Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

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Febbraio 2015 auto, tram, bus e bici: cosa cambia in strada Editoriale le “prove” che attendono i fiorentini Matteo Francini I l mese del tram: così si po- trebbe definire questo feb- braio. E i motivi sono diversi. Elencandoli in ordine crono- logico, si inizia con i festeggia- menti per i cinque anni dall’en- trata in funzione della T1. Era il 14 febbraio 2010 quando Sirio “battezzava” i binari tra la stazione di Santa Maria No- vella e Scandicci: adesso, un lustro più tardi, i numeri dico- no che la linea 1 è sempre più utilizzata e apprezzata. SEGUE ALLE PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 23 S empre meno auto in giro per Firenze. Forse è presto per dire addio alle code, ma è quanto emerge dai monitoraggi di Palaz- zo Vecchio. “Negli ultimi anni c’è stata una riduzione del traffico”, conferma l’assessore alla mobilità Giorgetti. Diminuzione “dovuta anche a un utilizzo diverso dei mezzi di trasporto e alla crescita della mobilità ciclabile”. Il tutto mentre sul fronte del tram partono i lavori lungo l’intero percorso delle linee 2 e 3 e la T1 compie cin- que anni. Con un’idea: prolungare l’orario delle corse nei weekend. Gianni Carpini - Elisabetta Pini PAGINE 10-11 PAGINA 12 che scuola scegliere? corsa al nuovo anno Iniziate le iscrizioni per materne, primarie e secondarie, in prima- vera quelle per i nidi. “abitare solidale”, mai più soli in casa Veronesi, Moretti e le sue Terre Rare: a tu per tu con lo scrittore SEGUE A PAGINA 18 PAGINA 20 europa league, sfida al tottenham “M ission impossible” a White Hart Lane? Analizziamo a mente fredda il Tottenham, andando oltre il bla- sone e la bacheca piena di vecchi trofei. Fiorentina Distribuito da Formula Direct simply www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere Le strade di Mr. Moskovitch | 2 a puntata PAG. 21 PAGINA 4 Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 8 del 2 febbraio 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da NEXIVE S.p.A. Anno IX Ed. 8 Gavinana Galluzzo Firenze Sud Firenze Quartiere 3 il bypass un anno dopo le “romite” Nel marzo scorso apriva la galleria: ora si attendono i nuovi lavori Galluzzo PAGINA 2 riflettori accesi sui canottieri comunali Dopo i sigilli alla palestra, si cer- cano soluzioni per la storica so- cietà di lungarno Ferrucci. PAGINA 3 i luoghi da vivere per san valentino La famiglia italiana della frutta

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Febbraio2015

auto, tram, bus e bici:cosa cambia in strada

� Editoriale

le “prove”che attendonoi fiorentini

Matteo Francini

Il mese del tram: così si po-trebbe defi nire questo feb-

braio. E i motivi sono diversi. Elencandoli in ordine crono-logico, si inizia con i festeggia-menti per i cinque anni dall’en-trata in funzione della T1. Era il 14 febbraio 2010 quando Sirio “battezzava” i binari tra la stazione di Santa Maria No-vella e Scandicci: adesso, un lustro più tardi, i numeri dico-no che la linea 1 è sempre più utilizzata e apprezzata.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

☛ SEgUE a pagina 23

Sempre meno auto in giro per Firenze. Forse è presto per dire addio alle code, ma è quanto emerge dai monitoraggi di Palaz-

zo Vecchio. “Negli ultimi anni c’è stata una riduzione del traffi co”, conferma l’assessore alla mobilità Giorgetti. Diminuzione “dovuta anche a un utilizzo diverso dei mezzi di trasporto e alla crescita della mobilità ciclabile”. Il tutto mentre sul fronte del tram partono i lavori lungo l’intero percorso delle linee 2 e 3 e la T1 compie cin-que anni. Con un’idea: prolungare l’orario delle corse nei weekend.

Gianni Carpini - Elisabetta Pini

☛ paginE 10-11

☛ pagina 12

che scuola scegliere?corsa al nuovo annoIniziate le iscrizioni per materne, primarie e secondarie, in prima-vera quelle per i nidi.

“abitare solidale”,mai più soli in casa

Veronesi, Morettie le sue

Terre Rare:a tu per tu con

lo scrittore☛ SEgUE a pagina 18 ☛ pagina 20

europa league,sfida al tottenham “Mission impossible”

a White Hart Lane? Analizziamo a mente fredda il Tottenham, andando oltre il bla-sone e la bacheca piena di vecchi trofei.

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Anno IX Ed. 8

GavinanaGalluzzoFirenze Sud

FirenzeQuartiere 3

il bypassun anno dopole “romite”Nel marzo scorsoapriva la galleria:ora si attendonoi nuovi lavori

Galluzzo

☛ pagina 2

riflettori accesi sui canottieri comunaliDopo i sigilli alla palestra, si cer-cano soluzioni per la storica so-cietà di lungarno Ferrucci.

☛ pagina 3

i luoghi da vivereper san valentino

La famiglia italiana della frutta

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La galleria delle Romite, aperta al traffico nel marzo 2014, sta per compiere un anno di vita

Poggio Secco

un secondo tunneldi trecento metri

Oltre al cancello con il car-tello del divieto di acces-

so che si nota percorrendo la rotonda, lato Scandicci, della galleria delle Romite, c’è un chilometro di strada sterrata verso la zona della trattoria da Bibe. E poi, quasi a sorpresa, al di là c’è un’altra galleria, la seconda dopo il tunnel delle Romite che corre verso il suo primo anno di vita (da tunnel transitabile). La seconda gal-leria è quella di Poggio Secco, lunga altri trecento metri, un altro punto essenziale per pro-seguire spediti verso il casello autostradale. L’arteria stradale, di 3,5 chilometri, collegherà via Senese con il bivio per le Bagnese al casello della A1, mandando in pensione il vec-chio ponte Bailey.

galleria delle romite,un anno fa l’apertura:attesa per il ritornoal lavoro delle ruspe

Bypass del Galluzzo

San Felice a Ema

“Moderare la ve-locità”, avver-te il cartello luminoso ai

due lati dell’entrata della galleria delle Romite, dove è vietato il passaggio dei pedoni. Il tunnel del Galluzzo – aperto al traffico nel marzo del 2014 – sta per com-piere un anno di vita, e su e giù per il nuovo tratto di strada (lun-go 263 metri) corrono a ritmo so-stenuto le auto che evitano ormai il saliscendi di via delle Bagnese e vanno (o vengono) a Scandicci. La galleria è la primissima opera compiuta dell’atteso bypass del Galluzzo, legato ai lavori com-pensativi del maxi-cantiere della terza corsia. Un progetto che si è trovato a scontrarsi, dal 2005, con la burocrazia che ruota intorno allo smaltimento delle terre di scavo e con varie vicende giudi-ziarie. Oltre la galleria delle Ro-mite c’è una larga rotonda con le barriere bianche e rosse intorno, che indicano i lavori ancora da completare. Il bypass continuerà oltre il cancello arrugginito con il cartello del divieto di accesso che si nota dalla strada. Gli operai della ditta che ha preso in mano i lavori stanno risistemando i container, preparando il campo, ripristinando il cantiere (come si dice in gergo), e da qui a poco ripartiranno i lavori. Il presidente del Quartiere 3, Alfredo Esposito,

ricorda che il 3 ottobre scorso è stato approvato il nuovo progetto esecutivo dell’ampliamento della A1, che prevede anche la con-clusione dei lavori al Galluzzo e di portare a termine la soluzione pensata per diluire il problema del traffico tra il casello Firenze Impruneta della A1 e Scandicci: la bretella lunga tre chilometri e mezzo è stata progettata a suo tempo per offrire un percorso alternativo ad auto e camion di-retti verso la A1 o provenienti dall’autostrada, ed evitare così il centro abitato di questa frazione del comune di Firenze. Un volta che le ruspe torneranno al lavo-ro, oltre la galleria delle Romite, si sa che si andrà avanti per 495 giorni, collaudi compresi: si arri-verà quindi a correre sulla nuova strada nel marzo 2017. “Il nostro impegno è quello di monitorare la situazione per impedire che ci siano altre interruzioni”, assicura Esposito. Dall’altro lato, la roton-da su via Senese è bella sistemata. Sistemato anche il tabernacolo della Madonnina che i cittadini hanno chiesto di mantenere, e dopo le prime settimane dall’a-pertura del nuovo supermercato – con tutte le conseguenze che si è portato dietro per la viabilità – anche il flusso di traffico serale sembra essersi normalizzato: si scorre meglio – confermano in molti – anche nelle ore di punta.

Lisa Baracchi

si (ri)inaugura la cappella

Manca ormai davvero poco all’inaugurazione della Cappella della Compagnia di San Felice a Ema. Il 22 marzo prossimo

finalmente si spalancheranno le porte di un “gioiellino” architet-tonico tutto da riscoprire. La curiosità è tanta, sia fra coloro che non hanno mai avuto il piacere di visitarla che fra chi la ricorda da prima del 1983, anno della sua chiusura al pubblico. Una cappella importante che veniva utilizzata per commemorare i defunti ma anche per riunirsi in preghiera ogni prima domenica del mese, o addirittura per sposarsi. I lavori di restauro, che comprendevano il risanamento del tetto e del controsoffitto (causa di infiltrazioni d’acqua all’interno, che hanno portato anche a un crollo del pavi-mento), sono iniziati più di un anno fa e sono proseguiti fino alla fine del 2014. Il tutto per “cercare di salvaguardare il notevole pre-gio artistico della struttura. A partire dallo stile, uno straordinario barocco fiorentino, fino all’eleganza di alcuni affreschi all’interno e purtroppo tuttora mal conservati. Come uno, ad esempio, che ri-corda la morte di San Giuseppe assistito da Gesù e Maria. L’intento principale era quello di unire la tradizione all’attualità, la storia ar-tistica e affascinante di chi ci ha preceduto alla contemporaneità dei nostri giovani di oggi: sarà utilizzata come sala polivalente, dove svolgere i corsi di catechismo, ad esempio. Un modo, insomma, per convivere e rispettare, ma soprattutto per conoscere i tesori della porta accanto”, fa sapere il parroco Don Floriano. Per tenersi ag-giornati c’è anche il sito della parrocchia: sanfeliceaema.altervista.org.

V.B.

#Primo piano

Gli operaistannoripristinandoil cantiere:le autopotrannoutilizzarela futura strada nel marzo 2017

2 | Febbraio 2015 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Page 3: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

1934l’annodi nascita della società

i canottiericomunaliin cercadi soluzioniSigilli alla palestra.Arriva il “pallone”,poi nuovi impianti

Lungarno Ferrucci

La lettera

Sono arrivati a metà dello scorso dicembre i sigilli della polizia idraulica alla palestra dei Canottieri

Comunali Firenze. E i soci, per protesta, avevano allora “occu-pato” la sede di lungarno Fer-rucci, mentre tra i manifestanti c’erano gli atleti più conosciuti come la campionessa del mon-do 2014 di discesa Costanza Bonaccorsi, l’argento mondiale 2012 di K2 Stefania Cicali e il campione europeo in carica di paracanoa Piero Alberto Buc-coliero. Il Comune da allora ha accelerato le mosse per dare una degna sistemazione alla società sportiva che, lo scorso anno, ha spento ottanta candeline. Che la palestra debba essere demolita è cosa risaputa, il suo abbatti-mento fa parte degli interventi previsti anche dalla conven-zione per la messa in sicurezza della riva sinistra dell’Arno che è stata firmata dalla Provincia (responsabile del terreno dema-niale occupato da varie strutture “abusive”, compresa la piscina della Rari Nantes) e dal Comu-

Lisa Baracchi

Dopo i sigilli alla palestra, si cercano soluzioni per i Canottieri Comunali Firenze, società che lo scorso anno ha spento ottanta candeline

La lettera scritta dal giovane canoista al premier Matteo Renzi

�Web canottiericomunalifirenze.it Tel. 055.6812151

e il piccolo atleta scrive al premier: “aiutaci”

Il piccolo canoista scrive direttamente al premier Matteo Renzi. Ha preso un foglio di quadernone, e con la grafia dei suoi dieci

anni Ettore ha scritto: “Caro Matteo... mi hai insegnato che biso-gna sempre esprimere le proprie opinioni, ecco la mia. Visto che hai candidato l’Italia per le Olimpiadi 2024 ti chiedo, visto che sa-ranno le mie Olimpiadi (avrò vent’anni), di occuparti tu della no-stra società. Ci sono dei problemi: vogliono chiudere la nostra pa-lestra. Come faremo ad allenarci? Dove andremo io e i miei amici a fare canoa?”. È stato quando l’allora sindaco di Firenze andò in visita alla sua scuola elementare che “io e Renzi ci siamo conosciu-ti”, racconta Ettore. “Non mi ha ancora risposto, ma non credo gli sia interessata perché la palestra ce l’hanno chiusa lo stesso”, aggiunge con innocente sincerità. “Mi piacerebbe incontrarti an-cora – termina la lettera per il premier – non tra i banchi di scuola ma alla Canottieri, per risolvere insieme questo grande problema”.

L.B.

ne di Firenze. L’arrivo delle ruspe era stato rimandato già la scor-sa primavera: Palazzo Vecchio si era preso sei mesi di tempo per trovare un “piano B” per gli allenamenti degli atleti bianco-rossi. “In un primo momento sembrava che il Comune – spie-ga Piero Spina, responsabile del centro avviamento allo sport – ci avrebbe dato i vicini locali dell’ex ristorante La Greppia, ma non è stato possibile perché si è messo di mezzo il magistrato”. Da subi-to è scattata la solidarietà delle società sportive vicine ai Canot-tieri, come Assi Giglio Rosso, Rugby31 e Rari Nantes Floren-tia, che si sono offerte di mettere a disposizione le loro palestre per gli allenamenti (soluzione che dovrebbe, almeno per il mo-mento, arginare l’emorragia di soci che qualcuno temeva). Con la collaborazione del presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito possono inoltre essere utilizzati dalla società anche i locali del centro anziani (con l’intenzione di tutelare tutte le realtà espres-sione del territorio e garantire

la prosecuzione dell’attività del centro anziani). Intanto l’asses-sore allo sport Andrea Vannucci ha annunciato che entro fine feb-braio sarà realizzato il “pallone” in via di Villamagna”, con pale-stra e spogliatoi, che la mattina verrà utilizzato dalle scuole. “I Canottieri Comunali – afferma Vannucci – restano esattamen-te dove sono. Viene meno l’uti-lizzo dei locali dell’ex Lido, che dovranno essere demoliti. Ma l’amministrazione comunale ha già previsto nel piano degli in-vestimenti triennale dei lavori pubblici sull’annualità 2015 circa 4,5 milioni di euro per la realiz-zazione di nuovi impianti per gli sport dell’acqua sulle sponde dell’Arno”.

firenze sud, interventiper il campo di calcio

Novità in vista per il cam-po di calcio del Firenze

Sud. Agli sgoccioli del 2014, lo scorso 30 dicembre, la giunta di Palazzo Vecchio ha appro-vato la delibera presentata dall’assessore allo sport An-drea Vannucci che prevede un investimento di quattrocento-mila euro per completare l’area spogliatoi e i servizi del campo di calcio della società che ha la sua sede in via di Villamagna, all’Anconella. L’intervento era inserito nel piano triennale degli investimenti 2014-2016. All’affidamento dei lavori –fanno sapere da Palazzo Vec-chio – provvederà la direzione servizi tecnici del Comune.

I.G.

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Febbraio 2015 | 3 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Page 4: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

#Zoom

libri, dolci, natura e relax: tutti i volti di san valentinoQualche “dritta” per vivere al meglio il giorno più romantico dell’anno

carri e maschere,torna carnevale

Il cuore di febbraio è San Valentino. E, che piaccia o no, nel più famo-so 14 dell’anno ci si imbatte tutti. A dire la verità non c’è niente di

male nel festeggiare un giorno d’amo-re. Ma non occorre essere fidanzatini “sdolcinati/commerciali” per sentire questa ricorrenza, anzi. L’idea di que-sta data è proprio quella di riscoprire l’affetto per qualcuno a noi caro, o an-cora meglio per noi stessi. Così, si può lasciare da parte anche solo per pochi minuti la tecnologia e prendersi cura di

noi e dei nostri affetti. Immergendosi ad esempio in una rilassante passeggia-ta nel verde vicino a casa, senza dover per forza andare lontano. Nel quartie-re, dal Galluzzo a Gavinana, gli spazi non mancano. Se splende il sole è una meraviglia camminare o andare in bici per le stradine dell’Albereta e per tutta l’ampiezza dei giardini di viale Tanini al Galluzzo o dell’Anconella a Gavinana. Un po’ di movimento porterà solo del benessere fisico e mentale, che fa bene a se stessi e alla coppia. E ai più fortu-

nati potrebbe capitare anche di imbat-tersi in un “romanticissimo” scoiattolo. O ancora, si può evadere per un attimo dal traffico quotidiano riscoprendo la pace di starsene seduti su una panchina. Come quelle della nuovissima piazza Acciaioli al Galluzzo. Qui l’effetto “fuga dal resto del mondo” magari non sarà al massimo, ma una golosa merenda nei tanti bar della zona addolcirà almeno il palato. Dai classici bignè ai cupcakes americani, in un pomeriggio di metà inverno questa potrebbe essere un’idea da condividere con qualcuno di specia-le. E anche Gavinana non è da meno: da piazza Gualfredotto a via Datini, ma anche nel parallelo viale Giannotti, sono molte le possibilità per un “pit-stop” da tutti i gusti, anche quelli non proprio di stagione (come, perché no, un ottimo gelato). Se poi il tempo dovesse fare i capricci e volgere al brutto, potrebbe es-sere una buona idea quella di rifugiarsi in una delle biblioteche del quartiere, dalla nuova struttura del Galluzzo a Vil-la Bandini a Gavinana. Praticare in tutta calma la lettura è ormai un “lusso” che in molti possono permettersi sempre meno spesso, per motivi di tempo, e la biblioteca è un luogo perfetto per calarsi nella realtà dei libri. E per i single, chissà che proprio curiosando tra uno scaffale e l’altro non si riesca a incontrare l’ani-ma gemella... Infine, per chi nel giorno “da coppia” per eccellenza non può fare a meno di stare in compagnia, i centri commerciali sono sempre più apprezza-ti, soprattutto dai giovanissimi, per darsi appuntamento. Un modo per trovarsi e ritrovarsi. E, magari, non lasciarsi più.

Fuori maschere, coriandoli e stelle filanti, è arrivato il Carnevale. Sono tre le giornate “clou” per i festeggiamenti nel quartiere, i sabati 7 e 14 e domenica 15

febbraio. Il primo appuntamento è a Nave a Rovezzano, dove viene organizzata una festa a tema preistorico a misura di grandi e piccini, con tanto di trampolieri e di un carro intitolato “Alla nave un milione di anni fa”, realizzato grazie alla colla-borazione di quattro realtà – il circolo Sms di Nave a Rovezzano, il circolo parroc-chiale “Spazio 86”, la società sportiva Sd Albereta e la onlus Linar – e all’intervento di numerosi volontari. Proprio per valorizzare il lavoro di quei cittadini che per mesi si sono riuniti per ideare e allestire il carro, il 15 il Carnevale preistorico continua in via Datini. Leonardo Gestri, presidente di “Punti di incontro”, spiega: “Come novità abbiamo contattato le scuole del quartiere perché collaborassero alla realizzazione di maschere per partecipare alla nostra sfilata. L’obiettivo è far riscoprire ai bambini il loro territorio, le loro strade, il loro quartiere. Ci proponia-mo di far passare il messaggio che il Carnevale non è solo a Venezia o a Viareggio, ma che può essere vissuto anche sotto casa, con i propri compagni di scuola, con i vicini, con i commercianti. Magari – aggiunge – un giorno saranno proprio questi bambini che si faranno promotori del Carnevale sotto casa. Utopia? Può darsi, ma noi ci proviamo”. Il 14 febbraio si festeggia al Galluzzo: il centro sportivo e la casa del popolo hanno unito le forze e organizzato una sfilata di carri allegorici e ma-schere per le vie del paese. Iniziative, queste, sostenute anche dal presidente del Q3 Alfredo Esposito: “Anche quest’anno si terrà il Carnevale alla Nave a Rovezzano, in via Datini e al Galluzzo. Si tratta – afferma – di una tradizione importante da sostenere e valorizzare. L’obiettivo del Quartiere, oltre che portare nelle strade del nostro territorio animazione e spettacoli creando occasioni di incontro e diver-timento, è soprattutto legato a finalità sociali, culturali e di sviluppo economico. Grazie alle associazioni che ogni anno si impegnano nell’organizzazione del Car-nevale riusciamo a proporre ai tantissimi cittadini che partecipano un momento di aggregazione all’insegna del colore e del divertimento, sempre apprezzato e uti-le – conclude Esposito – per coltivare il senso della nostra comunità”.

Vanessa Bambi

Elisa Lami

Ricorrenze/1 Ricorrenze/2

Il giorno di San Valentino può essere l’occasione ideale per riscoprire alcuni angoli del quartiere, dai parchi alle biblioteche

Nel quartiere si festeggia il Carnevale: non mancano le iniziative in programma

AMMINISTRAZIONI CONDOMINIALIGeometra Niccolò Casini

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Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).

PRONTO SOCCORSO GIURIDICOIl servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso.Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.

4 | Febbraio 2015 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Page 5: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

Filo diretto

Cultura

COME COMUNICARE CON IL PRESIDENTE Q.3Il presidente del Q.3, Alfredo Esposito, riceve i cittadini (previo appuntamento tel. 055/2767732- 7727), tutti i martedì e giove-dì, ore 9.30-12.30, c/o la sede del quartiere, Villa di Sorgane, via Tagliamento 4.

Potrà essere contattato ai numeri 055.2767732 / 055.2767727, al cellulare 338.6866283, all’indirizzo e-mail: presidenteq3@comune.� .it

Occorre prenotazione allo 055.055CERTIFICATI E CARTE DI IDENTITÀ AL P.A.D. DI VIA TAGLIAMENTO Da alcuni mesi, presso la sede del Q.3 a Sorgane, è tornato in funzione il Punto Ana-gra� co Decentrato (PAD) di via Tagliamento 4. Pertanto i cittadini che devono richie-dere certi� cati anagra� ci, carta di identità, atti notori e credenziali per l’accesso ai Servizi On Line hanno la possibilità di farlo direttamente nel nostro quartiere senza doversi recare altrove, come accadeva � no a poco tempo fa. Occorre ricordare che alle prestazioni del PAD di via Tagliamento si accede solo su prenotazione attraverso il Contact Center del Comune di Firenze chia-mando lo 055.055 da lunedì a sabato (escluso festivi) dalle ore 8 alle ore 20. Verrà indicato un preciso appuntamento orario che permetterà di evitare sia le lun-ghe attese che la formazione di code.

XIII Rassegna Teatrale Marco Tarchi alle Cascine del Riccio

15 febbraio, Fiorentini al mare, di Dory Cei, regia Romano Manetti. 22 febbraio, Le sorelle Materassi, di Aldo Pa-lazzeschi, regia Marco Lombardi.1 marzo, Trippa e Poesia, di Massimo Beni, regia Gianluca Truppa. 8 marzo, Ognun per sé, di Massimo Valori, regia Claudio Farina. 15 marzo, Basta che sian di fòri, di Massimo Valori. 22 marzo, Natale al basilico, di Valerio di Pi-ramo, regia Gerardo Caso. 29 marzo, Premiazione, con intrattenimen-to a cura della Compagnia Stabile del Riccio.

Teatro Augusto Novelli c/o C.R.C. La Rinascente, via Poggiosecco 45, ore 16.15. tel. 055209032 | [email protected] Ingresso 5 €

All’Everest � abe in musica

“Domeniche da favola”, teatro, arte, mu-sica e danza per bambini e ragazzi. Liberamente ispirato alle “Fiabe Italiane” di Italo Calvino. A cura de “Il Paracadute di Icaro” e “Rete Arti”.15 febbraio, Musica in maschera; 1° marzo, L’uccello di fuoco; 8 marzo, Amore giallo ca-narino; 29 marzo, La Casa dei Gatti; 10 mag-gio, I Corvi.Per tutti gli eventi prenotazione obbligato-ria al numero 329.7115869.

Teatro Everest, via Volterrana 4/b (Galluzzo), tutti gli eventi iniziano alle ore 16.30

In ludoteca si scoprono i cinque sensi

La programmazione del mese di febbra-io della ludoteca “Il Castoro” sarà focaliz-zata sul tema dei cinque sensi. Il personag-gio che verrà utilizzato per il lancio delle attività sarà un simpatico elefantino di nome Dante che coinvolgerà i bambini

nel percorso di scoperta e esercitazione delle loro facoltà sensoriali. I genitori, ol-tre a partecipare con i bambini alle atti-vità, saranno chiamati a realizzare degli speciali libri sensoriali per i loro � gli.

Ludoteca Il Castoro, Piazza Bartali 3b, 055.6810517 Orario: dal lunedì al venerdì, ore 16-19; mar-tedì, giovedì e sabato, ore 10-12,30

Passeggiate di benessere

Il Gruppo “Salute è Benessere Q.3” orga-nizza, il terzo sabato di ogni mese, una passeggiata per tenere in esercizio il cor-po e per ravvivare la socialità e la convi-vialità tra le persone.

La partecipazione è libera e gratuita.

Prossimo appuntamento: 21 febbraio. Ritrovo: piazza Bartalidavanti al supermercato Coop, ore 9,30

E-mail: [email protected] .it

IL CARTELLONE DEGLI EVENTI

SLA, GRUPPI DI AUTO AIUTO PER I FAMILIARI La Sclerosi Laterale Amiotro� ca o SLA è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i neuroni di moto o motoneuroni. La malattia è anche conosciuta come Morbo di Lou Gehrig dal nome del famoso giocatore di baseball che ne fu colpito. La sua incidenza è di circa 5-10 casi ogni 100.000 abitanti, in Italia si stimano cir-ca 5.000 ammalati, in Toscana circa 650, nella Provincia di Firenze circa 150. Si tratta di una malattia molto di� cile da diagnosticare anche se di recen-te la ricerca ha portato ad una riduzione dei tempi per una diagnosi certa. La maggior parte dei pazienti alterna periodi di ricovero ospedaliero a periodi di assi-stenza domiciliare e pertanto non va sottovalutato l’impatto sociale e psicologico che la SLA produce su tutta la famiglia di chi ne è a� etto. La sezione � orentina dell’Ass. Italiana Sclerosi Laterale Amiotro� ca (AISLA) utilizza i locali del Centro Polivalente “Il Porto” in P.zza E. Dalla Costa e si propone di sostene-re i malati di SLA e i loro familiari con attività di ascolto e orientamento e attraverso servizi domiciliari. A questo scopo vengono organizzati Gruppi di Auto Mutuo Aiu-to che si svolgono il terzo giovedì di ogni mese, alle ore 20,30, nei locali della sede.La vendita si terrà con il metodo delle o� erte segrete al rialzo e sarà valida anche in presenza di una sola o� erta.

Sport solidale

GIOCO DI SQUADRA PER AIUTARE LA CANOTTIERI COMUNALIL’assessore allo Sport Andrea Vannucci ha illustrato in consiglio comunale una so-luzione articolata per garantire la prosecuzione dell’attività della Canottieri Comu-nali. In primo luogo è scattato un “soccorso biancorosso”, grazie alla disponibilità o� erta da altre tre gloriose società che portano questi colori (Assi Giglio Rosso, Rari Nantes Florentia e Rugby1931) e che mettono a disposizione i propri spazi per l’attività di palestra della Canottieri comunali. Il secondo tassello, che andrà a regi-me entro la � ne di gennaio, prevede l’utilizzo dei locali attualmente adibiti a cen-tro anziani. Su questo punto è stata coinvolta l’assessore al Welfare Sara Funaro. In questo processo è intervenuto attivamente il presidente del Q.3 Alfredo Esposito che è impegnato da un lato a garantire la prosecuzione dell’attività del centro anziani, e dall’altra a tutelare le necessità logistiche e tecniche della gloriosa società di canottaggio. In� ne, entro febbraio, nell’area antistante la sede di Publiacqua in via Villamagna, verrà allestito un pallone pressostatico destinato ad ospitare una palestra con annessi spo-gliatoi. La struttura potrà essere utilizzata la mattina dalle scuole e il pomeriggio dalla Canottieri. Tutto questo in attesa della soluzione de� nitiva: il nuovo impianto “polo dell’acqua”, dal costo di circa 4,5 milioni di euro, già previsto nel piano degli investi-menti per l’anno 2015.

Al Centro Polivalente “Il Porto”

BONUS GAS E LUCEA partire dal nuovo anno gli appuntamenti con gli U� ci Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) per la presentazione delle domande relative ai bonus per elettricità e gas do-vranno essere prenotati esclusivamente attraverso il Contact Center comunale 055. 055. Gli utenti in possesso delle credenziali per l’accesso ai servizi on line, potranno provvedere direttamente a prenotare l’appuntamento tramite l’Agenda Servizi Pre-notabili. Per la presentazione delle domande di nuovi bonus o rinnovi, non possono essere utilizzate certi� cazioni ISEE rilasciate nell’anno 2014.

Urp

Torna l’atteso appuntamento con il Car-nevale in edizione Q.3, che vedrà prota-gonisti tre diversi rioni che vantano ormai in materia un’autentica specializzazione: Nave a Rovezzano, Galluzzo e Gavinana. Vediamo il dettaglio delle varie iniziative in programma.

In programma

Si comincia il 7 febbraio alla Nave a Ro-vezzano, con il 9° Carnevale Navese che quest’anno sarà focalizzato su at-mosfere e personaggi della preistoria. Alle 14,30 dal circolo parte la s� lata del-le maschere per le vie del paese con il

carro e i trampolieri del Circo Tascabile. Alle 16 segue uno spettacolo di giocoleria e mangiafuoco. Degna conclusione gastro-nomica con la merenda o� erta dal centro L.I.N.A.R. e con la cena presso il GSD Al-bereta calcio (prenotazioni 346-6040616).L’iniziativa è a cura di SRMS Nave a Rovezzano, Centro Diurno Linar, GSD Albereta Calcio, Cir-colo Parrocchiale Spazio 86.

Si prosegue il 14 febbraio al Galluzzo con Il Carnevale dei Bambini. La s� lata si muo-ve alle 14,30 dalla chiesa di San Giuseppe al Galluzzo e si snoda attraverso il borgo per concludersi alla Casa del Popolo dove, alle 15.30, sono in programma animazioni, giochi

e merenda per tutti. L’evento è organizzato congiuntamente da Centro Sportivo Galluzzo, Misericordia e Casa del Popolo.

Conclusione domenica 15 febbraio per le strade di Gavinana (via Datini, via d’Antiochia, piazza Gualfredotto e contrade), a cura del Centro Commerciale Naturale Punti di Incon-tro. Partenza alle 15 da via d’Antiochia, anche qui con maschere e carri dedicati al tema della preistoria. Alle 16,30 giochi a sorpresa per festeggiare San Valentino e San Faustino. Conclusione in piazza Gualfredotto con la pre-miazione delle maschere preparate dai bam-bini delle scuole del Q.3.

A Nave a Rovezzano, Galluzzo e Gavinana

TUTTI I COLORI DEL CARNEVALEIl tema di quest’anno sarà la Preistoria

Page 6: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

#Il quartiere in pillole

La presentazione del servizio nella sede della Protezione Civile

emergenze? il sindacotelefona ai cittadiniAttivato Firenze alert systemper avvisarli in “diretta”

Il servizio Gli interventi

scuole, quattro milionidi euro per i lavoriQuattro milioni di euro per le scuole, per la realizzazione di piccoli e grandi interventi che in-

teresseranno molti istituti cittadini. La giunta di Palazzo Vecchio ha approvato diciassette de-libere presentate dalla vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi. Tra gli interventi in programma, 900mila euro serviranno per i lavori alle coperture della scuola Matteotti, 300mila per la copertura e le facciate della Garibaldi, 250mila per il miglioramento igienico e sanitario e la messa in sicurezza della scuola secondaria di primo grado Carducci. E ancora, altri 250mila euro sono stati stanziati per consolidare la copertura e i bagni della primaria Niccolini, 310mila per rifare bagni, spogliatoi e docce della don Minzoni e della Paolo Uccello, 300mila per adeguare alcuni asili nido alle norme sulla prevenzione degli incendi e 100mila per l’adeguamento alle normative di sicurezza di centri cottura, refettori e zone lavaggio di scuole e cucine degli asili nido di proprietà comunale. “Con l’ok della giunta – ha sottolineato la vicesindaca Giachi – siamo in grado di destinare risorse per un ‘robusto’ pacchetto di interventi alle nostre scuole. Con questi provvedimenti proseguiamo decisamente nel percorso finora intrapreso per adeguare il nostro patrimonio di edifici scolastici. La scuola rimane una priorità per questa amministrazione”.

Civici e statali

musei gratis la primadomenica del meseLa “domenica del fiorentino” diventa #DomenicalMuseo. Dallo scorso 4 gennaio, l’iniziativa che

prevedeva, ogni seconda domenica del mese, l’ingresso gratuito ai musei civici fiorentini per tut-ti i nati e residenti a Firenze e provincia, si unirà alla “domenica al museo”, l’iniziativa del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo: così, ogni prima domenica del mese tutti i musei, sia civici che statali, saranno visitabili per tutti senza alcun costo. Il Comune di Firenze ha deliberato, a partire da gennaio, di allineare le aperture gratuite dei musei civici fiorentini (museo di Palazzo Vecchio, museo del Novecento, museo Stefano Bardini, cappella Brancacci, fondazione Salvatore Romano e museo di Santa Maria Novella) a quanto previsto dal decreto ministeriale del 27 giugno 2014 che prevede l’apertura e l’accesso gratuito ai musei statali la prima domenica del mese.

1265-2015

via ai festeggiamentiper i 750 anni di danteFirenze e Ravenna insieme nel nome di Dante Alighieri. A gennaio il sindaco Dario Nardella ha

incontrato nella Sala di Clemente VII di Palazzo Vecchio il sindaco di Ravenna Fabrizio Mat-teucci per parlare delle iniziative che le due città condivideranno in occasione del 750esimo anni-versario della nascita del Sommo Poeta, ricorrenza che cade quest’anno. “A proposito delle celebra-zioni di quest’anno per i 750 anni dalla nascita di Dante, a breve incontreremo il comitato nazionale per le celebrazioni dantesche – ha spiegato Nardella – con il sindaco Matteucci siamo d’accordo per dare vita a un programma di collaborazioni culturali, che si concentreranno dalla prossima prima-vera fino alla fine dell’anno e il cui filo conduttore è quello della promozione della lingua italiana nel mondo. L’obiettivo – ha aggiunto – è legare la figura di Dante alla lingua, tenendo conto del ruolo di Firenze, culla della lingua italiana. Tanto che tra i nostri obiettivi vi è anche quello di confermare a Firenze l’organizzazione degli Stati generali della lingua italiana nel mondo promossi dal Ministero degli affari esteri con il Comune. È nostra intenzione attivare collaborazioni con le istituzioni fio-rentine, a partire dalla Società dantesca e dall’Accademia della Crusca, e ravennati”.

Grande schermo

buio in salaal cinema astra 2Cinema che (ri)aprono, cinema che chiudono. Se lo scorso novembre nel quartiere aveva riaperto

i battenti il Colonna di lungarno Ferrucci, a pochi chilometri (e pochi mesi) di distanza si sono spente le luci in sala all’Astra 2. Dallo scorso 7 gennaio il cinema di piazza Beccaria, del gruppo Cinehall, ha cessato la sua attività. Le motivazioni “che hanno portato la proprietà a questa dolorosa decisione”, viene spiegato, “sono da rintracciare in primis nella generale crisi economica che si è abbattuta negli ultimi anni sul nostro Paese e sulla nostra città. Tale crisi si è a sua volta riflessa sul settore dell’esercizio cinematografico, che dal 2012 (in soli due anni) ha visto diminuire di circa il 50% la presenza del pubblico”. Così, come avvenuto per molte altre sale, “anche il cinema Astra 2 è stato purtroppo colpito dalla concomitanza di questi eventi sfavorevoli. La sala (che per tali motivi non ha affrontato l’acquisto del digitale) necessita inoltre di importanti interventi di manutenzione strutturale non più rinviabili. Per queste motivazioni – viene spiegato ancora – si è resa necessaria una chiusura del cinema, con l’impegno della proprietà di valutare in futuro tutte le possibili opzio-ni che verranno avanzate”.

Una telefonata del sindaco nelle case dei cittadini per avvisarli in caso di

emergenza. È quanto prevede il nuovo servizio di Protezione ci-vile, chiamato “Firenze alert sy-stem”, entrato in funzione negli ultimissimi giorni dello scorso anno. “Si tratta di un servizio in-novativo – ha spiegato Nardella – che ci consente si raggiunge-re con telefonate dirette tutte le utenze telefoniche fisse, quindi le famiglie, ma anche gli uffici, gli ospedali, gli alberghi, in modo da poter avvisare in tempo reale la popolazione in caso di emer-genze, informando su quello che sta accadendo e fornendo indi-cazioni sui comportamenti più idonei per quello specifico caso”. Il sistema potrà essere utilizzato per ogni possibile emergenza, dai terremoti agli eventi legati

al rischio idrogeologico, dagli eventi atmosferici fino ad altri particolari pericoli sul territorio comunale, con messaggi mira-ti registrati ad hoc dal sindaco. Sarà poi la centrale operativa della Protezione civile comunale a inoltrare il messaggio ai nume-ri telefonici di rete fissa presenti negli elenchi: chi volesse aggiun-gere un altro numero di telefono fisso o quello di un cellulare, può

Ivo Gagliardi

chiedere l’inserimento compi-lando un modulo presente sul sito della Protezione civile (pro-tezionecivile.comune.fi.it).

Senzaappuntamento

NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

Senzaappuntamento

NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

Senzaappuntamento

NUOVA APERTURA Via Gianpaolo Orsini, 78 info 333.40.22.251

via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

6 | Febbraio 2015 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Page 7: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

#Luoghi

là dove venne alla luce “ginettaccio”Viaggio a Ponte a Ema, dove nel tempotante botteghe hanno chiuso i battenti

Lungo l’antica via Chian-tigiana, ai piedi della collina Fattucchia, sor-ge Ponte a Ema, piccolo

borgo famoso soprattutto per aver dato i natali al mitico Gino Bartali. Una volta il centro del paese poteva vantare numerose botteghe di artigiani e commer-cianti... una volta, appunto. E oggi? Come ha influito lo scorre-re del tempo su questa pittoresca realtà del quartiere? La risposta si scopre incamminandosi per le sue vie e parlando con i suoi abitanti. “Ponte a Ema non è più come un tempo...”, sospira un residente che si dice avvilito per aver assistito alla chiusura di troppe attività nella zona. “Un tempo – aggiunge – qua era ric-co di negozi, come la bottega di antiquariato e restauro, le macel-lerie, la lavanderia, le mercerie... ma adesso sono tutti chiusi”. Lo spirito della vecchia Ponte a Ema sembra insomma essere messo a dura prova dai tempi che cam-biano, opinione sostenuta da

chi il borgo l’ha vissuto in pas-sato ma anche da chi continua a farlo ancora oggi. E in tanti non possono fare a meno di chiedersi perché. “Sicuramente la men-talità dei nostri giorni, nonché l’esponenziale aumento del costo della vita, porta le persone a ri-fugiarsi nei più forniti, e soprat-tutto economici, centri commer-ciali – commenta un giovane del posto – ma stavolta un problema è rappresentato anche dalla cat-tiva gestione del traffico e del parcheggio. Anche volendo, per prendere un caffè al bar o per comprare il giornale le macchine non saprebbero dove fermarsi. Purtroppo – continua – la mag-gior parte della gente non è in-tenzionata a sacrificare tempo e fatica parcheggiando anche solo a dieci minuti di distanza, e la mancanza di un’adeguata regola-mentazione nel centro del paese finisce per soffocare i negozianti superstiti”. Pochissime, invece, le dita puntate contro il recen-te centro commerciale, aperto

Elisa Lami

Il borgo

Uno scorcio di Ponte a Ema, borgo celebre per aver dato i natali a Bartali: Il Reporter ha fatto un giro nella zona per capire come è cambiata nel tempo

affreschi, storiae stile gotico:l’oratorio di santacaterina delle ruote

A un passo da Ponte a Ema, proseguendo lungo via

del Carota, si incontra l’ora-torio di Santa Caterina delle Ruote. La chiesetta vanta ori-gini molto antiche: fu edificata nel ‘300 dalla potente famiglia fiorentina degli Alberti, in un perfetto stile gotico ancora oggi visibile nella struttura. La cappella offre un suggesti-vo ciclo di affreschi, mentre fino al secolo scorso l’oratorio custodiva un trittico di Agno-lo Gaddi, poi trafugato e, una volta ritrovato, spostato nei de-positi degli Uffizi.

E.L.

Focus

nella zona ormai più di tre anni fa e accolto positivamente dal circondario: “Io sono molto contenta di poter fare la spesa senza essere costretta a spostar-mi con i mezzi”, afferma sod-disfatta un’anziana signora. “Io un po’ meno”, la interrompe in tono scherzoso (o no?) il marito, “dato che adesso dopo la spesa devo sorbirmi anche lo shop-ping al grande magazzino...”. E se il verde che circonda Ponte a Ema rende il luogo “un posto piacevole in cui vivere”, come lo descrive una neo-abitante, ai no-stalgici residenti storici non resta che richiamare alla mente i bei ricordi di un tempo e farli rivi-vere attraverso la loro memoria.

Febbraio 2015 | 7 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

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#L’inchiesta

le ore piccole per il tram (che compie 5 anni)Il 14 febbraio 2010 il primo viaggio della T1:ora si pensa a prolungare l’orario delle corse nel weekend

La linea 1 e le future linee del tram attive tutti i venerdì e i sabato notte. È l’obiettivo di una mozione (il cui oggetto è

proprio “prolungamento dell’orario di attività della tramvia nel fi ne settima-na”) proposta dal consigliere comunale fi orentino del Pd Cosimo Guccione, in discussione a Palazzo Vecchio in que-ste settimane, mentre un testo analogo è stato presentato e già approvato al consiglio comunale di Scandicci e ai consigli dei Quartieri 1 e 4. Un atto con cui si chiede un impegno preciso con Ataf per richiedere un servizio pubbli-

co notturno in grado di disincentivare e ridurre l’uso dei mezzi privati verso mete frequentate come il centro sto-rico. Come avviene insomma in altre città europee, dove nel weekend i gio-vani escono la sera lasciando l’auto a casa, e come risulta dai “desiderata” di molti fi orentini, stando almeno all’in-dagine della Regione Toscana chiama-ta “I fi orentini e la tramvia”, secondo cui il 65 per cento degli intervistati si è dichiarato interessato a un posticipo della chiusura del servizio nel fi ne set-timana. Se questo è quanto potrebbe riservare il futuro del sistema tram-

viario fi orentino, la linea 1 festeggia il suo quinto compleanno proprio il 14 di questo mese. E il presente, intanto (in attesa della nascita delle nuove linee), dimostra un utilizzo sempre maggio-re dei tram che collegano Firenze a Scandicci: le cifre parlano di 1.088.180 passeggeri mensili, secondo i dati ag-giornati al 31 maggio scorso (5.440.901 totali nei primi cinque mesi del 2014, con un picco ad aprile dovuto all’af-fl uenza eccezionale in occasione della Notte Bianca), mentre nel 2013 aveva-no viaggiato sul Sirio 1.074.791 di per-sone al mese (12.894.497 passeggeri to-

tali) e 1.064.184 nel 2012 (12.770.202 in totale). Sempre secondo l’indagine “I fi orentini e la tramvia”, sono cresciu-ti nel tempo i frequentatori assidui di questo mezzo, ovvero coloro che lo uti-lizzano da due a cinque giorni a setti-mana, il 75 per cento del totale. Il tram – viene spiegato ancora – serve princi-palmente per raggiungere il posto di la-voro (34%), ma anche per spostamenti di carattere personale o svago (25%). Il passato, dunque, è quel 14 febbraio del 2010, quando il primo tram partiva dalla stazione di Santa Maria Novella verso Villa Costanza a Scandicci e un

Elisabetta Pini

Muoversi in città/1

La linea 1 della tramvia: il viaggio inaugurale di Sirio risale a cinque anni fa, al 14 febbraio 2010. Ora in città sono in fase di realizzazione le linee 2 e 3

“Via ai lavori lungo tutto il percorso delle linee 2 e 3”L’assessore Giorgetti fa il punto sui cantieri, da Novoli allo Statuto

L’intervista

Il 2015 è l’anno dei cantieri per i binari di domani, l’anno nel quale Firenze si gioca gran parte della sua viabilità futura. Parola di “mister tramvia”.

Dopo l’assaggio del 2014, i lavori per le linee 2 e 3 en-trano nel vivo. Strade chiuse, inversioni di marcia, ri-voluzione dei parcheggi: Il Reporter ha fatto il punto con l’assessore ai lavori pubblici Stefano Giorgetti. L’ap-pello è sempre il solito: lasciare a casa l’auto e prendere bus e bici.Assessore, che cosa attende i fi orentini?Finora i cantieri sono partiti in modo parziale. Duran-te quest’anno inizieranno i lavori lungo tutto il percor-so delle linee 2 e 3.Uno degli snodi principali è Novoli: lì cosa succede-rà?In via di Novoli i lavori proseguiranno nei prossimi mesi, tra aprile e maggio ci sarà la chiusura della stret-toia, poi si lavorerà anche per costruire il viadotto della

tramvia che dall’incrocio con via Forlanini passerà so-pra il Mugnone.E per la linea 3?Il ponte dello Statuto rimarrà chiuso per tutta la durata dei lavori, sarà riaperto solo quando ci passerà il tram. Il cantiere in via dello Statuto, invece, si svolgerà su tre fasi, prima per lo spostamento dei sottoservizi sul lato della carreggiata verso Careggi, poi su quello opposto. Infi ne nel centro della strada, lì dove sarà realizzata la sede tramviaria. Scompariranno tanti parcheggi...Stiamo studiando molte soluzioni. Alcuni accordi per i residenti ci sono già: a Novoli il parcheggio sotter-raneo del centro commerciale San Donato, in viale Morgagni abbiamo trovato nuovi spazi grazie all’Uni-versità, in piazza Leopoldo, d’intesa con Unicoop Fi-renze, vengono messi a disposizione 140 posti auto del supermercato, dalle 19 alle 9.

E in piazza Dalmazia?Il parcheggio di viale Corsica – già a disposizione – sarà ampliato, mentre abbiamo fatto una serie di opere di recupero del sottoattraversamento pedonale della ferrovia: ritinteggiato, pulito e dotato di telecamere di sicurezza.Intanto si pensa anche all’estensione di queste linee: il tram-metrò fi no a Firenze sud. Ci sono gli studi preliminari di fattibilità sia per il sot-toattraversamento del centro, sia per l’interramento della tramvia sotto i viali di circonvallazione verso Ba-gno a Ripoli. Saranno presentati al Ministero delle in-frastrutture per valutare quale tracciato scegliere, an-che in base alla possibilità che il progetto sia fi nanziato.

Gianni Carpini

altro in direzione opposta: neanche mezz’ora di tragitto per raggiungere il capolinea. Cinque anni dopo ne sono passati di Sirio sotto i ponti, si potreb-be dire. E ne passeranno ancora molti altri, magari anche dopo la mezzanotte.

8 | Febbraio 2015

Page 9: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

#L’inchiesta

più biciclette,meno auto: così cambia firenzeCala il numero di veicoliin strada. Altre richiestedal “popolo dei pedali”

Muoversi in città/2

Sempre meno auto in giro per Fi-renze. Forse è presto per dire ad-dio alle code, ma è quanto emer-ge dai monitoraggi di Palazzo

Vecchio. “Negli ultimi anni c’è stata una riduzione del traffi co, in particolare nel 2014 si è registrata intorno al 6-7% – spiega l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – questo vuol dire che circa diecimila veicoli in meno entrano in cit-tà ogni giorno, rispetto a una previsione del 2013 di circa 135mila unità di traffi -co privato. Anche tra gli ultimi mesi del 2014 e l’inizio del 2015 si è verifi cato un calo: nonostante ancora non siano stati elaborati tutti i dati, si nota una viabili-tà molto più agevole rispetto a qualche anno fa”. Una diminuzione che, precisa ancora Giorgetti, “è dovuta anche a un utilizzo diverso dei mezzi di trasporto, a un uso maggiore del trasporto pub-blico e alla crescita della mobilità cicla-bile”. Ma Firenze è una città a misura di bici? Risponde così Marina Brizzi, presidente di Fiab: “Risulta anche a noi che l’uso della bicicletta sia in aumento, ma restano delle diffi coltà. Non c’è an-cora una continuità delle piste ciclabili, mancano attraversamenti ciclopedonali e quando ci sono a volte sono segnalati male, le rastrelliere sono insuffi cienti e non ben distribuite. Bisogna facilitare la ciclabilità nell’area dei cantieri, come ad esempio nella zona Statuto-Fortezza.

Elisabetta Pini

Biciclette in città: novità in arrivo sul fronte della lotta ai furti dei mezzi a due ruote, uno dei tasti dolenti per i ciclisti

L’invito a lasciare l’auto a casa da parte dell’amministrazione è un messaggio positivo – aggiunge – ma pensiamo che si debba fare ancora di più. Ci sono stati comunque dei buoni risultati, come il ‘bicipark’ alla stazione, siamo in contat-to costante con il Comune e confi diamo di lavorare assieme con questo scopo”. Oltre novemila biciclette noleggiate (più di 6.500 alla postazione della stazione e oltre 2.500 in piazza Ghiberti), una me-dia di 150-200 noleggi mensili con pic-chi a maggio e settembre, oltre 3.600 da parte di fi orentini contro i 2.470 di turi-sti e visitatori: sono i numeri del servizio di bike sharing “Milleunabici”, gestito dalla cooperativa Ulisse in collabora-zione con il Comune di Firenze. “Tanta richiesta e un’off erta che non basta: per una città come Firenze l’obiettivo sareb-be una sempre maggiore intermodalità dei mezzi di trasporto”, sostiene Gianni Autorino, presidente della cooperativa Ulisse. Ma meno auto per strada può voler dire anche più persone nella stes-sa macchina, grazie al “car pooling”, che consente di condividere viaggi con altre persone. Basta visitare ad esempio il sito di “Bla Bla car”, una delle piattaforme di car pooling più utilizzate, per trovare ol-tre mille passaggi al giorno da Firenze verso svariate destinazioni, vicine come Prato, Pisa o Empoli o più distanti come Milano, Modena e Rimini.

Il progetto

lotta ai furti delle due ruote, arriva “EasyTag”

È il tasto dolente di ogni ciclista. Il timore che assilla ogni amante delle due ruote. A volte non bastano catene, catenacci e lucchetti di ogni sorta. I furti di biciclette

sono una costante, e un costante incubo che turba le notti (ma non solo) dei proprie-tari dei mezzi a due ruote. Ma ora c’è una novità. Per contrastare questo odioso feno-meno, la polizia municipale fi orentina e l’uffi cio Città sicura stanno lavorando per aderire al progetto nazionale “EasyTag”, un servizio di protezione che consiste nella fornitura di un’etichetta identifi cativa per la bicicletta e nella registrazione in un ap-posito database pubblico, consultabile 24 ore su 24 e sette giorni su sette, via telefono fi sso o mobile e attraverso il web, che dispone di un’area di accesso riservata alle for-ze dell’ordine. L’etichetta contiene un numero di identifi cazione univoco che rimane impresso sul telaio del mezzo anche se dovesse essere rimossa, e riporta un numero verde da contattare per verifi care lo stato dell’oggetto (regolarmente posseduto, ru-bato, smarrito) e quindi procedere alla sua restituzione in caso di ritrovamento dopo smarrimento o furto. Secondo il sito del progetto “EasyTag”, l’attivazione del servizio comporta una riduzione del rischio di furto di circa dieci volte, mentre i recuperi da parte dei legittimi proprietari possono aumentare anche di trenta-quaranta volte. La polizia municipale e l’uffi cio Città sicura hanno già acquistato più di mille etichette da posizionare sulle biciclette: la partenza del progetto è prevista in città tra aprile e maggio, in occasione della festa in piazza Bartali organizzata da polizia municipale e uffi cio Città sicura in collaborazione con il Quartiere 3.

E.P.

Gli spostamenti?Si pianificano con le app

Tecnologia

Come e quando muoversi? A dirlo sono le app. Imobi.fi .it off re informazioni per Firenze e provincia: grazie a questa app si possono conoscere gli orari e i

percorsi del servizio di trasporto pubblico (autobus urbani ed extraurbani, tram e treni regionali), la posizione e la disponibilità di posti nei parcheggi coperti/in struttura di Firenze, la posizione e lo stato corrente (aperto/chiuso) dei varchi del-le zone a traffi co limitato e le limitazioni/chiusure per lavori sulle strade regionali e provinciali.La app gratuita “Muoversi in Toscana”, invece, rende semplice l’accesso alle infor-mazioni su orari e linee di autobus, treni e traghetti del servizio pubblico toscano e permette di pianifi care il proprio viaggio cercando il percorso e il mezzo più veloci per arrivare alla destinazione scelta.Una app per chi si sposta con le due ruote è Florence Bike, che consente di visua-lizzare le piste ciclabili diff erenziate per posizione, stato di realizzazione e tipolo-gia, sulla base delle informazioni fornite dagli Open Data del Comune di Firenze.

E.P.

Cambia il modo di spostarsi dei fiorentini: meno auto lungo le strade, più biciclette e un uso maggiore dei mezzi pubblici

Febbraio 2015 | 9

Page 10: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

#Istruzione

scuola, scatta la corsa al nuovo annoIniziate le iscrizioni per primarie, secondarie e materne. Per i nidi c’è da attendere primavera

Se c’è ancora chi ricorda con nostalgia le re-centi vacanze di Natale, per chi ha bambini è già tempo di pensare al prossimo anno scolastico. Con un paio di settimane di

anticipo rispetto agli anni passati, è scattata il 15 gennaio l’ora X per le iscrizioni alla scuola prima-ria (ex elementare) e secondaria (ex media), oltre che per la scuola dell’infanzia (ex materna), mentre per il nido ci sarà da aspettare la primavera. Per i piccoli da tre a sei anni le iscrizioni possono essere inoltrate on line o fi sicamente alla sede della Di-rezione istruzione, servizi all’infanzia in via Nico-lodi 2 (info alla pagina http://educazione.comune.fi .it/3-6anni/index.html). Per i più grandi, invece,

le iscrizioni si possono fare solo on line, entro il 15 febbraio, collegandosi al portale nazionale www.iscrizioni.istruzione.it, dove si trovano anche tut-te le informazioni relative alla ricerca della scuo-la e alle modalità di registrazione e compilazione della domanda. Alla prima elementare si possono iscrivere i bambini e le bambine che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2015, ma posso-no essere iscritti anticipatamente anche i bimbi e le bimbe che spegneranno le sei candeline entro il 30 aprile 2016. Per cercare la scuola di riferimento, il Comune di Firenze avverte che si può utilizza-re il sistema di zonizzazione attiva che automati-camente individua l’istituto più vicino. Intanto,

da Palazzo Vecchio arrivano buone notizie per le famiglie fi orentine: alla fi ne dello scorso dicembre la giunta ha approvato diciassette delibere che val-gono quasi quattro milioni di euro di investimento nell’istruzione, che verranno utilizzati per grandi e piccoli interventi che interesseranno molte scuole cittadine. Fra le strutture coinvolte ci sono la scuo-la Matteotti e la Garibaldi per quanto riguarda le coperture e la Carducci per il miglioramento igie-nico-sanitario e la messa in sicurezza. Nuova veste anche per i bagni della Niccolini, della Don Minzo-ni e della Paolo Uccello, mentre saranno adeguati alle normative di sicurezza centri cottura, refettori e zone lavaggio di scuole e cucine degli asili nido

di proprietà comunale. Nel pacchetto di provvedi-menti è inserita anche la ristrutturazione della Fat-toria dei ragazzi, che da anni costituisce un centro di didattica ambientale con attività delle scuole, laboratori per ragazzi e adulti e l’impegno di anzia-ni volontari. Rinascerà completamente, invece, la scuola secondaria di primo grado Dino Compagni, nel quartiere 2: la vecchia struttura sarà demolita per lasciare il posto a un “nuovo spazio educativo adeguato ai tempi, ma anche un centro civico con spazi a disposizione dei cittadini del quartiere, se-condo il principio delle ‘scuole aperte’”, fanno sape-re dal Comune, che promette il rispetto dei criteri più avanzati di bioedilizia e risparmio energetico.

Serena Wiedenstritt

Tutti in classe/1

“Alunni perfetti? No, l’importante è che siano bambini felici”La “ricetta” di Christina Bachmann, vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana

L’intervista

Quello delle iscrizioni è, per ogni genitore, un momento di dubbi, incertezze e domande. Per questo motivo, Il Reporter ha parlato

con Christina Bachmann, psicologo clinico e psicoterapeuta, vice-presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e responsabile del Centro risorse, clinica formazione e intervento in psicologia di Prato (www.centrorisorse.info), oltre che esperta in età evolutiva e diffi coltà di apprendimento.Dottoressa Bachmann, quali sono gli elementi da tenere in conto nella scelta della scuola per il proprio fi glio?L’iscrizione a scuola è per tutte le famiglie un momento importante, che simboleggia il crescere dei fi gli. È una grande emozione per i ge-nitori iscrivere il proprio bambino in prima elementare, che attiva un misto di sensazioni e naturali preoccupazioni. Terminata la scuola primaria, c’è da scegliere la scuola secondaria di primo grado e dopo di questa la scuola secondaria di secondo grado. Accompagnare i ragazzi nel processo di una scelta consapevole è quello che comu-nemente viene defi nito orientamento. Orientare non signifi ca sosti-tuirsi nella scelta, bensì rendere l’alunno consapevole delle proprie risorse e delle proprie capacità, senza però dimenticare mai quelli che sono i suoi desideri. È proprio il desiderio di riuscire e la forza di inseguire un sogno che fanno da spinta motivazionale anche quando

il percorso scolastico che si è scelto è molto impegnativo. Si tratta di scelte che vanno aff rontate con giudizio e con molto buonsenso, cercando di contenere l’ansia e la paura inevitabilmente legate al cam-biamento, per favorire nel proprio fi glio un processo di crescita e di apprendimento più sereno possibile.Quale è il modo migliore per accompagnare il proprio bambino nelle fasi di cambiamento, da una scuola all’altra o da un ciclo di studi all’altro?Di fronte alle novità abbiamo tutti un po’ paura. Evitiamo di ali-mentare questa paura facendo apparire il cambio di scuola come un evento terribile, con tante più richieste, tanti compiti da fare e sempre più diffi cili, sempre meno tempo per giocare... Diventare grandi non deve essere visto come un qualcosa di negativo, le esperienze nuove sono entusiasmanti, aiutano a crescere: cerchiamo di aver fi ducia nel-le capacità dei nostri fi gli!Quale deve essere il ruolo dei genitori nei confronti del rapporto alunno-insegnante?Non è facile per un genitore mettere il proprio fi glio nelle mani di un insegnante, che fi n dalle prime classi acquisisce per gli alunni un ruolo di primaria importanza. Non c’è da temere che si sostituisca al genitore, anzi bisognerebbe considerarsi complici, seppur con ruoli

e competenze diversi, del processo di crescita del proprio fi glio, ac-compagnandolo e trasmettendogli la massima fi ducia nella scuola e nelle sue potenzialità. Se non abbiamo fi ducia e rispetto verso gli insegnanti, anche i nostri fi gli si sentiranno autorizzati a non averne.Come si può aiutare un bambino che trova momentaneamente diffi coltà a scuola?I bambini possono incontrare diffi coltà nel loro percorso scolastico, che a volte sono passeggere e altre volte sono indice di un modo di funzionare diverso che può creare problemi negli apprendimenti, come nel caso dei disturbi specifi ci dell’apprendimento. In questo caso la scuola deve cercare di mettere l’alunno nella miglior condizio-ne possibile per imparare, fornendogli anche aiuti come l’utilizzo del computer o di altri strumenti compensativi. La famiglia può attivarsi chiedendo una visita per indagare le cause di queste diffi coltà. Se in-vece la diffi coltà è di natura transitoria, è importante incoraggiare il bambino e cercare di capire che cosa lo mette in crisi, ricordando che non è importante che sia un alunno perfetto, ma un bambino felice, che sia in grado di tollerare le frustrazioni e di accogliere le diversità in sé stesso e negli altri.

S.W.

10 | Febbraio 2015

Page 11: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

#Istruzione

quelli che l’asilo lo fanno... in ingleseLingue straniere fi n da piccolissimi o educazionenel verde: non mancano le possibilità “alternative”

Tempo di iscrizioni, tempo di scelte. Oltre alle scuole pubbliche, a Firenze c’è un vasto

panorama di alternative per le famiglie che intendono valutare un istituto privato. E spesso la scuola privata permette anche una continuità educativa nel ciclo di “studi”. Sono articolate con nido, scuola dell’infanzia e scuola primaria diverse strutture a Firenze, fra cui il Kindergar-ten, che prevede sia il percorso tradizionale che internazionale di scuola dell’infanzia e prima-ria. Info su www.kindergarten.it. Comprende invece quindici scuole di diversi gradi a Firenze e provincia la rete “Liberidieduca-re”, che – viene spiegato – lavora attorno al desiderio di sostenere le famiglie nella crescita dei fi gli, mettendo al centro il bambino e la sua relazione con l’adulto, valorizzando ogni singolarità e rispettando tempi e modi di ciascuno. Dalla prima scuola a Firenze, le realtà educative ade-

renti alla rete si sono moltiplicate nel corso degli anni sul territorio nazionale: ora si contano circa cinquanta asili nido, venti scuole dell’infanzia, dieci primarie, cin-que secondarie di primo grado, quattro licei e trenta ludoteche in altrettanti centri commerciali, oltre a una scuola per stranieri in Italia e a due istituti esteri, uno in Romania e l’altro in Gran Bre-tagna, per un totale di circa otto-mila alunni e ottocento tra inse-gnanti e addetti. Per info: www.liberidieducare.it. E ancora, per i genitori che intendono favori-re l’apprendimento delle lingue straniere da parte dei propri bimbi fi n dai primissimi anni di età, a Firenze c’è lo storico nido Canadian Island, dove le attività sono tutte pensate con l’obiet-tivo di incoraggiare i piccoli a pensare, parlare e “vivere” la lin-gua inglese, che viene usata nel contesto quotidiano e diventa così parte integrante della realtà (informazioni su www.canadia-nisland.it), cui si è aggiunto più

Serena Wiedenstritt

Tutti in classe/2

Tempo di scelte per chi ha figli: oltre alle scuole pubbliche, a Firenze ci sono varie possibilità “alternative”

dalle “agri-tate”all’home-schooling

Non solo i “classici” agri-asili. È in arrivo anche

in Toscana l’agri-tata, fi gura professionale specializzata nel prendersi cura dei piccoli. Ri-calcando le orme della “tage-smutter”, da anni in voga nel Nord Europa, l’agri-tata è una donna che accoglie nel pro-prio domicilio bambini fra tre mesi e tre anni che le vengono affi dati, prendendosene cura in un ambiente confortevo-le come quello domestico, a stretto contatto con la natura. E l’istruzione può continuare fuori dagli schemi tradiziona-li anche per i più grandi: da qualche anno anche in Italia (e in Toscana) ha preso piede l’home-schooling o educa-zione parentale, vale a dire l’istruzione impartita dai ge-nitori o da altre persone scelte dalla famiglia ai propri fi gli. Al momento coinvolge circa un migliaio di famiglie. Si tratta di una formula che non segue uno schema fi sso: non è ne-cessario che a insegnare siano i genitori, ma si possono coin-volgere nell’educazione anche persone vicine alla famiglia. Alcuni preferiscono seguire orari giornalieri, utilizzando testi e programmi scolastici, mentre altri decidono di affi -darsi a un apprendimento più “spontaneo”.

Focus

recentemente l’asilo nido Play-Group. Per gli amanti della natu-ra, ai giovanissimi è possibile far apprezzare vita ed educazione nel verde fi n dai primi anni di vita, grazie alla rete degli “agri-nidi” e degli “agri-asili” promos-si da Coldiretti. A questo pro-posito, buone notizie anche per chi ne volesse aprire uno: l’iter è stato recentemente semplifi ca-to (per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.toscana.coldiretti.it).

Febbraio 2015 | 11

Page 12: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

#Società

“abitare solidale”, Meglio ben accompagnati che soliStanza gratis in cambio di compagnia e di una mano nelle faccende domestiche

Il progetto

Franco sorride. Da quan-do Sonia ha varcato la soglia di casa sua, non si sente più solo. Lui, un

defi cit cognitivo sulle spalle, ave-va bisogno di un aiuto per pulire l’appartamento e di un orecchio a cui parlare. Lei, in fuga dal compagno che alzava troppo le mani, cercava un tetto sotto cui iniziare una nuova vita. Franco off re ospitalità gratuita, Sonia in cambio svolge le faccende domestiche e, con il padrone di casa, è ormai diventata amica. “Dopo la morte di mia mamma ho soff erto tanto di solitudine – racconta Franco – da quando Sonia vive con me, la mia vita è cambiata. Ceniamo assieme, facciamo assieme la spesa. Mi ha anche insegnato di nuovo ad andare in bicicletta”. Come Fran-co e Sonia, a Firenze e provincia più di duecentoventi persone abitano insieme per darsi soste-gno l’un l’altra, senza chiedere in cambio denaro, grazie a un progetto nato in città nel 2009 e ora replicato in mezza Toscana. Si chiama “Abitare solidale” ed è portato avanti dall’Auser, gra-zie alla collaborazione del Co-mune e dei Quartieri fi orentini, che lo stanno promuovendo sul territorio: una sorta di agenzia del mutuo aiuto, dove sono gli stessi volontari, insieme a ope-ratori formati in questo settore, a far incontrare “domanda” e “off erta”. Sono soprattutto anzia-

Gianni Carpini

ne sole a mettere a disposizione una stanza: vedove che si sono ritrovate tra le mani un’abitazio-ne troppo grande per le proprie tasche. Hanno dai 65 a oltre 90 anni d’età, sono autosuffi cienti, ma un aiuto per le cose di casa e una compagnia quotidiana non guastano. Nel corso del tempo hanno ottenuto ospitalità in lar-ga parte donne vittime di vio-lenza, grazie alla collaborazione dell’associazione Artemisia, ma non mancano nemmeno anzia-ni che dividono l’appartamento con coetanei. E sta anche emer-gendo un fenomeno nuovo. “Si rivolgono a noi molti uomini di-vorziati – rivela Antonio Modi, presidente dell’associazione Au-ser Abitare Solidale – lasciano le famiglie, devono dare l’assegno di mantenimento e spesso non possono permettersi un affi tto”. Il percorso per scegliere i coin-quilini “giusti” può essere lungo. “Chi mi mettete in casa? È que-sta la prima paura”, spiega Modi. C’è però un protocollo da segui-re, un paio di mesi in cui ospite e padrone dell’abitazione fanno conoscenza affi ancati da esper-ti. Alla fi ne, se tutto va bene, si compie il “grande passo”. Viene fi rmato il patto di reciproca so-lidarietà, con cui è messo nero su bianco lo scambio di aiuto, oltre al comodato d’uso gratui-to, per off rire una stanza senza il pagamento di alcun affi tto. “Una coabitazione può durare anche

centro di accoglienzae alloggi per anziani:a novoli nascela casa della caritàTre piani, diciotto mini-appartamenti per anziani soli (in coppia

o singoli), un centro diurno con mensa per gli over 65 e poi ancora la casa di una comunità di suore che gestirà la struttura, un centro di accoglienza da cinquanta posti per emergenze abitative e un luogo per i più piccoli, asilo o doposcuola. A Novoli, il quartiere più popoloso di Firenze, nasce un “condominio solidale”. Partono i lavori per la Casa della Carità in via Corelli, costo sei milioni di euro a carico di Diocesi di Firenze, Conferenza episcopale italiana ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Lì dove esisteva un’area di-smessa nascerà il nuovo complesso da 2.800 metri quadrati: l’aper-tura della Casa della Carità è prevista per la fi ne del 2016.

Il luogo

Il rendering della Casa della Carità (studio Dim associati)

Focus

come funzionain mosse UNA TELEFONATATutto parte da una chiamata al numero verde 800.99.59.88, a cui risponde lo sportello virtuale di “Abitare Solidale”.

L’IDENTIKITIn base alle caratteristiche delle varie persone, viene delineato il profi lo del “coinquilino tipo”, in modo che tra i coabitanti ci sia affi nità.

UNA STRETTA DI MANOI coinquilini si conoscono alla presenza degli operatori di “Abitare solidale”. Per un periodo che varia da due a tre mesi, si incontrano periodicamente.

UNA FIRMAPer rendere uffi ciale la coabitazione, vengono siglati il patto di reciproca solidarietà, che vincola al mutuo aiu-to, e il comodato d’uso gratuito, per l’ospitalità senza canone di affi tto.

UN CONTROLLOLa coabitazione viene monitorata dagli operatori, per controllare che tutto vada bene.

per anni, ci sono moltissimi esempi positivi – dice ancora il presidente di Auser Abitare So-lidale – una bella storia è quella di una giovane irachena con due fi gli. Adesso vive insieme a una

ottantenne, che ormai i bimbi chiamano nonna”. Per avere in-formazioni o aderire al proget-to sono attivi il numero verde 800.99.59.88 e il sito internet www.abitaresolidaleauser.it.

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12 | Febbraio 2015

Page 13: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

Isee, si cambia:aiuti economicia chi risiedein città da due anniStretta sui furbettidelle dichiarazioni:ecco tutte le novità

Il punto

Aiuti economici alle fa-miglie che risiedono a Firenze da almeno due anni. Due anni di

“squalifi ca”, o meglio di esenzio-ne dal contributo, per i furbetti delle dichiarazioni illegittime che verranno colti con le mani nel sacco. Sono queste le princi-pali novità del nuovo Isee, l’indi-catore della situazione economi-ca equivalente che sta alla base delle prestazioni sociali, necessa-rio per avere accesso alle agevo-lazioni e agli sgravi per una serie di servizi come l’assistenza agli anziani e il sostegno ai disabili. Il nuovo “riccometro”, che ha pure cambiato nome e ora si chiama “dichiarazione sostitutiva unica” (Dsu), è entrato in vigore il 1° gennaio, quando la Società della salute presieduta dall’assessore al welfare di Palazzo Vecchio Sara Funaro ne ha approvato i rego-lamenti applicativi. Contiene un ventaglio di novità che hanno l’o-biettivo di valutare in modo più preciso e puntuale la situazione di ogni nucleo familiare e con-sentire l’accesso alle prestazioni

Natalia Binagli

Novità per l’Isee, l’indicatore della situazione

economica equivalente che sta alla base delle

prestazioni sociali

in maniera mirata. “Con i nuovi regolamenti – spiega Funaro – si è avviata una prima introduzio-ne sperimentale del nuovo Isee. Proprio perché siamo in una fase sperimentale potrà essere oggetto di modifi che qualora si rilevassero problematiche di tipo applicativo. Da subito comince-rà un costante monitoraggio che consentirà di eff ettuare precise valutazioni di impatto in base alle quali avviare un confronto con tutti i soggetti interessati, in primis le parti sociali, per defi ni-re la sua messa a regime”. Uno dei cambiamenti principali riguarda i criteri per l’accesso ai contributi economici: potranno ottenere le agevolazioni solo quelle famiglie bisognose (con un reddito infe-riore ai seimila euro, soglia inva-riata rispetto al passato) che ri-siedano sul territorio comunale da almeno due anni. Ma i nuovi arrivati che si dovessero trovare in stato di bisogno, precisa l’as-sessore, non saranno lasciati soli: a loro saranno rivolte altre forme di assistenza e aiuto. Altra new entry è la stretta sulle dichiara-

zioni “bugiarde”. “Chi presenterà dichiarazioni inferiori al reddito reale – aff erma Funaro – perderà il diritto al contributo per un pe-riodo di tempo pari a due anni. Uno strumento che ci consentirà di favorire sempre di più le per-sone che sono in reale stato di bisogno”. Sulla stessa scia si pone anche l’obbligo, per tutte le fami-glie che fanno richiesta del con-tributo, di presentare una dichia-razione integrativa nel caso in cui la loro situazione reddituale dovesse migliorare. Viene infi ne innalzato fi no a 26mila euro il tetto per accedere alle prestazio-ni domiciliari. “Quanto alle pre-stazioni domiciliari – conclude l’assessore – la principale modi-fi ca riguarda l’innalzamento del-la soglia al di sopra della quale l’assistito non ha diritto né all’a-gevolazione del pagamento della tariff a prevista per le prestazioni erogate, come l’assistenza domi-ciliare o i pasti a domicilio, né a contribuzioni economiche in caso di prestazioni monetarie, quali i contributi per le cure fa-miliari o per le badanti”.

Il piano

stadio alla mercafir, la partita va avanti

Va avanti la partita per il nuovo stadio della Fiorentina alla Mercafi r. La giunta di Palazzo Vecchio, con la prima delibera del 2015, ha dichiarato l’interesse pubblico del piano di fattibilità presentato

nel luglio scorso dalla famiglia Della Valle, che prevede la realizzazione del nuovo impianto sportivo da 40mila posti al coperto e circa sessantamila metri quadri di centro commerciale sui cinquanta ettari del mercato ortofrutticolo di Novoli, aprendo uffi cialmente la procedura di project fi nancing. Ma non si tratta di un sì incondizionato. Il Comune, pioniere in Italia nel via libera a un nuovo stadio grazie alla legge sugli stadi di cui, da parlamentare, fu promotore lo stesso sindaco Dario Nardella, pone alcuni paletti che i patron viola dovranno rispettare se vorranno portare a termine l’investimento di circa trecento milioni. Tanto per cominciare dovranno acquistare i quindici ettari dell’area Mercafi r richiesti in più rispetto ai piani originari (operazione stimata tra i quindici e i venti milioni di euro), consen-tendo così a Palazzo Vecchio di trasferire a costo zero il mercato su nuovi terreni. Spetterà inoltre alla Fiorentina l’onere della demolizione degli attuali capannoni. Adesso la palla torna alla società viola. “Mi auguro – dice da parte sua Nardella – che si vada avanti rapidamente nell’interesse non solo dei tifosi, ma di tutta la città e della riqualifi cazione di un quartiere importante”.

N.B.

#Politica

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Febbraio 2015 | 13

Page 14: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

Una raccolta che ha superato le migliori previsioni lo scorso 29 novembre e un corso ad hoc per formare volontari per la lotta allo spreco alimentare partito a metà gennaio. Cresce l’attività del Banco Alimentare della Toscana onlus, nato nel 1996, una delle ventuno organizzazioni territoriali della rete del Banco Ali-

mentare che fanno capo alla “Fondazione Banco Alimentare” con sede a Milano. L’iniziativa più conosciuta della onlus è la giornata nazionale della colletta alimentare che ogni anno, a fi ne novembre, coinvolge tutti i cittadini nella possibilità di donare scorte alimentari per i più bisognosi alla fi ne della propria spesa. La scorsa edizione in Toscana ha raggiunto quota 580 tonnellate, un risultato tanto più importante considerate le diffi coltà che in questo periodo ogni famiglia si trova ad aff rontare quotidianamente. E il traguardo raggiunto è ancora più rilevante considerato che, rispetto al passato, erano diminuiti i punti vendita aderenti all’ini-ziativa. Questi i numeri della colletta 2014: 580 tonnellate di cibo raccolte in Toscana di cui 138,35 a Firenze, dove si trova il magazzino più grande della regione, inaugurato nel 2004 a Calenzano, quindicimila volontari intervenuti e seicento strutture caritative a cui è stato prontamente distribuito il cibo raccolto. Al di là della colletta di cibo, ogni giorno circa venti volontari a rotazione lavorano al Banco Alimentare toscano. Diciotto sono invece i candidati selezionati per la partecipazione al corso di formazione per la lotta allo spreco alimentare, che si confronteranno su tematiche come i processi di generazione dello spreco alimentare, gli strumenti per limitarlo in Toscana e le relative modalità operative e gestionali. Prima le lezioni frontali, poi lo stage nel magazzino di Calenzano serviranno ai partecipanti per pro-muovere un effi cace e concreto impegno contro lo spreco nelle associazioni, nelle scuole e nelle istituzioni. Per chi invece volesse impegnarsi direttamente come volontario per il Ban-co Alimentare, può inviare una richiesta di informazioni attraverso il link alla pagina www.bancoalimentare.it/it/volontario: la onlus – viene spiegato – è sempre alla ricerca di persone che vogliano dedicare parte del proprio tempo al lavoro nei magazzini, nelle pratiche di lo-gistica e amministrazione e per le consegne.

Solidarietà

Serena Wiedenstritt

Cresce l’attività del Banco Alimentare della Toscana onlus, nato nel 1996: l’iniziativa più conosciuta è la giornata nazionale della colletta alimentare

�Web bancoalimentare.it/toscanaTel. 055.8874051

L’intervista

“povertà in aumento, la nostra lotta va avanti ogni giorno”Per saperne di più sul Banco Alimentare della Toscana, Il Reporter ha

incontrato il presidente Leonardo Carrai. Il Banco Alimentare è conosciuto dai fi orentini soprattutto per la giornata della colletta di cibo, ma ci sono attività che vanno avanti 365 giorni l’anno?Sì, la colletta è per così dire la punta dell’iceberg della nostra attività. È il momento che ha più visibilità e vede la partecipazione di migliaia di vo-lontari, ma la lotta allo spreco va avanti ogni giorno. Il Banco si occupa del recupero delle eccedenze dell’agroindustria e del recupero del cibo non scodellato dalle mense aziendali che viene immediatamente redi-stribuito nelle mense per i bisognosi e nelle strutture come case-fami-glia e centri di accoglienza per cittadini stranieri. Nel 2013, attraverso queste iniziative, in Toscana abbiamo raccolto 3.412 tonnellate di cibo.Come gestite il recupero del cibo? Siamo dotati di tutti gli strumenti e del know-how per il pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie. Quando andiamo a recuperare il cibo non scodellato in una mensa aziendale, ad esempio, abbiamo procedu-re ben precise, frutto di un lavoro in accordo con gli stessi operatori che gestiscono la mensa aziendale e l’azienda stessa, abbattitori di tempera-tura, controlli attraverso sonde termiche per verifi care che gli alimenti

non abbiamo subito sbalzi di temperatura, contenitori idonei e traspor-to con nostri furgoni refrigerati, tutti accorgimenti che garantiscono l’i-doneità del prodotto fi no all’ultimo utilizzatore. In altri casi, come con i supermercati lontani dalla nostra sede, per accorciare la fi liera del cibo evitando il passaggio dal nostro magazzino a Calenzano o dalle nostre celle frigorifere, facciamo un accordo di triangolazione, ossia: Banco Alimentare della Toscana, quel determinato supermercato e la strut-tura caritativa più vicina geografi camente, che recupera direttamente i prodotti di cui poi usufruiscono i suoi assistiti. E sempre operando a di-stanza riusciamo a recuperare cibo anche da mense lontane da Firenze.Infi ne, lavorate anche sulla burocrazia. Come?Con le nuove norme entrate in vigore e con l’aumento della povertà – basti pensare che dal 2012 al 2013 c’è stato un incremento del 27% delle richieste: nel 2012 avevamo 85mila assistiti e collaboravamo con circa 570 strutture caritative, nel 2013 abbiamo aiutato oltre 101mila persone collaborando con circa 600 strutture caritatevoli in Toscana e la lista di attesa è ancora lunga – agli enti caritatevoli è richiesta anche un’importante parte di documentazione burocratica. Spesso le strutture caritative cui distribuiamo gratuitamente i prodotti sono costituite da piccoli gruppi di volontari, magari organizzati all’interno di una par-

rocchia o di un circolo dove giustamente queste iniziative nascono con slancio di generosità e tanta buona volontà, entrambe doti ammirevoli, ma che sul fronte dell’aiuto alimentare e della sicurezza potrebbero non essere suffi cienti per garantire la durata nel tempo di questo loro impor-tantissimo servizio ai poveri nell’evolversi anche di nuove leggi, norme, obblighi e adempimenti, e allora cerchiamo di dar loro una mano per far comprendere tutte le norme e i vincoli burocratici che nella circo-stanza attuale fanno parte del nuovo ordinamento europeo del piano di aiuto alimentare agli indigenti (Fead), dalla preparazione dei fascicoli al reperimento del materiale, ai criteri di conservazione e successiva distribuzione dell’aiuto alimentare secondo la richiesta laddove il biso-gno è più urgente. Insomma, spesso le diffi coltà non mancano, perché le strutture che aiutano sul fronte dell’emergenza alimentare devono andare a richiedere scartoffi e e documenti in situazioni di disagio ve-ramente gravi, spesso famiglie con bambini che magari a causa di un licenziamento o di una malattia inaspettata si trovano a dover chiedere un pacco alimentare per far fronte alle necessità. Nonostante questo aspetto anche la parte delle procedure burocratiche è importante, per-ché responsabilizza il lavoro volontario.

#Focus

Dalla colletta alimentarea un corsoanti-sprechi.E tutti possono aiutare

14 | Febbraio 2015

Page 15: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

Serena Wiedenstritt

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Page 16: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

I “segreti” dell’italiano ora si scoprono sul webL’Accademia della Crusca risolve i dilemmi (linguistici) su internet

Più di quaranta dubbi al giorno

Quattro secoli (abbondanti) e non sentirli. È proprio il caso di dirlo parlando dell’Accademia della Cru-

sca, la più antica accademia linguistica del mondo, attivissima nel diff ondere la cultura dell’italiano, nella tutela e nella salvaguardia della lingua ma anche nel-lo studio approfondito dei suoi cambia-menti, senza rinunciare agli strumenti più all’avanguardia. Inaugurata uffi cial-mente il 25 marzo 1585, nata per sepa-rare il “fi or farina”, ovvero la lingua cor-

retta, dalla crusca, quella scorretta – per questo il suo simbolo è il “frullone”, og-getto che aveva proprio questa fi nalità – dalla metà degli anni ’90 è sbarcata sul web, dapprima semplicemente con un sito istituzionale, poi con versioni sem-pre più aggiornate fi no a quella attuale, oltre ad account sui principali social network. Con un buon successo: il sito registra circa 200mila visitatori al gior-no, la pagina Facebook ha oltre 186mila like e l’account Twitter conta 23.400 follower. Sul sito è possibile rintracciare

la versione elettronica delle cinque edi-zioni del Vocabolario della Crusca, ma anche banche dati aggiornate sul pre-zioso materiale ospitato dalla biblioteca dell’Accademia in appositi “scaff ali digi-tali”. E se da tempo, con il periodico se-mestrale “Crusca per voi”, gli accademi-ci off rivano risposte ai dubbi linguistici loro sottoposti, ora è il web a ospitare un servizio di consulenza linguistica per risolvere i dilemmi di tante persone. Consapevole che la nostra lingua è sem-pre in movimento, l’Accademia non si fa sfuggire lo studio di vocaboli che stanno entrando sempre più nell’uso comune: così, nella rubrica “Parole nuove” è pos-sibile trovare l’etimologia di “hipster” o la storia del termine “selfi e”. Ma allo stesso tempo vengono rivelate le origini di vecchie espressioni come “coda di pa-glia” o “rotto della cuffi a”, usate da tutti spesso senza conoscerne la storia. “Il sito ha un’utenza di cultura medio-alta, i social ci permettono di far ‘rimbalzare’ i contenuti diff ondendoli a una fetta di pubblico più ampia”, spiega il professor Marco Biffi , responsabile del sito e dei nuovi media dell’Accademia. “L’attività sul web rispecchia un interesse dell’Ac-cademia verso tutti i mutamenti lingui-stici, che seguiamo da tempo con inizia-tive e convegni, dedicati ad esempio alla lingua degli sms o radiotelevisiva – con-tinua Biffi – e particolare attenzione vie-ne data ai neologismi. C’è un alto fl usso di parole che entrano ed escono dalla nostra lingua: alcune sono effi mere, al-tre restano. Non siamo noi a deciderlo, per questo ci limitiamo ad analizzarne origine, etimologia e ambito d’uso”.

Si dice “salsiccia” o “salciccia”? E perché i “profi teroles” a Firenze si chiamano “bongo”? O ancora, si dice “libricino” o “libriccino”? Ma soprattutto, quella

del “piuttosto che” col valore della disgiuntiva “o” è una moda o un uso corret-to? Sono solo alcune delle richieste di consulenza linguistica a cui la Crusca ri-sponde nella sua rubrica, segnalate successivamente sui vari social network con immagini ironiche. Tanti, ad esempio, i meme dedicati all’uso del congiuntivo, come quello di Batman che schiaff eggia Robin per un “se avrei” o quello di un dialogo tra due galeotti in cui uno dice: “Niente condizionale per me. Il giudice ha detto non voleva che faceva la fi ne del congiuntivo”. Sono più di quaranta, ogni giorno, le richieste di consulenza che arrivano agli accademici: ma qua-li sono le più frequenti? “Dipende dall’attualità e dalle notizie più discusse: la scorsa estate, con i Mondiali, in molti ci hanno chiesto la forma corretta tra ‘il’ e ‘la’ Costa Rica, mentre alcuni mesi fa domanda frequente era che articolo usare quando ci si riferiva al virus Ebola – risponde Marco Biffi , responsabile di sito web e nuovi media dell’Accademia – le domande su un uso corretto del congiun-tivo non mancano mai, tante sono state quelle relative all’utilizzo del ‘piuttosto che’ come disgiuntivo e poi moltissime quelle su parole di origine dialettale o regionale considerate italiane al cento per cento, soprattutto dai fi orentini”. E a quanto pare non mancano nemmeno i dilemmi “evergreen”. “La grafi a è ancora un punto debole: moltissimi chiedono se ‘qual’ si scrive con accento o apostrofo o in generale hanno dubbi su quali parole accentare o apostrofare – prosegue Biffi – e poi ci sono le trasformazioni della lingua, come l’uso del pronome ‘gli’ al posto di ‘loro’”. La Crusca, dal canto suo, non “bacchetta” le novità, ma si sof-ferma su termini e usi nuovi, ne spiega l’origine e ne contestualizza l’utilizzo: nel caso di “gli” per “loro”, ad esempio, non condanna questa metamorfosi, conside-randola ormai di uso comune e corretta, tranne che nel caso di registri altamente formali.

S.C.

Sara Camaiora

Cultura

Non solo congiuntivo

La sede dell’Accademia della Crusca, la più antica accademia linguistica del mondo (foto di George Tatge, Regione Toscana)

�Web:accademiadellacrusca.itFacebook: AccademiaCrusca

#Curiosità

Il Vocabolario della Crusca (foto di George Tatge, Regione Toscana)

16 | Febbraio 2015

Page 17: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

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#Sport

Il calendario

tottenham-fiorentina,che la sfida abbia inizioAlla scoperta degli avversaridei viola in Europa League

Sedicesimi di finale

“Mission im-possible” a White Hart Lane? Ana-

lizziamo a mente fredda il Tot-tenham, andando oltre il blaso-ne e la bacheca piena di vecchi trofei. Partendo da un semplice dato: ai sorteggi di Europa Le-ague i viola erano testa di serie, dato che erano arrivati primi nel girone K di qualifi cazione con 13 punti, frutto di quattro vittorie, un pareggio e una sconfi tta, con undici gol fatti e quattro subiti.

L’una contro l’altra (anche) fuori dal rettangolo verde.

Tottenham e Fiorentina, nel-le ultime due sessioni estive di mercato, si sono fatte la concor-renza per obiettivi comuni (Sol-dado e Stambouli). Era l’estate del 2013 quando i viola, a “cac-cia” di una punta centrale, mise-ro gli occhi sul bomber del Va-lencia, il 28enne spagnolo con un rullino di marcia di un gol ogni due partite. Per poi virare sulla pista tedesca che portava a Mario Gomez, con la stessa ca-pacità di bucare i portieri avver-sari e un prezzo del cartellino relativamente low cost. Almeno rispetto al collega iberico, che si trasferì al Tottenham per la bel-lezza di trenta milioni. Nessun rimpianto per “l’aff are” (si fa per dire) sfumato, visto che entram-bi, con le nuove maglie, sembra-no aver perso la vena realizzati-va. Dall’attacco al centrocampo, esattamente un anno dopo, ecco che le due contendenti prenota-no Benjamin Stambouli, media-no del Montpellier. Convinto il giocatore, mancano solo gli ul-

Irene Delfino

Mentre la squadra londinese è ar-rivata seconda nel girone C, alle spalle del Besiktas, con 11 punti (tre vittorie, due pareggi e una sconfi tta, nove gol fatti e quattro subiti). È vero che il tecnico Po-chettino ha dato più importanza alla Premier, ma lo stesso ha fat-to Montella, schierando spesso le cosiddette seconde linee in Europa League. In campionato il rullino di marcia degli “spe-roni” inglesi ricalca quello dei viola, con poco più di un punto e mezzo a partita. Insomma, oltre-

manica i problemi non mancano per il mister argentino, ingaggia-to dal Tottenham dopo l’esonero di Villas-Boas e del traghettatore Tim SherdelI, vice del portoghe-se. Mancano invece come il pane i gol di Gareth Bale, che ha in-dossato la camiseta blanca nell’e-state 2013. Sostituito in attacco dalle “controfi gure” di Soldado (un solo centro ai preliminari di Europa League contro l’Ael Li-massol in sei presenze e un altro misero gol in Premier League all’Everton in ben tredici appari-

zioni) e Adebayor (dieci presen-ze con due gol in Premier, due partite senza reti in Europa Le-ague), che si alternano come ter-minali off ensivi nel 4-2-3-1 degli inglesi. Un modulo che vede in porta Hugo Lloris, numero uno della nazionale francese. La di-fesa è guidata dal centrale belga Vertonghen, che fa coppia con Fazio, mentre sulle corsie esterne agiscono Walker e Rose. Al Pek e compagni si oppone un cen-trocampo muscolare con Mason e Dembélé o Bentaleb. Dietro la punta centrale agiscono l’ex romanista Lamela ed Eriksen. Più il talentino classe ‘93, nato proprio a Londra, Harry Kane, bomber di Europa League con sette reti all’attivo in altrettante presenze tra preliminari e giro-ne. E capocannoniere a sorpresa degli stessi Spurs con diciotto centri in ventotto presenze fra Premier League, Europa League, League Cup e Fa Cup. Niente male per un prodotto del settore giovanile. Quella dei sedicesimi di fi nale si presenta insomma come una (bella) sfi da alla pari nello stadio di White Hart Lane (foto dalla pagina Facebook del Tottenham). Senza dimenticare, esattamente sette giorni dopo, il ritorno al Franchi.

timi dettagli con il club france-se. Al fotofi nish, però, gli Spurs mettono sul tavolo una cifra maggiore. E Stambouli non può far altro che volare a Londra, pena una stagione in tribuna. Sul mercato la partita fi nisce 2-0, ma il vero match inizierà a White Hart Lane il 19 febbraio, alle 21,05.

I.D.

Il febbraio viola comincia in campionato dalla partita contro l’Atalanta allo stadio Artemio Franchi

Soldado è stato uno degli obiettivi comuni di mercato di Tottenham e Fiorentina (foto dalla pagina Facebook del Tottenham)

un mese (breve) per il rilancio

Un mese per (ri)prendere il volo. E trovare quella continuità di risultati mancata nella prima parte della stagione. È il febbraio

viola, che in campionato parte con la sfi da casalinga contro l’Ata-lanta: una partita che, per continuare a inseguire sogni e ambizioni importanti, può avere solo un risultato per la Fiorentina, il segno 1. Una settimana dopo la squadra gigliata farà visita al Sassuolo, una delle sorprese di questo campionato, formazione capace di bloccare i viola all’andata al Franchi sullo 0-0. Il 22 è atteso grande spettacolo in campo e sugli spalti: Fiorentina-Torino è il derby del gemellag-gio. Ma è (soprattutto) un’altra partita da vincere. Il “mese breve” di campionato lascerà poi spazio a marzo, che per i viola inizia con un big match, quello di San Siro contro l’Inter. Una partita cui la Fio-rentina dovrà arrivare con più punti possibili conquistati proprio in questo febbraio, mese che può portare la compagine di Montella a rilanciarsi o a cascare nell’anonimato. Non resta che tifare e atten-dere il verdetto del campo.

Lorenzo Mossani

Mercato

i confronti fuori dal campo

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18 | Febbraio 2015

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#Sport

Firenze è in corsa per ospitare i mondiali di pattinaggio artistico in programma nel 2016

Francesco Coppoli in azione: è un momento non facile quello che sta attraversando la Rari Nantes Florentia

Pattinaggio artistico

la corsa verso i mondialiFirenze, con il Mandela Forum, corre per ospitare i mondiali di

pattinaggio artistico del 2016. La federazione internazionale ha assegnato all’Italia l’organizzazione dell’appuntamento iridato, che si terrà dal 25 settembre al 9 ottobre. Unica avversaria è Novara che, però, non può vantare un palasport da settemila posti e l’attrattiva turistico–culturale di Firenze. Così, a meno di brutte sorprese, il 28 febbraio la federazione internazionale roller sport dovrebbe assegna-re al capoluogo toscano l’appuntamento internazionale su rotelle del prossimo anno. Il parquet bianco del Mandela Forum, realizzato nel 2001, quando Firenze ospitò già un mondiale (con oltre sessantamila spettatori complessivi), è considerato tra i migliori al mondo. Pre-viste oltre trenta nazioni partecipanti, circa duemila atleti e 140mila presenze complessive. “Credo che il Mandela Forum sia l’impianto più adatto a questo tipo di manifestazione – ha detto l’assessore allo sport Andrea Vannucci – Firenze vuol essere ancora protagonista con questa candidatura e con questi mondiali”.

Sim.Spa.

Pallanuoto

rari, spettro serie a2La classifica delle due squadre fiorentine di pallanuoto piange. La

Rari Nantes Florentia maschile, allenata da Riccardo Vannini, ha chiuso il girone d’andata all’ultimo posto, con un solo punto. La Ngm Firenze Waterpolo, allenata da Riccardo Tempestini, è nei bassifondi della classifica e deve recuperare terreno. A preoccupare è soprattutto la Florentia. La società dei nove scudetti, di una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe (nel 2001), il sodalizio che ha, nel suo palmares, anche ventidue atleti campioni italiani assoluti nel nuoto e sette titoli italiani nei tuffi, rischia di subire l’onta della retroces-sione. Mai, in centodieci anni di storia, la Rari è scesa in serie A2. La squadra maschile ha visto negli ultimi due anni andar via tanti pal-lanuotisti che adesso sono nel giro della Nazionale, e come stranieri ha tesserato due cinesi: Liang e Tan. L’unico azzurro rimasto è Fran-cesco Coppoli. “Abbiamo dovuto ridimensionare la rosa – spiega il presidente Andrea Pieri – rimango, comunque, fiducioso”.

Sim.Spa.

Alcuni piccoli calciatori dello Sporting Club Firenze Sud: il vicepresidente Lorenzo Gori fa il punto su passato, presente e futuro della società

il firenze sudriprende quotaIl club è ripartito dopo annidifficili. E ora ha tante idee

Calcio

�Web scfirenzesud.it Tel. 055.6530281

Fondato nel ‘71 da alcuni abitanti del quartiere e immerso nel verde del parco dell’Anconella,

lo Sporting Club Firenze Sud è ormai una realtà affermata sul territorio fiorentino, come con-ferma il vicepresidente Lorenzo Gori: “Partecipo in prima perso-na alle vicende della società dal 2003, quando ero direttore spor-tivo. In quegli anni il Firenze Sud è cresciuto molto, ma tra il 2007 e il 2009 la crisi ci ha colpiti du-ramente. Nel 2009 ho rilevato la società insieme a Massimo Pac-ciani e devo dire che stiamo di nuovo prendendo quota, sentia-mo sempre più spesso apprezza-menti da parte degli abitanti del quartiere, soddisfatti dei nostri servizi, dei nostri allenatori ma anche del nostro ristorante, ed è per noi una soddisfazione e una motivazione a dare sempre il meglio. Certo, di aspetti da migliorare ce ne sarebbero dav-vero tanti, a partire dal campo in sintetico che dovrebbe essere rinnovato. Inoltre sarebbe molto importante avere i fondi per mi-gliorare la struttura: gli spoglia-toi attualmente sono nei contai-ner, certo sono riscaldati, ma far cambiare i bambini lì dentro non è l’ideale”.Siete sempre molto attenti alle esigenze dei vostri utenti: dall’anno scorso avete attivato anche i centri estivi.Sì, finalmente la scorsa estate

Carlo Marrone

abbiamo avuto un numero di adesioni sufficiente per poter attivare questo servizio e siamo felici di poterlo riproporre anche quest’anno. Crediamo che sia un ottimo supporto per le famiglie, che d’estate non sanno a chi la-sciare i figli, e un’ottima occasio-ne per i bambini per stare insie-me e divertirsi.Una “full immersion” nel cal-cio?Non solo: certo il calcio è l’atti-vità principale, ma la nostra po-sizione ci permette di usufruire dell’intero parco dell’Anconella, con il suo campo da basket, i suoi giochi e i suoi percorsi.Parliamo dell’attuale stagione: come ve la passate?Non male, soprattutto nel settore giovanile. La seconda categoria fa più fatica, perché purtroppo suscita meno interesse e l’af-fluenza alle partite è scarsa. Il problema principale è sempre quello economico, per fare dav-vero bene servirebbero più fondi da investire, ma nel complesso, visto il momento di difficoltà globale, non ci lamentiamo.Anche perché a livello di par-

tecipazione non sembrate aver risentito della crisi.Fortunatamente no, abbiamo circa 240 tesserati, di cui 135 nel-la scuola calcio, un numero che va benissimo per le nostre pos-sibilità attuali: se fossero di più sarebbe difficile per il momento seguirli adeguatamente e offrire servizi all’altezza. Per crescere c’è sempre tempo.A proposito di crescita, niente calcio femminile?Per il momento no, ma non lo escludo assolutamente come progetto futuro. Noto una co-stante crescita di interesse per questo settore e sarebbe molto bello poter offrire anche alle bambine del quartiere questa possibilità.La speranza è allora che questo possa accadere il prima possibi-le, e che tante bambine – oltre che bambini – possano vantare l’appartenenza a una società che, si augurano gli abitanti del quar-tiere, avrà sempre di più e sem-pre di meglio da offrire.

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Febbraio 2015 | 19

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#Cultura

Veronesi e quei capitoli “morettiani”Lo scrittore racconta quanto di lui e quanto di Nanni c’è nel protagonista del suo romanzo

Avolte ritornano. Come in questo caso. A volte ritornano quei personaggi che

i loro autori avevano lasciato sospesi nel tempo e nello spazio. Né vivi né morti, solo cristalliz-zati in una dimensione chiusa tra la prima e l’ultima pagina di un romanzo. È il caso di Pietro Paladini, protagonista di “Caos Calmo”, il romanzo che ha con-sacrato il successo di Sandro Veronesi, vincitore del premio Strega e campione di incassi ai botteghini con l’omonima pel-licola diretta da Antonello Gri-maldi e interpretata da Nanni Moretti. Ecco, alla fi ne del 2014, dopo dieci anni dalla pubblica-zione di Caos Calmo, Paladini è tornato, protagonista di “Terre Rare” (edito da Bompiani, 407 pagg, 19 euro), l’ultima fatica dello scrittore pratese – sorta di sequel del successo datato 2005 – che nel frattempo aveva dato vita a nuove storie e nuovi per-sonaggi.

Quanto c’è di Veronesi in Pala-dini? In un romanzo, come sempre accade, ci sono cose viste, vissute da chi scrive, però Paladini non è un mio alter ego. È un personag-gio di fantasia da cui avevo preso le distanze già in Caos Calmo, distanze che mantengo. In che senso?Nel senso che c’è, da parte mia, un atteggiamento critico nei confronti del personaggio, no-nostante io gli voglia bene. Que-sta volta ho sentito il bisogno di marcare la distanza tra autore e personaggio, conquistandomi uno spazio personale da scritto-re. Ho scelto di mettere all’inizio dei capitoli delle frasi-citazioni, che sottolineano il rapporto di-retto tra me-scrittore e il letto-re, e che commentano a priori quello che poi la voce narrante di Paladini dirà a chi legge nelle pagine che seguono.Nel fi lm Caos Calmo, Paladi-ni viene interpretato da Nanni Moretti. Quanto l’attore somi-

G. Carpini - L.V. Zarrilli

L’intervista

Sandro Veronesi, già autore del bestseller “Caos Calmo”, ha da poco pubblicato il suo nuovo romanzo “Terre Rare”

�Websandroveronesi.it

glia davvero al protagonista?Devo essere sincero, in Ter-re Rare non sono riuscito ad astrarmi completamente, ci sono un paio di capitoli nei quali la fi sicità di Moretti prende il so-pravvento sul personaggio. Ho deciso di lasciarmi andare e non contrastarla, ero pur sempre io il proprietario di questo perso-naggio, e quindi ho scelto deli-beratamente che la fi sicità – che negli altri capitoli è più neutra – in quelle pagine sia più precisa, facendo diventare un paio di ca-pitoli decisamente “morettiani”.Potrebbe diventare un fi lm an-che questo nuovo romanzo?Da quando è uscito Caos Cal-mo ad oggi sono cambiate molte cose nell’industria cinematogra-fi ca. Si producono meno fi lm e più a fatica, occorrono più ga-ranzie. Grazie a mio fratello Gio-vanni (che fa il regista, ndr) co-nosco bene il mondo del cinema e quindi credo che sia una fase diffi cile, ma questo non rappre-senta un problema.

Conte, servillo, haber, afterhours:febbraio in cittànon è solo carnevale

Febbraio, mese del Carne-vale, tripudio di sfi late in

maschera. Ma non solo. Per-ché febbraio a Firenze è anche molto altro, per chi di trucchi e costumi non ne vuol nem-meno sentir parlare. In pole position tra gli eventi più attesi del mese c’è il concerto di Pao-lo Conte, all’Opera di Firenze, in programma il 12. Il cantau-tore si esibisce per la prima volta all’interno del nuovo te-atro fi orentino, dove l’acustica è pressoché perfetta . Un paio di giorni dopo – il 14 – per la gioia degli amanti della musi-ca elettronica, al Viper Th ea-tre salirà sul palcoscenico Je� Mills, nome che si può trovare accostato a orchestre fi lamor-niche o a maestri del cinema come Fritz Lang, così come a location prestigiose quali la Royal Albert Hall. Si cambia completamente genere il 17, con l’appuntamento fi ssato al Teatro Verdi per il concerto di Carnevale dell’Orchestra re-gionale toscana. In program-ma due composizioni che il pubblico dell’Ort non ha mai ascoltato: il rarissimo Concer-to per violoncello op.58 di Al-fredo Casella e la Sinfonia n.9 di Šostakovič. Viceversa, non suonano nuovi ai melomani né Rossini e la sua sinfonia della Gazza ladra, né le Va-riazioni rococò di Čajkovskij. Chi vuol provare un’esperienza nuova, il 22 può fare un salto all’associazione La Vague, per il seminario di Francesca Pi-rami “Canto le mie voci”. Dal 24 al 28 si ritorna all’Opera per uno spettacolo che farà felici i bambini, un adattamento della fi aba di Pollicino con musiche di Hans Werner Henze, rea-lizzato in collaborazione con il conservatorio Luigi Che-rubini. E mentre il 27 il Verdi fa spazio agli A� erhours e al pubblico di afi cionados della band, poco più in là, sul palco della Pergola, lo spazio se lo contendono prima Alessan-dro Haber e Alessio Boni, che dal 24 al primo marzo porte-ranno in scena Il Visitatore (di Eric-Emmanuel Schmitt), e a ruota i fratelli Servillo, Toni e Peppe, che tornano on stage al teatro fi orentino con La Parola Canta, dal 4 all’8 marzo. Per la gioia degli amanti della coppia di artisti.

Agenda

Una delle vedute ottocentesche di Firenze di Fabio Borbottoni, che saranno in mostra nella sede dell’Ente Cassa

La ricorrenza

Firenze capitale... per un annoAveva tutte le caratteristiche per essere la capitale del regno: fu per

questo che Firenze, dopo Torino e prima di Roma, fu scelta per fare da baricentro a un Paese in via di defi nizione. Oggi, a 150 anni di distanza, ci si guarda indietro e si celebra il lustro durante il quale Firenze è stata il cuore pulsante del paese, con mostre, incontri ed eventi che andranno avanti per tutto il 2015. L’Ente Cassa di Rispar-mio di Firenze, che con la storia della città ha un fortissimo legame, ha deciso di promuovere (e fi nanziare) un calendario di appunta-menti (ai quali poi se ne aggiungeranno altri promossi direttamente dalle istituzioni cittadine) organizzati di concerto con il Comune, la soprintendenza per il Polo museale e il comitato per i festeggiamen-ti dei 150 anni di Firenze Capitale, presieduto da Eugenio Giani. Il primo evento che porta la fi rma dell’Ente Cassa è quello organizzato all’Archivio di Stato dal titolo “Una capitale e il suo architetto” (fi no al 6 giugno con ingresso libero), dove vengono presentati carteggi, pla-stici, dipinti e oggetti riferiti all’attività dell’architetto Giuseppe Poggi e al nuovo disegno urbanistico di Firenze. Il 17 febbraio, nella sede dell’Ente Cassa di Risparmio, prende il via un’altra mostra, “Firenze com’era nelle vedute di Fabio Borbottoni”, esposizione che riunisce le celebri vedute di Borbottoni e di artisti della seconda metà del XIX secolo, realizzata in collaborazione con il Polo museale fi orentino e l’Istituto Geografi co Militare. Per l’occasione sono stati predisposti apparati multimediali che accompagnano il visitatore nella compren-sione del passaggio dalla Firenze del passato a quella di oggi. Una delle maggiori ragioni per cui Firenze divenne anche capitale dell’arte fu la sua capacità di accogliere culture diverse adottandole e interpre-tandole secondo la propria sensibilità, ed è per questo che la comu-nità ebraica promuove una serie di incontri (una volta al mese fi no a novembre) per approfondire una vasta serie di temi. E mentre il 20 settembre riapriranno al pubblico i giardini del museo Archeologico, il 22 ottobre Casa Martelli si appresta a ospitare una giornata di di-scussione sui “salotti” di fi ne Ottocento. Dulcis in fundo, l’Accademia di Belle Arti dedica una giornata alla cultura artistica nel periodo di Firenze capitale con un convegno previsto per fi ne novembre.

Tutto su piazza pitti:il quarto volumedella collana suisegreti del capoluogo

Un altro tassello si aggiunge a quello che somiglia più

a un viaggio tra i segreti di Fi-renze che a una collana di libri sulla città. È dedicato a piazza Pitti il quarto libro della serie “Le Piazze di Firenze” di Lucia-no e Ricciardo Artusi, edito da Giorgi Libri. Quaranta storie sulla città, raccontate in un’ot-tica originale, con linguaggio immediato, ricco di aneddoti e curiosità, che permettono di scoprire particolari rimasti sconosciuti perché inosservati. Cosa si nasconde dietro alla piazza che fa da spartiacque tra l’Oltrarno e il giardino di Boboli? Chi la frequentava storicamente? Quando è stato costruito il palazzo granduca-le, tra i più belli e imponenti della storia italiana? Queste e altre curiosità verranno soddi-sfatte sfogliando le pagine del volume. I tre precedenti sono dedicati, in ordine di uscita, a piazza della Repubblica, piazza della Santissima Annunziata e piazza di Santa Croce.

Il pittore della luceche incanta gli uffizi:i dipinti Dell’artistafiammingo

Quando Gerrit van Hon-thorst se ne andò improv-

visamente da Roma nella tarda primavera del 1620 per fare defi nitivamente ritorno nella natìa Utrecht, dovevano essere circa dieci anni che risiedeva in Italia. Dieci anni in cui la sua pittura maturò molto, rag-giungendo vette di mirabile virtuosismo, specialmente nel-le scene a lume di notte. Da qui viene il soprannome – Gherar-do delle Notti – del pittore pro-tagonista della prima mostra dell’anno alla Galleria degli Uffi zi. Si intitola “Quadri biz-zarrissimi e cene allegre” (dal 10 febbraio fi no al 25 maggio) e raccoglie tutta la produzione del periodo italiano dell’artista, che non ammonta a più di una quarantina di opere. Arric-chisce la mostra la presenza di un dipinto del Caravaggio, eseguito nel 1609 e ben presto giunto alla corte granducale, il Cavadenti della Galleria Pala-tina, da cui il pittore prese ispi-razione per almeno tre delle sue opere.

Il libro La mostra

20 | Febbraio 2015

Page 21: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

#Cultura

Le strade di Mr. Moskovitch | Seconda puntata

Chi aspetta, non si sa cosa davvero aspettaBoogey Moskovitch se l’era vista arrivare indecentemente bella e vitale, mentre

beveva un Laphroaig al lounge bar dell’Internazionale, all’ultimo piano dell’hotel, in cima ad una torre medievale. Era l’imbrunire di un pomeriggio splendido e, intorno, la cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto, Ponte Vecchio.

Ma questo, a ben pensarci, fu dopo.- Un Laphroaig. Acqua e ghiaccio a parte - chiese Moskovitch.Nell’aria risuonavano le note di For all we know di Keith Jarrett.- Serata languida - aveva detto il barista.- Non differente dalle altre – aveva risposto Boogey – ma c’è un profumo stupendo

di tiglio, nell’aria.- Mr. Moskovitch, se si gira vede un capolavoro ancora più bello di questa città.Si era girato. Indossava un paio di jeans, una maglietta nera, giubbotto corto di

pelle morbida. Gli occhiali da sole se ne stavano sulla testa, a spingere i capelli biondi verso la nuca. Il viso era stupendo.

- Modella?- No, non credo. Ha prenotato la suite Rosso Fiorentino. Vista Ponte Vecchio...- Attrice?- Probabile, ma piuttosto famosa, direi. Ma non mi viene in mente nessun suo

film...- Viaggia da sola? Sono certo di riconoscere il viso...- Mr. Moskovitch, lei mi è molto simpatico, ma se le dico qualcosa rischio il licen-

ziamento...

* * *

Prenotando l’hotel aveva chiesto che la suite fosse piena di candele, e che ci fossero boule di vetro con foglie di limone e piccole mele profumate. Adorava quel miscuglio di odori; le ricordava il sapore vagamente aspro e giovane del suo amante.

Era bello come il sole e l’aveva guardata come si guarda la Naiade del Canova. Per la prima volta, lei guardata da tutti sugli schermi e in carne ed ossa, aveva sentito uno sguardo bruciante posarlesi addosso come un velo di brividi.

Era stanca di amori rispettosi, distratti e stanchi.Era stanca di essere solo una bella donna da esposizione.Desiderava altro, ora. Un amore come deve essere l’amore, e l’aveva trovato in quegli

occhi blu cobalto.Aveva approfittato di un bagno turco e di un massaggio rilassante alla spa dell’hotel per

sedare la sottile agitazione di chi aspetta. Poi s’era fatta portare un long drink in camera.Forse l’avrebbe aspettato distesa sul letto, e lui non avrebbe tardato ancora per molto.

* * *

È giugno. La città sembra la curva morbida dei fianchi di una donna.Dalla vita ho preso a piene mani tutto. Denaro, successo, applausi. Devo tutto al mio

talento.Ma adesso è venuto un altro tempo.Voglio notti insonni, e albe infuocate. E voglio annusare come un lupo profumi che incatenano, e seguirne le tracce.E voglio pioggia di primavera sulla mia pelle.E salsedine addosso, mentre il mio corpo si arroventa al sole.Poi voglio ombra. E parole autentiche e vere che mi massaggino l’anima.E guardare, sapendo che la bellezza è negli occhi di chi guarda.E respirare il tempo, il mio tempo. Che inizia qui ed ora.Per questo sono qui.

* * *

Sms ricevuto da Helen Nielsen:��Sn mortificato, non ce la faccio ad arrivare x qst sera, ho un casting domani, accidenti!

Non mi cercare sul cell. È scarico e nn ho credito. Scs.Helen, già in sottoveste, si levò la scarpa sinistra e la lanciò nel vuoto. Zoppicando si

mosse verso la poltrona e ci si accasciò sopra. Si levò anche la destra. Con i gomiti sulle gi-nocchia, reggendo il telefono con due mani, compose la risposta. In maiuscolo. Uno spazio dopo ogni lettera.��C R E T I N O

Poi un secondo messaggio. Giusto per essere chiara.��Credevi fossi qui ad aspettare te?

L’ovvia risposta - Helen lo sapeva - non sarebbe mai arrivata.

Continua ☞

Lo avevamo lasciato sul punto di partire per Firenze, Mr. Moskovitch, il protagonista del racconto a puntate che Domenico Luigi Cena ha scritto in esclusiva per Il Reporter. Sullo sfondo c’era già un altro personaggio, una donna, anche lei in arrivo nella città del giglio. I loro destini si incroceranno? Provate a scoprirlo leggendo questo nuovo episodio...

Febbraio 2015 | 21

Page 22: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

#Rubriche

Questa storia non è solo sacra e profana, ma è un vissuto che s’in-treccia fra scandalo e ammirazione. Si tratta di una fi orentina dal

nome Villana (1332-1360), fi glia del ricco mercante messer Lapo de’ Botti, bella e procace che di “villana” aveva soltanto il nome, essendo essa gentile, educata e molto garbata. Fin da bambina, con la sua arden-te fede, fu attratta dalla vita religiosa senza pur tuttavia approdarvi, in quanto i ricchi genitori la obbligarono a sposarsi. Era il periodo terri-bile della peste nera del 1348, che sterminò quasi centomila fi orentini. Passata questa grande paura, per reazione allo scampato pericolo, molti sopravvissuti si abbandonarono ai piaceri ed alle frivolezze, ovviamente in base alle proprie possibilità economiche. Giovanissima pervenne a nozze nel 1351 con Rosso di Pietro Benintendi di famiglia benestante al quale, per le sue spiccate capacità seduttive, lo sfavillante sguardo per una segreta corrispondenza e l’intensa passionalità, procurò ben presto diversi grattacapi, conducendo una vita sfrenata e licenziosa ai margini del consentito. Le sue grazie ed i comportamenti, non proprio irrepren-sibili, diedero origine inevitabilmente a disavventure coniugali. La com-piacente Villana era una delle donne più desiderate di Firenze; sbocciata come un fi ore raggiunto dai raggi del sole, capace, con la forza del suo sguardo, di suonare il pentagramma dell’amore in tutte le sue tonalità, aveva la decisa sicurezza di una serenità emotiva racchiusa nel suo ani-mo. Il volto candido come un giglio e fresco come una rosa. Amava ed era abbondantemente contraccambiata; piena di spirito futile e vanito-samente ambiziosa, nell’esplodere incontrollato delle passioni, cadeva nelle insidie delle superfi ciali soddisfazioni in un equilibrio di moglie sempre più precario e minacciato, dove la virtù, per dirlo in estrema sin-tesi, rischiava costantemente di slittare verso il vizio. Una mattina nel farsi con accuratezza il solito maquillage per apparire ancora più bella e desiderabile, Villana si guardò con civetteria, come sempre, allo specchio e con spavento, anziché vedere le sue avvenenti fattezze, vide rifl esso l’or-rido volto del demonio. Gettata via quella superfi cie rifl ettente, si preci-

Il Carnevale per alcuni è una festa, per me un trauma! Questione di punti di vista? No, di mamme! Un bambino timido già odia travestirsi, se proprio è costretto a farlo preferisce scegliere un costume comune:

Arlecchino, Zorro, cowboy. Insomma un vestito per cui nessuno si giri a commentare “oh quello come s’è combinato? Chiama la neuro!”. Mia mam-ma un anno mi vestì da farfalla! Avete letto bene: FARFALLA! Avevo una calzamaglia bianca, un body a strisce azzurre, ali trasparenti e in testa una cuffi a con delle antenne. La farfalla tra l’altro è l’insetto che crea più imba-razzo a un bambino! Vestimi da scorpione che con il veleno faccio paura, oppure da ragno che è il nonno di Spiderman, ma la farfalla, con quei colori tutti abbinati, con quelle movenze eleganti e raffi nate, sembra un insetto uscito dal gay pride! La cosa più traumatica è che quel giorno a scuola ci fecero pure le foto e mia mamma ha pensato bene di esporle in un mobile di casa. Risultato? Alle prese per il c... dei compagni di scuola, negli anni si sono aggiunte quelle degli amici, dei colleghi di lavoro, delle fi danzate e di mia moglie che, addirittura, ha fatto pure le fotocopie (così mi pigliava in giro anche con le amiche). Insomma, un incubo eterno! A distanza di anni io non ce l’ho con lei, le mamme spesso sbagliano per amore, io ce l’ho con quel criminale che ha fatto un costume del genere. Lui sicuramente l’ha fat-to solo per creare danni psicologici irreversibili! Perciò quest’anno a Carne-vale mi riconoscerete sicuramente: sono quello vestito come tutti i giorni!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Web andreamuzzi.it

A zonzo per Firenze

Il Pungiglione

pitò a guardarsi in altri specchi ma sempre col medesimo risultato: il diavolo era lì che le sogghignava dappertutto. Infatti, come lo atte-sta anche il proverbio: Il diavolo non istà sempre in un luogo. Pre-sa dal pentimento ed umiliata, si strappò di dosso gli eleganti abiti, andò a confessarsi nella basilica di Santa Maria Novella decidendo di rinunciare alla vita mondana per abbracciare quella spirituale. Dopo aver venduto tutti i suoi beni, si fece terziaria dell’Ordine di San Domenico. Da quel mo-mento si votò alla penitenza, de-dicandosi con rettitudine e bontà a far benefi cenza e riuscendo per-fi no a convertire il padre, il mari-to e diverse meretrici. La giovane donna, morì a soli 28 anni il 29 gennaio 1360, in profumo di san-tità, tanto da essere poi beatifi cata da Leone XII il 27 marzo 1824. La sua tomba marmorea, o meglio lo splendido monumento fune-bre che la vede giacente sotto un drappeggio sorretto da angeli, si può vedere entrando nella basilica di Santa Maria Novella, a destra, quale pregevole opera eseguita nel 1451 dal famoso scultore ed ar-chitetto Bernardo Rossellino, uno dei più rappresentativi artisti del Quattrocento fi orentino.

LUCIANOE RICCIARDOARTUSI

�Web artusi.net

BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

il diavolo allo specchio

zorro? no, farfalla...quel carnevale da incubo

22 | Febbraio 2015

Page 23: Il Reporter Q3 - Febbraio 2015

Lettere

PULIZIA DELLE STRADE,“DOVE LASCIARE L’AUTOPER LE LUNGHE ASSENZE?”Gentile direttore, faccio riferimento all’articolo del dicembre 2014 nella rubrica “segnalazioni, problemi o proposte” a fi rma del sig. C. M. inerente alla pulizia strade. Orbene, capisco benissimo la lamentela, ma vorrei fare una domanda: come si deve comportare un cittadino, che è costretto molto spesso ad assentarsi per lunghi periodi, per moti-vi di lavoro in treno, e aereo, in Italia ed all’estero? Dove deve lasciare l’auto? E da chi farsela spostare non avendo nessuno per lasciarle il disturbo? Ci sono parcheggi libe-ri nel quartiere, senza avere la “gabella” della multa? (Per esempio, vicino a me c’è un grande parcheggio, ma viene pulito anche quello una volta al mese). Si rischia anche il trasporto al deposito comunale con il carro attrezzi (con incentivo giornaliero oltretutto). Non mi sembra giusto, che oltre la tassa di proprietà, un cittadino debba pagarsi anche un garage (anche per due o tre mesi nel mio caso) perché si deve pulire una volta al mese quei tre metri e mezzo di strada (la lunghezza della macchina). Se avete dei suggerimenti!Grazie,saluti

M.P.

“AUTOMOBILISTI, PEDONIE I PROBLEMI PER I CICLISTI”Spett. redazione,faccio riferimento alla lettera pubblicata sul numero 53, dicembre 2014 del vostro giornale e precisamente quella in cui il signor A.B. attacca con un lungo pippone i com-portamenti scorretti dei ciclisti: la mancanza dei lumini quando è buio e la (presunta) arroganza nell’attraversare sulle strisce pedonali. Non voglio difendere i comporta-menti scorretti e pericolosi dei ciclisti, ma mi sembra che se si deve puntare l’indice verso scorrettezza e pericolo-sità, gli automobilisti italiani abbiano di che vergognar-si... in Italia le statistiche riportano almeno un morto al giorno investito sulle strisce da automobilisti che, per il solo fatto di avere un mezzo sotto il sedere, si sentono onnipotenti ed esenti da doveri. Molte volte mi è capitato di attraversare sulle strisce e sentire l’inchiodata, seguita da maledizioni e moccoli. Io questa la chiamo strafotten-za, e lei signor A.B.? Parliamo adesso delle piste ciclabili, delle quali il Q.2 è fortunatamente abbastanza provvisto. Le è mai capitato, signor A.B., in quanto amante della bicicletta come lei si defi nisce, di percorrerle per chi-lometri da una parte all’altra della città come faccio io? Penso che se così fosse avrebbe avuto ben altri motivi per

scrivere al giornale... le piste ciclabili sono piene di gente che non si rende minimamente conto di dove sostano o camminano, anche questo indice di una mentalità... come defi nirla? Poco cittadina? Poco civilizzata? Dite-mi voi.. ma devo sempre fare lo slalom tra persone che camminano in pista ciclabile come fosse il marciapiede... eppure è tinta di rosso, ma questi niente, il loro piccolo universo mentale fi nisce poco oltre i loro piedi! Avete visto la folla di fronte al Badiani? Eppure non c’è interru-zione, il ciclista ha il diritto di trovare libero. L’altra sera, viale Gramsci: marciapiede largo tre metri, ma babbo e bambino dove camminano? In pista ciclabile... bella educazione, non c’è che dire! Un’altra sera, viale dei Mille angolo Cairoli: faccio notare ad un signore anziano col bastone che sta camminando in pista ciclabile e che vor-rei passare. La sua risposta? Ha infi lato quel bastonaccio tra i raggi della ruota dietro per cercare di farmi cade-re! Ora dalla rabbia ho iniziato a fare una cosa, faccio fi nta di investirli e gli faccio prendere un coccolone, poi all’ultimo mi scanso... roba da non credere, cosa si deve fare! Noi italiani - fatte salve le dovute eccezioni - sa cosa siamo, signor A.B.? Una gran massa di cafoni prepotenti e maleducati, senza alcuna cognizione di cosa sia il ri-spetto per l’altro! Allora... prima di strombazzare i diritti degli automobilisti - mi sembra che qui se ne prendano fi n troppi - mi sembra che siano altre le ragioni per scri-vere a Reporter. Last but not least... se qualcuno se ne è dimenticato, il trasporto eticamente sostenibile non è quello a quattro ruote, e le ragioni le conosciamo tutti benissimo. Quindi a tutti i signori AB: muovetevi in bici e vi renderete conto che i problemi sono altri.

Daniela C.

“I CANI E LA SICUREZZADELLE PISTE CICLABILI”Negli ultimi anni, a seguito dell’O.M. dell’allora mini-stro del Turismo On.le Brambilla circa l’accesso dei cani, c’è stato un cambiamento radicale nella fruizione di ogni luogo pubblico. I proprietari dei cani si sono fi -nalmente visto riconosciuto il diritto di poterli condur-re in ogni luogo, il diritto di vedersi riservare parti di luoghi pubblici (aree cani). Una parte rilevante di questi proprietari sembra, però, o non possedere nel proprio bagaglio culturale, o aver dimenticato, i propri doveri divenuti, peraltro, più stringenti. Infatti molti proprie-tari sembrano dare una particolare lettura di questo cambiamento. Molti sembrano non comprendere che, se dagli spazi pubblici sono state estrapolate delle zone riservate ai cani, in tutte le altre permangono la respon-sabilità del proprietario nel far sì che il cane sia perfetta-mente controllato e controllabile. Sarebbero auspicabili, nell’ambito dei servizi culturali (con ricaduta positiva su

tutti gli abitanti del Q.2) percorsi formativi per P.C., in-tendendo per questo acronimo Proprietari Cani! Molti infatti appaiono carenti di una rifl essione intesa ad ot-tenere una gestione responsabile del loro ruolo! I para-digmi della politica prevedono iter complessivi lunghi, ma il problema esiste..... Il quotidiano mi spinge però ad aff rontare un problema stringente, assai rilevante nel Q.2, quello delle piste ciclabili e pedociclabili. Talvolta passo intorno al Campo di Marte, nel viale de Amicis, via Piagentina, nel percorso dall’Obihall al Girone, ecc; mi chiedo se non sarebbe, come previsto, dalle vigenti disposizioni, una forma di “precauzione contro danni a terzi” interdire le piste ciclabili e pedociclabili ai cani. Anche al proprietario più scrupoloso può mancare, magari per pochi attimi, il controllo di un cane che, nel tirare, lo induce al rifl esso automatico di allungare il braccio. Ma se in quei pochi attimi passa un ciclista? Ad ognuno di noi capita però di vedere P.C. meno scru-polosi: alcuni si pongono da una parte della pista con il guinzaglio allungato al massimo, tenendo il cane al ci-glio dall’altra parte della pista. Altri addirittura, soprat-tutto sull’Arno, lasciano il cane senza guinzaglio, come se fossero in un’area a loro riservata. È forse “colpa”del cane se, nella frenesia della corsa taglia la pista ciclabile o pedociclabile? A mio avviso i problemi sopra illustrati sono reali e sotto gli occhi di tutti!Nel rispetto delle diversità delle inclinazioni, si dia tran-quillità anche a quei cittadini che desiderano percorrere piste ciclabili o pedociclabili senza la preoccupazione di non vedere in tempo un guinzaglio srotolato al mas-simo, un cane, sciolto, che arriva di gran carriera, un guizzo di un cane che, anche se ben stretto al guinzaglio, ha percepito un ultrasuono, che lo fa scattare improvvi-samente.

Franca B.

LE CODE ALLA “ROTONDINA”DI VIA BARACCAPercorro quotidianamente via Pistoiese verso il centro ed imbocco via Baracca al bivio, da quando è iniziato il restringimento alla rotondina si forma, al mattino, una coda che in alcune giornate inizia fi n da Brozzi. Il motivo di questa coda è intuibile, sulla Pistoiese ed in via Baracca si circola su due corsie di marcia, le quat-tro corsie in prossimità della rotondina si riducono ad una formando inevitabilmente un gigantesco imbuto. La creazione del restringimento ha solo lo scopo di penaliz-zare il traffi co, non sarebbe stato più opportuno ridurre la larghezza del marciapiede e magari allargare la luce del ponte sottopasso della ferrovia?

Lettera � rmata

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni, problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla primaMa questo è quanto riguarda ieri. Perché ora gli occhi di tut-ti sono puntati sul domani del tram, con uno sguardo (preoc-cupato) all’oggi. Ai cantieri già partiti per la realizzazione della seconda e terza linea e a quelli che si accingono a farlo in que-sto 2015. Quando la città sarà messa sempre più alla prova-lavori, dato che – come spiegato dall’assessore alla mobilità Ste-fano Giorgetti in un’intervista che pubblichiamo questo mese sul nostro giornale – dopo esse-re partiti in modo parziale, nel corso di quest’anno si apriranno i cantieri lungo tutto il percorso delle linee 2 e 3. I fi orentini, in-somma, sono avvisati. E l’appello di Palazzo Vecchio è sempre il solito: lasciare (quanto più pos-sibile) l’auto a casa e utilizzare autobus e biciclette per spostarsi. Un appello che i cittadini sem-brano aver raccolto e iniziato a mettere in pratica: sono sempre i numeri a confermarlo, numeri che dicono che negli ultimi anni il traffi co lungo le strade di Fi-renze è diminuito, grazie anche a un maggior utilizzo del trasporto pubblico e alla crescita della mo-bilità ciclabile. Sempre più gente sui bus e lungo le piste ciclabili, insomma, nonostante il “popolo dei pedali” sottolinei come ci sia ancora da lavorare per rendere Firenze veramente a misura di due ruote. Ma se lavori e cantieri sono tra i principali pensieri di molti fi orentini in questo perio-do, per altri – ovvero per chi ha fi gli – la “prova” è rappresentata dalle scelte da fare in vista del prossimo anno scolastico. Le iscrizioni ad alcune scuole sono già cominciate, altre sono alle porte, e questo è dunque il (dif-fi cile) momento delle decisioni. Perché – oltre ai percorsi più tra-dizionali – in città non mancano nemmeno le possibilità “alter-native”. Su Il Reporter di questo mese ne segnaliamo alcune, per non farsi trovare impreparati al suono della prima campanella.

MATTEO FRANCINI

LO “STOP” ALL’INCROCIOTRA VIA SAN DONNINOE VIA CAMPANIA Spett.le Redazione,vorrei fare una segnalazione nella rubrica “Lettere”. In Firenze, all’incrocio (senza semaforo) di via Campania con via San Donnino, erroneamente è stato tolto il segnale orizzontale dello stop di via San Donnino. Ciò crea svariati incidenti: sia perché esiste una siepe, che impedisce la visibi-lità, sia perché c’è uno specchio insuffi ciente, sia perché c’è un limite di velocità a 50 km/ora (mai rispettato). Potrebbero di nuovo le autorità ripristinare il segnale dello stop in via San Donnino? Tanto per salvaguardare la sicurezza dei cittadini!

Grazie per l’attenzione!Cordiali saluti,

Pietrino

IL REPORTER RISPONDECaro lettore,pubblichiamo la sua segnalazione sul nostro giornale in modo che chi di dovere possa intervenire per risolvere la questione. Appro� tto della sua lettera per ribadire ancora una volta quanto importanti siano gli occhi di tutti gli abitanti per portare alla luce e a� rontare quei problemi urbani che in ogni città non mancano. Segnalazioni, la sua come le molte altre che ogni mese riceviamo in redazione, tanto più im-portanti quando il tema di cui si parla è quello della sicurezza dei cittadini: “aiutare” gli addetti ai lavori ad accorgersi di quello che non va in questa o quella strada, segnalare situazioni e luoghi ritenuti a rischio o dove troppo spesso è capitato di assistere a incidenti, è senz’altro un contributo importante che ognuno può dare alla città. Anche perché – ripeto – nessuno meglio di chi Firenze la vive e la percorre ogni giorno è in grado di accorgersi di cosa non va. Continuate quindi a mandarci le vostre segnalazioni, noi continue-remo a pubblicarle su Il Reporter, per cercare tutti insieme di risolvere le piccole e grandi questioni aperte in città, in centro come in periferia.

MATTEO FRANCINI [email protected]

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TRASLOCHINAZIONALI

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SPEDIZIONI TERRESTRI, AEREE E MARITTIMECuriamo ogni aspetto del trasloco:dalla gestione di tutte le procedure burocratiche e doganali previste alla copertura assicurativa “All Risk”, dall’esecuzione materiale del trasloco all’assistenza all’estero tramite un network di aziende qualifi cate

Deposito e custodia di mobili,arredi e generi variI nostri magazzini sono muniti di impanto d’allarme, sistema antincendio e, grazie ad appositi container di legno di varie metrature, sono attrezzati per conservare i beni al riparo dalla luce, dalla polvere e dall’infl uenza di agenti atmosferici

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