INSIEME PER LA SCUOLA - Palumbo Editore

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LETTERATURA PLURALE Pietro Cataldi Elena Angioloni Sara Panichi Una letteratura aperta alla pluralità delle discipline, alle scritture internazionali, al pluralismo delle esperienze, delle interpretazioni e del dialogo. Storia e antologia della letteratura italiana in prospettiva internazionale 1 Dalle origini al Rinascimento AGENDA 2030 DIGIT MyeBook+ A C C E S S I B I L I T À A L T A AA PALUMBO AR REALTÀ AUMENTATA PROMETEO 3.0 PERSONALIZZA IL TUO LIBRO ALTA ACCESSIBILITÀ AUDIO LIBRO PALUMBO EDITORE PALUMBO EDITORE INSIEME PER LA SCUOLA una catena solidale per continuare ad essere comunità scolastica, pronti a ripartire più forti e consapevoli di prima MATERIALE PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA Estratto da Cataldi Angioloni Panichi LETTERATURA PLURALE PALUMBO EDITORE [[email protected]] vedi la presentazione dell’opera www.palumboeditore.it/schedaopera/tabid/308/itemid/2908/Default.aspx

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L ETTERATURAPLURALE

Pietro CataldiElena AngioloniSara Panichi

Una letteratura aperta alla pluralità delle discipline, alle scritture internazionali, al pluralismo delle esperienze, delle interpretazioni e del dialogo.

Storia e antologia della letteratura

italiana in prospettiva

internazionale

VOLUMI SINGOLI (carta + digitale) codice per l’adozione

Volume 2 978-88-6889-621-8

Volume Liberi di scrivere 978-88-6889-613-3

Volume Leopardi, il primo dei moderni 978-88-6889-622-5

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Volume 1 + Volume Liberi di scrivere 978-88-6889-619-5

Volume 1+ Volume Antologia della Commedia+ Volume Liberi di scrivere

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Volume 2 + Volume Leopardi, il primo dei moderni 978-88-6889-614-0 1Dalle originial Rinascimento

AGENDA 2030

Pietro Cataldi Elena Angioloni Sara Panichi

LETTERATURA PLURALESTORIA E ANTOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA IN PROSPETTIVA INTERNAZIONALE

Un approccio plurale alla letteraturaAttraverso la valorizzazione dei grandi temi antropologici e di cittadinanza la letteratura diventa un momento di raccordo fra le altre discipline e fornisce gli strumenti per leggere le problematiche del nostro tempo.

L’interdisciplinaritàL’ottica interdisciplinare connette lo studio della letteratura con le altre discipline, la cittadinanza, la Costituzione, l’attualità.

I temi di cittadinanza e l’Agenda 2030Sono sempre presenti testi non letterari. In tal modo si preparano gli studenti sia alle tipologie B e C delle prove scritte dell’esame di Stato, che al colloquio orale, tanto per la trattazione di temi di cittadinanza quanto per la capacità di saper connettere e collegare. L’insieme di questi elementi consente di far lavorare concretamente il docente e i ragazzi sugli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile.

La didattica e l’esame di StatoAiuti allo studio e apparati didattici costanti e efficaci accompagnano lo studente nel processo di acquisizione di conoscenze e competenze in vista del nuovo esame di Stato. Ma vanno anche “oltre il testo”, attivando competenze trasversali e nuove metodologie partecipative.

La letteratura degli anni DuemilaLo studente può immergersi nella conoscenza e nella lettura degli autori italiani e stranieri più recenti attraverso chiavi di accesso motivanti e criticamente aggiornate.

Liberi di scrivereIl nuovo volume di scrittura collegato a quest’opera, è completamente ritagliato sulle indicazioni relative al nuovo Esame di Stato: presenta una ricca sezione dedicata all’analisi e all’interpretazione dei testi letterari, una parte sui Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento e una sezione indirizzata alle Prove sul modello Invalsi (Computer Based).

Prometeo 3.0 e la personalizzazione del libroLa piattaforma didattica per lo studio della letteratura italiana Prometeo 3.0 offre un’ampia biblioteca multimediale di testi, video, materiali di studio e di lavoro. Inoltre consente di preparare percorsi e lezioni condivisibili con la classe, prendere appunti, assegnare e ricevere compiti, creare presentazioni multimediali, fare ricerche. Grazie alla funzione MyeBook+ consente anche di personalizzare il libro di classe.

Realtà Aumentata (AR)Una modalità rapida per accedere ai contenuti digitali direttamente dalle pagine del libro tramite il proprio smartphone.

Videolezioni su Epoche e Autori e di analisi del testo.

Immagini attive

Testi attiviAnalisi interattive che permettono di navigare all’interno del testo alla scoperta delle forme caratterizzanti e dei temi-chiave.

Testi in scenaLa messinscena dei brani teatrali antologizzati nel manuale.

AscoltiLa versione audio di importanti testi letterari e delle sintesi dei capitoli.

Materiali per una didattica inclusivaIn aggiunta al volume A passo spedito, disponibile su richiesta, dedicato ai Saperi di Base e al percorso inclusivo, molti servizi sono attivabili in digitale direttamente dal volume: testi ad alta leggibilità, risorse audio e video.

nel libro

in digitale

L’accesso a tutti i contenuti digitali relativi al libro di testo (versione digitale interattiva e contenuti integrativi) è riservato all’utente registrato che – come dettagliato all’interno del libro – ha accettato le relative condizioni generali di licenza d’uso di G.B. PALUMBO & C. EDITORE S.p.A. e ha inserito il codice di attivazio ne. Tale codice può essere attivato una sola volta e la relativa utenza e la connessa licenza di utilizzo non sono trasferibili a terzi.

www.palumboeditore.it

DIGITQuesto volume sprovvisto del talloncino a fronte è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vie-tati: art. 17, c. 2 l. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26/10/1972, n. 633, art. 2, lett. d). Esente da bolla di ac-compagnamento (D.P.R. 6/10/1978, n. 627, art. 4, n. 6).

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Pietro CataldiElena AngioloniSara Panichi

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INSIEMEPER LA SCUOLAuna catena solidale per continuare ad essere comunità scolastica, pronti a ripartire più forti e consapevoli di prima

MATERIALEPER LA

DIDATTICADIGITALE

INTEGRATA

Estratto daCataldi

AngioloniPanichi

LETTERATURA PLURALE PALUMBO EDITORE

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CAPITOLO 2 La poesia tra umano e divino GENERE

Metrica: sonetto a rime alternate, secondo lo schema ABAB, ABAB; CDC, DCD.

1 ch’i’ne vegno: si può interpretare anche ‘che ora vengo a sfogare la mia rabbia contro di te’, oppure ‘che ne ho appena fatta esperienza’.2 l’abbo udito: forse la voce o il racconto di un tradimento (v. 1).

Cecco Angiolieri«Becchin’amor! – Che vuo’, falso tradito?»

L’amante di Cecco, Becchina, è una donna del popolo, sposata, volubile e litigiosa. In questo sonetto ve-diamo un comico dialogo tra il poeta e la sua amata: Cecco supplica la donna tradita di perdonarlo, ma lei rifiuta e lo tratta brutalmente.

I TEMI rovesciamento dell’amore stilnovistico Becchina agli antipodi della donna-angelo

T13

VERSO L’ESAME TIPOLOGIA A ANALISI GUIDATA

– Becchin’amor! – Che vuo’, falso tradito? – Che mi perdoni. – Tu non ne se’ degno. – Merzé, per Deo! – Tu vien’ molto gecchito. – E verrò sempre. – Che sarammi pegno?

5 – La buona fé. – Tu ne se’ mal fornito. – No inver’ di te. – Non calmar, ch’i’ne vegno.1 – In che fallai? – Tu sa’ch’i’ l’abbo udito.2 – Dimmel’, amor. – Va’, che ti veng’un segno!

– Vuo’ pur ch’i’ muoia? – Anzi mi par mill’anni. 10 – Tu non di’ ben. – Tu m’insegnerai. – Ed i’ morrò. – Omè, che tu m’inganni!

– Die tel perdoni. – E che, non te ne vai? – Or potess’io! – Tègnoti per li panni? – Tu tieni ’l cuore. – E terrò co’ tuo’ guai.

Rimatori comico-realistici del Due e Trecento, cit.

PARAFRASI1-4 – Becchina, amore! – Che vuoi, bugiardo (falso) tradi-tore? – [Voglio] che mi perdoni. – Tu non ne sei degno. – Pietà (Merzé), in nome di Dio! – Tu vieni [da me] molto umile (gecchito). – E verrò [da te] sempre [con tale atteggia-mento]. – Che [cosa] mi darà (sarammi) garanzia (pegno)?

5-8 – La buona fede (fé). – Tu ne sei poco (mal) fornito. – Non nei tuoi confronti (inver’ di te). – Non [cercare di] calmar[mi], così che io ritorni a te (ne vegno). – In che [cosa] ho sbagliato (fallai)? – Tu sai che io l’ho (l’abbo) sentito dire (udito). – Dimmelo, amore. – Va’ [via], che ti venga un colpo (un segno)!

9-14 – Vuoi veramente (pur) che io muoia? – Anzi mi sem-brano mille anni [: non vedo l’ora]. – Tu non dici bene [: par-li in modo offensivo]. – Mi insegnerai tu [a dire bene]. – E [allora] io morirò. – Ahimè (Omè), [ecco] che tu mi inganni [: purtroppo non è vero]! – Dio ti perdoni. – Ma perché (E che) non te ne vai? – Magari (Or) io potessi! – Ti trattengo (Tègnoti) [forse] per i vestiti (panni)? – Tu possiedi (tieni) il [mio] cuore. – E [lo] terrò per la tua rovina (co’ tuo’ guai).

Miniatura da un manoscritto dell’inizio del XIV secolo. Londra, British Library.

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PARTE PRIMA Il Medioevo

ANALISI GUIDATA

COMPRENSIONEUn battibecco tra amantiTema del sonetto è il litigio tra due amanti, che si scontrano in un vivace e serrato battibecco. Ogni verso presenta due battute: alle ripetute richieste di perdono di Cecco segue sempre il rifiuto di Becchina, senza che la donna ceda minimamente alle ragioni dell’uomo.

Qual è la causa scatenante del litigio? In quale verso vi si allude?

ANALISITermini alti, contesto bassoCecco riprende qui il genere tradizionale del contrasto, ma per sottoporlo a un rovesciamento parodico. Con intento comico, il poeta impiega i termini illustri della tradizione cortese (come «merzé», che indica la pietà della donna verso il poeta innamorato; «gecchito», aggettivo usato per esprimere la sottomissione dell’uomo alla sua amata; «pegno» d’amore; e ovviamente «amor»), calandoli in un contesto basso sia tematicamente (una lite assai meschina) sia stilisticamente (abbondano, soprattutto nelle risposte di Becchina, i modi di dire e le forme popolari).

Quali sono le espressioni che rivelano l’origine popolare di Becchina?

INTERPRETAZIONE E COMMENTOL’amore e la donna: l’opposizione al modello stilnovisticoNella poesia comica la rappresentazione dell’amore è del tutto opposta a quella dalla lirica illustre: non più fonte di perfezionamento interiore, ma luogo di battibecchi. La donna amata è una figura carnale, quasi sempre degradata: tutt’altro che la donna-angelo cantata dagli Stilnovisti. Becchina rappresenta la donna popolana, priva di scrupoli e scostumata tanto da essere stata spesso definita l’«anti-Beatrice».

Questo sonetto mette in atto un rovesciamento parodico dell’amor cortese e della donna stilnovistica. In una trattazione sintetica (max 10 righe) spiega in che cosa consiste la parodia facendo opportuni riferimenti al testo, da mettere in relazione con la poesia di lode degli Stilnovisti ( in particolare T7, p. 102 e T8, p. 104).

TIPOLOGIA A

VERSO L’ESAME

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CAPITOLO 2 La poesia tra umano e divino GENERE

INFORMAZIONI

Alle origini della poesia comica: i Carmina BuranaFra le diverse collezioni di poesie e di canti goliardici, la raccolta dei Carmina Burana è probabilmente la più famosa, grazie alla rielaborazione musicale no-vecentesca operata dal compositore te-desco Carl Orff. Il titolo deriva dal luogo del ritrovamento del manoscritto: il mo-nastero bavarese di Benediktbeuren (in

latino Bura Sancti Benedecti). I versi, in latino e in tedesco antico, risalgono alla fine del XII secolo e ai primi decen-ni del secolo XIII. Autori delle poesie e dei canti sono appunto i goliardi, ovve-ro i cosiddetti clerici vagantes: si tratta di studenti o insegnanti che avevano preso gli ordini minori, oppure accetta-

vano i minimi obblighi liturgici per po-ter frequentare le scuole, allora tutte dipendenti dall’autorità ecclesiastica. I Carmina Burana contengono canzoni morali e satire, nelle quali frequenti so-no i temi dell’amore e della devozione al gioco e al vino. Proponiamo di seguito il noto Canto dei bevitori.

Canto dei bevitori Quando siamo alla taverna, non ci curiamo più del mondo, ma al giuoco ci affrettiamo, al quale ognora ci accaniamo. 5 Che si faccia all’osteria, dove il soldo fa da coppiere,1

questa è cosa da chiedere: si dia ascolto a ciò che dico. C’è chi gioca, c’è chi beve, 10 c’è chi vive senza decenza. Tra coloro che attengono al giuoco, c’è chi viene denudato, chi al contrario si riveste, chi di sacchi si ricopre. 15 Qui nessuno teme la morte, ma per Bacco2 gettano la sorte. Prima si beve a chi paga il vino, indi bevono i libertini.3

Un bicchiere per i prigionieri, 20 poi tre bicchieri per i viventi, quattro per i cristiani tutti, cinque per i fedeli defunti, sei per le sorelle leggere, sette per i cavalieri erranti,

25 otto per i fratelli traviati, nove per i monaci vaganti, dieci per i navigatori, undici per i litiganti, dodici per i penitenti, 30 tredici poi per i partenti. Sia per il papa che per il re tutti bevono senza misura. Beve la signora, beve il signore, beve il clero, beve il cavaliere, 35 beve questo, beve quella, beve il servo con l’ancella, beve il lesto, beve il pigro, beve il bianco, beve il negro, beve il fermo, beve il vago, 40 beve il rozzo, beve il mago, beve il povero e il malato, beve l’esule e l’ignorato, beve il piccolo e l’anziano, beve il presule4 e il decano,5

45 beve la sorella, beve il fratello, beve la vecchia, beve la madre, beve questa, beve quello, bevono cento, bevono mille.Poesia latina medievale, a cura di G. Vecchi, Guanda, Parma 1958.

1 coppiere: nelle anti-che corti imperiali, quel la del coppiere è la carica di prestigio di chi versava da bere ai sovra-ni.2 Bacco: nella mitolo-gia romana è il dio del vino, della vendemmia e dei vizi.3 libertini: uomini dai costumi licenziosi e dis-soluti.4 presule: religioso che riveste una dignità pre-minente, in genere ve-scovile.5 decano: religioso più anziano che ricopre una carica ecclesiastica par-ticolarmente elevata e onorevole.

Pagina da un manoscritto dei Carmina Burana del 1230 circa. Monaco, Bayerische staatsbibliothek.

DIGITASCOLTO

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