Informimpresa udine febbraio 2014

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BUONE POSSIBILITÀ PER LE START UP DELL’ARTIGIANATO DIGITALE IL POTERE D’ACQUISTO DELLE PENSIONI ALLARMA L’ANAP FISCO LEGGERO IN AUSTRIA E SLOVENIA, PENALIZZATE LE IMPRESE FRIULANE AUTOTRASPORTO IN CRISI ANCHE PER PAGARE LA QUOTA ANNUALE ALL’ALBO NAZIONALE UDINE Anno XIV - Supplemento n. 2 - Febbraio 2014 Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale In 60.000 a Roma per la mobilitazione nazionale delle imprese

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Informimpresa Udine febbraio 2014

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BUONE POSSIBILITÀ PER LE START UP DELL’ARTIGIANATO DIGITALE

IL POTERE D’ACQUISTO DELLE PENSIONI ALLARMA L’ANAP

FISCO LEGGERO IN AUSTRIA E SLOVENIA, PENALIZZATE LE IMPRESE FRIULANE

AUTOTRASPORTO IN CRISI ANCHE PER PAGARE LA QUOTA ANNUALE ALL’ALBO NAZIONALE

UDINE

Anno XIV - Supplemento n. 2 - Febbraio 2014

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In 60.000 a Romaper la mobilitazione nazionaledelle imprese

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EDItorIAlE

03 Noi non siamo tipi arrendevoli!

I FAttI

04 La protesta nazionale di 60 mila artigiani e commercianti

06 Buone possibilità per le start up dell’artigianato digitale

08 Fisco leggero in Austria e Slovenia, penalizzate le imprese friulane

09 Persi in un anno 3.000 posti di lavoro, ma nessuno s’è mobilitato per il settore

10 Mettersi in gioco per vincere la crisi e realizzare un progetto di vita

11 Addio a Mario Laurino, dirigente storico dell’Associazione

I NoStrI IMPrENDItorI

12 Un viaggio in continua evoluzione tra design e arte contemporanea

CAtEgorIE

14 Ad Asolo la giornata nazionale dei tipografi di Confartigianato

15 Vigilanza sugli appalti semplificata con il nuovo sistema AVCPass

16 Autotrasporto in crisi anche per pagare la quota annuale all’albo nazionale

CroNAChE

17 Adolescenti protagonisti della seconda lezione della Scuola per Genitori

18 Nuovo servizio di Confartigianato per le pratiche di successione

ANAP

19 Il potere d’acquisto delle pensioni allarma l’ANAP

19 Viaggio/soggiorno in Costa Brava dal 21 al 30 giugno 2014

PErIoDICo MENSIlEDI CoNFArtIgIANAto IMPrESE F.V.g.

Autorizzazione del Tribunale di Triesten. 1020 del 08/03/2001Anno XIV - Supplemento al n. 2 - Febbraio 2014Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine

Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale

Direttore responsabile:Tiziana Sabadelli

Comitato di redazione:Alessio Belgrado, Enrico Eva, Gian Luca Gortani,Gianfranco Trebbi

hanno collaborato a questo numero:Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Luca Nardone, Davide Francescutti, Rachele Francescutti,Tiziana Sabadelli, Nicola Serio

Direzione, redazione,Amministrazione:Via Coroneo 6, 34133 TriesteTel. 040 363938

Editore:Confartigianato Imprese Friuli Venezia GiuliaVia Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938

Progetto grafico:Unidea

Stampa:Cartostampa Chiandetti srlReana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106

Pubblicità:Per la pubblicità su Informimpresapotete contattare Rosanna PalmiscianoTel. 0432 516738

Contenuti

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Editoriale

Per anni abbiamo visto altri manifestare nelle vie e nelle piazze della Capitale.A volte per motivi che abbiamo condiviso e altre volte per battaglie che non erano le no-stre, in alcuni casi con grande successo e in altri facendo flop.Stavolta, il 18 febbraio, a manifestare erava-mo noi, assieme alle altre organizzazioni “dei piccoli” raccolte sotto la bandiera di Rete Im-prese Italia. Ed è stato un successo superiore alle nostre stesse aspettative.Cinquanta rappresentanti di Confartigianato Udine in una folla mille volte più grande (e non è un modo di dire!) erano là a portare la rabbia, il coraggio, lo sconforto e la voglia di rilancio di tutti quelli che a Roma non poteva-no esserci.C’eravamo anche per conto dei tanti talmen-te scoraggiati da pensare che scendere in piazza, ormai non serva a nulla.C’eravamo con la consapevolezza che una manifestazione, per quanto riuscita, da sola non basta.Ma giunti a questo punto non farla avrebbe voluto dire arrendersi e noi artigiani e piccoli imprenditori non siamo tipi arrendevoli!Lo ha dimostrato il nostro presidente nazio-nale, Giorgio Merletti che con parole schiette e forti ha dato voce a un’esasperazione che è in realtà voglia di fare, travestita di rabbia e insofferenza.Perché il vero cruccio, la cosa che non sop-portiamo di questo nostro beneamato Paese è come possa sprecare le sue ricchezze.Con la stessa noncuranza con cui l’Italia tra-scura e non valorizza il suo immenso patrimo-nio storico, artistico e culturale e con la stessa sprovvedutezza con cui non sappiamo offri-re opportunità ai nostri giovani, che spesso

cercano lavoro all’estero dopo essersi formati (bene) in patria, il nostro Stato sperpera la ric-chezza di creatività e voglia di fare incarnata da milioni di imprenditori e dalle loro azien-de. Cultura, giovani e piccole imprese: tre giacimenti inestimabili su cui altri paesi stan-no già puntando.“Senza impresa non c’è Italia” - scandisce lo slogan della nostra mobilitazione – per chiari-re che è finito il tempo delle attese e dei rinvii, quindi ora: “riprendiamoci il nostro futuro”!

Noi non siamotipi arrendevoli!

Merletti ha dato vocea un’esasperazioneche è in realtà vogliadi fare, travestitadi rabbia e insofferenza

di graziano tilattipresidente Confartigianato Udine

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Sono arrivati in 60 mila a Roma il 18 febbraio per la manifestazione nazionale organizzata da Rete Imprese Italia (la sigla che raggrup-

pa le associazioni Confartigianato, Casartigiani, CNA, Confcommercio e Confesercenti) per chie-dere allo Stato «meno tasse e meno burocra-zia». Migliaia di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori di tutta Italia hanno riempito piazza del Popolo a Roma con un messaggio diretto al nuovo presidente del consiglio incaricato, lancia-to dal presidente nazionale di Confartigianato Giorgio Merletti: «Matteo stai preoccupato. Non ci faremo più portare via il nostro futuro». Migliaia di bandiere con i colori delle varie as-sociazioni, fischietti e tamburi hanno animato la protesta di artigiani e commercianti arrivati da tutta Italia con 400 pullman, 7.000 posti in treno e 2.000 in aereo per «chiedere con forza una svol-ta concreta nella politica economica del Paese».Da Udine una delegazione di artigiani, guidata dal presidente regionale e provinciale di Confar-tigianato Graziano Tilatti, che ha creduto con for-za nell’impegno di esserci e portare la voce degli imprenditori friulani.Anche il giornalista Maurizio Cescon, che ringra-ziamo, ha seguito la manifestazione nazionale scrivendo poi così sul Messaggero Veneto del 19 febbraio: Sono partiti quando ancora era buio per riempire piazza del Popolo. Sono stati più di 500 gli artigiani, gli esercenti e i commercianti della nostra regione che hanno voluto protestare. Il cuore della piccola impresa, un nucleo forte del-la nostra società che fino a una manciata di anni fa stava bene, ha detto un no chiaro e tondo alla

politica economica del Governo. E poco importa che non ci sia più Letta e non ci sia ancora Ren-zi: slogan e invettive sono stati distribuiti a piene mani ai protagonisti della politica del Belpaese. Il popolo delle partite Iva ce l’ha con il peso delle tasse considerato eccessivo, ma soprattutto vede come fumo negli occhi i vincoli della burocrazia. E in piazza del Popolo i manifestanti si sono fatti sentire: slogan, invettive, striscioni, volantini. …I friulani come di consueto non hanno ecceduto in invettive, ma la rabbia che cova sotto le giacche e i pullover (nella capitale ieri c’erano già più di 20 gradi, alla faccia dell’inverno) c’è tutta e si sente. Rabbia per come vanno le cose e tanta preoccu-pazione per un futuro che nessuno, al momento, vede roseo. …Gli artigiani Abbacchiati, certamente, ma decisi a tenere duro. Come fa Niveo Paravano, di Buttrio, titolare dell’omonima Idrotermica. «Il concordato in bianco è una vera bomba atomica per le pic-cole imprese fornitrici come la nostra. Rischiamo di non vedere più i soldi che ci spettano - affer-ma -. Questa riforma voluta da Monti e Passera ci distrugge tutti quanti. Io sto combattendo da tre anni per riavere quanto mi spetta, ora una fi-nanziaria mi ha proposto il 5 per cento del mio credito. E questo sarebbe un Paese serio?».Filomena Avolio, donna artigiana e titolare di un’impresa che si occupa di digitale. «Siamo pic-coli ma anche noi produciamo ricchezza - dice - qua oggi era importante esserci, dimostrare che anche noi sappiamo “occupare” una piazza im-portante come questa.Rappresentiamo gran parte del tessuto produt-

La protesta nazionale di 60.000 artigiani e commercianti

Rivolta pacifica delle piccole e medie imprese, ma slogan durissimi

I Fatti

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tivo, ma spesso non ci ascoltano. Non vogliamo polemiche, puntiamo a proposte e soluzioni. Confidiamo nel nuovo presidente del Consiglio, noi la buona volontà ce l’abbiamo». Elisabetta Parise è una giovanissima proprietaria di un’a-zienda di impianti elettrici industriali: «Non se ne può più tra burocrazia, difficoltà con le banche, necessità di poter avere lavoro, ma anche di in-cassare.Speriamo che le cose cambino in fretta». I pro-blemi toccano pure chi, per mestiere, si occupa di revisionare le auto, come Walter Sbrugnera, artigiano di lungo corso di Latisana. «Anche in Friuli - scuote la testa - ormai ci sono tantissime macchine prive di revisione, la gente non ha sol-di, eppure sono obbligatorie.Il nostro Stato è assurdo, impone regole costo-sissime laddove basterebbe buon senso». Infine un altro giovane, un dipendente artigiano di una ditta termoidraulica di Udine. «Spero che questa protesta sia valida, secondo me valeva la pena essere qua a Roma - commenta - Qualcosa di positivo dovrà pur venire fuori, chi ci governa deve prendere in mano la situazione. Io sono tan-

to preoccupato per il domani dell’Italia. I politici sono i primi responsabili della crisi, tocca a loro rimediare». Il ritorno Il tempo di un panino e una birra al chiosco sotto la scalinata del Pincio, poi è già tempo del rompete le righe, la folla scivola via in fretta, qualcuno urla e impreca, ma è tutto tran-quillo davanti al cordone delle forze di sicurezza. I “furlans” devono tornare a casa in fretta, sen-za concedersi il minimo sindacale di turismo tra chiese, fontane e palazzi. Le aziende, in Friuli, non aspettano. E non stanno neanche tanto bene.

I NUMErI DEllA CrISI: negli ultimi 5 anni han-no chiuso circa 1.000 aziende ogni giorno, la ricchezza prodotta è diminuita del 9%, la disoc-cupazione è raddoppiata, passando dal 6,4% al 12,7% per un totale di 1,2 milioni di disoccupati in più. Nel frattempo la pressione fiscale ha rag-giunto il 44,3% del Pil (e resterà sopra il 44% per molto tempo) mentre quella «legale» (su ogni euro di Pil dichiarato) si aggira intorno al 54%. Inoltre la burocrazia costa alle Pmi 30 miliardi di euro l’anno e il credito è in calo dal 2011.

I Fatti

Qui a fiancola delegazionedegli artigiani

friuliani

In bassoil presidente

nazionale Merletti

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I Fatti

Gli Artigiani 2.0, come i loro predeces-sori, creano ogni giorno con le pro-prie mani qualcosa di nuovo: sono

tempi di crisi economica ma non crisi di idee in Friuli, dove il settore dell’informatica e del-la comunicazione (ateco J) è in espansione e la nostra regione si colloca al primo posto in Italia per l’incidenza di imprese informatiche nel comparto artigiano.È quanto emerso lo scorso 27 gennaio in un incontro nella cornice di palazzo Frangipane, a Tarcento, moderato dal giornalista Davide Francescutti, curatore del blog Friulani digi-tali sul sito del Messaggero Veneto. La serata è stata organizzata in collaborazione dal Mo-vimento Giovani Imprenditori e dalla Zona del Friuli orientale di Confartigianato Udine, con il patrocinio della Città di Tarcento. Ha visto l’intervento di tre imprenditori friulani del digitale: Fabrizio Peresson della FF Engi-neering di Feletto Umberto, Enrico Todesco della Select di Buja e Alberto Dreossi del-la 20Km.info di Udine. Insieme a loro Luca Nardone funzionario di Confartigianato tra i curatori del Fab lab all’ultimo Future forum

udinese dello scorso autunno.I relatori hanno illustrato ai circa 60 giovani presenti in sala “come fare” per avviare una nuova impresa digitale, quali gli ostacoli, le potenzialità e le prospettive: i numeri inquadrano un settore che in controtendenza rispetto all’artigianato cresce, tra web, robot, stampanti a 3 dimen-sioni e altri mestieri innovativi.L’albo artigiano delle province del Friuli Venezia Giulia conta 604 imprese dell’informatica, 387 delle qua-li in provincia di Udine (64%); 9 nel comune di Tarcento. Seguono Pordenone con 128 (21%), Trieste con 53 (9%) e Gorizia con 36 (6%). La maggioranza dei titolari ha un di-ploma di scuola superiore (65%), seguono i laureati (18%) e quelli in possesso di titolo professionale (12%); non è escluso nemmeno chi si è fermato alle scuole dell’obbligo (6%). L’84% delle imprese attive è nato nel nuovo millennio: il 44,4% ha visto la luce tra il 2000 e il 2009 e un altro 39,4% ha aperto i battenti dopo il 2010, in piena epoca social network. A dispetto dei luoghi comuni sui ragazzini occhialuti che creano start-up nel garage di casa, in FVG non ci sono grossi limiti d’età

Sala gremita e molto interesseper l’incontro organizzatodai Giovani Imprenditori a Tarcento

Buone possibilità per le start updell’artigianato digitale

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I Fatti

e genere: il 57 per cento ha più di 41 anni e il 31% sono donne. Non mancano i lacci burocratici e ci sono dei casi paradossali che aumentano il livello di “scartoffie” per gli imprenditori digitali. «Per esempio - ha spie-gato Nardone - rimane in vigore una norma inutile e fastidiosa che impo-ne a chi apre una attività di commercio elettronico, cosa che interessa direttamente gli artigiani, di fare una spe-cifica comunicazione al Co-mune dove ha sede anche se stava già facendo attività commerciale. La norma è inu-tile perché esiste già una co-municazione generica per il commercio e quella specifica per il commercio elettronico non ha nessun rilievo visto che il Comune non può fare controlli fiscali e non è tenuto in alcun modo ad inoltrare queste informazio-ne all’Agenzia delle Entrate. Semplicemente archivia la comunicazione». Un adempimento già finito sotto la lente dei magistrati. «Una

sentenza del tribunale di Udine - ha aggiunto Nardone - ha già dichiarato illegittima questa norma facendo riferimento a normative euro-pee che impediscono aggravi burocratici per il commercio elettronico. Ciononostante non siamo ancora riusciti a far abrogare questa

comunicazione». Ha portato i saluti introduttivi: l’Assessore di Tarcento Loris Agosto e il Presidente di Zona Confarti-gianato Friuli orientale Giusto Maurig. Nelle considerazioni conclusive il sindaco di Tar-cento Celio Cossa, ha sottoli-neato l’importanza della sera-ta che propone prospettive in un momento di crisi, invitando chi ha perso il lavoro e vuole iniziare l’avventura imprendi-

toriale a non fare da solo ma a farsi assistere dalle Associazioni di Categoria. Dal pubblico è emersa anche la richiesta di potenziare le connessioni adsl del tarcentino e in partico-lare quelle delle frazioni più montagnose, at-tualmente lentissime o inesistenti.

Da sinitraFrancescutti,

Nardone, Peresson,

Dreossie Todesco

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l a b a n c a d e l l a t u a c i t t à

Una grande storia legata alla nostra terra.

Viale Tricesimo, 85 - Udine - www.bancadiudine.it

I Fatti

Fisco leggero in Austria e Slovenia,penalizzate le imprese friulane

Total tax rate: in Friuli pagano il 52% in piùdelle austriache e il 33% delle slovene

Le imprese che operano in aree confinarie, come quelle delle province di Udine, Gorizia e Trieste, sono penalizzate più volte rispetto alle loro più

dirette concorrenti e uno degli elementi di maggior criticità è dato dalle differente pressione fiscale sulle imprese austriache e slovene”. Lo denuncia il presi-dente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti che pone la questione sul tavolo della politica.“La differente pressione fiscale si unisce – spiega ancora Tilatti – ai maggiori costi del sistema im-prenditoriale italiano sul costo del lavoro, sull’ener-gia elettrica, sulla burocrazia, sulle lentezze delle amministrazioni pubbliche nell’evadere le pratiche. Occorre intervenire urgente, che le imprese non reggono più questa situazione”. Ma quali sono le differenze sul fronte fiscale? Le imprese italiane pa-gano un 15,5% in più di tasse rispetto a competi-tor e imprese dei primi 15 concorrenti del nostro export; l’extra costo fiscale per il settore manifattu-riero nazionale è di 13,1 miliardi di euro.Più di una impresa italiana su dieci è per di più esposta ad una concorrenza fiscale diretta, trovandosi in un territo-rio di confine: secondo i calcoli di Confartigianato ha calcolato che in totale sono 666.834 (11% del

totale Italia) le imprese soggette a questo maggior rischio, di cui 192.098 sono artigiane (29% delle im-prese di confine), localizzate nelle 14 province che confinano con almeno uno Stato estero, tra cui la provincia di Udine, che conta 45.974 imprese attive di cui 14.452 artigiane (31%).L’ufficio studi di Confartigianato Udine ha calcolato per le 14 province di confine i gap in termini di im-poste pagate e aggravio burocratico. In particolare, in provincia di Udine, come nel resto d’Italia, c’è una pressione fiscale totale sulle imprese, nota col nome di total tax rate, pari al 65,8%, indice che scende al 32,5% in Slovenia e al 52,4% in Austria. Le imprese friulane pagano quindi un 33,3% in più rispetto alla Slovenia e 13,4% in più rispetto alle imprese austria-che. Oltre alle tasse c’è poi l’aggravio burocratico: le imprese della provincia di Udine effettuano 15 ver-samenti e impiegano 269 ore nell’arco dei 12 mesi a compilare, preparare moduli e pagare le tasse, 9 ore in più dei concorrenti sloveni e ben 103 ore in più rispetto agli austriaci. Da aggiungere infine che le imprese italiane sono soggette a maggiori costi in termini monetari e di tempo impiegato anche per le pratiche di import-export.

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I Fatti

Persi in un anno 3.000 posti di lavoro, ma nessuno s’è mobilitato per il settore

Confartigianato alla Regione:“Finanzi il Cata, ricerca e sviluppo”

Sono oltre 3.000 i posti di lavoro persi nell’ulti-mo anno dall’artigianato nel Fvg nel 2013. Più o meno quanti rischia di perderne l’Electro-

lux, ma nessuno s’è mobilitato mentre tutti – giu-stamente – sono a fianco, noi compresi, per quelli dell’Electrolux.Sono state 2.350 le imprese artigiane che hanno chiuso i battenti nel corso del 2013 ed anche in questo caso, se si escludono le denunce di Con-fartigianato, nessuno si è mobilitato.La cassa integrazione guadagni, conferma che sia-mo al 5° anno di forte crisi con oltre 25 milioni di ore autorizzate nel 2013 (terzo peggior dato dal 1971 dopo il 2010 e il 1985). Ma gli oltre 2mila imprenditori artigiani che hanno chiuso non usu-fruiscono di alcun sostegno al reddito. Anche per questi silenzi il 18 febbraio siamo scesi in piazza a Roma assieme ai commercianti sotto la bandiera di Rete Imprese Italia”.Lo ha detto nel corso della conferenza stampa di inizio d’anno il presidente di Confartigianato Fvg e Udine, Graziano Tilatti. “Nonostante la crisi e le oggettive difficoltà – ha aggiunto Tilatti – è significativo il numero di start up che sono nate nel corso del 2013 e che stanno nascendo nel 2014, ma alle quali non è ad oggi previsto un euro di contributi così come non è previsto un euro per tutto il settore artigiano che comunque ha attive oltre 29 mila imprese con 70 mila addetti.Abbiamo chiesto alla Regione 8 milioni di euro

– ha detto ancora Tilatti - da affidare al Cata Ar-tigianato: risorse necessarie per stimolare e pro-muovere investimenti significativi e selettivi come la partecipazione a fiere all’estero, la diffusione del commercio elettronico, la nascita di nuove impre-se, il sostegno al passaggio generazionale, la va-lorizzazione dei laboratori di artigianato artistico”.

I punti di forza dell’artigianato: l’imprenditoria diffusa di piccola dimensione non delocalizza. L’ar-tigianato e le piccole imprese aiutano al contrario ad attrarre investimenti da fuori.Per chi deve decidere se aprire uno stabilimento sul nostro territorio è infatti importante contare un tessuto produttivo locale a cui appoggiarsi, sui ser-vizi di prossimità e sulla disponibilità di competen-ze e “saper fare” locali.Un tessuto produttivo di piccola dimensione è in-fatti come un fertile prato in cui un albero può cre-scere più facilmente.Al primo segnale di ripresa artigiani e piccole aziende assumono personale e prima di licenzia-re i propri dipendenti mettono in gioco quanto possibile per mantenere quei posti di lavoro su cui hanno investito in formazione, aggiornamento, trasferimento di competenze.Per ogni euro di contributi e agevolazioni ottenuto su fondi pubblici, l’imprenditoria diffusa e familiare ha dimostrato di saper attivare molti più euro di investimenti, per uno sviluppo di singole aziende che si traduce in sviluppo collettivo.

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Mettersi in gioco per vincere la crisie realizzare un progetto di vita

A Latisana un incontro per chi vuole “fare impresa” organizzato dal Movimento Giovani

Mettetevi in gioco come imprenditori, anche se i percorsi scolastici fatti avevano obietti-vi diversi”. Questo il consiglio di Elisabet-

ta Parise, della Parise Impianti di Latisana al quale si è aggiunto quello di Diego Cicuttin, consigliere comunale e libero professionista “non limitatevi a criticare i politici, ma pensate a cosa potete fare voi per migliorare le cose”.Due spunti per i tanti giovani che hanno partecipato all’incontro organizzato a Latisana il 21 gennaio dal Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine al quale hanno partecipato anche una qua-rantina di imprenditori e liberi professionisti del lati-sanese. Coordinati dalla giornalista Elisa Michellut, sono anche intervenuti Giorgio Ardito, presidente del Consorzio Marine Lignano che ha sottolinea-to l’esigenza di sburocratizzazione per incentivare i giovani a intraprendere e per consentire alle im-prese di superare la crisi; Pietro Paviotti, consigliere regionale il quale ha detto che “i giovani debbono essere messi nella condizione di fare, sbagliare e al limite anche di “prendere una botta in testa” per crescere, non tenendoli in un bozzolo protettivo”.Infine Barbara Zanon dell’azienda Officine Zanon di San Giorgio di Nogaro ha evidenziato come i genitori imprenditori non debbono soffocare i figli che entrano in azienda ma metterli piuttosto nella

condizione di dare il proprio contributo in modo in-dipendente senza condizionamenti.L’incontro, che aveva l’obiettivo di promuovere l’au-toimprenditorialità fra i giovani come alternativa alla mancanza di lavoro e soprattutto come realizzazio-ne di un progetto di vita, è stato apprezzato soprat-tutto dai più giovani interessati al percorso di chi imprenditore lo è già.I lavori sono cominciati con i saluti di Loredana Pon-ta (vice presidente zonale), del presidente provin-ciale del Movimento Giovani Alberto Dreossi e del presidente giovani FVG Francesco Francescut, che hanno dato una serie di consigli utili ai giovani che intendono iniziare un cammino imprenditoriale.

I Fatti

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I Fatti

Addio a Mario Laurino,dirigente storico dell’Associazione

Il ricordo del presidente Graziano Tilatti e il salutoda parte del presidente onorario Carlo Faleschini

Caro Mario,ci siamo conosciuti molti anni fa ed il nostro percorso di diri-genti dell’Unione Artigiani del Friuli (diventata poi Confarti-gianato) è stato lungo e di una grande collaborazione che mai si potrà dimenticare. Ti ho conosciuto proprio nel Consiglio Direttivo presieduto dal presidente Di Natale e poi da Del-la Mora, con i quali interagivi con la loro stessa forza, il loro coraggio e ti accaldavi al punto che riuscivi poi a convincerli, cosa non facile, su alcuni argomenti in cui credevi fino in fon-do. Eri forse l’unico che azzardava un tanto. Il tuo carisma non lasciava spazi vuoti, tu credevi nell’Artigianato e volevi che tutti comprendessero le sfide e le difficoltà che fin da allora i colleghi dovevano affrontare.Poi facemmo un percorso di collaborazione all’ESA (l’Ente di Sviluppo Artigianato) e ricordo molto bene, con riconoscen-za, l’aiuto che sempre mi hai dato quando ero presidente. Tu potevi anche criticarmi, ma mai lasciavi che altri lo facessero, tanta e tale era la tua fiducia. Dopo un periodo di sette anni in cui le nostre strade furono divise - tu eri sempre in Giunta Esecutiva all’Unione Artigiani con anche un prestigioso inca-rico di presidente della Finanziaria Sofart che avevi inventato - ci siamo ritrovati verso la fine degli anni ‘90 quando, sempre tu, mi chiedesti con insistenza di diventare Presidente della nostra Organizzazione Sindacale. Dopo Di Natale e Della Mora, rompendo ogni indugio, cominciasti ad organizzare incontri sul territorio con vari amici, iscritti e dirigenti per in-dicare la tua proposta e formulare programmi per il nuovo

corso dell’Unione. Nel gennaio 2000 iniziammo assieme ad una squadra di grandi amici il primo quadriennio della mia presidenza. Mi sei stato sempre molto vicino e di sostegno con stimoli ed alle volte critiche, ma con tanto entusiasmo che ho ricambiato in maniera totale per affrontare le sfide e per dare agli Artigiani più forza e chiedere alle varie Istituzioni più rispetto per la categoria. Non si contano gli incontri in cui, ap-profittando anche della tua generosa ospitalità nella Valli del Natisone, ci trovavamo con la “squadra” per approfondire, affinare e decidere i programmi. Questo, caro Mario, come ben sai, lo ho sempre ricordato nei tre mandati che assieme abbiamo passato alla Confartigianato. Poi, al termine di que-sta esperienza, si imponeva una importante modifica al nostro sistema e qui le nostre scelte si divisero. Ho provato in tutti i modi a convincerti della opportunità di accorpare le Zone tra-sformandole da tredici in sole cinque, ma non sono riuscito a convincerti nonostante la modifica fosse accettata dalla gran parte del Consiglio Direttivo Provinciale. Ciò’ nonostante sei stato presente ed hai partecipato, come me, fino al nostro ultimo giorno prima della nomina del nuovo presidente Tilatti e di tutti i dirigenti. Ora le nostre strade sono nuovamente di-vise, ti ho sentito qualche volta al telefono durante la malattia che sembrava non vincesse la tua forza. Ora ti incontrerai con San Pietro e sicuramente anche con lui discuterai finché un giorno....anche le nostre strade si rincontreranno.Mandi Mario grazie di tutto, serberò di te un ricordo sincero e perenne.

Come definirlo? Un caterpillar. Avanti dritto sulla sua strada, sempre”. Così il presidente di

Confartigianato Udine Graziano Tilatti ricorda il commendator Mario Laurino, il “pioniere” dell’imprenditoria friulana e titolare della Julia Marmi di Civida-le, che si è spento il 18 febbraio. “Mi considero un suo allievo, in un certo senso – aggiunge Tilatti. Sono cresciu-to professionalmente con lui. È stato promotore della fondazione di ben cin-que consorzi, a cominciare da quello di Remanzacco – esperienza che ci vide lavorare fianco a fianco – per proseguire poi con Buttrio, Premariacco, San Giovanni al Natisone e Cividale. Quest’ultima esperienza è stata la più problematica, complicata enormemente dalla crisi economica.

Ma al di là di questo la sua visione era assolutamente lungimirante e la vitalità che lo animava era incredibile. Lavora-va con un occhio costantemente rivolto al futuro, con programmi che avevano prospettive almeno tre volte oltre il li-mite della sua esistenza. È stato, fra l’altro, uno degli ispiratori delle norme per la rinascita degli opifici locali inseri-te nella legge per la ricostruzione post terremoto. A lui va il grande merito di aver valorizzato la pietra piasentina che prima era considerata solo un prodotto

povero del nostro territorio. Ricordo con simpatia che sembra-va ascoltare sempre tutti, ma poi faceva puntualmente di testa sua! Alla sua famiglia facciamo le più sentite condoglianze. Ci mancherà come uomo, come dirigente e come imprenditore!”

Carlo

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I nostri imprenditori

Oggetti per la casa e complementi d’arredoche nascono da creatività e passione

CReAtIvANdo SRL – UdINe

Si ispirano alla pop-art. Ma non solo.Reinventano l’arte contemporanea per farla entrare nelle nostre case.

Potrebbero sembrare opere di un artista newyorkese. Invece sono le creazioni di un’impresa di Udine fondata 15 anni fa da Mauro Bassani insieme a Laura Ellero. Dall’idea originaria di produrre oggetti di uso quotidiano rivisitati sotto una lente artistico-grafica, Creativando è arrivata oggi a distri-buire i suoi prodotti in tutto il mondo, pur restando una piccola realtà artigianale.“Creatività e passione – ci spiega Mauro Bas-sani - sono le due parole chiave che racchiu-dono lo spirito della nostra azienda. Siamo partiti con tessuti disegnati da noi, ma poi abbiamo aggiunto un po’ alla volta sempre nuove creazioni – come specchi, lampade, orologi, appendiabiti, vasi e molto altro an-cora - coinvolgendo artisti e designer italiani e stranieri”. In particolare la collezione di cuori in cera-mica denominata “Heart Gallery” è diven-tata un vero e proprio brand e racchiude in sé tutta la filosofia di Creativando: prodotti originali, realizzati a mano in Italia con mate-riali selezionati, interpretati graficamente da

artisti e graphic designer. Cuori che possono essere usati come semplici oggetti decorati-vi, oppure scelti per il loro particolare mes-saggio e significato.“Ne abbiamo vendute diverse migliaia in tutto il mondo – sottolinea Bassani – e ne creiamo continuamente di nuovi, alle volte con temi così particolari da diventare quasi provocatori”. “Realizziamo tutti i prodotti in collaborazio-ne con laboratori artigiani del Friuli Venezia Giulia. Raramente ci appoggiamo ad aziende che non sono locali, ma comunque sempre ri-gorosamente italiane. Poi, nella nostra sede, curiamo ogni particolare dell’assemblaggio, dell’inserimento negli speciali packaging e di tutto il servizio di distribuzione”.Creativando da oltre dieci anni vanta an-che una collaborazione con la Keith Haring Foundation per riprodurre, in modo insolito e originale, alcune delle opere del famoso pittore e writer che tanta parte ha avuto nello sviluppo dell’arte contemporanea statuniten-se e poi mondiale.Uno stile che si coniuga perfettamente con quello dell’azienda udinese che, anche gra-zie a questa collaborazione, ha potuto essere

Un viaggio in continua evoluzione tra design e arte contemporanea

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I nostri imprenditori

pre-s e n t e

con le sue cre-azioni negli shop del-

la Triennale di Milano, della Biennale di Venezia e del Museo

d’arte Moderna di Parigi durante la mostra dedicata ad Haring nel 2013.“Abbiamo avuto in passato l’occasione di fare il salto dimensionale - aggiunge Bassani -, ma quella di restare una piccola impresa è una scelta consapevole. Preferiamo man-tenere alto il livello qualitativo delle nostre creazioni, puntando su un mercato di nicchia, ma attento ai particolari”. I clienti sono negozi selezionati di oggettisti-ca ed arredo. Inizialmente erano solo italiani, ma ora sono per quasi il 40% esteri.Per raggiungerli non utilizzano una rete di di-stributori, ma cercano di creare un contatto ed una relazione diretta, ad esempio parte-cipando in prima persona alle varie fiere in-ternazionali.Chiaramente la comunicazione ed il marke-ting hanno un ruolo importante nella strategia aziendale, rafforzati dal background profes-sionale di Mauro Bassani in questi settori. Per concludere prendiamo in prestito le parole dello scrittore francese Albert Camus il quale

dis-se che

“Creare è dare una forma al proprio

destino”. Se ciò è vero, al-lora Mauro Bassani ha dato al suo

destino, ed a quello delle persone che la-vorano con lui, la forma di una sorprendente impresa.

Carta d’identitàNome: Creativando srlAttività: progettazione e produzionedi oggetti d’arredo di design Sede: Via Sabbadini, 49 – Udinewww.creativando.nu

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Ad Asolo la giornata nazionaledei tipografi di Confartigianato

Nutrita la delegazione dei tipografi friulani per rifletteresul passato, il presente ed il futuro del comparto

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L’odore della tipografia” è il titolo del convegno nazionale che si è svolto in terra veneta lo scorso 24 gennaio, organizzato da Confartigianato Gra-

fici. Un importante evento professionale ed un’op-portunità di aggregazione che ha coinvolto artigiani tipografi, grafici e di attività collegate, provenienti da tutt’Italia. La delegazione friulana, composta da una ventina di imprenditori a cui si sono uniti anche i do-centi della scuola grafica CIFIVORM di Cividale del Friuli, era la più numerosa dopo quella veneta forma-ta dai “padroni di casa”. “Un programma articolato - ha dichiarato soddisfatto Luigi Chiandetti di Con-fartigianato Grafici Udine - che ha saputo proporre

il “Passato” presso la Tipoteca Italiana a Cornuda di Treviso, il “Presente” nella splendida cornice del Mu-seo della Stampa Remondini a Bassano del Grappa, ed infine il “Futuro” presso la Fornace di Asolo.Una sintesi completa di storia, esperienze e confronti, per esplorare nuove frontiere, in un contesto di cultu-ra d’impresa e di sviluppo di competitività. Una giornata che ha saputo raccontare la storia dei tipografi, precursori di innovazione ed impegno so-ciale, ma che con rinnovato spirito guarda al futuro con ottimismo, non per consegnare ai giovani una prospettiva di lavoro, ma per costruirla insieme a loro con coraggio ed intraprendenza.

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vigilanza sugli appalti semplificatacon il nuovo sistema AvCPass

Affollato seminario a Udinein collaborazione con Attico SOA

Finalmente una buona notizia per le impre-se edili. Il sistema di vigilanza degli appal-ti pubblici è stato semplificato, grazie alle

nuove tecnologie informatiche. Ed anche se non può essere definito il “Facebook dei contratti pubblici” il nuovo sistema AVCPass ha molto in comune con i social network.Lo ha capito chi ha partecipato al seminario organizzato da Confartigianato Udine e Attico SOA martedì 4 febbraio nella sala convegni del-la Camera di commercio di Udine. L’obiettivo del nuovo sistema è chiaro: semplificare e snel-lire procedure di affidamento degli appalti pub-blici sfruttando le potenzialità del web. Come? Con un sistema - l’AVCPass appunto - che con-sente alle ‘stazioni appaltanti’ di verificare online il possesso dei requisiti da parte degli operatori economici a cui affidare un contratto pubblico, per ora oltre la soglia dei 40.000 euro.Il funzionamento della piattaforma è stato spie-gato dall’avv. Gabriele Stivala – che ha illustrato i contenuti della deliberazione 111/2012 dell’Au-torità per la Vigilanza sui contratti pubblici - l’ing. Mario Amedeo D’Acunto - che ha spiegato come gli operatori economici possono utilizzare al meglio la piattaforma - e il dott. Michele Cati-ni - a cui è toccato il compito di prefigurare l’e-voluzione del rapporto tra aziende e pubbliche

amministrazioni sottolineando le opportunità del nuovo sistema, senza trascurarne gli aspetti più complessi. “In questa fase di avvio, come imprenditori, percepiamo soprattutto la difficoltà di doverci adattare ad un nuovo sistema – ha detto Daniele Cuciz, presidente del Comitato PMI di Confarti-gianato Udine - ma è indubbio che per concorre-re agli appalti pubblici e gestire il rapporto con la pubblica amministrazione è ormai necessario utilizzare strumenti di questo tipo, a cui sono le-gate anche nuove opportunità.Confartigianato Udine - ha aggiunto Cuciz - si sta preparando a supportare artigiani e picco-le imprese non solo con iniziative informative e formative come questo seminario, ma anche con un apposito servizio di accompagnamento”.

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Autotrasporto in crisi anche per pagarela quota annuale all’albo nazionale

Tasse autotrasporto, interrogazione dell’onorevole Coppolamembro della Comissione Trasporti della Camera

È mai possibile che in Italia le imprese rischino san-zioni e di essere espulse dal mercato solo perché non riescono a pagare la quota annuale all’albo

nazionale degli autotrasportatori?”. Lo chiede, de-nunciando così l’ennesima inefficienza del sistema Ita-lia, il presidente di Confartigianato Trasporti del Fvg Pierino Chiandussi, che spiega la situazione kafkiana che stanno vivendo le imprese di autotrasporto del Fvg in questi mesi. “Già l’anno scorso il Comitato cen-trale Albo autotrasportatori (ministero dei Trasporti) – racconta Chiandussi – ha previsto che il pagamento della quota annuale, che le imprese pagano entro il 31 dicembre di ogni anno, andasse pagato solamen-te per via telematica e non più con cc postale. Ma il sistema non funzionò e le imprese non riuscirono a pagare entro i termini stabiliti. Così è stata approvata una proroga al 31 marzo ripristinando contemporane-amente il vecchio conto corrente postale. Ma l’anno dopo, cioè quest’anno, il problema si ripresenta pun-tualmente nonostante Confartigianato Trasporti – già verso la fine del 2013 – avesse fatto presenti le ineffi-cienze del sistema chiedendo un intervento radicale e risolutivo. Risultato? Ad oggi, e cioè già fuori tempo massimo, secondo Confartigianato Trasporti, nella sola provincia di Udine non è riuscito ad effettuare il pagamento almeno il 30% delle imprese. Il sistema non funziona come dovrebbe: procedure estenuanti per pagare la quota Albo con carta di credito e con ri-sultati deludenti. Ogni tentativo dura una mezz’oretta e la risposta è sempre quella: il pagamento non è an-dato a buon fine. “Abbiamo chiesto anche quest’an-no – dice ancora Chiandussi – una proroga dei termini

e la possibilità di effettuare il versamento utilizzando il vecchio conto corrente postale. Ma la risposta non è mai arrivata. “Credo che solo in Italia – conclude ama-reggiato Chiandussi – anche per pagare una tassa, le imprese debbono diventare matte. E poi alcuni si me-ravigliano se alcune se ne vanno all’estero”. Chi non è in regola, infatti, rischia di essere sospese dall’Albo e di non poter più operare. La denuncia del presiden-te di Confartigianato Trasporti Fvg Pierino Chiandussi è stata fatta propria dall’on. Paolo Coppola del Pd e membro della commissione Trasporti della Camera dei deputati, che ha presentato, martedì 4 febbraio, una interrogazione al ministro dei Trasporti nella quale ha chiesto se sia stata “ricevuta e accolta, da parte del Comitato centrale dell’Albo degli autotrasporta-tori, la richiesta di proroga dei termini di pagamento delle quote per lo svolgimento dell’attività per il 2014, come richiesto da Confartigianato Trasporti Fvg per tutelare le imprese associate e che sia reso semplice ed efficiente il servizio telematico”. L’on. Coppola ha chiesto inoltre di conoscere “quali sono i numeri ef-fettivi delle operazioni corrette effettuate attraverso il portale predisposto, e in che percentuale rispetto al numero complessivo di operatori dei trasporti per conto terzi sul territorio nazionale” ed infine ha chie-sto di “conoscere i riferimenti della società respon-sabile della gestione informatica del servizio e i costi della gestione del servizio stesso, e se - infine - vi sia la volontà, da parte degli organi competenti, di porre rimedio alla situazione di disagio creatasi e per pre-venire ulteriori disagi negli anni successivi risolvendo definitivamente i problemi di carattere informatico”.

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Cronache

Adolescenti protagonisti della seconda lezione della Scuola per Genitori

Il prof. Paolo Albiero:“è naturale il conflitto tra genitori e figli”

L’adolescenza è un periodo di veloci cambiamenti, fisici e psicologici, che avvengono in rapida suc-cessione e durante questa fase il “conflitto” tra

genitori e figli è inevitabile. Esplode solo per il gusto di “tener testa” all’adulto e così il ragazzo tende ad avere disaccordi frequenti, soprattutto con la madre, figura spesso più presente nel contesto familiare”. Lo ha spiegato, venerdì 31 gennaio all’Auditorium Erdisu a Udine, il prof. Paolo Albiero docente di psicologia dello sviluppo e dell’adolescenza dell’Università di Padova nel corso della seconda lezione della Scuola

per Genitori organizzata da Confartigianato Udine e Fondazione Crup. “L’adolescente deve per forza emanciparsi dai geni-tori – ha aggiunto il prof. Albiero - abbandonando lo status di bambino. Ma spesso il genitore non è pronto ad accettare questo suo cambiamento mentre, per aiutare lo sviluppo normale dell’adolescente, dovreb-be dare una protezione flessibile che tenga conto sia della ricerca di indipendenza del ragazzo sia della ne-cessità del genitore di fornire regole e di contenerlo”. Il relatore ha dato infine una serie di consigli utili a migliorare le relazione famigliari; ha illustrato le dif-ferenze tra i diversi stili genitoriali (indulgente, negli-gente, autoritario e autorevole) e ha evidenziato gli atteggiamenti positivi che aiutano la comunicazione: dare ascolto, evitare il sarcasmo e le domande troppo assillanti, sviluppare empatia ed imparare ad osserva-re i cambiamenti dei ragazzi. Il calendario delle prossime serate e le modalità di iscrizione alle singole lezioni sono disponibili sul sito scuolagenitori.confartigianatoudine.com.

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A chi e in che modo lasciare i propri beni, imprese comprese? Come fare per gestire tutte le pratiche dopo che un caro è venuto a mancare? Per dare

una risposta a queste esigenze, Confartigianato Udine Servizi ha attivato un nuovo servizio di assistenza e con-sulenza per le pratiche di successione. “Gestire con com-petenza, professionalità e riservatezza queste incomben-ze – spiega il presidente di Confartigianato Udine Servizi Daniele Nonino – è fondamentale. Per questo abbiamo attivato il servizio successioni, un supporto concreto per gli imprenditori e non solo”. Le successioni sono di due tipi: quella testamentaria (quando il de cuius abbia in-

dicato mediante “testamento” le proprie volontà prima della morte) e quella per legge (quando mancando la volontà testamentaria, le quote spettanti agli eredi sono stabilite dal Codice Civile in base al grado di parentela). Il servizio di Confartigianato consiste nel predisporre la dichiarazione di successione e tutte le autocertificazioni occorrenti, il prospetto di autoliquidazione delle imposte e dei tributi, la consegna della dichiarazione di successio-ne alla Agenzia delle Entrate, la predisposizione della do-cumentazione per lo svincolo dei conti correnti bancari, postali, dossier titoli. Nel caso di trasferimento di beni im-mobili, il servizio prevede anche la compilazione e conse-gna della domanda di volture alla Agenzia del Territorio (ex Catasto) competente. “Confartigianato Udine Servizi – aggiunge Nonino - è in grado anche di dare adeguata assistenza per tutti gli atti stipulabili in vita relativi alla de-stinazione del patrimonio ereditario, in modo da lasciare ogni cosa per tempo al suo posto”. Per informazioni sul servizio successioni rivolgersi ad uno degli uffici di Con-fartigianato presenti in tutta la provincia o telefonare al 0432 510 659 email: [email protected].

Nuovo servizio di Confartigianatoper le pratiche di successione

Cronache

Un supporto in più per lasciare ogni cosaal suo posto per tempo

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ANAP

Il potere d’acquisto delle pensioniallarma l’ANAP

viaggio/soggiorno in Costa Bravadal 21 al 30 giugno 2014

Negli ultimi quattro/cinque anni i pensionati sono la fascia di popolazione che maggiormente ha sopportato il peso della crisi e della perdita del

potere di acquisto del proprio redditi”. Lo afferma il presidente dell’ANAP di Udine, Pietro Botti, conside-rando da una parte la perequazione automatica delle pensioni e dall’altra il peso dell’aumento delle addi-zionali IRPEF comunali e regionali tra il 2010 e il 2014.“Il calcolo è molto semplice: prendendo una pensio-ne di 1.000 euro mensili, nel periodo considerato, la rivalutazione automatica secondo gli indici ISTAT ha portato un beneficio di 85 euro, mentre nel contempo l’aumento delle addizionali sottraeva al pensionato mediamente 85 euro. L’aumento delle pensioni per il recupero dell’inflazione – spiega Botti – è stato, quin-di, completamente annullato dall’aumento delle tasse dirette, senza considerare quelle indirette. Ma c’è di più, perché, considerando il dato reale dell’aumento delle addizionali IRPEF, anziché quello medio nazio-nale, si scopre che in alcuni comuni il fenomeno è stato accentuato di tanto e, di conseguenza, c’è stata un’autentica riduzione degli importi di pensione. Il problema della perdita del potere di acquisto delle pensioni è molto grave e – continua il presidente Botti – ormai da molti anni l’ANAP denuncia una situazione insostenibile, provocata anche dall’estrema inadegua-tezza del sistema di calcolo della svalutazione mone-

taria, a cui negli ultimi tempi si sono aggiunti il blocco, per due anni, della perequazione per le pensioni su-periori a 1.441euro e il già citato aumento delle im-poste. Di qui – conclude Botti – un appello pressante al Governo e alle forze politiche affinché tra i prossimi provvedimenti per rilanciare il Paese ce ne sia anche uno che possa ridare fiducia e possibilità di spesa ai pensionati, ai quali, spesso, compete anche l’onere di sostenere le famiglie dei loro figli”.

L’ANAP/ANCOS organizza un viaggio/soggiorno in Co-sta Brava dal 21 al 30 giugno con il seguente programma:

21/06/2014 – UDINE – AIX EN ProVENCEPartenza al mattino in direzione della Liguria. Giornata di trasferimento (in Pullman) attraverso la Riviera di Ponente, la Costa Azzurra per avvicinarci alla Spagna. Soste varie, pranzo in autogrill. Arrivo nel pomeriggio nei dintorni di Aix en Provence. Sistemazione in hotel e pernottamento.22/06/2014 – AIX EN ProVENCE – SANtA SUSANA (CoStA BrAVA)Sistemazione in Hotel TAHITI – Trattamento di pensione completa dal 23 giugno al 28 giugno 2014.24/06/2014 – Intera giornata escursione a BARCELLO-NA, visita alla città con pranzo in ristorante.26/06/2014 – BArCElloNA By Night - Prima colazio-ne e pranzo in Hotel – mattinata libera per relax al mare o in piscina – Nel pomeriggio trasferimento a Barcellona e visita al mondo delle Rambls.28/06/2014 – MoNtSErrAt – Pensione completa in

Hotel – pomeriggio dedicato al relax e attività balneare. Mattinata escursione per la visita a Montserrsat.29/06/2014 – CoStA BrAVA – NIMES NIZZA/CAN-NES – Prima colazione in Hotel e partenza in direzione di Nimes (detta la Roma Francese) – nel pomeriggio parten-za per la Costa Azzurra, sistemazione in Hotel per la cena e pernottamento.30/06/2014 – NIZZA/CANNES – gENoVA – rIENtro IN FrIUlI – Dopo la prima colazione partenza in dire-zione di GENOVA, arrivo in tarda mattinata, passeggiata libera nel centro storico della città alla scoperta dei “ca-ruggi”, pranzo in ristorante e rientro in Friuli.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE:€ 800.00 (con minimo 45 partecipanti)SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA:€ 190.00 (disponibilità limitata).

Il viaggio è organizzato in collaborazione con laNatisone Viaggi.Per ulteriori informazioni chiamare allo 0432 510659.

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DESIgN

MAtErIAlI

tECNologIE

MAtChINgDAYSabato 29 marzo 2014 | Udine Fiere

6a edizione

MatchingDay è un’occasione di incontro tra imprenditori e professionisti.Una giornata in cui sviluppare nuove opportunità di business e creare collaborazioni produttive e commerciali.È strutturata in brevi incontri “one to one” programmati e scadenzati temporalmente: uno ogni 15 minuti.

I temi di questa edizione sono: DESIgN - MAtErIAlI - tECNologIE

Per partecipare iscriviti sul sito

www.matchingday.it

Per prepararsi agli incontri di MatchingDay, 2 workshop gratuiti per tutti gli iscritti