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Istituto Comprensivo “Federico II di Svevia” Avigliano Frazioni - Filiano scuola infanzia, primaria e secondaria I grado di Filiano – Lagopesole – Possidente – Sant’Angelo Via G. Leopardi n. 5 Lagopesole – 85021 Avigliano (PZ) ______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ tel. 0971/86022 – 0971 868056 fax 0971/86022- C.M. PZIC871009 C.F. 80007570767 mail : [email protected] - posta certificata: [email protected] Il giorno 20/12/2016 alle ore 11,30 presso l’Ufficio di Dirigenza dell’Istituto Comprensivo “Federico II di Svevia” Avigliano Frazioni-Filiano di Lagopesole, è sottoscritta la presente intesa, finalizzata alla stipulazione del Contratto Collettivo Integrativo del suddetto Istituto. L’intesa è sottoscritta tra: PARTE PUBBLICA prof.ssa Maio Amelia PARTE SINDACALE RSU di Istituto Varlotta Raffaele, Docente Mecca Carmela Docente Rosa Anna Musto, A.A. Inoltre sono presenti: La Rappresentanza Sindacale Territoriale CGIL Laguardia Paolo ================ La presente ipotesi, corredata della Relazione illustrativa del Dirigente Scolastico e della Relazione tecnico-finanziaria, è inviata al Collegio dei Revisori dei Conti per il previsto parere.

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Via G. Leopardi n. 5 Lagopesole – 85021 Avigliano (PZ) ______________________________________________________________________________

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Il giorno 20/12/2016 alle ore 11,30 presso l’Ufficio di Dirigenza dell’Istituto Comprensivo “Federico II di Svevia” Avigliano Frazioni-Filiano di Lagopesole, è sottoscritta la presente intesa, finalizzata alla stipulazione del Contratto Collettivo Integrativo del suddetto Istituto. L’intesa è sottoscritta tra: PARTE PUBBLICA prof.ssa Maio Amelia PARTE SINDACALE RSU di Istituto Varlotta Raffaele, Docente Mecca Carmela Docente Rosa Anna Musto, A.A. Inoltre sono presenti: La Rappresentanza Sindacale Territoriale CGIL Laguardia Paolo

================ La presente ipotesi, corredata della Relazione illustrativa del Dirigente Scolastico e della Relazione tecnico-finanziaria, è inviata al Collegio dei Revisori dei Conti per il previsto parere.

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PARTE PRIMA

ART. 1 CAMPO D’APPLICAZIONE, DURATA, DECORRENZA Il presente contratto si applica al personale docente e ATA a tempo indeterminato e determinato. Il presente contratto ha validità per l’anno scolastico 2016/2017 e ad ogni modo sino alla stipula del successivo. Può essere, tuttavia, sottoposto a verifica nel corso della sua validità, su richiesta di una delle parti firmatarie. Il presente contratto può essere disdetto con almeno tre mesi di anticipo sulla data di scadenza per iniziativa di una delle parti. In caso di disdetta, le disposizioni contrattuali rimangono in vigore fino a quando non sono sostituite dal contratto successivo. Resta salva la possibilità di modifiche e/o integrazioni a seguito di nuove disposizioni legislative e/o contrattuali, anche qualora subentrassero situazioni non previste. Si procede alla stipula di un nuovo contratto in presenza di un nuovo CCNL.

ART. 2 INTERPRETAZIONE AUTENTICA Qualora insorgano controversie sull’interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro 10 giorni dalla richiesta, di cui al punto seguente, per definire consensualmente il significato della clausola controversa. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all’altra parte, con l’indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l’interpretazione. Tale procedura si deve concludere entro 30 giorni. Nel caso si raggiunga un accordo, il medesimo sostituisce la clausola controversa sin dall’inizio della vigenza contrattuale.

ART. 3 RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI Il sistema delle relazioni sindacali di istituto, nel rispetto dei reciproci ruoli, persegue l’obiettivo di contemperare le esigenze professionali del personale con l’esigenza di migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio scolastico. Le relazioni sindacali sono improntate a comportamenti di correttezza, trasparenza, collaborazione. Nella definizione di tutte le materie oggetto delle relazioni sindacali di istituto si tiene conto delle delibere degli OO.CC., per quanto di loro competenza Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti modelli relazionali a) contrattazione integrativa b) informazione preventiva c) procedure di concertazione d) informazione successiva e) interpretazione autentica In tutti i momenti delle relazioni sindacali le parti possono usufruire dell'assistenza di esperti di loro fiducia, anche esterni alla scuola, previa comunicazione all’altra parte, senza oneri per la scuola.

ART. 4 RAPPORTI TRA RSU E DIRIGENTE SCOLASTICO Per lo svolgimento di assemblee, per la partecipazione alle riunioni degli organismi statutari delle OO.SS., nonché per gli appositi incontri concordati fra le parti sulle relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica, possono essere fruiti dalla RSU permessi sindacali nei limiti complessivi e individuali e con le modalità previste dalla normativa vigente. Tra il dirigente scolastico e la RSU e le OO.SS. viene concordato il seguente calendario di massima per le informazioni sulle materie di cui all’art. 6 del CCNL 2007;

a) nel mese di settembre: modalità e criteri di applicazione delle relazioni sindacali; criteri di distribuzione del lavoro del personale ATA (incarichi specifici, posizioni economiche); adeguamento degli organici del personale; assegnazione del personale ai plessi e alle succursali;

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assegnazione dei docenti alle classi e alle attività. b) nel mese di ottobre: piano delle attività retribuite con il fondo d’istituto; utilizzo delle risorse finanziarie e del personale per progetti, convenzioni ed accordi. c) nel mese di novembre: criteri per la fruizione di permessi sull’aggiornamento; utilizzazione dei servizi sociali; sicurezza nei luoghi di lavoro, d) nel mese di febbraio: proposte di formazione classi e organici di diritto.

Gli incontri sono convocati dal dirigente scolastico anche su richiesta delle RSU e può partecipare anche il direttore dei servizi generali e amministrativi. settembre/ottobre modalità e criteri di applicazione delle relazioni sindacali; organizzazione del lavoro del personale ATA; adeguamento degli organici del personale; assegnazione del personale ai plessi e alle sezioni staccate; assegnazione dei docenti alle classi e alle attività; orario di lavoro e utilizzo del personale; criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento del personale ottobre/novembre verifica sull’utilizzo delle risorse del fondo di istituto dell’anno scolastico trascorso; utilizzo delle risorse finanziarie e del personale per progetti, convenzioni, etc.; criteri per l’individuazione del personale docente ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo d’istituto; criteri generali per la ripartizione delle risorse del fondo d’istituto e per l’attribuzione dei compensi accessori; misure tendenti a garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro febbraio/marzo verifica dell’organizzazione del lavoro del personale ATA; previsione degli organici della scuola e proposte di formazione delle classi Di concerto con la RSU, gli incontri sono convocati dal Dirigente Scolastico, anche su richiesta della medesima. La convocazione da parte del Dirigente Scolastico viene effettuata con almeno 5 giorni di anticipo e la richiesta da parte della RSU va soddisfatta entro 5 giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto dei termini indicati. Per ogni incontro vanno preliminarmente indicate le materie. Almeno 5 giorni prima degli incontri, il Dirigente Scolastico fornisce la documentazione relativa. Il Dirigente Scolastico, nell’ambito delle sue prerogative, può essere assistito durante la contrattazione e/o il confronto sindacale dal personale del proprio istituto. Tali soggetti non hanno, tuttavia, potere deliberante. Durante la contrattazione e/o il confronto sindacale ognuna delle parti può anche avvalersi, in qualità di consulenti, di persone esterne all’istituto, comunicando preventivamente la loro partecipazione, senza oneri per la scuola. Tali soggetti non hanno, comunque, potere deliberante. L’avviso di convocazione degli incontri è inviato alla RSU, esposto nella relativa bacheca e inviato alle OO.SS. firmatarie del CCNL 2006/2009. Qualora gli incontri si svolgano all’interno dell’orario di lavoro di uno o di tutti i componenti la RSU, il Dirigente Scolastico metterà in atto le iniziative opportune, compreso la riorganizzazione del servizio, per consentire a tutti i componenti la delegazione di parte sindacale di partecipare alla trattativa. Al termine della contrattazione è redatto un verbale con gli accordi sottoscritti dalle parti. Gli incontri per la contrattazione possono concludersi con un accordo oppure con un disaccordo. In caso di disaccordo, nel relativo verbale devono essere riportate le diverse posizioni.

ART. 5 TRASPARENZA Il Dirigente Scolastico, dopo la firma del contratto, ne cura la diffusione, portandolo a conoscenza di tutto il personale dell’istituto, tramite affissione agli albi sindacali e d’istituto. Durante l’intera fase della contrattazione le parti non assumono iniziative unilaterali né azioni dirette sui temi trattati, fatta salva la necessità per l’amministrazione scolastica di procedere ad adempimenti di particolare urgenza, previa informazione alla RSU. I prospetti relativi all’utilizzo del fondo

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d’istituto indicanti i nominativi, le attività, gli impegni orari e i relativi compensi erogati vengono consegnati alla RSU, nell’ambito dell’incontro di verifica sull’utilizzo delle risorse.

ART. 6 DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI La RSU ha diritto di accesso agli atti dell’istituto su tutte le materie oggetto di informazione preventiva e successiva. Il rilascio di copia degli atti avviene senza oneri e di norma entro 3 giorni dalla richiesta. L’orario, la frequenza e la persona dell’Ufficio di Segreteria a cui rivolgersi per avere in visione la documentazione o per acquisire informazioni inerenti la contrattazione vengono indicate dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.

Art. 7 CRITERI E MODALITA’ DI APPLICAZIONE DEI DIRITTI SINDACALI La RSU e i rappresentanti delle OO.SS., per le finalità inerenti alle funzioni attribuite, presso ogni sede dell’istituto hanno a disposizione un apposito albo per l’affissione di informazioni sindacali. Alla RSU è consentito comunicare con il personale, se libero da impegni di servizio. Il Dirigente Scolastico trasmette alla RSU tutte le notizie di natura sindacale provenienti dall’esterno. I lavoratori facenti parte delle RSU possono, in caso di necessità e previa richiesta, usufruire dei seguenti servizi della scuola: fax, fotocopiatrice, telefono, posta elettronica, reti telematiche.

ART. 8 ASSEMBLEE IN ORARIO DI LAVORO La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e sindacati rappresentativi) va inoltrata al Dirigente Scolastico con almeno 5 giorni di anticipo. Nella richiesta di assemblea vanno specificati l’ordine del giorno, la data, l’ora di inizio, l’ora di fine, l’eventuale presenza di persone esterne alla scuola. L’indizione dell’assemblea è comunicata dal Dirigente Scolastico al personale tramite circolare. L’adesione individuale del personale va comunicata in forma scritta alla direzione dell’istituto con almeno 3 giorni di anticipo, in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni Tale adesione fa fede ai fini del computo del monte ore individuale ed è irrevocabile. Il personale che partecipa all’assemblea riprende servizio alla scadenza prevista nella classe o nel settore di competenza. Le assemblee d’istituto possono riguardare tutto o parte del personale dell’istituto. Le assemblee possono essere indette dalla RSU nel suo complesso e non da singoli componenti. Qualora non si dia luogo all’interruzione delle lezioni e all’assemblea a cui partecipa anche o solo il personale ATA l’adesione sia totale, il Dirigente Scolastico, verificate prioritariamente le disponibilità individuali, individua almeno 1 unità di personale, per ogni sede, con il compito di assicurare i servizi essenziali relativi alle attività indispensabili e indifferibili coincidenti con l’assemblea, tra cui la sorveglianza dell’ingresso e il funzionamento del centralino telefonico. In assenza di dichiarata disponibilità, l’unità di personale viene individuata per sorteggio.

ART. 9 INFORMAZIONE PREVENTIVA E CONCERTAZIONE Sono oggetto di informazione preventiva: proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento; utilizzazione dei servizi sociali; criteri di attuazione di progetti nazionali e territoriali e modalità di utilizzazione del personale.

ART. 10 INFORMAZIONE SUCCESSIVA Sono materie di informazione successiva: i nominativi del personale utilizzato nelle attività e nei progetti retribuiti con il fondo di istituto; i criteri di individuazione e le modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma, stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall’amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni; la verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse. La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. firmatarie, nell’esercizio della tutela sindacale di ogni lavoratore, hanno titolo a chiedere l’informazione successiva su tutti gli atti e i provvedimenti amministrativi riguardanti il rapporto di lavoro in nome e per conto dei diretti interessati. Hanno altresì diritto all’accesso agli atti, nei casi e con le limitazioni previste dalla Legge 241/90 e dalla Legge 675/96. La

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contrattazione integrativa di istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali di livello superiore e dalle leggi. Non può in ogni caso prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola. ART. 11 CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA Sono oggetto di contrattazione di istituto le materie previste dagli artt. 6, 9, 33, 43, 47, 88, del CCNL 2006/2009 e quelle di seguito elencate: modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al PTOF e al Piano delle attività; modalità di utilizzazione del personale ATA in relazione al relativo Piano delle attività, formulato dal DSGA, sentito il medesimo personale; criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi; ricadute sull’organizzazione del lavoro e del servizio, derivanti dall’intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell’unità didattica; rientri pomeridiani; criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché determinazione dei contingenti di personale previsti dall’accordo sull’attuazione della Legge 146/90, così come modificata e integrata dalla Legge 83/2000; attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; criteri generali per la ripartizione delle risorse del fondo d’istituto e per l’attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1, del D. Lgs. 165/2001, al personale docente ed ATA, compreso i compensi relativi ai progetti nazionali e comunitari; criteri per l’individuazione del personale docente ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto. ART. 12 ASSEGNAZIONI DEI DOCENTI AI PLESSI E ALLE CLASSI L’assegnazione dei docenti alle classi è prerogativa del Dirigente Scolastico che la determina sulla base delle proposte operative deliberate dal Collegio dei Docenti, tenendo conto dei seguenti aspetti: configurazione dell’organico; utilizzazione funzionale delle competenze e delle esperienze professionali dei docenti in relazione al Piano dell’Offerta Formativa e alle sue specificità e alla programmazione educativo-didattica; opzioni ed esigenze manifestate dai singoli docenti; aspetti personali relativi alla possibile mobilità interna alla scuola; richiesta volontaria di assegnazione ad altro plesso, classe, corso della stessa scuola; aspetti specifici ovvero conoscenza della situazione generale e conoscenza professionale dei singoli docenti interessati. L’assegnazione alle diverse classi avviene all’inizio di ogni anno scolastico, al termine delle procedure di nomina da parte degli uffici competenti e dura per tutto l’anno. Tale assegnazione é da effettuarsi con priorità per i docenti già titolari rispetto a quella dei docenti che entrano a far parte per la prima volta dell’organico d’istituto. ART. 13 ASSEGNAZIONE DOCENTI GIA’ IN SERVIZIO Viene assicurato il rispetto della continuità didattica, in coerenza con quanto previsto dalla progettazione educativo-didattica. I docenti, pertanto, vengono normalmente confermati nella sede e nella classe successiva a quella in cui hanno prestato servizio l’anno scolastico precedente. Nella scuola primaria i docenti che all’inizio dell’anno scolastico non hanno titolarità di classi o di team possono essere assegnati anche a classi diverse dalla prima, sulla base della conoscenza della situazione generale, in particolare di quella professionale dei docenti interessati. In considerazione dell’organizzazione modulare della scuola primaria e della corresponsabilità del gruppo docente di ogni classe della scuola secondaria I grado, la continuità didattica nelle classi, regolata dal CCNI sulle utilizzazioni, non va intesa come valore ostativo, può essere, pertanto, considerata e valutata anche riferendosi all’insieme del team docente. Entro il 30 giugno i docenti della scuola primaria possono chiedere l’assegnazione ad altro plesso dell’istituto, sempre che vi siano posti vacanti. La richiesta deve essere formulata per scritto. Con le stesse modalità e con la stessa scadenza i docenti della scuola secondaria I grado possono chiedere l’assegnazione ad altro corso. Il Dirigente Scolastico, verificata l’ammissibilità della richiesta e in presenza delle effettive condizioni, procede all’assegnazione del docente. Nel caso vi sia concorrenza di più domande sullo stesso posto, l’assegnazione viene effettuata tenendo conto della graduatoria d’istituto. In presenza di elementi ostativi, l’assegnazione, motivata, viene effettuata dal Dirigente. Per l’individuazione dei perdenti posto, ci si avvale di quanto esplicitato dalle vigenti leggi in materia di graduatorie d’istituto. Per quanto riguarda i docenti della scuola primaria e i collaboratori scolastici, la titolarità è da riferirsi sempre all’istituto comprensivo nella sua interezza e globalità, non già alla sede distaccata o al plesso. Tale criterio vale anche per i beneficiari della Legge 104/92. Infatti, i commi 5 e 6 dell’articolo 33 della Legge 104/92.prevedono che il genitore o il familiare lavoratore e il lavoratore disabile hanno diritto a scegliere, “ove possibile”, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. Tale disposizione, proprio per effetto dell’espressione “ove possibile” sopra riportata si configura come un interesse legittimo

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e non come un diritto soggettivo insindacabile. Ciò nonostante, ove possibile, detto personale è favorito nella scelta della sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. ART. 14 CRITERI E MODALITA’ RELATIVI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE DOCENTE La formulazione dell’orario dei docenti è prerogativa del Dirigente Scolastico. Nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria I grado la formulazione dell’orario può essere delegata dal Dirigente Scolastico ad un suo docente collaboratore o a una commissione. Le proposte di orario vengono sottoposte poi al Dirigente per la loro approvazione Il Dirigente Scolastico nella formulazione dell’orario si attiene ai seguenti criteri: a) l’articolazione dell’orario di lavoro del personale ha durata annuale b) il rispetto delle esigenze educativo-didattiche ed organizzative ha carattere prioritario c) la definizione dell’orario di lavoro su base settimanale e l’articolazione su 6 giorni, salvo diversa organizzazione

deliberata dagli OO.CC. d) la possibilità di una programmazione plurisettimanale dell’orario di servizio e) evitare, ove possibile, più di 4 ore consecutive di insegnamento f) ridurre, ove possibile, le ore buco g) un’equa distribuzione fra i docenti degli impegni pomeridiani, tenuto conto della collocazione oraria delle attività

didattiche e degli insegnamenti nell’arco della giornata h) la presenza alla mensa di un insegnante per ogni classe i) l’impiego della rotazione nell’individuazione della giornata libera, in caso di più richieste per il medesimo giorno della

settimana j) la fruizione del sabato come giornata libera connessa alla presenza di una adeguata disponibilità di docenti per le

sostituzioni nella medesima giornata k) un’equilibrata distribuzione nell’arco della settimana e della giornata del carico di lavoro corrispondente ad ogni

disciplina, evitando concentrazioni in pochi giorni, anche ai fini dell’esecuzione di compiti a casa l) un’equilibrata distribuzione nell’arco della settimana e della giornata del carico di lavoro complessivo, con

particolare attenzione ai giorni di rientro, evitando di assegnare in tali giorni compiti a casa per il giorno successivo m) prevalenza di intervalli lunghi (ore consecutive) per ogni disciplina n) un’equilibrata distribuzione delle ore iniziali e terminali fra tutte le discipline o) un’equilibrata distribuzione nell’arco della giornata delle ore di lezione delle discipline teoriche e delle ore di lezione

delle discipline pratiche p) il recupero, se non retribuite, delle ore eccedenti l’orario d’obbligo cumulate, su richiesta del dipendente,

compatibilmente con le esigenze di servizio, e comunque non oltre il termine del contratto per il personale a tempo determinato e il termine dell’anno scolastico per il personale a tempo indeterminato

ART. 15 PERMESSI BREVI Salvo casi straordinari di necessità ed urgenza i permessi brevi potranno essere concessi se richiesti con almeno due giorni di anticipo e, per il personale docente, in quanto sia possibile la sostituzione con altro personale in servizio. Il personale docente, in relazione alle esigenze di servizio, è tenuto a recuperare entro i due mesi successivi le ore non lavorate. Il recupero avverrà prioritariamente per le supplenze o per lo svolgimento di interventi integrativi di corsi di recupero con precedenza nella classe dove avrebbe dovuto prestare servizio il docente in permesso. Per le ore non recuperate per fatto imputabile al docente dovrà essere trattenuta una somma pari alla retribuzione spettante per le ore non recuperate. Anche i permessi brevi fruiti in occasione di incontri e riunioni collegiali, in orario pomeridiano e/o antimeridiano, sono recuperati secondo le priorità e modalità sopra indicate. Permessi per formazione: Criteri Diritto ad usufruire di 5 giorni di permesso retribuito nel corso dell’a.s. per la partecipazione ad iniziative di formazione svolte da agenzie accreditate dall’amministrazione e inserite nel piano di formazione dell’istituto. Per ogni iniziativa è prevista la partecipazione di non più di un docente per plesso.

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In caso di più richieste si prenderanno in considerazione le prime in ordine di arrivo e si consentirà la turnazione in modo da garantire alternativamente la partecipazione di quanti lo richiedono. ART. 16 FLESSIBILITA’ ORARIA DEI DOCENTI Gli insegnanti possono chiedere al Dirigente Scolastico occasionali variazioni di orario (cambio del giorno libero, scambio di turno) purché, nell’arco del corrispondente mese sia assicurato il monte ore previsto per ogni disciplina in ogni classe interessata. Le variazioni richieste per iscritto, con indicazioni dei giorni e delle ore e controfirmate da tutti i docenti interessati sono autorizzate esclusivamente dal Dirigente Scolastico. Sono possibili tra docenti della stessa classe e, in via eccezionale, anche con docenti di altra classe. In caso di assenza sopraggiunta di uno o più dei docenti interessati, la variazione non è effettuata. La flessibilità oraria è consentita anche per particolari esigenze di servizio qualora è ritenuto necessario ed è incentivata con un importo forfetario. ART. 17 PERMESSI RETRIBUITI E FERIE DEI DOCENTI DURANTE L’ATTIVITA’ DIDATTICA La fruizione delle ferie e dei permessi retribuiti, di cui all’art. 13 comma 9 e all’art. 15 comma 2 del CCNL 2006/2009, è disciplinata dalla normativa vigente ed è autorizzata esclusivamente dal Dirigente Scolastico. Relativamente ai permessi retribuiti, di cui all’art. 15 comma 2, è possibile usufruire di tali giorni, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. La domanda finalizzata alla concessione deve essere presentata presso gli Uffici di Segreteria almeno 3 giorni prima della data richiesta, salvo causa di forza maggiore. Relativamente alle ferie di cui all’art. 13 comma 9, è possibile usufruire di tali giorni a condizione che non vengano a determinarsi oneri aggiuntivi per l’amministrazione. In tali giorni le sostituzioni devono avvenire con personale non in servizio a qualunque titolo, preferibilmente con docenti della stessa classe, con docenti della stessa disciplina di altra classe, o con altro docente. Tale congedo è usufruibile solo previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. La domanda finalizzata alla concessione deve essere presentata presso gli Uffici di Segreteria almeno 3 giorni prima della data richiesta. ART. 18 ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO I docenti in servizio in più istituti non devono superare, cumulando le ore di riunioni relative alle attività di carattere collegiale, i limiti previsti e svolgeranno le attività in quantità proporzionale all’orario di servizio prestato presso le rispettive scuole, concordandone il calendario ad inizio anno. Se tale quota viene superata, è previsto l’esonero dall’attività. Per i docenti con più di 6 classi che, nell’ambito delle attività collegiali funzionali all’insegnamento, nel corso dell’anno superino la quota prescritta delle 40 ore, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, viene previsto in subordine l’esonero dall’attività. Il Dirigente Scolastico, per improrogabili e/o straordinarie esigenze, può disporre l’effettuazione di ulteriori riunioni non già inserite nel Piano annuale delle attività collegiali, prevedendo per gli insegnanti che superino le ore previste per legge il riconoscimento con il fondo d’istituto. Tali riunioni sono comunicate, di norma, con almeno 3 giorni di anticipo. Le riunioni di programmazione con cadenza settimanale o plurisettimanale dei docenti della scuola primaria sono effettuate di norma nel medesimo giorno e alla medesima ora, anche secondo criteri di flessibilità. ART. 19 SOSTITUZIONE DOCENTI ASSENTI Nella scuola primaria la sostituzione dei docenti assenti è effettuata, ove possibile, generalmente fino a un massimo di 10 giorni ai sensi della Legge 107/2015 dal personale docente in servizio con: a) recuperi di permessi orari b) ore in contemporaneità e a disposizione c) ore a disposizione a vario titolo d) ore di potenziamento e) ore eccedenti di chi ha dato la disponibilità E’ possibile la chiamata del supplente anche per un solo giorno, laddove non sia possibile effettuare la sostituzione con personale di cui ai punti a), b), c), d) e) precedenti e, comunque, sempre nel rispetto della normativa che regola le supplenze brevi. Nella scuola primaria, nel caso di più docenti a disposizione nella stessa ora, sono impiegati prima i docenti dello stesso team in compresenza, poi i docenti in compresenza, nel rispetto delle ore di sostituzione già

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effettuate (nella comparazione fra due docenti in compresenza, si procede alla nomina del docente che ha effettuato il minor numero di ore di supplenza). Solo in subordine sono impiegati i docenti che hanno dato la disponibilità. Nella scuola secondaria I grado la sostituzione dei docenti assenti è effettuata, ove possibile, generalmente fino a un massimo di 10 giorni, ai sensi della Legge 107/015, dal personale docente in servizio con: a) recuperi di permessi orari b) ore a disposizione c) ore di completamento cattedra d) ore di potenziamento e) ore eccedenti di chi ha dato la disponibilità Nella scuola secondaria di I grado, ove necessitante, è possibile nominare anche per giorni di assenza inferiore a 10 giorni, comunque, sempre nel rispetto della normativa che regola le supplenze brevi, nel caso di più docenti a disposizione nella stessa ora, sono impiegati prima i docenti di classe di discipline affini, poi i docenti di classe di altre discipline, infine, quelli di altre classi. Nella scuola primaria e secondaria I grado i docenti di sostegno possono essere utilizzati per supplenza nella propria classe e, in caso di assenza dell’alunno disabile, anche in altre classi. Nella scuola primaria e secondaria I grado sono utilizzabili per sostituzioni i docenti impegnati nella stessa ora in progetti di compresenza o in altre attività di completamento deliberate dal Collegio dei Docenti, in casi di assoluta necessità e per un tempo limitato, per garantire la vigilanza. Il Dirigente Scolastico o un docente da lui delegato assegna la sostituzione con ordine di servizio scritto (notificato su registro delle presenze e sostituzioni). In casi del tutto eccezionali ed imprevedibili, nel rispetto delle norme di sicurezza, in caso di assenza del docente, nell’attesa della sostituzione, la classe è divisa in piccoli gruppi (4-5 alunni) da abbinare ad altre classi. Le assenze per malattia Salve le ipotesi di comprovato impedimento le assenze per motivi di salute, dovranno essere comunicate all’istituto tempestivamente e, comunque, non oltre le ore 8,00, anche nel caso di prosecuzione di tale assenza. Qualora il dipendente, durante l’assenza, dimori in luogo diverso da quello di residenza o domicilio, deve comunicare l’indirizzo dove può essere reperito. Il personale, salvo comprovato impedimento, è tenuto a comunicare tempestivamente il numero del certificato medico trasmesso on line dal medico curante per la giustificazione dell’assenza con l’indicazione della sola prognosi. Le assenze per analisi mediche, visite mediche e particolari terapie, effettuabili solo in concomitanza con l’orario di lavoro rientrano nell’istituto dell’assenze per malattia.

ART. 20 RAPPORTI DEI DOCENTI CON LE FAMIGLIE Finalizzati a garantire una proficua e costante collaborazione, i rapporti con le famiglie si sviluppano secondo criteri e modalità definiti dal Consiglio di Istituto e riportati nella Carta dei Servizi. I rapporti con le famiglie sono di tipo collegiale, programmati annualmente dal Piano delle attività collegiali; in forma di ricevimento individuale su appuntamento con il docente interessato; in forma di ricevimento generale con tutti i docenti almeno 4 volte l’anno bimestralmente. ART. 21 CRITERI E MODALITA’ RELATIVI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ALL’ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DEL PERSONALE ATA Circa la formulazione dell’orario del personale ATA, i criteri generali adottati sono: a) la garanzia dei servizi generali e amministrativi durante il normale svolgimento dell’attività didattica, quando possibile, b) la garanzia di apertura al pubblico tutti i giorni in orario antimeridiano e per almeno 2 giorni a settimana in orario

pomeridiano c) la possibilità di una programmazione plurisettimanale dell’orario di servizio d) il recupero, se non retribuite, delle ore di lavoro prestate eccedenti l’orario d’obbligo cumulate, su richiesta del

dipendente, compatibilmente con le esigenze di servizio, e comunque non oltre il termine del contratto per il personale a tempo determinato e il termine dell’anno scolastico per il personale a tempo indeterminato. Il recupero delle ore eccedenti può essere disposto d’ufficio in caso di impossibilità di pagamento per insufficienza delle risorse del MOF 2016-2017

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e) il rispetto del CCNL 2006/2009 e della normativa vigente, per quanto non indicato si fa riferimento al Piano delle Attività predisposto dal DSGA che è parte integrante della Contrattazione d’Istituto.

ART. 22 FERIE-PERMESSI e RITARDI DEL PERSONALE ATA In risposta alle esigenze del personale e al fine di assicurare comunque il servizio, la presentazione della richieste di ferie da parte del personale ATA avviene: entro il 15 maggio per il personale a tempo determinato ed entro il 30 maggio per il personale a tempo indeterminato. Il piano di ferie è elaborato dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi entro il 20 giugno. Nel caso di contemporanea richiesta di ferie per lo stesso periodo è possibile accogliere la stessa subordinata, però, alla disponibilità dei colleghi allo scambio dei periodi, qualora l’accordo non si raggiunge si procede a rotazione a partire dal più anziano in servizio. I permessi possono essere concessi anche al personale con contratto a tempo determinato. I permessi sono autorizzati da Dirigente Scolastico dopo il parere del DSGA. Eventuali imprevisti prolungamenti della durata del permesso concesso devono essere calcolati nel monte ore complessivo. Il recupero con ore di lavoro, da effettuare entro l’ultimo giorno del mese successivo, avverrà in giorni o periodi di maggiore necessità secondo modalità da concordare con il DSGA. Analogamente il ritardo sull’orario di ingresso comporta, oltre alla giustificazione, l’obbligo del recupero con le stesse modalità. Il recupero deve avvenire comunque entro i due mesi lavorativi successivi, in caso di mancato recupero, attribuibile ad inadempienze del dipendente, si opera la proporzionale decurtazione della retribuzione. Il permesso breve di 30 minuti può essere recuperato in giornata. ART. 23 ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE ATA Il Dirigente Scolastico stabilisce quante unità di personale assegnare alle diverse sedi, tenendo conto della suddivisione dei settori di lavoro per le diverse professionalità. L’assegnazione del personale ATA è effettuata sulla base dei seguenti criteri in ordine di priorità: a) esigenze di gestione generale del servizio in relazione anche alle specificità organizzative delle diverse sedi b) mantenimento, se possibile, della continuità nella sede occupata nell’anno scolastico precedente c) maggior anzianità di servizio d) richiesta del dipendente. Per quanto, riguarda i collaboratori scolastici, la titolarità è da riferirsi sempre all’istituto comprensivo e non alla sede staccata o al plesso. Tale criterio vale anche per beneficiari della Legge 104/92, i quali non sono inseriti solo nella graduatoria dei perdenti posto nell’istituto. Infatti, i commi 5 e 6 dell’articolo 33 della Legge 104/92 prevedono che il genitore o il familiare lavoratore e il lavoratore disabile hanno diritto a scegliere, “ove possibile”, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. Tale disposizione, proprio a causa dell’espressione “ove possibile” sopra riportata si configura come un interesse legittimo e non come un diritto soggettivo insindacabile. Ciò nonostante, ove possibile, detto personale è favorito nella scelta della sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. ART. 24 ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO In attuazione del D.lvo 626/94 e D.lvo 81/08 a) L’ins. Colangelo Pierangelo (docente in questa scuola) è nominato Responsabile del Servizio di Protezione e

Prevenzione b) Mecca Carmela (docente interno) è designata Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza c) sarà predisposto e periodicamente aggiornato il documento di Valutazione dei Rischi per tutte le sedi scolastiche d) sulla base del documento di Valutazione dei Rischi saranno coinvolte le Amministrazioni Comunali per gli

adempimenti di competenza e) sulla base del documento di Valutazione dei Rischi saranno adeguati i comportamenti da assumere nei luoghi di

lavoro e adottate le misure di prevenzione necessarie f) il personale dell’istituto sarà coinvolto nell’attività di informazione e di aggiornamento di base., con relativa

attestazione, anche utilizzando i materiali predisposti dal Ministero

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g) in attesa di acquisire dai Vigili del Fuoco il certificato di prevenzione incendi con le relative condizioni di esercizio e il parere di conformità a suo tempo richiesto tramite l’Amministrazione Comunale, saranno predisposti e aggiornati i piani di evacuazione ed emergenza in tutte le sedi scolastiche

h) saranno organizzate in tutte le sedi scolastiche in ogni anno scolastico almeno n.02 prove di evacuazione i) saranno nominate e formate le squadre degli addetti al pronto soccorso e alla prevenzione e protezione antincendio j) sarà regolarmente indetta, in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione, la

prevista riunione annuale per il controllo sui cambiamenti significativi verificatesi nell’istituto e le condizioni sui rischi da eliminare, l’acquisizione dei suggerimenti per interventi calibrati

k) sarà avviata la procedura per la nomina del medico competente per la sicurezza del personale addetto ai terminali l) sarà avviato il completamento e il rinnovo della cartellonistica m) per quanto riguarda la Legge 689/81 sul divieto di fumo nei locali scolastici e le successive disposizioni applicative,

sono state predisposte le azioni e le procedure di competenza dell’istituto ART. 25 CRITERI E MODALITA’ DI APPLICAZIONE DEI DIRITTTI SINDACALI, nonché DETERMINAZIONE DEI CONTINGENTI DI PERSONALE PREVISTI DALL’ACCORDO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE 146/90, COME MODIFICATA ED INTEGRATA DALLA LEGGE 83/00 1) In occasione di ogni sciopero, il Dirigente Scolastico invita in forma scritta il personale a rendere comunicazione volontaria di adesione allo sciopero almeno 3 giorni prima dell’effettuazione dello stesso. 2) Decorso tale termine, sulla base dei dati conoscitivi disponibili il Dirigente Scolastico valuta l’entità della riduzione del servizio scolastico e, almeno 2 giorni prima dell’effettuazione dello sciopero, comunica le modalità di funzionamento o la sospensione del servizio alle famiglie. 3) Il Dirigente Scolastico non può disporre la presenza a scuola alla prima ora di lezione del personale che non abbia dato la comunicazione volontaria di cui al punto 1). 4) Il personale che volontariamente abbia comunicato la sua non adesione allo sciopero è da ritenersi in servizio e, senza mutare il suo monte ore, può essere, ove necessitante, utilizzato fin dalla prima ora. 5) I minimi di servizio in caso di sciopero del personale ATA devono servire a garantire le prestazioni essenziali indicate nell’accordo nazionale e non l’ordinaria attività. A garanzia dei servizi in narrazione è previsto almeno n. 01 collaboratore scolastico in ogni plesso e 1 assistente amministrativo. I servizi da garantire con il minimo di personale sono: a) le prestazioni indispensabili allo svolgimento delle attività dirette e strumentali riguardanti l’effettuazione degli

scrutini e delle valutazioni finali b) le prestazioni indispensabili allo svolgimento di attività amministrative e gestionali degli esami di licenza elementare

e media c) il pagamento degli stipendi al personale con contratto di lavoro a tempo determinato Per garantire le prestazioni di cui al punto 5, lettere a) e b) è indispensabile la presenza di n. 01 assistente amministrativo per le attività di natura amministrativa e di n .01 collaboratore scolastico per plesso per le attività connesse all’uso dei locali. Per garantire le prestazioni di cui al punto 5, lettera c), è indispensabile la presenza del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e dell’assistente amministrativo dell’area servizi stipendi. Nel caso in cui tutti i dipendenti volessero partecipare allo sciopero, onde assicurare i servizi minimi essenziali si procederà o alla turnazione o al sorteggio delle unità interessate ad assicurare il servizio. Il personale precettato per l’espletamento dei servizi minimi va individuato fra coloro che hanno aderito allo sciopero e saranno esclusi dalle trattenute sullo stipendio. Il Dirigente scolastico, in occasione di ciascuno sciopero, individuerà – sulla base anche della comunicazione volontaria del personale in questione circa i propri comportamenti sindacali – i nominativi del personale da includere nei contingenti in servizio presso le medesime istituzioni scolastiche, esonerati dallo sciopero stesso per garantire le prestazioni indispensabili. I nominativi inclusi nei contingenti saranno comunicati ai singoli interessati cinque giorni prima dell’effettuazione dello sciopero. I soggetti individuati hanno il diritto di esprimere, entro il giorno successivo alla ricezione della predetta comunicazione, la volontà di aderire allo sciopero chiedendo sostituzione, nel caso sia possibile. Assemblee sindacali

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La dichiarazione individuale e preventiva di partecipazione alle assemblee, espressa in forma scritta dal personale che intende parteciparvi durante il proprio orario di servizio, fa fede ai fini del computo del monte-ore individuale ed è irrevocabile. I partecipanti alle assemblee non sono tenuti ad apporre firme di presenza, ne ad assolvere ad altri ulteriori compiti. Quando siano convocate le assemblee che prevedano la partecipazione del personale ATA, il dirigente scolastico avrà cura di garantire il servizio (a rotazione, o sorteggio) con le risorse disponibili nel rispetto delle norme vigenti.

PARTE SECONDA

ART. 26 CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA DA UTILIZZARE NELLE ATTIVITA’ RETRIBUITE CON IL FONDO DI ISTITUTO Per la realizzazione delle finalità istituzionali la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale di tutto il personale docente e ATA con contratto a tempo indeterminato e determinato, che si concretizza in attività collegialmente condivise circa le scelte e gli incarichi derivanti. Le attività aggiuntive programmate sono aperte alla partecipazione di tutto il personale docente e non docente a tempo indeterminato e determinato, anche a disposizione del plesso ovvero senza sezione/classe di titolarità, che dichiari la propria disponibilità, fatte salve le specifiche professionalità e le particolari competenze richieste dalle diverse attività. I criteri generali per l’individuazione del personale a cui attribuire gli incarichi aggiuntivi sono definiti sulla base delle proposte effettuate in sede di: a) collegio dei docenti unitario e/o di grado b) assemblea di servizio del personale ATA c) proposte presentate da docenti collaboratori del Dirigente Scolastico, docenti responsabili di plesso, docenti

incaricati di funzioni strumentali, docenti referenti di progetto d) proposte presentate dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. Tenendo presenti i criteri sopra indicati, gli incarichi al personale possono essere assegnati funzionalmente alla realizzazione del PTOF e a garanzia dei risultati attesi anche dal Dirigente Scolastico, all’interno dei suoi autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione del personale. Criteri per l’individuazione del personale docente ed ATA a tempo indeterminato e determinato a cui attribuire gli incarichi sono: a) competenze, conoscenze, interessi, esperienze specifiche b) efficacia, efficienza, economicità c) disponibilità personale all’assunzione di compiti e responsabilità d) disponibilità personale ad assumere compiti di coordinamento di gruppi di lavoro Fatti salvi i criteri sopra indicati, laddove la tipologia dell’attività lo consenta, nell’assegnazione degli incarichi si farà in modo da valorizzare il più possibile tutte le competenze e le disponibilità presenti ed espresse all’interno dell’istituto. Gli incarichi aggiuntivi sono definiti sulla base delle diverse azioni previste. In particolare, le proposte di attività possono essere indicate da: a) collegio docenti unitario e/o di grado b) docenti collaboratori del Dirigente Scolastico c) docenti responsabili di plesso d) consigli di intersezione, interclasse, classe e) assemblee di servizio del personale ATA f) proposte presentate da docenti incaricati di funzioni strumentali, docenti referenti di progetto, docenti coordinatori di

classe g) Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi h) singoli docenti, collaboratori amministrativi, operatori scolastici. Gli incarichi sono assegnati dal Dirigente Scolastico per le attività inserite nel Piano dell’Offerta Formativa con comunicazione scritta e con l’indicazione del compenso assegnato.

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Viene inoltre stabilito che: a) a conclusione dell’incarico o comunque entro la fine dell’anno scolastico tutte le documentazioni relative alle attività

svolte vengano raccolte, controllate, ratificate e quantificate; successivamente vengano predisposti prospetti di sintesi che rientreranno nei documenti accessibili alla RSU per una valutazione consuntiva delle attività svolte

b) nei casi in cui una stessa attività comporti la nomina di più docenti referenti e la costituzione di gruppi di lavoro, il docente referente del progetto è garante, tramite modulo di verbalizzazione e/o firme di presenza, anche in itinere, delle prestazioni e delle ore effettivamente svolte dagli altri docenti operanti nell’attività, entro il limite fissato

c) eventuali ulteriori impegni in corso d’anno, relativi ad attività già previste nel PTOF e a nuove attività, vanno segnalate al Dirigente Scolastico per iscritto da parte del Direttore dei Servizi Generali Amministrativi e dei docenti responsabili di plesso, docenti referenti di progetto, docenti incaricati di funzioni strumentali, singoli docenti e altro personale, prima del loro svolgimento e vanno concordate con il Dirigente Scolastico. Tali attività saranno riconoscibili a consuntivo con i possibili resti o con il fondo di accantonamento, ratificate dagli OO.CC. competenti

d) in caso di assenze continuative del personale con incarico retribuito in forma forfetaria, il compenso verrà liquidato in misura proporzionale tra i periodi di presenza e la durata complessiva del progetto, prevedendo il rimanente compenso al personale che subentra nell’incarico

e) nel corso dell’anno il Dirigente Scolastico può far fronte a nuove esigenze sopravvenute, dopo le opportune verifiche, anche stornando quote di risorse destinate ad un gruppo di attività non svolte per impegnarle in un altro.

ART. 27 RISORSE FINANZIARIE DELL’ISTITUTO Il presente accordo sull’utilizzo delle risorse finanziare da destinare al personale dell’Istituto ha validità per l’anno scolastico 2016 – 2017. Qualora non si apportassero modifiche, il presente contratto d’Istituto s’intende tacitamente rinnovato di anno in anno. A seguito dell’Intesa del 24/06/2016 tra il MIUR e le OO.SS. è stata attribuita la quota del MOF 2016/2017 con la Nota MIUR del 29/09/2016 prot. n. 14207 relativa al periodo settembre2016-agosto2017. Circa le attività complementari di educazione fisica l’assegnazione delle risorse avverrà con successiva Nota del MIUR. Le risorse finanziarie lordo stato e lordo dipendente per l'anno scolastico 2016-2017, sono determinate come segue:

Lordo Stato Lordo dipendente

Fondo d'istituto (4/12 e.f. 2015+ . 8/12 e.f 2016) Art. 85 CCNL 29/11/2007 come sostituito dall'art. 1 della sequenza contrattuale dell'8 /4/2008 € 61.265,20 € 46.168,20 Funzioni strumentali al POF(1) (4/12 e.f. 2015 + .8/12 e.f. 2016) € 6.348,89 € 4.784,40 Incarichi specifici al personale ATA(2) (4/12 e.f. 2015+ 8/12 e.f. 2016) € 2.879,07 € 2.169,61 Ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti (4/12 e.f. 2015 + 8/12 e.f. 2016) € 2.894,10 € 2.180,94 Progetti relativi a aree a rischio € 0,00 € 0,00 Ulteriori finanziamenti per pratica sportiva (4/12 e.f. 2014 + 8/12 e.f. 2015) € 0,00 € 0,00 Assegnazione relative a progetti nazionali e comunitari € 0,00 € 0,00

TOTALE € 73.387,26 € 55.303,15 Somme non utilizzate provenienti da esercizi precedenti F.I. (Art. 83 comma 4, CCNL 24/7/2003 confermato dall’art. 2, c. 8 della sequenza contrattuale ATA) € 3.868,71 € 2.915,38 Somme non utilizzate provenienti da esercizi precedenti Pratica sportiva € 0,00 € 0,00 Somme non utilizzate provenienti da esercizi precedenti Incarichi Specifici € 7.030,79 € 5.298,26 Somme non utilizzate provenienti da esercizi precedenti Funzioni Strumentali € 0,00 € 0,00

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Somme non utilizzate provenienti da esercizi precedenti Ore eccedenti sost. colleghi assenti € 8.909,57 € 6.714,07 TOTALE COMPLESSIVO € 93.196,33 € 70.230,86

(1) PROSPETTO DI CALCOLO FUNZIONI STRUMENTALI A.S. 2016-2017

QUOTA BASE € 1.689,49 ULTERIORE QUOTA COMPLESSITA’ € 790,36 € 46,06 PER DOCENTE ORG. DIRITTO € 46,06 84 € 3.869,04 TOTALE FUNZIONI STRUMENTALI € 6.348,89 Resti anni precedenti € 0,00 TOTALE FUNZIONI STRUMENTALI - LORDO STATO € 6.348,89 TOTALE FUNZIONI STRUMENTALI -LORDO DIPENDENTE € 4.784,40

(2) PROSPETTO DI CALCOLO INCARICHI SPECIFICI A.S. 2016-2017

PER CIASCUN POSTO IN ORGANICO DIRITTO PER ATA (ESCLUSO DSGA) € 151,53 19 € 2879,07

Resti anni precedenti € 7.030,79 TOTALE INCARICHI SPECIFICI LORDO STATO € 9.909,86

TOTALE INCARICHI SPECIFICI LORDO DIPENDENTE € 7.467,87

(3)PROSPETTO DI CALCOLO IND. DI DIREZIONE DSGA 2016-2017 Istituto verticalizzato € 995,25

Art. 3 Seq. ATA e Tabella 9 ridefinita dal 1/9/08 € 39,81 104 € 4.140,24

TOTALE INDENNITA’ DI DIREZIONE DSGA LORDO STATO

€ 5.135,49 TOTALE INDENNITA’ DI DIREZIONE DSGA LORDO DIPENDENTE € 3.870,00

(4)PROSPETTO DI CALCOLO INDENNITA’ DI DIREZIONE SOSTITUTO

DSGA 2016-2017 Quota fissa € 1750,00 CIA - € 774,00 Quota fissa decurtata dalla CIA € 976,00 Quota variabile € 3.870,00

TOTALE IND. DI DIREZIONE SOSTITUTO DSGA LORDO DIPENDENTE

€ 4.846,00

INDENNITA’ GIORNALIERA € 4.846,00 : 12 : 30 € 13,46111 INDENNITA’ PER 30 GG. SOSTITUZIONE LORDO DIPENDENTE € 413,58

TOTALE INDENNITA’ DI DIREZIONE SOSTITUTO DSGA LORDO STATO € 548,82

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ART. 28 CRITERI GENERALI PER LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO DI ISTITUTO E PER L’ATTRIBUZIONE DEI COMPENSI ACCESSORI Le attività riconosciute mediante risorse del Fondo di Istituto sono finalizzate alla qualificazione, al miglioramento e alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto e al sostegno dei processi di autonomia, con particolare riferimento alle esigenze legate all’organizzazione complessiva del lavoro. Per la ripartizione delle risorse vengono utilizzati i seguenti criteri: a) complessità progettuale e conseguente impegno previsto, con individuazione di un tetto di ore massimo per lo

svolgimento dell’attività; b) forfetizzazione dell’impegno, utilizzando il criterio di valutazione forfetaria per tutte quelle attività per le quali non è

possibile una quantificazione oraria (es. tipologia dell’incarico, incarico continuativo, etc.); Accantonate dal Fondo d’istituto € 5.135,49 per l’indennità di direzione al DSGA e € 548,82 per l’indennità di direzione al sostituto del DSGA si stabilisce di accantonare € 594,50 (pari a 1%) come fondo di riserva. Si decide di ripartire le risorse restanti, come da prospetto, tra il personale ATA (29%) e il personale docente (70%). Le risorse disponibili sono così determinate:

Lordo Stato Lordo Dipendente

Fondo Istituto 2016-2017 61.265,20 46.168,20

Economie 3.868,71 2.915,38

Totale 65.133,91 49.083,58

Lordo stato

Lordo dipendente

FONDO D’ISTITUTO 2016-2017 € 65.133,91 € 49.083,58 Lordo stato

€ 6.278,81 € 4.731,58 Indennità di direzione parte variabile a carico del FIS (art. 3 Seq. ATA e tab. 9 ridefinita dall’1/09/2008 lordo stato)

€ 5.135,49

Indennità sostituto DSGA € 548,82 Fondo di riserva € 594,50 € 58.855,10 € 44.352,00

F. I. 2016/2017 lordo stato 70% docenti 29% ATA

F. I. 2016/2017 lordo dipendente 70% docenti 29% ATA

€ 58.855,10 € 44.352,00 Docenti € 41.614,72 € 31.360,00 ATA € 17.240,38 € 12.992,00

ART. 29 – DETERMINAZIONE DEI COMPENSI RIMESSI ALLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA PER IL PERSONALE ATA Il piano delle attività per il personale ATA, formulato dal Direttore SGA, contiene la ripartizione dei compiti e delle mansioni, l’organizzazione dei turni e degli orari, gli incarichi specifici e le prestazioni aggiuntive. Per la realizzazione del piano dei servizi la scuola e le RSU concordano che sono necessarie n. 975 ore di lavoro straordinario, così suddivise: n. 575 ore per i collaboratori scolastici;

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n. 400 ore per il personale amministrativo. Il lavoro straordinario può essere monetizzato o compensato, a richiesta del lavoratore, con equivalenti periodi di riposo. Nel caso di sforamento del budget a disposizione di ciascuna categoria di personale ATA, nell’impossibilità di procedere al pagamento, le ore eccedenti potranno essere solamente compensate. I collaboratori scolastici fruiranno dei riposi compensativi durante le sospensioni delle attività didattiche o per le chiusure prefestive. Gli assistenti amministrativi fruiranno dei riposi compensativi nei periodi di minore impegno lavorativo e chiusure prefestive. ART. 30– DETERMINAZIONE COMPENSI PER INCARICHI SPECIFICI COLLABORATORI SCOLASTICI Le attività e gli incarichi ai collaboratori scolastici sono assegnati dal D.S. sulla base dei seguenti criteri nell’ordine: □ disponibilità del personale □ competenze in relazione ai compiti e formazione specifica □ esperienza maturata negli anni scolastici precedenti nella funzione da svolgere □ titoli culturali □ a parità di condizione precedono i più giovani Sulla base del piano dei servizi e dei criteri di computo dei carichi di lavoro concordati, ai sensi dell’art. 47 del C.C.N.L. del 29/11/2007, sono assegnati dal D.S. i seguenti incarichi specifici ai collaboratori scolastici per far fronte alle diverse e varie esigenze scolastiche:

n. 6 incarichi specifici per la “minuta manutenzione”; n. 9 incarichi specifici per “assistenza alla persona ed alunni h”; n. 1 incarico specifico per collaborazione uffici di segreteria e servizi esterni.

Considerato che i 16 collaboratori scolastici titolari e in servizio in questo istituto beneficiano, per i suddetti incarichi, della posizione economica ex art. 7 del CCNL 2004/2005, si decide di accantonare la somma di € 9.909,86 lordo stato pari € 7.467,87 lordo dipendente finalizzata all’attribuzione di incarichi specifici ai sensi dell’art. 47 del CCNL del 29/11/2007. Tale accantonamento potrà essere utilizzato per l’eventuale assegnazione di incarichi specifici ai sensi dell’art. 47 del CCNL del 29/11/2007 a favore di collaboratori scolastici assunti in corso d’anno e sprovvisti di tale beneficio. L’importo attribuibile sarà così calcolato: € 600,00 lordo dipendente X giorni di servizio 365 ART. 31 – DETERMINAZIONE COMPENSI FIS COLLABORATORI SCOLASTICI Sulla base del piano dei servizi, dei criteri di assegnazione delle attività e dei criteri di computo dei carichi di lavoro concordati, ai sensi dell’art. 88 del C.C.N.L. del C.C.N.L. del 29/11/2007, sono quantificate forfetariamente le seguenti esigenze orarie per i servizi a carico dei collaboratori scolastici

Tutti i collaboratori scolastici in servizio nei plessi di Sant’Angelo, Possidente, Lagopesole e Filiano

Art. 88 comma 2 lett. e) lavoro straordinario Art. 88 comma 2 lett. K) lavoro straordinario Totale ore 375 200

Budget collaboratori scolastici n. 575 ore x € 16,59 = € 9.539,25 lordo stato Budget collaboratori scolastici n. 575 ore x € 12,50 = € 7.187,50 lordo dipendente

ART. 32 – DETERMINAZIONE COMPENSI PER INCARICHI SPECIFICI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Le attività e gli incarichi agli assistenti amministrativi sono assegnati dal D.S. sulla base dei seguenti criteri nell’ordine: □ possesso competenze inerenti ai compiti □ formazione specifica

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□ possesso esperienze per aver svolto gli stessi compiti negli anni precedenti □ titoli culturali □ anzianità di servizio

Al personale beneficiario della prima posizione economica di cui alla sequenza contrattuale 25 luglio 2008, sono attribuite le competenze aggiuntive rispetto a quelle definite dal profilo professionale, in base alle competenze e alle esperienze pregresse come riportate nel “Piano delle attività del personale ATA” predisposto dal DSGA e adottato dal Dirigente scolastico. Sostituzione DSGA: sostituisce il Direttore SGA in caso di assenza o impedimento, anche per periodi superiori ai 15 giorni; coordina attività previste nel modello organizzativo. Coordinatore di progetto: supporta e coordina le attività e gli impegni amministrativi finalizzati alla realizzazione di iniziative relative ai progetti inseriti nel POF. Rapporti con enti locali: cura i rapporti con gli enti locali e in particolare con il comune di Filiano e di Avigliano. Supporto ai viaggi di istruzione e INVALSI: fornisce supporto ai docenti per i viaggi di istruzione ed organizzazione delle prove INVALSI Considerato che 3 assistenti amministrativi titolari e in servizio in questo istituto beneficiano, per i suddetti incarichi, della prima posizione economica ex art. 7 del CCNL 2004/2005 e un assistente amministrativo beneficia della seconda posizione economica, si decide di accantonare la somma di € 9.909,86 lordo stato pari € 7.467,87 lordo dipendente finalizzata all’attribuzione di incarichi specifici ai sensi dell’art. 47 del CCNL del 29/11/2007. Tale accantonamento potrà essere utilizzato per l’eventuale assegnazione di incarichi specifici ai sensi dell’art. 47 del CCNL del 29/11/2007 a favore di assistenti amministrativi assunti in corso d’anno e sprovvisti di tale beneficio. L’importo attribuibile sarà così calcolato: € 1.200,00 lordo dipendente X giorni di servizio 365 ART. 33 – DETERMINAZIONE COMPENSI FIS ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Sulla base del piano dei servizi, dei criteri di assegnazione delle attività e dei criteri di computo dei carichi di lavoro concordati, ai sensi dell’art. 88 del C.C.N.L. del 29/11/2007, sono quantificate le seguenti esigenze per le mansioni svolte dal personale amministrativo

Art. 88 c. 2 lett. e) lavoro straordinario Art. 88 c. 2 lett. K) lavoro straordinario

Colangelo Giuseppe Colangelo Pietro Dalessandri Anna Maria Musto Rosa Anna Traficante Arcangela TOTALE ORE 200 200 Budget assistenti amministrativi n. 400 ore x € 19,24 = € 7.696,00 lordo stato Budget assistenti amministrativi n. 400 ore x € 14,50 = € 5.800,00 lordo dipendente

ART. 34 - COMPENSI PER IL DSGA Al Direttore SGA, fatto salvo quanto disposto dall’art. 88 c.2 lettera j) del CCNL 29/11/2007, per le attività e per le prestazioni aggiuntive connesse alla realizzazione di progetti nazionali e comunitari finanziati con risorse di enti pubblici o soggetti privati è attribuito un compenso, pari al 4% della somma finanziata, salvo quanto stabilito dalle disposizioni vincolanti dei progetti approvati. Pertanto, le risorse a disposizione del personale ATA (a tempo determinato ed indeterminato) sono così finalizzate

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finalizzazione fondo di istituto personale ATA

risorse al lordo stato: Euro

Risorse lordo dipendente

Prestazioni aggiuntive personale ATA (art. 88, comma 2, lett.e) CCNL 29.11.2007 € 10.069,25 € 7.587,50 Compensi per il personale ATA per ogni altra attività deliberata nell’ambito del POF (art. 88, comma 2, lett.k) CCNL 29.11.2007

€ 7.166,00 € 5.400,00

Compenso per il sostituto del DSGA e quota variabile dell’indennità di direzione DSGA (art. 88, comma 2, lett.i ) e j ) CCNL 29.11.2007 € 5.684,31 € 4.283,58 Compensi DSGA (art.89 CCNL 29/11/2007 come sostituito dall’art. 3 della sequenza contrattuale personale ATA 25/7/2008) € 0,00 € 0,00 Indennità di turno notturno, festivo e notturno-festivo del personale educativo (art. 88, comma 2, lett.g) CCNL 29.11.2007) € 0,00 € 0,00 Indennità di bilinguismo e trilinguismo (art. 88, comma 2, lett.h) CCNL 29. 11.2007 € 0,00 € 0,00 Incarichi specifici (art. 47 CCNL 29/11/2007, (art. 47, comma 1, lett.b) come sostituito dall’art. 1 della sequenza contrattuale personale ATA 25/7/2008 € 9.909,86 € 7.467,87 Compensi per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica (art.9 CCNL 29/11/2007) € 0,00 € 0,00 Compensi relativi a progetti nazionali e comunitari (art. 6, comma 2, lettera l) CCNL 29/11/2007 € 0,00 € 0,00

t o t a l e € 32.829,42 € 24.738,95 ART. 35 - DETERMINAZIONE DEI COMPENSI RIMESSI ALLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA, PERSONALE DOCENTE In relazione al piano dell’offerta formativa, al personale docente, il fondo viene assegnato, secondo i seguenti criteri, parametri e modalità: criteri di conferimento degli incarichi e dei compiti: continuità delle responsabilità; risultati conseguiti nel

passato; rotazione ed estensione ai nuovi docenti dei compiti previsti dalle normative sulla sicurezza; coerenza dei titoli posseduti in relazione alle prestazioni richieste; autosegnalazione in sede di Collegio dei Docenti;

modalità di conferimento degli incarichi e dei compiti: decreto unico omnicomprensivo degli incarichi e compiti assegnati, con relativi nominativi (affisso all’Albo);

criteri di quantificazione dei compensi e ordini di priorità: □ computo e pagamento integrale delle ore di lavoro straordinario per prestazioni in orario extrascolastico per alunni e docenti □ computo e pagamento integrale delle ore di lavoro straordinario per prestazioni in orario aggiuntivo agli obblighi di servizio, indipendentemente dall’ orario degli alunni; □ calcolo forfettario per prestazioni legate, nell’ordine a: carichi e responsabilità di lavoro particolarmente gravosi, dichiarata disponibilità a rendersi sempre reperibile in relazione a determinati servizi, storicità dell’attività da incentivare; durata dell’attività; significatività dell’attività; grado di esposizione pubblica; numero delle classi coinvolte; grado di realizzazione dei risultati attesi;

modalità dell’assegnazione dei compensi: decreti individuali con indicazioni delle attività, delle ore effettivamente retribuite per ogni singola attività;

tempi: in presenza di disponibilità di fondi, liquidazione entro il 31 agosto di tutti i compensi calcolo dei compensi: vedi tabella docenti.

misura dei compensi le attività svolte dai docenti (collegiali, di non insegnamento) sono retribuite con un compenso orario di € 17,50 lordo dipendente pari a € 23,23 lordo stato, le attività di insegnamento sono retribuite con un compenso orario di € 35,00 lordo dipendente pari a € 46,45 lordo stato così come il Collegio dei Docenti delibererà.

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Le attività svolte per i progetti di recupero sulle seguenti discipline: italiano, matematica e lingua straniera, con l’intera classe sono retribuite con un compenso orario di € 35,00 lordo dipendente pari a € 46,45 lordo stato, con gruppi di alunni a partire da 5 sono retribuite con un compenso orario di € 17,50 lordo dipendente pari a € 23,23 lordo stato. Per lo svolgimento della pratica sportiva il compenso verrà quantificato ai sensi dell’art. 87 del CCNL 29/11/2007.

Sulla base dei criteri definiti per l’assegnazione del fondo al personale docente, si determina la seguente finalizzazione

RIEPILOGO COMPENSI DOCENTI FONDO ISTITUTO 2016/2017

N. docenti N. ore Comp. Orario Particolare impegno professionale 'in aula' connesso alle innovazioni e alla ricerca didattica e flessibilità organizzativa e didattica (art. 88, comma 2, lettera a) CCNL 29/11/2007).

2 ore per ciascun docente coinvolto 71 € 17,50

compenso ai collaboratori del DS (art. 88 comma 2 lett.f) 1° collaboratore h 220 2° collaboratore h 110 2 330 € 17,50

attività funzionali all'insegnamento ( art. 88 comma 2 lett. D) Responsabile di plesso 9 405 € 17,50

Formulazione e gestione orario 11 90 € 17,50 Coordinatori consigli di classe secondaria 11 110 € 17,50 Coordinatori consigli di classe primaria 20 140 € 17,50 Coordinatori classi parallele 3 9 € 17,50 RSPP 1 80 € 17,50 Responsabili sicurezza di plesso 6 120 € 17,50 Docenti tutor 3 30 € 17,50 Commissione PTOF 13 130 € 17,50 Commissione viaggi 11 44 € 17,50 Commissione continuità infanzia 4 16 € 17,50 Commissione continuità primaria 7 28 € 17,50 Commissione continuità secondaria 3 12 € 17,50 Nucleo Interno di Valutazione 6 60 € 17,50 Responsabile sito web 1 30 € 17,50 Referenti Dipartimenti 4 12 € 17,50

1316

compensi per il personale docente per ogni altra attività deliberata dal C.I. nel POF (art. 88 comma 2 lett. K)

Progetto “Legalità” 1 35 € 17,50

Progetto “A Scuola di Sport” 5 20 € 17,50

Progetto “Teatro” 1 20 € 17,50

75 Totale ore docenti 1792

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ART.36 – DETERMINAZIONE COMPENSI FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F. Per l’anno scolastico 2016/2017, sulla base della delibera del Collegio dei docenti, vengono attivate le seguenti funzioni strumentali, in coerenza con il POF, da compensare in misura forfettaria, in relazione all’impegno orario presunto, con finanziamenti specifici aggiuntivi al FIS disposti dal MIUR per € 6.348,89 lordo stato pari a € 4.784,40 lordo dipendente

Aree Funzioni strumentali N. docenti

Quota individuale lordo stato

Lordo dipendente complessivo

Area 1 Of fer ta Forma tiva e Valu taz ione 1 € 1.587,22 € 1.196,10 Area 2 Inc lus ione : BES, DSA, D isabi l i 1 € 1.587,22 € 1.196,10

Area 3 Rappor t i con i l ter r i tor io , comunicaz ione e v iaggi 1 € 1.587,22 € 1.196,10

Area 4 Valutaz ione e INVALSI 1 € 1.587,23 € 1.196,10 Tota le € 6.348,89 € 4.784,40

Finalizzazione fondo di istituto personale docente

Risorse lordo stato

Risorse lordo dipendente

flessibilità didattica (art. 88, comma 2, lett.a) CCNL 29.11.2007 € 1.648,80 € 1.242,50 attività aggiuntive di insegnamento (art. 88, comma 2, lett.b) CCNL 29.11.2007 € 0,00 € 0,00 ore aggiuntive prestate per corsi di recupero (art. 88, comma 2, lett.c) CCNL 29.11.2007 € 0,00 € 0,00 attività funzionali all’insegnamento (art. 88, comma 2, lett.d) CCNL 29.11.2007 € 30.560,81 € 23.030,00 compensi ai collaboratori del D.S (art. 88, comma 2, lett.f) CCNL 29. 11.07 € 7.663,43 € 5.775,00 indennità turno notturno, festivo p. educativo (art. 88, comma 2, lett.g) CCNL 29.11.2007 € 0,00 € 0,00 indennità di bilinguismo e trilinguismo (art. 88, comma 2, lett.h) CCNL 29.11.2007 € 0,00 € 0,00 compensi per ogni attività deliberata nell’ambito del P.O.F. (art. 88, comma 2, lett.k) CCNL 29.11.2007 € 1.741,69 € 1.312,50 particolari impegni connessi alla valutazione degli alunni (art. 88, comma 2, lett. l) CCNL 29.11.2007 € 0,00 € 0,00 funzioni strumentali al P.T.O.F. (art. 33 CCNL 29.11.2007) € 6.348,89 € 4.784,40 Compensi per attività complementari di educazione fisica ( art. 87 CCNL 29.11.2007) € 0,00 € 0,00 Compensi area a rischio contro l’emarginazione scolastica (art. 9 CCNL 29.11.2007) € 0,00 € 0,00 Ore eccedenti sostituzione colleghi assenti ( art. 30) CCNL 29.11.2007 € 11.803,67 € 8.895,01

t o t a l e € 59.767,28 € 45.039,41

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ART. 37 ORE ECCEDENTI Le parti concordano che le ore eccedenti prestate dai docenti in sostituzione dei colleghi assenti, secondo la normativa vigente, possono essere retribuite o, a richiesta degli interessati, essere fruite, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, come ore di recupero (banca ore), qualora non comportino penalizzazioni delle attività didattiche ed oneri aggiuntivi.

ART. 38 SOSTITUZIONE INSEGNANTI ASSENTI PER UN SOLO GIORNO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Nella scuola dell’infanzia, nel caso si incontri qualche difficoltà nel reperire il supplente per la sostituzione del docente assente per un giorno solo, qualora vi sia disponibilità degli insegnanti, si conviene di procedere alla sostituzione del docente assente con impiego dei docenti già in servizio, con attribuzione delle ore eccedenti o da recuperare. ART.39 – DETERMINAZIONE COMPENSI PER I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SC OLASTICO Il compenso lordo stato da attribuire al primo collaboratore del dirigente scolastico è fissato come segue:

a) collaboratore con funzioni di vicario n. 220 ore per € 5.108,95 lordo stato; b) secondo collaboratore n. 110 ore per € 2.554,48 lordo stato.

I predetti compensi sono onnicomprensivi di tutte le attività delegate dal Dirigente Scolastico ai collaboratori nel corso dell’anno scolastico. ART. 40 – DISPOSIZIONI COMUNI 1. I responsabili di plesso e le funzioni strumentali non hanno diritto ad alcun compenso specifico aggiuntivo per attività rientranti nella funzione (organizzazione di viaggi e visite guidate, aggiornamenti ad hoc, coordinamento per l’implementazione di progetti presentati da agenzie esterne). 2. Nel caso in cui le attività non esaurissero le disponibilità di cui allo specifico finanziamento del fondo d’istituto previsto dall’art. 3, comma 2, lett. B) del CCNL 15.03.2001, le disponibilità eventualmente residuate saranno riprogrammate e assegnate per tutte le categorie di personale presenti nell’istituto. 3. Qualora le risorse preventivate si rivelino, in sede di accertamento, di importo inferiore, si procederà ad una riduzione proporzionale dei compensi di tutto il personale. Eventuali ulteriori finanziamenti potranno essere ripartiti con altra contrattazione. 4. Il Dirigente Scolastico, compatibilmente con le esigenze di servizio ed effettive possibilità nel plesso, assicura la tutela degli eventuali interessi legittimi di cui alla legge 1204/71, 903/77, 104/92 e D.L. 151/2001, adeguando l’organizzazione del lavoro.

PARTE TERZA

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DELL’ORARIO DEL PERSONALE ATA Si fa riferimento al Piano di Lavoro presentato dal DSGA che è parte integrante della Contrattazione.

PARTE QUARTA ATTUAZIONE NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

ART. 41 CAMPO DI APPLICAZIONE, DECORRENZA, DURATA Il presente contratto integrativo è sottoscritto fra il Dirigente Scolastico, la RSU e le OO.SS. sulla base di quanto previsto dagli artt. 72 , 73, 74, 75, 76, del CCNL 2007/2009. Gli effetti decorrono dalla data di sottoscrizione, fermo restando quanto stabilito. Il presente contratto integrativo s’intende tacitamente abrogato da eventuali successivi atti normativi e/o contrattuali nazionali gerarchicamente superiori, qualora esplicitamente o implicitamente incompatibili. Il presente contratto integrativo conserva validità fino alla sottoscrizione di un successivo accordo. Resta comunque salva la possibilità di modifiche e/o integrazioni a seguito di innovazioni legislative e/o contrattuali. Il presente contratto

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integrativo viene predisposto sulla base ed entro i limiti di quanto previsto in materia dalla normativa vigente e, in particolar modo, dal Dlvo 626/94, dal Dlvo 242/96, dal DM 292/96, dal DM 382/98, dal Dlvo 81/98, dal CCNQ 7/5/96 sulla legislazione in materia di igiene e sicurezza ed entro quanto stabilito dai CCNL 1995, 1999, CCNI 1999 e CCNL 2007/2009. Rispetto a quanto non espressamente indicato nel presente contratto integrativo, la normativa di riferimento primaria in materia è costituita dalle norme legislative e contrattuali di cui al punto precedente. ART. 42 PROCEDURE DI RAFFREDDAMENTO, CONCILIAZIONE E INTERPRETAZIONE AUTENTICA In caso di controversia sull’interpretazione e/o sull’applicazione del presente contratto le parti di cui al precedente articolo 1 s’incontrano entro 15 giorni dalla richiesta presso l’istituto. Allo scopo di cui al punto precedente, la richiesta deve essere formulata in forma scritta e deve contenere una sintetica descrizione dei fatti. Le parti possono intraprendere iniziative unilaterali soltanto dopo che siano trascorsi 15 giorni dalla trasmissione formale della richiesta scritta di cui al precedente punto. ART. 43 SOGGETTI TUTELATI I soggetti tutelati sono tutti coloro che nell’istituto prestano servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato. Ad essi sono equiparati tutti gli alunni dell’istituto in cui i programmi e le attività di insegnamento prevedano espressamente la frequenza e l’uso di laboratori, con possibile esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, nonché l’uso di macchine, apparecchi e strumenti di lavoro, compreso le apparecchiature fornite di videoterminali. Sono altresì da ricomprendere, ai fini della gestione delle ipotetiche emergenze, anche gli alunni presenti a scuola in orario curricolare ed extracurricolare per iniziative complementari ivi realizzate. Gli alunni non sono numericamente computati ai fini degli obblighi che la legge correla al numero del personale impegnato presso l’istituto. Gli alunni sono numericamente computati ai fini degli obblighi di legge per la gestione e la revisione annuale del Piano di Emergenza ed Evacuazione. Sono parimenti tutelati tutti i soggetti che, avendo a qualsiasi titolo diritto di presenza nei locali dell’istituto, si trovino in questa nella veste di ospiti, ditte incaricate, genitori, fornitori, pubblico in genere, rappresentanti, utenti, insegnanti. ART. 44 OBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente Scolastico, in qualità di datore di lavoro individuato ai sensi del Dlvo 626/94, del DM 292/96, del DM 382/98, del Dlvo 81/08 ha i seguenti obblighi in materia di sicurezza: adozione di misure protettive in materia di locali, strumenti, materiali, apparecchiature, videoterminali; valutazione dei rischi esistenti; elaborazione di apposito documento nel quale siano esplicitati i criteri di valutazione seguiti, le misure e i dispositivi di prevenzione adottati, il programma di successivi miglioramenti; designazione del personale incaricato di attuazione delle misure; pubblicazione, informazione e formazione rivolti a favore degli studenti e del personale scolastico, da organizzare compatibilmente con ogni altra attività sia per aggiornamento periodico che per informazione e formazione iniziale dei nuovi assunti; designazione docente responsabile della vigilanza contro il fumo. ART. 45 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Nella sede scolastica il Dirigente Scolastico, in quanto datore di lavoro, deve organizzare il Servizio di Prevenzione e Protezione, designando per tale compito, previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, una o più persone tra i dipendenti, secondo le dimensioni della scuola. I lavoratori designati, docenti o ATA, devono essere in numero sufficiente, possedere le capacità necessarie e disporre di mezzi e di tempo adeguati per lo svolgimento dei compiti assegnati. Essi non possono subire pregiudizio a causa dell’attività svolta nell’espletamento del loro incarico. ART. 46 DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI Il Documento di Valutazione dei Rischi è redatto dal Dirigente Scolastico che può avvalersi della collaborazione di esperti dell’Ente Locale, proprietario dell’edificio o di esperti preposti alla tutela e sicurezza dei lavoratori. Il Documento di Valutazione dei Rischi è revisionato annualmente per eventuali modifiche intercorse. ART. 47 RIUNIONE PERIODICA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI RISCHI

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Il Dirigente Scolastico direttamente o tramite il personale del Servizio di Prevenzione e Protezione indice almeno 1 volta all’anno una riunione di prevenzione e protezione dei rischi, alla quale partecipano lo stesso Dirigente o un suo rappresentante che la presiede, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il medico competente ove previsto, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Nel corso della riunione il Dirigente Scolastico sottopone all’esame dei partecipanti il Documento di Valutazione dei Rischi, l’idoneità dei mezzi di protezione individuale, i programmi di informazione e formazione dei lavoratori ai fini della sicurezza e della salute. La riunione non ha poteri decisionali, ma carattere consultivo. Il Dirigente Scolastico può accogliere in tutto o in parte i suggerimenti scaturiti dalla riunione, assumendosi, tuttavia, la responsabilità di non tener conto degli eventuali rilievi documentati nell’apposito verbale che dovrà essere redatto ad ogni riunione. ART. 48 RAPPORTI CON GLI ENTI LOCALI PROPRIETARI Per gli interventi di tipo strutturale e impiantistico deve essere rivolta all’Ente Locale proprietario apposita richiesta formale di adempimento, motivandone l’esigenza soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. In caso di pericolo grave e imminente il Dirigente Scolastico adotta i provvedimenti di emergenza, resi necessari dalla contingenza, ed informa tempestivamente l’Ente Locale. L’Ente Locale con tale richiesta formale diventa responsabile ai fini della sicurezza a termini di legge. ART. 49 ATTIVITÀ DI AGGIORNAMENTO, FORMAZIONE E INFORMAZIONE Nei limiti delle risorse disponibili devono essere realizzate attività di informazione, formazione e aggiornamento per i dipendenti e, ove necessario, per gli alunni. I contenuti minimi della formazione sono quelli individuati dal DI Lavoro/Sanità del 16/01/97. ART. 50 PREVENZIONE INCENDI E PROTEZIONECONTRO RISCHI PARTICOLARI A questa istituzione scolastica si applica la normativa sulla prevenzione incendi e sulla protezione da agenti chimico/fisico/biologici particolari prevista dal DPR 577/82, dal Dlvo 277/71, dal DM Interno 26/8/82, dal DPR 37/98, dal DM Interno 10/3/98, dal DM Interno 4/5/98, dalla CM Interno 9/98. ART. 51 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Nell'istituto è designato nell'ambito della RSU il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Con riferimento alle attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, disciplinate negli artt. 18 e 19 del Dlvo 626/94, le parti concordano su quanto segue: a) il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ha diritto di accesso ai luoghi di lavoro nel rispetto dei limiti previsti

dalla legge. Segnala preventivamente al Dirigente Scolastico le visite che intende effettuare negli ambienti di lavoro. Tali visite possono svolgersi congiuntamente con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o dal suo sostituto

b) la consultazione da parte del Dirigente Scolastico, prevista dal Dlvo 626/94, si deve svolgere in modo tempestivo. In occasione della consultazione, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ha facoltà di formulare proposte e opinioni che devono essere verbalizzate. Inoltre, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è consultato sulla designazione del Responsabile e degli Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione, sul Documento di Valutazione dei rischi, sulla programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nell’istituto. E’, altresì, consultato in merito all'organizzazione della formazione di cui all’art. 22, comma 5, del Dlvo 626/94

c) il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ha diritto di ricevere le informazioni e la documentazione relativa alla valutazione dei rischi e alle misure di prevenzione, nonché quelle inerenti alle sostanze e ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, all'organizzazione del lavoro e agli ambienti di lavoro, la certificazione relativa all’idoneità degli edifici, agli infortuni e alle malattie professionali. Riceve, inoltre, informazioni provenienti dai servizi di vigilanza

d) il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è tenuto a fare delle informazioni e della documentazione ricevuta un uso strettamente connesso alla sua funzione

Istituto Comprensivo “Federico II di Svevia”

Avigliano Frazioni - Filiano scuola infanzia, primaria e secondaria I grado di Filiano – Lagopesole – Possidente – Sant’Angelo

Via G. Leopardi n. 5 Lagopesole – 85021 Avigliano (PZ) ______________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________ tel. 0971/86022 – 0971 868056 fax 0971/86022- C.M. PZIC871009 C.F. 80007570767

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e) il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ha diritto alla formazione prevista dall'art. 19, comma 1, lett. g) del Dlvo 626/94 che deve prevedere un programma base minimo di 32 ore. I contenuti della formazione sono quelli previsti dal Dlvo 626/94 e dal DI Lavoro/Sanità 16/1/97, con possibilità di percorsi formativi aggiuntivi in considerazione di particolari esigenze

f) il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali

g) per l’espletamento dei compiti di cui all'art. 19 del Dlvo 626/94, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, oltre ai permessi già previsti per le rappresentanze sindacali, utilizza appositi permessi orari pari a 40 ore annue per ogni rappresentante. Per l’espletamento e gli adempimenti previsti dai punti sopra esposti, di cui all'art 19 del Dlvo 626/94 il predetto monte ore e l’attività sono considerati tempo di lavoro.

ART. 52 CONTROVERSIE In merito a controversie che dovessero sorgere sull’applicazione dei diritti di rappresentanza, informazione e formazione, previsti dalle norme vigenti legislative e contrattuali, la funzione di prima istanza di riferimento è svolta dall’organismo paritetico territoriale previsto dall’art. 20 del Dlvo 626/94. E’ fatta salva la via giurisdizionale.

PARTE QUINTA DISPOSIZIONI FINALI

ART. 53 DURATA DELL’ACCORDO Il presente contratto ha durata dalla data di sottoscrizione al 31/08/2017. Nel mese di maggio 2017 le parti possono avviare congiuntamente la verifica sulla sua applicazione e sui suoi risultati, nonché la trattativa per il suo rinnovo per l’anno scolastico successivo. L’accordo rimane, in ogni caso, in vigore fino alla sottoscrizione di un successivo accordo.

ART. 54 DISPOSIZIONI FINALI Quanto non previsto o espressamente indicato nel presente accordo si intende regolato dalle disposizioni normative e contrattuali vigenti in materia, fermo restando che quanto in esso stabilito s’intende tacitamente abrogato da eventuali atti normativi e/o contrattuali gerarchicamente superiori, qualora incompatibili.

ART. 55 VALIDITA’ DEL CONTRATTO Il presente contratto ha validità per tutto l’anno scolastico 2016/2017. Le parti di comune accordo possono apportarvi modifiche ed adeguarlo a situazioni sopraggiunte, anche prima della scadenza prefissata. Lagopesole, 20 dicembre 2016 Per la Parte Pubblica/Il Dirigente Scolastico ________________________________________ Per la RSU Prof. Raffaele Varlotta ________________________________________

Ins. Mecca Carmela ________________________________________

Assistente amm.vo Rosa Anna Musto ________________________________________