Il sistema finanziario nazionale di fronte alla crisi : … DELL’INTERVENTO 2 La crisi del debito...
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Il sistema finanziario nazionale di fronte alla crisi :
analisi del contesto e delle tendenze in atto
Elisabetta Gualandri
CEFIN – Università di Modena and Reggio Emilia
«Credit crunch: analisi e prospettive» Industriali Reggio Emilia Reggio Emilia, 3 aprile 2012
SCHEMA DELL’INTERVENTO
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La crisi del debito sovrano, seconda fase della grande crisi finanziaria: 2010-20XX i canali di contagio per le banche funding gap e crisi di liquidità
La risposta delle autorità UE: il vertice di Cannes e oltre EBA: l’esercizio sulla patrimonializzazione BCE: la politica monetaria non convenzionale
Il credito all’economia l’offerta: la situazione di liquidità e di capital adequacy
delle banche italiane la domanda delle imprese: le prospettive economiche per
il 2012-13
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
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La crisi del debito sovrano: 2010-XX
3 Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
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I fase: crisi dei sub prime 2007-2009
L’Italia ha avuto il sistema bancario più resistente, tra i principali paesi -nessuna nazionalizzazione -nessun fallimento -minore incidenza sul PIL degli interventi di stato per le banche (Tremonti bond): 0,3%
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
Dalla crisi finanziaria alla crisi dell’economia
reale e ritorno (The Economist Autumn 2008)
Estate 2011: la crisi del debito sovrano dilaga…
The Euro’s real trouble 14 July 2011
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
La crisi del debito sovrano: 2010-XX
Perché le banche italiane hanno sofferto di più la II fase della grande crisi finanziaria?
1- I fase - crisi dei sub prime protette da: minor propensione all’innovazione finanziaria
modello di intermediazione tradizionale
azione di vigilanza più stringente della Banca d’Italia
2- II fase - crisi del debito sovrano colpite da: contagio del rischio sovrano-Italia
prospettive di redditività deludenti causa la scarsa crescita economica (dalla fine degli anni ‘90) e le previsioni negative per i prossimi anni
6 Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
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La crisi del debito sovrano: 2010-XX
I canali di contagio per le banche
1- Effetto diretto per la presenza in bilancio di titoli del debito sovrano impatto negativo sulla redditività
2- Riduzione del valore dei collaterali per il funding sul mercato internazionale e per il rifinanziamento della Banca Centrale difficoltà nel funding e problemi di liquidità
3- Downgrading del rating sovrano: impatto negativo su due versanti: i. aumento del costo della raccolta azionaria e obbligazionaria
ii. conseguente downgrading del rating delle banche (di solito I rating sovrano è il tetto massimo per il rating delle banche nazionali
7 Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
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L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012
1- EU - il vertice di Cannes dell’ottobre 2011 e oltre: a che punto siamo?
- governance economica e fiscal compact
- fondo salva stati: dall’ EFSF - European Financial Stability Facility, al ESM – European Stability Mechanism
2- EBA: European Banking Authority
- l’esercizio di patrimonializzazione del dicembre 2011
- le conseguenze per le banche italiane
8 Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
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La corretta sequenza degli interventi: la prima cosa da fare
sarebbe di mettere in sicurezza gli Stati!
Focus: Fabbisogno di capitale delle banche EU: richieste aggiuntive dell’EBA, 8 dicembre 2011
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
Name Total amount
(ml €)
Shortfall to 9 %
before application
sovereign capital
buffer (ml€)
INTESASANPAOLO SPA 0 0
UNICREDIT SPA 7,974 5,741
BANCA MONTE DEI PASCHI
DI SIENA SPA
3,267 0
BANCO POPOLARE SC 2,731 2,357
UNIONE BANCHE ITALIANE
SCPA (UBI)
1,393 526
L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012 L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012 L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012
Focus: Fabbisogno di capitale delle banche EU: richieste aggiuntive dell’EBA, 8 dicembre 2011
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012 L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012 L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012
Adeguamenti richiesti entro il giugno 2012
Piani di rientro presentati a febbraio 2012 a BdI
Possibili azioni:
- Aumenti di capitale - Dismissioni/deleveraging - Trasformazione di strumenti ibridi in strumenti di
elevata qualità - Riduzione dell’erogazioni di credito eventualità che
BdI vuole evitare
Focus: Fabbisogno di capitale delle banche EU: richieste aggiuntive dell’EBA, 8 dicembre 2011
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012 L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012 L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012
Unicredit ha effettuato un aumento di capitale per l’intero ammontare richiesto ai primi del 2012 (metà del fabbisogno totale delle banche italiane
Possibili allentamenti delle richieste se i mercati s mantengono positivi e la crisi de debito sovrano italiano non si riaccende
migliori prospettive per il credito all’economia
L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012
3- La BCE e la politica monetaria
Oltre a diminuzioni dei tassi di interesse la BCE ha fatto ricorso a politiche non convenzionali
- SPM Secuities Markets Program: interventi sui mercati secondari dei titoli degli stati periferici (dal maggio 2010 Grecia, Irlanda e Portogallo; dall’agosto 2011 anche Italia e Spagna)
- Ampliamento della gamma dei collaterali accettati (di minore qualità)
- Operazioni di rifinanziamento a lungo termine: LTROs – Long term refinancing operations
OBIETTIVI: scongiurare crisi di liquidità delle banche europee e evitare situazioni di credit crunch
12 Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
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Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
FOCUS BCE: longer-term refinancing operations (LTROs). Fondi a tre anni all’1%
I intervento: 21 Dicembre 2011
Fondi erogati: 490 miliardi di euro a 523 (liquidità immessa al netto delle operazioni in scadenza: 210 miliardi di Euro).
Gran parte dei fondi sono stati concessi a intermediari diversi da quelli che hanno poi depositato presso le BCN la liquidità sta circolando
Per accedere al finanziamento: titoli stanziabili
II intervento 29 febbraio 2012
Fondi erogati: lordi 530 a 800 banche
L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
FOCUS BCE: longer-term refinancing operations (LTROs)
I intervento: 21 Dicembre 2011
Banche italiane: fondi lordi 116 miliardi, netti 60, con una copertura del 90% delle necessità finanziarie del 2012 (stima di Morgan Stanley, citata dal Financial Times). Già effettuati riacquisti di obbligazioni proprie
Unicredit 12,5
IntesaSanPaolo 12
Monte dei Paschi di Siena 10
Impatto sul credito?
L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
FOCUS BCE: longer-term refinancing operations (LTROs)
II intervento: 28 febbraio 2012
Banche italiane: fondi lordi 139 miliardi, netti 80. Stime (lordo)
Unicredit 5-10
IntesaSanPaolo 24
Monte dei Paschi di Siena 10-15
UBI: 6
Mediobanca e Banco Popolare 3,5 (a testa)
Credem 2,5
Popolare Milano e BPER 2 a testa
Credito Valtellinese 1,7
Impatto sul credito?
L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
Per accedere al rifinanziamento occorrono titoli stanziabili
Emissione subito prima del 21 dicembre 2011 di circa 40 mld di titoli garantiti dallo Stato (pagamento di una commissione) poi utilizzati da 14 banche italiane come collaterale nell’asta straordinaria a 3 anni della Bce. Fonte ANSA
Banca Mld € Banca Mld €
Intesa Sanpaolo 12 Dexia Crediop 1,050
Mps 10 Credem 0,800
Unicredit 7,5 Bper 0,750
Banco Popolare 3 ICCREA Banca Impresa 0,650
Pop.Vicenza 1,5 Credito Valtellinese 0,500
Carige 1,3 ICCREA 0,290
Pop.Sondrio 1 Banca Etruria 0,100
L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
Banca d’Italia, Bollettino Economico, Gennaio 2012
L’intervento delle autorità ottobre 2011-febbraio2012
Italia: prospettive per il credito all’economia (BdI- Bollettino economico Gennaio 2012)
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
Verso la fine del 2011 crescenti difficoltà di accesso al credito e tensioni sulla liquidità previste per i primi mesi del 2012
Italia: prospettive per il credito all’economia (BdI- Bollettino economico Gennaio 2012)
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
Verso la fine del 2011 crescenti difficoltà di accesso al credito e tensioni sulla liquidità previste per i primi mesi del 2012
Le prospettive per il credito all’economia
1- L’offerta: la situazione di liquidità e di capital adequacy delle banche italiane
Liquidità: con la crisi del debito sovrano sono venuti meno ingenti
finanziamenti di controparti estere (fondi USA) situazione più distesa con le due LTROs: le banche italiane
hanno ricevuto finanziamenti per circa un 25% dei 1.020 miliardi (lordi) erogati nelle due operazioni
con la liquidità ottenuta le banche hanno proceduto a: rimborso anticipati di prestiti particolarmente onerosi rimborsi di obbligazioni in scadenza nel 2012 acquisto titoli di stato
E il credito all’economia?
20 Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
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Gli effetti non saranno
immediati…
Le prospettive per il credito all’economia
2- la domanda delle imprese: le prospettive economiche per il 2012-13
- La situazione internazionale: segnali di rallentamento delle economie emergenti
- La situazione EU: rallentamento per alcuni paesi (Germania dal +3% del 2011 allo 0,6% del 2012) e recessione per altri (Italia…)
- Due scenari previsivi per l’Italia (BdI bollettino gennaio 2012), in relazione all’andamento dello spread BTP-BUND
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Previsioni Italia BdI: scenario peggiore (gennaio
2012)
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
Banca d’Italia, Bollettino Economico, gennaio 2012
Ipotesi di
spread BTP-
BUND a 10
anni che
segue la
configurazion
e degli ultimi
mesi, intorno
ai 500 bp, per
il biennio
2012-13
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Previsioni Italia BdI: scenario migliore (gennaio
2012)
Elisabetta Gualandri - Università di Modena e Reggio Emilia
Banca d’Italia, Bollettino Economico, gennaio 2012
Ipotesi di spread
BTP-BUND a 10
anni che
migliora con
riduzione dei
costi del
finanziamento al
settore pubblico
e a quello
privato. A partire
dal I trimestre lo
spread è
ipotizzato
intorno ai 300
bp
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Grazie per l’attenzione!
www.cefin.unimore.it
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