Inserto Valtellina

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VALTELLINA Supplemento al numero odierno - Direttore responsabile Diego Minonzio Ideazione e cura di Vera Fisogni - Ideazione grafica di Antonella Corengia VALTELLINA Neve 2012 Neve 2012 Elaborazione del manifesto “Sciatori venite in Valtellina”, 1940, di Filippo Romoli.

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Una guida sulla Valtellina e il suo turismo in forte espansione

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Page 1: Inserto Valtellina

VALTELLINASupplemento al numero odierno - Direttore responsabile Diego Minonzio

Ideazione e cura di Vera Fisogni - Ideazione grafica di Antonella Corengia

VALTELLINANeve 2012Neve 2012

Elaborazione del manifesto “Sciatori venitein Valtellina”, 1940, di Filippo Romoli.

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L’EDITORIALE 3

Un grande balzo, culturale e stra-tegico. Di rilancio del territorio e diripresa economica locale. La svoltarisale a molto tempo fa, a cinqueanni indietro almeno. A quandoquesta provincia ha iniziato ad ave-re dei dubbi su quella che fino ad al-lora era considerata la sua principa-le caratteristica: un territorio a vo-cazione industriale. Una convinzio-ne che ha dettato per anni scelteanche scriteriate e sono state e sistanno pagano ancora oggi con co-sti altissimi.

La consapevolezza è arrivataora, sotto la spinta della crisi che haaccelerato una riflessione su quel-la visione del passato. E oggi ci sitrova fare i conti con una prospet-tiva nuova, completamente ribal-tata. Questo territorio ha iniziato aragionare come sistema dentro cuiil più alto valore da "spendere" sulmercato della crescita e dello svi-luppo è quello turistico. In ritardo,ma ci si sta avviando lungo la stra-da giusta. Quello che è avvenuto fi-nora non si deve buttare: scelte avolte anche nefaste - basta guarda-re le conseguenze sul territorio chehanno avuto spericolate scelte am-bientali - oggi sono lì a testimonia-re di un potenziale da sviluppare inun'altra direzione per il bene e laricchezza della provincia. Il turismoin Valtellina sta crescendo molto, emolto in fretta. Ma è un modo nuo-vo, innovativo e culturalmenteavanzato di porsi al cliente. Si stan-no avviando politiche di sinergiafra strutture, organizzazioni e ope-

ratori turistici. Si sta definendo po-litiche di sistema consapevoli cheil territorio non può più presentar-si sul mercato con ogni località scii-stica o ricettiva con offerte e propo-ste singole e staccate dal resto del-le località del territorio. Il mondodel turismo ha iniziato a fare siste-ma, ha presentarsi come un "pro-dotto unico" e sta iniziando a ven-dere finalmente il brand "Valtelli-na" a tutto il mondo.

La comunicazione, leva decisiva,è oggi strutturata in funzione deimercati che si vogliono conquista-re. E i clienti non sono più lasciati ase stessi nella scelta, sperando chearrivino da soli. È vero, non si vivedi solo brand. Ma dire che la Valtel-lina c'è e che ha molto da offrire, intermini di servizi, relax, prodotti ti-pici locali, cultura e ambiente, signi-fica aver già fatto metà investimen-to sull'immagine. Che resta.

E la Valtellina in tema di turismosta creando una grande opportu-nità per dire al mondo che c'è qual-cosa per cui merita di venire in que-sta terra. Il "brand" è una grande sfi-da che si sta giocando. Se fosse so-lo operazione di marketing avreb-be il respiro corto. I risultati invecestanno già arrivando, l'inversionein termini di arrivi, presenze e girod'affari è già in atto. La strategiamessa in campo funziona. Che tut-ti ne prendano atto.

(* Responsabiledi "La Provincia di Sondrio")

diSimone Casiraghi*

VALTELLINATURISMO

DA COMPETIZIONE

Foto Pozzoni - Archivio La Provincia

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"fuori pista",non sempremuniti di kit di sicurezza (Arva, pala, son-dino) contro i rischi da valanghe. È beneche sappiano che il rischio non vale il pia-cere di sciare!

Da quarant'anni seguo la vita dellascuola di sci di Bormio. Com'è cambiatoil rapporto con la neve? Si è passati dal-lo sci con due aste di legno, la sciolina, gliscarponi, a una pratica sempre più tec-nologica, che esalta la tecnica e trascuraun po' la passione. Si vuole imparare su-bito, senza rendersi conto che lo sportrichiede tempo, pratica. I campioni, quel-li veri, lo insegnano. E qui a Bormio, quan-do si avvicina la Coppa del Mondo, lo sivede: i grandi vengono due o tre giorniprimi ad allenarsi. Loro sono la miglior le-zione per tutti, per sognare il grande sci.

(* Scuola nazionale di sci, Bormio)

VALTELLINA IN PISTA!

BORMIO E LE SUE NEVICAPOLAVORI MONDIALI

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diMariella GIacomelli*

Bormio è una località turistica che dasempre vanta grandi tradizioni sciisti-che. Non a caso la Pista internazionaleStelvio è riconosciuta come una dellemigliori per la discesa, motivo per cui lalocalità valtellinese è entrata nella Cop-pa del mondo, a partire dal '95.

Si può certo dire che Bormio offremolte possibilità per gli appassionatidella neve: lo sciatore cosiddetto "man-gianeve", esperto e appassionato, puòad esempio salire al Tremila e scenderefino al paese. Si tratta di 13 km di pistapercorribili fino in fondo, per tutto l'ar-co della stagione. Dove non arriva la na-tura, infatti, arrivano i cannoni con la ne-ve artificiale. Per tornare alle caratteri-stiche di questa discesa, è importanteosservare quanto sia "tecnica": non puòessere fatta da tutti gli sciatori, perchépossiede alcuni dislivelli, ha dei punti unpo' ripidi. Il muro di inizio alla Rocca èuno di questi; bisogna essere abbastan-za bravi per godere al massimo di que-sto percorso. Tuttavia, anche gli sciato-ri di livello "spazzaneve" avanzato rie-scono a scendere lungo la pista di Bor-mio Tremila. C'è una deviazione, primadella parte finale (molto ripida), marca-ta da segnaletica che permette di scen-dere in paese, nota come l'alternativadel Bosco Basso.

Chi è proprio all'inizio, o impara astare sugli sci, trova il suo spazio idealea Bormio 2000. Qui c'è il campetto do-ve imparano anche i bambini. I quali, peraltro, sono velocissimi ad apprendere e,in meno che non si dica, salgono in seg-giovia e scendono dappertutto, perchénon hanno paura. Se c'è una critica da fa-re, riguarda la tendenza di parecchi ge-nitori a portare i figli alla scuola attornoai due anni e mezzo: troppo presto, l'etàgiusta per cominciare è di quattro, quat-tro anni e mezzo. Altrimenti, una voltache si portano in pista, i piccoli vanno inpanico. Sul tema sicurezza mi sento ditranquillizzare turisti e appassionati,perché gli impianti di Bormio sono con-trollati dalla Polizia di Stato. E gli agen-ti vengono coinvolti anche nella didat-tica dello sci che svolgiamo in collabo-razione con le scuole elementari del po-sto. Altro è il discorso individuale. Ci so-no alcuni appassionati che puntano al

Il ricordo di Alberto Tomba

«ALLO STELVIO CHE BATTICUORE DAVANTI A QUEI 50 MILA FAN»«A tutti gli appassionati consi-glierei di provare almeno unavolta la pista Stelvio, quella delMondiale» consigliava AlbertoTomba ai lettori de La Provin-cia, in un'intervista al magazine"Mag" de “La Provincia”. Ilricordo più bello? «Naturalmen-te quando ho vinto nel 1995 (laCoppa del mondo, ndr). Senzaesagerare, ci saranno stati oltre50 mila tifosi lungo la Stelvio e per molti di loro era la prima voltasulla neve. Il ricordo è indelebile ed è rimasto sempre dentro di me,anche perché in precedenza solamente le combinate e i Supergiganti(discipline in cui il campione bolognese non ha mai gareggiato, ndr.)mi hanno tenuto lontano dalla Coppa di cristallo. Quella volta, inve-ce, ho vinto e il gigante di Bormio è stata un'emozione. Sì, stupenda,soprattutto per il colpo d'occhio che si gode lungo il percorso. Ricor-do che sempre nel 1995, nello slalom conclusivo, con la vittoria finalegià acquisita, sono sceso con un paio di pantaloncini gialli, per scate-nare la festa finale ».

Località: Bormio

Altitudine: 1225 mt

Dove sciare: Sono 80 i km di pista, con

24 impianti di risalita e uno snowpark.

Si scia tutto l’anno, grazie all’apertura

estiva degli impianti sul ghiacciaio

dello Stelvio.

Eventi 2012: La discesa libera di Coppa

del Mondo, il 29 dicembre.

Nell’85 e nel 2005 Bormio ha ospitato

i Campionati mondiali di sci alpino.

Alberghi, ristoranti, locali

www.bormio.comFo

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Località: S. Caterina Valfurva

Altitudine: 1738 mt

Dove sciare: Sono 35 i km di piste

per ogni livello sciistico.

Eventi 2012: 1 dicembre, apertura

impianti. Ogni giovedì si tiene la “gara

dell’ospite” con fiaccolata serale.

Alberghi, ristoranti, locali

www.santacaterina.it

diErmes Pedranzini*Una delle caratteristiche di spicco di Santa Ca-

terina Valfurva, è la presenza della neve per tut-ta la stagione, da novembre/dicembre fino qua-si a maggio. È un dono di natura, perché la sua al-titudine (1738 mt la base del paese) e l'esposi-zione della montagna, a Nord, consente al man-to nevoso di mantenere compattezza ed elasti-cità. Comunque, se non dovesse nevicare in mo-do abbondante, gli impianti dove si scia sono or-mai coperti all'85% almeno dall'innevazione ar-tificiale. Soprattutto, Santa Caterina è il luogoideale per chi cerca la tranquillità e punta ad unavacanza, anche breve. Una giornata tipo? Gli ap-passionati non possono non provare la pi-sta intitolata alla campio-nessa DeborahCompagnoni, findal 2005, quandovennero disputati iMondiali: presentauna pendenza abba-stanza impegnativa,con tratti un po' più dol-ci e lunghi percorsi in pi-neta, piuttosto facili. Ad-dirittura un terzo della pi-sta attraversa i boschi,con ottima visibilità, anche

VALTELLINA SIN PISTA!6

in condizioni meteo non eccezionali, a causa del-la sua larghezza. I mille metri di dislivello garan-tiscono una bella discesa, per sciatori medi edesperti. Dopo una mattinata sugli impianti, ci sipuò rilassare raggiungendo la Sunny Valley, infondo alla cabinovia. Qui di sole ce n'è parec-chio: l'abbronzatura è garantita. Ma, volendo, sipossono rimettere gli sci per sgranchirsi le gam-be. E, se volete misurarvi con lo sci di fondo, beh,Santa Caterina è perfetta, con piste che non te-mono confronti, in Europa.

(* Direttore della Scuola sci & snowboard di S. Caterina Valfurva che comprende

anche sci di fondo)

SANTA CATERINA, RELAXTRA NEVI E VALLE DEL SOLE

Page 5: Inserto Valtellina

VALTELLINA IN PISTA! 7

Località: Livigno. Zona extradoganale,

esente da Iva

Altitudine: 1816 mt

Dove sciare: Gli impianti sono 31, 76 le

piste, 115 i km aperti.

Eventi 2012: Ogni anno a dicembre la

Sgambeda maratona internazionale di

Gran Fondo, apre la stagione di questa

disciplina..

Alberghi, ristoranti, locali

www.livigno.eu

LIVIGNO, SUL PICCOLO TIBETL'ALPINISMO METTE GLI SCI

diBiagio Montagnoli*Non si sbaglia a dire che Livigno è una

delle poche stazioni che offre grande di-vertimento ad ogni livello dello sci. A par-tire dai bambini, che qui trovano tanti cam-petti scuola e tapis ruolant, in virtù di pra-ti stupendi che, in inverno, sono ottimi perimparare a sciare. Per le famiglie questo si-gnifica poter affidare i ragazzini alla scuo-la sci e portarsi poi sulle piste. Ce ne sonoper tutti i gusti, comprese quelle per veriesperti, come la Giorgio Rocca, classifica-ta come "nera" (di livello complesso, ndr).Sul versante del Carosello Tremila, sonoimmense come ampiezza, si può dire chenon finiscono mai. Dallo specialista allosciatore che fa poco più delle curve "spaz-zaneve", c'è per tutti da divertirsi, con pos-sibilità di valide alternative per i menoesperti. Ho allenato per 15 anni la Nazio-nale: trovo Livigno un luogo formidabilee non mi meraviglio che abbia dato e diatanti fuoriclasse allo sci, come pure ad al-tri sport invernali. Qui i ragazzi, finita lascuola, escono di casa e sono già sulle pi-ste, senza dover prendere pullmini o per-dere ore nei trasporti. Oltre a questo, un

grande vantaggio di Livigno è di averel'innevamento artificiale su tutti gli im-pianti.

Chi vuole divertirsi, qui può fare snow-board alla grande: in quota al Mottolino,dove arriva la cabinovia, dietro alla sta-zione di Trepalle, c'è un centro per que-sta specialità che è uno dei più belli in cir-colazione. Anche lo sci alpinismo rendequesta località celebre, non soltanto inValtellina. Per lo più, verso marzo e apri-le, quando la neve si è assestata bene, edè più facile fare le discese, gli appassio-nati salgono per lo più al rifugio Costag-gia, seguendo il bordo pista. Unbel gruppo di gui-de alpine orga-nizzano escur-sioni di sci alpini-smo e itinerari conle ciaspole.

(*Direttore Scuolasci Azzurra di Livi-gno, per 15 anni alle-natore della Nazionaledi sci)

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«Favoloso scenario...mille metri secchi di dislivello...vi sentirete aprire a una travolgente meraviglia...la più bella pista delle Alpi»

(Dino Buzzati, 18 agosto 1965, sul “Corriere della Sera”)

VALTELLINA IN PISTA!

CHE FASCINO MADESIMOSULLE ORME DI BUZZATI

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diFrancesca Cervieri*

Tra le nostre montagne, mi sento dinominare soprattutto il canalone delGroppera, che collega il Pizzo Groppe-ra con il Pian dei Larici. Non solo per-ché per anni si è corso il tradizionaleGigantissimo, ma principalmente per-ché si tratta di un itinerario sciisticosui generis. Non è una pista battuta,perciò non viene battuta dai gatti co-me le altre piste, in più regala emozio-ni fantastiche, nella discesa da 3000 a1800 metri, sulle pendici del Groppe-ra. Pensate di essere bravi sciatori?Ecco, questa discesa vale quanto untest. Chi riesce al Groppera, può scia-re dappertutto. Lo aveva capito DinoBuzzati (una targa lo ricorda, a CimaSole), che ne ha scritto in modo mira-bile, il 18 agosto 1965 sul "Corriere del-la Sera" da vero conoscitore di questemontagne.

Se poi guardiamo all’offerta sciisti-ca, non possiamo non ricordare che lasocietà Skiarea Valchiavenna spa harinnovato - nell’ultimo decennio - tut-ti gli impianti della parte bassa, con uninvestimento di oltre 100 milioni di eu-ro. Segnalo, a chi non conosca la zona,la funicolare che parte da Campodol-cino, con antistante un enorme par-cheggio. Madesimo, che ha vissuto ilboom delle seconde case negli anniSettanta, è meta di un turismo di clien-ti cosiddetti "giornalieri", provenientida Como, Milano, dalla Brianza: pro-prio pensando a loro, poiché il comu-ne non aveva grandi aree al piano, èstata creata questa funicolare: oltre adaver dato lustro a Campodolcino, con-sente di arrivare direttamente sulle pi-ste, dopo aver lasciato l’auto nel par-cheggio, totalmente gratuito. Si passada quota 1000 metri ai 1720 di Motta.Ma anche i villeggianti con la secondacasa, qui a Madesimo possono scor-darsi l’auto. Perché dal paese partonoquattro impianti, con destinazione di-retta alle piste. Non mi soffermerò sul-le molte opzioni per le famiglie e i bam-bini (si pensi solo alla Seggiovia Arlec-chino, dedicata a loro). Invito i lettoria venire a Madesimo, magari dopoaver riletto Buzzati. Perché no?

(* Maestra di sci, responsabile dellerelazioni esterne Società Skiarea Val-chiavenna)

È presidente del Consorzio Turistico

L'EX CT ROBERTO DONADONI: «QUI RIESCO A RILASSARMI»

«Madesimo l'ho scoperta grazie a miamoglie Cristina» spiegava RobertoDonadoni, ex ct della Nazionale di cal-cio, due anni fa a "Mag", mensile de"La Provincia". «Lei andava in vacanzali fin da piccola. Quando ci siamo cono-sciuti mi ha fatto conoscere questi bel-lissimi luoghi - continuava Donadoni,da poco nominato presidente del Con-sorzio turistico di Madesimo -. A dire ilvero il nome della località lo avevo giàsentito da ragazzo, ma quando sei uncalciatore professionista in attività non puoi permetterti di farti malesciando. Ho iniziato a frequentare Madesimo dai primi anni '90, si puòdire che se andiamo in montagna, la meta ormai è quasi esclusivamentequella. Mi è piaciuta da subito perché è ancora a misura d'uomo. Puressendo rinomata come località turistica, conserva il suo aspetto dipaese piccolo e tranquillo. Anche nei momenti di massimo afflusso nonsenti mai la sensazione di invasione tipica di altre zone. È il posto idealedove rilassarsi».

Località: Madesimo

Altitudine: 1550 mt

Dove sciare: lungo i 60 km di piste

della Skiarea Valchiavenna, Madesimo

e Campodolcino. Per il fondo a

disposizione 20km di tracciato.

Eventi 2012: Dall’8 dicembre si potrà

sciare in notturna sulla pista

“Pianello/Montalto” servita dalla

cabinovia “Larici”. Alle 22.30 ultima

corsa in salita. Info:

www.skiareavalchiavenna.it.

Alberghi, ristoranti, locali

www.madesimo.com

Page 7: Inserto Valtellina

Località: Valmalenco.

Comprende cinque comuni: Torre di

Santa Maria, Spriana, Chiesa in

Valmalenco, Lanzada e Caspoggio.

Le cime: Il monte Disgrazia, con i suoi

3678 mt, ha la maggior altitudine.

Eventi 2012: Il 1° dicembre sci gratis

per ragazzi fino a 16 anni, nella

manifestazione “Uomini e montagne”.

Alberghi, ristoranti, locali

www.sondrioevalmalenco.it

VALTELLINA IN PISTA!10

diNemo ed Eliana Canetta *Quando si giunge a Sondrio non è facile intuire come

verso nord si apra uno dei bacini più belli delle Alpi Reti-che. La Valmalenco infatti scende sul capoluogo con untratto stretto, pur se verdeggiante, ricco di antichi borghiove sono le tracce di una secolare attività dell'uomo. Do-po il Comune di Torre, la valle cambia gradatamente sinoad aprirsi su ampie costiere all'altezza di Chiesa Valma-lenco e dei vicini centri di Caspoggio e Lanzada. Versooriente ben visibile la regolare piramide del Pizzo Scali-no, una tra le vette più caratteristiche di questo settorealpino.

A Chiesa la valle si divide. Il ramo occidentale, traver-sando una fascia di cave sfruttate sin dal medioevo, saleverso S. Giuseppe e Chiareggio. Già posto tappa dell'anti-ca mulattiera del vino che univa Sondrio a Coira, in inver-no è isolato e raggiungibile solo con gli sci o a piedi. Il ra-mo orientale risale con aspri gradini di origine glacialeverso il Gruppo del Bernina, unico 4.000 delle Alpi cen-tro orientali. La strada, realizzata negli anni 50 per moti-vi idroelettrici, è oggi tenuta aperta sino alla diga di Cam-po Moro a circa 2000 m di quota. Di qui iniziano itinera-ri di sci alpinismo di eccezionale interesse.

Indimenticabile è la vista che si gode dalla stazione amonte della funivia di Chiesa: mille metri più sotto la val-le appare come un immenso presepe, attorniato daglistraordinari gruppi dello Scalino, del Bernina e del Di-

sgrazia. In seggiovia si può accedere al Sasso Alto/Mon-te Motta: uno dei luoghi magici della Valmalenco, dacui si gode un panorama a 360° che vale da solo ilviaggio. E vi è la possibilità di ammirare il Pizzo Ber-nina che, sul versante italiano, resta a lungo nasco-sto. La salita dovrà essere completata con la breveescursione alla rilucente conca del Lago Palù. L'am-

pio specchio, il più grande tra i laghi naturali della Valtel-lina, circondato da una pista di fondo immersa in una fit-ta foresta di conifere, costituisce il contrappunto alle pi-ste di sci alpino: lassù sciatori a centinaia che sfreccianoveloci. Nella conca silenzio e profumo di natura.

(* Naturalisti ed esploratori della Valmalenco)

IN VALMALENCOMAGIA E DISGRAZIA

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11VALTELLINA IN PISTA!

diDino Negri*

Aprica si può definire localitàd'eccellenza per la comunità: siamoun altipiano a 1200 m di quota. È uncampo scuola naturale per i bambi-ni, dove tanti imparano a sciare, manon solo. Con 50 km pista per disce-sa, tutte collegate tra loro e 4 skia-ree, qui si ha l'opportu-nità di praticare lo scidai 1200 ai 2300 me-tri, con 18 impianti dirisalita. Tra l'altro,buona parte piste so-no nel bosco: chi sciasa bene cosa vuol di-re; significa assenza di vento, possi-bilità di godere di un paesaggioquanto mai suggestivo. Ad Aprica,ricordiamolo, le piste arrivano tuttein paese, caratteristica comune a po-chissime località di altitudine infe-riore ai 1800 metri. Noi siamo stati iprimi, quest'anno, ad aprire gli im-pianti in Valtellina, precisamente aquota 2000 mt. Grazie all'inneva-mento artificiale, che copre l'80%delle strutture, e alle temperaturedella stagione, la neve è garantita

tutto l'inverno. Il nostro futu-ro? Qui abbiamo un grandeprogetto: che tutti imparino asciare, per questo si stanno pro-muovendo offerte vantaggioseper fruire delle ski-aree. Inoltre,ci stanno a cuore discipline me-no note, come lo sci nordico. Lo scor-so anno abbiamo aperto in paese un

anello da 800 metri,una pista tutta in pae-se, che andremo ainaugurare in grandestile con una gara Fi-si, il 3 gennaio delprossimo anno. Poic'è lo sci alpinismo.

Voglio segnalare un tracciato dedi-cato che, da Aprica, arriva in quotafino a 2000-2200 metri e non inter-ferisce (in salita) con le piste. C'è si-curamente molto interesse, perchéarrivano pulmini con appassionatida Lecco, Como, dalle valli bergama-sche, bresciane e dalla Svizzera. Incostante aumento anche l'interesseper i tracciati segnalati con le cia-spole.

(*Ufficio Iat di Aprica,storico locale)

Località: Aprica

Altitudine: 1200 mt

Dove sciare: A disposizione 50 km per

lo sci da discesa e 14 km di sci nordico

Eventi 2012: Ad Aprica&Corteno, il 16

dicembre, l’Open day delle scuole di Sci

di Lombardia. Tel: 0342-745108 e tel.

0342-747190

Alberghi, ristoranti, locali

www.apricaonline.com

APRICA SFIDALO SCI NORDICO

Page 9: Inserto Valtellina

diAdele Compagnoni Zanon *Deborah ha iniziato molto presto a

sciare, aveva tre anni e mezzo. Si con-frontava con il fratello Yuri - poi diven-tato suo allenatore con Tino Pietrogio-vanna - non seguiva corsi, ma si diver-tiva sulla neve con altri amichetti dellasua età. All'epoca a Santa Caterina c'erasolo lo skilift che saliva al Sobretta, in lo-calità Plaghera: era una meta abitualeanche per i bambini.

Detto questo, fin da piccola, dai 6-7anni, Deborah parve molto competiti-va, con spiccato spirito agonistico. Vole-va essere sempre prima, non soltantosulla neve, anche d'estate nella corsa oin altre attività. Pur avendo un fisico nor-male, aveva quella forza e quella stoffaatletica che sarebbestata poi decisivanella sua carriera disciatrice e di campio-nessa. Alle scuole ele-mentari, Deborah e ilfratello, un anno piùgrande di lei, iniziaro-no a fare da apripistaalle gare della Scuola Sci locale, se-guiti dal papà Giorgio, maestro di scie istruttore nazionale. S'ag-gregavano spesso ai ragaz-zi allenati da mio marito, an-dando avanti e indietro dal-lo Stelvio, d'estate. Poi ven-ne il Circuito "Cuccioli- Ragaz-zi-Allievi", dove si piazzavabene, arrivava sempre se-conda o terza. Non è che ac-quistassimo i migliori scarponi ogli sci più tecnici, sciare era soprat-tutto divertimento.

Ma noi, in famiglia, avevamo capitoche aveva il carattere giusto per gareg-giare. Infatti, in terza media vinse i Cam-pionati italiani di categoria. La Naziona-le la scelse l'inverno successivo per iCampionati Mondiali Juniores, dove futerza in discesa libera e vinse in Gigan-te. Successivamente arrivò quarta allaprima gara di Coppa del Mondo al Se-strière. La stampa iniziò a seguirla. Nel1988 arrivò il primo brutto inci-dente, si ruppe il legamento cro-ciato in una discesa libera inSvizzera, alla vigilia delle Olim-piadi di Calgary. Fu operata, poi rio-perata, quindi soffrì di un problemaall'intestino: per tre anni rima-

se sostanzialmente ferma.Gran carattere, Deborahnon si perse d'animo. Eproprio qui, in Valtelli-na, si rimise in forze per

tornare più forte di prima:faceva fisioterapia a Sonda-

lo, nuotava a Bormio. La Valtellinacredette subito in Deborah,

diventando per anni an-che suo sponsor ufficia-le. Nel '91 riprese ad al-lenarsi, a sciare bene enel '92 vinse la meda-

glia d'oro ad Albertville ela prima gara di Coppa del

mon-

VALTELLINA SUL PODIO!

SUGLI SCI PER GLI ALTRI

«DEBORAH, CAMPIONESSACON LA VALTELLINA NEL CUORE»

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LLaa ccaammppiioonneessssaa hhaa iiddeeaattoo eeccoonnttiinnuuaa aa pprroommuuoovveerree,, ddaatteessttiimmoonniiaall,, ""SScciiaarree ppeerr llaavviittaa"",, uunn aappppuunnttaammeennttoo oorrmmaaiittrraaddiizziioonnaallee ppeerr SSaannttaa CCaatteerriinnaaVVaallffuurrvvaa..

PPuurr vviivveennddoo iinn VVeenneettoo,, ccoonn iill mmaarriittoo AAlleessssaann--ddrroo BBeenneettttoonn ee ii ttrreeffiiggllii ,, DDeebboorraahh ttoorrnnaassppeessssoo iinn VVaalltteelllliinnaa.. LLeessttaa aa ccuuoorree,, iinn ppaarrttiiccoo--llaarree,, cchhee SSaannttaa CCaatteerrii--nnaa VVaallffuurrvvaa ««ccoommpplleettiiii llaavvoorrii iinnttrraapprreessii ppeerr

ii MMoonnddiiaallii ddii ssccii»»..

LLee ppaassssiioonnii aattlleettiicchhee ddiiDDeebboorraahh ooggggii ssoonnoo lloo ssccii aallppii--nniissmmoo,, llee ccaammmmiinnaattee,, llee ffeerrrraa--ttee.. DDaa sseemmpprree nnoonn ddiissddeeggnnaa llaabbiicciicclleettttaa..

QQuuaannddoo ttoorrnnaa iinn VVaall--tteelllliinnaa,, DDeebboorraahh aammaarr ii ll aa ss ss aa rr ss ii aa ii BB aa gg nn iinnuuoovvii ddii BBoorrmmiioo ee aalllleeTTeerrmmee,, ccoonn llaa pprroopprriiaaff aa mm ii gg ll ii aa .. LL aa ss cc oo rr ss aaeessttaattee hhaa oorrggaanniizzzzaattoo,,iinn ccoollllaabboorraazziioonnee ccoonn llaaTToouurriissppoorrtt ddii SSaannttaa CCaattee--rr ii nn aa ,, uu nn aa ss ee tt tt ii mm aa nn aa dd ii

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DALLA NEVE ALLE FERRATE

RELAX: TERME & YOGA

Chi èDeborah Compagnoni,42 anniDove viveOriginaria di S. CaterinaValfurva, vive a TrevisoAttivitàEx campionessa di sci,si dedica a iniziativebenefiche e di promo-zione dello sportVittorieOlimpiadi: 3 ori(SuperG, ’92, ’94, ‘98) e1 argento (Slalom, ‘98)Mondiali: 3 ori (Slalomgigante, ’96; Slalom g. especiale, ‘97)Coppa del Mondo: 44podi, di cui 16 vittorie,15 secondi posti, 13terzi posti.

UN SOGNO PER S. CATERINA

do, in SuperG in Francia. Si ruppe l'altroginocchio, in diretta tv. Ma ne uscì be-ne, perché nel '93 si presentò ai Mon-diali di Morioka in Giappone. Vinse esalì sul podio alle Olimpiadi di Lilleham-mer l'anno dopo. Nel '96 è prime ai Mon-diali di Sierra Nevada in Spagna. Il '97-'98 fu davvero un anno eccezionale;due ori ai Campionati del Mondo di Se-strière; vinceva una gara dopo l'altra.Vinse la Coppa del mondo in Gigante:nove gare consecutive L'ultimo oro nel'98 a Nagano nel gigante e l'argento nel-lo slalom. Decise di lasciare per i dolo-ri alla schiena, riflesso di tanti traumi ingara. Ora vive a Treviso, ma in inverno,durante le vacanze, non appena può,torna qui con la famiglia: i figli sono tut-ti ottimi sciatori, il marito è maestro di

sci e allenatore. Deborah oggi èappassionata allo sci alpi-

nismo, ma resta un'a-tleta a tutto tondo. Lesue medaglie le ha

portate con sé, a Tre-viso, dove vive dal '99.

Ma le coppe, no,quelle le abbiamoqui in albergo:continuano aparlare di lei edella sua straor-dinaria carrieradi cui, come fa-

miglia, e comevaltellinesi,andiamo or-gogliosi.

(* Mamma di Deborah

Compagnoni,imprenditrice

alberghiera a Santa Caterina

Valfurva)

Page 10: Inserto Valtellina

da, il mio allenatore, originario diBergamo. Se ci penso, sono statofortunato, perché a Livigno tutte lepiste sono adattabili a questo sport,ogni pendio va bene. A giugno, do-po un periodo di riposo a chiusuradelle gare, ci si trasferisce allo Stel-vio, per provare il materiale daadottare nella stagione successiva.Dai primi di settembre a fine otto-bre si proseguono gli allenamenti,sempre allo Stelvio: siamo fortuna-ti, noi valtellinesi, perché abbiamoun ghiacciaio in buone condizioni,specie se paragonato ad altre zonealpine! Quest'anno fianco a fiancocon noi, ad allenarsi c'era anche laNazionale Austriaca. Poi, da novem-bre giriamo: si va a Solda (Val Veno-sta, Alto Adige, ndr), perché si puòdisporre di neve artificiale oppureal Tonale (in provincia di Brescia,ndr). Allenarsi è un impegno forte,fisico e psicologico, che richiedegrande passione. Ormai ci avvici-niamo al momento delle gare. A fi-ne novembre faremo i test: il 21 di-cembre mi aspetta la prima gara, aCarezza (Alto Adige, ndr) e farò delmio meglio per esserci, come atletae come valtellinese.

di Rudy Galli

Alla Valtellina devo davvero tut-to, come atleta. Per chi vive e cre-sce a Livigno, è normale intrapren-dere gli sport sulla neve. Così è sta-to anche per me: fin da piccolo ho

sciato con gli amici di scuola,ma senza vivere la competi-zione e senza fare gare. Quasiper caso mi sono avvicinato al-lo snowboard, perché attornoagli 11-12 anni un impiantosportivo ha dato a me e adaltri ragazzi delle tavole, co-sì, da provare. Inizialmentel'ho vissuto come un gioco.Finita la scuola, alle 14, ci sitrovava a sperimentare que-sto modo di vivere la neve.Non avevamo né maestri, néistruttori, ma soltanto la vo-

glia di divertirci, tipica dei gio-vanissimi. Poi, quando ho sen-tito di uno Snowboard Club a

Livigno, mi sono iscritto. All'e-poca si trattava di uno sport che

iniziava ad affermarsi, anche il Val-le e Livigno era all'avanguardia. Ini-ziai a fare gare. Ricordo con grandeamicizia e riconoscenza Fabio Bre-

VALTELLINA SUL PODIO!14

Chi èRudy Galli, nato nel 1983Dove viveA LivignoAttivitàAtleta della Nazionale italiana di Snowboard. Fa parte del Centro Sportivo dell’EsercitoVittorieOro ai Mondiali Juniores di Snowboard, 2003

QUELLA MAGICA TAVOLA SULLE NEVI DELLO STELVIO

.

.

Page 11: Inserto Valtellina

tanto era l'impegno che mi ri-chiedeva questo sport. Se ho unrammarico, beh, riguarda la scuo-la, perché ho dovuto lasciare glistudi al secondo anno discuola alberghiera: do-vendo andare a Bormionon riuscivo a gestireallenamenti (2-3 ore almattino e al pomeriggio),lezioni, compiti. Ringraziola Valtellina perché mi ha for-giato il carattere. A Torino, sol-tanto dopo essere scesa dal po-dio, ho realizzato quanto i giorni pas-sino veloci, tra sacrifici, fatiche, alti ebassi. Ma quando arriva quel tipo di vit-toria, compensa ogni cosa. Non a caso hodedicato il bronzo ai miei genitori, ai duefratelli, a Romina, ai miei meravigliosinipotini Thomas e Mattias e naturalmen-te al mio fidanzato Elia!!

Non si diventa ricchi con questo sport,anzi non si vive proprio: dovevo dipen-dere dalla mia famiglia, prima di entra-re nell'Esercito, che ancora oggi ringra-zio per il sostegno avuto e da cui mi so-no congedata quando ho lasciato l'ago-nismo. Adesso lavoro in un negozio diabbigliamento e attrezzatura sportivoa Livigno e tempo permettendo mi pia-

diKatia ZiniDevo ringraziare Bormio, se ho vin-

to una medaglia di bronzo alle Olimpia-di di Torino, nel 2006. Perché, pur es-sendo di Livigno - luogo straordinarioper bellezze naturali e impianti sciistici- per allenarmi sono stata costretta a fa-re la pendolare, in mancanza di un Pa-lazzetto del ghiaccio.

Questo fatto mi ha sempre ramma-ricata e, purtroppo, i miei appelli sonosempre caduti nel vuoto. Comunque, di-cevo, ho trascorso gran parte della miavita da ragazzina e da giovane donna traLivigno, a Bormio. Mi sono avvicinata alpattinaggio di velocità - la mia specia-lità agonistica è stata lo short track - at-torno ai nove anni. È stata mia cuginaMara, con la quale condivido il bronzoolimpico, più grande di me di due anni,a convincermi a seguire quella strada.Prima avevo provato un po' tutti glisport invernali, se non che, gli allenato-ri si accorsero che nel pattinaggio di ve-locità andavo forte. Ma soprattutto, acredere in me, è stata Laura Callegher,straordinaria e tostissima allenatrice, acui va l'80% della mia medaglia olimpi-ca Se ci ripenso, sono stati anni faticosi,ma esaltanti. Mi capitava di fare l'auto-stop alle 11 di sera per tornare a casa,

VALTELLINA SUL PODIO! 15

ce trasmet-tere ai ragazzilo sport che hosempre amato midà parecchia soddisfa-zione. Certo, se a Livignoci fosse il Palazzo delghiaccio, sarebbe tutta un'al-tra cosa.

Chi èKatia Zini, classe 1981Dove viveA LivignoAttivitàEx atleta della Nazionale diShort Track. Impiegata e inse-gnante di pattinaggio.VittorieMedaglia di bronzo alle Olim-piadi di Torino 2006, nella staf-fetta 3.000 metri con MartaCapurso, Arianna Fontana, Ceci-lia Maffei e la cugina Mara Zini.

«RINGRAZIO BORMIOPER IL BRONZO OLIMPICO»

Page 12: Inserto Valtellina

di Giorgio Rocca

A pochi mesi di vita i miei genitori si sonotrasferiti a Livigno, in Valtellina e da lì è ini-ziata la mia vita in questa splendida terra.Crescendo ho avuto l'opportunità di sciarecon lo sci club locale, grande è stata la fortu-na di avere le piste a due passi da casa, ricor-do che con gli sci ai piedi raggiungevamo lepiste dalla porta di casa, d'inverno pratica-mente si stava quasi tutti i giorni sul-le piste. Crescendo ho imparato,grazie all'esempio di tenacia del-le persone della valle, a nonmollare mai, ad imparare daglierrori ed utilizzarli per uscirneancora più forte. Tutte questeesperienze mi hanno portato a

crescere sia come persona che come atleta,portando mi a vivere e viaggiare in tutto ilmondo. Le piste che preferisco in Valtellinasono la Polvere e ovviamente la Giorgio Roc-ca nella mia Livigno!!! La Valtellina mi ha for-mato molto caratterialmente oltre ad aver-mi fatto crescere sano lontano da brutte stra-

de e amicizie che ro-vinano adolescenti egiovani. Lo sport èuna vita diversa mail fatto di averla av-viata in Valtellina hasicuramente aiutatoin modo estrema-

mente positivo!!

VALTELLINA SUL PODIO!

«L'EMOZIONE DI SCIARESU UNA PISTA TUTTA MIA»

17

Chi è

Giorgio Rocca, 37 anniDove vive

A LuganoAttività

Campione di sci, si è ritirato nel2010. Commentatore televisivo,

ha partecipato al reality "Pechi-no Express" di Rai2. Dirigeun'accademia di sci itinerante.Sitoweb: wwwwww..ggiioorrggiioorrooccccaa..ccoomm

Vittorie

Mondiali: 3 bronzi (slalom spe-ciale a Sankt Moritz 2003;

slalom speciale, combinata aBormio 2005). Coppa del mondo:vincitore dello slalom specialenel 2006; 22 podi: 11 vittorie(tutte in slalom speciale), 7secondi posti, 4 terzi posti.

AAvveerree uunnaa ppiissttaa cchhee ppoorrttaa iillpprroopprriioo nnoommee,, ppeerr uunn ccaammppiioo--nnee ddeelllloo ssccii,, èè uunn ppoo'' ccoommee,,ppeerr uunn aassttrroonnoommoo,, aavveerr iinnttiittoo--llaattaa uunnaa ggaallaassssiiaa oo,, ppeerr uunnnnaattuurraalliissttaa,, ddeennoommiinnaarree uunnaappiiaannttaa oo uunn iinnsseettttoo.. IInnssoommmmaa((ccoommee DDeebboorraahh CCoommppaaggnnoo--nnii)) iill ccaammppiioonnee lliivviiggnnaassccoo èèeennttrraattoo aa ppaassssoo ddii ssllaalloomm nneellllaa ssttoorriiaa ddeeggllii ssppoorrttiinnvveerrnnaallii,, ggrraazziiee aall ppeerrccoorrssoo ddaallllaa lluunngghheezzzzaa ddii11338833 mm ee uunn ddiisslliivveelllloo ddii 444466 mm.. ccoonn uunnaa ppeenn--ddeennzzaa mmeeddiiaa ddeell 3322%%,, cchhee ss''iimmppeennnnaa ffiinnoo aall5577%%.. PPeennssaattaa pprriinncciippaallmmeennttee ppeerr sscciiaattoorriieessppeerrttii ((ppeerr llee ccuurrvvee,, llee vvaarriiaazziioonnii ddii ppeennddeennzzaa)),,ccoonn ddiiffffiiccoollttàà ""nneerraa"",, llaa PPiissttaa GGiioorrggiioo RRooccccaa,,iinnaauugguurraattaa nneell ffeebbbbrraaiioo 22001111 nneell ccoommpprreennssoorriiooddeell MMoottttoolliinnoo,, èè ggiiàà uunnaa mmeettaa ddeeggllii aappppaassssiioonnaa--ttii.. AA ppaarrttiirree ddaalllloo sstteessssoo ccaammppiioonnee,, cchhee lloo ccoonnffii--ddaa aaii lleettttoorrii ddee ""LLaa PPrroovviinncciiaa"" iinn qquueessttoo ssccrriittttooeesscclluussiivvoo..

V. Fis.

CHI SCENDE VEDE "NERO"

MA CHE BRIVIDI BIANCHI

Percorso per specialisti

Page 13: Inserto Valtellina

diArianna FontanaPer stare in sicurezza sulla neve,

quale che sia lo sport invernaleche si pratica, la prima regola ri-guarda il casco, specialmente sesi è alle prime armi. Quand'ero pic-cola, finivo sempre a terra; non sodire quanti colpi ho preso: se nonavessi avuto il casco, probabilmen-te mi sarei fatta molto male. Ma an-che ginocchiere e parastinchi so-no alleati formidabili contro i

traumi, specie quando si èpiccoli, sulla neve co-

me pure sul ghiaccio.Da bambina facevoun po' tutti gli sport,anche garette disci, un po' di sla-lom. Oggi conti-nuo ad essere ap-passionata allaneve e mi piace-rebbe misurarmi con

lo snowboard, perché imovimenti sono abbastanza si-

mili a quelli del pattinaggio divelocità, lo short track, la mia spe-

cialità agonistica. Dico questo perarrivare alla seconda regola base

per la sicurezza: sulla neve ci si può, ci

si deve divertire, ma non si deve maiscordare che ci sono anche gli altri.L'attenzione e il rispetto sono in-dispensabili, specie oggi che letecnologie consentono presta-

zioni di notevole velocità, sia congli sci, sia con la tavola da snow-

board. Un altro livello di allerta ri-guarda il fuori-pista: bisogna sem-pre considerare se il brivido dellatrasgressione vale la pena, perchéle conseguenze possono esseremolto pesanti, anche in luoghi ap-parentemente magnifici, dove

tutto sembra possibile. È un errore anche pensare di es-sere al top della forma o conside-rarsi degli atleti. Attenzione. Me-glio prepararsi, prima di arrivaresulle piste, con un po' di palestra,per allenare i muscoli. Prenderequalche lezione, infine, può es-sere un valido punto di partenza

per godere al massimo delle vacan-ze, con la possibilità di un effettivo mi-

glioramento del proprio livello. Queste mieriflessioni valgono in particolare per i geni-tori, perché si consiglino con i maestri sull'etàgiusta per avviare i figli allo sci o al pattinag-gio. Io ho iniziato a quattro anni: da allora,non ho più smesso.

VALTELLINA CONSIGLI DA CAMPIONE18

Chi èArianna Fontana, 22 anniDove viveA Berbenno in ValtellinaAttivitàAtleta delle Fiamme Gialle, campionessa dello short trackVittorieVincitrice della Coppa del Mondo di short track nel 2012, specialità 500 m; medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Torino, nella staffetta 3000 m, la più giovane atleta italiana sul podio negli sport invernali.

SI VINCE IN SICUREZZASUL FILO... DI ARIANNA

MAI SENZA

Il cascoI parastinchi

DA EVITARE

Il fuori-pista

Ognidistrazione

L

A BUONA IDEA

Andare in palestra prima

di sciare o pattinare

.

Page 14: Inserto Valtellina

di Serena BrivioTuffo nel futuro o nel passato? La

stagione 2012 è all'insegna degli oppo-sti. Sulla neve ci si presenta abbigliaticome astronauti o sciatori degli anniCinquanta. Nel primo caso la ricerca tec-nologica offre tute in nylon paracadu-te riciclato e spalmato d'argento in gra-do di sfidare anche le più basse tempe-rature. Come le giacche di Stone Islanddotate di leggerissime ma iperprotetti-ve membrane idrorepellenti. Ricom-paiono le fantasie mimetiche di gustomilitare, sempre in tessuti hi-tech.

I colori, pur prediligendo tinte scurecome il grigio, che sfuma fino all'antra-cite, si accedono inaspettatamente an-che di aranci, verdi, rossi e blu elettrici.Ispirazione spazio anche per l'ultimagenerazione di caschi e scarponi, dallalinea aerodinamica. L'opzione retrò pre-dilige caldi gilet di pelliccia, sopra tutee giacche anni'70. La palette cromaticaparte dai bianchi invernali e dai silver.Colli e cappucci sono bordati di prezio-so pelo. Tornano in voga anche le sciar-pe e i guanti di lana, ricoperti di bor-chie e pietre, come la maschera tem-pestata di strass per brillare sulle piste.Accessori perfetti per i griffatissimi sciChanel.

OCCHIO AI DETTAGLI

In occasione del 60esimo anni-versario, Moncler lancia conMykita i nuovi occhiali da soleLionel ispirati agli alpinisti deglianni Cinquanta con lenti tondeg-gianti ad alta protezione dallaluce.

STILE ARTICO

Woolrich Jhon Rich & Bros cele-bra il 40esimo anniversario del-l'Original Arctic Parka, il capo-spalla nato nel 1972 per protegge-re dal freddo i lavoratori deglioleodotti in Alaska con una limi-ted edition in speciale cotone ingrado di mantenere il calore delcorpo fino a -40°.

FUTURIBILE O VINTAGELA DISCESA È HI-TECH

GIACCONE Briko idealeanche per sci nordico.

MOFFOLE imbottite di Leki,isolanti e a tutto design.

VALTELLINA CONSIGLI PER UN LOOK DA CAMPIONE 19

SCI da snowboarde da discesa, graffitistyle, di Rossignol.

SCARPONI da sci(donna) di Dalbello.

IL PASSATO RITORNA

Willy Bogner celebre l'ottantesi-mo compleanno con una collezio-ne Heritage che combina, dalletute ai caschi, riferimenti del pas-sato e silhouette moderne. AncheCarrera (nella foto) punta a que-sto mix.

(A cura di Serena Brivio)

Page 15: Inserto Valtellina

VALTELLINA DA CONOSCERE

CHIAVENNA

MONTE DISGRAZIA CHIESA

VALMALENCO

VILLA DITIRANO

SANTA CATERINA

LIVIGNO

BORMIO

SONDALO

MORBEGNO

SONDRIO

MONTESPLUGA

TIRANO

APRICA

MADESIMO

CAMPODOLCINO

VALDIDENTRO

TALAMONA

BAGNIDI MASINO

CHIUROTEGLIO

GROSIO

GROSOTTO

PASSO DELLOSTELVIO

CHIURO

PONTE IN VALTELLINA

IL PAESE DEI PRESEPI

È Talamona, nelle vicinanze di Morbegno,dove si ammirano una quindicina di presepi,realizzati dagli abitanti, nei più suggestiviangoli del paese.

RICHELIEU A TIRANO

Celebre per il santuario dedicato allaMadonna, la località offre ai turisti la possibi-lità di visitare il Museo Etnografico Tiranese:tra i cimeli, i paramenti del cardinale Riche-lieu donati al santuario nel 1636. Info:[email protected]

WEEK END DIVINI

Tra le offerte del pacchetto, le più curiosesono "Nordic walking nelle vigne" (140 euroa persona) e "Experience", dove si impara afare i pizzoccheri (130 euro a persona). Info:www.valtellina.it

UN MISTERO A PALAZZO

C’è la più misteriosa carta geografica dell’eramoderna, a Palazzo Besta di Teglio([email protected]), mentre PalazzoSalis di Tirano merita una visita solo per losplendido soffitto ligneo(www.palazzosalis.com).

MUSEO DELL'HOMOSALVADEGO

A Sacco, nel Comune di Cosio Valtellino,all’imbocco della Valgerola, a 700 m s.l.m., èaperto un museo dedicato alla presenza nella“camera picta” di Sacco, di un affresco del-l’Uomo Selvatico. Per una visita, contattare ilcustode, signor Vaninetti – abitazione accan-to al Museo in Via Pirondini 14 – tel. 0342617028. Ingresso: gratuito

La cartina è un'elaborazione Consorzio per la Destinazione Turistica Valtellina su base Charta Itinerum - Regione Lombardia.

Si ringrazia il Consorzio Valtellina Turismo e, in particolare, Andrea Gusmeroli, per la preziosa collaborazione.

Page 16: Inserto Valtellina

VALTELLINA IL GUSTO DI ESSERE BAMBINI22

diAnna PiazziScuola di sci, divertimento, amici-

zia con i coetanei. Sono i tre ingredien-ti dei kindergarten & baby park che laValtellina offre alle famiglie con bam-bini, in sei località. A Livigno, il KinderClub Lupigno accoglie bambini dai 3anni in su, per tutto il giorno o mezzagiornata: si impara a sciare con i mae-stri e con la mascotte Lupigno. Il cor-so dura 6 giorni, da domenica a ve-nerdì (info e costi su www.scuolasci-centrale.it). Al Kindergarten M'eatingPoint Mottolino, a quota 2400, i bam-bini dai 3 ai 7 anni possono impararea muoversi sugli sci, con personalequalificato.

Servizio gratuito, tutti i giorni dal-le 10 alle 16 (sabato non assistito). AlCentro Prima Infanzia Pollicino, aper-to a bimbi dai 3 mesi ai 3 anni, si pun-ta a proposte educative, ludiche, psi-comotorie, con momenti formativi peri genitori (Info: Apt Livigno: 0343-052200). A Santa Caterina Valfurva, ilMiniclub La Marmotta offre un pac-chetto scuola sci e miniclub, minimo 6giorni: info e costi sul sito www.santa-caterina.it.

A Bormio, la Scuola di sci Contea di

Bormio, a Bormio 2000, propone - ac-canto ai corsi tradizionali per piccolidai 3 anni in su, dalle ore 10 alle 16 - an-che un parco giochi sulla neve e un "asi-loneve" coperto (info e costi: 222.scuo-lascibormio.it). La Scuola sci Gallo Ce-drone offre il servizio di kindergaten(info: www.scuolascicedrone.it).

A Madesimo il Baby Park Larici pre-vede due settori: uno è dedicato aibambini con gli sci, l'altra per i piccinimuniti di bob, slittini e gommoni. Gra-tuito l'ingresso, riservato a bambini fi-no ai 10 anni di età, con casco di sicu-rezza. Si consente l'accesso - ma sen-za sci o tavola - di un accompagnato-re per bambino (info: 0343-53015).

Si chiama "Il mondo di Balù", infine,lo spazio dedicato ai piccoli sciatori al-lestito dalla Scuola sci Campodolcino-Motta. Oltre a giocare a ritmo di mu-sica, i piccoli ospiti possono sperimen-tare discese super, lo snowtubing etanti giochi, sotto gli occhi dei genito-ri, che possono rilassarsi e prendere ilsole. A disposizione anche baby-sit-ting per feste di compleanno. Info ecosti: www.scuolascichiavenna.it eUfficio Turistico Campodolcino, tel.0343-50611.

Se programmate le vacanzenatalizie, e avete bambini pic-coli, c'è un motivo in più perandare in Valtellina. Il 6 gen-naio, giorno dell'Epifania, ivostri piccoli potranno viverel'esperienza del "gabinàt": inAlta Valle questa tradizioneoriginaria della Baviera, chericorda il "dolcetto o scher-zetto" della notte di Hal-loween, è molto diffusa. Laparola deriva da "GabenNacht" - notte dei doni - e siriferisce a un'esclamazione,diffusa dalla vigilia del 6 gen-naio alla notte dell'Epifania.In Valdisotto e Valfurva lafesta portava i genitori a pre-parare piccoli doni in fazzo-letti (panét del nas), mentre iValdidentro i bambini dove-vano cercare diottenere il"gabinàt"dai padrini. (V. Fis.)

CON IL "GABINÀT"È TEMPO DI DOLCETTI

GRAN DIVERTIMENTOIN FORMATO BABY

Page 17: Inserto Valtellina

diEdoardo CerianiIl casaro e i suoi gioielli, per una tra-

dizione che affonda le sue radici nellanotte dei tempi. Sua Maestà, manco adirlo, è il Bitto, il re dei formaggi che si-gnificano Valtellina nel mondo.

L'antica tecnica di lavorazione ne-gli alpeggi di alta montagna di Valtel-lina e Valchiavenna lo rende uno deiprodotti più stagionabili di tutti, conun invecchiamento da record, ancheal cospetto delle ec-cellenze francesi. Ildisciplinare è ri-gidissimo eregala ancorapiù qualità aun formaggioche - dolce

nell'anno di produzione - diventaun'autentica chicca per palati fini nelcorso della sua maturazione (che puòdurare anche dieci anni).

Ideale accompagnato da confettu-re di frutta, si sposa alla perfezione conlo Sforzato, il vino da meditazione perantonomasia della Valtellina, ma èanche spesso e volentieril'ingrediente principe dipizzoccheri e crespelle.Insieme al Bitto, si fre-gia della Dop anche ilValtellina Casera, al-

SUA MAESTÀ’ IL SAPORECI INVITA A PRANZO

VALTELLINA IL GUSTO DI STARE A TAVOLA! 23

tro piatto forte della tradizione casea-ria sondriese. È il tipico formaggio se-migrasso di latteria, prodotto esclusi-vamente con il latte proveniente dagliallevamenti della provincia. Il Caseragiovane ha sapore dolce e lo si trovain tutti i piatti valtellinesi, dai pizzoc-

cheri agli sciatt. Stagionato, assu-me un sapore più ricco e fa bellafigura su tutte le tavole più im-portanti. Completano il quadrodelle eccellenze lo Scimudin ealtri formaggi lavorati secon-do le tecniche di produzionestoriche. Per ognuno di loroun piatto (e un vino) di ac-compagnamento, e non so-lo d'estate visto che la pro-duzione si prolunga pertutto l'anno.

E TUTTA LA VALLEMORDE LA MELA

Il consorzio con marchio"Melavì", con i suoi mille pro-duttori, commercializza lamela di Valtellina, che dal 1°marzo 2010 ha ottenuto ilriconoscimento Igp (Indica-zione geografica protetta)dall'Unione Europea. Estesatra il fondovalle di Sondrio,fino all'area intorno a Tirano,questa produzione di spiccointernazionale (20 milioni dikg venduti all'anno a unmilione di consumatori),conta numerose specie: "Gol-den Delicious" e "Stark Deli-cious", le più diffuse; la melaGala, la mela Morgenduft e lamela Fuji. La "Mela di Valtel-lina" si contraddistingue percolore e sapore particolar-mente accentuati, polpa com-patta ed alta conservabilità.

(V.Fis.)

Page 18: Inserto Valtellina

di Vittorio Tarantola*La bresaola è uno dei prodotti più

interessanti della gastronomia lom-barda. Viene realizzata con il tagliodella parte posteriore del manzo(sottofesa, magatello, punta d'anca-scamone), impiegando carni magre.È un prodotto straordinario per chisegue una dieta ipolipidica, per leparticolari caratteristiche orga-nolettiche.

Per quanto mi riguarda, utilizzobresaola prodotta dai salumifici ar-tigianali valtellinesi, che lavoranocarni di prima scelta e con quantitàmolto basse o pressoché assenti diant i -oss i -

VittorioTarantola

guardia la bresaola, oggi, è una sor-ta di ritorno al passato: conta sem-pre di più che gli animali siano alle-vati in modo sano e che le carni sia-no lavorate preservando al massi-mo la materia prima. L'innovazione,insomma, sta nel ridurre quasi a ze-ro l'impiego di conservanti.

Nelle produzioni artigianale sipossono trovare versioni con noteaffumicate, metodo scelto sia per mi-gliorare la conservazione, che perdare maggiore personalità.

(*Chef, proprietario del ristorante Tarantola

di Appiano Gentile, Como)

danti (nitrato di potassio, codice E252 ), ingrediente usato come con-servante per mantenere le carnirosse. Ciò che rende più all'avan-

VALTELLINA IL GUSTO DI STARE A TAVOLA 25

Le nostrericette

ANTIPASTO CROCCANTE

IInnggrreeddiieennttii::

❍ bresaola❍ sedano bianco, noci, valeriana❍ cagliata latte di capra❍ pane di segale❍ pepe nero

PPrreeppaarraazziioonnee

La bresaola viene accompagnata da un'insalata di sedanobianco, con noci e valeriana. Il sedano bianco, tagliato sotti-le, a fiammifero, è molto scenografico dopo essere statoimmerso in acqua e ghiaccio. Servire con un condimento, abase di un'emulsione di olio d'oliva e aceto balsamico, ed uncucchiaio di cagliata e cialde croccanti di pane di segale.

GELATO DI POLENTA

IInnggrreeddiieennttii::

❍ bresaola❍ pasta sfoglia❍ latte, farina di polenta, uova, panna, vaniglia e zucchero❍ vino Sassella (uva chiavennasca Nebiolo)❍ miele di Valtellina❍ cannella, cioccolato fondente

PPrreeppaarraazziioonnee

Disidratare la bresaola in forno, a 60°, poi frullarlamolto sottile (come il pepe macinato). Per il gela-to: realizzare la polenta, facendo attenzione che nonsi formino grumi, facendola cuocere per 45 minutinel latte, con una stecca di vaniglia. Preparare unacrema con tuorli d'uovo, panna, latte polenta e zucchero.Con la pasta sfoglia realizzare un disco sottile, spolveratocon zucchero di canna, passare al forno per la cottura,avendo cura di ben caramellare la sfoglia. Sopra la sfo-glia adagiare il gelato di polenta, la bresaola polverizza-ta. Il piatto verrà ultimato con la spuma di cioccolatofondente e fili di ristretto di Sassella e miele della Val-tellina .(Ricette originali, ideate dallo chef Vittorio Tarantolaper "La Provincia")

«BRESAOLA, UN FUTUROSCRITTO NELLA TRADIZIONE»

EEddooaarrddooRRaassppeellllii **

Sono semprestato moltofranco con gliamici valtelli-nesi. Per tenere alta la qua-lità, relativamente a gioiellidi grande prestigio (bresao-la e formaggi), che giusta-mente hanno fatto la fortu-na di questa zona d'Italia, latarga è indispensabile. Biso-gna che i valtellinesi arrivi-no a un saggio accordo tra lepiccole e le grandi produzio-ni. Non ci si dimentichi maidi questo: occorrono magliestrette, bisogna non allar-garle per far sapere al con-sumatore cosa mangia. Poi,per quello che riguarda lapromozione, tutto va benis-simo: lo spazio c'è.

(Testo raccolto)

(* Enogastronomo, conduce"Mela Verde" su Retequattro)

IL PARERE DEL CRITICO

«MAGLIE STRETTESU QUESTI GIOIELLI»

Page 19: Inserto Valtellina

di Bernardino Marinoni

Un'antica confidenza unisce Er-manno Olmi alla Valtellina ed è ap-pena il caso di ricordarne i docu-mentari sui cantieri idroelettrici cul-minati in "Un metro lungo cinque"(1961) dedicato alla costruzione del-la diga del Reno di Lei.

È il cortometraggionel quale la dimensionetecnologica del cinema"industriale" del registacede a quella umanisticamanifestando quell'atten-zione all'uomo che sarà lacostante (anche) dell'atti-vità documentaristica diErmanno Olmi e chesi ritrova in "Rupi

VALTELLINA il gusto di stare a tavola

del vino" (2009) girato sui terrazza-menti retici, prova di quella viticol-tura che in Valtellina non è un luogocomune definire eroica, frutto dellospazio conquistato pietra su pietra dimuretti a secco sui costoni di mon-tagna, poi colmati di terra per met-tervi a dimora la vite.

Pendici irte di una nervatura difilari contrassegnano un paesaggionel quale l'uomo lascia il segno vivo

di un lavoro antico del quale Olmisi fa testimone: la sua macchia dapresa racconta la cultura del vinonell'accezione che è propria dei ter-razzamenti, una pratica di architet-tura primitiva che asseconda il ter-ritorio senza violarlo, richiede la pa-zienza dei tempi lunghi della coltiva-zione della vite, dispone di una sa-pienza rurale che è propria dell'agri-coltura come somma di artigianato,sfocia nella valorizzazione di un pa-trimonio naturale il cui esito è l'ec-cellenza vinicola valtellinese. "Rupidel vino" può considerarsi una co-stola di un altro documentario, col-lettivo ma del quale Olmi è stato ul-timo artefice, quel "Terra madre" delquale riprende la nostalgia della ci-viltà contadina, l'amore per i fruttidella terra, la riproposta del pattoche lega l'uomo alla natura.

Ed un espresso tributo a «quei po-chi che il vino lo coltivano, ne cura-no i frutti e lo producono». Parole diOlmi medesimo, a maggior gloria diviticoltori e vinificatori valtellinesi,nelle note di regia del documenta-rio dove il regista evoca il momen-to del vino della sua stessa infanzia,«vissuta con partecipazione direttaal rito» di cui resta l'eco in un docu-mentario Super 8 del 1984 di Ilde aMario Testorelli: a Grosotto è tempodi vendemmia, l'uva è portata inpaese nelle "brente", pigiata coi pie-di (come documenta un filmato d'e-poca di Andrea Tam), mentre le vi-nacce sono torchiate da un arganorisalente al '400 che funzionava fi-no a pochi anni prima che il Centrodi cinematografia scientifica delPolitecnico di Milano salvaguar-dasse tra altri filmati del passatorinvenuti in terra di Lombardia,le immagini di un lavoro che èscomparso.

QUATTRO BRINDISI, PER TRE BICCHIERI

CULTURA DEL VINODA GRANDE SCHERMO

SSoonnoo qquuaattttrroo ii vviinnii vvaalltteelllliinneessii pprreemmiiaattii qquueesstt''aannnnoo ccoonn ii ""TTrree bbiicccchhiieerrii"",,oovvvveerroo iill pprreemmiioo ccoonnffeerriittoo ddaallllaa gguuiiddaa ddeell GGaammbbeerroo RRoossssoo,,iill rriiccoonnoosscciimmeennttoo eennoollooggiiccoo cchhee nneeggllii aannnnii ssii èè rriivveellaattoo ccoommee iill ppiiùùpprreessttiiggiioossoo iinn IIttaalliiaa..

La locandina "Rupi del vino" (2009)

27

SFORZATO DI VALTELLINASFURSAT 5 STELLE 2009NINO NEGRI

Si tratta di una delle etichettepiù celebrate della Valtellina. Il"Cinque stelle" ha ricevutosempre più consensi ed è defi-nito uno dei vini rossi d'eccel-lenza in Italia.

SFURZAT DI VALTELLINA2008 RAINOLDI

Da anni la famiglia Rainoldi diChiuro punta sull'alta qualità:la capacità di scegliere le uveprovenienti dalle migliori zonadella Valtellina per lo Sfursat hapermesso la realizzazione di questo grande vino.

VALTELLINA SUPERIORE RISERVA 2009 DIRUPI

La faccia giovane della Valtelli-na: Pierpaolo Di Franco e Davi-de Fasolini rappresentano lenuove leve della provincia diSondrio, con vini veri e genuiniche stanno conquistando criti-ca e consumatori.

VALTELLINA SUPERIORERISERVA 2009 MAMETE PREVOSTINI

Mamete Prevostini riesce sem-pre a dare una "zampata" vincen-te: questo Valtellina Superioreriserva 2009 è l'ultimo in ordinecronologico di una serie di vinipotenti ma eleganti, nello stile chelo contraddistingue da anni.

(A cura di Raffale Foglia)

Page 20: Inserto Valtellina

VALTELLINA PIACERE!

di Serena BrivioSport&fitness: connubio d'eccezio-

ne per mantenersi sani e belli. La vacanza può essere la miglior

occasione per rimettersi in forma. IBagni di Bormio Spa Resort ripropon-gono lo stile di vita degli antichi ro-mani che affidavano all'acqua il re-cupero psicofisico.

Ai due Centri SPA&benessere, siaggiungono due alberghi storici, vin-colati dalla Sovrintendenza alle Bel-le Arti e riportati con un sapiente re-stauro conservativo al loro anticosplendore, il tutto immerso in un par-co botanico di 40 ettari.

I Centri nel loro complesso offro-no oltre sessanta differenti tipi di pra-tiche termali, comprese vasche e pi-scine all'aperto accessibili 12 mesi al-l'anno, anche sotto una abbondantenevicata, per vivere l'emozione di unacalda immersione circondati dalla ne-ve fresca.

I due Centri sono suddivisi in varisettori con differenti percorsi terma-li. Idromassaggi, fanghi, docce di Vi-chy, vasche relax, percorsi di riflesso-logia plantare, cascate a intensità dif-ferenziata, idrogetti, cascate di ghiac-cio, vasche prendisole, tinozze in le-gno, vasche in marmo rosa, saune,bagno turco, stanze a vapore, sale re-lax e con cromoterapia, piscina pa-noramica e grotta sudatoria natura-le che si spinge all'interno della mon-tagna per oltre 50 metri fino a giun-gere a una delle sorgenti, sono alcu-ne delle pratiche offerte.

Le acque termali - citato da PlinioIl Vecchio e celebrato da Leonardo DaVinci ((aa ddeessttrraa nneellllee ffoottoo,, nnddrr)) - sgor-gano naturalmente calde (a una tem-peratura compresa fra i 37° e i 43°gradi) dalla viva roccia delle nove sor-genti che si trovano all'interno delParco dei Bagni ed hanno proprietà:disintossicanti e rilassanti per chi ri-cerca un momento di stacco dallostress del quotidiano in città; rigene-ranti e tonificanti dopo una giorna-ta di sci sui numerosi impianti o per-corsi sportivi dell'Alta Valtellina. I dueCentri sono annessi ai due hotel, maè consentito anche a chi non è ospitedi accedervi attraverso ingressi indi-pendenti per regalarsi qualche ora oun'intera giornata di coccole.

ALLE TERME VOGLIA DI RELAXTUFFO NEL PASSATO ROMANO

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IN QUELLE ACQUESI FACEVANO AFFARIdi EEvvaa CCaannttaarreellllaa **Alle terme, i romani non andavanosoltanto per per svolgere attivitàfisica o per passare il tempo. Ibagni e lo sport erano anche e forsesoprattutto un pretesto. Alleterme, senza bisogni di appunta-menti, si poteva incontrare undebitore al quale chiedere cherestituisse il prestito, si potevaavvicinare un ricco conoscente dalquale si sperava di ottenere unmutuo, si poteva incontrare unapersona con cui si voleva conclu-dere un affare, si potevano stringe-re nuove relazioni, che potevanosempre rivelarsi utili. E per finiresi facevano nuove conoscenze fem-minili e si incontravano donne chesi desiderava frequentare: gli sta-bilimenti infatti erano apertianche alle signore, e anche quando(quantomeno a Roma) venne sta-bilito che esse potessero prendere ibagni solo in orari speciali, riser-vati a loro, l' accesso a tutti gli altriambienti dello stabilimento rima-se aperto ad ambedue i sessi.

(* Professore di Diritto romano,Università Statale di Milano)

Page 21: Inserto Valtellina

di Serena BrivioUna follia? Certo. Una volta però si

può fare. Magari per festeggiare un an-niversario. Certamente è un'emozio-ne unica sorvolare in elicottero pano-rami preclusi a più.

La traversata parte da Sondrio perarrivare sulle più spettacolari vette,alla conquista del cielo. Sotto, l'occhioscorre su un paesaggio da favola chesi snoda fra altissime pareti e spetta-colari torri rocciose, valli immacolatee laghetti ghiacciati.

Tra i percorsi più suggestivi propo-sti dalla società Elitellina il giro delleOrobie: raggiungendo lo spartiacquefra Sondrio e Bergamo si ha la possi-bilità di ammirare la pianura Padana fi-no all'Appennino piacentino, il monteRosa, il Cervino e la curvatura dell' ar-co alpino fino al Monviso. In alterna-tiva il giro della Valmalen-

co: in questo caso si posso-no osservare i numerosibivacchi e rifugi mete difamosi scalatori e guidealpine, il gruppo del Ber-nina con una vista moz-zafiato sull'Engadina. Co-sto di entrambi i voli per 5persone 20 minuti: € 528,00 iva compresa.

Gli sciatori più espertipossono farsi depositare suqualche cima raggiungibile so-lo marciando con le pelli di focaper lanciarsi in un'inebriante disce-sa fuori pista, in un silenzio surreale.Fondamentale avere dimestichezzacon la neve fresca e farsi accompagna-re da una guida esperta. Possibile an-che il volo turistico in mongolfiera, suprenotazione (Associazione TeamManzù, 0342-511046; www.teammaz-zu.com)

VALTELLINA INSOLITA30

Un romantico brindisinella magica atmosferadel Grande Nord. Si può,rendendo ancora più spe-ciale un appuntamento. In localitàArnoga (30 minuti in auto da Livi-

gno) è attivo il Centro Italiano Sled-dog Husky Village. Su slitte trainatedall'indomabile spirito dei cani daslitta si possono vivere momentiindimenticabili in scenari di inde-scrivibile bellezza. (S. Bri.)

SULLE SLITTE DELGRANDE NORD

FOLLIE D'ALTA QUOTAQUI VOLA LA FANTASIA

L’idea in più

Page 22: Inserto Valtellina

diEdoardo CerianiTenera è la notte, soprattutto se il

tanto che si è fatto durante il giornonon basta. E l'inverno di Valtellina eValchiavenna attende a braccia aper-te gli appassionati in cerca di emozio-ni forti. Condizione numero uno, la vo-glia di divertirsi, perché la neve è adre-nalina allo stato puro anche quan-do cala il sole. E allora, riflettori ac-cesi o chiar di luna che siano, c'èsoltanto l'imbarazzo della scelta.Ciaspole o sci da alpinismo ai pie-di, gli itinerari e gli appuntamenti so-no innumerevoli. Non c'è infatti loca-lità turistica, da Madesimo a Livi-gno (passando per la Val Gerola - laValmalenco, Aprica, Bormio, Oga e laValfurva) - che non offra un itinerarioo una guida per chi vuole fare da soloo in compagnia.

Ma il vero punto di riferimento diqueste ultime stagione è lo sci da di-scesa in notturna. Come in tutte le gran-di stazioni del'arco alpino, ci si è orga-nizzati per non far mancare nulla. Pren-dete Bormio, ad esempio, che accendela Stelvio - la pista dei campioni e del-la libera di Capodanno - tutti i giovedì,quando dalle 20 alle 23 sarà possibilesciare partendo dall'arrivo della cabi-

LA NOTTE METTECIASPOLE E SCI

VALTELLINA BY NIGHT

novia Bormio 2000 allo Ski Stadium inpaese. Il prezzo dello ski-pass è di 14 eu-ro scontato del 50% per i possessori diWelcome Card e residenti in Provinciadi Sondrio. Ma Bormio ha vicini orga-nizzatissimi. È il caso, ad esempio, diSanta Caterina Valfurva, dove dal 27dicembre si scenderà sotto le stelle almartedì, dalle 20.30 alle 23. La pista il-

luminata a giorno sarà quella inti-tolata a Deborah Compagnoni e iprezzi della tessera sono gli stessidi Bormio.A Livigno, invece, riflettori punta-

ti sul versante dal Carosello, con par-tenza direttamente dal paese.Giorno scelto, anche in questo ca-

so, il giovedì con orario dalle 20.30 al-le 22.30. Non si tira indietro Madesi-mo, al top serale grazie alla pista Pia-nello/Montalto (si scia con 10 euro). Lacabinovia funzionerà dalle 18.30 alle22.30 e alle 22.30 sarà l'ultima corsa insalita. Alle 22.45 chiusura pista. I pe-riodi di apertura dello sci notturno so-no l'8 dicembre 2012, le vacanze di Na-tale (27 e 29 dicembre, 2 gennaio 2013),tutti i sabato dal 5 gennaio al 9 marzo,tutti i mercoledì di febbraio (6-13-20-27)oltre alle aperture extra di mercoledì 6marzo e sabato 23 marzo.

NEVE E FIACCOLE

Tradizione ama-tissima daituristi, le fiaccolatedi San Silvestro sitengono in tutta la Valtellina,alla vigilia del nuovo anno e ingiorni particolari, nel cartellonedelle Feste. Le guidano i maestridi sci, che scendono dai fianchidelle montagne disegnando, conle fiaccole, coreografici serpen-toni di luce.

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NATALE & VIN BRULÉ

I presepi viventi sono rappresentati lasera della vigilia di Natale in numeroselocalità della Valle: a Caspoggio, in Val-malenco, nel vecchio nucleo del paese,la caratteristica “Truna”; a Lanzada, lafrazione Vetto, in Valmalenco, a Natalediventa un grande presepe; a GerolaAlta, nell’omonima valle alle spalle diMorbegno, di fronte alla chiesa prendevita un piccolo mondo antico. Dopo laMessa, vin brulé a volontà per riscal-darsi.

Foto Rigamonti - Archivio La Provincia

Page 23: Inserto Valtellina

33VALTELLINA IN PASSERELLA

HI-TECH, CLASSICA, CHICQUI LO STILE SI FA IN TRE

Si fa presto a dire piumino, ma èl’imbottitura a fare la differen-za. La miglior qualità di piuma

d’oca è francese: morbida, lieve esoffice come non mai.

Il piumino à la page coniugail suo spirito sportivo conla tradizione sartoriale,diventando un pezzo

unico.

Grazie alla continuaricerca, i materiali sisono alleggeriti assi-

curando massimaperformance tecnolo-gica e perfezioneestetica: oggi unagiacca da sci pesacome un telefonino.

(A cura di Serena Brivio)

L’ESTETICA DEL PIUMINO

Tre consigli di Remo Ruffini,presidente del marchio Moncler

1

2

3

diSerena Brivio

Di ski-style non c'è n'è uno solo: percerti versi l'abbigliamento d'alta quotadeve ispirarsi al luogo scelto per la va-canza. In questo, la Valtellina fa tenden-za. Ti piace Bormio? Allora l'appeal te-chno-retrò è quello che fa per te. Comenel resto del guardaroba, molte colle-zioni partono dagli anni '20, aggiornaticon materiali d'avanguardia. La giaccaa vento da indossare è sciancrata e co-lor ghiaccio, con ricco collo o cappucciodi piume di struzzo, oca, fagiano ed emù.Ai piedi winter boots coordinati. A com-pletare l'oufit, occhiali "spaziali" con ef-fetti cangianti. Preferisci l'atmosfera piùrilassata di Santa Caterina? Riscopri ilfascino dei pullover fatti in casa accop-piati con uno strato di pile antifreddo eantiacqua. O giacche in lane scozzesi etweed, ultrafunzionali grazie a specialimembrane e termosaldature, abbinateai pantaloni alla zuava dei primi sciato-ri e scarponcini da trekking.

Sei un habitué di Livigno? Punta sucompleti più active, in tessuti giappo-nesi ad alte prestazioni, come il nylontrilaminato del nuovo giubbotto da tem-pesta. O duvet in piuma d'oca e volumia uovo, studiati per agevolare i movi-menti. Inserti rinforzati in cordura sul-le spalle, dove si appoggianogli sci, e nei punti di mag-giore usura. Accessoriconsigliati: occhiali dasole a specchio, cintu-re con portamoneteapplicato, cuffie e do-posci duvet.

Mai senza i pullover fatti

in casa (Lila) e gli scarponcini

da trekking(Meindl).

L'appeal è techno-retro. Sempre linee

d’avanguardia.Borsa e scarponcini

Moon Boot.

Punta su completi più active e su piumini a forma di uovo

(Colmar). Gli occhiali? A specchiodi Chanel.

Page 24: Inserto Valtellina

VALTELLINA Intinerari ai margini34

PIANI DI BOBBIO LA GITA OLTRE CONFINEdi Anna Piazzi

Da una neve all'altra. Chi cercaun'idea "bianca" per una gita - di unagiornata o più - ai confini della Val-tellina, per conoscere meglio l'offer-ta invernale della Lombardia, puòsperimentare gli impianti dei Piani diBobbio, in provincia di Lecco. Sco-perta dagli sciatori, per lo più mila-nesi, negli anni Cinquanta, grazie al-la seggiovia e poi della cabinovia daBarzio, la località si è imposta alla fi-ne degli anni Ottanta, con il collega-mento delle piste lecchesi con quel-le di Valtorta, il versante bergama-sco. Dal 2010 è in funzione una seg-giovia quadriposto ad agganciamen-to automatico: nei prossimi anni ver-ranno realizzate altri impianti del ge-

nere, la Nava-Bobbio, la Nuova Or-scellera, in sostituzione della seggio-via monoposto, e la Valle dei Mughi.Con quattro seggiovie e tre skilift, ol-tre alla varietà delle pendenze, daicampo scuola alle piste "nere" del-l'Orscellera e di Valtorta, vengonoserviti 35 km di discese. Tra le tipo-logie di sport invernali praticati, se-gnaliamo lo sci nordico, con la pistada fondo "Rododendro", 1700 m,omologata per gare nazionali e in-ternazionali. Gli appassionati sannoche qui si può sperimentare il "tele-mark" o tecnica del "tallone libero",sentendosi più liberi nelle discese.Per informazioni su scuole di sci, ri-cettività, eventi, collegamenti, si ve-da il sito: www.pianidibobbio.com

Altre nevi ai confini sono quelle sviz-zere di St. Moritz, sperimentabili conil suggestivo Trenino Rosso, che uni-

sce Tirano a St. Moritz. Il viaggioavviene lungo la Fer-

rovia Re-

tica, la terza al mondo iscritta al "Pa-trimonio mondiale Unesco": le pen-denze del 70 per mille offrono unavista mozzafiato. Il treno supera i2253 m del Passo Bernina e discen-de poi verso St. Moritz, la perla del-l'Engadina. Pochi chilometri dopo

aver lasciato Tirano,

il treno supera il viadotto elicoidale diBrusio. Oltrepassata Poschiavo, rag-giunge Alp Grüm (2091 m), ecceziona-le punto panoramico. Superato il va-lico del Bernina offre la vista sull'im-ponente ghiacciaio del Morteratsche sul gruppo montuoso del Bernina,con i suoi "quattromila" scintillanti dinevi eterne. A Pontresina, si diramala linea per Samedan-Coira. Pochi chi-lometri ancora e raggiunge St. Moritz.Info: 0342 701 353-+41(0)81 288 54 [email protected] .

(A. Piaz.)

TIRANO-ST MORITZ SUL TRENINO ROSSO

Page 25: Inserto Valtellina

diMoreno Gentili*Rinunciare ad una giornata di sci in Valtellina

per molti turisti? Si può e non tanto perché fa be-ne corroborare corpo e mente, ma perché in que-

sto lembo di territorio lombardo che appog-gia le sue pendici al lago di Como, si na-scondono veri e propri tesori paesaggi-

stici e storici, oltre che contemporanei. Vogliamo dunque itinerare per la Valtel-

lina? Itineriamo!Iniziamo dai Bagni Vecchi di Bormio, sosta

obbligata per ritemprare mente e corpo non tan-to dopo una bella giornata di sci, (la provoca-zione sta in questo) ma proprio scegliendo dirinunciare a questa opportunità sportivaper conoscere meglio la Valtellina. La se-conda tappa è Ponte in Valtellina, unluogo che conserva tracce di culturaresidenziale di assoluto valore, ol-tre che un habitat dotato di per-corsi che, volendo, portano a ri-storarsi in un delizioso agrituri-smo quale é Il Tiglio, sito nella lo-calità San Bernardo, poco sopral'abitato. Qui è di indubbio valorela presenza di un Osservatorio

astronomico di indiscus-so valore scientifico, do-

vuto alla scoperta di Giu-seppe Piazzi nel 1801 di un

Asteroide/Pianeta quale é la stella Cerere.Considerato l'ottavo "Pianeta" per oltremezzo secolo, grazie a quella particola-re maniacalità di cui gode l'essere uma-no a dire tutto e il contrario di tutto, viene poi ri-dotto dalla comunità scientifica nazionale ad Aste-roide. Dal 2006 gli eredi di tale comunità, eviden-

temente più aggiornati, hanno riportato la stellaCerere al rango di un "pianeta nano", esatta-

mente come Plutone. Ponte gode anche diun ristorante omonimo dove si godeuna bella vista sulle cime del Coca,montagna arcigna in cui molti gio-vani pontaschi hanno misurato il lo-

ro coraggio. Ultimo itinerario il Quar-tiere Scarpatetti di Sondrio, con visi-

ta obbligata al vicino Museo Val-tellinese di Storia e Arte sito a

Palazzo Sassi de' Lavizzari.Qui le tradizioni di un popolotradizionalmente sobrio po-trebbero stupire anche molti"sciatori della domenica" che

sciamano in questo territoriospesso ignari di tanta cultura.

(* Scrittore e conceptartist comasco-valtelline-se, autore di "Milano,

un'amore", Skira)

TRA LE OPERE D'ARTEIL CIELO... SOPRA LA VALLE

VALTELLINA ITINERARI DI CULTURA & SHOPPING

NATALE AI MERCATINI

35

Se siete a caccia di regali, Livignovale sicuramente un blitz, per ivantaggi di zona extradoganale.La località è esente da Iva: un pri-vilegio che risale al 1538, quandoLivigno ebbe l’autonomia da Bor-mio. Nel 1805 Napoleone riconob-be il privilegio, confermato nel1960 dalla Comunità europea.Vantaggioso l’acquisto di benzina,sigarette, tabacco, apparecchifotografici e ottici. Attenzione: perle merci in franchigia è consentitol’acquisto in quantitativi limitati.

Quello dei mercatini di Natale èormai un appuntamento fisso dellevacanze in montagna. E mai comequest'anno la Valtellina offre tanteoccasioni di shopping. Il Consorzioturistico Valtellina segnala, tra glialtri, quello di Livigno, dal 30novembre al 23 dicembre (www.livi-gno.eu) e di Mazzo, 1 e 2 dicembre,in piazza Santo Stefano e vie limitro-fe. In quest'ultima località, uno deiborghi più belli d'Italia, sono previ-ste musica, animazione per bambini,laboratori, visite guidate ai monu-menti storici, dalle ore 14 alle 22(domenica dalle 10.30 alle 17). Dasegnare in agenda anche quelli diVilla di Tirano, l'8 e 9 dicembre, allaMasun della Contrada Beltramelli;di Rogolo (8 dicembre), Ardenno (9dicembre), Albosaggia (15-16 dicem-bre), Chiavenna (16 dicembre),Lovero (23 dicembre, dalle ore 13alle 20), per le vie del paese.

Page 26: Inserto Valtellina

di Vera Fisogni«Conosco la Valtellina, anche se per

lavoro mi capita di occuparmi soprattut-to di Piemonte-Val d'Aosta. Di cer-to, sempre, la casa di montagna ri-veste un atout particolare, specied'inverno». Parola di PaolaMarella, intermediatrice im-mobiliare milanese, volto digrande successo di Real Timetv, dove conduce "Cercocasa disperatamente" e"Vendo casa disperata-mente". Un'esperienzaconfluita nel libro “Arre-do casa disperatamen-te” (Rizzoli) giunto alla quintaedizione. Ecco i suoi consigli, in esclusi-va per "La Provincia".

QQuuaall èè ll''aappppeeaall ddeellllee ccaassee iinn VVaalltteellllii--nnaa,, ccoommee iinn ggeenneerraallee ddeellllee llooccaalliittàà ddiimmoonnttaaggnnaa??

Ciò che rende speciale un'abitazionein montagna, più che mai in località dicharme come la Valtellina, è il calore cheriesce a trasmettere: il legno costituiscel 'e lementoche più ne ca-ratterizza l'ar-redo, insiemealla pietra (ce-lebri le pento-le e le piastrein pietra olla-re, ndr). Sono idue materiali della zona, che non devo-no mai mancare. Poi conta l'esposizioneal sole. La luminosità rappresenta,specie nei mesi invernali, un beneprezioso nelle località alpine. Lad-dove questa non sia elevata, mol-to contano i tessuti e gli arredi, dascegliere nei colori caldi.

CChhii cceerrccaa ccaassaa iinn mmoonnttaaggnnaa,, oogg--ggii aa qquuaallii mmeettrraattuurree ssii oorriieennttaa??

Le dimensioni non sono maitroppo grandi: questo vale un po'per tutta la nostra montagna, dal-la Valtellina al Piemonte, alla Val-le d'Aosta. Da sempre questa è unacaratteristica delle abitazioni dimontagna, specie come secondacasa, per le vacanze.

MMeegglliioo iinnvveessttiirreeiinn uunn aappppaarrttaammeennttoo,,mmaaggaarrii iinn ppaaeessee,, oo iinnuunnaa bbaaiittaa rriissttrruuttttuu--rraattaa??

Ritengo che il recupero di uno stabileantico (come i famosi “carden” valchia-vennaschi, ndr) abbia sicuramente un

valore commerciale, ma so-prattutto trasmette qualcosadi più profondo e forte, il sen-so del luogo, la sua storia. Lad-dove è possibile, io sono peril recupero. A patto che, pro-

prio nel segno del rispetto del-le radici, sia condotto con rigorosa at-tenzione ai materiali. Ne ho visti di mol-to belli, negli ultimi tempi.

IInn VVaalltteelllliinnaa,, ccoommee nneellllee zzoonnee aallppiinnee,,ggrraann ppaarrttee ddeellllee ccoossttrruuzziioonnii rriissaallee aagglliiaannnnii SSeessssaannttaa--SSeettttaannttaa,, qquuaannddoo ssii vviivvee--vvaa iill bboooomm ddeellllaa sseeccoonnddaa ccaassaa iinn mmoonnttaa--ggnnaa.. CCoommee aaggggiioorrnnaarree qquueelllloo ssttiillee uunn ppoo''vviinnttaaggee??

Se abbiamo un immobile anni '70, ilmio consiglio è di sfruttare al massimoquesta corrente d'arredo. Le tappezzeriedi quel decennio sono molto interessan-ti: se per caso ne abbiamo, lasciamole inparte, mentre il resto della muratura di-pingiamolo con un colore che stia bene,

magari aggiungendoun complementod'arredo, un tappe-to, valtellinese co-

lorato e geome-trico, ad esem-pio, capace di

dare calore all'in-sieme.

QQuuaallcchhee ccoonnssiigglliioo aa cchhii hhaa uunn bbuuddggeettlliimmiittaattoo aa ppoocchhee cceennttiinnaaiiaa ddii eeuu--

rroo??Qualora non si dispon-

ga di grandi cifre, valoriz-ziamo sempre quello cheabbiamo. Una vecchia pol-trona può cambiare total-mente l'appeal della casa,se si sostituisce il tessuto dicui è rivestita. Mai fare con-taminazioni. Ad esempio:se lo stile è rigorosamenteanni Settanta, non aggiun-gere una lampada strava-gante con le corna di cer-vo… Se si ha il caminetto, lo

si renda il cuoredella casa, magaridopo un'attenta re-visione per riscal-darsi in totale sicu-rezza.

ANNI ‘70 RIVISITATI

«APPARTAMENTO O BAITA CON CALDA ANIMA RETRÓ»

NNoonn ssoolloo lleeggnnoo:: ppeerr ""ssvveecccchhiiaarree"" ggllii aarrrreeddii ddeellllaaccaassaa ddii mmoonnttaaggnnaa uunn ppoo'' ddaattaattaa,, eeccccoo aallccuunnii ppeezzzziiddii ddeessiiggnn ccoonntteemmppoorraanneeoo cchhee cciittaannoo ii ffaavvoolloossiiaannnnii SSeessssaannttaa--SSeettttaannttaa,, iinnnnoovvaannddoo ii mmaatteerriiaallii..

SSoonnoo sseeddiiee ee ssccaattoollee ppoolliiccrroommee ddii KKaarrtteellll,,ccoonn llee sseedduuttee fflluuoo ddii KKaarriimm RRaasshhiidd.. SSiimmiixxaannoo ppeerrffeettttaammeennttee aaii ""ppeezzzzoottttii"",, iicceelleebbrrii ttaappppeettii ddii ssttrraaccccii ddeellllaa ttrraaddiizziioonnee

VVaalltteelllliinneessee ddaaii ccaarraatttteerriissttiiccii ddiisseeggnnii ggeeoommeettrriiccii..

37VALTELLINA DA ABITARE

D. Benetti, Dimore rurali medievali del ver-sante orobico valtellinese, Quaderni Valtelli-nesi, 2009, 25 euroL’architettura dell’abitazione in pietra ha una tradi-zione da scoprire, le cui radici affondano nella civiltàromana. Da leggere per sentirsi ancora più "a casa" inValtellina.

A. Gavazzi, M. Ghilotti, Luigi Caccia Domi-nioni architetto in Valtellina e Grigioni,Skira, 2011, 42 euroArchitetto milanese , Luigi Caccia Dominioni

firmò alcune costruzioni in Valtellina, sia priva-

te, sia di interesse pubblico (la Biblioteca Vanoni

Page 27: Inserto Valtellina

VALTELLINA da rotocalco 38

diVera FisogniTerra di campioni, ma pure di per-

sonalità del mondo economico-fi-nanziario (Giulio Tremonti, AlbertoQuadrio Curzio), culturale (il sociolo-go Aldo Bonomi), dello spettacolo(l'attrice e scrittrice morbegnese Sa-brina Paravicini, l'attore GiuseppeCederna, la cui famiglia è originariadi Ponte), degli sport estremi (il cele-bre alpinista Marco Confortola), laValtellina è abituata ad ospitare lecelebrities.

Madesimo, che già colpì al cuoreprotagonisti della letteratura italiana- Giosuè Carducci e Dino Buzzati - hatra i suoi fan il campione motocicli-smo Valentino Rossi e l'ex ct della na-zionale Roberto Donadoni, che fre-quenta la località anche d'estate. Trai volti tv, negli scorsi inverni sonostati fotografati, sempre in loco, lashowgirl brasiliana Juliana Moreirae l'inviato di "Striscia la Notizia"Edoardo Stoppa. Qui Mike e DanielaBongiorno avevano casa, mentre ifotografi hanno immortalato di re-cente persino re Gustavo di Svezia.Avvistato anche Luigi Berlusconi, ilfiglio più piccolo del fondatore delPdl. Per quanto sia Deborah Com-pagnoni la star assoluta di SantaCaterina Valfurva, è noto che an-che Michelle Hunziker apprezzale nevi della zona. A Bormio so-no di casa il campionissimo del-lo sci Alberto Tomba e KristianGhedina. Anche il lecchese An-tonio Rossi, olimpionico di canoa,apprezza queste latitudini. Tra ivip variamente segnalati, per bre-vi vacanze o ospitate a manife-stazioni, negli ultimi due anni, ri-cordiamo: Luca Cassol il CapitanVentosa di "Striscia la notizia" (Li-vigno, Bormio). Fotografata sullepiste pure Simona Ventura e voltifemminili della tv quali AdrianaVolpe e le ex veline, Federica Nargie Costanza Caracciolo. Ormai trasfe-ritasi a Roma con marito Ascanio Pa-celli e i figli (una bambina e un altroin arrivo), la valtellinese Katia Pe-drotti, protagonista tra le più amatedi tutte le edizioni del "Grande Fratel-lo" (la quarta, nel 2004), è stata se-gnalata più di una volta nella natìaChiesa Valmalenco.

IL "BIANCO" LENATTISULLA VETTA PIÙ ALTA

Giancarlo Lenatti, 56 anni, detto "ilBianco" è uno dei più noti maestri di scidella Valmalenco. Rifugista e Guida Alpi-na dal 1985, in questi anni ha compiutodiverse imprese salite alla ribalta dellecronache, come ad esempio la discesa

con gli sci dalla parete Nord del Disgrazia. Unavetta scalata per la prima volta 150 anni fa daquattro inglesi appassionati di alpinismo. Preci-samente, il 24 agosto 1862 i due aristocraticiLeslie Stephen e Edward Shirley Kennedy, illoro domestico Thomas Cox e la guida svizzeraMelchior Anderegg raggiunsero la più alta vettalombarda, pari a 3678 metri.

E QUI BONATTISCELSE DI ABITARE

Il grande alpinista WalterBonatti aveva scelto di vivere aDubino, in Valtellina, con l'ul-tima compagna della sua vita,l'attrice Rossana Podestà,autrice dell'intenso "Una vitalibera" (Rizzoli). Si rafforzò, così, unlegame profondo tra Bonatti e questaterra, anche se - per carattere - lo sca-latore era una persona molto schiva.«Amava la Valchiavenna, in particolarmodo le zone del Badile e del Resego-ne"», ha confidato l'amico imprendito-re Franco Moro.

BENVENUTI NELLA VALLEDI VIP & CELEBRITIES

1. Il campione olimpico di canoa

Antonio Rossi; 2. Le ex veline

Federica Nargi e Costanza Carac-

ciolo; 3. L’attrice Sabrina Paravici-

ni; 4. – Katia Pedrotti, con il mari-

to Ascanio Pacelli; 5. La conduttri-

ce tv Simona Ventura; 6. La

veejay Paola Maugeri (prima a

sinistra); 7. Il campione di motoci-

clismo Valentino Rossi con la cam-

pionissima di sci Deborah Compa-

gnoni.1.

2.

3.4.

5.

6.

7.