Il Protocollo d’intesa tra il Dipartimento Nazionale ... · Formazione, coordinamento e attività...

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Geol. Michele ORIFICI Coordinatore Commissione Protezione Civile CNG Il Protocollo d’intesa tra il Dipartimento Nazionale Protezione Civile e il CNG Formazione, coordinamento e attività di protezione civile dei geologi dell’ORG Marche Geol. Daniele MERCURI Commissione Protezione Civile Ordine dei Geologi Marche

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Geol. Michele ORIFICICoordinatore Commissione Protezione Civile CNG

Il Protocollo d’intesa tra il Dipartimento Nazionale Protezione Civile e il CNG

Formazione, coordinamento e attività di protezione civile dei geologi dell’ORG Marche

Geol. Daniele MERCURICommissione Protezione Civile Ordine dei Geologi Marche

Legge 24 febbraio 1992, n. 225, Istituzione del servizio nazionale della protezione civile

Direttiva P.C.M. del 27/02/2004 Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale,

statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile

Il presidio territoriale idrogeologico

…. Le Regioni provvederanno ad organizzare un efficace ed

efficiente servizio di presidio territoriale idrogeologico

individuando i soggetti responsabili del coordinamento e della

gestione del servizio stesso. ….

Presidio territoriale idrogeologico Sarno (1998)

Attività nei presidi territoriali idrogeologici1 ottobre 2009 - Alluvione nel settore jonico messinese

• Perturbazione concentrata nella zona sud di Messina (Villaggi di Briga, Pezzolo, Giampilieri, Altolia, Molino) e nei comuni di Scaletta Zanclea e Itala.

• Piovosità stimata: 300 mm di pioggia in 6 ore.• Superficie: circa 50 kmq.• 31 morti; 6 dispersi; 150 feriti; 2500 persone evacuate.• Danno stimato: circa 600 milioni di euro.

Presidio TerritorialeScaletta Zanclea

Presidio TerritorialeScaletta Zanclea

Dissesti geomorfologici NebrodiGennaio-Aprile 2010

• Fino a 1500 mm di pioggia cumulata in 6 mesi a fronte di una media annua di 700-900 mm;

• 33 territori comunali coinvolti;• Oltre 2000 frane censite;• 15 kmq di aree dissestate;• 2000 persone evacuate; per 1000 vige tutt’oggi l’ordinanza di sgombero;• Danno stimato: 500 milioni di euro.

Carta delle fratture al suolo

Monitoraggio delle lesioni: coppie di chiodi e fessurimetri

Monitoraggio punti a terra

Scheda di monitoraggio strumentale

Spostamenti p.m. 7

0,000,200,400,600,801,001,201,401,601,80

20/0

2/10

27/0

2/10

06/0

3/10

13/0

3/10

20/0

3/10

27/0

3/10

03/0

4/10

10/0

4/10

17/0

4/10

24/0

4/10

01/0

5/10

08/0

5/10

15/0

5/10

22/0

5/10

29/0

5/10

05/0

6/10

mm

Spostamenti p.m. 7

142,60

142,80

143,00

143,20

143,40

143,60

143,80

144,00

144,20

144,40

144,60

16/0

3/10

23/0

3/10

30/0

3/10

06/0

4/10

13/0

4/10

20/0

4/10

27/0

4/10

04/0

5/10

11/0

5/10

18/0

5/10

25/0

5/10

01/0

6/10

cm

Spostamenti p.m. 31

125,60

125,65

125,70

125,75

125,80

125,85

125,90

28/0

2/10

07/0

3/10

14/0

3/10

21/0

3/10

28/0

3/10

04/0

4/10

11/0

4/10

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4/10

25/0

4/10

02/0

5/10

09/0

5/10

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5/10

23/0

5/10

30/0

5/10

06/0

6/10

cm

IMMAGINE RADARSan Fratello e comparazione con i dati di monitoraggio dei punti spia

San Fratello:Assistenza ai

lavori di drenaggio

Censimento dei pozzi

22 Novembre 2011 Alluvione settore tirrenico orientale

• 400 mm di pioggia in 12 ore;• 20 territori comunali coinvolti;• Tre morti; una decina di ferita; 800

evacuati• Danni stimati: 300 milioni di euro.

22 Novembre 2011 - Alluvione settore tirrenico orientaleCensimento delle aree alluvionate e di quelle dissestate

22 Novembre 2011 Inquadramento dell’area alluvionata

16 Agosto 2010 Sisma alle Isole Eolie – frane sismoindotte a Lipari

16 Agosto 2010 Sisma alle Isole Eolie – frane sismoindotte a Lipari

16 Agosto 2010 Sisma alle Isole Eolie – frane sismoindotte a Lipari

16 Agosto 2010 Sisma alle Isole Eolie – frane sismoindotte a Lipari

16 Agosto 2010 Sisma alle Isole Eolie – frane sismoindotte a Lipari

ESPERIENZA DEI GEOLOGI IN EMILIA (SISMA 20 E 29 MAGGIO 2012)

• Rilievo effetti cosismici e successivo campionamento delle sabbie fuoriuscite (poi sottoposte ad analisi granulometriche a cura dalla Regione)

• Restituzione cartografica dei punti di liquefazione rilevati

• Censimento pozzi con manifestazione effetti cosismici e ove possibile misure livello freatico

• Rilievo degli argini del Fiume Reno, del Cavo Napoleonico, del Fiume Panaro al fine di censire i settori oggetto di fenomeni di liquefazione 

PRINCIPALI ATTIVITÀ SVOLTE

ESPERIENZA DEI GEOLOGI IN EMILIA (SISMA 20 E 29 MAGGIO 2012

SCHEDA DI RILEVAMENTO EFFETTI COSISMICIGEOPROCIV EMERGENZA SISMA EMILIA 20 maggio 2012

Scheda di rilevamento effetti cosismici Inquadramento territoriale COMUNE: _______________________________ Provincia: FE MO _________

Località: _______________________________________________________________________

Riferimenti (n° civico, incrocio, esercizi pubblici, ecc.): ____________________________________________

Coordinate (da Google): _____________________________________________________________ Tipologia e descrizione fenomeno

Fuoriuscita di acqua dal sottosuolo con trasporto e deposito di sabbia: SI NO

Luogo della fuoriuscita: prato/campo Fosso Cortile strada altro:__________

Materiale depositato (descrivere granulometria e colore): ______________________________________

Prelevato campione: SI NO riferimento sacchetto: ___________________________

cedimento di rilevato arginale o terrapieno

In caso di corso d’acqua: nome: ___________________________ argine dx argine sx

Rischi possibili: _______________________________________________________________

Fessurazioni nel terreno Tipo di superficie (asfalto, ghiaia, terra, ecc.): _______________________

direzione o azimut: ___________________ rigetto misurabile: SI NO cm: ________

Altro fenomeno (descrivere):________________________________________________________

______________________________________________________________________________

Impatti possibili o in atto

Fabbricati coinvolti: SI NO possibile coinvolgimento ____________________________

Tipologia: Residenziali Agricoli Produttivi Altro: _____________________________

Viabilità coinvolta: SI NO possibile coinvolgimento______________________________

Rischio blocco stradale: SI NO Viabilità alternativa disponibile: SI NO

Infrastrutture puntuali o a rete a rischio: ______________________________________________

______________________________________________________________________________

Scheda n° ________/___

GEOPROCIV EMERGENZA SISMA EMILIA 20 maggio 2012

Edizione 1.0 – maggio 2012

Fonte dati

Rilevamento di campagna Intervista a residenti Ufficio Tecnico Comunale

Altra (descrivere): _______________________________________________________________

NOTE: ________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

data compilazione: ____/____/2012 – ore: _________

Firme squadra di rilevazione:

geol. ______________________________

geol. ______________________________

geol. ______________________________

Spazio per documentazione fotografica

ESPERIENZA DEI GEOLOGI IN EMILIA (SISMA 20 E 29 MAGGIO 2012

SCHEDA DI RILEVAMENTO POZZIGEOPROCIV EMERGENZA SISMA EMILIA 20 maggio 2012

Scheda di rilevamento pozzi

Numero progressivo preceduto da lettera della squadra

Inquadramento territoriale COMUNE: _______________________________ Provincia: FE MO _________

Località: _____________________________ via ______________________________________

Riferimenti (n° civico, incrocio, esercizi pubblici, ecc.): ____________________________________________

Quota topografica (precisione decimetro, presa con attenzione valutando direttamente sul campo la quota del terreno a partire dalle quote della CTR): ________________

altezza della bocca pozzo (precisione cm): ______________

livello falda da bocca pozzo (precisione cm): _________________

temperatura (eventualmente, precisione del decimo di grado): __________

profondità del pozzo (precisione cm, sia da intervista che da misura diretta con freatimetro se si riesce): ________________

diametro pozzo________

profondità filtri (precisione metrica, da intervista):_________________________

uso del pozzo: potabile Agricolo Produttivi Altro: __________________________

presenza avanpozzo: SI NO profondità: _______________

presenza di sabbia nel pozzo: SI NO

profondità della sabbia nel pozzo:_____________

NOTE: ________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

data compilazione: ____/____/2012 – ore: _________

rilevatori

geol. __________________ geol. ____________________

Schizzo con ubicazione del pozzo (Fare comunque una foto del pozzo in modo che sia ben distinguibile e facile da ritrovare)

Scheda n° ________/_________

PROVINCIA DI FERRARA punti di liquefazione rilevati: numero 189

PROVINCIA DI MODENApunti di liquefazione rilevati: numero 147

  

SINTESI

Particolare PROVINCIA DI FERRARA settore maggiormente colpito:Zona San Carlo Mirabello

Particolare PROVINCIA DI Modena settore maggiormente colpito:S. Felice s/P.

ESPERIENZA DEI GEOLOGI IN EMILIA (SISMA 20 E 29 MAGGIO 2012

ALCUNE FOTO

ESPERIENZA DEI GEOLOGI IN EMILIA (SISMA 20 E 29 MAGGIO 2012ESPERIENZA DEI GEOLOGI IN EMILIA

(SISMA 20 E 29 MAGGIO 2012

Iniziative del CNG

Premio di Laurea «AVUS 6 Aprile 2009»

Premio scuole primarie «AVUS per S. Giuliano di

Puglia»

Accordo di collaborazione fra Consiglio Nazionale dei Geologi e

Protezione Civile Nazionale

14 aprile 2011

Accordo di collaborazione fra Consiglio Nazionale dei Geologi e Protezione Civile Nazionale

14 aprile 2011

Formare al meglio i geologi in ambito di protezione civile (Corsi, esercitazioni, ecc.)

Assicurare il supporto qualificato dei geologi nella gestione delle emergenze di PC

Affermare il ruolo sociale dei geologi

Concorrere alla redazione di un piano di prevenzione nazionale dei rischi idrogeologici e sismici;- istituzione dei presidi territoriali idrogeologici; - inquadramento dei geologi nelle pubbliche

amministrazioni;- sensibilizzazione per la redazione e la giusta

attuazione dei piani di PC; - sensibilizzazione sociale per la prevenzione dei

rischi naturali; - partecipazione attiva nei tavoli tecnici per la

redazione di proposte normative, - ecc..

Concorrere alle attività di protezione civile.

Principali obiettivi dell’Accordo

Atto di indirizzo per le procedure operative di impiego dei geologi in emergenza sismica e

idrogeologica

(adottato da Ordine dei Geologi delle Marche con delibera n. 124 del 14/09/2012)

FORMAZIONE(aggiornamento professionale continuo)

Fase teorica: corsi in aula

Fase pratica: esercitazione sul campo

L’ATTO DI INDIRIZZO PER LE PROCEDURE OPERATIVE, PREDISPOSTO DAL GRUPPO DI LAVORO CNG-DPC, REGOLAMENTA LE PROCEDURE PER LA

FORMAZIONE E L’IMPIEGO DEI GEOLOGI IN EMERGENZA

ACCORDO DI COLLABORAZIONE DPC-CNG

L’ATTIVITA’ GEOLOGICA IN EMERGENZA È LEGATA:

A) Al rilevamento fenomeni cosismici o idrogeologici: analisi e controllo del

rischio residuo.

B) Alla verifica e controllo, dal punto di vista geologico, geomorfologico e

sismico, delle aree di emergenza al fine di confermarne l’idoneità

C) Alle attività di supporto alla raccolta ed organizzazione di dati geologici

pregressi.

LE COMMISSIONI PROTEZIONE CIVILE DEGLI ORDINI REGIONALI

Procedura di attivazione dei geologi in caso di emergenza

Michele Orifici

Daniele Mercuri