Io L'Impresa - Giugno 2011

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ZOOM I professionisti dell’immagine a Fotografia Europea Anche i fotografi di CNA Parma all’importante rassegna di Reggio Emilia L’INTERVISTA Salvatore Longo Questore di Parma Dal tema della sicurezza a quello della criminalità. Il punto di vista del nuovo Questore della città L’IMPRESA DEL MESE ParmaChannel comunicazione a 360 gradi La giovane società di Michele Buttarelli tra pubblicità e progresso tecnologico Anno XXXIV - n.58 del 24/05/2011. Quotidiano Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia- nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R. PARMA GIUGNO 2011 B4300511 Impresa e territorio Individuare la chiave di lettura del sistema della micro e piccola impresa per stare al passo coi tempi. L’analisi di Trender in Emilia Romagna

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Io L'Impresa Parma - Numero di Giugno 2011

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zoom

I professionisti dell’immagine a Fotografia EuropeaAnche i fotografi di CNA Parma all’importante rassegna di Reggio Emilia

l’intervista

Salvatore Longo Questore di ParmaDal tema della sicurezza a quello della criminalità. Il punto di vista del nuovo Questore della città

l’impresa del mese

ParmaChannel comunicazione a 360 gradiLa giovane società di Michele Buttarelli tra pubblicità e progresso tecnologico

Anno XXXIV - n.58 del 24/05/2011. QuotidianoPoste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia-nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 BolognaTel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

PARMAgiugno 2011

B4300511

Impresa e territorio

Individuare la chiave di lettura del sistema della micro e piccola impresa per stare al passo coi tempi.L’analisi di Trender in Emilia Romagna

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Le iniziative dei prossimi mesi in un... colpo d’occhio

Il Calendario di CNA ParmaGIUGNO

6 giugno, 10.00 - 13.00Riunione settore Estetistica

Continuano gli incontri itineranti, appun-tamento presso la sede CNA di Langhirano

8 giugno, 20.00 - 22.00InternazionalizzazionePresentazione progetti Brasile e Turchia

9 giugno, 9.00 - 13.00Corso per Restauratori

10 giugno, 9.00 - 13.00Corso per Restauratori

11 giugno, tutto il giornoPane, burro e marmellataBorgotaro, centro storico dalle 9 alle 24, manifestazione prodotti tipici, asta quadri, spettacoli d’intrattenimento

14 giugno, 18.00 - 23.00Assemblea AnnualeParte pubblica - “Crisi economica: nel guado o oltre il guado?” ne parliamo con Mario Seminerio

15 giugno, 17.00 - 23.00Corso ECM a Parma: la patolo-gia dell’anca e del ginocchio

16 giugno, 14.00 - 18.00Etichettatura di Origine o Provenienza Legge 4 del 3 febbraio 2011Aggiornamento Reg. Ce additivi, aromi, enzimi - Relatore Dott. GIUSEPPE DE GIOVANNI, esperto e autore di testi in materia di etichettatura SEDE PROV.LE-SALA GANDOLFI

18 e 19 giugno, 10.00 - 20.00ARTINROCCALa manifestazione sull’artigianato artistico e tradizionale alla Rocca di Fontanellato

25 e 26 giugno, tutto il giornoBirra e dintornipromozione dei microbirrifici artigianali

Per informazioni:Tel. 0521.227211www.cnaparma.it

Fidenza-Centro storicoContesto del nuovo CCN di Fidenza. Due giorni dedicati alla promozione dei micro-birrifici, con la presenza di operatori pa-sticceri per l’abbinamento birra-pasticceria secca. Sono previsti eventi collaterali

25 giugno, 9.30 - 12.30Sicurezza sul lavoro:una risorsa non un costoOrganizzato con la collaborazione di Ausl e Inail, l’appuntamento è al My One Hotel (Villa Ducale) di Parma

28 giugno, 20.00 - 23.30Sicurezza sul lavoro e installatori termoidrauliciSeminario tecnico rivolto a installatori termoidraulici

29 giugno, 18.00 - 19.00Variante V3 della CEI 64-8al CIRIEE

30 giugno, 14.00 - 18.00Approccio delle aziende alimentari ai mercati esteri - Partecipare alle fiere estereCNA ALIMENTARE in collaborazione con CNA INTERNAZIONALIZZAZIONE. Forma-zione per saper affrontare un mercato estero, organizzare e partecipare ad una Fiera di settore estera. SALA GANDOLFI - SEDE CNA PARMA

30 giugno, 20.00 - 23.30Isolamento termico e acusticoSeminario tecnico per imprese edili

LUGLIO

5 luglio, 13.00 - 18.30Nuove linee guida per Haccp stabilimenti di lavorazione carni, aderenti al Consorzio del Prosciutto di ParmaPomeriggio in collaborazione con il Ser-vizio Veterinario dell’Ausl e il Consorzio del Prosciutto di Parma; illustrazione tecnica e confronto con il Consorzio. LANGHIRANO -SALA COMUNITA’ MONTANA

11 luglio, 10.00 - 13.00Incontro settore EsteticaContinuano gli incontri itineranti, appuntamento presso la sede CNA di Fidenza

16 e 17 luglio, tutto il giornoFiera del Parmigiano di Pellegrino P.se

24 luglio, tutto il giornoGiornata di promozione del Gelato Arti-gianale Cna-AplaPromozione itinerante nei locali di produzione del gelato artigianale

SETTEMBRE

17 e 18 settembre, tutto il giornoIL CANTIERE DEL BIOLOGICO 4’ EDIZIONE - ROCCA DI FONTANELLATOQuarta edizione della manifestazione espositiva e seminariale, dedicata al biologico, al benessere ed eco-sosteni-bilità. Sono previsti eventi collaterali

22 settembre, 14.00 - 18.00Normativa Haccp e tracciabi-lità alimentiCNA ALIMENTARE - CNA.COM Ripasso della normativa e casi pratici in collabo-razione con Ausl-Sian di Parma

29 settembre, 14.00 - 18.00Normativa Haccp e tracciabi-lità alimentiCNA ALIMENTARE - CNA.COM Secondo pomeriggio di formazione per il ripasso della normativa di Haccp e tracciabili-tà, in collaborazione con Ausl - Sian di Parma

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EDITORIALE

Le scorse settimane sono succeduti due mo-

menti importanti, due momenti che da diversa

angolatura hanno fotografato e analizzato

l’economia del nostro paese. E’ stato presentato a

Roma il rapporto annuale 2010 dell’Istat. Numero-

si i dati contenuti nel rapporto, dal quale emerge

una situazione economica e sociale del nostro

Paese contraddistinta da notevoli difficoltà. Più

ombre che luci, nonostante il ministro Sacconi

abbia affermato il contrario. Nei giorni successivi

il Governatore della Banca d’Italia nelle conside-

razioni finali dell’annuale rapporto, afferma che

la nostra economia è insabbiata anche se i suoi

ritardi strutturali non sono segno di un destino

ineluttabile perché se affrontati si potrà tornare

a crescere. Le priorità sono tagli mirati di spesa

e meno tasse per famiglie ed imprese. Sembra,

per le conclusioni, un rapporto di dieci anni fa. Il

denominatore comune dei due interventi sembra

essere la crescita economica, infatti anche il

Presidente di Istat afferma che” il tasso di crescita

dell’economia italiana è del tutto insoddisfacen-

te e anche i segnali di recupero congiunturale

dei livelli di attività e della domanda di lavoro

non sono sufficientemente forti e diffusi per

riassorbire la disoccupazione e la inattività”.

Dunque “crescita” sembra la parola d’ordine, o

meglio creare le condizioni perché prenda avvio

questo processo virtuoso. Per avviarlo vengono

individuati una serie di fattori che per noi che

rappresentiamo imprese non sono nuovi, da anni

infatti stiamo scrivendo sui nostri documenti

che l’inefficienza della giustizia civile penalizza

oltre che i cittadini anche le imprese che vedono

soddisfare le loro richieste in tempi biblici. Pesano

poi scarsa concorrenza, carenza di infrastrutture,

inefficienza nell’esecuzione dei progetti finanziati

dalla UE, la troppa pressione fiscale e una spesa

pubblica quasi fuori con-

trollo. Come se ne esce?

E’ semplice rispondere

con una decisa azione di

Governo. Il fatto che il

Ministro dell’economia

abbia deciso di anticipare

a Giugno la definizione della manovra correttiva

che per il 2013 dovrebbe portare al pareggio del

bilancio pubblico potrebbe essere l’occasione

per prevedere gli interventi non più procrasti-

nabili richiamati dal Governatore, purtroppo

crediamo che questo Governo sia troppo debole

per intraprendere azioni che in alcuni passag-

gi potrebbero apparire impopolari. Sarebbe

opportuna una intesa bipartisan che in questo

momento è utopistico pensare. Allora potremmo

dire, anche in tempo di congiuntura negativa, che

il problema paradossalmente non è economico

ma politico. Ma la questione da risolvere non è

solo politica, ma come afferma Alessandra Carini

“anche il sistema delle imprese che vivono oggi

come una palla al piede l’assenza di infrastrutture,

la mancanza di un mercato dei servizi degno di

questo nome, la progressiva decadenza di un

sistema formativo degno di un Paese che vuole

un posto tra le prime economie del mondo. La

risoluzione dei problemi è forse qui: quel modello

economico che ci ha fatto ricchi, che è cresciuto

in dimensione ma non in consapevolezza deve

riuscire a ragionare da grande in una interazione

con il Paese e la sua politica per passare da un

modello economico molto spesso visto come il

frutto della genialità italica ad un modello econo-

mico che sappia disegnare la nostra economia

nel terzo millennio”.

Gualtiero Ghirardi

Presidente provinciale

Primo PianoStatistica: dieci anni di congiuntura regionale, il rapporto annuale ISTAT

L’inTErViSTaSalvatore Longo, Questore di Parma

nEWSL’equilibrio di un territorio Il ruolo di Unifidi in ER Dal I° luglio nuovi bandi FESR Impara ad intraprendere I fotografi CNA di Parma e i 150 anni dell’unità d’Italia

Zoom Il PSC di Parma

L’imPrESa DEL mESEParmachannel

aL SErViZio DELL’imPrESa Le controversie tributarie

crEDiToL’andamento dei tassi

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Anno XXXIV - n.58 del 24/05/2011. QuotidianoPoste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia-nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211Comitato di RedazionePer CNA: Domenico Capitelli, Pierluigi Beccarel-li, Maura Marmiroli, Andrea MareschiGiornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika [email protected] grafico e impaginazione: Edicta edizioniPer la pubblicità: [email protected] - 0521.227211CNA Parma - Via Spezia 52/a0521.227211 - www.cnaparma.it

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RappORtI Istat e BaNkItalIa: Il deNOmINatORe cOmUNe è RecUpeRaRe cOmpetItIvItà

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pRImO pIAnOindividuare la chiave di lettura del sistema di micro e piccola impresa per stare al passo coi tempi

l’impresa artigiana tra economia e territorio. Quale sviluppo per le pmi?

«Il nostro sistema economico ha un grande bisogno di innovazione, così i sistemi territoriali hanno bisogno che tali processi si diffondano ulteriormente e sistematicamente tra le micro e piccole imprese»

Moda, legno-mobile, metalmeccanica, costruzioni, riparazione veicoli, alimentari, trasporti e servizi alle famiglie i settori presi in esame dallo studio di Trender realizzato in collaboprazione con Istat

ome è cambiata la situazione economica e produttiva del no-stro Paese? Qual è oggi la reale

situazione e cosa devono aspettarsi gli italiani nei prossimi mesi e anni? La recente pubblicazione dei dati nel rapporto annuale dell’Istat e lo studio condotto dall’Osservatorio TrendER, rea-lizzato da Cna e BBC con la collaborazione scientifica sempre di Istat nello specifico sull’economia regionale, forniscono un’analisi del mondo dell’economia e del settore imprenditoriale. Come è cambia-ta l’economia regionale e quali sono le strade da intraprendere per rilanciare crescita e produttività? Come si è evoluto e quali caratteristiche e potenzialità ha oggi il sistema di micro e piccole imprese che caratterizza l’economia regionale? A queste domande ha cercato di rispondere

l’iniziativa promossa da Cna e BCC Emilia Romagna: “Dieci anni di congiuntura regionale”. A fornire le chiavi di lettura e delineare un possibile scenario nel prossimo futuro hanno contribuito economisti, esperti e amministratori. Al centro dell’attenzione i risultati di uno studio condotto dall’Os-servatorio TrendER realizzato da Cna e BBC con la collaborazione scientifica di Istat sulle trasformazioni strutturali che hanno interessato il sistema di micro e

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piccole imprese dell’Emilia Romagna nell’ultimo decennio. L’analisi ha utilizzato a fini statistici, i dati economici gestionali che le imprese associate conferiscono a Cna (una metodologia campionaria su un panel di 5.040 imprese della classe 1-19 addetti). I dati raccolti consentono di affermare che il ruolo delle imprese da 1 a 19 addetti nel corso dell’ultimo decennio è stato determinante per numero, crescita degli addetti, fatturato ed occupazione creata. Dal 2001 al 2007, il fatturato di

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l’ImpResa aRtIGIaNa tRa ecONOmIa e teRRItORIO

queste imprese è cresciuto di oltre il 25%. Solo la crisi, a partire dal 2008, ha in parte ridimensionato il fatturato che in tre anni, dal 2008 al 2010, è calato del 14%. Nel 2008 – rileva l’Istat - su 388mila imprese attive in Emilia Romagna, 380mila hanno meno di 20 addetti ed occupano il 53,6% degli addetti totali. TrendER si concentra su otto settori, per un totale di 135mila imprese con 1-19 addetti: alimentari, moda, legno-mobile, metalmeccanica, costruzioni, riparazione veicoli, trasporti e servizi alle famiglie. Nelle micro e piccole imprese alcune costanti strutturali che at-traversano il decennio senza significativi cambiamenti riguardano: l’importanza preponderante della produzione conto terzi (eccetto che nel settore alimentare) ed il peso limitato del fatturato estero: sempre inferiore al 5%; le relazioni coi mercati esteri sono mediate dal rapporto con le imprese committenti. Fino al 2008, le analisi condotte sull’archivio statistico delle imprese attive dell’Istat (Asia) indi-cano una crescita complessiva in termini

di numerosità e di addetti, anche se meno significativa rispetto alle imprese più grandi. Nel 2008, ci sono 24.498 imprese da 1 a 19 addetti in più rispetto al 2001 (+ 6,9%) con 70mila addetti in più rispetto al 2001 (+8,3%); le imprese con oltre 20 addetti aumentano di 882 unità (+11,1%) con 140mila addetti (+21,6%). Infine, il contributo degli investimenti al processo di ripresa delle micro e piccole imprese appare ancora molto stentato,

dopo i dati molto negativi del 2008 e soprattutto del 2009.Dal 1998 al 2008 le imprese manifat-turiere calano di numero (-1%) mentre crescono quelle dei servizi (+12%) ma al loro interno la struttura per grado di evoluzione tecnologica e di conoscenza incorporata, evolve: cala il peso delle im-prese manifatturiere a bassa tecnologia (dal 51% al 48%) e si riduce decisamente il peso dei servizi che non incorporano elevata conoscenza (dal 77% al 67%). “I processi evidenziati - spiega il segretario di Cna Emilia Romagna Gabriele Morelli - mostrano cosa è successo nel recente passato, ma aiutano anche ad interpretare

le opportunità e i vincoli che si configu-rano per i prossimi anni. L’equilibrio che il sistema regionale ha trovato a livelli tecnologici intermedi è più avanzato di quello complessivo nazionale. Le po-litiche necessarie a valorizzare queste positive caratteristiche dell’economia regionale, non possono che essere quelle volte all’innovazione, non genericamente declinata, ma specificamente legata alla conoscenza ed alla sua sistematica dif-fusione, tramite reti, data base, canali di diffusione delle conoscenze concepiti per essere adottati ed utilizzati dalle imprese più piccole, formazione di un capitale umano nuovo”.

I datI da UNO stUdIOdell’OsseRvatORIO

dI tReNdeR

SEGUE NELLE PROSSIME PAGINE

“Le micro e piccole imprese necessitano non solo di infrastrutture efficienti e pienamente fruibili nonostante le ridotte dimensioni, ma anche di pacchetti di software concepiti in base alle loro esigenze che ne consentano il pieno inserimento nei canali di circolazione delle conoscen-ze. La formazione del capitale umano deve sintonizzarsi ai fabbisogni potenziali di un sistema delle imprese che cresce nei percorsi della conoscenza, senza appiattirsi sul fabbisogno attuale ma proiettandosi sugli orizzonti possibili delle innovazioni tecnologiche e organizzative. Lo spartiacque che si delinea mostra che non può più essere l’assetto precedente a configurare il punto di forza per la ripresa della nostra economia: la crisi ha evidenziato l’ina-deguatezza del modello precedente, la cui forza consisteva nel sapersi adattare alle condizioni di mutevolezza dei mercati ma senza evolvere nei contenuti di conoscenza scientifica e nelle capacità di innovare sistematicamente”. Le nuove condizioni con cui si configurano le possibilità di ripresa della crescita - dalla capacità di guidare i processi di globalizzazione delle conoscenze e dei mercati a quella di raggiungere i livelli più elevati delle tecnologie e di mante-nere le posizioni raggiunte attraverso la sistematizzazione di ricerca e sperimentazione – impediscono di pensare che si possa tornare a livelli precedenti di utilizzo della capacità produttiva mantenendo gli orientamenti intermedi o a bassa intensità di ricerca e sviluppo”.

l’OpINIONe dell’ecONOmIsta IlaRIO favaRettO

“Oggi è necessario

evolvere nei contenuti

di conoscenza

scientifica e nella

capacità di innovare”

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pRImO pIAnO

crescita insoddisfacente, calo dell’occupazione, redditi fermi. Giovannini: “il sistema italia appare vulnerabile. Difficoltà delle imprese a competere sui mercati europei e sullo stesso mercato nazionale”

Istat: l’Italia un paese che arranca

n cinque capitoli il volume affronta le più recenti dinamiche in campo economico, tracciando la traietto-

ria di uscita dell’economia internazionale e di quella italiana dalla peggiore recessione dal secondo dopoguerra, documenta le con-dizioni del mercato del lavoro e delle fami-glie italiane fino a proiettare lo sguardo sui prossimi anni. Stiamo parlando del rapporto annuale presentato a maggio dall’Istat.Secondo i dati nel decennio 2001-2010 l’Italia è stata l’economia europea più ferma, con un tasso medio annuo di crescita pari allo 0,2%, contro l’1,1% dell’Uem; il ritmo di espansione della nostra economia è stato inferiore di circa la metà a quello medio europeo nel periodo 2001-2007, e il divario si è allargato nel corso della crisi e della ripresa attuale. Nella media del 2010 l’economia

italiana è cresciuta dell’1,3%, contro l’1,8% della media Ue. Nel primo trimestre del 2011, in Italia la crescita è stata dello 0,1% su base congiunturale e dell’uno per cento in termini tendenziali, mentre nella media dell’Europa la crescita è stata dello 0,8% su base trimestrale (dallo 0,3 di fine 2010), e del 2,5% rispetto ai primi tre mesi del 2010. «Il sistema Italia appare vulnerabile - è stato il commento di Enrico Giovannini presidente Istat - con un ritmo di crescita del tutto insoddisfacente - l’economia nazio-nale mostra evidenti difficoltà nella fase di ripresa, meno sostenuta di quella di paesi a noi vicini come Francia e Germania. Tale an-damento si spiega con una dinamica molto contenuta della domanda interna, frenata dalla riduzione dei redditi delle famiglie e dall’amplia capacità produttiva inutilizzata,

oltre che dalle difficoltà delle imprese italiane a compete-re sui mercati europei e sullo stesso mercato nazionale». Secondo il rapporto annua-le Istat, in Italia l’impatto della crisi sull’occupazione è stato marcato. Nel biennio 2009-2010 gli occupati sono scesi di 532mila unità, di cui ben 280mila al Sud . La flessione riguarda anche il Nord (-1,9%, pari a -228mila unità) e circa i tre quarti della

caduta dell’occupazione hanno riguarda-to l’industria in senso stretto (-404mila) È proseguita anche nel 2010 la caduta degli occupati tra i 18 e 29 anni (-182mila unità) dopo quella particolarmente signi-ficativa del 2009 (-300 mila unità). L’Istat rileva inoltre che nel 2010 l’occupazione è rimasta stabile per le donne ma é peggio-rata la qualità del loro lavoro. Le imprese italiane sono invece in recupero, anche se cala l’occupazione, ma hanno ancora problemi di accesso al credito. In difficoltà poi il settore delle costruzioni: l’indice di produzione, che era sceso dell’11,6% nel 2009, è diminuito ancora del 3,5% nella media 2010.In sintesi il rapporto disegna un paese che arranca con le famiglie che hanno usato i risparmi per fronteggiare le spese.

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L’InTERVISTA

“La situazione a Parma e provincia è ancora governabile senza particolari allarmi”. Dal tema sicurezza a quello delle infiltrazioni criminali la nostra città vista dal Questore Salvatore Longo

“Un territorio sotto controllo”

arma non ha nulla da invidiare a Ferrara in merito alla qualità di vita. Questa città per me è tutta

da scoprire, ma mi sembra di intendere che il carattere emiliano sia comune. Devo confessare di essere molto soddisfatto di lavorare qua”. Con queste considerazioni sulla nostra città e il suo territorio si pre-senta il nuovo Questore di Parma, Salva-tore Longo, giunto negli uffici di Strada Repubblica lo scorso febbraio. Lo scorso mese in occasione della festa

della Polizia di Stato sono stati presentati i dati inerenti alla criminalità sul territorio provinciale: quasi settantamila chiamate al 113, 1760 denunce, 278 arresti, oltre 52 chilogrammi di droga sequestrata, 1232 pattuglie congiunte con i militari delle-sercito, quasi 3200 contatti dei poliziotti di quartiere, 156richieste di espulsione e 25mila permessi di soggiorno rilasciati. A fronte di questi dati come considera la situazione di Parma?“Parma dal punto di vista della sicurezza

non presenta aspetti particolarmente gravi, il trend è più o meno simile a quello che si nota in campo nazionale né vi sono scostamenti rispetto ai dati dell’anno precedente. Il numero delle rapine è iden-tico da due anni, costanti anche i furti in appartamento, tutti episodi che vengono risolti in tempi ragionevoli sul piano inve-stigativo. Gli stessi omicidi che ci sono stati in provincia negli ultimi tempi sono stati risolti. Un risultato davvero notevole. Ci sono poi problemi correlati alla vivibilità, al modo di atteggiarsi della società”. In che senso?“In questo momento mi sembrano di particolare rilievo le varie interpretazioni che si danno ad esempio della “movida” e delle frequentazioni di piazzale della Pace. Ma sono problemi di polizia in asso-luto? Non sempre, credo piuttosto siano problemi di comportamento che devono essere regolati da tutti i partecipanti alla sicurezza e anche dalla politica locale. Il problema sicurezza peraltro è sempre lo stesso: è il senso di sicurezza più che la reale sicurezza. Senso di sicurezza che aumenta se abbiamo sempre una divisa davanti alla porta di casa sia che appar-tenga a Carabinieri, Guardia di Finanza, etc.. Ma è una situazione impossibile per motivi di risorse economiche. L’alternativa è utilizzare strategie diverse”.Come il controllo coordinato del ter-ritorio?“Esatto. Il territorio è diviso in diversi

“Infiltrazioni mafiose:

come è la situazione

nel nostro territorio?

“Un territorio evoluto economicamente come questo con imprese allettanti, può attirare certe situazioni. Certo escludiamo una presenza fisica dell’elemento mafioso, ma ciò non significa che non possa esserci una presenza dell’interesse mafioso, latamente inteso, perché la possibilità di riciclaggio c’è, così come c’è la possibilità di investimento e di acquisizione di aziende. Occorre stare attenti, soprattutto gli imprenditori devono prestare molta attenzione. È positivo un atteggia-mento collaborativo anche da parte delle aziende. Importante è inoltre il recentissimo protocollo firmato con Enti locali e associazioni di categoria e con le cosiddette stazioni appaltanti per verificare la genuinità delle aziende a cui affidare i lavori. Questo è un passaggio davvero notevole”.

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comparti, sui quali agisce o la Polizia o i Carabinieri o per quel che le compete la Polizia Municipale. A Parma vi è poi un’ulteriore presenza, quella dei militari e anche questo contribuisce a dare quel certo senso di sicurezza. Ma serve? Come tutte le attività di prevenzione non è facil-mente calcolabile; la prsenza è senz’altro utile per la prevenzione, ma non sappiamo fino a quando”.Che consiglio può dare in termini di sicurezza alle PMI del nostro terri-torio?“Un punto partico-lare su cui mi batto da quando sono-Questore è di far comprendere che qualun-que cittadino con qualsiasi occupazione, ma anche il pensionato, rappresenta un’an-tenna di sicurezza per il territorio. Tutti dobbiamo sapere che siamo compartecipi alla sicurezza. Se ci voltiamo dall’altra parte e fingiamo di non vedere e non aiutiamo, non possiamo pretendere un comporta-

mento differente dagli altri. È un discorso di compartecipazione, una rete di respon-sabilità. Poi possono essere utili anche altri strumenti a cominciare dall’informazione. Per esempio è importante comunicare agli anziani possibili truffe. In generale quello che voglio dire a tutti i cittadini è meglio una telefonata in più, anche se dovesse poi verificarsi un falso allarme, piuttosto che l’indifferenza”.

E strumenti come telecamere, anti-furti etc, che peso hanno? “Certo le difese pas-sive come blindature, sistemi di video sor-veglianza possono

essere utili ma devono essere idonei e moderni non obsoleti. È inoltre possibile installare sistemi di allarme collegati agli istituti di sorveglianza o alle forze di Polizia e Carabinieri. Ma la prima cosa, ribadisco, è acquisire una coscienza civica cioè ren-dersi conto che tutti sono responsabili e cooparteci alla sicurezza”.

caRta d’IdeNtIta’NOME: sAlvAtorECOGNOME: longoETà: 58 AnnILUOGO DI NASCITA: CAtAnIA

ATTUALE OCCUPAZIONE: Questore di Parma

“tUttI I cIttadINI devONO e pOssONO cONtRIBUIRe

alla sIcURezza”

L’InTERVISTA

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nEWS

L’incontro con il vicepresidente provinciale Pier Luigi Ferrari

l’equilibrio di un territorio

n confronto con l’amministra-zione provinciale per parlare di territorio e impresa, di econo-

mia e credito. Dopo l’incontro con Ugo Danni, assessore provinciale alla Pianifi-cazione e Viabilità, si è svolto nel mese di maggio quello con Pier Luigi Ferrari, vicepresidente della Provincia di Parma. Un appuntamento per parlare a tutto campo di molte delle tematiche legate alle attività produttive, dall’incidenza del difficile momento economico agli strumenti che gli enti pubblici possono predisporre per cercare di fronteggiare le maggiori criticità. “Siamo in una fase delicata e difficile - ha esordito Ferrari - e il nostro impegno deve cimentarsi su più fronti: dal credito all’attivazione dello sportello unico, dall’equilibrio territo-riale alla sostenibilità”. “La Provincia - ha detto Ferrari - deve facilitare l’approccio al fare impresa. Lo sportello unico per esempio sarà una piccola rivoluzione culturale. Dal primo di ottobre, attraverso lo sportello unico la vita dell’azienda e dell’imprenditore si semplificherà”. “Que-sta realtà provinciale - ha proseguito Ferrari in merito alla difficile situazione

economica - nonostante i tagli, vuole e deve essere un aiuto vero per le imprese, realtà fondamentale del nostro territorio. La pubblica amministrazione deve fare la sua parte mettendosi in gioco tanto quanto l’imprenditore. Così è stato fatto con l’attivazione dei tavoli anti crisi, momenti in cui la volontà di dialogo è prevalsa”. Un altro tema dell’incontro e che inte-ressa numerosi imprenditori e cittadini è la sostenibilità del territorio. “Il tema della sostenibilità è importante - ha sottolineato Ferrari - Questo mondo sta cambiando, si stanno verificando feno-meni inusitati rispetto al passato. L’idea di sostenibilità che l’Unione Europea ha lanciato e che noi abbiamo mal digerito oggi diventa uno stato di necessità. L’importante è trovare un equilibrio tra l’aspetto economico e quello ambien-tale. Ben vengano le costruzioni, ben vengano le attività però ci vuole un pia-no per fare determinate scelte. È il caso delle energie rinnovabili - ha aggiunto Ferrari - Serve un equilibrio che sappia dosare sul nostro territorio queste fonti. Non è saggio e vantaggioso sottrarre

feRRaRI: “dOBBIamO GaRaNtIRe l’OccUpazIONe”“Non so come andrà a finire ma tutti dicono che così non si va avanti. Tutti dicono che in altri paesi, senza proclami roboanti, qualche spinta in avanti c’è mentre qui siamo inchiodati. La piccola e meda impresa però ha ancora voglia di esserci, di competere e noi enti locali dobbiamo fare di tutto per difendere l’occupazione, difendere il lavoro. La nostra società vive su tre assi che sono: le vie di comunicazione (classiche e moderne), l’occupazione (quello che l’impresa rappresenta) e i servizi. Ma tutto questo c’è nella misura in cui c’è occupazione. L’occupazione mantiene il trend dei servizi e fa in maniera che ci sia lo sviluppo delle comunicazioni”.

La Commissione Provinciale per l’Artigianato di Parma (CPA) ha cessato la propria attività.Il 16 maggio scorso le competenze sulla tenuta dell’Albo delle imprese artigiane sono passate alla Regione Emilia Romagna che ha investito la Commissione Regionale per l’Artigianato (CRA) di nuove importanti competenze per quanto riguarda il comparto artigiano. Presieduta da Claudio Caraffini, la CPA, costituita dai rappre-sentanti delle Associazioni artigiane, da esperti in materia, da rappresentanti dei sindacati dei lavoratori e dell’INPS e dell’Ispettorato del Lavoro, ha costituito per decenni un organismo di garan-zia assoluta per il riconoscimento della qualifica artigiana delle imprese ma anche per la corretta applicazione delle norme di accesso alle attività regolamentate. Oggi, i principali compiti della nuova Commis-sione regionale saranno: la tenuta dell’Albo regionale delle imprese artigiane, l’emanazione

di bandi e l’adozione di iniziative per lo sviluppo e la valorizzazione del settore. Inoltre la CRA sarà chiamata ad individuare nelle nuove attività i requisiti di impresa artigiana. La società cambia e con essa cambiano i suoi bisogni pertanto anche il modo di far impresa non si può sottrarre a tale

la cpa cessa la sUa attIvItà. GIUffRedI pResIdeNte della cOmmIsIONe ReGIONale

U

cambiamento. Il Vice Presidente di CNA Emilia Romagna e componente della Direzione pro-vinciale di CNA Parma Sergio Giuffredi, è stato nominato Presidente della Commissione Regio-nale per l’Artigianato. “È un incarico prestigioso e lusinghiero - ha detto Giuffredi - che ricoprirò con passione alla luce dell’esperienza fatta in tanti anni di attività, sia nell’ambito associativo all’interno degli organi di CNA, così come in quello istituzionale con la vice presidenza della Camera di Commercio e della stessa Commissione Provinciale per l’Artigianato”.Altre nomine importanti per la città di Parma all’interno della nuova Commissione Regionale anche quella di Franca Ormindelli, vice presidente provinciale di CNA Parma.Gli artigiani di Parma potranno quindi contare su una rappresentanza del territorio impor-tante e qualificata all’interno della nuova Commissione.

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terreno agricolo a vocazione delle nostre produzioni per fare campi di fotovoltaico. È necessario stare attenti, sarebbe il falli-mento delle nostre eccellenze”.Il vicepresidente della Provincia in me-rito ha aperto anche una parentesi sul Distretto del Prosciutto. “Tre sono i temi fondamentali - ha sottolineato Ferrari - il dato ambientale, il dato urbanistico e il marketing. Sul dato ambientale una deroga oggi dà tempo alle istituzioni e agli imprenditori di trovare entro due anni una sistemazione. Risposte al dato urbanistico sono invece arrivate dal pia-no regolatore, in modo che il distretto rispettasse le norme per l’allargamento. Abbiamo quindi giocato la carta, ancora tutta da esplorare, del marketing. Il di-stretto è un esempio, una modalità che dimostra come a volte pubblico e privato possano collaborare virtuosamente”. Infine, il tema dell’equilibrio territoriale. I due terzi del territorio montano non sono a sé stanti rispetto al contesto della provincia, sono una attiva e viva

OttO NUOvI sINdacI NeIcOmUNI della pROvINcIaLe ultime elezioni amministrative (svoltesi il 15 e16 maggio scorso) hanno portato all’elezione anche nella nostra provincia di otto nuovi primi cittadini. I nuovi sindaci saranno chiamati a rispondere e a proporre nuove idee per la crescita e il benessere del territorio, dei suoi cittadini e delle sue attività economiche e imprenditoriali per i prossimi cinque anni.

la CnA augura ai nuovi amminitratori buon lavoro.

realtà e quindi “montagna, pianura e città devono collaborare per il “sistema”. “La parola d’ordine ha concluso Ferrari deve essere “riequilibrio”, un concetto

sAlA BAgAnzASindaco Cristina Merusi (eletta con il 50%)

trAvErsEtolo Sindaco Ginetto Mari (52%),

nEvIAno dEglI ArduInISindaco Alessandro Garbasi (85%),

sAn sECondoSindaco Antonio Dodi (43%),

FontAnEllAtoSindaco Domenico Altieri (49%),

BussEtoSindaco Maria Giovanna Gambazza (49%),

BorgotAro Sindaco Diego Rossi (53%),

sAlsoMAggIorE tErMESindaco Giovanni Carancini (al ballottaggio 53,74%).

che deve essere tradotto in atti concreti con il sostegno delle istituzioni che de-vono accompagnare alcuni processi e il varo di alcune specifiche iniziative”.

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nEWSnel 2010 l’operatività è aumentata del 16% garantendo oltre 12mila imprese

Il ruolo di Unifidi emilia Romagnaa crisi economica del 2009 - e i l suo per-durare nel 2010 - ha

rivalutato il ruolo dei Confidi per favorire l’accesso al credito alle imprese. La stretta della re-cessione è stata attenuata però dai Confidi, che hanno mitigato gli effetti della congiuntura negativa sul tessuto produttivo sostenendo l’economia reale del Paese. In Emilia Romagna il mag-gior impegno profuso per le imprese da garantire è stato quello di Unifidi, il consorzio regionale di garanzia che as-socia oltre 70mila imprese e

che ha chiuso l’esercizio 2010 con un aumento di operatività del 16 %, garantendo oltre 12 mila imprese, con un capitale sociale di 28,5 milioni di euro e un patrimonio di 64 milioni di euro: questi, in sintesi, i dati del consorzio.La funzione di garanzia a soste-gno delle esigenze finanziarie delle imprese è spesso collega-to a varie forme di agevolazione pubblica, volte a contenere il costo per le imprese: Unifidi, come gestore del Fondo Re-gionale di Co-Garanzia e inter-mediario del Fondo Europeo degli Investimenti, consente

alle imprese di contenere i costi della garanzia. In occasione della presentazio-ne del Bilancio consuntivo 2010, Unifidi ha promosso anche un convegno sul ruolo svolto dai Confidi per accompagnare le imprese nel loro sviluppo du-rante il quale è stata presentata la ricerca 2010 di Fedart Fidi sugli strumenti di garanzia. L’indagine ha messo in luce come la necessità di rispondere alle normative internazionali e nazionali abbia visto contrarsi, tramite fusioni e aggregazioni, il numero dei Confidi esisten-ti in Italia. Contrazione che, come si vede per Unifidi, non significa riduzione, ma aumen-to di operatività in relazione all’aumento di patrimonio. Gli attuali 166 Confidi del mondo dell’artigianato e della PMI hanno superato i 7miliardi di euro di finanziamenti garantiti. Di questi, un miliardo è stato garantito da Unifidi.I Confidi in generale sono stati in prima linea nelle fasi centrali della crisi al fianco delle impre-se, costituendo un solido punto di riferimento per i rapporti di queste ultime con il sistema bancario. I dati di bilancio di UNIFIDI sono significativi del ruolo im-

Alcune immagini della giornata del convegno Unifidi

prescindibile che il Consorzio regionale sta svolgendo per favorire l’accesso al credito del-le imprese. Dopo l’operatività record del 2010 è continuato anche nel primo trimestre 2011 il trend di crescita del numero di domande e di finanziamen-ti garantiti: secondo CNA in questa prospettiva decisivo sarà anche il ruolo che vorrà interpretare la Regione perché, dopo la positiva esperienza del Fondo di Co-garanzia, occorre fare un’attenta riflessione sulle modalità di sostegno futuro ai Confidi e sulla razionalizzazione della filiera della garanzia, alla luce anche delle proposte di ri-forma del Ministero dell’econo-mia relative al Fondo Centrale di Garanzia del Mediocredito, che CNA e Confartigianato re-gionali, con un documento congiunto, hanno duramente denunciato.

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atteNzIONe! dal 1 lUGlIO I NUOvI BaNdI fesRSi aprono con il 1 luglio due importanti bandi di finanziamento per la piccola e media impresa per l’assegnamento di finanziamenti a fondo perduto per imprese innovative e neo imprese. Uno riguarda tutte le attività che possono essere legate a discorsi d’innovazione e comprende anche l’acquisto di alcuni macchinari. Il secondo si rivolge alle imprese costituite dopo il 1 gennaio 2010.Asse 2 - Attività II.1.2 “Domande dal 1 luglio al 31 dicembre 2011 - Bando nuove impreseAsse 2 - Attività II.1.2 “Domande dal 1 luglio al 1 agosto 2011 - Bando per l’inno-vazione tecnologica delle PMI e delle reti di PMI dell’Emilia-Romagna Ecipar, in collaborazione con Cna Innovazione ha preparato un breve percorso formativo gratuito (3 giornate, il 13, 20 e 22 giugno) per ricevere tutte le infor-mazioni necessarie alla preparazione delle domande. Per informazioni: Marcello MazzeraResponsabile provinciale CNA Innovazione - [email protected]

spINNeR 2013 pRemIa l’INNOvazIONe“We Tech Off ” ed “Erasmus per Giovani Imprenditori” sono i due bandi di Spinner 2013 rivolti a per-sone interessate a sviluppare idee imprenditoriali e ad alto contenuto di conoscenza.A disposizione borse di ricerca e op-portunità per partecipare a progetti di ricerca industriale, sviluppo speri-mentale, trasferimento tecnologico, in collaborazione con Centri di ricerca, Università, Imprese ed Enti.Incentivi e percorsi formativi per

aspiranti lavoratori autonomi - testi-monianze di neo imprenditori.Inoltre sempre correlato a Spin-ner 2013 è stata lanciata la Start Cup-Spinner 2013 la prima com-petizione dell’Emilia-Romagna tra idee imprenditoriali innovative. Le Start Cup regionali di Bologna, di Modena e Reggio Emilia e Spinner 2013 collaborano per sostenere sul territorio la creazione di nuove imprese che propongono prodotti, processi, metodi e servizi innovativi. Premi ai primi tre classificati. Iscrizioni fino al 29 giugno.Per informazioni: www.spinner.it

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GIOvaNI e pmI: sI ImpaRa ad INtRapReNdeReSi è tenuta il 19 maggio, presso l’aula magna dell’IPSIA di Parma, la consegna dei premi di “Impara ad Intraprendere”, il progetto promosso da CNA Parma ed Ecipar Parma in collaborazione con Cariparma per la diffusione di una cultura imprenditoriale tra i giovani che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro.Il concorso rappresenta infatti la fase finale di un percorso formativo che ha permesso agli studenti di affrontare e discutere non solo le caratteristiche delle imprese, ma, a più ampio raggio, le diverse modalità di ingresso nel mondo del lavoro, esaminando le convenienze e i rischi che ognuna di esse comporta. Durante la mattinata, che si è chiusa con la premiazione dei gruppi vincenti, sono intervenuti Adriano Cappellini (Dirigente scolastico Ipsia Parma), Gual-tiero Ghirardi (Presidente CNA Parma), Sebastiano Lipari (Presidente Ecipar Parma), Manuela Amoretti (Assessore alla Formazione Provincia di Parma).

a fIdeNza dUe GIORNI sU BIRRa e dINtORNIDue giorni per promuovere l’attività dei microbirrifici artigianali di Parma e non solo, con degustazioni, laboratori e momenti di festa: questo è “Birra e dintorni”, l’evento promosso dal Comune di Fidenza insieme a CNA Parma nell’ambito del progetto per il Centro Commerciale Naturale. Sabato 25 e domenica 26 giugno in piazza Garibaldi, dunque, appunta-mento dalle 16.30 alle 24 con sette birrifici artigianali che proporranno la propria produzione con degusta-zioni e occasioni di vendita: tra gli

espositori anche alcuni nomi nostrani come il Birrificio di Toccalmatto, il Beerbante di Colorno e la Panil Beer di Torrechiara. Non si beve soltanto: in piazza grazie ai numerosi negozi e aziende alimentari artigianali del territorio sarà possibile gustare di-verse proposte di pasticceria secca

e altre goloserie. In programma ci sono poi concerti (come quello del Tao Love Bus, domenica sera) e mini-laboratori aperti a tutti: si parlerà, ad esempio, della differenza tra birra artigianale e birra industriale o del modo migliore abbinare una “bionda” ai piatti più vari.

Bellezza&tRadIzIONead aRtIROcca 2011Oltre 40 artisti tra ceramisti, restauratori, liutai, cartai, vetrai, fabbri, decoratori di tela e maestri di decoupage: nel

Castello di Fontanellato dalle 10 alle 20 di sabato 18 e domenica 19 giugno 2011 si alza il sipario di “ArtInRocca 2011”. Questa terza edizione della mostra-mercato, organizzata dal Comune di Fontanellato in collaborazione con CNA

Parma, è rigorosamente ad ingresso libero e unisce l’artigianato artistico con la tradizione di antichi mestieri: in mostra si potranno osservare infatti lavorazioni di studi d’arte e botteghe che rappresentano settori differenti tra loro, accomunati dalla qualità artistica che da sempre denota l’artigianato del parmense. Per trasformare le due giornate in un’autentica festa sono in programma alcuni momenti di vero spettacolo: tra questi il concerto del Dedalus Ensemble (sabato 18 ore 10.30, domenica alle 11 e alle 15.30), l’intermezzo musicale dell’orchestra Bambolbì (sabato alle 16.30), la pre-sentazione del libro di Luca Mancini “Qualcuno alla porta” (sabato alle 18.30) e l’esibizione di Tango Argentino a cura dell’Accademia Tango Milonguero di Parma (domenica ore 17).

In alto, la Rocca Sanvitale di Fon-tanellato: il 18 e 19 giugno ospita Artinrocca 2011. A destra in alto, invece, un momento della premia-zione di “Impara ad intraprendere”

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In alto un momento dell’incontro a Langhirano

Provincia: a Langhirano la tappa del ciclo di incontri contro l’abusivismo

professionalità uguale sicurezzaa tua salute quanto vale?” Il ciclo di in-contri intrapreso da

CNA Parma continua il suo iter anche nei Comuni del territorio. Dopo l’appunta-mento di Fornovo a marzo, si è svolto il 6 giugno un incon-tro presso la Sala Comunità Montana in Piazza Ferrari a Langhirano. All’incontro - or-ganizzato dalla Coordinatrice provinciale Cna Benessere e Sanità Giulia Ghiretti – erano presenti anche Bruno Bassan Presidente Dell’Unione, e Marcello Mazzera, Respon-sabile provinciale delle Zona. La riunione che ha visto la

partecipazione di una decina di aziende tra parrucchieri ed estetisti della Zona, si è aper-ta con la presentazione del progetto sul Riconoscimento della Qualità che CNA insie-me alle altre Associazioni sta portando avanti nel co-mune di Parma. Il progetto punta proprio ad informare i cittadini circa l’importan-za di rivolgersi a persone qualificate per tutelare la propria salute e benessere e a garantire agli esercenti una corretta competizione basata sul riconoscimento della qualità dell’offerta. L’idea è stata accolta favore-

volmente dai partecipanti i quali hanno espresso la loro necessità di trovare risposte concrete contro l’abusivi-smo. Nel corso dell’incontro i partecipanti hanno avuto modo di spiegare la propria situazione attuale ed il con-fronto ha creato una sorta di “rete” in cui ognuno ha po-tuto condividere le proprie esperienze. Il punto fondamentale che è emerso è la necessità di svolgere una campagna di sensibilizzazione verso i cittadini utilizzando tutti gli strumenti di comunicazione, da internet, alla stampa, alla

pubblicità. Si è parlato infine anche di “scf ”, con riferimento alle ultime scadenze e del nuovo decreto legato alle apparec-chiature per uso estetico che a breve sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

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I fOtOGRafI: espeRIeNza cOstRUttIva e dIveRteNte peR tUttI

Comunicazione e Terziario avanzato

Reggio Emilia e Parma

Nell’ambito dell’evento Fotografia Europea

Partecipano alla mostra i fotografi

Domenico BaroniFrancesca Battilani

Corrado BertozziGiordano BorghiStefano Brianti

Prisca CaroliMatteo Consolini

Loretta CostiGraziano FantuzziGiuliano Ferrari

Alessandro GibertiLaura Sassi

Luca TrascinelliCarlo Urbani

Si ringrazia per la collaborazione l’Amministrazione Comunale e la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia

6 maggio - 12 giugno 2011Biblioteca delle Arti

Piazza della Vittoria 5 - Reggio Emilia

1861 jpg

cna Parma alla rassegnainternazionale di Fotografia Europea 2011

l’Unità d’Italia si è messa in mostranche CNA Parma ren-de omaggio all’an-niversario dell’Unità

d’Italia e lo fa attraverso la fotografia con la mostra “1861.jpg” realizzata in occasione dell’edizione 2011 di Fotografia Europea, la rassegna interna-zionale promossa dal Comune di Reggio Emilia. Nata dalla

collaborazione tra CNA Parma e Reggio Emilia l’iniziativa ha visto come protagonisti foto-grafi professionisti di entrambe le città che hanno dato vita ad una bella e ricercata azione corale. Sul tema del 150esimo anno dell’Unità d’Italia i 14 fotografi coinvolti - Domenico Baroni, Francesca Battilani, Cor-

rado Bertozzi, Giordano Borghi, Stefano Brianti, Prisca Caroli, Matteo Consolini, Loretta Costi, Graziano Fantuzzi, Giuliano Fer-rari, Alessandro Giberti, Laura Sassi, Luca Trascinelli E Carlo Urbani - hanno sviluppato un lavoro in cui non si sono limitati ad immortalare momenti ma li hanno vissuti in prima persona.

a

Un’esperienza da ripetere, divertente e utile. Sono tutti d’accordo i cinque fotografi parmigiani che hanno partecipato a Fotografia Europea. “È stato uno stimolo poter collaborare tra professioni-sti - dice stefano Brianti - L’esperienza è stata anche un’occasione di confronto e di scambio. E poi è stato molto divertente essere contem-poraneamente autori e attori dei nostrio scatti”. “Per la prima volta ci siamo ritrovati dall’altra parte dell’obiettivo - fa eco graziano Fantuzzi - ciascuno con la propria interpretazione dell’anno 1861. È stata una mostra che ha unito passato e presente: foto “storiche” connotate da un’estensio-ne - .jpg - del tutto contemporanea”. “Ho aderito

molto volentieri - dice anche luca trascinelli - mettersi in gioco è stimolante. Un’esperienza costruttiva e positiva che ha permesso di far emergere la nostra professionalità e artigianalità”. “Speriamo di aver gettato le basi per collabora-zioni future - commenta Carlo urbani - sono im-portanti le occasioni che permettono di rivalutare la fotografia di qualità realizzata da professionisti”. “È stato positivo interagire tra colleghi - aggiunge anche Francesca Battilani - la speranza è che anche a Parma cresca l’attenzione nei confronti della fotografia artistica e di qualità e che anche nella nostra città si possa organizzare qualche bell’evento dedicato”.

L’originalità della mostra è data dalla prospettiva, dopo avere scelto le inquadrature le luci e gli effetti, i fotografi si sono posti davanti all’obiettivo e non dietro, mettendosi in gioco nel vestire i panni risorgimentali di garibaldino, brigante, car-bonaro, musicista, fotografo, dama, ecc ecc. Il lavoro corale

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ed appassionato, ha dato modo di rispecchiare il tema dell’Unità con una concreta “unità” territoriale di intenti e di competenze tecniche. Il progetto è stato reso possibi-le grazie alla collaborazione di molteplici interlocutori che hanno reso disponibili, oltre al loro entusiasmo, locali, abiti, ricerche di co-stume. La collaborazione tra professionisti ha dato ottimi

frutti; il gruppo di lavoro, partendo dalla ricchezza di idee e punti di vista alterna-tivi che il numero riesce ad offrire, ha trovato le giuste modalità di confronto per raggiungere l’obbiettivo che aveva deciso di condividere, riuscendo a tradurre il tutto in un interessante lavoro che rimarrà nel curriculum professionale di ognuno dei partecipanti.

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assecondare lo sviluppo senza consumare suolo è l’obiettivo del piano firmato dalla Giunta Vignali. ormindelli(cna costruzioni): «Buoni spunti, ora diamo loro sostanza»

Il psc e la sfidadella città compatta

ompatta, a misura di persona e “green”. È la Parma del futuro pre-vista dal nuovo Piano Strutturale

Comunale, il più importante documento di pianificazione urbanistica del Comune, in cui sono contenute le linee guida per lo sviluppo della città nel prossimo decennio.

Ecco alcuni degli obiettivi strategici del PSC per Parma 2020, elaborato dalla Giunta Vignali con la consulenza di Richard Burdett, della Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio (Caire), di Ambiter Srl e di Nord Progetti Srl: - Costruire sul costruito- Una città senza periferie: nelle frazioni incrementare i servizi pubblici e gli esercizi commerciali di piccole dimensioni- Preferire la mobilità sostenibile- “Umanizzare” le eccellenze funzionali- Rimettere al centro la città storica- Una città accogliente per tutte le stagioni dell’esi-stenza- Consolidare il ruolo residenziale delle frazioni rurali- Ascoltare e partecipare- Monitorare gli esiti delle trasformazioni

«La sfida del nuovo Psc – ha sintetizzato il sindaco Pietro Vignali – è quella di ac-compagnare lo sviluppo della città senza consumare suolo». «L’intento è quello di costruire sul costruito – ha rimarcato Fran-cesco Manfredi, assessore all’Urbanistica – e di farlo in modo diverso dal passato, migliorando la qualità dei servizi». Il Psc è stato pensato in base ad un orizzonte di crescita demografica che prevede, secondo il Censis, una popolazione di 212 mila abi-tanti al 2025, con una domanda insediativa aggiuntiva di oltre 13 mila famiglie: la sfida è assecondare questo tipo di sviluppo co-struendo una città compatta, pienamente sostenibile dal punto di vista sociale ed am-bientale, sul solco delle migliori esperienze delle “green city” europee. Alla luce degli strumenti urbanistici recentemente appro-vati, il Regolamento Urbanistico Edilizio e il Piano Operativo Comunale, il Comune ha selezionato una trentina di aree in cui attivare percorsi di riqualificazione urbana; nell’elenco, che rappresenta una proposta aperta, figurano, tra l’altro, via Palermo e quartiere Benedetta nella zona nord, l’area ex Salamini nella zona est, e l’area nord

ovest. Il nuovo Psc punta a realizzare, attra-verso nuovi insediamenti edificati riqualifi-cando l’esistente, un numero di abitazioni e di superfici terziarie in grado di rispondere agevolmente alla domanda insediativa del-la città senza determinare alcun consumo di nuove aree agricole. Ogni intervento inoltre, sarà pensato in maniera tale da offrire un contributo alla riqualificazione della città nel suo complesso, anche al di fuori del proprio perimetro di intervento: in particolare, a livello ambientale dovranno essere risolte eventuali criticità esistenti o realizzati assetti ambientali più qualificati, mentre a livello di sostenibilità sociale dovranno essere incrementati i servizi nei quartieri, basandosi su quanto richiesto dai singoli “parlamentini”.

I pUNtI chIave del psc

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camBIa aNchela NORmatIva: l’OBIettIvOè semplIfIcaReIl PSC firmato dalla Giunta Vignali intro-duce alcune rilevanti novità anche dal punto di vista normativo, «seguendo- se-condo l’assessore all’Urbanistica Francesco Manfredi - un criterio di semplificazione. Questo è vero in particolare per i processi di riqualificazione urbana, che vengono favoriti togliendo l’obbligo della perequa-zione urbanistica e offrendo la possibilità di realizzare per parti gli interventi».Per le aree di riqualificazione urbana si individua infatti un indice territoriale minimo (commisurato alla fattibilità, verificata) con la possibilità che venga au-mentato nell’attuazione (Poc) per garantire condizioni di sostenibilità economica e un maggior contributo alla realizzazione di infrastrutture pubbliche.L’effetto della riqualificazione viene inoltre esteso alla città promuovendo gli interventi fuori comparto ma nel contesto, sostenuti dalle trasformazioni urbane.

«Il Comune - sottolinea a questo proposito Franca Ormindelli, Presidente Unione CNA Costruzioni Parma - ha preso atto di un cambiamento di fondo in quelle dinamiche sociali che incidono sulle prospettive urba-nistiche e del settore edile. Non si tratta sol-tanto delle ricadute, peraltro pesanti, della crisi economica: processi quali per esempio l’immigrazione o il reddito disponibile alle famiglie e l’allargamento della forbice nella sua distribuzione, insieme a una crescente consapevolezza collettiva delle ricadute sull’ambiente e sulla salute di modalità produttive improprie, sono sotto gli occhi di tutti. A queste nuove tendenze fa riscon-tro una domanda sociale che si orienta in maggior misura su due parametri cruciali: la qualità e l’economicità, due elementi

tradizionalmente opposti ma che oggi pos-sono coniugarsi anche grazie alle capacità di innovazione delle nostre imprese».«Puntare in misura via via crescente sulla riqualificazione dell’esistente, su ristruttura-zioni di qualità adeguata - prosegue Franca Ormindelli - è una necessità, così come svi-luppare le filiere della green economy: una delle risultanti dei mutamenti in atto. CNA costruzioni non arriva impreparata a questo appuntamento. Abbiamo sollecitato una riflessione delle nostre imprese e individua-to gli elementi ( non ultima la formazione e l’aggiornamento degli operatori) che possono agevolare i nuovi orientamenti di impresa. Partiamo qui a Parma – ce lo riconoscono in tanti – da una tradizione di professionalità artigiana nelle costruzioni che ben si sposa con i nuovi orientamenti del PSC e che magari il Comune può pro-porsi di sostenere e valorizzare».«Ci sono nel PSC - conclude la Presidente Ormindelli - buone sollecitazioni per im-maginare il futuro della città: valorizzare il centro storico, rendere vivibili i quartieri, pensare a Parma come eccellenza non solo nell’agroalimentare ma per la cul-tura diffusa e la tensione all’innovazione, l’apertura alla internazionalizzazione …. Le ricadute saranno positive solo se sapremo andar oltre, dare sostanza alle parole ed agli slogan. Alla capacità dell’Amministrazione compete allestire le infrastrutture materiali e immateriali che sorreggano questi nuovi orientamenti, e qui ci sono sfide di grande portata. A noi, al sistema delle imprese, compete mettere in campo un’uguale capacità di innovazione. Non è marginale qui sottolineare l’importanza per le imprese di norme chiare, facilmente applicabili, non soggette continue a precisazioni che, al pari del peso burocratico, costituiscono per noi costi aggiuntivi».

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L’ImpRESA DEL mESE

comunicazione&innovazione tecnologica: da questo connubio ha preso le mosse la giovane azienda di michele Buttarelli

parmachannel, visibilità a 360°

na rete di monitor po-sizionati in oltre trenta esercizi commerciali

della città (bar, pizzerie, centri commerciali, palestre) su cui scorrono news in tempo reale, informazioni di servizio, appun-tamenti e brevi spot: un vero e proprio canale telematico, in grado di garantire a chi usu-fruisce degli spazi inserzionali una visibilità diffusa, gradevole, continuamente aggiornabile sen-za spese aggiuntive…questa è l’idea attorno cui è nata Parmachannel, una giovane società che opera nel settore della comunicazione. «A febbraio 2009 – racconta Michele Buttarelli, 33 anni, titolare – abbiamo fatto il nostro esordio nel campo del digital signage (segnaletica digitale), sviluppando un primo network di 8 monitor localizzati in punti strategici della città, in comodato d’uso gratuito, collegati ad una rete digitale: l’idea era quella di dare vita ad un canale di intrattenimento che avesse ad oggetto delle proprie trasmissioni i servizi offerti dalle am-ministrazioni, gli eventi sportivi o culturali, le informazioni utili per vivere al meglio la città; qui, come in un vero e proprio canale tv, i contenuti trattati si alternano ai messaggi pubblicitari delle aziende interessate». Due anni e mezzo dopo, l’idea ha dato i suoi frutti: ora le postazioni del Parma Channel sono 35

e comprendono i locali e i negozi più amati della città. Solo qualche esempio: Bar Caffè Garibaldi, Farmacia Costa, Piscina Palestra Joker Club… l’elenco completo si trova su www.parmachannel.com. «Senza dubbio questo modo di fare pubblicità – sottolinea Michele – è caratterizzato da un ottimo rapporto qualità/prezzo: è una rete diffusa, più accattivante, e rispetto ad un medium cartaceo i messaggi da veicolare possono essere periodicamente aggiornati a secon-da delle necessità, senza costi aggiuntivi». Un esempio: per circa 200 euro al mese si possono ottenere 25 spot da 30 secondi, oltre a 80 banner (biglietti da visita digitale) da 10 secondi, ogni giorno su ognuno dei monitor della rete.Alla possibilità di comunicare attraverso questo network, Parma Channel – avva-

lendosi della collaborazione di un’ampia rosa di aziende del settore comunicazione - aggiunge un’offerta di servizi di diffusione pubblicitaria a 360°: dalle inserzioni sui taxi a quelle nei cinema, dalle pubblicità sulle bustine di zucchero a quelle sui palloni aerostatici, dalla cartellonistica ai gadget personalizzati. «Vorrei sottolineare - spiega Buttarelli - che sulle prestazioni delle altre aziende non chiediamo una commissione. Anzi, rivolgendoci ai fornitori con le nostre economie di scala riusciamo spesso a far risparmiare i nostri clienti».

caRta d’IdeNtItàNOME: PArMACHAnnElTITOLARE: MICHElE ButtArEllIDOVE SI TROVA: In str. MArtInEllA 95/1, AlBErI (PArMA) TEL: 0521/648822CELL: 348/6112919SUL WEB:WWW.PArMACHAnnEl.CoM

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rESPonSaBiLE ProVinciaLE SErViZiMaura [email protected]

Servizi fiscali e contabiliResponsabile: Rodolfo Riccò[email protected]

Servizi pagheResponsabile: Fiorenza [email protected]

creaimpresaResponsabile: Giorgio [email protected]

consulenza di direzioneResponsabile: Roberta [email protected]

consulenza ambiente e sicurezza

Responsabile: Giorgio [email protected]

consulenza creditoResponsabile: Lamberto [email protected]

consulenza contrattuale lavoroResponsabile: Graziano [email protected]

consulenza informaticaResponsabile: Marina [email protected]

cna innovazione e internazionalizzazione imprese

Responsabile: Marcello [email protected]

Previdenza - EPaSa ParmaResponsabile: Augusto [email protected]

cna WorldResponsabile: Augusto [email protected]

Formazione - Ecipar ParmaResponsabile: Lorenzo [email protected]

SERVIZI

Fra i compiti dell’associazione c’è anche l’assistenza alle imprese aderenti in materia di controversie tributarie

cNa nei contenziosi fiscali

o sportello di CNA relativo ai “Ser-vizi fiscali e contabili” da sempre assiste le imprese associate che si

trovano nella condizione di affrontare una controversia di natura tributaria con l’Am-ministrazione Finanziaria. Per qualsiasi tipo di assistenza, che può essere un accertamento, un avviso di liquidazione o altro, non solo Cna offre un servizio di consulenza ma si pone al fianco dell’associato nella gestione del con-tenzioso supportata, in questa complessa e difficile azione, da un prestigioso Studio Legale di Parma. La materia tributaria costituisce un ambito a sé stante e per questo è regolata da una propria giurisdizione, i cui organi sono:- in 1° grado, le Commissioni Tributarie Provinciali;- in 2° grado, le Commissioni Tributarie Regionali; - in 3° ed ultimo grado, la Corte di Cassa-zione.Il processo tributario è regolato da una disciplina che si avvicina per alcuni aspetti a quella del processo civile, come il principio di soccombenza ad esempio, è prevista anche la pubblica udienza, ma con la particolarità, fra le altre, che in giudizio non è ammessa la prova testimoniale.Si adirà la Commissione Tributaria anche per chiedere la sospensione cautelare degli effetti esecutivi dell’accertamento o dell’iscrizione a ruolo. Fino alla decisione della Commissione Tributaria Provinciale le parti possono tuttavia attivarsi per la definizione

della controversia tramite la conciliazione giudiziale, patteggiando imposte e sanzioni ridotte (non penali). È evidente che la difesa del contribuente avanti le Commissioni Tributarie rappresenti un’attività ad alto contenuto professionale che Cna può offrire ai propri associati anche in funzione della decennale e consolidata collaborazione con un importante studio legale, tuttavia il valore aggiunto della nostra Associazione è rappresentato dalle numerose casistiche che vengono affron-tate abitualmente e dal confronto continuo con le imprese in una logica improntata al perseguimento dell’interesse generale della categoria e non solo avendo cura del singolo interesse. Da questo punto di vista quindi, la nostra As-sociazione è solita affrontare il contenzioso fiscale fra impresa e fisco in una prospettiva che privilegia il dialogo con l’Amministra-zione Finanziaria e possibilmente cercando di utilizzare, prima di arrivare alla lite, tutti gli strumenti che precedono l’emissione di un avviso di accertamento come, ad esempio, l’accertamento con adesione o l’adesione agli inviti al contraddittorio, consapevoli che il ricorso al Giudice Tributario deve rappre-sentare l’ultima possibilità di risoluzione del problema. Il Responsabile dei Servizi fiscali e contabili è Rodolfo Riccò.Mail: [email protected]

La presentazione del servizio sostituisce quella comparsa nel numero di aprile

l

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cREDITO

eURIBOR

TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO 2,73%

EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. 1,440%

EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g. 1,420%

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. 1,727%

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. 1,608%

TASSO UFF. SCONTO B.C.E. 1,250%

cONveNzIONe ReGIONale cNa/BaNche

SCOPERTO DI CONTO CORRENTE 4,615%

ANTICIPI S.B.F. 2,990%

ANTICIPI FATTURE 3,590%

OsseRvatORIO deI tassI - GIUGNO 2011

staBIlI a GIUGNO I tassI dI RIfeRImeNtOGiugno segna una battuta d’arresto nei rialzi del tasso di riferimento per il credito agevolato, il cui parametro rimane al 5,18% registrato lo scorso mese.

Stabile anche il tasso di riferimento comunitario da applicare alle operazioni di attualizzazione dei contributi pubblici alle imprese, il cui valore è fermo al 2,73%.A seguito di ciò rimangono stabili anche i tassi collegati a questo indicatore come la legge Sabatini (L.1329/65) e la legge 598.

Fermo anche il valore del Tasso ufficiale di Sconto dopo che in aprile la Banca centrale Europea lo aveva portato al 1,25% rispetto al 1% in vigore dal maggio 2009, ponendo così fine ad un periodo di stabilità che durava ormai da due anni.Per quanto riguarda gli indicatori nazionali siamo in presenza invece di una crescita generalizzata: l’Euribor tre mesi mmp si por-ta dal 1,324% al 1,440 con l’indicatore 365 gg mentre passa dal 1,306% al 1,420% con l’indicatore 360 gg.

aNcORa pROROGata la mORatORIa sUI deBItI È stato siglato da Governo, A.B.I. e Associa-zioni Imprenditoriali il rinnovo dell’Avviso Comune risalente all’agosto 2009.

Le novità sono: 1) Proroga dei termini per la presentazione delle domande di sospensione/allungamento dei finanziamenti al 31 luglio 2011.

2) Possibilità di allungare la durata dei mutui che hanno già usufruito della sospensione (moratoria) a condizione che i richiedenti abbiano regolarmente provveduto a pagare gli interessi del periodo di sospensione.

3) Possibilità, per le operazioni che bene-ficiano dell’allungamento, di ottenere una copertura del rischio di tasso.

4) Per le società di capitale è prevista la possibilità di ottenere un finanziamento finalizzato al rafforzamento patrimoniale delle stesse, pari all’importo che i soci conferiranno in azienda.

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