IO L'impresa - Ottobre 2014

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FOCUS Legge di Stabilità: i principali interventi TERRITORIO Al meteo non si comanda, ma puntare sul turismo si può! 60 ANNI DI IMPRESE Fratelli Romanini dai carretti a cavallo ai Tir TERRITORIO Banda larga opportunità di sviluppo Anno XXXVII – N° 54 del 22.10.2014 - Mensile- Poste Italiane SPA - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 - n. 46) - Art. 1 comma 1, DCB Po – Contiene I.P. FORLÌ-CESENA OTTOBRE 2014 www.cnafc.it MERCATO DEL FALSO: FACCIAMO IL PUNTO CNA presenta un’indagine sul fenomeno criminale che fattura oltre 6,5 miliardi. E che, se sconfitto, darebbe lavoro a 105mila persone

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FOCUSLegge di Stabilità: i principali interventi

TERRITORIOAl meteo non si comanda, ma puntare sul turismo si può!

60 ANNI DI IMPRESEFratelli Romanini dai carretti a cavallo ai Tir

TERRITORIOBanda larga opportunità di sviluppo

Anno

XXX

VII –

54

del

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2014

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I.P.

FORLÌ-CESENA OTTOBRE 2014www.cnafc.it

MERCATO DEL FALSO: FACCIAMO IL PUNTO

CNA presenta un’indagine sul fenomeno criminale che fattura oltre 6,5 miliardi. E che, se sconfitto, darebbe lavoro a 105mila persone

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F.LLI MAGNANI S.r.l.Via Ravennate, 943Cesena tel. 0547 631720

PROGETTATO PERLAVORARE SODO.

Vi aspettiamo alPORTE APERTE

SABATO 25 OTTOBRE e

DOMENICA 26 OTTOBRE

NUOVO OPEL VIVARO

GARAGE INTERNAZIONALEVia Meucci, 8Forlì tel. 0543 777464

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INTERVENTO

F.LLI MAGNANI S.r.l.Via Ravennate, 943Cesena tel. 0547 631720

PROGETTATO PERLAVORARE SODO.

Vi aspettiamo alPORTE APERTE

SABATO 25 OTTOBRE e

DOMENICA 26 OTTOBRE

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GARAGE INTERNAZIONALEVia Meucci, 8Forlì tel. 0543 777464

La Legge di Stabilità contiene misure d’impatto significativo per le imprese, ma deve essere chiaro che le agevolazioni pre-viste non possono essere com-pensate da eventuali aumenti delle tassazione locale. È molto positiva l’esclusione del costo del lavoro dalla base imponibile Irap, una manovra da noi fortemente voluta che comporterà una signi-ficativa riduzione della pressione fiscale e riguarderà per il 40,5% le imprese fino a 50 addetti.

Tuttavia rimangono escluse da qualsiasi intervento oltre 3 milioni di imprese senza dipen-denti, vale a dire il 70% del totale delle 4.425.000 aziende italiane. E, sul fronte fiscale, va garan-tita omogeneità di trattamento tra tutte le imprese, piccole e grandi. Occorre introdurre la determinazione del reddito per cassa per tutte le piccole me-die imprese. Occorre, inoltre, completare il riordino dei regimi contabili, introducendo la de-terminazione del reddito per cassa, e varare l’introduzione dell’IRI per favorire la capitaliz-zazione delle imprese familiari.

Positiva anche l’introduzione di un regime forfettario per le imprese con ridotti ricavi, con la possibilità per gli impren-ditori di non versare il minimo contributivo, mentre parimenti apprezzata è la proroga delle

agevolazioni al 50% per il recu-pero edilizio e del 65% per gli in-terventi di efficienza energetica, misure importanti che rappre-sentano un’ancora di salvezza per i settori dell’edilizia e degli impianti in grave difficoltà, di cui CNA ha sempre richiesto la sta-bilizzazione. Altrettanto positiva la decontribuzione totale per i neo assunti per i primi tre anni, così come le misure per favorire l’autoimprenditorialità, attraver-so significative agevolazioni per i primi tre anni per le start up.

Molte, al contrario, le per-plessità sull’anticipo del TFR in busta paga, per gli effetti che la monetizzazione del TFR potrà avere sul futuro della Previden-za complementare e per i rischi che questa manovra potrebbe avere sugli equilibri finanziari delle imprese. Vigileremo af-finché i meccanismi previsti dal Governo per quanto riguarda anticipo del TFR vadano nella direzione di scongiurare il ri-schio di crisi di liquidità per le imprese. Ci attendiamo poi che dalla riduzione dei vincoli del Patto di stabilità in capo agli Enti locali possa derivare una ripresa degli investimenti per rimette-re in moto l’attività delle piccole imprese.Infine, CNA esprime preoccupazione per le riduzioni delle agevolazioni per le impre-se di autotrasporto merci.

Accolte alcune delle rivendicazioni dell’Associazione, in particolare rispetto a ecobonus e neo assunti

LEGGE DI STABILITÀ, UN IMPATTO SIGNIFICATIVO SULLE IMPRESEA meno che le misure nazionali non si risolvano in un aumento della tassazione locale. E sull’anticipo del TFR ci attendiamo meccanismi che non penalizzino le imprese.

di Lorenzo Zanotti - vicepresidente CNA Forlì Cesena

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SOMMARIO

Registrazione Tribunale di BolognaN° 4686 del 23/11/1978

Chiuso in redazione il 23 ottobre 2014

www.cnafc.it

Seguici su http://www.facebook.com/cnaforlicesena http://www.youtube.com/user/cnafc

Direttore responsabile:Maurizio Collina

Direzione e amministrazione:CNA Federazione Regionale Emilia-RomagnaVia Rimini, 7 - 40128 BolognaTel. 051 2133100

IO l’impresa Forlì-Cesena

Coordinamento editoriale: Franco Napolitano

Redazione Forlì-Cesena: Marco Boscherini, Veronica Bridi , Fatima El ghazioui, Silvia Foschi, Riccardo Guardigli, Marco Lucchi, Maria Maltoni, Piergiorgio Matassoni, Franco Napolitano, Davide Prati, Roberto Sanulli.Via Pelacano, 29 - ForlìTel. 0543 770200 - [email protected]

Artwork e impaginazione:Menabò srl - Forlì www.menabo.com

Stampa:CILS - Cesena

Hanno collaborato a questo numero:Marco Baroni, Viviano Gentilini, Marco Laghi, Franco Moscatelli, Diego Prati, Roberta Vitali, Lorenzo Zanotti.

Fotografie: Archivio CNA, Friend Studio di Carlo Parrinello (Forlì).

INTERVENTO

Legge di stabilità, un impatto significativo sulle imprese.

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FOCUS

Legge di stabilità: i principali interventi.

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RICETTA DEL MESE

La ricetta di… Diego Prati.

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BACHECA

Annunci gratuiti.22

PRIMO PIANO

Mercato del falso:facciamo il punto.

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60 ANNI DI IMPRESE

Dai carretti a cavallo ai tir, in pista da oltre 60 anni.

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TERRITORIO

Banda larga: un’opportunità di sviluppo per i territori.

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Al meteo non si comanda, ma puntare sul turismo si può!

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Studio ecoenergia, specialisti del risparmio energetico.

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8 18

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IN BREVE

News dal mondo CNA.20

PUNTASPILLI

Lo spazio di opinioni e riflessioni.6

NOVITÀ

Fatturazione verso la pubblica amministrazione.

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PUNTASPILLI

“La diligenza è la madre della fortuna”. Benjamin Franklin

IL PENSIERO

Il “Decreto Semplificazioni” ha introdotto l’autorizzazione unica ambientale (AUA), che doveva semplificare la vita alle nuove imprese nel gesti-re le emissioni e gli scarichi idrici. Dopo poco più di un anno, il commento che nasce spontaneo è: “Decreto Sem-plificazioni o Decreto Buro-cratizzazione?”Una semplif icazione deve prevedere una drastica ridu-zione di regole obsolete e far-raginose, una migliore qualità e celerità dei procedimen-ti amministrativi e una ridu-zione degli oneri burocratici/economici che gravano sulle imprese. Oltre che una reali-

stica fattibilità delle prescri-zioni in essa contenute.L’AUA, oggi, non è nulla di tut-to questo. Ma piuttosto: auto-rizzazioni rilasciate in tempi biblici, con l’aggiunta di nor-me in precedenza non con-template; prescrizioni tecni-camente ed economicamente non realizzabili; costi di mes-sa a regime e di monitoraggio degli impianti molto elevati; mancanza di coordinamento tra le amministrazioni statali e quelle locali.Vi sembra che questi siano obiettivi di semplificazione? Fate voi i vostri conti signori…

Roberta Vitali

IL BUROSAURODecreto Semplificazioni o Decreto Burocratizzazione?

Laura Grilli presidente delle estetiste europee.

L’imprenditrice forlivese è stata eletta presidente della Cepec, l’organizzazione europea dell’estetica, nell’assemblea che si è svolta a Malta. I nostri auguri di buon lavoro a Laura Grilli, che tiene alta la bandiera della CNA in Europa!

LA FOTO

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FOCUS

Si discute, mentre andiamo in stampa, sulle prime informa-zioni relative alle nuove misure annunciate dal Governo con la Legge di Stabilità. Nell’edito-riale di questo numero trove-rete alcune prime riflessioni sull’impatto che tali azioni po-tranno avere sulle piccole me-die imprese del Paese.

Qui di seguito abbiamo ri-tenuto utile, in attesa della pubblicazione della Legge di Stabilità, riportare una bre-vissima e generale sintesi di alcuni degli interventi previ-sti, redatta sulla base delle informazioni giornalistiche in nostro possesso. Al più presto sarà nostra cura intervenire sui singoli provvedimenti, una volta che saranno definiti gli interventi indicati nella bozza del testo della Manovra.

NEOASSUNTI: sgravi fino a 6.200 euro all’anno (per tre anni) e limitati alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate 2015.

IRAP: l’aliquota torna al 3,9%, limitatamente ai lavoratori assunti con contratti a tempo indeterminato; si tratta di una norma che penalizza chi si av-vale di collaboratori e lavorato-ri a tempo determinato.

ECOBONUS: confermate le agevolazioni al 65% e il bonus sulla ristrutturazione al 50%. Confermato anche il bonus mo-bili. Ma tutte le agevolazioni, dal 2016, scenderanno al 36%.

“80 EURO”: è stabilizzato il bo-nus degli “80 euro” alla platea ristretta definita dal decreto che ha introdotto l’agevolazione, con un meccanismo di detrazione.

MINIMI: possibile l’applicazio-ne dell’imposta sostitutiva del 5% sino a scadenza.

CREDITO PER LA RICERCA: scende dal 50% al 25%, ma viene allargato a tutte le im-prese, indipendentemente dal fatturato o forma giuridica con un investimento minimo annuale che passa da 50.000 a 30.000 euro.

ANTICIPO TFR: viene erogato a richiesta del dipendente, ma anziché subire la tassazione originaria (tra il 23% ed il 26%) ad esso viene applicata l’a-liquota ordinaria (dal 27% al 43% a seconda dello scaglio-ne di reddito). Per le modali-tà dei pagamento si prevede una doppia strada: versamen-to diretto del TFR maturando ottenendo in cambio gli stes-si benefici oggi previsti per i datori che versano il TFR alla previdenza complementare, oppure optare per il credi-to bancario sulla base di un meccanismo che sarà definito in seguito per decreto.

IVA E ACCISE BENZINA: pre-visto che possano aumentare dal 2016.

Gli aggiornamenti sui pros-simi numeri di “IO L’Impre-sa”, oltre che sul sito www.cnafc.it.

LEGGE DI STABILITÀ: I PRINCIPALI INTERVENTIIn attesa del documento definitivo, una prima sintesi. Tra le misure: sgravi per le nuove assunzioni e conferma ecobonus; e poi: Irap, minimi, anticipo TFR

L’impatto sulle piccole medie imprese nell’editoriale a pag. 3

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8 | IO L’IMPRESA

IN PRIMO PIANO di Veronica Bridi

Nel nostro Paese il mercato del falso genera un fatturato di oltre 6,5 miliardi. Riportare sul mercato legale la produzione dei beni contraffatti significhe-rebbe, indotto compreso, 17,7 miliardi di produzione aggiun-tiva, con 105mila occupati in più a tempo pieno e 5,3 miliar-di di entrate fiscali. Non solo. Dal cibo alla componentistica, dai cosmetici ai farmaci, dagli occhiali ai rubinetti le contraf-fazioni comportano gravi rischi per la sicurezza e la salute dei consumatori.

Questi alcuni dei dati presen-tati il 9 ottobre alla Camera dei deputati da CNA, con un’inda-gine conoscitiva su contraffa-zione, pirateria in campo com-merciale e commercio abusivo.

Come spiega il direttore ge-nerale di CNA Forlì-Cesena Franco Napolitano: “La con-traffazione è un fenomeno cri-minale. Va scardinata la con-cezione ormai radicata nella società per cui comperare

merci contraffatte è un atto accettato, naturale, che fanno tutti. Un fatto illegale che va affrontato non solo in termi-ni repressivi, ma modificando l’orizzonte culturale dei con-sumatori, informandoli sugli effetti nocivi dei falsi per l’e-conomia, la società e la salute di noi tutti. Non è un caso che, lo stesso giorno in cui a livello nazionale CNA ha presentato questa indagine alla Camera, a Forlì CNA ha promosso uno spettacolo di denuncia su que-sto tema, che ha attirato 500 cittadini e altrettanti studenti delle scuole medie superiori della provincia. Oltre ai rappre-sentanti di numerose Istituzio-ni e Associazioni”.

Quali sono i contorni del feno-meno, oggi? “La contraffazione – spiega Napolitano – non inte-ressa più solo i prodotti griffati e danneggia soprattutto le im-prese più piccole. E per questo CNA è impegnata a tutto cam-po in un’azione di contrasto e di

tutela dei marchi di origine e di indicazione delle merci e, più in generale, del Made in Italy. La contraffazione assume aspetti nuovi ogni giorno e si espande in maniera vertiginosa, anche grazie al web. Serve un conti-nuo aggiornamento delle nor-me e degli strumenti di contra-sto, azione che deve rimanere una priorità del Paese”.

Ma proviamo ad approfondire il fenomeno, sfogliando l’Inda-gine conoscitiva sui fenomeni della contraffazione, della pi-rateria in campo commerciale e del commercio abusivo, pro-dotta da CNA.

Nel nostro Paese i settori più colpiti dalla contraffazione sono l’abbigliamento e gli ac-cessori (2 miliardi e 243 milioni di euro, pari al 34,3% dell’inte-ro valore), il comparto cd, dvd e software (1 miliardo e 786 mi-lioni di euro, il 27,3% del totale) e i prodotti alimentari (poco più di un miliardo di euro, pari al 15,8% del totale).

MERCATO DEL FALSO: FACCIAMO IL PUNTOCNA presenta un’indagine sul fenomeno criminale che fattura oltre 6,5 miliardi. E che, se sconfitto, darebbe lavoro a 105mila persone. Per combatterlo repressione e informazione

Per saperne di piùIl libro nero della contraffazione di Antonio Selvatici: quanto costa all’Italia la falsificazione. Quanto si arricchisce la malavita. Che cosa si fa e che cosa si deve fare (Pendragon 2012)

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PRIMO PIANOMercato del falso: facciamo il punto

01 e 03 L’attrice Tiziana Masi in due momenti dello spettacolo.

02 Franco Napolitano e Roberta Alessandri, direttore generale e vicepresidente di CNA Forlì-Cesena.

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02

Nel nostro Paese i settori più colpiti dalla contraffazione sono: abbigliamento e accessori, multimedia, alimentari”

Franco Napolitano

COSA SUCCEDEREBBE SE…

Cosa succederebbe se la fetta di economia “marcia” rappresentata dalla contraffazione fosse riportata nella legalità? L’indagine di CNA mostra come, se i prodotti contraffatti fossero realizzati e commercializzati sul mercato legale, si avrebbero 17,7 miliardi di euro di produzione aggiuntiva, con conseguenti 6,4 miliardi di valore aggiunto. Tale produzione genererebbe acquisti di materie prime, semilavorati e servizi dall’estero per un valore delle importazioni pari a 5,6 miliardi di euro. E assorbirebbe 105mila lavoratori regolari occupati a tempo pieno. Riportare sul mercato legale la produzione dei beni contraffatti significhereb-be avere un gettito aggiuntivo complessivo pari a circa 5 miliardi 280 milioni di euro. Denaro che, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, potrebbe trovare utilizzi ben migliori che quello di arricchire le mafie.

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10 | IO L’IMPRESA

IN PRIMO PIANO

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Un fenomeno criminale al pari di altri: molto ampio e ge-stito in modo imprenditoriale da gruppi criminali organizzati, in grado di muoversi abilmente nel mercato illegale e legale. Che danneggia quel sistema di imprese contoterziste che ope-rano in maniera trasparente e rispettano le regole.

Sfogliando l’indagine, stupisce come la contraffazione si sia insinuata anche in ambiti quali componentistica e pezzi di ri-cambio per autoveicoli (si par-la di metà dei cerchioni in lega “taroccati”), cosmetica, occhia-leria, rubinetteria, coltelleria. Evidenti i rischi per la salute e la sicurezza del consumatore.

Che diventano ancora più allar-mante quando la contraffazio-ne tocca i prodotti agroalimen-tari, danneggiando in maniera evidente sia i produttori che i consumatori. I primi si trovano a operare in condizioni di con-correnza sleale, aggravata da una situazione di dumping nel sistema agroalimentare; mentre

LA CONTRAFFAZIONE RACCONTATA DAI RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO ALLO SPETTACOLO

“Il viso irritato di un bimbo assopito su un divano trattato con sostanze alta-mente tossiche; distribuzione di farmaci illegali venduti sul web da farmacie non autorizzate; un tragico incidente aereo per colpa di un maledetto pezzo di ricambio sbagliato…” Abbiamo chiesto ai ragazzi dell’Istituto Ruffilli di Forlì, che curano il blog Ora legale, dedicato ai temi della legalità, le loro impres-sioni sullo spettacolo di denuncia della contraffazione, a cui hanno partecipato grazie a CNA insieme con 500 coetanei. I ragazzi hanno apprezzato in modo particolare il fatto di essere coinvolti in prima persona: “Un nuovo modo di fare teatro, coinvolgendo il pubblico con l’aiuto dell’ironia per spiegare situazioni do-lorose”. E quale lezione ne hanno tratto? “Come è possibile sconfiggere mafia, contraffazione e la filiera del dolore che ne consegue? Lo spettacolo suggerisce la risposta. Massima attenzione agli acquisti, controllo scrupoloso degli ingredienti dei cibi e chiedersi se ne vale davvero la pena… il griffato a tutti i costi”. Se diciamo che la contraffazione si combatte facendo cultura e informazione, questi ragazzi sono decisamente sul pezzo!

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PRIMO PIANOContro il declinismo una sola ricetta: lo sviluppismo

05 06

i secondi, nella stragrande mag-gioranza dei casi, acquistano nella convinzione di ottenere un prodotto caratterizzato da una determinata origine e da un’e-levata qualità corrispondente a quanto riportato in etichetta.

La contraffazione e l’imitazione dei prodotti Dop e Igp sottrae alla nostra produzione agri-cola oltre 3 miliardi di euro, pesando sull’intera filiera impe-gnata nelle produzioni di qualità.

Che fare per combattere que-sto fenomeno? Per la nostra As-sociazione la lotta alla contraf-fazione rappresenta una delle linee prioritarie d’intervento. Sollecitando e collaborando con le Istituzioni e promuoven-do anche proprie iniziative.

“Il lavoro da fare – spiega Na-politano – è duplice: da un lato vanno rafforzati i controlli. Per questo noi diamo la massima collaborazione alle Istituzioni impegnate, dalla Prefettura ai Comuni alla Guardia di finan-za, per tutelare le imprese che rispettano le regole. Ma la re-pressione non è sufficiente, bi-sogna lavorare sulla sensibiliz-

zazione e sull’informazione ai consumatori. Dobbiamo scar-dinare la concezione radicata del comperare contraffatto è un atto socialmente accettato, normale, che fanno tutti. Per questo CNA Forlì-Cesena si è impegnata in numerose cam-pagne, per tutelare le azien-de dalla pressione della con-correnza sleale e donare una rinnovata speranza di compe-titività a chi ha il coraggio di in-vestire nel sistema Italia”.

Lo spettacolo “Tutto quello che sto per dirvi è falso” è sta-ta solo l’ultima delle iniziative promosse da CNA. Uno spet-

tacolo di denuncia e informa-zione, che ha saputo trattare in modo efficace a appassionante un tema così difficile. I giudizi migliori, oltre a quelli dei ra-gazzi che trovate nel box qui a fianco, sono quelli delle impre-se dei settori colpiti che vi han-no assistito: “Una bellissima rappresentazione teatrale che scuote le coscienze e riattiva i neuroni al ragionamento!” e soprattutto, come ci ha detto un imprenditore fuori dal tea-tro: “Lo spettacolo rappresen-ta in maniera autentica ciò che io sostengo da anni… potrei chiedere i diritti d’autore!”

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04 Un momento dello spettacolo.

05 Il saluto del vicesindaco di Forlì Veronica Zanetti.

06 La vicepresidente Roberta Alessandri intervistata.

07 Il pubblico presente allo spettacolo.

Il successo dello spettacolo teatrale è immortalato nella gallery fotografica di FB

Page 12: IO L'impresa - Ottobre 2014

Faenza

Forlì

Cesena

CusercoliNespoli

A14 / via Emilia

Meldola

da martedì a sabato alle ore 16,30domeNica ore 11 e 16,30

per prenotazioni e informazioni 0543 989904 - 333 [email protected]

la bottega del Vino lunedì chiuso / martedì 15/19da mercoledì a domenica 9/13 - 15/19Poderi dal Nespoli Villa Rossi 50 - Nespoli (FC)

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in cantinae

tutti i giorni

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IO L’IMPRESA | 13

La fatturazione elettronica deve diventare una convenienza per tutti e non solo per alcuni a scapito di altri

di Marco BaroniNOVITÀ

L’obbligo di fatturazione elet-tronica verso la Pubblica Am-ministrazione evidenzia come spesso le grandi riforme pro-cedurali degli obblighi conta-bili non siano accompagnate da una adeguata analisi costi-benefici sui soggetti interes-sati. È mancata, infatti, una sperimentazione tecnica che ne individuasse le criticità.

Ci sono amministrazioni che, dopo circa due mesi dell’en-trata in vigore dell’obbligo, non hanno ancora deciso come or-ganizzarsi. E poi problemi di

natura tecnica e pratica, con-nessi al costo eccessivo, per chi compie operazioni occasionali e/o di piccolo importo con la PA. Oneri amministrativi che cre-scono. CNA si è attivata sin da febbraio, molto prima dell’en-trata in vigore dell’obbligo (6 giugno 2014), per denunciare i problemi e proporre soluzioni.

Qualche primo risultato: il servizio di fatturazione elet-tronica è completamente gra-tuito per le imprese iscritte o che si iscriveranno al MEPA (mercato elettronico della PA).

Si è anche ottenuto più tempo per la conservazione sostitu-tiva delle fatture elettroniche: quelle emesse nel 2014 po-tranno essere conservate digi-talmente entro dicembre 2015. Inoltre, l’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha con-vocato CNA a un incontro sul tema, a breve.

Dato che il 31 marzo 2015 l’obbligo si stenderà a tutte le PA temiamo che le difficoltà sin qui incontrate possano aumen-tare. Una possibile soluzione, per ridurre i costi, potrebbe es-sere quella di consentire a chi emette un numero limitato di fatture di scegliere come ente conservatore la stessa Agenzia delle Entrate attraverso lo SDI (Sistema di interscambio). Oc-corre però tenere presente che l’ eventuale servizio in abbona-mento, comprendente l’archi-viazione sostitutiva, dovrebbe essere mantenuto in essere almeno per 10 anni (periodo di conservazione obbligatoria dei documenti), anche se non venisse emessa alcuna fattura negli anni successivi al primo. Ciò potrebbe, comunque, risol-vere almeno in parte, i proble-mi delle piccole imprese.

La fatturazione elettronica deve diventare una convenien-za per tutti e non solo per al-cuni a scapito di altri.

Continua l’azione di CNA per ridurre i costi per le imprese che fanno poche operazioni, in vista dell’estensione a tutte le PA a marzo 2015

FATTURAZIONE VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Faenza

Forlì

Cesena

CusercoliNespoli

A14 / via Emilia

Meldola

da martedì a sabato alle ore 16,30domeNica ore 11 e 16,30

per prenotazioni e informazioni 0543 989904 - 333 [email protected]

la bottega del Vino lunedì chiuso / martedì 15/19da mercoledì a domenica 9/13 - 15/19Poderi dal Nespoli Villa Rossi 50 - Nespoli (FC)

www.poderidalnespoli.com

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tutti i giorni SCATTATE LE SANZIONI PER LE SHOPPER NON CONFORMI

Sanzioni da 2.500 a 25.000 euro, aumentabili fino al quadruplo per grandi quantità oppure per un valore della merce superiore al 20% del fatturato del trasgressore. Queste le sanzioni in vigore dall’agosto scorso per chi commercializza sacchetti di plastica per asporto di merci (shopper) non conformi. Non è più consentito l’utilizzo di scorte di magazzino di sacchetti non conformi alla legge. In sintesi, non si possono più usare:• i vecchi sacchetti a bretella in polietilene di spessore inferiore a 100 micron;• sacchetti “ecologici” con scritte che non garantiscono la conformità, quali “bio-

degradabile entro 3-5 anni”, oppure “biodegradabile secondo il metodo UNI EN ISO 14855”.

Si potranno invece usare:• i sacchetti compostabili conformi alla norma, secondo certificazioni rilasciate da

organismi certificati;• i sacchetti riutilizzabili che possono essere di vari materiali, per esempio, in juta,

in tessuto, in polietilene (con forma e spessore ben definiti), in prolipropilene, in tessuto non tessuto, in cotone, in rete, in carta.

L’accertamento della violazione è a carico della polizia amministrativa (es. vigili urbani). Per informazioni: Creaimpresa o Unione di riferimento.

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14 | IO L’IMPRESA

60 ANNI DI IMPRESE

“Da 66 anni la società auto-trasporti Fratelli Romanini, con sede a Forlì, è specialista nel servizio trasporto merci per conto terzi a tutto campo. Era il 1948 quando i fondatori, i fra-telli Arrigo e Giovanni, si iscris-sero alla Camera di commer-cio e iniziarono il loro prezioso servizio alternando i cavalli per il trasporto dei prodotti agricoli (la guerra era passata da poco) ai primi autocarri. Poi il decollo dell’azienda, con l’avvento dei migliori trasporti industriali, sempre a buona conduzione artigianale. Subentrarono suc-cessivamente i figli. Attualmen-te l’azienda è in mano di Giulia-no e Giorgio Romanini, tutt’ora titolari dell’azienda che è socia della cooperativa Polo Autotra-sporti di Cesena”.

Questa la motivazione con cui la ditta Fratelli Romanini è stata premiata lo scorso luglio durante il CNA Day svoltosi a Cesena: un riconoscimento alla longevità aziendale, ma anche alla capacità di trasformarsi

con il mutare dei tempi. Per comprendere meglio come è cambiato questo mestiere, ne parliamo con uno dei soci, Giu-liano Romanini.

Come nasce l’azienda arti-giana di suo padre?

“L’azienda di autotrasporto, nata nel ’48, di fatto è l’evolu-zione dell’attività di mio padre, che era il ‘birrocciaio’ di Villa-grappa e con il suo mezzo ef-fettuava soprattutto trasporti di materiale agricolo nelle cam-pagne di Forlì. Un po’ alla volta, superando del tutto i carri trai-nati dagli animali, si iniziarono ad usare solo gli autocarri, cioè i camion, ed allora il camionista doveva saper fare un po’ di tutto. Mio padre sapeva anche fare il meccanico, era capace di inter-venire direttamente sul proprio mezzo e aveva imparato tutto da solo. Nell’attività lo aiutava il fratello. Erano camion pesanti, difficili da manovrare e guidarli era davvero complicato.”

Quando è entrata in azienda la nuova generazione?

“Negli anni ’70, sia mio pa-dre che mio zio cominciavano a sentire la stanchezza dello stare tutto il giorno in sella al camion, anche perché nel frat-tempo l’azienda era entrata a far parte di una cooperativa e i trasporti non erano più solo da fare in zona. È stato naturale che prima io, poi anche mio fra-tello, iniziassimo l’attività; io ho fatto anche il saldatore e me la so cavare con le piccole manu-tenzioni del camion.”

Cosa è cambiato con il vostro ingresso?

“Abbiamo iniziato il lavoro in un momento di forte cambia-mento economico: erano nate parecchie fabbriche e quindi i carichi non era più solo agri-coli. C’erano gli impegni con gli zuccherifici per la campagna di raccolta delle barbabietole, per i magazzini di ortofrutta; ma era-no iniziati anche trasporti indu-striali, soprattutto di materiali ferrosi: semilavorati, tubi, ecc. data la presenza di importanti aziende metalmeccaniche. Era-

DAI CARRETTI A CAVALLO AI TIR, IN PISTA DA OLTRE 60 ANNIAutotrasporti Fratelli Romanini: come cambia di padre in figlio il mestiere del camionista. Un bell’esempio di ricambio generazionale

“Mio padre sapeva fare anche il meccanico, interveniva direttamente sul proprio mezzo. E aveva imparato tutto da solo”

di Maria Maltoni

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Dai carretti a cavallo ai tir, in pista da oltre 60 anni 60 ANNI DI IMPRESE

01 e 02 Giuliano Romanini, uno dei soci della ditta.

vamo giovani, ci piaceva guidare e macinare centinaia di chilo-metri al giorno non era un pro-blema. Nello stesso periodo ab-biamo iniziato anche i trasporti di alimentari, perché venivano aperti i nuovi supermercati ed era necessario rifornirli.”

La vostra azienda è collegata da anni a realtà cooperative, prima a Forlì poi a Cesena, qual è il valore aggiunto dello stare insieme?

“Essere in una struttura che raggruppa più imprese sempli-fica molto l’attività: sia dal punto

di vista del contatto e della ricer-ca di clienti, che per quanto ri-guarda la gestione, la fatturazio-ne ecc…, avere qualcuno che se ne occupa vuol dire poter guida-re senza doversi preoccupare di queste cose. Anche in momenti di crisi, avendo tantissimi clien-ti, si riesce a bilanciare il lavoro. Infatti in questi anni si è lavorato un po’ meno, ma si è lavorato.”

Cosa è cambiato nel mondo del trasporto?

“Fare il camionista è diventato più facile dal punto di vista della qualità dei mezzi, perché i camion

ormai si guidano quasi come le macchine, e ci sono anche donne nel settore, a differenza del pas-sato. La difficoltà maggiore è il traffico, diventato pesantissimo, che allunga i tempi, crea disagio e stanchezza. I trasporti si fanno su distanze sempre più lunghe, si sta lontani dalla famiglia per giorni interi, anche se si guada-gna ancora un po’ di più rispetto a chi fa altri lavori. Da noi non sono tanti i ragazzi che hanno voglia di iniziare questa attività, perciò sono sempre di più i ca-mionisti non italiani.”

La vostra azienda è socia CNA da tanti anni e ha otte-nuto un riconoscimento per questo. Che aiuto le dà essere dentro ad una Associazione?

“C’è qualcuno che ti informa quando cambiano norme, leggi. Sai che puoi stare sicuro che in qualche modo, sia attraverso il giornale che arriva in azienda, oppure una mail o un sms, ti si dice che qualcosa sta cambian-do e come. Si sa di non essere soli e ci si sente più tutelati.”

01 02

IL TRASPORTO A FORLÌ-CESENASono circa 900 le imprese del trasporto della nostra provincia associate a CNA Fita Forlì-Cesena, di cui 800 del trasporto merci e 100 del trasporto persone. Nel territorio provinciale gli associati FITA rappresentano il 65% delle imprese di au-totrasporto. Sono una realtà importantissima del settore economico articolata in: • trasporto merci: “padroncini”, imprese strutturate, cooperative e consorzi, cor-rieri e spedizionieri, operatori della logistica;• trasporto persone: tassisti, autonoleggiatori, noleggiatori con pullman, esercenti linee in concessione.

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I dati sugli arrivi e sulle pre-senze turistiche fino ad agosto non sono confortanti, se pure con situazioni diverse tra i co-muni. Il calo provinciale del 7% delle presenze non può certo essere sottovalutato, pur a fron-te di un aumento del 5% negli arrivi. Occorre perciò partire da quest’ultimo dato, che se-gnala la crescita di attrattività di una buona fetta dei nostri territori, per individuare stra-tegie d’attacco. Nell’area che racchiude il tratto di costa, è migliorata la situazione degli arrivi ma è rimasta pesante la contrazione delle presen-ze: sono mancati oltre 300.000 pernottamenti. La pessima si-tuazione climatica ha rischiato di dare un colpo pesante a una stagione già resa difficile dalla crisi e dalla concorrenza. Nelle realtà termali, ha risultati po-sitivi Bagno di Romagna nono-stante le difficoltà del settore, mentre Castrocaro e Bertinoro aumentano gli arrivi, ma non

le presenze. Tra le città d’arte Forlì, grazie ad una mostra par-ticolarmente apprezzata al San Domenico, ha visto crescere entrambi gli indicatori, mentre Cesena consolida le presenze ma diminuisce gli arrivi. Quasi tutti i borghi storici e montani, tranne positive eccezioni come Longiano, Mercato Saraceno, Roncofreddo, Sarsina, Modi-gliana e Rocca, hanno dati in diminuzione, pur con differenze percentuali.

Come reagire a questa si-tuazione e far diventare ulte-riormente il settore turistico una occasione di sviluppo? Le strutture della CNA si sono in-terrogate a questo proposito, soprattutto le aree di CNA Est Romagna e CNA Colline forli-vesi, in cui molte delle imprese sono collegate al sistema turi-stico o all’indotto. In due note inviate alla stampa hanno an-che avanzato proposte precise. La considerazione di partenza è che forse non è stata anco-

ra sufficientemente sviluppata una modalità che consenta di mettere a frutto le peculiarità dell’intero territorio, che deve essere collettiva e coordinata, a partire dai nuovi strumenti amministrativi costituiti dalle Unioni dei Comuni. La riorga-nizzazione del sistema turistico regionale, rinviata alla prossima legislatura, farà perno non più sui singoli “prodotti” turistici, ma sui sistemi territoriali. Si do-vranno, perciò, mettere a punto progetti integrati che promuo-vano tutte le eccellenze dei territori, partendo da quelle storiche, architettoniche e na-turalistiche, collegandole anche all’offerta di enogastronomia e artigianato tipico e di qualità, di cui le nostre cittadine sono particolarmente ricche. Occor-re sempre più individuare assi strategici su cui far convergere la progettualità e le richieste di contributi regionali ed europei. Due esempi: Atrium, la rotta culturale europea che punta a

Mettere in rete le azioni e coordinare le strategie, superando i protagonismi municipali

Le proposte di CNA alle amministrazioni, e in particolare alle Unione dei Comuni, per fare finalmente squadra su strategie e progetti condivisi nel valorizzare il territorio

AL METEO NON SI COMANDA, MA PUNTARE SUL TURISMO SI PUÒ!

TERRITORIO di Maria Maltoni

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02

01, 02 e 03 Mare, città d’arte, terme, natura: variegata l’offerta turistica della Romagna.

valorizzare il patrimonio delle architetture dei regimi totalitari del ’900, che ha come capofila Forlì ma coinvolge anche altri comuni, a partire da Predappio fino a Cesenatico; le aree del parco delle Foreste Casentine-si che, per le opportunità date dal collegamento con la vicina Toscana, si prestano a proget-ti ampi di promozione. Ci sono due livelli di intervento possi-bili, uno di carattere struttura-

le che punta a riqualificare in modo permanente strutture, siti, ecc. ed uno più legato al dato congiunturale degli eventi da “sfruttare”, quali Expo 2015 o ricorrenze particolari. Nes-sun discorso astratto, quindi, ma proposte concrete. Riorga-nizzare in modo sistematico i trasporti dedicati ai turisti del mare per visitare le eccellenze dell’entroterra, creando così valide alternative per i giorni di

maltempo. Fare rete nella pro-grammazione degli eventi, sulla costa e nell’entroterra, creando un unico grande palinsesto, mi-gliorandone la qualità e la pro-mozione incrociata. Coordinare la promozione turistica tramite le Unioni dei Comuni, superan-do i protagonismi municipali, per ridurre i costi e aumentare l’efficacia del messaggio, te-nendo conto in modo adeguato anche della promozione web.

TERRITORIOAl meteo non si comanda, ma puntare sul turismo si può!

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03

Quali suggerimenti, proposte o idee vi vengono in mente per il turismo locale? Scrivi a [email protected]

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Studio EcoEnergia è il mar-chio d’una dinamica e giovane azienda nata di recente, nel 2013 come gruppo, anche con lo “zampino” della CNA che promuove e sostiene, quando possibile, l’integrazione fra sin-gole imprese e professionalità per affrontare meglio il mer-cato. EcoEnergia propone un ampio ventaglio di interessanti proposte in settori oggi cruciali quali energia e risparmio ener-getico, ambiente, sicurezza. Ma è tempo di lasciare la parola a uno dei due fondatori, il perito industriale Alessio Piamonti insieme al collega, medesimo titolo, Marzio Zaghini. Un’équi-pe di giovani professionisti qualificati in progettazione e

consulenza impiantistica, nelle sue varie derivazioni ed appli-cazioni.

Come e perché è nata questa vostra scelta innovativa?

“L’incontro professionale e operativo tra il sottoscritto e Marzio è avvenuto, non per caso, grazie un sobrio pranzo di lavoro organizzato dall’amico Diego Prati, responsabile del settore impianti della CNA. Un bel combinato disposto: una ricognizione sulle potenzialità economiche dell’impresa ri-spetto al territorio, la consa-pevolezza che sia io sia Marzio operiamo già da dieci anni in settori diversi, ma compatibili, la cognizione di unire le rispet-tive forze e capacità professio-

nali per fare fronte comune alla crisi, con un servizio a 360°”.

Il vostro ventaglio, si dipana in varie direzioni: quali le esi-genze più richieste?

“Tra progettazione di impianti, energie rinnovabili e risparmio energetico, le richieste sono multiformi. Spaziano dalle sin-gole attività di progettazione elettrica o termotecnica: dagli impianti più semplici, quelli ad uso residenziale, fino a quelli più complessi, a uso industria-le o commerciale. Attualmente, visto l’aumento delle bollette energetiche, il groviglio di leggi in materia, ma anche gli sgravi fiscali e gli incentivi per le ener-gie rinnovabili, abbiamo avuto diverse richieste, sia da parte di privati, sia da aziende, di studi di fattibilità per la progettazio-ne di impianti, in particolare di “cogenerazione”, ossia la produ-zione di energia con recupero di calore. Tra l’altro, alla fine dello scorso anno, abbiamo tenuto, d’intesa con CNA un buon corso formativo sugli impianti di ‘coge-nerazione ad alto rendimento’”.

Grazie alle professionalità che riunisce, Studio EcoEnergia rie-sce a proporre un servizio chiavi in mano ai propri clienti. Opera sul nostro territorio con sedi a Rocca San Casciano in via Fal-cone e Borsellino 8 e a Forlì, in Via Santarelli 8, il socio Marzio Zaghini, [email protected], tel. 0543/950086.

STUDIO ECOENERGIA, SPECIALISTI DEL RISPARMIO ENERGETICOEsempio concreto di come singole professionalità possano fondersi in un’impresa con progetti e servizi a tutto campo. Un’esperienza nuova, nata anche su invito di CNA

Cresce l’interesse per gli impianti di “cogenerazione”, che producoono energia recuperando il calore

TERRITORIO di Franco Moscatelli

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La Rete telematica della Re-gione Emilia Romagna al servi-zio degli Enti locali è uno stru-mento di comunicazione che garantisce servizi per cittadini e imprese. Ad oggi, la rete in fi-bra ottica si estende per 2.200 Km e tocca 390 comuni. Dalla dorsale primaria sono state re-alizzate dorsali secondarie che si diramano verso i territori. La Valle del Savio è privilegiata, in quanto la fibra ottica è arrivata nella prima fase del progetto, grazie alla presenza della Diga di Ridracoli. CNA Cesena Val Savio ritiene che la banda larga rappresenti un forte strumento strategico di sviluppo. I territori collinari e montani, infatti, sono ambiti a cui prestare particolare attenzione perché lo spopola-mento, anche imprenditoriale, rappresenta un rischio sempre presente. E il perdurare della crisi aggrava il pericolo di chiu-sura di aziende. “Occorre cre-are strumenti che facilitino la permanenza sul territorio delle imprese esistenti, stimolando-ne anche lo sviluppo di nuove – sostiene Giuliano Sartini, del gruppo di Presidenza CNA Cesena Val Savio – Per que-sto motivo nel mese di agosto CNA ha incontrato le Ammini-strazioni di Mercato Saraceno, Sarsina e Bagno di Roma-gna, per verificare l’interesse nei confronti del problema, registrando piena disponibili-

tà. Inoltre CNA si sta facendo portavoce delle esigenze dei territori presso le istituzioni e in particolare presso la CCIAA, che sta approntando un proprio programma di interventi e di in-vestimenti e che, dopo essere intervenuta economicamente nei territori di Modigliana-Tredozio, sta promuovendo un intervento nell’area industriale e artigianale della Panighina. Come CNA proponiamo quat-tro direttrici operative per estendere la fibra ottica: agli insediamenti produttivi, per nuove opportunità di svilup-po per le imprese locali; alle scuole e agli istituti legati alla formazione, per avere strutture d’avanguardia e ridurre anche il fenomeno dell’abbandono scolastico; alle strutture sa-

nitarie perché, con la riorga-nizzazione dei servizi sanitari e con l’istituzione delle case della salute, la messa in rete delle diverse strutture rappresenta un obiettivo decisivo; infine per la sicurezza, di cui la video sor-veglianza è la prima applica-zione immediata. Un territorio sicuro è un luogo dove si vive meglio. È fondamentale – af-ferma in conclusione Sartini – che la banda larga raggiunga in tempi brevi le aree industriali strategiche dei territori di Forlì e di Cesena, ma che allo stes-so tempo e proprio nella logica del superamento del “digital divide”, sia presto fruibile an-che per le imprese delle vallate della nostra provincia, a partire dai territori dei Comuni della Valle del Savio”.

BANDA LARGA: UN’OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO PER I TERRITORI CNA Cesena Val Savio si è fatta promotrice di un ampio confronto. Insediamenti produttivi, scuole, strutture sanitarie e sistemi di sicurezza tra le priorità

“Occorre creare strumenti che facilitino la permanenza sul territorio”

TERRITORIO di Piergiorgio Matassoni

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IN BREVE

Il susseguirsi di eventi atmosferici di forte impatto, con conseguenti danni a persone e cose, non può non porre interrogativi sugli effetti dei mutamen-ti climatici e sulle modalità di presi-dio dell’assetto idrogeologico. Quando questi fatti accadono, però, occorre anche intervenire tempestivamente per riparare alle conseguenze e ga-rantire per ciò che riguarda le impre-se, che alle difficoltà contingenti non se ne aggiungano di ulteriori. CNA Colline forlivesi, a seguito del-la bomba d’acqua che a settembre ha causato allagamenti e frane, spe-cialmente nella valle del Tramazzo-Marzeno, ha messo a disposizione i propri uffici per compilare la modu-listica adottata dalle Amministrazioni Comunali per effettuare una prima ri-cognizione e quantificazione dei danni riscontrati da aziende e privati cittadini e per richiedere lo stato di calamità na-turale alla Regione Emilia Romagna. Oltre ai danni causati dall’allagamento di attività quali carrozzieri, gommisti, falegnami, situate proprio nei pressi del letto del fiume, anche la rottura della conduttura idrica con la sospen-sione dell’erogazione di acqua potabi-le in abitazioni private e anche in bar, ristoranti e gelaterie, ha determinato parecchi disagi. Questi i riferimenti della sede CNA di Modigliana a cui rivolgersi: Via G. Garibaldi 6, tel. 0546 941624, [email protected]; a Tredo-zio, in Via S. Giorgio 3, tel. 0546 943702.

Ma anche Cesenatico è stata colpi-ta duramente: la mareggiata di fine settembre ha prodotto ingenti danni. Perciò CNA Est Romagna si è attivata per supportare le imprese, sottoli-neando l’opportunità di richiedere lo stato di calamità naturale per i danni alle attività del lungo mare e del Porto Canale, e ha messo in campo, da subito, azioni concrete di sostegno. Come hanno sottolineato anche operatori turistici con stabi-limenti colpiti dalla calamità, si è assistito a un fenomeno fuori dalla norma, con conseguenze disastrose sulle imprese. Il dato particolarmente negativo è che il maltempo ha aggravato, per molte aziende, una situazione già messa in difficoltà da una stagione turistica difficile. CNA, come è suo stile, non ha fatto polemiche su come si dovesse inter-venire, bensì ha ritenuto molto più utile proporre azioni di supporto alle imprese, che potessero dare subito risultati. A questo scopo ha attiva-to una convenzione con la Cassa di Risparmio di Ravenna per rendere immediatamente disponibile un pla-fond di credito agevolato e veloce per le imprese colpite dalla mareg-giata, anche attraverso la garanzia dei consorzi fidi. Per informazioni è possibile con-tattare CNA al 348 2482955 oppure scrivere a [email protected].

MALTEMPO: CNA È A FIANCO DELLE AZIENDE DANNEGGIATEDa Cesenatico alla valle del Tramazzo-Marzeno, CNA non fa mancare il suo sostegno alle imprese colpite da mareggiata e bomba d’acqua

01, 02, 03 Danni della bomba d’acqua nella valle del Tramazzo-Marzeno.04, 05, 06, 07 Impressionanti le immagini della mareggiata a Cesenatico.

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RICETTA DEL MESE

LA RICETTA DI… DIEGO PRATIAi fornelli questo mese il responsabile degli installatori di CNA. Che, con una semplice ricetta, ci spiega le virtù dello zenzero. Ottima cura anche per il raffreddore

Procedimento:Spezzare i rigonfiamenti della radice e togliere, con un pe-lapatate, la buccia. Tagliare a fette, possibilmente di spesso-re uguale, lo zenzero e riporlo in un pentola a pressione. Ag-giungere acqua fino a coprire le fette, portare a ebollizione e cuocere per 15 minuti. Scolare quindi le fettine, conservando l’acqua di cottura. Pesare le fettine e lo zucchero di canna nella stessa quantità e riporle

in un’ampia padella antiade-rente. Cuocere a fiamma me-dio alta per 30 minuti, mesco-lando a intervalli di 5 minuti con un cucchiaio di legno. Se il caramello diventa troppo scuro aggiungere un po’ d’ac-qua di cottura. Rovesciare in una teglia ricoperta di carta da forno il prodotto e col cucchia-io di legno separare le fettine per farle raffreddarle meglio. Se si preferisce un prodotto

dal gusto più delicato, ripetere la cottura in pentola a pressio-ne per almeno tre volte, sosti-tuendo l’acqua.Il bello di questa ricetta è che non si butta via nulla: lo zuc-chero in eccesso potrà essere utilizzato come zucchero aro-matizzato, per dolcificare tisane o caffè. E sciogliendo, a fiamma bassa, il restante zucchero del-la padella con l’acqua di cottura otterremo un favoloso infuso.

Ingredienti per 4 persone:

• Radice di zenzero

ZENZERO CANDITO E NON SOLO…

DIEGO PRATIOltre che il responsabile provinciale di CNA Installazione e impianti, è un cuoco provetto. Celebre per le sue creazioni con lievito madre, ci propone una ricetta con lo zenzero, radice dalle molte proprietà: favorisce la digestione, calma la nausea, allevia il dolore muscolare e articolare, accelera la guarigione nelle malattie da raf-freddamento e l’influenza. Particolarmente adatto a chi vuol dimagrire, favorisce la digestione dei carboidrati e delle proteine ed elimina i gas intestinali.

a cura di Veronica Bridi

• Zucchero di canna (in quantità uguali)

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