Il Peperoncino Rosso aprile 2014

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Finalmente un po’ di allegria e pulizia nella piazza del comune. I canti, i girotondi e i palloncini dei piccoli studenti delle scuole materne di Trinitapoli sono stati un autentico messaggio di pace. Il presidente del Consiglio, Mino Albore, prima di inviare il suo personale “trattato di pace” ai consiglieri avrebbe dovuto prendere qualche lezione dai bambini, gli unici cittadini che al passaggio del re svestito riescono ad esclamare candidamente: il re è nudo! Buona Pasqua A lezione dai bambini 11 aprile 2014. Tutti i bambini delle Scuole Materne in Piazza Umberto I per cantare, danzare e inneggiare alla PACE

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A lezione dai bambini.Finalmente un po’ di allegria e pulizia nella piazza del comune. I canti, i girotondie i palloncini dei piccoli studenti delle scuole materne di Trinitapoli sono statiun autentico messaggio di pace. Il presidente del Consiglio, Mino Albore, primadi inviare il suo personale “trattato di pace” ai consiglieri avrebbe dovutoprendere qualche lezione dai bambini, gli unici cittadini che al passaggio delre svestito riescono ad esclamare candidamente: il re è nudo!

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Finalmente un po’ di allegria e pulizia nella piazza del comune. I canti, i girotondie i palloncini dei piccoli studenti delle scuole materne di Trinitapoli sono statiun autentico messaggio di pace. Il presidente del Consiglio, Mino Albore, primadi inviare il suo personale “trattato di pace” ai consiglieri avrebbe dovutoprendere qualche lezione dai bambini, gli unici cittadini che al passaggio delre svestito riescono ad esclamare candidamente: il re è nudo!

Buona Pasqua

A lezione dai bambini

11 aprile 2014. Tutti i bambini delle Scuole Materne in Piazza Umberto I per cantare, danzare e inneggiare alla PACE

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Autori vari

Questo numeroè stato chiuso in redazione

il 15 APRILE 2014

DONATO PICCININO

a siamo proprio sicuri cheil Comune di Trinitapolisi sia salvato dal dissesto

grazie al piano di rientro?A noi pare proprio di no. E

a dirlo sono i numeri, non glistrombazzamenti dell’Ammi-nistrazione di Feo.

Se non fosse stato per loStato la storia da raccontare sa-rebbe stata un’altra.

L’anno scorso, infatti, il De-

creto legge n.35, quello famoso“sblocca pagamenti” ha conces-so al nostro Comune 981 milaeuro per pagare debiti certi, li-quidi ed esigibili maturati entrola fine dell’anno 2012.

In realtà la richiesta fattadal Comune di Trinitapoli eraben più corposa: 1.570.000 eu-ro.

C h i p a g h e r à q u e s t o“debito”? I nostri figli da qui a30 anni, perchè la somma otte-nuta dallo Stato non è altro cheun prestito da restituire entro il

2043 a Cassa Depositi e Prestiti.Intanto, questa liquidità ha

consentito ai fornitori e alle im-prese di vedersi pagati una partedei loro crediti verso la Pubbli-ca Amministrazione e al Comu-ne di Trinitapoli di trovare isoldi per “andare avanti”.

E tutto grazie allo Stato.Ma non è finita qui! Perchè

a breve il Comune si rivolgeràdi nuovo allo Stato per chiedereun altro aiuto da restituire sem-pre...tra 30 anni!

Trent’anni di debitiUna eredità immobiliare di milioni di euro lasciata ai cittadini da tutte le amministrazioni dicentrosinistra del passato viene insidiata dai debiti che i nostri figli erediteranno da chi oggi siautodefinisce “salvatore” del paese. I casalini avrebbero pagato ugualmente. Con o senza fallimento

M

Il capogruppo di Vie Nuove, Anna Maria Tarantino, e il capogruppo di Trinitapoli da Vivere, Donato Piccinino, sorridono tra le ali della pacee la signora Grazia Fuochiciello

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Mentre il sindaco fugge l’opposizione lottaper la riapertura del Museo e del Parco ArcheologicoI consiglieri comunali di Vie Nuove e di Trinitapoli da Vivere hanno incontrato il 10 aprile nell’Auditorium l’assessoreregionale Angela Barbanente ed esponenti della Soprintendenza Archeologica per riaprire le due strutture

DONATO PICCININO

arà la Regione Puglia,grazie direttamenteall’impegno dell’Asses-

sorato alla Cultura, a coordi-nare in tempi brevi un tavolodi lavoro istituzionale per ar-rivare all’apertura del MuseoCivico e del Parco Archeolo-gico a Trinitapoli. È il risultatofinale della tavola rotonda cheabbiamo organizzato lo scorso10 aprile sul tema “Gestionee valorizzazione degli attrattoriculturali: Museo e ParcoArcheologico”, invitando siala Soprintendenza chel’Amministrazione Comunale.La storia legata ai beni culturalie archeologici di Trinitapoli ètalmente lunga che di per séè già un primo dato su cuidovremmo aprire una rifles-sione. L’obiettivo, adesso, saràtrovare una soluzione condi-visa, determinando un timingpreciso e vincolante, chiarendoresponsabilità e compiti: conuna espressione direi, chi devefare cosa ed entro quando.Perché se stiamo parlando dicome valorizzare la storia delnostro tempo è paradossale chesi continui a perdere tempoprezioso. Il passato cerchiamoil più possibile di conservarlo,ma nel futuro dobbiamo por-tare un’idea di crescita e svi-luppo che valorizzi questopatrimonio. In più occasioni,negli ultimi tre anni, abbiamocercato di camminare su questosolco chiarendo il ruolo che unqualsiasi ente locale deve averenello spazio della propriecompetenze e delle proprieprerogative che la normativabel specifica.chiarezza, però, sulla formagestionale e sull’idea di sistemamuseale che vogliamo rap-presentare. Perché dopo duebandi andati deserti che ri-spondevano a precise lineeamministrative dettate dallagiunta comunale qualche do-manda è giusto che qualcunoinizi a farsela. Oppure si con-

tinuerà a ritenere le posizionidell’opposizione “strumentalie demagogiche”? Quante oc-casioni di confronto, fuori edentro il consiglio comunale,sono state respinte dalla mag-gioranza che aveva la presun-zione di aver trovato il bandolodella matassa? Tre ordini delgiorno rigettati, innumerevolipromesse di riapertura, fatte amezzo stampa e in forma pub-blica, non mantenute.

Eppure, senza tutti gli in-vestimenti, di qualsiasi genere,economico, professionale,scientifico, politico- ammini-strativo, culturale, sociale e divolontariato che nel tempohanno portato importanti risul-tati, noi non saremmo qui adaffrontare questa problematicache è testimonianza di una ric-chezza che è nostro compitodoveroso valorizzare con ognimezzo possibile. Da questaresponsabilità non possiamosottrarci. Trinitapoli e il terri-torio in cui siamo inseriti hannouna storia, una tradizione, unpatrimonio culturale che offria-mo in maniera unica a tutti,che vogliamo far fruire a chiha il diritto di godere di questebellezze che sono, anche, unaconcreta possibilità di sviluppo.

Il nostro Parco Archeolo-gico, oggetto di investimentida quasi 15 anni, senza consi-derare gli interventi di scaviplurimi a Madonna di Loreto,è chiuso da tre anni. Prima hapotuto essere un luogo cultura-le che ha ospitato migliaia divisitatori e decine e decine di

iniziative, pubblicazioni, ma-nifestazioni. Ma il nostro Mu-seo da quasi dieci anni è chiuso,prima per interventi conserva-tivi e messa in sicurezza, poiper importantissime azioni divalorizzazione, non ultimo ilfinanziamento di 600 mila eurocon fondi regionali Area VastaVision 2020 che hanno per-messo il recupero del pianosuperiore al palazzo storico “exMaternità” e l’allestimento del-la Mostra sugli Ipogei ancorain corso. Una struttura polifun-zionale, moderna, innovativa.

Eppure, a pensarci,un’intera generazione scolasti-ca che nel 2004 iniziava lascuola dell’infanzia e oggi fre-quenta gli istituti superiori, hasolo sentito parlare di questiluoghi. Passando da Via Mar-coni ha visto questi locali chiu-si, facendo in modo che si tra-sformassero, utilizzandol’espressione di Marc Augè,in non luoghi, nell’interpre-tazione però di spazi esistentima inaccessibili. Una forma distraniamento forzato dalla pro-pria storia. A quei ragazzi, aquesti giovani, manca un puntodi riferimento legato ad unospazio da vivere e un conteni-tore che proietti, attraverso lasua gestione, un orizzonte pro-fondo nella loro vita.

Grazie alla tavola rotondaabbiamo provato a riannodarei fili per una consapevolezzacomunitaria, rinnovata, che sicandidi ad essere protagonistae non comparsa. Le soluzionidevono nascere dalla nostra

realtà, in maniera partecipata,attiva e identitaria mettendo afrutto il lavoro che già è statofatto e affermando il ruolo acui non è possibile abdicare néche altri possono togliere. Gra-zie all’intervento di molti ope-ratori, di rappresentanti di as-sociazioni locali, di amici dicittà limitrofe che hanno por-tato il proprio contributo (co-me, ad esempio, Sabino Silve-stri della FondazioneArcheologica canosina), di tan-ti cittadini, abbiamo potutoregistrare un forte interesse ela disponibilità a candidarsi persoluzioni gestionali in lineacon la normativa vigente e lenovità introdotte dalla LeggeRegionale sui Beni Culturali(n.17 del 25 giugno) condivisecon il Ministero dei Beni Cul-turali.

Non vorremmo per nessu-na ragione perdere l’occasionedi continuare a rappresentare

buone prassi nel nostro terri-torio per la capacità, da sempre,di trovare investimenti per lavalorizzazione dei beni cultu-rali portando Trinitapoli adesempio di eccellenza e virtuo-sità amministrativa. Dobbiamo,invece, evitare la deriva dellepessime prassi che non merita la nostra storia, il nostro tessutoculturale, il nostro impegno ela passione che non sono maivenute meno.

L’assenza ingiustificatadel Sindaco, che non ha volutoprendere parte alla tavola ro-tonda e confrontarsi pubblica-mente, non è un segnale chefa ben sperare. Purtroppo. Lacabina di regia che coordineràla Regione Puglia, che non hanessuna intenzione di vederdisperdere le risorse investitea Trinitapoli, invece, ci rassi-cura e garantisce un percorsochiaro e trasparente.

10 aprile 2014. Da sinistra: Pasquale Lamacchia, Peppino Brandi, FilippoCaracciolo, Angela Barbanente, Donato Piccinino e Anna Maria Tarantino

S

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Porte che si chiudono incessantemente“Recesso” non è una bella parola perché rima con “decesso”.Da evitare altre rime meno raffinate anche se avvertiamo un forte odore … di chiuso

Cos’è il Patto TerritorialeIl Patto Territoriale per l’Occupazione è uno strumento promosso

dall’Unione Europea per creare progetti di sviluppo locale e nuova Occupa-zione. In tutto il territorio comunitario sono stati promossi a titolo sperimentale89 patti territoriali per l’occupazione, di cui 10 in Italia e fra questi il PattoTerritoriale per l’Occupazione Nord Barese/Ofantino, comprendente i comunidi Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Corato, Margherita di Savoia,Minervino Murge, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola, Trani e Trinitapoli.L’agenzia nasce nel luglio del 1998 paer dare attuazione al Patto Territorialeper l’Occupazione Nord Barese/Ofantino, promosso da un ampio partenariatopubblico-privato locale e sostenuto finanziariamente dalla CommissioneEuropea, nell’ambito dell’azione pilota “Patti Territoriali per l’Occupazione”dalla stessa promossa per sperimentare a livello locale la nuova StrategiaEuropea per l’Occupazione. Nel corso della sua attività, l’Agenzia ha portatoavanti la sua mission di sviluppo del territorio, promuovendo e realizzandoaltri programmi, dopo quello del Patto Territoriale che ne ha promosso lacostituzione. L’Agenzia è cosi diventata, con il sostegno del suo partenariatopubblico-privato, il motore principale dello sviluppo territoriale. Le attivitàdell’Agenzia hanno assunto sin dal suo avvio un approccio strategico,finalizzato a favorire la transizione del sistema produttivo locale verso laterziarizzazione e la valorizzazione delle risorse storico-culturali e ambientalilocali. I programmi realizzati hanno seguito tale strategia, in primo luogofinanziando interventi esemplari e dimostrativi e quindi replicabili.

P.S. Molti degli imprenditori trinitapolesi hanno avuto ingenti contributidal Patto Territoriale per le loro aziende.

e opposizioni (GruppiVie Nuove e Trinitapolida Vivere) hanno votato

contro il recesso del Comunedi Trinitapoli dal Patto Ter-ritoriale Nord Barese perché,come hanno dichiarato,passano dopo 10 anni di at-tività comune “dal ruolo diprotagonisti a quello dicomparse” nell’ambito dipolitiche di svilupposovraterritoriali”.

Decidere l’isolamentoda ogni forma di program-mazione e pianificazioneterritoriale è avventurismoperché si va incontro ad unfuturo incerto, inconsapevolidei vantaggi anche econo-mici di cui ha goduto tuttala comunità dei produttori eimprenditori trinitapolesi.

Si è scritta una paginanegativa nella storia dellerelazioni istituzionali delnostro ente che ha sempre mostrato capacità di inter-

vento innovativo nel contestoin cui si è mosso.

Ben altro protagonismomerita Trinitapoli e ben altreragioni per balzare agli onoridella cronaca.

Manca in questo consi-glio comunale la consapevo-lezza delle decisioni rilevantiche vengono prese e che han-no ripercussioni, non solo sulpresente ma, soprattutto, nelfuturo.

L’isolamento forzato incui l’amministrazione di Feosta spingendo la nostra Cittàè deleterio perchè non rap-presenta la vitalità e le com-petenze dei cittadini trinita-polesi. Ma soprattutto non siconsegna la speranza nellemani di chi verrà dopo.

Rimarrà agli atti nellastoria del comune la respon-sabilità di questa scelta cheuna maggioranza ridottaall’osso sta prendendo pertutta la comunità. Così comeè giusto che questa contra-

rietà venga espressa in ma-niera chiara perchè logichesterili di “governance” inter-na agli organismi decisionalidel Patto non possano pren-dere il sopravvento rispettoad obiettivi di più alto profilo.

Sarà difficile, per qual-

che membro della maggio-ranza, giustificare la decisio-ne presa in contrasto con leproprie convinzioni e sceltepersonali. Gli effetti di questascelta sbagliata saranno mol-to più evidenti fra due anniallorchè il comune sarà com-

pletamente uscito dal Pattodopo il preavviso previsto.Allora non sarà più possibileabbaiare alla luna e accusaregli amministratori del passatodelle proprie superficialitàamministrative. Il tempo ègalantuomo.

Lettera inviata dalle opposizioni per proporre di scegliere gli scrutatori tradisoccupati, inoccupati e studenti iscritti all’Albo elettorale

Amministrare a porte chiuse

L

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La buona Pasqua dell’Amministrazione Comunale!!!In un volantino della opposizione vengono illustratele “priorità” dell’Amministrazione Comunale di Centrodestra

ello scorso novem-bre le categorie dicommercianti, pic-

coli artigiani, o megliodef ini t i “Le part i teIVA” , sc ioperavanoc o n t r o l ’ A m m i n i -strazione Comunale perl’aumento indiscrimina-to della Tassa per la rac-colta e lo smaltimentodei rifiuti, denominataTares anno 2013, e con-cludevano la protestacon un comizio in PiazzaMunicipio durante losvolgimento del Consi-glio Comunale.

L’AmministrazioneComunale, di fronte allamassiccia protesta, pro-metteva di discuteredell’argomento nel Con-

siglio Comunale già con-vocato. In quell’occa-sione il Sindaco, di fron-te all’intera assise consi-liare e alla presenza deimanifestanti che occupa-vano Piazza Municipio,prometteva di restituireai cittadini la somma di€ 139.000. Pertanto, imanifestanti si impegna-rono a sospendere losciopero.

I cittadini gli credet-tero e pagarono regolar-mente l’aumento delleTasse stabilite dall’Am-ministrazione Comunaleper l’anno 2013.

Grazie al sacrificiodell’intera città che hapagato l’aumento di tuttele t asse e i t r ibu t idell’anno 2013, il Comu-

ne è riuscito ad accumu-lare liquidità nei primimesi del 2014.

Riteniamo che, difronte alla disponibilitàdi cassa di cui il Comuneha beneficiato ad operadei cittadini, gli Ammi-nistratori avrebbero do-vuto restituire prima lasomma di € 139.000 so-lennemente promessa aic o n t r i b u e n t i p e rl’emergenza economicache vive, in particolare,il popolo delle partiteIva.

Secondo l’Ammi-nistrazione Comunalec’era, però, un’altragrande emergenza ov-vero quella di delibe-rarsi il pagamento delleindennità di carica di

tutto il 2013, pari allasomma di € 137.000 dicui € 33.300 netti al Sin-daco, € 20.000 netti alVice Sindaco e € 51.000netti agli Assessori; las te s sa somma che ,guarda caso, avevanosolennemente promessodi restituire.

Cari cittadini, pur-troppo ancora una voltaassistiamo al volta facciaed alle bugie di questaAmministrazione Comu-nale, che continua a pro-mettere senza manteneregli impegni che prendecon la cittadinanza, dan-do priorità al pagamentodelle loro indennità dicarica, anziché alle diffi-coltà economiche di queicittadini che, ad oggi,

non hanno ancora ottenu-to la restituzione di €139.000, quale rimborsoTares 2013.

Lasciamo a voi ilc o m m e n t o s u t a l i“pessime pratiche”. Sta-bilite voi se fosse priori-taria l’emergenza di pa-garsi le indennità dicarica o quella di mante-nere fede alla parola da-ta.

A i c i t t a d i n i v al’augurio “gratuito” diBuona Pasqua dell’Am-ministrazione Comuna-le che ringrazia viva-mente tutti i trinitapo-lesi per aver salvato lacittà dal fallimento eper aver rimpinguato lecasse del Comune.

Padre Bernardino Bucci el’Arcivescono Mons. Giovan BattistaPichierri benedicono cani, asini, gatti,cinghialini, cavalli, uccelli e una muc-ca nel giorno di Sant’Antonio Abate,protettore degli animali.

Nella gabbietta in primo piano cisono 2 cinghiali baby con un nastrorosa e uno azzurro che nacquero nelgiardino del convento.

Auguri a Padre Bernardino per ilsuo Giubileo e un grazie di cuore daparte di tutta la redazione per la suaimmensa sensibilità verso tutte le cre-ature del mondo. Parrocchia Immacolata, 17 gennaio 2002: benedizione degli animali

AuguriPadre Bernardino

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ARCANGELO SANNICANDRO

irca 40 anni dopo laconquista, con le armie con il sangue, della

democrazia e di libereelezioni, il popolo italianoveniva privato ancora unavolta del diritto di voto,cioè del diritto di sceglierei propri rappresentanti nelParlamento.

Ad un gruppuscolo disegretari di partito venivaattribuito il potere assolutodi costruire liste bloccatestabilendo l’ordine dipresentazione dei candi-dati.

La Corte Costituzio-nale ne ha finalmente di-chiarato la illegittimità cosìmotivando:

“Una simile disciplinapriva l’elettore di ognimargine di scelta deipropri rappresentanti,scelta che è totalmenterimessa ai partiti. [...]Nella specie, tale libertà(dei cittadini) risultacompromessa, posto che ilcittadino è chiamato a de-terminare l’elezione di tuttii deputati e di tutti i sena-tori votando un elencospesso assai lungo [...] dicandidati che difficilmenteconosce”.

In definitiva, concludela Corte, “è la circostanzache alla totalità dei parla-mentari eletti, senza alcunaeccezione, manca il soste-gno della indicazione per-sonale dei cittadini, cheferisce la logica della rap-presentanza consegnatanella Costituzione”.

Ma nel porcellum ilvoto di ogni cittadino nonsolo non era più diretto maneanche eguale: al partitoo alla coalizione che con-quistava la maggioranzarelativa veniva attribuitoun c.d. premio di maggio-ranza che alterava grave-mente il principio di egua-

glianza del voto.Così la Corte si espri-

me:“Il meccanismo di at-

tribuzione del premio dimaggioranza [...] in quan-to combinato con l’assenzadi una ragionevole sogliadi voti minima per compe-tere alla assegnazione delpremio è, pertanto, tale dadeterminare una alterazio-ne del circuito democraticodefinito dalla Costituzione,basato sul principio fonda-mentale di eguaglianza delvoto” (art. 48, comma 2Cost.).

E benché l’epiteto diCalderoli, in tutti questianni, sia stato ripetuto conveemenza da tutti i leaderspolitici nessuno ha mossoun dito per abrogare quelsistema elettorale tanto eda tanti vituperato.

La sentenza della Cor-

te Costituzionale ha messoin luce quanta ipocrisia vifosse in coloro che a paro-le, per anni, avevano pro-messo che avrebbero resti-tuito il diritto di voto agliitaliani.

E infatti, poiché lasentenza della Corte rein-troduceva nel sistema ita-liano il voto di preferenzae il sistema proporzionaleper la distribuzione deiseggi parlamentari tra leforze politiche, l’ipocritaarmata del no al porcellumsi è rimessa subito in motoe ha partorito una nuovalegge elettorale il c.d. ita-licum che ripropone laporcata con delle aggra-vanti.

Con l’italicum, infatti,tutti i deputati e tutti i se-natori vengono ancora unavolta nominati dai segretaridei partiti che ne decidono

la collocazione nell’ordinedelle liste bloccate.

E per essere sicuri chetutti i deputati e tutti i se-natori appartengano ai duepartiti maggiori vengonostabilite soglie di sbarra-mento irragionevoli sia perchi concorre da solo che incoalizione. Il partito checoncorre da solo può otte-nere seggi solo se superal’8% dei voti (cioè se rap-presenta circa il 15% dellapopolazione). Una sogliadi sbarramento che non esi-ste in nessun paese demo-cratico d’Europa.

Se invece un partito faparte di una coalizione (chein ogni caso deve superarela soglia del 12%) per ot-tenere seggi deve superarela soglia del 4,5 %, in man-canza i suoi voti risultanoimproduttivi per sé ma utiliper determinare il peso del-

la coalizione.Insomma potrebbe

accadere per esempio chesommandosi il 4% dei votiottenuti da ciascuna di treliste coalizzate con unaquarta che ha ottenuto il26% dei voti, alle primetre non viene attribuitoalcun seggio mentreall’alleato maggiore ver-rebbero attribuiti tutti iseggi spettanti alla coali-zione.

E se quest’ultima co-alizione, raggiungendo il37% dei voti vincesse leelezioni otterrebbe lamaggioranza assoluta deiseggi e questi, come giàdetto sarebbero attribuitisolo ai candidati della listadella coalizione che hasuperato il 4,5%.

A tutto ciò si aggiungache i segretari dei partitipossono porre in posizioneutile nell’ordine di lista lostesso candidato in ben 8collegi con la conseguenzache in ben 7 collegi su 8il risultato elettorale saràdeterminato esclusiva-mente dagli accordi tra ilsegretario del partito e icandidati in barba alla vo-lontà degli elettori.

Un meccanismo, in-somma pensato accurata-mente per sottrarre ancorauna volta ai cittadinil’esercizio della sovranitàpopolare .

Con Renzi, la mutazio-ne genetica del PD subisceuna ulteriore accelerazione.

Il sedicente demiurgonon nega, anzi proclamache questo è il suo obietti-vo, per cui a questo puntosorge spontanea una do-manda: quanto è giovatoalla democrazia italiana latrasformazione del PDS inDS e in PD e quanto giovaalla democrazia italiana unpartito esteso da Berlusco-ni a Renzi, sia pure guidatoda quest’ul-timo?

Una porcata dopo l’altraÈ una porcata”, esclamò il ministro Calderoli dopo che nel 2005 venne approvata la legge elettorale che porta il suo nome.La legge elettorale attualmente in discussione è una ulteriore porcata

C

E per essere sicuri che tutti i deputati e tutti i senatori appartengano ai due partiti maggiorivengono stabilite soglie di sbarramento irragionevoli sia per chi concorre da solo chein coalizione. Il partito che concorre da solo può ottenere seggi solo se supera l’8% deivoti (cioè se rappresenta circa il 15% della popolazione). Una soglia di sbarramento chenon esiste in nessun paese democratico d’Europa.

L’Onorevole Arcangelo Sannicandro

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GIULIO MARCON

enzi, Grillo e Berlu-sconi rappresentano– con diverse inclina-

zioni e prospettive politi-che – tre volti delle nerva-ture populistiche e plebei-ste che si sono diffuse nelcorpo del paese in questianni, di cui anche l’ormaiappassita e decrepitaespressione di Bossi harappresentato per lungotempo la versione più fero-ce e gretta. Ovviamente ilPd – per la sua storia, lasua base sociale e le sueposizioni – non è un partitopopulista e sarebbe unagrande sciocchezza affer-marlo. Altrettanto scioccosarebbe dire che il movi-mento di Grillo sia un par-tito politico o anche un piùnobile movimento politico.Per non parlare di ForzaItalia, punto d’incontro tragruppo padronale, agenziadi marketing e coacervo dicomitati di notabili .

Ma c’è un segno cheunisce la storia di una partesignificativa delle leader-ship politiche (e delle classidirigenti) di questo periododella storia politica italia-

na: lo scivolamento inces-sante nel vortice di una“politica della pancia” ches i pone l ’ob ie t t ivod’intercettare gli umori piùimmediati, il consenso piùsemplice, gli slogan piùaccattivanti. Il processo è i-niziato molti anni fa in Ita-lia e in tutto il mondo,quando si è passati dallademocrazia della parteci-pazione alla democrazia

del gradimento, mentrei cittadini-elettori sono di-v e n u t i c i t t a d i n i -consumatori che si trovanoa scegliere nell’ambitodell’offerta politica data ilprodotto elettorale più con-vincente o, se si vuole, ac-cattivante. I linguaggi sonoquelli del marketing e dellapubblicità, la persuasioneè quella occulta e la parte-

cipazione (passiva, etero-diretta e vuota) è spessodivenuta soltanto il mi pia-ce del pollice alzato di Fa-cebook.

Renzi e Grillo si com-battono su questo terrenopiù avanzato (si fa per di-re), mentre Berlusconi è ri-masto – e anche per questodestinato a scivolare in gra-duatoria – alle tecniche da-tate della televendita e di

un marketing che ottienesuccesso, solo o prevalen-temente, tra i pensionatiancora spauriti dai cavallidei cosacchi a San Pietro.La sfida – non sempre, maspesso – è tra chi la sparapiù grossa, non tra chi laspara diversa; tra chi è piùcredibile rispetto alla me-desima proposta politica.Nessuno ha più una base

sociale specifica di riferi-mento, tutti hanno la stessabase elettorale che vienecontesa a colpi di spot e -messaggi semplificati.

Ovviamente ci sonoi contenuti, anche se popu-lismo e plebeismo sononon solo la forma, ma essistessi il contenuto degrada-to e aggressivo di una po-litica che ha l’obiettivo direndere superflui i corpi

intermedi (per Grillo unovale uno), per Renzi la con-certazione va eliminata, perBerlusconi i corpi interme-di sono materia oscura) e -sostanzialmente ridurre ladecisione politica al brico-lage di misure a effetto (dalpunto di vista mediatico)dentro un contesto maimesso in discussione: quel-lo neoliberista predetermi-nato dall’altra corrente do-minante del nostro tempo,opposta e speculare al po-pulismo, la tecnocrazia.Populismo e tecnocrazia(il governo degli espertie delle istituzioni moneta-rie e finanziarie) si tengonoalla fine per mano: i popu-listi – nonostante le posi-zioni roboanti – sono su-bal terni a l model loneoliberista (come le misu-re sul lavoro di Renzi) e aun’idea di società dovescompaiono le classi e ledifferenze sociali, gli inte-ressi materiali divergenti,la politica non solo comecostruzione dell’interessecollettivo, ma come con-flitto e arena di confronto

tra visioni generali e pro-getti di società.

È evidente che Renzie Grillo (non più Berlusco-ni) interpretano, nella so-cietà, una radicale vogliadi cambiamento che vacompresa e di cui farsi ca-rico: se saprà emendarsidalla semplificazione auto-ritaria (di cui abbiamo vi-sto i segni nella riformaelettorale e costituzionale)e dall’aggressività liquida-toria un po’ craxista, lanouvelle vague di Renzipotrebbe essere messa alservizio di un progetto ditrasformazione della so-cietà. Così come si presen-ta, al suo esordio, rischiadi essere solo al serviziodi un’oscura traiettoria per-sonale, tutto sommatocompatibile con i vincolidelle politiche neoliberiste(affatto messe in discussio-ne nelle prime uscite euro-pee di Renzi), e al massimofunzionale a una moderniz-zazione new age, senzaqualità né effetti sul cam-biamento vero di cui il pa-ese ha bisogno.

R

Renzi, Grillo, Berlusconi. I tre populismi italianiA unire i tre leader politici è l’obiettivo di parlare alla pancia dei cittadini esasperati e di intercettarne il consensopiù semplice. Il più penalizzato è il capo di Forza Italia, rimasto ancorato al marketing delle televendite

Matteo Renzi, Beppe Grillo e Silvio Berlusconi

La sfida - non sempre, ma spesso - è tra chi la spara più grossa, non tra chi la sparadiversa; tra chi è più credibile rispetto alla medesima proposta politica. Nessuno ha piùuna base sociale specifica di riferimento, tutti hanno la stessa base elettorale che vienecontesa a colpi di spot e messaggi semplificati.

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Tagliare è bello!Sulla proposta per l’abolizione dei senatori a vita, che circola su facebook da giorni, interviene Silvestro Miccoli con lesue idee di “taglio totale”, oggi di gran moda. Beppe Grillo, al confronto, si è fermato alla pizza al taglio di Pizza-rotti

SILVESTRO MICCOLI

a siiii, oramai chece ne facciamo!Aboliamo pure la

Presidenza della Repubbli-ca, la Camera e la Cortedei Conti. A che servono.E la Corte Costituzionaleche ci sta più a fare? Nonparliamo poi delle Regio-ni:che sperpero. E i Comu-ni? Via anche quelli! E iPartiti? Oramai roba da pa-esi del terzo mondo…abo-liamoli…e con essi anchei sindacati!!! Aboliamo pu-re Equitalia, così rispar-miamo i soldi del referen-dum che vuol fare Grillo.E giacchè ci siamo scio-gliamo pure il Corpo dellaGuardia di Finanza chesenza Equitalia non serve

più. In un mondo così feli-ce e semplificato non credoci possa servire più neppu-re il Corpo di Polizia…-mentre i Carabinieri li con-serverei perchè con le lorodivise storiche fanno dabella cornice alle parate….Però…sicuro che le paratesi potranno ancora fare?E allora meglio eliminareanche queste e l’Arma deiCarabinieri. Così al sabatoe alla domenica potremofare tanti bei cortei per Ro-ma sparando molotov everniciando mura e spac-cando vetrine…che diver-timento. Ops!!! Mi sonod i m e n t i c a t o d iquell’enorme carrozzonedell’INPS…via anchequello e con quello anchel’INAIL…. Ovvio che aquesto punto non servono

più neppure le Prefetture.Eche ne dite delle Questure?Ma si, via anche quelle. Ele Direzioni Provinciali eRegionali delle Scuole???Simulacri del potere cen-trale!Via anche loro!!! LeUniversità Pubbliche???Ma sono dominio dei Ba-roni…via anche loro e spa-zio a quelle libere e privatedove la cultura è più “in”e bella! Per non parlare de-gli Ospedali…avete sentitoquante ne combinano??? Ifigli degli uni nelle pancedi altre...Via...basta con gliOspedali Pubblici…faccia-mo come in America. Chiha i soldi si va a curaredove cavolo gli pare senzapiù prescrizioni, ticket, pre-notazioni, attese estenuan-ti…e così via. Cancelliamotutta la burocrazia che ciasfissia e impedisce il libe-ro svolgimento di attivitàproduttive e libere iniziati-ve. Basta con i Piani Rego-latori che imbrigliano lesane energie produttive delpaese e impediscono la cre-azione di nuovi posti dilavoro per i giovani disoc-cupati. Così pure le Licen-ze, le Autorizzazioni, i Per-messi, i Nulla Osta, iDivieti. A che servono? Afar prosperare una burocra-zia di fannulloni e parassitipolitici. Dunque, facendoun pò i conti, sono rimasti:i giornali (via anche quelli

che oramai non servononeppure per avvolgere lescarpe dal calzolaio) e letelevisioni (è vero…sonotutte in mano a Berlusconi,meglio chiuderle). Ci rima-ne internet con Facebooke Twitter! Béh!! Questi lilascio se nò come facciopoi a scrivere tante“stronzate” assieme a tantiintellettuali peggio di me?Scusate se per mera dimen-

ticanza ho omesso di scio-gliere, abolire, sopprimere,denunciare, tagliare, can-cellare, bandire, rottamare,annullare qualcuno o qual-cosa. Tanto poi con tuttoil tempo a disposizione po-tremo dedicarci a questialtri compiti. Come ben si

sa, non c’è mai limite alpeggio!!!! Ne abbiamo dilavoro da fare: dobbiamoabolire l’Europa, usciredall’euro, dobbiamo prepa-rare l’istanza per l’adesionealla Lega dei Paesi Arabi.E non dimentichiamo chedi tanto in tanto dobbiamopure riposarci con qualchepartita di pallone. Ecco, misfuggiva: qui ci sono gliarbitri, che noia che sono!!!

Non fatemici pensare pro-prio ora…Mi sono stanca-to!!! VIVA LA RIVOLU-ZIONE DEI CITTADINI!VIVA LA NUOVA ITA-LIA! Ho un nodo alla gola.Mi viene da piangere. Maresisto, ora e sempre.

Cartolina diffusa su Facebook e Internet dalla quale è scaturita la vibratareazione di Silvestro Miccoli

Silvestro Miccoli

M

Pasqua vegetariana

Page 9: Il Peperoncino Rosso aprile 2014

Tutti abbiamo una piazza in comuneANTONIETTA D’INTRONO

stata la bella foto diLuciano di Biase (dbPhoto) con i pallon-

cini, simili a sogni colo-rati che prendono il volo,ad ispirare questa raccol-t a d i immagin i de l l apiazza del Comune.

Esse raccontano la vi-

ta pubblica e privata diun paese attraverso gliavvenimenti che hannoavuto luogo, anno dopoanno, nell’unica piazzadi Trinitapoli ben conser-vata e consegnata ai po-steri sempre con la dove-rosa attenzione verso un“bene comune”.

Scioperi, cerimoniefunebri, processioni, ma-

trimoni, sagre popolari,girotondi di giovani ebambini e manifestazionidi ogni genere hanno ini-zio o si chiudono nellospazio delimitato da bendue chiese.

Dal suo piedistal loPadre Leone guarda eprotegge amorevolmentei suoi concittadini.

È

Eventi pubblici e privati in Piazza Umberto I

Pasqua 1960. Nella prima foto la processione dei misteri. Nella seconda la Madonna dell’Addolorata arriva in Piazza Umberto I, in segno di saluto alla Chiesa Madre e alla Chiesa diSan Giuseppe. Sotto la Madonna sono riconoscibili Mons. Vincenzo Morra e Nicolino Samele.

Page 10: Il Peperoncino Rosso aprile 2014

Un fotogramma del film“Melodie immortali” sullavita del musicista PietroMascagni, girato negli anni’50 a Trinitapoli

1936. Una manifestazionedei giovani fascisti in unaPiazza ancora ricopertadalle basole di pietra lavica

Page 11: Il Peperoncino Rosso aprile 2014

Funerale in Piazza Umberto I. La cerimonia funebre venne celebrata nella Chiesa di S.Giuseppe.Il defunto era il nonno del dott. Silvestro Miccoli, Giuseppe Marcellino, che era stato Priore dellachiesa. Nella piazza imperversava, eccezionalmente, una tempesta di neve, quella famosa del1956, della quale i contadini casalini hanno ricordato per anni le conseguenze disastrose

1967. Canti, sberleffi e girotondi degli studenti universitari che, come ancora oggi,festeggevano a dicembre la festa della matricola

Page 12: Il Peperoncino Rosso aprile 2014

Una piazza simbolodi rivendicazionipolitiche e socialiIl popolo casalino inmovimento: nel 1969 ibraccianti di Trinitapolioccupano strade,piazza e comune perottenere orari di lavoropiù umani e un salariopiù giusto inagricoltura.Nel 2013 i loro figlivirtuali, in maggioranzacommercianti,protestano control’AmministrazioneComunale perl’aumento delle tasse

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Indovina chi va in scena!All’indomani dell’ultimo spettacolo, ripercorriamo insieme le tappe salienti della rassegna teatraledel venerdì proposta da Globeglotter in questo 2014 e che si spera venga ripetuta il prossimo anno

“AVALERIA DE IUDICIBUS

rrivato dove desi-derava, cominciòa piantare la sua

asta di ferro in terra. Fa-ceva così un buco nel qualedepositava una ghianda,dopo di che turava di nuo-vo il buco. Piantavaquerce”.

Elzéard Bouffier, ilprotagonista fittizio di que-sta storia scritta da JeanGiono negli anni ’50, pian-ta ghiande per rimboschireun’arida valle. Da questobreve e meraviglioso ro-manzo Cilla Palazzo, An-gelica Schiavone e LisaSerio hanno tratto, riscrittoe interpretato lo spettacoloteatrale “Il dono dellaforesta” indirizzandolo aipiù piccini. Questo e nu-merosi altri spettacoli sonostati messi in scenanell’ormai storica sede diLibriamo in Via Cairoli dal7 febbraio all’11 aprile2014, allo scopo di ripeteree rinvigorire la rassegnateatrale promossa ogni an-no dal centro culturale Glo-beglotter. La vera novitàdi quest’anno è consistitaproprio nell’aver scelto didedicare al pubblico degliadulti sei spettacoli rac-chiusi nella rassegna chia-mata A venerdì e altri seia quello dei più piccoli perla rassegna A venerdì bim-bi.

Pochi attori sul palco-scenico per i venerdì dei“grandi” ma numerose letematiche trattate, le storiee le epoche raccontate alfine di portare, come diconsueto, ogni spettatorea schiodarsi dal suo postoe viaggiare nel tempo enello spazio. Abbiamo po-tuto godere del talento edella versatilità di AngelaIurilli nello spettacolo dalei scritto e interpretato“Spade e cipolle”. La meta

del viaggio in questo casoè più ambiziosa che maiconsiderato che si trattadella terra di Roncisvalle,sede della celebre battagliache vide la disfatta deiFranchi. L’attrice, alterna-tivamente nobile padronae povera serva mulatta, èil fulcro di un racconto ingrado di svecchiare la sto-ria antica proponendola daun punto di vista del tuttoinedito. Il macabro el’ironico si mescolano inuna vicenda che sembranon avere luogo né tempo,in cui la memoria ingannae forse non c’è posto peril perdono. Inquieta e fasorridere anche un altrospettacolo al femminile:“Storie di donne e anchela mia”. Scritto da NinniBinetti e Michela Divicca-ro (e impersonato daquest’ultima), si presentaal pubblico come una sortadi tragicommedia che altronon è che la vita stessa.Attraverso il racconto diepisodi vissuti che vannodall’infanzia alla maturità,la protagonista ha tentatodi mettere a nudo non soloil ridicolo che spesso ac-compagna le nostre sceltepiù acerbe ma anche i se-greti inconfessabili cheognuno tende a portarsidentro per la vita. Scritto,diretto e interpretato daMariella Parlato, talentuosae ormai immancabile pre-senza del teatro promossodalla Globeglotter, è lospettacolo “Beate noi”.Una sola attrice per un pal-co affollato dalle donne piùdisparate, raccontate senzacensure e senza mai caderenella retorica, nel falso mo-ralismo o meno che mainegli aspetti più banali delfemminismo. La madre, lacasalinga, la lavoratrice,l’antipatica, la dolce, lasanta e la peccatrice: unteatro poliedrico per rac-contare tutte le donne, che

sa parlare lingue diverse eche non ha paura di riflet-tere su tematiche dolorosee malauguratamente attua-lissime. Di tutt’altro generesono stati invece gli spet-tacoli “Oggi sposi” e “Bis.Miscellanea impopolare”.Il primo è un varietà tragi-comico di e con IppolitoChiarello, magistralmenteaccompagnato al pianofor-te da Luigi Bubbico, chedal 2002 continua ad essererappresentato e a mieteresuccessi. L’alternarsi dellecanzoni, della poesia e del-la letteratura che si fondo-no con momenti di improv-visazione, di coinvol-gimento del pubblico, diriso e di serietà, sononient’altro che un modomai scontato di parlare diamore e matrimonio secon-do i canoni del teatro co-mico musicale. Paradossal-mente non “Oggi sposi”ma “Bis. Miscellaneaimpopolare” è andato inscena il giorno di San Va-lentino. Di e con Ivandell’Edera e Andrea Biton-to, è questo uno spettacolocantato e recitato da en-trambi gli attori muniti disvariati strumenti tra cuichitarre, armoniche e tam-burelli. Se è vero che ognirassegna è un viaggio, inquesto caso lo spettatore

vaga per numerose terre,ascolta storie genuine e iro-niche che parlano del po-polo, recitate o messe inmusica e spesso nel dialet-to del posto da cui la vicen-da ha origine. Il pubblicoè il terzo protagonista diquesta performance inquanto vi è coinvolto inprimissima persona. Ve-nerdì 11 aprile la rassegnaper adulti si è chiusa ma-gnificamente con lo spetta-colo “Mannaggia!” di econ Roberto Petruzzelli.Più che una performanceteatrale, il testo scritto erecitato dall’attore è unavera poesia che inneggia aGiuseppe De Nittis, cele-bre e acclamato pittore diorigine barlettana. In que-sto caso più che mai allospettatore sarebbe bastatosocchiudere gli occhi perritrovarsi dinanzi al golfodi Napoli inondato dal soledi mezzogiorno, in mareaperto nella notte più bluo nella Parigi di Renoir, diMonet e di Degas a sentirel’odore del colore frescosulla tela o quello dei mac-cheroni preparati dal“nostro” Peppino, comeerano soliti chiamarlo gliamici più intimi. La musicache, come per gli spettacoliappena menzionati, ha ac-compagnato le parole di

Petruzzelli è stata eseguitada Sandro Cardascio allafisarmonica.

I venerdì dei più pic-cini sono stati però la verarivelazione. “WùgiuCùgiu” è uno spettacoloche trae ispirazione dallestorie dello scrittore e fu-mettista statunitense notocome Dr. Seuss, in gradodi trasformare un classicogioco animato da clown inuna vera lezione di inglesespogliata di ogni aspettonoioso o didattico che hacoinvolto e divertito igiovani spettatori. Anchegli spettacoli “Il pastore,la pecorella e il drago” e“Il segreto di Pulcinella”(con Pantaleo Annese)hanno entusiasmato i bam-bini dimostrando che ilvecchio teatro delle mario-nette non ha perso il suosmalto né il suo pizzico dimagia. Il già menzionato“Il dono della foresta” e“Riciclodissea” con Fran-cesco Tammacco e Panta-leo Annese della compa-gnia teatrale Il Carro deiComici hanno invece incomune i temi dell’eco-sostenibilità, della cura edell’amore per la nostraTerra . Nel caso d iquest’ultimo spettacolo, ipiù piccoli hanno potutogustare le avventure di unOmero che si muove trascarti di spazzatura e og-getti riciclati educando esensibilizzando il pubblicoall’argomento in modo leg-gero e spiritoso.

Così come ElzéardBouffier piantava querce,faggi e betulle, allo stessomodo la piccola rassegnadel centro culturale Globe-glotter è una piccola ghian-da che diventa anno dopoanno un bosco sempre piùfitto e vario di spettacoliteatrali in cui il pubblicopuò avventurarsi, perdersi,rinvigorirsi.

L’attore Roberto Petruzzelli sulla scena con il giovane Luigi di Leo ha conclusobrillantemente la rassegna teatrale 2014 “A venerdì” della Globeglotter

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Convegno a Trinitapoli sulla dietamediterranea fra storia, cultura e scienza

l Centro di Lettura, sullascia di precedenti inizia-tive che hanno riscosso

il favore popolare, orga-nizza dal 19 al 25 maggiouna settimana dedicata ailettori “di ieri, di oggi e didomani”, cioè a tutti colo-ro che vogliono condivide-re una passione già esi-s t e n t e o “ p e rcontaminazione”.

Nei luoghi pubblici(banche, ambulatori medi-ci, ufficio postale, attivitàcommerciali) si allestiran-no banchi di libri e, su ri-chiesta, dei piccoli salottidi lettura animati dai vo-lontari della associazione.

Molte sono le idee, leproposte e le novità chesaranno diffuse nel paese.Chiunque sia interessato

ad intensificare e “viva-cizzare” la frequenza delproprio locale, è pregatodi farlo sapere con urgenzaper essere inserito nel pro-gramma di tutte le attività.

Un invito caloroso acombattere questo periododi crisi con la forza delleidee e non con l’incon-cludenza dei piagnistei.

abato 17 maggio2014 si terrà, pressol’Auditorium dell’As-

sunta a Trinitapoli, un in-teressante Convegno sullaDieta Mediterranea fraStoria, Cultura e Scienza,organizzato dal nostro con-cittadino, prof. VincenzoCentonze, docente di Me-dicina Psicosomatica pres-so la Facoltà di Medicinae Chirurgia dell’Universitàdegli Studi “A. Moro” di

Bari in collaborazione colprof. Giuseppe Palasciano,direttore della Clinica Me-dica “A. Murri” della stes-sa Università che vedrà lapartecipazione di numerosi medici ed esperti. Comeè noto la Dieta Mediterra-nea è r i conosc iu t adall’UNESCO patrimoniodell’Umanità, in tutti i suoiaspetti storici, culturali escientifici. La manifesta-zione, che persegue un

obiettivo essenzialmentedi tipo divulgativo, si con-cluderà con la lettura dipoesie in lingua ed in ver-nacolo della poetessa sig.raGrazia Stella Elia e con larappresentazione teatraleAB-ULI-VIA della com-pagnia Il Carro dei Comici,entrambe aventi come te-ma centrale l’ulivo ed isuoi molteplici significatisimbolici. L’ingresso è li-bero.

Un Maggio pieno di piacevoli sorprese

In maggio esce il nuovo libro di Micheledi Biase “Il flauto di Plusanita e altre storie”,una raccolta di eventi del paese e dellebiografie romanzate di alcuni compaesanimolto popolari.

È giunta in redazione la foto di una costruzione che “tende spiritualmente verso il cielo” come il grandegazebo fotografato su un condominio di via Mameli. PACE E BENE (Foto Michel)

Piccoli campioni crescono

a danza può essere anche uno sport e, comein tutte le discpline, piccoli campioni crescono.È il caso della nostra piccola concittadina

Melissa Modesto, 6 anni, che frequenta la primaelementare con ottimi voti ed ha già una bachecaricca di successi. L’ultima gara vinta risale al 6aprile scorso, al Trofeo Castello a Melfi (Potenza)in coppia sempre con Riccardo Mazzone. Il rico-noscimento più prestigioso è la vittoria al Campio-nato Regionale di danza sportiva grazie anche allapreparazione a cura della Scuola Millenium deimaestri Marco Cuocci e Francesco Marino. Siamoconvinti che la danza sportiva regalerà a Trinitapoliben altri titoli e successi grazie a Melissa e Riccar-do... e al loro Cha Cha Cha.

19-25 maggio. Iniziative per la settimana dei lettori

ULTIM’ORA

I

S

L

Page 15: Il Peperoncino Rosso aprile 2014

lla Camera dei deputati è stata discussala mozione presentata dal tesoriere di SELSergio Boccadutri contro lo spreco delle

monetine da 1 e 2 centesimi di euro.Coniare queste inutili monetine ci costa

fino a 4 volte di più del loro valore e lo Stato- dal 2002 al 2013 - ha speso 382 milioni peri loro costi di produzione. Oltre ad esserecostose, queste monete sono anche inutili perchéspesso non sono accettate da biglietterie ecaselli automatici, parcometri o distributori dibevande e snack.

In Finlandia e Paesi Bassi le hanno giàeliminate, senza aumento dei prezzi nédell’inflazione. Abolirle anche da noi ci farebberisparmiare oltre 20 milioni l’anno, da investirein beni e servizi per i cittadini.

Cosa si aspetta ad eliminarli?

382 milioni di europer coniare le monetineda 1 e 2 centesimi

“Andare a una fierapazza” con i bambini

La Puglia, terra di felicitàNon è passato una anno da quando la regione Puglia è stata incoronata da National Geographic e Lonely Planetcome una tra le migliori mete mondiali per le vacanze fuori porta

i conclude il 12 mag-gio prossimo il corsodi inglese dei “cuc-

cioli” Globeglotter.Quattordici bambini, tra

i 7 e i 9 anni, si esibirannoin “Going to crazy fair”, laperformance in inglese chesi terrà nella Sala delle Artialla presenza di una docenteinglese, esperta di “drama”del Trinity College London.

L’esaminatrice madre-lingua volerà a Trinitapolida Londra per assistere evalutare lo spettacolo cheprevede un Award finale,cioè un riconoscimentoconsegnato direttamente aciascuno dei bimbi congiudizio di merito sullaperfomance preparata.

L’animazione teatrale èil metodo più efficace perapprendere una lingua stra-niera poiché, svanendo il ti-more di sbagliare, il bambi-no rimane completamentecoinvolto nella situazione e

nel racconto immaginario.Aggiungendo, infine, la

musica e il canto, il gioco èfatto!

Going to crazy fair èun libero adattamento delracconto “Jimmy Squirrel &the crazy market” dello scrit-tore e docente universitarioPaul Jarvis che la Globeglot-ter ha ospitato a Trinitapoliin due meeting con gli stu-denti della scuola media edelle scuole superiori.

Lo scrittore prof. Paul Jarvis durante una sua lezione

u definita la più belladel mondo con que-sta motivazione: “La

Puglia è una terra doveè p o s s i b i l e v i v e r eun’esperienza unica, nonsolo per il suo mare, isuoi borghi, la sua realtàrurale e moderna, i suoicastelli e le cattedrali,ma soprattutto per la suaautenticità e la suaenogastronomia”.

Dopo meno di un an-no, ecco arrivare un altroriconoscimento di quali-tà. La Puglia ora è anchela regione più feliced’Italia, la regina dellafelicità . Insieme a lei,solo l’Emilia-Romagna.A stabilirlo, una ricercaw e b c o n d o t t a d a“Sentimeter”, il blogdel CorrieredellaSera.it,basata sulla raccolta dioltre 40 milioni di tweet

raccolti quotidianamen-te.

“Puglia ed Emilia-

Romagna - s i leggenell’articolo - risultanoquelle più felici nella

classifica di iHappy, convalori intorno al 66%,mentre Lombardia e Ve-

neto si fermano al 53%e sono in fondo allaclassifica”.

Sole e mare contropioggia e grigio, dunque.Perché si sa, gli italianisono meteoropatici espesso una camminata inun parco immerso nelverde sotto i caldi raggidel sole, può cambiarela giornata. I pugliesi,quindi, sono i più felicid’Italia. Come smentire?L’estate in Puglia iniziacon largo anticipo, già afebbraio è possibileprendere un caffè in rivaal mare. Le coste rega-lano scenari suggestivie il mare è uno dei piùpuliti d’Italia. La tradi-zione culinaria pugliesee salentina viene ripresain tutto il mondo e ilclima è il più mite e pia-cevole.

Sole e mare contro pioggia e grigio, dunque. Perché si sa, gli italiani sono meteoropaticie spesso una camminata in un parco immerso nel verde sotto i caldi raggi del sole, puòcambiare la giornata. I pugliesi, quindi, sono i più felici d’Italia. Come smentire?

Trinitapoli. La Casa di Ramsar. (foto Peppino Lupo)

F

SA

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SALVATORE GIANNELLA

el mio paese natale,Trinitapoli (sullacosta adriatica, tra

Manfredonia e Barletta),dopo quasi quattromila an-ni è riemersa dalle sabbiedel tempo (e questa è real-tà) la figura di una donnamisteriosa su cui gli arche-ologi si interrogano ancora(rimandando di anno in an-no l’attesa apertura delMuseo archeologico: maquesto è un altro capitolosu cui torneremo presto,Ndr). Era ricoperta di og-getti in ambra ed era alcentro di una necropoliche, con i suoi molteplicisegnali, ha innescato emo-zioni e suggestioni e narra-to storie possibili a più diun visitatore. Per esempio,il famoso medico e scritto-re Vittorino Andreoli, inun suo recente libro (Fugadal mondo, Rizzoli) attri-buisce al protagonista,l’inventore veronese An-gelo Spini, amante dellenecropoli, una preferenzae una descrizione sorpren-denti:

“La sua preferita eraa Trinitapoli. Andava spes-so all’Ipogeo dei Bronzi inquella città del Tavolierepugliese e si immergeva inquell’ombe-lico di terrache lo portava davanti auna porta-vagina così pre-cisamente rappresentatada far venire voglia di pec-care. Attraverso quellaporta si entra in un uteroche dà la morte. Un gioco

di opposti che rompe ogniconvenzione e proclama lanascita della fine. Per in-cunearsi nella tube uterinaed entrare in quel postosilenzioso e caldo, un luo-go di vita per sempre edunque di morte, bisognaaccovacciarsi e assumerela posizione fetale, cheevoca la rinascita. Il cimi-tero come luogo della na-scita. Amava scompariredalla superficie del mondoe rintanarsi là dentro, nelmistero, dentro la terra efarsi terra per sempre. ATrinitapoli c’è puzza di an-tico e profumo di eterno.Si sente la morte che vivee la vita che finisce nel fe-tore della decomposizionee del non senso. Per entra-re nei luoghi del poterebisogna salire sempre esempre più in alto; in unmuseo si può scendere finoa nascondersi dentro laterra e incontrare pezzid’ossa, resti di libertà”.

Ebbene, in quella mi-

steriosa necropoli è riap-parsa la Signora delle am-bre. Il regista MichelePinto, ha immaginato inun docu-dramma una dellevite possibili della Signoradelle ambre (questo il tito-lo) e una sua possibile con-clusione.

Leggo le parole del re-gista Pinto su un periodicodi memoria e di riflessionesull’oggi e sul futuro diquella terra del Tavoliere,Il peperoncino rosso:

“Non vi è esattezzascientifica capace di rico-struire la sua storia, ma laSignora delle Ambre nontace: i suoi ornamenti nonsono solo preziosi, ma an-che belli, ricercati, e arri-vano forse da terredall’altra parte del mare;ci descrivono sia una don-na che amava la bellezza,sia la sua comunità cheaveva scambi con societàpiù lontane. Nella stessanecropoli della Signora visono tombe di guerrieri,

sepolti con le loro anni dabattaglia. Quindi tra le di-verse collettività non vierano solo quieti traffici:allora come oggi gli equi-libri tra le genti eranocomplessi. Di qui sono natiil soggetto per il filmato ei suoi intenti. Evitare didare una l’idea vaga edevanescente del passato.Mostrare, senza faciliastrazioni, una donna, lesue possibili attività, il suocompagno, le sue figlie. Èovviamente improbabileche quanto narrato nel filmsia accaduto, ma era ne-cessario trasportare lospettatore in una dimensio-ne che non fosse quella diun passato freddo e sbia-dito. Il nostro primo com-pito era cancellare l’ideache la civiltà degli ipogeifosse una stereotipata co-muni tà pr imi t iva e ,dall’altra parte, non mo-strare che vivesse una mi-tologica età dell’Oro. Laciviltà degli ipogei cono-sceva entrambe le faccedel progresso, lo scambioe il conflitto: è il primomotivo per cui dovremmosentirla vicina. Il temponon poteva cancellare la

Signora delle Ambre e ildramma che le abbiamoattribuito deve proporreun contatto con chi ha abi-tato questo territorio mil-lenni prima di noi”.

La violenza ai dannidella Signora delle Ambre,partorita dalla fantasia delbravo regista Pinto, non èl’unica da lei subita. Cen’è una reale che si consu-ma ai giorni nostri. È ladamnatio memoriae a cuiè condannata da quando ilMuseo degli Ipogei di Tri-nitapoli, che l’ha ospitataper anni, è chiuso nella col-pevole incapacità degli am-ministratori e della Soprin-tendenza archeologica ditrovare un accordo per far-lo ripartire, dopo vent’annidi scavi, e di cittadini chenon sanno più indignarsi afavore di un Museo civicoe di un Parco archeologicoattivi che siano segno dellapropria identità storica, maanche richiamo per il turi-smo culturale e scolastico.

Indro Montanelli so-leva ripetere che un paeseche ignora il proprio ierinon può avere un domani.

Giornata mondiale per fermare la violenza contro le donne

NIl giornalista trinitapolese, Salvatore Giannella,dedica il suo blog agli Ipogei di Trinitapoli riportandoun brano del romanzo “Fuga dal mondo” di VittorinoAndreoli e commentando il video “La Signora delleAmbre” del regista Michele Pinto con l’intento dirimuovere gli ostacoli che impediscono la riaperturadel museo e del parco archeologico.

La violenza di ieri e di oggi ai dannidella Signora delle Ambre

Per il 25 novembre, giornata mondiale per fermare la violenza contro le donne, il giornalista Salvatore Giannella, sia nel suo blogGiannella Channel che in un incontro pubblico in Toscana, ricorse alla suggestione che gli aveva provocato il docudramma La Signoradelle Ambre, commissionato dall’amministrazione comunale. L’allora giovane regista Michele Pinto si fece ispirare da una biografiafantastica che lo scrittore e musicista Raffaele Tedeschi aveva scritto su questa signora ritrovata nell’ipogeo tutta ricoperta di monilidi ambra. Il video, che è visibile su you tube e su Giannella Channel, non ha perso il fascino della prima proiezione avvenutanell’Auditorium nel 2002, anno in cui fu inaugurato il parco archeologico di Trinitapoli.

5 ottobre 2002. Inaugurazione del Parco Archeologico

La violenza ai danni della Signora delle Ambre, partorita dalla fantasia del bravo regista Pinto,non è l’unica da lei subita. Ce n’è una reale che si consuma ai giorni nostri

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ANTONIETTA D’INTRONO

utto il mondo è unpalcoscenico” -ripetiamo, spesso,

per sottolineare il ruoloche ognuno di noi inter-preta nella propria vita.Ne è autore WilliamShakespeare che, lungidall’essere un drammatur-go accessibile solo a gen-te colta, ha invece diffusonel popolo la sua creativi-tà linguistica e narrativa.Il teatro elisabettiano, co-me il famoso Globe, è sta-to un luogo di incontrosoprattutto degli inglesiappartenenti alle classisubalterne. “L’AMORE

CON TÈ” è il titolo sug-gestivo dato all’iniziativaorganizzata dal Centro diLettura Globeglotter diTrinitapoli, un argomentoche è riuscito ad attirarel’interesse degli adole-scenti.

Dopo un’introduzionesu Shakespeare poeta eautore di sonetti, si sonogustate parole e immaginisorseggiando un “tea” in-glese ed entrando virtual-mente nel teatro “TheGlobe”, accompagnatidalle spiegazioni dellaprofessoressa Eileen Mul-ligan.

Colonna sonora delpomeriggio è stata la vocedell’attore shakespeariano

Roberto Petruzzelli cheh a r e c i t a t o b r a n isul l’amore trat t i da“Giulietta e Romeo”, dal-la “La bisbetica domata”e dalla “Dodicesimanotte” che i giovani hannoscoperto essere di una at-tualità sconvolgente. Lecelebrazioni,promosse so-prattutto dal Trinity Col-lege London, un ente in-glese che certifica oltrealla competenza linguisti-ca anche quella teatrale emusicale, andranno avantiper tre anni in tutta l’Italiaperché si uniranno al500esimo anniversariodella morte avvenuta il1616.

Esserci o non esserci. Sarà questo il vero problema!Il Centro di Lettura Globeglotter di Trinitapoli ha celebrato giovedì 10 aprile il 450° anniversario della nascitadi William Shakespeare con i brani d’amore più belli del drammaturgo inglese recitati dall’attore Roberto Petruzzelli

“T

Ho osservato a lungo quelle maniHo osservato a lungo quelle maniche a lungo avevano cercato le mie,che a lungo avevano cercato le mie,

che raramente mi avevano accarezzato,che raramente mi avevano accarezzato,e quando ciò avvenivae quando ciò avveniva

avvertivo come una ruspa sulla mia pelle,avvertivo come una ruspa sulla mia pelle,calli e rughe, nonostante la giovane età.calli e rughe, nonostante la giovane età.

Ma erano mani che avevano sofferto,Ma erano mani che avevano sofferto,asciugato tante lacrime,asciugato tante lacrime,

zappato la terra per lungo tempo.zappato la terra per lungo tempo.Il colore roseo non v’era piùIl colore roseo non v’era più

erano nere, quel nero che non andava via.erano nere, quel nero che non andava via.Questo era imbarazzante per me,Questo era imbarazzante per me,

gli altri padri non avevano quelle mani.gli altri padri non avevano quelle mani.Però erano più espressive di tuttePerò erano più espressive di tutte

sì, erano spesso sulla frontesì, erano spesso sulla fronteper non bloccare i troppi pensieri,per non bloccare i troppi pensieri,erano giunte per mille preghiere,erano giunte per mille preghiere,

aiutavano, cercando altre maniaiutavano, cercando altre maniavide di cibo sulla tavola.avide di cibo sulla tavola.

Le sue mani le ricordo ora,Le sue mani le ricordo ora,con gioia, e senza vergogna.con gioia, e senza vergogna.

Ma un triste ricordoMa un triste ricordoè sempre nella mia testa:è sempre nella mia testa:

quando quelle mani accarezzarono le mie,quando quelle mani accarezzarono le mie,non sapevo ch’era un addio.non sapevo ch’era un addio.

Vi prego, tornate almeno nei sogni,Vi prego, tornate almeno nei sogni,giuro che vi stringerò nei miei ricordi.giuro che vi stringerò nei miei ricordi.

Samuel LabiancaSamuel Labianca

La quarta edizione del PREMIO LETTERARIO DIPOESIA IN MEMORIA DI LORENZO CRESTI è stata vintadallo studente liceale Samuel Labianca di Trinitapoli.

Su 1052 poesie pervenute, il quindicenne Samuel,studente del locale Liceo Staffa, ha vinto il primoposto. La cerimonia di premiazione avrà luogo aFirenze. Il presidente della giuria di esperti è il figliodel premio nobel per la poesia Salvatore Quasimodo,Alessandro Quasimodo.

Pubblichiamo a sinistra la poesia vincitrice, congli auguri della nostra redazione ad un ragazzo cheè stato nominato, ancora dodicenne, socio onorariodella Globeglotter per la sua spiccata passione perla lettura.

Le mani di mio padre

Samuel,poeta a 15 anni

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ROSARIO MANNA

iuseppe Sarcina,papà di Luigi, sindalla tenera età

avrebbe voluto suonareuno strumento, ma fa-cendo parte di una fa-miglia numerosa e conscarse possibilità finan-ziarie non riuscì a coro-nare questo sogno. Maripeteva a se stesso che,se avesse avuto dei figliil primo lo avrebbe in-dirizzato a suonare unostrumento.

Così fu: questo pri-vilegio toccò a Luigi,quale primogenito.

All’età di sette anniLuigi fu iscritto alla lo-cale scuola di musica,diretta dal maestro Sa-pienza, che frequentòcon profitto.

In seguito, il papàlo mandò a Cerignoladal prof. Balzano, unvalido maestro di musi-ca proveniente dallascuola di Santa Cecilia.

L u i g i f r e q u e n t òquesta scuola con alto

profitto tanto che lostesso maestro convin-se il padre ad acquista-re, per il figlio Luigi ilclarinetto. Acquistatoquesto strumento, suc-cessivamente, il padregli regalò anche il sas-sofono.

Il piano di studio ditre anni, Luigi lo con-cluse in nove mesi.

Con il clarinettoentrò a far parte dellabanda musicale di Tri-nitapoli.

All’età di 16 anniiniziò a suonare alle fe-ste di paese, ai matri-moni, sia a Trinitapoliche nei paesi limitrofi.

Nei due anni di ser-vizio militare, con ilg r ado d i Capo ra l eMaggiore, fece partedel corpo musicale mi-litare. Durante questoperiodo fece amiciziacon il cantante ToniDallara suo commilito-ne nello stesso corpod e i “ B e r s a g l i e r id’Italia”.

Ultimato il serviziomilitare, tutta la fami-

glia si trasferì a Milanoper trovare lavoro. Allafine degli anni ‘60 fuchiamato dal grandemusicista e sassofoni-sta FAUSTO PAPETTI.

Così iniziò per Lui-gi il grande successo,tanto desiderato. Infat-ti, cominciò a girarel’Italia e l’Europa ri-scuotendo applausi aMilano, Roma, Torino,Napoli, Genova, Bari epoi in Svizzera, Spagnae Olanda.

Si imbarcò, in se-guito, per i paesi delmedio oriente dovesuonò, in particolare,inLibia, Beirut, Dama-sco, Egitto e altri paesi.Rient ra to in I ta l ia ,continuò i suoi concerti nei locali più presti-giosi di Milano comeParco delle Rose, Sple-sh, Scailab.

Per Luigi il sassofo-no e il clarinetto furononon solo degli strumen-ti di lavoro ma diven-nero la vera anima del-la sua vita.

Luigi Sarcina fotografato durante un concerto tenuto nella sua amataTrinitapoli il 10 agosto 1992 nell’ambito della “Serata d’onore per imusicisti trinitapolesi”

G

Il sassofono: il grande amore della sua vitaIl trinitapolese Luigi Sarcina,morto a Cologno Monzese nel 2012, rimarrà nella storia musicale italianacome uno dei musicisti più struggentemente appassionati del suo sassofono

ANTONIETTA D’INTRONO

armina Cognetti ènata il 2 aprile 1914a Trinitapoli. Si

sposò il 29 gennaio del1939 con Nicola Vinci-torio ed andò a vivere invia Vittorio Veneto 41.Dal matrimonio nacque-ro 4 figlie. In paese laconoscevano tutti perchéconfezionava materassie trapunte per le nuben-de.

Nell’ottobre 1963 lafamiglia decise di trasfe-

rirsi a Milano dove vivetutt’ora. Carmina è unamamma e una nonna af-fettuosa, coccolata daifigli, dai 5 nipoti e dai 6pronipoti. Non ha maidimenticato il suo paesed’origine e ancora oggiracconta ad amici e pa-renti, soprattutto più gio-vani, di come si vivevanel dopoguerra, descrivele tradizioni del Casalee ricorda i paesani cheha conosciuto.

È una mamma dolcis-sima, instancabile. Nonsi è mai arresa di fronte

alle avversità che la vital e ha r i s e rva to . Èun’autentica roccia e unpunto di riferimento inso-stituibile per i suoi cari.

Nel giorno del suocentesimo compleannola sua famiglia desideraregalarle una testimo-nianza di affetto con lapubblicazione della suafoto, consapevole chemolti concittadini la ri-corderanno con immuta-ta stima. Auguri nonnaCarmina dalla redazionedel Peperoncino Rosso!

Auguri Nonna Carmina!

Carmina Cognetti

C

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NICOLA BAVARO

a prima domanda èd’obbligo: come maihai deciso di candi-

darti?La scelta della candida-

tura è stata una scelta col-lettiva. Sinistra EcologiaLibertà ha deciso nel con-gresso di gennaio di appog-giare la candidatura del lea-der greco della Coalizionedella Sinistra Radicale (ing r e c o S Y R I Z A ) enell’ambito dei collegi haproposto delle candidature.Nel collegio Sud (Puglia,Campania, Calabria, Basi-licata, Molise, Abruzzo) SelPuglia ha proposto la miacandidatura. Ho accettatoanche se per un lavoratoreautonomo è una scelta com-plicata: fare politica signi-fica togliere tempo alla pro-pria attività. Ma, come sidice in questi casi, le pas-sioni prendono il soprav-vento. E poi ho pensato cheè un modo di “restituire”con un impegno diretto tut-to ciò che questa esperienzapolitica mi ha dato in termi-ni di conoscenza, capacitàe consapevolezza.

L’altra Europa è un sog-getto nuovo e un simbolo

nuovo e nelle elezioni eu-ropee c’è uno sbarramen-to del 4%. C’è il rischiodi non farcela…

Nelle elezioni europeenon c’è il voto utile. Si votaper i partiti e per dare lorouna presenza nel ParlamentoEuropeo. Non c’è nessunanecessità di “governabilità”.Le “larghe intese” sono laregola nel parlamento euro-peo dalla sua nascita e negliultimi cinque anni non c’eranessuna forza politica di si-nistra del nostro paese inquell’assemblea elettiva. Sia-mo stat i costret t i araccogliere un numero enor-me di firme per via di unalegge elettorale un po’ troppoa favore dei grandi partiti.

Nonostante questo cel’abbiamo fatta. Non ci cre-deva nessuno dei “grandipartiti” eppure abbiamo tro-vato quasi 4000 firme in Vald’Aosta (che equivalgonog r o s s o m o d o a l 4 %dell’elettorato se votasserotutti i valdostani) e abbiamoprodotto una mobilitazioneenorme anche in Puglia rac-cogliendo 18.000 firme. In-somma dopo 220.000 in tuttaItalia (e ne bastavano150.000) possiamo far decol-lare la campagna elettorale.Ora troveremo anche i con-sensi.

Come fai ad esserne cosìsicuro?

Ci credo perché l’Euro-

pa in questi anni è stata soloausterità, parametri econo-mici ed euro. Invece c’èbisogno di un’Europa so-ciale, che garantisca lavoroe reddito, che consenta difar circolare non solo lemerci e i capitali ma soprat-tutto le persone. L’Europaè stata per noi pugliesi unagrande opportunità perchécon i fondi strutturali spe-si bene in questa regioneabbiamo finanziato leborse di studio, il progettodiritti a scuola per i do-centi espulsi dalla riformaGelmini, abbiamo finan-ziato opere piccole ma im-portanti in campo energe-tico e nelle infrastrutture,soprattutto per il traspor-to pubblico.

Insomma c’è lo spazioper una sinistra che porti inEuropa un’idea diversa.Quella dell’Altra Europaappunto.

Come immagini il tuo im-pegno in questa campa-gna elettorale? E se fossieletto?

Una cosa per volta: nel-la campagna elettoraleparlerò di Europa anche se,purtroppo le elezioni euro-pee nel nostro paese sonoconsiderate una misurazio-ne della politica interna. Siparla di Grillo e di Renzima il primo si occupa solodell’Italia ed è interessatosolo alla dimensione nazio-nale; il secondo invece, è

preoccupato di raccogliereil consenso continuando lapolitica degli annunci.L’Altra Europa con Tsiprasè invece interessata a gover-nare l’Europa ma in manie-ra diversa, interrompendol’austerity e rilanciando ilruolo pubblico nell’eco-nomia per uscire dalla crisi.Questo sarà come è statogià, il mio impegno, anchein caso di non elezione. Per-ché lo scenario europeo èquello più importante.L’Europa va riformata e vadata centralità ad un Parla-mento ancora troppo pocoincisivo nelle scelte politi-che europee, dalla politicaeconomico-industriale aquella estera.

Quindi l’impegno rimaneanche se non fossi eletto?

Questo è ovvio. Hosempre fatto politica senzala necessità di svolgere unruolo istituzionale. La poli-tica e la sinistra in partico-lare, deve tornare ad esseresocialmente utile, oltre adessere presente nelle istitu-zioni. Syriza in Grecia èpartita da percentuali piùbasse delle nostre alle ulti-me elezioni e si candida inGrecia a governare il Paesecon quasi il 30% dei con-sensi. Questo accade perchéè percepita come una rispo-sta alla crisi. Questo è ilcompito della politica. Que-sto è il compito della sini-stra.

Intervista a Gaetano Cataldo,candidato alle europee

L

Chi è Gaetano CataldoDetto “Gano”, 33 anni, da dicembre coordinatore regionaledi Sinistra Ecologia Libertà in Puglia, commercialista,di Molfetta (BA), si candida nella lista “L’altra Europacon Tsipras”. Lo incontriamo a Bari, dove vive, nellasede di Sel, trasformata per l’occorrenza, in una delletante sedi che appoggiano questo nuovo progetto in vistadelle elezioni europee del 25 maggio 2014.

Gaetano Cataldo

Parlamento EuropeoIl Parlamento Europeo è composto da 751 deputati elettinei 28 paesi dell’Unione Europea. Ogni delegazionenazionale varia a seconda della popolazione degli Statimembri. Dal Trattato di Lisbona nel 2009 il ParlamentoEuropeo diviene determinante per comporre la futuraCommissione Europea, il governo dell’Unione.L’Italia alle prossime elezioni del 25 maggio eleggerà 73deputati nelle cinque circoscrizioni (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole). La circoscrizione Sud comprendePuglia, Calabria, Campania, Abruzzo, Molise e Basilicata).LA SCHEDA È DI COLORE ARANCIONE E SI POS-SONO ESPRIMERE FINO A TRE PREFERENZE.

Chi è Alexis TsiprasNasce ad Atene il 28 luglio 1974, pochi giorni dopo la caduta della Dittatura dei colonnelli.La sua discesa in politica avviene verso la fine degli anni ottanta, con l’ingresso nelmovimento dei giovani comunisti ellenici. Allontanatosi dal Partito Comunista Greco, nelmaggio 1999, diviene segretario dell’area giovanile del partito di sinistra Synaspismos,ruolo che ricopre fino al novembre 2003. Tsipras ha fatto la sua prima apparizione sullascena politica alle elezioni locali del 2006, candidato come consigliere comunale di Atenecon la lista “Città Aperta” ottenendo il 10.51% dei voti e venendo eletto. Nel 2007 decidedi non candidarsi alle elezioni per il Parlamento Ellenico, scegliendo di completare il suomandato come membro del consiglio comunale di Atene.Il Trattato di Lisbona del 2009 impone ai paesi UE - riuniti in sede di Consiglio europeo- di tener conto dei risultati delle elezioni europee nella proposta del nuovo presidentedella Commissione. Quest’ultimo dovrà poi essere votato ed eletto dal Parlamento europeo.Invita nel frattempo i vari schieramenti politici a proporre un candidato per questa carica.Infine, i candidati dovranno presentarsi ed esporre il loro programma di persona in tutti ipaesi dell’UE.Per questa ragione la Sinistra Europea e Sinistra Ecologia Libertà hanno deciso di indicarecome Presidente della Commissione Alexis Tsipras.

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Collegio Sud

Ermanno ReaBarbara SpinelliSilvana ArbiaFranco Mario Arminio detto il paesologoCostanza BoccardiAnna-Lucia BonanniGaetano Cataldo detto GanoAntonio Di LucaRiccardo Di Palma detto "Dino"Enzo Di SalvatoreRaffaele Ferrara detto LelloEleonora ForenzaDomenico GattusoTeresa MasciopintoValeria ParrellaAntonio Maria Perna detto ToninoClaudio Riccio

LA SCHEDA È DI COLOREARANCIONE

SI POSSONOESPRIMERE FINO A

TRE PREFERENZE

NEL CASO SI ESPRIMANOTRE PREFERENZE

ALMENO UNA DEVEESSERE DI SESSO DIVERSO

DALLE ALTRE DUE