Introduzione alliniziativa sulla green economy-festa del lavoro 9 luglio 2010 Tiziano draghetti.

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Introduzione all’iniziativa sulla green economy-festa del lavoro 9 luglio 2010 Tiziano draghetti

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Introduzione all’iniziativa sulla green economy-festa del lavoro

9 luglio 2010 Tiziano draghetti

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premessaPremessa sul lavoro del gruppo ambiente SEL e ringraziamento

 il concetto di sviluppo sostenibile in collegamento con il tema del lavoro verde è presente dagli anni 80 e 90 settori prevalenti erano il disinquinamento aria, acqua, rinnovabili termiche, efficienza energetica, parchi e aree protette e la difesa del suolo

3 condizioni hanno fatto riemergere con forza il tema:•  rapporto IPCC 2007 sul cambiamento climatico (e alcuni episodi

che sono stati interpretati come conseguenza es estate calda 2003) e protocollo di Kyoto: ETS e tetti alle emissioni

• il costo del petrolio, 2002-2003 da 20-30 dollari barile a 2007 150160 dollari/b con proiezioni a 200

• la crisi economica iniziata tra agosto e fine 2007

il documento UNEP ILO lavori verdi, Global green new Deal marzo 2009 Bellofiore e Halevi o shumpeteriani come Antonelli uscire dalla crisi di un modello di sviluppo investendo su un modello economico che vede la crisi economica e ambientale come opportunità d’investimento e di lavoro.

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I programmi di recupero recovery planMolti paesi Ocse e più importanti paesi in via di sviluppo

sono impegnati nei loro piani di sostegno nella dimensione verde.

La dimensione totale dell’impegno è di circa 3090 miliardi di dollari, di cui circa 478 per finalità ambientali. I settori (HSBC):

• la produzione di energia a bassa intensità di carbonio, comprese le fonti rinnovabili e alcuni il nucleare

• l’efficienza energetica, compresi prodotti e servizi che migliorano l'efficienza delle costruzioni, dell’industria e del trasporto (es. veicoli a basso consumo e trasferimento modale), nonché lo stoccaggio di energia

• l’acqua, i rifiuti e la lotta all'inquinamento, compresa la conservazione delle acque, il suo trattamento e fornitura

• la finanza del carbonio e dei relativi mercati

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Piani di recupero

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Discorso Obama26 giugno 2009 pdl energia pulita e sicura (ACES): ridurre le

emissioni del 17% rispetto al 2005 entro il 2020 e dell’80% al 2050

”. …questa legge renderà possibile la creazione di milioni di nuovi posti di lavoro. Non commettete errori: questo è un disegno di legge per il lavoro. Stiamo già vedendo che questo è vero con gli investimenti in energie pulite che stiamo facendo con il recovery plan... questa normativa potrà finalmente rendere l'energia pulita redditizia. Ciò porterà alla creazione di nuove imprese e d’interi nuovi settori industriali. E porterà a posti di lavoro americani ben pagati e che non possono essere esternalizzati.

Ho spesso parlato della necessità di costruire una nuova base per la crescita economica in modo che non si ritorni al ciclo senza fine di bolla ed esplosione che ci ha portato a questa recessione. L’energia pulita e l'occupazione conseguentemente creata sarà assolutamente fondamentale per questa nuova fondazione.”

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Importanza del livello regionale e locale guido viale o ricerche inglese si sottolinea la necessità di politiche

regionali e locali1. è la conoscenza locale che può individuare i punti di forza

regionali e locali e le vulnerabilità. Su questa base è quindi possibile elaborare una strategia per valorizzare i punti di forza e ridurre i rischi in aree vulnerabili.

2. è necessario il livello locale per far dialogare gli attori chiave. Il governo inglese ha provato a stimolare questo tipo di approccio attraverso l'introduzione di aree economiche a basso contenuto di carbonio (LCEAs) come parte di una strategia industriale dal basso

Anche in Regione ci sono esempi interessanti, nel pubblico• esperienze sulle biomasse in montagna bolognese,• nel privato il forte sviluppo della landi renzo nella mobilità

sostenibile, la bonflgioli riduttori che sta sviluppando una parte di produzione legata all’efficienza energetica es inverter o alle rinnovabili eoliche etc.

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Quali indirizzi per un nuovo modello di sviluppo?

le potenzialità di uno sviluppo dell’economia verde in regione.

In questa prospettiva, che tiene conto tuttavia di un’assenza di politiche nazionali, se non scampoli di iniziative del precedente governo come industria 2015 e il risparmio energetico negli edifici finanziato con il 55%, ci si deve interrogare su quali elementi di modifica nel modello di sviluppo regionale, quali cambiamenti nelle politiche e azioni della Regione e degli enti locali:in campo industriale e dei servizi

tuttavia che per abbatimento emissioni a livello globale al 2050 (AIE)

efficienza energetica 50% CCS 19% e rinnovabili ?Politica industriale ricostruire filiera rinnovabili in attoManca una riflessione su politica industriale connessa al risparmio energetico

e al suo mercato, che non è solo industriaIn Regione poi le rinnovabili hanno dei limiti in particolare l’eolico Confronto con Puglia

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Struttura industria in regione Addetti e settori

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Consumi energetici in RER in Milioni di TEP (2003 fonte PER)

Civile 4,732 Industria 4,533 trasporti 3,969 agricoltura 0,467 = 13,702 M TEP

34,5% 33,1% 29,0% 3,4%

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Prelievi idrici e settori I prelievi totali in regione erano al 2000 circa

2 miliardi e 130 Mmc   •Agricoltura: 1425 Mm3/a (66% del totale);   •Civile: 487 Mm3/a (23% del totale);   •Industria: 231 Mm3/a (11% del totale),

prelievi diretti e circa 40 consumati tramite gli acquedotti pubblici

 

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In alcuni settori(es. ceramiche)  c'è già stata una spinta all’efficienza e quindi senza innovazioni radicali non ci sono elementi per un salto; Non è detto che sia lo stesso nell’agroalimentare o meccanica

diversa la situazione se passiamo dalla singola impresa a livello di distretto o di filiera o di territorio… oppure se si esamina anzi ancor meglio se si estendono le considerazioni alla gestione complessa risorse ambientali energia acqua materie prime.  

vale la pena esplorare questi aspetti con esperienze di rapporto con il territorio che coinvolgono enti locali imprese agenzie per cui abbiamo chiesto a Marcello Antinucci di parlarci del ruolo dell’Agenzia e di alcune esperienze significative in rapporto con il territorio e chiesto affidare all’Arch. Fabio Reggiani, membro del circolo ambiente, l'esame di alcune esperienze internazionali di pianificazione urbanistica sostenibile con implicazioni per lo sviluppo locale.