
educativo – didattica su un vasto territorio (circa 81 km2) che conta la presenza di cinque
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Comuni, Cavedine, Drena, Dro, Madruzzo e Vallelaghi, situati in due diverse comunità di
valle, la Comunità della Valle dei Laghi e la Comunità dell’Alto Garda e Ledro.
Il territorio sul quale opera l’Istituto dista all’estremo meridionale pochi chilometri dal lago
di Garda e all’estremo settentrionale pochi chilometri dal capoluogo trentino.
L'economia e tradizionalmente agricola e artigianale con uno sviluppo dell'industria e del
turismo legato allo sport nell'area del Basso Sarca.
In entrambe le Comunita di Valle sono presenti associazioni sportive, culturali e musicali
che arricchiscono l’offerta formativa della scuola collaborando con essa.
Le biblioteche si configurano, con la loro attivita, come un importante “ponte” tra la scuola
e il territorio svolgendo oltre al servizio di prestito, corsi di lingua straniera, iniziative
culturali, interculturali e di promozione alla lettura.
Sul territorio sono anche presenti agenzie educative e formative che promuovono progetti
in supporto alle famiglie nell’ambito educativo, in continuita con l’azione svolta dalla
scuola. Contribuiscono inoltre all’offerta formativa integrata in rete con il territorio, gli
interventi educativo-formativi di Vigili del Fuoco e Polizia locale nelle diverse classi.
Costante e anche la collaborazione con l’APSS di Trento e di Riva del Garda.
La presenza all’interno dello stesso Istituto di due Comunita di Valle con una storia ed
un’economia diversa e la numerosita dei plessi se da un lato determinano una complessita
burocratica e organizzativa, data anche dall'ampiezza del territorio, che si evidenzia anche
nel coordinamento di eventi comuni e nel coinvolgimento attivo delle famiglie, dall'altra
alimentano un confronto e uno scambio arricchente.
Un vincolo nell’organizzazione è dato dai problemi di spostamento con mezzi pubblici,
determinati dalla scarsita dei mezzi di trasporto e dal costo dei viaggi, che si ripercuotono
sulle difficolta da parte di alcune famiglie di raggiungere in tempi brevi la segreteria della
scuola.
Le caratteristiche degli studenti, le risorse professionali e le dotazioni
strutturali
La complessita organizzativa dell’Istituto e data dalla presenza di 11 plessi (8 di scuola
primaria e 3 di scuola secondaria di primo grado) dislocati su 5 comuni geograficamente
distanti e appartenenti a due Comunita di Valle distinte, la Comunita della Valle dei Laghi e
la Comunita Alto Garda e Ledro, con una storia, un’identita e un senso d’appartenenza
diversi tra loro.
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La presenza di un plesso con pluriclasse comporta un'attenta organizzazione oraria e una
complessa progettazione didattica per poter garantire la qualita del servizio.
Significativa è la presenza di studenti stranieri soprattutto nell’area Sarche e Dro per i quali
la scuola attua azioni di integrazione e inclusione.
La percentuale di nuovi ingressi nel corpo docente superiore a quella provinciale non
assicura sempre la continuita degli insegnanti in tutti i plessi, ma il gruppo dei docenti è nel
complesso collaborativo e attento ai bisogni degli studenti e della scuola e disponibile al
confronto.
Superiore alla media provinciale e anche l’instabilita del personale ATA, presente in
numero inferiore rispetto al precedente anno scolastico. Il turn over di parte del personale
di segreteria e dei tecnici di laboratorio ha avuto un’incidenza nell'organizzazione e nella
standardizzazione delle procedure.
Dal punto di vista strutturale ci sono i due plessi di scuola primaria e di scuola secondaria
di Dro in ristrutturazione. La presenza di un laboratorio informatico in ogni plesso e la
buona dotazione informatica nelle diverse classi favoriscono una didattica multimediale
innovativa.
Il registro elettronico adottato nella SSPG e uno strumento apprezzato dalle famiglie che
possono monitorare a distanza ed in qualsiasi momento l’andamento scolastico dei propri
figli. Il sito web dell’Istituto presenta inoltre i progetti svolti e consente alle famiglie di
tenersi aggiornate sulle attività proposte.
Una scuola aperta al territorio
“Per educare un bambino ci vuole un villaggio”
La collaborazione con le associazioni e gli enti presenti sul territorio ha permesso di
intraprendere una serie di iniziative educative che vanno incontro alle esigenze dei giovani
e delle famiglie. Ne sono nati molti progetti integrati che arricchiscono l'offerta formativa e
si inseriscono sia nelle attività curricolari che nelle attività opzionali che in quelle
extrascolastiche. Ad esempio corsi di musica e attività artistiche con associazioni musicali
e del mondo dello spettacolo, bande, cori e associazioni culturali; attività sportive con
associazioni sportive locali; percorsi educativi su diversi temi educativi (sicurezza in rete,
educazione alla cittadinanza consapevole…). La Comunità Alto Garda e Ledro
contribuisce con i progetti: “Mi sento informato”, giochi comprensoriali, “La differenza si fa
in classe” sulla raccolta differenziata, “Sicuri in rete” sul bullismo informatico, ‘Sicuri in
gruppo’ e ‘Giochi cooperativi’ sul clima di classe. La Comunità Vallelaghi contribuisce
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annualmente a sostenere economicamente alcuni progetti importanti della scuola
(Sportello di ascolto e intervento psicologico, progetto sport, festa della pace, progetto
rilevazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura, progetto di educazione alle TIC) La
scuola si affida alla Comunità Murialdo per garantire in alcuni plessi la gestione
dell’anticipo e del posticipo e per attività di aiuto ai compiti e all’associazione Periscopio
per attività di metodo di studio per alunni con disturbi di apprendimento.
Importante l’organizzazione di interventi educativi per docenti e genitori su tempi legati
all’educazione nell’ottica della sinergia e della collaborazione.
Cooperazione. Continua e si implementa la collaborazione con la Cooperazione trentina
per sviluppare modelli cooperativi all’interno delle attività didattiche per lo sviluppo delle
competenze trasversali.
Collaborazione con altre Istituzioni Scolastiche. La scuola partecipa a reti di scuole per
attivita che riguardano la formazione e la partecipazione a progetti trasversali al fine di
qualificare l'offerta formativa nello specifico con le scuole di Riva, Arco e della Val di Ledro.
Tale attività offre l’opportunità di confrontarsi, di diffondere buone pratiche e di
razionalizzare le risorse per l’attuazione di alcuni progetti o per iniziative di formazione ai
docenti e al personale ATA., avvalendosi del supporto di esperti e consulenti esterni o di
docenti altamente specializzati. All’interno della Rete si organizzano dipartimenti su temi
specifici cui partecipano docenti delle diverse scuole per coordinare progetti e azioni
comuni (ad es. dipartimenti dedicati alla metodologia CLIL e alle lingue straniere, all’area
del bisogni speciali, all’orientamento, all’intercultura e così via)
Biblioteche. Educare a valorizzare l’importanza della lettura è senz’altro uno dei compiti
prioritari della scuola. Molto attiva è la collaborazione con le biblioteche che propongono
percorsi didattici di stimolo alla lettura e progetti di ampio respiro.
In linea con quanto sopra esposto, a livello dei singoli plessi si predispongono
progetti/attività di ampliamento dell’offerta formativa che prevedono anche la
presenza di esperti esterni.
L’OFFERTA FORMATIVA E LE SCELTE EDUCATIVE
Le parole della nostra scuola
La scuola si impegna a garantire il successo formativo a tutti gli studenti e a fornire strumenti, costruire progetti, attivare attenzioni per
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CRESCERE BAMBINI E RAGAZZI
capaci di relazioni positive consapevoli creativi
“Bambini e ragazzi capaci di relazioni positive sanno interagire in modo positivo
con i pari e con gli adulti verso la creazione di un clima di apprendimento sereno e
collaborativo.”
Questi, di conseguenza, gli obiettivi che ci poniamo:
sviluppare la capacità di esprimere i propri bisogni e ascoltare i bisogni degli altri;
sviluppare la capacità di collaborare verso la co-costruzione di conoscenze e
apprendimenti e raggiungere uno scopo comune attraverso scelte condivise;
sviluppare la capacità di accogliere l’altro nel rispetto e nella valorizzazione delle
individualità;
educare a riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri per comprendersi e gestire
in modo costruttivo i conflitti;
educare ad affermare i propri punti di vista sapendoli argomentare senza prevaricare gli
altri;
promuovere il superamento degli stereotipi e pregiudizi;
educare alla comunicazione efficace nel contesto reale e virtuale;
creare un clima favorevole allo sviluppo di relazioni positive anche tra gli adulti, come
specchio e riferimento per gli alunni;
promuovere il coinvolgimento attivo delle famiglie e una collaborazione propositiva.
“Bambini e ragazzi consapevoli hanno fiducia in loro stessi, iniziano a riconoscere i
propri limiti e le proprie potenzialità, sanno fare delle scelte e porsi delle domande,
si aprono piano piano alla conoscenza del mondo esterno, dal più vicino sino a
quello più lontano.”
Questi, di conseguenza, gli obiettivi che ci poniamo:
educare al pensiero critico, a chiedersi il perché delle cose e a cercare delle risposte
sviluppare la capacità di imparare ad imparare
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sviluppare la capacità di fare delle scelte
educare a riconoscere le proprie potenzialità e i propri limiti per porsi obiettivi reali e raggiungibili
promuovere l’assunzione di piccole responsabilità
trasmettere amore per la conoscenza e stimolare la curiosità
trasmettere un approccio all’altro autentico, non giudicante, che sappia valorizzare il positivo
“Bambini e ragazzi creativi si pongono domande e cercano soluzioni, osservano la
realtà da punti di vista diversi e sanno utilizzare gli strumenti per rielaborarla in
modo personale e originale.”
Questi, di conseguenza, gli obiettivi che ci poniamo:
allenare ad osservare fenomeni e eventi da punti di vista diversi
sviluppare l’immaginazione, la fantasia e mantenere viva la curiosità
promuovere la possibilità di sperimentare e agire per imparare
sviluppare la capacità di condividere idee e cercare soluzioni per un obiettivo comune
sviluppare la capacità di utilizzare linguaggi espressivi diversi per esprimersi
valorizzare pensieri, idee e soluzioni personali e originali
rendere orgogliosi del lavoro fatto
Le azioni
Ogni consiglio di classe declina le azioni per raggiungere gli obiettivi sopra descritti.
Le nostre idee – guida
Le scelte educative che l’Istituto persegue sono il frutto di una riflessione che ha fatto
sintesi delle indicazioni normative, in particolare la legge provinciale sulla scuola n. 5 del 7
agosto 2006 e gli indirizzi alle istituzioni scolastiche per la XV legislatura, del contesto
specifico in cui le scuole esplicano la propria attività con attenzione ai bisogni specifici
degli studenti e delle loro famiglie, delle storie identitarie dell’Istituto nato dalla fusione dei
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precedenti Istituti Comprensivi, dal rapporto di autovalutazione (RAV) che i due istituti poi
accorpati avevano proceduto in autonomia a elaborare e che hanno permesso di
focalizzare criticità e obiettivi di miglioramento.
Le scelte educative trovano investimenti prioritari e diffusi nelle progettualità delle scuole,
che definiscono la propria offerta formativa identificando nei percorsi didattici ed educativi
una o più delle scelte educative esplicitate nel Progetto di Istituto. Le finalità di quest’ultimo
sono infatti organizzare in modo coerente le attività e rendere leggibile il proprio operato
da parte dei genitori e di chiunque fosse interessato.
Le scelte educative prioritarie per l’Istituto Comprensivo Valle dei Laghi – Dro sono:
1) Promuovere lo sviluppo armonico delle competenze chiave di cittadinanza degli
studenti, valorizzando sia gli aspetti cognitivi che quelli relazionali, focalizzando le
potenzialità individuali e l’autostima, sviluppando le capacità espressivo-comunicative e
matematico-scientifiche.
2) Leggere le necessità e rispondere in modo adeguato e articolato agli studenti che
manifestano bisogni educativi speciali, difficoltà di apprendimento, disturbi del
comportamento, favorendo lo sviluppo di abilità e competenze.
3) Favorire l’inserimento degli alunni di madrelingua non italiana nel percorso scolastico,
riconoscendo la valenza dell’approccio interculturale nell’attuazione dei percorsi anche
come strumento per favorire la conoscenza, l’integrazione e lo scambio tra culture diverse.
4) Valorizzare le eccellenze coinvolgendo gli studenti in occasioni di studio di elevata
qualità e offrendo opportunità di approfondire la preparazione individuale.
5) Investire nell’orientamento al fine di coltivare i talenti di ognuno e di ridurre la
dispersione e l’insuccesso scolastico.
6) Educare ai principi della cittadinanza responsabile e della legalità, della solidarietà e
della cooperazione, dello sviluppo sociale ed economico del territorio rispettoso delle
esigenze di uno sviluppo sostenibile.
7) Promuovere occasioni di scambio linguistico, di sviluppo e accrescimento del livello
delle conoscenze e competenze linguistiche degli studenti, con attenzione alla
valorizzazione delle eccellenze e, al contempo, all’inclusione e valorizzazione delle
diversità.
8) Sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riferimento all’utilizzo
critico e consapevole dei servizi di rete sociale e dei mezzi di comunicazione per rendere
la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale.
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9) Promuovere la conoscenza della storia locale, dell’ambiente montano e delle istituzioni
autonomistiche.
10) Favorire lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano e al benessere
della persona, con riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, alla
conoscenza delle tecniche di primo soccorso.
11) Fare dell’Istituto un centro di innovazione didattica, ricerca e sviluppo, valorizzando le
professionalità presenti e collaborando con altri enti e istituti.
I piani di studio
L’Istituto dispone di piani di studio elaborati in coerenza con quelli provinciali da parte
dell'IC Valle dei Laghi e dell'IC Dro. Dopo l’accorpamento sono necessari un confronto e
una revisione in previsione della stesura di un unico documento condiviso. Fino alla loro
approvazione e adozione rimane il riferimento dei Piani di studio predisposti dai due Istituti
Comprensivi che hanno dato origine all’Istituto Comprensivo Valle de Laghi – Dro.
Gli insegnanti stanno sperimentato delle prove comuni da somministrare agli alunni
aprendo così un confronto sul tema delle prove per classi parallele. Viene elaborata una
prova comune d’esame in uscita dalla classe terza della SSPG per le discipline scritte.
LE SCELTE PROGETTUALI
Le progettualità, coerenti con le scelte educative sopra descritte e nate alla luce dei
riferimenti citati, sono riportate di seguito, seguendo uno schema indicativo che ne declina
tutti gli aspetti. A queste vanno poi aggiunti i progetti specifici delle singole scuole per i
quali il Collegio Docenti demanda annualmente l’approvazione e l’organizzazione alle sue
varie articolazioni.
Vincolo alle progettualità sono:
- le risorse che vengono assegnate ogni anno all’Istituto Comprensivo, sia in termini di
personale in organico che in termini finanziari;
- il sostegno degli enti quali l’Azienda Sanitaria o la Provincia Autonoma di Trento che ne
garantiscono la sostenibilità.
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L’Istituto collabora inoltre con enti ed associazioni per offrire alla propria utenza, qualora
ve ne sia necessità, servizi di anticipo e posticipo scolastico, sostegno ai compiti, sostegno
al metodo di studio per studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, occasioni di
integrazione di adulti stranieri.
UNA SCUOLA PER TUTTI E PER CIASCUNO
Una scuola dell’inclusione e dell’accoglienza: bisogni educativi speciali
Una scuola che integra i singoli alunni, valorizzando ciascuno, è una scuola che funziona perché la qualità dei processi messi in atto per migliorare l’integrazione di qualche alunno in difficoltà, migliora la qualità di tutta la scuola.
“La sola soluzione integratrice è lo sviluppo di una solidarietà effettiva, non imposta, ma interiormente sentita e vissuta come fraternità”
(Morin 1993)Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
È cura del nostro Istituto impostare percorsi formativi che rispondano il più possibile a
quanto i propri alunni necessitano, anche personalizzando fortemente alcuni di questi
percorsi. Parliamo, in questi casi, di risposte a bisogni ‘speciali’, che si staccano
dall’esigenza di formazione ordinaria cui la scuola per mandato provvede.
Si intende rendere significativo l’aspetto dell’integrazione e dell’inclusione rivolto, oltre che
ai ragazzi con disabilità certificata, a quelli che si trovano in condizioni di disagio,
svantaggio o disadattamento. In particolare, la scuola riconosce e valorizza le differenze
rivolgendo particolare attenzione al superamento degli ostacoli all'apprendimento e alla
partecipazione.
La normativa di riferimento, che sistematizza l'inserimento di alunni in condizioni di
disabilità nella scuola dell'obbligo, in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3, 34 e
38 della Costituzione, fa riferimento principalmente all’articolo 74 della legge provinciale 7
agosto 2006, n. 5; all’articolo 60, comma 1, della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5, al
D.P.P. 27 marzo 2008, n. 8-115/Leg., al D.P.P. 8 maggio 2008, n. 17-124/Leg - art. 3
comma 1, lettera a, b e c; alla L. 104/1992.
Destinatari
Studenti con disabilità certificata, con disturbi specifici di apprendimento, con situazioni di
disagio sociale.
Competenze disciplinari e trasversali promosse
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Il progetto dell’area BES (Bisogni Educativi Speciali) consiste nel trovare la strada che
porta al successo formativo degli studenti con una particolare attenzione al sostegno delle
varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio per evitare che la differenza si
trasformi in disuguaglianza.
Sintesi delle attività previste
La scuola realizza la propria funzione, in collaborazione con la famiglia e gli specialisti,
cercando modalità e strumenti tecnici, pedagogici, didattici e psicologici che sappiano
valorizzare le potenzialità di ognuno. Attraverso un insegnamento sensibile alle differenze,
si programmano percorsi educativo-didattici efficaci ed individualizzati, così da
promuovere una crescita armonica e integrata della persona.
Le forme di individualizzazione vanno da semplici interventi di recupero, di sostegno e
d’integrazione degli apprendimenti fino alla costruzione di un piano educativo
personalizzato che trovi momenti comuni di condivisione tra le abilità possedute dallo
studente in difficoltà e gli obiettivi propri del programma di classe.
Azioni previste
La scuola propone:
Organizzazione flessibile dell’attività educativa e didattica,
potenziamento didattico individuale o in piccoli gruppi;
laboratori del fare, attività in piccoli gruppi che sviluppano nell'alunno sia la parte
progettuale-teorica che quella pratica;
attività opzionali facoltative che valorizzano le potenzialità e gli interessi dei singoli
alunni;
sportelli di consulenza psicologica su appuntamento;
attenzione al progetto di vita della persona fin dall’inizio del percorso formativo e
attivazione di forme sistematiche di orientamento, in una concezione educativa che miri
alla conoscenza di sé, degli altri, alla capacità di operare scelte, di adeguarsi al
cambiamento, di lavorare in gruppo. Per questo motivo vengono inseriti dei percorsi di
orientamento con personale esperto nel settore e vengono attivati “Progetti Ponte” con le
Scuole Secondarie di secondo grado per gli studenti delle terze classi (anche non
necessariamente appartenenti in senso stretto all’area BES).
Documenti e valutazione
Il referente dell'alunno certificato ai sensi della legge 104 (insegnante di classe o di
sostegno), in collaborazione con il Consiglio di Classe, l'assistente educatore e/o il
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facilitatore, progetta e redige un Piano Educativo Individualizzato (PEI) che viene poi
condiviso con la famiglia.
Il referente dell’alunno con DSA o disagio socio - culturale redige in collaborazione con il
Consiglio di classe un Piano Educativi Personalizzato (PEP) che viene condiviso con la
famiglia.
Sono previste la verifica in itinere e la verifica finale dei PEI e dei PEP.
Le valutazioni devono essere coerenti con i criteri stabiliti all’interno dei Piani.
Struttura organizzativa
La complessità dell'area dei bisogni educativi speciali in seguito all'accorpamento dei due
Istituti è aumentata evidenziando la necessità di un coordinamento organizzativo e
gestionale e un accompagnamento ai consigli di classe/team coinvolti. Si sono pertanto
individuate delle figure interne (funzioni strumentali) ed esterne (referente BES con
competenza specifica - psicologa) per il coordinamento e presidio dell’area, per
l’accompagnamento ai Consigli di Classe coinvolti per l’individuazione di strategie
didattico-educative, la consulenza alle famiglie e la cura del rapporto con gli specialisti, il
continuo raccordo e confronto con la Dirigenza.
In sintesi l’organizzazione dell’area:
Gruppo di lavoro (responsabili area BES): → Dirigente Scolastico
→ funzione strumentale
→ referente esterno
Dipartimento BES: ne fanno parte: insegnanti sostegno, educatori, facilitatori;
lavora su temi specifici, approfondimenti, si confronta sugli interventi
educativi e sulle metodologie didattiche, propone tematiche per
l’aggiornamento/ formazione
Commissione BES: è formata dal Gruppo di lavoro/ responsabili area BES e dai
referenti
BES dei vari plessi per il coordinamento organizzativo (raccolta
documenti, organizzazione oraria ecc.)
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Si è istituita all’interno dell’IC anche una figura di “Coordinamento pedagogico”, figura che
cura l’aspetto pedagogico all’interno della Scuola Primaria per i Consigli di Classe che lo
richiedano al fine di individuare metodologie inclusive.
Progetto Comunicazione Aumentativa Alternativa
Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è l'insieme di modalità, tecniche,
strategie, tecnologie e partner comunicativi che favoriscono la comunicazione in soggetti
che non utilizzano il linguaggio orale o che lo utilizzano in maniera non funzionale.
Destinatari
Studenti con Complessi Bisogni Comunicativi (CBC).
Competenze disciplinari e trasversali promosse
Competenze comunicative, sociali e civiche.
Sintesi delle attività previste
A. Formazione/Consulenza: corso base sulla CAA rivolta a tutte le persone interessate
che lavorano a scuola e, in particolar modo, ai Consigli di Classe che accolgono alunni
con CBC. Gli stessi Consigli, nel corso dell'anno scolastico, possono avvalersi qualora ne
ravvisassero l’utilità di una consulenza per avviare o proseguire progetti di CAA da
effettuare in stretta collaborazione con la famiglia e i servizi sanitari.
B. Territorio: iniziative quali spettacoli, serate informative, laboratori, spesa, da svolgere
all'esterno della scuola in collaborazione con le biblioteche, i teatri, gli esercizi commerciali
ed altri enti presenti sul territorio.
Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione
Effettiva partecipazione ai momenti di incontro e formazione del personale dell’Istituto.
Incremento della partecipazione degli alunni con CBC alla vita scolastica e sociale.
Struttura organizzativa
La creazione della figura del referente interno CAA ha l'obiettivo di favorire la diffusione e
l'uso adeguato della CAA nella scuola e nel territorio, attraverso azioni di formazione,
sostegno e collaborazione rivolte agli alunni, ai consigli di classe, alle famiglie, ai servizi
socio-sanitari e agli enti esterni quali biblioteche, teatri, negozi ecc.
Il referente è persona con formazione specifica e certificata e ha il compito di favorire
l'inclusione degli alunni con CBC, sensibilizzando l'ambiente alla CAA e attuando pratiche
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volte a migliorare la loro partecipazione nel contesto in cui vivono. Nello specifico il
referente:
promuove iniziative di formazione inerenti la CAA;
fornisce indicazioni di base su modalità, tecniche e tecnologie CAA appropriate alle
singole situazioni;
collabora all'elaborazione di interventi volti a favorire la partecipazione degli alunni
con CBC sia all'interno che all'esterno del contesto scolastico;
offre supporto ai colleghi in merito all'interpretazione dei dati clinici utili a stilare un
progetto CAA effettuando, ove opportuno, osservazioni dirette;
monitora e valuta i risultati ridefinendo, ove necessario, gli obiettivi e le strategie
insieme alla famiglia, al team scolastico e sanitario;
gestisce il deposito degli strumenti CAA a bassa, media ed alta tecnologia, ivi
compreso il materiale iconografico prodotto per i singoli studenti e non più utilizzato
dai medesimi;
cura la dotazione dei libri modificati prodotti all'interno dell'I.C., acquistati o ricevuti
in dono;
si aggiorna continuamente in merito alle tematiche relative alla CAA.
Rilevazione precoce di disturbi specifici dell’apprendimento
Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
Individuare e supportare precocemente i bambini con disturbi specifici di apprendimento
Destinatari
L’Istituto promuove in collaborazione con delle logopediste esterne attività di screening
della letto-scrittura nelle classi prime, seconde e terze della scuola primaria.
Sintesi delle attività previste
Nelle classi prime e seconde della Scuola Primaria prove di letto-scrittura basate su dettati
di parole, frasi, brani e prove di lettura in decifrazione e comprensione, che integrano e
ampliano quanto già predisposto a livello provinciale tramite i test della Piattaforma Giada.
Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione
La consulenza logopedica si pone i seguenti obiettivi:
fornire agli insegnanti competenze e spazi di riflessione per individuare strategie
utili al recupero delle funzioni necessarie alla letto-scrittura;
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favorire il processo di apprendimento della letto-scrittura e prevenire eventuali
difficoltà;
individuare precocemente i bambini con disturbi specifici di apprendimento;
programmare e attivare in classe laboratori linguistici per favorire l’apprendimento
della letto-scrittura e prevenire eventuali difficoltà in ordine fonologico, ortografico-
grammaticale e semantico-lessicale.
Struttura organizzativa
Vi sono docenti di riferimento per le Scuole Primarie che coordinano gli screening e sono
di supporto ai docenti; si raccordano con le logopediste, anche ai fini di un continuo
aggiornamento professionale e si occupano della piattaforma Giada.
Una scuola dell’inclusione e dell’accoglienza: studenti stranieri
L'educazione interculturale riguarda tutti e significa la capacità di guardare agli altri come
ad una ricchezza desiderando conoscere storie, culture, lingue e imparando a valorizzare
l'identità di ciascuno.
Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
Favorire l’inserimento e l’adattamento degli alunni di madrelingua non italiana nel percorso
scolastico, riconoscendo la valenza dell’approccio interculturale nell’attuazione dei
percorsi anche come strumento per favorire la conoscenza, l’integrazione e lo scambio tra
culture diverse. Il Progetto di Accoglienza e Integrazione degli alunni di madrelingua
non italiana e delle loro famiglie finalizzato allo sviluppo dell’Educazione Interculturale
attraverso azioni formative volte a favorire la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione,
valorizzare le differenze, sviluppare le competenze interculturali, interpersonali, sociali e
civiche come previsto dal Quadro di Riferimento Europeo per le competenze-chiave per
l’apprendimento permanente, di tutti gli alunni indipendentemente dalla loro provenienza
geografica.
Destinatari
Studenti recentemente immigrati in territorio italiano.
Studenti stranieri nati in Italia.
Studenti italiani con genitori stranieri.
Competenze disciplinari e trasversali promosse
Comunicazione nella lingua italiana.
Sintesi delle attività previste
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Il Protocollo di accoglienza è lo strumento principale che definisce prassi e interventi,
soprattutto nel caso di alunni neo arrivati in Italia. Nel caso di nuovi arrivi si organizzano
dei laboratori linguistici per l’apprendimento dell’italiano come L2 avvalendosi sia di
insegnanti dell’istituto, sia di mediatori e facilitatori linguistici esterni.
Altra azione è il monitoraggio dei bisogni degli alunni stranieri e quelli di seconda
generazione o con genitori nati all’estero attraverso questionari, per raccogliere
informazioni sempre aggiornate e gestire in modo sistematico le risorse e le compresenze
di docenti ed attivare dei percorsi e degli interventi validi per favorire l’inclusione e
l’integrazione.
Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione
Successo scolastico degli studenti di madrelingua non italiana.
Collaborazione continua ed efficace tra scuole, agenzie educative, enti territoriali.
Progressiva integrazione delle famiglie non italiane nel tessuto territoriale e sociale.
Raccolta dati in merito al successo in uscita primo ciclo e al termine del primo anno nel
secondo ciclo.
Struttura organizzativa
Un docente referente sull’Istituto con l’incarico di:
- supportare i consigli di classe nella stesura dei PDP, mettendo anche a disposizione
materiali utili;
- somministrare il protocollo di accoglienza;
- richiedere, organizzare, supportare e verificare gli interventi dei facilitatori linguistici e dei
mediatori culturali;
- coordinare la commissione.
Una commissione composta da docenti rappresentanti di alcuni tra i plessi in cui la
presenza di alunni stranieri è più significativa diventa il riferimento rispetto ai bisogni delle
scuole, si occupa dello sviluppo delle varie proposte, dei progetti, delle sperimentazioni,
della valutazione del raggiungimento degli obiettivi.
La scuola partecipa come capo-fila della Rete Alto Garda-Ledro al progetto "L'inclusione
nel tempo della pluralità"- Fondo Asilo,migrazione e integrazione (FAMI) 2014-2020.
Il progetto intende promuovere l'inclusione sociale di minori stranieri e la valorizzazione
delle loro identità culturali, attraverso il coinvolgimento di alunni, insegnanti, educatori
delle scuole primarie e secondarie di primo grado che frequentano. A tal fine si
costruiscono laboratori inclusivi tematici, attivati in base ai bisogni emersi nei vari plessi
frequentati, e laboratori di "Lingua e cultura italiana".Oltre a promuovere le identità
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culturali di ciascuno e la valorizzazione del capitale umano presente sul territorio, si
intende anche contrastare una possibile dispersione scolastica futura. Il Progetto prevede
inoltre momenti di integrazione e scambio, anche informali, con le famiglie dei minori
stranieri nell'ottica di creare una rete di adulti (famiglie, educatori, insegnanti) che si ponga
come punto di riferimento sul territorio. Per i docenti è previsto un Corso di Aggiornamento
sulla comunicazione nel rapporto docente-famiglia.
Una scuola che valorizza le eccellenze
"Non lasciate mai che i bambini falliscano; fateli riuscire rendendoli fieri delle loro opere. Li condurrete in capo al mondo."
(Cèlèstin Freinet, da “L'educazione del lavoro” pag. 207)
La scuola, nel proporre percorsi didattici rispettosi dei diversi stili di apprendimento, vuole
essere attenta ai bisogni di tutti, valorizzando attitudini, capacità ed eccellenze. A tal fine si
promuove la partecipazione a concorsi e gare come il Rally Matematico, in cui gli alunni
si devono mettere in gioco per individuare, insieme, strategie risolutive, avvalendosi,
all’interno del gruppo, delle potenzialità di ciascuno. Si incentiva inoltre la partecipazione
alle Certificazioni linguistiche.
Educazione alla musica: percorsi a misura di studente
Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta.
I progetti che rientrano nell’ambito delle iniziative “Educazione alla musica: percorsi a
misura di studente” vogliono essere una risposta ai bisogni comunicativi degli alunni, in
particolare verso quelle espressioni del sé che per manifestarsi prediligono i linguaggi non
verbali come quelli sonori e corporei. L’alunno avrà la possibilità di vivere ed esprimere
emozioni attraverso il linguaggio della musica, comprendere i codici artistici e apprezzare il
patrimonio culturale del territorio e dalle identità locali.
I progetti sono strutturati in modo tale da individuare obiettivi specifici all’interno del variegato
mondo musicale. Si avvalgono della collaborazione di docenti interni e di esperti presenti sul
territorio (bande, SMAG, cori, filodrammatiche…) con lo scopo di consolidare la collaborazione
con enti e associazioni locali.Le iniziative sono strutturate in modo tale da prevedere anche
momenti significativi quali l’esecuzione in pubblico o la partecipazione ad eventi artistico-musicali.
Destinatari: alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado.
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Competenze disciplinari e trasversali promosse: apprendere in modo sistematico e
con piacere a suonare uno strumento e/o a cantare crescendo nello sviluppo delle
competenze musicali individuali e di gruppo; accrescere l’autonomia e il senso di efficacia,
sviluppando confidenza in se stessi e nelle proprie capacità di fare, nel rispetto dell’altro;
sviluppare l’espressività valorizzando il contributo personale e creativo di ognuno;
sviluppare abilità e competenze in merito alla pratica della musica d’insieme e all’ascolto
musicale.
Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione: completare il percorso di crescita
umana e culturale dello studente con un'esperienza che per la sua peculiarità e specificità,
agisce su aspetti della personalità e della affettività con profondità e spesso unicità.
Sintesi delle attività previste: partecipazione a eventi musicali, adesione a progetti
proposti da enti e associazioni, spettacoli e rappresentazioni in attività corali e strumentali.
COSTRUIAMO UN PONTE
Orientamento scolastico e didattica orientativa
“Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,siate un cespuglio di eriche nella valle – ma siateil migliore cespuglio sulla sponda del ruscello..Siate un cespuglio se non potete essere un albero.Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.Se non potete essere il sole , siate una stella:Non con la mole vincete o fallite -Siate il meglio di qualunque cosa siate.” (Mallock)
Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
Investire nell’orientamento al fine di coltivare i talenti di ognuno e di ridurre la dispersione e
l’insuccesso scolastico.
Destinatari
Tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo grado.Competenze disciplinari e
trasversali promosse
Acquisire consapevolezza del proprio valore come persona
Favorire una più chiara conoscenza di sé e della propria identità
Stimolare la scoperta delle proprie attitudini
Offrire occasioni che rendano l’allievo parte attiva del suo processo di crescita
Aprire alla consapevolezza del mondo “altro da sé”
Guidare nello sviluppo della capacità di riflettere su di sé e autovalutarsi
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Favorire l'acquisizione di un metodo di studio e di lavoro
Fornire informazioni e strumenti per operare scelte scolastiche consapevoli e adeguate
Preparare all’apprendimento permanente ( Long life learning)
Sintesi delle attività previste
Nella prima classe si mettono in campo iniziative volte a:
- favorire la conoscenza della scuola, di sé e dei compagni, degli insegnanti e del
personale Ata
- imparare ad esprimere i propri bisogni e i propri pensieri in modo adeguato e
comunicativo
- favorire la crescita dell’autostima
- imparare ad organizzare il proprio lavoro sia a scuola che a casa
- imparare a contribuire con le proprie capacità alla crescita del gruppo classe
Nella classe seconda si lavora per:
approfondire la conoscenza di sé e del proprio cambiamento
identificare progressivamente i propri interessi e le proprie attitudini
aumentare l’auto-efficacia delle proprie azioni
migliorare il proprio metodo di studio in base al proprio personale stile
d’apprendimento
cominciare a pensare al proprio futuro
Nella classe terza si offrono tutti gli strumenti per elaborare insieme un profilo individuale
che tenga conto :
dell’autovalutazione delle proprie capacità, attitudini, interessi
delle strategie d’apprendimento utilizzate
della conoscenza dell’offerta formativa sul territorio
della riflessione sui criteri di scelta adottati, rispetto allo studio e alla motivazione
alla riuscita
dell’analisi dei bisogni e delle richieste della società in cui si vive
Vengono proposti:
incontri, laboratori e visite guidate in alcune scuole del secondo ciclo di istruzione;
informazioni agli studenti sull’offerta formativa presente nella Provincia di Trento;
riflessione sul significato e valore dell'acquisizione di competenze;
in alcune classi vengono proposti i laboratori di futuro: attraverso metodi ed esercizi pratici
si cerca di sviluppare negli alunni la capacità di capire e usare il futuro, guardandolo
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criticamente. Le continue e importanti trasformazioni del mercato del lavoro, la frequenza
dei cambiamenti sociali, tecnologici e culturali contemporanei stanno trasformando in
modo determinante sia i lavori disponibili che i lavori di domani. E' necessario perciò
preparare i giovani a prevedere gli sviluppi possibili nei vari settori lavorativi.
Viene data un’ informativa sulle scuole aperte e sui laboratori offerti dalle scuole
secondarie di secondo grado.
Vengono organizzate serate a tema per genitori e studenti con esperti per leggere e
comprendere ciò che sta accadendo e ciò che si prospetta per costruire un progetto di
studio, di vita e di lavoro e per riflettere sulle migliori strategie per una scelta responsabile
ed efficace.
Si offre una serata di presentazione delle scuole superiori all’interno della quale è possibile
accedere agli sportelli informativi e confrontarsi con i referenti di ogni istituto.
Documenti della scuola:
Il Consiglio orientativo, la certificazione delle Competenze, la scheda di valutazione.
Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione
Il processo di orientamento prefigura obiettivi condivisi e al cui raggiungimento concorrono
tutte le discipline con le proprie proposte di metodo e contenuto.
Dal punto di vista delle verifiche e della valutazione, non è prevista la misurazione di alcun
aspetto cognitivo. L’atteggiamento dell’alunno è valutato in relazione ad alcuni elementi
quali:
grado di interesse;
disponibilità alla partecipazione;
cura nello svolgimento del lavoro;
capacità di riutilizzare le abilità conosciute/acquisite;
grado di maturazione (in ordine alla capacità di riflettere).
Tali elementi vengono rilevati attraverso l’osservazione sistematica.
La valutazione dei percorsi di orientamento viene effettuata monitorando la relazione tra il
consiglio orientativo, le effettive scelte degli studenti nelle scuole del secondo ciclo e il
successo scolastico nel breve e lungo termine.
Struttura organizzativa
All’interno dell’Istituto sono previste funzioni strumentali sull’orientamento che coordinano
le attività nelle tre scuole secondarie e si raccordano con le iniziative della Rete Alto Garda
e Ledro.
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Progetto continuità
L’umanità si mostra in tutto il suo splendore durante l’età infantile come il sole si mostra
all’alba ed il fiore nel momento in cui dispiega i suoi petali: e noi dobbiamo rispettare
religiosamente, con riverenza, queste prime indicazioni di personalità.
[Da Il metodo Montessori - 1912]
Scuola dell’infanzia – Scuola Primaria
Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
Garantire agli alunni delle future classi prime un approccio sereno alla Scuola Primaria.
Promuovere un passaggio di informazioni fra i due gradi di istruzione che permetta di
conoscere le modalità di lavoro attivate nella Scuola dell’infanzia e la risposta che i
bambini hanno saputo dare alle richieste dei docenti.
Garantire continuità didattica per gli alunni con bisogni educativi speciali
Destinatari
Bambini iscritti alla futura classe prima della Scuola Primaria e alunni che già la
frequentano.
Sintesi delle attività previste
I docenti delle future classi prime, nei mesi da febbraio a maggio, si attivano per
promuovere un incontro di programmazione con gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e
una attività didattica da svolgere con gli alunni dei due ordini. A settembre è organizzato
poi un momento di accoglienza per gli alunni delle nuove classi prime.
Scuola Primaria – Scuola Secondaria di primo grado
Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
Garantire un passaggio di grado scolastico sereno permettendo al tempo stesso un primo
passaggio di informazione agli studenti delle classi quinte primarie che l’anno successivo
frequenteranno la scuola secondaria di primo grado.
Destinatari
Studenti delle classi quinte delle scuole primarie.
Sintesi delle attività previste
Ogni scuola media organizza dei momenti di incontro, permettendo agli studenti di classe
quinta delle scuole primarie di sperimentare delle attività nella loro futura scuola. Una
seconda fase viene realizzata nei primi giorni di settembre quando gli studenti delle classi
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prime delle scuole secondarie di primo grado partecipano a un’uscita sul territorio con lo
specifico scopo di socializzare nel nuovo gruppo classe.
Risultati ottenuti e modalità di verifica e valutazione
Una volta effettuata la giornata della continuità, nelle rispettive scuole i ragazzi rispondono
a un questionario di gradimento e di percezione della scuola secondaria di primo grado. I
questionari vengono poi restituiti al gruppo di lavoro per avere una verifica dell’attività
svolta e per poterla riprogrammare l’anno successivo.
Struttura organizzativa
In ogni scuola secondaria di primo grado è costituto un gruppo di lavoro di docenti di
scuola primaria e secondaria di primo grado che organizza e coordina le attività dei
momenti di continuità.
UNA SCUOLA ATTENTA ALLO STAR BENE
Punto di ascolto – sportello di consulenza psicologica
Scelte educative/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
La scuola è un ambiente dove si intrecciano relazioni tra il mondo adulto e quello
dell’infanzia, della preadolescenza e dell’adolescenza. Il successo formativo e l’efficacia di
un sano percorso di crescita possono trarre giovamento quando, di fronte a situazioni di
difficoltà una voce esterna alle dinamiche ma competente sul piano psicologico si
confronta con i protagonisti della vita scolastica.
Lo sportello di consulenza psicologica è un luogo dove i dubbi, le domande, anche quelle
silenziose e non espresse possono trovare una forma, una strada per esprimersi. Per i
ragazzi che si affacciano alla preadolescenza e alle sue inquietudini è importante sapere
che qualcuno può ascoltare, dare tempo ed argini al fluire delle emozioni.
Per i genitori che accompagnano i loro figli nel percorso di crescita è il luogo del confronto
e del cercare assieme la strada.
Per gli insegnanti impegnati nel difficile compito educativo è un'opportunità di riflessione e
di crescita professionale.
Destinatari
Tutti gli utenti del servizio scolastico (insegnanti e personale della scuola, studenti e
genitori).
Finalità e metodologia
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Lo spazio è un luogo, un tempo, dove è possibile essere ascoltati e accompagnati a
trovare le risorse per affrontare in modo più efficace le proprie difficoltà, le fatiche, i
momenti di disagio, le scelte difficili da fare.
E’ uno spazio condiviso e informale gestito dalla psicologa scolastica (legata al segreto
professionale) nel quale immaginare ed attuare nuove soluzioni al fine di aumentare il
proprio benessere.
Il servizio si pone, nello specifico le seguenti finalità:
per gli studenti:
migliorare la propria competenza relazionale (con i compagni e/o con
i docenti, con i coetanei, con i genitori,…);
riflettere in modo condiviso sulle proprie emozioni, cercare di comprenderle
ed elaborarle per riuscire a modularle in modo funzionale al contesto in cui
sono sperimentate (ansia scolastica, ansia sociale, paura del giudizio
altrui, apatia, tristezza, sentimenti di inadeguatezza, rabbia,...);
aumentare la propria motivazione verso lo studio e trovare
metodi funzionali all’apprendimento;
affrontare momenti di difficoltà a scuola;
per i genitori avere la possibilità di condividere incertezze legate al rapporto
con i propri figli, attivando risorse e modalità alternative per affiancarli e
supportarli durante il loro percorso scolastico e di crescita;
per i docenti /personale avere un supporto nella gestione delle dinamiche di
classe, nel rapporto con gli studenti, le loro famiglie e i colleghi, migliorando le
proprie competenze comunicative e di gestione dello stress lavoro – correlato.
Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione
Viene somministrato un questionario di gradimento somministrato agli utenti dello
sportello.
Struttura organizzativa
La collaborazione con la psicologa prevede la sua presenza nelle tre scuole secondarie,
quindi nelle diverse aree territoriali secondo un calendario stabilito e in base alle
necessità, previo appuntamento.
Educazione alla salute
Educazione all’affettività nelle classi quinte delle scuole primarie
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Scelte educative prioritarie a cui il progetto vuole fornire risposta
Promuovere lo sviluppo armonico della persona affrontando i temi del cambiamento di sé,
delle emozioni e della sfera affettiva, delle relazioni, dentro il processo di costruzione della
propria identità e del sé.
Destinatari
Alunni e genitori di tutte le classi quinte delle scuole primarie dell’istituto.
Competenze disciplinari e trasversali promosse
Consapevolezza di sé; rispetto dei valori, delle esperienze ed emozioni, della riservatezza
propria ed altrui; collaborazione nel lavoro di gruppo; partecipazione attiva alle discussioni
argomentando le proprie osservazioni, chiedendo per capire meglio, ascoltando con
empatia le osservazionie e le motivazioni altrui, tenendone conto.
Competenze di italiano: nella comunicazione scritta utilizzo della lettera e del testo
argomentativo.
Competenze di scienze: conoscenza degli apparati genitali e del loro funzionamento.
Sintesi delle attività previste
Un incontro di programmazione tra insegnanti e psicologo/a/i.
Due incontri di presentazione alle famiglie, distribuiti sul territorio, condotti dagli psicologi
in presenza degli insegnanti coinvolti.
Tre interventi in classe di due ore degli psicologi con la contemporaneità di uno o più
insegnanti di classe.
Attività preparatorie e di approfondimento da parte degli insegnanti di classe.
Un incontro di restituzione alle famiglie per classi vicine condotto dagli psicologi in
collaborazione con gli insegnanti.
Risultati attesi
Atteggiamento positivo verso la sessualità e il proprio corpo, maggiore consapevolezza del
proprio sviluppo psico-fisico e della propria identità di genere, rispetto verso le differenze,
superamento degli stereotipi sessuali, integrazione maschi-femmine, apertura al confronto
genitori-figli su queste tematiche.
Modalità di verifica e valutazione
Ai bambini, ai genitori e agli insegnanti viene proposto un questionario finale on-line; gli
insegnanti si confrontano con la coordinatrice del progetto che redigerà una relazione di
verifica finale a fine attività.
Struttura organizzativa
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Una commissione composta dagli insegnanti di italiano e scienze di tutte le classi quinte
della scuola primaria, da una figura di coordinamento e da uno o più psicologi.
Educazione alla sessualità e all’affettività nelle classi terze delle scuole
secondarie di primo grado
Scelte educative prioritarie a cui il progetto vuole fornire risposta
Promuovere lo sviluppo armonico della persona affrontando i temi del cambiamento di sé,
delle emozioni e della sfera affettiva, delle relazioni, dentro il processo di costruzione della
propria identità e del sé.
Favorire lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano e al benessere della
persona.
Destinatari
Alunni e genitori di tutte le classi terze delle SSPG dell’istituto
Competenze disciplinari e trasversali promosse
- Riflettere sulle esperienze di cambiamento del proprio corpo nella fase evolutiva che
ragazze e ragazzi stanno vivendo;
- offrire una visione della sessualità che si fondi sulla relazione, sulla comunicazione,
educando a significati di affetto e di amore nel rispetto reciproco e nella libertà;
- costruire una scala di valori e di significati per sviluppare una personalità equilibrata,
consapevole e responsabile;
- promuovere la progressiva maturazione dell’autonomia di giudizio e di scelta, andando al
di là delle apparenze e dell’esteriorità;
- promuovere l’acquisizione di consapevolezza e capacità di autoregolazione delle proprie
emozioni;
- ottenere una maggiore disponibilità al dialogo in fatto di sessualità;
- promuovere lo sviluppo della cultura del positivo verso la vita, se stessi e gli altri;
- porre i ragazzi in grado di rispondere adeguatamente alle richieste provenienti da se
stessi e dal contesto sociale a cui appartengono in modo da compiere scelte
consapevoli;
- promuovere nei giovani la capacità di chiedere aiuto e di valutare i vari strumenti che
l’organizzazione sociale in cui vivono offre loro (consultorio, contesti istituzionali di
aggregazione giovanile).
Sintesi delle attività previste
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Riunione di programmazione con i docenti e di restituzione alle famiglie in base alle
disponibilità fornite dall’azienda sanitaria.
Incontri in ogni classe con gli esperti di riferimento.
Attività preparatorie e di approfondimento da parte degli insegnanti di classe
Risultati attesi
Consapevolezza sullo sviluppo sessuale, conoscenza del corpo e delle sue funzioni,
riconoscere le proprie emozioni e i propri sentimenti e confrontarli con le reazioni degli
altri, riconoscere le emozioni e i sentimenti dell’altro, mettendosi in contatto con questi in
un clima di condivisione di pensieri, emozioni, esperienze (ascolto empatico).
Informazioni scientifiche sugli strumenti necessari per essere in grado di mettere in atto
comportamenti efficaci al fine di evitare i rischi connessi alla sessualità, conoscenza
dell'esistenza del consultorio.
Modalità di verifica e valutazione
Questionari di gradimento somministrati agli studenti.
Struttura organizzativa
Ogni scuola secondaria di primo grado ha un docente che coordina le attività.
Progetto sport
Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
Favorire lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano e al benessere della
persona, con riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, alla
conoscenza delle tecniche di primo soccorso.
Destinatari
Tutti gli alunni dell’istituto.
Competenze disciplinari e trasversali promosse
Competenze proprie dell’educazione motoria.
Aver cura della propria salute ed adottare comportamenti motori corretti.
Sintesi delle attività previste
Attività motoria e sportiva della Scuola Primaria
Ogni consiglio di classe si attiva per promuovere attività sportive sia nel percorso
curricolare che in quello opzionale facoltativo con la possibilità di aderire ai progetti CONI
o a corsi di pratica sportiva. Le attività possono avere anche costi a carico delle famiglie
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Attività motoria in convenzione con la Provincia e il CONI
- Per le classi prime, seconde, terze e quarte, valutando i bisogni specifici delle
classi, i docenti decidono di aderire alle iniziative che in varia forma possono
promuovere la pratica motoria nella scuola primaria.
- Le classi quinte, a rotazione tra i vari plessi, partecipano ai Giochi della Gioventù
organizzati dal CONI.
Attività motoria e sportiva della Scuola Secondaria di primo grado
Campionati Studenteschi – Trentino
L’Istituto partecipa ai giochi sportivi sia di squadra che individuali a seconda delle proposte
del Servizio infanzia e Istruzione del primo grado e del Coordinamento Attività Sportive.
Alcune attività potranno essere rivolte solo ad un plesso, altre sui tre plessi tramite
selezione per la rappresentativa d’Istituto.
E’ richiesta la collaborazione delle famiglie per il trasporto degli alunni e delle alunne, per
l’eventuale manifestazione d’Istituto e per gli allenamenti.
Attività opzionali
Per ampliare ulteriormente l’offerta di pratica motoria e sportiva, durante le attività
opzionali vengono proposti corsi in diverse discipline sportive da svolgersi in palestra o in
strutture sportive anche con la collaborazione di esperti esterni. Le attività possono avere
dei costi a carico delle famiglie.
Pausa in movimento (in forma sperimentale in alcune scuole)
Quando gli alunni sono costretti a stare fermi nei loro banchi per due-tre ore di seguito, si
interrompono le lezioni per fare alcuni minuti di esercizi di mobilità e stimolazione
articolare, equilibrio statico, rafforzamento del tronco e degli arti.
“Staccare la spina”, svolgendo dei semplici compiti motori, può contribuire a migliorare la
concentrazione sia durante che dopo l’esecuzione degli esercizi stessi.
Un regolare esercizio porta ad una maggiore consapevolezza delle tensioni muscolari che
si creano in situazioni di sedentarietà e di stress emotivo fornendo agli alunni competenze
applicabili anche a casa.
L’insegnante della seconda o terza ora si impegna a svolgere l’esercizio qualora non ci sia
stata precedente possibilità di movimento, indipendentemente dalla disciplina presentata.
Struttura organizzativa
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Un docente coordinatore per le scuole primarie e un docente coordinatore per le scuole
secondarie di primo grado.
CITTADINI CONSAPEVOLI
Progetti per la cittadinanza consapevole
Scelte educative prioritarie a cui il progetto vuole fornire risposta
Promuovere lo sviluppo armonico delle competenze chiave di cittadinanza degli studenti,
valorizzando sia gli aspetti cognitivi che quelli relazionali, focalizzando le potenzialità
individuali e l’autostima.
Educare ai principi della cittadinanza responsabile e della legalità, della solidarietà e della
cooperazione, dello sviluppo sociale ed economico del territorio rispettoso delle esigenze
di uno sviluppo sostenibile.
A tal fine si promuove un processo educativo che abbia al centro gli aspetti fondamentali
della libertà e della responsabilità, dell’individualità e della socialità, realizzato il più
possibile in contesti autentici di cooperazione in classe e sul territorio e finalizzato a
compiti di realtà.
Il senso della responsabilità, del lavoro fatto bene e dell’orgoglio del lavoro svolto, della
solidarietà tra compagni e anche il sentimento dell’uguaglianza nel rispetto delle
differenze, passano dall’esperienza dei legami che si vengono a creare nel lavoro
collettivo.
Destinatari
Tutti gli alunni dell’istituto comprensivo.
Competenze disciplinari e trasversali promosse
Capacità di relazionarsi in maniera positiva con se stessi e con gli altri nel rispetto delle
diversità.
Capacità di trovare soluzioni ai problemi anche in modo creativo
Capacità di lavorare in gruppo, di ascoltare e condividere
Curiosità nei confronti della realtà circostante, vicina e sempre più lontana
Capacità di esporre opinioni e conoscenze, anche di fronte ad un pubblico
Senso di appartenenza alla comunità scolastica e territoriale e sviluppo graduale del
senso di responsabilità personale e collettiva
Sintesi delle attività previste
Tutte le discipline debbono contribuire a dare a ciascuno la formazione culturale e gli
strumenti per esercitare con consapevolezza e capacità critica il proprio ruolo di cittadino
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attivo: un cittadino curioso che si pone domande sul mondo che lo circonda, critico rispetto
a informazioni e affermazioni che prova ad interpretare formulando ipotesi e sviluppando
ragionamenti, pronto a mettersi in gioco in prima persona proponendo le proprie strategie
risolutive e capace di cooperare con gli altri. Per questo si utilizzano diverse metodologie
che vanno dalle lezioni dialogate, al lavoro cooperativo e di gruppo, agli incontri con
esperti, ai giochi di ruolo, agli eventi pubblici e altro.
Nello specifico vengono vengono realizzati progetti quali:
Progetti e incontri legati ai temi della legalità e della conoscenza delle istituzioni
Progetti legati alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente e ai temi dell’ecologia
Progetti legati al tema del benessere personale ed in particolare alle soft skills
(gestione delle emozioni, gestione dei conflitti, prevenzione del bullismo,
accettazione e rispetto diversità)
Progetti di cooperazione scolastica: la cooperazione e le cooperative rappresentano
un luogo ideale e una palestra concreta per esercitare i valori della responsabilità e
della mutualità, della partecipazione democratica e della solidarietà,
dell'eguaglianza, della trasparenza, dell'attenzione verso gli altri, dell'onestà
Progetti di solidarietà attraverso i quali conoscere anche in modo approfondito
realtà diverse dalle nostre e bisogni emergenti, realizzare scambi di
corrispondenza, sviluppare azioni concrete di aiuto e sostegno, riflettere su temi
sempre più ampi legati ai processi di globalizzazione e di sviluppo.
Festa della pace: Vuole essere un momento sempre più condiviso all’interno
dell’Istituto in cui lavorare insieme riflettendo sul tema della pace attraverso la
realizzazione di un evento aperto al territorio in cui bambini e ragazzi si esibiscono
e propongono letture, riflessioni, coreografie e canti. Tra gli obiettivi anche quello di
accrescere il senso di apartenenza alla comunità scolastica e territoriale.
Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione
Crescita della consapevolezza del proprio essere ed agire, della capacità di stare insieme
a compagni e adulti; crescita di comportamenti responsabili nelle diverse situazioni.
Struttura organizzativa
Ciascun insegnante e team/consiglio di classe lavora per la realizzazione di attività legate
al tema della cittadinanza attiva o per stimolare, attraverso le azioni didattiche quotidiane,
lo sviluppo delle competenze di cittadinanza.
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La funzione strumentale, supportata da una commissione, coordina i progetti comuni e dei
singoli plessi.
Attiva... mente
Scelte educative/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
Promuovere lo sviluppo armonico delle competenze chiave di cittadinanza degli studenti,
valorizzando sia gli aspetti cognitivi che quelli relazionali, focalizzando le potenzialità
individuali e l’autostima.
Destinatari
Tutte le classi dell’istituto interessate ad aderirvi.
Competenze disciplinari e trasversali promosse
Sviluppare le competenze raccomandate dal parlamento europeo e in particolare:
n. 1 - Comunicazione nella lingua italiana
n. 3 - Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.
n. 5 - Imparare a imparare
n. 6 - Competenze sociali e civiche
n. 7 - Spirito di iniziativa e imprenditorialità
n. 8 - Consapevolezza ed espressione culturale
Sintesi delle attività previste
L'attività è basata principalmente su giochi da tavolo giocati in coppia, dalla elaborazione e
condivisione di strategie e modelli di pensiero utili nel gioco e nella vita. Strategie e modelli
di pensiero vengono ripresi con più giochi e nei diversi anni in modo che entrino a far parte
del bagaglio di ciascuno. Vengono ripresi anche nella normale attività didattica e nei
momenti ricreativi così da potenziarne i risvolti. In ogni anno si punterà in particolare su
una competenza: 1° osservare e riflettere prima di agire, 2° collaborare, 3° comunicare in
modo efficace, 4° riconoscere e risolvere problemi, 5° ottimizzare le risorse, 6° pianificare
il futuro. Diversi giochi contribuiscono anche a fornire conoscenze e abilità legate ai piani
di studio disciplinari. Un gioco da tavolo e uno di movimento per ogni classe sono stati
scelti fra quelli più amati da genitori e nonni per creare un’occasione di dialogo
intergenerazionale. Si progettano e costruiscono giochi sia per l'uso tradizionale sia in
formato gigante per l'uso collettivo, se possibile anche in spazi pubblici. Vengono
organizzati momenti di gioco e condivisione del progetto con le famiglie, il territorio e tra le
classi.
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Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione
Gli insegnanti osservano la capacità di giocare in modo onesto, di collaborare con i
compagni, di scoprire strategie e metodi di pensiero ed utilizzarli sia nei giochi sia in
contesti diversi, sia come classe che a livello individuale.
Struttura organizzativa
Ogni classe partecipante individua uno o due insegnanti referenti che svolgono l’attività
centrale attraverso il gioco.
Tutti gli insegnanti referenti si incontrano tra loro per programmare, confrontarsi ed auto-
aggiornarsi durante programmazioni di gruppo a cadenza circa mensili ed a fine anno per
un incontro di verifica e prima programmazione per l’anno successivo.
Educazione alle ITC
Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
Come indicato nel Piano Provinciale Scuola Digitale, il nostro Istituto Comprensivo ha tra
le proprie priorità lo sviluppo di competenze di alunni e insegnanti nell’utilizzo di tecnologie
informatiche e nell'uso consapevole dei media e di Internet.
Considerate l’importanza del tema e l’urgenza educativa da più parti sottolineata in questi
ultimi anni sono state programmate diverse iniziative, organizzate nelle diverse scuole sia
dagli insegnanti che coinvolgendo esperti del settore, per sostenere l'educazione all'uso
corretto delle nuove tecnologie. Gli interventi sono diretti prioritariamente agli studenti ma
prevedono anche incontri per i docenti e le famiglie.
Il primo fatto da evidenziare, e la base da cui bisogna partire per costruire un corretto
percorso formativo, è che i ragazzi a cui ci rivolgiamo, nel pieno dell’adolescenza e in una
fase evolutiva naturalmente prona all’esplorazione e al rischio, sono “nativi digitali”, con
una capacità di uso degli strumenti di cui si parla del tutto istintiva e normalmente più
avanzata di quelle della media degli adulti, anzi della maggior parte degli adulti.
Il focus formativo quindi non è, in questa età, sull’uso degli strumenti, quanto sul limite di
uso degli stessi e sul corretto uso degli stessi, passando attraverso una alfabetizzazione
tecnica che, meglio di ogni altro approccio, è in grado di chiarire come il controllo dei
sistemi e dell’informazione sia di fatto solamente una apparenza, mentre in realtà spesso
sono i sistemi che usiamo a controllarci e manipolarci. Semplici esempi di navigazione
anonima e privata, di gestione delle cerchie e delle amicizie nel social aiutano i ragazzi a
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comprendere meglio il funzionamento e quindi ad acquisire maggiore consapevolezza
nell’uso della rete e dei sistemi informatici.
Destinatari
Studenti, insegnanti, genitori.
Competenze disciplinari e trasversali promosse
Aumentare la consapevolezza delle regole di comportamento sul web e della necessità
che queste vengano conosciute e rispettate anche dai minori.
Utilizzare le TIC in modo consapevole per comunicare con altri e scambiare informazioni e
materiali, rispettando le regole della rete.
Utilizzare le TIC per ricercare informazioni a supporto dell’attività di studio, valutandone
pertinenza ed attendibilità.
Sviluppare competenze metodologiche, quali l’interrogarsi, formulare ipotesi e verificarle,
utilizzare strumenti, analizzare dati, pianificare progetti.
Sviluppare competenze cognitive che si esplicitano nell’uso del problem solving, nel
selezionare informazioni, nel costruire mappe concettuali, nell’esercizio del giudizio critico.
Produrre, tramite le TIC, relazioni e presentazioni relative ad argomenti di studio.
Sintesi delle attività previste
Le nuove tecnologie, impiegate nella didattica, sono intese come ulteriore strumento, a
disposizione di ogni docente, per l’acquisizione e il potenziamento dei contenuti delle
discipline e lo sviluppo del ragionamento logico necessario nella gestione delle
informazioni. Inoltre la strumentazione tecnologica e gli ambienti digitali consentono lo
sviluppo di competenze metodologiche partecipative e capacità di collaborazione attiva.
Attività specifiche per l’educazione all’utilizzo coretto della rete:
nella SSPG di Dro ogni anno viene proposto il progetto Sicuri in rete gestito dagli
esperti proposti da CasaMia, un'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona che
realizza interventi e servizi socio-educativi per i minori e per le famiglie;
nelle SSPG di Cavedine e Vezzano si attivano percorsi con esperti (tra cui
’Associazione Provinciale per le Dipendenze patologiche, il centro di aggregazione
giovanile l’Area, la Comunità Murialdo, Navigare a vista) per tutte le classi;
si prevedono anche incontri con l’agente della polizia postale Emanuela Faes e
Mauro Berti, Sovrintendente della Polizia Postale e responsabile del Dipartimento
indagini pedofilia. Tali incontri avevano l’obiettivo di stimolare una riflessione sulle
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norme di sicurezza in internet e di tutelare l’identità digitale e la sicurezza dei
ragazzi;
in collaborazione con Educhiamoci ad educare, un progetto nato per creare dei
momenti di riflessione per tutti gli educatori dei minori del nostro territorio, si
organizzano serate aperte ai genitori ed agli insegnanti per discutere potenzialità e
rischi nell'utilizzo delle nuove tecnologie in particolare la navigazione in rete, la
sicurezza durante la navigazione sia nei suoi aspetti tecnici che in termini di
prevenzione, le strategie di protezione e la necessità di promozione di
responsabilità nei ragazzi;
alcune classi della scuola hanno partecipato al progetto proposto dall'Ufficio delle
Politiche Giovanili della Provincia di Trento che prevedeva la formazione plenaria
per il Safer Internet Month con gli esperti di Navigare a vista per la cittadinanza
digitale e la prevenzione del rischio internet-correlato in età evolutiva, la lettura del
libro L'amico gentile, la partecipazione alla giornata conclusiva all'auditorium Santa
Chiara di Trento e una pubblicazione per la Casa Editrice “Il Faro”.
Il bando “E-ducare alla rete per la cittadinanza digitale e per contrastare il cyber bullismo”
offre quindi all’Istituto la possibilità di proseguire, migliorare ed arricchire il percorso già
iniziato, cercando di renderlo “strutturale” all’interno dell’offerta formativa integrativa
dell’Istituto stesso.
Struttura organizzativa
Le linee operative suggerite dal PPSD sono motivo di studio per la predisposizione di una
struttura organizzativa a supporto e sviluppo del progetto che si intende definire anche in
collaborazione con la Rete Alto Garda e Ledro. Il Piano verrà integrato al presente
documento.
Sito web
Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
Sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riferimento all’utilizzo
critico e consapevole dei servizi di rete sociale e dei mezzi di comunicazione e per rendere
la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale.
L’istituto promuove la documentazione delle attività didattiche attraverso la pubblicazione
di articoli sul sito web istituzionale per valorizzare i percorsi di crescita degli studenti e
creare attorno alle scuole un senso di comunità e di identità. Comunicare con un mezzo
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facilmente raggiungibile le attività e i progetti didattici permette di creare sinergie ottimali
tra il lavoro quotidiano dei docenti, il vissuto degli studenti e la percezione di “cosa accade
a scuola” da parte delle famiglie.
Destinatari
Tutti gli studenti.
Competenze disciplinari e trasversali promosse
Comunicare nella lingua italiana.
Competenze digitali.
Sintesi delle attività previste
Gli studenti creano articoli corredati da immagini e/ videoclip come report di attività
didattiche, viaggio d’istruzione, eventi particolari.
Risultati attesi e modalità di verifica e valutazione
Pubblicazione di articoli riguardanti attività di tutte le scuole dell’istituto.
Struttura organizzativa
In ogni scuola un docente raccoglie e pubblica il materiale.
Conoscenza della storia locale e avvicinamento alla montagna e al
territorio
Il Progetto “Scuola - Montagna” della Provincia Autonoma di Trento, previsto dalla delibera
di Giunta n.1510 20/07/2007, stabilisce che il curriculum scolastico, dalla scuola primaria
alle superiori, venga arricchito con l’inserimento di esperienze di avvicinamento concreto
alla montagna per legare maggiormente i ragazzi al proprio territorio.
L’ambiente trentino rappresenta una straordinaria risorsa a disposizione delle scuole per
proporre ai giovani un approccio stimolante ai temi della montagna e del territorio. Con la
sua ricchezza di paesaggi e la varietà di ambienti il Trentino si presenta come un
laboratorio naturale, fruibile in tutti i periodi dell’anno per finalità culturali, sportive, ludiche
La montagna e la sua cultura rappresentano un patrimonio unico per avvicinare i giovani
alla natura e per sensibilizzarli a valori quali l’impegno, la fatica, la solidarietà, lo spirito di
gruppo, la salubrità, la pratica dello sport a diretto contatto con la natura. (cit. tratte dalla
Fondazione Accademia della Montagna)
E' sempre più importante far entrare nella scuola il territorio e, viceversa, far uscire la
scuola sul territorio. Gli studenti saranno chiamati ad acquisire, in modo graduale e
continuativo, conoscenze e abilità specifiche nelle attività relative all’ambiente della
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montagna, alla cultura locale e all’ambiente antropico: usi e costumi, tradizioni, antichi
mestieri, alimentazione, sicurezza e prevenzione.
Tali attività nella scuola assumono necessariamente un carattere pluridisciplinare facendo
interagire le gli aspetti motori con gli aspetti culturali, educativi e relazionali.
Da un punto di vista operativo questo si attua attraverso uscite esplorative sul territorio,
visite a centri storici, musei, castelli, parchi naturali, raccolta di immagini, documentazioni,
viaggi d’istruzione, visite ad impianti di produzione, a cooperative, aziende agricole e
botteghe artigiane e interventi di esperti nelle classi.
Educazione alla sicurezza
Scelte educative/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
Sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riferimento all’utilizzo
critico e consapevole dei servizi di rete sociale e dei mezzi di comunicazione e per rendere
la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale.
Favorire lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano e al benessere della
persona, con riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, alla
conoscenza delle tecniche di primo soccorso.
Destinatari
Tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo.
Competenze disciplinari e trasversali promosse
Fronteggiare l’emergenza in ogni campo per ridurre al minimo la possibilità di incidenti.
Sintesi delle attività previste
Per tutte le classi
Esercitazioni di evacuazione in caso di incendio e terremoto, anche con l’intervento dei
Vigili del Fuoco, Croce Rossa, cani da soccorso.
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE
Sicurezza stradale nei percorsi casa-scuola. Gli alunni imparano a muoversi nel contesto
urbano conoscendo le principali norme che regolano la sicurezza del pedone. Le attività
potranno essere svolte in collaborazione con Polizia locale o agenzie preposte sul
territorio.
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In classe prima gli alunni imparano a compiere spostamenti in gruppo e con la guida del
docente lungo percorsi stabiliti. Al termine della classe seconda o nei primi mesi della
classe terza si affronta l’uscita in forma autonoma nel percorso casa-scuola. Nello terzo
anno è possibile aderire al corso “Sicurezza a casa e a scuola” promosso dal Dipartimento
della Conoscenza e dal Corpo permanente dei Vigili del Fuoco.
CLASSI QUARTE E QUINTE
Le scuole che hanno un numero considerevole di studenti che si recano a scuola in
bicicletta, hanno l’opportunità di strutturare percorsi di educazione alla mobilità sostenibile
nel percorso urbano con l’uso della bici.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Sicurezza informatica per conoscere le potenzialità espressive di internet ed evitare i rischi
collegati alla violazione della privacy, al caricamento/scaricamento di contenuti
inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti
pericolosi per sé e per gli altri. Con interventi della Polizia Postale.
Primo soccorso, coinvolgendo Medici e la Croce Rossa Italiana.
Sicurezza stradale: intervento delle forze dell’ordine.
Risultati attesi
Individuazione di situazioni di rischio per mettere in atto comportamenti preventivi;
conoscenza della segnaletica della sicurezza;
conoscenza degli elementi che possono provocare una combustione e le norme di
comportamento in caso di incendio;
conoscenza dell’elettricità e norme in presenza di elettricità;
comprensione dell’importanza del piano di evacuazione e il comportamento da attuare in
caso caso di emergenza;
conoscenza dei numeri telefonici utili in caso di pericolo.
Modalità di verifica e valutazione
Osservazione dei corretti comportamenti degli alunni durante le prove di evacuazione.
Test per gli insegnamenti teorici;
test pratico per le operazioni di primo soccorso.
Struttura organizzativa
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Coordina il progetto l’insegnante responsabile della sicurezza, vi partecipano tutti gli
insegnanti in quanto può essere svolto sia in momenti disciplinari, sia durante le attività
facoltative, sia nei momenti non strettamente didattici (mensa, interscuola).
Adesione al progetto: Educhiamoci ad educare
Scelte educative prioritarie a cui il progetto vuole fornire risposta
Promuovere lo sviluppo armonico delle competenze chiave di cittadinanza degli studenti,
valorizzando sia gli aspetti cognitivi che quelli relazionali, focalizzando le potenzialità
individuali e l’autostima.
Destinatari
Genitori ed insegnanti di tutta la valle.
Competenze disciplinari e trasversali promosse
Competenze educative e comunicative di genitori ed insegnanti; senso di sicurezza e
appartenenza ad una comunità coesa.
Sintesi delle attività previste
Corsi serali rivolti a genitori ed insegnanti per fascia di età e serate a tema per la
formazione continua in campo educativo dei genitori e degli insegnanti.
Risultati attesi
Creare una comunanza di intenti e prassi educative fra genitori ed insegnanti partecipanti,
creare momenti di confronto fra genitori ed insegnanti con la guida di esperti qualificati, far
sentire agli alunni che scuola e famiglia operano in sinergia per la loro crescita.
Modalità di verifica e valutazione
Alla fine di ogni corso i partecipanti compilano un questionario. I dati vengono estrapolati
dal coordinatore del corso e pubblicati sul sito dedicato a questo progetto.
A fine anno il gruppo di lavoro si trova per confrontare i risultati dei corsi e le osservazioni
emerse dalle serate ed organizzare di conseguenza l’attività dell’anno successivo.
Struttura organizzativa
Un gruppo di lavoro formato da rappresentanti della consulta dei genitori, delle
associazioni genitori, degli insegnanti della scuola primaria e della secondaria, dei
coordinatori delle scuole dell’infanzia, dei comuni e della comunità di valle, delle
biblioteche e del centro per le famiglie, dell’azienda sanitaria. Il progetto è attivo dal
1997/98.
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Un insegnante della scuola primaria e uno della scuola secondaria di primo grado
organizzano e coordinano i corsi rivolti alla loro fascia di età, sono previste generalmente 6
ore di corso.
I costi per l’organizzazione degli eventi non sono a carico dell’Istituto Comprensivo che è
partner progettuale e organizzativo dell’evento.
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CITTADINI EUROPEI
Progetti per l’apprendimento delle lingue straniere
Chi non conosce le lingue straniere non conosce nulla della propria.
Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833
Un’attenzione particolare è rivolta nel nostro Istituto ad un’educazione plurilingue ed
interculturale, mirata a favorire la formazione di futuri cittadini capaci di muoversi in modo
critico e costruttivo all'interno di una realtà sempre più multietnica e multiculturale.
In un contesto di rapidi mutamenti determinati dalla globalizzazione, la lingua straniera si
rivela un ponte imprescindibile per la relazione con l’altro, un fondamentale strumento di
apertura culturale che favorisce non solo la comprensione ed il rispetto per la diversità, ma
anche una più profonda conoscenza della propria identità culturale che si arricchisce
attraverso il confronto con l'altro.
Scelta educativa/priorità a cui il progetto vuole fornire risposta
Sviluppare negli studenti l’acquisizione di competenze comunicative in più lingue diverse
dalla lingua madre.
Promuovere l’apprendimento attivo delle lingue come strumento di conoscenza e dialogo
interculturale nel riconoscimento e nella valorizzazione delle diversità.
Promuovere occasioni di scambio linguistico, di sviluppo e accrescimento del livello delle
conoscenze e competenze linguistiche degli studenti.
Entrare in contatto con altre istituzioni scolastiche ed enti specifici a livello europeo per
favorire gemellaggi tra classi e settimane linguistiche all’estero e in loco.
Promuovere l’apprendimento cooperativo (cooperative learning) ed una didattica inclusiva,
basata su attività differenziate, rispettose degli stili cognitivi di ciascun alunno, e mirate a
consentire a ciascun allievo di lavorare al proprio livello linguistico e di migliorarlo.
Valorizzare le eccellenze coinvolgendo gli studenti in occasioni di studio di elevata qualità
e offrendo opportunità di approfondire la preparazione individuale.
Fare dell’Istituto un centro di innovazione didattica, ricerca e sviluppo, valorizzando le
professionalità presenti e collaborando con altri enti e istituti a livello locale.
Promuovere l’investimento nella formazione per il mantenimento e la riqualificazione delle
competenze professionali anche in età adulta.
Destinatari
Tutti gli studenti
Competenze disciplinari e trasversali promosse
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Competenze comunicative in inglese e in tedesco.
Sintesi delle attività previste e struttura organizzativa
Gli interventi nel campo delle lingue straniere sono coerenti con lo sviluppo del Piano
trentino trilingue e sono mirati a: (vedi capitolo dedicato).
Favorire situazioni di immersione linguistica e un apprendimento attraverso il fare
(task based learning) mediante diverse modalità:
- Attività in CLIL (content and language integrated learning), l’insegnamento di più
discipline non linguistiche in lingua straniera, volto ad un apprendimento integrato di
lingua e contenuto. Il focus rimane sui contenuti disciplinari che la lingua veicola e sullo
sviluppo di quelle abilità cognitive e competenze che sottostanno agli obiettivi specifici
della disciplina interessata.
- Esperienze di internazionalizzazione e di full immersion nella lingua straniera:
Gemellaggi scolastici: in un tempo di forti trasformazioni sociali e culturali
l'educazione interculturale attraverso lo scambio e il gemellaggio tra scuole
costituisce un momento imprescindibile di ampliamento culturale oltre che di
crescita nel senso più vasto del termine. Il confronto diretto con una realtà storico,
geografica e culturale diversa da quella d’appartenenza, favorisce lo sviluppo di un
atteggiamento culturale aperto e dialogico, nello spirito della cittadinanza europea e
di una civiltà integrata. Collaborando su attività comuni pianificate e attuate nel
corso di tutto l’anno tra le scuole partner con scambi di corrispondenza tra alunni,
vengono organizzate le visite reciproche. Le scuole primarie di Cavedine e Vigo
Cavedine e la scuola secondaria di Cavedine aderiscono al gemellaggio del
Comune di Cavedine con il comune di Eggolsheim in Germania. Il plesso di scuola
primaria di Terlago aderisce ad uno scambio linguistico con una scuola di Imst in
Austria (Innsbruck).
Promozione, pianificazione e coordinamento di settimane linguistiche all’estero
organizzate da enti esterni, ma con docenti accompagnatori interni all’Istituto
durante i periodi di pausa dell’attività didattica. In un contesto linguistico e culturale
diverso dal proprio, gli alunni hanno l’opportunità di consolidare le proprie
conoscenze linguistiche, di fare un’esperienza di vita in comune e di responsabilità
individuale. Il corso di lingua al mattino ed un vasto ventaglio di attività culturali e
ricreative al pomeriggio e in serata sono svolti in modo interattivo e ludico da
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animatori madrelingua ed offrono un’ottima occasione per socializzare e per
imparare la lingua in modo naturale ed autentico.
Promozione di summer school e city camp in lingua inglese organizzati da enti
esterni e destinati agli alunni della SP e al primo biennio della SSPG. Le attività
didattiche e ricreative con docenti anglofoni, permettono una settimana di
immersione nella lingua inglese, senza la necessità di spostarsi dal proprio paese.
Progetto di lettorato di madrelingua inglese nelle classi terze e tedesca nelle classi
seconde della SSPG, a supporto del percorso di conseguimento delle certificazioni
linguistiche e per un’esposizione degli alunni alla comunicazione orale con il
parlante nativo e con la cultura altra.
Scambio docenti Trentino-Tirolo: al fine di promuovere l’investimento nella
formazione per il mantenimento e la riqualificazione delle competenze professionali
dei docenti, attraverso forme di interazione fra le realtà scolastiche e territoriali del
Trentino e del Tirolo. Lo scambio tra docenti è mirato a favorire originali iniziative
didattiche e culturali e ad agevolare ulteriori contatti e scambi, sostenendo il
miglioramento delle competenze linguistico-comunicative in tedesco da parte di
docenti e studenti coinvolti.
2) Valorizzare le eccellenze mediante:
certificazioni linguistiche, mirate a rendere oggettivo il raggiungimento delle competenze
linguistico-comunicative attraverso la valutazione di enti certificatori esterni.
Durante le attività opzionali vengono proposti percorsi in preparazione al conseguimento
delle certificazioni:
livello A1 del Quadro Comune Europeo di riferimento (CEFR) in lingua tedesca per gli
alunni di tutte le classi seconde di livello medio/alto della SSPG (GOETHE INSTITUT
FIT 1)
livello A2 per gli alunni di livello alto di tutte le classi terze della SSPG (Cambridge
English KET FOR SCHOOLS)
A fine percorso i ragazzi sostengono un esame per il conseguimento di un attestato
rilasciato da enti certificatori ufficiali e riconosciuto a livello internazionale.
Risultati attesi
Miglioramento del livello di competenza linguistica nella lingua straniera veicolare
Imparare facendo: riconoscimento dell’importanza della L2 come strumento di
comunicazione
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In situazione reale, verifica del proprio grado di competenza linguistica
(autovalutazione)
Maggior conoscenza di sé ed ampliamento dei propri orizzonti culturali mediante il
confronto diretto con una cultura diversa da quella d’appartenenza
Riconoscimento della differenza culturale come ricchezza da valorizzare
Riconoscimento e superamento di stereotipi negativi e pregiudizi
Imparare a sentirsi non più solo italiani, ma europei, cittadini del mondo
Struttura organizzativa
A supporto della progettualità, della pianificazione e dell’organizzazione complessiva di
tutte le attività proposte nella cornice del Piano Trentino Trilingue sono attive all’interno
dell’Istituto due Commissioni CLIL, una per la SP e una per la SSPG, coordinate da
docenti referenti che interagiscono per garantire la verticalità dei percorsi. Un ruolo nodale
in questo contesto gioca il Dipartimento di lingua straniera, mentre al di fuori dell'Istituto si
sono resi fondamentali il dialogo ed il confronto con il Dipartimento CLIL della Rete di
scuole dell’Alto Garda, per la condivisione di idee, materiali e progetti comuni.
AZIONI FORMATIVE
L’istituto è consapevole del ruolo strategico dell’attività di formazione/aggiornamento dei
propri operatori e pertanto ritiene essenziale realizzare/favorire tali attività anche in
collaborazione con altre istituzioni, in particolare con il Dipartimento della Conoscenza,
con l’IPRASE e con la Rete degli istituti dell’Alto Garda, Ledro e Valle dei Laghi-Dro.
L’istituto comprensivo definisce, quindi, annualmente il piano di aggiornamento che, per la
componente docenti, è deliberato dal collegio dei docenti e coordinato da un collaboratore.
Si provvede inoltre a ripetere ed integrare corsi di informazione/formazione in materia di
sicurezza ed igiene del lavoro, addetti al servizio di prevenzione e protezione, di primo
soccorso e prevenzione incendi e gestione dell’emergenza (per il personale già in servizio
e nuovo assunto a seconda delle necessità ed esigenze dei vari plessi scolastici). Verrà
favorito, nel complesso, l’aggiornamento professionale di tutto il personale in servizio.
AUTOVALUTAZIONE
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Ai fini dell'articolo 41 bis, comma 2, lettera c) il procedimento di valutazione delle istituzioni
scolastiche si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di
autovalutazione, nelle seguenti fasi:
a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche: annualmente il dirigente scolastico
predispone un documento di autovalutazione dell’istituzione scolastica denominato
“Rapporto di Autovalutazione (RAV)” secondo un quadro di riferimento e indicatori stabiliti
dal Comitato provinciale di valutazione del sistema educativo. Come previsto dallo Statuto
dell’Istituzione scolastica, un gruppo di lavoro formato da docenti monitora i processi e i
risultati che si sviluppano all’interno dell’istituto. La collaborazione con lo staff di dirigenza
prevede la stesura del rapporto annuale di autovalutazione. Particolare importanza nel
lavoro della commissione riveste l’organizzazione, l’analisi degli esiti e la sua restituzione
ai docenti delle prove standardizzate, in particolare quelle gestite dall’Istituto nazionale per
la valutazione del sistema di istruzione e formazione (prove Invalsi);
b) valutazione esterna: il Comitato provinciale di Valutazione del Sistema Scolastico
definisce e realizza annualmente il piano di valutazione delle Istituzioni scolastiche e
formative provinciali, indicando anche il numero delle scuole da sottoporre alla medesima
valutazione;
c) azioni di miglioramento: dal rapporto di autoanalisi e dalla lettura critica della realtà
scolastica scaturisce il piano di miglioramento che si sostanzia nella individuazione di
alcuni obiettivi strategici di sviluppo e nella precisazione di alcuni traguardi attesi.
d) rendicontazione sociale: pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti attraverso
indicatori e dati comparabili in un’ottica di promozione dell’accesso e della trasparenza dei
medesimi.
Il rapporto di autovalutazione è a cura del Dirigente Scolastico supportato dai referenti e
dalle commissioni. Si caratterizza per essere:
• Situato: attento alle peculiarità dell’istituzione scolastica, al contesto socio-
ambientale e culturale;
• Plurale: fondato su una molteplicità di evidenze, quantitative e qualitative, in grado di
restituire le diverse prospettive di analisi;
• Partecipato: promosso dalle diverse componenti scolastiche, pur nella chiarezza dei
ruoli e delle responsabilità;
• Orientato: orientato allo sviluppo del piano di miglioramento, il quale rappresenta il
banco di prova dell’efficacia stessa del processo autovalutativo.
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ORGANIZZAZIONE
OFFERTA CURRICOLARE ANNO SCOLASTICO 2018-19
L’offerta curricolare
L’Istituto realizza il “Regolamento per la definizione dei piani di studio provinciali relativi al
percorso del primo ciclo di istruzione” attraverso un’articolazione oraria che prevede:
nelle scuole primarie 30 momenti didattici articolati in 26 attività obbligatorie e
quattro opzionali facoltative, a cui si aggiunge il tempo dedicato alla mensa e
all’interscuola. Il monte ore prevede una quota minima obbligatoria per ogni
disciplina che ogni Consiglio di classe integra, nel mese di giugno e in coerenza
con le proprie progettualità, con ulteriori due ore nelle classi prime e seconde e
una nelle classi terze. Le attività obbligatorie sono suddivise per discipline di
insegnamento secondo il seguente schema:
Classe Italiano Storia Geografia
Matematica
Scienze e tecnologia
Tedesco
Inglese
Religione
Musica
Arte Motoria
Prima 6 3 6 2 2 0 2 1 1 1
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Seconda
6 3 6 2 2 0 2 1 1 1
Terza 6 2 1 6 2 2 1 2 1 1 1
Quarta 6 2 1 6 2 2 2 2 1 1 1
Quinta 6 1 1 6 2 2 2 2 1 1 2
nelle scuole secondarie di primo grado la scansione del tempo scuola in
momenti didattici di durata diversa dai 60 minuti, legata a esigenze di natura
didattica. Vengono proposti 36 momenti didattici articolati in 34 attività
obbligatorie e due opzionali facoltative, a cui si aggiunge il tempo dedicato alla
mensa. Le attività obbligatorie sono suddivise per discipline di insegnamento
secondo il seguente schema:
CLASSI PRIME
Italiano Storia Geografia Inglese Tedesco Matematica Scienze Tecnologia Motoria Musica Arte Religione
8 2 2 3 3 5 2 2 2 2 2 1
CLASSI SECONDE
Italiano Storia Geografia Inglese Tedesco Matematica Scienze Tecnologia Motoria Musica Arte Religione
7 2 2 3 4 5 2 2 2 2 2 1
CLASSI TERZE
Italiano Storia Geografia Inglese Tedesco Matematica Scienze Tecnologia Motoria Musica Arte Religione
7 2 2 4 3 5 2 2 2 2 2 1
Il Piano Trentino Trilingue
Il Piano Trentino Trilingue
Lanciato nel 2014, il Piano Trentino Trilingue è il Piano Straordinario della XV legislatura
provinciale per l'apprendimento delle lingue comunitarie che accompagna
progressivamente i ragazzi trentini dalla prima infanzia, fino all’università.
La finalità del progetto è la creazione di un sistema educativo trilingue che garantisca agli
studenti un apprendimento verticale e progressivo delle lingue straniere, inglese e
tedesco, al fine di accompagnare i ragazzi verso il mondo del lavoro con un approccio
interculturale, volto a sensibilizzare all’apertura e al confronto. L’obiettivo è dunque quello
di creare un ambiente di apprendimento in cui la comunicazione nelle tre lingue sia vissuta
come naturale.
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Per offrire una maggiore esposizione degli studenti alla lingua straniera, il PTT prevede
che le normali lezioni curricolari in lingua siano integrate dall’insegnamento di una o più
discipline non linguistiche in lingua straniera, secondo la modalità CLIL (Content and
Language Integrated Learning).
Il monte-ore destinato al CLIL viene implementato nei vari gradi scolastici secondo un
criterio di gradualità, fino ad arrivare ad un’introduzione completa in tutte le classi di tutte
le istituzioni scolastiche nel 2020.
In seguito all’aggiornamento al PTT (Delibera della Giunta Provinciale N. 1974 del 03-11-
2017), il nostro Istituto sostiene e porta avanti una serie di azioni e progettualità volte
all’implementazione del Piano, con un repertorio di modalità che si affiancano alla lezione
in CLIL, quest’ultima già sperimentata sia per la scuola primaria che per la scuola
secondaria di primo grado anche negli anni antecedenti il PTT.
SCUOLA PRIMARIA
Nella scuola primaria l’impianto curricolare adottato per l’attuazione del PTT, partendo dal
presupposto di dare pari dignità alle due lingue, prevede per l’anno scolastico 2018-19 la
seguente articolazione:
un’ora curricolare di tedesco in classe prima e un’ora in modalità CLIL tedesco in
musica
due ore curricolari di tedesco in classe seconda, un’ora in modalità CLIL tedesco in
musica e un’ora in modalità CLIL in arte
due ore curricolari di tedesco e due ore curricolari di inglese in classe terza, un’ora
in modalità CLIL tedesco in musica, un’ora in modalità CLIL tedesco in arte e un’ora
in modalità CLIL inglese in tecnologia;
due ore curricolari di tedesco in un’ora in classe quarta, un’ora in modalità CLIL
tedesco in musica, un’ora in modalità CLIL tedesco in arte e un’ora in modalità CLIL
inglese in tecnologia;
due ore curricolari di tedesco in un’ora in classe quinta, un’ora in modalità CLIL
tedesco in musica, un’ora in modalità CLIL tedesco in arte e un’ora in modalità CLIL
inglese in tecnologia.
SCUOLA SECONDARIA
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Nella scuola secondaria di primo grado il Piano Trentino Trilingue prevede, accanto alle tre
ore di lingua straniera curriculari, attività CLIL o altre modalità di esposizione alla lingua
per tre ore a settimana sulle classi prime a partire dall’a.s. 2017-2018, con incremento di
tre ore a settimana nelle classi seconde dal 2018-2019 e con copertura di tre ore
settimanali su tutte le classi della SSPG a partire dal 2019-2020.
Nell’anno scolastico 2017-18 le tre ore in modalità CLIL sono svolte nelle classi prime con
le seguenti modalità:
un’ora svolta da un docente disciplinarista di Arte e immagine (SSPG di Dro)
oppure di Scienze motorie e sportive (SSPG di Cavedine e Vezzano);
un’ora viene svolta in compresenza da un docente di lingue straniere e da un
docente disciplinarista su attività pianificate dal Consiglio di classe all’inizio
dell’anno scolastico, attraverso moduli variabili, valutando le esigenze e le
disponibilità
un’ora svolta in orario facoltativo opzionale dal docente di lingua straniera in
compresenza con altro docente o svolta dal solo docente di lingua per il
potenziamento della lingua straniera, valutando le esigenze e le disponibilità
La pianificazione di quali lingue straniere sono utilizzate nella didattica con metodologia
CLIL dipende dalle risorse che l’istituto ha a disposizione e che, soprattutto in un momento
di implementazione del progetto nella Scuola Secondaria di primo grado, non sono
prevedibili con largo anticipo. L’indicazione generale è che l’inglese e il tedesco siano
parimenti utilizzate.
Per la programmazione delle attività CLIL fra docenti disciplinaristi e di lingua straniera
vengono previsti momenti di progettualità comune all’interno della programmazione
annuale.
A partire dall’a.s. 2018-2019 l’impianto proposto nella scuola secondaria di primo grado
per l’attuazione del PTT, mantenendo l’organizzazione realizzata nelle classi prime nel
corso dell’a.s. 2017-2018, prevede la seguente estensione alle altre classi e la seguente
articolazione nei tre plessi:
Classi prime: alternanza di lingua straniera tedesca ed inglese
un’ora curricolare svolta per tutto l’anno da un docente disciplinarista in lingua
inglese;
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un’ora curricolare su moduli in CLIL di diversa durata e su discipline e lingue
diverse, svolta prevalentemente in compresenza tra docente disciplinarista e
docente di LS;
un’ora opzionale volta ad una didattica CLIL di tipo laboratoriale (teatro, cucina…)
svolta prevalentemente in compresenza e/o volta al potenziamento della LS con il
solo docente di LS.
Classi seconde: potenziamento della LS tedesca
un’ora curricolare svolta per tutto l’anno da un docente disciplinarista in lingua
inglese;
un’ora curricolare aggiuntiva per il potenziamento della LS tedesca, secondo
quanto previsto dall’Aggiornamento al PTT;
un’ora opzionale di potenziamento della LS tedesca per gli alunni di livello medio-
alto, tramite il percorso di preparazione alla certificazione linguistica FIT1 (livello
A1) con il docente di lingua straniera, affiancato dalla figura di un lettore
madrelingua per il potenziamento della competenza orale. Ulteriore offerta in
quest’ora sono attività CLIL di tipo laboratoriale (teatro, cucina…) svolte
prevalentemente in compresenza e/o ulteriori attività di potenziamento della LS con
il solo docente di lingua inglese.
Classi terze: potenziamento della LS inglese
un’ora curricolare svolta per tutto l’anno da un docente disciplinarista in lingua
inglese;
un’ora curricolare aggiuntiva per il potenziamento della LS inglese, secondo quanto
previsto dall’Aggiornamento al PTT;
un’ora opzionale di potenziamento della LS inglese per gli alunni di livello alto,
tramite il percorso di preparazione alla certificazione linguistica KET (livello A2) con
il docente di lingua straniera, affiancato dalla figura di un lettore madrelingua per il
potenziamento della competenza orale oppure con il solo lettore per la preparazione
complessiva. Ulteriore offerta in quest’ora sono attività CLIL di tipo laboratoriale
(teatro, cucina…) svolte prevalentemente in compresenza e/o eventuali ulteriori
attività di potenziamento della LS con il solo docente di lingua tedesca.
L’impianto, speculare sui tre plessi, dipende tuttavia dalla disponibilità dell'organico, che
varia da plesso a plesso, incidendo in modo diverso sulla scelta delle discipline proposte in
modalità CLIL.
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Le tre ore settimanali previste dal PTT entreranno a regime nelle classi terze a partire
dall’a.s. 2019-2020, pertanto nel 2018-2019 l’impianto sopra illustrato sarà proposto in
queste classi solo in via sperimentale e sulla base delle risorse a disposizione dell’Istituto.
Essendo inoltre il Piano aggiornato annualmente per i primi tre anni in relazione alle
indicazioni provenienti dalle azioni di verifica e monitoraggio a livello provinciale, qualsiasi
nuova indicazione potrà prevedere una modifica delle modalità di applicazione del Piano
nell’Istituto.
Il tempo scuola da verificare
Scuole primarie, orario su 5 giorni con 3 pomeriggi obbligatori e due pomeriggi
facoltativi
Calavino Cavedine Dro Pietramurata
1 ora 8.30-9.30 8.20-9.20 8.00-9.00 8.20-9.202 ora 9.30-10.30 9.20-10.20 9.00-9.50 9.20-10.10Intervallo 10.30-10.50 10.20-10.40 9.50-10.10 10.10-10.30
3 ora 10.50-11.40 10.40-11.30 10.10-11.00 10.30-11.204 ora 11.40-12.30 11.30-12.20 11.00-12.00 11.20-12.20MensaInterscuola
12.30-14.00 12.20-14.20 12.00-14.00 12.20-14.20
Pomeriggi facoltativi
lunedì, mercoledì
lunedì, giovedì martedì, giovedì lunedì, giovedì
6 ora 14.00-15.00 14.20-15.20 14.00-15.00 14.20-15.207 ora 15.00-16.00 15.20-16.20 15.00-16.00 15.20-16.20
Sarche Terlago Vezzano Vigo
1 ora 8.00-9.00 8.30-9.30 8.30-9.30 8.00-9.002 ora 9.00-10.00 9.30-10.30 9.30-10.30 9.00-10.00Intervallo 10.00-10.20 10.30-10.50 10.30-10.50 10.00-10.20
3 ora 10.20-11.10 10.50-11.40 10.50-11.40 10.20-11.104 ora 11.10-12.00 11.40-12.30 11.40-12.30 11.10-12.00MensaInterscuola
12.00-14.00 12.30-14.30 12.30-14.00 12.00-13.30
Pomeriggi facoltativi
lunedì, mercoledì
lunedì, mercoledì
lunedì, mercoledì
lunedì, mercoledì
6 ora 14.00-15.00 14.30-15.30 14.00-15.00 13.30-14.307 ora 15.00-16.00 15.30-16.30 15.00-16.00 14.30-15.30
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Scuole secondarie di primo grado, orario su 5 giorni con due pomeriggi obbligatori
e uno facoltativo
Cavedine Dro Vezzano
1 ora 8.00-8.50 7.40-8.30 8.00-8.502 ora 8.50-9.40 8.30-9.20 8.50-9.393 ora 9.40-10.30 9.20-10.10 9.39-10.28Intervallo 10.30-10.45 10.10-10.30 10.28-10.43
4 ora 10.45-11.35 10.30-11.20 10.43-11.325 ora 11.35-12.30
(pausa 12.25-12.30)11.20-12.10 11.32-12.21
6 ora 12.30-13.20 12.10-13.00 12.21-13.10
Pomeriggi lunedì – mercoledì (facoltativo) – venerdì
Mensa 13.20-14.20 13.00-13.50 13.10-14.10
7 ora 14.20-15.10 13.50-14.40 14.10-15.158 ora 15.10-16.00 14.40-15.30 15.15-16.15Attività opzionali facoltative
Definite annualmente, esse hanno lo scopo di personalizzare i percorsi degli studenti e
studentesse fornendo loro l’occasione di recuperare, consolidare o potenziare le
competenze disciplinari e trasversali previste dai piani di studio d’Istituto.
Attività alternative alla religione cattolica
Al momento dell’iscrizione alla classe prima le famiglie decidono se avvalersi o non
avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.
La scelta effettuata vale per tutti gli anni successivi, fatta salva la facoltà di modificarla
entro il termine delle iscrizioni per l’anno scolastico successivo.
Le famiglie che decidono di non avvalersi dell’insegnamento dell’IRC devono optare per le
seguenti attività alternative.
1. Attività didattiche e formative. Si tratta di attività finalizzate all’approfondimento di
tematiche strettamente collegate all’educazione alla cittadinanza.
2. Attività di studio e/o ricerca individuali con l’assistenza di personale docente. Durante
queste attività gli studenti e studentesse, affiancati da un docente, approfondiscono le
discipline affrontate nel corso della settimana. A tal scopo essi possono essere aggregati
per piccoli gruppi.
In caso di indisponibilità di docenti, gli studenti e studentesse possono svolgere dette
attività in altra classe.
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3. Uscita dalla scuola. Considerati la collocazione oraria dell’insegnamento dell’IRC e
l’obbligo di vigilanza delle famiglie, gli studenti e studentesse possono uscire dalla scuola
anticipatamente o entrare l’ora successiva.
Le attività didattiche e formative sono oggetto di programmazione da parte dei docenti e di
valutazione intermedia e finale.
Attività di mensa e interscuola
Proposte nelle giornate in cui sono previste lezioni pomeridiane, le attività di mensa e
interscuola sono finalizzate all’acquisizione di corrette abitudini alimentari ed alla
promozione delle competenze sociali degli studenti e studentesse. Sono un importante
momento in cui sperimentare e migliorare la propria capacità di stare assieme agli altri e di
gestire il momento del riposo.Nei singoli plessi possono essere svolte attività e progetti
volti all’educazione alimentare con l’intento di portare i bambini a conoscere i cibi e ad
assumere gradualmente abitudini alimentari e stili di vita sani e adeguati alla loro crescita.
Profili professionali
Qualora il Dirigente scolastico sia nelle possibilità di valutare autonomamente proposte di
assunzione in servizio di docenti attraverso l’analisi del curriculum vitae e colloquio, egli
adotta, oltre alla verifica della specifica abilitazione sulle classi di concorso, i seguenti
criteri, elencati in ordine di importanza:
1) Soft skills, in particolare la capacità di lavorare in gruppo e di gestire il contrasto e il conflitto,
verificabili su precedenti incarichi e in subordine con attestati di corsi di formazione mirati.
2) Attestati di corsi specifici di metodologia CLIL.
3) Certificazione linguistica in inglese o tedesco rilasciata da enti riconosciuti.
4) Disponibilità alla partecipazione in veste di accompagnatore a gemellaggi/settimane linguistiche.
5) Esperienze pregresse nelle aree di interesse prioritario presenti nel Progetto di Istituto,
verificabili su precedenti incarichi e con attestati di corsi di formazione mirati.