Il product lifecycle management nel settore moda

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IL PRODUCT LIFECYCLE MANAGEMENT NEL SETTORE MODA.

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IL PRODUCT LIFECYCLE MANAGEMENT NEL SETTORE MODA.

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ASPETTI INTRODUTTIVI:Moda e

Innovazione

1. Innovazione nel settore Moda R&S

2. Rapporti con il Management e posizionamento di mercato

3. Peculiarità nel settore Moda in Italia

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1. INTRODUZIONE NEL SETTORE MODA

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Illusione Industria estremamente complessa

Nuove idee, trend, talenti = Prodotti

Prodotti radicalmente nuovi

MARKET ORIENTED

Prodotti riposizionati

MARKET ORIENTED

Innovazione radicale o incrementali

TECNOLOGIA INCORPORATA DAL PRODOTTO

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PERCHÉ? L’unica

modalità attraverso cui è possibile assecondare i gusti di un consumatore sempre più esigente educato al cambiamento continuo.

Demand-pull

Innovazione introdotto per eliminare quei problemi che si potrebbero creare nello svolgimento dei cicli di lavorazione a seguito delle scarsità oppure dall’altro costo di particolari risorse.

Scarsity-push

L’innovazione è collegata al processo tecnologico .

Tecnology-push

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DEMAND - PULL L’innovazione deriva dalla natura della

domanda che si manifestano nei mercati finali, anche se il prodotto moda non rientra nella sfera dei bisogni sociali, ma è il risultato di un bisogno post-moderno di soddisfare l’esigenza di “non necessario”.

“Le oscillazioni tipiche del prodotto moda sono riconducibili nella necessità dei clienti in continuo movimento”

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OGGI:Il settore moda può essere considerato un

settore a tutto tondo, che per sopravvivere ha bisogno di innovarsi creando nuovi prodotti, al fine di accrescere la propria competitività.

Però, ci sono degli ostacoli da considerare: Gestione dei tempi Gestione fornitori Distribuzione e commercializzazione

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Conoscenze Ricerca & Sviluppo

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Innovazione Creatività

Stile Ricerca

materiali

Supportati, cordinati, ordinati e gestiti da abilità imprenditoriali.

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2. RAPPORTI CON IL MANAGEMENT E POSIZIONAMENTO DI MERCATOPianificazione e realizzazione dell’innovazione

tecnologica

Processo economico-organizzativo e tecnico-produttivo ed elevato grado di complessità.

• Chi introduce l’innovazione di prodotto/processo?E’ favorita dalla strategia formulata dal direttore all’area

produttiva e dalle tecniche operative.

MANAGEMENT AREA PRODUTTIVA: INNOVAZIONE DI PRODOTTO:

Definisce le linee strategiche per E’ il frutto dell’interazione l’implementazione dell’invenzione organizzativa ed operativa

dellaTecnologica funzione di produzione

con la di R&S.

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PER INNOVARE:

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DEVO INVESTIRE

COSTI

DEVO AUMENTARE LE MIE CONOSCENZE E COMPETENZE

TUTTO QUESTO GENERA DEI:

Quindi è importante valutare bene che tipo di innovazione adottare, in modo che tutto questo porti a un risultato economico positivo.

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“LA CONOSCENZA HA CARATTERISTICHE SEMPRE PIÙ SIMILI A QUELLE DEI BENI FISICI”

Molte innovazioni rappresentano la ricombinazione intelligente di conoscenza esistente, oppure possono riguardare nuove forme organizzative, l’applicazione di prodotti esistenti ad un nuovo tipo di domanda, l’apertura di nuovi mercati.

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FORMAZIONE DI NUOVA CONOSCENZA E CAPACITA’ DI INNOVARE

RISORSE IMPIEGATE NELLE ATTIVITA’ DI R&S.

DIPENDE DALLE

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3. PECULIARITA’ NEL SETTORE MODA IN ITALIA a) Piccole e piccolissime imprese che grazie alla loro

flessibilità, sono in grado di rispondere velocemente alle esigenze di rinnovamento continuo che il prodotto moda richiede.

b) Concentrazione geografica, che ha determinato lo sviluppo dei distretti industriali, con concentrazione di manodopera e competenze.

c) Due macro filiere principali di cui il made in Italy possiede per intero la padronanza quella del tessile-abbigliamento e quella della pelle-calzatura-accessori.

Possiamo affermare che il Made in Italy nel settore moda si posiziona in un livello medio - alto ma per mantenere questo standard è necessario, stare al passo della tecnologia, adottare strategie complesse, investire per promuovere i processi in una logica di ricerca e innovazione.

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Il ciclo della moda deve essere in continuo aggiornamento, in base alle collezioni stagionali e a sfilate. Infatti, ogni mese le aziende devono ricercare nuovi tessuti, nuovi colori, nuovi modelli, nuove forme di presentazione e modi di vendere. Da un’analisi delle caratteristiche di svolgimento del processo di sviluppo di un nuovo prodotto, spicca il Current Engineering, un metodo gestionale, per conseguire la riduzione del costo medio del prodotto e l’innalzamento del livello qualitativo del manufatto. Questo metodo si basa sulla riduzione della durata delle attività e sull’integrazione delle fasi.

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CURRENT ENGINEERINGLa qualità: elimina le procedure di rilevazione e

rilavorazione dei prodotti difettosi e dunque si riducono le risorse necessarie per ottenere il nuovo prodotto.

Il time to market: • Rispondere rapidamente e conquistare quote di

mercato;• Allungare la vita utile del prodotto;• Praticare prezzi più alti;• Più elevata redditività operativa del C.I.;• Più elevata produttività dei macchinari;• Più elevata produttività del lavoro.

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LE FASIAlcune peculiarità del settore sono: Fase della pianificazione della collezione: le idee a

disposizione sono numerose, ma è necessario procedere a una loro selezione, in modo da individuare quelle potenzialmente migliori (infatti secondo alcune statistiche solo un articolo su otto passa alla fase “design” a quella “produttiva”).

Il “time-to-market”: atto temporale che inizia quando inizia la progettazione e finisce quando il prodotto può essere concretamente acquistato. Grazie a questo approccio, il time-to-market si è notevolmente ridotto, grazie anche alla progettazione in un ottica concorrente che ci permette di comprimere il tempo. Secondo una stima l’introduzione del “time-to-market” ha permesso una riduzione del tempo di circa 15 mesi.

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Circa il 50% della “vita di un articolo” è speso nella fase di sviluppo.

Viene creato un elevatissimo numero di codice prodotto.

Il processo di modifica deve essere necessariamente molto rapido, in quanto bisogna essere competitivi sul tempo ma senza esserci difetti sulla qualità anzi, deve essere migliorata.

Esiste una forte correlazione tra stile, realizzazione campioni e specifiche, approvvigionamenti.

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Ai giorni d’oggi le aziende più innovative e lungimiranti, investono in tecnologie informatiche quali il Product Lifecycle Management (PLM), un approccio che le aziende dei principali settori merceologici utilizzano per conseguire incrementi di competitività e per conseguire maggiori interessi a seconda di queste peculiarità:

• Produrre più campioni e più rapidamente: le fasi del processo non si succedono in modo sequenziale, ma si sovrappongono.

• Ridurre il “time-to-market” dal design alla consegna al punto vendita.

• Migliorare la collaborazione e la condivisione delle informazioni lungo tutta la catena di fornitura cioè si ha l’esecuzione, l’elaborazione e la trasmissione delle informazioni.

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• Mettere in condizioni i fornitori geograficamente distribuiti di produrre in tempi rapidi nuovi articoli.

• Creare e gestire simulazioni realistiche dei prodotti in forma digitale riducendo le esigenze di produrre campionature ‘fisiche’.

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CHE COS’È?Il PLM “un approccio strategico” che utilizza un insieme consistente di soluzioni applicative per facilitare la creazione collaborativa, la gestione, la distribuzione e l’utilizzo delle informazioni che definiscono un prodotto all’interno di un’ impresa estesa, dall’ideazione alle dismissioni, integrando risorse, processi, programmi, software e informazioni.

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Il PLM unisce dunque tutte le dimensioni:• Organizzativa (processi)• Economiche (costi e ricavi)• Tecnologiche (sistemi informativi)• Tecniche (attività e persone)

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PERCHÉ IL PLM È ADATTO AL SETTORE MODAIn generale un approccio PLM è vincente quando occorre governare una qualche complessità del processo di sviluppo del prodotto. Il mondo della moda presenta alcuni peculiari elementi di complessità:

• La catena di fornitura è complessa e più che mai globalizzata

• Occorre gestire un enorme numero di prodotti a seguito dell’esplosione combinatoria di taglie e colori

• Il time-to-market viene misurato in settimana ed è scandito inesorabilmente dalle collezioni stagionali

• L’estrema volubilità dei gusti dei potenziali clienti richiede notevoli capacità di adattarsi alle nuove tendenze modificando rapidamente le decisioni

• A seguito dell’eliminazione delle limitazioni all’import la competizione è globale

• L’innovazione delle collezioni è fondamentale19

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Il lead time di approvvigionamento è lungo se comparato al breve ciclo di vita del prodotto

LEAD TIME DI APPROVVIGIONAMENTO cioè il periodo di tempo che intercorre dall’emissione dell’ordine di acquisto, consegna da parte dei fornitori.

Se il lead time di fornitura è lungo rispetto al mio tempo di programmazione, devo avere necessariamente delle scorte

Queste si traducono normalmente in un aumento dei costi (che si verificano anche nei casi di eventuali carenze di natura qualitativa, quantitativa o temporale nei rifornimenti dei fotnitori)

Tutto ciò influisce sul livello di efficienza del processo produttivo

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• Il costo dei stock (taglie/colori) è elevato, così come il rischio di obsolescenza delle merci.

PROBLEMA NELLA GESTIONE DELLE SCORTE: due sono le esigenze dell’azienda

Avere disponibilità di scorte Che tale disponibilità non

nel momento in cui queste risulti troppo elevata

sono necessarie in modo da non generare un costo eccessivo di mantenimento

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MATERIAL REQUIREMENT PLANNINGMRP è una tecnica di gestione dei materiali ispirata alla

logica del “flow control”. Obiettivo : far coincidere il momento in cui si

manifesta il fabbisogno con il momento in cui il materiale è disponibile, al fine di evitare inutili immobilizzi di scorte.

Fasi: si compone di diverse fasi che permettono, attraverso l’esatto calcolo di tempi e quantità, di perseguire l’obiettivo di azzeramento scorte.

Condizione: il lead time di approvvigionamento deve essere minore del tempo di programmazione.

Nella realtà aziendale è difficile applicare tale sistema.

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• Devono spesso coesistere logiche MTO (make to order) e MTS (make to stock)

Politica di produzione MTO la vendita del prodotto avviene “su catalogo” in vari settori, il quale viene preparato prima che la domanda si manifesti. L’approvvigionamento delle risorse produttive e la progettazione del prodotto sono pertanto programmate sulla base della PREVISIONE DELLA DOMANDA, mentre il processo di produzione (fabbricazione e montaggio delle parti componenti) avviene dopo la vendita.

Politica di produzione MTS la vendita avviene in un momento successivo e quindi tutte le operations sono programmate in base alle PREVISIONE DELLA DOMANDA. Via via che i prodotti sono fabbricati vanno ad “alimentare” il magazzino dei prodotti finiti, da cui poi saranno prelevati nelle quantità e nei tempi richiesti dai clienti 23

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PUNTI DI FORZA DEL PLM A SOSTEGNO DEL SETTORE MODA

Il PLM permette di governare tali elementi di complessità del settore moda.

• Il PLM consente di creare e mantenere aggiornato un “archivio elettronico” contenente tutte le informazioni sui prodotto (lungo tutto il loro ciclo di vita) e faciclmente utilizzabile da tutta l’azienda.

• Permette di migliorare l’utilizzo delle COMPETENZE E CONOSCENZE AZIENDALI per realizzare nuovi prodotti.

• Stimola l’approccio”virtuale” RIDUCENDO I TEMPI E I COSTI DI PROTOTIPAZIONE.

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Il PLM facilita la PARALLELIZZAZIONE delle attività soppiantando un processo di sviluppo quasi sequenziale

Esempio: Nella fase di sviluppo del nuovo prodotto si verifica

una continua COMUNICAZIONE tra creativi e manager Nella fase di realizzazione di campioni e prototipi vine

realizzato un cospicuo numero di esemplari fisici che saranno valutati da attori che operano in sedi diverse

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SOLUZIONI PLM PERMETTONO DI:Organizzare il Gestire schede Controllare

il processo creando identificative del flusso una base di prodotto, schede

informativo ed conoscenza per di costo, archivi

approvativo e gli l’intero patrimonio delle immagini accessi ai

dati stilistico e produttivo associate ai

prodotti

Garantendo all’azienda un sistema di offerta stagionale standardizzato e fondato su decisioni tempestive ma

corrette.

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PLM TRADIZIONALE NEL PRODOTTO MODAo Contenuto ingegneristico ridottoo Fase di produzione esternalizzata o Fasi relative all’after-sales sono trascurabili

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Applicate soluzioni di Product Data Management (PDM)

Focalizzata su una gestione dati di un prodotto più facilitata tramite una logica più consona al progetto.

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OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO

Migliorare le modalità di collaborazione lungo la SUPPLY CHAIN

ovvero la gestione dello scambio dati con i subfornitori.

Inserendo così la singola impresa in una rete composta da molte

imprese, di cui alcune operano “a monte” ed altre “a valle” del suo

ciclo produttivo, soddisfando le esigenze del consumatore

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Sviluppo dei

prodotti

Approvvigionamenti

Varie fasi di produzione

Logistica e distribuzion

e

Forniture di materiali e inventario

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Supply chain

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OBIETTIVO: aumentare le vendite ridurre i costi migliorare la produzione attraverso la

semplificazione dei processi di comunicazione

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Gestire un efficace ed efficiente accesso ai dati (design, produzione e vendite) rendendoli disponibili in forma “digitale”:

• Concetti ed idee• Ricerche di mercato• Informazioni su fornitori• Elaborati CAD (Computer Aided Design)

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Strumento di supporto alla progettazione del prodotto industriale capace di memorizzare ed elaborare dati che consentono sia di risolvere problemi complessi di calcolo sia di considerare un numero elevato di soluzioni alternative.

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Garantire la protezione della proprietà intellettuale tramite condivisione delle informazioni con partner e fornitori

Definire e formalizzare i requisiti attesi dal prodotto Sistematizzare e riutilizzare la conoscenza Gestire la collezione Ridurre il rischio di modifica “dell’ultimo minuto” Rendere disponibili dati a supporto della pianificazione

delle attività Condividere informazioni significative con i clienti

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NEL MONDO DELLA MODA…Soluzioni PLM possano aiutare le imprese a far fronte alla crescente complessità legato allo sviluppo di nuovi prodotti sempre più competitivi

Spesso il risultato del prodotto dipende dalla struttura del processo

La PLM si basa dunque sulla condivisione con tutti gli attori che intervengono e partecipano alla creazione del prodotto.

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L’INDAGINE SULL’OFFERTA DI PRODOTTI PLM PER LA MODA

Il crescente interesse delle aziende nel miglioramento del processo di sviluppo del prodotto e nel sistemi informativi abilitanti, ha determinato una notevole crescita dei prodotti PLM che si adattano al meglio alle specifiche esigenze del settore. In questo contesto ha assunto molta importanza uno studio condotto da LOGISLAB che confronta le caratteristiche dei prodotti al fine di rilevare la diffusione della tecnologia presso le aziende di settore. Tale studio ha riguardato le aziende(del settore abbigliamento, accessori di fascia medio/bassa) della moda che operano a livello internazionale con lo scopo di comprendere la soluzione PLM implementata. L’indagine nonostante tutto non può considerarsi esaustiva in quanto :

• Alcuni fornitori rendono pubblici solo dati parziali relativi alla base installata;

• Alcune aziende hanno reso pubbliche solo le informazioni relative alle tecnologie più recenti o specializzate per il fashion; 34

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LA DIFFUSIONE DEI PRODOTTI PLM NEI VARI SEGMENTI DEL MERCATO Diviene interessante considerare gli impatti che il PLM

ha avuto fino ad ora sul mercato, la maggioranza delle implementazioni, infatti, riguarda le aziende appartenenti alle fasce di mercato più basse.

Analizzando la distribuzione dei progetti per area vediamo che la gran parte di queste realizzazioni avviene nel nord America ed in Europa, mentre l’Asia sembra particolarmente interessata all’utilizzo dei prodotti PLM. 

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Diffusione dei prodotti PLM per area geografica

Europa 38%Nord America 48%Asia 10%Oceania 2% Sud America 2%

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ANALISI DEI RISULTATII fornitori di si dispongono maggiori informazioni,

mettono a disposizione il proprio PLM per aziende che vendono un prodotto di abbigliamento di fascia mediamente bassa.

Le applicazioni PLM hanno maggior diffusione nelle aziende che si rivolgono ad una fascia di clientela meno selettiva.

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TENDENZE FUTUREEvoluzione dei requisiti di businessIl mercato richiede ai prodotti PLM sempre più una maggiore

copertura dei requisiti aziendali e,  anche il livello di integrazione con i sistemi informativi aziendali è in evoluzione.

Altre aree di crescente interesse sono la tracciabilità e l’ ecosostenibilità, sia ambientale sia sociale.

Evoluzione tecnologicaUn analisi, in merito alle strategie di sviluppo dei fornitori di tecnologie, ha evidenziato come le aree di investimento riguarderanno tra le altre cose: 

• un aumento di supporti tecnologici(come iPad e Smartphone);

• la gestione delle interazioni con i social media; • un aumento delle funzionalità a disposizione per soddisfare

le esigenze delle varie componenti merceologiche; • il supporto di tecnologie virtuali durante tutto il lifecycle

(ciclo di vita).37

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CONCLUSIONILe aziende che hanno realizzato iniziative PLM

registrano miglioramenti significativi nei principali indicatori delle prestazioni del processo di sviluppo prodotto.

Il PLM è ormai presente in tutti i settori merceologici (abbigliamento, calzature, accessori, gioielli), presso aziende che operano per diverse fasce di consumatori e in tutte le aree geografiche. Le aziende fashion che lo hanno adottato hanno ottenuto considerevoli ritorni di investimento; l’analisi del livello di soddisfazione per i risultati di progetto mostra infine riscontri positivi sia per quanto riguarda il soddisfacimento delle specifiche che per il rispetto di tempi e costi.

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RINGRAZIAMO PER L’ATTENZIONE

o Agostini Sara o Corradetti Samanta o Costantini Valentinao Curri Danielao Galetta Enza

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